[ { "id": 1, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' necessario segnalare al Comune di residenza\u00a0l'abbattimento o la manutenzione di alberi su un suolo privato?" }, { "from": "gpt", "value": "Il cittadino che intende abbattere/manutenere uno o pi\u00f9 alberi su suolo privato deve preventivamente segnalare l'intervento. Generalmente, l'autorit\u00e0 di riferimento \u00e8 l'Ufficio Ambiente/Ecologia del Comune di riferimento che indichera' la\u00a0documentazione necessaria da produrre per l'individuazione del sito e della specie da abbattere (es. planimetria catastale o eventuale planimetria in scala ecc., documentazione fotografica).\nPer informazioni a carattere generale \u00e8 possibile rivolgersi all'Ufficio Relazioni con il Pubblico del proprio Comune di residenza.\n" } ] }, { "id": 2, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come si comunica\u00a0alla RAI il cambiamento dell'indirizzo di residenza?" }, { "from": "gpt", "value": "Gli abbonati che cambiano indirizzo di residenza (COMUNICATO UFFICIALMENTE ALL'ANAGRAFE) debbono comunicare la variazione all'Agenzia delle Entrate \u2013 Direzione Provinciale I di Torino \u2013 Ufficio territoriale di Torino 1 Sportello S.A.T. Casella postale 22 \u2013 10121 Torino (To), entro 20 giorni dal trasferimento, indicando il numero dell'abbonamento.\nLa comunicazione pu\u00f2 essere effettuata anche telefonicamente\u00a0(numero 199.123.000), oppure inviando direttamente la richiesta di variazione di indirizzo compilando il form online disponibile sul sito della RAI nella sezione cambio indirizzo.\u00a0\nSe la variazione riguarda esclusivamente il domicilio (e non la residenza anagrafica) per inserire un indirizzo di recapito della corrispondenza e' possibile utilizzare il form\u00a0Scriveteci\u00a0nella sezione contatti del sito RAI.\n\t\u00a0\nPer approforndimenti: RAI - abbonamenti TV\u00a0ordinari -\u00a0cambiamento di indirizzo\n" } ] }, { "id": 3, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In caso di decesso dell'intestatario dell'abbonamento RAI, cosa bisogna fare?\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "In caso di decesso dell'intestatario, gli eredi possono richiedere:\n\t- la variazione di intestazione a nome di un erede, qualora lo stesso non sia abbonato e prelevi il televisore (fornendo le generalit\u00e0 complete di codice fiscale del nuovo intestatario)\n\t- la chiusura dell'abbonamento indicando il luogo e la data (gg.mm.aa) del decesso.\nTali comunicazioni devono essere inviate con lettera raccomandata al seguente indirizzo:\n\tAgenzia delle Entrate - Ufficio Torino 1\n\tS.A.T. Sportello Abbonamenti TV\n\tCasella Postale 22\n\t10121 - Torino\nPer approfondimenti: RAI - FAQ - disdetta per decesso\n" } ] }, { "id": 4, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In quali casi \u00e8 possibile disdire l'abbonamento RAI?" }, { "from": "gpt", "value": "La disdetta dell\u2019abbonamento, si realizza esclusivamente al verificarsi dei seguenti eventi:\n- L\u2019 abbonato cede tutti gli apparecchi in suo possesso dando esatta comunicazione delle generalita\u2019 e indirizzo del nuovo possessore.\n- L\u2019 abbonato comunica di non essere piu\u2019 in possesso di alcun apparecchio fornendone adeguata comunicazione (ad es. per furto o incendio).\nLa disdetta dell\u2019abbonamento alla televisione denunciata entro il 31 dicembre dispensa dal pagamento del canone dal 1 gennaio dell\u2019anno successivo. La disdetta dell\u2019abbonamento alla televisione denunciata entro il 30 giugno dispensa dal pagamento del canone dal primo luglio. Qualora l\u2019abbonato abbia gia\u2019 corrisposto l\u2019intera annualita\u2019 non e\u2019 previsto per legge chiedere il rimborso.\u00a0Poiche\u2019 il pagamento trimestrale costituisce una rata del canone semestrale non e\u2019 possibile dare disdetta dell\u2019abbonamento senza aver corrisposto almeno l\u2019importo per il semestre.\n- L' abbonato intende rinunciare all\u2019abbonamento senza cedere ad altri i propri apparecchi: deve presentare disdetta, entro il 31 dicembre, chiedendo il suggellamento degli apparecchi stessi.\nLa disdetta con richiesta di suggellamento degli apparecchi, se presentata entro il 31 Dicembre, dispensa dal pagamento del canone dal primo gennaio dell\u2019anno successivo. Contemporaneamente all\u2019invio della disdetta gli abbonati devono versare all\u2019Agenzia delle Entrate - S.A.T. Sportello Abbonamenti TV - Ufficio Torino 1 - c.p. 22 \u2013 10121 Torino Vaglia e Risparmi, indicando nella causale il numero dell\u2019abbonamento, l\u2019importo di \u20ac 5,16 per ogni apparecchio da suggellare.\nIl suggellamento consiste nel rendere inutilizzabili, generalmente mediante chiusura in appositi involucri, tutti gli apparecchi posseduti dal titolare dell\u2019abbonamento e dagli appartenenti al suo nucleo familiare presso qualsiasi luogo di loro residenza o dimora.\nLa disdetta deve essere inviata a mezzo raccomandata all\u2019Agenzia delle Entrate S.A.T. - Sportello Abbonamenti TV - Ufficio Torino 1 - c.p. 22 \u2013 10121 Torino.\nIn mancanza di regolare disdetta l\u2019abbonamento si intende tacitamente rinnovato.\nPer approfondimenti: RAI - Disdetta dell'abbonamento\n" } ] }, { "id": 5, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile non pagare il canone RAI per chi \u00e8 titolare di pensione minima ed ha 75 anni di et\u00e0?" }, { "from": "gpt", "value": "Per avere diritto all'esenzione occorre:\n\t- aver compiuto 75 anni di eta\u2019 entro il termine di pagamento del canone;\n\t- non convivere con altri soggetti diversi dal coniuge titolare di reddito proprio;\n\t- possedere un reddito che unitamente a quello del proprio coniuge convivente, non sia superiore alla cifra indicata alla pagina\u00a0dedicata all'esenzione\u00a0sul sito internet RAI.\nTutte le informazioni sulla domanda di esenzione annuale e/o\u00a0sulla richiesta di rimborso da presentare all'Agenzia delle Entrate possono essere consultate sul sito RAI - esonero canone tv 75 anni\n" } ] }, { "id": 6, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' vero che bisogna\u00a0pagare lo stesso il canone della RAI anche se nella zona dove si abita la ricezione \u00e8 pessima o nulla?" }, { "from": "gpt", "value": "Il canone deve essere corrisposto da chiunque detenga uno o pi\u00f9 apparecchi atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive indipendentemente dalla qualit\u00e0 o dalla quantit\u00e0 del relativo utilizzo cos\u00ec come dispone l'Art. 1 del R.D.L. del 21/02/1938 n. 246.\nL'utilizzo dell\u2019apparecchio limitatamente ai programmi delle TV private e straniere, con esclusione delle trasmissioni messe in onda dalla RAI, anche a causa della pessima ricezione, non esonera dal pagamento del canone tv.\nPer informazioni e per segnalazioni di disservizi tecnici gli utenti possono telefonare al numero verde 800111555 oppure \u00e8 possibile collegarsi al link di Raiway.\n\tPer approfondimenti:\u00a0RAI -\u00a0FAQ - Perch\u00e8 si paga il canone\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 7, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il pagamento del canone RAI \u00e8 previsto anche per la seconda abitazione?" }, { "from": "gpt", "value": "Nel caso dell'abbonamento per uso privato il canone \u00e8 unico e copre tutti gli apparecchi posseduti dal titolare nella propria residenza o in abitazioni secondarie, o da altri membri del nucleo familiare risultante dallo stato di famiglia. Non esistono pi\u00f9 i canoni per le seconde case (Legge 6 agosto 1990, n. 223 - Disciplina del sistema radiotelevisivo pubblico e privato) per le autoradio e per le imbarcazioni da diporto (Legge 27 dicembre 1997, n. 449 - Misure per la stabilizzazione della finanza pubblica). E' stato inoltre stabilito l'esonero dall'obbligo di pagare il canone di abbonamento alla radio per i detentori di apparecchi radiofonici collocati presso abitazioni private (Legge 27 dicembre 1997, n. 449).\nPer approfondimenti: RAI - abbonamenti per uso privato\n" } ] }, { "id": 8, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qual \u00e8 la scadenza prevista per il pagamento del canone per l'abbonamento RAI?" }, { "from": "gpt", "value": "I termini di scadenza per il pagamento del canone sono:\n\t- Il 31 gennaio (pagamento annuale);\n\t- Il 31 gennaio ed il 31 luglio (pagamento semestrale);\n\t- Il 31 gennaio, il 30 aprile, il 31 luglio e il 31 ottobre (pagamento a rate).\n\tQualora la scadenza del termine per il pagamento del canone cada di sabato o di giorno festivo, il pagamento stesso e' considerato tempestivo se effettuato il primo giorno lavorativo successivo\u00a0cos\u00ec come previsto dall'art. 6, comma 8, del Decreto Legge 31 maggio 1994, n. 330 (Semplificazione di talune disposizioni in materia tributaria).\nPer approfondimenti: RAI - termini per il versamento del canone\n" } ] }, { "id": 9, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono previste misure per tutelare la maternit\u00e0 delle docenti co\u00ec che non\u00a0perdano la possibilit\u00e0 di partecipare ai corsi abilitanti?" }, { "from": "gpt", "value": "Il MIUR si \u00e8 espresso sull'argomento nella circolare del 28 febbraio 2013 in cui ha precisato che \"in caso di maternit\u00e0 o di particolari terapie la frequenza al\u00a0corso pu\u00f2 essere rinviata all\u2019anno successivo senza dover sostenere una seconda volta le prove di selezione ne' a reiterare il\u00a0pagamento della quota di iscrizione, se gi\u00e0 versata\".\n\tIl Ministero \u00e8 intervenuto sull\u2019argomento anche pubblicando sul proprio sito la faq numero 23 specificando che \"l\u2019interessata sara\u2019 ammessa al percorso abilitante a seguito di un successivo bando per l\u2019indizione degli ulteriori percorsi di Tirocinio formativo attivo, per la medesima classe di concorso\".\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 10, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A quali graduatorie ha accesso il\u00a0docente che consegue l'abilitazione per l'insegnamento nella scuola dell'infanzia o nella scuola primaria?" }, { "from": "gpt", "value": "Come indicato nel Decreto Ministeriale 11 novembre 2011\u00a0il conseguimento dell'abilitazione, d\u00e0 diritto all\u2019iscrizione nella II fascia delle graduatorie di istituto e costituisce requisito di ammissione ai concorsi.\n\tPer approfondimenti sulle graduatorie di istituto, decreto ministeriale n.353 del 22 maggio 2014\n" } ] }, { "id": 11, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile insegnare nelle scuole paritarie senza l'abilitazione all'insegnamento?" }, { "from": "gpt", "value": "No. Le scuole paritarie,\u00a0per non perdere\u00a0lo status di scuola paritaria, sono tenute ad assumere esclusivamente personale docente abilitato\u00a0come stabilito dall'articolo 1, comma 4, lettera g della Legge 10 marzo 2000, n.62.\n" } ] }, { "id": 12, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per partecipare alle selezioni del TFA e' necessario presentare la documentazione completa che attesti il possesso dei requisiti?" }, { "from": "gpt", "value": "No. I titoli devono essere autocertificati ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n.445 come modificato dalla Legge 12 novembre 2011, n.183 tramite la procedura online al momento della presentazione della domanda.\n\tPrima dello svolgimento del test preliminare, gli Uffici Scolastici regionali effettueranno la verifica dei titoli di accesso dichiarati dal docente.\n\tPer maggiori chiarimenti, nella pagina del MIUR \u00e8 disponibile il bando integrale per l'anno 2014/2015.\n" } ] }, { "id": 13, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Vorrei conseguire l\u2019abilitazione per insegnare italiano nella scuola secondaria di secondo grado e so che dovrei accedere ai percorsi di tirocinio formativo attivo. Da chi sono organizzati i corsi?" }, { "from": "gpt", "value": "Sulla base della programmazione definita dal Ministero dell'Istruzione, dell'universit\u00e0 e della ricerca, i\u00a0corsi di Tirocinio formativo attivo (TFA) vengono istituiti dalle Universit\u00e0 e dalle Istituzioni dell'Alta formazione artistica, musicale e coreutica che\u00a0predispongono lo svolgimento di specifiche\u00a0 prove d'accesso strutturate in tre fasi:\u00a0\n-\u00a0 un test preliminare predisposto dal Ministero dell'Istruzione, dell'universit\u00e0 e della ricerca;\n\t-\u00a0 una prova scritta predisposta da ciascuna universit\u00e0;\n\t-\u00a0 una prova orale.\n\tUlteriori dettagli sono indicati nel Decreto ministeriale del 11 novembre 2011.\u00a0\nPer tenersi aggiornati sui nuovi bandi TFA e registrarsi ai test, consultare la pagina di CINECA\n" } ] }, { "id": 14, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In cosa consiste l'accertamento con adesione e quali sono i vantaggi?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019accertamento con adesione consente al contribuente di definire le imposte dovute ed evitare, in tal modo, l\u2019insorgere di una lite tributaria.\nSi tratta, sostanzialmente, di un \u201caccordo\u201d tra contribuente e ufficio che pu\u00f2 essere raggiunto sia prima dell\u2019emissione di un avviso di accertamento, che dopo, sempre che il contribuente non presenti ricorso davanti al giudice tributario.\nLa procedura riguarda tutte le pi\u00f9 importanti imposte dirette e indirette e pu\u00f2 essere attivata tanto dal contribuente quanto dall\u2019ufficio dell\u2019Agenzia delle Entrate nella cui circoscrizione territoriale il contribuente ha il domicilio fiscale.\nPossono aderire tutti i contribuenti: persone fisiche, societ\u00e0 di persone, associazioni professionali, societ\u00e0 di capitali, enti, sostituti d\u2019imposta. L\u2019accertamento con adesione vale per tutte le imposte\nPer maggiori informazioni consultare la pagina dedicata all'Accertamento con\u00a0adesione\u00a0sul portale dell'Agenzia delle Entrate\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 15, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qual \u00e8 la procedura per l'accertamento dell'handicap?" }, { "from": "gpt", "value": "La domanda\u00a0di accertamento dell'handicap ai sensi della Legge 104 del 1992 deve essere presentata telematicamente all'INPS\u00a0territorialmente competente. Per avviare\u00a0la procedura\u00a0occorre rivolgersi al medico di famiglia per il rilascio del certificato\u00a0introduttivo telematico. Successivamente la domanda\u00a0deve essere\u00a0compilata on - line direttamente dall'interessato o per il tramite di un patronato abilitato.\nPer maggiori informazioni: INPS\u00a0\n" } ] }, { "id": 16, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Nel caso il cui l'interessato, dopo aver\u00a0presentato domanda di invalidit\u00e0 civile deceda\u00a0prima di aver effettuato la visita presso la\u00a0Commissione medica,\u00a0\u00e8 possibile concludere l'iter di accertamento?\u00a0\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Secondo quanto stabilito dal Decreto del\u00a0Presidente della Repubblica del 21 settembre 1994, n.\u00a0698 articolo 1 comma 8,\u00a0nel caso in cui, presentata l'istanza di accertamento dell'invalidit\u00e0 civile, di\u00a0cecit\u00e0 o di sordit\u00e0,\u00a0avvenga il decesso del richiedente prima della visita medico-legale, gli eredi hanno il diritto di richiedere una valutazione sugli atti (accertamento post mortem) presentando una richiesta alla Segreteria della Commissione invalidi civili. La valutazione della Commissione medica sar\u00e0 espressa unicamente sulla base della documentazione sanitaria agli atti, rilasciata da strutture pubbliche o accreditate in data antecedente il decesso e comprovanti in modo certo l'esistenza delle infermit\u00e0. In tal modo sar\u00e0 possibile\u00a0la formulazione di un giudizio medico-legale compiuto.\n" } ] }, { "id": 17, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E'\u00a0possibile\u00a0ottenere il certificato provvisorio di\u00a0handicap grave?" }, { "from": "gpt", "value": "Si, il certificato provvisorio di handicap grave pu\u00f2 essere rilasciato da un medico specialista nella patologia da cui \u00e8 affetto il paziente, in servizio presso l'unit\u00e0 sanitaria locale territorialmente competente, qualora la commissione medica\u00a0non si pronunci\u00a0entro 90 giorni dalla presentazione della domanda, come previsto dal Decreto Legge\u00a027 agosto 1993,\u00a0n. 324, convertito in Legge\u00a0n. 423 del 1993.\u00a0\nIl certificato\u00a0provvisorio produce effetto fino all'emissione dell'accertamento definitivo da parte della commissione ed \u00e8\u00a0utile esclusivamente per poter fruire delle agevolazioni lavorative previste dall'art. 33 della Legge 5 febbraio 1992, n.104.\nPer i soggetti con patologie oncologiche l'accertamento dell'handicap \u00e8 effettuato dalle commissioni mediche entro quindici giorni dalla domanda dell'interessato come previsto dalla Legge 9 marzo 2006 n. 80 \u00a0articolo 6.\u00a0\u00a0\n" } ] }, { "id": 18, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come si\u00a0pu\u00f2\u00a0accedere ai documenti e agli atti della Pubblica Amministrazione?" }, { "from": "gpt", "value": "Il diritto di accesso \u00e8 regolato dalla LEGGE 7 agosto 1990, n. 241 - Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi.\nEsercitare il diritto d'accesso\nL'accesso ai documenti amministrativi \u00e8 consentito a chi (cittadino, straniero, apolide) abbia un interesse per la tutela di situazioni giuridicamente rilevanti. Questo vuol dire che la posizione di chi chiede l'accesso deve essere protetta almeno a livello amministrativo. Potr\u00e0 accedere agli atti non solo chi pu\u00f2 iniziare un ricorso giurisdizionale o amministrativo, ma anche chi - secondo la sopra citata Legge - pu\u00f2 partecipare ad un determinato procedimento amministrativo. Pu\u00f2 accedere agli atti della Pubblica Amministrazione chi pu\u00f2 dimostrare che il provvedimento e/o gli atti che si svolgono all'interno del procedimento, abbiano effetti diretti o indiretti anche nei suoi confronti. Per questo, il diritto di accesso pu\u00f2 essere esercitato anche indipendentemente dalla lesione della posizione giuridica del richiedente, e quindi, a maggior ragione, dalla attualit\u00e0 della lesione. \nEsclusione dal diritto di accesso\nTutti i documenti amministrativi sono accessibili ad eccezione di quelli previsti dall\u2019art. 24, della gi\u00e0 citata Legge, tra i quali \u00e8 contemplata l\u2019esclusione per le richieste di accesso agli atti preordinate ad un controllo generalizzato dell\u2019operato delle pubbliche amministrazioni e per le istanze che, ove soddisfatte, possano pregiudicare il diritto alla riservatezza di persone fisiche, persone giuridiche, imprese e associazioni.\nPresentare domanda di accesso\nA chi: La domanda d'accesso deve essere rivolta all'Amministrazione che ha formato il documento o che lo \"detiene stabilmente\". Destinatari della istanza di accesso sono le amministrazioni dello Stato, le aziende autonome, gli enti pubblici e i concessionari di pubblici servizi, a prescindere dalla loro personalit\u00e0 giuridica. Se si tratta di atti del procedimento, e anche durante il corso dello stesso, la domanda va rivolta all'autorit\u00e0 competente a formare l'atto conclusivo o a detenerlo stabilmente. Nel caso in cui la domanda venisse presentata ad amministrazione diversa da quella nei cui confronti va esercitato il diritto d'accesso, deve essere trasmessa dall'ufficio che l'ha ricevuta all'amministrazione competente, dandone comunicazione all'interessato.\nCome: Nella richiesta, che pu\u00f2 essere formulata verbalmente o per iscritto, il cittadino deve indicare gli estremi del documento che vuole consultare o avere in copia; provare la propria identit\u00e0 e gli eventuali poteri rappresentativi; spiegare e, se necessario, dimostrare quale sia l'interesse personale e concreto collegato alla sua richiesta. Se l'amministrazione non pu\u00f2 accogliere immediatamente la domanda di accesso formulata verbalmente, invita l'interessato a presentare richiesta scritta.\nUso delle tecnologie\nL'articolo 4 del DECRETO LEGISLATIVO 7 marzo 2005, n. 82 \u2013 Codice dell'amministrazione digitale - stabilisce che il diritto di accesso ai documenti amministrativi, cos\u00ec come la partecipazione al procedimento amministrativo, sono esercitabili mediante l'uso delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione, secondo quanto disposto dagli articoli 59 e 60 del DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 28 dicembre 2000, n. 445.\nL'articolo 65 dello stesso Codice evidenzia quali caratteristiche debbano avere le istanze presentate telematicamente alle PA, per essere considerate valide (garanzia di identificazione informatica).\nPer ulteriori approfondimenti: Governo Italiano - Presidenza del Consiglio dei Ministri - Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi\n" } ] }, { "id": 19, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Entro quale termine deve concludersi il procedimento d'accesso ai documenti e agli atti della Pubblica Amministrazione?" }, { "from": "gpt", "value": "Il procedimento deve concludersi nel termine di trenta giorni a decorrere dalla presentazione della richiesta all'ufficio competente, fatti salvi i casi di sospensione o di differimento.\nNella richiesta, che pu\u00f2 essere formulata verbalmente o per iscritto, il cittadino deve:\n- \u00a0indicare gli estremi del documento che vuole consultare o avere in copia;\n- provare la propria identit\u00e0 e gli eventuali poteri rappresentativi;\n- spiegare e, se necessario, dimostrare quale sia l'interesse personale e concreto collegato alla sua richiesta.\nIn caso di domanda irregolare o incompleta, l'amministrazione \u00e8 tenuta, entro dieci giorni, a darne comunicazione al richiedente. In questo caso, il termine del procedimento ricomincia a decorrere dalla presentazione della richiesta perfezionata.\nIn caso di inerzia l'organo di governo individua, nell'ambito della dirigenza, il soggetto cui attribuire il potere sostitutivo,\u00a0ai sensi\u00a0dell'art.2, comma 9-bis, della Legge 7 agosto 1990, n. 241, cos\u00ec come modificato dall'Art. 1 del DECRETO-LEGGE 9 febbraio 2012, n. 5 (c.d. Semplifica-Italia).\nIl dirigente appositamente indicato deve provvedere in met\u00e0 del tempo originariamente previsto. Il nome del dirigente deve essere pubblicato sul sito dell'amministrazione.\nPer approfondimenti:\u00a0Legge 7 agosto 1990, n. 241 (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi) e\u00a0Decreto\u00a0del Presidente\u00a0della Repubblica 12 aprile 2006, n. 184 (Regolamento recante disciplina in materia di accesso ai documenti amministrativi).\nTutte le Fonti Normative.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 20, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come fare se l'amministrazione pubblica non\u00a0accoglie la richiesta\u00a0di accesso ai documenti amministrativi?" }, { "from": "gpt", "value": "Al cittadino \u00e8 consentito partecipare al procedimento amministrativo del quale abbia interesse concreto e personale, avvalendosi delle facolt\u00e0 previste dalla Legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i. e, in particolare di accedere agli atti del procedimento.\nL'amministrazione pu\u00f2 decidere di rifiutare, limitare o rinviare temporaneamente,\u00a0l'accesso ai documenti amministrativi,\u00a0specificandone le ragioni nella risposta. Se invece non risponde entro il termine di\u00a030 giorni dalla presentazione della richiesta, questa si intende rifiutata.\nLa\u00a0 tutela\u00a0 in\u00a0 materia\u00a0 di\u00a0 silenzio\u00a0 dell'amministrazione\u00a0 e' disciplinata dal codice\u00a0 del\u00a0 processo\u00a0 amministrativo.\u00a0Le sentenze passate in giudicato che accolgono il ricorso\u00a0proposto\u00a0avverso\u00a0il silenzio - inadempimento dell'amministrazione sono\u00a0trasmesse, in\u00a0via telematica, alla Corte dei conti.\nContro le decisioni o la mancata risposta dell'amministrazione, il cittadino pu\u00f2 ricorrere al Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) entro 30 giorni, ovvero, entro lo stesso termine e nei confronti degli atti delle amministrazioni comunali, provinciali e regionali, chiedere al difensore civico competente per ambito territoriale, ove costituito, che sia riesaminata la suddetta determinazione.\nOccorre tuttavia evidenziare che\u00a0per presentare ricorso al TAR in materia di accesso non \u00e8\u00a0obbligatorio\u00a0avvalersi\u00a0di un avvocato\u00a0(art. 23 del Decreto Legislativo 2 luglio 2010, n. 104).\nNel caso di atti di amministrazioni centrali e periferiche dello Stato, il cittadino pu\u00f2 indirizzare la sua richiesta alla Commissione per l\u2019Accesso (art.27 della Legge 7 agosto 1990, n. 241)\u00a0istituita\u00a0\u00a0presso la Presidenza del Consiglio al seguente indirizzo: Commissione per l\u2019Accesso ai documenti amministrativi \u2013 Via della Mercede 9 \u2013 00187 Roma.\n\u00a0\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 21, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa si intende per potere sostitutivo in materia di accesso a documenti ed atti amministrativi?" }, { "from": "gpt", "value": "Il procedimento d'accesso ai documenti e agli atti della Pubblica Amministrazione deve concludersi nel termine di trenta giorni a decorrere dalla presentazione della richiesta all'ufficio competente, fatti salvi i casi di sospensione o di differimento, cos\u00ec come stabilito dall'articolo 2, comma 2 della Legge 7 agosto 1990, n. 241\u00a0(Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi).\nIn caso di inerzia dell'amministrazione l'organo di governo individua un apposito dirigente al quale attribuire il potere sostitutivo, ai sensi dell'articolo 2, comma 9-bis della gi\u00e0 citata Legge 7 agosto 1990, n. 241, cos\u00ec come modificato dall'articolo 1 del Decreto Legge 9 febbraio 2012, n. 5 (c.d. Semplifica-Italia).\nI privati possono rivolgersi al dirigente appositamente indicato, affinch\u00e8 concluda il procedimento entro un termine pari alla met\u00e0 di quello originariamente previsto.\nIl nome del dirigente deve essere pubblicato sul sito dell'amministrazione.\nSe l'organo di governo non ha indicato un apposito soggetto,\u00a0il potere sostitutivo\u00a0viene attribuito al dirigente o al funzionario di livello pi\u00f9 elevato dell'ufficio interessato (ad esempio in un Ministero il Direttore generale dell'Ufficio, in un Comune il Dirigente dell'Ufficio e, se non c'\u00e8 il dirigente, il Segretario comunale). L'organo di governo pu\u00f2 individuare un solo soggetto al quale attribuire il potere sostitutivo.\nPer approfondimenti: Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione - Semplifica Italia - Poteri Sostitutivi e Circolare n. 4 del 10 maggio 2012.\n" } ] }, { "id": 22, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile, in seguito ad una richiesta di accesso ad atti amministrativi, che il Responsabile dell'Ufficio competente autorizzi l'accesso ai documenti richiesti, rendendo per\u00f2 illeggibile e indecifrabile la firma della persona che ha sporto denuncia a carico del richiedente?" }, { "from": "gpt", "value": "\u00a0\nIl diritto di accesso ai documenti amministrativi\u00a0\u00e8 esercitabile nei confronti di tutti i soggetti di diritto pubblico e i soggetti di diritto privato limitatamente alla loro attivita' di pubblico interesse disciplinata dal diritto nazionale o comunitario, da chiunque abbia un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente a una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento al quale e' richiesto l'accesso (art. 2 del Decreto\u00a0del Presidente\u00a0della Repubblica 12 aprile 2006, n. 184)\u00a0deve essere dunque consentito a tutta la documentazione in possesso dell\u2019amministrazione procedente, quando sia stata utilizzata ai fini dell\u2019espletamento dell\u2019attivit\u00e0 amministrativa di propria competenza (art. 25 della\u00a0Legge 7 agosto 1990, n. 241).\nTuttavia l'articolo 24 della L. 241/1990, come riformulato dall'articolo 16 della Legge 11 febbraio 2005, n. 15 , autorizza il Governo a \"prevedere casi di sottrazione all'accesso di documenti amministrativi\" per contemperarlo con l'esigenza di salvaguardare altri interessi pubblici e privati, tra cui la riservatezza di terzi, persone, gruppi, imprese e associazioni, garantendo comunque agli interessati l'accesso agli atti relativi ai procedimenti amministrativi, la cui conoscenza sia necessaria per curare o per difendere i loro interessi giuridici.\nPertanto l'Amministrazione ha la facolt\u00e0 di effettuare una valutazione comparativa dei diritti in considerazione e quindi di tutelare il diritto alla privacy, soprattutto se riguardante dati personali concernenti, secondo la definizione contenuta nell'articolo 4, comma 1, lettera b), del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 \"qualunque informazione relativa a persona fisica, persona giuridica, ente od associazione anche indirettamente, mediante riferimento a qualsiasi altra informazione, ivi compreso un numero di identificazione personale\".\n\u00a0\nNel caso di denuncia o esposto, l'interesse sotteso all'accesso a tali atti non pu\u00f2 considerarsi circoscritto al solo autore, ma riguarda direttamente anche i soggetti \u201cdenunciati\u201d, i quali ne risultano comunque incisi, ci\u00f2 soprattutto quando tali denunce incidono nella sfera personale e familiare degli interessati.\n\u00a0\nNell'ordinamento delineato dalla gi\u00e0 citata L. 241/1990, ispirato ai principi della trasparenza e del diritto di difesa, ogni soggetto deve, pertanto, poter conoscere con precisione i contenuti e gli autori di segnalazioni, esposti o denunce che, fondatamente o meno, possano costituire le basi per l'avvio di un procedimento ispettivo o sanzionatorio, non potendo l'Amministrazione procedente opporre all'interessato esigenze di riservatezza, a meno che esse siano di rilevante importanza rispetto all'interesse giuridico di chi effettua la richiesta di accesso.\n" } ] }, { "id": 23, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come\u00a0si pu\u00f2\u00a0accedere alla consultazione\u00a0delle biblioteche europee?" }, { "from": "gpt", "value": "Europeana \u00e8 il portale dell'Unione Europea che garantisce l'accesso a contenuti digitali eterogenei. Contiene oltre due milioni di oggetti selezionati tra le risorse digitalizzate nell'ambito di archivi, biblioteche, musei e archivi audiovisivi degli Stati membri. Il sito multilingue \u00e8 ospitato dalla Biblioteca Nazionale olandese e consente agli utilizzatori di Internet di accedere ad un vasto patrimonio digitale di tutta Europa.\n" } ] }, { "id": 24, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Una pubblica amministrazione pu\u00f2 rifiutarsi di ricevere comunicazioni attraverso la PEC?" }, { "from": "gpt", "value": "No. La posta certificata costituisce lo strumento privilegiato per le comunicazioni, in via telematica, tra il cittadino e la PA. Gli artt. 6 e 48 del\u00a0Codice dell'amministrazione digitale (CAD),\u00a0DECRETO LEGISLATIVO 7 marzo 2005, n. 82, hanno fissato il principio secondo cui le pubbliche amministrazioni, per le comunicazioni che necessitano di una ricevuta di invio e di una ricevuta di consegna con i soggetti che hanno preventivamente dichiarato il proprio indirizzo, devono utilizzare la posta elettronica certificata. La PEC, infatti, rientra tra le modalit\u00e0 valide per l\u2019invio in forma telematica di istanze e dichiarazioni alla Pubblica Amministrazione, individuate dall\u2019art. 65 del Codice dell\u2019amministrazione digitale.\nInoltre, l\u2019art. 3-bis del CAD, introdotto dal c.d. Decreto crescita 2.0 \u2013 Decreto Legge 18 Ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni dalla Legge 17 dicembre 2012, n. 221 \u2013 attribuisce ai cittadini la facolt\u00e0 di indicare alla pubblica amministrazione un proprio indirizzo di posta elettronica certificata gratuita quale suo domicilio digitale. A decorrere dal 1\u00b0 gennaio 2013, il domicilio digitale dichiarato costituisce il canale di comunicazione esclusiva tra il cittadino che ha effettuato la dichiarazione e le amministrazioni pubbliche e i gestori o esercenti di pubblici servizi, salvo i casi in cui \u00e8 prevista dalla normativa vigente una diversa modalit\u00e0 di comunicazione o di pubblicazione in via telematica.\nInfine, l\u2019art. 65 del CAD, come modificato dall\u2019art. 6 del citato c.d. Decreto crescita 2.0, ha individuato una specifica ipotesi di responsabilit\u00e0 dirigenziale e disciplinare a carico del titolare dell\u2019ufficio che, a seguito di un\u2019istanza o di una dichiarazione presentata in via telematica nelle forme previste dalla legge, non provveda ad avviare il procedimento\nLa normativa sulla PEC \u00e8 consultabile sul sito dell'Agenzia per l'Italia Digitale.\n" } ] }, { "id": 25, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A chi mi devo rivolgere per avere la qualifica professionale di acconciatore?" }, { "from": "gpt", "value": "Dal 14 settembre 2012, in base al Decreto Legislativo 6 agosto 2012 n. 147 \u00a0(art. 15), le Camere di Commercio non rilasciano pi\u00f9 le qualifiche professionali per acconciatori ed estetisti.\n" } ] }, { "id": 26, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le procedure da seguire per l'accreditamento dei laboratori\u00a0regionali antidoping (LAD)?" }, { "from": "gpt", "value": "In base all'\u00a0accordo Stato-regioni e province autonome del 28 luglio 2005, concernente le \"Linee guida sui requisiti organizzativi e di funzionamento dei laboratori antidoping regionali\",\u00a0sono state\u00a0delineate le procedure per l'accreditamento dei laboratori antidoping regionali (LAD) da parte del Ministero della Salute previa valutazione dell'Istituto Superiore di Sanit\u00e0.\nLa richiesta va presentata all\u2019Istituto Superiore di Sanit\u00e0 che provvede alle verifiche tecniche,\u00a0 successivamente la Commissione di vigilanza doping, verificata la documentazione, proporr\u00e0 al Ministro della Salute l\u2019attribuzione del Certificato LAD al Laboratorio, di validit\u00e0 triennale.\n\tNello specifico occorre:\n" } ] }, { "id": 27, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Nei periodi in cui il lavoratore \u00e8 in cassa integrazione e mobilit\u00e0 vengono accreditati i contributi?" }, { "from": "gpt", "value": "S\u00ec, purch\u00e9 il lavoratore abbia almeno un contributo obbligatorio settimanale versato prima del periodo di cassa integrazione e mobilit\u00e0, fatte salve le seguenti avvertenze:\n- nel caso della cassa integrazione (ordinaria o straordinaria) successiva al 6 settembre 1972, i contributi vengono sempre accreditati;\n- nel caso dell\u2019indennit\u00e0 di mobilit\u00e0 il lavoratore ha diritto all\u2019accredito della contribuzione figurativa per i periodi successivi al 10 agosto 1991;\n- nel caso dell\u2019indennit\u00e0 di mobilit\u00e0 i contributi\u00a0non sono riconosciuti se l\u2019indennit\u00e0 viene concessa anticipatamente in un\u2019unica soluzione.\nI contributi in questione accreditati sono definiti figurativi e vengono accreditati automaticamente dall\u2019Inps senza bisogno di domanda da parte del lavoratore.\nPer approfondimenti: INPS - Contributi figurativi; INPS - Guida ai Contributi figurativi.\nASPI: A partire dal 1\u00b0 gennaio 2013 e con riferimento agli eventi di disoccupazione involontaria determinatisi a partire da tale data, viene introdotta la nuova Assicurazione sociale per l\u2019impiego (Aspi), che andr\u00e0 a sostituire l\u2019indennit\u00e0 di disoccupazione non agricola ordinaria,\u00a0l\u2019indennit\u00e0 di disoccupazione speciale nell\u2019edilizia e dal 1\u00b0 gennaio 2017, l\u2019indennit\u00e0 di mobilit\u00e0 di cui all\u2019art. 7 della Legge 23 luglio 1991, n. 223 (Circolare Inps n. 140 del 14/12/2012; Circolare Inps n. 142 del 18/12/2012).\n" } ] }, { "id": 28, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come\u00a0si effettua\u00a0la richiesta di rimborso su conto corrente\u00a0all'Agenzia delle Entrate?" }, { "from": "gpt", "value": "I contribuenti che vogliono ottenere l\u2019accredito dei rimborsi fiscali sul conto corrente bancario o postale possono farne richiesta in qualsiasi momento, tramite apposito modello.\nNel modello vanno indicati i dati relativi a un conto corrente intestato o cointestato al beneficiario del rimborso. In particolare, \u00e8 necessario riportare il codice Iban e, per i versamenti internazionali, il codice Bic o Swift.\nLa richiesta di accredito pu\u00f2 essere effettuata presso qualsiasi ufficio dell\u2019Agenzia delle Entrate, che provveder\u00e0 ad acquisire le coordinate del conto corrente del richiedente.\nLe coordinate possono essere segnalate anche online, tramite la specifica applicazione.\nPer accedere al servizio web \u00e8 necessario registrarsi ai servizi telematici.\n" } ] }, { "id": 29, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Chi fornisce\u00a0informazioni\u00a0e aggiornamenti\u00a0sulle acque balneabili in Italia?" }, { "from": "gpt", "value": "Le informazioni relative alle acque di balneazione\u00a0italiane sono visibili in tempo reale\u00a0 nella sezione Acque di balneazione del\u00a0Portale Acque\u00a0del Ministero della Salute.\nE' bene ricordare che prima dell'apertura della stagione balneare \u00a0i Comuni devono adottare dei provvedimenti di chiusura e di riapertura delle\u00a0acque di balneazione delimitando e\u00a0segnalando mediante apposita cartellonistica di \"divieto di balneazione\".\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 30, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come \u00e8 possibile ottenere informazioni sull'acquisto di prodotti provenienti dall'estero e sulla loro spedizione?" }, { "from": "gpt", "value": "Prima di comprare prodotti che arrivano da Paesi al di fuori dell'Unione Europea, occorre informarsi presso le Poste\u00a0Italiane\u00a0o l'Agenzia delle\u00a0Dogane sulle norme che regolano gli acquisti dall'estero. Ci sono dei costi aggiuntivi imputabili allo sdoganamento e precise limitazioni di importazione su alcune categorie merceologiche.\nLe informazioni\u00a0utili per calcolare l'importo degli oneri doganali per merci acquistate fuori dalla UE ed importate in Italia possono essere\u00a0reperite sul sito internet dell' Agenzia delle Dogane\u00a0e dei Monopoli\u00a0ed in particolare alla sezione tariffa doganale TARIC.\nSi evidenzia, tuttavia, che \u00e8 necessario stabilire con precisione la tipologia della merce, anche da un punto di vista merceologico, sia per l'applicazione dell'esatto trattamento daziario e fiscale, sia per accertare l'eventuale necessit\u00e0 di licenze o l'esistenza di limitazioni all'importazione.\nPer informazioni sulle spedizioni: http://www.poste.it/postali/estero/index.shtml\n" } ] }, { "id": 31, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per acquistare un motorino nuovo, quali sono le\u00a0procedure per il rilascio dei certificati di circolazione e per le targhe dei ciclomotori?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Certificato di circolazione \u00e8 rilasciato ai ciclomotori immessi in circolazione dal 14 Luglio 2006. I vecchi motorini in circolazione prima di tale data, continuano ad utilizzare il certificato di idoneit\u00e0 tecnica.\nPer quanto concerne il certificato di assicurazione, dal 1 ottobre 1993 tutti i ciclomotori devono essere muniti di un'assicurazione che copra la responsabilita' civile. L'assicurazione deve essere stipulata per ogni ciclomotore in possesso, identificato dal numero di telaio e dalla fabbrica, anche se mezzi diversi utilizzano la stessa targa. Per i ciclomotori in circolazione dal 14 Luglio 2006, poich\u00e8 la targa non pu\u00f2 essere spostata da un veicolo all'altro, la copertura assicurativa pu\u00f2 fare riferimento anche alla targa del mezzo.\nPer approfondimenti: Polizia di Stato\u00a0\u00a0\n" } ] }, { "id": 32, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa fare quando si acquista un veicolo nuovo?" }, { "from": "gpt", "value": "Le pratiche amministrative per l\u2019acquisto di un veicolo nuovo generalmente sono a cura del concessionario\u00a0auto; vengono effettuate attraverso la procedura di Sportello Telematico dell'Automobilista (STA) che consente di consegnare contestualmente le targhe e i documenti del veicolo, ovvero la Carta di Circolazione e il Certificato di Propriet\u00e0.\nL'acquirente deve fornire al concessionario la documentazione indicata sul sito web dell'ACI:\nInoltre:\n- se l'acquirente \u00e8 persona giuridica (societ\u00e0, ente, associazione, etc.): dichiarazione sostitutiva resa dal legale rappresentante per attestare la sede della persona giuridica;\n- se l'acquirente \u00e8 cittadino extracomunitario residente in Italia: copia del permesso di soggiorno in corso di validit\u00e0; oppure copia del permesso di soggiorno scaduto con allegata la copia della ricevuta postale attestante l'avvenuta presentazione della richiesta di rinnovo; oppure fotocopia del documento di identit\u00e0 e fotocopia della ricevuta attestante la presentazione dell'istanza di primo rilascio; oppure copia del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo;\n- se l'acquirente \u00e8 familiare extracomunitario di un cittadino dell'Unione Europea residente in Italia: copia della carta di soggiorno di familiare di un cittadino dell'Unione Europea oppure copia della carta di soggiorno permanente per familiari di cittadini europei.\u00a0\n" } ] }, { "id": 33, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un cittadino straniero pu\u00f2 comprare una casa in Italia?" }, { "from": "gpt", "value": "In linea generale, la normativa vigente consente l'acquisto di beni immobili da parte di stranieri distinguendo tra i seguenti casi:\n" } ] }, { "id": 34, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un figlio minorenne, non in possesso di cittadinanza italiana, l'acquista automaticamente una volta che il genitore straniero diventa cittadino italiano?" }, { "from": "gpt", "value": "Si, ma soltanto se convivente con esso. Infatti, secondo quanto previsto dall'art.14 della Legge\u00a05 febbraio 1992, n. 91\u00a0\"i figli minori di chi acquista o riacquista la cittadinanza italiana, se convivono con esso, acquistano la cittadinanza italiana, ma, divenuti maggiorenni, possono rinunciarvi, se in possesso di altra cittadinanza\".\n" } ] }, { "id": 35, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Esistono sanzioni per l'acquisto\u00a0di prodotti contraffatti?" }, { "from": "gpt", "value": "S\u00ec. Al fine di contrastare la lotta alla contraffazione di prodotti e di tutelare il diritto alla propriet\u00e0 intellettuale, il decreto legge n. 35 del 2005 , all'art. 1, comma 7\u00a0convertito nella Legge 14/5/2005 n. 80\u00a0prevede\u00a0\u00a0la sanzione amministrativa pecuniaria da 100 euro fino a 7.000 euro per l'acquirente finale che acquista a qualsiasi titolo cose\u00a0che, per la loro qualita' o per la condizione di chi le offre o per l'entita' del prezzo, inducano a ritenere che siano state violate le\u00a0norme\u00a0in\u00a0materia\u00a0di\u00a0origine\u00a0e provenienza dei prodotti ed in materia\u00a0di\u00a0proprieta'\u00a0industriale. Salvo che il\u00a0fatto\u00a0costituisca reato, qualora l'acquisto sia effettuato da un operatore\u00a0commerciale\u00a0o\u00a0importatore\u00a0o da qualunque altro soggetto diverso dall'acquirente finale, la sanzione amministrativa pecuniaria e'\u00a0stabilita da un minimo di 20.000 euro fino ad un milione di euro.\nIn\u00a0ogni\u00a0caso\u00a0si\u00a0procede\u00a0alla\u00a0confisca amministrativa\u00a0\u00a0delle cose.\n\u00a0Per approfondimenti:\n" } ] }, { "id": 36, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Ai contribuenti che non hanno la cittadinanza italiana, spetta l'agevolazione per l'acquisto della prima casa?" }, { "from": "gpt", "value": "Ai contribuenti che non hanno la cittadinanza italiana, l'agevolazione spetta solo in presenza di tutte le condizioni previste e, in particolare, quando l'acquirente ha la residenza nel Comune in cui si trova l'immobile acquistato (o la stabilisce entro 18 mesi).\nPer maggiori informazioni consultare il sito dell'Agenzia delle Entrate.\n" } ] }, { "id": 37, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come si calcolano e come si pagano le addizionali regionale e comunale all\u2019Irpef\u00a0?" }, { "from": "gpt", "value": "Le addizionali Irpef sono imposte sul reddito che vanno versate a Regioni e Comuni da tutti i contribuenti (residenti e non), per i quali, nell\u2019anno di riferimento, risulta dovuta l\u2019Irpef. Se il contribuente non deve pagare l\u2019Irpef, anche se per effetto di detrazioni spettanti o crediti d\u2019imposta per redditi prodotti all\u2019estero (che hanno subito la ritenuta a titolo definitivo), non deve versare alcuna addizionale.\nLa base imponibile per il calcolo delle addizionali \u00e8 costituita dal reddito complessivo dichiarato ai fini Irpef, al netto degli oneri deducibili e della rendita dell\u2019abitazione principale (e relative pertinenze).\nPer calcolare gli importi da versare occorre applicare al reddito imponibile l\u2019aliquota fissata dalla Regione e dal Comune di residenza.\nPer i titolari di redditi di lavoro dipendente e assimilati, e di pensioni, le addizionali regionale e comunale all\u2019Irpef vengono determinate dai sostituti d\u2019imposta (datore di lavoro o ente pensionistico) all\u2019atto dell\u2019effettuazione delle operazioni di conguaglio relative a tali redditi.\nPer i possessori di redditi diversi da quelli di lavoro dipendente e assimilati, la determinazione e il pagamento delle addizionali avvengono in sede di dichiarazione dei redditi. In questo caso, il contribuente deve individuare la Regione e il Comune a cui effettuare il versamento (dopo aver controllato, nel caso dei Comuni, se questo \u00e8 dovuto), in base al proprio domicilio fiscale.\nPer conoscere le aliquote e per maggiori informazioni consultare la sezione dedicata all'addizionale comunale IRPEF e all'addizionale regionale IRPEF sil sito del Dipartimento delle Finanze.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 38, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali pensioni verranno rivalutate\u00a0 al costo della vita (ISTAT) nel biennio 2012-2013?\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "In base all'articolo 24 comma 25 del\u00a0Decreto Legge\u00a06 dicembre 2011, n. 201 Disposizioni urgenti per la crescita, l'equita' e il consolidamento dei conti pubblici, cosiddetto Decreto Salva Italia, la rivalutazione delle pensioni \u00e8 riconosciuta, per gli anni 2012 e 2013, esclusivamente ai trattamenti pensionistici di importo complessivo fino a tre volte il trattamento minimo INPS (importo mensile fino a \u20ac 1.405,05).\n\tLa percentuale stimata per il 2012 \u00e8 del 2,6% e per il 2013 \u00e8 del 1,9%.\n\tLe pensioni i cui importi mensili sono ricompresi tra \u20ac 1.405,06 e\u00a0\u20ac 1.441,58 saranno adeguate fino a tale ultimo importo mentre quelle i cui importi mensili sono superiori a \u20ac\u00a01.441,58 non saranno rivalutate.\n" } ] }, { "id": 39, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Pu\u00f2 un dipendente pubblico proveniente dal settore privato aderire al Fondo Perseo?" }, { "from": "gpt", "value": "Se il lavoratore era precedentemente\u00a0iscritto ad un fondo aperto, pu\u00f2 iscriversi anche al Fondo Perseo; si pu\u00f2 essere iscritti a pi\u00f9 di un fondo pensione.\nLa precedente iscrizione al fondo aperto, rimane accesa pur non potendo versare altri contributi, perch\u00e9 il montante accumulato continua ad essere gestito secondo la linea di investimento scelta al momento dell\u2019iscrizione (Decreto Legislativo 5 dicembre 2005, n. 252).\n" } ] }, { "id": 40, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le disposizioni del legislatore in tema di adozione e affidamento con Paesi non aderenti alla Convenzione dell\u2019Aja?" }, { "from": "gpt", "value": "Con la ratifica della Convenzione dell'Aja, effettuata con la\u00a0Legge 31 dicembre 1998, n. 476, il legislatore italiano ne ha ritenuto fondamentali i principi\u00a0per una adeguata tutela del minore. Poich\u00e9 non tutti i paesi da cui provengono i bambini per l'adozione hanno ratificato la Convenzione, si e' reso necessario che la legge sull'adozione internazionale regolamentasse anche queste situazioni cercando di rendere la disciplina non i contrasto con i principi.\nL'art. 36 della Legge 4 maggio 1983, n. 184 pone precise condizioni per dichiarare efficaci in Italia l'adozione o l'affidamento a scopo adottivo pronunciato in un paese non aderente alla Convenzione n\u00e9 firmatario di un accordo bilaterale con il nostro Stato.\nSi esige che sia stata accertata la condizione di abbandono del minore straniero ovvero la sussistenza da parte dei genitori non di un generico consenso all'adozione, ma di un preciso consenso ad una adozione avente effetto legittimante con conseguente\u00a0cessazione dei rapporti giuridici fra il minore e la sua famiglia di origine.\nGli adottanti devono non solo aver ottenuto il decreto di idoneit\u00e0 ai sensi dell'\u00a0art. 30 della L. 184/1983, ma anche effettuare le procedure adottive con l'intervento della Commissione e di un Ente Autorizzato.\u00a0E' inoltre indispensabile che l'ingresso del minore in Italia e il suo soggiorno permanente a scopo di adozione siano stati autorizzati dalla Commissione stessa. Per queste adozioni la competenza \u00e8 del Tribunale per i minorenni che ha emesso il decreto di idoneit\u00e0.\n" } ] }, { "id": 41, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come avviene l'abbinamento tra coniugi e minore da adottare nell'adozione internazionale?" }, { "from": "gpt", "value": "L' incontro dei coniugi con il minore rappresenta la fase pi\u00f9 delicata e importante dell'intera procedura di adozione internazionale. In questa fase l'ente autorizzato al quale i coniugi si sono rivolti si fa carico della procedura di adozione nel paese straniero scelto.\nCi\u00f2 significa che l'ente, una volta ricevuta dall'autorit\u00e0 straniera la proposta di abbinamento con il bambino da adottare, ne informa gli aspiranti genitori adottivi e, avutone il consenso, li assiste svolgendo tutte le pratiche necessarie all'adozione.\nSe l'iter si conclude con un parere positivo anche da parte delle autorit\u00e0 del paese straniero, l'ente autorizzato trasmette gli atti e le relazioni sull'abbinamento alla Commissione per le adozioni internazionali in Italia, attestando la sussistenza dei requisiti previsti all'articolo 4 della Convenzione dell'Aja , ratificata in Italia con Legge 476/1998.\nSe invece l'iter non si conclude positivamente, l'ente ne prende atto e ne informa la Commissione per le adozioni internazionali, relazionando anche sui motivi in base ai quali l'abbinamento non si \u00e8 rivelato rispondente all'interesse del minore.\nAll\u2019Ente autorizzato \u00e8 pertanto conferita dall\u2019Autorit\u00e0 centrale italiana ( e cio\u00e8 dalla Commissione per l\u2019adozione ) una ampia delega per lo svolgimento dell\u2019attivit\u00e0 all\u2019estero rendendo cos\u00ec molto pi\u00f9 facile, perch\u00e9 ampiamente decentrata, l\u2019attivit\u00e0 prodromica all\u2019adozione. Ma alla Commissione resta attribuita, nel momento terminale della procedura, una funzione rilevantissima e condizionante l\u2019esito della procedura: \u00e8 la Commissione che ( ricevuti gli atti, valutate le conclusioni dell\u2019Ente autorizzato, verificato che il minore da adottare sia in stato di abbandono senza possibilit\u00e0 di affidamento o adozione nel suo paese di origine e che si possa procedere all\u2019adozione legittimante) dichiara che l\u2019adozione risponde all\u2019interesse del minore e che pertanto se ne pu\u00f2 autorizzare l\u2019ingresso e la residenza in Italia. E\u2019solo a seguito di questa decisione della Commissione che gli uffici consolari possono rilasciare il visto di ingresso. \u00a0\nPer approfondimenti:\n" } ] }, { "id": 42, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quando la procedura di adozione internazionale pu\u00f2 dirsi chiusa?" }, { "from": "gpt", "value": "Dopo che il bambino \u00e8 entrato in Italia, e sia trascorso l'eventuale periodo di affidamento preadottivo, la procedura si conclude con l'ordine, da parte del Tribunale per i minorenni, di trascrizione del provvedimento di adozione nei registri dello stato civile.\nL\u2019autorit\u00e0 giudiziaria competente ad emettere i provvedimenti necessari ( nel caso di affidamento come nel caso di adozione pronunciata nel paese straniero) non \u00e8 il Tribunale per i minorenni che ha emesso il decreto di idoneit\u00e0 ma quello del distretto in cui gli aspiranti all\u2019adozione hanno la residenza al momento dell\u2019ingresso del minore in Italia: la norma ha voluto privilegiare l\u2019autorit\u00e0 giudiziaria che ha una migliore possibilit\u00e0 di analisi della situazione esistenziale in cui il minore si \u00e8 venuto a trovare.\n" } ] }, { "id": 43, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In\u00a0che consiste, nelle adozioni internazionali,\u00a0il decreto di idoneit\u00e0 del Tribunale?" }, { "from": "gpt", "value": "Dopo la presentazione\u00a0della dichiarazione di disponibilit\u00e0 all'adozione internazionale da parte dei genitori al Tribunale per i minorenni, la tramissione da parte del giudice minorile\u00a0della documentazione relativa alla coppia aspirante ai servizi degli Enti locali per l'indagine ad essi spettante, il Tribunale, ricevuta la relazione con gli esiti dell'indagine stessa, convoca i coniugi e pu\u00f2, se lo ritiene opportuno, disporre ulteriori approfondimenti. A questo punto il giudice decide se rilasciare un decreto di idoneit\u00e0 o se emettere, invece, un decreto attestante l'insussistenza dei requisiti all'adozione per il minore straniero. E' chiaro che il Tribunale prende la decisione con riferimento agli accertamenti compiuti dai servizi, che costituiscono la base per la valutazione dell'idoneit\u00e0.\nIl decreto di idoneit\u00e0 pu\u00f2 contenere anche, nell'interesse del minore, ogni elemento utile a completare il quadro delle caratteristiche della coppia, per favorire l'incontro con lo specifico bambino, o con pi\u00f9 bambini, da adottare.\nUna volta rilasciato, il decreto viene inviato alla Commissione per le adozioni internazionali e all'ente autorizzato, se \u00e8 gi\u00e0 stato scelto dai coniugi.\nIl decreto di idoneit\u00e0 ha efficacia per tutta la durata della procedura a meno che non sia stato revocato per cause sopravvenute che incidano in modo rilevante sul giudizio di idoneit\u00e0. Tanto il decreto di idoneit\u00e0 che quello di inidoneit\u00e0 o di revoca sono reclamabili alla Corte d\u2019appello ma la decisione di questa non \u00e8 impugnabile in Cassazione.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 44, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa si intende per enti autorizzati in materia di adozione internazionale?" }, { "from": "gpt", "value": "La Legge n. 476 del 31 dicembre 1998 ha reso obbligatorio l'intervento di enti autorizzati che coordinano le procedure di adozione internazionale, modificando la precedente disciplina che permetteva, invece, di rivolgersi anche direttamente alle autorit\u00e0 straniere.\nGli Enti autorizzati sono organizzazioni private o pubbliche aventi lo scopo di fare da tramite fra gli aspiranti adottati e le autorit\u00e0 del Paese straniero ove sar\u00e0 presentata la domanda di adozione. Sono previsti dall\u2019art.9 della Convenzione, in base al quale una parte dei compiti spettanti alle Autorit\u00e0 centrali pu\u00f2 essere svolta da bodies duly accredited \u2013 organismes dument agrees, vale a dire per mezzo di organismi debitamente accreditati, espressione tradotta nella nostra legge in quella di enti autorizzati. Fra i loro compiti, il principale \u00e8 quello di ricevere l\u2019incarico di curare la procedura nel Paese straniero fino al perfezionamento dell\u2019adozione. Per ottenere l\u2019accreditamento essi devono possedere competenza professionale specifica; non avere scopo di lucro; essere diretti e gestiti da persone qualificate per livello etico e per formazione professionale o esperienza nel campo delle adozioni internazionali; ed essere soggetti alla vigilanza dell\u2019autorit\u00e0 per quanto concerne la loro composizione, il funzionamento e la situazione finanziaria. Questa parte della normativa convenzionale \u00e8 stata recepita dal legislatore italiano negli artt. 39 ter e 31 della Legge n.\u00a0184 del 04/05/1983.\n\u00a0\nPer approfondimenti:\n" } ] }, { "id": 45, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In cosa consiste l'indagine sui coniugi che\u00a0chiedono un'adozione internazionale\u00a0da parte dei servizi degli Enti Locali?" }, { "from": "gpt", "value": "Dopo la presentazione\u00a0della dichiarazione di disponibilit\u00e0 alla adozione internazionale da parte dei genitori al Tribunale per i minorenni e la tramissione da parte del giudice minorile\u00a0della documentazione relativa alla coppia aspirante ai servizi degli Enti locali, i servizi\u00a0hanno il compito di conoscere la coppia e di valutarne le potenzialit\u00e0 genitoriali, raccogliendo informazioni sulla loro storia personale, familiare e sociale.\u00a0\nI servizi devono cercare di sondare la\u00a0capacit\u00e0 dei coniugi di prendersi cura di un minore, l'apertura di entrambi all'adozione, la loro situazione socio-economica, in maniera discreta. In questa fase \u00e8 anche compito dei servizi informare in modo corretto e completo gli aspiranti genitori adottivi sulle condizioni di vita dei bambini nei paesi di loro provenienza e sugli stili di vita a cui sono abituati.\nIl lavoro dei servizi \u00e8 volto alla stesura di una relazione da inviare al Tribunale, che fornir\u00e0 al giudice gli elementi di valutazione sulla richiesta della coppia.\u00a0La relazione dei servizi deve essere trasmessa al Tribunale per i minorenni entro quattro mesi. Tale termine indicato dalla legge \u00e8 meramente ordinatorio e non consente, trattandosi di un procedimento giudiziario e non amministrativo, n\u00e9 l\u2019applicazione del principio del silenzio assenso n\u00e9 quello del silenzio rifiuto.\n" } ] }, { "id": 46, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qual \u00e8 il primo passo per chiedere di adottare un minore straniero?" }, { "from": "gpt", "value": "Condizione indispensabile per adottare un bambino straniero \u00e8 quella di aver ricevuto dal Tribunale dei Minorenni competente ( quello del distretto in cui hanno la residenza ovvero, se residenti in uno Stato estero, il Tribunale per i minorenni del luogo della loro ultima residenza ed in mancanza il Tribunale per i minorenni di Roma) la dichiarazione di idoneit\u00e0. Per ottenere tale dichiarazione gli interessati devono dichiarare la loro disponibilit\u00e0 all\u2019adozione internazionale al Tribunale. Gli aspiranti all'adozione infatti non vantano un diritto ad ottenere un bambino ma possono solo esprimere la loro disponibilit\u00e0 ad adottarne uno. Inoltre devono allegare\u00a0i seguenti documenti autocertificabili.- Le Pubbliche Amministrazioni e\u00a0 i\u00a0 gestori\u00a0 di\u00a0 pubblici servizi sono tenuti ad acquisire d'ufficio\u00a0 le\u00a0 informazioni\u00a0 oggetto delle dichiarazioni sostitutive , nonche' tutti i dati e i documenti che\u00a0 siano\u00a0 in\u00a0 possesso\u00a0 delle\u00a0 pubbliche amministrazioni, previa indicazione, da parte dell'interessato, degli elementi indispensabili per il reperimento delle informazioni\u00a0 o\u00a0 dei dati richiesti, ovvero\u00a0 ad\u00a0 accettare\u00a0 la\u00a0 dichiarazione\u00a0 sostitutiva prodotta dall'interessato -\u00a0\u00a0(attenzione: la documentazione richiesta pu\u00f2 variare, si consiglia di contattare preventivamente il Tribunale al quale si vuole inoltrare la richiesta):\n" } ] }, { "id": 47, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali requisiti sono richiesti ai coniugi che intendono adottare un minore straniero?" }, { "from": "gpt", "value": "I requisiti per l\u2019adozione internazionale sono gli stessi che per l\u2019adozione nazionale, e sono previsti dall\u2019articolo 6 della Legge 184/1983\u00a0(come modificato dall'articolo 6 della\u00a0Legge 149/2001) che disciplina l\u2019adozione e l\u2019affidamento. Inoltre \u00e8 indispensabile che gli aspiranti all\u2019adozione abbiano ricevuto dal Tribunale per i minorenni competente la dichiarazione di idoneit\u00e0. La nuova legge ha cercato di rendere meno generica la dichiarazione di idoneit\u00e0 prevedendo che il decreto contenga indicazioni sulle caratteristiche del o dei minori che potranno essere adottati.\n\u00a0\nPer approfondimenti:\nMinistero della Giustizia - adozione internazionale\nCommissione adozioni internazionali - per adottare\nInoltre, per informazioni \u00e8 disponibile il numero verde della Commissione per le Adozioni Internazionali\u00a0\u00a0 800.002.393 (lun-ven dalle 10:00 alle 13:00).\u00a0\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 48, "conversations": [ { "from": "human", "value": "I coniugi ritenuti idonei per l'adozione internazionale come devono fare per trovare un ente autorizzato?" }, { "from": "gpt", "value": "La coppia in possesso del decreto di idoneit\u00e0 deve iniziare entro un anno dal suo rilascio la procedura di adozione internazionale, rivolgendosi ad uno degli enti autorizzati dalla Commissione per le adozioni internazionali.\nIn questa fase la coppia pu\u00f2 orientarsi verso un paese tra quelli nei quali l'ente opera. Quasi tutti gli enti autorizzati organizzano degli incontri che hanno lo scopo di informare le coppie sulle procedure dei paesi in cui sono presenti, sulla realt\u00e0 dell'adozione internazionale e di prepararli, con la collaborazione di psicologi ed altri esperti, al loro futuro ruolo di genitori adottivi.\nRivolgersi ad un ente autorizzato \u00e8 un passo\u00a0obbligato perch\u00e9 si possa realizzare una valida adozione internazionale. L'ente segue i coniugi e svolge le pratiche necessarie per tutta la procedura.\nPoich\u00e9 l\u2019Ente autorizzato \u00e8 tramite necessario per accedere all\u2019adozione\u00a0\u00e8 libera la scelta da parte dell\u2019aspirante all\u2019adozione dell\u2019Ente a cui conferire l\u2019incarico ma obbligata l\u2019accettazione del mandato conferito da parte dell\u2019Ente. Il contratto che lega il conferente l\u2019incarico all\u2019Ente \u00e8 un normale contratto di diritto privato ed in particolare un contratto di mandato. A seguito del mandato l\u2019Ente ovviamente non assicura un risultato ( l\u2019adozione) che non \u00e8 in suo potere garantire, dato che ci\u00f2 dipende dalla disponibilit\u00e0 di bambini abbandonati nel paese in cui l\u2019Ente opera e dalle scelte dell\u2019Autorit\u00e0 centrale di quel paese tra le varie disponibilit\u00e0 rappresentate. L\u2019attivit\u00e0 che invece l\u2019Ente \u00e8 tenuto a presentare consiste nella fase antecedente l\u2019adozione:\n" } ] }, { "id": 49, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quando possono rientrare i coniugi in Italia con il minore straniero adottato?" }, { "from": "gpt", "value": "Una volta ricevuta dall'ente autorizzato la documentazione sull'adozione avvenuta all'estero, la Commissione per le adozioni internazionali autorizza l'ingresso e la permanenza del minore adottato in Italia, dopo aver certificato che l'adozione internazionale sia conforme alle disposizione della Convenzione dell'Aja.\nSpecificamente,\u00a0a seguito della pronuncia straniera il bambino affidato in adozione sar\u00e0 trasferito in Italia con l\u2019assistenza dell\u2019Ente Autorizzato. In tale ambito assume rilevanza l\u2019opportunit\u00e0 che i genitori adottivi si rechino nel paese di origine del minore e siano essi ad accompagnarlo nel suo nuovo paese per rendere meno traumatico il trasferimento. E\u2019anzi da rilevare come diversi paesi di origine del minore adottabile richiedano un certo periodo di permanenza dei futuri genitori adottivi nel paese in modo da creare, prima del trasferimento, un significativo rapporto tra il bambino e coloro che saranno i suoi genitori. Il minore straniero, entrato in Italia ed in attesa dell\u2019adozione o della trascrizione dell\u2019adozione straniera, gode al momento del suo ingresso nel nostro Paese di tutti i diritti attribuiti al minore italiano in affidamento familiare. A garanzia del minore \u00e8 previsto che dal momento dell\u2019ingresso in Italia e per almeno un anno i servizi socio-assistenziali dell\u2019Ente locale assisteranno gli affidatari, i genitori adottivi e il minore. Nel caso in cui il provvedimento straniero preveda solo un affidamento a scopo adottivo, il Tribunale per i Minorenni riconosce il provvedimento come affidamento preadottivo e stabilisce la durata del predetto affidamento in un anno che decorre dall\u2019inserimento del minore nella nuova famiglia cos\u00ec come certificato dall\u2019Ente autorizzato. Decorso tale periodo, se ritiene che sia nell\u2019interesse del minore la permanenza nella sua nuova famiglia, pronuncia la adozione e ne dispone la trascrizione.\nPer approfondimenti:\n" } ] }, { "id": 50, "conversations": [ { "from": "human", "value": "\u00a0Quali sono le tappe dell\u2019adozione internazionale?" }, { "from": "gpt", "value": "L'adozione internazionale \u00e8 l'adozione di un bambino straniero fatta nel suo paese, davanti alle autorit\u00e0 e alle leggi che vi operano.\nPerch\u00e9 una simile adozione possa essere efficace in Italia \u00e8 necessario seguire delle procedure particolari, stabilite dalle leggi italiane e internazionali, altrimenti l'adozione straniera non sar\u00e0 ritenuta valida, e il bambino non potr\u00e0 nemmeno entrare in Italia.\nIn Italia, la procedura per l'adozione prevede sette tappe:\n" } ] }, { "id": 51, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In che consiste l'adozione di un minore italiano?" }, { "from": "gpt", "value": "Accertato che il minore \u00e8 in una situazione di abbandono, e che pertanto possono essere legittimamente troncati i legami che lo vincolano alla sua famiglia di origine, pu\u00f2 procedersi all\u2019individuazione della coppia genitoriale che meglio pu\u00f2 rispondere alle esigenze di quel minore, con le sue peculiari caratteristiche di personalit\u00e0 e con il suo vissuto specifico. Si apre cos\u00ec un complesso procedimento per l\u2019inserimento del minore, orfano dei vivi, in quella che diverr\u00e0 a tutti gli effetti la sua famiglia. Nel procedimento assumono rilevanza diversi dati giuridici sintetizzabili in quattro punti:\n" } ] }, { "id": 52, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali accertamenti effettua il Tribunale per i minorenni a seguito della presentazione della domanda di adozione da parte dei coniugi?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Tribunale per i minorenni, ricevuta la domanda di\u00a0adozione nazionale da parte dei coniugi con i requisiti di legge,\u00a0\u00a0rilever\u00e0 innanzi tutto la sussistenza dei requisiti richiesti e svolger\u00e0 poi le indagini tendenti ad accertare la capacit\u00e0 della coppia di rispondere alle esigenze di un bambino in stato di abbandono, che deve essere accompagnato in un difficile percorso di costruzione della sua personalit\u00e0 individuale e sociale.\nL\u2019ordinamento specifica che per effettuare gli accertamenti il Tribunale si avvale dei servizi socio-assistenziali degli enti locali singoli o associati e delle competenti professionalit\u00e0 delle aziende sanitarie locali o ospedaliere. Le indagini dovranno riguardare l\u2019attitudine ad educare il minore, la situazione personale ed economica, la salute, l\u2019ambiente familiare, i motivi per i quali la coppia aspirante desidera adottare un minore: l\u2019elencazione \u00e8 solo indicativa e non tassativa. Il legislatore ha voluto accelerare al massimo le procedure accertative della idoneit\u00e0: esse devono concludersi entro centoventi giorni ed il termine pu\u00f2 essere prorogato, con provvedimento motivato, solo per ulteriori centoventi giorni.\n\u00a0\nPer approfondimenti: \nMinistero della Giustizia - adozione nazionaleArma dei Carabinieri - adozione e affido di minori\n" } ] }, { "id": 53, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quando avviene l'affidamento preadottivo?" }, { "from": "gpt", "value": "Il provvedimento \u00e8 assunto dal collegio dopo aver sentito il P.M., gli ascendenti degli adottanti ove esistano, il minore che abbia compiuto gli anni dodici: se il minore ha compiuto i quattordici anni deve manifestare espresso consenso all\u2019affidamento alla coppia prescelta. Importante \u00e8 l\u2019obbligo del giudice di informare i richiedenti su tutti i fatti rilevanti attinenti al minore che siano emersi dalle indagini ( le vicende dell\u2019abbandono, le malattie del minore, gli incidenti sofferti, le vicende subite nel periodo anteriore alla dichiarazione di adottabilit\u00e0) e di non dividere fratelli tutti in stato di adattabilit\u00e0 a meno che non sussistano gravi ragioni. Il decreto di affidamento preadottivo \u00e8 immediatamente annotato a margine della trascrizione della sentenza di adottabilit\u00e0. Nel corso dell\u2019affidamento sar\u00e0 svolta dal Tribunale una attivit\u00e0 non solo di controllo ma anche si sostegno, attraverso il giudice tutelare e i servizi sociali e consulturali, per rendere pi\u00f9 facile la complessa procedura di trapianto del bambino nella nuova famiglia. In caso di accertate difficolt\u00e0 il Tribunale pu\u00f2 convocare gli affidatari e il \u00a0minore, anche separatamente, alla presenza se del caso di uno psicologo per valutare le cause delle difficolt\u00e0 insorte e pu\u00f2 disporre interventi di sostegno psicologico e sociale.\n" } ] }, { "id": 54, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa devono fare i genitori per presentare la domanda di adozione di un minore italiano?" }, { "from": "gpt", "value": "I coniugi che abbiano i requisiti previsti dalla legge possono presentare domanda al Tribunale per i minorenni specificando l\u2019eventuale disponibilit\u00e0 ad adottare pi\u00f9 fratelli ovvero minori handicappati -condizioni indicate dall'articolo 3, comma 1, della Legge 5 febbraio 1992,n.104\u00a0-\n\tE\u2019 possibile presentare pi\u00f9 domande, anche successive, a pi\u00f9 Tribunali per i minorenni ma in questo caso deve essere data comunicazione a tutti i Tribunali precedentemente aditi. I tribunali possono chiedere copia degli atti di parte ed istruttori agli altri Tribunali. In realt\u00e0 la coppia aspirante all\u2019adozione segnala solamente la sua disponibilit\u00e0 ad adottare radicata non su un diritto ad avere un bambino ma solo sulla volont\u00e0 di accoglierlo se sar\u00e0 assegnato; da tale dichiarazione di disponibilit\u00e0 non scatta un dovere di risposta da parte dell\u2019organo giudiziario adito ma solo un dovere di effettuare gli accertamenti sulle capacit\u00e0 della coppia e di tenerla presente per la comparazione nel termine di tre anni. Infine \u00e8 prevista una automatica caducazione se in questo termine non vi \u00e8 stato un provvedimento di affido.\nSi suggerisce di richiedere ai Tribunali per i minorenni per la presentazione dei\u00a0 documenti a corredo della domanda che in genere sono:\n" } ] }, { "id": 55, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quando avviene e cosa comporta la dichiarazione di adozione?" }, { "from": "gpt", "value": "\u00a0\nTrascorso un anno dal decreto di affidamento preadottivo\u00a0, il Tribunale, se ricorrono tutte le condizioni, pronuncia con sentenza l\u2019adozione. L\u2019adozione pu\u00f2 essere pronunciata nei confronti di entrambi i coniugi anche nel caso di morte di uno dei genitori nel corso dell\u2019affidamento, quando ci\u00f2 sia nell\u2019interesse del minore e il coniuge superstite lo richieda. Se \u00e8 intervenuta separazione l\u2019adozione pu\u00f2 essere pronunciata, su richiesta dei genitori, nei confronti di entrambi o di uno solo di essi. Prima della pronuncia devono essere sentiti i coniugi adottanti e il minore che, se ha compiuto i quattordici anni, deve dare un espresso consenso all\u2019adozione. La sentenza di adozione pu\u00f2 essere impugnata entro trenta giorni dalla comunicazione con reclamo alla Corte d\u2019appello; avverso la sentenza di questa \u00e8 ammesso ricorso in Cassazione e la Suprema Corte deve fissare l\u2019udienza entro sessanta giorni dal deposito degli atti. Divenuta definitiva la sentenza \u00e8 trascritta , a cura del cancelliere del Tribunale, entro dieci giorni su apposito registro e comunicata all\u2019ufficiale dello stato civile per l\u2019annotazione a margine dell\u2019atto di nascita dell\u2019adottato. \u00a0\u00a0Con la pronuncia definitiva di adozione il minore acquista lo stato di figlio legittimo degli adottanti, come se fosse nato da loro, ne acquisisce e trasmette il cognome, stringe rapporti di parentela con tutti i parenti dei suoi nuovi genitori. Perde di contro ogni rapporto con la sua famiglia di origine come se questa un fosse mai esistita: restano salvi solo i divieti patrimoniali.\n\u00a0\nPer approfondimenti: \nMinistero della Giustizia - adozione nazionaleArma dei Carabinieri - adozione e affido di minori\n" } ] }, { "id": 56, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali requisiti devono avere i genitori che voglio adottare un minore italiano?" }, { "from": "gpt", "value": "L'articolo 6 della Legge\u00a0184/1983, come modificato dall'articolo 6 della Legge 149/2001,\u00a0sancisce che l\u2019adozione \u00e8 permessa ai coniugi uniti in matrimonio da almeno tre anni; tra i quali non sussista separazione personale neppure di fatto; che siano idonei e capaci di educare, istruire e mantenere i minori che intendono adottare; che abbiano un\u2019et\u00e0 che superi di almeno diciotto e non pi\u00f9 di quarantacinque anni l\u2019et\u00e0 dell\u2019adottando. La legge di riforma del 2001 non solo ha innalzata da quaranta a quarantacinque anni l\u2019et\u00e0 dei coniugi, ma ha anche previsto che tali limiti di et\u00e0 possono essere derogati quando il Tribunale per i minorenni accerti che dalla mancata adozione a quella specifica coppia che ha superato i limiti di et\u00e0 derivi un danno grave e non altrimenti evitabile dal minore. Inoltre ha stabilito che pu\u00f2 procedersi all\u2019adozione anche quando il limite massimo di et\u00e0 degli adottanti sia superato da uno solo di essi in misura non superiore a dieci anni ovvero quando essi siano genitori di figli anche adottivi dei quali almeno uno sia in et\u00e0 minore ovvero quando l\u2019adozione riguardi un fratello o una sorella del minore gi\u00e0 dagli stessi adottato.\n\u00a0\nPer approfondimenti: \nMinistero della Giustizia - adozione nazionaleArma dei Carabinieri - adozione e affido di minori\n" } ] }, { "id": 57, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i servizi Istituzionali tesi all\u2019informazione sulla materia dell\u2019adozione?" }, { "from": "gpt", "value": "La commissione per le adozioni internazionali \u2013 Cai \u2013 svolge nelle procedure adozionali i compiti di autorit\u00e0 centrale. La Cai ha specifici compiti, tra i quali:\n1.\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 collabora con le Autorit\u00e0 centrali degli Stati;\n2.\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 propone alla Presidenza del Consiglio la stipulazione di accordi bilaterali;\n3.\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 redige i criteri per l\u2019autorizzazione deli enti di intermediazione;\u00a0\n4.\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 conserva tutti gli atti e le informazioni relative alle procedure di adozione internazionale;\u00a0\n5.\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 certifica la conformit\u00e0 dell\u2019adozione alle disposizioni della Convenzione;\u00a0\n6.\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 stabilisce le modalit\u00e0 per coordinare le attivit\u00e0 di cooperazione nei Paesi di origine;\n7.\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 provvede ad informare la collettivit\u00e0 in merito all\u2019adozione internazionale e alle relative procedure, nonch\u00e9 agli enti di intermediazione autorizzati, ai Paesi dove possono operare, ai tempi e ai costi. In tale ambito \u00e8 attivo il servizio \u00a0\"Linea CAI - uno spazio per la Comunicazione, l\u2019Ascolto e l\u2019Informazione\u201d. Specificamente, il servizio \u00e8 rivolto alle coppie che aspirano all\u2019adozione, alle famiglie adottive per richieste di informazioni nella fase post-adottiva, ma anche agli operatori dei Servizi territoriali e dei Tribunali per i Minorenni per eventuali consulenze, agli Enti autorizzati per confronto e scambi di informazione e\u00a0a tutti cittadini interessati a diverso titolo alle tematiche dell'adozione internazionale (rapporti con i Paesi, enti autorizzati, fasi dell'adozione, agevolazioni fiscali, congedi parentali, bonus alle famiglie, rimborsi spese ecc) . numero verde 800.002.393\nPer approfondimenti:\nLinea CAI - uno spazio per la Comunicazione, l\u2019Ascolto e l\u2019Informazione .\nhttp://www.commissioneadozioni.it/it/linea-verde-cai.aspx\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 58, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In regime di affidamento condiviso, chi deve chiedere l'assegno per il nucleo familiare in caso di coniugi separati?" }, { "from": "gpt", "value": "In caso di divorzio o di separazione legale con affidamento congiunto dei figli, il diritto all\u2019assegno per il nucleo familiare scatta a favore di entrambi i coniugi affidatari. Pu\u00f2 essere stabilito di comune accordo quale dei due coniugi deve richiedere l\u2019autorizzazione al trattamento di famiglia. In caso di contrasto tra i coniugi affidatari, viene utilizzato il criterio della convivenza per valutare intorno a quale dei due coniugi affidatari si \u00e8 ricomposto il nucleo familiare.\nPer ulteriori informazioni \u00e8 possibile consultare la Guida dell'INPS all'assegno per nucleo familiare:\nsito Inps.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 59, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A chi occorre rivolgersi per avere informazioni sull'affido familiare?" }, { "from": "gpt", "value": "La fonte normativa \u00e8 la Legge n.184 del 4 marzo 1983 come modificata dalla legge n. 149 del 28 marzo 2001. Chiunque abbia interesse e voglia avere informazioni in merito all'affido di un minore pu\u00f2 rivolgersi ai Servizi Sociali territoriali di residenza ed offrire la propria disponibilit\u00e0.\nLa legge del 2001 per la prima volta richiede che Stato, Regioni ed enti locali, nell\u2019ambito delle proprie competenze, promuovano iniziative di formazione dell\u2019opinione pubblica sull\u2019affidamento e l\u2019adozione; organizzino corsi di preparazione e aggiornamento professionale degli operatori; promuovano incontri di formazione e preparazione per famiglie o persone che intendono avere in affidamento o adozione minori. Specificamente i sevizi dell\u2019Ente locale svolgono un accurato studio del caso per individuare tra l\u2019altro le modalit\u00e0 attraverso le quali i genitori \u00a0e i componenti del nucleo familiare possono mantenere i rapporti con il minore e la predisposizione di un programma di assistenza di cui il servizio diviene responsabile e su cui deve vigilare per riferire senza indugio al giudice tutelare o al Tribunale. E\u2019 inoltre previsto che, a sostegno dell\u2019esperienza dell\u2019affido, Stato, Regioni e Enti locali intervengono con misure di sostegno e di aiuto economico a favore della famiglia affidataria. \u00a0\u00a0\n" } ] }, { "id": 60, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i tratti essenziali dell'istituto dell'affido familiare?" }, { "from": "gpt", "value": "La funzione dell\u2019istituto dell\u2019affidamento \u00e8 quella di assicurare al minore un altro ambiente\u00a0idoneo al mantenimento, all\u2019istruzione e all\u2019educazione. L'affido familare \u00e8\u00a0 un provvedimento temporaneo, disciplinato dalla LEGGE 4 maggio 1983, n. 184, \u201cDiritto del minore ad una famiglia\u201d, modificata con la LEGGE 28 marzo 2001, n. 149,\u00a0\u201cDisciplina dell\u2019adozione e dell\u2019affidamento dei minori\u201d.\u00a0\u00a0\nLa legge in questione ha disciplinato compiutamente solo una particolare tipologia di affidamento: quello temporaneo funzionale ad impedire , attraverso il recupero della famiglia di origine resa nuovamente capace di assolvere appieno la sua funzione, una pronuncia di adottabilit\u00e0. Un simile affidamento familiare va posto perci\u00f2 tra le molte misure che l\u2019ordinamento prevede per assicurare contemporaneamente un\u2019adeguata assistenza al bambino in difficolt\u00e0 e un recupero di quelle relazioni familiari che siano, sia pure temporaneamente, carenti o poco soddisfacenti per i minori.\nSpecificamente, quando si parla di affido ci si riferisce a quei casi in cui le difficolt\u00e0 dei genitori sono provvisorie e rimediabili: la famiglia affidataria quindi non si sostituisce alla famiglia d\u2019origine ma l\u2019affianca, supplendo alle sue funzioni per il tempo necessario a superare le problematiche che hanno contraddistinto l\u2019intervento.\n\tL\u2019affidamento pu\u00f2 essere consensuale quando i genitori o chi esercita la patria potest\u00e0 sono concordi con l\u2019intervento, oppure giudiziale quando non vi \u00e8 consenso e l\u2019affidamento \u00e8 disposto con decreto dal Tribunale per i minorenni.\n\tViene attuato dal servizio sociale competente territorialmente per la tutela dei minori e delle loro famiglie.\n\tL\u2019affidamento pu\u00f2 inoltre essere distinto in:\n" } ] }, { "id": 61, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In quale sede dell'Agenzia delle entrate deve avvenire la registrazione del contratto di locazione, nel comune dove \u00e8 situato l'immobile o dove sono residenti i proprietari?" }, { "from": "gpt", "value": "La registrazione cartacea di un contratto di locazione pu\u00f2 essere effettuata presso qualsiasi ufficio dell\u2019Agenzia delle Entrate (non necessariamente, quindi, presso l\u2019ufficio competente in relazione al proprio domicilio fiscale).\nAl momento della presentazione della richiesta di registrazione dell\u2019atto da parte del contribuente, l\u2019ufficio:\n" } ] }, { "id": 62, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come si ripartiscono le spese tra locatario e conduttore?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 1576 del Titolo III del Codice Civile prevede, come criterio generale, che il locatore (proprietario) deve eseguire tutte le riparazioni necessarie, ad eccezione di quelle di piccola manutenzione, che sono invece a carico del conduttore (inquilino). Tutte le spese ordinarie sono quindi a carico dell'inquilino, mentre il proprietario \u00e8 tenuto solo ad intervenire in caso di manutenzione straordinaria. L'art. 1577 prosegue sottolineando che: \"quando la cosa locata abbisogna di riparazioni che non sono a carico del conduttore, questi \u00e8 tenuto a darne avviso al locatore\". Se si tratta di riparazioni urgenti, il conduttore pu\u00f2 eseguirle direttamente, salvo rimborso, purch\u00e9 ne dia contemporaneamente avviso al locatore.\nLa Legge 27 Luglio 1978, n.392\u00a0\"Disciplina delle locazioni di immobili urbani\", all'art.9 recita come segue: \"Sono interamente a carico del conduttore, salvo patto contrario, le spese relative al servizio di pulizia, al\u00a0 funzionamento e all'ordinaria manutenzione dell'ascensore, alla fornitura dell'acqua, dell'energia elettrica, del riscaldamento e del condizionamento dell'aria, allo spurgo dei pozzi neri e delle latrine, nonche' alla fornitura di altri servizi comuni. Le spese per il servizio di portineria sono a carico del conduttore nella\u00a0 misura del 90 per cento, salvo che le parti abbiano convenuto una misura inferiore. Il pagamento deve avvenire entro due mesi dalla richiesta. Prima di effettuare il\u00a0 pagamento il conduttore ha diritto\u00a0di\u00a0 ottenere l'indicazione specifica delle spese di cui ai commi precedenti con la menzione\u00a0dei\u00a0criteri di ripartizione. Il\u00a0conduttore ha inoltre diritto\u00a0di prendere visione dei documenti giustificativi delle spese effettuate. (Gli oneri di cui al primo comma, addebitati dal locatore al conduttore, devono intendersi corrispettivi di prestazioni accessorie a quella di locazione ai sensi e per gli effetti dell'art. 12 del Decreto del Presidente della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 633. La disposizione di cui al quarto comma non si applica ove i servizi accessori al\u00a0contratto di\u00a0locazione\u00a0forniti\u00a0siano\u00a0per loro particolare natura e caratteristiche riferibili a specifica attivita' imprenditoriale\u00a0del\u00a0locatore\u00a0e configurino oggetto di un autonomo contratto di prestazione dei servizi stessi)\".\n" } ] }, { "id": 63, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come fa un\u00a0proprietario di casa\u00a0ad ottenere\u00a0tutto il pagamento della rivalutazione Istat sul canone d'affitto dal 01/07/2001 ad oggi?" }, { "from": "gpt", "value": "Il sito web dell'ISTAT dedica una sezione all'Indice dei prezzi per le rivalutazioni monetarie.\n\tPer adeguare periodicamente i valori monetari, ad esempio gli affitti, si utilizza l'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI) al netto dei tabacchi. Il FOI si riferisce ai consumi dell'insieme delle famiglie che fanno capo a un lavoratore dipendente operaio o impiegato.\n\tL'Istat \u00e8 presente con i propri sportelli \u2013 i Centri di informazione statistica \u2013 su tutto il territorio nazionale, in ogni regione e provincia autonoma costituendo una rete di sportelli presso cui \u00e8 possibile realizzare elaborazioni statistiche personalizzate, nonche' ottenere certificazioni sugli indici dei prezzi e assistenza nella ricerca dei dati per le tesi di laurea.\n" } ] }, { "id": 64, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile pagare l'affitto in contanti?" }, { "from": "gpt", "value": "Il 5 febbraio scorso, a seguito di richieste di chiarimenti su indirizzo dell'Agenzia delle Entrate,\u00a0la Direzione V - Prevenzione dell'utilizzo del sistema finanziario per fini\u00a0illegali del\u00a0Dipartimento del Tesoro ha fornito chiarimenti con la nota DT 10492 in merito all'obbligo di provvedere al pagamento dei canoni di locazione per unit\u00e0 abitative con modalit\u00e0 e forme che escludano l'uso del contante, introdotto dall'articolo 1 comma 50 della Legge 27 dicembre 2013, n. 147\u00a0\"Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato\" (Legge di stabilit\u00e0 2014).\nIl comma 50 ha introdotto infatti una modifica all'articolo 12 del Decreto-Legge 6 dicembre 2011, n. 201\u00a0(Decreto Salva Italia) - convertito, con modificazioni, dalla Legge 22 dicembre 2011, n. 214 - inserendo il comma 1.1 con cui viene stabilito -\u00a0in deroga al comma 1 dello stesso articolo -\u00a0l'esclusione dell'uso del contante, qualunque sia l\u2019importo del canone, per il pagamento dell'affitto per uso abitativo e l'obbligo di utilizzare solo strumenti validi ai fini della tracciabilit\u00e0. Il comma suddetto\u00a0prevede che a partire dal 1\u00b0 gennaio 2014 per gli affitti abitativi vige l'obbligo per i proprietari di incassare il canone\u00a0con strumenti tracciabili quali\u00a0assegni bancari, postali, circolari o non trasferibili, \u00a0o bonifici, carte di credito o di debito\u00a0dall'inquilino per qualunque importo. Tale\u00a0obbligo vale anche per i box auto qualora questi siano di pertinenza dell'abitazione. La norma non prevede alcuna eccezione se non per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica, mentre per le locazioni commerciali continuano\u00a0ad applicarsi le precedenti disposizioni per cui l'obbligo sorge\u00a0nel caso in cui il canone convenuto sia pari o superiore ad\u00a0euro 1.000,00.\u00a0La tracciabilit\u00e0 servir\u00e0 \"anche ai fini della asseverazione dei patti contrattuali per l'ottenimento delle agevolazioni e detrazioni fiscali da parte del locatore e del conduttore. Dunque il diritto del proprietario a versare l\u2019eventuale IMU ridotta o a pagare la cedolare secca al posto dell\u2019IRPEF (o comunque un'imposta minore), e quello dell'inquilino di fruire delle detrazioni dall'imposta sul reddito, verranno verificati attraverso il flusso dei pagamenti, venendo meno nel caso questi non risultino.\nIl Dipartimento del Tesoro chiarisce che, fermo il limite di carattere generale di cui all'art. 49 del\u00a0Decreto Legislativo\u00a021\u00a0novembre 2007, n. 231\u00a0ai sensi del quale \"\u00e8 vietato il trasferimento di denaro contante o di libretti di deposito bancari o postali al portatore o di titoli al portatore in euro o in valuta estera, effettuato a qualsiasi titolo tra soggetti diversi, quando il valore oggetto di trasferimento, \u00e8 complessivamente pari o superiore a euro mille. Il trasferimento \u00e8 vietato anche quando \u00e8 effettuato con pi\u00f9 pagamenti inferiori alla soglia che appaiono artificiosamente frazionati\", la finalit\u00e0 di conservare traccia delle transazioni in contante, eventualmente intercorse tra locatore e conduttore, pu\u00f2 ritenersi soddisfatta fornendo una prova documentale, comunque formata, purch\u00e9 chiara, inequivoca e idonea ad attestare la devoluzione di una determinata somma di denaro contante al pagamento del canone di locazione, anche ai fini della asseverazione dei patti contrattuali, necessaria all'ottenimento delle agevolazioni e detrazioni fiscali previste dalla legge a vantaggio delle parti contraenti.\n" } ] }, { "id": 65, "conversations": [ { "from": "human", "value": "\u00a0Cos'\u00e8\u00a0l'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali e di cosa si occupa?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali (Age.Na.S.) \u00e8 un ente nazionale con personalit\u00e0 giuridica di diritto pubblico che svolge un ruolo di collegamento e di supporto decisionale, per il Ministero della Salute e le Regioni, sulle strategie di sviluppo del Servizio Sanitario Nazionale.\nLa sua funzione si articola\u00a0in specifiche\u00a0attivit\u00e0\u00a0e porta avanti programmi nazionali relativi a: Health Technology Assessment (HTA) e \u00a0Rischio clinico e sicurezza del paziente\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 66, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Vorrei sapere che requisiti occorre possedere per poter avviare un'Agenzia per il lavoro." }, { "from": "gpt", "value": "Le Agenzie per il lavoro\u00a0sono operatori abilitati mediante autorizzazione rilasciata dal Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, come previsto dagli articoli 4, 5 e 6 del Decreto Legislativo 10 settembre 2003, n. 276, ed iscritti in un apposito albo informatico.\n\tNella sezione dedicata del sito del Ministero del lavoro e delle politiche sociali,\u00a0si possono\u00a0trovare le informazioni relative ai requisiti necessari per l'avvio delle Agenzie e\u00a0tutta la normativa di riferimento.\n\tPer\u00a0chiarimenti e richieste di informazioni \u00e8 possibile contattare\u00a0la Divisione II\u00a0Promozione e coordinamento dei servizi per il lavoro della\u00a0ex Direzione Generale del Mercato del lavoro del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali attraverso la seguente mail mail: alboinformaticoagenzie@lavoro.gov.it.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 67, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per i \"lavoratori di prima occupazione\" cosa prevede la normativa vigente in ambito fiscale?" }, { "from": "gpt", "value": "I contributi versati alle forme complementari di previdenza risultano deducibili dal reddito complessivo per un importo\u00a0massimo di\u00a05.164,57 euro.\nUn'ulteriore agevolazione \u00e8 riconosciuta per i lavoratori assunti dal 1 gennaio 2007, detti \u201cLavoratori di prima occupazione\u201d, che a tale data non risultavano iscritti ad alcuna posizione contributiva di un ente di previdenza obbligatoria:\u00a0la maggiore deduzione, che non pu\u00f2 superare i 2.582,29 euro annui, a partire dal sesto anno di iscrizione al fondo, \u00e8 pari ad un massimo di contributi di euro 7.746,86 (Decreto Legislativo 5 dicembre 2005, n. 252).\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 68, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le modalit\u00e0 di pagamento per usufruire della detrazione fiscali\u00a0nelle ristrutturazioni edilizie?\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Per fruire della detrazione \u00e8 necessario che le spese detraibili siano pagate tramite bonifico bancario o postale da cui risultino la causale del versamento, il codice fiscale del soggetto che paga e il codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento. Sono escluse da tale modalit\u00e0 di pagamento quelle spese che non \u00e8 possibile pagare con bonifico (ad esempio, oneri di urbanizzazione, ritenute fiscali sugli onorari dei professionisti, imposte di bollo).\nSe vi sono pi\u00f9 soggetti che sostengono la spesa e intendono fruire della detrazione, il bonifico deve riportare il numero di codice fiscale di tutti coloro che sono interessati al beneficio fiscale.\nPer gli interventi realizzati sulle parti comuni condominiali, oltre al codice fiscale del condominio \u00e8 necessario indicare quello dell\u2019amministratore o di altro condomino che provvede al pagamento.\nNon pu\u00f2 essere riconosciuta la detrazione del 36% per gli interventi di ristrutturazione edilizia se la causale del bonifico bancario non contiene il riferimento normativo alla\u00a0Legge 27 Dicembre 1997, n.\u00a0449 il codice fiscale degli ordinanti e il numero di partita Iva del beneficiario del pagamento. La mancanza di tali dati, infatti, pregiudica alle banche e alla societ\u00e0 Poste italiane di effettuare il prelievo del 4% a titolo di acconto dell\u2019imposta sul reddito dovuta dai beneficiari, introdotto dal Decreto Legge 31 maggio 2010, n. 78 art 25.\n\u00a0\nA chiarirlo la risoluzione dell\u2019Agenzia delle Entrate n. 55/E del 7 giugno 2012.\n\u00a0\nPer maggiori approfondimenti consulare la Guida dell'Agenzia delle Entrate Ristrutturazioni edilizie: le agevolazioni fiscali\n" } ] }, { "id": 69, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile detrarre dall\u2019Irpef\u00a0 una parte\u00a0degli\u00a0oneri sostenuti per ristrutturare le abitazioni?\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "E' possibile detrarre dall\u2019Irpef (l\u2019imposta sul reddito delle persone fisiche) una parte degli oneri sostenuti per ristrutturare le abitazioni e le parti comuni degli edifici residenziali situati nel territorio dello Stato.\n\tA seguito delle pi\u00f9 recenti novit\u00e0, introdotte dal Decreto Legge 22 giugno 2012, n 83\u00a0 e dal Decreto Legge 4 giugno 2013, n. 63 i contribuenti possono usufruire delle seguenti detrazioni:\nPer il periodo d\u2019imposta 2012, la misura della detrazione \u00e8 pari\n\t\u2212 al 36% delle somme spese (bonifici effettuati) fino al 25 giugno 2012, per un ammontare massimo di spesa di 48.000 euro per ciascuna unit\u00e0 immobiliare\n\t\u2212 al 50% delle spese sostenute dal 26 giugno 2012 al termine del periodo d\u2019imposta, con un limite massimo di 96.000 euro per ciascuna unit\u00e0 immobiliare, tenendo conto delle spese effettuate fino al 25 giugno 2012\nIl contribuente che fino al 25 giugno ha gi\u00e0 sostenuto spese per 48.000 euro e che, per interventi sullo stesso immobile, ha speso altri 96.000 euro nel periodo dal 26 giugno al 31 dicembre 2012, pu\u00f2 decidere di avvalersi della detrazione del 50% delle spese sostenute dal 26 giugno in poi, invece della detrazione del 36% delle spese effettuate fino al 25 giugno (Circolare dell\u2019Agenzia delle Entrate n. 13/E del 9 maggio 2013)\nPer il periodo d\u2019imposta 2013, la detrazione \u00e8 pari al 50% delle spese sostenute, con un limite massimo di spesa di 96.000 euro per ciascuna unit\u00e0 immobiliare e tenendo conto, in caso di mera prosecuzione dei lavori, delle spese sostenute negli anni precedenti\n\t- dal 1\u00b0 gennaio 2014, la detrazione torner\u00e0 alla misura ordinaria del 36% e con il limite di 48.000 euro per unit\u00e0 immobiliare.\nPer maggiori approfondimenti consulare la Guida alle Agevolazioni fiscali per le\u00a0ristrutturazioni edilizie \n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 70, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono previste\u00a0agevolazioni pensionistiche in favore dei lavoratori invalidi?" }, { "from": "gpt", "value": "La\u00a0Legge 23 dicembre 2000, n. 388\u00a0articolo 80 comma 3,\u00a0stabilisce\u00a0in favore\u00a0dei lavoratori sordomuti e\u00a0degli invalidi per qualsiasi causa -\u00a0ai\u00a0quali sia stata riconosciuta un'invalidit\u00e0 superiore al 74 per cento\u00a0o assimilabile -\u00a0la possibilit\u00e0\u00a0di richiedere il beneficio di due mesi di contribuzione figurativa per ogni anno di lavoro effettivamente svolto.\nIl beneficio \u00e8 riconosciuto fino al limite massimo di cinque anni di contribuzione figurativa utile ai fini del diritto alla pensione e dell'anzianit\u00e0 contributiva. I due mesi di contribuzione figuativa\u00a0vengono calcolati dal momento in cui il lavoratore ha avuto il riconoscimento dell'invalidit\u00e0 superiore al 74 per cento.\n" } ] }, { "id": 71, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Tra le persone con disabilit\u00e0, quali sono le categorie aventi diritto alle agevolazioni per l'acquisto di un autoveicolo?" }, { "from": "gpt", "value": "Sono ammesse alle agevolazioni per il settore auto le seguenti categorie di disabili:\n1- non vedenti e sordomuti. I non vedenti sono coloro che sono colpiti da cecit\u00e0 assoluta o che hanno un residuo visivo non superiore ad un decimo ad entrambi gli occhi, con eventuale correzione; i sordomuti sono coloro che sono colpiti da sordit\u00e0 alla nascita o prima dell'apprendimento della lingua parlata;\n2- disabili con handicap psichico o mentale titolari dell'indennit\u00e0 di accompagnamento, che versano nella condizione di handicap grave, ai sensi dell'articolo 3, comma 3 della Legge 5 febbraio 1992, n. 104;\n3- disabili con grave limitazione della capacit\u00e0 di deambulazione, o affetti da pluriamputazioni, che versano nella condizione di handicap grave, ai sensi dell'articolo 3, comma 3 della Legge 5 febbraio 1992, n. 104, derivante da patologie che comportano una limitazione permanente della deambulazione;\n4- disabili con ridotte o impedite capacit\u00e0 motorie, che non risultano contemporaneamente affetti da grave limitazione della capacit\u00e0 di deambulazione. Per tale categoria il diritto all'agevolazione \u00e8 condizionato all'adattamento del veicolo.\nPer approfondimenti: Agenzia delle Entrate - Guida alle agevolazioni fiscali per i disabili\n" } ] }, { "id": 72, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Chi pu\u00f2 usufruire del biglietto gratuito per un luogo culturale in Italia?" }, { "from": "gpt", "value": "L'ingresso in archivi e biblioteche statali \u00e8 gratuito per tutti i cittadini senza alcuna distinzione di et\u00e0.\n\tL'ingresso nei musei, monumenti, gallerie ed aree archeologiche dello Stato \u00e8 gratuito per tutti i cittadini appartenenti all'Unione Europea, di et\u00e0 inferiore a 18 anni.\u00a0\n\tPossono inoltre entrare gratuitamente nei luoghi espositivi\u00a0alcune\u00a0categorie di persone tra cui:\n" } ] }, { "id": 73, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono previste agevolazioni per la visita\u00a0di musei, gallerie e siti archeologici per turisti stranieri con disabilit\u00e0 cittadini UE?" }, { "from": "gpt", "value": "S\u00ec. L'ingresso nei musei, monumenti, gallerie ed aree archeologiche in Italia \u00e8 gratuito per diverse categorie di cittadini, inclusi i cittadini dell'Unione Europea portatori di handicap e un loro familiare o altro accompagnatore che dimostri la propria appartenenza a servizi di assistenza socio-sanitaria.\n\u00c8 sufficiente rivolgersi direttamente alle biglietterie delle sedi espositive, esibendo un documento che attesti la propria condizione.\u00a0\n" } ] }, { "id": 74, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quando e in che casi si perde il beneficio dell'agevolazione prima casa\u00a0?" }, { "from": "gpt", "value": "La decadenza dall\u2019agevolazione comporta il recupero della differenza d\u2019imposta non versata e degli interessi nonch\u00e9 l\u2019applicazione di una sanzione pari al 30% dell\u2019imposta stessa.\n\tL\u2019acquirente decade dai benefici fiscali usufruiti in sede di acquisto dell\u2019immobile se:\n" } ] }, { "id": 75, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali agevolazioni tariffarie prevede Trenitalia\u00a0in favore delle\u00a0persone con disabilit\u00e0?" }, { "from": "gpt", "value": "Le Ferrovie dello Stato prevedono delle agevolazioni tariffarie in favore delle persone disabili\u00a0titolari dell'indennit\u00e0 di accompagnamento o dell'indennit\u00e0 di comunicazione. Per fuire di tali agevolazioni \u00e8 necessario richiedere la Carta Blu,\u00a0una tessera gratuita nominativa riservata alle persone titolari dell'indennit\u00e0 di accompagnamento\u00a0o dell'indennit\u00e0 di comunicazione e\u00a0residenti in Italia.\u00a0\n\tLa Carta garantisce riduzioni e agevolazioni tariffarie per due persone, titolare e accompagnatore e puo' essere richiesta presso\u00a0le Sale Blu e le biglietterie di Stazione. Per maggiori dettagli sulle agevolazioni previste si consiglia di consultare il sito di Trenitalia.\u00a0\u00a0\nPer approfondimenti: Trenitalia - Persone a mobilit\u00e0 ridotta\n" } ] }, { "id": 76, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono previste agevolazioni ferroviarie per passeggeri non vedenti e, eventualmente, per l'accompagnatore?" }, { "from": "gpt", "value": "In favore delle\u00a0persone non vedenti Trenitalia ha previsto la\u00a0Concessione speciale III. Questa agevolazione\u00a0consente\u00a0delle riduzioni tariffarie\u00a0ai passeggeri\u00a0in possesso della\u00a0tessera modello 28/C:\u00a0il\u00a0rilascio di un biglietto a tariffa scontata del 20% per il non vedente\u00a0che viaggi da solo; l'emissione di un biglietto a tariffa ordinaria, ma valido per due persone, per il non vedente che si sposti con accompagnatore.\n\tLa Concessione Speciale III prevede, per i viaggi isolati,\u00a0la riduzione del 20% sulla tariffa ordinaria a cui va aggiunto il cambio servizio a prezzo intero in caso di utilizzo di treni IC, ICN, ES*, ES* Fast, ES* city, AV, o di cuccette e vagoni letto.\n\tSe invece il titolare viaggia con l'accompagnatore,\u00a0\u00e8 \u00a0previsto il rilascio di un biglietto per il treno valido per due persone. In caso di utilizzo di treno ES*, ES* Fast, ES* city, AV o di servizio cuccette o vagone letto, viene emesso un unico biglietto valido per due persone, il cui importo \u00e8 pari al prezzo del servizio richiesto pi\u00f9 un cambio servizio a prezzo intero.\u00a0\u00a0\n" } ] }, { "id": 77, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Devono essere aggiornati\u00a0i documenti di circolazione dei veicoli in disponibilit\u00e0 di soggetti diversi dagli intestatari?" }, { "from": "gpt", "value": "Il comma 4-bis dell'art. 94 del Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285, Nuovo Codice della Strada, come introdotto dall'art. 12, comma 1, let. a), della Legge del 29 luglio 2010, n.120, prevede obblighi di comunicazione, finalizzati all\u2019aggiornamento dell'Archivio Nazionale dei Veicoli e dei documenti di circolazione, laddove un soggetto diverso dall\u2019intestatario disponga di un veicolo per un periodo di tempo superiore a 30 giorni, rinviando al regolamento di esecuzione ed attuazione del codice della strada l'individuazione delle fattispecie ricadenti nelle nuova previsione legislativa.\nAl fine di consentire l'attuazione della predetta norma, si \u00e8 resa necessaria una modifica del DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 16 dicembre 1992, n. 495, adottata con il DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 28 settembre 2012, n. 198, che ha introdotto l'art. 247-bis, pubblicato sulla G.U. n. 273 del 22 novembre 2011 ed in vigore dal 7 dicembre 2012.\nCi\u00f2 premesso, la Direzione Generale per la Motorizzazione, Divisione V del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con la\u00a0Circolare n. 33691 del 6 dicembre 2012\u00a0comunica che le procedure informatiche necessarie al fine della concreta applicazione della nuova disciplina sono in corso di realizzazione e pertanto, al momento, non si rende possibile dar corso agli aggiornamenti dei dati d'archivio e dei documenti di circolazione dei veicoli in disponibilit\u00e0 di soggetti diversi dai relativi intestatari, con conseguente inapplicabilit\u00e0 delle sanzioni previste dall'art. 94 del D.Lgs. del 30 aprile 1992, n. 285 Nuovo Codice della Strada, in relazione alle fattispecie per le quali trova applicazione il richiamato comma 4-bis.\nLa\u00a0suddetta Direzione Generale dar\u00e0 prontamente notizia, con apposita circolare, la messa in esercizio delle predette procedure informatiche.\n" } ] }, { "id": 78, "conversations": [ { "from": "human", "value": "\u00a0\nQual \u00e8 la procedura per richiedere l'aggravamento dell'invalidit\u00e0 civile?\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Pu\u00f2 fare richiesta di aggravamento di invalidit\u00e0 civile la persona a cui sia gi\u00e0 stato riconosciuto uno stato invalididante e che successivi accertamenti medici riscontrino un peggioramento della situazione.\nL'istanza di aggravamento segue il medesimo\u00a0iter dell'accertamento dell'invalidit\u00e0 civile. Da gennaio 2010 la domanda\u00a0deve essere\u00a0presentata telematicamente all'INPS\u00a0terrotorialmente competente. La procedura viene avviata tramite medico di famiglia che rilascia il certificato introduttivo.\u00a0La domanda deve essere successivamente\u00a0completata telematicamente dall'interessato oppure attraverso gli enti abilitati - \u00a0patronati sindacali, CAAF, associazioni di categoria - entro 30 giorni dal rilascio del certificato introduttivo.\n\tTutto il processo amministrativo e sanitario, nonch\u00e9 lo stato di lavorazione della domanda successivamente alla conclusione della fase sanitaria, sar\u00e0 consultabile dal cittadino o dagli Enti\u00a0abilitati direttamente sul sito www.inps.it, attraverso un PIN rilasciato dall'Istituto.\u00a0Il PIN il cittadino\u00a0pu\u00f2 essere richiesto\u00a0al Contact Center Inps 803164 o direttamente sul sito dell\u2019Inps.\nPer ulteriori informazioni: INPS\u00a0\n" } ] }, { "id": 79, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quando un cittadino italiano residente all'estero\u00a0\u00e8 tenuto ad iscriversi all'AIRE?" }, { "from": "gpt", "value": "L'AIRE \u00e8 l'anagrafe della popolazione italiana residente all'estero.\nDevono iscriversi all'AIRE:\n" } ] }, { "id": 80, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali obblighi ha come contribuente un cittadino italiano iscritto all'AIRE ma domiciliato in Italia?" }, { "from": "gpt", "value": "Le principali imposte che possono riguardare i non residenti in Italia sono:\n" } ] }, { "id": 81, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un cittadino italiano che risiede all'estero che procedura deve seguire per iscriversi all'AIRE?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019AIRE (anagrafe dei cittadini italiani residenti all'estero) contiene i dati dei cittadini che hanno dichiarato spontaneamente, ai sensi dell\u2019art. 6 della\u00a0Legge 27 ottobre 1988, n. 470, di voler risiedere all\u2019estero per un periodo di tempo superiore ai dodici mesi o, per i quali, \u00e8 stata accertata d\u2019ufficio tale residenza.\nLa procedura per l\u2019iscrizione all\u2019AIRE prevede che sia effettuata a seguito della dichiarazione, resa dall\u2019interessato, all\u2019Ufficio consolare di residenza, attraverso la compilazione di un apposito modello.\nTale modello viene trasmesso dall\u2019Ufficio consolare al comune italiano di ultima residenza dell\u2019interessato oppure,in caso di nascita e residenza continuativa all\u2019estero del cittadino, al comune di ultima residenza della madre, del padre o dei suoi antenati.\nLa dichiarazione deve essere accompagnata, laddove necessario, dai relativi documenti (atto di nascita e attestazione consolare del possesso della cittadinanza).\nLa dichiarazione di trasferimento di residenza all\u2019estero deve essere resa dall\u2019interessato all\u2019Ufficio consolare competente subito dopo il suo arrivo all\u2019estero e, comunque, entro 90 giorni dalla data dell\u2019espatrio.\n\tE\u2019, per\u00f2, sempre possibile \u2013 anche dopo i 90 giorni \u2013 recarsi presso l\u2019Ufficio consolare per richiedere l\u2019iscrizione all\u2019AIRE, regolarizzando, cos\u00ec, la propria posizione anagrafica.\n\tPer coloro che si sono trasferiti dall\u2019Italia all\u2019estero, l\u2019iscrizione in AIRE comporta la contestuale cancellazione dall\u2019Anagrafe della popolazione residente.\nL\u2019iscrizione pu\u00f2 essere effettuata anche d\u2019ufficio, nel caso di cittadini che non abbiano presentato le dichiarazioni dovute, ma dei quali gli Uffici consolari competenti abbiano conoscenza, in base ai dati in loro possesso e agli accertamenti eseguiti. Il cittadino viene informato di tale iscrizione attraverso un atto amministrativo del comune, notificato all\u2019indirizzo estero.\n" } ] }, { "id": 82, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa fare in caso di alberi pericolosi per l'incolumit\u00e0 pubblica? Come si valuta la propensione al cedimento di un albero?" }, { "from": "gpt", "value": "La maggior parte dei Comuni\u00a0si dota di\u00a0un'Ordinanza Comunale ai sensi dell'art 50\u00a0del Decreto Legislativo del\u00a018 agosto 2000 n.267, Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti localiper affrontare la questione\u00a0degli alberi pericolosi o pericolanti. Occorre perci\u00f2 o rivolgersi agli uffici\u00a0 comunali di competenza, che, di norma, sono: l'Ufficio Parchi e Giardini (questo Ufficio pu\u00f2 avere anche titoli diversi, ad es. \"Ufficio Ville e Giardini\" a Palermo o l'\"Ufficio Giardini\" a Roma), se l'albero pericoloso o pericolante \u00e8 allocato in un'area verde pubblica.\nSe l'albero pericoloso o pericolante si trova in un'area privata che insiste su un'area pubblica, occorre comunicare all'amministratore del condominio (ad es. con una raccomandata)\u00a0o al possessore dell'area (nel caso in cui non esista un condominio)\u00a0di ottemperare all'ordinanza comunale di cui sopra.\n" } ] }, { "id": 83, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quale norma regola la pubblicazione da parte di una PA degli albi dei beneficiari di provvidenze di natura economica?" }, { "from": "gpt", "value": "Si tratta del D.P.R. n. 118 del 7 aprile 2000 - Regolamento recante norme per la semplificazione del procedimento per la disciplina degli albi dei beneficiari di provvidenze di natura economica, a norma dell'articolo 20, comma 8, della legge 15 marzo 1997, n. 59.\nIl Regolamento prevede inoltre l'accesso gratuito alla consultazione dell'Albo anche per via telematica.\n" } ] }, { "id": 84, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Prima di iniziare l'attivit\u00e0 lavorativa come pilota, tecnico di volo o assistente di volo \u00e8 necessario iscriversi all'Albo?" }, { "from": "gpt", "value": "S\u00ec, poich\u00e9 tutti gli equipaggi di aeromobili nazionali sono formati da personale iscritto negli Albi o nel Registro del Personale di Volo (art. 897 Codice della Navigazione).\nChi \u00e8 iscritto all'Albo \u00e8 tenuto a comunicare eventuali variazioni dei dati forniti (ad esempio, cambi di indirizzo, datore di lavoro, licenze, abilitazioni, interruzioni e sospensione dell'attivit\u00e0 di volo, etc.)\n\u00a0Per maggiori informazioni: Enac: domande frequenti\u00a0\u00a0\u00a0e Enac - Albo personale di volo\n" } ] }, { "id": 85, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Vorrei sapere come \u00e8\u00a0regolato\u00a0l'Albo dei consulenti e periti del tribunale." }, { "from": "gpt", "value": "Presso i tribunali\u00a0sono istituiti l\u2019Albo dei consulenti tecnici in materia civile e l'Albo\u00a0dei periti in materia penale suddivisi in categorie professionali. Gli albi sono\u00a0tenuti dal Presidente del tribunale e tutte le decisioni relative all'ammissione sono prese da un Comitato da lui presieduto. La pagina Consulenti e periti del sito del Ministero della Giustizia riporta le indicazioni relative agli albi, alla loro\u00a0organizzazione e regolamentazione.\u00a0Dalla stessa pagina il collegamento alla scheda\u00a0Come iscriversi all'Albo\u00a0dei periti e dei consulenti tecnici.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 86, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come si ottiene il collegamento di allarme con il 112 per le abitazioni private o gli esercizi pubblici?" }, { "from": "gpt", "value": "La notifica va presentata al locale Comando di Stazione, su apposito stampato, indirizzato al Comando Compagnia/Provinciale competente per territorio, allegando il certificato di omologazione dell'allarme ed indicando: \n" } ] }, { "id": 87, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i vantaggi dell'allattamento al seno?" }, { "from": "gpt", "value": "Il latte materno \u00e8 il miglior alimento possibile per un neonato. Tutti i bambini traggono benefici dall'allattamento al seno, perch\u00e9 il latte materno contiene i nutrienti necessari affinch\u00e9 il neonato goda di buona salute e cresca bene. Il latte materno \u00e8 un alimento perfetto, incomparabile rispetto a qualsiasi prodotto artificiale, per la nutrizione di un bambino nei primi mesi di vita. I bambini allattati al seno contraggono meno malattie e sono nutriti meglio di quelli nutriti con sostituti del latte materno o altro cibo. Per questi motivi l'allattamento al seno \u00e8 auspicata dagli Organismi Internazionali, dal Ministero della Sanit\u00e0 e dalle Societ\u00e0 scientifiche.\n\tSi fa presente che l'Unicef mette a disposizione la lista aggiornata delle strutture sanitarie italiane certificate come \"Ospedali amici dei bambini\", vale a dire centri di sostegno all'allattamento materno\n" } ] }, { "id": 88, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove si possono reperire informazioni sul morbo\u00a0di Alzheimer?\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Il portale del Ministero della Salute rende disponibili informazioni\u00a0sul Morbo di Alzheimer\u00a0ed in particolare approfondimenti sui sintomi, diagnosi, terapia e prevenzione.\nSono disponibili inoltre\u00a0un opuscolo\u00a0dedicato al morbo e\u00a0informazioni relative alla riorganizzazione della rete dei\u00a0servizi socio -sanitari nel territorio.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 89, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' necessario avere 6 in tutte le materie o basta la media del 6 per poter essere ammessi all'esame di Stato?" }, { "from": "gpt", "value": "In base a quanto stabilito dal Decreto del Presidente della Repubblica\u00a022/06/2009, n. 122, art.6, comma 1 l'ammissione all'esame di Stato si otterr\u00e0 solo con il\u00a0\"sei\" in tutte le materie, compreso il voto sul comportamento.\n\tSul sito del MIUR \u00e8 disponibile tutta la normativa relativa all'esame di Stato.\u00a0\n" } ] }, { "id": 90, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Durata degli ammortizzatori sociali in deroga relativi al 2012 e provvedimento concessorio regionale" }, { "from": "gpt", "value": "A seguito delle risultanze scaturite in sede tecnica con l\u2019ausilio del Coordinamento delle Regioni, del Ministero del lavoro e dell'Inps, \u00e8 stato adottato il nuovo indirizzo ministeriale relativo alla gestione dei decreti concessori regionali\u00a0- per mobilit\u00e0 in deroga e cassa integrazione in deroga -\u00a0non pervenuti nei termini del 31 dicembre 2012 e relativi ancora a mensilit\u00e0 2012.\nSecondo questo indirizzo e compatibilmente con le risorse residue complessive accertate in sede tecnica, pari a circa 180 milioni di euro, per tutti i decreti di concessione relativi al 2012 pervenuti presso le Sedi Inps dal 1 gennaio 2013, verificati i requisiti soggettivi previsti e completata l\u2019istruttoria amministrativa, possono essere effettuati pagamenti per un massimo due mesi ai lavoratori destinatari delle tutela di sostegno in deroga (Messaggio Inps n. 2925 del 15/02/2013).\n" } ] }, { "id": 91, "conversations": [ { "from": "human", "value": "I provvedimenti di concessione degli ammortizzatori sociali in deroga relativi ai mesi di competenza del 2013" }, { "from": "gpt", "value": "Il Ministero del lavoro e delle politiche sociali, ai sensi dell\u2019articolo 2, comma 65, della Legge 28 giugno 2012, n. 92,\u00a0ha autorizzato l\u2019INPS ad utilizzare le risorse finanziarie assegnate alle Regioni in base ai verbali di accordo sottoscritti dallo stesso Ministero e le singole Regioni o Province autonome\u00a0riguardanti gli ammortizzatori sociali in deroga per l'anno 2013 (Messaggio Inps n. 3718 del 01/03/2013).\nLe Sedi Inps potranno procedere all\u2019erogazione delle prestazioni in deroga, solo ed esclusivamente dopo aver ricevuto la trasmissione del relativo e specifico provvedimento concessorio di competenza regionale contenente i nomi dei beneficiari ed il periodo di ammortizzatore concesso. In particolare, per quanto attiene la CIG in deroga, non \u00e8 stato pi\u00f9 rinnovato l\u2019istituto dell\u2019anticipazione (Messaggio Inps\u00a0 n. 1051 del 17/01/2013).\nPrima di porre in pagamento le prestazioni le Sedi Inps dovranno verificare che i singoli lavoratori non abbiano perso lo status di disoccupato e che non sussistano altre cause ostative all\u2019erogazione della prestazione.\n" } ] }, { "id": 92, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Ho sentito parlare di novit\u00e0 a proposito delle modalit\u00e0 di iscrizione all'Universit\u00e0: in cosa consistono?" }, { "from": "gpt", "value": "Gli studenti che si iscrivono all'universit\u00e0 possono\u00a0 autocertificare i titoli richiesti per l'accesso. Sar\u00e0 compito delle universit\u00e0 accertare la veridicit\u00e0 dei titoli autocertificati, accedendo all'Anagrafe nazionale degli studenti\u00a0in cui sono contenute le informazioni necessarie.\n\tLo stabilisce, all'articolo n. 48, la Legge 4 aprile 2012, n. 35 e lo precisa\u00a0la circolare n. 2595 del MIUR.\n\tLa stessa Legge prevede, inoltre, che a partire dall'anno accademico 2013/2014 la verbalizzazione e la registrazione degli esiti degli esami e crediti e degli esami di laurea sostenuti dagli studenti universitari avvenga esclusivamente con modalita informatiche.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 93, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cos'\u00e8 l'ANPR e quali sono le sue principali caratteristiche?" }, { "from": "gpt", "value": "Presso il\u00a0Ministero dell'Interno \u00e8 istituita\u00a0l'Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente (ANPR), quale base di dati\u00a0di interesse\u00a0nazionale,\u00a0che\u00a0subentra\u00a0all'Indice Nazionale delle Anagrafi (INA) e all'Anagrafe della popolazione Italiana Residente all'Estero\u00a0(AIRE) tenute dai comuni.\nIl Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 agosto 2013, n. 109, Regolamento recante disposizioni per la prima attuazione dell'articolo 62 del Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82, prevede che l'ANPR subentri gradualmente, entro il 31 dicembre 2014, alle anagrafi della popolazione residente e dei cittadini italiani residenti all'estero.\nL'ANPR, subentrando ai sistemi informativi esistenti e garantendo l'erogazione dei servizi gi\u00e0 resi da tali sistemi, annovera\u00a0tra le sue novit\u00e0 pi\u00f9 rilevanti il fatto di rendere disponibile a tutte le pubbliche amministrazioni,\u00a0ed ai gestori o esercenti\u00a0di\u00a0pubblici\u00a0servizi,\u00a0l'indirizzo\u00a0di\u00a0posta elettronica\u00a0certificata indicato\u00a0dal\u00a0cittadino\u00a0quale proprio domicilio digitale.\nIl Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali con la circolare n.19 del 3 ottobre 2013, evidenzia che sul piano attuativo, \u00e8 previsto che i tempi e le modalit\u00e0 della complessiva realizzazione del progetto di subentro\u00a0siano stabiliti con appositi decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, di cui il gi\u00e0 citato decreto rappresenta\u00a0il primo\u00a0con cui si\u00a0d\u00e0 avvio al processo di graduale attuazione del disegno delineato dal legislatore.\nPer approfondimenti: Ministero dell'Interno - Servizi Demografici\n" } ] }, { "id": 94, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le norme e le iniziative che tutelano\u00a0gli animali da compagnia?" }, { "from": "gpt", "value": "Gli\u00a0animali da compagnia sono tutelati da leggi ben precise. I proprietari di questi, per\u00f2, trovandosi spesso a condividere spazi comuni, hanno anch'essi\u00a0norme da rispettare per una pratica convivenza tra umani e quattro zampe.\u00a0Per saperne di pi\u00f9, pu\u00f2 consultare le seguenti pagine tematiche della Polizia di Stato:\nIn viaggio insieme\n\tViaggiare con il nostro cane o il nostro gatto si pu\u00f2. Documenti da preparare per tempoI nostri cani in citt\u00e0\n\tConvivenza possibile a patto che si rispettino delle regole.La loro salute\n\tVaccinazioni, profilassi per le malattie del cane e del gatto. Rischio di importazione di nuovi virus.Un cucciolo in regalo\n" } ] }, { "id": 95, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come si richiede l'annullamento di una cartella di pagamento?" }, { "from": "gpt", "value": "Il contribuente che ritiene l'addebito infondato, puo' presentare le sue contestazioni all'ufficio che ha formato il ruolo chiedendone l'annullamento.\nL'ufficio che riscontra l'atto illegittimo e' tenuto ad annullarlo ai sensi delle norme sull'autotutela contemplate nel Decreto Legislativo n. 564 del 1994, art. 2 quater e nel Decreto ministeriale n. 37 del 1997 e ad effettuare lo \"sgravio\", togliendo efficacia alla cartella e interrompendo le procedure di riscossione.\nQualora l'istanza del contribuente sia stata prodotta mentre ancora non sono scaduti i termini per presentare ricorso, l'ufficio competente ha l'obbligo di comunicare al contribuente gli eventuali provvedimenti di annullamento, totale o parziale, del ruolo prima della scadenza dei suddetti termini, in modo da evitare l'eventuale instaurarsi del procedimento contenzioso su motivi di illegittimita' dell'atto che la stessa Amministrazione riconosce fondati.\nSe il provvedimento di autotutela comporta l'annullamento parziale della iscrizione a ruolo, l'ufficio competente deve comunicare tempestivamente anche l'ammontare delle maggiori imposte che restano dovute (cioe' maggiori rispetto a quanto dichiarato ma minori in relazione all'atto annullato), nonche' delle connesse sanzioni.\n" } ] }, { "id": 96, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Vorrei sapere cos'\u00e8 l'ANVUR e che compiti deve svolgere" }, { "from": "gpt", "value": "L'ANVUR, Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca,\u00a0\u00e8 un ente pubblico, vigilato dal MIUR, incaricato di:\n\t- predisporre\u00a0un programma di valutazione esterna della qualit\u00e0 delle attivit\u00e0 delle Universit\u00e0 e degli Enti di ricerca pubblici e privati destinatari di finanziamenti pubblici;\n\t- indirizzare le attivit\u00e0 di valutazione dei nuclei di valutazione interna degli atenei e degli enti di ricerca;\n\t- valutare l'efficienza e l\u2019efficacia dei programmi pubblici di finanziamento e di incentivazione alle attivit\u00e0 di ricerca e di innovazione.\n\tL'ANVUR svolge le funzioni di agenzia nazionale di garanzia della qualit\u00e0 cos\u00ec come previste dagli accordi europei in materia nell\u2019ambito della realizzazione degli spazi europei dell\u2019istruzione superiore e della ricerca, operando in coerenza con le migliori prassi di valutazione dei risultati a livello internazionale e in base ai principi di autonomia, imparzialit\u00e0, professionalit\u00e0, trasparenza e pubblicit\u00e0 degli atti.\n" } ] }, { "id": 97, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come viene conteggiata l'anzianit\u00e0 contributiva del lavoratore dipendente pubblico con contratto part time?" }, { "from": "gpt", "value": "Il periodo di lavoro prestato a tempo parziale dal dipendente pubblico, ai fini del diritto al trattamento pensionistico, \u00e8 valutato come servizio a tempo pieno.\nPer quanto riguarda l\u2019ammontare del trattamento di pensione, l\u2019anzianit\u00e0 per i periodi di part-time \u00e8 calcolata in proporzione all\u2019orario effettivamente svolto. La retribuzione da prendere a base per la determinazione del trattamento pensionistico \u00e8 pari a quella prevista dalla contrattazione collettiva per la corrispondente posizione di lavoro a tempo pieno, mentre i contributi devono essere versati in relazione all\u2019effettiva retribuzione corrisposta.\nIl periodo non valutabile ai fini della misura del trattamento di pensione pu\u00f2 essere riscattato oppure coperto da contribuzione volontaria; il riscatto o la prosecuzione volontaria pu\u00f2 essere esercitata solo per i periodi di part-time successivi al 31 dicembre 1996.\n" } ] }, { "id": 98, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove posso trovare informazioni sui bandi degli\u00a0appalti pubblici\u00a0dell'Unione europea?" }, { "from": "gpt", "value": "SIMAP Sistema informativo per gli appalti pubblici europei, \u00e8 il portale che raccoglie le informazioni pi\u00f9 importanti in materia di appalti pubblici in Europa.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 99, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' stata data attuazione all\u2019articolo 64, comma 4-bis, del Codice dei Contratti dove stabilisce che i bandi sono predisposti dalle stazioni appaltanti sulla base di modelli (bandi-tipo) approvati dall'Autorit\u00e0?" }, { "from": "gpt", "value": "Si. Con determinazione n. 4 del 10 ottobre 2012 l\u2019Autorit\u00e0 di Vigilanza sui Contratti Pubblici ha predisposto un \u201cbando- tipo\u201d, finalizzato a dare una prima attuazione al combinato disposto degli articoli 46, comma 1-bis e 64, comma 4-bis del Decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163, secondo cui le cause tassative di esclusione dalle gare devono essere indicate nei modelli approvati dall\u2019Autorit\u00e0.\nIl \u201cbando-tipo\u201d costituisce, pertanto, il quadro giuridico di riferimento sulla base del quale le stazioni appaltanti sono tenute a redigere la documentazione di gara, quanto alla individuazione delle cause tassative di esclusione, salva la facolt\u00e0 di derogare motivando, nei termini specificati.\nIl bando-tipo \u00e8 consultabile alla pagina internet dedicata.\n" } ] }, { "id": 100, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono gli importi relativi alle soglie comunitarie per la stipula di un contratto di appalto pubblico?" }, { "from": "gpt", "value": "Dal 1 gennaio 2012 \u00e8 entrato in vigore il Regolamento (CE) n. 1251/2011 della Commissione del 30 novembre 2011 che, modificando\u00a0le direttive 2004/17/CE, 2004/18/CE e 2009/81/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, introduce nuove\u00a0soglie di applicazione in materia di procedure di aggiudicazione degli appalti.\nPer il periodo compreso fra il 1\u00b0 gennaio\u00a02010 e il 31\u00a0dicembre\u00a02011 il valore delle soglie, era stato definito dal Regolamento comunitario n. 1177/2009, con cui la Commissione Europea, aveva gi\u00e0\u00a0rideterminato i valori delle \u201csoglie di rilevanza comunitaria\u201d per i contratti pubblici di lavori, servizi e forniture.\nIl nuovo regolamento comunitario\u00a0n. 1251/2011, di cui sopra, \u00e8 obbligatorio in tutti i suoi elementi ed \u00e8 direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri, senza che sia necessaria l\u2019emanazione di un provvedimento di recepimento. Pertanto, l\u2019art. 28 del Decreto Legislativo 12 aprile 2006, n. 163, che stabilisce gli importi delle soglie dei contratti di rilevanza comunitaria, \u00e8 da ritenersi automaticamente modificato.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 101, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come si possono consultare i dati emersi dal censimento del parco auto delle pubbliche amministrazioni?" }, { "from": "gpt", "value": "Tramite l'apposita applicazione denominata AutoBlu il cittadino pu\u00f2 accedere ai dati relativi al parco auto della Pubblica Amministrazione.\nL'applicazione permette di accedere sia ai dati di sintesi che a quelli di dettaglio, rendendo disponibili, attraverso una ricerca dedicata, i questionari elaborati dai singoli enti.\nI dati raccolti\u00a0si riferiscono al parco auto della PA\u00a0secondo la distinzione in tipologie:\n" } ] }, { "id": 102, "conversations": [ { "from": "human", "value": "I\u00a0lavoratori assunti con contratto di apprendistato possono usufruire della Cassa integrazione guadagni straordinaria?" }, { "from": "gpt", "value": "Agli apprendisti (come anche ai dirigenti, ai lavoratori a domicilio, agli autisti alle dipendenze del titolare di impresa) non spetta la cassa integrazione guadagni straordinaria.\nL\u2019art. 2 del Testo Unico dell'Apprendistato, espressamente esclude dall\u2019elenco delle forme di previdenza ed assistenza a disposizione dell\u2019apprendista quella delle integrazioni salariali.\n" } ] }, { "id": 103, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Vorrei avere maggiori informazioni sul porgetto AMVA \"Apprendistato e mestieri e vocazione artigianale\"" }, { "from": "gpt", "value": "Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali insieme a Italia Lavoro prosegue nell'attuazione del programma AMVA \u201cApprendistato e Mestieri a Vocazione Artigianale\u201d con l\u2019obiettivo di favorire il rinnovo del tessuto dell\u2019imprenditoria di tradizione.\n\tL\u2019avviso \u00e8 infatti finalizzato a rafforzare l\u2019appeal dei mestieri tradizionali supportando - sull\u2019intero territorio nazionale - la creazione, nei comparti produttivi della tradizione italiana, di nuova imprenditoria per il trasferimento d\u2019azienda da imprenditori con et\u00e0 superiore ai 55 anni a giovani imprenditori di et\u00e0 compresa tra i 18 e i 35 anni non compiuti.\nI contributi concedibili sono pari a 5 mila euro per il trasferimento d'azienda compresi tra 10 mila e 29999,99 euro; 10 mila euro per il trasferimento d'azienda\u00a0 pari o superiori a 30 mila euro.\u00a0 I subentranti devono avere un'et\u00e0 compresa tra 18 e 35 anni non compiuti; e non devono essere titolari di imprese individuali n\u00e9 soci al di sopra del 25% di societ\u00e0 in attivit\u00e0. I cedenti possono essere micro e piccole imprese con\u00a0 sede legale e operativa in Italia; attivit\u00e0 riferita ai codici ATECO pubblicati nell\u2019avviso, cos\u00ec come aggiornati con Nota integrativa del 13/09/2013; ditte individuali, snc o sas; dal 18/09/2013: srl con capitale sociale non superiore a 20.000 euro; esistenti da almeno 10 anni; il cui titolare o socio abbia un\u2019et\u00e0 superiore ai 55 anni; sia da almeno 5 anni nella compagine societaria.\n\tLa domanda di contributo pu\u00f2 essere presentata unicamente attraverso il sistema informativo raggiungibile al seguente\u00a0indirizzo\u00a0e pu\u00f2 essere presentata dalle 10 del 20/02/2013 (data di apertura dell\u2019avviso) e non oltre il 31/12/2013, salvo il caso di previo esaurimento delle risorse disponibili che sar\u00e0 comunicato sul sito.\n\tMaggiori informazioni sul Programma, sulla modulistica e sull\u2019uso del sistema informativo sono disponibili sul sito.\n" } ] }, { "id": 104, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E'\u00a0possibile con un contratto di apprendistato assumere lavoratori\u00a0in mobilit\u00e0?" }, { "from": "gpt", "value": "Si, le disposizioni finali del Testo Unico dell'apprendistato stabiliscono che \"ai fini della loro qualificazione o riqualificazione professionale \u00e8 possibile assumere in apprendistato i lavoratori in mobilit\u00e0\".\n" } ] }, { "id": 105, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile assumere un apprendista con contratto part-time?" }, { "from": "gpt", "value": "Si, \u00e8 possibile stipulare un contratto di apprendistato part-time orizzontale o verticale. L'importante \u00e8 che la riduzione d'orario non sia tale da impedire la formazione sul lavoro e che venga garantita la realizzazione del percorso formativo previsto dall'offerta pubblica regionale e salvo disposizioni contrarie della contrattazione collettiva nazionale.\u00a0\n" } ] }, { "id": 106, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Che tipo di tutela esiste a favore dell'apprendista?" }, { "from": "gpt", "value": "L'articolo 2 del nuovo Testo Unico dell'apprendistato prevede che agli apprendisti siano applicate le norme sulla previdenza e assistenza sociale obbligatoria, in particolare:\n- assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali;\n- assicurazione contro le malattie, l'invalidit\u00e0 e vecchiaia;\n- maternit\u00e0;\n- assegno familiare;\n- assicurazione sociale per l'impiego\u00a0(con\u00a0 effetto\u00a0 sui\u00a0 periodi\u00a0 contributivi maturati a decorrere dal 1\u00b0 gennaio 2013\u00a0\u00a0dovuta\u00a0 dai\u00a0 datori\u00a0 di lavoro\u00a0 per\u00a0gli apprendisti\u00a0artigiani\u00a0e\u00a0non artigiani\u00a0una contribuzione pari all'1,31 per cento della\u00a0 retribuzione\u00a0 imponibile ai fini\u00a0 previdenziali).\u00a0\n" } ] }, { "id": 107, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A che et\u00e0 e con quale tipologia di contratto possono essere assunti gli apprendisti?" }, { "from": "gpt", "value": "Il nuovo Testo Unico dell'apprendistato agli articoli 3, 4 e 5 prevede il nuovo regime del contratto di apprendistato distinguendo tra:\n-\u00a0contratto\u00a0 di\u00a0 apprendistato\u00a0 per\u00a0 la qualifica e per il diploma\u00a0 professionale,\u00a0 in\u00a0 tutti\u00a0 i\u00a0 settori\u00a0 di\n\tattivita', anche per l'assolvimento\u00a0 dell'obbligo\u00a0 di\u00a0 istruzione,\u00a0possono essere assunti\u00a0i soggetti che abbiano compiuto quindici anni e fino al compimento\u00a0 del venticinquesimo anno di eta';\n- contratto di apprendistato\u00a0 professionalizzante\u00a0 o\u00a0 di mestiere, possono essere assunti in tutti i settori di attivita', pubblici o privati, per il conseguimento di una qualifica professionale\u00a0 a\u00a0 fini contrattuali i soggetti di eta' compresa tra\u00a0 i\u00a0 diciotto\u00a0 anni\u00a0 e\u00a0 i ventinove\u00a0 anni.\u00a0 Per\u00a0 i\u00a0 soggetti\u00a0 in\u00a0 possesso\u00a0 di\u00a0 una\u00a0\u00a0 qualifica professionale, conseguita ai sensi del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226, il contratto di apprendistato professionalizzante o\u00a0 di mestiere puo' essere stipulato a partire dal\u00a0diciassettesimo anno\u00a0 di eta';\n- contratto di apprendistato per attivita'\u00a0 di\u00a0 ricerca, possono essere assunti in tutti i settori di attivita', pubblici o privati, per\u00a0 il\u00a0 conseguimento\u00a0 di\u00a0 un\u00a0 diploma\u00a0 di\u00a0\u00a0 istruzione\u00a0\u00a0 secondaria superiore, di titoli di studio universitari e della alta\u00a0 formazione, compresi i dottorati di\u00a0 ricerca,\u00a0 per\u00a0 la\u00a0 specializzazione\u00a0 tecnica superiore di cui all'articolo 69 della legge 17 maggio 1999, n.\u00a0 144, con particolare\u00a0 riferimento\u00a0 ai\u00a0 diplomi\u00a0 relativi\u00a0 ai\u00a0 percorsi\u00a0 di specializzazione tecnologica degli istituti tecnici superiori di\u00a0 cui all'articolo\u00a0 7\u00a0 del\u00a0 decreto\u00a0 del\u00a0 Presidente\u00a0 del\u00a0\u00a0 Consiglio\u00a0\u00a0 dei Ministri 25 gennaio 2008, nonche' per il praticantato\u00a0 per\u00a0 l'accesso alle\u00a0 professioni\u00a0 ordinistiche\u00a0 o\u00a0 per\u00a0 esperienze\u00a0 professionali\u00a0 i soggetti di eta' compresa tra i diciotto anni e i ventinove anni. Per soggetti in possesso di una\u00a0 qualifica\u00a0 professionale\u00a0 conseguita\u00a0 ai sensi del decreto legislativo 17 ottobre 2005, n. 226,\u00a0 il\u00a0 contratto di apprendistato di alta formazione puo' essere stipulato\u00a0 a\u00a0 partire dal diciassettesimo anno di eta'.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 108, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa succede se il datore di lavoro non eroga la formazione all'apprendista?" }, { "from": "gpt", "value": "Il nuovo Testo Unico dell'apprendistato prevede che, in caso di inadempimento nella erogazione della formazione di cui sia esclusivamente responsabile il datore di lavoro e che sia tale da impedire la realizzazione delle attivit\u00e0 formative, il datore di lavoro \u00e8 tenuto a versare la differenza tra la contribuzione versata e quella dovuta con riferimento al livello di inquadramento superiore che sarebbe stato raggiunto dal lavoratore al termine del periodo di apprendistato, maggiorata del 100%, con esclusione di qualsiasi altra sanzione per omessa contribuzione.\nL'INAIL ha emanato, per i propri funzionari ispettivi, la nota n. 434 del 23 gennaio 2012,\u00a0con la quale fornisce indicazioni operative circa il nuovo impianto sanzionatorio previsto dal Testo Unico sull'Apprendistato. La Circolare n. 5 del 21 gennaio 2013 del Ministero del Lavoro, inoltre, fornisce una serie di precisazioni sull'obbligo formativo e l'accertamento delle violazioni.\n" } ] }, { "id": 109, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quanti apprendisti possono essere assunti da un imprenditore?" }, { "from": "gpt", "value": "Secondo l'articolo 2 del Testo Unico dell'apprendistato, il numero complessivo di apprendisti che\u00a0 un\u00a0 datore\u00a0 di\u00a0 lavoro puo'\u00a0 assumere\u00a0con\u00a0contratto\u00a0di\u00a0apprendistato,\u00a0direttamente\u00a0o indirettamente per il tramite delle agenzie\u00a0di\u00a0somministrazione\u00a0di lavoro,\u00a0non puo' superare il rapporto di 3 a 2\u00a0 rispetto\u00a0 alle maestranze specializzate e qualificate in servizio presso il medesimo datore di lavoro; tale rapporto non puo' superare il\u00a0100 per\u00a0cento per i datori di lavoro che occupano un numero di lavoratori inferiore a dieci unita'. E' in ogni caso esclusa la possibilita'\u00a0di\u00a0assumere in somministrazione apprendisti con contratto di\u00a0somministrazione\u00a0a tempo determinato di\u00a0cui\u00a0 all'articolo\u00a020,\u00a0comma\u00a04,\u00a0del\u00a0decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276. Il datore di\u00a0lavoro\u00a0che\u00a0 non abbia alle proprie dipendenze lavoratori qualificati o specializzati, o che comunque ne abbia in numero\u00a0inferiore\u00a0a\u00a0tre,\u00a0puo'\u00a0assumere apprendisti in numero non superiore a tre. Le disposizioni di cui\u00a0al presente comma non si applicano alle imprese artigiane per\u00a0le\u00a0quali trovano applicazione le disposizioni\u00a0di\u00a0cui\u00a0all'articolo\u00a04\u00a0della legge 8 agosto 1985, n. 443.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 110, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' obbligatorio sottoporre\u00a0a visita medica un apprendista per poter procedere con\u00a0l'assunzione?" }, { "from": "gpt", "value": "No, non \u00e8 previsto un obbligo specifico di sottoporre a visita medica gli apprendisti.\n" } ] }, { "id": 111, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile prolungare il periodo di apprendistato?" }, { "from": "gpt", "value": "Si, l'articolo 2 del Testo Unico dell'apprendistato prevede che si possa prolungare il periodo di apprendistato in caso di malattia, infortunio, o altra causa di sospensione involontaria del rapporto, superiore a 30 giorni, secondo quanto previsto dai contratti collettivi.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 112, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Le parti possono recedere liberamente dal contratto di apprendistato?" }, { "from": "gpt", "value": "L'articolo 2 del nuovo Testo Unico dell'apprendistato prevede che, durante il periodo di formazione, le parti possano recedere dal contratto solo in presenza di una giusta causa o di un giustificato motivo. In caso di licenziamento senza giustificazione trovano applicazione le sanzioni previste dalla normativa vigente. Terminato il periodo di formazione, invece, il recesso \u00e8 libero con preavviso,\u00a0decorrente dal termine del periodo di formazione\u00a0ai\u00a0sensi di quanto\u00a0disposto dall'articolo\u00a02118\u00a0del\u00a0codice\u00a0civile;\u00a0nel periodo di preavviso continua a trovare\u00a0applicazione\u00a0la\u00a0 disciplina del contratto di apprendistato.\u00a0Se nessuna delle parti esercita\u00a0la facolt\u00e0 di recesso al termine del periodo di formazione, il rapporto prosegue come ordinario rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.\u00a0\nIl Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con interpello n. 25 del 1\u00b0 agosto 2012, precisa che spetta anche ai lavoratori apprendisti, licenziati\u00a0per giustificato motivo oggettivo, da imprese che occupano anche meno di quindici dipendenti,\u00a0l'iscrizione nella lista di mobilit\u00e0 c.d. non indennizzata ex art. 4, D.L. n. 148/1993.\n" } ] }, { "id": 113, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali imprese possono attivare contratti di apprendistato?" }, { "from": "gpt", "value": "Il nuovo Testo Unico dell'apprendistato prevede che:\n- per l'apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale ci pu\u00f2 essere l'assunzione in tutti i settori di attivit\u00e0 (art. 3);\n- per l'apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere ci pu\u00f2 essere l'assunzione in tutti i settori di attivit\u00e0, pubblici o privati (art. 4);\n- per l'apprendistato di alta formazione e ricerca ci pu\u00f2 essere l'assunzione in tutti i settori di attivit\u00e0, pubblici o privati (art. 5)\n" } ] }, { "id": 114, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Ho una controversia con la mia banca: mi hanno parlato della possibilit\u00e0 di ricorrere all'arbitrato bancario. Vorrei sapere di cosa si tratta." }, { "from": "gpt", "value": "L'Arbitro Bancario Finanziario (ABF) \u00e8 un sistema di risoluzione delle controversie tra i clienti e le banche e gli altri intermediari finanziari: si tratta di una procedura stragiudiziale perch\u00e8 offre un'alternativa pi\u00f9 semplice, rapida ed economica rispetto al ricorso al giudice.\n\tAll'Arbitro Bancario Finanziario possono essere sottoposte le controversie che coinvolgono:\n\t- banche, intermediari finanziari iscritti negli elenchi di cui agli artt. 106 e 107 del Testo Unico Bancario (TUB) nonch\u00e8 i confidi e i cambiavalute di cui all'art.155 del TUB;\n\t- Istituti di moneta elettronica (IMEL) che operano in Italia;\n\t- Poste Italiane per l'attivit\u00e0 di Bancoposta;\n\t- banche e intermediari esteri operanti in Italia.\nL'Arbitro Bancario Finanziario pu\u00f2 decidere tutte le controversie che riguardano operazioni e servizi bancari e finanziari quali i conti correnti, i mutui, i prestiti personali:\n\t- fino a 100.000 euro, se il cliente chiede una somma di denaro;\n\t- senza limiti di importo, se il cliente chiede soltanto l'accertamento di diritti, obblighi e facolt\u00e0 (ad esempio, quando si lamenta la mancata consegna della documentazione di trasparenza o la mancata cancellazione di un'ipoteca dopo aver estinto un mutuo).\nIl ricorso all'Arbitro Bancario Finanziario deve essere preceduto da un reclamo scritto\u00a0 all'intermediario e devono essere trascorsi non pi\u00f9 di 12 mesi dalla presentazione del reclamo stesso.\n\tAlla pagina Il ricorso del sito web Arbitro Bancario Finanziario\u00a0\u00e8 possibile verificare se,\u00a0quando e come fare ricorso: disponibili un percorso giudato\u00a0e la modulistica.\nE' possibile inoltre prendere visone e stampare la Guida pratica.\n" } ] }, { "id": 115, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove posso trovare informazioni e documentazione utili alla redazione della mia tesi di laurea in architettura?\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Il sito web\u00a0Archivi degli architetti,\u00a0consente l'accesso\u00a0a migliaia di\u00a0informazioni contenute negli archivi storici\u00a0di tutto il territorio nazionale aventi come oggetto l'architettura ed i suoi protagonisti.\u00a0\n\tIl Portale fa parte del SAN Sistema archivistico nazionale ed\u00a0\u00e8 curato dal Ministero per i Beni e le attivit\u00e0 culturali. \u00a0\n" } ] }, { "id": 116, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Esiste in Italia una fonte ufficiale di documentazione musicale?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Portale Archivi della musica\u00a0offre un accesso alle fonti\u00a0musicali del Novecento e contemporanee: \u00e8\u00a0promosso\u00a0dalla Direzione Generale per gli Archivi del Ministero\u00a0per i Beni e le attivit\u00e0 culturali,\u00a0nell'ambito del\u00a0SAN Sistema archivistico nazionale.\n" } ] }, { "id": 117, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Lavoro nel settore artigiano del vetro: vorrei sapere se il mio datore di lavoro applica correttamente il contratto collettivo nazionale. Dove posso trovarlo?" }, { "from": "gpt", "value": "L'Archivio Nazionale dei Contratti e degli Accordi Collettivi di Lavoro, predisposto\u00a0dal Consiglio Nazionale Economia e Lavoro (CNEL), \u00a0raccoglie la contrattazione a livello nazionale, sia privata che pubblica.\n" } ] }, { "id": 118, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono previste agevolazioni per l'iscrizione all'asilo nido di un bambino disabile?" }, { "from": "gpt", "value": "Si, l'articolo 12 della Legge 104 del 1992\u00a0\u00a0prevede al primo comma\u00a0che ai bambini disabili da zero a tre anni \u00e8 garantito l'inserimento negli asili nido.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 119, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In caso di ricorso\u00a0giurisdizionale contro il rigetto della domanda d'asilo da parte della Commissione Territoriale competente\u00a0\u00e8 possibile\u00a0continuare a svolgere attivit\u00e0 lavorativa?" }, { "from": "gpt", "value": "Si. La circolare del Ministero dell'Interno prot. n. 4089 del 13/07/2010\u00a0chiarisce che gli stranieri richiedenti asilo che abbiano presentato ricorso giurisdizionale contro il rigetto della domanda d\u2019asilo da parte della Commissione Territoriale competente (inevasa nei primi sei mesi di soggiorno) possono ottenere il rilascio di un permesso di soggiorno per richiesta protezione internazionale che permetta di svolgere attivit\u00e0 lavorativa.\u00a0\nAsilo: rinnovato per sei mesi il permesso di soggiorno ai cittadini stranieri che abbiano proposto ricorso contro la decisione negativa di riconoscimento di protezione internazionale\nPer approfondimenti: Ministero dell'Interno - Asilo\n" } ] }, { "id": 120, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile per un titolare\u00a0di\u00a0assegno ordinario di invalidit\u00e0, che sia stato licenziato, usufruire dell'indennit\u00e0 ASpI?\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Le due prestatazioni non sono cumulabili.\nIl\u00a0lavoratore che fruisce dell'assegno di invalidit\u00e0 - nel caso si trovi ad avere diritto al trattamento di disoccupazione ASpI\u00a0- \u00a0ha il diritto di optare tra tale trattamento e quello di invalidit\u00e0, limitatamente al periodo di disoccupazione indennizzato.\n" } ] }, { "id": 121, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In cosa consiste la disoccupazione ordinaria? Quali sono i requisiti?" }, { "from": "gpt", "value": "A seguito delle recenti novit\u00e0 legislative introdotte dalle leggi \u201cRiforma del mercato del lavoro\u201d (L. 92/2012), \u201cMisure urgenti per la crescita del paese\u201d (L.134/2012) e dalla legge di stabilit\u00e0 (L.228/2012), la Disoccupazione ordinaria non agricola \u00e8 stata sostituita dalla nuova Assicurazione Sociale per l\u2019Impiego (ASpI): dal 1\u00b0 gennaio 2013 e con riferimento agli eventi di disoccupazione involontaria determinatisi a partire da tale data, la nuova ASpI, sostiutisce l\u2019indennit\u00e0 di disoccupazione non agricola ordinaria, l\u2019indennit\u00e0 di disoccupazione speciale nell\u2019edilizia e dal 1\u00b0 gennaio 2017, l\u2019indennit\u00e0 di mobilit\u00e0 di cui all\u2019art. 7 della Legge 23 luglio 1991, n. 223 \u00a0(Circolare Inps n. 140 del 14/12/2012; Circolare Inps n. 142 del 18/12/2012).\nPer i licenziamenti intervenuti entro il 31 dicembre 2012 \u00e8 possibile richiedere la Disoccupazione ordinaria non agricola. La domanda per essere accolta deve essere presentata\u00a0entro 68 giorni dalla data di cessazione del rapporto di lavoro.\nLa disoccupazione ordinaria non agricola, \u00e8 una prestazione economica, a domanda, erogata in favore dei lavoratori dipendenti che abbiano cessato il rapporto di lavoro: spetta ai lavoratori dipendenti del settore non agricolo licenziati, per motivi indipendenti dalla propria volont\u00e0.\nViene corrisposta una indennit\u00e0 ordinaria di disoccupazione della durata massima di 8 mesi nel caso in cui il lavoratore non abbia superato i 50 anni di et\u00e0 alla data del licenziamento, oppure 12 mesi qualora abbia superato i 50 anni.\n\tL\u2019indennit\u00e0 di disoccupazione ordinaria decorre dall\u2019ottavo giorno dopo la cessazione del rapporto di lavoro se la domanda \u00e8 stata presentata entro il 7\u00b0 giorno dalla cessazione del rapporto stesso, se questa viene presentata posteriormente,\u00a0 la prestazione decorrer\u00e0 dal 5\u00b0 giorno successivo a quello della domanda.\n\tPer il periodo indennizzato spettano anche gli assegni al nucleo familiare.\nLa prestazione economica spetta in presenza dei seguenti requisiti: 1) almeno 52 contributi settimanali utili nel biennio precedente la data di licenziamento; 2) un contributo settimanale antecedente il biennio stesso; 3) avere rilasciato la dichiarazione di immediata disponibilit\u00e0 presso il Centro per l\u2019impiego.\n" } ] }, { "id": 122, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come si presenta la domanda per la liquidazione anticipata degli importi non percepiti ASpI e mini ASpi?" }, { "from": "gpt", "value": "I lavoratori che intendono avvalersi della liquidazione in unica soluzione della prestazione di ASpI o mini ASpI devono inoltrare all'Inps specifica domanda entro la fine del periodo di fruizione della prestazione ASpI o mini ASpI e, comunque, entro 60 giorni dalla data di inizio dell'attivit\u00e0 autonoma o parasubordinata o dell'associazione\u00a0 in cooperativa.\nPer coloro che siano gi\u00e0 beneficiari della indennit\u00e0 di disoccupazione ASpI o mini ASpI ed abbiano alla data di pubblicazione della Circolare Inps n. 145 del 2013 gi\u00e0 avviato una attivit\u00e0 di lavoro autonomo, un\u2019attivit\u00e0 di auto\u00a0 impresa\u00a0 o\u00a0 di\u00a0 micro impresa o un\u2019attivit\u00e0 parasubordinata o si siano associati in cooperativa, il termine di 60 giorni per la presentazione della domanda di anticipazione decorrer\u00e0 dalla data di pubblicazione della Circolare (e cio\u00e8 dal 09/10/2013).\nResta fermo che in caso di svolgimento di attivit\u00e0 lavorativa in forma autonoma dalla quale derivi un reddito inferiore al limite utile ai fini della conservazione dello stato di disoccupazione, il soggetto beneficiario della prestazione deve obbligatoriamente informare l\u2019INPS - a pena di decadenza dall\u2019indennit\u00e0 di disoccupazione ASpI o mini ASpI - entro un mese dall\u2019inizio dell\u2019attivit\u00e0, dichiarando il reddito annuo che prevede di trarre da tale attivit\u00e0 (Legge 28 giugno 2012, n. 92, art. 2 comma 17).\nPer quanto concerne le modalit\u00e0 di presentazione della domanda di anticipazione delle prestazioni, la domanda, recante la specificazione dell\u2019attivit\u00e0 da intraprendere o sviluppare, dovr\u00e0 essere inoltrata esclusivamente in via telematica attraverso una delle seguenti modalit\u00e0:\n\t- via WEB tramite sportello del cittadino accessibile dall\u2019utente nei servizi online dell\u2019Istituto;\n\t- tramite Patronato/intermediari dell\u2019Istituto, attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi con il supporto dell\u2019Istituto;\n\t- tramite Contact Center Multicanale INPS-INAIL telefonando gratuitamente al numero 803164 da rete fissa\u00a0 o al numero 06 164164 a pagamento da rete mobile secondo il proprio piano tariffario.\nNel corso della trasmissione della domanda di anticipazione:\n\t- ai lavoratori che risultano gi\u00e0 beneficiari di prestazione ASpI o mini ASpI verranno richieste le sole informazioni necessarie alla definizione della domanda di anticipazione;\n\t- ai lavoratori che non risultano ancora beneficiari di prestazione ASpI o mini ASpI verr\u00e0 richiesto in automatico di compilare domanda di indennit\u00e0 di disoccupazione ASpI o mini ASpI; effettuato l\u2019invio della predetta domanda,\u00a0 sar\u00e0 possibile compilare ed inoltrare la domanda di anticipazione della prestazione richiesta.\n" } ] }, { "id": 123, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile richiedere la liquidazione anticipata in unica soluzione degli importi non percepiti ASpI e mini ASpI?" }, { "from": "gpt", "value": "Il lavoratore avente diritto alla corresponsione dell'indennit\u00e0 di disoccupazione ASpI o mini ASpI pu\u00f2 richiedere la liquidazione anticipata in un\u2019unica soluzione degli importi del relativo trattamento non ancora percepiti, al fine di intraprendere un'attivit\u00e0 di lavoro\u00a0 autonomo, ovvero per avviare un'attivit\u00e0 in forma di auto impresa o di micro impresa, o per associarsi in cooperativa. Al beneficio si pu\u00f2 accedere tenendo presente due precisi limiti: il primo\u00a0di natura temporale in quanto\u00a0riconosciuto in via sperimentale negli anni 2013, 2014, 2015; il secondo\u00a0in riferimento\u00a0alle risose disponbili pari a\u00a020 milioni\u00a0di euro per ciascuno degli anni (Legge 28 giugno 2012, n. 92, art. 2 comma 19).\nPer attivit\u00e0 di lavoro autonomo si intende l\u2019esercizio di arti o professioni che comporti l\u2019assoggettamento all\u2019obbligo di iscrizione ad un regime assicurativo diverso da quelli previsti per i lavoratori dipendenti.\nCon particolare riferimento all\u2019associazione in cooperativa di lavoro, con la quale il lavoratore instauri un rapporto di lavoro subordinato, si precisa che il presente beneficio \u00e8 alternativo a quello previsto dall\u2019art. 2, comma 10 bis della Legge 28 giugno 2012, n. 92 di cui si riporta integralmente il testo: \"Al datore di lavoro che, senza esservi tenuto, assuma a tempo pieno e indeterminato lavoratori che fruiscono dell\u2019Assicurazione sociale per l\u2019impiego (ASpI) di cui al comma 1 \u00e8 concesso, per ogni mensilit\u00e0 di retribuzione corrisposta al lavoratore, un contributo mensile pari al cinquanta per cento dell\u2019indennit\u00e0 mensile residua che sarebbe stata corrisposta al lavoratore. Il diritto ai benefici economici di cui al presente comma \u00e8 escluso con riferimento a quei lavoratori che siano stati licenziati, nei sei mesi precedenti, da parte di impresa dello stesso o diverso settore di attivit\u00e0 che, al momento del licenziamento, presenta assetti proprietari sostanzialmente coincidenti con quelli dell\u2019impresa che assume, ovvero risulta con quest\u2019ultima in rapporto di collegamento o controllo. L\u2019impresa che assume dichiara, sotto la propria responsabilit\u00e0, all\u2019atto della richiesta di avviamento, che non ricorrono le menzionate condizioni ostative\u201d (Circolare Inps n. 145 del 2013).\n" } ] }, { "id": 124, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Nel caso di corresponsione in unica soluzione degli importi ASpI e mini ASpI non ancora percepiti spettano le prestazioni accessorie?" }, { "from": "gpt", "value": "Per il periodo di trattamento anticipato non spettano le prestazioni accessorie, ovvero non spettano gli assegni per il nucleo familiare (ANF) e non viene riconosciuta contribuzione figurativa (Circolare Inps n. 145 del 2013).\n" } ] }, { "id": 125, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa succede nel caso in cui il lavoratore instauri un rapporto di lavoro subordinato prima della scadenza del periodo spettante di indennit\u00e0 corrisposta in forma anticipata?" }, { "from": "gpt", "value": "Nel caso in cui il lavoratore instauri un rapporto di lavoro subordinato prima della scadenza del periodo spettante di indennit\u00e0 corrisposta in forma anticipata, l'indennit\u00e0 anticipata dovr\u00e0 essere restituita (Circolare Inps n. 145 del 2013).\nSar\u00e0 cura delle strutture territoriali Inps procedere con l'effettuazione dei controlli sulla instaurazione di rapporti di lavoro subordinati (Decreto Legge 28 giugno 2013, n. 76, art. 9, comma 5).\n" } ] }, { "id": 126, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' riconosciuto il diritto all\u2019assegno per il nucleo familiare per i periodi di fruizione delle indennit\u00e0 di disoccupazione ASpI e Mini-ASpI?" }, { "from": "gpt", "value": "I lavoratori che hanno diritto alle prestazioni di disoccupazione ASpI e Mini-ASpI \u00a0possono chiedere anche l\u2019assegno per il nucleo familiare, sempre che il loro reddito non superi determinati limiti in rapporto ai componenti del nucleo (Circolare Inps n. 142 del 18/12/2012;\u00a0\u00a0Messaggio Inps\u00a0n. 20774 del 17 dicembre 2012 ).\nGli importi dell\u2019assegno e i limiti di reddito, stabiliti ogni anno dalla legge, sono riepilogati in tabelle disponibili sul sito Inps (Tabelle limiti di reddito e importi). In particolare per il periodo 1\u00b0 luglio 2013 - 30 giugno 2014 le tabelle di riferimento sono riportate all'interno della Circolare Inps n. 84 del 23/05/2013.\nLa richiesta deve essere effettuata allegando alla domanda di prestazione ASpI e alla domanda di prestazione Mini-ASpI il modello ANF/PREST disponibile sul sito Inps.\n" } ] }, { "id": 127, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In caso di dimissioni volontarie spetta l'ASpI?" }, { "from": "gpt", "value": "Il presupposto per la fruizione dell'ASpI \u00e8 che il lavoratore si trovi in\u00a0stato di disoccupazione involontario.\nL\u2019indennit\u00e0 quindi non spetta nelle ipotesi in cui il rapporto di lavoro sia cessato a seguito di dimissioni o risoluzione consensuale.\nIl lavoratore ha comunque diritto all\u2019indennit\u00e0 nelle ipotesi di dimissioni durante il periodo tutelato di maternit\u00e0 ovvero di dimissioni per giusta causa.\n" } ] }, { "id": 128, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In caso di sottoscrizione di un nuovo contratto di lavoro subordinato\u00a0decade il diritto alla percezione dell'ASpI?\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Lo svolgimento di lavoro subordinato non pregiudica il diritto alla percezione della Assicurazione Sociale per l\u2019Impiego (ASpI)\u00a0nel caso in cui\u00a0il reddito annuale derivante dall'attivit\u00e0 non superi gli\u00a08.000 euro lordi (art. 7 comma 7 del Decreto Legge 28 giugno 2013, n. 76).\nNel caso in cui la prestazione\u00a0sia invece\u00a0di natura autonoma il limite reddituale per il mantenimento dello stato di disoccupato non deve essere\u00a0superiore a 4.800 euro lordi.\n" } ] }, { "id": 129, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i tempi di risposta ad un ricorso all'INPS nel caso in cui la domanda di indennit\u00e0 ASpI sia stata respinta?" }, { "from": "gpt", "value": "Nel caso in cui la domanda di indennit\u00e0 venga respinta o accolta parzialmente, l\u2019interessato pu\u00f2 proporre ricorso all\u2019Inps entro 90 giorni dalla data di ricezione della lettera con la quale si comunica il rifiuto (Circolare Inps n. 142 del 2012).\nIl ricorso, indirizzato al Comitato provinciale dell\u2019Inps, pu\u00f2 essere presentato:\n" } ] }, { "id": 130, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile richiedere gli assegni per il nucleo familiare per un periodo pregresso?\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Il pagamento degli arretrati spettanti viene corrisposto nel limite massimo di 5 anni\u00a0dalla data di presentazione della domanda.\n" } ] }, { "id": 131, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Con che modalit\u00e0 vanno richiesti all'INPS gli assegni al nucleo familiare\u00a0e quali sono i criteri di erogazione?" }, { "from": "gpt", "value": "L'assegno per il nucleo familiare\u00a0(ANF) \u00e8 una prestazione a sostegno\u00a0delle famiglie dei lavoratori dipendenti e dei titolari di prestazione a carico dell'assicurazione generale obbligatoria, che abbiano un reddito complessivo al di sotto delle fasce stabilite ogni anno per legge.\n\tLa sussistenza del diritto e l\u2019importo dell\u2019assegno dipendono dal numero dei componenti il nucleo familiare, dal reddito del nucleo familiare e dalla tipologia del nucleo familiare.\n\tLe tabelle contenenti gli importi e le fasce reddituali sono pubblicate ogni anno e hanno validit\u00e0 dal 1\u00b0 luglio al 30 giugno dell\u2019anno successivo. In particolare per il periodo 1\u00b0 luglio 2013-30 giugno 2014 le tabelle di riferimento sono riportate all'interno della Circolare Inps n.\u00a084 del 23/05/2013.\nL\u2019assegno per il nucleo familiare \u00e8 cumulabile con l'assegno per il nucleo familiare concesso dai Comuni.\nLa domanda deve essere presentata:\n" } ] }, { "id": 132, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i limiti di reddito in materia di assegni familiari?" }, { "from": "gpt", "value": "Con la\u00a0Circolare Inps\u00a0n. 182 del 24 dicembre 2013, sono stati rivalutati sia i limiti di reddito familiare ai fini della cessazione o riduzione della corresponsione degli assegni familiari e delle quote di maggiorazione di pensione, sia i limiti di reddito mensili per l'accertamento del carico ai fini dei diritto agli assegni stessi.\nLe presenti disposizioni trovano applicazione nei confronti dei soggetti esclusi dalla normativa sull'assegno per il nucleo familiare, e cio\u00e8 nei confronti dei coltivatori diretti, coloni,\u00a0 mezzadri e dei piccoli coltivatori diretti (cui continua ad applicarsi la normativa sugli assegni familiari) e dei pensionati delle gestioni speciali per i lavoratori autonomi (cui continua ad applicarsi la normativa delle quote di maggiorazione di pensione).\n" } ] }, { "id": 133, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Pu\u00f2 un cittadino straniero, che gode dello status di rifugiato politico\u00a0con tre figli minori, richiedere gli assegni familiari?" }, { "from": "gpt", "value": "Si. L' INPS con la circolare 9/2010\u00a0comunica che \u00e8 possibile fornire un'interpretazione estensiva dell'art. 27 del Decreto Legislativo\u00a019 novembre 2007, n. 251\u00a0riconoscendo\u00a0la possibilit\u00e0 di ottenere l\u2019assegno per il nucleo familiare con almeno tre figli minori concesso dai Comuni anche ai cittadini stranieri titolari dello status di rifugiati politici e di protezione sussidiaria\nI cittadini\u00a0extracomunitari rifugiati politici vengono equiparati ai cittadini italiani in materia di assistenza pubblica, assicurazione sociale e normativa sul lavoro.\n\tPertanto, viene loro riconosciuto il diritto all'assegno per i familiari residenti all'estero, anche in mancanza di una Convenzione internazionale con il Paese di provenienza.\nPer approfondimenti: Inps - Assegno per il nucleo familiare dei Comuni\n" } ] }, { "id": 134, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Gli assegni nucleo familiare spettano ai co.co.co. e ai professionisti senza cassa?" }, { "from": "gpt", "value": "Nella Circolare n. 114 del 18/09/2012, l\u2019Inps stabilisce che gli Assegni per il Nucleo Familiare spettano anche ai Co.Co.Co. ed ai professionisti senza cassa per i periodi di congedo per maternit\u00e0 o parentale. L\u2019Istituto rende noto il parere espresso in proposito dal Ministero del Lavoro, interpellato in seguito alle richieste di chiarimenti provenienti dalle sedi Inps.\nSi allargano, quindi, le tutele a favore di lavoratori iscritti alla Gestione Separata, per i quali per effetto del DM 12 luglio 2007, era gi\u00e0 stata\u00a0prevista la copertura figurativa dei periodi di astensione dal lavoro per i quali \u00e8 corrisposta l\u2019indennit\u00e0 di maternit\u00e0. Tale contribuzione \u00e8 valida sia ai fini del diritto alla pensione, sia per la determinazione dell\u2019entit\u00e0 dell\u2019assegno.\n" } ] }, { "id": 135, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Una banca ha emesso a mio nome un assegno circolare, ma io non possiedo alcun conto corrente bancario e/o postale. Una filiale della stessa banca pu\u00f2 rifiutarsi di pagare l'assegno, in quanto non titolare di conto corrente?" }, { "from": "gpt", "value": "La banca non pu\u00f2 rifiutarsi di pagare un assegno circolare infatti l'assegno circolare \u00e8 un titolo di credito emesso da una banca autorizzata per somme che siano presso di essa disponibili al momento dell\u2019emissione. Esso \u00e9 pagabile a vista e non pu\u00f2 essere emesso senza il nome del beneficiario. L\u2019assegno circolare deve essere presentato al pagamento entro 30 giorni dalla data di emissione.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 136, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa \u00e8 l'assegno di\u00a0maternit\u00e0 comunale?" }, { "from": "gpt", "value": "\u00a0\n" } ] }, { "id": 137, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qual\u00a0\u00e8 la funzione dell'autocertificazione quando si richiede l'assegno di maternit\u00e0 comunale?" }, { "from": "gpt", "value": "L'autocertificazione \u00e8 una dichiarazione che il cittadino, nei casi consentiti dalla legge e sotto la propria responsabilit\u00e0, pu\u00f2 presentare alla pubblica amministrazione, in sostituzione delle normali certificazioni, per comprovare determinati stati, qualit\u00e0 personali e fatti (dichiarazione sostitutiva di certificazione: es. data e luogo di nascita, cittadinanza, residenza, stato di famiglia, nascita del figlio, e cos\u00ec via).\n\tLe autocertificazioni possono essere utilizzate anche per comprovare stati, qualit\u00e0 personali o fatti, che siano a diretta conoscenza dell\u2019interessato o che riguardino altre persone, purch\u00e9 vi sia interesse del dichiarante (dichiarazione sostitutiva di atto di notoriet\u00e0).\n\tLe autocertificazioni sono sottoscritte dal dichiarante in presenza del dipendente addetto oppure sottoscritte e presentate unitamente a copia semplice del documento di identit\u00e0 del sottoscrittore.\n\tLe amministrazioni sono tenute a controllare la veridicit\u00e0 delle autocertificazioni poich\u00e9, in caso di dichiarazioni false, il dichiarante \u00e8 soggetto a sanzioni di carattere penale e amministrativo.\n\tPer le prestazioni economiche concesse dall\u2019Inps\u00a0gli interessati possono presentare,\u00a0 tra la documentazione richiesta, un'autocertificazione e hanno facolt\u00e0 di utilizzare le autocertificazioni che sono state predisposte nei diversi moduli di domanda. (artt. 46 e ss. del Decreto del Presidente della Repubblica\u00a0n. 445/2000) .\n\tPer maggiori informazioni consultare il sito dell' Inps:\u00a0Assegno di maternit\u00e0 dei Comuni.\n" } ] }, { "id": 138, "conversations": [ { "from": "human", "value": "\u00a0A chi spetta l'assegno di maternit\u00e0 dei Comuni?" }, { "from": "gpt", "value": "L'assegno di maternit\u00e0 dei Comuni \u00e8 un assegno che la madre non lavoratrice pu\u00f2 chiedere al proprio Comune di residenza per la nascita del figlio oppure per l\u2019adozione o l\u2019affidamento preadottivo di un minore di et\u00e0 non superiore ai 6 anni (o ai 18 anni in caso di adozioni o affidamenti internazionali).\n\tLa madre lavoratrice pu\u00f2 chiedere l\u2019assegno se non ha diritto all\u2019indennit\u00e0 di maternit\u00e0 dell\u2019Inps oppure alla retribuzione per il periodo di maternit\u00e0. Se l\u2019importo dell\u2019indennit\u00e0 o della retribuzione \u00e8 inferiore all\u2019importo dell\u2019assegno, la madre lavoratrice pu\u00f2 chiedere al Comune l\u2019assegno in misura ridotta\nL'assegno spetta alle:\n1) cittadine italiane o comunitarie residenti in Italia al momento del parto o ingresso in famiglia del minore adottato/affidato;\n2) cittadine non comunitarie residenti in Italia al momento del parto o ingresso in famiglia del minore adottato/affidato in possesso di uno dei seguenti titoli di soggiorno:\n\t\u2022\u00a0 carta di soggiorno;\n\t\u2022\u00a0 permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo.\n" } ] }, { "id": 139, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Chi sono i beneficiari ai quali, in casi particolari, spetta l'assegno di maternit\u00e0 comunale?" }, { "from": "gpt", "value": "Nei seguenti casi particolari, l\u2019assegno spetta sempre a condizione che il richiedente sia cittadino italiano, comunitario o extracomunitario in possesso della carta di soggiorno e residente in Italia.\n" } ] }, { "id": 140, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Che rilevanza ha\u00a0il Comune di residenza quando si compila la domanda per accedere all'assegno di maternit\u00e0 comunale?" }, { "from": "gpt", "value": "La domanda di assegno di maternit\u00e0 comunale deve essere presentata al proprio Comune di residenza necessariamente entro sei mesi dalla nascita del figlio o dall\u2019ingresso in famiglia del minore adottato/affidato.\n\tInoltre nel caso in cui l\u2019assegno venga richiesto da un soggetto diverso dalla madre (padre, coniuge della donna adottiva o affidataria, unico affidatario), la domanda deve essere presentata al Comune di residenza del richiedente entro il termine di sei mesi dalla scadenza del termine concesso alla madre, cio\u00e8 entro un anno dalla nascita (o dalla data di ingresso del minore nella famiglia anagrafica della donna che lo ha ricevuto in adozione o in affidamento).\n\tIn caso di decesso della madre, la domanda deve essere presentata al Comune di residenza della persona deceduta.\u00a0La domanda pu\u00f2 essere presentata anche durante il termine concesso alla madre (cio\u00e8 durante i sei mesi dalla nascita) quando sia documentato il decesso o risulti il diritto esclusivo del padre.\nPer maggiori informazioni consultare il sito dell'Inps:\u00a0Assegno di maternit\u00e0 dei Comuni; Assegno di maternit\u00e0 dei Comuni-Approfondimenti\n" } ] }, { "id": 141, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quale documentazione \u00e8 necessario presentare per avere l'assegno di maternit\u00e0 comunale?" }, { "from": "gpt", "value": "Per avere l'assegno di maternit\u00e0 comunale va presentata:\n\t\u00a0\n1) la dichiarazione sostitutiva unica, oppure l\u2019attestazione della dichiarazione sostitutiva ancora valida, contenente i redditi percepiti dal nucleo familiare di appartenenza nell\u2019anno precedente a quello di presentazione della domanda di assegno;\n2)\u00a0una autocertificazione\u00a0\u00a0nella quale il richiedente \u00e8 tenuto a dichiarare sotto la propria responsabilit\u00e0:\n" } ] }, { "id": 142, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le modalit\u00e0 di presentazione della\u00a0domanda per l'assegno di maternit\u00e0 comunale?" }, { "from": "gpt", "value": "La domanda deve essere presentata al Comune di residenza entro 6 mesi dalla nascita del bambino o dall'effettivo ingresso del minore in famiglia nel caso di adozione o affidamento (l'assegno di maternit\u00e0 pu\u00f2 essere erogato alle madri extracomunitarie che, entro 6 mesi dalla nascita del bambino, presentano tutta la documentazione richiesta, compresa la carta di soggiorno). In genere, gli uffici dei Comuni rendono disponibili i modelli di domanda che possono essere utilizzati per la richiesta dell\u2019assegno.\n" } ] }, { "id": 143, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa si intende per \"ingresso in famiglia\", nella richiesta dell'assegno di maternit\u00e0 comunale?" }, { "from": "gpt", "value": "In caso di adozione o affidamento preadottivo, il termine di sei mesi decorre dalla data di ingresso del minore nella famiglia anagrafica della donna che lo riceve in adozione o in affidamento. Nell\u2019ipotesi di affidamento preadottivo, qualora il minore non possa essere iscritto nella famiglia anagrafica dell\u2019affidatario a causa di particolari misure di cautela stabilite nei suoi confronti dal giudice, all\u2019ingresso del minore nella famiglia anagrafica \u00e8 equiparato l\u2019inizio della coabitazione del minore con il soggetto affidatario sulla base di quanto risulta dagli atti relativi alla procedura di affidamento preadottivo. Nell\u2019ipotesi di adottante non coniugato, la domanda va presentata entro il termine di sei mesi dall\u2019ingresso in famiglia del minore.\nPer maggiori informazioni consultare il sito dell'Inps:\u00a0Assegno di maternit\u00e0 dei Comuni- Approfondimenti.\n" } ] }, { "id": 144, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A quanto deve corrispondere l'Indicatore di situazione economica (ISE) per accedere all'assegno di maternit\u00e0 comunale?" }, { "from": "gpt", "value": "Per il 2014, il valore dell\u2019indicatore della situazione economica, con riferimento ai nuclei familiari composti da tre componenti, da tenere presente per le nascite, gli affidamenti preadottivi e le adozioni senza affidamento avvenuti dal 1.1.2014 al 31.12.2014, \u00e8 pari a Euro 35.256,84.\nLe operazioni di riparametrazione\u00a0 dell'I.S.E. dei nuclei familiari con diversa composizione e il calcolo della misura delle prestazioni da erogare sono effettuati secondo le procedure di cui all'allegato A al Decreto del Ministro per la solidariet\u00e0 sociale 21 dicembre 2000, n. 452 come modificato dal Decreto del Ministro per la solidariet\u00e0 sociale 25 maggio 2001, n. 337.\nPer maggiori informazioni consultare il sito dell\u2019Inps: Circolare Inps 27 febbraio 2014, n. 29\n" } ] }, { "id": 145, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quale \u00e8 il\u00a0nucleo familiare da considerare ai fini dell\u2019ISE per poter accedere all'assegno di maternit\u00e0 comunale?" }, { "from": "gpt", "value": "Il nucleo familiare da considerare ai fini dell\u2019ISE \u00e8 composto:\n" } ] }, { "id": 146, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa si intende per quota differenziale quando si fa richiesta per l'assegno di maternit\u00e0 comunale?" }, { "from": "gpt", "value": "E' la quota di assegno che spetta alla genitrice\u00a0 pari alla differenza tra l'indennit\u00e0 per congedo di maternit\u00e0 e l'assegno di maternit\u00e0. Ad esempio, se l\u2019importo complessivo dell\u2019indennit\u00e0 corrisposta dall\u2019Inps per il congedo di maternit\u00e0 \u00e8 uguale ad euro 1.000 e l\u2019importo dell\u2019assegno \u00e8 uguale ad euro 1.545,55, l\u2019assegno che effetivamente verr\u00e0 erogato\u00a0\u00e8 pari alla differenza tra i due importi ossia uguale ad euro 545,55 (1.545,55 \u2013 1.000 = 545,55).\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 147, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i\u00a0redditi e i patrimoni che devono essere dichiarati per poter accedere all'assegno di maternit\u00e0 comunale?" }, { "from": "gpt", "value": "I redditi e il patrimonio da considerare sono quelli di tutti coloro che compongono il nucleo familiare al momento in cui si presenta la domanda. Il diritto all\u2019assegno compete in presenza di determinati requisiti reddituali la cui verifica compete al Comune di residenza.\n" } ] }, { "id": 148, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i requisiti per ottenere l'assegno di maternit\u00e0 comunale?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019assegno di maternit\u00e0 spetta a condizione che i redditi ed i patrimoni posseduti dal nucleo familiare della madre al momento della data della domanda di assegno non superino il valore dell\u2019Indicatore della Situazione Economica (ISE) applicabile alla data di nascita del figlio (ovvero di ingresso del minore nella famiglia adottiva o affidataria).\n\tAi fini della dichiarazione ISE \u00e8 comunque possibile ricevere opportuna assistenza da parte dei CAF convenzionati con il Comune di residenza.\n\tPer maggiori informazioni consultare il sito dell'Inps:\u00a0Assegno di maternit\u00e0 dei comuni; Approfondimenti\u00a0\u00a0; Circolare Inps 27 febbraio 2014, n. 29\n" } ] }, { "id": 149, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A chi si deve presentare la domanda per avere l'assegno di maternit\u00e0 dello Stato?" }, { "from": "gpt", "value": "Per ottenere\u00a0 l'indennit\u00e0 (l'assegno di maternit\u00e0 dello Stato) si deve presentare domanda all'Inps entro sei mesi dalla nascita o,\u00a0in caso di adozione\u00a0o affidamento,\u00a0dall'effettivo ingresso in famiglia del minore,\u00a0altrimenti si perde il diritto.\nSi segnala che\u00a0\u00e8 in vigore la nuova modalit\u00e0 di presentazione\u00a0on line delle domande riguardanti la tutela della maternit\u00e0.\u00a0\nPer accedere ai servizi on-line \u00e8 necessario munirsi del Pin, un codice personale, che si richiede gratuitamente o attraverso il portale dell\u2019Inps, oppure chiamando il contact center Inps\u00a0al numero\u00a0803164.\nPer maggiori informazioni consultare il sito dell'Inps:\u00a0Assegno di maternit\u00e0 dello Stato; Inps Servizi on line\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 150, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa \u00e8 l'assegno di maternit\u00e0 dello Stato?" }, { "from": "gpt", "value": "L'assegno di maternit\u00e0 dello Stato \u00e8 una prestazione\u00a0previdenziale a carico dello Stato erogata e concessa direttamente dall\u2019Inps,\u00a0che spetta alle madri residenti, cittadine italiane, comunitarie o extracomunitarie in possesso della carta di soggiorno, per ogni figlio biologico o adottato o in affidamento preadottivo. Per le nascite o per gli ingressi in famiglia relativi al\u00a02014, l\u2019importo dell\u2019assegno \u00e8 pari a 2.082,08 euro. La somma \u00e8 corrisposta per intero a chi non ha diritto ad alcuna prestazione,\u00a0invece per differenza a chi fruisce gi\u00e0 di una indennit\u00e0, ma di importo inferiore.\n\tPer maggiori informazioni consultare il sito dell' INPS:\u00a0Assegno di maternit\u00e0 dello Stato;\u00a0Circolare INPS n. 20 del 6.02.2014.\n" } ] }, { "id": 151, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i requisiti che la madre deve avere per poter ottenere l'assegno di maternit\u00e0 dello Stato?" }, { "from": "gpt", "value": "I requisiti richiesti per il diritto sono:\n" } ] }, { "id": 152, "conversations": [ { "from": "human", "value": "I lavoratori extracomunitari hanno diritto a percepire l\u2019assegno per il nucleo familiare? Per quali familiari?\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Si, l'assegno per il nucleo familiare,\u00a0\u00e8 erogato, su\u00a0domanda,\u00a0ai lavoratori extracomunitari,\u00a0ad eccezione di quelli con contratto di lavoro stagionale.\u00a0L'assegno spetta al lavoratore\u00a0per i seguenti familiari:\n-\u00a0 se il Paese di provenienza del lavoratore straniero non\u00a0ha stipulato con l'Italia una Convenzione in materia di trattamenti di famiglia,\u00a0solo i familiari residenti in Italia;\n-\u00a0se\u00a0il Paese di provenienza del lavoratore straniero ha stipulato con l\u2019Italia una Convenzione in materia di trattamenti di famiglia,\u00a0 i familiari\u00a0residenti all'estero;\n-\u00a0se il\u00a0lavoratore straniero\u00a0ha la residenza legale in Italia ed \u00e8 stato \u00a0assoggettato ai regimi previdenziali di almeno due Stati membri, pur non essendoci alcuna convenzione,\u00a0per i familiari residenti all\u2019estero;\nI Paesi che hanno stipulato con l\u2019Italia una Convenzione in materia di trattamenti di famiglia sono: Capoverde, Croazia, ex-Jugoslavia, Monaco, San Marino, Svizzera e Tunisia.\nPer ulteriori approfondimenti: INPS Assegno al Nucleo familiare\n" } ] }, { "id": 153, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Una persona che vive da sola\u00a0pu\u00f2 fare richiesta di assegno per il nucleo familiare per se stessa?" }, { "from": "gpt", "value": "Il nucleo familiare pu\u00f2 essere composto anche da una sola persona. In questo caso si tratta di orfano/a, vedovo/a, \u00a0minorenne o maggiorenne inabile, titolare di pensione ai superstiti, che se risponde ai requisiti di legge, ha diritto all'assegno per se stesso.\nPer ogni ulteriore approfondimeto:\nINPS - L'assegno per il nucleo familiare\u00a0www.superabile.it- Assegno per il nucleo familiare -Destinatari\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 154, "conversations": [ { "from": "human", "value": "L'assegno per la famiglia spetta anche per i figli,\u00a0dei cittadini extracomunitari,\u00a0non residenti in Italia di et\u00e0 superiore ai 18 e inferiore ai 21 anni?" }, { "from": "gpt", "value": "L'assegno per il nucleo familiare spetta anche per i figli, dei lavoratori extracomunitari,\u00a0non residenti in Italia di et\u00e0 compresa tra i 18 e\u00a0i 21 anni, alle seguenti condizioni:\n" } ] }, { "id": 155, "conversations": [ { "from": "human", "value": "\u00c8 obbligatoria l\u2019assicurazione contro gli infortuni domestici?" }, { "from": "gpt", "value": "Sono obbligati ad assicurarsi coloro, in et\u00e0 compresa tra i 18 ed i 65 anni, che svolgono in via non occasionale, gratuitamente e senza vincolo di subordinazione, lavoro finalizzato alle cure della propria famiglia e dell\u2019ambiente in cui si dimora. Sono esclusi coloro che svolgono altra attivit\u00e0 che comporti l\u2019iscrizione a forme obbligatorie di previdenza sociale (Inail - Assicurazione obbligatoria contro gli infortuni domestici).\nIl riferimento normativo \u00e8 la Legge 3 dicembre 1999, n. 493: \"Norme per la tutela della salute nelle abitazioni e istituzione dell'assicurazione contro gli infortuni domestici\".\n" } ] }, { "id": 156, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per i passeggeri con disabilit\u00e0 sono previsti dei servizi di assistenza per i viaggi ferroviari?" }, { "from": "gpt", "value": "Il punto di riferimento che Trenitalia mette a disposizione per tutte le esigenze di viaggio dei passeggeri con disabilit\u00e0 \u00e8 costituito dalle Sale Blu, che organizzano il servizio di assistenza in un circuito di 252 stazioni abilitate.\n\tIl servizio di assistenza alla clientela \u00e8 garantito previa richesta\u00a0con la Sala Blu.\u00a0Per l'attivazione del servizio \u00e8 possibile contattare\u00a0il numero Unico Nazionale 199.30.30.60 oppurre il call center Trenitalia 199.89.20.21 opzione 7, rivolgersi\u00a0direttamente alle Sale Blu, o\u00a0inviare la richiesta tramite\u00a0posta elettonica.\u00a0Per i tempi minimi di\u00a0attivazione del\u00a0servizio si consiglia di consulatare il sito di Trenitalia.\u00a0\u00a0\nLe Sale Blu sono presenti in 14 stazioni principali e dispongono di servizi per:\n" } ] }, { "id": 157, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Incontrando\u00a0un cane randagio, come bisogna comportarsi?" }, { "from": "gpt", "value": "La LEGGE quadro 14 agosto 1991, n. 281 in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo - e relativi aggiornamenti - nonche' il DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 8 febbraio 1954, n. 320\u00a0Regolamento di Polizia Veterinaria stabiliscono che i canili sanitari siano le sole strutture autorizzate al ritiro dei cani vaganti sul territorio sprovvisti di guinzaglio e museruola. Chiunque rinvenga un cane vagante deve, pertanto, consegnarlo al pi\u00f9 presto al canile competente per territorio.\n\tSe il rinvenimento accade durante gli orari di chiusura della struttura o in giorni festivi, il cittadino deve provvedere a custodire l'animale fino al giorno dopo, salvo nel caso in cui l'animale sia ferito o gravemente malato: in tal caso il cittadino deve avvisare la Polizia Municipale richiedendo di fare intervenire il Veterinario ASL, operativo 24 ore su 24, che deve provvedere a far ritirare il cane in canile ed a prestargli le cure necessarie.\nSe per qualsiasi motivo il cittadino abbia intenzione di tenere il cane fino al rinvenimento del proprietario, egli deve segnalare il ritrovamento al competente Servizio Veterinario della ASL per evitare di incorrere nell'ipotesi di reato di appropriazione indebita.\n" } ] }, { "id": 158, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le differenze fra l'assistenza domiciliare integrata e quella programmata?" }, { "from": "gpt", "value": "L'Assistenza Domiciliare Programmata (ADP) consiste nella programmazione sistematica delle visite domiciliari del medico di base, con la possibilit\u00e0 di avere, sempre su richiesta del medico curante, visite specialistiche domiciliari.\n" } ] }, { "id": 159, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A quale tipo di prestazioni mediche hanno diritto i turisti in visita in Italia provenienti da Stati dell'Unione europea?" }, { "from": "gpt", "value": "I cittadini comunitari assistiti da uno Stato dell'Unione Europea e dello Spazio Economico Europeo (Islanda, Liechtenstein, Norvegia) e della Svizzera in visita in Italia hanno diritto agli stessi livelli di assistenza di cui usufruiscono gli iscritti al Servizio Sanitario Nazionale, purch\u00e9 titolari di TEAM (Tessera Europea Assicurazione Malattia) o del certificato sostitutivo provvisorio. Le prestazioni garantite sono quelle medicalmente necessarie (e quindi non solo urgenti). In particolare: medici di medicina generale convenzionati con il SSN (medici di base); medicine prescritte dal medico di base convenzionato; visite specialistiche e diagnostica; cure ospedaliere; servizio di ambulanza.\nPer\u00a0approfondimenti: Ministero della Salute\n" } ] }, { "id": 160, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Turisti in visita in Italia provenienti da Stati comunitari come possono usufruire dell'assistenza sanitaria? \n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Per usufruire dell\u2019assistenza sanitaria \u00e8 necessario essere titolari di TEAM (Tessera Europea Assicurazione Malattia), che permette di accedere alle cure medicalmente necessarie coperte in precedenza dai modelli E 110, E 111, E 119 ed E 128. \u00c8 possibile ottenere la tessera rivolgendosi al proprio ente assicurativo, dal momento che ogni Paese \u00e8 responsabile per la produzione e la distribuzione della tessera a livello nazionale.\nInformazioni in varie lingue sulla sezione dedicata del sito della Direzione Generale Occupazione, Affari Sociali e Pari Opportunit\u00e0 della Commissione Europea.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 161, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un cittadino comunitario in visita in Italia a chi pu\u00f2 rivolgersi per ottenere la prescrizione di alcune medicine importanti per la sua salute?" }, { "from": "gpt", "value": "E' possibile rivolgersi ai medici di \u201cmedicina generale\u201d convenzionati con il Servizio Sanitario Nazionale una volta ottenuta la\u00a0Tessera Europea di Assicurazione Malattia o il certificato sostitutivo provvisorio.\nPer avere l\u2019elenco dei medici convenzionati con il servizio sanitario nazionale, ci si pu\u00f2 rivolgere all\u2019Azienda sanitaria locale (ASL) del posto in cui ci si trova. Nei periodi estivi, nelle localit\u00e0 site in Regioni con alto flusso turistico, viene istituita anche la \u201cGuardia medica turistica\u201d.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 162, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un turista straniero in visita in Italia\u00a0a chi pu\u00f2 \u00a0rivolgersi per\u00a0sapere\u00a0dove \u00e8 locata\u00a0la guardia medica turistica pi\u00f9 vicina?\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Per avere informazioni sulla guardia medica turistica pi\u00f9 vicina si possono contattare gli Uffici Relazioni con il Pubblico (URP) delle ASL del luogo in cui si stanno trascorrendo le vacanze. Sono infatti le Aziende Sanitarie Locali che organizzano l'assistenza sanitaria per i non residenti.\n\tIn alternativa si possono chiedere informazioni alle farmacie o chiamare il 118, numero di emergenza sanitaria nazionale.\n" } ] }, { "id": 163, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Uno straniero che si trova in Italia per turismo, pu\u00f2 usufruire dell'assistenza sanitaria del Servizio Sanitario Nazionale?" }, { "from": "gpt", "value": "I cittadini assistiti da uno Stato dell\u2019Unione Europea, dello Spazio Economico Europeo (Islanda, Liechtenstein, Norvegia) e dalla Svizzera (a partire dal 1\u00b0 giugno 2002), possono usufruire dell'assistenza sanitaria se sono in possesso della TEAM (Tessera Europea di Assicurazione).\n\tE' bene ricordare che ogni paese \u00e8 responsabile per la produzione e la distribuzione nel proprio territorio della tessera TEAM .\n\tPer approfondimenti visitare il sito del Ministero della Salute-Assistenza Sanitaria Stranieri in Italia\n" } ] }, { "id": 164, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un\u00a0turista italiano\u00a0in\u00a0viaggio in\u00a0un Paese Comunitario e che necessita di cure improvvise, pu\u00f2 ottenere assistenza sanitaria in loco?\u00a0\u00a0\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Prima di recarsi all'estero \u00e8 consigliabile fare richiesta della TEAM - tessera europea assicurazione malattia- che consente, ai cittadini dei 27 Stati membri dell'Unione europea, di Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera, di accedere pi\u00f9 agevolmente alle cure mediche durante i soggiorni all'estero.\n\t\u00c8 possibile ottenere la tessera rivolgendosi al proprio ente assicurativo, dal momento che ogni paese \u00e8 responsabile per la produzione e la distribuzione della tessera a livello nazionale.\n\tPer ulteriori informazioni consultare il sito web dell'Unione Europea\u00a0dedicato all'assistenza sanitaria all'estero.\n" } ] }, { "id": 165, "conversations": [ { "from": "human", "value": "I presidi sanitari territoriali garantiscono l'assistenza agli immigrati non in regola?" }, { "from": "gpt", "value": "\u00a0\nPer i\u00a0cittadini extracomunitari non in regola (norme relative all\u2019ingresso e al soggiorno) o\u00a0con insufficienti risorse economiche il nostro ordinamento prevede prestazioni ambulatoriali urgenti o essenziali.\nAgli stranieri non in regola, ai quali\u00a0viene garantita assistenza, \u00e8 rilasciato un\u00a0TESSERINO recante un codice regionale a sigla STP - Straniero Temporaneamente Presente. Indicazioni ne fornisce l'articolo 43 del Decreto del Presidente della Repubblica\u00a031 agosto, 1999 n. 394.\nLa ricetta rossa (ricettario unico regionale) potr\u00e0 essere redatta solo per utenti STP in possesso di Tessera Sanitaria Provvisoria.\nLe Regioni individuano le modalit\u00e0 pi\u00f9 opportune per garantire le cure essenziali e continuative previste.\n" } ] }, { "id": 166, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per un cittadino straniero che si trova in Italia, e\u00a0che appartiene ad uno Stato dell'Unione Europea o dello\u00a0Spazio Economico Europeo o della Svizzera, il servizio di ambulanza \u00e8 gratuito?" }, { "from": "gpt", "value": "Per i casi gravi ed imprevisti, in tutte le Regioni, \u00e8 in funzione il \u201cServizio di emergenza sanitaria\u201d chiamando il numero telefonico 118. Tale servizio, di norma, in Italia \u00e8 gratuito, su presentazione della Tessera Europea di assicurazione malattia (TEAM) o il suo certificato sostitutivo provvisorio, salvo il pagamento di un eventuale ticket (partecipazione alle spese) che resta a carico dell'assistito.\nL'importo del ticket \u00e8 fissato da ciascuna regione.\n\u00a0\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 167, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qualora il domicilio\u00a0sia temporaneamente diverso da quello del comune di\u00a0residenza come si pu\u00f2 ususfruire dell'assistenza del medico di base?" }, { "from": "gpt", "value": "I cittadini che hanno domicilio in un luogo diverso da quello di residenza hanno diritto all\u2019iscrizione \"temporanea\" presso l'azienda sanitaria locale ai fini della scelta del medico o pediatra di base, purch\u00e9 il soggiorno non sia inferiore ai 3 mesi.\u00a0\nQuesto \u00e8\u00a0quanto previsto\u00a0dalla Conferenza Stato- Regioni - Repertorio atti n. 1705 del 08.05.2003 -(pubblicato in G.U. n. 121 del 27/05/2003).\nL\u2019accordo, nel riaffermare l\u2019obbligo dei cittadini di fissare la propria residenza nel luogo ove risiedono abitualmente, prevede che \"l'Asl che riceve la richiesta provvede all'iscrizione temporanea, solo previo accertamento dell'avvenuta cancellazione dell'assistito dagli elenchi dei medici di medicina generale o dei pediatri di libera scelta dell'azienda Asl di residenza\".\nL\u2019iscrizione ha scadenza annuale ed \u00e8 rinnovabile.\n" } ] }, { "id": 168, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quale\u00a0procedura deve seguire un pensionato che deve\u00a0trasferirsi\u00a0all'estero per ricevere assistenza sanitaria?" }, { "from": "gpt", "value": "Il sistema di Mobilit\u00e0 Internazionale\u00a0 tutela, dal punto di vista dell\u2019assistenza sanitaria, gli assistiti che si spostano all\u2019interno degli Stati della Unione Europea, della Svizzera, dello Spazio Economico Europeo e dei Paesi in convenzione con i quali sono in vigore accordi di sicurezza sociale.\nIn applicazione dei regolamenti comunitari di sicurezza sociale - Regolamento (CEE) n. 1408/71 e Regolamento (CEE) n. 574/72 \u00a0- e di quanto disposto dalle singole convenzioni, un pensionato che sposta la residenza all'estero, per poter usufruire dell\u2019assistenza sanitaria\u00a0 deve presentare alle istituzioni competenti degli Stati esteri il modello S1 (ex modello E121), che va richiesto\u00a0alla Asl (ente competente per l'assicurazione sanitaria).\nUlteriori informazioni si possono reperire usando la simulazione presente sul sito\u00a0del Ministero della Salute nella pagina dedicata all'assistenza sanitaria per gli italiani\u00a0all'estero.\u00a0Oppure consultando il sito della Comunit\u00e0 Europea, che evidenzia in maniera chiara i moduli che attestano i\u00a0diritti di un cittadino ad ottenere prestazioni sanitarie e non solo\u00a0quando\u00a0si trasferisce in un paese dell'UE diverso da quello di origine.\n" } ] }, { "id": 169, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quale procedura seguire per scegliere o cambiare il medico di famiglia?" }, { "from": "gpt", "value": "Per la scelta o la revoca del medico di\u00a0base basta recarsi alla ASL di appartenenza.\u00a0\nIl\u00a0Regolamento di esecuzione dell'accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale, D.P.R del\u00a028 luglio 2000, n. 270 (GU n.230 del 2-10-2000 - Suppl. Ordinario n. 165)\u00a0indica all'art. 26\u00a0come ciascun avente diritto,\u00a0all'atto del\u00a0rilascio\u00a0del\u00a0 documento\u00a0di iscrizione, sceglie direttamente per se' e per i propri\u00a0familiari il medico di famiglia.\u00a0\nSe invece si intende\u00a0cambiare, art. 27 Revoca e ricusazione della scelta, l'assistito che revoca la scelta ne d\u00e0 comunicazione alla competente Azienda.\nContemporaneamente alla revoca, l'assistito deve effettuare una nuova scelta che, ai fini assistenziali, ha effetto immediato.\nInoltre, le modalit\u00e0 per garantire la continuit\u00e0 dell\u2019assistenza tra medico revocato e medico scelto, nel primario interesse del cittadino, sono disciplinate nell\u2019ambito degli Accordi regionali.\n" } ] }, { "id": 170, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Vorrei assistere ad una seduta del Senato: come devo fare?" }, { "from": "gpt", "value": "I cittadini interessati ad assistere alle sedute del Senato possono inoltrare una richiesta via posta, fax o e-mail al Servizio di Questura e del Cerimoniale - Visite ai Palazzi - Senato della Repubblica - Piazza Madama, 11 - 00186 Roma - fax n. 06 92912878 - e-mail: visitealsenato@senato.it\nNella domanda, per ciascun richiedente, dovranno essere indicati: nome e cognome; luogo e data di nascita; cittadinanza; indirizzo completo di residenza; estremi di un documento in corso di validit\u00e0 (numero, luogo e data del rilascio, scadenza); un recapito telefonico (del solo referente) al quale si desidera essere ricontattati.\nUlteriori informazioni alla pagina dedicata\u00a0del sito istituzionale.\n" } ] }, { "id": 171, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Vorrei assistere ad una seduta della Camera: come devo fare?" }, { "from": "gpt", "value": "I cittadini che desiderano assistere ad una seduta della Camera dei deputati devono recarsi, a partire da mezz'ora prima dell'inizio della seduta, in Piazza del Parlamento 24, presso la Sala del pubblico. Qui viene compilato un modulo di richiesta che deve essere accompagnato da un documento di identit\u00e0 valido.\nL'autorizzazione \u00e8 rilasciata, compatibilmente con la disponibilit\u00e0 dei posti nelle tribune per il pubblico, entro 45 minuti circa. Ricevuta la comunicazione, chi vuole assistere alla seduta si reca in piazza del Parlamento 25 dove gli addetti, verificata l'identit\u00e0, rilasciano il biglietto di accesso.\n\tE' necessario, prima di accedere alle tribune, depositare soprabiti, borse, telefoni cellulari e apparecchiature elettroniche che saranno custodite in apposite buste di sicurezza numerate. Agli uomini \u00e8 inoltre richiesto di indossare giacca e cravatta.\nPer ulteriori informzioni consulatare la pagina dedicata del sito istituzionale.\n" } ] }, { "id": 172, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Ho costituito un'Associazione di Promozione Sociale.\u00a0A quali risorse economiche posso attingere?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019articolo 4 della legge 7 dicembre 2000, n. 383 stabilisce che le associazioni di promozione sociale traggano le risorse economiche per il loro funzionamento e per lo svolgimento delle loro attivit\u00e0 da:\na) quote e contributi degli associati;\n\tb) eredit\u00e0, donazioni e legati;\n\tc) contributi dello Stato, delle regioni, di enti locali, di enti o di istituzioni pubblici, anche finalizzati al sostegno di specifici e documentati programmi realizzati nell\u2019ambito dei fini statutari;\n\td) contributi dell\u2019Unione europea e di organismi internazionali;\n\te) entrate derivanti da prestazioni di servizi convenzionati;\n\tf) proventi delle cessioni di beni e servizi agli associati e a terzi, anche attraverso lo svolgimento di attivit\u00e0 economiche di natura commerciale, artigianale o agricola, svolte in maniera ausiliaria e sussidiaria e comunque finalizzate al raggiungimento degli obiettivi istituzionali;\n\tg) erogazioni liberali degli associati e dei terzi;\n\th) entrate derivanti da iniziative promozionali finalizzate al proprio finanziamento, quali feste e sottoscrizioni anche a premi;\n\ti) altre entrate compatibili con le finalit\u00e0 sociali dell\u2019associazionismo di promozione sociale.\nLe associazioni di promozione sociale sono tenute per almeno tre anni alla conservazione della documentazione, con l\u2019indicazione dei soggetti eroganti, relativa alle risorse economiche di cui al comma 1, lettere b), c), d), e), nonch\u00e8, per le risorse economiche di cui alla lettera g), della documentazione relativa alle erogazioni liberali se finalizzate alle detrazioni di imposta e alle deduzioni dal reddito imponibile di cui all\u2019articolo 22.\n\tC\u2019\u00e8 da sottolineare (vedi lettera f) che le associazione di promozione sociale hanno la possibilit\u00e0, se il loro statuto lo consente, di svolgere, in parallelo all\u2019attivit\u00e0 istituzionale, una o pi\u00f9 attivit\u00e0 di natura cosiddetta \u201cimprenditoriale\u201d.\n" } ] }, { "id": 173, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Vorrei sapere cosa sono le Associazioni di Promozione Sociale." }, { "from": "gpt", "value": "La legge 7 dicembre 2000, n. 383\u00a0 \"Disciplina delle associazioni di promozione sociale\",\u00a0stabilisce che siano\u00a0considerate associazioni di promozione sociale le associazioni riconosciute e non riconosciute, i movimenti, i gruppi e i loro coordinamenti o federazioni costituiti al fine di svolgere attivit\u00e0 di utilit\u00e0 sociale a favore di associati o di terzi, senza finalit\u00e0 di lucro e nel pieno rispetto della libert\u00e0 e dignit\u00e0 degli associati. (Il fine di \u201cutilit\u00e0 sociale\u201d \u00e8 un ambito pi\u00f9 ampio di quello entro cui sono inserite le associazioni di volontariato o le Onlus).\nNon sono considerate associazioni di promozione sociale i partiti politici, le organizzazioni sindacali, le associazioni dei datori di lavoro, le associazioni professionali e di categoria e tutte le associazioni che hanno come finalit\u00e0 la tutela esclusiva di interessi economici degli associati. Non costituiscono altres\u00ec associazioni di promozione sociale i circoli privati e le associazioni comunque denominate che dispongono limitazioni con riferimento alle condizioni economiche e discriminazioni di qualsiasi natura in relazione all\u2019ammissione degli associati o prevedono il diritto di trasferimento, a qualsiasi titolo, della quota associativa o che\u00a0collegano, in qualsiasi forma, la partecipazione sociale alla titolarit\u00e0 di azioni o quote di natura patrimoniale.\u00a0\n\tLa stessa legge 383/2000 stabilisce che a livello nazionale (non quindi\u00a0su base regionale e provinciale come avviene per il volontariato) si istituisca un Registro nazionale delle associazioni di promozione sociale,\u00a0registro\u00a0istituito con Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 14 novembre 2001 n. 471.\n" } ] }, { "id": 174, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Ho costituito un'Associazione di Promozione Sociale. Chi posso assumere? Anche i soci?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019articolo 18 della legge 7 dicembre 2000, n. 383 stabilisce che le associazioni di promozione sociale si avvalgono prevalentemente delle attivit\u00e0 prestate in forma volontaria, libera e gratuita dai propri associati per il perseguimento dei fini istituzionali.\n\tLe associazioni possono, inoltre, in caso di particolare necessit\u00e0, assumere lavoratori dipendenti o avvalersi di prestazioni di lavoro autonomo, anche ricorrendo a propri associati.\n\tPer poter espletare le attivit\u00e0 istituzionali, i lavoratori che facciano parte di associazioni iscritte nei registri hanno diritto di usufruire delle forme di flessibilit\u00e0 dell\u2019orario di lavoro o delle turnazioni previste dai contratti o dagli accordi collettivi, compatibilmente con l\u2019organizzazione aziendale.\n\tQuesta legge istituisce un modello diverso da quello previsto in materia di associazioni di volontariato. Per le associazioni di promozione sociale, infatti, la qualifica di socio pu\u00f2 essere compatibile con la percezione di una retribuzione da parte dell\u2019associazione.\n\tAnche soggetti che non partecipano all\u2019associazione in qualit\u00e0 di soci possono prestare la loro attivit\u00e0 professionale secondo forme contrattuali tipiche come, ad esempio il rapporto di lavoro dipendente, o ad esso assimilato, il rapporto di lavoro a progetto, il rapporto di prestazione d\u2019opera professionale, il rapporto di prestazione d\u2019opera occasionale.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 175, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Lavoro nel settore non profit e vorrei costituire un'Associazione di Promozione Sociale. Quali sono i requisiti e la procedura\u00a0di iscrizione al Registro Nazionale?" }, { "from": "gpt", "value": "Trover\u00e0 tutte le indicazioni utili al suo caso nella Guida all'iscrizione disponibile sulla pagina del sito internet del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali dedicata al Registro Nazionale delle associazioni di promozione sociale.\n\tLa richiesta di iscrizione, comprensiva della documentazione, deve essere inoltrata\u00a0tassativamente a mezzo raccomandata a.r. al:\n\tMinistero del lavoro e delle politiche\u00a0sociali\n\tDirezione Generale per il volontariato, l\u2019associazionismo e le formazioni sociali \u2013 Divisione II\n\tVia Fornovo,\u00a08 \u2013 00192 Roma.\u00a0\u00a0\n\tNormativa di riferimento:Legge 7 dicembre 2000, n. 383Decreto del\u00a0Ministero del lavoro e delle politiche\u00a0sociali\u00a014 novembre 2001 n. 471\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 176, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E\u2019 possibile far subentrare un datore di lavoro ad un altro nel caso in cui questi, dopo aver fatto richiesta di assunzione, nelle more del rilascio del nulla osta, non sia pi\u00f9 interessato ad assumere?" }, { "from": "gpt", "value": "Non \u00e8 consentito il subentro di un datore di lavoro ad un altro nelle more del rilascio del nulla osta e comunque prima dell\u2019ingresso dello straniero in Italia. Pertanto, ove il datore di lavoro non sia pi\u00f9 interessato all\u2019assunzione, la procedura si arresta ed il nulla osta al lavoro eventualmente gi\u00e0 rilasciato e non ancora utilizzato, viene revocato. Tuttavia, il Ministero dell'Interno, con circolare n. 2570 del 07.07.2006\u00a0ha precisato che, nei soli casi di decesso del datore di lavoro o cessazione dell\u2019azienda, \u00e8 consentito il subentro nell\u2019assunzione da parte di un familiare del defunto - se si tratta di lavoro domestico -\u00a0o da parte della nuova azienda che abbia rilevato quella cessata, qualora\u00a0questi ultimi soggetti siano in possesso di tutti i requisiti di legge necessari e manifestino l'effettiva\u00a0volont\u00e0 di avvalersi di tale facolt\u00e0.\u00a0\nA tale scopo, il nuovo datore di lavoro dovr\u00e0 presentare allo Sportello unico competente una\u00a0specifica richiesta facendo riferimento all'istanza a suo tempo presentata, indicandone gli estremi, e\u00a0seguendo, quindi la successiva procedura prevista per l'assunzione del cittadino straniero.\n" } ] }, { "id": 177, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E\u2019 possibile richiedere la correzione di errori riscontrati in atti catastali e imputabili all\u2019ufficio?" }, { "from": "gpt", "value": "E\u2019 possibile richiedere con istanza di parte in carta semplice indirizzata all\u2019Ufficio provinciale\u00a0Territorio competente la correzione di errori\u00a0\u00a0imputabili all\u2019ufficio\u00a0riscontrati in atti catastali.\n\tLa parte interessata\u00a0 dovr\u00e0 indicare nell\u2019istanza la situazione riscontrata e gli estremi dell\u2019atto (tipo di atto, n\u00b0 di protocollo ed anno, comune interessato) che ha generato l\u2019errore.\nPer maggiori informazioni consultare il sito dell'Agenzia dell'Entrate.\n" } ] }, { "id": 178, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' obbligatorio\u00a0presentare denuncia di nuova costruzione e di\u00a0variazione urbana?" }, { "from": "gpt", "value": "A seguito di variazioni nello stato di immobili urbani (fusione di pi\u00f9 immobili, frazionamento in pi\u00f9 immobili, cambio di destinazione, ecc.), o costituzione di nuovi immobili avvenuta per edificazione di costruzione urbana, \u00e8 fatto obbligo ai possessori degli immobili di presentare denuncia in catasto.\nLa denuncia deve essere predisposta a firma di un tecnico abilitato alla redazione degli elaborati tecnici occorrenti.\nPer maggiori informazioni consultare il sito dell'Agenzia delle Entrate.\n" } ] }, { "id": 179, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quale\u00a0\u00e8 la corretta procedura per presentare proposizione di ricorso avverso gli atti catastali?" }, { "from": "gpt", "value": "Nei casi in cui il contribuente \u00e8 convinto della illegittimit\u00e0 o erroneit\u00e0 dell\u2019atto notificato dall\u2019ufficio pu\u00f2, in prima istanza, presentare ricorso dinanzi alla commissione tributaria provinciale, competente per territorio entro 60 giorni dalla data di notifica.\nPer maggiori informazioni consultare il sito dell'Agenzia delle Entrate.\n" } ] }, { "id": 180, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Vorrei sapere quali sono le attivit\u00e0 sottoposte alla normativa antincendio.\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Le attivit\u00e0 sottoposte alla normativa antincendi sono quelle comprese nella Tabella delle Attivit\u00e0 soggette (Decreto Ministeriale 16 febbraio 1982 modificata dal Decreto Ministeriale 27 marzo 1985 e dal Decreto Ministeriale 30 ottobre 1986).\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 181, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove \u00e8 possibile\u00a0trovare informazioni sulle attivit\u00e0 sportive svolte dai disabili?" }, { "from": "gpt", "value": "Il portale del Comitato Italiano Paralimpico\u00a0segnala tutte le novit\u00e0 riguardanti\u00a0le attivit\u00e0 sportive per le persone con disabilit\u00e0.\n\tIl Comitato Italiano Paralimpico \u00e8 l'Ente deputato a riconoscere e coordinare le Federazioni Sportive Paralimpiche che organizzano l'attivit\u00e0 sportiva per le persone disabili sul territorio nazionale.Tra i compiti istituzionali del Comitato\u00a0vi \u00e8, oltre alla preparazione delle squadre agonistiche in vista\u00a0dei Giochi Paralimpici,\u00a0la promozione a tutti i livelli della pratica sportiva delle persone disabili.\n" } ] }, { "id": 182, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come \u00e8 possibile\u00a0trovare su\u00a0internet un atto pubblicato a seguito di notifica per pubblici proclami?" }, { "from": "gpt", "value": "E' possibile consultare\u00a0gratuitamente il sito della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana, cercando il numero della G.U. d'interesse. Il Decreto Legislativo 7 marzo 2005 n. 82 \"Codice dell'Amministrazione digitale\", considera le pubblicazioni contenute su supporti informatici valide e rilevanti a tutti gli effetti di legge in quanto la riproduzione \u00e8 effettuata in modo tale da garantire la conformit\u00e0 dei documenti agli atti originali. La Gazzetta Ufficiale Telematica, distribuita in formato elettronico attraverso il sito www.gazzettaufficiale.it, ne attesta l'autenticit\u00e0. E' possibile richiedere l'abbonamento alla Gazzetta Ufficiale in formato cartaceo, ricevendo a pagamento presso il proprio recapito tutti i fascicoli pubblicati nelle Serie prescelte.\n\tNella sottoscrizione sono compresi i supplementi ordinari, nei quali vengono pubblicati quei provvedimenti che eccedono la normale dimensione del fascicolo semplice (36 - 48 pagine).\n\tGli abbonamenti sono annuali o semestrali e decorrono dalla registrazione dell'avvenuto pagamento per 365 o 183 giorni. Per la sottoscrizione di un nuovo abbonamento alla GAZZETTA UFFICIALE CARTACEA \u00e8 sufficiente recarsi sul sito www.gazzettaufficiale.it, cliccando sulla voce \"abbonamenti\", scegliere il tipo di abbonamento tra quelli offerti nel listino, compilare il modulo di adesione\u00a0ed inviarlo come indicato nel modulo stesso insieme alla copia del versamento eseguito secondo le modalit\u00e0 di pagamento previste.\n\t\u00a0\n\u00a0\n\u00a0\n\u00a0\n\u00a0\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 183, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono gli ausili forniti gratuitamente dal Servizio sanitario nazionale ai disabili visivi?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019elenco degli ausili per la disabilit\u00e0 visiva \u00e8 contenuto nel Nomenclatore tariffario protesi,\u00a0come stabilito dal Decreto ministeriale 27 agosto 1999 n. 332\u00a0che\u00a0individua le prestazioni di assistenza protesica\u00a0e ne definisce le modalita' di erogazione.\n" } ] }, { "id": 184, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quale normativa regola la fornitura di ausili\u00a0da parte del Servizio Sanitario Nazionale?\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto Ministeriale n. 332 del 1999 individua gli aventi diritto alla fornitura di ausili, protesi e ortesi a carico del Servizio Sanitario Nazionale secondo un procedimento analiticamente disciplinato.\nTale procedura si articola in:\u00a0prescrizione da parte del medico specialista del SSN competente per la patologia o la menomazione;\u00a0 autorizzazione alla fornitura da parte dell'ASL territorialmente competente;\u00a0 fornitura da parte dell'ASL e collaudo.\n" } ] }, { "id": 185, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa significa\u00a0autenticare la foto e qual \u00e8 la normativa di riferimento?" }, { "from": "gpt", "value": "L'autenticazione della fotografia consiste nell'attestazione da parte di un pubblico Ufficiale che la fotografia \u00e8 quella della persona interessata.\u00a0\nE' l'art. 34 (Legalizzazione di fotografie) del\u00a0Decreto\u00a0del Presidente\u00a0della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445\u00a0a prevedere che alla legalizzazione delle fotografie necessarie al rilascio di documenti personali debba provvedere, a richiesta dell'interessato, l'ufficio ricevente.\nLa necessit\u00e0 di esibizione di foto autenticata da parte dei cittadini deve essere esplicitamente prevista per legge e il ricorso agli uffici comunali e' possibile solo quando la foto debba essere prodotta ad una pubblica amministrazione. Rimangono quindi esclusi i rapporti con uffici privati.\nLe fotografie per il rilascio dei documenti personali sono, dunque,\u00a0autenticate direttamente dall'ufficio competente a rilasciare il documento richiesto (ad es. le fotografie per il passaporto possono essere direttamente autenticate dalla Questura);\u00a0in alternativa possono essere autenticate\u00a0\u00a0presso gli sportelli dell'Ufficio Anagrafe deli Comuni,\u00a0presentandosi personalmente (se l'interessato \u00e8 minore di 15 anni deve essere accompagnato da un genitore) con la foto da autenticare ed un documento d'identit\u00e0 valido.\nLa\u00a0legalizzazione\u00a0delle fotografie prescritte per il rilascio dei\u00a0documenti\u00a0personali\u00a0non\u00a0\u00e8 soggetta all'obbligo del pagamento dell'imposta di bollo.\nUna Circolare (MIACEL n. 3/95) del Ministero dell'Interno ha stabilito che non \u00e8 consentito autenticare fotografie per uso privato come iscrizioni a circoli, associazioni sportive, banche, palestre, ecc.\nPer approfondimenti: Ministero dell'Interno\n" } ] }, { "id": 186, "conversations": [ { "from": "human", "value": "La firma apposta sulla domanda per la partecipazione ad un\u00a0concorso pubblico deve essere autenticata?" }, { "from": "gpt", "value": "No, il Decreto del Presidente\u00a0della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa) all'articolo 39 (Domande per la partecipazione a concorsi pubblici) chiarisce che non\u00a0sono soggette ad autenticazione di firma le domande di partecipazione a:\n" } ] }, { "id": 187, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Le pubbliche amministrazioni verificano le dichiarazioni oggetto delle dichiarazioni sostitutive di certificazione e dell'atto di notoriet\u00e0?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto\u00a0del Presidente\u00a0della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa) prevede che le pubbliche amministrazioni si adoperino per effettuare controlli ed accertamenti.\nIn particolare, l'articolo 71 (Modalit\u00e0 dei controlli) del gi\u00e0 citato decreto stabilisce che le\u00a0 amministrazioni sono tenute ad effettuare idonei controlli, anche a campione, e in tutti i casi in cui sorgono fondati dubbi,\u00a0sulla veridicit\u00e0 delle dichiarazioni sostitutive di cui agli articoli 46 e 47 dello stesso decreto.\nPA procedente\nI\u00a0controlli relativi alle dichiarazioni\u00a0sostitutive\u00a0di certificazione sono effettuati dalla PA procedente, secondo le modalit\u00e0 previste dall'articolo 43 (Accertamenti d'Ufficio), consultando direttamente gli archivi dell'amministrazione\u00a0certificante,\u00a0ovvero richiedendo alla medesima, anche attraverso strumenti informatici o telematici, conferma scritta della\u00a0 corrispondenza\u00a0 di\u00a0 quanto\u00a0 dichiarato\u00a0 con\u00a0 le risultanze dei registri da questa custoditi. Se le dichiarazioni di cui agli articoli 46 e 47 presentano delle\u00a0irregolarit\u00e0\u00a0o\u00a0delle\u00a0omissioni\u00a0rilevabili\u00a0d'ufficio, ma non costituenti falsit\u00e0, il\u00a0funzionario\u00a0competente\u00a0a\u00a0ricevere\u00a0la documentazione\u00a0informa l'interessato\u00a0dell'irregolarit\u00e0 perch\u00e8 provveda alla regolarizzazione\u00a0o\u00a0al completamento della dichiarazione; in mancanza il procedimento non ha seguito.\nPA certificante\nSe il controllo si riferisce a dichiarazioni\u00a0sostitutive\u00a0presentate\u00a0ai\u00a0privati, che\u00a0vi\u00a0consentono, l'amministrazione\u00a0competente per il rilascio della\u00a0relativa certificazione,\u00a0previa\u00a0definizione di appositi accordi,\u00a0\u00e8 tenuta a fornire, su richiesta del soggetto privato corredata dal consenso del dichiarante,\u00a0conferma\u00a0scritta,\u00a0anche attraverso l'uso di strumenti informatici\u00a0o\u00a0telematici, della corrispondenza di quanto dichiarato con le risultanze dei dati da essa custoditi.\nLa stessa norma (art. 72 - Responsabilit\u00e0 in\u00a0materia\u00a0di\u00a0accertamento\u00a0d'ufficio\u00a0e\u00a0di esecuzione dei controlli) stabilisce anche che per favorire l'accertamento d'ufficio e consentire le varie attivit\u00e0 di controllo sopra descritte, le amministrazioni certificanti devono individuare un ufficio responsabile per tutte le attivit\u00e0\u00a0volte a\u00a0gestire,\u00a0garantire\u00a0e verificare la trasmissione dei dati o l'accesso diretto\u00a0agli\u00a0stessi da parte delle amministrazioni procedenti. Le stesse PA per il tramite dell'ufficio\u00a0\u00a0individuato devono\u00a0rendere\u00a0\u00a0note (con pubblicazione sul proprio sito istituzionale), le\u00a0 misure organizzative\u00a0 adottate\u00a0per\u00a0l'efficiente, efficace\u00a0e tempestiva acquisizione d'ufficio dei dati e per l'effettuazione\u00a0 dei\u00a0controlli medesimi, nonch\u00e8le modalit\u00e0 per la loro esecuzione.\n\tSe entro 30 giorni da una richiesta di controllo una PA non risponde, ci\u00f2 costituisce violazione dei doveri d'ufficio e la mancata risposta alla richiesta viene\u00a0presa in\u00a0considerazione\u00a0ai\u00a0fini\u00a0della\u00a0 misurazione\u00a0 e\u00a0 della valutazione\u00a0della\u00a0performance individuale\u00a0dei responsabili dell'omissione.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 188, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Le informazioni contenute nelle \"dichiarazioni sostitutive\" devono essere acquisite d'ufficio dalle pubbliche amministrazioni?" }, { "from": "gpt", "value": "Secondo quanto disposto dall'articolo\u00a043, comma 1, del\u00a0Decreto\u00a0del Presidente\u00a0della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445\u00a0(Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa), cos\u00ec come modificato dall'art. 15 della\u00a0Legge 12 novembre 2011, n. 183, le Pubbliche Amministrazioni e\u00a0 i\u00a0 gestori\u00a0 di\u00a0 pubblici servizi sono tenuti ad acquisire d'ufficio\u00a0 le\u00a0 informazioni\u00a0 oggetto delle dichiarazioni sostitutive di cui agli articoli 46 e 47 del gi\u00e0 citato decreto, nonche' tutti i dati e i documenti che\u00a0 siano\u00a0 in\u00a0 possesso\u00a0 delle\u00a0 pubbliche amministrazioni, previa indicazione, da parte dell'interessato, degli elementi indispensabili per il reperimento delle informazioni\u00a0 o\u00a0 dei dati richiesti, ovvero\u00a0 ad\u00a0 accettare\u00a0 la\u00a0 dichiarazione\u00a0 sostitutiva prodotta dall'interessato.\nPer quanto attiene le informazioni oggetto delle\u00a0dichiarazioni sostitutive,\u00a0si rimanda alla consultazione del Decreto\u00a0del Presidente\u00a0della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445.\n" } ] }, { "id": 189, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono previsti controlli da parte delle pubbliche amministrazioni sulla veridicit\u00e0 del contenuto delle dichiarazioni sostitutive?\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Il sistema dei controlli sulle dichiarazioni sostitutive presentate alla Pubblica Amministrazione o ai privati\u00a0\u00e8 disciplinato dall'articolo 71 del\u00a0Decreto\u00a0del Presidente\u00a0della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 \u00a0(Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa) che dispone:\n\t\u00a0\nModalit\u00e0 dei controlli\nLe amministrazioni procedenti sono tenute ad effettuare idonei\u00a0controlli, anche a campione, e in tutti i casi in cui sorgono fondati\u00a0dubbi, sulla veridicit\u00e0 delle dichiarazioni sostitutive di cui agli articoli 46 e 47 del gi\u00e0 citato decreto.\nI controlli riguardanti le dichiarazioni sostitutive di\u00a0certificazione sono effettuati dall'amministrazione procedente con le\u00a0modalit\u00e0, di cui all'articolo 43 dello stesso decreto,\u00a0consultando direttamente gli archivi\u00a0dell'amministrazione certificante ovvero richiedendo alla medesima, anche attraverso strumenti informatici o telematici, conferma scritta\u00a0della corrispondenza di quanto dichiarato con le risultanze dei\u00a0registri da questa custoditi. \nQualora le dichiarazioni di cui sopra presentino\u00a0delle irregolarit\u00e0 o delle omissioni rilevabili d'ufficio, non\u00a0costituenti falsit\u00e0, il funzionario competente a ricevere la\u00a0documentazione da' notizia all'interessato di tale irregolarit\u00e0. Questi\u00a0\u00e8 tenuto alla regolarizzazione o al completamento della\u00a0dichiarazione; in mancanza il procedimento non ha seguito. Qualora il controllo riguardi dichiarazioni sostitutive\u00a0presentate ai privati, che vi consentono, l'amministrazione competente per il rilascio della relativa\u00a0certificazione, previa definizione di appositi accordi,\u00a0\u00e8 tenuta a\u00a0fornire, su richiesta del soggetto privato corredata dal consenso del\u00a0dichiarante, conferma scritta, anche attraverso l'uso di strumenti\u00a0informatici o telematici, della corrispondenza di quanto dichiarato\u00a0con le risultanze dei dati da essa custoditi.\n" } ] }, { "id": 190, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa \u00e8 la dichiarazione sostitutiva di\u00a0atto di notoriet\u00e0?" }, { "from": "gpt", "value": "La dichiarazione sostitutiva di atto di notoriet\u00e0 \u00e8 una misura di semplificazione costituita \u00a0 da una dichiarazione resa e sottoscritta\u00a0alla PA dal cittadino interessato sotto la propria responsabilit\u00e0 \u00a0e che \u00a0concerne:\n" } ] }, { "id": 191, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le conseguenze che derivano dall'illecito utilizzo delle autocertificazioni?" }, { "from": "gpt", "value": "Qualora, a seguito di\u00a0\"idonei controlli, anche a campione,\" di cui agli artt. 71 e 72 del\u00a0Decreto\u00a0del Presidente\u00a0della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445\u00a0(Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa), sulla veridicit\u00e0 delle dichiarazioni sostitutive emergano falsit\u00e0, scattano le conseguenze, civili e penali, a carico dell'autore delle falsit\u00e0 stesse.\nConseguenze Civili\nLe conseguenze di ambito civile che derivano dall'illecito utilizzo delle autocertificazioni sono disciplinate dall'articolo 75 - Decadenza dai benefici -\u00a0del gi\u00e0 citato decreto,\u00a0che prevede: \"fermo\u00a0 restando\u00a0 quanto\u00a0 previsto dall'articolo 76, qualora dal controllo\u00a0emerga\u00a0la\u00a0non veridicit\u00e0 del contenuto\u00a0 della\u00a0 dichiarazione,\u00a0il\u00a0 dichiarante decade dai benefici eventualmente\u00a0conseguenti al provvedimento emanato sulla base della dichiarazione non veritiera\".\nConseguenze Penali\nL'articolo 76\u00a0 - Norme Penali -\u00a0del gi\u00e0 citato decreto individua quali sono le fattispecie di comportamenti illeciti in ambito di utilizzo delle autocertificazioni che configurano reati previsti e puniti dal Codice Penale e delle leggi speciali in materia. L'illecito \u00e8\u00a0 riferibile a chiunque rilascia dichiarazioni mendaci, forma atti falsi o ne fa uso nei casi previsti dallo stesso decreto. La stessa norma chiarisce che l'esibizione di un atto contenente dati non pi\u00f9 rispondenti a verit\u00e0 equivale ad uso di atto falso e che se\u00a0 i\u00a0 reati\u00a0sopra indicati\u00a0sono commessi per ottenere\u00a0 la\u00a0 nomina\u00a0 ad\u00a0 un\u00a0 pubblico\u00a0 ufficio\u00a0 o\u00a0 l'autorizzazione all'esercizio\u00a0 di\u00a0 una\u00a0 professione o arte, il giudice, nei casi piu' gravi, pu\u00f2 applicare l'interdizione temporanea dai pubblici uffici o dalla professione e arte.\n" } ] }, { "id": 192, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quale norma regola l'autocertificazione?" }, { "from": "gpt", "value": "L'autocertificazione, cio\u00e8 la dichiarazione che sostituisce la produzione di certificati nei rapporti con la pubblica amministrazione, ma anche con i gestori di servizi pubblici e con i privati che vi consentono, \u00e8 regolata dal Decreto\u00a0del Presidente\u00a0della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 (Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamenti in materia di documentazione amministrativa) e rappresenta la possibilit\u00e0 per il cittadino che le stesse notizie/informazioni gi\u00e0 presenti in un registro pubblico vengano acquisite d'ufficio dalla pubblica amministrazione procedente.\nIl\u00a0sopra citato decreto, in particolare al Capo III,\u00a0Sezione\u00a0V - Norme in materia di dichiarazioni sostitutive - definisce e determina l'utilizzo dello strumento dell'autocertificazione.\nSi vedano nello specifico:\n" } ] }, { "id": 193, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Gli immigrati possono utilizzare le dichiarazioni sostitutive\u00a0anche per i procedimenti disciplinati dal Testo Unico Immigrazione (D.lgs. 286/98) e dal relativo regolamento di attuazione (D.P.R. 394/99)?" }, { "from": "gpt", "value": "No, come chiarito dall'articolo 3 comma 3 del Decreto Legge\u00a030 dicembre 2013,\u00a0n. 150, solo a\u00a0partire da luglio 2014\u00a0la materia della certificazione relativa alla \"disciplina dell'immigrazione e della condizione dello straniero\" ricadr\u00e0 nel campo di applicazione del Decreto\u00a0del Presidente\u00a0della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa) e pertanto sar\u00e0 possibile utilizzare le dichiarazioni sostitutive\u00a0anche per i procedimenti disciplinati dal Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286, cosiddetto Testo Unico Immigrazione, e dal Decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n.394, ovvero il\u00a0relativo regolamento di attuazione.\nInfatti, a seguito del combinato disposto del D. L. 150/2013, Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 26 giugno 2013, della Circolare del Ministero dell'Interno 22412 del 3 luglio 2013, della Legge 24 dicembre 2012, n. 228 cosidetta Legge di stabilit\u00e0 2012, del\u00a0Decreto-legge 9 febbraio 2012, n. 5, convertito con modificazioni con la\u00a0Legge 4 aprile 2012, n. 35,\u00a0entreranno in vigore solo a luglio 2014 le norme che prevedono la soppressione all'articolo 3, comma 2, del\u00a0D.P.R. 445/2000\u00a0(Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa) delle parole \"fatte salve le speciali disposizioni contenute nelle leggi e nei regolamenti concernenti la disciplina\u00a0 dell'immigrazione\u00a0 e\u00a0 la condizione dello straniero\" e le norme che prevedono la soppressione all'articolo 2, comma 1,\u00a0del D.P.R. 394/1999 (ovvero il\u00a0regolamento di attuazione del\u00a0D. Lgs. 286/1998 cosiddetto Testo Unico Immigrazione) delle parole \"fatte salve\u00a0 le\u00a0 disposizioni del testo unico o del presente regolamento che prevedono l'esibizione o la produzione di specifici documenti\".\nQuindi\u00a0fino al 30/06/2014, i cittadini stranieri regolarmente soggiornanti in Italia\u00a0potranno\u00a0autocertificare solo stati, fatti e qualit\u00e0 personali certificabili o attestabili da parte di soggetti pubblici o privati italiani,\u00a0e comunque non\u00a0nei casi (ad es. istanze relativi\u00a0a permessi di soggiorno e ricongiungimenti familiari)\u00a0in cui l'esibizione o la produzione di specifici documenti derivi da disposizioni del\u00a0D. Lgs. 286/1998, cosiddetto Testo Unico Immigrazione, o del D.P.R. 394/1999, il\u00a0relativo regolamento di attuazione, come ai sensi dell'art. 40 comma 2 del\u00a0D.P.R. 445/2000\u00a0(Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa).\nA partire da luglio 2014 invece\u00a0i cittadini stranieri saranno equiparati agli\u00a0italiani riguardo alla possibilita' di ricorrere a dichiarazioni sostitutive nei rapporti con la Pubblica Amministrazione: pertanto\u00a0gli immigrati potranno produrre le autocertificazioni e sar\u00e0 l'amministrazione ad acquisire d'ufficio la prescritta documentazione in materia di immigrazione. Ad ogni modo, le dichiarazioni sostitutive di cui agli artt. 46 e 47 del D.P.R. 445/2000\u00a0possono essere utilizzate limitatamente agli stati, fatti e qualit\u00e0 personali certificabili o attestabili da soggetti pubblici in Italia.\n" } ] }, { "id": 194, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile conoscere quante auto, e di che tipo,\u00a0ha in dotazione una pubblica amministrazione?" }, { "from": "gpt", "value": "Si pu\u00f2 conoscere\u00a0il numero delle auto possedute da un ente pubblico (Enti Locali, Enti Centrali, Ministeri, Agenzie, Asl....) consultando le informazioni\u00a0disponibili sul sito internet Censimento Auto PA\u00a0\u00a0ed accedendo alla\u00a0Banca Dati Pubblica del Censimento permanente delle auto di servizio della pubblica amministrazione.\nIl monitoraggio\nCon apposita normativa\u00a0sulla stabilizzazione finanziaria ed in particolare con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri (D.P.C.M. approvato il 3 agosto 2011 - Utilizzo delle autovetture di servizio e di rappresentanza da parte delle pubbliche amministrazioni), \u00e8 stato disciplinato l'uso delle autovetture nella Pubblica Amministrazione, oltre che prevedendo una drastica limitazione del numero di assegnatari aventi diritto all'uso della autovettura di servizio in via esclusiva e non esclusiva, anche istituendo un censimento permanente (art. 5), rendendo obbligatoria, per le PA,\u00a0la comunicazione in via telematica dell'elenco delle autovetture a qualunque titolo possedute e utilizzate, anche se fornite da altre amministrazioni pubbliche, specificandone le modalit\u00e0 di utilizzo.\nLa Banca Dati\nLe informazioni raccolte, tramite specifico questionario predisposto, riguardano:\u00a0\n" } ] }, { "id": 195, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A chi bisogna rivolgersi per tutelare\u00a0un minore\u00a0da alcune trasmissioni televisive?" }, { "from": "gpt", "value": "L'Autorit\u00e0 per le garanzie nelle comunicazioni, assicura la\u00a0tutela dei minori nelle trasmissioni radiotelevisive e in generale il monitoraggio delle trasmissioni televisive, secondo quanto stabilito dall\u2019articolo 1, comma 6 lett. b) n.6 della\u00a0Legge 31 luglio 1997, n. 249 (Istituzione dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni e norme sui sistemi delle telecomunicazioni e radiotelevisivo).\nLe modalit\u00e0 operative del monitoraggio dell\u2019Autorit\u00e0 sono le seguenti:\n" } ] }, { "id": 196, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dovendo avviare un'attivit\u00e0 commerciale su area privata ho necessit\u00e0 di sapere quali sono i limiti della superficie di vendita per qualificare l'attivit\u00e0 come esercizio di vicinato o media struttura." }, { "from": "gpt", "value": "In base all'art. 4 del Decreto Legge 31 marzo 1998, n. 114 vi sono delle differenze nella qualificazione degli esercizi di vicinato e delle medie strutture di vendita in base alle dimensioni del Comune:\n- Gli esercizi di vicinato sono quelli aventi superficie di vendita non superiore a 150 mq. nei\u00a0 comuni con popolazione residente inferiore a 10.000\u00a0 abitanti e non superiore\u00a0 a 250\u00a0 mq. nei\u00a0 comuni con\u00a0 popolazione residente superiore a 10.000 abitanti;\n- Le medie strutture di vendita riguardano gli esercizi aventi superficie superiore ai limiti stabiliti per gli esercizi di vicinato e fino a 1.500 mq nei comuni con popolazione residente\u00a0 inferiore a 10.000 abitanti e a 2.500 mq. nei comuni con popolazione residente superiore a 10.000 abitanti.\n" } ] }, { "id": 197, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i sistemi di sicurezza da adottare per trasportare i bambini in automobile?" }, { "from": "gpt", "value": "Con l'entrata in vigore, dal 14 aprile 2006, del Decreto Legislativo 13 marzo 2006 n. 150, \u00e8 stato modificato l'art. 172 del Codice della Strada: \"Uso delle cinture di sicurezza e dei sistemi di ritenuta per bambini\".\nI dispositivi utilizzabili sono di due tipi: seggiolini e adattatori. I dispositivi di ritenuta sono obbligatori dalla nascita fino al raggiungimento di 36 chili di peso: fino a 18 kg si possono usare solo i seggiolini, oltre questo peso si possono utilizzare anche gli adattatori. Quest'ultimi sono dei piccoli sedili che, sollevando il bambino, permettono di usare le cinture di sicurezza dell'auto che per\u00f2 vanno passate sotto le alette poste ai lati, in senso longitudinale al torace.\nInoltre, bisogna tener presente che:\n" } ] }, { "id": 198, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove trovo informazioni sui bandi di gara nel settore dei beni culturali?" }, { "from": "gpt", "value": "Sul sito del Ministero per i Beni e le Attivit\u00e0 culturali \u00e8 possibile visionare i bandi di gara pubblicati presso l'amministrazione centrale e le sedi periferiche del Ministero in tutta Italia.\n\tPer dettagli collegarsi alla pagina\u00a0Bandi non ancora scaduti o non ancora assegnati\u00a0del sito del Ministero.\n" } ] }, { "id": 199, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un invalido grave che risiede in un appartamento di propriet\u00e0 sito in un condominio pu\u00f2 installare un servoscala per raggiungere l'ascensore? Quale procedura occorre seguire?" }, { "from": "gpt", "value": "La Legge 9 gennaio 1989, n. 13\u00a0detta le disposizioni per favorire il superamento e l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati; secondo quanto stabilito dall'art. 2 della stessa legge \u00e8 possibile richiedere all'assemblea condominiale la deliberazione sulla richiesta di installazione del bene volto al superamento della barriera architettonica. Il portatore di handicap deve avanzare richiesta scritta all'assemblea condominiale, la cui deliberazione \u00e8 approvata in prima o in seconda convocazione, con le maggioranze previste dall'art. 1136, secondo e terzo comma del codice civile.\nNel\u00a0caso in cui il condominio rifiuti di assumere o non assuma, entro tre mesi dalla richiesta fatta per iscritto, le\u00a0deliberazioni,\u00a0i portatori di handicap o chi ne esercita la tutela o la potesta' possono\u00a0 installare,\u00a0a\u00a0proprie spese,\u00a0servoscala nonche' strutture mobili e facilmente rimovibili e possono\u00a0 anche\u00a0 modificare l'ampiezza\u00a0 delle\u00a0 porte\u00a0 d'accesso,\u00a0al fine di rendere piu' agevole l'accesso agli edifici, agli ascensori e alle rampe dei garages.\n" } ] }, { "id": 200, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove si possono trovare informazioni relative a dazi, imposte e\u00a0tariffe applicabili nei diversi Paesi del mondo?" }, { "from": "gpt", "value": "La Banca Dati\u00a0sulle barriere commerciali (in lingua inglese) \u00e8 un servizio offerto dalla Direzione Generale Commercio della Commissione europea che permette di conoscere informazioni su dazi, imposte e tariffe in tutti i Paesi del mondo.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 201, "conversations": [ { "from": "human", "value": "La contribuzione figurativa prevista per i centralinisti telefonici ipovedenti spetta anche a chi, essendo ipovedente,\u00a0svolge altre attivit\u00e0 lavorative?\u00a0\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Si, l'art. 2 della Legge 28 marzo 1991, n. 120\" precisa\u00a0che le attivit\u00e0 lavorative dei non vedenti sono considerate particolarmente usuranti; conseguentemente il beneficio di quattro mesi di contribuzione figurativa, previsto precedentemente\u00a0solo per i centralinisti non vedenti (art. 9 della Legge 29 marzo\u00a01985, n.113), viene esteso a tutti i lavoratori non vedenti, intendendo per tali coloro che sono colpiti da cecit\u00e0 assoluta o hanno un residuo visivo non superiore ad un decimo in entrambi gli occhi con eventuale correzione (INPS - Lavoratori non vedenti).\n" } ] }, { "id": 202, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cambiato fornitore della luce, sono arrivate due bollette per lo stesso periodo:\u00a0avendole pagandole entrambe,\u00a0come\u00a0chiedere il rimborso?" }, { "from": "gpt", "value": "La doppia fatturazione si verifica quando il cliente che ha cambiato l'impresa di vendita riceve per lo stesso periodo di consumo una bolletta dal vecchio venditore e una da quello nuovo.\nIl cliente deve inviare la richiesta di rettifica al venditore con cui non ha avuto alcun contratto di fornitura nel periodo di consumo oggetto della bolletta. Se il cliente invia la richiesta di rettifica al venditore sbagliato, quest'ultimo \u00e8 tenuto a informare il cliente dell'errore entro 30 giorni solari, cio\u00e8 secondo i tempi previsti per la risposta alle richieste di informazione.\nSe il venditore ha effettivamente fatturato consumi relativi a un periodo in cui il cliente non era pi\u00f9 suo cliente, deve provvedere alla rettifica di fatturazione ed eventualmente ad accreditargli le somme non dovute, gi\u00e0 pagate, entro 20 giorni solari dalla data in cui ha ricevuto la richiesta scritta di rettifica di fatturazione.\nPer approfondimenti: Atlante del consumatore di energia\n" } ] }, { "id": 203, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quanto tempo\u00a0e' obbligatorio conservare, per eventuali riscontri, le ricevute delle\u00a0bollette delle utenze (acqua, luce, gas, ...)?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Codice civile - Libro Sesto della Tutela dei Diritti\u00a0- art. 2948, prevede che \"tutto ci\u00f2 che deve pagarsi periodicamente ad anno nonche' tutto cio' che dev'essere pagato in riferimento all'anno o alla frazione di anno, cada in prescrizione dopo 5 anni\".\n\tLa prescrizione e' un mezzo con cui l'ordinamento giuridico opera l'estinzione dei diritti quando il titolare non li esercita entro il termine previsto dalla legge (codice civile, art.2934 e segg.).\n\tL'interruzione della prescrizione, che toglie ogni valore al tempo anteriormente trascorso, puo' avvenire per diversi motivi. Tipicamente ha luogo quando il diritto viene esercitato dal titolare tramite notificazione di un atto con il quale si inizia un giudizio o di una richiesta scritta , la cosiddetta 'costituzione in mora', che puo' contenere o meno un termine\u00a0 (codice civile, art.1219 e segg.). Tutte le volte che il termine si interrompe, infatti, inizia un nuovo periodo prescrittivo analogo al precedente.\n" } ] }, { "id": 204, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Stipulato alcuni mesi fa un contratto con un gestore di telefonia, in base al quale si sarebbe goduto di una tariffa promozionale fino a fine anno, ad oggi la linea non \u00e8 stata ancora attivata. Cosa fare?" }, { "from": "gpt", "value": "Quando si firma un nuovo contratto con un gestore telefonico \u00e8 necessario fornire subito alla societ\u00e0 il codice di migrazione. Si tratta di una sequenza di numeri simile ad un codice fiscale, necessaria per completare il passaggio da un gestore ad un altro. Il codice, introdotto nel 2007 dall'Autorit\u00e0 per le garanzie nelle Comunicazioni) \u00e8 indicato nella bolletta o va richiesta al proprio operatore, che \u00e8 obbligato a fornirlo. Se non lo avesse fatto, pu\u00f2 essere questa la causa del disguido. Nel caso in cui dovesse continuare ad avere problemi\u00a0a passare con il nuovo operatore, pu\u00f2 inviare una segnalazione all'Autorit\u00e0, scaricando il modulo\u00a0D\u00a0appositamente predisposto dall\u2019Autorit\u00e0 per l'invio telematico delle denunce ai sensi della delibera n. 496/10/CONS.\n" } ] }, { "id": 205, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In quali casi viene emesso l\u2019avviso bonario per il mancato pagamento del bollo auto?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019avviso bonario viene emesso per competenza\u00a0dalle regioni quando il versamento \u00e8:\n- omesso: il versamento \u00e8 omesso quando nell\u2019archivio versamenti risulta assente per l\u2019anno sottoposto a controllo;\n- insufficiente: il versamento \u00e8 insufficiente quando la somma versata \u00e8 inferiore al dovuto;\n- tardivo: il versamento \u00e8 tardivo quando \u00e8 effettuato oltre il termine utile di pagamento;\n- insufficiente e tardivo: il versamento, oltre ad essere inferiore al dovuto, \u00e8 anche corrisposto oltre il termine ultimo di pagamento.\nSe l\u2019avviso bonario non viene pagato l\u2019avviso passa in ingiunzione e al contribuente viene inviato l\u2019atto di accertamento.\u00a0Qualora anche l'atto di accertamento non venga pagato il contribuente riceve la cartella esattoriale da parte del concessionario della riscossione.\nPer approfondimenti: ACI\n" } ] }, { "id": 206, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove pagare il bollo auto?" }, { "from": "gpt", "value": "Il pagamento\u00a0pu\u00f2 essere effettuato presso:\n" } ] }, { "id": 207, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Se entro l\u2019ultimo giorno utile al pagamento si subisce il furto del veicolo, bisogna pagare il bollo?" }, { "from": "gpt", "value": "Qualora si sia\u00a0residenti nelle Regioni convenzionate con ACI si puo' fare riferimento alle indicazioni fornite per la\u00a0propria regione di appartenenza\u00a0nella\u00a0sezione ACI dedicata. In caso contrario\u00a0occorre attenersi alle disposizioni impartite dalle singole Regioni, generalmente riportate nella sezione tributi del loro sito web.\nPer il furto va sempre effettuata la denuncia presso gli organi di Pubblica Sicurezza ed annotata la perdita di possesso al Pubblico Registro Automobilistico\u00a0(PRA).\nPer approfondimenti:\u00a0Furto del veicolo\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 208, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quando e perch\u00e9 un veicolo viene radiato d'ufficio?" }, { "from": "gpt", "value": "Ai sensi dell\u2019art. 96 del\u00a0Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285\u00a0\"Nuovo Codice della Strada\"\u00a0- Adempimenti conseguenti al mancato pagamento della tassa automobilistica, \"Fermo restando le procedure di recupero degli importi dovuti per le tasse automobilistiche, l\u2019ACI, qualora accerti il mancato pagamento di detti tributi per almeno tre anni consecutivi, notifica al proprietario del veicolo la richiesta dei motivi dell\u2019inadempimento e, ove non sia dimostrato l\u2019effettuato pagamento entro trenta giorni dalla data di tale notifica, chiede la cancellazione d\u2019ufficio del veicolo dagli archivi PRA, che ne d\u00e0 comunicazione al competente ufficio della Direzione generale della Motorizzazione Civile per il ritiro d\u2019ufficio delle targhe e della carta di circolazione tramite gli organi di polizia, con le modalit\u00e0 stabilite con decreto del Ministro delle Finanze, sentito il Ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture\".\nDal\u00a01 gennaio 2013 non \u00e8 pi\u00f9 consentito presentare istanza di opposizione alla radiazione d'ufficio gi\u00e0 registrata.\nCon la radiazione d\u2019ufficio l'obbligo del pagamento del bollo cessa a partire dall\u2019anno successivo al triennio di radiazione.\nPer approfondimenti: ACI\n" } ] }, { "id": 209, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In quali casi si ha diritto ad una riduzione del bollo?" }, { "from": "gpt", "value": "Le riduzioni o esenzioni variano a seconda della Regione/provincia autonoma di residenza dell'intestatario del veicolo.\nIn linea generale, le riduzioni/esenzioni sono previste per:\n1) Gli autobus ad uso noleggio da rimessa con/senza conducente o di linea.\n2) I veicoli uso privato noleggio da rimessa locazione con conducente.\n3) I veicoli alimentati \u201cesclusivamente\u201d a GPL o metano, se conformi alle Direttive Cee sulle emissioni inquinanti.\n4) Le autovetture adibite al servizio pubblico da piazza (taxi).\n5) Gli autoveicoli uso scuola guida.\n6) I veicoli a motore elettrico sono esenti per i primi 5 anni.\n7) I veicoli con alimentazione a idrogeno o ibrida elettrica e termica.\n8) Gli autoveicoli adibiti ad uso specifico: trasporto latte, immondizie, carni macellate fresche,spurgo pozzi neri, generi monopoli di stato.\n9) Gli autocarri di peso complessivo pari o superiore a 12 tonnellate muniti di sospensione asse motore pneumatica o equivalente.\n10) I veicoli con alimentazione doppia hanno diritto ad agevolazioni solo in alcune Regioni/Province autonome.\nPer approfondimenti: ACI\n" } ] }, { "id": 210, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quando bisogna pagare il bollo di un veicolo nuovo o gi\u00e0 circolante?" }, { "from": "gpt", "value": "Il \"primo bollo\" per un veicolo nuovo deve essere versato entro l'ultimo giorno del mese di immatricolazione. Se per\u00f2 quest'ultima \u00e8 avvenuta negli ultimi dieci giorni del mese, si pu\u00f2 pagare anche nel corso del mese successivo a quello di immatricolazione. La data di immatricolazione si rileva dalla carta di circolazione. Il pagamento \u00e8 dovuto a decorrere dal mese in cui avviene l'immatricolazione conteggiando per intero la prima mensilit\u00e0, anche se l'immatricolazione \u00e8 avvenuta nell'ultimo giorno del mese.\nQuando l'auto viene acquistata usata presso un rivenditore autorizzato, possono verificarsi due ipotesi:\na) se l'auto ha un bollo in corso di validit\u00e0 occorre rispettare la periodicit\u00e0 acquisita e pagare, secondo le normali regole, entro il mese successivo alla scadenza;\nb) se invece il concessionario ha chiesto l'esenzione dell'auto consegnata per la rivendita, si applicano le regole previste per il primo pagamento dei veicoli nuovi. Bisogna eseguire il primo versamento entro il mese durante il quale il veicolo \u00e8 stato acquistato, prendendo come riferimento la data dell'atto di vendita. Se per\u00f2 l'atto di vendita \u00e8 stato redatto negli ultimi dieci giorni del mese, il pagamento si pu\u00f2 effettuare anche entro il mese solare successivo.\nLa tassa automobilistica per i veicoli gi\u00e0 circolanti va pagata nel corso del mese successivo alla scadenza dell'ultimo bollo precedente.\nSe l'ultimo giorno utile per effettuare il pagamento cade di sabato o di giorno festivo, il termine ultimo slitta al giorno feriale immediatamente successivo.\nPer approfondimenti: ACI\n" } ] }, { "id": 211, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Se si vende un veicolo entro l\u2019ultimo giorno utile al pagamento, bisogna pagare il bollo?" }, { "from": "gpt", "value": "Se il veicolo viene venduto entro l'ultimo giorno utile al pagamento del bollo, obbligato al pagamento \u00e8 l\u2019acquirente, cio\u00e8 il soggetto che risulti essere proprietario del veicolo all\u2019ultimo giorno utile per il pagamento del bollo.\u00a0Ad ogni buon conto occorre in tutti i casi verificare cosa stabilisce la propria regione di residenza.\nPer approfondimenti:\u00a0ACI\n" } ] }, { "id": 212, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A quali tipologie di disabilit\u00e0 e per quali veicoli viene riconosciuta l\u2019esenzione dal pagamento della tassa automobilistica?" }, { "from": "gpt", "value": "\u00a0L\u2019esenzione dal pagamento del bollo\u00a0auto \u00e8 riconosciuta solo nei seguenti casi:\n" } ] }, { "id": 213, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In quali casi si pu\u00f2 richiedere il rimborso della tassa automobilistica?" }, { "from": "gpt", "value": "Le competenze in materia di tasse automobilistiche, dal 1\u00b0 gennaio 1999, sono state trasferite dalla legge alle Regioni a Statuto Ordinario ed alle Province Autonome di Bolzano - Alto Adige e di Trento. Tali Regioni e Province possono affidare a terzi le attivit\u00e0 di controllo e di riscossione delle tasse automobilistiche, mentre tali funzioni per alcune Regioni a Statuto Speciale sono svolte dal Ministero delle Finanze.\nLe informazioni per i residenti nelle Regioni non convenzionate ACI (Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Piemonte, Sardegna, Sicilia, Veneto) tra cui alcune Regioni a statuto speciale sono reperibili sui siti regionali.\nPer le regioni a Statuto Speciale Friuli Venezia Giulia, Sardegna e Sicilia ulteriori riferimenti sono sul sito del Ministero delle Finanze e sul sito dell'Agenzia delle Entrate\nPer ulteriori approfondimenti: ACI\u00a0-\u00a0guida al bollo auto\u00a0\n" } ] }, { "id": 214, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Chi e come si percepisce il bonus irpef di 80 euro?" }, { "from": "gpt", "value": "Da maggio \u00e8 in busta paga il bonus Irperf, la misura introdotta dal Governo Renzi per \u201cridurre nell'immediato la pressione fiscale e contributiva sul lavoro\u201d contenuta nell\u2019art.1\u00a0del Decreto Legge 24 aprile 2014, n.66\u00a0\u201cMisure urgenti per la competitivit\u00e0 e la giustizia sociale\u201d in cui si riconosce un credito di 80 euro al mese ai lavoratori dipendenti e ad alcune categorie assimilate.\nNel dettaglio le istruzioni per applicare il credito introdotto dal Dl 66/2014 sono illustrate nella circolare n. 8/E dell'Agenzia delle Entrate del 28 aprile 2014 .\nBeneficiari sono i lavoratori che nel 2014 percepiscono redditi da lavoro dipendente, e alcuni redditi assimilati, al netto del reddito da abitazione principale, fino a 26 mila euro, purch\u00e9 l'imposta lorda dell'anno sia superiore alle detrazioni per lavoro dipendente.\u00a0\nL\u2019importo del credito \u00e8 di 640 euro, quindi 80 euro al mese da maggio a dicembre, per i possessori di reddito complessivo non superiore a 24.000 euro e non concorre alla formazione del reddito: in caso di superamento del predetto limite di 24.000 euro, il credito decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento di un livello di reddito complessivo pari a 26.000 euro.\nI sostituti d'imposta riconosceranno il credito spettante ai beneficiari a partire dalle retribuzioni del mese di maggio, in via automatica. Nel caso in cui ci\u00f2 non sia possibile per ragioni legate alle procedure di pagamento degli stipendi, i sostituti riconosceranno il credito a partire dalle retribuzioni del mese di giugno, ma dovranno comunque assicurare al lavoratore tutto il credito spettante nel corso del 2014.\nI lavoratori che nel 2014 hanno percepito un reddito da lavoro dipendente, erogato da un soggetto non sostituto di imposta e tutti i soggetti il cui rapporto di lavoro si \u00e8 concluso prima del mese di maggio, potranno chiedere il credito nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo di imposta 2014, utilizzarlo in compensazione, oppure richiederlo a rimborso.\nCon la successiva circolare n. 9/E dell'Agenzia delle Entrate del 14 maggio 2014 viene chiarito che il bonus di 80 euro \u00e8 previsto anche per i lavoratori che percepiscono somme a sostegno del reddito, come la cassa integrazione guadagni e le indennit\u00e0 di mobilit\u00e0 e di disoccupazione. Inoltre viene specificato che non concorrono al superamento del limite di 26 mila euro previsto dal bonus, le somme percepite a titolo di incremento della produttivit\u00e0, che godono di una imposta sostitutiva del 10%.\nPer disoccupati, cassintegrati e lavoratori in mobilit\u00e0, l\u2019Agenzia delle Entrate dichiara\u00a0che il diritto scatta automaticamente perch\u00e9 le somme percepite costituiscono proventi comunque conseguiti in sostituzione di redditi di lavoro dipendente, quindi assimilabili alla stessa categoria di quelli \"sostituiti\u201c. In tutti i casi per verificare se si ha diritto agli 80 euro bisogna comunque tener conto anche delle entrate ottenute dall\u2019affitto di immobili assoggettati alla \u201ccedolare secca\".\nNel caso di contribuenti che hanno lavorato solo una parte dell\u2019anno, il datore di lavoro deve calcolare il credito sulla base del periodo di lavoro effettivo.\nLa circolare chiarisce infine che il credito spetta anche ai lavoratori deceduti, in rapporto al loro periodo di lavoro nel 2014. Sar\u00e0 calcolato nella dichiarazione dei redditi presentata da uno degli eredi.\nRiguardo al bonus Irpef per pensionati e disoccupati \u00e8 intervenuto infine l'Inps con il messaggio n. 5661 del 27 giugno 2014, che notificher\u00e0 con un sms l\u2019accredito della prima rata a partire dal 30 giugno ai disoccupati e ai percettori di altre prestazioni a sostegno del reddito come Mobilit\u00e0/ASpI/MiniASpI ecc. Ai pensionati, aventi diritto alle detrazioni d\u2019imposta per lavoro dipendente, la prima rata di 80 euro del bonus sar\u00e0 accreditata con la pensione di luglio.\nPer approfondimenti: Dossier \u2013 il Governo\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 215, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In cosa consiste il Bonus prima casa\u00a0?" }, { "from": "gpt", "value": "Per l\u2019acquisto della \u201cprima casa\u201d e delle sue pertinenze sono previste aliquote agevolate.\nPer usufruire dell\u2019agevolazione prima casa, si debbono rispettare precisi requisiti, come quelli indicati di seguito:\n" } ] }, { "id": 216, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quando e a chi va presentata la domanda per la\u00a0riduzione sulla bolletta del gas (Bonus gas)?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Bonus gas \u00e8 una riduzione sulla bolletta del gas, per le famiglie a basso reddito e quelle numerose. Per richiederlo \u00e8 necessario compilare\u00a0l'apposita modulistica e consegnarla presso il proprio Comune di residenza o presso un altro istituto designato dal Comune stesso (es. CAF). A farne richiesta deve essere l'intestatario del contratto che deve essere\u00a0una persona fisica. Ogni nucleo familiare pu\u00f2 richiedere un solo Bonus.\nIl bonus gas pu\u00f2 essere richiesto per la fornitura di gas metano distribuito a rete, non per il gas in bombola o per il GPL, e pu\u00f2 essere richiesto anche da coloro che utilizzano impianti di riscaldamento condominiali a gas naturale, se in presenza di certificazione ISEE (Indicatore di Situazione Economica Equivalente):\n\t\u2022 non superiore a 7.500 euro (fino a 3 figli a carico)\n\t\u2022 non superiore a 20.000 euro per le famiglie numerose (con pi\u00f9 di 3 figli a carico).\n" } ] }, { "id": 217, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Che cos\u2019\u00e8 il bonus sociale\u00a0sulla bolletta elettrica?" }, { "from": "gpt", "value": "Il bonus\u00a0elettrico (ovvero \u2018il\u00a0regime di compensazione della spesa sostenuta dai clienti domestici per la fornitura di energia elettrica\u2019) \u00e8 uno strumento di aiuto introdotto dal Governo (Ministero dello Sviluppo Economico) con l\u2019obiettivo di sostenere le famiglie in condizione di disagio economico, garantendo loro un risparmio sulla spesa annua per energia elettrica.\n\tIl bonus \u00e8 previsto anche per i i casi di disagio fisico, cio\u00e8 i casi di grave malattia, che impongano l\u2019uso di apparecchiature elettromedicali indispensabili per il mantenimento in vita.\nE'\u00a0una riduzione applicata alle bollette dell\u2019energia elettrica.\nIl disagio economico \u00e8 riconosciuto per 12 mesi; al termine di tale periodo, per ottenere un nuovo bonus, il cittadino dovr\u00e0 rinnovare la richiesta di ammissione, ci\u00f2 al fine di tener conto delle eventuali variazioni intervenute con riferimento al nucleo familiare, al suo reddito e alle caratteristiche della fornitura.\nPer i casi di grave malattia che impongano l\u2019uso di apparecchiature elettromedicali indispensabili per il mantenimento in vita, la riduzione sar\u00e0 applicata senza interruzioni fino a quando sussiste la necessit\u00e0 di utilizzare tali apparecchiature.\nIl sistema\u00a0\u00e8 pienamente operativo dal gennaio 2009 ma il godimento del bonus \u00e8 statao\u00a0retroattivo anche per\u00a0il 2008. In questo caso le richieste dovevano\u00a0essere presentate al Comune di residenza entro il 30\u00a0giugno 2009. Le richieste pervenute dopo tale data non hanno consentito di beneficiare del bonus retroattivamente per il 2008, ma solo per i successivi 12 mesi.\nPer\u00a0approfondimenti:\nAutorit\u00e0 per l'energia elettrica e il gas - Bonus elettrico\nANCI - Bonus energia\n" } ] }, { "id": 218, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A chi spetta il bonus sulla bolletta elettrica?" }, { "from": "gpt", "value": "Hanno diritto al bonus sulla bolletta elettrica, ovvero allo sconto sulle bollette della elettricit\u00e0, per disagio economico tutti i clienti domestici, intestatari di una fornitura elettrica nell\u2019abitazione di residenza, con potenza impegnata:\n" } ] }, { "id": 219, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa accade se cambiano le condizioni grazie alle quali \u00e8 stato riconosciuto il bonus?" }, { "from": "gpt", "value": "Dipende\u00a0quali\u00a0condizioni, grazie alle quali \u00e8 stato riconosciuto il bonus\u00a0elettrico,\u00a0sono cambiate. Di seguito\u00a0le varie fattispecie:\u00a0\n" } ] }, { "id": 220, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Che cos'\u00e8 e come si ottiene l'ISEE per richiedere il bonus sulla bolletta elettrica?" }, { "from": "gpt", "value": "L'ISEE\u00a0(Indicatore di Situazione Economica Equivalente ) \u00e8 l'indicatore che permette di misurare la condizione economica delle famiglie, tenendo conto del reddito, del patrimonio mobiliare - immobiliare e delle caratteristiche di numerosit\u00e0 e tipologia.\nI cittadini che vogliono ottenere l\u2019attestazione del valore ISEE per richiedere il bonus sulla bolletta elettrica,\u00a0devono:\n" } ] }, { "id": 221, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qual \u00e8 la procedura per chiedere il bonus sulla bolletta elettrica?" }, { "from": "gpt", "value": "Chi ha diritto al bonus sulla bolletta dell'elettricit\u00e0 dovr\u00e0 recarsi presso il proprio\u00a0Comune di residenza\u00a0o presso altro istituto da questo designato (ad esempio i centri di assistenza fiscale CAF) compilando l'apposita modulistica, aggiornata\u00a0al 1 gennaio 2013, che\u00a0recepisce quanto stabilito dalla recente Delibera ARG/com 74/10 .\n" } ] }, { "id": 222, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa si deve fare dopo aver ottenuto la borsa di studio all'estero per cittadini italiani ed essere partiti verso il Paese di destinazione?" }, { "from": "gpt", "value": "All'inizio del soggiorno all'estero, \u00e8 opportuno che i borsisti segnalino la loro presenza alla Rappresentanza diplomatico-consolare italiana e/o all'Istituto Italiano di Cultura territorialmente competenti.\n\tI relativi indirizzi sono reperibili sul sito del Ministero degli Affari Esteri.\n\tIn caso di interruzione degli studi, i borsisti saranno tenuti a restituire alle Autorit\u00e0 competenti le mensilit\u00e0 che eventualmente fossero state loro corrisposte anticipatamente.\n\tPer maggiori informazioni si pu\u00f2 consultare il sito del Ministero dedicato alla pagina dedicata alle Borse di studio on line.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 223, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa si deve fare una volta che si \u00e8 ottenuta la borsa di studio all'estero per cittadini italiani?" }, { "from": "gpt", "value": "Prima della partenza i candidati a cui sia stata notificata l'assegnazione definitiva della borsa devono confermare per iscritto (anche via email) la loro accettazione alla Rappresentanza in Italia dello Stato o dell'Organizzazione Internazionale offerente e, per conoscenza, al Ministero degli Affari Esteri. Le borse devono essere utilizzate nell'anno accademico richiesto.\nIl periodo dello svolgimento della borsa, nonch\u00e9 la sua durata, sono stabiliti dalle Autorit\u00e0 straniere. Si raccomanda, pertanto, di non richiedere spostamenti della decorrenza della borsa ottenuta.\nOccorre verificare la copertura assicurativa infortuinstica e sanitaria con l'Ambasciata del Paese offerente la borsa di studio.\nPer maggiori informazioni consultare il sito del Ministero degli Affari Esteri, ed in particolare la pagina sulle Borse di studio on-line.\n" } ] }, { "id": 224, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono titolare di una borsa di studio all'estero per cittadini italiani.\u00a0Quali sono gli adempimenti da seguire prima del\u00a0rientro in Italia?" }, { "from": "gpt", "value": "Prima del rientro in Italia va realizzata una relazione sugli studi compiuti e va richiesto un attestato rilasciato dalle competenti istituzioni dello Stato o dell'Organizzazione Internazionale offerente che specifichi il\u00a0giorno, mese e anno di inizio e termine della borsa di studio. La traduzione dell'attestato va\u00a0 certificata conforme dalla locale Rappresentanza italiana. Ai fini del riconoscimento del titolo di studio (ad esempio laurea) eventualmente ottenuto grazie ad una borsa di studio, lo studente dovr\u00e0 rivolgersi alla Rappresentanza italiana all'estero per ottenere la Dichiarazione di valore.\n\tPer maggiori informazioni consultare il sito del Ministero degli Affari Esteri, ed in particolare la pagina sulle Borse di studio on-line.\n" } ] }, { "id": 225, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per ottenere una borsa di studio all'estero \u00e8 necessario presentare un programma di studio ed una lettera di\u00a0presentazione?" }, { "from": "gpt", "value": "Ove previsto dalle disposizioni degli Stati esteri e delle Organizzazioni Internazionali offerenti, il candidato dovr\u00e0 allegare il progetto di ricerca e precisare il numero dei mesi ritenuti necessari per lo svolgimento del piano di studi, indicando il periodo in cui preferirebbe recarsi all'estero.\nPer eventuali ulteriori informazioni, si consiglia di rivolgersi alle Rappresentanze diplomatiche, alle Istituzioni culturali in Italia degli Stati esteri o delle Organizzazioni Internazionali interessati o consultare i rispettivi siti Internet.\nVanno presentate almeno due lettere di presentazione di data recente, da parte di docenti universitari (per gli artisti, da parte di personalit\u00e0 affermate nel campo delle arti) che esprimano un giudizio motivato sulla preparazione del candidato, sulla validit\u00e0 del programma di studio o di ricerca e sulla opportunit\u00e0 che tale programma venga attuato nel Paese estero o presso l'Organizzazione Internazionale offerente. Tali lettere devono essere tradotte in inglese o in francese o in altre lingue se espressamente richiesto dal bando.\nPer maggiori informazioni consultare il sito del Ministero degli Esteri, ed in particolare la pagina sulle Borse di studio on-line.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 226, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Esiste la possibilit\u00e0 per i cittadini italiani di\u00a0ottenere\u00a0borse di studio utilizzabili all'estero?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Ministero degli Affari Esteri comunica annualmente le offerte da parte di Paesi stranieri ed Organizzazioni internazionali di\u00a0borse di studio utilizzabili dai cittadini italiani per seguire corsi presso Universit\u00e0 o Istituti superiori stranieri statali o legalmente riconosciuti; per effettuare ricerche presso archivi, centri culturali, biblioteche, laboratori;\u00a0per seguire corsi di lingua presso centri specializzati.\n\tLa candidatura ad una delle borse di studio pu\u00f2 essere presentata seguendo\u00a0procedura on line; ai sensi della vigente normativa (Legge 4 gennaio 1968 n. 15, Legge 15 marzo 1997 n. 127, DPR 20 ottobre 1998 n. 403), i titoli e gli attestati dichiarati andranno autocertificati. \n\u00a0\n" } ] }, { "id": 227, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Esistono borse di studio per gli studenti universitari meritevoli?" }, { "from": "gpt", "value": "Nell'ambito universitario esistono tutt'ora tre tipologie di borse di studio, distinte sulla base dell'ente erogatore. Ci sono le borse di studio regionali cosidette perch\u00e8 ad erogarle sono le singole Regioni o le Provincie Autonome, le borse di studio messe a disposizione dai singoli Atenei e infine i prestiti d'onore che consistono in forme di finanziamento agevolato, in genere frutto di accordi fra Atenei e banche.\n\tPer avere maggiori informazioni su queste tipologie di sussidio, si pu\u00f2 consultare la pagina che il MIUR ha dedicato al diritto allo studio, su Universitaly, il portale creato per accompagnare gli studenti nel loro percorso di studi.\n" } ] }, { "id": 228, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Vorrei sapere se il seminterrato di un\u00a0palazzo, utilizzato per il parcheggio delle auto dei condomini, \u00e8 soggetto alla normativa antincendi." }, { "from": "gpt", "value": "Le autorimesse private con pi\u00f9 di 9 autoveicoli sono soggette a prevenzione antincendi secondo quanto espresso dal punto 92 della Tabella delle Attivit\u00e0 soggette (Decreto Ministeriale 16 febbraio 1982 modificata dal Decreto Ministeriale 27 marzo 1985 e dal Decreto Ministeriale 30 ottobre 1986).\n" } ] }, { "id": 229, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un cittadino italiano in viaggio\u00a0per turismo in Brasile, ha\u00a0diritto all'assistenza sanitaria?\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Il Brasile ha stipulato con l'Italia una convenzione per l'assistenza sanitaria dei cittadini italiani in Brasile. La convenzione si applica per\u00f2 solo ai cittadini italiani che siano lavoratori subordinati ed assimilati del settore privato e lavoratori autonomi, assimilati ai lavoratori subordinati, pensionati delle predette categorie e familiari a carico delle predette categorie.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 230, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come \u00e8 possibile ottenere un brevetto europeo o internazionale?" }, { "from": "gpt", "value": "Per ottenere il brevetto europeo \u00e8 necessario presentare domanda presso l\u2019Ufficio Europeo Brevetti\u00a0(EPO) che si rivolge a cittadini ed imprese per fornire procedure di applicazione uniformi in materia di protezione dei brevetti in 39 Paesi europei. Un'apposita sezione del sito internet dell'EPO (How to apply for a European patent)\u00a0 dettaglia la procedura unificata di deposito, esame e rilascio del brevetto.\nPer ottenere una registrazione del brevetto in Stati extraeuropei \u00e8 invece necessario rivolgersi all\u2019Ufficio internazionale dell'Organizzazione Mondiale della Propriet\u00e0 Intellettuale (WIPO - World Intellectual Property Organization) e presentare una richiesta di brevetto secondo quanto previsto dal Trattato di cooperazione in materia di brevetti (PCT - Patent Cooperation Treaty) che consente di intraprendere una procedura unificata e semplificata per ottenere la protezione delle invenzioni nei Paesi membri del Trattato stesso, come evidenziato nel Regolamento d\u2019esecuzione del Trattato di cooperazione in materia di brevetti.\nPer approfondimenti:http://www.wipo.int/pct/en/\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 231, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il\u00a0proprietario di un fondo agricolo\u00a0quali strumenti legali ha per impedire che durante il periodo di caccia venga consentito l\u2019esercizio dell\u2019attivit\u00e0 venatoria nei pressi della Sua abitazione e delle Sue coltivazioni?\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 15 comma 3 della LEGGE 11 febbraio 1992, n. 157 Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio,\u00a0\u00a0recita come\u00a0segue:\u00a0\u201cil proprietario o conduttore di un fondo che intenda vietare sullo stesso l\u2019esercizio dell\u2019attivit\u00e0 venatoria deve inoltrare, entro trenta giorni dalla pubblicazione del piano faunistico venatorio, al Presidente della Giunta regionale richiesta motivata ai sensi dell\u2019\u2019art. 2 della LEGGE 7 agosto 1990, n. 241, dalla stessa \u00e8 esaminata entro sessanta giorni.\u201d\nInoltre, nel comma 7 del medesimo art. 15 si afferma che \u201cl\u2019esercizio venatorio \u00e8 comunque vietato in forma vagante\u00a0sui terreni in attualit\u00e0 di coltivazione (fra i quali coltivazioni erbacee da seme, frutteti specializzati, vigneti ed uliveti fino alla data del raccolto, coltivazioni di soia, riso e mais per la produzione di seme) o in quelli individuati dalle Regioni, sentite le organizzazioni professionali agricole maggiormente rappresentative a livello nazionale.\nE infine il comma 8 dell\u2019art. 15 \u00a0stabilisce che \u201cl\u2019esercizio venatorio \u00e8 vietato nei fondi chiusi da muro o da rete metallica o da altra effettiva chiusura, di altezza non inferiore a metri 1,20, o da corsi d\u2019acqua perenni il cui letto abbai profondit\u00e0 di almeno 1,50 metri e larghezza di almeno 3 metri.\n" } ] }, { "id": 232, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Con quale metodo vengono calcolate le pensioni?" }, { "from": "gpt", "value": "Le anzianit\u00e0 contributive maturate dal 1\u00b0 gennaio 2012 verranno calcolate per tutti i lavoratori e le lavoratrici con il sistema di calcolo contributivo (art. 24 comma\u00a02\u00a0del\u00a0Decreto Legge\u00a06 dicembre 2011, n. 201 Disposizioni urgenti per la crescita, l'equita' e il consolidamento dei conti pubblici, cosiddetto Decreto Salva Italia).\n\tIl sistema contributivo \u00e8 un sistema di calcolo della pensione che si basa su tutti i contributi versati durante l'intera vita assicurativa.\n\tSi distingue dal sistema di calcolo retributivo, che si basa sulla media delle retribuzioni percepite negli ultimi anni di vita lavorativa.\n\tFino al 1995 le pensioni erano interamente calcolate con il sistema retributivo. La legge di riforma del 1995 ha introdotto il sistema contributivo, creando 3 differenti situazioni:\n" } ] }, { "id": 233, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove posso trovare informazioni sui calendari di emissione di BOT e altri titoli di Stato italiani?" }, { "from": "gpt", "value": "E'\u00a0possibile trovare informazioni sui Titoli di Stato e sul calendario delle emissioni collegandosi alla\u00a0pagina dedicata del\u00a0Dipartimento del Tesoro.\n" } ] }, { "id": 234, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Esiste un calendario ufficiale dei principali eventi culturali in corso di svolgimento in Italia?" }, { "from": "gpt", "value": "S\u00ec. Il sito web del Ministero per i Beni e le Attivit\u00e0 Culturali dedica\u00a0una pagina agli Eventi culturali\u00a0suddivisi in: Mostre in evidenza, Mostre nel mondo, Agenda delle inaugurazioni, Grandi eventi, Festival.\u00a0\n\tDisponibile un motore di ricerca\u00a0che consente\u00a0di visualizzare liste\u00a0suddivise per localit\u00e0, data, tipologia dell'evento ecc.\n" } ] }, { "id": 235, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i benefici previsti dalla legge a favore delle vittime del dovere e/o delle Forze della Polizia e\u00a0loro familiari?" }, { "from": "gpt", "value": "E' stato istituito un call center per assistere le vittime del dovere e i loro familiari. Tale iniziativa \u00e8 nata per garantire un punto d'ascolto e aiutare concretamente le persone interessate ad ottenere i benefici previsti dalla legge o per accelerare le procedure gi\u00e0 avviate.\nI numeri telefonici ai quali rivolgersi sono: 06.46573568 -\u00a006.46573512 -\u00a006.46573589. Si pu\u00f2 chiamare\u00a0dalle 09.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00, dal luned\u00ec al venerd\u00ec. Risponderanno operatori di Polizia qualificati.\nPolizia di stato - vittime del dovere\n" } ] }, { "id": 236, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quale \u00e8 la procedura per il cambiamento del nome e/o del cognome?" }, { "from": "gpt", "value": "I provvedimenti di cambiamento o\u00a0modificazione del nome o del cognome rivestono carattere eccezionale e possono essere ammessi solo ed esclusivamente in presenza di situazioni oggettivamente rilevanti, supportate da adeguata e pregnante documentazione e da solide e significative motivazioni, cos\u00ec come evidenziato dal\u00a0Decreto\u00a0del Presidente\u00a0della Repubblica 3 novembre 2000, n. 396.\nCompetenza: La norma, cos\u00ec come recentemente modificata\u00a0dal Decreto del Presidente della Repubblica 13 marzo 2012, n. 54, ha stabilito l'attribuzione della competenza in materia al Prefetto (della provincia del luogo di residenza o di quello nella cui circoscrizione\u00a0\u00e8 situato l'ufficio dello stato civile dove si trova l'atto di\u00a0nascita al quale la richiesta si riferisce).\nDecisione di cambiare: Il cittadino italiano che abbia l\u2019esigenza cambiare il nome o aggiungere al proprio un altro nome\u00a0 ovvero\u00a0voglia cambiare il cognome, anche perch\u00e8 ridicolo o\u00a0 vergognoso\u00a0 o\u00a0 perch\u00e8 rivela l'origine naturale o aggiungere al proprio un\u00a0altro cognome, pu\u00f2 presentare istanza.\u00a0In nessun caso pu\u00f2 essere richiesta l'attribuzione di cognomi di importanza storica o comunque tali da indurre in errore circa l'appartenenza del richiedente a famiglie illustri o particolarmente note nel luogo in cui si trova registrato l'atto di nascita del richiedente o nel luogo di sua residenza.\nIter: Una volta presentata la domanda (in bollo o in carta semplice ove si richieda il cambiamento del cognome perch\u00e9 ridicolo, vergognoso o rivelante l'origine naturale) il Prefetto effettua l\u2019istruttoria e, in presenza dei requisiti previsti, emana il decreto con il quale si autorizza l\u2019affissione del sunto dell\u2019istanza medesima nell\u2019albo pretorio del comune di nascita e del comune di attuale residenza.\n\tDurante il periodo di affissione (trenta giorni) e durante i trenta giorni successivi, eventuali contro-interessati possono presentare opposizione al Prefetto competente. Decorsi detti periodi, il Prefetto emana il provvedimento definitivo che, se favorevole, andr\u00e0 trascritto e annotato, a cura dell\u2019interessato, nel registro di stato civile. Nel caso in cui il Prefetto, assunte le necessarie informazioni, ritenga che la domanda non sia meritevole di accoglimento, ne informer\u00e0 per iscritto il richiedente, indicando i motivi che appaiono ostativi all\u2019accoglimento della domanda, invitando nel contempo l\u2019istante a proporre le proprie controdeduzioni, eventualmente supportate da documenti aggiuntivi, entro il termine di legge a decorrere dalla ricezione della comunicazione. Ricevute le controdeduzioni dell\u2019interessato, o decorso inutilmente il termine assegnato, il Prefetto provveder\u00e0 ad emettere formale provvedimento di diniego, dettagliatamente motivato.\nIl Dipartimento Affari Interni e Territoriali del Ministero dell'Interno ha fornito, con la circolare\u00a0n.14 del 21 maggio 2012,\u00a0indicazioni sull'applicazione delle nuove norme da parte dei prefetti.\nPer approfondimenti:\u00a0Ministero dell'Interno\u00a0e Ministero dell'Interno-Servizi Demografici\n" } ] }, { "id": 237, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa bisogna fare per effettuare\u00a0la variazione di destinazione d'uso di locali di mia propriet\u00e0 (ad es. magazzino, cantina ecc.)?" }, { "from": "gpt", "value": "Il cambio di destinazione d\u2019uso , realizzato senza opere evidenti, non necessita di concessione edilizia nel caso in cui non si sostanzi in un mutamento urbanistico - edilizio e pertanto non sconvolga l\u2019assetto dell\u2019area in cui \u00e8 ricaduto l\u2019intervento edilizio.\u00a0\nIl T.U. sull\u2019edilizia\u00a0stabilisce che le \u201cregioni stabiliscono con legge quali mutamenti, connessi o non connessi a trasformazioni fisiche, dell\u2019uso di immobili o di loro parti, sono subordinati a permesso di costruire o a denuncia di nuova attivit\u00e0\u201d. In definitiva , \u00e8 rimesso alle regioni il compito di individuare quali ipotesi di mutamento di destinazione d\u2019uso debbano essere assoggettate a permesso di costruire e quali a denuncia d\u2019inizio attivit\u00e0.\nPer effettuare la variazione di destinazione d'uso di locali,per prima cosa, \u00e8 necessario verificare che il locale Piano Regolatore consenta il cambio di destinazione nella zona oggetto dell\u2019intervento.\nNel caso in cui il cambiamento d'uso sia semplicemente funzionale e non comporti, quindi, l\u2019esecuzione di opere, \u00e8 possibile ottenerlo semplicemente presentando una S.C.I.A. (Segnalazione Certificata\u00a0di Inizio Attivit\u00e0), ai sensi della\u00a0Legge 30 luglio 2010 n. 122,\u00a0a firma di un tecnico abilitato, da presentare al Servizio Urbanistica tramite lo Sportello Unico per l'Edilizia.\n\tSe invece, per poter svolgere delle nuove funzioni, \u00e8 necessario compiere delle modifiche strutturali o distributive, bisogner\u00e0 richiedere un Permesso di Costruire.\n\tSi specifica che alcuni regolamenti condominiali possono\u00a0contenere prescrizioni che vietano specifiche destinazioni d\u2019uso. Pertanto, in questo caso, non sar\u00e0 sufficiente che la strumentazione urbanistica consenta questo tipo di intervento, ma andr\u00e0 preventivamente richiesto il parere dell\u2019assemblea condominiale.\n" } ] }, { "id": 238, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Se si cambia residenza all'interno dello stesso Comune, ma in una ASL diversa, si pu\u00f2 mantenere il medico di famiglia?" }, { "from": "gpt", "value": "Se si tratta di cambio di residenza all'interno dello stesso Comune, ma in ASL diversa: il medico di famiglia pu\u00f2 essere mantenuto, dal momento che il cambio di residenza avviene all'interno del territorio dello stesso Comune. Il cittadino/a non deve quindi fare niente di particolare.\nSe si tratta di cambio di residenza verso un Comune diverso: il cambio di residenza dell'assistito, anche temporaneo, comporta la revoca automatica del medico di famiglia da parte della ASL. E' da notare che se si cambia nuovamente residenza, tornando a quella originaria, la scelta del medico di famiglia va fatta di nuovo, non essendo automatica la re-attribuzione del medico precedentemente scelto. In alcuni casi \u00e8 consentito scegliere un medico anche al di fuori del comune di residenza, anche se a tempo determinato (da un minimo di 3 mesi ad un massimo di 1 anno). E' il caso delle seguenti categorie di cittadini:\n\u00b7 lavoratori stagionali qualora il periodo di attivit\u00e0 non sia superiore a 3 mesi\n\u00b7 insegnanti con incarichi di durata superiore a 3 mesi\n\u00b7 soggiornanti per comprovati motivi di salute\n\u00b7 lavoratori distaccati con contratto di lavoro di durata superiore a 3 mesi e loro familiari\n\u00b7 militari di carriera e loro familiari\n\u00b7 dipendenti pubblici e privati inviati in missione in una localit\u00e0 diversa da quella di residenza per oltre 3 mesi, e loro familiari\n\u00b7 cittadini che possono rimanere iscritti nell'anagrafe del comune da cui provengono (militari di leva, studenti, religiosi, ricoverati in istituti di cura, condannati).\n\u00a0\nPer approfondimenti: Ministero della Salute e\u00a0Ministero della Salute - Normativa Sanitaria - Carta dei servizi pubblici sanitari\n\u00a0\nIl Decreto Legge 9 febbraio 2012, n. 5 (Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo) convertito dalla Legge 4 aprile 2012, n. 35 ha\u00a0introdotto delle novit\u00e0 stabilendo il cambio di residenza in tempo reale.\n" } ] }, { "id": 239, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa fare in caso di procedimento di cancellazione anagrafica per irreperibilit\u00e0?" }, { "from": "gpt", "value": "Il cittadino che a seguito del censimento o a seguito di ripetuti controlli effettuati nell'arco dell'anno solare da personale appartenente alla Polizia Municipale non viene reperito sul territorio comunale, viene dichiarato irreperibile e cancellato dai registri anagrafici.\nLa procedura di controllo indicata nel procedimento amministrativo richiede 30 giorni ma i controlli vengono ripetuti per circa 3 volte a distanza di tempo e complessivamente la pratica si esaurisce in 365 giorni. La posizione anagrafica pu\u00f2 essere ripristinata solo con nuova richiesta di iscrizione.\u00a0\nPer approfondimenti circa la cancellazione dall'anagrafe della popolazione residente\u00a0ed in quali casi viene effettuata, si rimanda alla consultazione dell'articolo 11 (Cancellazioni anagrafiche) del Decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 1989, n. 223.\n" } ] }, { "id": 240, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile cancellare un atto di stato civile indebitamente registrato?" }, { "from": "gpt", "value": "La materiale cancellazione di un atto indebitamente registrato negli archivi di stato civile non \u00e8 possibile.\n" } ] }, { "id": 241, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa\u00a0succede se dalla notifica della cartella di pagamento sono decorsi i termini, senza aver effettuato il pagamento?" }, { "from": "gpt", "value": "Decorsi 60 giorni dalla notifica della cartella senza che il contribuente abbia provveduto al pagamento, l\u2019Agente della riscossione potr\u00e0 attivare tutte le procedure esecutive/cautelari previste dalla legge (Decreto del Presidente della Repubblica del 29 settembre 1973, n. 602), finalizzate al recupero delle somme. (iscrizione a ruolo)\n" } ] }, { "id": 242, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A quali sanzioni \u00e8 assoggettato chi non rinnova l'abbonamento Rai nei termini previsti dalla legge?" }, { "from": "gpt", "value": "In caso di ritardo inferiore ai trenta giorni, \u00e8 dovuta una sanzione amministrativa pari a 1/12 dell\u2019importo del canone per ogni semestre, ossia 4,47 euro.\n\tIn caso di ritardo superiore a trenta giorni, la sanzione ammonta a 1/6 del canone per ogni semestre, ossia 8,94 euro.\n\tIn caso di ritardo superiore a sei mesi, sono dovuti anche gli interessi di mora, attualmente determinati nella misura dell\u20191% per ogni semestre compiuto.\n\tPer maggiori informazioni sulle modalit\u00e0 di pagamento\u00a0\u00a0consultare il sito\u00a0Rai\n" } ] }, { "id": 243, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Che cos'\u00e8 la Carta d'Identit\u00e0 Elettronica?" }, { "from": "gpt", "value": "La CIE - Carta d'Identit\u00e0 Elettronica - pu\u00f2 essere considerata uno fra gli strumenti principali per razionalizzare e semplificare l'azione amministrativa in quanto rappresenta uno strumento di identificazione personale nonch\u00e9 di autenticazione per l\u2019accesso ai servizi web erogati dalle Pubbliche Amministrazioni. La Carta d'Identit\u00e0 Elettronica \u00e8 il nuovo documento di riconoscimento personale rilasciato, in forma sperimentale,\u00a0dai comuni, adottato nell'ottica dell'innovazione tecnologica ed infatti realizzato su supporto informatico, a differenza della carta d'identit\u00e0 tradizionale.\nSi presenta come una semplice smart card in policarbonato, dalle dimensioni di una comune carta di credito, in cui le informazioni sono memorizzate su un microchip e su una banda ottica, per permettere il controllo dell'identit\u00e0 e garantire l'inalterabilit\u00e0 dei dati.\nLe regole tecniche del nuovo documento di riconoscimento personale sono state indicate nel Decreto Ministeriale n. 229 del 8-11-2007 \n\u00a0\nLe informazioni stampate sulla CIE: sono sostanzialmente le stesse riportate sulla carta d\u2019identit\u00e0 tradizionale, se non per il fatto che scompaiono le indicazioni su stato civile e professione e fra le connotazioni fisiche rimane solo l'altezza; compare invece per la prima volta l\u2019indicazione del codice fiscale. I dati riportati sono: - dati personali, - codice fiscale, - dati di residenza, - cittadinanza, - codice numerico del comune di rilascio, - data del rilascio, - data di scadenza, - firma del titolare, - fotografia, - eventuale indicazione di non validit\u00e0 ai fini dell\u2019espatrio, - impronta digitale (prelevata ai cittadini che danno il consenso).\nLa\u00a0CIE potr\u00e0 contenere anche i dati amministrativi del Servizio Sanitario Nazionale, e tutte le informazioni occorrenti per la firma digitale.\n\t\u00a0\nCosa occorre per poter ottenere la CIE: - carta d'identit\u00e0 scaduta ovvero, in caso di furto o smarrimento, la denuncia sporta alla competente autorit\u00e0 (Carabinieri o Polizia ), - codice fiscale (in visione).\nNel caso in cui il richiedente abbia figli minori: - se convivente con l'altro genitore autocertificher\u00e0 l'assenso all'espatrio; - se non convivente con l'altro genitore dovr\u00e0 produrre l'assenso all'espatrio; se \u00e8 separato o divorziato produrr\u00e0 copia della sentenza da cui risulti esplicitato il reciproco assenso all'espatrio (l'assenso non \u00e8 necessario se il richiedente \u00e8 vedovo o \u00e8 titolare esclusivo di potest\u00e0 sul figlio).\nPer il rilascio della CIE non \u00e8 necessario presentare fotografie. Le stesse vengono acquisite, tramite apposita strumentazione, dagli operatori dell'Ufficio Anagrafe (l'immagine del viso viene acquisita a sportello).\nAl cittadino vengono rilasciati dal Comune, in busta chiusa, tre codici personali segreti (PIN, PUK e CIP) al fine di garantire un utilizzo personale della carta.\n\u00a0\nCosti della CIE: il costo per il rilascio della carta di identit\u00e0 elettronica \u00e8 di euro 20,00 per il rimborso spese in favore del Poligrafico dello Stato, per emissione della tessera, cui si deve aggiungere il pagamento di euro 5,42 per i diritti comunali (diritto fisso e diritti di segreteria).\n\u00a0\nPer approfondimenti: Ministero dell'Interno - CIE - Informazioni\n" } ] }, { "id": 244, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le procedure per prorogare la validit\u00e0 della carta d'identit\u00e0 elettronica?" }, { "from": "gpt", "value": "La Circolare n. 8/2008 del Ministero dell'Interno indica che nel caso di carta d'identit\u00e0 elettronica con scadenza quinquennale dal 26 giugno 2008, sar\u00e0 possibile prorogare la validit\u00e0 della carta attraverso un\u00a0apposito\u00a0attestato di proroga\u00a0consegnato al titolare della carta. La Circolare n. 12/2008 del Ministero dell'Interno chiarisce, inoltre, che tale procedura potr\u00e0 essere espletata esclusivamente presso il Comune che ha emesso la carta d'identit\u00e0 elettronica.\u00a0\nLa Polizia di Stato informa che, in caso di viaggi all'estero,\u00a0tale attestato\u00a0di proroga\u00a0non \u00e8 tuttavia accettato da tutti\u00a0gli Stati e dunque non \u00e8 valido per l'espatrio.\nIl Ministero dell'Interno (circolare n. 23/2010)\u00a0segnala dei disagi per il mancato riconoscimento delle Autorit\u00e0 di frontiera di un significativo numero di\u00a0Paesi esteri della carta\u00a0d'identit\u00e0 prorogata. I cittadini che intendono recarsi all'estero, possono perci\u00f2 sostituire la carta d'identit\u00e0 da prorogare o gi\u00e0 prorogata, seppur valida, con una nuova carta d'identit\u00e0 la cui validit\u00e0 decennale decorrer\u00e0 dalla data del rilascio, previo pagamento del nuovo documento e ritiro di quello in possesso degli interessati.\u00a0\n" } ] }, { "id": 245, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In caso di cambio di indirizzo - residenza \u00e8 necessario procedere con il rifacimento della carta d'identit\u00e0?" }, { "from": "gpt", "value": "No. In caso di variazione di residenza o di domicilio durante il periodo di validit\u00e0 della carta d'identit\u00e0 non \u00e8 previsto n\u00e9 l'aggiornamento dell'indirizzo indicato sulla carta d'identit\u00e0, n\u00e9 un nuovo rilascio del documento.\u00a0\nLa carta d'identit\u00e0, come stabilito dal Regio Decreto 18 giugno 1931, n. 773 (Testo unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza) \u00e8 un documento per l'identificazione personale e variazioni di informazioni quali \"residenza, professione e stato civile\" non comportano il rinnovo del documento, come rammentato dal Ministero dell'Interno con la Circolare MIACEL n. 24 del 31 dicembre 1992 .\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 246, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quando\u00a0si pu\u00f2\u00a0richiedere la carta d'identit\u00e0 per\u00a0un figlio minorenne?\n\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "La carta d'identit\u00e0 pu\u00f2 essere rilasciata senza limite di et\u00e0. In conformit\u00e0 al Decreto Legge 13 maggio 2011, n. 70\u00a0\u00e8 soppresso il limite minimo di et\u00e0 per il rilascio della carta di identit\u00e0, precedentemente fissato in anni quindici, ed \u00e8 stabilita una validit\u00e0 temporale di tale documento, diversa a seconda dell\u2019et\u00e0 del minore:\n- la carta d'identit\u00e0 rilasciata ai minori di 3 anni ha validit\u00e0 3 anni\n\t- la carta d'identit\u00e0 rilasciata ai minori di et\u00e0 compresa fra i 3 ed i 18 anni ha validit\u00e0 5 anni\u00a0\nPer approfondimenti: Comune di Milano - documenti personali\n" } ] }, { "id": 247, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quando scade la carta d'identit\u00e0?" }, { "from": "gpt", "value": "La carta d'identit\u00e0 ha una validit\u00e0 di dieci anni, per i cittadini maggiorenni, mentre per i minori la durata di validit\u00e0 \u00e8 differenziata a seconda dell\u2019et\u00e0.\nLa data di scadenza \u00e8 tra le informazioni riportate sulla carta d'identit\u00e0, sia in formato cartaceo che elettronico.\nImportanti novit\u00e0 sono state introdotte dal Decreto Legge 9 febbraio 2012, n. 5\u00a0\u00a0- Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo (convertito con modificazioni dalla Legge 4 aprile 2012, n. 35) che, all'articolo 7, reca nuove disposizioni in materia di scadenza dei documenti\u00a0d'identit\u00e0\u00a0e\u00a0di riconoscimento.\nI documenti di identit\u00e0\u00a0sono rilasciati, o rinnovati,\u00a0con validit\u00e0 fino alla data, corrispondente al giorno e mese di\u00a0nascita del titolare, immediatamente successiva\u00a0alla\u00a0scadenza\u00a0che\u00a0sarebbe altrimenti prevista per il documento medesimo.\nLa disposizione si\u00a0applica\u00a0ai\u00a0documenti rilasciati o\u00a0rinnovati\u00a0dopo\u00a0l'entrata\u00a0in\u00a0vigore\u00a0del\u00a0gi\u00e0 citato decreto, cio\u00e8 dal 10/02/2012, come evidenziato dal Ministero dell'Interno con la circolare n.2 del 10/02/2012.\nLe nuove carte d'identit\u00e0 rilasciate (non anche prorogate) dovranno avere una scadenza determinata sulla base del criterio enunciato dalla norma.\nUlteriori specifiche circa le disposizioni introdotte sulla scadenza dei documenti di identit\u00e0 e di riconoscimento, sono state fornite con la circolare n.7 del 20 luglio 2012 del Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione.\n" } ] }, { "id": 248, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali\u00a0norme regolano\u00a0i diritti da corrispondere in caso di richiesta di duplicato della carta d'identit\u00e0 in caso di smarrimento?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 291 del Regio Decreto 6 maggio 1940, n. 635 (TULPS) dispone che in caso di smarrimento e in tutti i casi di rinnovo prima della scadenza, il duplicato della cart\u00e0 d'identit\u00e0 \u00e8 soggetto al pagamento del doppio diritto.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 249, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile plastificare la carta d'identit\u00e0 per\u00a0evitare che si deteriori?\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "La\u00a0carta di identit\u00e0 non pu\u00f2 essere plastificata. Il modello di carta d'identit\u00e0 adottato con Decreto del Ministero dell'Interno del 27/01/1994, \u00e8 dotato di caratteristiche anticontraffazione che, per non venire vanificate, rendono necessario evitare la plastificazione.\u00a0\nE' pertanto consigliabile, anche in caso di usura del documento, di non ricorrere alla plastificazione. Una semplice precauzione che pu\u00f2 evitare spiacevoli equivoci e contrattempi (circolare del Ministero dell'Interno n. 559/C.3028.1298 del 23/02/1994).\n" } ] }, { "id": 250, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Le fotografie da presentare al Comune di residenza per il rilascio della Carta d'Identit\u00e0 devono avere delle caratteristiche specifiche?" }, { "from": "gpt", "value": "Per il rilascio della carta d'identit\u00e0, in quanto documento di identificazione,\u00a0\u00e8 necessario presentare al Comune di residenza 3 fototessera a colori. Esistono specifiche prescrizioni, dettate dal Ministero dell'Interno, relativamente alle foto per il passaporto,\u00a0applicabili anche alla carta di identit\u00e0.\nSi veda in proposito quanto evidenziato dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza con la nota n.400/A/2005/1501/P/23.13.27 del 5 dicembre 2005 che ha fornito indicazioni ufficiali in merito alle caratteristiche tecnico - qualitative delle fotografie.\nLe prescrizioni riguardano: qualit\u00e0, stile ed illuminazione, occhiali e copricapo, espressione ed inquadratura.\nNello specifico si rammenta che le fotografie devono:\n" } ] }, { "id": 251, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le procedure per la proroga della validit\u00e0 della carta d\u2019identit\u00e0?" }, { "from": "gpt", "value": "In base all\u2019art. 31 della Legge 6 agosto 2008, n. 133\u00a0la validit\u00e0 della carta d'identit\u00e0 \u00e8 stata estesa a 10 anni.\nLa circolare n. 12/2008 del Ministero Interno\u00a0fornisce informazioni circa la procedura di proroga e chiariche che\u00a0:\n" } ] }, { "id": 252, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E'\u00a0possibile la proroga della Carta di Identit\u00e0 in un comune diverso da quello che l'ha emessa?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Ministero dell'Interno ha stabilito che l'indirizzo di residenza non costituisce dato fondamentale per il riconoscimento personale. Il cittadino con carta d'identit\u00e0 in scadenza, dopo il 26/06/08, potr\u00e0 far apporre il timbro di proroga per ulteriori 5 anni (Legge 6 agosto 2008, n. 133).\nLa Circolare del Ministero dell'Interno n. 12/2008 precisa che:\n" } ] }, { "id": 253, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quanto tempo prima della scadenza \u00e8 possibile rinnovare la carta d'identita?" }, { "from": "gpt", "value": "L'articolo 36 del\u00a0Decreto\u00a0del Presidente\u00a0della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445\u00a0(Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa) stabilisce che il rinnovo della carta d'identit\u00e0 pu\u00f2 avvenire a partire da 180 giorni prima della scadenza.\nLa norma, infatti dispone che: \"La\u00a0carta\u00a0di\u00a0identit\u00e0,\u00a0ancorch\u00e8 su supporto cartaceo, pu\u00f2 essere rinnovata a decorrere dal centottantesimo giorno precedente la scadenza.\"\n" } ] }, { "id": 254, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un cittadino italiano residente in Croazia a chi pu\u00f2 richiedere il rilascio della carta d'identit\u00e0?" }, { "from": "gpt", "value": "Dal 1\u00b0 luglio 2013, cio\u00e8 dall'ingresso della Croazia nell'Unione Europea, gli Uffici diplomatico-consolari in quel Paese sono abilitati al rilascio ed al rinnovo\u00a0delle carte d'identita cartacee, cos\u00ec come evidenziato dal\u00a0Ministero dell'Interno con la circolare n. 16/2013 (Ingresso della Croazia nell'Unione Europea dal 1\u00b0 luglio 2013. Rilascio carte d'identit\u00e0 cartacee).\nLe Rappresentanze consolari abilitate possono rilasciare la carta d'identit\u00e0 cartacea esclusivamente ai cittadini italiani regolarmente residenti nella propria circoscrizione consolare, registrati nello schedario consolare e i cui dati anagrafici siano gi\u00e0 presenti nella banca dati A.I.R.E. (Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero) del Ministero dell'Interno.\nDa ricordare:\n" } ] }, { "id": 255, "conversations": [ { "from": "human", "value": "La carta d'identit\u00e0, con validit\u00e0 di 5 anni, oggi\u00a0in scadenza,\u00a0viene automaticamente\u00a0portata ad una scadenza a 10 anni?" }, { "from": "gpt", "value": "In base all\u2019art. 31 della Legge 6 agosto 2008, n. 133 la validit\u00e0 della carta d'identit\u00e0 \u00e8 stata estesa a 10 anni. Dal 25 giugno 2008, dunque,\u00a0la carta di identit\u00e0, per i maggiorenni, ha validit\u00e0 10 anni.\nI cittadini in possesso di una carta di identit\u00e0 con scadenza dal 26/6/2008 al 26/6/2013 possono richiedere agli Sportelli comunali l'apposizione di un timbro di proroga sul documento.\nIl Ministero dell'Interno (circolare n. 23/2010)\u00a0segnala disagi per il mancato riconoscimento delle Autorit\u00e0 di frontiera di un significativo numero di\u00a0Paesi esteri della carta\u00a0d'identit\u00e0 prorogata. I cittadini che intendono recarsi all'estero, possono perci\u00f2 sostituire la carta d'identit\u00e0 da prorogare o gi\u00e0 prorogata, seppur valida, con una nuova carta d'identit\u00e0 la cui validit\u00e0 decennale decorrer\u00e0 dalla data del rilascio, previo pagamento del nuovo documento e ritiro di quello in possesso degli interessati.\u00a0\nI documenti d'identit\u00e0 rilasciati o rinnovati dopo l'entrata in vigore dell'art. 7 del Decreto-Legge 9 febbraio 2012, n. 5,\u00a0hanno validit\u00e0 fino alla data corrispondente al giorno e mese di nascita del titolare immediatamente successiva alla scadenza che sarebbe altrimenti prevista per il documento medesimo.\n" } ] }, { "id": 256, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Che cos\u2019\u00e8 la Carta dei Diritti del Passeggero?" }, { "from": "gpt", "value": "La Carta dei Diritti del Passeggero\u00a0\u00a0\u00e8 una guida\u00a0in cui ENAC\u00a0riassume le informazioni utili sulla tutela\u00a0di chi viaggia in aereo\u00a0in caso di disservizi quali il negato imbarco (cio\u00e8 l\u2019overbooking), la cancellazione o il ritardo prolungato del volo, la ritardata consegna, la perdita o il danneggiamento del bagaglio. All'interno di questa guida si possono trovare, inoltre, informazioni sul sistema dei controlli per la sicurezza degli aeromobili, sulla normativa nazionale in materia di scioperi nel settore del trasporto aereo, suggerimenti di varia natura e i recapiti delle Direzioni Aeroportuali dell'Enac\n" } ] }, { "id": 257, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un cittadino extracomunitario quali documenti deve produrre\u00a0per richiedere la\u00a0carta di soggiorno in qualit\u00e0 di familiare di cittadino UE?" }, { "from": "gpt", "value": "La carta di soggiorno per familiare di cittadino UE e' il titolo di soggiorno rilasciato ai familiari stranieri di cittadini comunitari, tra cui rientrano anche i familiari extracomunitari di cittadino italiano.\nNei confronti dei cittadini comunitari e dei loro familiari stranieri applicano le disposizioni del Decreto Legislativo 6 febbraio 2007, n.30, con cui e' stata data attuazione alla Direttiva 2004/38/CE relativa al diritto dei cittadini dell\u2019Unione e dei loro familiari di circolare e soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri.\u00a0\nI familiari stranieri di cittadino dell'Unione che possono chiedere la carta di soggiorno ai sensi dell'art. 2 del\u00a0D.lgs.\u00a030/2007\u00a0sono: il coniuge, i discendenti diretti di et\u00e0 inferiore ai 21 anni o a carico e quelli del coniuge, gli ascendenti diretti a carico e quelli del coniuge, il il partner che abbia contratto con il cittadino dell'Unione un'unione\u00a0 registrata\u00a0 sulla\u00a0 base\u00a0 della\u00a0 legislazione\u00a0 di uno Stato membro (qualora la legislazione dello Stato membro ospitante equipari l'unione\u00a0 registrata\u00a0 al\u00a0 matrimonio\u00a0 e nel rispetto delle condizioni previste dalla pertinente legislazione dello Stato membro ospitante). L'articolo 3 del D.lgs.\u00a030/2007 inoltre estende la definizione di familiari anche a \"ogni altro familiare, qualunque sia la sua\u00a0 cittadinanza ... se e' a carico o convive, nel paese di provenienza, con il\u00a0 cittadino dell'Unione titolare del diritto di soggiorno a titolo principale o se gravi motivi di salute impongono che il cittadino dell'Unione lo assista personalmente;... il partner con cui il cittadino dell'Unione abbia una relazione stabile debitamente attestata\". Chiarimenti in proposito sono stati forniti nella circolare del Ministero dell'Interno n. 39 del 18 luglio 2007.\nIl successivo art. 10 del D.lgs.\u00a030/2007, al comma 1, stabilisce che \"i familiari del cittadino dell'Unione, non aventi la cittadinanza di uno Stato membro....trascorsi tre mesi\u00a0dall'ingresso nel territorio nazionale, richiedono alla questura competente per territorio di residenza la Carta di soggiorno di familiare di cittadino dell'Unione\".\u00a0\nI documenti da presentare per il rilascio della Carta di soggiorno, elencati al'art. 10 comma 2 del D.lgs.\u00a030/2007\u00a0sono:\n" } ] }, { "id": 258, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Entro quale periodo di tempo\u00a0il cittadino pu\u00f2 richiedere\u00a0la propria cartella clinica in\u00a0ospedale?" }, { "from": "gpt", "value": "\u00a0\nLa cartella clinica \u00e8 un documento che l'Ospedale \u00e8 tenuto sempre a conservare ed il diritto di accesso non \u00e8 soggetto a prescrizione.\n\tLa Circolare del Ministero della Sanit\u00e0 - Direzione Generale Ospedali Div. II\u00a0 N\u00b0 61 del 19 dicembre 1986 N. 900.2/ AG. 464/260 stabilisce infatti che le cartelle cliniche, unitamente ai relativi referti, vanno conservate illimitatamente, poich\u00e9 rappresentano un atto ufficiale indispensabile a garantire la certezza del diritto, oltre a costituire preziosa fonte documentaria per le ricerche di carattere storico sanitario.\nLa conservazione va effettuata prima in un archivio corrente e successivamente, trascorso un quarantennio, in una separata sezione di archivio, istituita dalla struttura sanitaria come da Art. 30 del DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 30 settembre 1963, n. 1409.\u00a0\n" } ] }, { "id": 259, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cos'\u00e8 la Casa della Salute e quali sono le sue funzioni?" }, { "from": "gpt", "value": "La Casa della salute\u00a0\u00e8 la sede pubblica dove trovano allocazione, in uno stesso spazio fisico, i servizi territoriali che erogano prestazioni sanitarie, ivi compresi gli ambulatori di Medicina Generale e Specialistica ambulatoriale e sociali per una determinata e programmata porzione di popolazione.\nDiverse sono le\u00a0sue funzioni, alcune di natura amministrativa, altre di natura sanitaria e altre ancora di natura sociale.\n" } ] }, { "id": 260, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Che distanze bisogna rispettare per piantare alberi in prossimit\u00e0 del confine di propriet\u00e0?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019articolo 892\u00a0del Codice Civile stabilisce che chi vuol piantare alberi presso il confine deve osservare le distanze stabilite dai Regolamenti Comunali\u00a0e, in mancanza, dagli usi locali (ossia le distanze che gli abitanti del luogo osservano per costante consuetudine e da tempo immemorabile). Se n\u00e9 i regolamenti comunali, n\u00e9 gli usi locali dispongono alcunch\u00e9, valgono le seguenti distanze minime dal confine stabilite:\n1) tre metri per gli alberi di alto fusto. Rispetto alle distanze, si considerano alberi di alto fusto quelli il cui fusto, semplice o diviso in rami, sorge ad altezza notevole, come sono i noci, i castagni, le querce, i pini, i cipressi, gli olmi, i pioppi, i platani e simili;\n2) un metro e mezzo per gli alberi di non alto fusto. Sono reputati tali quelli il cui fusto, sorto ad altezza non superiore a tre metri, si diffonde in rami;\n3) mezzo metro per le viti, gli arbusti, le siepi vive, le piante da frutto di altezza non maggiore di due metri e mezzo.\nLa distanza deve essere per\u00f2 di un metro, qualora le siepi siano di ontano, di castagno o di altre piante simili che si recidono periodicamente vicino al ceppo, e di due metri per le siepi di robinie.\nLa distanza si misura dalla linea del confine alla base esterna del tronco dell'albero nel tempo della piantagione, o dalla linea stessa al luogo dove fu fatta la semina.\nLe distanze anzidette non si devono osservare se sul confine esiste un muro divisorio, proprio o comune, purch\u00e9 le piante siano tenute ad altezza che non ecceda la sommit\u00e0 del muro.\nL' articolo 896\u00a0 del Codice Civile \"Recisione di rami protesi e di radici\"\u00a0 regola i rapporti del confinante con l'albero che lo \"invade\".\nQuegli sul cui fondo si protendono i rami degli alberi del vicino pu\u00f2 in qualunque tempo costringerlo a tagliarli, e pu\u00f2 egli stesso tagliare le radici che si addentrano nel suo fondo, salvi per\u00f2 in ambedue i casi i regolamenti e gli usi locali.\nSe gli usi locali non dispongono diversamente, i frutti naturalmente caduti dai rami protesi sul fondo del vicino appartengono al proprietario del fondo su cui sono caduti.\n" } ] }, { "id": 261, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A quale ente\u00a0occorre rivolgere la richiesta\u00a0per l'assegnazione di una\u00a0casa popolare in favore di\u00a0una persona invalida civile?" }, { "from": "gpt", "value": "Non esistono criteri uniformi sul territorio nazionale.\nL'accesso alle graduatorie \u00e8 solitamente disciplinato dai singoli enti,\u00a0che in genere\u00a0fanno capo ai Comuni. Ci si deve quindi rivolgere al Comune di appartenenza per avere informazioni in merito.\nIn linea generale, si viene indirizzati all'Istituto Case Popolari\u00a0territorialmente competente.\n" } ] }, { "id": 262, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il lavoratore che\u00a0fruisce della Legge 104 del 1992, messo in cassa integrazione guadagni ordinaria, per un determinato periodo di tempo,\u00a0pu\u00f2\u00a0godere dei permessi lavorativi nella misura di tre giorni o tali permessi debbono essere riproporzionati in funzione dell'effettiva prestazione lavorativa?" }, { "from": "gpt", "value": "I permessi lavorativi\u00a0previsti dall'art. 33 Legge 104 del 1992 possono essere fruiti in costanza dello svolgimento di attivit\u00e0 lavorativa. Se il lavoratore \u00e8 in ferie, malattia, mobilit\u00e0, congedo oppure \u00e8 disoccupato non pu\u00f2 fruire dei permessi in parola.\u00a0Se il lavoratore\u00a0\u00e8 gi\u00e0 assente dal lavoro, perch\u00e9 in cassa integrazione, non matura il diritto\u00a0a fruire del\u00a0permesso\u00a0previsto dalla\u00a0Legge 104 del 1992, in quanto l'assenza dal lavoro non impedisce al lavoratore di prestare assistenza al disabile. Se l'attivit\u00e0 lavorativa \u00e8 limitata ad alcuni giorni del mese, il numero dei giorni di permesso spettanti va ridimensionato proporzionalmente, secondo quanto stabilito dal Ministero del Lavoro, con l'Interpello n. 46 del 2008. La posizione del Ministero \u00e8 chiara: per ogni 10 giorni di effettivo lavoro il richiedente ha diritto a un giorno di permesso. Se la prestazione lavorativa risulta invece svolta per un periodo inferiore a 10 giorni, il soggetto non ha diritto ad alcun giorno di permesso.\n" } ] }, { "id": 263, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa succede se successivamente alla presentazione della domanda di congedo straordinario il datore di lavoro fa richiesta di cassa integrazione?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, con l'Interpello n. 70/2009, ha stabilito che il lavoratore che gi\u00e0 usufruisce del congedo straordinario di due anni non pu\u00f2 rientrare nel programma di cassa integrazione attuato dalla sua azienda perch\u00e9 l'indennit\u00e0 per il congedo straordinario \u00e8 pi\u00f9 favorevole rispetto a quella per la cassa integrazione.\n\tPertanto, il lavoratore che prima di essere posto in cassa integrazione ha gi\u00e0 fatto domanda di congedo straordinario (art. 42, comma 5 del Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151), ha diritto a percepirne l'indennit\u00e0 parametrata all'effettiva retribuzione percepita nel mese precedente la richiesta. E questo perch\u00e9, appunto, l'indennit\u00e0 prevista per il congedo straordinario \u00e8 senz'altro pi\u00f9 favorevole di qualsiasi altro trattamento di ammortizzatore sociale.\n\tInoltre, in tale condizione, il lavoratore non pu\u00f2 rientrare nei programmi di riduzione del personale, almeno finch\u00e9 continua ad avere diritto di tale integrazione del reddito.\n\tIn particolare, nell'ipotesi di sospensione totale del rapporto di lavoro (cassa integrazione guadagni a zero ore) il lavoratore non pu\u00f2 presentare richiesta di congedo straordinario, in quanto lo svolgimento dell'attivit\u00e0 lavorativa costituisce presupposto indefettibile per la fruizione del congedo straordinario; se la domanda di congedo straordinario \u00e8 presentata invece durante la sospensione parziale dell\u2019attivit\u00e0 lavorativa con intervento della cassa integrazione guadagni, il lavoratore percepir\u00e0 il trattamento di cassa integrazione guadagni per le ore di riduzione dell\u2019attivit\u00e0 lavorativa e l\u2019indennit\u00e0 per congedo straordinario per le restanti ore in relazione alla prestazione lavorativa svolta.\n" } ] }, { "id": 264, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quanto spetta di CIG e qual'\u00e8 la relativa durata?" }, { "from": "gpt", "value": "La CIG \u00e8 un'indennit\u00e0 pari all\u201980% della retribuzione che il dipendente avrebbe percepito per le ore di lavoro non prestate tra le zero ore e il limite dell\u2019orario contrattuale e comunque non oltre le 40 ore settimanali.\nL\u2019importo della prestazione non pu\u00f2 superare un limite massimo mensile stabilito di anno in anno.\nCos\u00ec come precisato dalla Circolare Inps n. 14 del 30/01/2013, per il 2013 l'importo lordo \u00e8 di euro\u00a0959,22 per una retribuzione inferiore o uguale ad 2.075,21 e di euro 1.152,90 per un retribuzione superiore a 2.075,21.\n\tDetti importi massimi devono essere incrementati, in relazione a quanto disposto dall\u2019art. 2, comma 17, della Legge 28 dicembre 1995, n. 549, nella misura ulteriore del 20 per cento per i trattamenti di integrazione salariale concessi in favore delle imprese del settore edile e lapideo per intemperie stagionali.\nLa somma complessiva da erogare deve essere decurtata di un importo pari all\u2019aliquota contributiva prevista a carico degli apprendisti (5,84%).\nSulla prestazione compete l'assegno al nucleo familiare.\nCirca la durata:\n\t\u2022 per il settore industria il trattamento \u00e8 corrisposto al massimo per 13 settimane continuative, prorogabili in via eccezionale fino ad un massimo di dodici mesi (52 settimane);\n\t\u2022 per il settore edile e lapideo il trattamento \u00e8 corrisposto al massimo per 13 settimane continuative, prorogabili in via eccezionale fino ad un massimo di dodici mesi (52 settimane) nei soli casi di riduzione dell'orario di lavoro.\n\tPer una stessa unit\u00e0 produttiva, al termine della fruizione di un periodo di trattamento continuativo pari a 52 settimane, \u00e8 possibile presentare una nuova domanda solo dopo che l'attivit\u00e0 sia stata ripresa effettivamente per almeno 52 settimane.\nNel caso in cui l\u2019azienda fruisca del trattamento per periodi non consecutivi, il periodo massimo integrabile sar\u00e0 di 52 settimane nel biennio.\n" } ] }, { "id": 265, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cos'\u00e8 e a chi spetta la CIG ordinaria industria ed edilizia?" }, { "from": "gpt", "value": "La CIG \u00e8 una prestazione economica erogata dall\u2019Inps con la funzione di integrare o sostituire la retribuzione dei lavoratori che vengono a trovarsi in precarie condizioni economiche a causa di sospensione o riduzione dell\u2019attivit\u00e0 lavorativa.\nLa cassa Integrazione Guadagni Industria spetta agli operai, impiegati e quadri dipendenti da:\n\t\u2022 aziende industriali: manifatturiere, di trasporti, estrattive, di installazione di impianti, produzione e distribuzione dell\u2019energia, acqua e gas\n\t\u2022 cooperative di produzione e lavoro\n\t\u2022 industrie boschive, forestali e del tabacco\n\t\u2022 cooperative agricole, zootecniche e loro consorzi che esercitano attivit\u00e0 di trasformazione, manipolazione e commercializzazione di prodotti agricoli propri (in questo caso hanno diritto solo i dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato)\n\t\u2022 imprese addette al noleggio e alla distribuzione dei film e allo sviluppo e stampa di pellicola cinematografica\n\t\u2022 aziende industriali per la frangitura delle olive per conto terzi\n\t\u2022 imprese produttrici di calcestruzzo preconfezionato\n\t\u2022 imprese addette agli impianti elettrici e telefonici\n\t\u2022 imprese addette all\u2019armamento ferroviario.\n\t\u00a0\nLa cassa Integrazione Guadagni Edilizia agli operai, impiegati e quadri dipendenti da:\n\t\u2022 aziende edili ed affini\n\t\u2022 aziende industriali del settore lapideo esercenti l\u2019attivit\u00e0 di escavazione e/o lavorazione di materiale lapideo.\nLa CIG\u00a0viene corrisposta in\u00a0casi di sospensione o contrazione dell'attivit\u00e0 produttiva per situazioni aziendali dovute a:\n" } ] }, { "id": 266, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come si presenta la domanda per la CIG ed in quali casi decade il diritto?" }, { "from": "gpt", "value": "La domanda per la Cassa Integrazione Guadagni ordinaria industria ed edilizia (CIG) deve essere presentata alla sede Inps territorialmente competente ovvero del luogo in cui \u00e8 ubicata l\u2019unit\u00e0 produttiva interessata, oppure inviata, tramite raccomandata, entro 25 giorni dalla fine del periodo di paga in corso, al termine della prima settimana in cui \u00e8 iniziata la sospensione o la riduzione dell\u2019orario di lavoro.\nNel caso in cui il lavoratore, in concomitanza con la fruizione del trattamento di integrazione salariale, abbia la possibilit\u00e0 di prestare attivit\u00e0 lavorativa, deve darne preventiva comunicazione all\u2019Inps. In caso contrario perde il diritto alla prestazione per tutto il periodo della concessione.\n" } ] }, { "id": 267, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quanto spetta di Cassa integrazione guadagni straordinaria e qual \u00e8 la relativa durata?" }, { "from": "gpt", "value": "La Cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS) \u00e8 un'indennit\u00e0 pari all\u201980% della retribuzione che il dipendente avrebbe percepito per le ore di lavoro non prestate tra le zero ore ed il limite dell\u2019orario contrattuale e comunque non oltre le 40 ore settimanali.\nL\u2019importo della prestazione non pu\u00f2 superare un limite massimo mensile stabilito di anno in anno.\nCos\u00ec come precisato dalla Circolare Inps n. 14 del 30/01/2013, per il 2013 l'importo lordo \u00e8 di euro 959,22 per una retribuzione inferiore o uguale ad 2.075,21 e di euro 1.152,90 per un retribuzione superiore a 2.075,21.\n\tDetti importi massimi devono essere incrementati, in relazione a quanto disposto dall\u2019art. 2, comma 17, della Legge 28 dicembre 1995, n. 549, nella misura ulteriore del 20 per cento per i trattamenti di integrazione salariale concessi in favore delle imprese del settore edile e lapideo per intemperie stagionali.\nLa somma complessiva da erogare deve essere decurtata di un importo pari all\u2019aliquota contributiva prevista a carico degli apprendisti (5,84%).\nSulla prestazione compete l'assegno al nucleo familiare.\nLa durata \u00e8 variabile in relazione ai seguenti casi:\n\t- in caso di riorganizzazione, ristrutturazione e riconversione aziendale: 24 mesi prorogabili due volte per 12 mesi con due provvedimenti distinti;\n\t- in caso di crisi aziendale: al massimo 12 mesi prorogabili per ulteriori 12 mesi;\n\t-\u00a0in caso di procedure esecutive concorsuali: 12 mesi prorogabili per ulteriori 6 mesi.\nPer ciascuna unit\u00e0 produttiva i trattamenti straordinari erogati a qualsiasi titolo non possono eccedere i 36 mesi nell\u2019arco di un quinquennio computando in tale limite temporale anche i periodi di trattamento ordinario concessi per contrazioni o sospensioni determinate da situazioni temporanee di mercato.\n" } ] }, { "id": 268, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un lavoratore in Cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS)\u00a0pu\u00f2\u00a0andare a lavorare in un\u2019altra azienda?" }, { "from": "gpt", "value": "Nel caso in cui un lavoratore, in concomitanza con la fruizione del trattamento di integrazione salariale, abbia la possibilit\u00e0 di prestare attivit\u00e0 lavorativa (sia dipendente che autonoma), deve darne preventiva comunicazione all\u2019Inps. In caso contrario perde il diritto alla prestazione per tutto il periodo della concessione.\n" } ] }, { "id": 269, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cos'\u00e8 e a chi spetta la Cassa integrazione guadagni straordinaria?" }, { "from": "gpt", "value": "La Cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS) \u00e8 una prestazione economica erogata dall'Inps per integrare o sostituire la retribuzione dei lavoratori al fine di fronteggiare le crisi dell\u2019azienda o per consentire alla stessa di affrontare processi di ristrutturazione /riorganizzazione/ riconversione.\nLa CIGS spetta agli operai, impiegati, quadri, soci e non soci di cooperative di produzione e lavoro, lavoratori poligrafici e giornalisti, dipendenti da: imprese industriali (comprese quelle edili ed affini); imprese cooperative e loro consorzi, che trasformano, manipolano e commercializzano prodotti agricoli e zootecnici, per i dipendenti a tempo indeterminato; imprese artigiane il cui fatturato nel biennio precedente dipendeva per oltre il 50% da un solo committente destinatario di CIGS;\u00a0 aziende appaltatrici di servizi di mensa o ristorazione le cui imprese committenti siano interessate da CIGS; imprese appaltatrici di servizi di pulizia la cui impresa committente sia destinataria di CIGS; imprese editrici di giornali quotidiani, periodici e agenzie di stampa a diffusione nazionale per le quali si prescinde dal limite dei 15 dipendenti;\ne, dal 1\u00b0 gennaio 2013 (art. 3, comma 1, Legge 28 giugno 2012, n. 92) spetta anche ai dipendenti di imprese esercenti attivit\u00e0 commerciali con pi\u00f9 di cinquanta dipendenti; agenzie di viaggio e turismo, compresi gli operatori turistici, con pi\u00f9 di cinquanta dipendenti; imprese di vigilanza con pi\u00f9 di quindici dipendenti; imprese del trasporto aereo a prescindere dal numero di dipendenti; imprese del sistema aeroportuale a prescindere dal numero di dipendenti.\nLa CIGS non spetta invece ai dirigenti, agli apprendisti, ai lavoratori a domicilio, agli autisti alle dipendenze del titolare di impresa.\nI requisiti da rispettare sono:\n\t- per il lavoratore: sussistenza di un valido rapporto di lavoro subordinato alle dipendenze di un\u2019azienda destinataria della normativa CIGS; almeno 90 giorni di anzianit\u00e0 di servizio presso l\u2019azienda richiedente il trattamento;\n\t- per l'azienda: aver occupato, mediamente, nel semestre precedente la richiesta d\u2019intervento, pi\u00f9 di 15 dipendenti. Nel computo sono compresi gli apprendisti, i lavoratori part-time, i lavoratori a domicilio, i dirigenti.\n" } ] }, { "id": 270, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come si presenta la domanda per la Cassa integrazione guadagni straordinaria ed in quali casi decade il diritto?" }, { "from": "gpt", "value": "La domanda di Cassa integrazione guadagni straordinaria (CIGS) deve essere presentata al Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali entro 25 giorni dalla fine del periodo di paga in corso al termine della settimana in cui \u00e8 iniziata la sospensione o la riduzione dell\u2019orario di lavoro.\nL'autorizzazione al trattamento \u00e8 disposta con Decreto direttoriale della Direzione generale per le politiche attive e passive del lavoro.\nL'azienda, ottenuta l'autorizzazione, presenta, in via telematica, all'Inps la richiesta per il conguaglio delle prestazioni concesse oppure di pagamento diretto (ai lavoratori) se disposto espressamente nel decreto.\nIl diritto alla CIGS decade nel caso in cui\u00a0un lavoratore -\u00a0che abbia la possibilit\u00e0 di prestare attivit\u00e0 lavorativa (sia dipendente che autonoma) in concomitanza con la fruizione del trattamento di integrazione salariale - non fornisca preventiva comunicazione all\u2019Inps. In questa eventualit\u00e0 il lavoratore perde il diritto alla prestazione per tutto il periodo della concessione.\n\tInoltre, in base all\u2019art. 4, comma 40, Legge 28 giugno 2012, n. 92, il lavoratore sospeso dall'attivit\u00e0 lavorativa e beneficiario di una prestazione di sostegno del reddito in costanza di rapporto di lavoro, decade dal trattamento qualora rifiuti di essere avviato ad un corso di formazione o di riqualificazione o non lo frequenti regolarmente senza un giustificato motivo.\n\tLa suddetta disposizione, di cui all\u2019art. 4, comma 40, Legge 28 giugno 2012, n. 92, si applica quando le attivit\u00e0 di formazione ovvero di riqualificazione si svolgono in un luogo che non dista pi\u00f9 di 50 chilometri dalla residenza del lavoratore, o comunque che \u00e8 raggiungibile mediamente in 80 minuti con i mezzi di trasporto pubblici.\n" } ] }, { "id": 271, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In cosa consiste il \"Cassetto Fiscale\"\u00a0 dell'Agenzia delle Entrate?" }, { "from": "gpt", "value": "Il cassetto fiscale \u00e8 un servizio telematico caratterizzato dalla massima trasparenza e da una forte interattivit\u00e0 tra l\u2019utente e l\u2019Amministrazione finanziaria. Questo servizio permette ai contribuenti di consultare, direttamente da casa e in tutta sicurezza, le informazioni relative alle proprie posizioni fiscali.\nIl servizio \u00e8 attivo tutti i giorni, compresi i festivi, per l\u2019intera giornata; solo dalle ore 5:00 alle ore 6:00 di ogni mattino il servizio si ferma per manutenzione.\nPer accedere al servizio Cassetto Fiscale occorre selezionare la voce omonima dal men\u00f9 Servizi ON Line\u00a0 - Servizi con registrazione del sito dell'Agenzia delle Entrate.\nPer consultare il Cassetto fiscale \u00e8 necessario inserire, per gli utenti Fisconline, il codice PIN rilasciato dall\u2019Agenzia delle Entrate, mentre per gli utenti Entratel deve essere inserito il codice personale desumibile dalla terza sezione della busta.\nI contribuenti, in pratica, attraverso il \u201cCassetto fiscale\u201d possono interrogare l\u2019Anagrafe tributaria chiedendo molteplici informazioni tra le quali: dati anagrafici, dati delle dichiarazioni fiscali, dati\u00a0di condono e concordati, date dei rimborsi.\nI professionisti abilitati al servizio Entratel possono consultare anche i dati relativi ai clienti, previa presentazione all'Ufficio delle Entrate delle deleghe conferite dai clienti.\nE' prevista una specifica attyivit\u00e0 di assistenza, per maggiori informazioni consultare la pagina dedicata dell'Agenzia delle Entrate\u00a0 \nPer infomazioni generali sul cassetto fiscale consultare l'Annuario del Contribuente\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 272, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Esiste l'obbligatoriet\u00e0 della comunicazione all'affittuario dell'adozione del regime sulla cedolare secca?" }, { "from": "gpt", "value": "Il locatore (proprietario) che decide di avvalersi del nuovo regime deve darne comunicazione al conduttore (affittuario). La comunicazione va effettuata con raccomandata e deve contenere la rinuncia alla facolt\u00e0 di chiedere, per tutta la durata dell\u2019opzione, l\u2019aggiornamento del canone di locazione, anche se \u00e8 previsto nel contratto, inclusa la variazione accertata dall\u2019Istat dell\u2019indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati dell\u2019anno precedente.\nLa comunicazione \u00e8 obbligatoria e deve essere inviata prima di esercitare l'opzione. \nAi sensi del\u00a0Decreto Legislativo 14 marzo 2011, n 23, articolo 3\u00a0\u00a0il mancato invio rende inefficace l'opzione stessa. Tuttavia, la comunicazione non \u00e8 necessaria per i contratti di locazione che prevedono espressamente la rinuncia agli aggiornamenti del canone.\n\u00a0\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 273, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Si pu\u00f2\u00a0accedere on line al cedolino della pensione INPS Gestione Dipendenti Pubblici?" }, { "from": "gpt", "value": "S\u00ec. L'Inps Gestione Dipendenti Pubblici mette a disposizione dei propri assistiti\u00a0dei servizi in linea utilizzabili previa \"autenticazione\".\u00a0\nTramite codice fiscale e PIN personale (ossia\u00a0un codice personale segreto necessario per accedere in modo riservato) \u00e8\u00a0possibile: visualizzare la rata mensile di pensione, visualizzare e stampare copia del modello CUD, visualizzare e stampare il modello 730 gi\u00e0 consegnato a una sede Inpdap. I pensionati, inoltre, possono iscriversi on line al servizio Sms, che consente di ricevere sul proprio cellulare ogni novit\u00e0 relativa alle prestazioni\u00a0 Gestione Dipendenti Pubblici: pensioni, prestiti, mutui, borse di studio, ecc. (Inps Gestione Dipendenti Pubblici - Servizi in linea).\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 274, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono\u00a0i centri per la diagnosi della celiachia e i diritti dei celiaci?\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Sul sito del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali sono disponibili informazioni\u00a0relative alla celiachia, i Diritti del celiaco e\u00a0i Presidi e Centri per la diagnosi.\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 Per maggiori informazioni: FAQ del Ministero della Salute.\n" } ] }, { "id": 275, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qual'\u00e8 la normativa di riferimento per le persone affette da malattia celiaca?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Sistema Nazionale Sanitario prevede particolari forme di tutela per le persone affette da malattia celiaca, come l\u2019esenzione dal pagamento del ticket per gli esami diagnostici. Infatti\u00a0la celiachia\u00a0fa parte delle malattie rare, per le quali non \u00e8 previsto il pagamento delle prestazioni sanitarie necessarie per la diagnosi (Decreto del Ministero della Sanit\u00e0 18 maggio 2001, n. 279).\nLa malattia celiaca da diritto ad un\u2019esenzione del ticket anche per quanto riguarda i prodotti senza il glutine e le analisi periodiche che bisogna effettuare per questa patologia.\u00a0 Con il Decreto del Ministero della Sanit\u00e0 8 giugno 2001 il SSN ha iniziato a erogare gratuitamente ai celiaci gli alimenti dietetici privi di glutine con tetti di spesa suddivisi per fasce di et\u00e0 e sesso. I limiti di spesa sono stati successivamente confermati dal Decreto del Ministero della Salute 4 maggio 2006 e aggiornati periodicamente. Per conoscere l\u2019elenco delle farmacie e dei punti vendita convenzionati per la vendita di prodotti senza glutine a carico del Servizio Sanitario Regionale,\u00a0 bisogna recarsi presso l\u2019Azienda Sanitaria Locale di residenza dell\u2019assistito.\nPer\u00a0 maggiori informazioni: Ministero della Salute - Celiachia\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 276, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali\u00a0sono\u00a0gli esami specifici per sapere se si \u00e8 affetti da celiachia?" }, { "from": "gpt", "value": "In base a quanto pubblicato dal Ministero della Salute\u00a0l'accertamento che\u00a0 conferma\u00a0la\u00a0diagnosi di celiachia \u00e8 la duodenoscopia con prelievo di un piccolo frammento della mucosa duodenale\u00a0con esame istologico.\nPrima della biopsia,\u00a0vengono sempre eseguiti esami atti a rilevare la presenza di anticorpi\u00a0nel siero che sono spesso caratteristici della malattia (anti-gliadina, anti-endomisio ed anti-transglutaminasi).\nLa positivit\u00e0 agli anticorpi non \u00e8 diagnostica, ma \u00e8 utile a selezionare i pazienti da sottoporre alla duodenoscopia.\n\tPer ulteriori informazioni: FAQ celiachia - Ministero della Salute\n" } ] }, { "id": 277, "conversations": [ { "from": "human", "value": "\u00a0Esistono delle agevolazioni\u00a0per acquistare gli alimenti privi di glutine per chi \u00e8 affetto da celiachia?" }, { "from": "gpt", "value": "Si, \u00e8\u00a0possibile ottenere l\u2019erogazione gratuita degli alimenti privi di glutine entro il tetto di spesa previsto; per usufruire delle agevolazioni ecco alcuni tra i documenti da presentare:\n" } ] }, { "id": 278, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il celiaco, non maggiorenne,\u00a0ha diritto a percepire l'indennit\u00e0 di frequenza?" }, { "from": "gpt", "value": "Qualora una persona sia affetta da patologie che non comportano compromissione tale da impedirne la deambulazione autonoma o da renderla bisognevole di assistenza continua, nessun beneficio pu\u00f2 essere concesso.\nNello specifico si\u00a0pu\u00f2 approfondire all'art.1 della\u00a0Legge 11 ottobre 1990, n. 289, Modifiche alla disciplina delle indennita' di accompagnamento di cui alla legge 21 novembre 1988, n. 508, recante norme integrative in materia di assistenza economica agli invalidi civili, ai ciechi civili ed ai sordomuti e istituzione di un'indennita' di frequenza per i minori invalidi.\n" } ] }, { "id": 279, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove si possono reperire informazioni generiche e sulla dieta per chi soffre di celiachia?\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Il Ministero\u00a0della Salute sul suo sito dedica una sezione alla\u00a0celiachia\u00a0dove\u00a0sono\u00a0disponibili informazioni circa\u00a0i sintomi, la diagnosi, le possibili complicanze e la terapia. Per maggiori informazioni: FAQ - La celiachia impariamo a conviverci\n" } ] }, { "id": 280, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Che uso fanno le amministrazioni comunali delle informazioni e dei dati raccolti con la compilazione dei questionari del 15\u00b0 Censimento della popolazione e delle abitazioni dell'anno 2011?\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Il 15\u00b0Censimento, compilato a partire dal 9 ottobre (data di riferimento) fino al 20 novembre 2011,\u00a0\u00e8 servito a \"contare\" la popolazione e a raccogliere informazioni che costituiscono il punto di partenza per individuare adeguate politiche e azioni di sviluppo, mettendo a confronto le diverse realt\u00e0 territoriali italiane. In particolare la rilevazione totale della popolazione e delle abitazioni ha\u00a0come scopo:\n" } ] }, { "id": 281, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i risultati dell'ultimo censimento della popolazione (15\u00b0 Censimento generale della popolazione e delle abitazioni)?" }, { "from": "gpt", "value": "L'Istat (Istituto nazionale di statistica) ha elaborato i dati raccolti\u00a0con la compilazione dei questionari del 15\u00b0 Censimento generale della popolazione e delle abitazioni.\nAl 9 ottobre 2011, data di riferimento del 15\u00b0 Censimento, la popolazione legale residente in Italia ammonta a 59.433.744 unit\u00e0. Rispetto all'anno 2001 cresce del 4,3% per la componente straniera.\nLa popolazione censita, pubblicata in Gazzetta Ufficiale n. 209 del 18 dicembre 2012, diviene riferimento legale per il Paese fino alla successiva rilevazione censuaria ed \u00e8 perci\u00f2 definita \"popolazione legale\", salvo che non intervengano modifiche dipendenti da eventuali variazioni territoriali nella circoscrizione comunale, posteriori alla data del 9 ottobre 2011.\nLa\u00a0rilevazione evidenzia in particolare che:\n" } ] }, { "id": 282, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Mi sono laureato in Economia aziendale, adesso vorrei frequentare un master:\u00a0dove posso trovare informazioni sulle possibilit\u00e0 offerte dalle diverse Universit\u00e0?\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Il\u00a0portale Censis Guida offre la possibilit\u00e0 di orientarsi nel mondo dei master e dell'alta formazione attraverso\u00a0un apposito data base consultabile tramite chiavi di ricerca quali\u00a0l'ambito disciplinare e la localizzazione geografica.\u00a0\n\tLe schede descrittive comprendono numerose informazioni: oltre l'ambito disciplinare e l'ente proponente, vengono indicati livello, durata, costo, data di scadenza delle iscrizioni, data di\u00a0inizio, crediti erogati, eventuali\u00a0stage\u00a0ecc.\n" } ] }, { "id": 283, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Che cosa \u00e8 un Centro antiviolenza?" }, { "from": "gpt", "value": "I\u00a0Centri Antiviolenza sono luoghi che accolgono le donne, con o senza figli,\u00a0che hanno subito violenza; supportano le donne nei loro percorsi di uscita dalla violenza attraverso: l'accoglienza telefonica, l'accoglienza personale, l'ospitalit\u00e0 in case rifugio.\n\tLe attivit\u00e0 svolte dai centri antiviolenza possono anche essere: consulenza psicologica, consulenza legale, gruppi di sostegno, attivit\u00e0 di formazione, attivit\u00e0 di sensibilizzazione e prevenzione, attivit\u00e0 di rete, raccolta ed elaborazione dati, orientamento ed accompagnamento al lavoro, progettazione di interventi sociali.\nPer maggiori informazioni si pu\u00f2 chiamare il numero: 1522 oppure consultare il sito\u00a0 del Dipartimento per le Pari Opportunit\u00e0\n" } ] }, { "id": 284, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Esistono delle strutture\u00a0cui pu\u00f2 fare\u00a0riferimento un ipovedente\u00a0per la prenotazione\u00a0di esami oculistici ed\u00a0avere informazioni ed assistenza sulle\u00a0tematiche legate alla disabilit\u00e0 visiva?" }, { "from": "gpt", "value": "La Legge 28 agosto 1997 n. 284 \u201cDisposizioni per la prevenzione della cecit\u00e0 e per la riabilitazione visiva e l\u2019integrazione sociale e lavorativa dei ciechi pluriminorati\u201d\u00a0finanzia\u00a0i Centri per l\u2019educazione e la riabilitazione visiva che svolgono:\u00a0\n-\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 attivit\u00e0 di prevenzione della cecit\u00e0, attraverso screening per la diagnosi precoce e l'attuazione di\u00a0protocolli di controllo specifici per tipo di patologia;\n\t-\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 attivit\u00e0 di riabilitazione, atte\u00a0ad ottimizzare le capacit\u00e0 visive residue, aventi come scopo\u00a0il \u00a0mantenimento dell\u2019autonomia personale ed il raggiungimento di\u00a0un livello di vita soddisfacente.\n" } ] }, { "id": 285, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le funzioni del Centro Nazionale Trapianti?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Centro Nazionale Trapianti (CNT), istituito con l'art. 8 della LEGGE 1 aprile 1999, n. 91 \"Disposizioni in materia di prelievi e di trapianti di organi e di tessuti\" svolge le seguenti funzioni:\n" } ] }, { "id": 286, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il medico di base pu\u00f2 rilasciare il certificato di malattia al paziente in un giorno prefestivo o in una giornata in cui risulta in ferie?" }, { "from": "gpt", "value": "L'Accordo collettivo nazionale per la disciplina dei rapporti con i medici di medicina generale, all'articolo\u00a037 afferma che il medico di base deve comunicare alla\u00a0ASL competente il nominativo del collega che lo sostituisce\u00a0quando la sostituzione si\u00a0protrae per pi\u00f9 di tre giorni, pertanto, entro i tre giorni di ferie potrebbe rilasciare certificati di malattia.\n" } ] }, { "id": 287, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa fare in caso di\u00a0certificato di propriet\u00e0\u00a0(CdP)\u00a0gravemente deteriorato?" }, { "from": "gpt", "value": "In caso di furto, smarrimento o distruzione del foglio complementare o del certificato di propriet\u00e0, chiunque (non necessariamente l'intestatario) pu\u00f2 presentare denuncia all'autorit\u00e0 di Pubblica Sicurezza e poi richiedere al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) il rilascio di un duplicato mediante le note di richiesta con firma dell'intestatario al PRA, allegando l'originale o la copia conforme della denuncia (o dichiarazione sostitutiva di resa denuncia). Qualora la richiesta sia\u00a0presentata da un terzo, occorre allegare la copia di un documento di identit\u00e0 o riconoscimento di colui che\u00a0sottoscrive la nota.\nQualora tali documenti siano solo gravemente deteriorati, ma consentano almeno la leggibilit\u00e0 del numero di targa, non \u00e8 necessaria la denuncia ed \u00e8 sufficiente la richiesta di duplicato, allegando il documento deteriorato.\nPer approfondimenti: ACI\n" } ] }, { "id": 288, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Che differenza c'\u00e8 tra un certificato di stato di famiglia e un certificato storico di stato di famiglia?\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "\u00a0\nIl Certificato di stato di famiglia contiene e certifica le informazioni riguardanti il nucleo familiare di appartenenza di una persona, elenca tutti i componenti della famiglia e ne specifica le informazioni relative (nome, cognome, data e comune di nascita, comune e indirizzo di residenza). Il certificato riporta la composizione della famiglia anagrafica: \"un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinit\u00e0, adozione, tutela o da vincoli affettivi, abitualmente coabitanti e dimoranti nello stesso Comune\", anche se nel certificato non vengono indicati i vincoli di parentela. Compaiono,\u00a0pertanto, in un unico stato di famiglia tutte le persone risultanti a uno stesso indirizzo e in una medesima unit\u00e0 immobiliare. Questo certificato ha validit\u00e0 di 6 mesi dalla data di rilascio.\nIl Certificato storico di stato di famiglia \u00e8 un documento specifico che contiene le informazioni relative alla composizione del nucleo familiare risalente ad una data pregressa, cio\u00e8 riferito ad una certa data o relativo alla composizione originaria del nucleo familiare, o a persone non pi\u00f9 residenti o decedute. Il certificato di stato di famiglia storico, se richiesto all'Ufficio Anagrafe del comune, avr\u00e0 una consegna differita, in quanto per la compilazione \u00e8 necessaria una ricerca nell'Archivio storico dell'Anagrafe. I tempi di rilascio possono variare secondo la complessit\u00e0.\nOccorre indicare esplicitamente all'ente l'uso per il quale viene richiesto il certificato. Dal 1 gennaio 2012, cos\u00ec come previsto dalla\u00a0Legge 12 novembre 2011, n. 183\u00a0,\u00a0tutte le certificazioni rilasciate dalla Pubblica Amministrazione, compresi i certificati anagrafici e di stato civile, sono valide ed utilizzabili esclusivamente nei rapporti tra privati. Tutti i certificati anagrafici sono soggetti al pagamento dell'imposta di bollo, ad esclusione degli usi indicati nel Decreto\u00a0del Presidente\u00a0della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642 . Nei rapporti con gli organi della pubblica amministrazione e i gestori di pubblici servizi, i certificati e gli atti di notoriet\u00e0 sono sempre sostituiti dalle\u00a0dichiarazioni sostitutive (art. 46 del Decreto\u00a0del Presidente\u00a0della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445). L\u2019autocertificazione, in sostituzione della normale certificazione rilasciata dagli uffici competenti, ha lo stesso valore dei certificati ma non \u00e8 soggetta al pagamento dell'imposta di bollo, n\u00e8 dei\u00a0diritti di segreteria, e non\u00a0necessita di autenticazione della firma.\n" } ] }, { "id": 289, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come ottenere\u00a0una certificazione ambientale (Registrazione EMAS)?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Sistema comunitario di ecogestione e audit\u00a0(EMAS = Eco-Management and Audit Scheme) \u00e8 un sistema a cui possono aderire volontariamente le imprese e le organizzazioni, sia pubbliche che private, aventi sede nel territorio della Comunit\u00e0 Europea o al di fuori di esso, che desiderano impegnarsi nel valutare e migliorare la propria efficenza ambientale.\nEMAS \u00e8 principalmente destinato a migliorare l'ambiente e a fornire alle organizzazioni, alle autorit\u00e0 di controllo ed ai cittadini (al pubblico in senso lato) uno strumento attraverso il quale \u00e8 possibile avere informazioni sulle prestazioni ambientali delle organizzazioni.\nPer qualsiasi informazione relativa al rilascio della registrazione EMAS rivolgersi alla Segreteria del Comitato Ecolabel-Ecoaudit: comitato.emas@isprambiente.it\nPer ulteriori approfondimenti e informazioni:\u00a0ISPRA\n" } ] }, { "id": 290, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono previste novit\u00e0 per il rilascio delle certificazioni antimafia?" }, { "from": "gpt", "value": "Si. Dal 13 febbraio 2013 la Camera di Commercio non rilascia pi\u00f9 la certificazione antimafia:\n\til Decreto Legislativo 15 novembre 2012 n. 218 ha, infatti, previsto l\u2019abrogazione del DPR 252/98 che affidava alle Camere di Commercio la competenza al rilascio della certificazione antimafia.\n\tPertanto a partire dal 13 febbraio 2013 la documentazione antimafia viene rilasciata esclusivamente dalle Prefetture,\u00a0uniche\u00a0competenti a rilasciare la documentazione antimafia, che dovr\u00e0 essere richiesta unicamente nel caso di rapporti contrattuali e autorizzatori con amministrazioni ed enti pubblici o societ\u00e0 private concessionarie di opere pubbliche, come appalti di lavori, forniture di beni e servizi, ed erogazioni di finanziamenti.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 291, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove \u00e8 possibile trovare informazioni sulla certificazione dei crediti e del pagamento dei debiti\u00a0dello Stato e delle pubbliche amministrazioni?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Ministero dell\u2019Economia e delle Finanze ha integrato la\u00a0pagina del sito internet\u00a0 dedicata alla certificazione dei crediti delle Pubbliche amministrazioni con la documentazione relativa al Decreto Legge dell\u20198 aprile 2013, n. 35 \"Disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonch\u00e9 in materia di versamento di tributi degli enti locali.\"\nDalla pagina\u00a0Piattaforma per la certificazione dei crediti \u00a0\u00e8 possibile accedere alle Guide operative per gli utenti predisposte dalla Ragioneria generale delo Stato e procedere alla Registrazione.\nDal 28 luglio 2014 \u00e8 disponibile il Vademecum alla certificazione dei crediti.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 292, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Chi pu\u00f2 rilasciare la certificazione della conoscenza della lingua italiana come lingua straniera?" }, { "from": "gpt", "value": "Attualmente gli enti accreditati presso il Ministero degli Affari esteri per il rilascio di certificazioni di competenza linguistica:\n- Universit\u00e0 per Stranieri di Perugia;\u00a0\n\t- Universit\u00e0 per Stranieri di Siena;\u00a0\n\t- Universit\u00e0 Roma III;\n\t- Societ\u00e0 Dante Alighieri.\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\n\tPer approfondimenti:Ministero degli Affari Esteri - I corsi presso gli Istituti Italiani di Cultura\n" } ] }, { "id": 293, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i soggetti qualificati al rilascio delle certificazioni delle competenze linguistico-comunicative in lingua straniera del personale scolastico?" }, { "from": "gpt", "value": "La\u00a0certificazione delle competenze linguistico-comunicative possono essere rilasciati dagli enti formalmente riconosciuti dai Governi dei Paesi nei quali la lingua straniera, oggetto della certificazione, \u00e8 lingua ufficiale.\n\tL\u2019elenco di tali enti certificatori, insieme ai requisiti per conseguire la certificazione di competenza linguistica, sono individuati dal MIUR nel Decreto ministeriale 7 marzo 2012, n.3889\n" } ] }, { "id": 294, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qual \u00e8 la procedura per chiedere la cessazione delle trattenute sindacali per un pensionato ex Ipost?" }, { "from": "gpt", "value": "Per formalizzare la disdetta \u00e8 necessario\u00a0inviare una domanda in carta libera tramite lettera raccomandata ad Inps Gestione ex\u00a0Ipost, allegando fotocopia del documento d'identit\u00e0.\u00a0Ricevuta la richiesta di revoca, la trattenuta sindacale sulla pensione viene interrotta con le seguenti decorrenze:\n\t- 1\u00b0 aprile per le domande di revoca lavorate dal 16 dicembre al 15 marzo dell'anno successivo;\n\t- 1\u00b0 luglio per le domande di revoca lavorate dal 16 marzo al 15 giugno;\n\t- 1\u00b0 ottobre per le domande di revoca lavorate dal 16 giugno al 15 settembre;\n\t- 1\u00b0 gennaio dell'anno successivo per le domande di revoca lavorate dal 16 settembre al 15 dicembre.\nA seguito della soppressione di Ipost e del successivo trasferimento delle funzioni all'Inps la struttura di riferimento \u00e8: Inps - Struttura integrazioni delle funzioni del soppresso Ipost in Inps \u2013 ufficio assistenza, Via Ciro il Grande n. 21, 00144 Roma.\n" } ] }, { "id": 295, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E'\u00a0ancora necessario fare la comunicazione all'autorita' di Pubblica Sicurezza di cessione di fabbricato per locazione a cittadino italiano?" }, { "from": "gpt", "value": "La comunicazione di cessione fabbricato \u00e8 un obbligo che riguarda chiunque cede la propriet\u00e0 o il godimento o a qualunque altro titolo consente l'uso esclusivo di un immobile o di parte di esso.\nL'obbligo di comunicazione della cessione di fabbrico previsto dall'art. 12 del Decreto Legge 21 marzo 1978, n. 59 convertito con Legge 18 maggio\u00a01978, n. 191\u00a0 - essendo tuttora vigente tale disposizione normativa - non e' stato abrogato,\u00a0 ma l'adempimento da essa previsto quale la comunicazione di cessione di fabbricato, e' stato assorbito da un altro adempimento quale la registrazione del contratto di vendita o di locazione, al verificarsi del quale, quindi, la sanzione originariamente stabilita per la mancata comunicazione di cessione di fabbricato non puo' trovare applicazione.\nSi precisa inoltre che,\u00a0con il successivo intervento dell'art. 2 del decreto legge 20 giugno 2012, n. 79, convertito in legge n. 131 /2012, sulla cui base \u00e8 stata emanata una circolare esplicativa, l'assorbimento del predetto obbligo viene esteso anche ai contratti di comodato e a tutti i contratti di locazione registrati, comprese le locazioni ad uso abitativo effettuate nell'esercizio di una attivita' d'impresa o di arti e professioni, precedentemente escluse.\nLa legge lascia intatto l'obbligo di comunicazione solo nel caso in cui \"venga concesso il godimento del fabbricato o di porzione di esso sulla base di un contratto, anche verbale, non soggetto a registrazione in termine fisso\", per cui ammette anche una forma di comunicazione telematica, da stabilire con apposito decreto.\nPer approfondimenti: Polizia di Stato\n" } ] }, { "id": 296, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Bisogna sostituire il contrassegno del ciclomotore con la targa?" }, { "from": "gpt", "value": "I ciclomotori che circolano ancora con il contrassegno di identificazione (a 5 cifre) hanno l'obbligo di sostituirlo con la targa (a 6 cifre). Il certificato di idoneita', invece dovra' essere sostituito con il certificato di circolazione.\nIl\u00a02 aprile 2011 e' stato pubblicato sulla\u00a0Gazzetta Ufficiale\u00a0n. 76 il Decreto Ministeriale del 2 febbraio 2011\u00a0secondo cui e' necessario sostituire la vecchia targa per ciclomotori con quella nuova.\nL'art. 14, comma 2, della Legge del 29 luglio 2010, n.120\u00a0ha prescritto infatti che, entro il 13 febbraio 2012, i ciclomotori ancora muniti di contrassegno di identificazione (cd. targhino) e certificato di idoneita' tecnica debbano essere muniti, per poter circolare su strada, delle targhe e del certificato di circolazione previsti dall'art. 97 del Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285, Nuovo Codice della Strada, demandando a tal fine al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti l'adozione, con proprio decreto, di apposito calendario. La nuova targa per ciclomotori\u00a0e' composta da 6 caratteri alfanumerici e dal marchio ufficiale della Repubblica Italiana su fondo bianco con caratteri neri e ricoperta da pellicola retroriflettente. Sono esclusi dall'obbligo di ritargatura i ciclomotori immessi in circolazione dopo il 14 luglio 2006.\u00a0\nSi precisa che i termini indicati hanno carattere ordinatorio: la sanzione pecuniaria prevista dall art. 14, comma 3, della citata Legge del 29 luglio 2010, n.120\u00a0(da euro 389 a euro 1.559)\u00a0e' applicabile unicamente a decorrere dal 13 febbraio 2012 nei confronti di coloro che circolino con ciclomotori non regolarizzati. Le scadenze per le operazioni di \"ritargatura\" sono:\n" } ] }, { "id": 297, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cos'\u00e8 ed a chi \u00e8 destinata la CIG in deroga?" }, { "from": "gpt", "value": "La CIG in deroga\u00a0\u00e8 un intervento di integrazione salariale a sostegno di imprese o lavoratori non destinatari della normativa sulla cassa integrazione guadagni.\n\tSpetta\u00a0 a tutti i lavoratori subordinati, compresi apprendisti, lavoratori con contratto di somministrazione e lavoranti a domicilio, dipendenti da aziende che operino in determinati settori produttivi o specifiche aree regionali, individuate in specifici accordi governativi.\nI lavoratori devono:\n\u2022 avere un\u2019anzianit\u00e0 lavorativa, presso la ditta richiedente il trattamento, di almeno 90 giorni alla data della richiesta. Nel computo sono comprese anche eventuali mensilit\u00e0 accreditate dalla medesima impresa presso la gestione separata a condizione che:\u00a0non si tratti di redditi derivanti da arti e professioni;\u00a0il lavoratore operi in regime di monocommittenza;\u00a0il reddito conseguito sia superiore a \u20ac 5.000 (anche se relativo a pi\u00f9 di un anno solare).\n\u2022 aver reso, presso il Centro per l\u2019impiego, dichiarazione di immediata disponibilit\u00e0 al lavoro o ad un percorso di riqualificazione professionale. In caso di rifiuto il lavoratore perde il diritto alla prestazione.\n\tIl datore di lavoro deve raccogliere i modelli DID, di dichiarazione di immediata disponibilit\u00e0 al lavoro (cod. SR105), compilati dai lavoratori e conservarli presso di s\u00e9.\nViene corrisposta:\n\t\u2022 dopo aver esaurito gli interventi ordinari (indennit\u00e0 di disoccupazione per lavoratori sospesi) previsti in caso di sospensione del rapporto di lavoro in presenza dell\u2019intervento integrativo degli Enti Bilaterali;\n\t\u2022 per accesso diretto ai trattamenti in deroga, laddove non vi sia intervento degli Enti Bilaterali.\n" } ] }, { "id": 298, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come si presenta la domanda per la CIG in deroga, qual'\u00e8 l'importo e la relativa durata?" }, { "from": "gpt", "value": "La domanda di CIG in deroga deve essere presentata dal datore di lavoro entro 20 giorni dalla sospensione dell\u2019attivit\u00e0, corredata dal verbale di accordo sindacale e dall\u2019elenco dei lavoratori interessati, alla Regione competente (o, solo per alcune Regioni, alla Direzione Regionale del Lavoro) che autorizza le richieste di CIG in deroga.\n\tPer il pagamento della prestazione al lavoratore, il datore di lavoro deve presentare la richiesta su modello IG/15 deroga (cod. SR100) per via telematica all'Inps, nel caso in cui l'ente autorizzatore non vi provveda direttamente. Inoltre, per il pagamento diretto al lavoratore deve essere presentato per via telematica il modello IG/Str/Aut (cod.41).\n\tI provvedimenti concessori sono trasmessi telematicamente all\u2019Inps dalla Regione.\n\tSe la ditta ha stabilimenti in pi\u00f9 regioni, il datore di lavoro deve presentare la domanda al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, Direzione Ammortizzatori Sociali e incentivi all\u2019occupazione\nL'importo \u00e8 pari all\u201980% della retribuzione, comprensiva di eventuali ratei di mensilit\u00e0 aggiuntive, che il dipendente avrebbe percepito per le ore di lavoro non prestate tra le zero e il limite dell\u2019orario contrattuale e comunque non oltre le 40 ore settimanali.\n\tL\u2019importo della prestazione non pu\u00f2 superare un limite massimo mensile stabilito di anno in anno.\n\tCos\u00ec come precisato dalla Circolare Inps n. 14 del 30/01/2013, per il 2013 l'importo netto \u00e8 di euro 903,20 per una retribuzione inferiore o uguale ad 2.075,21 e di euro 1.085,57 per un retribuzione superiore a 2.075,21.\n\tDetti importi massimi devono essere incrementati, in relazione a quanto disposto dall\u2019art. 2, comma 17, della Legge 28 dicembre 1995, n. 549, nella misura ulteriore del 20 per cento per i trattamenti di integrazione salariale concessi in favore delle imprese del settore edile e lapideo per intemperie stagionali.\n" } ] }, { "id": 299, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un veicolo immatricolato in uno stato estero per quanto tempo pu\u00f2 circolare liberamente in Italia?" }, { "from": "gpt", "value": "Secondo quanto stabilito dall'art. 132 del Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n. 285 Nuovo codice della strada, gli autoveicoli, i motoveicoli e i rimorchi immatricolati in uno Stato estero e che abbiano gi\u00e0 adempiuto\u00a0alle\u00a0formalit\u00e0 doganali sono\u00a0ammessi\u00a0a\u00a0circolare\u00a0in Italia per la durata massima di un anno, in base\u00a0al\u00a0certificato\u00a0di immatricolazione dello Stato di origine.\n\tLe\u00a0targhe\u00a0dei veicoli\u00a0devono\u00a0essere chiaramente leggibili e contenere il contrassegno di immatricolazione composto da cifre arabe e da caratteri latini maiuscoli,\u00a0secondo le modalit\u00e0 stabilite nel regolamento.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 300, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i requisiti previsti\u00a0per la concessione\u00a0della cittadinanza italiana\u00a0a cittadini stranieri residenti in Italia?" }, { "from": "gpt", "value": "I cittadini stranieri residenti in Italia possono chiedere, ai sensi dell\u2019art. 9 della\u00a0\u00a0Legge 5 febbraio 1992, n. 91,\u00a0la\u00a0cittadinanza italiana per residenza che verr\u00e0 concessa con decreto del Presidente della Repubblica,\u00a0su proposta del Ministro dell\u2019Interno.\nLa cittadinanza pu\u00f2 essere richiesta da:\n" } ] }, { "id": 301, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cittadino\u00a0extracomunitario sposato con cittadina italiana: cosa fare per\u00a0ottenere la cittadinanza italiana?" }, { "from": "gpt", "value": "Il cittadino straniero, o apolide, coniugato con un cittadino italiano pu\u00f2 chiedere di acquistare, ai sensi dell\u2019art. 5 della Legge 5 febbraio 1992, n. 91, la cittadinanza italiana in presenza dei\u00a0seguenti requisiti:\n" } ] }, { "id": 302, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Residente in italia e coniugato con cittadina italiana,\u00a0la concessione della cittadinanza italiana per matrimonio comporta la rinuncia alla cittadinanza che si possiede?" }, { "from": "gpt", "value": "La Legge 5 febbraio 1992, n. 91, recante Nuove norme sulla cittadinanza italiana, NON richiede la rinuncia alla cittadinanza di origine per ottenere quella italiana.\nLa\u00a0\u00a0L.91/1992\u00a0riconosce il diritto alla titolarit\u00e0 contemporanea di pi\u00f9 cittadinanze, come risulta esplicitamente dall'art. 11 - ai sensi del quale il cittadino italiano che possiede, acquista, o riacquista una cittadinanza straniera, conserva quella italiana, salvo rinuncia - fatte salve le diverse disposizioni previste da accordi internazionali, come recita il 3\u00b0 comma dell\u2019art.26 della medesima legge.\nBisogna invece verificare se anche la legislazione del paese di origine ammette il possesso della doppia cittadinanza ed escludere che la cittadinanza di origine si perda automaticamente con l'acquisto volontario di una cittadinanza straniera.\nPer approfondimenti: Ministero dell'Interno - Concessione della cittadinanza\n" } ] }, { "id": 303, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Uno straniero con 2 cognomi richiedente la cittadinanza italiana, alla sua acquisizione, pu\u00f2 mantenere il secondo cognome?" }, { "from": "gpt", "value": "Si. Come chiarito dalla Circolare del Ministero dell'Interno n.14424 del 23/12/13, \u00e8 stato consentito il mantenimento del nome di origine del neo cittadino italiano, anche se composto da pi\u00f9 cognomi.\nLa circolare indica che, a seguito di un parere del Consiglio di Stato, si prevede il pieno riconoscimento del nome di origine dello straniero che acquista la cittadinanza italiana e la possibilit\u00e0 per l'interessato, al momento della presentazione della domanda di cittadinanza di indicare gli elementi del proprio nome, nell'ambito delle generalit\u00e0 indicate nell'atto di nascita, disponendo che il decreto di conferimento della cittadinanza contenga tali elementi (ad esempio due cognomi).\n" } ] }, { "id": 304, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In caso di domanda di cittadinanza italiana per residenza da parte di uno straniero, si fa riferimento solo al reddito dell'aspirante cittadino italiano per valutare la disponibilit\u00e0 di mezzi adeguati per garantire l'autosufficienza economica e il soddisfacimento degli obblighi di solidariet\u00e0?" }, { "from": "gpt", "value": "No, come chiarito dalla circolare del Ministero dell'Interno K.60.1 del 5 gennaio 2007, \u00e8 possibile prendere in considerazione la consistenza economica dell'intero nucleo familiare al quale l'aspirante cittadino italiano appartiene, quando dalla documentazione prodotta\u00a0e/o dalla istruttoria esperita, si evince che esistono altre risorse che concorrono a formare il reddito.\nIn presenza di tali presupposti, la cittadinanza potr\u00e0 essere concessa anche alle casalinghe prive di reddito proprio.\nPoich\u00e8 possono essere autocertificabili solo i redditi propri, chiarisce la suddetta circolare, per i redditi degli altri componenti del nucleo familiare andr\u00e0 necessariamente prodotta la documentazione (modello CUD, modello 730, modello UNICO) atta a dimostrare la disponibilit\u00e0 di mezzi di sostentamento adeguati.\n" } ] }, { "id": 305, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cittadina di origine italiana coniugata con cittadino americano vive\u00a0negli USA: all'atto della scelta della nazionalit\u00e0\u00a0ha scelto\u00a0quella americana. Pu\u00f2 tornare in possesso della nazionalit\u00e0 italiana, mantenendo quella americana?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 13 della Legge 5 febbraio 1992, n. 91\u00a0prevede che si possa riottenere lo status di cittadino\u00a0italiano:\n" } ] }, { "id": 306, "conversations": [ { "from": "human", "value": "I\u00a0cittadini comunitari residenti in Italia possono usufruire dell'assegno per il nucleo familiare concesso dai Comuni? Se si,\u00a0a quanto ammonta l'importo mensile e quali le modalit\u00e0 per accedervi?\n\u00a0\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Si.\u00a0L'assegno per il nucleo familiare\u00a0viene concesso\u00a0dai Comuni\u00a0alle famiglie di cittadini comunitari residenti in Italia con almeno tre figli minori \u00a0(figli propri o del coniuge o ricevuti in affidamento preadottivo)\u00a0e con risorse reddituali e patrimoniali non superiori a quelle previste dall\u2019indicatore della situazione economica (I.S.E.) valido per l\u2019assegno. La circolare INPS n. 34 del 28.02.2013 stabilisce\u00a0che l'assegno per il nucleo familiare da corrispondere agli aventi diritto per l'anno 2013 \u00e8 pari, nella misura intera, a Euro 139,49. Per le domande relative al medesimo anno, il valore dell'indicatore della situazione economica, con riferimento ai nuclei familiari composti da cinque componenti, di cui almeno tre figli minori, \u00e8 pari a Euro 25.108,71.\nPer chiedere l'erogazione della prestazione, deve essere\u00a0presentata una domanda al Comune di residenza entro il 31 gennaio dell\u2019anno successivo a quello per il quale \u00e8 richiesto l\u2019Assegno al nucleo familiare.\n\tLa domanda deve essere accompagnata da una dichiarazione sulla composizione e sulla situazione economica del nucleo familiare (I.S.E.). Il richiedente deve indicare sulla domanda la modalit\u00e0 di pagamento prescelta.\n\tL\u2019INPS provvede al pagamento dell\u2019assegno con cadenza semestrale posticipata (entro il 15 luglio e il 15 gennaio) per i dati ricevuti almeno 45 giorni prima della scadenza del semestre.\n" } ] }, { "id": 307, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono una cittadina\u00a0extracomunitaria residente da oltre un anno in Italia. Posso guidare con la mia patente straniera?" }, { "from": "gpt", "value": "Gli stranieri\u00a0titolari di una patente di guida non comunitaria in corso di validit\u00e0 possono guidare i veicoli - cui la patente abilita -\u00a0fino ad un anno dall\u2019acquisizione della residenza in Italia, purch\u00e8 posseggano anche un permesso internazionale di guida o una traduzione giurata della patente.\nSecondo l'art. 135 del del Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285\u00a0\"Nuovo Codice della Strada\", infatti\u00a0i conducenti muniti di patente di guida e che, unitamente alla patente, abbiano un permesso\n\tinternazionale ovvero una traduzione ufficiale in lingua italiana della patente rilasciati dallo Stato estero di provenienza, possono guidare in Italia i veicoli per i quali \u00e8 valida la loro patente o il loro permesso, purch\u00e9 non siano residenti in Italia da oltre un anno. Per poter guidare, la patente di guida ed il permesso internazionale devono essere in corso di validita'. Il permesso internazionale e' emesso dall'autorita' competente che ha rilasciato la patente ed e' conforme a quanto stabilito in apposite convenzioni internazionali cui l'Italia abbia aderito.\nDopo un anno di residenza in Italia\u00a0\u00e8 necessario, per poter condurre veicoli sul territorio italiano, convertire la patente.\nUn immigrato pu\u00f2 convertire la patente straniera in quella italiana se lo Stato che ha rilasciato l\u2019abilitazione alla guida ha sottoscritto accordi di reciprocit\u00e0 con l\u2019Italia. L'elenco aggiornato degli Stati con cui l'Italia ha stipulato\u00a0tali\u00a0accordi \u00e8 disponibile nella sezione Patenti e veicoli: stranieri in Italia e italiani all'estero del sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.\u00a0\n\t\u00a0\nPer approfondimenti: Ministero delle Infrastrutture e dei\u00a0Trasporti - Patenti e veicoli: stranieri in Italia e italiani all'estero\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 308, "conversations": [ { "from": "human", "value": "I cittadini stranieri,\u00a0regolarmente presenti in Italia, possono accedere\u00a0 alle strutture del Servizio Sanitario Nazionale (SSN)?" }, { "from": "gpt", "value": "S\u00ec, con modalit\u00e0 diverse a secondo del motivo del soggiorno, i cittadini stanieri extracomunitari possono avere assistenza sanitaria in Italia.\nI\u00a0cittadini stranieri temporaneamente presenti per un periodo non superiore a 90 giorni (es. turisti), possono usufruire delle prestazioni sanitarie urgenti e di elezione dietro pagamento delle relative tariffe regionali. Non \u00e8 prevista l\u2019iscrizione al SSN tranne che per gli studenti e le ragazze alla pari.\nI cittadini stranieri con regolare permesso di soggiorno possono iscriversi al SSN rivolgendosi alla ASL del Comune di residenza anagrafica, o se non ancora residenti, di domicilio effettivo indicato nel permesso di soggiorno.\n\tL'iscrizione al SSN consente la scelta del medico di base iscritto nei registri ASL con conseguente attribuzione di 4 crediti riconoscibili ai fini dell'accordo di integrazione.\n\tL'assistenza sanitaria \u00e8 estesa ai familiari a carico regolarmente soggiornanti in Italia.\nL'iscrizione pu\u00f2 essere:\n" } ] }, { "id": 309, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cos'\u00e8 Cliclavoro?" }, { "from": "gpt", "value": "Cliclavoro \u00e8 il nuovo portale pubblico per il lavoro realizzato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali creato\u00a0per favorire l\u2019intermediazione tra domanda e offerta di lavoro e la collaborazione tra imprese, istruzione, formazione e politiche sociali. Attraverso il portale, cittadini ed imprese possono pubblicare candidature e offerte di lavoro e fare ricerche per entrare in contatto con chi cerca o offre lavoro attraverso il link diretto ai servizi.\nIl sito offre inoltre una serie di servizi aggiuntivi (parte relativa alle Comunicazioni Obbligatorie; collegamento ad Eures; banca dati Flexi; Lista Italiani all'Estero, ecc),\u00a0di sondaggi e statistiche, di informazioni sui concorsi pubblici.\u00a0\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 310, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In che modo il cittadino interessato al procedimento pu\u00f2 esercitare il suo diritto di accesso ai documenti in forma telematica?" }, { "from": "gpt", "value": "La normativa in tema di procedimento amministrativo (Legge 7 agosto 1990, n. 241 e s.m.i.) attribuisce il diritto di prendere visione e di estrarre copia di documenti amministrativi a tutti i soggetti privati (compresi i c.d. controinteressati e i portatori di interessi pubblici o diffusi) che vantano un interesse diretto, concreto, attuale, riconducibile ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata al documento rispetto al quale si richiede l\u2019accesso. Il diritto di accesso previsto dalla Legge 241/90 non \u00e8 riconosciuto a tutti i cittadini ma solamente a quanti si trovino in una particolare relazione \u201cqualificata\u201d con il documento in possesso dell\u2019amministrazione. L\u2019esercizio di questo diritto dovr\u00e0, quindi, avvenire in forme che garantiscano l\u2019identificazione informatica della persona che presenta la richiesta di accesso.\nAnche queste richieste, quindi, dovranno essere conformi a quanto previsto dall\u2019art. 65 del Codice dell\u2019Amministrazione Digitale (Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 e s.m.i.) per la presentazione valida di istanze e documenti alla PA.\nIn particolare, la richiesta di accesso agli atti da parte dei soggetti interessati potranno essere considerate valide solo se ricorre almeno uno dei seguenti presupposti:\n" } ] }, { "id": 311, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Pu\u00f2 un medico - chirurgo\u00a0di una struttura sanitaria pubblica\u00a0rifiutarsi di somministrare un farmaco prescritto da un collega\u00a0che il paziente utilizza da anni con buoni risultati?\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Il Codice di Deontologia Medica (FEDERAZIONE NAZIONALE DEGLI ORDINI DEI MEDICI CHIRURGHI E DEGLI ODONTOIATRI, 16 dicembre 2006),\u00a0che contiene principi e regole che il medico-chirurgo e l'odontoiatra devono osservare,\u00a0stabilisce all'art. 13 che la prescrizione di un accertamento diagnostico e/o di una terapia impegna la diretta responsabilit\u00e0 professionale ed etica del medico pertanto al medico \u00e8 riconosciuta autonomia nella programmazione, nella scelta e nella applicazione di ogni presidio diagnostico e terapeutico, anche in regime di ricovero, fatta salva la libert\u00e0 del paziente di rifiutarle e di assumersi la responsabilit\u00e0 del rifiuto stesso.\nIn nessun caso il medico dovr\u00e0 accedere a richieste del paziente in contrasto con i principi di scienza e coscienza allo scopo di compiacerlo, sottraendolo alle sperimentate ed efficaci cure disponibili.\nInoltre, l'art. 22 precisa che il medico al quale vengano richieste prestazioni che contrastino con la sua coscienza o con il suo convincimento clinico, pu\u00f2 rifiutare la propria opera, a meno che questo comportamento non sia di grave e immediato nocumento per la salute della persona assistita e deve fornire al cittadino ogni utile informazione e chiarimento.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 312, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali requisiti devono possedere i collegi universitari per ottenere il riconoscimento legale da parte del MIUR?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto legislativo 29 marzo 2012, n. 68, entrato in vigore il 15 giugno 2012, ha revisionato la normativa in materia di diritto allo studio e ha stabilito che, per ottenere la concessione di accreditamento da parte del Ministero, i Collegi universitari devono dimostrare di possedere requisiti minimi\u00a0di carattere istituzionale, logistico e funzionale.\n\tIn particolare, oltre ai requisiti indicati nella Legge\u00a0 14 novembre 2000, n. 338,\u00a0 il D.Lgs n.68 precisa che i Collegi universitari devono prevedere nel proprio statuto uno scopo formativo e dimostrare di disporre di strutture ricettive in grado\u00a0 di\u00a0 ospitare\u00a0 utenti italiani e stranieri, con particolare riguardo a\u00a0 quelli\u00a0 provenienti\u00a0 da\u00a0 Paesi dell'Unione\u00a0 europea.\n\tL'accreditamento\u00a0 del\u00a0 collegio\u00a0 universitario\u00a0 di\u00a0 e' condizione necessaria per la concessione del finanziamento statale.\n\tPer approfondimenti si pu\u00f2 visitare il sito della Conferenza dei Collegi Universitari di Merito legalmente riconosciuti dal Ministero dell\u2019Istruzione, Universit\u00e0 e Ricerca.\n" } ] }, { "id": 313, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qual \u00e8\u00a0la procedura da seguire per\u00a0l\u2019iscrizione all\u2019Albo nazionale professionale dei centralinisti non vedenti?\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "La Legge 29 marzo 1985, n. 113\u00a0prevede\u00a0all'articolo 1 comma 3\u00a0che l\u2019iscrizione all\u2019Albo nazionale professionale dei centralinisti non vedenti avvenga a seguito di presentazione di domanda alla Direzione Regionale del Lavoro e sia subordinata alla presentazione dei seguenti documenti:\n- diploma di centralinista telefonico;\n- certificato, rilasciato dall\u2019Unit\u00e0 sanitaria locale del luogo di residenza o del luogo in cui si svolge il corso di formazione professionale, da cui risulti che il richiedente \u00e8 privo della vista o dispone di un residuo visivo non superiore ad un un decimo in entrambi gli occhi anche con correzione di lenti, e che \u00e8 esente da altre minorazioni che potrebbero impedire l\u2019espletamento della mansione di centralinista telefonico.\n\t\u00a0\n\tOttenuta l\u2019iscrizione all\u2019Albo, la persona non vedente pu\u00f2 presentare agli Uffici provinciali per l\u2019inserimento mirato dei disabili, domanda d\u2019iscrizione alla graduatoria riservata.\n\t\u00a0\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 314, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i contratti che assumono rilievo ai fini della determinazione della base di\u00a0computo della quota d'obbligo dei disabili?" }, { "from": "gpt", "value": "La Legge n. 92 del 28 giugno 2012 (Riforma Fornero del mercato del lavoro), ha modificato i criteri per la determinazione della base di computo della quota d'obbligo dei disabili; il nuovo testo dell'articolo 4 comma 1, primo periodo,\u00a0della Legge 12 marzo 1999 n.68 cos\u00ec recita:\n\"Agli effetti della determinazione del numero di soggetti disabili da assumere, sono computati di norma tra i dipendenti tutti i lavoratori assunti con contratto di lavoro subordinato. Ai medesimi effetti, non sono computabili: i lavoratori occupati ai sensi della presente legge, i soci di cooperative di produzione e lavoro, i dirigenti, i lavoratori assunti con contratto di inserimento, i lavoratori occupati con contratto di somministrazione presso l'utilizzatore, i lavoratori assunti per attivita' da svolgersi all'estero per la durata di tale attivita', i soggetti impegnati in lavori socialmente utili assunti ai sensi dell'articolo 7 del decreto legislativo 28 febbraio 2000, n. 81, i lavoratori a domicilio, i lavoratori che aderiscono al programma di emersione, ai sensi dell'articolo 1, comma 4-bis, della legge 18 ottobre 2001, n. 383, e successive modificazioni. Restano salve le ulteriori esclusioni previste dalle discipline di settore.\"\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 315, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qual \u00e8 la normativa che regola\u00a0per l'avviamento al lavoro delle persone con disabilit\u00e0 psichica?" }, { "from": "gpt", "value": "Il riferimento normativo \u00e8\u00a0 la \u00a0Legge 12 marzo 1999 n.68\u00a0 che introduce\u00a0il\u00a0sistema del \u201ccollocamento mirato\u201d\u00a0al fine di\u00a0agevolare l'inserimento delle persone disabili nel mondo del lavoro.\n\tIn favore dei disabili psichici l'articolo\u00a09 della\u00a0Legge\u00a068\u00a0del 1999\u00a0stabilisce che l'avviamento al lavoro venga effettuato tramite chiamata nomintativa sulla base delle Convenzioni previste dal successivo articolo 11, stipulate tra Centro per l'impiego e datore di lavoro.\n\t\u00a0\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 316, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le modalit\u00e0 di applicazione dell'art.3 comma 123 della legge 244/2007 (la finanziaria 2008) sull'equiparazione degli orfani di caduti sul lavoro con le vittime del terrorismo?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 3 comma 123 della legge 24 dicembre 2007, n. 244 (finanziaria 2008), richiama l\u2019art.1 comma 2 della legge 23 novembre 1998, n. 407, e successive modificazioni.\nTale articolo prevede l\u2019equiparazione della categoria degli orfani o, in alternativa, del coniuge superstite di coloro che siano morti per fatto di lavoro, ovvero siano deceduti a causa dell'aggravarsi delle mutilazioni o infermit\u00e0 che hanno dato luogo a trattamento di rendita da infortunio sul lavoro, a quella delle vittime del terrorismo di cui all\u2019art. 1 della Legge 20 ottobre 1990, n. 302, prevedendo ai fini del collocamento obbligatorio, un diritto di precedenza con preferenza a parit\u00e0 di titoli, per i soggetti indicati rispetto ad ogni altra categoria introducendo riserve di posti per l\u2019assunzione ad ogni livello e qualifica anche a favore di coloro che svolgono gi\u00e0 un\u2019attivit\u00e0 lavorativa.\nL\u2019attuazione della disposizione in esame, rende necessari interventi sia sul piano normativo, sia sul piano amministrativo ed organizzativo che favoriscano una uniforme applicazione ed operativit\u00e0 della disciplina in materia di collocamento obbligatorio, con l\u2019obbiettivo di scongiurare inopportune contrapposizioni tra persone che, a diverso titolo, vivono quotidianamente una condizione di fragilit\u00e0.\nPertanto, in attesa di chiarimenti normativi in materia, la circolare n. 2 del 2010 del Ministero del lavoro e delle politiche sociali - Assunzioni obbligatorie al punto 7: Ulteriori limitazioni per l'esclusione dei soggetti di cui all'articolo 18, comma 2, della legge n. 68 del 1999 - afferma:\n\u00abSi ritiene opportuno far presente che i soggetti di cui all'articolo 3, comma 123 della legge 24 dicembre 2007, n. 244 - orfani o in alternativa coniuge superstite di coloro che deceduti per \"fatto di lavoro\" - vanno a soddisfare, cos\u00ec come tutti i soggetti normodotati enunciati dall'articolo 18 della legge n. 68 del 1999, dalla legge n. 407 del 1998 nonch\u00e9 dalla legge n. 466 del 1980 e successive loro modificazioni, la quota d'obbligo prescritta dal comma 2 dell'articolo 18 della citata legge n. 68 del 1999 e quindi, sono computabili esclusivamente in tale quota di riserva\u00bb.\nPer le aziende che hanno in organico un numero di dipendenti superiore alle 51 unit\u00e0 tale quota di riserva, con riferimento ai soggetti appartenenti alle categorie protette, \u00e8 pari ad una unit\u00e0.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 317, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Esistono ipotesi specifiche di esonero per i datori di lavoro dall'obbligo d'assunzione dei disabili e qual\u00a0\u00e8 la relativa procedura?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 5 \u00a0della Legge 12 marzo 1999, n.68 disciplina le ipotesi di esclusioni, esoneri parziali e contributi esonerativi e al comma 2 prevede che \"I datori di lavoro pubblici e privati che operano nel settore del trasporto pubblico aereo, marittimo e terrestre non sono tenuti, per quanto concerne il personale viaggiante e navigante, all'osservanza dell\u2019obbligo di cui all'articolo 3.\u00a0Non\u00a0sono inoltre\u00a0tenuti\n\tall'osservanza dell'obbligo di cui all'articolo 3 i datori di\u00a0lavoro del settore edile per quanto concerne il personale di cantiere e\u00a0gli addetti al trasporto del settore. Indipendentemente dall'inquadramento previdenziale dei lavoratori\u00a0\u00e8 considerato personale di cantiere anche quello direttamente operante nei montaggi industriali o impiantistici e nelle relative opere di manutenzione svolte in cantiere. Sono altres\u00ec esentati dal predetto obbligo i datori di lavoro pubblici e privati del solo settore degli impianti a fune, in relazione al personale direttamente adibito alle aree operative di esercizio e regolarit\u00e0 dell\u2019attivit\u00e0 di trasporto.\" Il Decreto Legge 13 maggio 2011 n.70 convertito nella Legge 12 luglio 2011 n.106, ha aggiunto il seguente periodo: \"Fermo restando l'obbligo del versamento del contributo di cui al comma 3 al Fondo regionale per l'occupazione dei disabili, per le aziende che occupano addetti impegnati in lavorazioni che comportano il pagamento di un tasso di premio ai fini INAIL pari o superiore al 60 per cento, la procedura di esonero prevista dal presente articolo\u00a0\u00e8 sostituita da un'autocertificazione del datore di lavoro che attesta l'esclusione dei lavoratori interessati dalla base di computo\".\nPer ulteriori informazioni rivolgersi presso il Centro per l'impiego ed inserimento mirato disabili della Provincia di residenza\n" } ] }, { "id": 318, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per\u00a0usufruire delle agevolazioni previste dal collocamento mirato \u00e8 necessario essere in possesso della relazione conclusiva sulle capacit\u00e0 residue al lavoro?" }, { "from": "gpt", "value": "Si, la relazione conclusiva sulle residue capacit\u00e0 lavorative consente di fruire dei benefici lavorativi previsti dalla Legge 12 marzo 1999, n. 68.\nLa relazione conclusiva \u00e8 rilasciata dalla\u00a0Commissione medica\u00a0prevista dall'articolo 4 della Legge 5 febbraio 1992, n. 104 integrata dal medico INPS.\u00a0 La Commissione elabora sulla base della valutazione globale del richiedente la relazione conclusiva in cui sono contenuti suggerimenti per le forme di sostegno e strumenti tecnici necessari per l\u2019inserimento o il mantenimento al lavoro del disabile.\nLa domanda per il riconoscimento della disabilit\u00e0 ai sensi della Legge n. 68 del 1999 deve essere presentanta per via telematica all'INPS territorialmente competente.\u00a0\n\t\u00a0\n\tPer ulteriori informazioni: Messaggio Inps n. 3989 del 16-02-2011\n" } ] }, { "id": 319, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quale la procedura bisogna seguire per una ricerca mirata di un posto di lavoro, ai sensi della Legge 68 del 1999\u00a0\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 9 comma 6 della Legge 12 marzo 1999 n.68 prevede che i datori di lavoro pubblici e privati, soggetti alle disposizioni della legge inviino in via telematica agli uffici competenti un prospetto informativo dal quale risultino:\n\t- il numero complessivo dei lavoratori dipendenti\n\t- il numero e i nominativi dei lavoratori computabili nella quota di riserva di cui all'art. 3 della legge sopra citata\n\t- i posti di lavoro e le mansioni disponibili per i soggetti di cui all'art. 1 della legge in esame.\nTali\u00a0prospetti informativi sono pubblici. Pertano gli uffici competenti\u00a0(uffici\u00a0inserimento mirato disabili delle Provincie,\u00a0uffici\u00a0disabilit\u00e0 presenti all'interno dei\u00a0centri per l'impiego)\u00a0 al fine di rendere effettivo il diritto di accesso ai suddetti documenti amministravi, dispongono la loro consultazione nelle loro sedi, negli spazi disponibili aperti al pubblico.\nAttraverso la consultazione di tali documenti, il disabile\u00a0pu\u00f2 assumere importanti informazioni\u00a0relativamente\u00a0ai nominativi delle aziende pubbliche e private soggette agli obblighi occupazionali previsti dalla Legge 12 marzo 1999 n.68,\u00a0al numero di\u00a0posti e alle mansioni disponibili,\u00a0orientando in modo pi\u00f9 efficace la propria ricerca di lavoro.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 320, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Presso quale ufficio l'azienda deve presentare richiesta di sospensione degli obblighi di assunzione dei lavoratori disabili?\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "In base a quanto previsto dal Decreto del Presidente della Repubblica del\u00a010 ottobre 2000, n. 333 articolo 4 commi 1 e 3,\u00a0 la richiesta di sospensione degli obblighi occupazionali di lavoratori disabili per le imprese interessate da interventi di integrazione salariale,\u00a0deve essere presentata al Centro per l'impiego della provincia presso cui \u00e8 ubicata la sede dell'impresa.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 321, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono un inoccupato, vorrei sapere se posso iscrivermi\u00a0in pi\u00f9 centri per l'impiego diversi della mia regione d'appartenenza.\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "E' possibile iscriversi ad un solo centro per l'impiego e l'iscrizione pu\u00f2 essere effettuata nel centro per l'impiego nel cui ambito di competenza territoriale si trova il domicilio dell'interessato (articolo 3 del Decreto legislativo 19 dicembre 2002 n. 297).\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 322, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove posso trovare informazioni pratiche per aprire un'impresa in Europa?" }, { "from": "gpt", "value": "La\u00a0tua Europa \u00e8 il portale\u00a0attraverso il quale\u00a0la\u00a0Commissione europea, in cooperazione con le amministrazioni nazionali, fornisce informazioni\u00a0per fare impresa nei Paesi europei.\u00a0\n\tCliccando sulla mappa dell'Europa presente sul sito \u00e8 possibile, per ogni singolo Paese europeo, conoscere l'iter per aprire una nuova impresa.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 323, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qual \u00e8 la procedura per ottenere l'assegnazione di una farmacia?" }, { "from": "gpt", "value": "Il conferimento di un esercizio farmaceutico si ottiene per concorso, per acquisto o a titolo di successione. Nel primo caso, una volta ottenuta l'abilitazione professionale e l'iscrizione all'Albo, il candidato deve superare uno dei concorsi indetti su base provinciale. I vincitori del concorso, in base alla graduatoria finale, ottengono il conferimento di un esercizio farmaceutico resosi vacante (per decadenza o rinuncia del titolare) o di nuova istituzione.\nUn\u2019acquisizione per trasferimento pu\u00f2 avvenire per atto tra vivi o per successione ereditaria.\n" } ] }, { "id": 324, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Vorrei aprire una tabaccheria, cosa devo fare per avere la licenza?" }, { "from": "gpt", "value": "La distribuzione dei generi di monopolio sul territorio nazionale \u00e8 curata dai depositari autorizzati che, attraverso i propri\u00a0depositi fiscali, movimentano i prodotti rifornendosi dai produttori e rifornendo a loro volta le rivendite di tabacchi. La vendita al pubblico dei generi di monopolio sul territorio nazionale pu\u00f2 essere effettuata attraverso: le rivendite ordinarie: le normali tabaccherie, accessibile al pubblico, che espongono il numero della concessione sull'apposita insegna a \"T\"; le rivendite speciali: ubicate presso particolari strutture quali porti, aereoporti, stazioni ferroviare, aree di servizio automobilistiche, caserme, istituti penali, etc.; i patentini: istituiti nei Bar di rilevante frequentazione, i cui titolari si riforniscono presso la rivendita ordinaria pi\u00f9 vicina; i distributori automatici: installati a cura del rivenditore nelle immediate vicinanze del locale sede della rivendita.\nSul sito dell'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato\u00a0(AAMS) sono disponibili apposite pagine dedicate alle specifiche procedure per:\u00a0\n- aprire una\u00a0\u00a0Rivendita ordinaria\u00a0\u00a0\n-\u00a0aprire una\u00a0Rivendita speciale\n- ottenere un Patentino\n- installare\u00a0un\u00a0Distributore automatico\nAAMS Struttura - Uffici Regionali\n" } ] }, { "id": 325, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Una PA pu\u00f2 attivare una casella PEC del Progetto Postacertificat@? In che modo?" }, { "from": "gpt", "value": "Si. Tutte le Pubbliche Amministrazioni, centrali e locali, possono richiedere la casella PostaCertificat@ per ogni registro di protocollo utilizzato per le comunicazioni tra Pubblica Amministrazione e Cittadino.\nLe amministrazioni, per poter accedere al servizio devono consegnare il modulo di adesione unitamente a tutte la documentazione richiesta. L'invio pu\u00f2 essere effettuato in tre diverse modalit\u00e0:\n" } ] }, { "id": 326, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come posso individuare\u00a0un organismo a cui affidare una mediazione?\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Il data base disponibile\u00a0on line sulla\u00a0pagina del Ministero della Giustizia\u00a0sulla quale \u00e8 pubblicato\u00a0l'elenco degli organismi di mediazione\u00a0consente la ricerca\u00a0provincia e comune e poich\u00e8 un organismo di mediazione pu\u00f2 essere operativo in pi\u00f9 luoghi contemporaneamente questa evenienza viene sempre segnalata.\u00a0Gli organismi\u00a0indicati\u00a0con il codice P sono da considerarsi iscritti a titolo provvisorio.\n\t\u00a0\n\tLe domande di mediazione vanno presentate alla sede legale dell'organismo mentre gli incontri di mediazione\u00a0possono svolgere presso le sedi operative.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 327, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come fa un'azienda a certificare i prodotti biologici?" }, { "from": "gpt", "value": "L'azienda deve essere sottoposta al sistema di controllo, secondo diverse fasi indicate sul sito del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.\nPer la certificazione delle produzioni come \"Prodotto da agricoltura biologica\", l'azienda agricola deve aver rispettato le norme dell'agricoltura biologica per un periodo, definito \"di conversione all'agricoltura biologica\", di almeno due anni prima della semina o, nel caso delle colture perenni diverse dai prati, di almeno tre anni prima del raccolto.\nI riferimenti normativi, che regolano\u00a0la produzione biologica e l'etichettatura dei prodotti biologici, sono contenuti nelle\u00a0disposizioni per l'attuazione dei regolamenti (CE) n. 834/2007, n. 889/2008, n. 1235/2008.\u00a0\n" } ] }, { "id": 328, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono gli adempimenti previsti per l'avvio di un'impresa individuale/familiare?" }, { "from": "gpt", "value": "L'Impresa individuale \u00e8 la forma pi\u00f9 semplice e meno onerosa. L'imprenditore \u00e8 l'unico responsabile della sua gestione con la conseguenza dell'estensione del rischio di impresa a tutto il patrimonio personale dell'imprenditore stesso (responsabilit\u00e0 illimitata).\n\tL'impresa individuale pu\u00f2 avvalersi di dipendenti e/o collaboratori per lo svolgimento dell'attivit\u00e0.\nDal punto di vista fiscale e previdenziale occorre: attribuzione del numero della partita IVA;\u00a0iscrizione presso il Registro delle Imprese e presso albi, registri, elenchi in caso di esercizio di particolari attivit\u00e0;\u00a0iscrizione all'INPS ed eventualmente all'INAIL;\u00a0richiesta eventuale di licenze o autorizzazioni amministrative, sanitarie; tenuta di regolare contabilit\u00e0.\nPer la costituzione di un'impresa individuale non \u00e8 necessario l'atto pubblico\u00a0 n\u00e8 un capitale minimo.\nL'impresa individuale pu\u00f2 assumere la forma di impresa familiare quando ad essa collaborano familiari (coadiuvanti) dell'imprenditore.\n\tPer la collaborazione prestata, ai familiari vengono riconosciuti alcuni diritti patrimoniali e amministrativi. Vi \u00e8 infatti il riconoscimento di una quota di partecipazione agli utili dell'impresa e la possibilit\u00e0 per i collaboratori prendere parte alle decisioni in merito alla gestione straordinaria dell'impresa stessa.\n\tLa costituzione dell'impresa avviene per atto pubblico o scrittura privata autenticata.\nDal punto di vista fiscale e previdenziale l'impresa familiare viene considerata comunque come un'impresa individuale.\nSi considerano familiari coadiuvanti: il coniuge, i figli legittimi o legittimati, adottivi e gli affiliati; i figli naturali legalmente riconosciuti o giudizialmente dichiarati, i figli nati da precente matrimonio dell'altro coniuge, i minori regolarmente affidati, i nipoti in linea diretta, i fratelli e le sorelle, gli ascendenti (genitori, nonni, bisnonni) e gli equiparati ai genitori\u00a0 (adottanti, affilianti, genitori naturali di figli legalmente riconosciuti..), i parenti entro il 3\u00b0 grado e gli affiliati entro il 2\u00b0\nImportante\n\tCon l\u2019introduzione della L. 40/07, le comunicazioni relative all\u2019iscrizione, modificazione e cessazione di un\u2019impresa da effettuare al Registro Imprese, all\u2019Agenzia delle Entrate , all\u2019Inps e all\u2019Inail sono sostituite dalla \u201cComunicazione Unica\u201d che l\u2019imprenditore effettua solo presso il Registro Imprese territorialmente competente per via telematica.\nPer ulteriori approfondimenti: CCIAA TS - impresa individuale/familiare\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 329, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come posso ottenere la qualifica di acconciatore?" }, { "from": "gpt", "value": "In base alla Legge 17 agosto 2005, n. 174, per esercitare l'attivit\u00e0 di acconciatore \u00e8 necessario dimostrare il possesso di uno dei requisiti professionali di seguito elencati:\n" } ] }, { "id": 330, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Faccio il buttafuori in\u00a0un locale notturno: ho sentito di nuove disposizioni a proposito del reclutamento del personale di controllo e sicurezza. Cosa devo fare per essere in regola?" }, { "from": "gpt", "value": "Secondo quanto stabilisce il Decreto 6 ottobre 2009 del Ministero dell'Interno gli addetti alla sicurezza fuori e dentro i locali (cos\u00ec detti buttafuori), dovranno iscriversi a un elenco speciale gestito dalle Prefetture il cui accesso sar\u00e0 consentito ai possessori dei seguenti requisiti:\na) et\u00e0 non inferiore a 18 anni; \nb) buona salute fisica e mentale, assenza di daltonismo, assenza di uso di alcool e stupefacenti, capacit\u00e0 di espressione visiva, di udito e di olfatto ed assenza di elementi psicopatologici, anche pregressi, attestati da certificazione medica delle autorit\u00e0 sanitarie pubbliche; \nc) non essere stati condannati, anche con sentenza non definitiva, per delitti non colposi; \nd) non essere sottoposti a misure di prevenzione ovvero destinatari di provvedimenti di cui all'art. 6 della legge 13 dicembre 1989, n. 401(divieto di accedere a manifestazioni sportive);\ne) non essere aderenti o essere stati aderenti a movimenti, associazioni o gruppi organizzati aventi tra i propri scopi l\u2019incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiose; \nf) diploma di scuola media inferiore;\ng) superamento del corso di formazione di cui all'art. 3 del presente decreto che prevede lo studio di materie di area giuridica, tecnica, psicologico-sociale; \nLa perdita di uno o pi\u00f9 requisiti comporter\u00e0 la cancellazione dall'albo.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 331, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa si deve fare per diventare agente di commercio?" }, { "from": "gpt", "value": "Con l'entrata in vigore del Decreto Legislativo 26 marzo 2010, n. 59, in attuazione della Direttiva 2006/123/CE relativa ai servizi nel mercato interno (c.d. \u201cDirettiva servizi\u201d), il Ruolo degli agenti e rappresentanti di commercio \u00e8 stato soppresso (art. 74, comma 1). La soppressione del Ruolo non comporta la \u201cliberalizzazione\u201d del rispettivo settore, ma significa semplicemente che l\u2019esercizio di tale attivit\u00e0 \u00e8 soggetto alla Segnalazione Certificata di Inizio Attivit\u00e0\u00a0 corredata delle autocertificazioni e delle certificazioni attestanti il possesso dei requisiti morali e professionali richiesti dalle attuali norme di riferimento (che rimangono pertanto in vigore). Pertanto, a decorrere dal 31 luglio 2010 l'attivit\u00e0 di agente e rappresentante di commercio pu\u00f2 essere iniziata lo stesso giorno della presentazione della SCIA alla Camera di Commercio competente per territorio. Dal 31 luglio 2010 la Dichiarazione di Inizio Attivit\u00e0 (DIA) \u00e8 stata sostituita dalla Segnalazione Certificata di Inizio attivit\u00e0 (SCIA).\n\tLa SCIA si applica a tutte le attivit\u00e0 economiche soggette a verifica dei requisiti:\n\t- agente di affari in mediazione;\n\t- agente e rappresentante di commercio;\n\t- autoriparazione;\n\t- commercio all\u2019ingrosso;\n\t- facchinaggio;\n\t- impiantistica;\n\t- mediatore marittimo;\n\t- pulizia;\n\t- spedizioniere.\n\tLa SCIA deve:\n\t- essere presentata al Registro Imprese della Camera di Commercio di competenza nel giorno dell'inizio dell'attivit\u00e0 economica;\n\t- essere allegata ad un modello di Comunicazione Unica e di iscrizione/variazione al Registro Imprese (Mod. S1, S2, S5, I1, I2);\n\t- contenere le autocertificazioni necessarie per documentare il possesso dei requisiti personali, morali e professionali previsti dalle normative.\n\tDopo aver presentato la SCIA il nuovo imprenditore pu\u00f2 iniziare a svolgere l'attivit\u00e0 senza aspettare i 30 giorni previsti dalla normativa precedente. Le amministrazioni hanno 60 giorni a disposizione per esercitare i controlli e prendere i provvedimenti necessari.\nCon decreto del 26/10/2011 il Ministero dello Sviluppo Economico ha precisato le modalit\u00e0 per l'iscrizione nel registro delle imprese e nel REA dei soggetti che esercitano l'attivit\u00e0 di agente e rappresentante di commercio.\nPer ulteriori informazioni contattare\u00a0la Camera di commercio della propria citt\u00e0.\n" } ] }, { "id": 332, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono interessato alla professione del chiropratico. A chi posso rivolgermi per informazioni?" }, { "from": "gpt", "value": "La figura del chiropratico pur essendo riconosciuta in Italia, non gode per\u00f2 dell'esistenza di un Albo. Per intraprendere questa professione \u00e8 necessaria una laurea in Chiropratica. In Italia non ci sono corsi universitari, per cui occorre frequentarli all'estero, nei college riconosciuti dalla Federazione Mondiale della Chiropratica. Le sedi attuali sono in Francia, Inghilterra, Danimarca, USA, Canada, Australia, Nuova Zelanda e Sud Africa.\u00a0L'elenco \u00e8 nella sezione dedicata del sito web: http://www.chiropratica.it\nI\u00a0corsi durano 5 o 6 anni e si accede con il diploma di maturit\u00e0. Una volta conseguito il titolo si pu\u00f2 lavorare presso uno studio medico oppure presso un centro specialistico.\nAi sensi dell'art. 2, comma 355 della\u00a0Legge 24 dicembre 2007, n. 244 \u00e8 istituito presso il Ministero della Salute, senza oneri per la finanza pubblica, un registro dei dottori in chiropratica. L\u2019iscrizione al suddetto registro \u00e8 consentita a coloro che sono in possesso di diploma di laurea magistrale in chiropratica o titolo equivalente.\n" } ] }, { "id": 333, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Vorrei sapere come si diventa mediatore linguistico e se esiste una normativa ministeriale per richiedere questa figura all'interno di una scuola pubblica." }, { "from": "gpt", "value": "Il mediatore linguistico e culturale in ambito scolastico, una figura professionale che, attraverso la relazione, sia con il proprio mondo di origine, sia con il mondo in cui \u00e8 approdata, riesce a fare da ponte fra l\u2019allievo immigrato e il mondo della scuola, del quale quest\u2019ultimo viene a far parte.\n\tLa formazione del mediatore dovr\u00e0 esplicitarsi in tre ambiti: linguistico, culturale e relazionale.\n" } ] }, { "id": 334, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come si diventa promotore finanziario?\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Il promotore finanziario \u00e8\u00a0un operatore dell'industria del risparmio abilitato alla promozione e al collocamento di prodotti finanziari e servizi di investimento in luogo diverso dalla sede e dalle dipendenze del soggetto abilitato per cui opera, come previsto dall'art. 31 del Decreto legislativo 24 febbraio 1998, n. 58.\nIl promotore finanziario deve essere in possesso dei requisiti di onorabilit\u00e0 prescritti dal Decreto del Ministero del Tesoro del 11 novembre 1998, n. 472 e dei requisiti di professionalit\u00e0 verificati dall'APF (Albo Promotori Finanziari) \u00absulla base di rigorosi criteri valutativi che tengono conto della pregressa esperienza professionale, validamente documentata ovvero sulla base di prove valutative\u00bb. E' necessario, quindi, iscriversi all'Albo unico nazionale gestito dall'APF.\n\tIl promotore finanziario \u00e8 tenuto altres\u00ec al rispetto dei principi contenuti nel Testo unico della finanza (D. lgs. 58/1998) e specificati dalle prescrizioni regolamentari della Consob (Regolamento Intermediari Consob n. 16190 del 29 ottobre 2007).\nL'attivit\u00e0 svolta dai promotori finanziari \u00e8 presidiata da puntuali regole di comportamento che si sostanziano in obblighi per gli stessi e in garanzia per i risparmiatori che con loro entrano in contatto, in un\u00a0quadro di regole precettive finalizzate a tutelare il risparmio. Il rapporto coi clienti deve essere improntato ai principi di\u00a0trasparenza, diligenza e correttezza, che si traducono nella riservatezza dei dati acquisiti dai clienti, nell'impiego delle proprie strutture organizzative e professionali e del proprio set di informazioni per poter rispondere ad ogni esigenza informativa dell'investitore.\nLe varie associazioni categoria hanno dei codici deontologici che disciplinano la condotta del promotore finanziario.\n" } ] }, { "id": 335, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come si diventa revisore contabile?\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Il revisore contabile in Italia \u00e8 un esperto in contabilit\u00e0, bilancio e controllo interno ed esterno delle scritture contabili di societ\u00e0 di capitali, enti pubblici, privati e non profit iscritto presso l'apposito albo,\u00a0gestito dalla \"Registro Revisori Legali SRL\".\nPer iscriversi \u00e8 necessario:\n- il possesso dei requisiti di onorabilit\u00e0 previsti dall\u2019articolo 3, comma 1 del D. M. 20 giugno 2012, n. 145;\n-\u00a0 il possesso di un diploma di laurea in materie economico-aziendali o giuridiche, ovvero essere in possesso di un diploma di laurea nelle stesse materie conseguito a seguito di un percorso di studi della durata minima di tre anni;\n- iscriversi nel Registro del Tirocinio e compiere un praticantato di durata triennale presso un revisore contabile avente ad oggetto il controllo di bilanci di esercizio e consolidati;\n- superare l'esame di idoneit\u00e0 professionale disciplinato dal regolamento di cui all\u2019art. 4 del Decreto legislativo 27 gennaio 2010, n. 39.\nCon la determina del Ragioniere Generale dello Stato del 21 giugno 2013 vengono definite le modalit\u00e0 di invio dei dati relativi alla \"prima formazione\" del registro dei revisori legali. Tutti i revisori iscritti nel Registro sono pertanto tenuti entro il termine del 23 settembre 2013 ad aggiornare i propri dati e ad inserire gli eventuali incarichi di revisione legale, previo accreditamento personale all\u2019area riservata secondo le modalit\u00e0 contenute nel documento tecnico previsto nella circolare del 7 agosto 2013 n. 34.\n\u00a0\nDisponibile anche\u00a0la pagina del MEF dedicata alla professione di revisore legale.\u00a0\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 336, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Vorrei ottenere il titolo di verificatore ambientale accreditato per le certificazioni di qualit\u00e0 ambientale. A chi mi devo rivolgere?" }, { "from": "gpt", "value": "Per poter operare, il Verificatore Ambientale\u00a0deve essere accreditato, cio\u00e8 devono essergli riconosciute formalmente la competenza, l'indipendenza e la capacit\u00e0, requisiti richiesti dal Regolamento CE n. 1221/09.\n\tL' accreditamento consente ai Verificatori Ambientali di svolgere la loro attivit\u00e0 in tutti gli Stati membri della UE e dell'EEA (European Economic Area).\n\tL'istruttoria tecnica per l'accreditamento e/o per l'estensione della sua portata ( in relazione ai codici NACE ) \u00e8 svolta dall' ISPRA che ha\u00a0anche compiti\u00a0di sorveglianza periodica sulle attivit\u00e0 dei verificatori accreditati in Italia e su quelli che si notificano da altro Stato membro dell'UE.\n\tL'accreditamento pu\u00f2 essere\u00a0richiesto\u00a0da organizzazioni o\u00a0da singoli professionisti che potranno operare in modo autonomo.\n" } ] }, { "id": 337, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come faccio a cercare un lavoro in Europa?" }, { "from": "gpt", "value": "Pu\u00f2 consultare il sito EURES , il Portale europeo della mobilit\u00e0 professionale, con offerte d\u2019impiego in 31 paesi e una rete di consulenti professionali.\n\tLa rete EURES ha lo scopo di fornire servizi ai lavoratori e ai datori di lavoro nonch\u00e9 a tutti i cittadini che desiderano avvalersi del principio della libera circolazione delle persone. I servizi prestati sono di tre tipi: informazione, consulenza e assunzione/collocamento (incontro domanda/offerta).\n\tEURES dispone di un rete di pi\u00f9 di 700 consulenti EURES che ogni giorno sono in contatto con persone alla ricerca di un impiego e datori di lavori in tutta Europa.\nEURES ha un ruolo particolarmente importante da svolgere nelle regioni europee transfrontaliere, rispondendo alle esigenze di informazione e aiutando a risolvere tutti i problemi legati al pendolarismo transfrontaliero che possono toccare lavoratori e datori di lavoro.\nIstituita nel 1993, EURES \u00e8 una rete di cooperazione che collega la Commissione europea e i servizi pubblici per l'impiego dei paesi appartenenti allo Spazio economico europeo (i paesi dell\u2019UE pi\u00f9 la Norvegia, Islanda e Lichtenstein), la Svizzera e altre organizzazioni partner. Le risorse congiunte dei membri EURES e delle organizzazioni partner fornisce una base solida che permette alla rete EURES di offrire servizi di qualit\u00e0 elevata a lavoratori e datori di lavoro.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 338, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come si riconoscono gli sportelli\u00a0che aderiscono\u00a0al progetto \u201cReti Amiche\u201d?" }, { "from": "gpt", "value": "I cittadini potranno riconoscere i punti di accesso ai servizi attraverso il marchio \u201cReti Amiche\u201d che i partner saranno tenuti ad esporre al fine di rendere conoscibile ai cittadini l\u2019adesione degli stessi alle convenzioni con Pubbliche Amministrazioni ed Enti, che comportano l\u2019erogazione di servizi.\n" } ] }, { "id": 339, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un cittadino italiano residente all\u2019estero pu\u00f2 intestarsi un veicolo in Italia?" }, { "from": "gpt", "value": "Un\u00a0cittadino italiano\u00a0che intende acquistare un veicolo, magari per utilizzarlo durante i suoi periodi di soggiorno in Italia, deve essere iscritto all' AIRE-Anagrafe della popolazione italiana residente all'estero. L'iscrizione deve essere documentata da un certificato o da una dichiarazione sostitutiva. La carta di circolazione riporter\u00e0 al posto del comune di residenza il comune presso il quale l'intestatario del veicolo risulta iscritto all'AIRE ed al posto dell'indirizzo la dicitura \"iscritto AIRE\". Il certificato di propriet\u00e0 riporter\u00e0, oltre alla dicitura AIRE, l'indirizzo estero dell'intestatario(ACI - aquisto veicolo).\nPer approfondimenti:\u00a0DECRETO LEGISLATIVO 30 aprile 1992, n. 285\u00a0- Nuovo codice della strada\u00a0e relative modifiche LEGGE 29 luglio 2010, n. 120 - Disposizioni in materia di sicurezza stradale\n" } ] }, { "id": 340, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove si possono trovare le tariffe applicabili nel settore commerciale nei Paesi al di fuori dell'Unione europea?" }, { "from": "gpt", "value": "La\u00a0Direzione Generale Commercio della Commissione europea mette a disposizione degli utenti, in lingua inglese,\u00a0una\u00a0banca dati\u00a0per il calcolo\u00a0delle tariffe doganali relative agli scambi con i Paesi Terzi.\u00a0\u00a0\n" } ] }, { "id": 341, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quale legge regolamenta\u00a0lo scioglimento e la sospensione del Consiglio comunale e il commissariamento del Comune?\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Lo scioglimento e la sospensione del Consiglio comunale (cos\u00ec come quella del Consiglio\u00a0provinciale) ed il conseguente commissariamento sono regolamentati dagli articoli\u00a0\u00a0141, 142, 143 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000,\u00a0n. 267 (Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali)\u00a0\n" } ] }, { "id": 342, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cos'\u00e8 EuropeAid e di cosa si occupa?" }, { "from": "gpt", "value": "EuropeAid - Sviluppo e cooperazione -\u00a0\u00e8 una direzione generale (DG) della Commissione Europea incaricata di elaborare le politiche di sviluppo dell'UE e fornire aiuti mediante programmi e progetti in tutto il mondo, ponendosi come\u00a0unico punto di contatto per le parti interessate nell'UE e nel resto del mondo.\nEuropeAid eroga aiuti mediante una serie di strumenti finanziari, impegnandosi per assicurare la qualit\u00e0 e l'efficacia dell'assistenza dell'UE. In quanto soggetto attivo e proattivo nel settore dello sviluppo, promuove il buongoverno, lo sviluppo umano ed economico ed affronta questioni universali, quali la lotta contro la fame e la conservazione delle risorse naturali.\nEuropeAid realizza programmi e progetti internazionali operando ovunque ci sia bisogno di assistenza ed offre il suo sostegno attraverso un approccio regionale o per paese. Programmi di portata mondiale consentono all'UE di offrire lo stesso tipo di sostegno a paesi che hanno problemi analoghi.\nPer approfondimenti: Sviluppo e Cooperazione - EuropeAid: cosa facciamo\u00a0e dove lavoriamo\n" } ] }, { "id": 343, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove si trovano\u00a0le Commissioni mediche locali per il rinnovo di patenti speciali a Roma?" }, { "from": "gpt", "value": "Nella citt\u00e0 di Roma gli indirizzi delle Commissioni Mediche Locali (per patenti speciali) sono:\n" } ] }, { "id": 344, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Esiste un elenco degli enti che certificano le competenze in lingua straniera del personale scolastico e da chi viene pubblicato?" }, { "from": "gpt", "value": "L'elenco degli enti certificatori delle competenze linguistico-comunicative in lingua straniera del personale scolastico \u00e8 pubblicato sul sito internet del Ministero dell\u2019Istruzione, cos\u00ec come stabilito dal\u00a0 Decreto del Direttore Generale 12 luglio 2012, n. 10899.\n\tL'elenco viene aggiornato annualmente e, come precisa il Decreto Ministeriale 7 marzo 2012, n.3889,\u00a0nel caso in cui un ente certificatore sia cancellato dall\u2019elenco per sopravvenuta carenza dei requisiti, le certificazioni emesse sino alla data di pubblicazione della cancellazione restano comunque valide.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 345, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un dipendente di Poste Italiane pu\u00f2 svolgere il ruolo di scrutatore?" }, { "from": "gpt", "value": "Ai sensi della normativa vigente, art.23 del\u00a0DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 16 maggio 1960, n. 570 e art.\u00a020 della LEGGE 16 maggio 1956, n. 493, \u00a0i dipendenti del Ministero dell'Interno, delle Poste e Telecomunicazioni e dei Trasporti sono esclusi dalle funzioni di Presidente di seggio elettorale, segretario e scrutatore.\u00a0\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 346, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In presenza di un giardino, per riciclare alcuni rifiuti che si producono, come fare, a chi rivolgersi? Esistono incentivi?" }, { "from": "gpt", "value": "Non tutti i materiali per essere recuperati devono essere condotti a speciali impianti di riciclaggio. La raccolta differenziata si pu\u00f2 effettuare anche con il compostaggio domestico dei rifiuti organici svolto da chi\u00a0 ha un giardino nella propria casa di residenza. Circa il 25-30% dei rifiuti delle famiglie\u00a0 \u00e8 infatti composto da rifiuti organici come gli scarti di cibo, di frutta e verdura, piante recise, fogliame, sfalci dei prati, erbacce, trucioli ecc.Cos'\u00e8 il compost\n\tIl compost \u00e8 il prodotto finale del processo di trasformazione biologica delle sostanze organiche che d\u00e0 vita a un fertilizzante naturale molto simile all'humus, utilizzabile per concimare i terreni o i vasi. Per produrre compost a livello domestico si utilizzano i rifiuti organici prodotti in casa o in giardino.\nCosa si pu\u00f2 compostare\n\tavanzi di cucina, verdura, frutta, fondi di the e caff\u00e8, resti di cibo cotti e crudi, scarti del giardino, legno di potatura, sfalcio dei prati, foglie secche, altri materiali biodegradabili, carta per alimenti non patinata, segatura e trucioli provenienti da legno non trattato, cenere, piume, pelo, tovaglioli e fazzoletti di carta.\nCosa non si pu\u00f2 compostare\n\tvetro, pile scariche, tessuti, vernici e altri prodotti chimici, manufatti con parti in plastica o in metallo, liquidi, lattine, legno verniciato, farmaci, carta patinata o stampata, pannolini, avanzi di cibo di origine animale, cibi cotti (in piccole quantit\u00e0 perch\u00e9 potrebbero attrarre animali o insetti), foglie di piante resistenti alla degradazione: in piccole quantit\u00e0 e miscelando con materiali pi\u00f9 facilmente degradabili (magnolia, faggio, castagno, aghi di conifere), lettiere per cani e gatti, ecc.Cos'\u00e8 la compostiera\n\tLa compostiera \u00e8 il contenitore in cui introdurre i rifiuti organici per produrre il compost. Pu\u00f2 essere collocata in un punto ombreggiato del proprio giardino direttamente sul terreno. Il suo utilizzo \u00e8 semplicissimo e non reca fastidi (cattivi odori, moscerini ecc.). La maturazione del compost avviene in un periodo variabile tra i 3 e i 12 mesi a seconda di come si intende utilizzarlo.\nLa diffusione del compostaggio domestico permette di ridurre in modo significativo peso e volume dei rifiuti solidi urbani che devono essere trasportati e smaltiti. In numerosi comuni italiani il compostaggio viene incentivato attraverso uno sconto sulla tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani ai cittadini che lo praticano; alcuni comuni forniscono anche il composter o ne rimborsano l'acquisto.\nIn linea generale, occorre rivolgersi alle aziende municipalizzate di gestione dei servizi ambientali. Per i piccoli comuni, occorre rivolgersi ai servizi ambientali dei Comuni stessi.\nPer il Comune di Roma, ad esempio, consultando il sito dell'AMA si possono reperire informazioni su come richiedere la compostiera e la riduzione della Tariffa Rifiuti.\n" } ] }, { "id": 347, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cos'\u00e8 e cosa\u00a0bisogna fare\u00a0per potere usufruire della \"Carta bimbo\"?." }, { "from": "gpt", "value": "La \"Carta bimbo\" \u00e8\u00a0un'iniziativa realizzata dal Comune di Roma\u00a0per sostenere le famiglie con neonati ed\u00a0\u00e8\u00a0rivolta a tutte le neomamme di bimbi nati nel Comune di Roma dal 1\u00b0gennaio del 2009.\n\t\u00a0Tutte le neomamme che partoriranno all'interno delle Strutture Ospedaliere Convenzionate con il Comune di Roma verranno contattate da un \"tutor\" che illustrer\u00e0 le opportunit\u00e0 del progetto e consegner\u00e0 una \"carta\" che verr\u00e0 attivata all'atto dell'iscrizione dell'anagrafica nel \"database\". Le\u00a0mamme che, per qualsiasi ragione, non venissero contattate dal \"tutor\", potranno comunque accedere alle agevolazioni, chiamando il Numero Verde 800.200.105 o tramite il sito\u00a0internet. Le mamme cha hanno fatto\u00a0richiesta sul\u00a0sito internet\u00a0potranno ritirare la carta\u00a0presso il Comune di Roma - V dipartimento - Assessorato alle Politiche Sociali e Promozione della Salute in Viale Manzoni, 16 - Roma, il luned\u00ec dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e il venerd\u00ec dalle ore 13.00 alle ora 19.00.\nIn tutte le Carte \u00e8 contenuta una capacit\u00e0 di spesa di \u20ac. 300,00,\u00a0con sconti medi del 30% presso i \"panieri\" dedicati delle Farmacie Farmacap ed un'assicurazione \"primi rischi\", per le necessit\u00e0 pi\u00f9 importanti del bimbo.\nInoltre, il semplice possesso della Carta d\u00e0 accesso ad un'ulteriore scontistica (minimo del 10%) presso i negozi convenzionati di abbigliamento ed accessori per bimbi, illustrati nella brochure, e ad ulteriori vantaggi.\n" } ] }, { "id": 348, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come rende noto il contribuente il cambio del domicilio all'Agenzia delle Entrate?" }, { "from": "gpt", "value": "Ai sensi del Decreto Legge 31 maggio 2010, n. 78\u00a0\u00a0i contribuenti hanno la possibilit\u00e0 di scegliere il domicilio, presso persona o ufficio nel Comune del proprio domicilio fiscale, per la notifica degli atti o degli avvisi che lo riguardano. \u00c8 necessario, per\u00f2, comunicare all\u2019Agenzia delle Entrate i dati relativi al domicilio scelto.\n" } ] }, { "id": 349, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa fare per ottenere l\u2019autorizzazione per l'apertura di un passo carrabile?" }, { "from": "gpt", "value": "Il passo carrabile \u00e8 la realizzazione del passaggio di raccordo tra carreggiata e marciapiede che consente di accedere alle propriet\u00e0 private dalla pubblica via con i veicoli. \u00c8 attivabile su richiesta dell'utente quando esistono i relativi presupposti che non siano in contrasto con le norme previste dal Codice della Strada (Decreto-Legislativo 30 aprile 1992, n. 285) e dal\u00a0Decreto\u00a0del Presidente della Repubblica 16 dicembre 1992, n. 495 - Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada,\u00a0accertati dalla Polizia Locale.\nL'autorizzazione al passo carrabile \u00e8 soggetta al pagamento di\u00a0un Canone per l\u2019Occupazione di Spazi e Aree Pubbliche (C.O.S.A.P.) o\u00a0Tassa annuale per l'Occupazione del Suolo Pubblico (T.O.S.A.P.).\n\tPer ottenere il rilascio di una concessione di passo carrabile, il cittadino deve recarsi presso l'ufficio comunale preposto (Ufficio tecnico, strade, urbanistica, ecc.) per ritirare la modulistica necessaria.\n\t\u00a0\n\tPu\u00f2 farne richiesta il proprietario dell'immobile o la persona delegata dal proprietario oppure l'amministratore condominiale delegato dai condomini.\n\tI tempi di rilascio variano dai 15 ai 30 giorni circa dalla presentazione della domanda, salvo ulteriore tempo per il rilascio dell'autorizzazione edilizia nei casi in cui sia necessaria.\n" } ] }, { "id": 350, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In cosa consiste il concordato preventivo?" }, { "from": "gpt", "value": "Il concordato preventivo consiste in una procedura concorsuale che presuppone un accordo tra il debitore ed i suoi creditori, in forza del quale il primo si obbliga a pagare i propri debiti, proponendo un piano che pu\u00f2 prevedere \"la ristrutturazione dei debiti e la soddisfazione dei crediti in qualunque forma\".\nIl Decreto legge 14 Marzo 2005, 35\u00a0(cosiddetto decreto competitivit\u00e0) convertito nella Legge 14 maggio 2005, n. 80, ha innovato la disciplina riguardante il concordato preventivo che trova applicazione per tutti i procedimenti pendenti e non ancora omologati a tale data.\nL'articolo 160 della legge fallimentare (Regio decreto 16 Marzo 1942\u00a0n. 267),\u00a0successivamente modificata e\u00a0aggiornata, stabilisce le nuove condizioni per l'ammissione al concordato preventivo.\nL'imprenditore che si trova in stato di crisi pu\u00f2 proporre ai creditori un concordato preventivo sulla base di un piano che pu\u00f2 prevedere:\na) la ristrutturazione dei debiti e la soddisfazione dei crediti attraverso qualsiasi forma, ossia anche mediante cessione dei beni, accollo, o altre operazioni straordinarie, compresa l'attribuzione ai creditori, nonch\u00e9 a societ\u00e0 da questi partecipate, di azioni, quote, ovvero obbligazioni, anche convertibili in azioni, o altri strumenti finanziari e titoli di debito.\nb) l'attribuzione delle attivit\u00e0 delle imprese interessate dalla proposta di concordato ad un cosiddetto assuntore; in tal caso possono costituirsi come assuntori anche i creditori o societ\u00e0 da questi partecipate o da costituire nel corso della procedura, le cui azioni saranno destinate agli stessi creditori per effetto del concordato;\nc) la suddivisione dei creditori in classi secondo posizione giuridica e interessi economici omogenei;\nd) trattamenti differenziati tra creditori appartenenti a classi diverse.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 351, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Ho spedito molti mesi fa i punti della promozione di un prodotto, ma non ho mai ricevuto il premio; eppure si trattava di una manifestazione a premio autorizzata dal Ministero. Cosa posso fare?" }, { "from": "gpt", "value": "\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0Il DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 26 ottobre 2001, n. 430 concernente la revisione organica della disciplina dei concorsi e delle operazioni a premio, all\u2019articolo 1 stabilisce la durata massima dei concorsi e delle operazioni a premio (rispettivamente un anno e cinque anni) e prevede espressamente che i premi messi in palio siano consegnati agli aventi diritto entro il termine di sei mesi dalla conclusione della manifestazione o dalla data di richiesta dei premi stessi.\nSe il regolamento della manifestazione prevede termini di consegna inferiori a sei mesi, di norma \u00e8 data comunicazione agli interessati dell'eventuale riatardo, mediante lettera raccomandata, dei motivi ostativi al sollecito adempimento dell\u2019obbligazione. E' pertanto preferibile inviare i punti raccolti mediante lettera raccomandata con ricevuta di ritorno e, prima di poter ovviare al problema con un contenzioso, si consiglia di\u00a0rivolgersi alla Societ\u00e0 promotrice mediante i recapiti normalmente visibili sul Regolamento del concorso a premi.\u00a0\nE' altres\u00ec\u00a0possibile segnalare l'accaduto al numero verde 800300103 istituito dal Ministero dello Sviluppo Economico, oppure all'indirizzo di posta elettronica m.premioinfo@sviluppoeconomico.gov.it\nLa segnalazione suindicata non si sostituisce alla rivalsa del vincitore del concorso a premi, il quale\u00a0dovr\u00e0 comunque attivarsi personalmente al fine di tutelare il proprio diritto all'ottenimento del premio. \u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\n" } ] }, { "id": 352, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Ho fatto un pubblico concorso e\u00a0sono rientrata tra gli idonei.\u00a0La stessa amministrazione ha bandito un altro concorso nonostante sia ancora valida la graduatoria di quello precedente. E\u2019 corretto?" }, { "from": "gpt", "value": "Con sentenza 24 agosto 2006, n. 7425, il TAR Lazio si \u00e8 espresso in merito all\u2019utilizzo delle graduatorie valide.\u00a0 \nNell'affermare la non obbligatoriet\u00e0 dell'utilizzo delle graduatorie da parte dell'Ente, il TAR stabilisce che nel caso in cui, a seguito dell\u2019espletamento di un concorso e dell\u2019approvazione della graduatoria, si siano resi disponibili alcuni posti per rinuncia, dimissioni o decadenza di alcuni concorrenti risultati vincitori, non sussiste l\u2019obbligo della P.A. di procedere allo scorrimento della graduatoria ancora valida per la copertura dei posti stessi, in quanto, gli idonei - al pari dei vincitori del concorso - non sono titolari di un diritto all'assunzione.\n" } ] }, { "id": 353, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Fino a quando sono prorogate le validit\u00e0 delle graduatorie degli idonei dei concorsi pubblici?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 4 comma 4 del Decreto legge 31 agosto 2013, n. 101 proroga al 31 dicembre 2016 l'efficacia delle graduatorie dei concorsi pubblici per assunzioni a tempo indeterminato, vigenti alla data di entrata in vigore del presente decreto, relative alle amministrazioni pubbliche soggette a limitazioni delle assunzioni.\n" } ] }, { "id": 354, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile che in un concorso pubblico sia previsto, per la partecipazione,\u00a0il limite di et\u00e0?" }, { "from": "gpt", "value": "S\u00ec. L'art. 3 comma 6 della Legge 15 maggio 1997, n. 127 prevede che la partecipazione ai concorsi indetti da pubbliche amministrazioni non sia soggetta a limiti di eta', salvo deroghe dettate da regolamenti delle singole amministrazioni connesse alla natura del servizio o ad oggettive necessita' dell'amministrazione.\n" } ] }, { "id": 355, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove trovo pubblicati on line i concorsi pubblici?" }, { "from": "gpt", "value": "Sul sito della Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana \u00e8 possibile trovare\u00a0la versione on line della Gazzetta, 4. Serie Speciale\u00a0Concorsi\u00a0degli ultimi 60 giorni.\n" } ] }, { "id": 356, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono un ex volontario in ferma breve ormai congedato. Ho diritto alla riserva dei posti nei concorsi pubblici?" }, { "from": "gpt", "value": "Gli artt. 1014 e 678 del Decreto Legislativo 15 marzo 2010, n. 66 (Codice dell'ordinamento Militare), prevedono la riserva dei posti in favore dei volontari nelle assunzioni presso le Pubbliche Amministrazioni nella misura del:\n- 30% dei posti nei concorsi per l'assunzione di personale non dirigente nelle pubbliche amministrazioni (eccezion fatta per le assunzioni nelle Forze di polizia a ordinamento militare e civile e nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco);\n- 20% dei posti nei concorsi per l'accesso alle carriere iniziali dei corpi di polizia municipale e provinciale\n- 50% dei posti nei concorsi per le assunzioni di personale civile, non dirigenziale, del Ministero della difesa.\nResta inteso che, per fruire di tale beneficio, \u00e8 indispensabile il possesso dei requisiti richiesti dal bando di assunzione ed il superamento delle prove concorsuali con il punteggio minimo di idoneit\u00e0. L'attuale normativa destina la riserva di posti nelle assunzioni pubbliche alle seguenti categorie:\n- volontari in ferma breve (3 o piu' anni),\u00a0 \n- volontari in ferma prefissata (1 o 4 anni), congedati senza demerito o durante il periodo di rafferma;\n- volontari in servizio permanente.\nLe assunzioni avvengono per pubblico concorso o mediante selezione pubblica indetta dai Centri per l'Impiego.\nPer ulteriori approfondimenti si\u00a0segnala che l'Ufficio Generale per il sostegno alla ricollocazione professionale dei volontari congedati offre, tramite l'Ufficio Relazioni con il Pubblico, un servizio di informazione sulle attivit\u00e0 e servizi erogati. L'Ufficio si avvale sul territorio delle Sezioni di Collocamento ed Euroformazione istituite presso i Comandi Militari Esercito ai quali ci si pu\u00f2 rivolgere contattando la sezione competente per territorio.\n" } ] }, { "id": 357, "conversations": [ { "from": "human", "value": "La mia amministrazione ha bandito un concorso pubblico con riserva per posti unici nella dotazione organica. E' possibile tutto ci\u00f2 alla luce delle ultime leggi di riforma amministrativa?" }, { "from": "gpt", "value": "No. Non \u00e8 possibile bandire concorsi con riserva per posti unici nella dotazione organica. Il testo dell'art. 52 comma 1-bis del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165, infatti, sancendo l'obbligatoriet\u00e0 di procedere a concorso pubblico anche per le progressioni all'interno della stessa area, consente all'amministrazione di destinare al personale interno, in possesso dei titoli di studio richiesti per l'accesso dall'esterno, una riserva di posti comunque non superiore al 50 per cento di quelli messi a concorso.\n" } ] }, { "id": 358, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Effettuate le prove scritte di un pubblico concorso,\u00a0\u00e8 previsto\u00a0un termine massimo entro il quale dovr\u00e0 svolgersi la prova orale?" }, { "from": "gpt", "value": "In base a quanto disciplinato dall'art. 11, comma 5 del Decreto del Presidente della Repubblica del 9 maggio 1994, n. 487, \"Regolamento recante norme sull'accesso agli impieghi nelle pubbliche amministrazioni e le modalit\u00e0 di svolgimento dei concorsi, dei concorsi unici e delle altre forme di assunzione nei pubblici impieghi\", le procedure concorsuali devono concludersi entro sei mesi dalla data di effettuazione delle prove scritte o, se trattasi di concorsi per titoli, dalla data della prima convocazione.\nNel caso in cui la Commissione esaminatrice non riesca a rispettare tale termine dovr\u00e0 darne giustificazione collegiale mediante una relazione che verr\u00e0 inoltrata alla Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della funzione pubblica, oppure all'amministrazione/ente che ha proceduto all'emanazione del bando di concorso, e per conoscenza al Dipartimento della funzione pubblica.\n" } ] }, { "id": 359, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Nei concorsi pubblici costituisce titolo di preferenza essere sposati e avere figli a carico?" }, { "from": "gpt", "value": "Essere semplicemente coniugati non costituisce titolo preferenziale. L'art.5, comma\u00a04, punto 18,\u00a0del Decreto del Presidente della Repubblica 9 maggio 1994, n. 487 chiarisce, infatti, che ci\u00f2 che costituisce titolo preferenziale \u00e8 l\u2019esistenza di figli a carico.\n" } ] }, { "id": 360, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Ho conseguito un titolo di studio all'estero ma devo partecipare ad un concorso pubblico in Italia. Voglio sapere se il mio titolo viene riconosciuto ai fini della partecipazione." }, { "from": "gpt", "value": "Un cittadino italiano o di un Paese dell\u2019Unione europea possessore di un titolo di studio estero per\u00a0partecipare a concorsi per posti di lavoro presso le amministrazioni pubbliche italiane deve:\n- presentare all\u2019amministrazione che ha pubblicato il bando la domanda di partecipazione al concorso citando il\u00a0proprio titolo di studio estero nella lingua originale e chiedendo di essere ammesso al concorso ai sensi dell'art. 38 del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n.165 (ammissione sotto condizione);\n\t- inviare al Dipartimento della Funzione Pubblica il modulo di\u00a0richiesta di equivalenza del titolo di studio acquisito all'estero, nel quale vengono indicati\u00a0i documenti da allegare alla\u00a0della domanda.\nL'ufficio\u00a0 responsabile della valutazione dell\u2019equivalenza del titolo estero \u00e8 l' Ufficio P.P.A. \u2013 Servizio Reclutamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento della Funzione Pubblica - Corso Vittorio Emanuele II, 116 \u2013 00186 Roma\n\ttel. 06-6899.7563 / 7453 / 7470 e-mail: servizioreclutamento@funzionepubblica.it\n" } ] }, { "id": 361, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Ai vincitori di un concorso indetto dai Comuni si estende l\u2019obbligo di permanenza per cinque anni presso l\u2019amministrazione di appartenenza previsto dall\u2019art. 35, comma 5 bis del Decreto\u00a0Legislativo 30 marzo 2001, n. 165?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019obbligo di permanenza si riferisce alle amministrazioni che presentano, dal punto di vista organizzativo, un\u2019articolazione delle sedi sul territorio nazionale, con la conseguenza che la disposizione in esame non trova applicazione nei confronti dei Comuni, \u201cfermo restando il potere di disciplinare la fattispecie mediante regolamento nell\u2019esercizio della potest\u00e0 normativa, qualora l\u2019ente locale ne avesse interesse\u201d (Parere UPPA - Ufficio per il Personale della Pubblica Amministrazione n. 2/2006).\n" } ] }, { "id": 362, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In una causa promossa\u00a0dinanzi al\u00a0Tribunale civile da pi\u00f9 persone contro una Societ\u00e0 il giudice ha dato torto alle prime e le ha condannate al pagamento delle spese di lite in solido in favore della parte vittoriosa. Successivamente \u00e8 pervenuta richiesta dell'intero pagamento ad una sola delle persone condannate. E' legittimo richiedere il pagamento ad una sola di esse?" }, { "from": "gpt", "value": "Si \u00e8 legittimo perch\u00e9 \u00e8 contemplato dal nostro codice di procedura civile. \nAi sensi dell'articolo 97 del codice di procedura civile: \"Se le parti soccombenti sono pi\u00f9, il giudice condanna ciascuna di esse alle spese e ai danni in proporzione del rispettivo interesse nella causa. Pu\u00f2 anche pronunciare condanna solidale di tutte o di alcune tra esse, quando hanno interesse comune. Se la sentenza non statuisce sulla ripartizione delle spese e dei danni, questa si fa per quote uguali\".\nOccorrer\u00e0, pertanto,\u00a0leggere attentamente il\u00a0capo della sentenza relativo alle spese. \nSe in essa il Giudice ha disposto la condanna \u201cin solido\u201d o \u201ccon il vincolo solidale\u201d, ogni parte condannata sar\u00e0 obbligata a pagare per intero quella somma, pertanto il pagamento della propria quota parte non libera la medesima dall'obbligo solidale verso il vincitore.\nIl condebitore che paga interamente il debito estingue l\u2019obbligazione anche nei confronti degli altri verso il vincitore, ma\u00a0avr\u00e0 diritto ad agire in regresso nei confronti degli altri condebitori, ovvero potr\u00e0 richiedere a questi ultimi le somme pagate\u00a0ed essi saranno obbligati alla corresponsione, in favore del richiedente, di tale importo ciascuno per la\u00a0propria quota parte. Le parti si presumeranno uguali.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 363, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove e' possibile trovare informazioni sulle condizioni dei mari italiani?" }, { "from": "gpt", "value": "E' possibile consultare il bollettino del\u00a0tempo sul\u00a0Mediterraneo sul sito del Servizio meteorologico dell'Aeronautica Militare, disponibile anche in inglese.\n" } ] }, { "id": 364, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Nel mio condominio abbiamo la necessit\u00e0 di rivedere le quote millesimali: in base a quali criteri devono essere\u00a0fatti i calcoli?\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Le tabelle millesimali rappresentano le quote di propriet\u00e0 nel condominio, espresso come rapporto fra il valore di ciascuna unit\u00e0 ed il valore dell'intero edificio, fatto uguale a 1000 (da qui il nome).\nGli articoli 1118 e 1123 del codice civile, disciplinano la misura, rispettivamente, del diritto e dell'onere di contribuzione di ciascun condomino, stabilendo che questa sia proporzionale al valore del piano o della porzione di piano (unit\u00e0 immobiliare). Le disposizioni di attuazione del codice civile (art. 68) prevedono che esso debba contenere il valore di ciascun piano o porzione di piano e che i valori stessi debbano essere espressi in apposita tabella allegata al regolamento.\nLa tabella millesimale \u00e8, pertanto, costituita da una tabella sintetica, nella quale sono riportati i valori proporzionali relativi alle singole unit\u00e0 immobiliari; i valori rilevano sia per quanto riguarda il voto in assemblea, sia per quanto riguarda il contributo alle spese.\nL'art. 69 delle disposizioni di attuazione del Codice Civile dispone che le tabelle possano venire modificate ricorrendo una di queste due condizioni:\n" } ] }, { "id": 365, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il condominio deve versare la ritenuta d'acconto relativa alla manutenzione di una caldaia a gas?" }, { "from": "gpt", "value": "Il condominio, in qualit\u00e0 di sostituto d\u2019imposta, deve operare, all\u2019atto del pagamento, una ritenuta del 4% a titolo di acconto dell\u2019imposta dovuta sui corrispettivi, per prestazioni relative a contratti di appalto di opere o servizi effettuate nell\u2019esercizio di impresa. La ritenuta \u00e8 operata anche se i corrispettivi si riferiscono ad attivit\u00e0 commerciali non esercitate abitualmente (redditi diversi). La ritenuta deve essere versata entro il giorno 16 del mese successivo a quello in cui \u00e8 stata operata, utilizzando il Modello F24.\nSono, invece, esclusi dall'applicazione della ritenuta i corrispettivi previsti in base a contratti diversi da quelli di opera come, per esempio, i contratti di somministrazione di energia elettrica, acqua, gas e simili, di assicurazione, di trasporto e di deposito, a meno che il corrispettivo non sia corrisposto in base a contratto di servizio di energia.\u201d\u00a0\nLe prestazioni d\u2019impresa occasionale oggetto del contratto d\u2019appalto quali attivit\u00e0 di pulizia,\u00a0manutenzioni di caldaie, ascensori, giardini, piscine ed altre parti comuni dell\u2019edificio sono soggette alle ritenuta del 4%.\nPer approfondimenti: Agenzia delle Entrate\n" } ] }, { "id": 366, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Vorrei avere informazioni sulla domanda di rimborso del condono edilizio. Chi devo contattare?" }, { "from": "gpt", "value": "La materia relativa ai rimborsi delle somme versate e non dovute per il condono edilizio di cui al DECRETO-LEGGE 30 settembre 2003, n. 269\u00a0convertito, con\u00a0modificazioni, in Legge 24 novembre 2003, n. 326, \u00e8 affidata alla competenza istituzionale del Ministero dell'Economia e delle Finanze, cui \u00e8 attribuito anche apposito capitolo di bilancio per effettuare i pagamenti conseguenti all'attivit\u00e0 istruttoria.\nCon il 28 febbraio 2013 si conclude l'attivit\u00e0 di collaborazione alle istruttorie della Direzione Generale per le Politiche Abitative che proceder\u00e0 alla conclusione delle sole istruttorie gi\u00e0 avviate.\nPer approfondimenti: Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti\nIn assenza di sportello aperto al pubblico, informazioni sulle istanze pervenute entro il 28 febbraio 2013, per il rimborso\u00a0delle oblazioni versate ai sensi della L. n. 326/2003, possono essere richieste:\n-\u00a0via e-mail, all'indirizzo di posta elettronica segre.abusivismo@mit.gov.it\n- per posta ordinaria, al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti,\u00a0 Direzione per le Politiche Abitative,\u00a0Via Nomentana, 2 - 00161 Roma.\n" } ] }, { "id": 367, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E'\u00a0possibile usufruire del congedo retribuito di due anni, previsto dall'articolo 42, comma 5, D.Lgs 151 del 2001, anche se il certificato di handicap grave \u00e8 stato emesso da meno di cinque anni?" }, { "from": "gpt", "value": "S\u00ec, \u00e8 possibile usufruire del congedo retribuito di due anni, anche nel caso in cui il certificato di handicap grave sia stato rilasciato da meno di cinque anni. Infatti, l'articolo 3, comma 106 Legge 350 del 2003 ha abrogato la condizione posta dall'articolo 42, comma 5, del Decreto Legislativo 151 del 2001, che imponeva - quale requisito per la concessione dei congedi retribuiti -\u00a0che la persona disabile fosse in possesso del certificato di handicap grave da almeno cinque anni.\n" } ] }, { "id": 368, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile riscattare il diploma del conservatorio ai fini della pensione?" }, { "from": "gpt", "value": "Il diploma conseguito presso il Conservatorio oppure l'Accademia di Belle Arti pu\u00f2 essere riscattato a fini pensionistici se conseguito a decorrere dal 2005.\nLo ha chiarito l'INPS con messaggio n. 15662/2010 (INPS - Contributi da riscatto per il corso di laurea). La Legge 21 dicembre 1999, n.508 ha posto il settore artistico allo stesso livello delle universit\u00e0. Il regolamento di cui al Decreto del Presidente della Repubblica 8 luglio 2005, n. 212, recante la disciplina per la definizione degli ordinamenti didattici, prevede che, in analogia al sistema universitario, le istituzioni del settore artistico e musicale attivino corsi di diploma accademico di primo livello, di secondo livello, di specializzazione, di formazione alla ricerca e corsi di perfezionamento o master. Pertanto, spiega il messaggio, sono ammessi a riscatto i nuovi corsi attivati a decorrere dall'anno accademico 2005-2006, che danno luogo al conseguimento dei titoli sopracitati.\n" } ] }, { "id": 369, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per quanti anni\u00a0 devono essere conservati\u00a0i libri contabili?" }, { "from": "gpt", "value": "Le scritture contabili devono essere conservate per 10 anni dalla data dell'ultima registrazione, secondo quanto prescritto dal comma 1 dell'art. 2220 del Codice Civile.\n" } ] }, { "id": 370, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove si possono\u00a0reperire gli indirizzi dei\u00a0consultori familiari, suddivisi per regione?" }, { "from": "gpt", "value": "Gli indirizzi dei consultori familiari suddivisi per regione si posso reperire sul sito del Ministero\u00a0della Salute.\n" } ] }, { "id": 371, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qual'\u00e8 la\u00a0legge che ha istituito i\u00a0consultori familiari?" }, { "from": "gpt", "value": "I\u00a0consultori familiari \u00a0sono stati istituiti dalla Legge 29 luglio 1975,\u00a0n. 405\u00a0\u00a0e sue successive modifiche Legge 19 Febbraio 2004, n. 40,\u00a0per svolgere un\u00a0 servizio\u00a0 di assistenza alla famiglia e alla maternita'.\u00a0\nOgni regione\u00a0 fissa\u00a0 con\u00a0 proprie norme legislative i criteri per la programmazione,\u00a0 il\u00a0 funzionamento,\u00a0 la\u00a0 gestione\u00a0 e il controllo del servizio.\n" } ] }, { "id": 372, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A chi mi posso rivolgere per avere informazioni sullo stato di avanzamento della mia pratica di permesso di soggiorno?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Contact Center 848.855.888 realizzato\u00a0dal\u00a0Ministero dell'Interno, fornisce\u00a0informazioni relative allo stato di avanzamento delle richieste di rilascio e rinnovo dei documenti di soggiorno presentate dopo il 6/11/2006, presso gli uffici postali contrassegnati con il logo Sportello Amico. Il servizio \u00e8 attivo dal lunedi al venerdi dalle 8.00 alle 20.00 ed il costo della chiamata pari alla tariffa urbana applicata dal proprio operatore telefonico.\u00a0\u00a0\nIn alternativa, \u00e8 possibile\u00a0verificare lo stato di avanzamento della pratica nell'area riservata\u00a0del Portale Immigrazione\u00a0dedicata agli stranieri, inserendo il nome utente e la password\u00a0riportati sulla\u00a0ricevuta rilasciata dalle Poste al momento della\u00a0presentazione dalla domanda.\nInoltre sul sito della Polizia di Stato \u00e8 disponibile un ulteriore servizio on line in cui verificare lo stato delle pratiche inerenti rilascio e rinnovo dei permessi di soggiorno. Oltre all\u2019avviso visualizzabile tramite\u00a0tale sistema informatico sullo stato del procedimento, sar\u00e0 inviato al cittadino straniero dalla Questura competente un sms con l\u2019indicazione delle modalit\u00e0 per il ritiro del permesso di soggiorno gi\u00e0 pronto: giorno, ora e luogo. Il servizio con sms non viene adottato dalle Questure di Bologna, Napoli, Modena, Padova, Caserta e Genova che utilizzano propri sistemi.\nPer ulteriori informazioni: Ministero dell'Interno - numeri utili\n" } ] }, { "id": 373, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come \u00e8 possibile contattare il\u00a0Presidente del Consiglio dei Ministri?" }, { "from": "gpt", "value": "La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha sede a Palazzo Chigi, Piazza Colonna 370, 00187 Roma - Italy\n\t\ttel. (+39) 0667791.\n\tE' possibile contattare la redazione del sito internet del Governo utilizzando un apposito modulo di richiesta informazioni .\n\tPer avere informazioni sulla newsletter \"Notizie dal Governo\" si pu\u00f2 scrivere a notizie@governo.it\n\tPer approfondimenti: Governo Italiano - contatti\n" } ] }, { "id": 374, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come faccio a contattare o avere un appuntamento con l'Agenzia delle Entrate\u00a0? \u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Per contattare il servizio di assistenza, l'Agenzia delle Entrate mette a disposizione dei cittadini vari canali di comunicazione: telefono, web-mail, uffici.\nTelefono 848.800.444. Costo della telefonata: tariffa urbana a tempo (Tut)\nSeguendo le indicazioni fornite dal sistema, \u00e8 possibile accedere a vari servizi:\nCALL CENTER CON OPERATORE\nIl servizio, attivo dal luned\u00ec al venerd\u00ec dalle 9 alle 17 e il sabato dalle 9 alle 13, fornisce:\n\u2013 informazioni fiscali generali (normativa, scadenze, adempimenti, \u00a0eccetera)\n\u2013 informazioni e assistenza sulle comunicazioni di irregolarit\u00e0 (nei casi pi\u00f9 semplici, \u00e8 prevista la possibilit\u00e0, se risultano errate, di annullarle direttamente)\n\u2013 assistenza dedicata agli intermediari abilitati, per i soli \u201cAvvisi telematici\u201d sulle comunicazioni relative alle dichiarazioni dei redditi\n\u2013 informazioni sui rimborsi.\nPer i quesiti pi\u00f9 complessi, che richiedono particolari approfondimenti, gli operatori potranno fornire la relativa soluzione con una successiva richiamata.\n\u2022 CALL BACK (Prenotazione \u00a0di richiamata telefonica)\n\u00c8 possibile prenotare una richiamata nella giornata e nella fascia oraria che pi\u00f9 si desidera. Il servizio consente, infatti, l\u2019opportunit\u00e0 di essere contattati telefonicamente da un operatore. Quando il traffico telefonico \u00e8 intenso, per evitare che il contribuente rimanga in attesa per un lungo periodo, prima di poter parlare con l\u2019operatore, la prenotazione di richiamata \u00e8 proposta automaticamente.\nIl servizio di call back si pu\u00f2 prenotare anche tramite il sito internet dell\u2019Agenzia.\n\u2022 INFORMAZIONI \u00a0RELATIVE AI RIMBORSI\nIl servizio \u00e8 attivo dal luned\u00ec al venerd\u00ec dalle 9 alle 17 e il sabato dalle 9 alle 13. Fornisce ai contribuenti in attesa di un rimborso informazioni sullo stato della pratica.\n\u2022 PRENOTAZIONE APPUNTAMENTI\nIl servizio consente, a coloro che hanno necessit\u00e0 di recarsi in ufficio, di prenotare un appuntamento con un funzionario dell\u2019Agenzia, evitando inutili attese agli sportelli. La prenotazione pu\u00f2 essere effettuata 24 ore su 24, anche tramite il sito internet dell\u2019Agenzia, e permette di scegliere l\u2019ufficio presso il quale recarsi, il giorno e l\u2019ora desiderati, il servizio per il quale si chiede assistenza.\n06.96.66.89.07 per chiamare con il cellulare (costo a carico del chiamante secondo il piano tariffario del proprio gestore)\n0039.06.96.66.89.33 per telefonare dall\u2019estero (costo a carico del chiamante)\nWEB MAIL con una e-mail\n(www.agenziaentrate.gov.it - sezione \u201cContatta l\u2019Agenzia\u201d)\nIl servizio consente di chiedere informazioni in materia fiscale tramite l\u2019invio di una e-mail.\nLa posta elettronica certificata (PEC)\nLa \u201cPosta elettronica certificata\u201d \u00e8 un tipo speciale di e-mail che consente di inviare e ricevere messag- gi di testo e allegati con lo stesso valore legale di una raccomandata con avviso di ricevimento. \u00a0Con la Pec \u00e8 possibile stabilire un canale di \u201cComunicazioni elettroniche certificate tra la Pubblica Amministra- zione e cittadini\u201d con notevoli vantaggi sia in termini di tempo sia di costi.\nGli indirizzi di posta elettronica certificata degli uffici dell\u2019Agenzia delle Entrate sono reperibili sul suo sito internet \u2013 sezione \u201cContatta l\u2019Agenzia\u201d.\nDirettamente in ufficio\u00a0\nUffici dell\u2019Agenzia \u00c8 presente un elenco dei 385 uffici locali, i recapiti\u00a0 delle Direzioni Regionali e dei 2 Centri operativi. \u00c8 possibile utilizzare un motore di ricerca per l\u2019individuazione immediata dell\u2019ufficio in base alla propria residenza.\nPrenotazione appuntamenti Il Servizio consente, a coloro che hanno necessit\u00e0 di recarsi in ufficio, di prenotare un appuntamento con un funzionario evitando inutili attese presso gli sportelli.\nAssistenza dedicata ai contribuenti con disabilit\u00e0 In occasione della presentazione delle dichiarazioni dei redditi, l'Agenzia delle Entrate attiva un servizio di assistenza per i contribuenti con disabilit\u00e0 , impossibilitati a recarsi presso gli sportelli degli uffici. Le associazioni e gli enti interessati, che vogliono svolgere un ruolo di collegamento fra i contribuenti e l'Agenzia, dovranno accreditarsi presso i coordinatori di ciascuna Direzione Regionale.\nReclami e suggerimenti Il servizio consente al contribuente che ha riscontrato un disservizio presso un ufficio dell\u2019Agenzia delle Entrate di presentare un reclamo o un suggerimento on line.\nAssistenza servizi telematiciServizio di assistenza dedicato agli utenti che utilizzano \"Fisconline\" ed \"Entratel\" comprende\u00a0:\nassistenza per i servizi catastali\nsito web per l'assistenza on-line ai servizi telematici dell'agenzia delle entrate\nassistenza telefonica per gli utenti fisconline\nassistenza telefonica per gli utenti entratel\n" } ] }, { "id": 375, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali contenuti deve avere il modello europeo del Supplemento al Diploma?" }, { "from": "gpt", "value": "Il\u00a0Supplemento al Diploma, anche detto Diploma Supplement, \u00e8 una particolare certificazione rilasciata secondo un modello che \u00e8 stato concordato dalle tre principali organizzazioni internazionali di ambito europeo (Consiglio d'Europa, Unesco-Regione Europa, Unione Europea). Non \u00e8 un altro titolo di studio ma un documento aggiuntivo che ricostruisce in modo analitico, preciso e trasparente tutto il percorso formativo che si \u00e8 concluso con un determinato titolo di studio.\nIl modello europeo del Supplemento al Diploma prevede che esso sia redatto in due o pi\u00f9 lingue (quella nazionale del Paese in questione e almeno una lingua straniera molto diffusa, per es. l'inglese), e che dia tutta una serie di informazioni molto dettagliate. Le informazioni sono raggruppate in 8 categorie, che vanno dai dati anagrafici del possessore del titolo di studio, al livello del titolo stesso, il curriculum (elenco delle materie e, possibilmente, i loro principali contenuti), i diritti che attribuisce (utilizzo per studi successivi o nel mercato occupazionale), fino al tipo di istituzione che lo ha conferito, e alla descrizione sintetica del sistema di istruzione superiore a cui esso appartiene.\nPer approfondimenti:\nMinistero dell'Istruzione, dell'Universit\u00e0 e della Ricerca - Diploma Supplement\nCIMEA - Supplemento al Diploma\n" } ] }, { "id": 376, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In che modo \u00e8 possibile riconoscere un prodotto contraffatto? Nel caso\u00a0di avvenuta contraffazione a chi\u00a0ci si pu\u00f2\u00a0rivolgere?" }, { "from": "gpt", "value": "La contraffazione si verifica quando segni distintivi o marchi gi\u00e0 registrati ed attribuiti a determinati prodotti vengono apposti da soggetti terzi e non autorizzati su prodotti nuovi, o soltanto similari, o anche diversi da quelli legittimamente commercializzati dal titolare del marchio in questione.\nLa contraffazione si verifica anche quando il consumatore viene tratto in inganno sulla reale provenienza dei prodotti.\nIl Ministero per lo Sviluppo Economico - Dipartimento per l'Impresa e l'Internazionalizzazione mette a disposizione di imprese e consumatori un call center per segnalare casi di contraffazione o violazione delle norme in materia.\u00a0Il Call center \u00e8 operativo al numero (+39) 06 4705 5800 dalle ore 9:00 alle ore 17:00 escluso il sabato e i festivi. \u00c8 possibile inoltre inviare segnalazioni per e-mail all'indirizzo: anticontraffazione@mise.gov.it\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 377, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per sposarsi in Italia con un cittadino straniero quali certificati o documenti\u00a0occorre presentare?" }, { "from": "gpt", "value": "Per sposarsi in Italia con un cittadino straniero, non \u00e8 necessario avere il permesso di soggiorno, ma \u00e8 sufficiente un documento di identit\u00e0 in corso di validit\u00e0 (es. passaporto). Il cittadino\u00a0straniero che intende contrarre matrimonio in Italia\u00a0con un cittadino\u00a0italiano, deve richiedere presso il Consolato o l\u2019Ambasciata\u00a0 del suo Paese in Italia il nulla osta alle nozze. Il nulla osta \u00e8 una dichiarazione dalla quale risulta che, in base alle leggi del proprio Stato, non esistono impedimenti al matrimonio.\n\tUna volta ottenuto il nulla osta alle nozze, \u00e8 necessario recarsi presso l\u2019Ufficio legalizzazione della Prefettura per far autenticare la firma dell\u2019ambasciatore o del Console. Se il cittadino straniero ha regolare permesso di soggiorno ed \u00e8 residente in Italia, deve anche richiedere il certificato di stato libero e di residenza.\n\tUna volta ottenuto il nulla osta, e dopo averlo legalizzato in Prefettura, il cittadino straniero dovr\u00e0 recarsi, insieme al futuro coniuge, all\u2019Ufficio Matrimoni dell\u2019Anagrafe centrale del Comune di residenza (se non si ha la residenza il comune sar\u00e0 quello del cittadino con residenza) e presentare la seguente documentazione da allegare alla richiesta di pubblicazione:\n\t1.\u00a0\u00a0\u00a0 documento di identit\u00e0 in corso di validit\u00e0 di entrambi i futuri sposi;\n\t2.\u00a0\u00a0\u00a0 certificato di nascita\u00a0 autenticato dall\u2019Ambasciata del Paese di provenienza;\n\t3.\u00a0\u00a0\u00a0 nulla-osta rilasciato dal Consolato o dall\u2019Ambasciata;\n\t4.\u00a0\u00a0\u00a0 certificato di Stato libero e residenza in bollo se il cittadino straniero \u00e8 residente in Italia.\n\tL\u2019Ufficio provveder\u00e0 poi alla pubblicazione, cio\u00e8 esporr\u00e0\u00a0 nell\u2019Albo pretorio del Comune un foglio con i nomi dei futuri sposi e il luogo in cui si sposeranno. Trascorsi 8 giorni (comprendenti almeno 2 domeniche) dalla pubblicazione, l\u2019Ufficio Matrimoni\u00a0 rilascer\u00e0 il certificato di avvenuta pubblicazione. Questo documento dovr\u00e0 essere consegnato, entro il termine di 180 giorni, all\u2019Ufficiale dello Stato civile presso il Comune di residenza per fissare la data del matrimonio.\n\t\u00a0\nPer approfondimenti in merito alla documentazione da produrre in casi particolari,\u00a0si rinvia al Massimario per l'Ufficiale di Stato Civile, disponibile su sito del Ministero dell'Interno. Ulteriori informazioni sono inoltre disponibili sul sito del Comune di Pisa - Stato Civile\n" } ] }, { "id": 378, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Chi pu\u00f2 richiedere il contrassegno invalidi e quali sono le modalit\u00e0 per ottenerlo?" }, { "from": "gpt", "value": "Il contrassegno invalidi,\u00a0introdotto dall'articolo 381 del Decreto del Presidente della Repubblica n. 495/1992 \u00a0pu\u00f2 essere richiesto dalle persone invalide con capacit\u00e0 di deambulazione sensibilmente ridotta e dalle persone non vedenti, come previsto dal successivo\u00a0Decreto del Presidente della Repubblica n. 503/1996 articolo 12. Il contrassegno permette ai veicoli al servizio delle persone disabili la circolazione in zone a traffico limitato e la sosta negli spazi appositi riservati.\n\tPer richiedere il contrassegno,\u00a0il cittadino\u00a0deve rivolgersi alla ASL di residenza e farsi rilasciare dall'ufficio medico legale la certificazione che attesti che il richiedente ha una capacit\u00e0 di deambulazione sensibilmente ridotta o \u00e8 non vedente. Il certificato d'invalidit\u00e0 non \u00e8 sufficiente per ottenere il contrassegno.\n\tSuccessivamente, l'interessato dovr\u00e0 presentare una richiesta al Sindaco del Comune di residenza per il rilascio del contrassegno, allegando il certificato della ASL.\n" } ] }, { "id": 379, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le principali caratteristiche del contratto a termine?" }, { "from": "gpt", "value": "La disciplina del contratto a tempo determinato \u00e8 contenuta nel Decreto Legislativo n. 368 del 6 settembre 2001\u00a0e prevede che sia possibile l'apposizione, ad un contratto di lavoro, di un termine - che risulti, direttamente o meno, da atto scritto - di durata non superiore a 36 mesi per lo svolgimento di qualunque tipo di mansione.\n\tIl contratto a termine puo' essere prorogato solo quando la durata iniziale del contratto sia inferiore a tre anni. Le proroghe sono ammesse, fino ad un massimo di cinque volte, nell'arco dei complessivi trentasei mesi, a condizione che si riferiscano alla \u00a0stessa attivita' \u00a0lavorativa per la quale il contratto e' stato stipulato.\n\tSe il rapporto di lavoro continua dopo la scadenza\u00a0del termine inizialmente fissato o successivamente prorogato il datore di lavoro e' tenuto a corrispondere al lavoratore una maggiorazione della retribuzione. Ma se il rapporto di lavoro continua oltre il trentesimo\u00a0giorno in caso di contratto di durata inferiore a \u00a0sei \u00a0mesi \u00a0ovvero oltre il cinquantesimo giorno negli altri casi, il contratto si considera a tempo indeterminato dalla scadenza dei predetti termini.\u00a0\n\tSe poi il \u00a0lavoratore venga riassunto a termine entro un periodo di dieci \u00a0giorni dalla data di scadenza di un contratto di durata fino a sei mesi, ovvero venti giorni dalla data di scadenza di un contratto di durata superiore ai sei mesi, il secondo contratto si considera a tempo indeterminato.\n\tIl \u00a0lavoratore \u00a0assunto con contratti a\u00a0termine presso \u00a0la \u00a0stessa \u00a0azienda per un periodo superiore a sei mesi ha diritto di \u00a0precedenza, fatte \u00a0salve \u00a0diverse \u00a0disposizioni \u00a0 di \u00a0 contratti collettivi stipulati a livello nazionale, \u00a0territoriale \u00a0o \u00a0aziendale con le organizzazioni sindacali comparativamente piu' rappresentative sul \u00a0piano \u00a0nazionale, nelle assunzioni a tempo determinato effettuate dal datore di lavoro entro i successivi \u00a0dodici \u00a0mesi.\n" } ] }, { "id": 380, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In cosa consiste il contratto di somministrazione?" }, { "from": "gpt", "value": "Il contratto di somministrazione, che sostituisce l'abrogato contratto interinale,\u00a0permette ad un soggetto (utilizzatore) di rivolgersi ad un altro soggetto (somministratore) per utilizzare il lavoro di personale non assunto direttamente, ma dipendente del somministratore.\n\tNella somministrazione abbiamo quindi due contratti diversi: un contratto di somministrazione, di natura commerciale, stipulato tra l'utilizzatore e il somministratore ed\u00a0un contratto di lavoro subordinato\u00a0stipulato tra il somministratore e il lavoratore. Entrambi i contratti possono essere stipulati a tempo determinato e a tempo indeterminato.\nVedi pagina dell'INPS dedicata\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 381, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il contratto di stage prevede il versamento dei contributi previdenziali?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 18 della Legge n 196/1997,\u00a0nota coma \"Pacchetto Treu\" e\u00a0il Regolamento di attuazione di tale legge, disciplinato con Decreto interminesteriale\u00a0142/1998, chiariscono ambiti e modalit\u00e0 applicative\u00a0sul contratto di stage (chiamato anche contratto di\u00a0tirocinio formativo).\nIn ottemperanza a quanto stabilito dal regolamento di attuazione, il contratto di stage non costituisce rapporto di lavoro. A carico dell'ente ospitante, dunque,\u00a0non c'\u00e8 obbligo previdenziale, ma solo di copertura infortunistica presso l'INAIL o mediante altra compagnia assicurativa.\u00a0Pertanto, lo stagista non ha diritto ai contributi previdenziali, ma solo al versamento dei contributi assicurativi contro gli infortuni sul lavoro.\n" } ] }, { "id": 382, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le scadenze per il pagamento dei contributi per i lavoratori domestici?" }, { "from": "gpt", "value": "I contributi per i lavoratori domestici si versano ogni tre mesi, per tutti i giorni comunque retribuiti, per cui alle ore effettivamente lavorate nel trimestre solare si sommano quelle pagate per i periodi di momentanea assenza dal servizio (per malattia, ferie, festivit\u00e0 infrasettimanali, congedo ecc.), nei quali il datore di lavoro continua a corrispondere una retribuzione intera o ridotta, sia di propria iniziativa, sia per accordo col lavoratore, sia per legge.\n\tLe scadenze sono:\n" } ] }, { "id": 383, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Si pu\u00f2 riscattare il periodo in cui \u00e8 stata fruita l'astensione per maternit\u00e0 e paternit\u00e0?" }, { "from": "gpt", "value": "Nel caso di fruizione di astensione facoltativa (o congedo parentale) al di fuori del rapporto di lavoro \u00e8 possibile presentare domanda di riscatto (Inps - Contributi da riscatto per astensione facoltativa per maternit\u00e0).\nLa lavoratrice (o il lavoratore) deve essere in possesso, alla data di presentazione della domanda, di almeno cinque anni di contribuzione obbligatoria versata per lo svolgimento di un\u2019effettiva attivit\u00e0 lavorativa.\n\tNel computo dei 5 anni devono essere considerati i periodi durante i quali vi \u00e8 stata corresponsione di retribuzione assoggettata al pagamento dei contributi, anche se non vi \u00e8 stata effettiva prestazione di lavoro (ferie, malattia retribuita, ecc.).\n\tIl requisito deve essere gi\u00e0 stato raggiunto alla data di presentazione della domanda.\nIl riscatto \u00e8 a totale carico del richiedente e varia in relazione all'et\u00e0, al periodo da riscattare, al sesso e alla retribuzione media settimanale percepita dal richiedente, determinata come per i trattamenti pensionistici.\n" } ] }, { "id": 384, "conversations": [ { "from": "human", "value": "\u00c8 possibile cumulare i periodi di riscatto del corso legale di laurea con il riscatto dei periodi di astensione facoltativa per la maternit\u00e0 fuori dal rapporto di lavoro?" }, { "from": "gpt", "value": "I periodi per i quali si chiede il riscatto non devono essere coperti da contribuzione obbligatoria o figurativa o da riscatto non solo presso il fondo cui \u00e8 diretta la domanda stessa ma anche negli altri regimi previdenziali richiamati dall\u2019art. 2, comma 1, del Decreto Legislativo n.184 del 30/04/1997.\n\tPertanto la facolt\u00e0 di riscatto dell\u2019assenza facoltativa per maternit\u00e0 \u00e8 alternativa a quella di riscatto della laurea (INPS\u00a0- contributi da riscatto).\n" } ] }, { "id": 385, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per il servizio prestato come militare (non di carriera) vengono accreditati dei contributi?" }, { "from": "gpt", "value": "I periodi svolti come militare (non di carriera) possono essere coperti da contribuzione figurativa.\nIn particolare, i periodi in questione, purch\u00e8 di effettivo servizio,\u00a0riguardano:\n\t- il servizio militare, obbligatorio o volontario, prestato nelle Forze armate italiane;\n\t- il servizio civile svolto in alternativa a quello militare.\nSono equiparati a quello militare i servizi prestati:\n\t- nella Croce Rossa Italiana;\n\t- nel corpo dei Vigili del fuoco come vigile del fuoco ausiliario.\nPer chiedere l\u2019accredito della contribuzione figurativa \u00e8 necessario avere almeno un contributo settimanale precedente o successivo al servizio militare (INPS\u00a0- I contributi figurativi\u00a0per il servizio militare).\nPer ottenere l\u2019accredito, il lavoratore deve presentare la domanda alla sede Inps. Alla richiesta, in carta semplice, \u00e8 necessario allegare il foglio matricolare o lo stato di servizio rilasciato dal Distretto Militare o Capitaneria di Porto di appartenenza.\n\tLa documentazione pu\u00f2 essere sostituita da una auto-certificazione utilizzando un modulo gi\u00e0 predisposto da richiedere in qualsiasi ufficio dell\u2019Inps.\n\u00c8 prevista la possibilit\u00e0 di chiede l\u2019accredito con accesso al sito Inps \"Servizi online \u2013 per il cittadino\" \u2013 \"richiesta accredito del servizio militare di leva\" utilizzando il codice PIN di identificazione personale che si pu\u00f2 chiedere direttamente sul sito ovvero chiamando il Call Center dell\u2019Inps (numero 803164 gratuito da rete fissa o numero 06164164 da rete mobile a pagamento secondo la tariffa del proprio gestore telefonico).\nSono esclusi dal computo i seguenti periodi:\n\t- diserzione;\n\t- licenza per motivi personali;\n\t- detenzione anche in attesa di giudizio, seguita da sentenza di condanna.\nI contributi figurativi per servizio militare possono essere accreditati solo per i periodi privi di contribuzione, cio\u00e8 non possono essere accreditati per i periodi gi\u00e0 coperti, totalmente o parzialmente, da contribuzione obbligatoria o volontaria (particolari disposizioni sono previste per i lavoratori agricoli).\nInoltre, non sono accreditabili figurativamente dall\u2019Inps i periodi di servizio militare che comportino l\u2019iscrizione ad altra forma di previdenza come avviene, ad esempio, per i militari di carriera e per coloro che prestano il servizio militare di leva nel corpo di Pubblica Sicurezza.\n" } ] }, { "id": 386, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E\u2019 possibile per un lavoratore autonomo scegliere la gestione pensionistica in cui far valutare il periodo figurativo?" }, { "from": "gpt", "value": "Di norma, gli accrediti figurativi in favore dei lavoratori autonomi vengono effettuati nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti e non nella gestione speciale in tutti i casi in cui esista anche un solo contributo versato nel regime obbligatorio dei lavoratori dipendenti.\nIn deroga al predetto criterio ed in presenza del requisito per l\u2019accredito nella gestione autonoma \u00e8 comunque salva la facolt\u00e0 dell\u2019interessato di ottenere, a domanda, il riconoscimento figurativo in detta gestione.\nNel caso in cui il requisito per l\u2019accredito risultasse perfezionato in pi\u00f9 gestioni, l\u2019intero periodo dovr\u00e0 essere accreditato in base alla scelta formalizzata dall\u2019interessato.\nIn presenza dei prescritti requisiti contributivi, in favore dei lavoratori autonomi sono accreditabili figurativamente i periodi di servizio militare,\u00a0malattia,\u00a0congedo parentale,\u00a0malattia specifica ex Legge 4 marzo 1987, n. 88\u00a0(Provvedimenti a favore dei tubercolotici).\nFatta eccezione per il servizio militare, accreditabile anche come periodo di inizio assicurazione (il contributo obbligatorio da far valere pu\u00f2 essere anche successivo all\u2019evento), per gli altri eventi sopra elencati \u00e8 necessario che il contributo obbligatorio sia precedente all\u2019evento da riconoscere.\nVa peraltro ricordato che per il riconoscimento figurativo dei periodi di assistenza per malattia specifica \u00e8 necessario far valere, unitamente al contributo obbligatorio precedente l\u2019evento, almeno 52 settimane di contribuzione obbligatoria (Circolare Inps n. 11 del 24/01/2013).\n" } ] }, { "id": 387, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Alla donna che va in astensione obbligatoria dal lavoro per maternit\u00e0 vengono riconosciuti dei contributi figurativi per il suddetto periodo di astensione?" }, { "from": "gpt", "value": "Il periodo da riconoscere figurativamente si deve collocare nell\u2019ambito di un rapporto di lavoro per il quale sussista l\u2019obbligo del versamento dei contributi nell\u2019assicurazione generale obbligatoria.\n\tDal 1.1.1997 per ottenere l\u2019accredito figurativo non \u00e8 pi\u00f9 necessario essere in possesso di contribuzione antecedente il periodo da accreditare, \u00e8 sufficiente 1 contributo settimanale in tutta la vita assicurativa.\nPer l'accredito dei contributi figurativi relativi ai periodi di astensione obbligatoria \u00e8 necessario presentare la domanda alla sede Inps allegando la seguente documentazione:\n" } ] }, { "id": 388, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E\u2019 possibile scegliere la gestione pensionistica in cui far valutare il periodo figurativo?" }, { "from": "gpt", "value": "In presenza di contribuzione versata e/o accreditata in pi\u00f9 gestioni pensionistiche (Fondo pensioni lavoratori dipendenti, Gestioni autonome, Fondi speciali,\u00a0ecc.) ovvero in corrispondenza di periodi di occupazione in diversi settori di attivit\u00e0 (lavoro agricolo, lavoro domestico, apprendistato, pescatore autonomo, ecc.), prima di procedere alla valorizzazione del periodo figurativo va individuata la gestione/categoria a cui attribuire l\u2019evento, verificandone la relativa riconoscibilit\u00e0 sulla base della normativa di riferimento e l\u2019esistenza del requisito amministrativo necessario a convalidare l\u2019accredito.\nQualora l\u2019accredito figurativo sia richiesto per eventi verificatisi fuori dal rapporto di lavoro e i requisiti per il relativo riconoscimento risultino perfezionati in pi\u00f9 gestioni, l\u2019accredito sar\u00e0 subordinato alla scelta formalizzata dall\u2019interessato (Circolare Inps n. 11 del 24/01/2013).\n" } ] }, { "id": 389, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qual \u00e8 il limite temporale per l\u2019utilizzo dei periodi di malattia ai fini dell\u2019accredito dei contributi figurativi?" }, { "from": "gpt", "value": "Il riconoscimento d\u2019ufficio dei periodi di malattia registrati in estratto conto non pu\u00f2 prescindere dal rispetto del limite di utilizzo previsto dalla normativa vigente in materia (art. 1, comma 1, Decreto Legislativo 16 settembre 1996, n. 564).\nTale limite ha subito nel tempo significative modifiche.\nInizialmente (e fino al 31/12/1996) il limite di utilizzo era pari a 52 settimane (1 anno) nell\u2019arco dell\u2019intera vita assicurativa.\nDal 01/01/1997 il limite \u00e8 stato progressivamente aumentato fino a coprire 96 settimane (22 mesi) con per\u00f2 precise e stringenti indicazioni sulla collocazione dei periodi (Circolare Inps n. 11 del 24/01/2013).\nA partire dal 01/01/2012 il limite delle 96 settimane (22 mesi) \u00e8 stato infine confermato a prescindere dalla collocazione dei periodi e quindi esteso all\u2019intera vita assicurativa.\nEsiste per\u00f2 una deroga rispetto alla durata di 22 mesi. Si tratta del caso in cui l\u2019accredito figurativo riguardi periodi di inabilit\u00e0 al lavoro (ossia l\u2019assoluta e permanente impossibilit\u00e0 a svolgere qualsiasi attivit\u00e0 lavorativa) derivante da infortunio sul lavoro (art. 45, Legge 4 novembre 2010, n. 183) e non sia stata liquidata la pensione di inabilit\u00e0 da parte di Inps.\nIn tal caso i periodi di assenza dal lavoro decorrenti da tale momento sono riconoscibili figurativamente senza limiti di durata, purch\u00e9 collocati in epoca successiva al 31/12/1996.\n" } ] }, { "id": 390, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quando \u00e8 sempre necessario presentare la domanda per l'accredito dei contributi figurativi?" }, { "from": "gpt", "value": "La domanda da parte dell\u2019interessato per l'accredito dei contributi figurativi \u00e8 sempre necessaria nel caso di eventi collocati al di fuori di un periodo lavorativo (servizio militare, malattia e maternit\u00e0 fuori rapporto di lavoro), per i quali non sono presenti informazioni negli archivi di gestione ovvero nel caso di eventi che, seppure verificatisi in costanza di rapporto di lavoro, si riferiscono ad anni in cui non era o non \u00e8 prevista la relativa dichiarazione a carico del datore di lavoro (Circolare Inps 11 del 24/01/2013).\n" } ] }, { "id": 391, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E\u2019 possibile rinunciare all\u2019utilizzo di periodi figurativi?" }, { "from": "gpt", "value": "E\u2019 ammessa la rinuncia a periodi figurativi nel solo caso di accredito disposto a seguito di domanda da parte dell\u2019interessato.\nIn tal caso la rinuncia all\u2019accredito potr\u00e0 riguardare l\u2019intero periodo dell\u2019evento considerato ovvero una sola parte dello stesso.\nGli interessati potranno decidere di rinunciare all\u2019accredito ai fini pensionistici, chiedendo espressamente l\u2019esclusione di tutti i periodi figurativi registrati in estratto conto o solo di alcuni di essi e di scegliere, per quanto riguarda la malattia, i periodi da considerare ai fini delle prestazioni e quelli da escludere, perch\u00e9 eccedenti i previsti limiti di legge.\nLa facolt\u00e0 di rinuncia \u00e8 subordinata per\u00f2 all\u2019assenza di motivi ostativi: non \u00e8 infatti possibile esercitare tale facolt\u00e0 in relazione a periodi figurativi gi\u00e0 utilizzati per liquidare precedenti prestazioni.\nNon possono essere pertanto esclusi i periodi di contribuzione figurativa gi\u00e0 valutati nel calcolo degli oneri di riscatto e di ricongiunzione, quelli considerati ai fini del calcolo dell\u2019assegno di invalidit\u00e0 e quelli che sono stati oggetto di \u201cneutralizzazione\u201d ai fini della ricerca del requisito contributivo per l\u2019autorizzazione alla prosecuzione volontaria.\nSi precisa, inoltre, che l\u2019accredito figurativo di periodi antecedenti il 01/01/1996, facendo assumere al lavoratore la qualit\u00e0 di \u201cvecchio iscritto\u201d ai fini della non applicazione del massimale contributivo, vale quale \u201cutilizzo\u201d della contribuzione figurativa stessa ai fini delle prestazioni ed \u00e8 quindi causa ostativa all\u2019esercizio della facolt\u00e0 di rinuncia all\u2019accredito (Circolare Inps n. 11 del 24/01/2013).\n" } ] }, { "id": 392, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Una Associazione di volontariato pu\u00f2 usufruire di contribuiti per acquistare\u00a0ambulanze o\u00a0altri beni\u00a0strumentali?" }, { "from": "gpt", "value": "Le Associazioni di volontariato e\u00a0le Onlus possono beneficiare di contributi per l'acquisto di beni. Per ottenerli devono presentare domanda per la concessione del contributo al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali entro il 31 dicembre di ogni anno relativamente agli acquisti effettuati nel corso dell'anno di riferimento (ad esempio, le domande inviate entro il 31.12.2006 debbono riguardare acquisti effettuati durante il 2006).\u00a0\n\tLe Associazioni devono includere tutta la documentazione relativa agli acquisti effettuati nell\u2019anno di riferimento in un'unica busta, riportante la dizione: \"Richiesta contributi DM 388/2001 - anno ___\".\n\tLe domande devono essere inviate al seguente indirizzo:Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche\u00a0Sociali - Direzione Generale per il Volontariato, l'Associazionismo e le Formazioni Sociali - Divisione III - Volontariato\n\tVia Fornovo, 8 (pal. A - II piano) - 00192 Roma \n\tPer informazioni contattare i seguenti numeri:TEL.\u00a0: 06.3675.4430/4191/4572\n\tFAX: 06.3675.4706\n" } ] }, { "id": 393, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono il presidente di un'associazione non profit che opera nel campo culturale e ambientale, sono venuto a conoscenza di un Protocollo di Intesa siglato tra alcune grandi associazioni nazionali non profit e il MiBAC\u00a0al fine di\u00a0ricevere contributi per la realizzazione di attivit\u00e0 di supporto in ambito culturale. Possono accedere solo le associazioni firmatarie (Legambiente, ecc) oppure anche una piccola associazione pu\u00f2 proporre la sua candidatura? In caso affermativo quali sono le attivit\u00e0 per le quali \u00e8 possibile attivare la convenzione con il Ministero?" }, { "from": "gpt", "value": "Il protocollo d'Intesa\u00a0del 5 ottobre 1999 stabilisce\u00a0l'apertura alla firma di tutte le associazioni di volontariato.\nLe Convenzioni possono essere impiegate per disciplinare una vasta gamma di attivit\u00e0, ed in particolare:\n\t- il prolungamento degli orari di apertura di musei, siti archeologici e biblioteche\n\t- il miglioramento del grado di sicurezza,\n\t- l\u2019ampliamento della gamma dei servizi culturali,\n\t- il potenziamento e la qualificazione dei servizi di accoglienza,\n\t- la realizzazione di un maggior grado di flessibilit\u00e0 dell\u2019offerta nei grandi musei,\n\t- il superamento delle difficolt\u00e0 legate ai fattori di ordine stagionale,\n\t- la promozione dello sviluppo di attivit\u00e0 espositive temporanee,\n\t- lo sviluppo delle attivit\u00e0 didattiche rivolte alla scuola dell\u2019obbligo,\n\t- il supporto per la sistemazione di materiale di archivio e dei cataloghi,\n\t- la realizzazione di circuiti assistiti di tutela e fruizione del patrimonio diffuso impropriamente definito marginale, perch\u00e9 escluso dai percorsi universalmente conosciuti, e penalizzato dall\u2019assenza di circuiti organizzati ed assistiti in grado di offrire supporti adeguati alla fruizione e da orari di apertura ristretti, quando non addirittura dalla totale chiusura per assenza di sorveglianza: parchi archeologici, chiese, palazzi, ville storiche e complessi monumentali, ma anche parchi e riserve naturali,\n\t- pubblicazione e divulgazione di materiali di informazione, promozione e didattici (stampati, video, CD-ROM, siti Internet ecc.);\n\t- organizzazione di campagne di informazione sui beni culturali ed ambientali rivolte al grande pubblico;\n\t- organizzazione di eventi di valorizzazione dei beni stessi, anche tramite l\u2019intervento finanziario di soggetti privati.\nPer approfondimenti: Ministero per i Beni e le Attivit\u00e0 Culturali - Contributi e agevolazioni\nN.B. Vedere gli allegati all'ultimo paragrafo della pagina: Il volontariato nei beni culturali\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 394, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa \u00e8 il contributo RAEE?\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "L'eco-contributo RAEE \u00e8 un contributo ambientale pagato in anticipo interamente dedicato alla gestione dei Rifiuti derivanti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE \u00e8 infatti l\u2019acronimo che indica i Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche).\nI RAEE sono rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche inclusi tutti i componenti, i sottoinsiemi e di materiali di consumo che sono parte integrante del prodotto nel momento in cui si assume la decisione di disfarsene.\nI RAEE possono essere di due tipologie:\n" } ] }, { "id": 395, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per il rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno occorre pagare\u00a0un ulteriore contributo?" }, { "from": "gpt", "value": "S\u00ec. Per i permessi di soggiorno rilasciati e/o rinnovati dal 30 gennaio 2012 bisogner\u00e0 pagare un contributo aggiuntivo che varia da 80 euro fino a 200 euro in base alla durata del permesso.\nIl Decreto del Ministero dell\u2019Economia e delle Finanze del 6 ottobre 2011\u00a0ha dato, infatti, attuazione alla disposizione contenuta nell'art. 5, comma 2 ter, del Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286, concernente il contributo economico che gli stranieri devono versare per il rilascio e il rinnovo del permesso di soggiorno.\nLa misura del contributo a carico dello straniero di et\u00e0 superiore ad anni diciotto \u00e8 determinata come segue:\n\ta) Euro 80,00 per i permessi di soggiorno di durata superiore a tre mesi e inferiore o pari a un anno;\n\tb) Euro 100,00 per i permessi di soggiorno di durata superiore a un anno e inferiore o pari a due anni;\n\tc) Euro 200,00 per il rilascio del permesso di soggiorno Ce per soggiornanti di lungo periodo e per i richiedenti il permesso di soggiorno ai sensi dell'art. 27, comma 1, lett. a), del Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286 (dirigenti o personale altamente specializzato di societ\u00e0 aventi sede o filiali in Italia ovvero di uffici di rappresentanza di societ\u00e0 estere che abbiano la sede principale di attivit\u00e0 nel territorio di uno Stato membro dell'Organizzazione mondiale del commercio, ovvero dirigenti di sedi principali in Italia di societ\u00e0 italiane o di societ\u00e0 di altro Stato membro dell'Unione europea).\nSono esclusi dal versamento del contributo le seguenti categorie di stranieri:\n" } ] }, { "id": 396, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' tuttora vigente il bollino blu?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto Legge 9 febbraio 2012, n. 5\u00a0recante \"Disposizioni urgenti in materia di semplificazione\u00a0con il comma 8 dell'art. 11 , rubricato \"Semplificazioni in materia di circolazione stradale, abilitazioni alla guida, affidamento del servizio informazioni sul traffico, \"bollino blu\" e apparecchi di controllo della velocit\u00e0\",\u00a0dispone che il controllo obbligatorio dei dispositivi di combustione e scarico degli autoveicoli e dei motoveicoli deve essere effettuato esclusivamente al momento della revisione obbligatoria periodica del mezzo.\nCon la circolare n.15241 del 30 maggio 2012 il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti chiarisce che a decorrere dall'anno\u00a02012 ogni disposizione, diversa dall'art.80 del Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285 Nuovo Codice della Strada, inerente il suddetto controllo, come quella relativa al rilascio del cosiddetto bollino blu, deve intendersi tacitamente abrogata.\n" } ] }, { "id": 397, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile verificare la qualit\u00e0 dell\u2019accesso ad internet da casa?" }, { "from": "gpt", "value": "Il progetto pubblico \"Misura Internet\" realizzato dall'Autorit\u00e0 per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) in collaborazione con la Fondazione \u201cUgo Bordoni\u201d e il supporto dell\u2019 Istituto Superiore delle Comunicazioni, d\u00e0 la possibilit\u00e0 agli utenti di verificare la qualit\u00e0 reale del loro accesso a Internet da postazione fissa grazie a un software ufficiale riconosciuto da tutti gli operatori di comunicazioni elettroniche e scaricabile gratuitamente dal sito di tale progetto.\nSi tratta del primo caso in Europa, in cui un software, certificato e con valore probatorio, viene messo a disposizione degli utenti per effettuare misure certificate al fine di comparare la qualit\u00e0 delle prestazioni offerte da ogni operatore, relativamente ai profili/piani tariffari ADSL pi\u00f9 venduti e mettere in condizione l\u2019utente/consumatore attraverso specifici software gratuiti di valutare autonomamente la qualit\u00e0 del proprio accesso ad Internet dalla propria postazione fissa.\nLe misure delle prestazioni delle reti dei singoli operatori, rilevate dal progetto su tutto il territorio nazionale e pubblicate sui siti web di ciascun operatore, costituiscono i valori di riferimento su cui confrontare le diverse offerte presenti sul mercato. Il software Ne.Me.Sys. consente di ottenere un certificato attestante la qualit\u00e0 della connessione. Nel caso in cui l\u2019utente rilevi valori peggiori rispetto a quanto promesso dall\u2019operatore, il risultato di tale misura costituisce prova di inadempienza contrattuale e pu\u00f2 essere utilizzato dall\u2019utente/consumatore come strumento di tutela da allegare ad eventuale reclamo al fine di richiedere il ripristino degli standard minimi oppure, ove vengano ristabiliti i livelli di qualit\u00e0 contrattuali previsti, consente di esercitare il recesso senza ulteriori costi o aggravi a carico del consumatore. MisuraInternet Speed Test \u00e8 lo speed test del progetto Misura Internet, che fornisce il valore istantaneo della qualit\u00e0 dell\u2019accesso ad internet dell\u2019utente.\n" } ] }, { "id": 398, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Chi \u00e8 competente per le controversie tra utente e operatori telefonici e quali sono le procedure per risolvere le controversie?" }, { "from": "gpt", "value": "Le controversie tra utenti e gestori telefonici sono di competenza dell\u2019Autorit\u00e0 per le Garanzie nelle Comunicazioni alla quale si possono inviare le segnalazioni. Norme e formulari sono disponibili sul sito internet della stessa Autorit\u00e0 alla sezione dedicata: contenzioso tra utenti e operatori.\nPer approfondimenti: Autorit\u00e0 per le Garanzie nelle Comunicazioni\u00a0(AGCOM)\n" } ] }, { "id": 399, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Avendo subito un disservizio da parte di un operatore turistico, si vorrebbe attivare un procedimento di conciliazione davanti alla Camera di Commercio. In cosa consiste tale procedura?" }, { "from": "gpt", "value": "La procedura di conciliazione innanzi alle Camere di Commercio, o camerale, \u00e8 un servizio facoltativo, ovvero a scelta delle parti interessate, che ha il fine di fornire assistenza a due o pi\u00f9 soggetti nella composizione di una controversia attraverso l\u2019ausilio di un soggetto terzo neutrale e competente nella materia oggetto della lite. \u00c8 disciplinata dal\u00a0DECRETO LEGISLATIVO 4 marzo 2010, n. 28, nonch\u00e9 dal regolamento di Unioncamere e da quelli emanati dalle singole Camere di Commercio. \nPer attivare la procedura camerale occorre presentare una domanda allo sportello di conciliazione della Camera di Commercio competente (della provincia di residenza). La segreteria dello sportello esegue un\u2019istruttoria in relazione e ne ordina, se necessario, l\u2019integrazione. Nel giorno fissato le parti si incontrano davanti al mediatore, personalmente o con assistenza di un avvocato (che nella conciliazione non \u00e8 obbligatoria). Una volta avviata la mediazione, il mediatore organizza uno o pi\u00f9 incontri finalizzati alla composizione amichevole della controversia. L\u2019accordo raggiunto con la collaborazione del mediatore \u00e8 omologato dal giudice e diventa esecutivo.\nNel caso di mancato accordo il mediatore pu\u00f2 fare una proposta di risoluzione della lite che le parti restano libere di accettare o meno. In caso di insuccesso della mediazione, nel successivo processo il giudice potr\u00e0 verificare che la scelta dell\u2019organismo non sia stata irragionevole.\nPer approfondimenti: Ministero della Giustizia - Mediazione civile e commerciale\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 400, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per\u00a0un disservizio da parte di un operatore turistico, e' possibile rivolgersi al Giudice di Pace?" }, { "from": "gpt", "value": "S\u00ec, l\u2019articolo 322 del codice di procedura civile stabilisce che \u00e8 possibile presentare, anche oralmente, una istanza di conciliazione in sede non contenziosa presso l\u2019Ufficio del Giudice di Pace territorialmente competente, indipendentemente dal valore della controversia.\nLa procedura di conciliazione \u00e8 attivabile anche senza l\u2019assistenza di un avvocato.\nNella procedura di conciliazione il giudice di pace non esercita funzioni giurisdizionali, ma cerca di favorire un accordo tra le parti per la composizione della controversia.\nSe le parti raggiungono un accordo il giudice di pace redige processo verbale di conciliazione. Nel caso in cui la controversia rientra nella competenza del giudice di pace il processo verbale di conciliazione costituisce titolo esecutivo. Negli altri casi il processo verbale ha valore di scrittura privata riconosciuta in giudizio.\nSe invece non \u00e8 possibile raggiungere un accordo o se una delle parti non compare all'udienza fissata, viene redatto verbale di mancata conciliazione e si potr\u00e0 agire tramite procedura ordinaria, ossia rivolgendosi al giudice competente.\n" } ] }, { "id": 401, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Ho subito un disservizio da parte di un operatore turistico e\u00a0vorrei attivare una\u00a0procedura arbitrale. In\u00a0cosa consiste?\n\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019arbitrato, la cui disciplina \u00e8 dettata dagli articoli 806 e seguenti del codice di procedura civile, \u00e8 un procedimento contenzioso per la risoluzione delle liti alternativo all\u2019ordinaria via giudiziaria. Caratteristica fondamentale di tale strumento \u00e8 la possibilit\u00e0 per le parti di affidare a un terzo (arbitro o collegio arbitrale) la decisione della controversia.\nLa procedura si conclude con l\u2019emanazione di un provvedimento finale, lodo arbitrale, per molti aspetti assimilabile a una sentenza.\nL\u2019arbitrato si fonda su uno specifico atto di compromesso, che pu\u00f2 essere sottoscritto dalle parti prima o dopo l\u2019insorgere della controversia, ovvero su una clausola compromissoria inserita nel contratto cui la controversia si riferisce.\n" } ] }, { "id": 402, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Ho subito un disservizio da parte di un operatore turistico e vorrei attivare la procedura di conciliazione. In che cosa consiste?" }, { "from": "gpt", "value": "La conciliazione (o mediazione) \u00e8 uno strumento di composizione delle controversie alternativo rispetto all\u2019ordinaria via giudiziaria ed \u00e8 disciplinato dal DECRETO LEGISLATIVO 4 marzo 2010, n. 28. Nello specifico con il termine mediazione si fa riferimento all\u2019intero iter del procedimento; con il termine conciliazione si fa invece riferimento all\u2019accordo frutto della mediazione.\n\tLa mediazione \u00e8 l\u2019attivit\u00e0 professionale svolta da un terzo imparziale, il mediatore, e finalizzata ad assistere due o pi\u00f9 soggetti sia nella ricerca di un accordo amichevole per la composizione di una controversia, sia nella formulazione di una proposta per la risoluzione della stessa.\nIl mediatore \u00e8 la persona fisica, o le persone fisiche che, individualmente o collegialmente, svolgono la mediazione rimanendo prive, in ogni caso, del potere di rendere giudizi o decisioni vincolanti per i destinatari del servizio medesimo.\nL\u2019organismo presso il quale il mediatore presta la sua opera \u00e8 vigilato dal Ministero della Giustizia.\n\tLa mediazione pu\u00f2 svolgersi presso enti pubblici o privati, che sono iscritti nel registro tenuto presso il Ministero della giustizia e che erogano il servizio di mediazione nel rispetto della legge, del regolamento ministeriale e del regolamento interno di cui sono dotati, approvato dal Ministero della Giustizia.\nIn seguito all'emanazione della sentenza n. 272 depositata il 6 dicembre 2012, con cui la Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegittimit\u00e0 dell'articolo 5, comma 1, del D. Lgs. 28/2010, che aveva imposto il tentativo obbligatorio di mediazione come condizione di procedibilit\u00e0 in numerose materie, l'espletamento della mediazione non \u00e8 pi\u00f9 una condizione obbligatoria di procedibilit\u00e0. Il DECRETO-LEGGE 21 giugno 2013, n. 69 (cosiddetto decreto \"del fare\", convertito in legge 9 agosto 2013 n. 98) ha infatti ripristinato il procedimento di mediazione quale condizione di procedibilit\u00e0 della domanda giudiziale nelle materie elencate dall'articolo 5, comma 1 del d.lgs. 28/2010. Pertanto, attualmente, la mediazione \u00e8 prettamente facoltativa, ossia pu\u00f2 esser scelta dalle parti prima di procedere all'instaurazione di un giudizio.\n\t\u00a0\nPer approfondimenti: Ministero della Giustizia - Mediazione civile e commerciale\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 403, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Ho subito un disservizio da parte di un operatore turistico e vorrei attivare\u00a0la procedura di conciliazione on line. In che cosa consiste tale servizio?" }, { "from": "gpt", "value": "La procedura di conciliazione on line (ODR: Online Dispute Resolution) \u00e8 un servizio facoltativo, ovvero a scelta delle parti interessate, per la composizione in via telematica delle controversie tra imprese e tra imprese e consumatori o utenti. La finalit\u00e0 del servizio \u00e8 analoga a quella perseguita con la conciliazione ordinaria: fornire assistenza a due o pi\u00f9 soggetti nella composizione di una controversia con l\u2019aiuto di un soggetto terzo neutrale e competente nella materia oggetto della lite, il mediatore.\nLa procedura on line si differenzia per\u00f2 da quella ordinaria in quanto in essa le parti si incontrano sul web, in un\u2019area riservata del sito dell\u2019organismo di conciliazione alla quale possono accedere solo le parti, il mediatore e il funzionario del servizio.\nLa conciliazione on line costituisce, in genere, un rimedio efficace per le controversie relative ai contratti on line, conclusi ed eseguiti mediante web e strumenti informatici. Pu\u00f2 comunque essere utilizzata ogniqualvolta le caratteristiche della controversia rendano poco agevole l'incontro diretto fra le parti.\nPer avere ulteriori informazioni sulla conciliazione on line \u00e8 possibile accedere alla relativa sezione del\u00a0Portale delle Camere di Commercio d'Italia\u00a0nonch\u00e8 alla sezione \"La Mediazione on line\" del sito web dell'Unioncamere.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 404, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile\u00a0convertire il permesso di soggiorno per motivi di studio in permesso di soggiorno per lavoro autonomo?" }, { "from": "gpt", "value": "S\u00ec, \u00e8 previsto dall'art. 6 comma 1 del\u00a0Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286, cosiddetto Testo Unico Immigrazione, per cui il\u00a0permesso di soggiorno, in corso di validit\u00e0,\u00a0rilasciato per motivi di studio e formazione pu\u00f2 essere convertito,\u00a0previa presentazione della certificazione attestante la sussistenza dei requisiti per lo svolgimento del lavoro autonomo, in permesso di soggiorno per lavoro autonomo, nell\u2019ambito delle quote stabilite dal decreto flussi per l\u2019anno corrente. Ai sensi dell'art. 14 del Regolamento di attuazione del Testo Unico Immigrazione,\u00a0Decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, sono esenti dalla verifica della sussistenza delle quote e possono essere quindi presentate in ogni momento dell\u2019anno le richieste di conversione presentate da: cittadini stranieri regolarmente soggiornanti sul territorio nazionale al raggiungimento della maggiore et\u00e0;\u00a0cittadini stranieri che hanno conseguito in Italia il diploma di laurea o di laurea specialistica, a seguito della frequenza dei relativi corsi di studio in Italia.\nNello specifico\u00a0l'art. 26\u00a0del\u00a0D.lgs. 286/1998\u00a0prevede che\u00a0lo straniero che intenda esercitare in Italia una attivita'\u00a0industriale,\u00a0professionale,\u00a0artigianale\u00a0o commerciale, ovvero\u00a0 costituire\u00a0societa'\u00a0di\u00a0capitali o di persone o accedere a cariche societarie,\u00a0deve altresi' dimostrare di disporre di risorse adeguate\u00a0per l'esercizio dell'attivita' che intende intraprendere in Italia;\u00a0di\u00a0essere in\u00a0 possesso\u00a0dei requisiti previsti dalla legge italiana per l'esercizio della singola attivita',\u00a0compresi, ove richiesti, i requisiti per l'iscrizione in albi e registri; di essere in possesso di una attestazione dell'autorita' competente in data non anteriore\u00a0a tre mesi che dichiari che non sussistono motivi ostativi al\u00a0rilascio\u00a0dell'autorizzazione o\u00a0della licenza prevista per l'esercizio dell'attivita' che lo straniero intende svolgere.\nInoltre, sempre nel caso di lavoro autonomo, se detto lavoratore non appartiene all'Unione europea deve comunque dimostrare\u00a0 di\u00a0 disporre di idonea sistemazione alloggiativa e di un reddito annuo, proveniente da fonti lecite, di importo superiore al livello minimo previsto dalla legge per l'esenzione dalla partecipazione alla spesa sanitaria. Sono\u00a0fatte\u00a0salve le norme piu' favorevoli previste da accordi internazionali in vigore per l'Italia.\u00a0\nPer approfondimenti: Ministero dell'Interno - FAQ Immigrazione\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\n" } ] }, { "id": 405, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile convertire il permesso di soggiorno per motivi di studio in permesso di soggiorno per lavoro subordinato?" }, { "from": "gpt", "value": "S\u00ec, \u00e8 previsto dall'art. 6 comma 1 del\u00a0Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286, cosiddetto Testo Unico Immigrazione, per cui il\u00a0permesso di soggiorno, in corso di validit\u00e0,\u00a0rilasciato per motivi di studio e formazione pu\u00f2 essere convertito, previa stipula del\u00a0contratto di lavoro, in permesso di soggiorno per lavoro subordinato, nell'ambito delle quote stabilite dal decreto flussi per l'anno corrente. Ai sensi dell'art. 14 del Regolamento di attuazione del Testo Unico Immigrazione,\u00a0Decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, sono esenti dalla verifica della sussistenza delle quote e possono essere quindi presentate in ogni momento dell\u2019anno le richieste di conversione presentate da: cittadini stranieri regolarmente soggiornanti sul territorio nazionale al raggiungimento della maggiore et\u00e0;\u00a0cittadini stranieri che hanno conseguito in Italia il diploma di laurea o di laurea specialistica, a seguito della frequenza dei relativi corsi di studio in Italia.\nSi precisa che, ai sensi della\u00a0Circolare del Ministero dell'Interno n. 6786 del 5 settembre 2011 in caso di non prosecuzione degli studi dopo la laurea non\u00a0\u00e8 possibile, in assenza di un contratto di lavoro, convertire il permesso per studio in permesso per attesa occupazione.\nPer approfondimenti: Ministero dell'Interno - FAQ Immigrazione\n" } ] }, { "id": 406, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile convertire\u00a0la patente militare?" }, { "from": "gpt", "value": "La conversione \u00e8 il rilascio a chi ha conseguito una patente militare di una patente civile di categoria corrispondente seconso una tabella di equipollenza definita dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e dal Ministero della Difesa.\n\tPer approfondimenti: MIT - Direzione generale nord-ovest\n" } ] }, { "id": 407, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qual \u00e8 la procedura per chiedere la conversione del secondo permesso di soggiorno per lavoro stagionale in lavoro subordinato?" }, { "from": "gpt", "value": "Ai sensi dell'art.\u00a024 comma\u00a04 del Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286,\u00a0cosiddetto Testo Unico Immigrazione, e dell'art.\u00a038 comma\u00a07 del Decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, i lavoratori stranieri che alla scadenza del primo permesso di soggiorno per lavoro stagionale hanno fatto rientro nel loro paese e sono autorizzati a rientrare in Italia per un secondo periodo di lavoro stagionale, ai quali viene offerto un contratto di lavoro subordinato a tempo determinato o indeterminato, possono chiedere il rilascio del permesso di soggiorno per lavoro subordinato,\u00a0purch\u00e9 rientri nel limite delle quote per lavoro subordinato annualmente stabilite con il decreto flussi.\u00a0\u00a0\n\tLa conversione del permesso di soggiorno per lavoro stagionale \u00e8 possibile solo se il permesso non \u00e8 ancora scaduto.\u00a0\u00a0\n\tLa richiesta di conversione pu\u00f2 essere presentata dal lavoratore allo Sportello Unico competente solo dopo la pubblicazione del decreto annuale di programmazione dei flussi di ingresso ed a decorrere dalla data indicata nel decreto stesso, tramite il sistema di inoltro telematico del Ministero dell'Interno, utilizzando il modello VB.\u00a0\n\tNell'ipotesi in cui la Direzione Provinciale del Lavoro accerti che non sussiste la disponibilit\u00e0 di quote, lo Sportello Unico ne dar\u00e0 comunicazione al cittadino straniero.\u00a0\u00a0\n\tNel caso di sussistenza della quota, invece, il cittadino straniero, verr\u00e0 convocato presso lo Sportello Unico\u00a0per sottoscrivere il contratto di soggiorno e ritirare il modulo per la richiesta del permesso di soggiorno per lavoro subordinato. Provveder\u00e0 la Questura a convocarlo per la consegna del permesso di soggiorno. Lo straniero non sar\u00e0 cos\u00ec tenuto a rientrare in patria e\u00a0chiedere alla Rappresentanza diplomatico \u2013 consolare il rilascio di un nuovo visto di ingresso.\u00a0\u00a0\nPer approfondimenti:\nMinistero dell'Interno - Conversione del permesso da lavoro stagionale in permesso di lavoro subordinato\n" } ] }, { "id": 408, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quando\u00a0il permesso di\u00a0 soggiorno per motivi familiari scade\u00a0pu\u00f2 essere convertito in permesso di soggiorno\u00a0per lavoro?" }, { "from": "gpt", "value": "SI. Al momento della scadenza del permesso di soggiorno\u00a0per motivi di famiglia, se sono venute meno le condizioni che hanno consentito il primo rilascio, se la persona sta svolgendo una regolare attivit\u00e0 di lavoro subordinato, dovr\u00e0 provvedere al rinnovo\u00a0direttamente per lavoro subordinato. Allo stesso modo, se la persona in possesso del permesso di soggiorno\u00a0per motivi familiari sta svolgendo al momento della scadenza del suo permesso un'attivit\u00e0 di lavoro autonomo, si provvede al rinnovo direttamente per motivi di lavoro autonomo. Questo viene precisato sempre all\u2019art. 14 comma 3, del Regolamento di Attuazione, (Decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394) laddove si stabilisce che \u201ccon il rinnovo, \u00e8 rilasciato un nuovo permesso di soggiorno per l\u2019attivit\u00e0 effettivamente svolta\u201d.\n" } ] }, { "id": 409, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa sono le cooperative sociali?" }, { "from": "gpt", "value": "Le cooperative sociali sono istituite dalla Legge 8 novembre 1991,\u00a0n. 381\u00a0e nascono con lo scopo di \"perseguire l\u2019interesse generale della comunit\u00e0 alla promozione umana e all'integrazione sociale dei cittadini\". Questo scopo \u00e8 perseguito attraverso la gestione di servizi socio-sanitari\u00a0o educativi e lo svolgimento di attivit\u00e0 diverse - agricole, industriali, commerciali o di servizi - finalizzate all'inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Alle cooperative sociali si applicano le norme relative al settore in cui operano, in quanto compatibili con la L. 381/1991. La legge definisce le cooperative sociali come soggetti di natura giuridica privata e con caratteristiche d\u2019impresa senza finalit\u00e0 di lucro a cui attribuisce la possibilit\u00e0 di perseguire finalit\u00e0 di interesse collettivo e non dei soci proprietari (come le cooperative tradizionali).\nLe cooperative sociali si distinguono in cooperative di tipo A, per la gestione di servizi socio-sanitari ed educativi; e cooperative di tipo B, per lo svolgimento di attivit\u00e0 produttive finalizzate all'inserimento nel mondo dei lavoro di soggetti svantaggiati (fisici e psichici, ragazze madri, ex detenuti, ex tossicodipendenti).\n" } ] }, { "id": 410, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il cittadino italiano che si reca all'estero ha diritto all'assistenza sanitaria gratuita?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Servizio Sanitario Nazionale garantisce a chi si reca all'estero l'assistenza gratuita nei 27 Stati membri dell'Unione Europea e in Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera.\n\tIl cittadino che deve recarsi all'estero, prima della partenza, deve recarsi presso l'Azienda Sanitaria Locale (ASL) di appartenenza munito di documento di riconoscimento e richiedere il rilascio della tessera europea di assicurazione malattia (TEAM).\nDiversa la situazione per quanto riguarda gli Stati extra-europei: se con alcuni Paesi non vige nessuna convenzione in merito alla copertura sanitaria, con altri l'Italia ha sottoscritto specifici accordi bilaterali. La possibilit\u00e0 di usufruire di assistenza sanitaria varia a seconda del Paese convenzionato e degli accordi vigenti. Nell\u2019apposita pagina del Ministero della Salute l'elenco degli Stati convenzionati, gli accordi, le convenzioni e l'indicazione delle categorie dei beneficiari.\n\tPer quanto riguarda gli altri Stati non esiste copertura sanitaria garantita quindi, prima di intraprendere un viaggio all'estero, \u00e8 bene tutelarsi contro eventi sanitari imprevisti con una polizza assicurativa privata.\n" } ] }, { "id": 411, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa si intende per autenticazione di una copia di documento? Come si forma la copia? Come si autentica la copia di un documento?\n\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Il\u00a0Capo II, Sez. IV\u00a0(Artt.18, 19, 19-bis) del Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445\u00a0(Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa) disciplina la procedura di formazione e rilascio delle copie autentiche. L\u2019autenticazione di una copia, detta\u00a0copia conforme, si configura nell'attestazione\u00a0 di\u00a0 conformita' con l'originale apposta\u00a0 alla fine della copia stessa del documento da autenticare (Art.18 c.2 - Copie autentiche).\n\tCome si forma la copia del documento\n\tLe\u00a0 copie\u00a0 autentiche,\u00a0 totali\u00a0 o parziali, di atti e documenti possono\u00a0 essere\u00a0 ottenute con qualsiasi procedimento che dia garanzia della\u00a0 riproduzione\u00a0 fedele\u00a0 e\u00a0 duratura\u00a0 e possono essere validamente prodotte in luogo di atti e documenti originali (Art.18 c.1 - Copie autentiche).\n\tChi e come autentica la copia di un documento\n\tL'autenticazione delle\u00a0copie pu\u00f2\u00a0essere fatta (Art.18 - Copie autentiche):\n" } ] }, { "id": 412, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa bisogna fare per\u00a0conservare le cellule staminali del cordone ombelicale?" }, { "from": "gpt", "value": "Per avere informazioni sulla conservazione e donazione delle staminali emopoietiche del sangue cordonale \u00e8 possibile consultare la sezione dedicata del sito del Centro Nazionale Trapianti del Ministero della Salute.\n" } ] }, { "id": 413, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A chi e' possibile rivolgersi se\u00a0un privato disbosca grosse porzioni di bosco?" }, { "from": "gpt", "value": "L'Autorit\u00e0 competente per la tutela del patrimonio naturale e paesaggistico, nella prevenzione e repressione dei reati in materia ambientale e agroalimentare \u00e8 il Corpo Forestale dello Stato.\u00a0\nPer informazioni, \u00e8 possibile rivolgersi al Comando Provinciale\u00a0del Comune di Residenza.\n" } ] }, { "id": 414, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Vorrei frequentare un corso di formazione per la professione di conciliatore - mediatore: dove si tengono questi corsi e chi li gestisce?" }, { "from": "gpt", "value": "Sul sito del Ministero della Giustizia \u00e8 presente una pagina dedicata all'Elenco, completo dei recapiti e degli indirizzi dei siti internet, degli\u00a0enti di formazione accreditati. Sulla medesima pagina \u00e8 disponibile anche la normativa di riferimento.\n\tPer ulteriori informazioni: Ministero della Giustizia\n" } ] }, { "id": 415, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un cittadino straniero\u00a0a chi pu\u00f2\u00a0rivolgersi per avere informazioni per frequentare un corso di lingua Italiana?" }, { "from": "gpt", "value": "Il\u00a0Ministero dell'Interno e l'Universit\u00e0 per gli stranieri di Perugia hanno stipulato\u00a0un protocollo d'Intesa finalizzato all'organizzazione di corsi di lingua e integrazione per i cittadini stranieri.\u00a0I moduli saranno finanziati dal Fondo europeo 2007-2013 per l'integrazione dei cittadini di Paesi terzi.\u00a0\n\tTra le attivit\u00e0 previste dal protocollo una serie di moduli formativi rivolti ad adulti, in particolare ai neo-arrivati e a chi \u00e8 poco o per nulla\u00a0scolarizzato. Si tratta di\u00a0circa 100 corsi di 70 ore ciascuno che prevedono anche l'affiancamento dei corsisti in attivit\u00e0 quotidiane, come fare la spesa o richiedere un servizio. I\u00a0moduli sono\u00a0strutturati per il raggiungimento dei livelli A1 e A2 previsti dal Quadro comune europeo di riferimento per le lingue del Consiglio d'Europa ('Qcer').\u00a0La\u00a0frequenza \u00e8 gratuita e\u00a0l'ateneo perugino\u00a0realizzer\u00e0 le attivit\u00e0 formative con la collaborazione dei Centri territoriali permanenti\u00a0presenti sul territorio nazionale. I Centri, istituiti nel 1997 dal ministero dell'Istruzione,\u00a0si occupano di coordinare\u00a0 le offerte di istruzione e formazione programmate sul territorio e destinate alla popolazione adulta.\u00a0Per ulteriori informazioni \u00e8\u00a0possibile rivolgersi al\u00a0servizio segreteria studenti corsi di lingua e cultura italiana,\u00a0tel. 075 57 46 284,\u00a0fax 075 57 46 213.\nPer approfondimenti: Ministro dell'Interno\n" } ] }, { "id": 416, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Possono essere ammessi a frequentare i corsi di lingua italiana organizzati nell'ambito degli Accordi di programma con le Regioni e Province autonome per immigrati extracomunitari regolarmente residenti in Italia anche i richiedenti asilo e rifugiati politici in attesa di permesso di soggiorno?" }, { "from": "gpt", "value": "S\u00ec.\u00a0I richiedenti asilo o coloro che attendono il riconoscimento dello status di rifugiato possono frequentare i corsi di lingua, purch\u00e9 essi siano regolarmente presenti sul territorio, in conformit\u00e0 a quanto previsto dall'art. 11 del Decreto Legislativo\u00a030 maggio 2005, n. 140\u00a0e dall'art. 7, comma 1, del Decreto Legislativo 28 gennaio 2008, n. 25.\nAnaloghe considerazioni non possono per\u00f2 muoversi in riferimento a coloro la cui richiesta di asilo o di rifugio \u00e8 stata respinta e sono in attesa di un permesso di soggiorno per motivi di protezione umanitaria.\nPer approfondimenti: Ministero del Lavoro\u00a0e delle Politiche Sociali\n" } ] }, { "id": 417, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove posso trovare informazioni sui\u00a0programmi\u00a0di formazione europei per lo staff della polizia di Stato?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019Accademia europea di polizia CEPOL riunisce alti funzionari delle forze di polizia di tutta Europa per incoraggiare la cooperazione transfrontaliera in materia di lotta alla criminalit\u00e0 e di mantenimento della sicurezza e dell'ordine pubblico. La CEPOL organizza circa 80-100 corsi, seminari e conferenze all\u2019anno. Le attivit\u00e0, che interessano numerose e molteplici tematiche, si svolgono presso le accademie nazionali di formazione delle forze di polizia degli Stati membri.\nLa CEPOL organizza sia programmi di formazione \u00a0che di scambio\u00a0\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 418, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono disponibili corsi gratuiti on line di italiano e di educazione civica per gli immigrati?" }, { "from": "gpt", "value": "Si, il Grande Portale della lingua italiana, realizzato dai Ministeri dell\u2019Interno, dell\u2019Istruzione, dell\u2019Universit\u00e0 e della Ricerca e da Rai Educational per aiutare gli stranieri a imparare l\u2019italiano, \u00e8 nato appositamente per:\n" } ] }, { "id": 419, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Alcune universit\u00e0 italiane organizzano corsi di laurea in lingua e cultura italiana per stranieri.\u00a0Sono previsti corsi online? Dove \u00e8 possibile trovare informazioni dettagliate? Quali requisiti \u00e8 necessario possedere per poter essere ammessi a questi corsi?" }, { "from": "gpt", "value": "Informazioni dettagliate sono disponibili\u00a0sul portale dell\u2019ICoN\u00a0-\u00a0Italian Culture on the Net - un Consorzio di Universit\u00e0 italiane che ha lo scopo di promuovere e diffondere, per via telematica, la lingua, la cultura e l'immagine dell'Italia nel mondo.\n\tIl Consorzio ICoN \u00e8 nato nel gennaio 1999 con il patrocinio della Presidenza della Camera dei Deputati e con il sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero dell'Universit\u00e0 e della Ricerca Scientifica e Tecnologica. Operando in convenzione con il Ministero degli Affari Esteri,\u00a0ICoN eroga, per conto delle universit\u00e0 consorziate, un corso\u00a0di laurea in lingua e cultura italiana\u00a0per cittadini stranieri e italiani residenti all'estero. Il Corso di laurea \u00e8 articolato in quattro indirizzi\u00a0e l'attivit\u00e0 didattica si svolge per via telematica.\u00a0\nPer accedere ai corsi \u00e8 necessario:\n-\u00a0essere cittadini stranieri e/o cittadini italiani residenti all'estero;\u00a0\n- aver conseguito un diploma di scuola superiore dopo un corso di 12 anni complessivi di studio (valgono anche anni di universit\u00e0 completi di esami, qualora fosse necessario);\n- non essere iscritti ad altre universit\u00e0 italiane;\n- essere in possesso di una buona conoscenza della lingua italiana, che viene accertata con un test iniziale on line\nPer approfondimenti: ICoN - FAQ; Info - Laurea.\n" } ] }, { "id": 420, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove \u00e8 possibile trovare informazioni sulla Corte Europea dei Diritti dell'Uomo?" }, { "from": "gpt", "value": "E' possibile consultare\u00a0il sito della\u00a0Corte Europea dei Diritti dell'Uomo al fine di ottenere informazioni in ordine alla struttura, all'attivit\u00e0 e alla procedura da seguire innanzi alla Corte.\u00a0Il sito ufficiale\u00a0\u00e8 disponibile solo in lingua inglese e francese.\u00a0Sul sito \u00e8\u00a0disponibile, in lingua italiana,\u00a0una Guida pratica sulla ricevibilit\u00e0 dei ricorsi alla Corte Europea dei Diritti dell'uomo.\nPer approfondimenti: La CEDU in 50 domande\n" } ] }, { "id": 421, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come si pu\u00f2 attivare la cessione del quinto della pensione?" }, { "from": "gpt", "value": "Il pensionato richiede il prestito alla Banca o all'Intermediario Finanziario.\nInps verifica preventivamente la presenza di alcune condizioni a tutela del pensionato e quindi provvede a versare la quota stabilita trattenendola direttamente dalla pensione.\nLa durata del contratto di prestito non pu\u00f2 superare i dieci anni mentre le rate possono essere pagate cedendo fino ad un quinto della pensione (cessione del quinto).\nIl prestito si pu\u00f2 chiedere con tutte le pensioni ad eccezione di:\n" } ] }, { "id": 422, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa si pu\u00f2 portare o spedire ad un detenuto?" }, { "from": "gpt", "value": "Le persone autorizzate al colloquio col detenuto possono portare o spedire pacchi contenenti generi alimentari, vestiario ed oggetti\u00a0 per un numero massimo di quattro al mese e per un peso complessivo che non deve superare i 20 chilogrammi. Questi limiti non si applicano ai pacchi destinati alle detenute madri con prole in istituto per il fabbisogno dei bambini. Libri, riviste ed altro materiale didattico non vengono conteggiati nel peso complessivo.\n\tIn ogni istituto \u00e8 affissa la lista, denominata modello 176, di tutti gli oggetti, indumenti, alimenti che possono essere contenuti nei pacchi destinati a persona detenuta in quell\u2019istituto. La lista pu\u00f2 variare da istituto a istituto, quindi \u00e8 consigliabile fare una verifica.\n\tGeneralmente \u00e8 vietato ricevere e possedere generi che per loro natura, per il tipo di confezione o per l'uso che potrebbe farsi, siano difficilmente controllabili oppure\u00a0ritenuti pericolosi per l'ordine e la sicurezza (es. prosciutto e salumi devono essere affettati, la verdura cruda e cotta non pu\u00f2 essere farcita, il vestiario e la biancheria non deve essere del tipo imbottito, ecc.).\n\tNon \u00e8 ammessa la ricezione dall\u2019esterno di bevande alcoliche.\n\tI pacchi sono sottoposti a controllo prima della consegna al destinatario.\u00a0\n\u00a0Ministero della Giustizia -\u00a0Cosa si pu\u00f2 portare o spedire al detenuto\n\tDecreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 2000, n. 230: http://www.normattiva.it/uri-res/N2Ls?urn:nir:stato:presidente.repubblica:decreto:2000-06-30;230!vig=\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 423, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quanto costa accreditare i contributi figurativi?" }, { "from": "gpt", "value": "I contributi figurativi possono essere accreditati, d\u2019ufficio o su domanda del lavoratore a seconda della tipologia, senza alcun onere per l\u2019assicurato.\n\tPer tale motivo, si differenziano dai contributi da riscatto i quali sono invece a carico del lavoratore.\n\tI contributi figurativi vengono accreditati dall\u2019Inps sul conto assicurativo del lavoratore per periodi in cui si \u00e8 verificata una interruzione o una riduzione dell\u2019attivit\u00e0 lavorativa e di conseguenza non c\u2019\u00e8 stato il versamento dei contributi obbligatori da parte del datore di lavoro.\n" } ] }, { "id": 424, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Che cos'\u00e8 la comunicazione unica per le imprese\u00a0?" }, { "from": "gpt", "value": "Dal 1\u00b0 aprile 2010 la comunicazione unica d'impresa \u00e8 la sola\u00a0modalit\u00e0 utilizzabile\u00a0per registrare\u00a0una nuova impresa o comunicare variazioni di imprese gi\u00e0 esistenti.\n\tLa\u00a0Comunicazione Unica \u00e8 valida ai fini fiscali, previdenziali ed assicurativi e deve essere inviata, previa apposizione della firma digitale, all'Ufficio del Registro delle Imprese della Camera di Commercio di competenza, che provveder\u00e0 ad inoltrarla tempestivamente agli altri Enti (Agenzia delle Entrate, INPS, INAIL, SUAP).\nLa Comunicazione Unica pu\u00f2 essere presentata direttamente dal legale rappresentante dell'impresa oppure dall'intermediario, purch\u00e9 in possesso della firma digitale, delle credenziali Telemaco, della Pec dell'impresa.\nEntro 5 giorni la Camera di Commercio di competenza comunica l'iscrizione all'indirizzo PEC d'impresa e al mittente della pratica;\u00a0ed entro 7 giorni i singoli enti comunicano gli esiti di competenza sia all'impresa che al Registro delle Imprese.\nDisponibile on line la Guida alla compilazione della Comunicazione unica\n" } ] }, { "id": 425, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa sono i Crediti formativi E.C.M.?" }, { "from": "gpt", "value": "I Crediti formativi E.C.M., Educazione continua in medicina,\u00a0sono una misura dell\u2019impegno e del tempo che ogni operatore della Sanit\u00e0 ha dedicato annualmente all\u2019aggiornamento ed al miglioramento del livello qualitativo della propria professionalit\u00e0. Il credito \u00e8 riconosciuto in funzione sia della qualit\u00e0 dell\u2019attivit\u00e0 formativa che del tempo ad essa dedicato in ragione delle specifiche professionalit\u00e0.\nA titolo esemplificativo, per quanto concerne i medici, una giornata di formazione completamente dedicata alla E.C.M. - ai massimi livelli qualitativi riconosciuti dalla Commissione nazionale - corrisponde a circa\u00a010 crediti formativi E.C.M. I crediti per il primo quinquennio sono stati fissati in complessivi 120 crediti, con un obbligo progressivo di crediti da 10 per il primo anno fino a 30 per il quinto anno (10-20-30-30-30) con un minimo annuale di almeno il 50% del debito formativo previsto per l\u2019anno e con un massimo annuale del doppio del credito formativo previsto per l\u2019anno.\nIl numero dei crediti da conseguire ogni anno e nel quinquennio \u00e8 uguale per tutte le categorie. Uno stesso evento formativo, diretto a pi\u00f9 categorie, pu\u00f2 avere attribuito un numero di crediti differente per ciascuna categoria interessata.\nI Crediti formativi E.C.M. sono espressi in numeri interi: ogni attivit\u00e0 formativa programmata, ossia ogni evento formativo, si vedr\u00e0 assegnato un numero di Crediti formativi E.C.M. calcolato sulla base di una serie di indicatori appositamente definiti.\u00a0\n\t\u00a0\u00a0\nPer approfondimenti consultare la pagina dedicata del Ministero della Salute.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 426, "conversations": [ { "from": "human", "value": "\u00a0Cosa\u00a0e' il\u00a0\"Credito\u00a0d\u2019imposta\"?" }, { "from": "gpt", "value": "Il termine si riferisce a diverse fattispecie normative: \n" } ] }, { "id": 427, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quale \u00e8 l\u2019importo massimo erogabile con il mutuo ipotecario Inps Gestione Dipendenti Pubblici?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019importo massimo erogabile non pu\u00f2 superare in alcun caso, tenuto conto anche di eventuali pertinenze, il limite di \u20ac 300.000,00, con riferimento al nucleo familiare (art. 6 del Regolamento per l\u2019erogazione di mutui ipotecari). Il limite massimo di \u20ac 300.000,00 si applica anche se la domanda \u00e8 presentata dai coniugi entrambi iscritti alla Gestione Unitaria per l\u2019acquisto della stessa unit\u00e0 immobiliare. L\u2019importo massimo erogabile, inoltre, non pu\u00f2 superare il 100% del valore della perizia dell\u2019immobile. L\u2019importo delle rate da pagare non pu\u00f2 superare la met\u00e0 del reddito annuo lordo del nucleo familiare, come risultante dall\u2019ultima dichiarazione dei redditi o dall\u2019ultimo CUD (se non si \u00e8 tenuti a presentare la dichiarazione dei redditi).\nLe disposizioni normative e procedurali sono indicate all'interno della\u00a0Circolare Inps n. 123 del 18/10/2012;\u00a0ulteriori approfondimenti nella sezione Mutui di Inps Gestione Dipendenti Pubblici.\n" } ] }, { "id": 428, "conversations": [ { "from": "human", "value": "\u00c8 possibile ottenere un prestito pluriennale Inps Gestione Dipendenti Pubblici per finanziarie l\u2019acquisto di una casa per il proprio figlio?" }, { "from": "gpt", "value": "Dal 1\u00b0 ottobre 2011 sono in vigore i nuovi regolamenti per l\u2019erogazione dei mutui e dei prestiti agli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali.\n\tIn particolare\u00a0con l'art. 24 del\u00a0Regolamento per l\u2019erogazione dei prestiti agli iscritti alla Gestione unitaria delle prestazioni creditizie e sociali istituita presso l\u2019Inpdap\u00a0(Determinazione presidenziale 363 del 23 settembre 2011) \u00e8 riconosciuta\u00a0la possibilit\u00e0 di richiedere un prestito decennale\u00a0per l\u2019acquisto della casa di abitazione dei figli.\nIl prestito \u00e8 previsto\u00a0nei limiti dell\u2019importo massimo concedibile per l\u2019acquisto della casa da adibire a residenza (150mila euro) anche se il figlio non \u00e8 iscritto alla Gestione unitaria del credito, purch\u00e8 sia maggiorenne e intenda acquistare un\u2019abitazione per il proprio nucleo familiare, distinto da quello dei genitori.\nLe\u00a0disposizioni normative e procedurali sono contenute all'interno della Circolare Inps n. 123 del 18/10/2012; per approfondimenti si pu\u00f2 consultare\u00a0la sezione Inps Gestione Dipendenti Pubbici - Sezione Credito.\n" } ] }, { "id": 429, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Vorrei avere informazioni sul sistema di referaggio delle pubblicazioni scientifiche" }, { "from": "gpt", "value": "Il Consiglio Universitario Nazionale ha emanato il 24/02/2010 i Criteri identificanti il carattere scientifico delle pubblicazioni, ai sensi dell\u2019art. 3-ter, comma 2, del Decreto legge 10 novembre 2008, n. 180, convertito dalla legge 9 gennaio 2009, n.1.\n\tLe pubblicazioni per essere considerate scientifiche dovranno rispondere ai criteri elencati.\n\tE\u2019 previsto un periodo transitorio, di durata biennale, sufficiente a consentire alle comunit\u00e0 di ricerca e alle case editrici di adeguarsi pienamente ai criteri indicati.\n\tIn tale periodo la valutazione di scientificit\u00e0 da parte dell'Autorit\u00e0 Accademica potr\u00e0 basarsi su elenchi di riviste di riconosciuto carattere scientifico, predisposte dal CUN e sulle prassi di valutazione gi\u00e0 in atto nelle rispettive istituzioni.\n" } ] }, { "id": 430, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il beneficio dell'equo indennizzo \u00e8 cumulabile con il\u00a0trattamento di pensione privilegiata ordinaria\u00a0?" }, { "from": "gpt", "value": "Si. Tuttavia, ai sensi dell'art. 144 del Decreto del Presidente della Repubblica 29 dicembre 1973, n. 1092, se l\u2019interessato ottiene prima la liquidazione dell\u2019equo indennizzo e successivamente (per la stessa causa) la pensione di privilegio, la met\u00e0 dell\u2019equo indennizzo gi\u00e0 liquidata viene recuperata sul pagamento della pensione di privilegio.\n" } ] }, { "id": 431, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Esiste la possibilit\u00e0 per un pensionato della pubblica amministrazione di cumulare\u00a0pensione e redditi?\u00a0\u00a0In particolare,\u00a0\u00e8 stato fissato\u00a0un limite massimo di reddito annuo che si pu\u00f2 cumulare con la pensione, oppure\u00a0ci sono dei limiti oltre i quali il cumulo non \u00e8 pi\u00f9 possibile?" }, { "from": "gpt", "value": "L'articolo 19 del Decreto legge 112/2008, convertito con la Legge 133/2008, ha disposto, a partire dal 1\u00b0 gennaio 2009, la totale cumulabilit\u00e0 delle pensioni dirette di anzianit\u00e0 con i redditi da lavoro autonomo e dipendente.\nLo stesso articolo ha stabilito anche che, sempre dal 1\u00b0 gennaio 2009, le pensioni contributive sono interamente cumulabili con qualsiasi reddito da lavoro se liquidate con 40 anni di contributi o al compimento dell'et\u00e0 pensionabile (65 anni per gli uomini e 60 per le donne).\nL'abolizione del limite di cumulo tra pensioni e reddito non vale nei confronti dei titolari di pensioni ai superstiti e di pensioni di invalidit\u00e0.\nPer maggiori informazioni si riporta il link alla nota operativa Inpdap n. 22 del 7 giugno 2011, nota operativa INPDAP n. 45 del 28 novembre 2011\u00a0in materia di cumulo di pensione con redditi da lavoro. Nelle stesse sono illustrate alcune tabelle esplicative utili per l'individuazione dei singoli casi.\n" } ] }, { "id": 432, "conversations": [ { "from": "human", "value": "La pensione di anzianit\u00e0 \u00e8 cumulabile con\u00a0i redditi da lavoro?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 19 del decreto legge 112/2008 ha stabilito l'integrale cumulabilit\u00e0 dal dal 1\u00b0 gennaio 2009\u00a0delle pensioni che rientrano nel sistema di calcolo retributivo e contributivo (es. anzianit\u00e0, vecchiaia, ecc.),\u00a0con i redditi da lavoro autonomo e dipendente. La disciplina del\u00a0cumulo tra pensione e reddito da lavoro nel caso di pensione calcolata con il sistema contributivo \u00e8 uniformata a quella prevista nel regime retributivo e misto, in considerazione dell'uniformit\u00e0 dei requisiti per l'accesso al trattamento pensionistico anticipato in tutti e tre i regimi.\n\tPermangono i vincoli di cumulabilit\u00e0 per:\n" } ] }, { "id": 433, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile cumulare i permessi lavorativi previsti dalla\u00a0Legge 104 del 1992 per assistere pi\u00f9 disabili in famiglia?" }, { "from": "gpt", "value": "Si, \u00e8 possibile cumulare i permessi per assistere pi\u00f9 persone disabili. L'articolo 6 del Decreto Legislativo n. 119 del 2011, novellando l'articolo 33 della Legge 104 del 1992, stabilisce che:\" il dipendente ha diritto di prestare assistenza nei confronti di pi\u00f9 persone in situazione di handicap grave, a condizione che si tratti del coniuge o di un parente o affine entro il primo grado oppure entro il secondo grado qualora i genitori o il coniuge della persona con handicap in situazione di gravit\u00e0 abbiano compiuto i 65 anni di et\u00e0 oppure siano anch'essi affetti da patologie invalidanti o siano deceduti o mancanti\".\u00a0\n" } ] }, { "id": 434, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile\u00a0curarsi all'estero ma in convenzione con il Sistema Sanitario Nazionale?" }, { "from": "gpt", "value": "L'assistenza sanitaria all'estero, preventivamente autorizzata, e' consentita in via di eccezione solo per le prestazioni di altissima specializzazione che non siano ottenibili nel nostro Paese tempestivamente o in forma adeguata alla particolarita' del caso clinico. Per avere l'autorizzazione al trasferimento per cure l'interessato, o chi per esso, deve presentare all'Azienda Sanitaria Locale (ASL) di appartenenza una domanda, la proposta di un medico specialista motivata in ordine all'impossibilit\u00e0 di fruire delle prestazioni in Italia tempestivamente o in forma adeguata al caso clinico, l'ulteriore documentazione eventualmente prescritta da disposizioni regionali. Si precisa che e' considerata valida la proposta fatta da un medico specialista sia pubblico che privato, e che tale proposta deve contenere l'indicazione della struttura estera prescelta per la prestazione.\n\tL'ASL provvede, secondo modalita' stabilite dalla Regione, alla trasmissione della domanda e della documentazione al Centro di Riferimento Regionale (CRR) territorialmente competente. Il CRR\u00a0 valuta la presenza dei requisiti richiesti, l'appropriatezza della struttura estera e comunica il proprio parere motivato alla Asl. A questo punto la Asl decide se rilasciare o meno l'autorizzazione, e lo comunica all'interessato e al Centro predetto.\n\tIn caso di accoglimento accade che: se la struttura estera e' privata, la ASL rilascia autorizzazione scritta all'interessato che dovra' anticipare le spese autorizzate e, al rientro in Italia, chiedere il rimborso alla propria ASL presentando la documentazione necessaria; se la struttura e' pubblica, o privata convenzionata, la ASL provvede a rilasciare un formulario E 112 (se e' per uno Stato comunitario) o un formulario analogo (se si tratta di uno Stato convenzionato) e l'assistenza viene erogata in forma gratuita.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 435, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In caso di\u00a0cure climatiche, \u00e8 prevista la visita fiscale?" }, { "from": "gpt", "value": "Le prestazioni climatiche (equiparate alle cure termali), come confermato dall'INPS, non possono essere fruite dai lavoratori dipendenti, pubblici e privati, al di fuori del periodo di ferie o di congedo ordinario.\u00a0Pertanto, in questo caso specifico, non \u00e8 prevista la visita fiscale.Secondo l'art. 16, comma 5 della Legge 30 dicembre 1991 n. 412 possono essere fruite anche al di fuori dei congedi ordinari e delle \u00a0ferie annuali, esclusivamente per la terapia o la riabilitazione relativi ad affezioni o stati patologici per la cui risoluzione sia giudicato determinante, anche in \u00a0associazione con altri mezzi di cura, un tempestivo trattamento termale motivatamente prescritto da un medico specialista dell'unita' sanitaria locale ovvero, limitatamente ai lavoratori \u00a0avviati \u00a0alle \u00a0cure dall'INAIL, motivatamente \u00a0prescritto \u00a0dai \u00a0medici \u00a0del \u00a0predetto \u00a0Istituto. \u00a0\u00a0\n" } ] }, { "id": 436, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Chi pu\u00f2 usufruire\u00a0delle cure odontoiatriche ad onorario concordato?" }, { "from": "gpt", "value": "L'accordo siglato dal\u00a0Ministero della Salute con\u00a0l\u2019ANDI Associazione Nazionale Dentisti Italiani e l\u2019OCI Associazione Odontoiatri Cattolici Italiani permette di accedere,\u00a0a onorari concordati, ad alcune cure.\nL'accordo include cinque prestazioni odontoiatriche:\n" } ] }, { "id": 437, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa sono le\u00a0cure palliative?" }, { "from": "gpt", "value": "Le cure palliative sono state definite dall\u2019Organizzazione Mondiale della Sanit\u00e0 come \"\u2026un approccio che migliora la qualit\u00e0 della vita dei malati e delle loro famiglie che si trovano ad affrontare le problematiche associate a malattie inguaribili, attraverso la prevenzione e il sollievo della sofferenza per mezzo di una identificazione precoce e di un ottimale trattamento del dolore e delle altre problematiche di natura fisica, psicofisica e spirituale\", esse si propongono di migliorare il pi\u00f9 possibile la qualit\u00e0 di vita sia per i pazienti che per le loro famiglie. Nelle cure palliative il controllo del dolore \u00e8 di importanza fondamentale.\nIl Ministero della Salute, all'interno del suo sito web, alla sezione \"Cure palliative e terapia del dolore\"\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0dedica\u00a0un ampio approfondimento\u00a0\n" } ] }, { "id": 438, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove si possono reperire informazioni generali sulle\u00a0cure primarie: cosa sono e quali i riferimenti normativi in merito?" }, { "from": "gpt", "value": "Le cure primarie rappresentano il primo livello di contatto delle persone, della famiglia e della comunit\u00e0 con il Servizio Sanitario Nazionale (SSN).\nNell'ambito delle Cure Primarie, il medico di medicina generale e il pediatra di libera scelta rivestono un ruolo centrale infatti, attraverso l'integrazione con le altre professionalit\u00e0 del territorio (MCA, Specialisti Ambulatoriali), determinano lo sviluppo di forme di assistenza primaria in grado di rispondere ai nuovi bisogni di salute dei cittadini per 24 ore e 7 giorni alla settimana.\nLe cure primarie costituiscono una vera e propria area-sistema dotata di caratteristiche peculiari e profondamente diverse da quelle, altrettanto tipiche, dell'assistenza ospedaliera.\nPer approfondimenti:\u00a0Ministero della Salute\n" } ] }, { "id": 439, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dovrei redigere il mio Curriculum Vitae in formato europeo. Che cos'\u00e8 e dove posso trovare il\u00a0modello da utilizzare?" }, { "from": "gpt", "value": "L'Europass Curriculum Vitae \u00e8 un modello standardizzato che consente di descrivere, sulla base di un formato condiviso e riconosciuto in tutta Europa, le esperienze di studio e di lavoro e le competenze sviluppate da un individuo, al momento della presentazione di una candidatura per un lavoro o per la prosecuzione di un percorso formativo. Questo strumento pu\u00f2 essere utilizzato in tutti i casi di mobilit\u00e0 geografica e professionale.\nL'Europass Curriculum Vitae \u00e8 uno strumento personale che viene compilato direttamente dall'interessato, in maniera autonoma. Essendo un'autodichiarazione, non ha alcun valore legale ma svolge una funzione essenzialmente informativa.\n\tSe si intende utilizzare il formato Europass CV per cercare un lavoro in Italia, \u00e8 opportuno aggiungere la seguente nota sulla privacy:\nAutorizzo il trattamento dei miei dati personali ai sensi del Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196\u00a0 \"Codice in materia di protezione dei dati personali\" .\n\tPer ulteriori informazioni: Centro Nazionale Europass Italia\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 440, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa prevede il nuovo Codice dell\u2019Amministrazione Digitale per le comunicazioni tra imprese e Pubbliche Amministrazioni?" }, { "from": "gpt", "value": "Il nuovo Codice dell\u2019Amministrazione Digitale (Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 e s.m.i.) prevede che tutte le comunicazioni tra la PA e le imprese \u2013 relative a presentazione di istanze, dichiarazioni, dati e lo scambio di informazioni e documenti, avvengano esclusivamente utilizzando le tecnologie dell\u2019informazione e della comunicazione.\n\tLe modalit\u00e0 di attuazione di questo principio sono state individuate dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 22 luglio 2011 che ha fissato al 1 luglio 2013, il termine a partire dal quale le pubbliche amministrazioni non potranno pi\u00f9 accettare o effettuare le comunicazioni in forma cartacea nei rapporti con le imprese.\n\tIn tutti i casi in cui non \u00e8 prevista una diversa modalit\u00e0 di comunicazione telematica, lo scambio di dati, informazioni e documenti,\u00a0deve avvenire attraverso la posta elettronica certificata.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 441, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E'\u00a0possibile ottenere in Italia\u00a0un diploma universitario studiando\u00a0danza classica?\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "E' possibile perch\u00e8 l'Accademia nazionale della danza di Roma ha\u00a0ottenuto\u00a0il\u00a0riconoscimento di\u00a0livello universitario.\n\tIn base alla Legge 31 dicembre 1999, n.508 quindi ha titolo a rilasciare i diplomi accademici.\nPer avere maggiori informazioni ci si pu\u00f2 rivolgere alla sede dell'Accademia Nazionale di Danza\n\tIstituto di Alta Cultura: Largo Arrigo VII 5 00153 Roma\n\tTel: 065717621\n\tFax: 065780994\n\te-mail: direzione@accademianazionaledanza.it\n" } ] }, { "id": 442, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa significa e cosa \u00e8 il DASPO?" }, { "from": "gpt", "value": "DASPO,\u00a0pi\u00f9 precisamente D.A.Spo.,\u00a0\u00e8 l'acronimo di \"Divieto di accedere alle manifestazioni sportive\", misura introdotta dalla LEGGE 13 dicembre 1989, n. 401 \"Interventi nel settore del giuoco e delle scommesse clandestini e tutela della correttezza nello svolgimento di manifestazioni sportive\" e successive modifiche.\nAi sensi dell'articolo 6\u00a0il questore puo' disporre il divieto di accesso ai\u00a0luoghi\u00a0in\u00a0cui\u00a0si svolgono manifestazioni sportive,\u00a0anche all'estero,\u00a0con un provvedimento\u00a0della durata non\u00a0inferiore a un anno e non superiore a cinque anni,\u00a0che pu\u00f2 essere revocato\u00a0o\u00a0modificato\u00a0qualora vengono meno\u00a0o mutino\u00a0le condizioni\u00a0che ne hanno\u00a0giustificato l'emissione. Suddetta misura pu\u00f2 essere emessa anche dalle competenti Autorit\u00e0\u00a0degli altri Stati membri dell'Unione europea per le manifestazioni sportive che si svolgono in Italia\nTale provvedimento pu\u00f2\u00a0essere disposto anche nei confronti di soggetti minori\u00a0di\u00a0diciotto\u00a0anni che\u00a0abbiano compiuto il\u00a0quattordicesimo anno di\u00a0et\u00e0 e in tale caso\u00a0\u00e8 notificato a coloro che esercitano la potest\u00e0 genitoriale.\n" } ] }, { "id": 443, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A chi ci si pu\u00f2 rivolgere per ottenere i dati relativi alla criminalit\u00e0 in Europa?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019Ufficio europeo di polizia, Europol, offre sostegno agli Stati membri:\n- facilitando lo scambio d\u2019informazioni tra gli Stati membri dell\u2019Unione europea; - fornendo analisi operative e sostenendo le operazioni degli Stati membri; - offrendo le proprie competenze e sostegno tecnico per le indagini e le operazioni svolte all\u2019interno dell\u2019Unione europea, sotto il controllo e la responsabilit\u00e0 giuridica degli Stati membri; - preparando relazioni strategiche (per es. valutazioni della minaccia) e analisi criminali sulla base di informazioni ed intelligence fornite dagli Stati membri o da altre fonti.\nNella sezione del sito internet (in lingua inglese) dedicata alle pubblicazioni \u00e8 possibile scaricare materiale informativo come brochures, annual pubblications e crime reports. Per chi cerca dati ed informazioni particolari, non disponibili on-line, \u00e8 possibile richiedere una pubblicazione, compilando apposito formulario.\n" } ] }, { "id": 444, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono un imprenditore in difficolt\u00e0 con il pagamento del mutuo con le banche. A chi posso rivolgermi?" }, { "from": "gpt", "value": "L'ABI e le Associazioni di rappresentanza delle imprese hanno firmato l'intesa denominata \"Accordo per il credito 2013\" che propone misure di sospensione e allungamento dei finanziamenti analoghe a quelle messe in campo con le \u201cNuove misure per il credito alle Pmi\u201d del 28 febbraio 2012.\n" } ] }, { "id": 445, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono gli strumenti di semplificazione amministrativa che realizzano la decertificazione\u00a0?" }, { "from": "gpt", "value": "La\u00a0decertificazione come processo di semplificazione amministrativa teso a migliorare il rapporto fra cittadini e Pubblica Amministrazione\u00a0- disciplinata da ultimo dall'articolo 15, comma 1, della\u00a0Legge 12 novembre 2011, n. 183 \u00a0(Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - Legge di stabilit\u00e0 2012) \u00a0- dispone che: \"Nei rapporti con gli organi della pubblica amministrazione e i gestori di pubblici servizi i certificati e gli atti di notoriet\u00e0 sono sempre sostituiti dalle dichiarazioni di cui agli articoli 46 e 47\" del\u00a0\u00a0Decreto\u00a0del Presidente\u00a0della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 \u00a0(Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa.\n" } ] }, { "id": 446, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa prevede la Direttiva n. 14 del 2011 del Ministro della Pubblica Amministrazione e della Semplificazione?" }, { "from": "gpt", "value": "Le pubbliche amministrazioni ed i gestori di pubblici servizi, nei rapporti fra loro e con l'utenza, sono tenuti ad osservare le nuove disposizioni introdotte con l'articolo 15, comma 1, della Legge 12 novembre 2011, n. 183 (Legge di Stabilit\u00e0 2012) ed entrate in vigore il 1\u00b0 gennaio 2012, con la modifica del Decreto\u00a0del Presidente\u00a0della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445.\nRilascio di certificati da parte delle PA\nLe pubbliche amministrazioni possono rilasciare certificati (in ordine a stati, qualit\u00e0 personali e fatti) solo se questi devono essere prodotti a soggetti privati. Sui certificati deve essere apposta, a pena di nullit\u00e0, la dicitura: \"il presente certificato non pu\u00f2 essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi\u201d.\nLe PA ed i gestori di pubblici servizi non possono pi\u00f9 richiedere ed accettare i certificati rilasciati da altre\u00a0PA, ci\u00f2 comporterebbe la violazione dei doveri d'ufficio ai sensi della nuova formulazione dell'articolo 74, comma 2, del gi\u00e0 citato D.P.R. 445/2000. Anche il rilascio, da parte delle PA, di certificazioni nulle, perch\u00e9 prive della dicitura di cui sopra, costituisce violazione dei doveri d'ufficio a carico del responsabile, ai sensi della stessa norma.\nNei rapporti con gli organi della pubblica amministrazione e i gestori di pubblici servizi, i certificati sono sempre sostituiti dalle dichiarazioni sostitutive di certificazione o dall'atto di notoriet\u00e0.\nAttivit\u00e0 di controllo della PA - accesso ai dati e trasparenza\nPer consentire idonei controlli, anche a campione, delle dichiarazioni sostitutive, a norma dell'articolo 71 del sopra citato D.P.R. 445/2000, le PA sono tenute ad individuare un ufficio responsabile delle attivit\u00e0 di garanzia, verifica della trasmissione dei dati o accesso diretto ai dati, da parte di altre pubbliche amministrazioni. E' compito di questo ufficio predisporre apposite convenzioni per l'accesso ai dati, di cui all'articolo 58 del Decreto\u00a0legislativo 7 marzo 2005, n. 82 (Codice dell'amministrazione digitale) ed occuparsi di pubblicare sul sito istituzionale dell'ente, le misure organizzative adottate per l'efficiente, efficace e tempestiva acquisizione d'ufficio dei dati e per l'effettuazione dei controlli medesimi, nonch\u00e9 le modalit\u00e0 per la loro esecuzione. Le richieste di controllo devono trovare risposta entro 30 giorni; l'omissione costituisce una violazioni dei doveri d'ufficio e viene presa in considerazione ai fini della misurazione e della valutazione della performance individuale dei responsabili.\nL'acquisizione, da parte delle PA, di informazioni relative a stati, qualit\u00e0 personali e fatti presso le amministrazioni competenti devono poter essere acquisite senza oneri, con qualunque mezzo idoneo ad assicurare la certezza della loro fonte di provenienza, ai sensi dell'articolo 43, comma 5, del gi\u00e0 citato D.P.R. 445/2000. Per agevolare l'acquisizione d'ufficio ed il controllo sulle dichiarazioni sostitutive le amministrazioni titolari di banche dati, accessibili telematicamente, predispongono, ai sensi dell'articolo 58, comma 2, del gi\u00e0 citato Codice dell'amministrazione digitale, sulla base delle linee guida redatte da DigitPA\u00a0(ed allegati alle linee guida) e sentito il Garante per la protezione dei dati personali, apposite convenzioni aperte all'adesione di tutte le amministrazioni interessate, cos\u00ec da disciplinare le modalit\u00e0 di accesso ai dati da parte delle stesse amministrazioni procedenti, senza oneri a loro carico.\nAttivit\u00e0 del Dipartimento della Funzione Pubblica \nIl Dipartimento della Funzione Pubblica provveder\u00e0, anche tramite il proprio Ispettorato, a monitorare l'attuazione e a seguire gli sviluppi applicativi delle disposizioni citate nella Direttiva n. 14 del 2011 del Ministro della Pubblica Amministrazione e della Semplificazione.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 447, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Le disposizioni sul rilascio di certificati da parte delle pubbliche amministrazioni e sull'autocertificazione, hanno prodotto dei risultati?" }, { "from": "gpt", "value": "Le nuove disposizioni\nDal 1 gennaio 2012 sono entrate in vigore le modifiche introdotte dall'articolo 15 della\u00a0Legge 12 novembre 2011, n. 183 \u00a0(Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - Legge di stabilit\u00e0 2012) alla disciplina dei certificati e delle dichiarazioni sostitutive contenuta nel\u00a0Decreto\u00a0del Presidente\u00a0della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445\u00a0(Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa).\nIl Dipartimento della Funzione Pubblica,\u00a0con la Direttiva n. 14 del 2011 (Adempimenti urgenti per l'applicazione delle nuove disposizioni in materia di certificati e dichiarazioni sostitutive) ha spiegato le principali novit\u00e0 alle quali le amministrazioni pubbliche devono attenersi.\nPer approfondimenti sulla direttiva e sulle nuove disposizioni: Ministro\u00a0per la\u00a0Pubblica Amministrazione e la Semplificazione - attuazione delle disposizioni in materia di certificati e dichiarazioni sostitutive \u00a0e Semplifica Italia - Stop ai certificati .\u00a0\nIl monitoraggio\nPer controllare l'applicazione delle norme di semplificazione, il Dipartimento della Funzione Pubblica, in collaborazione con ANCI e ANDIGEL, ha sottoposto a monitoraggio la riduzione delle certificazioni anagrafiche e di stato civile.\nL'indagine ha interessato un campione di 88 comuni e secondo la rilevazione nei primi quattro mesi dell'anno 2012 la riduzione dei certificati anagrafici \u00e8 stata del 53,65%. Il trend ha evidenziato una riduzione progressiva, dal 48% di gennaio 2012 al 59% di aprile 2012. Si \u00e8 passati da una media di 0,53 certificati per abitante\u00a0nel 2011 (1 ogni 2 anni) a una media di 0,25 certificati per abitante\u00a0nel 2012 (1 ogni 4 anni).\nLa riduzione dei certificati di stato civile \u00e8 stata del 37%. Il trend di riduzione \u00e8 in crescita, passando dal 30% di gennaio 2012 a circa il 42% di aprile dello stesso anno. Si \u00e8 passati da una media di 0,30 certificati per abitante nel 2011 (1 ogni 3 anni) a una media di 0,19 certificati per abitante\u00a0nel 2012 (1 ogni 5 anni).\nE'\u00a0ragionevole stimare, proiettando su base annua la riduzione registrata nei primi 4 mesi del 2012, una riduzione di almeno 24 milioni di certificati anagrafici e di stato civile per il 2012.\nPer approfondimenti sul monitoraggio: Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione - Notizie e I dati del Monitoraggio .\n" } ] }, { "id": 448, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Che cosa \u00e8 la decertificazione?" }, { "from": "gpt", "value": "La\u00a0decertificazione \u00e8 il risultato di un processo\u00a0\u00a0di semplificazione amministrativa diretto a consentire la realizzazione del principio per cui le pubbliche amministrazioni e i gestori di pubblici servizi, nei rapporti con i privati cittadini, non possono richiedere la produzione di atti o certificati contenenti informazioni che siano gi\u00e0 in possesso delle stesse\u00a0P.A. .\n\t\u00a0\nTale modello di semplificazione amministrativa \u00e8 stato disciplinato da ultimo, dalla\u00a0Legge 12 novembre 2011, n. 183 \u00a0(Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - Legge di stabilit\u00e0 2012) che con l'articolo 15, comma 1, ha introdotto rilevanti modifiche alla disciplina dei certificati e delle dichiarazioni sostitutive di cui al\u00a0Decreto\u00a0del Presidente\u00a0della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 \u00a0(Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa) stabilendo che:\n" } ] }, { "id": 449, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per lo svolgimento di attivit\u00e0 sportiva di tipo \"ludico motoria amatoriale\" \u00e8 obbligatoria la certificazione dell'idoneit\u00e0 fisica?" }, { "from": "gpt", "value": "No.\u00a0Il\u00a0Decreto-Legge 21 giugno 2013, n. 69 (Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia), cosiddetto \"Decreto del Fare\", convertito con la Legge 9 agosto 2013 n.98, ha stabilito\u00a0che, a partire dal 21 agosto 2013, non deve pi\u00f9 essere presentato il certificato per le attivit\u00e0 ludico-motorie e amatoriali, mentre rimane l\u2019obbligo di certificazione per le attivit\u00e0 sportive non agonistiche presso il medico di base.\nIl Ministero della Salute in una nota\u00a0alla Federazione Italiana Medici di Famiglia conferma l\u2019abolizione dei certificati per attivit\u00e0 ludico motoria-amatoriale e dei conseguenti accertamenti diagnostici richiesti dalla normativa abrogata.\nRimane l'obbligo della certificazione per l\u2019attivit\u00e0 sportiva non agonistica che si intende solo riferita alle attivit\u00e0 sportive parascolastiche e a quelle appartenenti a Federazioni nazionali sportive che fanno capo al Coni.\nL'esecuzione di ulteriori accertamenti, come l'elettrocardiogramma, per la valutazione clinica delle condizioni del paziente rimane alla discrezionalit\u00e0 professionale del medico certificatore.\n" } ] }, { "id": 450, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Lo straniero nato in Italia che vuole\u00a0diventare cittadino italiano entro quale termine deve fare domanda?" }, { "from": "gpt", "value": "Ai sensi del comma 2 dell'articolo 4 della Legge 5 febbraio 1992, n. 91\u00a0lo straniero nato in Italia, che ha\u00a0risieduto\u00a0legalmente in Italia senza interruzioni\u00a0dalla nascita\u00a0fino\u00a0al\u00a0raggiungimento\u00a0della maggiore\u00a0et\u00e0,\u00a0pu\u00f2 diventare cittadino italiano\u00a0se ne fa richiesta entro un anno dal compimento dei 18 anni.\nL'articolo 33 del Decreto Legge 21 giugno 2013, n. 69, cosiddetto \u201cDecreto del Fare\u201d, convertito con la legge 9 agosto 2013 n. 98,\u00a0ha per\u00f2 stabilito che non sono imputabili al neomaggiorenne straniero, che vuole diventare italiano, le eventuali inadempienze riconducibili ai genitori o agli uffici della Pubblica Amministrazione inerenti il possesso dei requisiti richiesti dalla legge.\nPertanto gli Ufficiali di Stato civile, nei sei mesi precedenti al compimento dei diciotto anni, devono comunicare all\u2019interessato che, entro il termine di un anno, pu\u00f2 presentare dichiarazione di voler acquisire la cittadinanza.\nIn mancanza di tale comunicazione, il diritto pu\u00f2 essere esercitato anche dopo lo scadere del termine di un anno.\n" } ] }, { "id": 451, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il decreto del fare ha previsto un equo indennizzo per le imprese?" }, { "from": "gpt", "value": "Si. L'articolo 28 del Decreto legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito con la legge 9 agosto 2013, n. 98 introduce il diritto all\u2019indennizzo automatico e forfetario: in caso di mancato rispetto dei tempi previsti per la conclusione di una pratica, l\u2019amministrazione \u00e8 tenuta a corrispondere una somma pari a 30 euro per ogni giorno di ritardo, fino ad un massimo di 2.000 euro.\nLa disposizione \u00e8 immediatamente operativa per le domande relative all\u2019avvio o all\u2019esercizio dell\u2019attivit\u00e0 d\u2019impresa presentate a partire dal 21 agosto 2013.\nQuando l\u2019amministrazione non\u00a0rispetta i termini per il rilascio di un provvedimento che riguarda l\u2019avvio o l\u2019esercizio dell\u2019attivit\u00e0 d\u2019impresa, l\u2019interessato, entro 20 giorni, deve rivolgersi al responsabile appositamente nominato dall\u2019amministrazione (titolare del potere sostitutivo), che deve concludere il procedimento nella met\u00e0 del tempo originariamente previsto oppure deve liquidare 30 euro per ogni giorno di ritardo, fino ad un massimo di 2.000 euro.\n\tNel caso in cui anche il responsabile del potere sostitutivo non provveda ad emanare il provvedimento oppure non liquidi l\u2019indennizzo, l\u2019interessato pu\u00f2 proporre ricorso al giudice amministrativo. In questo\u00a0caso, il contributo unificato \u00e8 ridotto alla met\u00e0.\n\tLa condanna dell\u2019amministrazione \u00e8 comunicata alla Corte dei Conti e al titolare dell\u2019azione disciplinare verso i dipendenti pubblici interessati dal procedimento amministrativo.\nEntro 18 mesi, sulla base della prima sperimentazione, con un apposito decreto del Presidente del Consiglio, sentite le Regioni e i Comuni, verr\u00e0 stabilita la conferma dell\u2019indennizzo, la sua rimodulazione o estensione, anche graduale, agli altri procedimenti.\n" } ] }, { "id": 452, "conversations": [ { "from": "human", "value": "I cittadini possono richiedere l'attivazione del domicilio digitale?" }, { "from": "gpt", "value": "L'articolo 14 del Decreto-Legge 21 giugno 2013, n. 69 (Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia), cosiddetto \"Decreto del Fare\", convertito con la Legge 9 agosto 2013 n.98, interviene con delle misure specifiche volte a favorire la diffusione del domicilio digitale.\nLa norma prevede che venga attribuita una casella di posta elettronica certificata ad ogni cittadino che presenti alla pubblica amministrazione una delle seguenti richieste:\n" } ] }, { "id": 453, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Lo straniero, nato in Italia, che intende chiedere la cittadinanza italiana divenuto maggiorenne, come pu\u00f2 dimostrare di aver risieduto\u00a0legalmente in Italia senza interruzioni fino\u00a0al raggiungimento della maggiore\u00a0et\u00e0?" }, { "from": "gpt", "value": "Lo straniero o l\u2019apolide, nato in Italia, che vuole acquisire la cittadinanza italiana al raggiungimento della maggiore et\u00e0,\u00a0pu\u00f2 dimostrare il possesso del\u00a0requisito di residenza legale continuativa in Italia dalla nascita, con ogni\u00a0documentazione idonea (ad esempio, con certificazioni scolastiche o mediche attestanti la presenza del soggetto in Italia sin dalla nascita e l\u2019inserimento dello stesso nel tessuto socio-culturale), cos\u00ec come stabilito dall'articolo 33 del Decreto Legge 21 giugno 2013, n. 69, cosiddetto \u201cDecreto del Fare\u201d, convertito con la legge 9 agosto 2013 n.98\".\nAi sensi del comma 2 dell'articolo 4 della Legge 5 febbraio 1992, n.\u00a091, infatti,\u00a0lo straniero nato in Italia pu\u00f2 diventare cittadino italiano\u00a0se dichiara di voler acquistare tale\u00a0cittadinanza entro un anno dal compimento dei 18 anni e\u00a0se\u00a0ha\u00a0risieduto\u00a0legalmente in Italia senza interruzioni\u00a0dalla nascita\u00a0fino\u00a0al\u00a0raggiungimento\u00a0della maggiore\u00a0et\u00e0.\nInoltre, lo stesso articolo 33 del\u00a0D.L. 69/2013, cosiddetto \"Decreto del Fare\", ha chiarito che non sono imputabili al neomaggiorenne straniero, che vuole diventare italiano, le eventuali inadempienze riconducibili ai genitori o agli uffici della Pubblica Amministrazione inerenti il possesso dei requisiti richiesti dalla legge.\n" } ] }, { "id": 454, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali novit\u00e0 sono state introdotte dal Decreto del Fare in merito all'acquisizione della cittadinanza italiana da parte del minore, nato in Italia, al compimento dei 18 anni?" }, { "from": "gpt", "value": "Il\u00a0 decreto-legge del 21 giugno 2013 n. 69, recante \u201cDisposizioni urgenti per il rilancio dell\u2019economia\u201d, cosidetto Decreto del fare, all'articolo 33 ha previsto due semplificazioni per l'acquisto della cittadinanza per lo straniero nato in Italia.\nIl Decreto,\u00a0convertito con la legge 9 agosto 2013 n. 98,\u00a0ha chiarito che\u00a0al minorenne\u00a0nato in Italia che al compimento dei 18 anni fa domanda di acquisto della cittadinanza italiana, non sono opponibili, ai fini della\u00a0dimostrazione del requisito della residenza legale ininterrotta per tutta la minore et\u00e0, eventuali inadempimenti riconducibili ai genitori (es. iscrizioni anagrafiche tardive o mai effettuate dai genitori) o agli uffici della Pubblica Amministrazione. Il possesso del requisito della residenza ininterrotta potr\u00e0, pertanto, essere dimostrato con ogni possibile documentazione idonea.\n\u00a0\nInoltre il\u00a0secondo comma dell'articolo 33\u00a0ha\u00a0imposto agli Ufficiali di Stato Civile del Comune di residenza di comunicare al neo-diciottenne straniero, nella sede di residenza che risulta all'ufficio, la possibilit\u00e0, in presenza dei requisiti, di richiedere la cittadinanza italiana entro il compimento del diciannovesimo anno d'et\u00e0. In mancanza di tale comunicazione, tale richiesta potr\u00e0 essere effettuata anche dopo i\u00a019 anni.\n\u00a0\nPer approfondimenti:\nPortale Integrazione Migranti - Pi\u00f9 facile per i nati in Italia ottenere la cittadinanza al compimento dei 18 anni\nMinistero degli Affari Esteri - Cittadinanza\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 455, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Esistono obblighi per un esercente che mette a disposizione dei propri clienti il collegamento Wi-Fi?" }, { "from": "gpt", "value": "L'articolo 10 del Decreto-Legge 21 giugno 2013, n. 69 \u00a0(Disposizioni urgenti per il rilancio dell'economia), cosiddetto \"Decreto del Fare\", convertito con la Legge 9 agosto 2013 n.98, interviene con una liberalizzazione\u00a0 dell'accesso alla rete internet\u00a0tramite tecnologia Wi-Fi stabilendo che gli esercenti (es. negozi, locali, ristoranti etc...\u00a0) che offrono l'accesso alla rete internet\u00a0al\u00a0pubblico, tramite Wi-Fi,\u00a0non\u00a0sono pi\u00f9 tenuti al rispetto degli obblighi di\u00a0identificazione\u00a0personale\u00a0degli utilizzatori.La liberalizzazione al collegamento vale per esercizi privati, ma anche pubbliche amministrazioni, qualora l'offerta di accesso non costituisca l'attivit\u00e0 commerciale\u00a0prevalente\u00a0del\u00a0gestore\u00a0del\u00a0servizio.\u00a0\u00a0\u00a0 \u00a0Restano esclusi, dunque, internet point, operatori tlc e tutti coloro che basano il business sull'offerta di accesso ad internet.\nPer ulteriori informazioni sulle semplificazioni introdotte dal Decreto del Fare, \u00e8 possibile consultare la \"Guida alle semplificazioni del Decreto legge del Fare\" del Dipartimento della Funzione Pubblica - Ufficio per la Semplificazione Amministrativa.\n" } ] }, { "id": 456, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' uscito il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri concernente la \"Programmazione transitoria dei flussi di ingresso dei lavoratori non comunitari per lavoro non stagionale nel territorio dello Stato per l'anno 2013\" (decreto flussi)?" }, { "from": "gpt", "value": "Si, il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri concernente la \"Programmazione transitoria dei flussi di ingresso dei lavoratori non comunitari per lavoro non stagionale nel territorio dello Stato per l'anno 2013\" (cosidetto decreto flussi) del 23/11/13 \u00e8 stato registrato alla Corte dei Conti il 13/12/2013 e pubblicato\u00a0nella Gazzetta Ufficiale n. 297 del 17/12/2013.\nCome chiarito nella circolare congiunta dei Ministeri dell'Interno e del Lavoro del 16 dicembre 2013 e stabilito nel Decreto, 17.850 lavoratori stranieri sono ammessi in Italia per motivi di lavoro subordinato non stagionale e di lavoro autonomo, distribuite come segue:\n" } ] }, { "id": 457, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Da quando \u00e8 possibile inviare le domande di nulla osta all'assunzione di lavoratori non comunitari per lavoro stagionale e altre tipologie per l'anno 2014?" }, { "from": "gpt", "value": "Dal 10 aprile \u00e8 possibile inviare on line le domande di nulla osta all'assunzione di lavoratori non comunitari per lavoro stagionale e per le altre tipologie previste, utilizzando il Servizio di inoltro telematico del Ministero dell'Interno. La procedura di compilazione ed invio dei moduli \u00e8 interamente telematica.\nLe domande possono essere inviate, attraverso lo stesso applicativo on line, dalle ore 8:00 del 10 aprile (ovvero il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale n. 83 del 9 aprile 2014)\n\tdel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri\u00a0tenutosi il 12 marzo 2014 relativo alla \"Programmazione transitoria dei flussi d\u2019ingresso dei lavoratori non comunitari per lavoro stagionale ed altre categorie nel territorio dello Stato per l\u2019anno 2014\", detto Decreto flussi stagionale. La presentazione delle domande sar\u00e0 possibile fino alle 24:00 del 31/12/2014.\nIl decreto prevede una quota massima di 15.000 ingressi di lavoratori non comunitari residenti all'estero, per lavoro subordinato stagionale e altre categorie. Una prima ripartizione delle quote relative ai lavoratori ammessi tra le Regioni e le Province Autonome \u00e8 stata disposta dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con la Circolare Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 9 aprile 2014.\nI Paesi di provenienza degli stranieri previsti sono Albania, Algeria, Bosnia-Herzegovina, Egitto, Repubblica delle Filippine, Gambia, Ghana, Giappone, India, Kosovo, Repubblica ex Jugoslava di Macedonia, Marocco, Mauritius, Moldavia, Montenegro, Niger, Nigeria, Pakistan, Senegal, Serbia, Sri Lanka, Ucraina, Tunisia.\n\tSono riservate 3.000 quote di ingresso per lavoratori non comunitari - provenienti dagli stessi Paesi - che siano entrati in Italia per prestare lavoro subordinato stagionale per almeno 2 anni consecutivi e per i quali il datore di lavoro presenti richiesta di nulla osta pluriennale sempre per lavoro subordinato stagionale.\nCon la Circolare congiunta 2458 del 3 aprile 2014 del Ministero dell'Interno e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, sono state fornite tutte le informazioni sulla procedura di compilazione e sulle disposizioni del Decreto Flussi stagionale.\nLa circolare chiarisce inoltre che \u00e8 consentita anche la presentazione di domande a favore di lavoratori appartenenti a nazionalit\u00e0 non comprese nell\u2019elenco sopra riportato che siano tuttavia gi\u00e0 entrati in Italia per lavoro stagionale negli anni precedenti. Tali cittadini stranieri, infatti, maturano ai sensi dell'art. 24 del Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286, cosidetto Testo Unico Immigrazione, e dell'art. 38 comma 2 del Decreto Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394 un diritto di precedenza per il rientro in Italia nell'anno successivo per ragioni di lavoro stagionale.\nIl Decreto flussi stagionale anticipa anche informazioni sulle quote di ingresso per lavoratori non comunitari per motivi di lavoro non stagionale per il 2014: in particolare si prevede che siano ammessi, in via di programmazione transitoria, 2.000 stranieri che partecipano all\u2019Esposizione Universale di Milano del 2015, cittadini dei Paesi definiti in base all'Accordo di sede tra il Governo Italiano e il Bureau International del Expositions dell\u201911 luglio 2012, ratificato con la legge 14 gennaio 2013, n. 3.\nPer approfondimenti: Portale Integrazione Migranti - Decreto Flussi 2014 per lavoro stagionale\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 458, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa fare per demolire un veicolo?" }, { "from": "gpt", "value": "Per demolire\u00a0un veicolo bisogna consegnarlo\u00a0ad un centro di raccolta autorizzato oppure - nel caso in cui venga ceduto per acquistarne un altro - al concessionario/automercato/succursale della casa costruttrice. Il gestore del centro di raccolta, oppure il concessionario/automercato/succursale della casa costruttrice, deve provvedere entro 30 giorni\u00a0consecutivi dalla consegna del veicolo, alla cancellazione del veicolo dal Pubblico Registro Automobilistico (PRA) attraverso la presentazione della\u00a0richiesta di \"cessazione della circolazione per demolizione\".\nE' preferibile prima della demolizione\u00a0attraverso una \"visura\"\u00a0al PRA per verificare che sul veicolo non sia iscritto un fermo amministrativo. In tal caso\u00a0occorrer\u00e0 prima cancellare il fermo amministrativo (dopo aver pagato le somme dovute\u00a0al concessionario dei tributi) e in seguito richiedere la \"cessazione della circolazione per demolizione\".\nSi devono consegnare al centro di raccolta autorizzato o al concessionario/automercato/succursale della casa costruttrice, insieme al veicolo da demolire, anche le targhe, la carta di circolazione e il certificato di propriet\u00e0 (o il foglio complementare).\n\tIn caso di furto o smarrimento di targhe e/o documenti, si deve consegnare la relativa denuncia (o dichiarazione sostitutiva di resa denuncia), presentata agli organi di pubblica sicurezza.\nAl momento della consegna del veicolo da demolire, il centro di raccolta, oppure il concessionario/automercato/succursale della casa costruttrice, \u00e8 tenuto a rilasciare al proprietario/detentore del veicolo il \"certificato di rottamazione\"\u00a0che solleva da ogni responsabilit\u00e0 (civile, penale e amministrativa) il proprietario del veicolo. Inoltre e' importante poiche' dalla data di consegna del veicolo, dichiarata nel certificato, viene a cessare anche l'obbligo del pagamento della tassa automobilistica (bollo auto), a carico dell'intestatario al PRA.\nPer approfondimenti: ACI\n" } ] }, { "id": 459, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile demolire all'estero un\u00a0veicolo di propriet\u00e0?" }, { "from": "gpt", "value": "E\u2019 possibile consegnare ad un demolitore estero il veicolo per la relativa rottamazione.\nSuccessivamente il proprietario pu\u00f2 chiedere al PRA la \"cessazione della circolazione per demolizione\" presentando:\n- certificato di propriet\u00e0 (CdP) o foglio complementare, targhe e carta di circolazione;\n- nota di presentazione al PRA;\n- certificazione del demolitore estero di avvenuta demolizione con allegata traduzione ufficiale del testo.\nPer approfondimenti: ACI\n" } ] }, { "id": 460, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Se il demolitore al quale\u00a0ci si\u00a0rivolge non\u00a0provvede a cancellare il veicolo dal PRA e non esercita pi\u00f9 la sua attivit\u00e0, cosa si pu\u00f2 fare?" }, { "from": "gpt", "value": "Se il demolitore \u00e8 stato inadempiente e non \u00e8 pi\u00f9 autorizzato a svolgere la sua attivit\u00e0, \u00e8 prevista la possibilit\u00e0 di annotare la perdita di possesso del veicolo.\n\tIn questi casi, va presentata al PRA una richiesta di perdita di possesso, corredata da una dichiarazione sostitutiva a fronte dell\u2019esibizione dell\u2019originale del certificato di rottamazione rilasciato dal demolitore autorizzato.\n\tIn particolare, la perdita di possesso sospende automaticamente l\u2019obbligo tributario relativo alla tassa automobilistica (cd. bollo auto) a decorrere dal periodo di imposta successivo alla data di rilascio del certificato di rottamazione.\n\tIn alternativa, l\u2019interessato pu\u00f2 adire la Magistratura al fine di ottenere una sentenza che accerti, a fronte della documentazione e delle prove prodotte, l\u2019avvenuta demolizione del veicolo. In tal caso, gli effetti della demolizione decorreranno dalla data accertata in sentenza dal giudice.\nPer approfondimenti:\u00a0ACI\n" } ] }, { "id": 461, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quanto denaro\u00a0contante\u00a0\u00e8 possibile portare in caso di viaggio da e per l'estero?" }, { "from": "gpt", "value": "Il trasporto di valuta e titoli al seguito, sia in ingresso che in uscita dal territorio italiano, \u00e8 consentito senza necessit\u00e0 di dichiarazione per importi inferiori a 10.000,00 Euro. Va presentata, invece,\u00a0apposita dichiarazione se il denaro contante da portare al seguito \u00e9 di importo\u00a0pari o superiore a 10.000,00 Euro. La dichiarazione\u00a0va fatta attraverso apposito\u00a0modulo disponibile sul sito internet dell' Agenzia delle Dogane\u00a0da presentare agli Uffici delle Dogane debitamente compilato e sottoscritto da chiunque entri nel territorio nazionale o ne esca con denaro contante di importo pari o superiore a 10.000,00 Euro. Tale obbligo, oltre che nei confronti di tutti i Paesi terzi, vige anche per i trasferimenti tra l\u00b4Italia e gli altri Paesi comunitari.\u00a0\nLa mancata dichiarazione costituisce violazione della normativa valutaria e comporta:\n\t\u2022 il sequestro amministrativo nel limite del 40% dell\u2019importo eccedente il limite fissato\n\t\u2022 l\u2019applicazione di una sanzione amministrativa, fino al 40% dell\u2019importo eccedente il limite fissato, con un minimo di 300 euro\n\t\u2022 l\u2019importo sequestrato, nell\u2019eventuale misura eccedente le sanzioni applicate dal ministero dell\u2019Economia e delle Finanze, \u00e8 restituito agli aventi diritto che ne facciano richiesta entro cinque anni dalla data del sequestro.\nNei casi previsti (infrazione non superiore a 250 mila euro e non fruizione del medesimo beneficio nei 365 giorni precedenti) il trasgressore pu\u00f2 richiedere di essere ammesso all\u2019estinzione della violazione, mediante pagamento immediato in misura ridotta di una somma pari al 5%, con un minimo di 200 euro, dell\u2019importo eccedente il limite fissato, direttamente presso l\u2019ufficio doganale. Il pagamento pu\u00f2 avvenire entro 10 giorni dalla violazione a favore del ministero dell\u2019Economia e delle Finanze. In caso di pagamento contestuale alla violazione non si procede al sequestro.\nPer approfondimenti: Agenzia delle Entrate - Fisco Oggi\u00a0\u00a0\n" } ] }, { "id": 462, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile fare una denuncia anonima?" }, { "from": "gpt", "value": "La denuncia (cos\u00ec come l\u2019esposto e la querela) non pu\u00f2 essere anonima, poich\u00e9 l'autore della stessa deve essere identificato, con certezza delle generalit\u00e0, e deve sottoscrivere l'atto, con firma autenticata. Non ci si pu\u00f2, quindi, recare dalle forze dell\u2019ordine e mantenere l\u2019anonimato.\nInfatti l\u2019art. 333 comma 3 del Codice di Procedura Penale stabilisce infatti che delle denuncie anonime non pu\u00f2 essere fatto alcun uso, salvo quanto previsto dall'art. 240\u00a0del C.P.P.\u00a0che dispone: \u201cI documenti che contengono dichiarazioni anonime non possono essere acquisiti n\u00e8 in alcun modo utilizzati salvo che costituiscano corpo del reato o provengano comunque dall'imputato\u201d.\nSulla base della suddetta normativa, le denuncie e gli esposti anonimi non costituiscono fonte probatoria e\u00a0sul piano giuridico sono inidonee ad\u00a0attivare il procedimento.\n" } ] }, { "id": 463, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come \u00e8 possibile denunciare un caso di cattiva amministrazione da parte di un'istituzione europea?" }, { "from": "gpt", "value": "Al Mediatore europeo possono essere\u00a0rivolte le denunce relative ai casi di cattiva amministrazione che coinvolgono istituzioni e organismi dell'Unione europea. Possono sporgere denuncia al Mediatore europeo i cittadini di uno Stato membro dell'Unione europea e le persone residenti in uno Stato membro. Possono anche sporgere denuncia al Mediatore le imprese, le associazioni e altri soggetti che abbiano sede nell'Unione europea. Il sito del Mediatore europeo contiene la guida interattiva per denunce o per richieste d\u2019informazioni e offre la possibilit\u00e0 di effettuare le denunce on-line.\n" } ] }, { "id": 464, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In caso di morte di un congiunto cosa bisogna comunicare al Comune di residenza?" }, { "from": "gpt", "value": "La morte di ciascun cittadino va comunicata al Comune di residenza; ci\u00f2 consentir\u00e0\u00a0all'Ufficio di Stato Civile\u00a0di apportare le conseguenti variazioni anagrafiche e statistiche, e\u00a0permetter\u00e0\u00a0all'ufficiale di Stato Civile di\u00a0rilasciare i relativi certificati.\nQuando fare la dichiarazione di morte:\u00a0\u00e8 fatta non oltre le ventiquattro ore\u00a0dal\u00a0decesso\u00a0all'ufficiale\u00a0 dello\u00a0Stato\u00a0Civile del luogo dove questa\u00a0\u00e8 avvenuta o, nel caso in cui tale luogo si ignori, del luogo dove il cadavere e' stato deposto.Chi comunica la morte: la dichiarazione\u00a0\u00e8 fatta da uno dei congiunti o da una persona convivente\u00a0con\u00a0 il\u00a0defunto\u00a0o da un loro delegato (es. agenzia di onoranze funebri incaricata dai famigliari) o, in mancanza da persona informata del decesso. In\u00a0caso\u00a0di\u00a0morte in un ospedale, casa di cura o di riposo, collegio, istituto o qualsiasi altro stabilimento, il direttore o persona incaricata dell'ospedale o istituto, delegato\u00a0dall'amministrazione, deve trasmettere avviso della\u00a0morte all'ufficiale dello Stato Civile.Quali documenti occorrono:\u00a0la denuncia di morte deve essere accompagnata dal\u00a0modulo ISTAT, compilato dal medico curante (se il decesso \u00e8 avvenuto nell'abitazione), e dal\u00a0certificato di accertamento di morte compilato dal medico necroscopo, non prima delle 15 e non oltre 30 ore dal decesso, oppure dopo 20 minuti di elettrocardiogramma (ECG).\nIn caso di morte \u201caccidentale o sospetta\u201d, deve essere avvertita l'Autorita' Giudiziaria, per il rilascio del nulla osta al seppellimento.\nIl\u00a0seppellimento pu\u00f2 avvenire trascorse 24 ore dal decesso, salva diversa disposizione dell'Autorit\u00e0 Giudiziaria.\nParticolari disposizioni regolano\u00a0un' eventuale\u00a0richiesta di cremazione\u00a0della salma e/o il trasporto della stessa\u00a0in altro Comune o all'estero. Per conoscere con esattezza la documentazione occorrente e la modalit\u00e0 di rilascio di specifiche autorizzazioni al trasporto (da parte del Sindaco del Comune e dall'Autorit\u00e0 Sanitaria) \u00e8 necessario fare riferimento all'Ufficio di Stato Civile del Comune.\nPer approfondimenti:\u00a0\u00a0 Decreto\u00a0del Presidente\u00a0della Repubblica 3 novembre 2000, n. 396\u00a0\n" } ] }, { "id": 465, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Acquistato un bene in un esercizio commerciale, il conto indicato sullo scontrino fiscale non corrisponde a quello effettivamente pagato. A chi devo rivolgersi per segnalare tale irregolarit\u00e0?" }, { "from": "gpt", "value": "\u00c8 possibile rivolgersi alla Guardia di Finanza che, nel pi\u00f9 ampio contesto della lotta all'evasione fiscale, si avvale dei poteri conferiti dalla legge per contrastare tutti quei comportamenti non conformi alle regole imposte dal legislatore (mancato rilascio, emissione irregolare, ecc.).\nPer presentare denunce, querele o segnalazioni alla Guardia di Finanza \u00e8 possibile contattare:\n-\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 il numero gratuito di pubblica utilit\u00e0 117 attivo 24 ore su 24;\n-\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 il reparto territoriale pi\u00f9 vicino.\nPer\u00a0approfondimenti: Guardia di Finanza\n" } ] }, { "id": 466, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In caso di malattie infettive e diffusive degli animali \u00e8 necessario fare denuncia?" }, { "from": "gpt", "value": "S\u00ec. I veterinari devono fare sempre la denuncia per iscritto. I comuni sono tenuti a fornire gratuitamente ai veterinari esercenti o a chiunque ne faccia richiesta appositi moduli stampati per la denuncia al sindaco. Le denunce verbali devono essere trascritte dall'ufficio comunale sui moduli sopra indicati.\nIl\u00a0Decreto\u00a0Presidenziale\u00a0n. 320/1954 - \"Regolamento di polizia veterinaria\" - all'art 2 prevede che: \"Qualunque caso, anche sospetto, di malattia infettiva e diffusiva degli animali\u00a0deve essere immediatamente denunciata al sindaco che ne d\u00e0 subito conoscenza al veterinario comunale. [per l'elenco dei soggetti tenuti alla denuncia si rimanda\u00a0all'art. 2 suddetto. n.d.r.]. \nLo stesso Decreto prevede all'art. 3 che: \"La denuncia delle malattie infettive e diffusive pu\u00f2 essere fatta per iscritto o verbalmente. La denuncia per iscritto, quando non \u00e8 consegnata a mano, deve essere fatta pervenire all'ufficio comunale in modo da provarne l'avvenuto recapito. Su richiesta del denunciante l'ufficio \u00e8 tenuto a rilasciare ricevuta della denuncia\".\n" } ] }, { "id": 467, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Vorrei sapere chi pu\u00f2 depositare i bilanci delle societ\u00e0." }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 31 comma 2 quater della Legge 24 novembre 2000, n. 340\u00a0stabilisce che il deposito dei bilanci e degli altri documenti di cui all'articolo\u00a0 n. 2435\u00a0 del codice civile possa\u00a0essere effettuato mediante trasmissione\u00a0 telematica\u00a0 o\u00a0 su supporto informatico degli stessi, da parte\u00a0 degli\u00a0 iscritti\u00a0 negli\u00a0 albi\u00a0 dei\u00a0 dottori commercialisti, dei ragionieri\u00a0 e\u00a0 periti commerciali, muniti della firma digitale e\u00a0incaricati dai legali rappresentanti della societ\u00e0.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 468, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In possesso di un'arma, una sciabola avuta in eredit\u00e0, bisogna\u00a0denunciarne la detenzione?" }, { "from": "gpt", "value": "Per quanto non singolarmente disciplinato,\u00a0la denuncia di detenzione di armi \u00e8 obbligatoria in ogni caso di possesso di armi e cartucce per acquisto personale o per eredit\u00e0.\u00a0Secondo la Legge 18 aprile 1975, n. 110 la sciabola \u00e8 considerata, sotto\u00a0il profilo tecnico, \"arma propria\" e pi\u00f9 precisamente una \"arma comune non da sparo\".\nChiunque detiene armi, munizioni o materie esplodenti deve farne denuncia entro le 72 ore successive alla acquisizione della loro disponibilit\u00e0, alla Questura o al Commissariato di zona, oppure in Questura o alla stazione Carabinieri competente per territorio.\u00a0L'obbligo della denuncia vige anche nel caso di locazione e comodato (solo armi sportive o da caccia), a seguito di cessione gratuita, e per gli eredi da successione per mortis causa. Poich\u00e8 la denuncia deve essere immediata, il ritardo pu\u00f2 equivalere alla sua mancanza. \nL'obbligo di denuncia viene meno soltanto se le armi sono completamente inefficienti, ossia quando hanno perduto completamente le proprie caratteristiche funzionali, mentre devono comunque essere regolarmente denunciate se presentano soltanto dei semplici difetti di funzionamento che ne compromettono solo in parte l'efficienza e siano riparabili.\nLe armi possedute non possono essere portate fuori dal luogo di detenzione, a meno che non si abbia l'autorizzazione.\nPer approfondimenti: Arma dei Carabinieri, Polizia di Stato\n" } ] }, { "id": 469, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile detrarre la retta di un familiare che risiede in una casa famiglia\u00a0?" }, { "from": "gpt", "value": "E\u2019 possibile. L\u2019Agenzia delle Entrate con risoluzione n. 397E/2008 ha chiarito che il diritto alla riduzione Irpef \u00e8 legato alla circostanza che i corrispettivi per l\u2019assistenza personale siano certificati distintamente rispetto a quelli riferibili ad altri eventuali servizi ricevuti presso la medesima struttura ospitante. La detrazione in commento \u00e8 calcolata nella misura del 19% dei corrispettivi pagati al personale utilizzato per l\u2019attivit\u00e0 di sostegno. La condizione di non autosufficienza deve risultare da specifica certificazione medica. La detrazione \u00e8 usufruibile su un ammontare di spesa non superiore ad euro 2.100 e a condizione che il reddito complessivo del contribuente non superi i 40 mila euro. Per avere diritto alla detrazione, il contribuente deve conservare la documentazione fiscale relativa ai corrispettivi pagati.\u00a0 La detrazione spetta anche al contribuente che ha sostenuto le spese per un familiare, anche se non a carico. In tal caso la documentazione fiscale suddetta deve essere integrata con i dati anagrafici e codice fiscale di chi effettua i pagamenti, di chi assiste e di chi riceve la prestazione.\n" } ] }, { "id": 470, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un extracomunitario, residente\u00a0in Italia, pu\u00f2 richiedere la detrazione per un figlio a carico residente all'estero?" }, { "from": "gpt", "value": "Si. Come chiarito dalla Guida \"L'Agenzia delle Entrate incontra i cittadini\"\u00a0possono essere considerati a carico anche\u00a0i figli (e il coniuge) residenti all\u2019estero. Per gli altri familiari la detrazione\u00a0spetta solo se convivono con il contribuente o se percepiscono da quest\u2019ultimo un assegno alimentare non risultante da un\u00a0provvedimento dell\u2019autorit\u00e0 giudiziaria. In generale sono\u00a0considerati a carico i familiari che nel corso dell\u2019anno hanno posseduto un reddito complessivo uguale o inferiore a \u20ac 2.840,51.\nPer usufruire della detrazione, come chiarito dalla Circolare dell'Agenzia delle Entrate 15/E del 5 marzo 2008, gli\u00a0extracomunitari\u00a0devono possedere\u00a0una specifica documentazione attestante lo status di familiare, che pu\u00f2 essere rappresentata alternativamente da:\n\ta) documentazione originale rilasciata dall\u2019autorit\u00e0 consolare del paese di origine, tradotta in lingua italiana e asseverata da parte del prefetto competente per territorio;\n\tb) documentazione con apposizione dell\u2019apostille, per le persone provenienti da paesi che hanno sottoscritto la Convenzione dell\u2019Aja del 5 ottobre 1961;\n\tc) documentazione validamente formata dal Paese d\u2019origine, ai sensi della normativa ivi vigente, tradotta in italiano e asseverata come conforme all\u2019origine dal consolato italiano del Paese d\u2019origine. La richiesta di detrazione, per gli anni successivi a quello di prima presentazione della documentazione sopra richiamata deve essere accompagnata da dichiarazione che confermi il perdurare della situazione certificata ovvero da una nuova documentazione qualora i dati certificati debbano essere aggiornati.\nLa detrazione\u00a0per ogni familiare fiscalmente a carico varia in base al reddito complessivo del contribuente,\u00a0\u00e8 calcolata\u00a0a mese e compete dal mese in cui si \u00e8 verificata la condizione che giustifica la detrazione (es. la nascita di un figlio).\nL\u2019art. 23 comma 2 del Decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 600 prevede che tutti i lavoratori devono comunicare annualmente al datore di lavoro di aver diritto alle detrazioni da lavoro e per i familiari a carico e, per i soggetti a carico, devono indicare il codice fiscale pena la mancata attribuzione del beneficio. I lavoratori extracomunitari residenti quindi, che vogliono fruire di dette detrazioni devono, richiedere l\u2019attribuzione del codice fiscale dei familiari agli uffici locali dell\u2019Agenzia delle Entrate.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 471, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cos'\u00e8 la\u00a0dichiarazione di conformita' di un impianto del gas?" }, { "from": "gpt", "value": "Secondo il Decreto del 22 gennaio 2008, n. 37 del Ministero dello Sviluppo Economico - Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11-quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attivit\u00e0 di installazione degli impianti all'interno degli edifici - la Dichiarazione di Conformita' e' l'elemento che attesta la corretta esecuzione dell'impianto alla \"Regola dell'Arte\", cio\u00e8 alla normativa vigente. Dall'entrata in vigore di suddetto decreto, tale certificazione assume una particolare e indubbia rilevanza in quanto i contratti di compravendita degli immobili dovranno riportare la garanzia del venditore in ordine alla conformit\u00e0 degli impianti alla vigente normativa in materia di sicurezza e contenere quindi in allegato la dichiarazione di conformita' oppure nel caso in cui essa non sia stata prodotta o non sia pi\u00f9 reperibile, la 'dichiarazione di rispondenza' resa da un professionista. La dichiarazione per essere valida deve avere alcuni elementi importanti che ne completano gli aspetti formali:\n" } ] }, { "id": 472, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un cittadino di un paese extra UE che si reca in Italia per un breve periodo, con\u00a0scalo in un paese UE che applica gli Accordi Schengen, \u00e8 tenuto a presentare la dichiarazione di presenza?" }, { "from": "gpt", "value": "Gli stranieri che vengono in Italia per visite, affari, turismo e studio per periodi non superiori ai tre mesi, non devono chiedere il permesso di soggiorno.\nPer lo straniero che proviene da Paesi che non applicano l'Accordo di Schengen l'obbligo di rendere la dichiarazione di presenza\u00a0\u00e8 ottemperato\u00a0con l'apposizione del timbro uniforme Schengen sul documento di viaggio al momento del controllo di frontiera.\nLo straniero che invece proviene da Paesi che applicano l'Accordo di Schengen dovr\u00e0 presentare la dichiarazione di presenza, entro otto giorni dall'ingresso, al questore della provincia in cui si trova.\nPer chi alloggia in strutture alberghiere costituir\u00e0 dichiarazione di presenza copia della dichiarazione resa all'albergatore e sottoscritta dallo straniero. La copia di queste dichiarazioni sar\u00e0 consegnata allo straniero per essere esibita ad ogni richiesta da parte degli ufficiali e agenti di pubblica sicurezza.\nDall'8 agosto 2009 \u00e8 introdotto il reato di ingresso e soggiorno illegale nel territorio dello Stato italiano (ai sensi della Legge n. 94 del 15/7/2009). Pertanto, chi entra o soggiorna in maniera irregolare in Italia commette il reato di immigrazione clandestina, punito con un'ammenda da 5.000 a 10.000 euro.\n\tI cittadini stranieri che entrano o soggiornano in Italia illegalmente sono denunciati al giudice di pace e rimpatriati. Il Questore, pertanto, dopo aver eseguito l'espulsione o il respingimento dello straniero, ne d\u00e0 comunicazione allo stesso giudice di pace che pronuncia sentenza di non luogo procedere.\nPer approfondimenti: Ministero dell'Interno\u00a0- Polizia di Stato - Modello Dichiarazione di Presenza\n" } ] }, { "id": 473, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa occorre fare se il rimborso ottenuto \u00e8 differente da quello emerso in dichiarazione?" }, { "from": "gpt", "value": "Il rimborso richiesto con la dichiarazione pu\u00f2 essere ridotto a seguito dei controlli (automatici e formali) dell\u2019Agenzia delle Entrate, i cui esiti sono comunicati al contribuente.In questi casi si consiglia di ricontrollare attentamente la dichiarazione e la comunicazione che l\u2019Agenzia delle Entrate invia per posta e, in caso di diversit\u00e0 o errori, di chiedere chiarimenti all\u2019ufficio dell\u2019Agenzia dell\u2019Entrate o, telefonicamente, tramite il n. 848.800.444.\n\tNel caso in cui si \u00e8 convinti che l\u2019Agenzia delle Entrate abbia commesso un errore, e questo non venga sanato in autotutela, \u00e8 possibile presentare ricorso.\n\tPu\u00f2 anche accadere che il credito a favore del contribuente sia maggiore di quello atteso per motivi uguali e contrari a quelli visti prima. Il sistema dei controlli automatici infatti non corregge solo gli errori commessi dal contribuente a suo vantaggio, ma anche quelli a suo danno. Anche in questi casi si consiglia di controllare attentamente la comunicazione con la quale l\u2019Agenzia delle Entrate rende notigli esiti del controllo automatizzato. L\u2019aumento del credito potrebbe essere dipeso da un\u2019informazione errata che, a sua volta, potrebbe aver indotto in errore i programmi informatici che provvedono al controllo delle dichiarazioni.\n\tA seguito della ricezione della comunicazione inviata dall\u2019Agenzia delle Entrate con cui viene riconosciuto il maggior credito, \u00e8 necessario contattare il numero verde 848.800.444 o un qualsiasi ufficio dell\u2019Agenzia delle Entrate per verificare la natura dell\u2019errore.\n\tQuesto permetter\u00e0 ai funzionari dell\u2019Agenzia delle Entrate di correggere quell\u2019errore ed evitare che abbia conseguenze negative su altre dichiarazioni oppure consentir\u00e0 di confermare la correttezza del controllo e rendere possibile l\u2019erogazione del maggior rimborso.\n\tIn ogni caso, senza l\u2019intervento di un funzionario dell\u2019Agenzia delle Entrate, non viene erogato alcun\n\t\u201cmaggior\u201d rimborso.\nPer maggiori informazioni e approfondimenti consultare\u00a0 Annuario del contribuente\u00a02013\n" } ] }, { "id": 474, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Che differenze ci sono tra Carta di soggiorno e Permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo?" }, { "from": "gpt", "value": "In Italia, il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo ha sostituito a tutti gli effetti la carta di soggiorno, che fino all'inizio del 2007 veniva rilasciata agli stranieri extracomunitari lungo residenti in virt\u00f9 dell'art. 9 del Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286\u00a0prima delle\u00a0modifiche introdotte allo stesso dal\u00a0Decreto Legislativo 8 gennaio 2007, n. 3.\nNell'attuale ordinamento giuridico la carta di soggiorno \u00e8 un istituto completamente diverso: infatti dall\u20191 aprile 2007, data di entrata in vigore del Decreto Legislativo 6 febbraio 2007, n. 30, tale denominazione\u00a0si utilizza\u00a0soltanto per\u00a0il titolo di soggiorno rilasciato agli stranieri extracomunitari familiari di cittadini comunitari (e\u00a0italiani)\u00a0residenti sul territorio italiano, in possesso dei requisiti\u00a0richiesti, ai sensi dell'art. 10 del\u00a0Decreto Legislativo 6 febbraio 2007, n. 30, a cui viene rilasciata la \"Carta di soggiorno per familiare di cittadino comunitario\".\nIl permesso di soggiorno CE di lungo periodo, ai sensi dell'art. 9 del\u00a0Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286,\u00a0pu\u00f2 essere richiesto dallo straniero extracomunitario\u00a0in possesso, da almeno cinque anni, di un permesso di soggiorno in corso di validit\u00e0, che dimostri la disponibilit\u00e0 di un reddito minimo non inferiore all'importo annuo dell'assegno sociale e di un alloggio idoneo e che non sia pericoloso per l'ordine pubblico o la sicurezza dello Stato.\nIl rilascio \u00e8 subordinato al superamento test di conoscenza della lingua italiana. E' in funzione un sistema informatico di gestione delle domande per la partecipazione al test di italiano.\nLa domanda va presentata presso gli Uffici postali oppure, senza utilizzare il kit, ci si pu\u00f2 recare presso i Comuni che offrono questo servizio o presso i Patronati.\nE' in funzione un sistema informatico di gestione delle domande per la partecipazione al test.\nIl permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo:\n" } ] }, { "id": 475, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove si possono trovare informazioni sul passaggio dal sistema di trasmissione televisiva analogica al digitale?" }, { "from": "gpt", "value": "Il passaggio alla televisione digitale in Italia ha avuto origine a partire dalla Conferenza di Ginevra\u00a0del giugno 2006 quando l\u2019Italia ha deciso di procedere gradualmente alla digitalizzazione del Paese, attraverso un calendario per aree tecniche condiviso con le Regioni e stabilito per legge. Affinch\u00e8 la transizione avvenisse \u00e8 stato costituito il Comitato Nazionale Italia Digitale (CNID) in rappresentanza di AGCOM, Regioni ed Enti locali, emittenti televisive nazionali e locali, produttori di tv e decoder, distributori di apparati, installatori e consumatori.\n\tSi \u00e8 trattato di un percorso innovativo che ha visto la partecipazione e la collaborazione di diversi soggetti istituzionali (Regioni, Province, Comuni), oltre che di rappresentanti delle associazioni di categoria e dei consumatori, coordinati dal Ministero dello Sviluppo Economico.\nIl passaggio dal vecchio sistema analogico al digitale ha prodotto per i cittadini italiani una serie di benefici:\n" } ] }, { "id": 476, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove \u00e8 possibile trovare informazioni sul sistema di trasmissione televisiva in tecnologia digitale?" }, { "from": "gpt", "value": "Il sistema di trasmissione televisiva digitale terrestre, subentrato al vecchio sistema analogico in uso in Italia per oltre cinquanta anni, ha reso gli apparecchi televisivi capaci di utilizzare il linguaggio digitale, proprio come i computer e la telefonia mobile di nuova generazione.\nIn Italia dal mese di luglio 2012 le trasmissioni televisive avvengono esclusivamente in tecnologia digitale.\nIl Ministero dello Sviluppo Economico ha realizzato un'apposita sezione del proprio sito web dedicata al digitale (TV Digitale), dove vengono approfonditi aspetti di rilievo.\nL'ente ha anche predisposto una \"Guida pratica per il passaggio al digitale\" contenente alcune indicazioni e modalit\u00e0 di soluzione di eventuali difficolt\u00e0.\n" } ] }, { "id": 477, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A chi ci si pu\u00f2 rivolgere in caso di diniego, totale o parziale, o di differimento all'accesso agli atti?" }, { "from": "gpt", "value": "In caso di determinazioni - diniego, espresso o tacito, o differimento dell'accesso -\u00a0concernenti il diritto di accesso adottate dalle amministrazioni statali o dai soggetti ad esse equiparati operanti in ambito ultraregionale, \u00e8 possibile ricorrere in via amministrativa alla Commissione per l'accesso ai documenti amministrativi istituita presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, organo preposto alla vigilanza sull'attuazione del principio della piena conoscibilit\u00e0 e trasparenza dell'attivit\u00e0 della pubblica amministrazione.\nLa presentazione del ricorso innanzi alla Commissione sospende i termini per il ricorso al Tribunale amministrativo regionale, pertanto questo ricorso amministrativo non \u00e8 alternativo a quello giurisdizionale.\nIl procedimento innanzi alla Commissione si svolge in tempi particolarmente rapidi e garantisce il rispetto del contradditorio; le parti possono infatti essere udite anche personalmente senza necessit\u00e0 dell'assistenza del difensore.\nIn caso di accoglimento del ricorso la Commissione\u00a0ordina all'amministrazione l'esibizione del documento richiesto, fissando, ove necessario, un termine perentorio.\nL'organismo, oltre ad adottare le determinazioni che le competono in materia di ricorsi, vigila affinch\u00e8 sia attuato il principio di piena conoscibilit\u00e0 dell'attivit\u00e0 della pubblica amministrazione. Essendo dotata di competenze tecniche, infine, la Commissione pu\u00f2 proporre al Governo modifiche ai testi legislativi e regolamentari.\n" } ] }, { "id": 478, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile esercitare il diniego di rinnovo del contratto di locazione ad uso abitativo alla prima scadenza?" }, { "from": "gpt", "value": "Alla prima scadenza il locatore puo' inviare la\u00a0cosiddetta\u00a0\"lettera di sfratto\" al conduttore, avente ad oggetto l'esercizio di diniego del rinnovo del contratto di locazione di un immobile ad uso abitativo, da esercitarsi con un preavviso di almeno sei mesi prima dello scadere del contratto.\nTale facolt\u00e0 pu\u00f2 esser esercitata dal locatore alla prima scadenza soltanto in presenza di casi tassativi elencati all'art. 3 della\u00a0Legge del\u00a09 dicembre 1998, n.431.\n" } ] }, { "id": 479, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come \u00e8 possibile reperire\u00a0le circolari del Dipartimento Funzione Pubblica?" }, { "from": "gpt", "value": "Sul sito del Ministro per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione sono disponibili i testi delle circolari\u00a0a partire\u00a0dall'anno 2001.\nInformazioni circa documenti relativi ad anni precedenti possono essere richieste all'Ufficio Relazioni con il Pubblico (URP) del Dipartimento della Funzione Pubblica.\nL'URP \u00e8 situato in Via del Sudario, 49 - 00186 Roma;\u00a0riceve il pubblico dal luned\u00ec al venerd\u00ec dalle 9:00 alle 14:00 e il marted\u00ec e il gioved\u00ec dalle 15:00 alle 18:30; pu\u00f2 essere contattato: telefonicamente ai numeri:\u00a0+39 06-6899-7300 e\u00a0+39 06-6899-7366, inviando\u00a0un fax al numero 06-6899-7428\u00a0e/o una email\u00a0utilizzando l'apposito form o scrivendo all'indirizzo urpdfp@funzionepubblica.it\n" } ] }, { "id": 480, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sussiste l'obbligo al versamento del contributo di solidariet\u00e0 alle Casse Pensioni della Gestione Dipendenti Pubblici?" }, { "from": "gpt", "value": "Il versamento alle gestioni pensionistiche obbligatorie del contributo di solidariet\u00e0, pari al 10% delle quote e delle contribuzioni a carico dei datori di lavoro destinate ai fondi di previdenza complementare rivolti ai dipendenti pubblici - compresi Perseo e Sirio - \u00e8 stato confermato con il Messaggio INPS n. 8831 del 2013.\nIl contributo di solidariet\u00e0 \u00e8 stato previsto nella misura del 10% dall\u2019art. 9 bis del Decreto Legge 29 marzo 1991, n. 103, convertito con modificazioni, dalla Legge 1 giugno 1991, n. 166.\n" } ] }, { "id": 481, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In caso di decesso del lavoratore iscritto all'Inpdap a chi spetta l'indennit\u00e0 di buonuscita?" }, { "from": "gpt", "value": "Per quanto riguarda la corresponsione dell'indennit\u00e0 di buonuscita ai superstiti \u00e8 necessario considerare se il decesso \u00e8 avvenuto in attivit\u00e0 di servizio o dopo il collocamento a riposo.\nIn caso di decesso in attivit\u00e0 di servizio: l'indennit\u00e0 maturata fino a quel momento spetta nell'ordine:\n" } ] }, { "id": 482, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cos'\u00e8 l'indennit\u00e0 premio di servizio spettante ad alcuni\u00a0dipendenti pubblici assistiti dall'Inps Gestione Dipendenti Pubblici?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019indennit\u00e0 premio di servizio (Ips) \u00e8 una somma di denaro corrisposta una tantum al dipendente iscritto all\u2019Inps Gestione Dipendenti Pubblici alla fine del rapporto di lavoro.\nL'Ips si rivolge ai dipendenti degli Enti locali, del Servizio sanitario nazionale e degli altri enti iscritti al fondo di previdenza ex Inadel.\n\tHanno diritto all'indennit\u00e0 premio di servizio:\n\t- i dipendenti assunti prima del 31 dicembre 2000 con contratto a tempo indeterminato;\n\t- i dipendenti che hanno risolto il rapporto di lavoro e quello previdenziale con l'Inps Gestione Dipendenti Pubblici con almeno un anno di iscrizione.\nInps Gestione Dipendenti Pubblici: Indennit\u00e0 premio di servizio\n" } ] }, { "id": 483, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come deve procedere un dipendente della Pa con contratto di lavoro antecedente al 31 dicembre 2000 per ottenere l'indennit\u00e0 di buonuscita?" }, { "from": "gpt", "value": "L'indennit\u00e0 di buonuscita viene liquidata d'ufficio, quindi non \u00e8 necessario presentare alcuna domanda specifica. Alla conclusione del rapporto di lavoro, l'amministrazione di appartenenza invia la documentazione necessaria per la liquidazione alla sede Inps, Gestione ex Inpdap competente per territorio.\nPer approfondimenti: Inpdap -\u00a0Indennit\u00e0 di buonuscita\n" } ] }, { "id": 484, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un dipendente di un ente locale\u00a0con contratto a tempo indeterminato antecedente al 31/12/2000 come deve procedere per ottenere l'indennit\u00e0 premio di servizio?" }, { "from": "gpt", "value": "La prestazione \u00e8 liquidata d'ufficio, quindi non occorre fare domanda.\nAll'atto della cessazione dal servizio dell'iscritto, l'ente di appartenenza invia alla sede Inps Gestione Dipendenti Pubblici competente per territorio la documentazione e i dati necessari alla liquidazione.\n" } ] }, { "id": 485, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i tempi di prescrizione previsti per l'erogazione delle indennit\u00e0 premio di servizio (Ips) a favore di un dipendente pubblico andato in pensione?" }, { "from": "gpt", "value": "Il diritto alle prestazioni di fine servizio (Indennit\u00e0 di buonuscita e Indennit\u00e0 premio di servizio) o a eventuali riliquidazioni o aggiornamenti nel tempo decade dopo cinque anni dal momento in cui esso \u00e8 sorto, sia per gli iscritti che per i loro superstiti. La prescrizione pu\u00f2 essere interrotta da qualsiasi atto dell\u2019interessato dal quale possa rilevarsi l\u2019intenzione di avvalersi del diritto stesso.\nIndennit\u00e0 premio di servizio\nIndennit\u00e0 di buonuscita\n" } ] }, { "id": 486, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cos'\u00e8 la previdenza complementare e chi ne sono i destinatari?" }, { "from": "gpt", "value": "La previdenza complementare \u00e8 una forma di previdenza integrativa che si aggiunge a quella obbligatoria. Ha lo scopo di garantire a tutti i lavoratori un tenore di vita adeguato anche dopo il pensionamento.\nI destinatari della previdenza complementare sono: i dipendenti pubblici e privati, i lavoratori autonomi, i liberi professionisti, i soci di cooperative, i cittadini titolari di redditi diversi da quelli da lavoro, i familiari a carico.\nLa previdenza complementare, a differenza di quella obbligatoria, \u00e8:\n" } ] }, { "id": 487, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cos'\u00e8 il Trattamento di fine rapporto ed a chi spetta?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Trattamento di Fine Rapporto (Tfr) \u00e8 una somma di denaro corrisposta al lavoratore dipendente all\u2019atto della risoluzione del rapporto di lavoro. L\u2019importo \u00e8 determinato dall\u2019accantonamento di una quota pari al 6,91% della retribuzione annua e dalle relative rivalutazioni, per ogni anno di servizio o frazione di anno. In quest\u2019ultimo caso la quota \u00e8 ridotta in proporzione e si computa come mese intero la frazione di mese uguale o superiore a 15 giorni.\nA chi si rivolge\n\tHanno diritto al Tfr:\n" } ] }, { "id": 488, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qual'\u00e8 la procedura per modificare il nome dell'alunno sul diploma di licenza media in caso di errore?\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Il Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione ovvero il Decreto legislativo 16 aprile 1994, n.297, stabilisce che le rettifiche dei dati anagrafici sui registri di esame, sui diplomi e su tutti gli altri atti scolastici devono essere disposte dagli Uffici Scolastici Provinciali (USP) su segnalazione dell\u2019Istituto scolastico interessato.\n\tNel caso in cui l'errore emerga prima della sua consegna allo studente, il diploma deve essere annullato con doppia barratura obliqua, apposta con inchiostro indelebile, accompagnata dalla scritta ANNULLATO, cos\u00ec come precisa chiaramente la Circolare del MIUR 11 giugno 2010, n.51.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 489, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Ho ritirato il diploma di maturit\u00e0: in seguito mi sono accorta che il nome riportato era sbagliato: la segreteria della scuola \u00a0ha apportato una correzione sul retro, ma non ha voluto rilasciarmi un nuovo diploma. E' giusto\u00a0?" }, { "from": "gpt", "value": "Il certificato di diploma, realizzato dall'Istituto Poligrafico Zecca dello Stato, non e' duplicabile:\u00a0secondo la Legge 7 febbraio 1969, n.15 il diploma e' valido anche se sul documento sono state riportate delle correzioni. L'unico modo per avere un nuovo diploma, per esempio se si perde l'originale, e' chiedere un certificato sostitutivo agli Uffici scolastici provinciali (in caso di scuola secondaria di secondo grado): ha lo stesso valore dell'originale, ma su carta bianca.\n\tSe si tratta di una scuola secondaria di primo grado ci si deve rivolgere direttamente al dirigente scolastico.\n" } ] }, { "id": 490, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Ho un diploma in educazione fisica rilasciato dall'ISEF, con questo titolo posso partecipare ai\u00a0concorsi pubblici per i quali \u00e8 richiesta la laurea?\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "La\u00a0 Legge n.136 del 18 giugno 2002 ha stabilito all'articolo 1 che i diplomi in educazione fisica rilasciati dall'ISEF, Istituto superiore di educazione fisica statale di Roma e dagli Istituti superiori di educazione fisica pareggiati,\u00a0ai\u00a0 fini dell'accesso\u00a0 ai pubblici concorsi ed alle attivita' professionali,\u00a0sono\u00a0 equiparati alle lauree afferenti alla classe\u00a0 33 (laurea triennale in scienze motorie).\n\tNello specifico,\u00a0il MIUR in occasione del concorso per il reclutamento dei dirigenti scolastici, con la nota n. 6012 del 19 luglio 2011, ha precisato che in merito alla validit\u00e0 del diploma ISEF sono intervenute sentenze del Consiglio di Stato, secondo le quali \u00e8 priva di fondamento l\u2019equiparazione del diploma ISEF al diploma di laurea quadriennale.\u00a0Secondo la nota, le sentenze n. 3528 del 2006 e n. 209 del 2008 del Consiglio di Stato hanno di fatto\u00a0svuotato di valore il riconoscimento di cui alla legge n. 136 del 2002 ai fini della partecipazione ai pubblici concorsi e all'esercizio delle attivit\u00e0 professionali, ritenendo che la legge n. 136 non abbia avuto effetto ricognitivo dell'equiparazione predetta, e che comunque la laurea (triennale) non sia sufficiente per la partecipazione ai pubblici concorsi (ad esempio, a quelli per dirigente scolastico) per i quali sia richiesta la \u00ablaurea\u00bb\u00a0 statuendo che, ai sensi della Legge 18 giugno 2002, n. 136,\u201d tale diploma equivale a laurea triennale e non gi\u00e0 quadriennale, magistrale o equivalente\u201d.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 491, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Se viene smarrito il diploma di maturit\u00e0, \u00e8 possibile richiedere un duplicato?" }, { "from": "gpt", "value": "Si. In caso di smarrimento, distruzione o furto del diploma di scuola secondaria di II grado si pu\u00f2 fare richiesta di duplicato presso l'Ufficio scolastico regionale\u00a0competente, allegando la fotocopia di un\u00a0 documento di riconoscimento.\nSe invece il diploma originale non \u00e8 mai stato ritirato, ci si deve prima accertare che il diploma non sia pi\u00f9 depositato presso la scuola ove \u00e8 stato conseguito ed\u00a0in caso negativo\u00a0richiedere l'originale all' Ufficio scolastico regionale competente.\n" } ] }, { "id": 492, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A chi posso rivolgermi per avere una consulenza sui diritti a me conferiti dalla normativa europea?" }, { "from": "gpt", "value": "Per\u00a0ottenere una consulenza personalizzata\u00a0sui diritti conferiti dalla normativa UE ai cittadini europei ci si pu\u00f2 rivolgere al Servizio di Orientamento\u00a0 per i cittadini. Il CSS \u00e8 un servizio pubblico di consulenza dell'UE, attualmente offerto da giuristi dell' European Citizen Action Service (ECAS) un'organizzazione esterna che opera per conto della Commissione europea.\n\tIl CSS non pu\u00f2 per\u00f2:\n" } ] }, { "id": 493, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come faccio a far valere la mia buona fede di contribuente?" }, { "from": "gpt", "value": "Lo Statuto dei diritti del contribuente (legge n. 212 del 27 luglio 2000) all'art. 10 (\"Tutela dell'affidamento e della buona fede. Errori del contribuente\") afferma che i rapporti tra contribuente e amministrazione finanziaria sono improntati al principio della collaborazione e della buona fede.\nNon sono irrogate sanzioni, ne' richiesti interessi di mora, nel caso in cui l'errore del contribuente sia stato causato dall'essersi conformato ad indicazioni contenute in atti dell'amministrazione finanziaria e dalla stessa successivamente modificate.\nAllo stesso modo il contribuente sara' scusato quando il comportamento che ha determinato la violazione sia stato causato da fatti direttamente conseguenti a ritardi, omissioni o errori degli uffici fiscali.\nLe sanzioni non sono comunque irrogate quando la violazione dipende da obiettive condizioni di incertezza sulla portata e sull'ambito di applicazione della norma tributaria (in ogni caso non determina obiettiva condizione di incertezza la pendenza di un giudizio in ordine alla legittimita' della norma tributaria) o quando si traduce in una mera violazione formale senza alcun debito di imposta.\n\u00a0\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 494, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In quali casi, come contribuente, posso fare un interpello all'amministrazione finanziaria?" }, { "from": "gpt", "value": "Lo Statuto dei diritti del contribuente (LEGGE 27 luglio 2000, n. 212)\u00a0con l'art. 11 (\"Interpello del contribuente\") ha introdotto\u00a0l'istituto dell'interpello ordinario, a beneficio della generalita' dei contribuenti.\nIl contribuente, se nella normativa vi sono \"obiettive condizioni di incertezza\", puo' rivolgere un quesito scritto all'amministrazione finanziaria, che deve rispondere entro 120 giorni.\nSe la risposta non perviene entro questo termine si intende che l'amministrazione concorda con l'interpretazione prospettata dal contribuente.\u00a0Di conseguenza \u00e8\u00a0nullo qualunque atto emanato in difformita' dalla risposta dell'Amministrazione o dall'interpretazione prospettata dal contribuente e desunta in base al silenzio-assenso dell'Amministrazione.\nPer approfondimenti: Circolare Agenzia Entrate n.32 del 14/06/10\u00a0 Nuove istruzioni sulla trattazione delle istanze di interpello\n" } ] }, { "id": 495, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Che significa rimessione nei termini gi\u00e0 scaduti\u00a0?" }, { "from": "gpt", "value": "Lo Statuto dei diritti del contribuente (legge n. 212 del 27 luglio 2000) all'art. 9 ('Rimessione in termini') prevede la possibilit\u00e0, a beneficio dei contribuenti, di rimessione nei termini qualora, per cause di forza maggiore, non sia possibile ottemperare agli obblighi tributari alle scadenze previste. I termini per l'adempimento degli obblighi tributari possono inoltre essere sospesi o differiti in favore dei contribuenti interessati da eventi eccezionali e imprevedibili.\n" } ] }, { "id": 496, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In cosa consiste la tutela dell'integrit\u00e0 patrimoniale del contribuente?" }, { "from": "gpt", "value": "La Legge 27 luglio 2000, n. 212 (Statuto dei diritti del contribuente) detta all'art. 8 \"Tutela dell'integrit\u00e0 patrimoniale\" una serie di disposizioni per la tutela dell'integrit\u00e0 patrimoniale del contribuente.\u00a0 In particolare:\n" } ] }, { "id": 497, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A chi \u00e8 possibile rivolgersi per una consulenza giuridica sui diritti che vengono riconosciuti dalla normativa europea? Come\u00a0si sporge denuncia?" }, { "from": "gpt", "value": "Per una consulenza e assistenza individuale \u00e8 possibile\u00a0rivolgersi al servizio di orientamento per i cittadini, che offre una consulenza giuridica gratuita sui diritti dei cittadini europei, oppure a SOLVIT, una rete on-line gratuita in cui gli Stati membri collaborano per risolvere, al di fuori del sistema giudiziario, i problemi transfrontalieri causati dalla cattiva applicazione della legislazione europea da parte degli enti pubblici nazionali o locali.\n" } ] }, { "id": 498, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In cosa consiste l'aiuto dello Stato per l'acquisto della prima casa da parte di giovani coppie?" }, { "from": "gpt", "value": "Presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri \u2013 Dipartimento della Giovent\u00f9 \u00e8 istituito il Fondo per l\u2019accesso al credito per l\u2019acquisto della prima casa da parte di giovani precari.\n\tIl Fondo consente di ottenere un mutuo per l\u2019acquisto della prima casa alle giovani coppie o ai nuclei familiari anche monogenitoriali con figli minori, titolari di contratti di lavoro atipici o a tempo determinato. Le giovani coppie o i nuclei familiari, in possesso dei requisiti previsti dalla normativa, per accedere ai finanziamenti devono compilare il modello di domanda, allegare la documentazione richiesta e recarsi presso le filiali dei soggetti finanziatori aderenti all\u2019iniziativa.\nIn particolare: sono ammissibili alla garanzia del Fondo i mutui ipotecari erogati per l\u2019acquisto dell\u2019abitazione principale. L\u2019ammontare del finanziamento non deve essere superiore a 200.000 euro. Il tasso applicato e le condizioni del mutuo sono stabilite dai singoli istituti bancari entro i parametri consentiti dall\u2019accordo tra il Dipartimento della Giovent\u00f9 e l\u2019ABI. I mutui potranno essere sottoscritti con un tasso massimo pari o equivalente a Euribor + 150 punti base per mutui di durata superiore a venti anni ed a Euribor + 120 punti base per mutui di durata inferiore, nel caso di mutui a tasso variabile, nonch\u00e9 ad un tasso massimo pari o equivalente a I.R.S. + 150 punti base per mutui di durata superiore a venti anni ed a I.R.S. + 120 punti base per mutui di durata inferiore, nel caso di mutui a tasso fisso. I finanziatori si impegnano a non chiedere ai mutuatari garanzie aggiuntive, oltre all\u2019ipoteca sull\u2019immobile e alla garanzia fornita dallo Stato.\nLa Garanzia del Fondo \u00e8 concessa nella misura del 50% (cinquanta per cento) della quota capitale, tempo per tempo in essere, nei limiti dei mutui concedibili per i quali Consap \u2013 quale gestore - ha dato positiva approvazione, degli oneri determinati secondo quanto previsto dalla Convenzione e degli eventuali interessi contrattuali calcolati in misura non superiore al tasso legale in vigore alla data, e comunque per un ammontare non superiore a \u20ac 75.000,00 (settantacinquemila/00). La Garanzia \u00e8 a prima richiesta, diretta, esplicita, incondizionata ed irrevocabile ed \u00e8 efficace a decorre, in via automatica, dalla data di erogazione del mutuo.\n" } ] }, { "id": 499, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In cosa consiste l'aiuto dello Stato per lo studio attraverso il Fondo per il credito?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Fondo istituito presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri \u2013 Dipartimento della Giovent\u00f9,\u00a0ha l\u2019obiettivo di offrire le garanzie necessarie per permettere ai giovani meritevoli di ottenere finanziamenti per l\u2019iscrizione all\u2019universit\u00e0, per seguire corsi di specializzazione post lauream o per approfondire la conoscenza di una lingua straniera.\nI giovani\u00a0per accedere ai finanziamenti garantiti dal Fondo, devono compilare il modello di domanda, allegare la documentazione richiesta e recarsi presso le filiali dei soggetti finanziatori aderenti all\u2019iniziativa.\nI giovani, tra i 18 e i 40 anni, in possesso dei requisiti previsti dalla normativa possono chiedere\u00a0finanziamenti\u00a0per Corsi e\u00a0Master fino ad un ammontare massimo di 25.000 euro (venticinquemila/00 euro) ed erogati in rate annuali di importo non inferiore a 3.000 euro (tremila/00) e non superiore ai 5.000 euro (cinquemila/00 euro).\n" } ] }, { "id": 500, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A\u00a0quali lavoratori disabili\u00a0possono essere concessi i permessi lavorativi previsti dall'articolo 33 della Legge 104?" }, { "from": "gpt", "value": "I lavoratori dipendenti, cui sia stata riconosciuta\u00a0la condizione di handicap con connotazione di gravit\u00e0 ai sensi dell'articolo 3, comma 3 della Legge 104 del 1992 e in possesso del relativo certificato, possono\u00a0richiedere i permessi retribuiti previsti dall'articolo 33, comma 6 della Legge 104 del 1992.\u00a0Altri certificati di invalidit\u00e0 non sono accettati.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 501, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le informazioni che un turista ha diritto a ricevere acquistando un pacchetto turistico?" }, { "from": "gpt", "value": "L'allegato 1, articolo 37, del DECRETO LEGISLATIVO 23 maggio 2011, n. 79, \"Codice della normativa statale in tema di ordinamento e mercato del turismo\" disciplina il contenuto del diritto di informazione del turista in merito ai contratti del turismo organizzato. Nello specifico la norma stabilisce che durante le trattative, e comunque prima della conclusione del contratto, l\u2019intermediario o l\u2019organizzatore devono fornire al turista, per iscritto, informazioni generali sulle condizioni relative a passaporto e visto applicabili ai cittadini dell\u2019Unione europea, gli obblighi sanitari e le relative formalit\u00e0 per l'effettuazione del viaggio e del soggiorno.\n\tPrima dell\u2019inizio del viaggio devono inoltre comunicare per iscritto al turista le seguenti informazioni\u00a0: orari, localit\u00e0 di sosta intermedia e coincidenze, generalit\u00e0 e recapito telefonico di eventuali rappresentanti locali dell'organizzatore o dell'intermediario, ovvero di uffici locali contattabili dal turista in caso di difficolt\u00e0; recapito telefonico dell'organizzatore o dell'intermediario utilizzabile in caso di difficolt\u00e0 ed in assenza di rappresentanti locali; per i viaggi ed i soggiorni di minorenne all'estero, devono esser comunicati i recapiti telefonici per stabilire un contatto diretto con questi o con il responsabile locale del suo soggiorno; dev'esser inoltre resa l'informazione relativa alla facolt\u00e0 di sottoscrivere un contratto di assicurazione a copertura delle spese sostenute dal turista per l'annullamento del contratto o per il rimpatrio in caso di incidente o malattia.\n\tQuando il contratto \u00e8 stipulato in prossimit\u00e0 della partenza, le suddette indicazioni devono essere fornite contestualmente alla stipula del contratto.\nL\u2019articolo 38 del D.Lgs. 79/2011 indica inoltre tutte le informazioni che devono essere contenute nell\u2019opuscolo informativo.\n" } ] }, { "id": 502, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Se un elettore non vota per la terza volta consecutiva perde il diritto al voto?" }, { "from": "gpt", "value": "La non partecipazione alle elezioni non rientra tra i motivi di esclusione dal diritto di voto, in base a quanto stabilito dall'art. 2 del Decreto del Presidente della Repubblica 20 marzo 1967 n. 223.\n" } ] }, { "id": 503, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Una persona disabile \u00e8 tenuta al pagamento della sosta dell'auto, munita di contrassegno invalidi, quando parcheggia nelle striscie blu?" }, { "from": "gpt", "value": "Si,\u00a0la\u00a0 Sentenza 5 ottobre 2009 n. 21271 della Suprema Corte di Cassazione\u00a0ha fissato il principio\u00a0secondo cui il disabile \u00e8 tenuto al pagamento\u00a0della sosta quando i posti riservati risultano essere occupati. Eventuali condizioni pi\u00f9 favorevoli possono essere stabilite dai singoli Comuni.\n" } ] }, { "id": 504, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove si\u00a0presenta\u00a0la domanda di\u00a0esenzione dal pagamento del bollo per\u00a0il veicolo della persona disabile?" }, { "from": "gpt", "value": "La domanda\u00a0deve essere\u00a0presentata\u00a0all'Ufficio Tributi della Regione di residenza. Nelle Regioni in cui tali uffici\u00a0non sono stati istituiti \u00e8 possibile rivolgersi all'ufficio locale dell'Agenzia delle Entrate. Alcune Regioni (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Emilia Romagna, Lazio, Lombardia, Puglia, Toscana, Umbria) e le Province autonome di Trento e Bolzano\u00a0sono convenzionate con l'ACI.\n\tL'esenzione dal pagamento della tassa automobilistica \u00e8 riconosciuta solo per alcune categorie di disabili, pertanto si consiglia di consultare la Guida alle agevolazioni fiscali per disabili\u00a0dell'Agenzia delle Entrate o di informarsi presso gli uffici della\u00a0Regione.\n\tLa documentazione\u00a0da presentare varia a seconda del tipo di disabilit\u00e0 riconosciuta, come segnalato dall'Agenzia delle Entrate e dall'ACI.\nll disabile che ha fruito dell'esenzione deve, per il primo anno, presentare o spedire per raccomandata A/R all'Ufficio competente (della Regione o dell'Agenzia delle Entrate) l'apposita documentazione.\n\tLa documentazione va presentata entro 90 giorni dalla scadenza del termine per il pagamento non effettuato a titolo di esenzione.\n\tGli uffici sono tenuti a dare notizia agli interessati sia dell'inserimento del veicolo tra quelli ammessi all'esenzione, sia dell'eventuale non accoglimento dell'istanza di esenzione.\n\u00a0\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 505, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le condizioni per usufruire delle agevolazioni fiscali per i disabili con ridotte o impedite capacit\u00e0 motorie?" }, { "from": "gpt", "value": "Per i disabili con ridotte o impedite capacit\u00e0 motorie (e che non risultano, contemporaneamente, \u201caffetti da grave limitazione della capacit\u00e0 di deambulazione\u201d), l\u2019adattamento del veicolo \u00e8 una condizione necessaria per tutte le agevolazioni (Iva, Irpef, bollo e imposta di trascrizione al PRA). Per i disabili titolari di patente speciale, si considera ad ogni effetto \u201cadattata\u201d anche l\u2019auto dotata di solo cambio automatico (o frizione automatica) di serie, purch\u00e9 prescritto dalla Commissione medica locale competente per l\u2019accertamento dell\u2019idoneit\u00e0 alla guida.\n\tGli adattamenti, che debbono sempre risultare dalla carta di circolazione, possono riguardare sia le modifiche ai comandi di guida, sia solo la carrozzeria o la sistemazione interna del veicolo, per mettere il disabile in condizione di accedervi.\nLa natura motoria della disabilit\u00e0 deve essere esplicitamente annotata sul certificato di invalidit\u00e0 rilasciato dalla Commissione medica presso la ASL o anche da parte di altre commissioni mediche pubbliche incaricate ai fini del riconoscimento dell\u2019invalidit\u00e0.\n\tNon \u00e8 necessario che il disabile fruisca dell\u2019indennit\u00e0 di accompagnamento.\nPer maggiori informazioni: Guida Agevolazioni fiscali per persone disabili dell'Agenzia delle Entrate\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 506, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per\u00a0i disabili sono previste agevolazioni economiche sulla bolletta elettrica?" }, { "from": "gpt", "value": "\u00a0\n" } ] }, { "id": 507, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Le\u00a0persone con handicap titolari della Legge\u00a0104/1992, possono\u00a0comprare beni di facile consumo (ad. es. lavatrice, frigorifero, divano) con le agevolazioni fiscali previste per i disabili, pagando\u00a0l'IVA ridotta?" }, { "from": "gpt", "value": "La LEGGE 5 febbraio 1992, n. 104, in via generale,\u00a0non d\u00e0 diritto ad agevolazioni sull'acquisto di beni di facile consumo, quali lavatrici, frigoriferi, ecc., in quanto condizione necessaria al diritto \u00e8 la sussistenza di un\u00a0collegamento funzionale fra il tipo di menomazione/disabilit\u00e0 e il tipo di prodotto da acquistare. Il collegamento funzionale viene\u00a0stabilito\u00a0solo dallo specialista dell'Azienda USL che rilascia la prescrizione autorizzativa, qualora ritenga\u00a0che, fra il prodotto e il tipo di disabilit\u00e0, ci sia quel rapporto. Solo se si \u00e8 in possesso della prescrizione autorizzativa si pu\u00f2 fruire dell'IVA agevolata. In ogni caso, l\u2019Agenzia delle Entrate ha pubblicato una Guida alle agevolazioni fiscali per i disabili utile per individuare i beni che possono essere oggetto di agevolazione fiscale.\n" } ] }, { "id": 508, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono\u00a0le tecnologie al momento\u00a0a disposizione\u00a0per l'integrazione scolastica degli alunni con disabilit\u00e0?" }, { "from": "gpt", "value": "Vi sono alcune\u00a0attivit\u00e0 del CNR, Consiglio Nazionale delle Ricerche, connesse con la disabilit\u00e0. Esse\u00a0riguardano la didattica di alunni disabili con l'ausilio di strumenti informatici. Si\u00a0tratta di un settore nuovo, ma in espansione che apre\u00a0interessanti prospettive per favorire l'integrazione della persona disabile prima nella scuola e poi nella societ\u00e0.\n\tNel sito del CNR\u00a0\u00e8 possibile consultare\u00a0la pagina dedicata a tutti i prodotti disponibili che possono trovare un immediato utilizzo per l'insegnamento ad\u00a0alunni con\u00a0disabilit\u00e0.\nPer approfondimenti: CNR - Didattica, Disabilit\u00e0 e\u00a0Tecnologie\n" } ] }, { "id": 509, "conversations": [ { "from": "human", "value": "La Regione\u00a0Veneto\u00a0prevede agevolazioni per l'abbattimento delle barriere architettoniche\u00a0negli edifici privati?" }, { "from": "gpt", "value": "La legislazione di riferimento \u00e8\u00a0la Legge Regionale 12 luglio 2007 n.16 , Disposizioni generali in materia di eliminazione delle barriere architettoniche.\u00a0La domanda\u00a0deve essere consegnata al comune di residenza, entro 60 giorni dalla data di pubblicazione sul BUR del Piano annuale degli interventi;\u00a0scaduto tale termine,\u00a0la domanda viene comunque accettata ma verr\u00e0 presa in considerazione nel piano di finanziamenti dell\u2019anno successivo.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 510, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il certificato di sana e robusta costituzione pu\u00f2 essere ancora richiesto dal datore di lavoro pubblico o privato per l'assunzione di un lavoratore disabile?" }, { "from": "gpt", "value": "Il certificato di sana e robusta costituzione non pu\u00f2 pi\u00f9 essere richiesto dal datore di lavoro pubblico o privato per l'assunzione di lavoratori disabili,\u00a0essendo stato abolito dall'articolo 22 della Legge 104 del 1992. \n" } ] }, { "id": 511, "conversations": [ { "from": "human", "value": "I\u00a0disabili\u00a0possono beneficiare del collegamento a internet, se ritenuto fondamentale strumento di comunicazione verso l'esterno?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Nomenclatore Tariffario attualmente in vigore \u00e8 quello stabilito dal Decreto Ministeriale 27 agosto 1999, n. 332, \"Regolamento recante norme per le prestazioni di assistenza protesica erogabili nell\u2019ambito del Servizio sanitario nazionale: modalit\u00e0 di erogazione e tariffe\" in cui non sono previste agevolazioni per il collegamento a internet.\nSuccessivamente la\u00a0delibera 514/07/CONS dell'Autorit\u00e0 per le Garazie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha previsto 50 sms gratuiti al giorno per i non udenti e 90 ore mensili di navigazione Internet in Braille gratuite per i non vedenti.\nPer maggiori informazioni: Allegato A Delibera 514/07/CONS AGCOM\n" } ] }, { "id": 512, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le agevolazioni e i contributi previsti in caso di adattamento del veicolo di propriet\u00e0 o destinato al trasporto di\u00a0un disabile?" }, { "from": "gpt", "value": "In base all'articolo 27 della Legge 104/92,\u00a0\"a favore dei titolari di patente di guida delle categorie A, B, o C speciali, con incapacit\u00e0 motorie permanenti, le unit\u00e0 sanitarie locali contribuiscono alla spesa per la modifica degli strumenti di guida, quale strumento protesico extra-tariffario, nella misura del 20 per cento, a carico del bilancio dello Stato\". Tali\u00a0contributi valgono solo per l'istallazione di strumenti di guida e non per gli ausili riferiti al trasporto,\u00a0ovvero non per un eventuale passeggero disabile. Per ottenere il contributo,\u00a0bisogna fare richiesta alla ASL di residenza, allegando copia della patente speciale e copia della fattura relativa alla spesa sostenuta.\n\tPer i disabili con ridotte o impedite capacit\u00e0 motorie, titolari di patente speciale, l'adattamento del veicolo (Guida alla agevolazioni fiscali per disabili - Agenzia delle Entrate), che deve risultare dalla carta di circolazione,\u00a0\u00e8 condizione necessaria per ottenere le ulteriori agevolazioni quali IVA al 4%, Irpef, bollo e imposta di trascrizione.\n" } ] }, { "id": 513, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa prevede la normativa per \u00a0garantire il diritto all'istruzione dei bambini disabili impossibilitati a frequentare la scuola?" }, { "from": "gpt", "value": "La Legge 104 del 1992 all'articolo 12 comma 9, prevede che ai \"minori con handicap soggetti all'obbligo\u00a0scolastico, temporaneamente impediti per\u00a0motivi di salute a frequentare la scuola, sono\u00a0comunque\u00a0garantite\u00a0l'educazione e\u00a0l'istruzione scolastica. A tal fine il provveditore agli studi,\u00a0 d'intesa\u00a0con le unita' sanitarie locali e i centri di recupero e di riabilitazione, pubblici e privati, convenzionati con i Ministeri della sanit\u00e0 e del lavoro e della\u00a0previdenza sociale, provvede alla istituzione, per i minori ricoverati, di classi ordinarie quali sezioni staccate\u00a0 della scuola statale. A tali classi possono essere ammessi anche\u00a0i minori ricoverati nei centri di degenza, che non versino in situazioni\u00a0di handicap e per i quali sia accertata l'impossibilit\u00e0 della frequenza della scuola dell'obbligo per un periodo non\u00a0 inferiore a\u00a0trenta giorni di lezione.\"\n" } ] }, { "id": 514, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono\u00a0previste procedure privilegiate per l'assunzione di un disabile alle dipendenze di una Pubblica Amministrazione?" }, { "from": "gpt", "value": "Si, sono previste disposizioni particolari in favore di coloro che sono stati riconosciuti invalidi civili nella misura superiore al 45%.\nLe assunzioni nella Pubblica Amministrazione possono essere effettuate secondo tre modalit\u00e0:\n" } ] }, { "id": 515, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per un centralinista non vedente, ai fini del diritto alla pensione, scatta automaticamente\u00a0il\u00a0bonus di 4 mesi per ogni anno?\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Ai sensi dell'articolo 9, comma 2, della Legge 29 marzo 1985, n. 113\u00a0il beneficio di 4 mesi di contribuzione figurativa utile ai soli fini del diritto alla pensione e dell'anzianit\u00e0 contributiva, \u00e8 riconosciuto ai centralinisti non vedenti per ogni anno di servizio effettivamente svolto presso pubbliche amministrazioni o aziende private.\n\tIl bonus contributivo non scatta automaticamente, ma viene riconosciuto solo se l'interessato presenta all'ente previdenziale di appartenenza un'apposita domanda.\n\tLa modulistica \u00e8 reperibile presso l'Ente previdenziale di appartenenza e dovr\u00e0 essere corredata di idonea documentazione, anche per quel che riguarda la sussistenza delle condizioni sanitarie richieste dalla Legge.\n\tIl beneficio spetta per tutti i tipi di pensione e pu\u00f2 essere chiesto anche dai superstiti dell'assicurato ai fini del trattamento di reversibilit\u00e0.\nPer approfondimenti: INPS - Lavoratori non vedenti\n" } ] }, { "id": 516, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qual \u00e8 la documentazione richiesta per fruire dell'IVA agevolata sull'acquisto di un veicolo in favore di una persona disabile?" }, { "from": "gpt", "value": "L'IVA al 4% per l'acquisto di un veicolo \u00e8 prevista\u00a0solo in favore di alcune categorie di disabili e la documentazione varia a seconda del tipo di disabilit\u00e0 e delle necessit\u00e0 o meno di adattare il veicolo per fruire dell'agevolazione.\nIn linea generale, nei casi in cui non \u00e8 richiesto\u00a0l'adattamento del\u00a0veicolo,\u00a0i documenti necessari per\u00a0beneficare dell'IVA al 4%\u00a0\u00a0sono:\n" } ] }, { "id": 517, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A chi ci si deve rivolgere per ricevere\u00a0un contributo per eliminare barriere architettoniche in un'abitazione privata?" }, { "from": "gpt", "value": "La Legge del 9 gennaio 1989, n. 13 reca le disposizioni per favorire il superamento e l\u2019abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati gi\u00e0 esistenti\u00a0al fine di\u00a0garantire una maggiore accessibilit\u00e0, fruibilit\u00e0 e vivibilit\u00e0 degli spazi edificati a coloro che soffrono di una ridotta o impedita capacit\u00e0 motoria attraverso la concessione di contributi.\n\tHanno diritto a presentare le domande di contributo:\n" } ] }, { "id": 518, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' prevista l'esenzione dal pagamento dell'Imposta Provinciale di Trascrizione al PRA per veicoli destinati al trasporto delle persone disabili?" }, { "from": "gpt", "value": "Si. I veicoli destinati al trasporto o alla guida di disabili appartenenti a determinate categorie sono esentati dal pagamento dell'imposta di\u00a0trascrizione al PRA in occasione della registrazione del passaggio di propriet\u00e0.\u00a0\nL'esenzione \u00e8 ammessa per le seguenti categorie di disabili:\n" } ] }, { "id": 519, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il lavoratore che abbia a carico un soggetto con grave disabilit\u00e0 pu\u00f2\u00a0essere obbligato dal datore di lavoro a prestare\u00a0lavoro notturno?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 53 del\u00a0Decreto Legislativo n. 151\u00a0del 2001 \u00a0prevede che alcune categorie di lavoratori non debbano obbligatoriamente essere impegnate nel lavoro notturno. In particolare, al comma 3 viene specificato che: \"Ai\u00a0 sensi\u00a0 dell'articolo\u00a0 5, comma 2, lettera c), della legge 9 dicembre\u00a0 1977, n. 903, non sono altres\u00ec obbligati a prestare lavoro notturno la lavoratrice o il lavoratore che abbia a proprio carico un soggetto\u00a0 disabile\u00a0 ai\u00a0 sensi\u00a0 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, e successive modificazioni.\"\n" } ] }, { "id": 520, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove \u00e8 possibile reperire informazioni sulle agevolazioni fiscali previste per le persone con disabilit\u00e0?" }, { "from": "gpt", "value": "Per informazioni inerenti le agevolazioni fiscali previste dalla normativa vigente in favore delle persone con disabilit\u00e0, \u00e8 possibile consultare la Guida alle agevolazioni fiscali per i disabili dell'Agenzia delle Entrate.\n" } ] }, { "id": 521, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono gli ausili per disabili\u00a0che possono beneficiare dell'Iva agevolata?" }, { "from": "gpt", "value": "Gli ausili\u00a0che possono godere dell'aliquota IVA agevolata sono:\n" } ] }, { "id": 522, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile chiedere alla ASL assistenza tecnica per la manutenzione di un ausilio?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto Ministero Sanit\u00e0 27 agosto 1999, n. 332 \u00a0prevede che la ASL debba\u00a0assicurare la perfetta funzionalit\u00e0 e sicurezza delle apparecchiature fornite agli assistiti. Infatti, all'articolo 4, comma 13, il Decreto stabilisce che\u00a0\"l'azienda USL proprietaria degli apparecchi di cui all'elenco 3 del nomenclatore, \u00e8 tenuta ad assicurarne la perfetta funzionalit\u00e0 e la sicurezza ed a fornire all'assistito le istruzioni previste dalla normativa vigente. I contratti stipulati con i fornitori dei suddetti apparecchi prevedono la manutenzione e la tempestiva riparazione per tutto il periodo di assegnazione in uso all'assistito.\"\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 523, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile essere nominati amministratori di sostegno in favore di una persona non autosufficiente?" }, { "from": "gpt", "value": "Si. L'amministratore di sostegno \u00e8 stato istituito con la Legge n. 6 del 2004, al fine di tutelare\u00a0le persone prive in tutto o in parte di autonomia nell'espletamento delle funzioni della vita quotidiana.\nLe persone che, per effetto di un'infermit\u00e0 o di una menomazione fisica o psichica, si trovano nell'impossibilit\u00e0, anche parziale o temporanea, di dover provvedere ai propri interessi, possono essere assistite da un amministratore, nominato dal giudice tutelare del luogo di residenza o domicilio della persona da assistere.\nA seguito del deposito della richiesta,\u00a0il giudice, entro sessanta giorni, provvede alla nomina dell'amministratore,\u00a0con decreto immediatamente esecutivo.\n" } ] }, { "id": 524, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qual \u00e8\u00a0la normativa che disciplina\u00a0i permessi lavorativi per\u00a0coloro\u00a0che assistono familiari con\u00a0handicap grave?" }, { "from": "gpt", "value": "La\u00a0 normativa di riferimento \u00e8 la Legge\u00a0104 del 1992\u00a0\u00a0-\u00a0legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate -\u00a0che prevede, all'articolo 33 comma 3,\u00a0le agevolazioni lavorative per i dipendenti pubblici\u00a0e privati\u00a0che assistano\u00a0un familiare\u00a0con handicap in situazione di gravit\u00e0.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 525, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono previste disposizioni sulla possibilit\u00e0 di scegliere la sede di lavoro per i lavoratori disabili e/o per i familiari che prestano assistenza ad un disabile?" }, { "from": "gpt", "value": "Si, l'articolo 33,\u00a0al comma 5,\u00a0della Legge 104 del 1992\u00a0stabilisce che \"il lavoratore che assiste il familiare con handicap grave ha diritto a\u00a0scegliere, ove possibile, la sede di lavoro pi\u00f9 vicina al domicilio\u00a0della\u00a0 persona da assistere e non pu\u00f2 essere trasferito senza il suo consenso\u00a0ad altra sede\".\nIl comma 6 inerente i lavoratori disabili prevede che \"la persona handicappata maggiorenne in situazione\u00a0 di\u00a0 gravit\u00e0... ha diritto a scegliere, ove possibile, la sede di lavoro pi\u00f9 vicina al proprio domicilio e non pu\u00f2\u00a0 essere\u00a0trasferita in altra sede, senza il suo consenso.\nLa scelta della sede di lavoro non si configura come un diritto\u00a0soggettivo: la norma precisa che\u00a0la scelta \u00e8 riconosciuta solo ove sia possibile, configurandola pertanto come un interesse legittimo che pu\u00f2 essere condizionato, ad esempio, da obiettive esigenze di servizio.\n\t\u00a0\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 526, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il lavoratore disabile che svolge l'attivit\u00e0 all'interno di un edificio pubblico soggetto a vincolo storico, ha diritto a raggiungere altri spazi comuni dell'ufficio oltre alla propria postazione?\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1996, n. 503 \"Regolamento recante norme per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici\", in particolare all'articolo 13, stabilisce che all'interno degli edifici pubblici deve essere garantito un livello di accessibilit\u00e0 degli spazi interni tale da consentire la fruizione dell'edificio sia al pubblico che al personale in servizio, cos\u00ec come stabilito anche in precedenza all'articolo 3 del Decreto del Ministro dei Lavori\u00a0Pubblici\u00a014 giugno 1989 n. 236. Nel caso di edifici soggetti al vincolo storico, di cui all'articolo 1 della Legge 1497 del 1939 e all'articolo 2 della Legge 1089 del 1939, qualora l'adeguamento dell'edificio costituisca pregiudizio per valori storici ed estetici del bene tutelato, il soddisfacimento del requisito di accessibilit\u00e0 \u00e8 realizzato attraverso opere provvisionali o in subordine con attrezzature d'ausilio e apparecchiature mobili non stabilmente ancorate alle strutture edilizie.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 527, "conversations": [ { "from": "human", "value": "La normativa prevede dei tempi minimi di rinnovo per gli ausili visivi forniti dal Servizio Sanitario Nazionale a non vedenti e ipovedenti?" }, { "from": "gpt", "value": "Si, il Decreto Ministeriale n. 332 del 1999 \u00a0stabilisce dei tempi minimi per il rinnovo degli ausili protesici erogati dal Servizio Sanitario Nazionale.\nLa nuova fornitura di ausili e protesi visive\u00a0viene autorizzata\u00a0dall'ASL\u00a0solo dopo\u00a0che sia trascorso il tempo minimo di rinnovo, previsto per ogni specifico dispositivo.\u00a0I tempi possono essere abbreviati per particolari necessit\u00e0 terapeutiche e riabilitative o in caso di modifica dello stato psicofisico del disabile, mediante presentazione di una dettagliata relazione da parte del medico prescrittore.\nLe disposizioni inerenti i tempi minimi di rinnovo non si applicano ai disabili minori di 18 anni.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 528, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono gli enti competenti alla gestione del servizio di trasporto scolastico?" }, { "from": "gpt", "value": "Gli Enti deputati\u00a0al trasporto scolastico sono:\n" } ] }, { "id": 529, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Nel caso in cui le protesi fornite dalla ASL si usurino rapidamente,\u00a0\u00e8 possibile averne\u00a0la sostituzione\u00a0prima dei termini previsti?" }, { "from": "gpt", "value": "L'articolo 5, comma 1,\u00a0del Decreto Ministeriale 27 agosto 1999 n.332, \"Regolamento recante norme per le prestazioni di assistenza protesica erogabili nell'ambito del Servizio Sanitario Nazionale: modalit\u00e0 di erogazione e tariffe\", prevede che la ASL non autorizzi la fornitura di nuovi dispositivi protesici definitivi in favore dei propri assistiti di et\u00e0 superiore ai 18 anni, prima che sia trascorso il tempo minimo di rinnovo, che varia da dispositivo a dispositivo. Nell'allegato 2 al Regolamento sono riportati i tempi minimi di rinnovo dell'erogazione\u00a0specifici per ciascun\u00a0ausilio.\n\tTuttavia l'articolo 5, comma 2 del citato decreto, prevede che \"I tempi minimi di rinnovo possono essere abbreviati, sulla base di una dettagliata relazione del medico prescrittore, per particolari necessit\u00e0 terapeutiche o riabilitative o in caso di modifica dello stato psicofisico dell'assistito.\"\n" } ] }, { "id": 530, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come si presenta la domanda per la disoccupazione ordinaria?" }, { "from": "gpt", "value": "A seguito delle recenti novit\u00e0 legislative introdotte dalle leggi \u201cRiforma del mercato del lavoro\u201d (L. 92/2012), \u201cMisure urgenti per la crescita del paese\u201d (L.134/2012) e dalla legge di stabilit\u00e0 (L.228/2012), la Disoccupazione ordinaria non agricola \u00e8 stata sostituita dalla nuova Assicurazione Sociale per l\u2019Impiego (ASpI): dal 1\u00b0 gennaio 2013 e con riferimento agli eventi di disoccupazione involontaria determinatisi a partire da tale data, la nuova ASpI, sostituisce l\u2019indennit\u00e0 di disoccupazione non agricola ordinaria, l\u2019indennit\u00e0 di disoccupazione speciale nell\u2019edilizia e dal 1\u00b0 gennaio 2017, l\u2019indennit\u00e0 di mobilit\u00e0 di cui all\u2019art. 7 della Legge 23 luglio 1991, n. 223 \u00a0(Circolare Inps n. 140 del 14/12/2012; Circolare Inps n. 142 del 18/12/2012).\nPer i licenziamenti intervenuti entro il 31 dicembre 2012 \u00e8 stato\u00a0possibile richiedere la Disoccupazione ordinaria non agricola.\n" } ] }, { "id": 531, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Da chi deve essere richiesto il dissequestro del mezzo di circolazione?" }, { "from": "gpt", "value": "Il dissequestro del veicolo deve essere richiesto dal trasgressore (intestatario del verbale di contestazione) oppure dal proprietario del veicolo.\n\tIn caso di rottamazione del veicolo sequestrato, l'interessato dovr\u00e0 farne richiesta al Comando che ha riscontrato l'infrazione entro 30 giorni dalla data della contestazione della violazione. L'interessato, per rottamare il veicolo, dovr\u00e0 versare una cauzione pari all'importo indicato sul verbale. La cauzione versata, decurtata di un quarto, verr\u00e0 restituita dopo la distruzione del veicolo. Le spese di rottamazione e di custodia verranno addebitate all'interessato. In caso di rottamazione non \u00e8 richiesto il pagamento del premio assicurativo.\n\tIn caso di fermo o sequestro amministrativo, il veicolo pu\u00f2 essere affidato in custodia al proprietario o al trasgressore o a persona scelta dal proprietario a condizione che l'affidatario abbia un luogo idoneo dove tenerlo. Per luogo idoneo si intende un luogo non sottoposto a pubblico passaggio.\n\tLa richiesta, in carta semplice, di affido in custodia deve essere presentata al comando che ha effettuato il sequestro o il fermo. Il trasporto e il deposito sono interamente a carico dell'interessato.\n" } ] }, { "id": 532, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come si possono concoscere le distanze chilometriche per i paesi esteri?" }, { "from": "gpt", "value": "Un servizio dell'ACI\u00a0permette, inviando una richiesta via fax al n\u00b0 06/49982381, di ottenere il calcolo della distanza\u00a0:\n" } ] }, { "id": 533, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa si intende per distanza chilometrica e come pu\u00f2 essere calcolata?" }, { "from": "gpt", "value": "La distanza chilometrica indica i chilometri che intercorrono fra due localit\u00e0 in base al percorso scelto dall\u2019utente (pi\u00f9 breve o pi\u00f9 veloce). Un servizio dell'ACI\u00a0attesta la distanza chilometrica attraverso il rilascio di un\u2019apposita dichiarazione.\n\tAttraverso il sito dell'ACI si pu\u00f2 ottenere il calcolo della distanza chilometrica intercorrente tra:\n" } ] }, { "id": 534, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le misure educative e didattiche previste in favore degli studenti con DSA?" }, { "from": "gpt", "value": "La Legge 8 ottobre 2010 n. 170 garantisce il diritto all\u2019istruzione durante tutto il ciclo scolastico e universitario agli studenti che presentano specifici disturbi dell\u2019apprendimento (DSA) quali la dislessia, la disgrafia, la disortografia, la discalculia, introducendo nuove misure educative e didattiche e programmi \u00a0specifici di formazione del personale docente e dirigenziale della scuola.\nLe misure educative e didattiche consistono in:\n\t- l'uso di una didattica individualizzata e personalizzata che tenga conto anche di caratteristiche peculiari dei soggetti come il bilinguismo\n\t- l\u2019introduzione di strumenti compensativi, compresi i mezzi d\u2019apprendimento e le tecnologie informatiche\n\t- l\u2019introduzione di misure dispensative da alcune prestazioni non essenziali ai fini della qualit\u00e0 dei concetti da apprendere\n\t- per\u00a0l\u2019insegnamento delle lingue straniere, l\u2019uso di strumenti compensativi che favoriscono la comunicazione verbale e ove risulti utile anche l\u2019esonero da determinate attivit\u00e0\n\tLe misure citate, vengono sottoposte periodicamente a monitoraggio per valutarne l\u2019efficacia e il raggiungimento degli obbiettivi.\n\tAgli studenti con DSA sono garantite specifiche forme di verifica e di valutazione per quanto concerne gli esami di stato, gli esami d\u2019ammissione all\u2019universit\u00e0 e al superamento degli esami.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 535, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quale \u00e8 la norma che disciplina il divieto di sosta dei veicoli?" }, { "from": "gpt", "value": "L'articolo 158 del Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285\u00a0\"Nuovo Codice della Strada\"\u00a0 disciplina il divieto di fermata e di sosta dei veicoli.\nTesto dell'articolo 158\n\tLa fermata e la sosta sono vietate:\n" } ] }, { "id": 536, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Chi provvede all'annotazione della sentenza di divorzio?" }, { "from": "gpt", "value": "E' l'Ufficiale di stato civile che provvede ad eseguire l'annotazione (a margine dell'atto di matrimonio nel Registro di Stato Civile) a seguito del ricevimento della sentenza (passata in giudicato, quindi definitiva) da parte della Cancelleria del Tribunale, della Corte d'Appello, del Consolato Italiano per le sentenze straniere di divorzio.\nPer approfondimenti:Legge 1.12.1970, n. 898 \"Disciplina dei casi di scioglimento del matrimonio\" e successive modificazioniD.P.R. 3.11.2000 N. 396 \"Regolamento per la revisione e la semplificazione dell'ordinamento dello stato civile.\n" } ] }, { "id": 537, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come posso verificare se e quali\u00a0materie \u00e8 possibile insegnare con il mio titolo di studio?\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "E' possibile individuare\u00a0la classe di concorso corrispondente al proprio titolo di studio e il dettaglio delle discipline richieste per la docenza, effettuando una ricerca sulla\u00a0pagina del sito del Ministero della Pubblica istruzione dedicata ai titoli di accesso alle classi di concorso.\u00a0\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 538, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono un insegnante di sostegno e il dirigente scolastico mi chiede di sostituire il docente curricolare assente. E\u2019 lecita la sua richiesta?\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "ll Ministero dell'Istruzione, attraverso le Linee Guida per l'integrazione scolastica degli alunni con disabilit\u00e0\u00a0 ha chiarito che l'insegnante di sostegno non pu\u00f2 essere utilizzato per svolgere altro tipo di funzione se non quelle strettamente connesse al progetto d'integrazione, qualora tale diverso utilizzo riduca anche in minima parte l'efficacia di tale progetto.\nIl docente su posto di sostegno \u00e8 contitolare della classe e compresente durante le attivit\u00e0 didattiche per effetto della sua particolare funzione di supporto alla classe del disabile di riferimento e la sua funzione non viene meno anche quando \u00e8 assente il docente curricolare.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 539, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quale retribuzione \u00e8 dovuta al personale con contratto di lavoro dipendente per supplenze brevi e saltuarie?" }, { "from": "gpt", "value": "Al personale con contratto di lavoro dipendente per supplenze brevi e saltuarie non \u00e8 dovuta n\u00e9 la retribuzione professionale docenti (personale docente ed educativo), n\u00e9 il compenso individuale accessorio (personale Ata).\n\tI compensi da liquidare, nella misura propria di ciascuna qualifica, sono stati indicati dal MIUR nell'allegato A alla circolare 13 aprile 2012, n.2446.\n\tInoltre il MIUR con la nota Prot. n.362 del 21 gennaio 2013 ha fornito chiarimenti in merito distinguendo tra supplenze fino al 30 novembre 2012 e supplenze stipulate dal 1\u00b0 dicembre.\n" } ] }, { "id": 540, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa accade se un docente rifiuta la supplenza conferita tramite lo scorrimento delle graduatorie provinciali?" }, { "from": "gpt", "value": "Il MIUR ha precisato con la circolare n.6635 del 10 agosto 2011 che per le sanzioni connesse al mancato perfezionamento o risoluzione anticipata del rapporto di lavoro nel conferimento delle supplenze a livello provinciale trovano piena applicazione le disposizioni contenute nell\u2019art. 8 del Regolamento per le supplenze che prevedono:\n\t- la rinuncia ad una proposta di assunzione o l\u2019assenza alla convocazione comportano la perdita della possibilit\u00e0 di conseguire supplenze sulla base delle graduatorie ad esaurimento per il medesimo insegnamento;\n\t- la mancata assunzione di servizio dopo l\u2019accettazione, attuatasi anche tramite la presentazione di delega, comporta la perdita della possibilit\u00e0 di conseguire supplenze, sia sulla base delle graduatorie ad esaurimento che di quelle di circolo e di istituto, per il medesimo insegnamento;\n\t- l\u2019abbandono del servizio comporta la perdita della possibilit\u00e0 di conseguire supplenze, sia sulla base della graduatoria ad esaurimento che di quelle di circolo e di istituto, per tutte le graduatorie di insegnamento.\n" } ] }, { "id": 541, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In caso di nomina per docenza, l'Ufficio Scolastico Territoriale competente pu\u00f2 verificare la regolarit\u00e0 del punteggio di graduatoria dei docenti che hanno avuto la nomina?" }, { "from": "gpt", "value": "Si. La circolare ministeriale 6103 del 10 agosto 2013 che fa riferimento al\u00a0 decreto ministeriale\u00a0 10 agosto 2012 n.74 precisa nel punto A17 che entro tre giorni dalla stipula del contratto a tempo indeterminato, possono essere attivate, da parte dell\u2019Ufficio Scolastico Territoriale competente, tutte le operazioni relative al controllo della regolarit\u00e0 del punteggio di graduatoria autocertificato dai docenti, nel rispetto di quanto previsto dall\u2019art. 15 della Legge 12 novembre 2011 n.183.\u00a0\n" } ] }, { "id": 542, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quale \u00e8 la procedura per proporsi come commissario esterno agli esami di maturit\u00e0?" }, { "from": "gpt", "value": "La trasmissione delle istanze di partecipazione alle commissioni degli esami di Stato del personale scolastico (modelli ES-1) deve essere effettuata attraverso la funzione Web, disponibile in ambiente POLIS.\n\tLa tempistica in merito viene comunicata dal Ministero nella circolare sugli esami di Stato, pubblicata annualmente.\n\tLa normativa di riferimento \u00e8 la circolare n.8296 del 12 dicembre 2011 (Esami di Stato di istruzione secondaria di secondo grado \u2013 Commissioni di esame - Presentazione on line delle schede di partecipazione, modelli ES-1).\n\tLa trasmissione dei modelli ES-1, attraverso l\u2019istanza Polis, dovr\u00e0 avvenire, per tutti, come riportato nell\u2019allegato 5 alla circolare n. 15 del 31 gennaio 2012.\n\tI docenti che hanno bisogno di chiarimenti devono rivolgersi agli Uffici scolastici della provincia di appartenenza.\n" } ] }, { "id": 543, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono stato assunto quest'anno come docente in un liceo classico. Vorrei conoscere l'iter dell'assunzione e seguirlo passo passo.\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "L'iter per l'assunzione \u00e8 il seguente:\n- La segreteria scolastica predispone il contratto (la documentazione a corredo del contratto resta conservata agli atti e la Ragioneria pu\u00f2 effettuare controlli a campione sulla documentazione, richiedendone copia alla segreteria).- Il Dirigente e supplente sottoscrivono le copie cartacee (Il supplente che ha ricevuto una proposta di assunzione si recher\u00e0 presso la scuola di destinazione dove dovr\u00e0 sottoscrivere i due originali del contratto di assunzione; uno degli originali sar\u00e0 conservato dall\u2019interessato).- Il contratto viene predisposto dal Sistema Informativo dell\u2019Istruzione (SIDI), secondo i modelli concordati tra le amministrazioni, nel rispetto delle disposizioni del CCNL della Scuola.- Secondo la normativa vigente, il dipendente consegna alla Segreteria scolastica la documentazione richiesta.- Attraverso l\u2019apposita sezione del sito internet del MIUR, il dipendente potr\u00e0 seguire l'iter del proprio contratto, per verificare se \u00e8 stato trasmesso al Tesoro per il pagamento e se \u00e8 stato registrato dalla Ragioneria. - Il Dirigente scolastico convalida il contratto, sottoscrive gli originali cartacei dei contartti e li convalida per la trasmissione, in altre parole collegandosi al SIDI autorizza la Segreteria scolastica a trasmettere il contratto al MEF. - La segreteria trasmette i contratti per via telematica anche alla Ragioneria provincialeLa segreteria trasmette i contratti per via telematica anche alla Ragioneria provinciale.\u00a0- Il Sistema informativo del Tesoro elabora il contratto ricevuto e dispone il pagamento dello stipendio.\n" } ] }, { "id": 544, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa si intende per\u00a0documentazione amministrativa? Da quali norme \u00e8 disciplinata?" }, { "from": "gpt", "value": "Il complesso sistema della Documentazione Amministrativa \u00e8 disciplinato dal Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 (Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa). La Documentazione Amministrativa Digitale \u00e8 disciplinata dal Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 (Codice dell'amministrazione digitale).\nIl gi\u00e0 citato Testo Unico disciplina:\u00a0\n" } ] }, { "id": 545, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A chi si applica la disciplina della documentazione amministrativa?" }, { "from": "gpt", "value": "La disciplina della documentazione amministrativa di cui al Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa) si applica a\u00a0:\n" } ] }, { "id": 546, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per la mia tesi di laurea devo prendere visione di alcuni documenti storici del Governo italiano: a chi posso rivolgermi?" }, { "from": "gpt", "value": "L'Archivio Centrale dello Stato ha il compito di conservare gli archivi prodotti\u00a0dagli organi e dagli uffici centrali dello Stato italiano nato con l'Unit\u00e0: un insieme di archivi e di carte che comprende, tra le fonti pi\u00f9 significative, la Costituzione italiana del 1948, la raccolta in originale delle leggi e decreti, i verbali della Presidenza del Consiglio dei Ministri, la documentazione delle grandi Commissioni d'inchiesta, lo stato civile dei Savoia e l'archivio della Real Casa, gli archivi dei tribunali militari e quelli fascisti, con le carte della segreteria particolare del duce.\nDalla home page del sito dell'Archivio Centrale dello Stato \u00e8 possibile accedere alle\u00a0informazioni relative a: patrimonio, recapiti, orari e servizi al pubblico tra i quali la consultazione on-line.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 547, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le modalit\u00e0 di trasmissione a terzi dei documenti amministrativi da parte della Pubblica Amministrazione procedente?" }, { "from": "gpt", "value": "Il caso \u00e8 disciplinato dall\u2019Articolo 15-bis\u00a0(Notificazioni di atti e documenti, comunicazioni ed avvisi) del Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445\u00a0(Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa).\nAlla notificazione di atti e di documenti da parte di organi delle\u00a0pubbliche amministrazioni a soggetti diversi dagli interessati o\u00a0da\u00a0persone\u00a0da\u00a0essi\u00a0delegate, nonch\u00e8 a comunicazioni ed avvisi circa il\u00a0 relativo contenuto, si applicano le disposizioni contenute nell'articolo\u00a0137,\u00a0terzo comma, del Codice di procedura civile. Nei biglietti\u00a0e\u00a0negli inviti\u00a0di\u00a0presentazione sono\u00a0indicate le informazioni strettamente necessarie a tale fine.\n" } ] }, { "id": 548, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Passaporto, carta d'identit\u00e0, codice fiscale, patente di guida, patente nautica, tessera sanitaria, autorizzazioni di polizia che tipo di documenti sono?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto\u00a0del Presidente\u00a0della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa) all'articolo 35 (Documenti di identit\u00e0 e di riconoscimento), comma 2, stabilisce l'equipollenza dei documenti di riconoscimento con il documento d'identit\u00e0 per eccellenza: la carta d'identit\u00e0: \"Sono equipollenti alla carta d'identit\u00e0 il passaporto, la patente di guida, la patente nautica, il libretto di pensione, il patentino di abilitazione alla conduzione di impianti termici, il porto d'armi, le tessere di riconoscimento, purch\u00e9 munite di fotografia e di timbro o di altra segnatura equivalente, rilasciate da un'amministrazione dello Stato\".\n" } ] }, { "id": 549, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove posso trovare documenti relativi alla storia del mio paese?" }, { "from": "gpt", "value": "Gli Archivi di Stato e le Soprintendenze Archivistiche dispongono di cataloghi online nei quali effettuare ricerche tra i documenti conservati.\n\tIn particolare, gli Archivi di Stato e le Sezioni di Archivio di Stato provvedono alla conservazione della documentazione statale, unitaria e preunitaria risalente all'Alto Medioevo, degli archivi notarili anteriori agli ultimi cento anni e degli archivi degli enti ecclesiastici e delle corporazioni religiose soppresse, i cui beni vennero confiscati dallo Stato.\n\tDalla pagina internet del SIAS (Sistema Informativo Archivi di Stato) \u00e8 possibile accedere alle banche dati degli Archivi di Stato italiani e fare ricerche sui complessi documentari e sui relativi inventari.\n\tAltra possibilit\u00e0 di ricerca \u00e8 offerta dalle Soprintendenze archivistiche attraverso il SIUSA (Sistema informativo unificato per le Soprintendenze archivistiche) che consente la ricerca sul patrimonio archivistico non statale pubblico e privato conservato al di fuori degli Archivi di Stato.\n" } ] }, { "id": 550, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un associazione di categoria\u00a0che riscontra difficolt\u00e0 nell'inserimento delle domande di nulla osta al lavoro per cittadini extracomunitari nel sito del Ministero dell'Interno,\u00a0a cui pu\u00f2 rivolgersi?" }, { "from": "gpt", "value": "E' disponibile\u00a0il numero verde 800.189.521\u00a0riservato alle associazioni di categoria, nonch\u00e9 un servizio di Help Desk dedicato, dove \u00e8 possibile segnalare problemi di registrazione. E'sufficiente compilare il modulo ed il servizio provveder\u00e0 a\u00a0contattare l'interessato appena possibile.\u00a0\n" } ] }, { "id": 551, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come si presenta la domanda di ricongiunzione dei contributi?" }, { "from": "gpt", "value": "La domanda di ricongiunzione deve essere presentata alla competente sede dell\u2019Istituto, Ente, Cassa, Fondo o gestione previdenziale nella quale si chiede di ricongiungere i diversi periodi.\n\u00a0La facolt\u00e0 di ricongiunzione dei vari periodi in un\u2019unica gestione pu\u00f2 essere esercitata una sola volta. Tale facolt\u00e0 pu\u00f2 essere esercitata una seconda volta:\n" } ] }, { "id": 552, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove sono disponibili informazioni aggiornate sulla donazione di organi, tessuti e cellule?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Centro Nazionale Trapianti\u00a0del\u00a0Ministero della Salute\u00a0fornisce\u00a0le informazioni\u00a0sulla donazione di organi, tessuti e cellule\u00a0e sulle Istituzioni e i\u00a0centri trapianti nel territorio, sulla normativa e la qualit\u00e0 e i risultati\u00a0.\u00a0 Il Portale fornisce anche servizi informativi al cittadino tra cui la possibilit\u00e0 di scrivere ad un esperto\u00a0e FAQ\u00a0. Per maggiori informazioni su come effettuare la dichiarazione di volont\u00e0 e la tutela del donatore consultare il sito web del Ministero della Salute.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 553, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per le lavoratrici donne del settore privato \u00e8 prevista la possibilit\u00e0 di conseguire anticipatamente la pensione,\u00a0optando per il sistema di calcolo contributivo?" }, { "from": "gpt", "value": "La\u00a0Legge 23 agosto 2004, n. 243, articolo 1 comma 9, in via sperimentale, fino al 31 dicembre 2015, conferma la possibilit\u00e0 di conseguire il diritto all'accesso al trattamento pensionistico di anzianit\u00e0, in presenza di un'anzianit\u00e0 contributiva pari o superiore a trentacinque anni e di un'et\u00e0 pari o superiore a 57 anni per le lavoratrici dipendenti e a 58 anni per le lavoratrici autonome, nei confronti delle lavoratrici che optano per una liquidazione del trattamento medesimo secondo le regole di calcolo contributivo previste dal Decreto Legislativo 30 aprile 1997, n. 180. Le finestre di apertura al raggiungimento dei requisiti sono equiparate a quelle per la pensione di vecchiaia.\nEntro il 31 dicembre 2015 il Governo verificher\u00e0 i risultati di\u00a0questa sperimentazione, al fine di una sua eventuale prosecuzione.\n" } ] }, { "id": 554, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali dotazioni di sicurezza \u00e8 necessario avere a bordo delle barche da diporto?" }, { "from": "gpt", "value": "Le dotazioni di sicurezza da tenere a bordo delle unit\u00e0 da diporto sono stabilite\u00a0in base alla distanza di navigazione dalla costa, secondo la tabella disponibile sul sito delle Capitanerie di porto\u00a0- Guardia costiera.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 555, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come posso sapere quali sono gli enti presso i quali \u00e8 possibile svolgere il\u00a0lavoro di pubblica utilit\u00e0?" }, { "from": "gpt", "value": "Il lavoro di pubblica utilit\u00e0\u00a0consiste nella prestazione di un\u2019attivit\u00e0 non retribuita\u00a0da \u00a0svolgere presso lo Stato, le regioni, le province, i comuni o presso enti e organizzazioni di assistenza sociale o volontariato, a favore di persone affette da HIV, portatori di handicap, malati, anziani, minori, ex detenuti, extracomunitari; o di attivit\u00e0 nel settore della protezione civile, della tutela del patrimonio pubblico e ambientale o\u00a0di altra attivit\u00e0 pertinente alla specifica professionalit\u00e0 del condannato.\u00a0\n\tL'elenco degli enti convenzionati presso i quali \u00e8 possibile svolgere il lavoro di pubblica utilit\u00e0 \u00e8 disponibile presso la Cancelleria dei Tribunali.\n\tPer ulteriori informazioni visionare la pagina dedicata del sito del Ministero della Giustizia.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 556, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove si possono\u00a0reperire dati sulle tossicodipendenze nei vari Paesi europei?" }, { "from": "gpt", "value": "I dati sono reperibili, in lingua inglese,\u00a0sul sito\u00a0dell\u2019\u00a0European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction (EMCDDA),\u00a0centro di riferimento per le informazioni sulla droga nell\u2019Unione europea. L\u2019Osservatorio raccoglie, analizza e divulga informazioni obiettive, affidabili e comparabili sulle droghe e le tossicodipendenze, cos\u00ec da disporre di un quadro unitario e circostanziato del fenomeno a livello europeo. Tra i destinatari principali\u00a0vi sono i responsabili politici nazionali, che si avvalgono di tali informazioni per elaborare strategie in materia di droga a livello nazionale e comunitario. Altri destinatari sono i professionisti ed i ricercatori operanti nel campo delle droghe e, pi\u00f9 in generale, i mezzi di comunicazione e l\u2019opinione pubblica europea.\u00a0L\u2019Osservatorio raccoglie le proprie informazioni principalmente attraverso la \u00abrete Reitox\u00bb, un gruppo di punti focali situati in ciascuno dei 28 Stati membri dell\u2019UE, in Norvegia, nei Paesi candidati all\u2019UE e presso la Commissione europea.\nPer approfondimenti:\u00a0Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze (OEDT)\n" } ] }, { "id": 557, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Che cos'\u00e8 il DURC?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Documento Unico di Regolarit\u00e0 Contributiva - DURC\u00a0\u00e8 un certificato che attesta contestualmente la regolarit\u00e0 di un'impresa nei pagamenti e negli adempimenti previdenziali, assistenziali e assicurativi, nonch\u00e8 in tutti gli altri obblighi previsti dalla normativa vigente nei confronti di Inps, Inail e Casse Edili verificati sulla base della rispettiva normativa di riferimento. Le imprese effettuano un'unica richiesta di rilascio della regolarit\u00e0 contributiva, anzich\u00e8 tre richieste come avveniva in passato. Per regolarit\u00e0 contributiva deve intendersi la correntezza nei pagamenti e negli adempimenti previdenziali, assistenziali ed assicurativi per tutti gli obblighi previsti dalla normativa vigente riferita all'intera situazione aziendale.\n" } ] }, { "id": 558, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Se vanto un credito nei confronti di una Pubblica Amministrazione posso ottenere il rilascio del DURC?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 13 bis, comma 5, del Decreto Legge 7 maggio 2012\u00a0n. 52\u00a0\u00a0e del Decreto Ministeriale 13 marzo 2013, prevede il rilascio del Documento Unico di Regolarit\u00e0 Contributiva (DURC) \u201cin presenza di una certificazione (\u2026) che attesti la sussistenza e l\u2019importo di crediti certi, liquidi ed esigibili vantati nei confronti delle pubbliche amministrazioni di importo almeno pari agli oneri contributivi accertati e non ancora versati da parte di un medesimo soggetto\u201d.\nSul punto \u00e8 intervenuta la Circolare n. 40 del 21/10/2013 del Ministero del Lavoro che chiarisce oggetto, ambito di applicazione e modalit\u00e0 di rilascio del DURC in questo caso.\n" } ] }, { "id": 559, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il decreto del fare ha innovato la materia del DURC?" }, { "from": "gpt", "value": "Si. Il Decreto Legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito con la legge 9 agosto 2013, n. 98 all'articolo 31 ha stabilito una serie di importanti novit\u00e0 in materia di DURC.\nLa validit\u00e0 del DURC passa da 90 a 120 giorni.\n\tIl DURC deve essere richiesto dalle pubbliche amministrazioni solo per le fasi fondamentali del contratto (e non pi\u00f9 per ciascuna fase della procedura di aggiudicazione e stipula).\n\tIl DURC \u00e8 sempre acquisito d\u2019ufficio dalle stazioni appaltanti utilizzando gli strumenti informatici ed \u00e8 valido anche per contratti pubblici diversi da quelli per cui \u00e8 stato richiesto.\n\tIn caso di mancanza dei requisiti per il rilascio del DURC, l\u2019invito alla regolarizzazione delle inadempienze deve essere trasmesso all\u2019interessato mediante PEC o per il tramite del consulente del lavoro.\n\tLa semplificazione \u00e8 estesa a tutti i casi in cui le pubbliche amministrazioni richiedono il DURC quali ad es. la concessione di benefici, di sovvenzioni, contributi, sussidi e finanziamenti previsti dalla normativa europea, nazionale e regionale.\nL'INAIL, con la nota del 20 settembre 2013, fornisce alcuni chiarimenti in merito alle modifiche alla disciplina del DURC, con particolare riferimento ai contratti pubblici, apportate dalla Legge 98/2013\n" } ] }, { "id": 560, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il Documento Unico di Regolarit\u00e0 Contributiva (DURC) \u00e8 autocertificabile?" }, { "from": "gpt", "value": "La Legge n. 183/2011 ha introdotto alcune novit\u00e0 in materia di Documento Unico di Regolarit\u00e0 Contributiva (DURC) introducendo l'art. 44 bis nel corpo del Decreto del Presidente della Repubblica\u00a028 dicembre 2000 n. 445.\n\tIl\u00a0Ministero del Lavoro con la\u00a0nota prot. 37/0000619/MA007.A001 del 16 gennaio 2012, ha precisato che l'art. 44 bis stabilisce semplicemente le modalit\u00e0 di acquisizione e gestione del DURC senza intaccare in alcun modo il principio secondo cui le valutazioni effettuate da un Organismo tecnico (Istituti previdenziali o Casse edili) non possono essere sostituite da una autodichiarazione, dal momento che implicano complesse valutazioni tecniche di natura contabile sulla correttezza della posizione contributiva\u00a0di una realt\u00e0 aziendale.\n\tIl DURC relativo al regolare versamento della contribuzione obbligatoria, pertanto, non \u00e8 un documento autocertificabile.\nIl legislatore ha previsto che il DURC debba sempre essere acquisito d\u2019ufficio dalle Amministrazioni procedenti, eccezion fatta per i casi in cui la specifica normativa di settore preveda la presentazione di una dichiarazione sostitutiva; in quest\u2019ultimo caso l\u2019Amministrazione sar\u00e0 tenuta a verificare la veridicit\u00e0 di quanto dichiarato dal privato ai sensi dell\u2019articolo 71 del D.P.R. n. 445/2000 (cfr. ad esempio l\u2019articolo 4, comma 14-bis, del Decreto legge 13 maggio 2011, n. 70 relativo all\u2019acquisto di beni e servizi di valore inferiore a 20.000 euro e circolare Ministero Infrastrutture n. 4536 del 30 ottobre 2012, punto 7).\n" } ] }, { "id": 561, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come si pu\u00f2 chiedere il DURC da consegnare ad un privato residente all'estero?" }, { "from": "gpt", "value": "Con comunicazione del 2 gennaio 2014 l'INAIL specifica che \u00e8 possibile richiedere, dall\u2019applicativo www.sportellounicoprevidenziale.it, il Durc \"estero\". L\u2019implementazione riguarda la possibilit\u00e0 per i soli utenti con profilo \"azienda\" e \"intermediario\" di richiedere un Durc da presentare esclusivamente a soggetti privati o amministrazioni esteri. Infatti, con la circolare n. 5/2012 del Ministero per la pubblica amministrazione e la semplificazione, il Dipartimento della Funzione Pubblica ha specificato che \"ove il privato chieda il rilascio di un certificato da consegnare ad altro privato residente all\u2019estero o ad un\u2019Amministrazione di un Paese diverso dall\u2019Italia, la dicitura prevista dall\u2019art. 40, comma 02, d.P.R. n. 445 del 2000 non deve essere apposta. In suo luogo, per evitare che tale certificato venga poi di fatto prodotto ad una Pubblica amministrazione italiana \u2013 e sia quindi nullo \u2013 deve essere apposta la dicitura \"ai sensi dell\u2019art. 40, d.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, il presente certificato \u00e8 rilasciato solo per l\u2019estero\u201d.\nPer richiedere il Durc \"estero\", l\u2019utente deve selezionare \"Altri usi consentiti dalla legge\" nel men\u00f9 \"Pratiche \u2013 Richiesta - Altra tipologia\", indicare nel campo a testo libero la \"specifica uso\" e valorizzare il flag \"DURC Estero\". Il certificato reca in calce la dicitura \"Ai sensi dell\u2019art. 40, d.P.R. 28 dicembre 2000, n. 445, il presente certificato \u00e8 rilasciato solo per l\u2019estero ed \u00e9 valido 120 giorni dalla data di emissione\".\n\tSul sito sono stati pubblicati il modulo unificato di richiesta quadro C aggiornato e le relative istruzioni per la compilazione.\n" } ] }, { "id": 562, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Esistono dei prodotti che non impattano sull'ambiente. Quali sono e come si riconoscono? C'\u00e8 un ente pubblico che li certifica?" }, { "from": "gpt", "value": "L'Ecolabel \u00e8 il marchio di cerificazione ambientale dei prodotti, che l'Unione Europea ha assegnato ad oggi ad un elenco di 26 categorie di prodotti,\u00a0selezionati da organismi indipendenti.\u00a0L'ente controllore \u00e8 il Comitato dell'Unione europea per il marchio di qualit\u00e0 ecologica (CUEME), con il sostegno della Commissione europea e di tutti gli Stati membri dell'Unione europea.\nIl marchio Ecolabel si riconosce dal simbolo del fiore ed \u00e8 nato per aiutare i consumatori europei a scegliere prodotti -e servizi- pi\u00f9 rispettosi dell'ambiente (elettrodomestici, apparecchiature ufficio, strutture ricettive turistiche, ecc.) Non vi rientrano i prodotti alimentari e farmaceutici.\nL'elenco completo dei prodotti e dei servizi che hanno ottenuto il marchio Ecolabel, in Italia,\u00a0\u00e8\u00a0 sul sito\u00a0dell\u2019Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale -\u00a0ISPRA.\n" } ] }, { "id": 563, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa bisogna fare per richiedere il marchio ECOLABEL?" }, { "from": "gpt", "value": "La domanda per ottenere il marchio Ecolabel, corredata della documentazione tecnica necessaria, deve essere presentata dal richiedente al Comitato Ecolabel-Ecoaudit. La documentazione tecnica consiste in un \"dossier\" contenente le dichiarazioni e i rapporti di prova riferiti al prodotto da etichettare. Per facilitare la redazione sono disponibili schede gi\u00e0 predisposte per ogni criterio di valutazione. I\nl marchio viene concesso a seguito dell\u2019esito positivo dell\u2019istruttoria condotta dal Comitato Ecolabel-Ecoaudit, che si avvale del supporto tecnico dell\u2019Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale\u00a0 -ISPRA, Servizio Interdipartimentale per le Certificazioni Ambientali. L\u2019istruttoria consiste nella verifica della conformit\u00e0 del prodotto/servizio ai criteri specifici. I tempi per l\u2019ottenimento del contratto d\u2019uso del marchio sono fissati in un massimo di tre mesi dalla consegna della domanda.\n" } ] }, { "id": 564, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono un immigrato che vive e lavora in Italia: vorrei sapere qual \u00e8 il modo pi\u00f9 conveniente per\u00a0inviare dei soldi alla mia famiglia che abita in Marocco." }, { "from": "gpt", "value": "Sul\u00a0sito mandasoldiacasa.it viene offerta ai migranti la\u00a0possibilit\u00e0 di conoscere le diverse modalit\u00e0 di invio delle rimesse e comparare\u00a0i costi dei servizi offerti dai diversi operatori del settore. Prima di scegliere come inviare una rimessa \u00e8 importante informarsi bene sull\u2019operatore, sullo strumento e sulle condizioni (costi, tempi, numero di sportelli nel paese di origine ecc.). Confrontare due o pi\u00f9 possibilit\u00e0 diverse \u00e8 sempre una buona regola ogni volta che vogliamo inviare del denaro. Inoltre, il database costruito attraverso le rilevazioni mensili del sito mandasoldiacasa.it consente di monitorare l'andamento delle diverse componenti del costo della rimessa nel tempo.\u00a0\n" } ] }, { "id": 565, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qual'\u00e8 la procedura di iscrizione all'elenco dei revisori dei conti degli Enti Locali e quali sono le modalit\u00e0 per la sua tenuta?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto del Ministero dell'Interno 15 febbraio 2012, n. 23\u00a0istituisce presso il Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli affari interni e territoriali -\u00a0l'Elenco dei revisori dei conti degli enti locali nel quale vengono\u00a0inseriti a richiesta, a livello regionale in relazione alla residenza anagrafica,\u00a0i soggetti iscritti nel Registro dei revisori legali.\nLa richiesta pu\u00f2 essere effettuata per l'inserimento\u00a0in una o piu' fasce di enti locali (in base alla popolazione del comune), fermo restando il possesso dei requisiti per l'inserimento in ciascuna fascia.\nLa richiesta d'inserimento nell'elenco dei revisori dei conti degli enti locali e' presentata al Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli affari interni e territoriali esclusivamente a mezzo di trasmissione telematica e con la compilazione e sottoscrizione, per firma digitale, di un apposito modello.\nIl 15 giugno 2012 \u00e8 stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana l'avviso pubblico per la presentazione delle domande con il termine per la presentazione delle stesse fissato\u00a0nei 30 giorni successivi alla pubblicazione dell'avviso in Gazzetta ufficiale. La procedura on line per la compilazione dei moduli prevede l'accesso alla home page del sito web della direzione centrale della Finanza locale.\nI revisori dei conti degli enti locali sono scelti, dall'elenco cos\u00ec formato, mediante estrazione a sorte.\nGli enti locali sono tenuti a dare comunicazione della scadenza dell'incarico del proprio organo di revisione economico finanziario alla Prefettura - Ufficio territoriale del governo della provincia di appartenenza. La Prefettura - Ufficio territoriale del governo comunica agli enti locali interessati il giorno in cui si procedera' alla scelta dei revisori presso la sede della stessa Prefettura. Nel giorno fissato ed in seduta pubblica\u00a0si procede all'estrazione a sorte,\u00a0tramite sistema informatico, dall'articolazione regionale dell'elenco ed in relazione a ciascuna fascia di enti locali dei nominativi dei componenti degli organi di revisione da rinnovare. Per ciascun componente dell'organo di revisione da rinnovare sono estratti,\u00a0tre nominativi (nel caso di eventuali rinuncie o impedimenti).\nMaggiori dettagli nella circolare del Ministero dell'Interno n. 7/2012.\n\tLa circolare contiene, come allegato, le \"Linee Guida per l'iscrizione dei revisori dei conti degli enti locali\".\n" } ] }, { "id": 566, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quando \u00e8 possibile iscriversi all'elenco dei revisori dei conti degli Enti Locali?" }, { "from": "gpt", "value": "Il 15 giugno 2012 \u00e8\u00a0stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana l'avviso pubblico per la presentazione delle domande per l\u2019inserimento nell\u2019elenco dei revisori dei conti degli enti locali per la fase di prima applicazione del Decreto del Ministero dell'Interno 15 febbraio 2012, n. 23. Il termine per la presentazione delle domande \u00e8 fissato entro i 30 giorni successivi alla pubblicazione dell'avviso in Gazzetta ufficiale.\nLa procedura on line per la compilazione dei moduli prevede l'accesso alla home page del sito web della Direzione centrale della Finanza locale.\u00a0Nella pagina internet\u00a0\u00e8 disponibile, oltre alle FAQ ed\u00a0al\u00a0 manuale per l'utente in formato pdf, anche\u00a0un audiovideo che guida alla compilazione e all'inoltro delle domande di iscrizione.\nCon Decreto del Ministero dell'Interno 22 aprile 2013 \u00e8 stata data pubblicit\u00e0 legale all'elenco dei revisori dei conti degli enti locali con efficacia dal 1 marzo 2013.\n" } ] }, { "id": 567, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come posso verificare l'effettiva iscrizione di una associzione nell'apposito registro di un'Associazione di promozione sociale?" }, { "from": "gpt", "value": "L'Elenco delle associazioni di promozione sociale \u00e8 disponibile, per la libera consultazione, sulla pagina\u00a0del Registro Nazionale delle associazioni di promozione sociale\u00a0del sito internet del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.\n" } ] }, { "id": 568, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Al fine di individuare una onlus a cui fare delle donazioni, esiste un\u00a0elenco di organizzazioni di utilit\u00e0 sociale?" }, { "from": "gpt", "value": "Sulla pagina \"Cooperazione Italiana allo Sviluppo\" del sito del ministero degli Esteri \u00e8 possibile reperire l'elenco delle principali Organizzazioni Non Governative\u00a0Idonee tra cui poter scegliere\u00a0quella preferita.\u00a0\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 569, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cos'\u00e8 l'endometriosi?" }, { "from": "gpt", "value": "L'endometriosi\u00a0\u00e8 una patologia che coinvolge la salute della donna e si manifesta con cisti endometriosiche, fibrosi, aderenze a volte di tale gravit\u00e0 da sovvertire l\u2019apparato riproduttivo della donna. La terapia, poich\u00e8 ancora\u00a0non \u00e8 definibile un trattamento standard, mira ad alleviare la sintomatologia anche se\u00a0sono possibili recidive della sintomatologia e/o delle lesioni.\nL'Endometriosi, a livello nazionale, ancora non risulta essere inserita nell'elenco delle\u00a0malattie\u00a0rare\u00a0che sono esenti dal pagamento del ticket sanitario, ma \u00e8 stata inserita il\u00a03 luglio 2012 nell'elenco delle malattie invalidanti di cui documentazione depositata (endometrisi da pagina 19\u00a0a pagina\u00a023) in audizione dal Presidente INPS. Per maggiori informazioni: Ministero della Salute - Endometriosi\n" } ] }, { "id": 570, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Se si vuole annullare una cartella di Equitalia come si deve procedere\u00a0?" }, { "from": "gpt", "value": "Se il cittadino ritiene non dovuta la richiesta contenuta nella cartella di pagamento o nell'avviso, non deve rivolgersi a Equitalia, ma chiedere l\u2019annullamento (sgravio) del debito direttamente all'ente creditore indicato sullo stesso documento, presentando domanda di autotutela.\nCon la domanda di autotutela il cittadino chiede all'ente creditore di correggere un errore. Anche se non c\u2019\u00e8 alcun termine per presentare la domanda, \u00e8 consigliabile agire tempestivamente per evitare che Equitalia attivi le procedure di riscossione. Lo stesso ente, dopo avere effettuato le verifiche, se riscontra che il cittadino ha ragione, adotta un provvedimento di sgravio comunicandolo a Equitalia.\nContestualmente alla domanda di autotutela, per evitare che, in attesa della risposta dell\u2019ente, le procedure di riscossione proseguano, \u00e8 necessario presentare una richiesta di sospensione.\nPer maggiori approfondimenti consultare la pagine dedicata sul sito di Equitalia\n" } ] }, { "id": 571, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come avvegono gli avvisi e solleciti da parte di Equitalia?" }, { "from": "gpt", "value": "Il cittadino viene informato in anticipo, con opportune comunicazioni, in merito a ogni azione che Equitalia per legge dovr\u00e0 compiere per recuperare quanto dovuto.\nIl sollecito, spedito per posta semplice, \u00e8 una sorta di \u2018promemoria\u2019 che viene inviato a chi ha un debito fino a 10 mila euro con l\u2019invito a mettersi in regola con i pagamenti.\nPer i debiti fino a mille euro non si procede alle azioni cautelari ed esecutive prima di 120 giorni dall\u2019invio, mediante posta ordinaria, di una comunicazione contenente il dettaglio del debito.\nIl\u00a0preavviso di fermo amministrativo \u00e8 un atto con cui si invita il debitore a mettersi in regola nei successivi 30 giorni\u00a0con l\u2019avvertenza che, in caso di mancato pagamento, si proceder\u00e0 all\u2019iscrizione del fermo amministrativo sul veicolo a motore di sua propriet\u00e0. Ai sensi del Decreto Legge 21 giugno 2013, n. 69 il cd. \"Decreto del Fare\", convertito con modificazioni dalla Legge 9 agosto 2013, n. 98 Il fermo non viene iscritto se il debitore dimostra, entro i 30 giorni, che il bene mobile \u00e8 strumentale all'attivit\u00e0 di impresa o della professione\nIl preavviso d\u2019ipoteca invita il debitore proprietario di un immobile a pagare le somme dovute entro 30 giorni, dopo i quali si proceder\u00e0 all\u2019iscrizione d\u2019ipoteca vera e propria.\nQuando Equitalia riceve in carico le somme dell\u2019accertamento esecutivo dall\u2019Agenzia delle Entrate \u00e8 tenuta a comunicarlo al cittadino tramite raccomandata. Tale\u00a0 obbligo viene meno quando esiste un fondato pericolo per il buon esito della riscossione: in questo caso la legge consente di procedere senza informativa.\nL\u2019avviso di intimazione viene notificato prima di iniziare l\u2019espropriazione forzata qualora sia decorso un anno dall\u2019invio della cartella senza che siano state fatte altre procedure. Dalla data di notifica dell\u2019avviso, il contribuente ha 5 giorni di tempo per effettuare il versamento di quanto dovuto, per chiedere di rateizzare o per domandare la sospensione della riscossione, dopodich\u00e9 Equitalia potr\u00e0 attivare le procedure non ancora intraprese.\nUna volta inviate queste comunicazioni e decorsi i termini, se le somme dovute continueranno a non essere pagate, Equitalia \u00e8 tenuta a procedere con le azioni di recupero previste dalla normativa.\n" } ] }, { "id": 572, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come procede Equitalia nella riscossione dei ruoli\u00a0?" }, { "from": "gpt", "value": "Dopo 60 giorni dalla notifica della cartella, se il cittadino non ha provveduto a pagare, non ha ottenuto una rateizzazione o non \u00e8 intervenuto un provvedimento di sospensione o annullamento del debito, Equitalia \u00e8 tenuta ad attivare alcune procedure a garanzia del credito degli enti impositori. Il contribuente viene comunque informato in anticipo, con opportune comunicazioni e avvisi, in merito a ogni azione che Equitalia per legge dovr\u00e0 compiere per recuperare quanto dovuto.\nProcedure cautelari\nIl fermo amministravo \u00e8 l\u2019atto con cui si dispone, previo avviso, il blocco dei veicoli intestati al debitore e si attua tramite iscrizione del provvedimento nel pubblico registro automobilistico (Pra).\u00a0 Se il cittadino salda il proprio debito, il fermo viene cancellato senza pagare nessuna spesa. Se, invece, il debito continua a non essere pagato, si potr\u00e0 sottoporre a pignoramento il veicolo fermato.\nL'ipoteca sugli immobili pu\u00f2 essere iscritta, sempre previa comunicazione scritta, per i debiti pi\u00f9 rilevanti, ma complessivamente non inferiori a 20 mila euro. Se anche dopo l\u2019iscrizione di ipoteca il contribuente non paga il proprio debito, Equitalia potr\u00e0 procedere alla vendita dell\u2019immobile, ma soltanto in presenza delle condizioni (vedi procedure esecuitve) previste dalla legge.\nProcedure esecutive\nPer il recupero delle somme iscritte a ruolo, la legge prevede la possibilit\u00e0 di procedere al pignoramento di beni mobili e immobili e alla loro messa in vendita all\u2019asta. Si d\u00e0 corso alle procedure esecutive solo per i debiti pi\u00f9 rilevanti per i quali persiste il mancato pagamento e soltanto in presenza delle condizioni stabilite dalla legge.\nPer maggiori informazioni consultare la pagina dedicata alle procedure di riscossione sul sito di Equitalia.\n\u00a0\n\u00a0\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 573, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come posso fare se ho difficolt\u00e0 a pagare una cartella esattoriale? E' possibile chiedere di pagarla a rate?" }, { "from": "gpt", "value": "E'\u00a0attribuita alle societa' del Gruppo Equitalia la competenza a rateizzare il pagamento delle somme iscritte a ruolo dagli organi statali, dalle agenzie istituite dallo Stato, dagli enti pubblici previdenziali e dagli altri enti creditori che affidano ad Equitalia la riscossione a mezzo ruolo.\nSe il cittadino si trova in difficolta' a saldare il debito in un'unica soluzione puo' chiedere a Equitalia la rateizzazione delle somme iscritte a ruolo. Alla luce di quanto previsto nel\u00a0DECRETO-LEGGE 21 giugno 2013, n. 69\u00a0e' possibile chiedere:\n\t\u00a0\n- un piano di rateazione ordinario fino a un massimo di 72 rate mensili (6 anni);\n- un piano di rateazione straordinario fino a un massimo di 120 rate mensili (10 anni), nei casi di grave e comprovata situazione di difficolta' legata alla congiuntura economica ed estranea alla propria responsabilita'.\nL'importo minimo di ogni rata e', salvo eccezioni, pari a 100 euro. I piani di rateazione sono alternativi per cui in caso di mancata concessione di una dilazione straordinaria, si puo' chiedere una rateazione ordinaria.\nAnche i contribuenti che hanno ottenuto un piano di dilazione in 72 rate mensili prima delle nuove disposizioni normative, possono chiedere di allungare la rateazione fino a 120 rate mensili (piano straordinario).\nI criteri per accedere a un piano di\u00a0 rateazione straordinario sono stati stabiliti da apposito decreto del Ministro dell'Economia e delle Finanze (Leggi il decreto).\n\u00a0\n\u00a0\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 574, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per i lavoratori ex INPDAP\u00a0 \u00e8 ancora possibile chiedere l'Equo indennizzo e la pensione privilegiata?" }, { "from": "gpt", "value": "Con l\u2019entrata in vigore della riforma, la competenza in materia di tutela delle infermit\u00e0 dipendenti da causa di servizio \u00e8 demandata, ove previsto, all\u2019assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali (gestita dall\u2019INAIL).\n\tSono stati abrogati gli istituti dell'accertamento della dipendenza\u00a0 dell'infermit\u00e0\u00a0 da\u00a0 causa di servizio, del rimborso delle spese di degenza per causa di servizio, dell'equo indennizzo e della pensione privilegiata.\n\tPer il personale appartenente alle Forze Armate (Esercito, Marina e Aeronautica), all\u2019Arma dei Carabinieri, alle Forze di Polizia ad ordinamento civile (Polizia di Stato, Corpo forestale dello Stato e Polizia Penitenziaria) e militare (Guardia di finanza), al Corpo nazionale dei vigili del fuoco e soccorso pubblico, il riconoscimento dell\u2019equo indennizzo e della pensione di privilegio continuano ad essere disciplinati dalla normativa vigente alla data di entrata in vigore del decreto legge n. 201/2011 (6 dicembre 2011).\n\tLa normativa previgente continua ad esplicare i suoi effetti anche\n" } ] }, { "id": 575, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa fare se si eredita un veicolo?" }, { "from": "gpt", "value": "Se si \u00e8 deciso di accettare un veicolo in eredit\u00e0 (anche in presenza di pi\u00f9 eredi), si deve provvedere a trascrivere al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) l'atto di accettazione autenticato - quindi con firma autenticata o accertata giudizialmente - \u00a0e ad aggiornare il certificato di propriet\u00e0 (CdP) e la carta di circolazione.\n\tQueste operazioni vengono effettuate attraverso la procedura di Sportello Telematico dell'Automobilista (STA) che consente di aggiornare, contestualmente ed in tempo reale, il Certificato di propriet\u00e0 e la carta di circolazione.\u00a0\n\tGli STA sono attivi presso gli Uffici Provinciali ACI-PRA, gli Uffici Provinciali del Dipartimento dei Trasporti Terrestri (DTT), le delegazioni ACI e le agenzie di pratiche automobilistiche abilitate.\n" } ] }, { "id": 576, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In qualit\u00e0 di erede si pu\u00f2 demolire il veicolo del defunto?" }, { "from": "gpt", "value": "L'erede pu\u00f2 demolire il veicolo del defunto, presentando una dichiarazione sostitutiva di atto notorio ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, nella quale si dichiara erede del defunto intestatario del veicolo da demolire.\nI documenti da presentare, in questo caso, sono oltre al libretto di circolazione e i documenti del veicolo anche una copia del certificato di morte, una copia di un documento d\u2019identit\u00e0 dell'erede ed una dichiarazione sostitutiva di quest'ultimo, firmata in originale .\u00a0\n\u00a0\nPer approfondimenti: ACI\n" } ] }, { "id": 577, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le pratiche e i documenti necessari in caso si riceva in eredit\u00e0 un veicolo?" }, { "from": "gpt", "value": "Per i veicoli e motoveicoli dotati di certificato di propriet\u00e0 con uno o al massimo due eredi senza ulteriore passaggio di propriet\u00e0 contestuale sono necessari: l'atto di accettazione dell\u2019eredit\u00e0, la sua trascrizione al Pubblico Registro Automobilistico, l\u2019aggiornamento del certificato di propriet\u00e0 (CdP) e della carta di circolazione.\n\tL\u2019erede deve sottoscrivere la dichiarazione di accettazione dell\u2019eredit\u00e0 davanti ad un soggetto abilitato ad autenticare la firma. In caso di pi\u00f9 eredi la dichiarazione di accettazione di eredit\u00e0 deve essere sottoscritta da tutti gli eredi.\n\tPresso gli STA, oltre che presso i Comuni (in quest'ultimo caso, pagando i diritti di segreteria) possono essere autenticate le firme sugli atti. Presso gli Uffici Provinciali dell'ACI (o del Dipartimento dei Trasporti Terrestri) le autentiche vengono effettuate gratuitamente. Rimangono sempre valide, ed a scelta del cittadino, le autentiche effettuate dai notai. Presso gli Uffici Provinciali ACI sono disponibili i modelli per la dichiarazione di accettazione di eredit\u00e0.\n\tLa trascrizione al PRA avviene attraverso la procedura di Sportello Telematico dell'Automobilista (STA) che consente di aggiornare, contestualmente ed in tempo reale, il certificato di propriet\u00e0 e la carta di circolazione.\u00a0\n\tGli STA sono attivi presso gli Uffici Provinciali ACI-PRA, gli Uffici Provinciali del Dipartimento dei Trasporti Terrestri (DTT), le delegazioni ACI e le agenzie di pratiche automobilistiche abilitate.\n\tPer approfondimenti:\u00a0ACI\n" } ] }, { "id": 578, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come procedere\u00a0in caso di vendita ad un terzo o di intestazione ad uno solo degli eredi del veicolo ricevuto in eredit\u00e0?" }, { "from": "gpt", "value": "In caso di vendita o di intestazione a solo uno degli eredi o ad un terzo soggetto, occorre richiedere due formalit\u00e0 al PRA: la prima, di successione a favore di tutti gli eredi; la seconda, di trasferimento della propriet\u00e0 a favore dell'erede o del terzo soggetto cui si vorr\u00e0 intestare il veicolo.\nE' possibile presentare al PRA un unico atto contenente sia l'accettazione di eredit\u00e0 da parte di tutti gli eredi, che la cessione/vendita della quota parte a favore dell'erede/terzo soggetto cui si intende intestare il veicolo.\nPer approfondimenti: ACI\n" } ] }, { "id": 579, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Si perde il diritto alla pensione di reversibilit\u00e0 se si rinuncia all'eredit\u00e0\u00a0?" }, { "from": "gpt", "value": "Quando vi sono i requisiti per la pensione di reversibilit\u00e0 non se ne perde il diritto se si rinuncia all'eredit\u00e0.\n\tSecondo quanto statuito dalla Corte Costituzionale, la pensione di reversibilit\u00e0 \u00e8 una forma di tutela previdenziale nella quale l\u2019evento protetto \u00e8\u00a0 un fatto naturale quale la morte che, secondo una presunzione legislativa, crea una situazione di bisogno per i familiari del defunto, i quali sono i soggetti protetti (Corte Costituzionale\u00a028.07.1987, n. 286).\n\tIl diritto alla pensione di reversibilit\u00e0 - sorto in capo ai superstiti, in presenza ovviamente dei requisiti legislativamente previsti - \u00e8 dunque un diritto che spetta automaticamente per legge iure proprio e non \u00e8 in connessione alcuna con la posizione riconosciuta ai medesimi soggetti quali eredi del defunto, con la conseguenza, pertanto, che la reversibilit\u00e0 della pensione spetter\u00e0 anche in presenza di rinuncia all\u2019eredit\u00e0.\u00a0\nPer approfondimenti:\nINPS\nCircolare INPS del 6 febbraio 1991, n.32\u00a0\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 580, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In cosa consiste l'accettazione di eredit\u00e0 con beneficio di inventario?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019accettazione con beneficio d\u2019inventario impedisce la confusione del patrimonio del de cuius (la persona defunta che ha lasciato un'eredit\u00e0) con quello dell\u2019erede e serve ad evitare che questi risponda ultra vires ( oltre le forze) dei debiti ereditari.\nL\u2019accettazione dell\u2019eredit\u00e0 con beneficio d\u2019inventario\u00a0(articolo 484 codice civile) \u00e8 un diritto esercitabile attraverso una dichiarazione resa con atto pubblico con cui l'erede dichiara di accettare con beneficio di inventario evitando, in tal modo, la confusione del suo patrimonio con quello del defunto (articolo 490 del codice civile).\nI\u00a0creditori potranno cos\u00ec aggredire soltanto il patrimonio ereditato dal de cuius.\nL'erede, infatti, dichiarando di accettare con beneficio d'inventario, conserva verso l'eredit\u00e0 tutti i diritti e tutti gli obblighi che aveva verso il defunto, tranne quelli che si sono estinti per effetto della morte, potr\u00e0 soddisfare i crediti che aveva nei confronti del defunto e non \u00e8 tenuto al pagamento dei debiti ereditari e dei legati oltre il valore dei beni a lui pervenuti.\n" } ] }, { "id": 581, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa si pu\u00f2 fare in caso di\u00a0errato calcolo del pedaggio autostradale?" }, { "from": "gpt", "value": "In caso di errato calcolo del pedaggio autostradale \u00e8 possibile presentare\u00a0reclamo ad Autostrade per l'Italia.\nQualora l'esito del reclamo non sia considerato soddisfacente, \u00e8 possibile accedere ad una procedura di conciliazione gratuita.\nLa domanda di conciliazione pu\u00f2 essere presentata unicamente compilando il\u00a0modulo predisposto, indicando la causale oggetto della tipologia di controversia e allegando copia del reclamo inviato ad Autostrade per l'Italia e della relativa risposta ricevuta.\nIl modulo \u00e8 disponibile presso:\n" } ] }, { "id": 582, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove trovo informazioni sulle date dell'Esame di Stato?" }, { "from": "gpt", "value": "Le informazioni sull'esame di Stato insieme al calendario della festivit\u00e0, sono pubblicate sul sito del MIUR.\n" } ] }, { "id": 583, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Da quanti componenti \u00e8 composta la commissione dell'esame di Stato del secondo ciclo?" }, { "from": "gpt", "value": "La commissione dell'esame di Stato e' composta da non piu' di sei commissari, dei quali il\u00a0cinquanta\u00a0 per cento interni e il restante cinquanta per cento esterni all'istituto, pi\u00f9 il presidente che deve essere esterno.\nLa normativa di riferimento \u00e8 l'articolo 4, comma 1 della Legge 10 dicembre 1997, n. 425.\n\tPer maggiori approfondimenti consultare la pagina dedicata sul sito del MIUR.\n" } ] }, { "id": 584, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Vorrei conoscere le modalit\u00e0 di svolgimento e di ammissione all'esame di Stato e le materie di quest'anno. Dove trovo tutte le informazioni?" }, { "from": "gpt", "value": "Sul\u00a0\u00a0sito del MIUR \u00e8 stata resa disponibile una pagina dedicata\u00a0agli esami di Stato che riporta le informazioni relative alle materie d'esame, alle date di svolgimento ed alla normativa.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 585, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Uno studente con cittadinanza non italiana che non ha frequentato in Italia il primo ciclo di istruzione pu\u00f2 sostenere l'Esame di Stato del secondo ciclo?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto Legislativo 17 ottobre 2005, n.226\u00a0(art. 1 comma 12) stabilisce che al secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione si acceda a seguito del superamento dell\u2019esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione.\n\tInoltre il Decreto del Presidente della Repubblica 22 giugno 2009, n.122 (art.1 comma 9) precisa che i minori con cittadinanza non italiana presenti sul territorio nazionale, in quanto soggetti all\u2019obbligo di istruzione ai sensi dell\u2019art. 45 del D.P.R. 31 agosto 1999, n. 394, sono valutati nelle forme e nei modi previsti per i cittadini italiani.\nTuttavia il MIUR ha precisato, con la circolare n. 465 del 27 gennaio 2012, che n\u00e8 il D. lgs. 226/2005, n\u00e9 il D.P.R. 122/2009 possono essere invocati per sostenere che gli studenti in oggetto debbano superare l\u2019esame di Stato conclusivo del primo ciclo per poter essere ammessi a quello conclusivo del secondo ciclo di istruzione.\n\tPer questi studenti si deve ritenere che i competenti collegi dei docenti abbiano gi\u00e0 valutato, all\u2019atto dell\u2019iscrizione alle classi degli istituti di istruzione secondaria, i corsi di studio seguiti nei Paesi di provenienza e i titoli di studio eventualmente posseduti, senza nulla eccepire circa il mancato possesso del diploma di licenza conclusivo del primo ciclo di istruzione previsto dal nostro ordinamento scolastico.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 586, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i codici nazionali\u00a0applicati per l'esenzione dal ticket e quali sono le categorie esenti per reddito?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Ministero della Salute pubblica, all'interno del proprio,\u00a0sito\u00a0una sezione esenzioni per reddito che indica le fasce delle categorie esenti in base alle condizioni personali, sociali e\u00a0reddituali, e che hanno\u00a0diritto all\u2019esenzione dalla partecipazione al costo del ticket\u00a0per le\u00a0prestazioni di diagnostica strumentale, di laboratorio o specialistiche ambulatoriali.\nSi specifica per\u00f2 che per avere informazioni sulle esenzioni dal ticket introdotte da norme regionali\u00a0gli assistiti dovranno rivolgersi alla Regione di appartenenza. Per maggiori informazioni: FAQ - esenzioni per reddito\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 587, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le visite, le analisi e gli accertamenti diagnostici gratuiti in gravidanza?\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Il\u00a0Ministero della Salute\u00a0precisa che le coppie che desiderano avere un bambino e le donne in stato di gravidanza hanno diritto ad eseguire gratuitamente, senza partecipazione alla spesa del ticket, alcune prestazioni specialistiche e diagnostiche utili per tutelare la loro salute e quella del nascituro.\nL\u2019elenco di tali prestazioni \u00e8 contenuto nel Decreto ministeriale del 10 settembre 1998.\nIn particolare, il Decreto prevede che siano erogate gratuitamente:\n" } ] }, { "id": 588, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il\u00a0paziente affetto da una malattia rara\u00a0ha diritto all'esenzione dal ticket?" }, { "from": "gpt", "value": "Sono erogate in esenzione tutte le prestazioni appropriate ed efficaci per il trattamento e il monitoraggio della malattia rara accertata e per la prevenzione degli ulteriori aggravamenti.\nIn considerazione dell\u2019onerosit\u00e0 e della complessit\u00e0 dell\u2019iter diagnostico per le malattie rare, l\u2019esenzione \u00e8 estesa anche ad indagini volte all'accertamento delle malattie rare ed alle indagini genetiche sui familiari dell'assistito.\nIl Decreto\u00a0del Ministero della\u00a0Sanit\u00e0\u00a0n. 279/2001\u00a0- \"Regolamento di istituzione della Rete nazionale delle malattie rare e di esenzione dalla partecipazione al costo delle relative prestazioni sanitarie\", indica che i presidi della Rete assicurano l'erogazione in regime di esenzione dalla partecipazione al costo delle prestazioni finalizzate alla diagnosi e, qualora necessarie, ai fini della diagnosi di malattia rara di origine ereditaria. Per maggiori informazioni: FAQ\u00a0- Malattie rare\n" } ] }, { "id": 589, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali\u00a0patologie croniche\u00a0danno diritto all'esenzione dal ticket e con quale codice?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Ministero della Salute\u00a0rende disponibile\u00a0la banca dati delle patologie\u00a0croniche\u00a0che danno diritto ad esenzione e permette di\u00a0conoscerne il relativo codice.\n\t\t\tL'esenzione deve essere richiesta all'Azienda Sanitaria Locale di residenza, presentando un certificato medico che attesti la presenza di una o pi\u00f9 malattie incluse nel Decreto Ministeriale 28 maggio 1999, n. 329\u00a0 e successive modifiche \"Regolamento recante norme di individuazione delle malattie croniche e invalidanti ai sensi dell'articolo 5, comma 1, lettera a), del decreto legislativo 29 aprile 1998, n. 124\" (GU n.226 del 25-9-1999 - Suppl. Ordinario n. 174 ). \n\t\t\tIl certificato deve essere rilasciato da un presidio ospedaliero o ambulatoriale pubblico. Per ulteriori informazioni consultare la\u00a0Guida all'esenzione\u00a0del Ministero della Salute.\n\t\t\tIl Ministero mette, inoltre,\u00a0a disposizione le FAQ sulle\u00a0esenzioni per patologie croniche.\n" } ] }, { "id": 590, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Nelle strutture sanitarie pubbliche\u00a0il test anti-HIV \u00e8 gratuito?" }, { "from": "gpt", "value": "Il test dell'HIV \u00e8 in grado di identificare la presenza di anticorpi specifici che l\u2019organismo produce nel caso in cui entra in contatto con questo virus,\u00a0non \u00e8 obbligatorio e nelle strutture sanitarie\u00a0pubbliche italiane\u00a0\u00e8\u00a0anche anonimo e\u00a0gratuito.\nPer eseguire il test\u00a0nella maggioranza dei centri non \u00e8 necessario presentare\u00a0l'impegativa medica.\nInoltre, le persone straniere prive del permesso di soggiorno hanno l'opportunit\u00e0\u00a0di\u00a0richiedere il test alle stesse condizioni dei cittadini residenti.\nPer maggiori informazioni consultare il sito web del\u00a0Ministero della Salute:\u00a0FAQ- HIV\n" } ] }, { "id": 591, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E'\u00a0possibile prendere la patente a 17 anni?" }, { "from": "gpt", "value": "No, con l'art. 16 della Legge del 29 luglio 2010, n.120\u00a0\u00e8 stato modificato l'art. 115 del Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285\u00a0\"Nuovo Codice della Strada\" e, con l'introduzione dei comma 1 bis, 1 ter, 1 quater, 1 quinquies, 1 sexies, 1 septies,\u00a0\u00e8 stata prevista la possibilit\u00e0 di guida assistita per i minori che hanno compiuto diciassette anni e che hanno la patente A, previo rilascio di un'autorizzazione (vecchio foglio rosa) alla motorizzazione civile competente territorialmente.\nNello specifico, ai minori che hanno compiuto diciassette anni e che sono titolari di patente di guida (patente A),\u00a0\u00e8 consentita a FINI DI ESERCITAZIONE la guida di autoveicoli di massa complessiva a pieno carico non superiore a 3,5 t, con esclusione del traino di qualunque tipo di rimorchio, e comunque nel rispetto dei limiti di potenza specifica riferita alla tara di cui all'articolo 117, comma 2-bis, purch\u00e8 accompagnati da un conducente titolare di patente di guida di categoria B o superiore da almeno dieci anni, previo rilascio di un'apposita autorizzazione da parte del competente ufficio del Dipartimento per i trasporti, la navigazione ed i sistemi informativi e statistici, su istanza presentata al medesimo ufficio dal genitore o dal legale rappresentante del minore.\nCon la pubblicazione in Gazzetta del Decreto Ministeriale 11 novembre 2011, n. 213 \u00e8 stato emanato il decreto attuativo del suddetto art. 115 del codice della strada che ha introdotto la cosiddetta guida accompagnata.\u00a0\nIl decreto,\u00a0entrato\u00a0in vigore il 21 aprile 2012,\u00a0pone ovviamente una serie di regole e le condizioni\u00a0da rispettare, illustrate dettagliatamente in una sezione web dedicata sul sito del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti\n" } ] }, { "id": 592, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono previste agevolazioni\u00a0in favore degli elettori disabili per consentire\u00a0l'esercizio del diritto di voto\u00a0nelle consultazioni elettorali?" }, { "from": "gpt", "value": "Si, sono previste agevolazioni in favore degli elettori disabili.\nLa Legge 5 febbario 1992, n.104 prevede all'articolo 29 che, in occasione di consultazioni elettorali, i comuni organizzino i servizi di trasporto pubblico in modo da facilitare agli elettori\u00a0con handicap\u00a0il raggiungimento del seggio elettorale.\nUn accompagnatore di fiducia, iscritto nelle liste elettorali, pu\u00f2 seguire in cabina i cittadini\u00a0con handicap,\u00a0impossibilitati ad esercitare autonomamente il diritto di voto.\n" } ] }, { "id": 593, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i requisiti professionali per poter aprire un'officina\u00a0che svolge attivit\u00e0 di\u00a0autoriparazione?" }, { "from": "gpt", "value": "L'esercizio dell'attivit\u00e0 di autoriparazione presuppone la designazione di un\u00a0responsabile tecnico che sia in possesso di requisiti personali e tecnico-professionali, come previsti dall'articolo 7 della Legge 122 del 05 febbraio 1992.\nRequisiti personali\nIl responsabile della gestione tecnica deve possedere i seguenti requisiti personali: \n" } ] }, { "id": 594, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono una ex parrucchiera che vorrebbe esercitare legalmente di casa in casa, senza avere un negozio fisso. Sarei interessata a lavorare con persone disabili, che non possono uscire da casa. Cosa si pu\u00f2 fare? quale procedura si deve seguire?" }, { "from": "gpt", "value": "La legge 23 dicembre 1970, n. 1142 e la legge 17 agosto 2005, n. 174\u00a0prevedono\u00a0che le attivit\u00e0 di parrucchiere uomo e donna e barbiere, siano esercitate in pubblico locale, al domicilio dell'esercente o in enti e istituti e sono disciplinate con apposito regolamento dai comuni.\n\tQueste attivit\u00e0 non possono essere esercitate in forma ambulante (comma 4 dell'articolo 2 della citata legge n. 174/2005), ma possono essere svolte al domicilio dell'esercente\u00a0ovvero presso la sede designata dal cliente, nel\u00a0 rispetto\u00a0 dei\u00a0 criteri\u00a0 stabiliti\u00a0 dalle leggi e dai regolamenti regionali.\u00a0\u00a0\n" } ] }, { "id": 595, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Vorrei sapere se i disabili possono usufruire di esoneri o riduzioni delle tasse universitarie\u00a0o di\u00a0altre agevolazioni economiche per l'iscrizione e la frequenza ai corsi universitari." }, { "from": "gpt", "value": "Le Universit\u00e0 italiane al fine di garantire il diritto allo studio agli studenti disabili e la loro piena partecipazione alla vita universitaria, cosi come previsto dalla Legge 5 febbraio 1992 n. 104 e dalla Legge 28 gennaio 1999 n. 17, riconoscono, dietro richiesta, diverse\u00a0 agevolazioni economiche:\n- esonero totale delle tasse universitarie per gli studenti disabili con invalidit\u00e0 riconosciuta pari o superiore al 66%, indipendentemente dalla condizione economica e dal merito\n\t- esonero parziale delle tasse universitarie a favore degli studenti con una invalidit\u00e0 riconosciuta tra il 45% e il 65%\n\t- offerta del servizio di ristorazione a tariffa agevolata\n\t- offerta di alloggio attrezzato anche per eventuale accompagnatore\n\t- maggiorazione degli importi delle borse di studio\n\t- rimborso spese viaggio e percorsi personalizzati\n\t- fornitura di supporti didattici, informatici e tecnologici utili a rendere gli studenti disabili il piu possibile autonomi e indipendenti\n\t- fornitura gratuita agli studenti ipovedenti, non vedenti e dislessici, dei testi universitari in formato elettronico e/o in braille\n\t\u00a0\n\tPer ulteriori informazioni, presentazione delle domande, pubblicazione dei bandi riguardanti il diritto allo studio, rivolgersi all\u2019ufficio disabilit\u00e0 della propria universit\u00e0.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 596, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Le barche da diporto sono obbligate ad esporre la bandiera nazionale ed eventualmente dove\u00a0va collocata." }, { "from": "gpt", "value": "L'esposizione della\u00a0bandiera non \u00e8 obbligatoria per i natanti (unit\u00e0 di lunghezza sino a\u00a010 metri) mentre lo \u00e8 per le imbarcazioni\u00a0(unit\u00e0 di lunghezza superiore a m.10,00 e non superiore a m.24,00).\n\tLa bandiera\u00a0pu\u00f2 essere esposta secondo le opportunit\u00e0 di bordo giacch\u00e8\u00a0non sussiste obbligo di specifica collocazione.Guardia Costiera - Maresicuro\u00a0- Bandiera\n" } ] }, { "id": 597, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quale normativa, oltre alla Legge 5 febbraio 1998, n. 22 disciplina l'esposizione delle bandiere?" }, { "from": "gpt", "value": "Oltre alla Legge 5 febbraio 1998, n. 22, \u00e8 in vigore il DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 7 aprile 2000, n. 121 \"Regolamento recante disciplina dell\u2019uso delle bandiere della Repubblica italiana e dell\u2019Unione europea da parte delle amministrazioni dello Stato e degli enti pubblici\" (Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 16 maggio 2000, n. 112). Esso in particolare\u00a0dispone al \"Capo IV - Disposizioni generali e finali\"\u00a0che:\n" } ] }, { "id": 598, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa si deve fare per avere l\u2019estratto dell'atto di nascita con i nomi dei genitori?\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019estratto per riassunto dell\u2019atto di nascita certifica il cognome, il o i prenome/i, il luogo, la data di nascita ed eventuali annotazioni marginali (matrimonio, decesso, ecc.). Possono essere inoltre indicate le generalit\u00e0 dei genitori su richiesta esplicita dell\u2019interessato. Ha validit\u00e0 di 6 mesi dalla data del rilascio.\nE\u2019 vietato alle Pubbliche Amministrazioni ed ai gestori di pubblici servizi richiedere ai cittadini e alle imprese la produzione di certificati / estratti. Le Pubbliche Amministrazioni ed i gestori di pubblici servizi sono tenuti:\n" } ] }, { "id": 599, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove e' possibile avere informazioni sull'etichettatura degli alimenti tradizionali?" }, { "from": "gpt", "value": "Il regolamento per la produzione, l'etichettatura e la vendita di prodotti alimentari e biologici \u00e8 disponibile sul sito del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.\u00a0\nNella sezione 'Qualit\u00e0 e Sicurezza' \u00e8 possibile reperire l'elenco dei Prodotti Agro-Alimentari Tradizionali.\u00a0\n" } ] }, { "id": 600, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come posso verificare la correttezza del versamento telematico del modello F24?" }, { "from": "gpt", "value": "I versamenti telematici si considerano effettuati solo nel caso in cui il saldo da pagare sia stato addebitato sul conto corrente bancario o postale indicato nel file trasmesso. Questo avviene se, alla data di esecuzione del versamento,\n" } ] }, { "id": 601, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come\u00a0si pu\u00f2 rimediare ad errori di compilazione del F24? In cosa si incorre?" }, { "from": "gpt", "value": "Gli errori che pi\u00f9 frequentemente si commettono nella compilazione dei modelli di versamento consistono nella sbagliata indicazione del:\n" } ] }, { "id": 602, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali tributi si possono pagare con il modello F24\u00a0?" }, { "from": "gpt", "value": "Il modello F24 deve essere utilizzato da tutti i contribuenti, titolari e non titolari di partita Iva, per il versamento di tributi, contributi e premi.\n\tIl modello \u00e8 definito \u201cunificato\u201d perch\u00e9 permette al contribuente di effettuare con un\u2019unica operazione il pagamento delle somme dovute, compensando il versamento con eventuali crediti.\n\tI contribuenti titolari di partita Iva hanno l\u2019obbligo di utilizzare, anche tramite intermediari (professionisti, associazioni di categoria, Caf, ecc.), modalit\u00e0 telematiche di pagamento.\n\tIl modello F24 va utilizzato per pagare:\n" } ] }, { "id": 603, "conversations": [ { "from": "human", "value": "L'azienda per la quale lavoro \u00e8 fallita. Come posso recuperare i crediti da lavoro che vanto nei suoi confronti?" }, { "from": "gpt", "value": "Per rivendicare i crediti vantati nei confronti delle aziende fallite, deve presentare ricorso al giudice fallimentare per essere ammesso al passivo.\n\tNel caso in cui, al termine della procedura fallimentare, i suoi crediti non venissero soddisfatti, e nell'ipotesi in cui nei crediti rientrasse anche il TFR, ha possibilit\u00e0 di presentare domanda all'INPS per accedere al Fondo di Garanzia (Legge 297/1982).\nPer approfondimenti:\u00a0\nScheda INPS\u00a0\u00a0\u00a0 Circolare INPS del 15/7/2008 n. 74\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0Circolare INPS del 4/3/2010 n. 32\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 604, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come si articola una procedura fallimentare?" }, { "from": "gpt", "value": "Preliminarmente, i soggetti cui la legge attribuisce le funzioni in merito ad una procedura fallimentare sono: il Tribunale fallimentare in composizione collegiale, il Giudice delegato al fallimento, il curatore ed il comitato dei creditori.\nLa procedura fallimentare si articola attraverso una serie di fasi:\n1) Istruttoria prefallimentare da parte del Tribunale competente: a seguito della presentazione di istanze di fallimento da parte dei creditori il Tribunale ordina all'imprenditore l'esibizione di tutta la documentazione utile attestante una situazione patrimoniale aggiornata, nonch\u00e9 i bilanci relativi agli ultimi tre esercizi (articolo 13, Decreto Legislativo 9 gennaio 2006, n. 5);\n\t\u00a0\n2)\u00a0Dichiarazione di fallimento: una volta appurato lo stato di insolvenza, l'imprenditore viene dichiarato fallito con sentenza\u00a0del Tribunale competente.\u00a0Tale provvedimento priva\u00a0il fallito dell\u2019amministrazione e della disponibilit\u00e0 dei beni in suo possesso, con decorrenza dalla data di deposito della sentenza\u00a0presso la\u00a0cancelleria del Tribunale che l'ha emessa.\u00a0Viene nominato un curatore che subentra nell\u2019amministrazione giuridica del patrimonio del fallito e nella disponibilit\u00e0 materiale dei beni, fatta eccezione per quelli strettamente personali. In tal modo viene assicurato il soddisfacimento dei creditori in sede di esecuzione concorsuale.\n3) Accertamento dello stato passivo: il giudice delegato dal Tribunale in composizione collegiale provvede sulle istanze di ammissione al fallimento depositate dai creditori in cancelleria,\u00a0ammette lo stato passivo predisposto in via provvisoria, e successivamente, sentiti il fallito e il curatore ed assunte informazioni dai creditori, provvede ad emettere in via defintitiva il decreto di esecutivit\u00e0 dello stato passivo.\n4)\u00a0Liquidazione dell\u2019attivo fallimentare: viene effettuata una ripartizione finale dell'attivo attraverso un preliminare programma di liquidazione da parte del curatore, consistente nella predisposizione di operazioni di vendita dei beni ai fini della relativa conversione in denaro. Effettuata la liquidazione viene presentato un rendiconto di gestione finale dal curatore al Giudice delegato, il quale sar\u00e0 tenuto a verificarlo ed approvarlo, liquidando il compenso al curatore medesimo.\n5) Distribuzione del ricavato tra i creditori del fallito: una volta liquidati i beni assoggettati alla procedura fallimentare, le somme ricavate debbono essere ripartite tra i creditori, previo preliminare parere del comitato dei creditori sul piano di riparto adottato dal curatore.\nUna volta che la ripartizione sia stata satisfattoria per i creditori e, comunque, anche ove non lo sia stata, ovvero quando \u00e8 appurata l'insufficienza del patrimonio attivo, con decreto del Tribunale viene dichiarata la chiusura del fallimento. Contro tale decreto \u00e8 ammesso reclamo dinanzi alla Corte di Appello. Il decreto di chiusura, dunque, una volta divenuto definitivo, ovvero quando sono decorsi i termini per l'eventuale impugnazione, determina la cessazione degli effetti della sentenza fallimentare sul patrimonio del fallito, il quale in tal modo riacquista la disponibilit\u00e0 giuridica e materiale del proprio patrimonio, ove residui.\n" } ] }, { "id": 605, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quando un imprenditore pu\u00f2 esser dichiarato fallito?" }, { "from": "gpt", "value": "Nel momento in cui \u00e8 provato lo stato d'insolvenza dell'imprenditore, viene dichiarato lo stato di fallimento con sentenza emessa dal Tribunale competente.\nLo stato di insolvenza si manifesta attraverso una serie di inadempimenti da parte dell'imprenditore ed altre circostanze esteriori che attestano l'incapacit\u00e0 di quest'ultimo\u00a0a far fronte alle proprie obbligazioni verso i creditori.\nVengono considerati soggetti al fallimento, secondo l'articolo 1 della Legge fallimentare, come innovata e modificata, tutti gli imprenditori, ad esclusione degli enti pubblici\u00a0e dei piccoli imprenditori, che esercitino un'attivit\u00e0 commerciale.\nTuttavia, non sono soggetti alle disposizioni sul fallimento e sul concordato preventivo gli imprenditori, i quali dimostrino il possesso congiunto dei seguenti requisiti:\na) nei 3 esercizi antecedenti la data di deposito dell'istanza di fallimento o dall'inizio dell'attivit\u00e0 se di durata inferiore, aver avuto un attivo patrimoniale complessivo annuo non superiore ad euro 300.000,00.\nb) nei 3 esercizi antecedenti la data di deposito dell'istanza di fallimento o dall'inizio dell'attivit\u00e0 se di durata inferiore, aver realizzato \u2013 in qualunque modo risulti \u2013 ricavi lordi per un ammontare complessivo annuo non superiore ad euro\u00a0200.000,00.\nc) avere un ammontare di debiti anche non scaduti non superiore a 500.000,00.\nNon si fa luogo alla dichiarazione di fallimento se l'ammontare dei debiti scaduti e non pagati risultanti dagli atti dell'istruttoria prefallimentare \u00e8 complessivamente inferiore ad euro\u00a030.000,00.\n\tTale importo \u00e8 periodicamente aggiornato con le modalit\u00e0 di cui al 3\u00b0 comma articolo 1\u00a0Legge Fallimentare\u00a0(art. 13 Decreto Legislativo 9 gennaio 2006, n. 5).\n" } ] }, { "id": 606, "conversations": [ { "from": "human", "value": "{{{domanda}}}" }, { "from": "gpt", "value": "{{{risposta}}}\n" } ] }, { "id": 607, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cos'\u00e8 l'AIFA?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019Agenzia Italiana del Farmaco\u00a0(AIFA) \u00e8 l'ente pubblico che garantisce l'accesso al farmaco per la difesa della salute.\nL'Agenzia ha diverse priorit\u00e0 strategiche tra cui l'unitariet\u00e0 sul territorio del sistema farmaceutico e il dialogo con le associazioni dei malati, con il mondo medico-scientifico e quello delle imprese produttive e distributive.\n\tAll'interno del portale web\u00a0dell'AIFA\u00a0sono a disposizione informazioni\u00a0sui farmaci in Italia, \u00e8 di facile e veloce consultazione\u00a0e\u00a0con diverse sezioni tra cui la\u00a0sezione\u00a0intitolata normativa di riferimento\u00a0e la\u00a0sezione per effettuare la ricerca di un farmaco intitolata \"Elenco farmaci autorizzati\".\n" } ] }, { "id": 608, "conversations": [ { "from": "human", "value": "La compilazione delle ricette prevede la sola denominazione del principio attivo contenuto nel farmaco?" }, { "from": "gpt", "value": "Il medico\u00a0e' tenuto ad indicare, nella ricetta del Servizio sanitario nazionale, la sola denominazione del principio attivo contenuto nel farmaco anche se ha facolta' di indicare\u00a0la denominazione di uno specifico medicinale a base dello stesso principio attivo.\nLe nuove modalit\u00e0 prescrittive sono previste dal DECRETO-LEGGE 6 luglio 2012, n. 95 \"Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini\" (Decreto-Legge convertito con modificazioni dalla L. 7 agosto 2012, n. 135), nello specifico si legga l\u2019art. 15, comma 11-bis, e il DECRETO-LEGGE 24 gennaio 2012, n. 1\u00a0 (Decreto-Legge convertito con modificazioni dalla L. 24 marzo 2012, n. 27) all'art. 11, comma 12.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 609, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Le farmacie possono avere orari flessibili e praticare sconti sui farmaci?" }, { "from": "gpt", "value": "Gli\u00a0orari\u00a0e i\u00a0turni\u00a0delle farmacie,\u00a0stabiliti\u00a0dalle\u00a0autorita' competenti ed\u00a0in base alla vigente normativa, non impediscono\u00a0l'apertura degli esercizi in orari diversi da quelli\u00a0obbligatori.\u00a0\n\tInoltre, le\u00a0farmacie possono praticare sconti sui prezzi di\u00a0prodotti e farmaci\u00a0pagati direttamente dai\u00a0clienti.\n\tLa normativa di riferimento \u00e8\u00a0il\u00a0\u00a0Decreto Legge del 24 gennaio 2012, n. 1\u00a0Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitivita' (Decreto-Legge convertito con modificazioni dalla L. 24 marzo 2012, n. 27),\u00a0si legga al Capo III \"Servizi professionali\" l'art. 11.\n" } ] }, { "id": 610, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come inviare un fax all'Inps?" }, { "from": "gpt", "value": "Per inviare una fax all'Inps esiste un fax verde ossia un fax centralizzato, il cui numero verde \u00e8: 800.803.164.\nVale per tutte le sedi Inps perch\u00e9\u00a0viene smistato telematicamente. E' importante scrivere nel fax la sede di riferimento territoriale, i dati personali e i recapiti telefonici. E' possibile utilizzare anche un frontespizio reperibile sul sito Inps nella sezione 'moduli'.\n" } ] }, { "id": 611, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali norme stabiliscono l'ammontare dei giorni di ferie e le modalit\u00e0 di fruizione?" }, { "from": "gpt", "value": "La materia delle ferie \u00e8 disciplinata - in generale -\u00a0dalle norme del\u00a0Codice Civile, dal Decreto Legislativo\u00a08 aprile 2003\u00a0n. 66, nonch\u00e9, dalle previsioni dei contratti collettivi di riferimento. Nella sua attuale formulazione\u00a0l'art. 10 del D. Lgs. n. 66/2003 (come modificato dal Decreto Legislativo\u00a019 luglio 2004, n. 213) dispone che, fermo\u00a0 restando quanto previsto dall'articolo n. 2109 del Codice Civile,\u00a0 il\u00a0 prestatore di lavoro ha diritto ad un periodo annuale di ferie retribuite non inferiore a quattro settimane, facendo per\u00f2 salvo quanto previsto dalla contrattazione collettiva di comparto alla quale, pertanto, \u00e8 opportuno,\u00a0fare riferimento.\n\tTale periodo, va goduto per almeno due settimane consecutive in caso di richiesta\u00a0 del\u00a0 lavoratore, nel corso dell'anno di maturazione e, per le\u00a0 restanti\u00a0 due\u00a0 settimane,\u00a0 nei\u00a0 18\u00a0 mesi\u00a0 successivi\u00a0 al\u00a0 termine dell'anno di maturazione.\n\t\u00a0\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 612, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Nel caso in cui il fermo amministrativo venga disposto come sanzione accessoria ad un'infrazione al codice della strada, qual'\u00e8 la procedura?" }, { "from": "gpt", "value": "Se il fermo amministrativo\u00a0\u00e8 applicato come sanzione accessoria di una multa per infrazione al codice della strada, esso viene disposto al momento dell\u2019accertamento della violazione.\nNel caso invece in cui venga sottoposto a fermo un mezzo come la moto o il ciclomotore, la rimozione e la custodia avvengono a cura dell\u2019organo di Polizia.\nNel caso di un\u00a0veicolo esso dovr\u00e0 esser affidato al proprietario, ovvero, se questi non \u00e8 presente al momento dell\u2019accertamento o non \u00e8 prontamente reperibile, al conducente o ad altri soggetti obbligati in solido presenti (usufruttuario, acquirente con patto di riservato dominio, utilizzatore a titolo di locazione finanziaria cio\u00e8 in regime di leasing, ecc.).\nSe il conducente \u00e8 minorenne, il veicolo deve essere sempre affidato a chi esercita la potest\u00e0 familiare o a chi ne fa le veci, se presente o prontamente reperibile.\nIn tutti i casi non pu\u00f2 assumere la custodia chi si trova in manifesto stato di ubriachezza o di intossicazione da sostanze stupefacenti, chi manifesta palese infermit\u00e0 mentale ovvero chi risulta essere sottoposto a misure di sicurezza detentive o a misure di prevenzione. L\u2019assenza di misure di sicurezza o di prevenzione deve essere accertata sulla base delle risultanze degli archivi della banca dati interforze di cui all\u2019articolo 8 della Legge\u00a01 aprile 1981, n. 121\u00a0ovvero, in caso di impossibilit\u00e0 momentanea di consultazione dei predetti archivi, pu\u00f2 formare oggetto di dichiarazione autocertificata da parte della persona alla quale \u00e8 affidato il veicolo sequestrato o fermato.\nSoltanto nel caso in cui i soggetti predetti rifiutino ovvero non abbiano i requisiti previsti per assumere la custodia, il veicolo fermato deve essere consegnato al custode-acquirente convenzionato e competente per territorio.\nIl veicolo sottoposto a sequestro o a fermo amministrativo deve essere depositato in un luogo di cui il custode abbia la disponibilit\u00e0, anche non esclusiva (ad esempio un giardino, anche condominiale, un garage privato, un fondo privato, anche non chiuso, ecc.), ovvero in un altro luogo, anche non di sua propriet\u00e0 esclusiva, purch\u00e9 non soggetto a pubblico passaggio (ad esempio presso un\u2019autorimessa pubblica, un soggetto autorizzato ad esercitare l\u2019attivit\u00e0 di custodia, un fondo privato concesso a titolo di cortesia o in comodato, ecc). Il luogo di custodia deve trovarsi nel territorio dello Stato in modo che l\u2019organo di polizia procedente abbia sempre la possibilit\u00e0 di controllare l\u2019esatto adempimento degli obblighi assunti dal custode.\nLa disponibilit\u00e0 del luogo nonch\u00e9 l\u2019idoneit\u00e0 dello stesso formano oggetto di dichiarazione autocertificata\u00a0 da parte della persona a cui il veicolo \u00e8 affidato\nIl\u00a0proprietario,\u00a0 il conducente del veicolo o gli altri obbligati in solido, sono obbligati all\u2019assunzione della custodia e non possono sottrarsi senza giustificato motivo. Pertanto, qualora non dispongano di un luogo di custodia, essi dovranno a\u00a0proprie cure e spese,\u00a0usufruire di\u00a0un deposito, di un\u2019autorimessa pubblica o di un altro spazio idoneo, posto in luogo non sottoposto a pubblico passaggio.\nPer maggiori informazioni \u00e8 possibile consultare il testo della\u00a0Circolare del Ministero dell'Interno n. 300/26711 del 21 settembre 2007\u00a0ed il nuovo Codice della Strada\u00a0(articolo 214).\n" } ] }, { "id": 613, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa\u00a0fare se viene\u00a0iscritto al PRA un fermo amministrativo su un\u00a0veicolo?" }, { "from": "gpt", "value": "L'iscrizione del fermo amministrativo al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) avviene su richiesta del concessionario per la riscossione di tributi o tasse\u00a0(Agenzie delle Entrate, Inps,\u00a0Regioni, Comuni) a seguito del mancato pagamento di un credito d'imposta (es. tasse rifiuti solidi, bollo auto, contributi Inps, Irpef, canone Rai, etc)\u00a0oppure per multe relative ad infrazioni al codice della stra, da parte dell\u2019intestatario del veicolo.\n\tSe \u00e8 iscritto un fermo amministrativo il veicolo non pu\u00f2 circolare, pena l\u2019applicazione di sanzioni pecuniarie, fino al momento in cui il debitore non salda il proprio debito e cancella con le spese previste per legge il provvedimento di fermo al PRA.\n\tLa cancellazione del fermo viene, invece, richiesta gratuitamente dal concessionario dei tributi in caso di annullamento del provvedimento per sgravio totale per indebito (ad es. vi \u00e8 stato un errore da parte del concessionario) o quando, successivamente all\u2019iscrizione del fermo, \u00e8 stato annotato un trasferimento di propriet\u00e0 con data dell\u2019atto di vendita anteriore a quella di iscrizione del fermo.\nPer approfondimenti: ACI\n" } ] }, { "id": 614, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Una volta estinto il debito presso il concessionario per la riscossione tributi, cosa fare e quanto costa cancellare dal PRA il fermo amministrativo?" }, { "from": "gpt", "value": "Per poter cancellare un fermo amministrativo occorre recarsi presso il Pubblico Registro Automobilistico dove il veicolo \u00e8 iscritto portando il provvedimento di revoca in originale contenente i dati del veicolo, del debitore e l'importo del credito di cui si richiede la cancellazione e il Certificato di Propriet\u00e0.\nIl provvedimento di revoca \u00e8 rilasciato dal Concessionario responsabile della riscossione del tributo nel momento in cui si salda il debito per il quale il fermo \u00e8 stato iscritto.\nNon sono pi\u00f9 dovute le spese di cancellazione a decorrere dal 13/07/2011, ad opera della Legge 106 del 12/07/2011 di conversione del decreto legge 70 del 13/05/2011 (allegato 1 alla legge 106/2011, articolo 7, comma 2, lettera gg - octies). Sul sito ACI sono riportati nello specifico gli importi da versare al PRA per la pratica di cancellazione del fermo amministrativo auto,\u00a0che sinteticamente riportiamo di seguito:\n-\u00a0\u00a0\u00a0 imposta di bollo: euro\u00a032,00 (se si utilizza il retro del Certificato di Propriet\u00e0 come nota di richiesta) oppure euro\u00a048,00 (se si utilizza il modello NP-3 come nota di richiesta).\nCon questa pratica viene pertanto cancellato definitivamente il fermo e viene rilasciato un nuovo Certificato di Propriet\u00e0.\nPer approfondimenti: ACI\n" } ] }, { "id": 615, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Che cos'\u00e8 il\u00a0fermo amministrativo di un veicolo?" }, { "from": "gpt", "value": "Il fermo amministrativo \u00e8 un atto disposto dalle amministrazioni creditrici (o dagli enti concessionari alla riscossione), autorizzate\u00a0dalla normativa\u00a0concernente la riscossione coattiva dei tributi (Decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602), in caso di mancato pagamento di tributi e tasse (ad esempio canone Rai, contributi Inps, bollo auto, TARSU, ICI, etc.) oppure di multe relative ad infrazioni al codice della strada.\nCon l'entrata in vigore del Decreto Legge\u00a0\u00a031 marzo 2010, n. 78 successivamente convertito in Legge\u00a0 30 luglio 2010, n. 122\u00a0 per espressa previsione all'articolo 29 del citato decreto, i debitori possono essere intimati con un atto formale costituito, a decorrere dal 1\u00b0 ottobre 2011, dal nuovo avviso di accertamento emesso dall'Agenzia delle Entrate (sostitutivo della cartella di pagamento) per quanto concerne i crediti erariali relativi alle imposte sui redditi (Irpef e relative addizionali, Ires, ritenute, imposte sostitutive, tassazione separata) all'Irap e all\u2019Iva e dall'ingiunzione di pagamento, emessa dai Comuni (o enti concessionari della riscossione del credito), per quel che riguarda le contravvenzioni al Codice della Strada.\nIn tal modo, il\u00a0Fermo amministrativo potr\u00e0 esser disposto decorsi 60 giorni dalla notifica dell'avviso di accertamento nel primo caso e decorsi 60 giorni\u00a0dalla notifica\u00a0dell'ingiunzione di pagamento nel secondo caso (articolo 50, Decreto del Presidente della Repubblica 29 settembre 1973, n. 602).\nNell'atto col quale viene disposto il fermo\u00a0dovranno esser espressamente contenuti\u00a0i suddetti\u00a0termini di decorrenza\u00a0decorsi i quali, in mancanza di pagamento o di proposizione del ricorso, sui beni mobili registrati del debitore e dei coobbligati verr\u00e0 effettuato il blocco amministrativo tramite iscrizione del provvedimento nei registri mobiliari (in questo caso presso il PRA - Pubblico Registro Automobilistico).\nLa legge prevede che del fermo venga data comunicazione al debitore, mentre nella prassi accade che, prima dell'iscrizione, gli enti addetti alla riscossione (in ossequio alla nota dell'Agenzia delle Entrate n. 57413/2003) possano emettere e notificare un preventivo \"preavviso di fermo\".\n\tSia il sollecito di pagamento che il preavviso di fermo devono indicare chiaramente la natura del debito, il numero dell'avviso di accertamento, la relata di notifica, l'importo dovuto nonch\u00e9 l'anno di riferimento (se presente nel ruolo).\n\tIl preavviso di fermo, in particolare, deve contenere un termine per pagare di 20 giorni, decorsi i quali il fermo diventa effettivo. In quest'ultimo caso per evitare il fermo conviene provvedere al pagamento presso gli enti addetti alla riscossione. L'importo comprender\u00e0 anche gli interessi di mora e le spese inerenti l'iscrizione del provvedimento.\nDisposto il fermo amministrativo,\u00a0la circolazione con mezzi ad esso sottoposti e' vietata e sanzionata, come stabilito dall'articolo 214, comma 8, del Codice della strada, che prevede in caso di violazione il pagamento di una multa variabile da euro euro 714,00 a euro 2.859,00\u00a0e la confisca dello stesso mezzo.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 616, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono previste agevolazioni pensionistiche in favore dei\u00a0genitori\u00a0di figli invalidi al 100% e con riconoscimento di handicap grave?" }, { "from": "gpt", "value": "La\u00a0normativa attuale non prevede particolari\u00a0agevolazioni pensionistiche per i lavoratori che assistono\u00a0figli disabili. Per\u00a0poter andare in pensione\u00a0\u00e8 necessario maturare i requisiti previsti dalla Legge.\n" } ] }, { "id": 617, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono un giovane che vuole avviare un'attivit\u00e0 d'impresa nel Lazio. Dove posso trovare informazioni su opportunit\u00e0 di finanziamento?\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Si possono trovare\u00a0informazioni sulle misure per incentivare la nuova imprenditorialit\u00e0 giovanile e femminile, contattando l'Agenzia Nazionale per l'Attrazione degli Investimenti e lo Sviluppo d'Impresa.\u00a0\u00a0Pu\u00f2, inoltre, essere di utilit\u00e0 consultare anche la sezione autoimprenditorialit\u00e0 del sito.\nPer quanto concerne, invece, la ricerca di informazioni aggiornate sui bandi resi disponibili dall\u2019UE nell\u2019ambito dei vari Programmi in corso, Le suggeriamo di consultare i seguenti siti istituzionali: Lazio\u00a0 Europa\u00a0; Informaeuropa.\u00a0\nInfine, di interesse generale sul tema dello sviluppo di nuova imprenditoria, pu\u00f2 risultare la consultazione del sito web del BIC Lazio.\n" } ] }, { "id": 618, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove si possono trovare informazioni relative ai programmi europei nel settore della cooperazione giudiziaria in ambito\u00a0civile e penale all'interno\u00a0dell'Unione europea?" }, { "from": "gpt", "value": "Sul proprio sito web, la Direzione Generale Giustizia della Commissione europea fornisce informazioni sulla politica europea nel settore della cooperazione giudiziaria in ambito\u00a0civile e penale, asilo, terrorismo, criminalit\u00e0 organizzata, lotta al traffico di droga, diritti fondamentali, protezione dei dati e controllo alle frontiere esterne dell'Unione europea. Il sito, inoltre, contiene informazioni\u00a0sulle possibilit\u00e0 di finanziamenti europei nei settori sopra indicati.\n" } ] }, { "id": 619, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove \u00e8 possibile trovare le informazioni relative ai finanziamenti della Commissione europea nel settore degli aiuti umanitari?" }, { "from": "gpt", "value": "Sul proprio sito web\u00a0(in inglese)\u00a0la Direzione Generale Aiuti Umanitari e Protezione Civile della Commissione europea fornisce informazioni sulla politica europea nel settore degli aiuti umanitari. Una sezione del sito \u00e8 dedicata alle opportunit\u00e0 di finanziamento nel settore.\nPer approfondimenti: Unione Europea - Settori di attivit\u00e0 - Aiuti Umanitari\n" } ] }, { "id": 620, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove si possono trovare informazioni sui finanziamenti della Commissione europea nel settore del commercio?" }, { "from": "gpt", "value": "Sul proprio sito web (in lingua inglese)\u00a0la Direzione Generale Commercio della Commissione europea fornisce informazioni sulla politica europea in materia di commercio estero. La Direzione Generale copre tutte le aree di attivit\u00e0 dai beni prodotti ai servizi, dalla propriet\u00e0 intellettuale agli investimenti.\n\tIl sito contiene, inoltre, una sezione dedicata alle gare di appalto (in inglese)\u00a0pubblicate dalla Commissione europea nel settore.\n" } ] }, { "id": 621, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove posso trovare informazioni\u00a0relative al programma Life dell'Unione europea?" }, { "from": "gpt", "value": "Il sito web della Direzione Generale Ambiente della Commissione europea fornisce informazioni sulla politica europea nel settore ambiente. Il sito contiene una sezione dedicata alle opportunit\u00e0 di finanziamenti europei nel settore ambiente all'interno della quale si possono trovare le informazioni relative al programma Life\u00a0anche sul sito del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio del Mare.\n" } ] }, { "id": 622, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove posso trovare informazioni relative ai finanziamenti europei nel settore dell'energia?" }, { "from": "gpt", "value": "Il sito web della Direzione Generale Energia e Trasporti della Commissione europea fornisce informazioni sui contributi\u00a0europei nel settore dell'energia.\n" } ] }, { "id": 623, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove si possono trovare informazioni sui finanziamenti europei\u00a0destinati al\u00a0settore dell'istruzione?" }, { "from": "gpt", "value": "Le informazioni sui finanziamenti europei nel settore dell'istruzione e della formazione professionale sono disponibili sul sito (in inglese)\u00a0della Direzione Generale Istruzione e Cultura della Commissione europea, oppure sul sito ufficiale dell'Unione Europea Europa.eu\nUlteriori informazioni possono essere richieste ai centri Europe Direct in Italia.\n" } ] }, { "id": 624, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove\u00a0\u00e8 possibile\u00a0trovare informazioni sui finanziamenti europei nel settore della ricerca?" }, { "from": "gpt", "value": "Il sito della Commissione Europea - Ricerca e Innovazione\u00a0fornisce informazioni\u00a0sulla politica europea nel settore della\u00a0ricerca.\u00a0La Direzione Generale della Ricerca e dell'Innovazione si occupa di elaborare e attuare la politica europea in materia di ricerca e innovazione con l'intento di realizzare gli obiettivi della strategia Europa 2020 e dell'iniziativa \"Unione dell'innovazione\". La DG sostiene la ricerca e l'innovazione mediante i programmi quadro europei, coordina e sostiene i programmi regionali di ricerca e innovazione e promuove lo Spazio europeo della ricerca favorendo la libera circolazione dei ricercatori e delle conoscenze e la cooperazione internazionale tra le organizzazioni e i ricercatori europei.\nAnche il sito CORDIS della Commissione Europea fornisce informazioni dettagliate sui finanziamenti europei nel settore della ricerca e dello sviluppo tecnologico.\n" } ] }, { "id": 625, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove si possono trovare informazioni sui finanziamenti europei nel settore della salute e della protezione dei consumatori?" }, { "from": "gpt", "value": "Il\u00a0sito web (in inglese, francese e\u00a0tedesco)\u00a0della Direzione Generale salute e consumatori della Commissione europea fornisce informazioni sulla politica europea nel settore della salute e della protezione dei consumatori e sui finanziamenti europei disponibili in questo settore.\n" } ] }, { "id": 626, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove posso trovare informazioni sui finanziamenti europei per le imprese nel settore del turismo?" }, { "from": "gpt", "value": "Il sito web della Direzione Generale Impresa e Industria della Commissione europea fornisce informazioni sulla politica europea in materia di industria nei diversi\u00a0settori. Apposite sezioni sono\u00a0dedicate\u00a0ad Appalti e sovvenzioni ed alle Gare d'appalto.\n\tAltre informazioni\u00a0possono essere richieste\u00a0agli\u00a0uffici della\u00a0Rappresentanza in Italia della\u00a0Commissione europea.\u00a0\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 627, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono un giovane imprenditore. Esistono programmi europei di scambio per imprenditori?" }, { "from": "gpt", "value": "Il programma Erasmus per Giovani Imprenditori \u00e8 un\u00a0programma di scambio dell\u2019Unione Europea che ha come obiettivo quello di aiutare nuovi imprenditori ad acquisire le competenze necessarie per gestire una piccola e media impresa offrendo loro la possibilit\u00e0 di trascorrere del tempo in un altro paese europeo presso un imprenditore gi\u00e0 affermato. Il programma facilita l\u2019accesso a nuovi mercati e la ricerca di potenziali partner commerciali, rafforza i network di imprenditori e PMI, permette a imprenditori affermati di sviluppare nuove relazioni commerciali e scoprire opportunit\u00e0 di mercato in un altro paese europeo. Possono partecipare nuovi imprenditori ed imprenditori gi\u00e0 affermati.\u00a0Disponibile una guida al programma in inglese, francese e tedesco.\n" } ] }, { "id": 628, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Vorrei conoscere la procedura e i requisiti per poter ottenere dei finanziamenti per avviare un'attivit\u00e0 imprenditoriale." }, { "from": "gpt", "value": "L'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa - Invitalia - agisce su mandato del Governo per accrescere la competitivit\u00e0 del Paese, in particolare del Mezzogiorno, e per sostenere i settori strategici per lo sviluppo. I suoi obiettivi prioritari sono: favorire l'attrazione di investimenti esteri, sostenere l'innovazione e la crescita del sistema produttivo, valorizzare le potenzialit\u00e0 dei territori.\n\tInvitalia fornisce finanziamenti per il lavoro autonomo, la microimpresa e il franchising. I requisiti e le modalit\u00e0 di accesso ai finanziamenti cambiano in base alla tipologia di investimento.\n\tE' possibile ricevere ulteriori informazioni e scaricare il materiale consultando i seguenti link:\u00a0LAVORO AUTONOMO;\u00a0\u00a0MICROIMPRESA;\u00a0\u00a0FRANCHISING.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 629, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono\u00a0disponibili aiuti alla piccole e medie imprese per l'acquisto di macchinari e attrezzature?" }, { "from": "gpt", "value": "Da febbraio 2014 e' disponibile un plafond di 2,5 miliardi di euro destinato a sostenere l\u2019accesso al credito delle micro, piccole e medie imprese per il finanziamento\u00a0di investimenti in macchinari, impianti, attrezzature e beni strumentali.\u00a0\nUn'apposita Convenzione tra Cassa Depositi e Prestiti, Ministero dello Sviluppo Economico e ABI definisce le linee guida e le regole applicative per l\u2019utilizzo delle risorse.\n\tSulla pagina dedicata del sito della Cassa Depositi e Prestiti, sono disponibili informazioni e contatti.\nPer attivare i finanziamenti, le PMI interessate potranno rivolgersi alle Banche e agli Intermediari Finanziari aderenti al Plafond Beni Strumentali.\n" } ] }, { "id": 630, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Ho una piccola impresa e ho difficolt\u00e0 ad accedere ad un finanziamento. Posso trovare chi mi aiuta a fornire maggiori garanzie?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Fondo di Garanzia per le PMI garantisce una parte del finanziamento per qualsiasi tipo di operazione finanziaria \u2013 ricorso al credito a breve, medio e lungo termine, operazioni di piccolo importo, acquisizione di partecipazioni, prestiti partecipativi, ecc. \u2013 che sia collegata allo sviluppo delle piccole e medie imprese e in particolare a progetti di innovazione di prodotti, servizi e processi aziendali.\u00a0 L\u2019intervento del Fondo assistito dalla garanzia dello Stato abbatte il rischio sull\u2019importo garantito fino a 1,5 milioni di euro, facilitando l\u2019accesso al credito.\n" } ] }, { "id": 631, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Ho una piccola impresa e vorrei ottenere un finanziamento a condizioni favorevoli. Ho strumenti a mia disposizione?" }, { "from": "gpt", "value": "Per ottenere un finanziamento per una durata superiore ai 12 mesi, in aggiunta agli strumenti abitualmente offerti, la Banca alla quale ci si rivolge, pu\u00f2 attingere agli 8 miliardi di euro messi a disposizione dalla Cassa depositi e prestiti, a condizioni particolari. Per essere certi che i benefici si ripercuotano sul tasso applicato all'azienda, la banca, nel contratto che stipuler\u00e0 con l'impresa, render\u00e0 noto il ricorso ai fondi della Cassa depositi e prestiti e il relativo costo di raccolta sostenuto. Inoltre la SACE potr\u00e0 garantire alla banca fino alla met\u00e0 del finanziamento, aiutando cos\u00ec l'impresa ad ottenerlo pi\u00f9 facilmente. \nIl vantaggio per l'impresa \u00e8 di poter usufruire di prestiti superiori ai 12 mesi a condizioni favorevoli. Occorre controllare che la banca prescelta abbia aderito all\u2019iniziativa.\u00a0\u00a0\nInformazioni sulla brochure Reagire alla crisi: credito e liquidit\u00e0 per imprese e famiglie\u00a0e sul\u00a0sito\u00a0della Cassa depositi e prestiti.\nInoltre, il Decreto 21 giugno 2013 n. 69 all'articolo 2 stabilisce che sono disponibili aiuti per l'acquisto di macchinari, impianti e attrezzature da parte di micro, piccole e medie imprese.\n" } ] }, { "id": 632, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le tipologie di firma elettronica individuate dal Codice dell\u2019Amministrazione Digitale?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Codice dell\u2019Amministrazione Digitale \u2013 CAD (Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 e come modificato ed integrato dal Decreto Legislativo 30 dicembre 2010, n. 235), ha uniformato il sistema della sottoscrizione elettronica al quadro comunitario per le firme elettroniche tracciato dalla Direttiva 1999/93/CE. L\u2019assetto delineato dal CAD trova , poi, specificazione nel Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 22 febbraio 2013 che fissa le nuove regole tecniche in materia di generazione, apposizione e verifica delle firme elettroniche avanzate, qualificate e digitali.\n" } ] }, { "id": 633, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In cosa consistono e\u00a0chi pu\u00f2 utilizzare i servizi\u00a0 telematici Fisconline?" }, { "from": "gpt", "value": "Fisconline \u00e8 il servizio dedicato:\n\u2022 ai contribuenti persone fisiche (compresi i cittadini italiani residenti all\u2019estero) che non hanno i requisiti per essere abilitati al canale Entratel\n\u2022 alle societ\u00e0 e agli enti che presentano la dichiarazione dei sostituti d\u2019imposta (mod. 770 Semplificato) per un numero massimo di 20 soggetti.\nGrazie a questo servizio, i contribuenti consultano i propri dati anagrafici e reddituali ed effettuano on- line e autonomamente i principali adempimenti fiscali (ad esempio, la presentazione delle dichiarazioni, il pagamento delle imposte e la registrazione dei contratti di locazione).\nPer accedere ai servizi tramite il canale Fisconline, \u00e8 necessario essere in possesso del codice Pin.\nPer maggiori informazioni consultare l'Annuario del contribuente 2013\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 634, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Una casalinga che non ha mai avuto alcun rapporto di lavoro potr\u00e0 avere una pensione? Se s\u00ec, a chi deve rivolgersi per ottenerla?" }, { "from": "gpt", "value": "Le persone che svolgono lavori di cura non retribuiti derivanti da responsabilit\u00e0 familiari possono iscriversi al Fondo\u00a0casalinghe, istituito dal 1.1.1997, presso l'INPS.\nPossono iscriversi al nuovo fondo di previdenza, i soggetti di entrambi i sessi e di et\u00e0 compresa fra quella prevista dalle norme sull\u2019avviamento al lavoro (15 anni) e i 65 anni di et\u00e0 se:\n" } ] }, { "id": 635, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa finanzia il Fondo Kyoto?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Fondo Kyoto, istituito presso la Cassa Depositi e Prestiti,\u00a0\u00e8\u00a0un fondo rotativo, dell'ammontare complessivo di circa 600 milioni di euro, per il finanziamento delle misure di riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra, finalizzate all'attuazione del Protocollo di Kyoto.\nLa durata dei finanziamenti \u00e8 compresa fra 3 e 6 anni (tra 3 e 15 anni per i soggetti pubblici).\u00a0Ai finanziamenti agevolati \u00e8 applicato un tasso di interesse dello 0,50%.\nGli interventi finanziabili sono indicati dettagliatamente alla pagina internet dedicata.\n" } ] }, { "id": 636, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Ho sentito parlare del Fondo Kyoto: chi sono i soggetti beneficiari dei finanziamenti?" }, { "from": "gpt", "value": "Presso la Cassa Depositi e Prestiti \u00e8 istituito un fondo rotativo, dell'ammontare complessivo di circa 600 milioni di euro, per il finanziamento delle misure di riduzione delle emissioni dei gas a effetto serra, finalizzate all'attuazione del Protocollo di Kyoto.\nI soggetti beneficiari del finanziamento sono: persone fisiche;\u00a0compropriet\u00e0; imprese; energy service company; persone giuridiche private; soggetti pubblici;\u00a0condomini\u00a0- comunioni.\nL'elenco con le indicazioni per ogni soggetto\u00a0\u00e8 consultabile alla pagina internet dedicata.\u00a0\n" } ] }, { "id": 637, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Le famiglie che recentemente\u00a0hanno avuto un bambino\u00a0possono ottenere un prestito garantito? E con quali modalit\u00e0?" }, { "from": "gpt", "value": "I\u00a0genitori dei bambini nati o adottati negli anni 2012, 2013 e 2014 possono richiedere un prestito al \"Fondo di credito per nuovi nati\" per un ammontare massimo\u00a0di 5.000 euro da restituire in 5 anni.\nIl prestito \u00e8 finalizzato ad agevolare le famiglie nel momento in cui devono far fronte alle pi\u00f9 comuni spese legate alla nascita e all'assistenza dei nuovi figli.\nLe famiglie che desiderano ottenere il finanziamento possono rivolgersi ad una delle banche o ad uno degli intermediari finanziari che hanno aderito all\u2019iniziativa, il cui elenco, continuamente aggiornato, \u00e8 pubblicato sul sito dedicato al Fondo nuovi nati. La domanda\u00a0deve essere presentata entro il 30 giugno dell\u2019anno successivo a quello di nascita o di adozione, compilando direttamente presso l'organizzazione finanziara prescelta l\u2019apposito modulo nel quale viene autocertificato il possesso dei requisiti.\nPer maggiori informazioni si segnala il Protocollo d'intesa tra il Ministero per le politiche familiari e l'ABI firmato il 31 luglio 2012 dal Ministro delegato alle politiche della famiglia e dal Presidente dell'ABI (Associazione Bancaria Italiana).\n" } ] }, { "id": 638, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono un impresario edile, dovendo assumere dei giovani operai vorrei avere informazioni sull'obbligo formativo delle 16 ore." }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019innovazione contrattuale delle 16 ore di formazione, introdotta nei Contratti Collettivi di Lavoro (Edili Industria, Edili Artigiani, Edili PMI, Edili Cooperative) sottoscritti nel periodo giugno-luglio 2008 prevede che, con decorrenza dal 1\u00b0 gennaio 2009, ciascun lavoratore al primo ingresso nel settore riceva, prima dell\u2019assunzione in impresa, una formazione professionale ed alla sicurezza presso la locale Scuola Edile. L\u2019impresa \u00e8 tenuta ad effettuare la comunicazione preassuntiva alla locale Cassa Edile con tre giorni di anticipo.\n\tSul sito dedicato alle 16 ore sono disponibili tutte le informazioni utili, la normativa e l'accesso alle schede con le informazioni relative alle scuole edili ed ai calendari dei corsi.\n" } ] }, { "id": 639, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Ci sono dei corsi di formazione per diventare operatrice di un Centro antiviolenza?" }, { "from": "gpt", "value": "Molti centri antiviolenza organizzano, con cadenza variabile, dei corsi di formazione destinati alle operatrici e alle volontarie che opereranno presso il centro stesso.\n\tE' \u00a0consigliabile, quindi,\u00a0prendere contatto direttamente con il/i centro/i pi\u00f9 vicino/i e chiedere loro se \u00e8 in programma un corso ed eventualmente segnalare la propria disponibilit\u00e0 a seguirlo.\u00a0\n\tSi possono \u00a0trovare tutti i riferimenti utili\u00a0nel Portale\u00a0Antiviolenzadonnea.it\u00a0in cui si possono trovare anche gli\u00a0gli\u00a0Ambiti territoriali di Rete (ATR) presenti sul territorio nazionale.\nDipartimento per le Pari Opportunit\u00e0 - Progetto Arianna\n" } ] }, { "id": 640, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quante pagine di un libro\u00a0si\u00a0possono fotocopiare\u00a0per uso personale?" }, { "from": "gpt", "value": "L'articolo 2 della Legge 18 agosto 2000, n. 248 \"Nuove norme sul diritto d'autore\" indica che \u00e8 consentita la riproduzione per uso personale di opere dell\u2019ingegno effettuata mediante fotocopia, xerocopia o sistema analogo nei limiti del quindici per cento di ciascun volume o fascicolo di periodico, escluse le pagine di pubblicit\u00e0. Ulteriori informazioni sul sito della SIAE.\n" } ] }, { "id": 641, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa fare\u00a0in caso di furto del passaporto\u00a0durante\u00a0un periodo di\u00a0soggiorno all'estero?" }, { "from": "gpt", "value": "Occorre sporgere immediatamente denuncia alle locali Autorit\u00e0 di pubblica sicurezza\u00a0del Paese in cui ci si trova: verr\u00e0 rilasciato un documento di smarrimento del passaporto con cui recarsi subito presso il Consolato o l\u2019Ambasciata italiana.\nPrima di recarsi al Consolato, occorre munirsi di:\n1) denuncia di smarrimento o furto del passaporto o di altro documento di viaggio, resa al Consolato ai sensi degli articoli 46 e 47 e con le avvertenze di cui all'articolo 76 del Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n.\u00a0445;\n2) 2 fotografie dell'interessato (uguali, frontali, a colori formato 35x40 mm);\n3) ove possibile, titolo di viaggio del richiedente;\n4) pagamento del costo dello stampato a valore (attualmente pari a euro 1,33);\nQualora l'interessato non possa recarsi personalmente a ritirare il documento,\u00a0occorrer\u00e0\u00a0rimborsare delle relative spese di spedizione.\nLa\u00a0Rappresentanza consolare provveder\u00e0 al rilascio di\u00a0un documento provvisorio di viaggio anche chiamato E.T.D. (Emergency Travel Document) con validit\u00e0 per il solo viaggio di rientro in Italia, nel Paese di stabile residenza all\u2019estero o, in casi eccezionali, per una diversa destinazione.\nPer approfondimenti: Ministero degli Affari Esteri\n" } ] }, { "id": 642, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quando ci si pu\u00f2 avvalere del Garante del Contribuente\u00a0?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Garante del contribuente \u00e8 un organo istituito per tutelare i cittadini nei confronti dell\u2019Amministrazione finanziaria. E\u2019 presente in tutte le direzioni regionali (e in quelle provinciali di Trento e Bolzano) dell\u2019Agenzia delle Entrate.\nLa Legge 12 novembre 2011, n. 183 ha parzialmente modificato le norme che disciplinano la nomina e il funzionamento dell\u2019ufficio del Garante.\nIn particolare, dal 1\u00b0 gennaio 2012 il Garante non \u00e8 pi\u00f9 un organo collegiale (composto da tre membri) ma monocratico. Dalla stessa data decadono, quindi, tutti gli organi collegiali operanti.\nAl Garante si pu\u00f2 rivolgere per iscritto (in carta libera) qualsiasi contribuente, segnalando eventuali disfunzioni, irregolarit\u00e0, scorrettezze, prassi amministrative anomale o irragionevoli, e qualsiasi altro comportamento suscettibile di pregiudicare il rapporto di fiducia tra i cittadini e l\u2019Amministrazione finanziaria\nAl termine dell\u2019attivit\u00e0 svolta, il Garante ne comunica l\u2019esito alla direzione regionale o al comando di zona della Guardia di finanza competente, nonch\u00e9 agli organi di controllo, informando anche l\u2019autore del- la segnalazione.\nAnnualmente, il Garante presenta al Governo e al Parlamento una relazione sullo stato dei rapporti tra fisco e contribuenti.\nPer le sedi e indirizzi consultare la pagina dedicata dell'Agenzia delle Entrate\nPer maggiori informazioni consultare l'Annuario del contribuente (aggiornamento ottobre 2013)\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 643, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i compiti del\u00a0Garante nazionale per l'infanzia e l'adolescenza?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019 Autorit\u00e0 Garante nazionale per l\u2019infanzia e l\u2019adolescenza \u00e8 stata istituita con\u00a0 la Legge n.112 del 12 luglio 2011.\nAl Garante sono assegnate funzioni di promozione, collaborazione, garanzia, oltre a competenze consultive.\nSpecificamente i poteri sono:\n1) vigilare sull\u2019applicazione della Convenzione Onu del 1989;\n2) diffondere la conoscenza e la cultura dei diritti dell\u2019infanzia e dell\u2019adolescenza;\n3) segnalare alle Autorit\u00e0 competenti casi di violazione dei diritti dei minorenni;\n4) verificare che alle persone di minore et\u00e0 siano garantite pari opportunit\u00e0 nell\u2019accesso ai diritti;\n5) esprimere pareri sul Piano nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in et\u00e0 evolutiva;\n6) esprimere pareri sui disegni di legge del Governo e sulle proposte normative delle Camere riguardanti i minorenni;\n7) segnalare al Governo, alle Regioni e agli Enti locali interessati tutte le iniziative opportune per assicurare la piena promozione dei diritti dell\u2019infanzia e dell\u2019adolescenza.\nChiunque pu\u00f2 rivolgersi all\u2019Autorit\u00e0 garante inviando la sua segnalazione all\u2019indirizzo di posta elettronica dedicato: segnalazioni@garanteinfanzia.org\nPer approfondimenti:\nAutorit\u00e0 Garante nazionale per l\u2019infanzia e l\u2019adolescenza \n" } ] }, { "id": 644, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile sospendere la circolazione stradale quando\u00a0si svolgono gare sportive su aree pubbliche?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Prefetto dispone la\u00a0sospensione temporanea della circolazione in occasione dello svolgimento di competizioni sportive su strade statali o provinciali (gare podistiche, di auto, di moto, di pattini e di animali), su richiesta degli organizzatori delle gare.\nAll\u2019istanza di sospensione della circolazione, da\u00a0 presentare alla Prefettura-UTG almeno 30 giorni prima della competizione sportiva, devono essere allegati:\n" } ] }, { "id": 645, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le modalit\u00e0 di presentazione dei ricorsi amministrativi ai Comitati di Vigilanza della Gestione Dipendenti Pubblici?" }, { "from": "gpt", "value": "A partire dal 1\u00b0 gennaio 2014 l\u2019istanza relativa ai ricorsi amministrativi in materia previdenziale ai Comitati di Vigilanza della Gestione Dipendenti Pubblici (ricorsi avverso gli atti assunti in materia di iscrizione, ricongiunzione e riscatto, determinazione della retribuzione annua pensionabile e di contributi nonch\u00e9 di prestazioni previdenziali) dovr\u00e0 avvenire attraverso una delle seguenti modalit\u00e0 con accesso telematico:\n\t- in via diretta dai cittadini (iscritti o pensionati della Gestione Dipendenti Pubblici), dotati di PIN, tramite accesso al sito internet dell\u2019Istituto e successivamente ai \u201cservizi online\u201d, nonch\u00e9 dalle loro Amministrazioni/Enti datori di lavoro;\n\t- tramite gli Avvocati, gli Enti di patronato e gli altri soggetti abilitati all\u2019intermediazione con l\u2019Istituto ai sensi dell\u2019articolo 1 della Legge 11 gennaio 1979, n. 12, per gli ambiti di propria competenza, attraverso i servizi telematici a loro disposizione.\u00a0\nE' comunque garantito un periodo transitorio durante il quale, a partire dal 31 ottobre 2013 e fino al 31 dicembre 2013, \u00e8 possibile presentare i ricorsi amministrativi sia telematicamente che, secondo le consuete modalit\u00e0, in formato cartaceo.\nAl termine del periodo transitorio l\u2019impiego del canale telematico diventer\u00e0 esclusivo ai fini della presentazione delle istanze in oggetto (Circolare Inps n. 151 del 2013).\n" } ] }, { "id": 646, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per i minatori esiste un forma speciale di copertura previdenziale?" }, { "from": "gpt", "value": "Per i minatori esiste la cosiddetta Gestione Speciale di Previdenza, integrativa dell'assicurazione generale obbligatoria.\n\tVi sono iscritti tutti i dipendenti di imprese esercitanti miniere, cave e torbiere con lavorazione in sotterraneo.\n\tLa Gestione Speciale di Previdenza ha lo scopo di concedere ai propri iscritti le pensioni di vecchiaia e di anzianit\u00e0 con anticipo, in considerazione della pericolosit\u00e0 dell'attivit\u00e0 svolta dai lavoratori delle miniere.\nPer approfondimenti:\u00a0INPS-\u00a0Fondi Speciali Minatori\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 647, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile conoscere i siti sicuri dove poter giocare on-line?\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Si, l'Amministrazione Autonoma dei Monopoli di Stato (AAMS) ha previsto precise disposizioni a tutela dell\u2019ordine pubblico, dei giocatori, dei minori e degli operatori di gioco autorizzati.\n\tIn Italia la regolamentazione del gioco distingue in maniera univoca i giochi non consentiti da quelli consentiti; per i primi viene fatto divieto assoluto di offerta da parte di chiunque ed in qualsiasi forma, per i secondi l\u2019offerta \u00e8 subordinata ad apposita concessione, autorizzazione, licenza od altro titolo autorizzatorio.\n\tIn particolare, al fine di contrastare i crescenti fenomeni di illegalit\u00e0, quali ad esempio le truffe, connessi alla distribuzione on-line dei giochi con vincite in denaro, AAMS opera per una puntuale regolamentazione del settore, al fine di favorire sia l'offerta di nuove tipologie di intrattenimento telematico che un\u2019efficace contrasto al gioco illegale. La sua azione consiste nell\u2019individuazione ed nell\u2019inibizione dei\u00a0siti web privi delle autorizzazioni previste.\nElenco dei siti soggetti ad inibizione.\nElenco dei concessionari autorizzati.\n" } ] }, { "id": 648, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In che modo \u00e8 possibile effettuare on line la ricerca di un procedimento instaurato dinanzi al Giudice di Pace? La ricerca on line \u00e8 possibile solo per i procedimenti iscritti via web?" }, { "from": "gpt", "value": "E\u2019 possibile accedere alle informazioni su un qualsiasi procedimento di competenza del Giudice di Pace anche se non \u00e8 stato compilato online il ricorso e la nota d'iscrizione a ruolo (purch\u00e8 inserito nella banca dati del Sistema Informativo utilizzato presso l'ufficio scelto).\nUna volta collegati al portale del Giudice di Pace - servizi on line\u00a0occorre individuare l'Ufficio del Giudice di Pace di interesse (quindi Regione e Comune), cliccando direttamente sulla Regione, oppure inserendola nell'apposita finestra e poi scegliere l'ufficio della localit\u00e0 interessata.\nUna volta individuato l'ufficio, dal men\u00f9 Ricerche l\u2019utente pu\u00f2 effettuare la sua ricerca indicando, in via alternativa:\n" } ] }, { "id": 649, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Chi pu\u00f2 proporre ricorso dinanzi al Giudice di Pace ed in quali casi senza l'assistenza di un difensore?\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Chiunque (cittadini, persone giuridiche, amministrazioni) pu\u00f2\u00a0presentare, senza l'assistenza di un legale,\u00a0ricorso in opposizione a sanzioni amministrative (O.S.A.) e ricorso per decreto ingiuntivo. In quest'ultimo caso\u00a0solo se il valore del ricorso risulti inferiore ad\u00a0euro\u00a01.100,00.\nPer approfondimenti: Ministero della Giustizia\n" } ] }, { "id": 650, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Esiste la possibilit\u00e0 di segnalare il non corretto svolgimento delle funzioni da parte di\u00a0un Giudice di Pace?\u00a0\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "I Giudici di Pace, nell'espletamento delle proprie funzioni, sono obbligati a rispettare quanto stabilito secondo il proprio codice etico.\nQualora si intenda segnalare un non corretto svolgimento di tali funzioni, \u00e8 possibile\u00a0effettuare un esposto\u00a0al Presidente della Corte d'Appello che, verificata la fondatezza\u00a0della notizia dei fatti costituenti causa di decadenza, di dispensa o di sanzioni disciplinari, potr\u00e0 proporre al Consiglio giudiziario, integrato con i rappresentanti del Consiglio dell\u2019Ordine forense e anche con un rappresentante dei giudici di pace, la dichiarazione di decadenza, la dispensa, l'ammonimento, la censura o la revoca del giudice di pace oggetto della segnalazione. Al termine dell'istruttoria, se viene confermata la fondatezza della notizia, il Consiglio giudiziario potr\u00e0\u00a0elaborare una proposta da inviare al Consiglio Superiore della Magistratura che deliberer\u00e0 accogliendo, modificando o rigettando la proposta presentata.\n\u00a0\nDecreto del Presidente della Repubblica\u00a0N. 198 DEL 10\u00a0giugno 2000\n" } ] }, { "id": 651, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le materie di competenza del Giudice di Pace?" }, { "from": "gpt", "value": "Al Giudice di Pace \u00e8 attribuita competenza in materia Civile, Penale e per le opposizioni a sanzioni amministrative (O.S.A.).\nCOMPETENZA CIVILE\nIn ambito civile la competenza del Giudice di Pace viene disciplinata dall' art. 7 del codice di procedura civile, che si trascrive:Art. 7 - Competenza del Giudice di Pace - \"Il giudice di pace \u00e8 competente per le cause relative a beni mobili di valore non superiore euro 5.000,00 quando dalla legge non sono attribuite alla competenza di altro giudice\nIl giudice di pace \u00e8 altres\u00ec competente per le cause di risarcimento del danno prodotto dalla circolazione di veicoli e di natanti, purch\u00e9 il valore della controversia non superi euro 20.000,00.\n\u00c8 competente qualunque ne sia il valore:\n1) per le cause relative ad apposizione di termini ed osservanza delle distanze stabilite dalla legge, dai regolamenti o dagli usi riguardo al piantamento degli alberi e delle siepi;\n2) per le cause relative alla misura ed alle modalit\u00e0 d\u2019uso dei servizi di condominio di case;\n3) per le cause relative a rapporti tra proprietari o detentori di immobili adibiti a civile abitazione in materia di immissioni di fumo o di calore, esalazioni, rumori, scuotimenti e simili propagazioni che superino la normale tollerabilit\u00e0;\n3-bis) per le cause relative agli interessi o accessori da ritardato pagamento di prestazioni previdenziali o assistenziali\".\nInoltre, l'articolo 82 del Codice di Procedura Civile stabilisce: \"Davanti al giudice di pace le parti possono stare in giudizio personalmente nelle cause il cui valore non eccede \u20ac 1.100,00\n\tNegli altri casi, le parti non possono stare in giudizio se non col ministero o con l'assistenza di un difensore. Il giudice di pace tuttavia, in considerazione della natura ed entita' della causa, con decreto emesso anche su istanza verbale della parte, puo' autorizzarla a stare in giudizio di persona\". \nCOMPETENZA PENALE \nCon \u00a0il decreto legislativo 28 agosto 2000, n. 274, \u00e8 stata attribuita al Giudice di Pace, tra gli altri,la cognizione e la competenza su alcuni reati di notevole diffusione:\n-contro la persona, quali le percosse e le lesioni, l'omissione di soccorso;\n-contro l'onore, quali l'ingiuria e la diffamazione;\n-contro il patrimonio, quali il danneggiamento e l'ingresso abusivo nel fondo altrui.\n\tIn caso di condanna il giudice di pace\u00a0non applica pene detentive, ma pene pecuniarie o, nei casi gravi, pu\u00f2 applicare la pena della permanenza domiciliare o su richiesta dell'imputato, la pena del lavoro di pubblica utilit\u00e0. (Fonte: Ministero della Giustizia)\nCOMPETENZA AVVERSO SANZIONI AMMINISTRATIVE\n\u00a0Secondo quanto disposto dagli artt.22 e 22-bis della Legge del 24 Novembre 1981, n.689\u00a0\u201cModifiche al sistema Penale\u201d,il Giudice di Pace \u00e8 competente in ambito di Opposizione a sanzioni amministrative di importo inferiore a \u20ac 15.493,71.\nSecondo quanto disposto dall\u2019art.204 bis \u00a0del D.Lgsl.30 aprile 1992\u00a0n.285\u00a0e s.m.i.\u201d Codice della Strada\u201d il\u00a0Giudice di Pace ha competenza esclusiva\u00a0che prescinde dal valore in ambito di Opposizione a Sanzioni amministrative erogate ai sensi del Codice della Strada.\nNel caso di ricorso contro le sanzioni per infrazione al codice della strada si pu\u00f2 presentare:1.\u00a0ricorso avverso la multa\u00a0per infrazione al codice della strada\u00a0 (in alternativa alla presentazione del\u00a0ricorso al Prefetto)\n\t- si pu\u00f2 presentare ricorso avverso il\u00a0verbale di accertamento\u00a0della violazione amministrativa\u00a0\n\t- oppure avverso la\u00a0cartella esattoriale\u00a0che viene inviata quando la multa non viene pagata. Il ricorso pu\u00f2 essere presentato solo per vizi della cartella. L\u2019importo della sanzione contenuto nella cartella\u00a0 \u00e8 raddoppiato.2.\u00a0ricorso avverso l\u2019ordinanza del Prefetto\u00a0che rigetta il ricorso per una multa.\n(Fonte: Ministero della Giustizia )\u00a0\u00a0\n" } ] }, { "id": 652, "conversations": [ { "from": "human", "value": "I docenti che insegnano nelle scuole ubicate fuori dal comune di residenza e chiedono, per ogni anno scolastico, in fase di mobilit\u00e0 provinciale o interprovinciale, il ricongiungimento al coniuge, hanno diritto all'attribuzione di 6 punti?" }, { "from": "gpt", "value": "Si. Il punteggio spettante per il ricongiungimento \u00e8 citato nell\u2019allegato D tabelle di valutazione dei titoli e servizi punto II esigenze di famiglia del CCNI mobilit\u00e0 2013/2014.\n\tTale punteggio \u00e8 attribuito solo se la residenza della persona alla quale si richiede il ricongiungimento \u00e8 comprovata, ai sensi delle disposizioni contenute nel Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, cos\u00ec come modificato ed integrato dall\u2019art. 15, della Legge 16 gennaio 2003, n. 3 e dall\u2019art. 15 comma 1 della Legge 10 aprile 2011, n.\u00a0183, con una dichiarazione personale nella quale l\u2019interessato dichiari che la decorrenza dell\u2019iscrizione anagrafica deve essere anteriore di almeno tre mesi alla data di pubblicazione all\u2019albo dell\u2019ufficio territorialmente competente dell\u2019ordinanza ministeriale concernente l\u2019indicazione dei termini di presentazione della domanda.\n\tQuesta documentazione, che autocertifica lo stato anagrafico di residenza, deve essere prodotto contestualmente alla domanda di trasferimento.\n" } ] }, { "id": 653, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Che cos\u2019\u00e8 il patrocinio a spese dello Stato?\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "E\u2019 un istituto giuridico previsto e disciplinato dal\u00a0D.P.R.\u00a030 maggio 2002 n. 115, \u201cTesto unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia\u201d,\u00a0articoli dal 74 al 141, che\u00a0consente alle persone non abbienti e /o le cui ragioni non risultino manifestamente infondate e che abbiano\u00a0necessit\u00e0 di essere rappresentati in giudizio- sia per agire che per difendersi- di richiedere la nomina di un avvocato e la sua assistenza a spese dello Stato.\u00a0\nAmbito di applicazione.\nE' possibile chiedere di essere ammessi al gratuito patrocinio nell'ambito di cause civili, penali, amministrative, contabili, tributarie,\u00a0di affari di volontaria giurisdizione (es. separazione personale, affidamento dei figli, provvedimenti in materia di potesta' genitoriale), di cause relative alla fase dell'esecuzione, ai processi di revisione, di revocazione, opposizione di terzo, ai processi relativi all'applicazione di misure di sicurezza, di prevenzione, e nei procedimenti di competenza del tribunale di sorveglianza.\nE' possibile presentare la richiesta in ogni grado e fase del processo, e per tutte le eventuali procedure ad esso collegate innanzi ai Tribunali, alle Corti d\u2019Appello, alla Corte di Cassazione, ai magistrati e ai tribunali di sorveglianza, ai Tribunali Amministrativi Regionali, al Consiglio di Stato, alle Commissioni tributarie provinciali e regionali e alla Corte dei Conti.\n\u00a0\n\u00a0\nPer ulteriori informazioni in materia di patrocinio a spese dello Stato si pu\u00f2\u00a0utilizzare il seguente link\nwww.giustizia.it/giustizia/it/mg_3_7_2.wp;jsessionid=0882141281481D56275115A1798E2400.ajpAL01\n" } ] }, { "id": 654, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le modalit\u00e0 di presentazione della richiesta di ammissione al patrocinio a spese dello Stato?" }, { "from": "gpt", "value": "\u00a0Modalit\u00e0 di presentazione della domanda (Artt. 78 e 79 del D.P.R. 115/2002).\nLa domanda va redatta in forma scritta, dev'essere sottoscritta in originale dall'interessato ed autenticata dall'avvocato e deve contenere a pena di inammissibilita':\na) la richiesta di ammissione al patrocinio e l'indicazione del processo cui si riferisce, se gia' pendente;\nb) le generalita' dell'interessato e dei componenti la famiglia anagrafica, unitamente ai rispettivi codici fiscali;\nc) un'autocertificazione attestante la sussistenza delle condizioni di reddito previste per l'ammissione, e la specifica determinazione del reddito complessivo valutabile a tali fini;\nd) l'impegno a comunicare, fino a che il processo non sia definito, le variazioni rilevanti dei limiti di reddito.\nSe trattasi di causa gi\u00e0 pendente:\n- la data della prossima udienza\n- generalit\u00e0 e residenza della controparte\n- ragioni di fatto e diritto utili a valutare la fondatezza della pretesa da far valere\n- prove (documenti, contatti, testimoni, consulenza tecniche, ecc. da allegare in copia).\nDove va depositata:\nNei giudizi civili presso il Consiglio dell\u2019ordine degli Avvocati.\nNei giudizi penali presso la cancelleria del giudice, oppure al giudice in udienza.\nNelle cause davanti agli organi di giustizia amministrativa, la domanda deve essere presentata alla Commissione per il patrocinio a spese dello Stato istituita presso il Consiglio di Stato, il Consiglio di giustizia amministrativa per la regione Sicilia e presso ogni tribunale amministrativo regionale e sue sezioni distaccate. ( All 2 ,art.14 D.Lgsl. 2 luglio 2010 n.104)\n\u00a0\nPer ulteriori informazioni in materia di patrocinio a spese dello Stato nei giudizi civili e amministrativi consultare\u00a0il seguente link: www.giustizia.it/giustizia/it/mg_3_7_2.wp;jsessionid=0882141281481D56275115A1798E2400.ajpAL01\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 655, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il paziente\u00a0pu\u00f2 richiedere al sanitario di guardia medica la visita domiciliare?\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Nell'ambito del sistema organizzazione dell'emergenza sanitaria rientrano anche i presidi di guardia medica, ora definiti di continuit\u00e0 assistenziale e regolamentati dagli articoli 48 al 59 del\u00a0DECRETO\u00a0DEL\u00a0PRESIDENTE\u00a0DELLA REPUBBLICA 28 luglio 2000, n. 270.\nNello specifico l'articolo 52 del Decreto Del Presidente della Repubblica 28 luglio 2000, n. 270\u00a0dispone: \u00abIl medico di guardia medica, che assicura la continuit\u00e0 assistenziale, deve essere presente all'inizio del turno nella sede assegnatagli e rimane a disposizione fino alla fine del turno per effettuare gli interventi domiciliari e territoriali richiesti\u00bb.\nPer il medico di guardia medica sussiste l'obbligo giuridico di effettuare la visita domiciliare quando la richiesta presenti i connotati di seriet\u00e0 e di urgenza.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 656, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile conoscere i dati\u00a0sul consumo\u00a0di carburante delle auto in vendita?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Ministero dello Sviluppo Economico, di concerto con i Ministeri dell'Ambiente e\u00a0delle Infrastrutture e Trasporti, ha redatto una Guida al risparmio di carburante e alle emissioni di anidride carbonica delle autovetture per il 2013, prevista da una direttiva europea, al fine di rendere disponibili al consumatore i dati sui consumi di carburante e sulla quantit\u00e0 di anidride carbonica prodotta da ogni modello di auto in vendita.\n\tOltre all\u2019indicazione dei consumi nei vari cicli - urbano, extraurbano e misto -\u00a0 e delle emissioni di tutti i modelli di automobile in vendita al 28 febbraio 2013, la guida contiene una graduatoria dei modelli che emettono meno anidride carbonica, divisi per alimentazione a benzina o a gasolio (anche ibrida). Una menzione speciale \u00e8 riservata ad alcuni modelli che ottengono gli stessi risultati mediante utilizzo di GPL o metano. Sono anche presenti alcuni modelli di auto a trazione completamente elettrica (o con motore ausiliario a benzina), evidenziati in un elenco differente.\n\tLa guida contiene inoltre un vademecum per gli automobilisti su come attuare una guida ecocompatibile, utile sia per la sicurezza stradale che per il risparmio.\n" } ] }, { "id": 657, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un\u00a0cittadino extracomunitario in soggiorno in Italia pu\u00f2 guidare in Italia con la sua patente?" }, { "from": "gpt", "value": "Si. Un immigrato che possiede una patente rilasciata da uno Stato estero non comunitario pu\u00f2 guidare in Italia se possiede anche un Permesso internazionale di guida o una traduzione giurata della patente. Si possono guidare in Italia i veicoli per i quali \u00e8 valida la patente purch\u00e9 non si risieda in Italia da pi\u00f9 di un anno, fermo restando quanto previsto in convenzioni internazionali.\nDopo un anno, per poter condurre veicoli sul territorio italiano \u00e8 necessario convertire la patente. Ci\u00f2 \u00e8 possibile se lo Stato che ha rilasciato l\u2019abilitazione alla guida ha sottoscritto accordi di reciprocit\u00e0 con l\u2019Italia.\nSecondo l'art. 135 del del Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285\u00a0\"Nuovo Codice della Strada\", infatti\u00a0i conducenti muniti di patente di guida e che, unitamente alla patente, abbiano un permesso\n\tinternazionale ovvero una traduzione ufficiale in lingua italiana della patente rilasciati dallo Stato estero di provenienza, possono guidare in Italia i veicoli per i quali \u00e8 valida la loro patente o il loro permesso, purch\u00e9 non siano residenti in Italia da oltre un anno. Per poter guidare, la patente di guida ed il permesso internazionale devono essere in corso di validita'.\nIl permesso internazionale e' emesso dall'autorita' competente che ha rilasciato la patente ed e' conforme a quanto stabilito in apposite convenzioni internazionali cui l'Italia abbia aderito.\nPer approfondimenti: Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti\u00a0- Patenti e veicoli\n" } ] }, { "id": 658, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per guida senza casco di un ciclomotore\u00a0\u00e8 contestata, nei giorni successivi, oltre alla sanzione pecuniaria anche il fermo amministrativo del ciclomotore.\u00a0E' legittimo,\u00a0in caso di\u00a0mancato fermo e contestazione immediata,\u00a0applicare anche\u00a0la\u00a0sanzione accessoria del fermo amministrativo?\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 171\u00a0\u00a0del Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285\u00a0\"Nuovo Codice della Strada\"\u00a0prevede l'obbligo ai conducenti e agli eventuali passeggeri di ciclomotori e motoveicoli di indossare e di tenere regolarmente allacciato un casco protettivo conforme ai tipi omologati, secondo la normativa stabilita dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Chiunque viola tale norma \u00e8 soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro\u00a080,00 a euro\u00a0323,00.\nLo stesso articolo, al comma 3, prevede come sanzione accessoria anche il fermo amministrativo del veicolo per 60 giorni (diventano 90 giorni nel caso in cui la stessa violazione\u00a0venga commessa per almeno due volte nel corso di un biennio).\nE' prevista anche la decurtazione di 5 punti nel caso il conducente maggiorenne sia senza casco e/o il conducente maggiorenne\u00a0trasporti un passeggero minorenne senza casco.\nPer approfondimenti: Polizia di Stato\n" } ] }, { "id": 659, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' necessario avere la patente nautica per usare l'acquascooter?" }, { "from": "gpt", "value": "Per condurre una moto d\u2019acqua \u00e8 necessario essere in possesso della patente nautica per imbarcazioni da diporto. La patente nautica viene rilasciata, a seguito di esame, a chi ha compiuto i 18 anni. La domanda, pu\u00f2 essere presentata sia agli uffici provinciali della MCTC sia agli uffici marittimi quando si richiede la patente entro 12 miglia,\u00a0 solo agli uffici marittimi quando si richiede la patente senza limiti.\n\tPer approfondimenti: Guardia Costiera - Maresicuro - In acquascooter e Ministero della Difesa - Andar per mare.\n" } ] }, { "id": 660, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come posso\u00a0trovare una guida competente per visitare Roma?" }, { "from": "gpt", "value": "La Provincia di Roma ha istituito un elenco di Guide Turistiche autorizzate consultabile\u00a0nella pagina dedicata alle Professioni turistiche\u00a0del sito della Provincia, dove \u00e8 possibile trovare anche un elenco degli Accompagnatori Turistici autorizzati.\u00a0 Ci si pu\u00f2, inoltre, rivolgere alle agenzie autorizzate, ai siti dei musei, o ancora contattare lo 060608 numero del Contact Center dedicato ai servizi turistici del Comune di Roma.\n" } ] }, { "id": 661, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove reperire\u00a0l'elenco degli hospice presenti in Italia?" }, { "from": "gpt", "value": "Sul sito del Ministero della Salute, nella sezione\u00a0Cure Palliative e Terapia del dolore si pu\u00f2 trovare l'elenco degli hospice operativi nelle regioni\u00a0italiane e l'elenco delle strutture e posti letto attive.\n" } ] }, { "id": 662, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa sono e quali competenze hanno i consultori familiari?" }, { "from": "gpt", "value": "I consultori familiari sono servizi socio-sanitari integrati di base, con competenze multidisciplinari, determinanti per la promozione e la prevenzione nell\u2019ambito della salute della donna e dell\u2019et\u00e0 evolutiva.\nTali strutture sono sorte con tempi e modalit\u00e0 diversi, in seguito all\u2019approvazione delle relative leggi regionali.\nCaratteristica del consultorio familiare \u00e8 il lavoro di equipe (vi\u00a0lavorano\u00a0psicologi, assistenti sociali e sanitari, ostetriche, ginecologi e pediatri).\n" } ] }, { "id": 663, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Chi sono i destinatari delle norme e dei principi contenuti nel nuovo Codice dell\u2019Amministrazione Digitale (CAD)?" }, { "from": "gpt", "value": "Il CAD (Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 e s.m.i.) \u00e8 una legge di portata generale che investe l\u2019azione delle Pubbliche Amministrazioni ed ha forti riflessi sulle modalit\u00e0 con cui esse si relazionano con i cittadini. Inoltre, contiene una serie di norme che interessano anche, in via diretta, i privati. In particolare, il CAD, nella sua totalit\u00e0, trova applicazione rispetto a:\n" } ] }, { "id": 664, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove si possono trovare informazioni relative alle\u00a0prestazioni di invalidit\u00e0 vigenti nei\u00a0Paesi dell'Unione europea?" }, { "from": "gpt", "value": "Il sito \"Mobilit\u00e0 europea\u00a0- I diritti di previdenza sociale\" della Direzione Generale Occupazione, affari sociali e inclusione della Commissione europea fornisce informazioni sui diritti e doveri previdenziali nei sistemi di sicurezza sociale dei seguenti paesi: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia,\n" } ] }, { "id": 665, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa sono i quaderni del Ministero della Salute?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Ministero della Salute, per divulgazione scientifica e\u00a0a partire dal 2010, ha ritenuto opportuno pubblicare una collana di \"Quaderni della Salute\"\u00a0con il lodevole obiettivo di informare ed aggiornare i\u00a0cittadini in tema di sanit\u00e0 e salute.\nI temi, di cui si pubblica monografia bimestrale, sono sempre dedicati a una patologia o a una classe di patologie, e i volumi sono pensati e sviluppati come strumento di informazione.\nE' interessante sapere che \u00e8 disponibile\u00a0l'Archivio Quaderni\u00a0per accedere a tutte le pubblicazioni\u00a0 e scaricare i volumi - gratuitamente -\u00a0 on line.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 666, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i principali diritti digitali che il nuovo Codice dell\u2019Amministrazione Digitale (CAD) attribuisce ai cittadini e alle imprese nei confronti della PA?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Codice dell\u2019Amministrazione Digitale (Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 e s.m.i. - CAD) enuncia nuovi diritti esigibili a vantaggio di cittadini e imprese nelle modalit\u00e0 di comunicazione con la PA. Si tratta dei c.d. diritti digitali che attengono a\u00a0:\n\t\u2013 Diritto all\u2019uso delle tecnologie: cittadini e imprese possono richiedere ed ottenere che venga utilizzato il canale telematico nelle comunicazioni con le pubbliche amministrazioni e con gli altri soggetti individuati dalla legge (art. 3);\u2013 Partecipazione al procedimento amministrativo informatico: le pubbliche amministrazioni devono garantire agli interessati l\u2019esercizio in forma telematica dei diritti di partecipazione al procedimento amministrativo (art. 4);\u2013 Effettuazione dei pagamenti con modalit\u00e0 informatiche: le pubbliche amministrazioni devono rendere possibile, sul territorio nazionale, l\u2019effettuazione dei pagamenti in modalit\u00e0 elettronica. Sono fatte salve le attivit\u00e0 di riscossione dei tributi regolate da specifiche normative (art. 5);\u2013 Comunicazioni tra imprese e amministrazioni pubbliche: entro il 1 luglio 2013 le comunicazioni tra le Pubbliche Amministrazioni centrali e le imprese dovranno avvenire esclusivamente in modalit\u00e0 telematica (art. 5-bis);\u2013 Utilizzo della posta elettronica certificata: le Pubbliche Amministrazioni, per le comunicazioni telematiche che necessitano di una ricevuta di invio e di consegna, con i soggetti che hanno dichiarato preventivamente il proprio indirizzo, utilizzano la posta elettronica certificata. (art. 6);\u2013 Qualit\u00e0 dei servizi resi e soddisfazione dell\u2019utenza: le amministrazioni pubbliche devono procedere alla riorganizzazione e all\u2019 aggiornamento dei servizi resi, sulla base delle reali esigenze e del grado di soddisfazione degli utenti (art. 7).\u2013 Accessibilit\u00e0, uguaglianza e non discriminazione: i principi di uguaglianza e di non discriminazione sono tra i criteri guida dell\u2019azione della PA digitale. Inoltre, la normativa tecnica di attuazione del CAD dovr\u00e0 uniformarsi ai requisiti tecnici di accessibilit\u00e0 stabiliti dalla legge in tema di accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici (artt. 12 e 71 del CAD, come modificati dal c.d. Decreto crescita 2.0 \u2013 Decreto Legge 18 Ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla Legge 17 dicembre 2012, n. 221).\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 667, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa \u00e8 il Codice dell\u2019Amministrazione Digitale (CAD)?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Codice dell\u2019Amministrazione Digitale, adottato con il Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 (comunemente indicato con l\u2019acronimo CAD), \u00e8 un atto normativo avente forza di legge, adottato dal Governo italiano sulla base della delega contenuta nell\u2019art. 10 della Legge 29 luglio 2003, n. 229 che raccoglie, in maniera organica e sistematica le disposizioni relative all\u2019utilizzo degli strumenti e delle tecnologie telematiche e della comunicazione nella pubblica amministrazione. In particolare, il CAD mette l\u2019accento sulla capacit\u00e0 delle nuove tecnologie di porsi come strumento privilegiato di dialogo con i cittadini. Il CAD, inoltre, contiene importanti norme che si rivolgono anche ai privati soprattutto per quanto riguarda l\u2019utilizzo della PEC, i documenti informatici e le firme elettroniche.\nNel corso del tempo il CAD \u00e8 stato oggetto di numerosi interventi normativi che ne hanno modificato il contenuto adeguandolo al progresso tecnologico ed alle esigenze emerse in sede applicativa. Gli interventi pi\u00f9 significativi sono stati:\n" } ] }, { "id": 668, "conversations": [ { "from": "human", "value": "\u00a0\nQuali sono le tutele previste dall\u2019ordinamento nel caso di contrasto sull\u2019esercizio della podest\u00e0 genitoriale?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019ordinamento giuridico ha disciplinato l\u2019ipotesi del contrasto sull\u2019esercizio della podest\u00e0 su questioni di particolare importanza (art. 316, comma 3 del Codice Civile). Salvo il caso in cui sussista un incombente pericolo di grave pregiudizio per il minore, la regola generale \u00e8 che il contrasto venga risolto dal giudice a cui ciascuno dei genitori pu\u00f2 ricorrere senza formalit\u00e0, indicando i provvedimenti che egli ritiene pi\u00f9 idonei. Il giudice, sentiti i genitori ed il figlio, se maggiore di anni quattordici, indica le determinazioni che ritiene pi\u00f9 congrue nell\u2019interesse del figlio e dell\u2019unit\u00e0 familiare. Se il contrasto permane, il giudice attribuisce il potere di decisione a quello dei genitori che, nel singolo caso, ritiene pi\u00f9 idoneo a curare l\u2019interesse del figlio. L\u2019audizione del minore che abbia compiuto i quattordici anni \u00e8 essenziale per tener conto delle aspirazioni dei figli che altrimenti rischiano di essere troppo filtrate e deformate dalla prospettiva dei genitori. La competenza funzionale \u00e8 del Tribunale per i minorenni; la competenza territoriale \u00e8 del giudice del luogo in cui il minore si trova abitualmente al momento della presentazione della domanda. Legittimati a ricorrere al Tribunale sono solo i coniugi e non il Pubblico Ministero, che pu\u00f2 agire solo ai sensi dell\u2019art. 333 del Codice Civile se il dissidio abbia provocato pregiudizi al minore.\u00a0\n" } ] }, { "id": 669, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E\u2019 possibile esigere il diritto all\u2019utilizzo del canale telematico nei rapporti con la Pubblica Amministrazione?" }, { "from": "gpt", "value": "Si. Grazie ai principi contenuti nel Codice dell\u2019Amministrazione Digitale (Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 e s.m.i.), i cittadini e le imprese possono richiedere ed ottenere che venga utilizzato il canale telematico nelle comunicazioni con le pubbliche amministrazioni e con gli altri soggetti individuati dalla legge (il c.d. diritto all\u2019uso delle tecnologie).\n\tPer dare certezza a questo diritto l\u2019art. 3 riconosce, ai cittadini e alle imprese, il diritto di rivolgersi al giudice amministrativo \u2013 sia con ricorsi individuali, sia attraverso il ricorso collettivo per l\u2019efficienza delle amministrazioni e dei concessionari di servizi pubblici (la c.d. class action pubblica) \u2013 per sanzionare il comportamento delle amministrazioni che non mettano a disposizione del pubblico un canale digitale sicuro, certificato e perfettamente valido dal punto di vista giuridico.\n" } ] }, { "id": 670, "conversations": [ { "from": "human", "value": "\u00a0\nQuali sono le tutele previste dall\u2019ordinamento in materia di diritto del minore alla famiglia?" }, { "from": "gpt", "value": "\u00a0\nL\u2019ordinamento giuridico riconosce espressamente il diritto del bambino alla propria famiglia: l\u2019art.1 della Legge 28 marzo 2001, n. 149, ampliando il contenuto delle norme presenti nella Legge 4 maggio 1983, n. 184, solennemente proclama che il minore ha diritto di crescere ed essere educato nell\u2019ambito della propria famiglia. Si riconosce in tal modo al soggetto in formazione non solo un generale diritto soggettivo a poter vivere e crescere in un ambiente familiare, ma anche prioritariamente, a poter crescere nel proprio ordinario ambiente di vita e quindi nella propria famiglia, con i suoi genitori.\nIl riconoscimento di questo fondamentale diritto del minore comporta due centrali conseguenze:\n1) che il distacco del bambino dalla propria famiglia \u00e8 giustificabile solo se le carenze del proprio nucleo familiare siano tali da mettere in pericolo lo sviluppo umano del ragazzo;\n2) l\u2019interesse del minore alla crescita nella famiglia di origine deve essere perseguito anche a costo di impegnare le strutture sociali in misure di sostegno di particolare intensit\u00e0 a favore del minore stesso e dei genitori. L\u2019azione di sostegno non \u00e8 solo una misura di ordine economico ma anche di ordine psicologico e pedagogico. In tal senso l\u2019ordinamento prevede specifiche norme:\na) la Legge 28 agosto 1997, n. 285, \"Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunit\u00e0 per l\u2019infanzia e l\u2019adolescenza\", che prevede espressamente, accanto ad azioni positive a favore dei minori, anche azioni positive a favore della famiglia;\nb) la legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali, Legge 8 novembre 2000, n. 328 che prevede, come obiettivi di priorit\u00e0 sociale, la valorizzazione e il sostegno alle responsabilit\u00e0 familiari e il rafforzamento dei diritti del minore;\nc) la Legge 8 marzo 2000,\u00a0n. 53, \"Disposizioni per il sostegno della maternit\u00e0 e paternit\u00e0, per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi della citt\u00e0\", che promuove un equilibrio tra tempi di lavoro, cura e formazione prevedendo la possibilit\u00e0 di congedi per entrambi i genitori per la cura dei figli.\n" } ] }, { "id": 671, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa si intende per documento informatico,\u00a0 qual \u00e8 il suo valore legale?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Codice dell\u2019Amministrazione Digitale (Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 e s.m.i.) definisce il documento informatico come la rappresentazione informatica di un contenuto (atti, fatti o dati) giuridicamente rilevante.\n\tRispetto al valore legale il Codice prevede soluzioni differenti a seconda che al documento sia o meno apposta uno dei tipi di firma elettronica.\nNel caso di documento privo di firma, la capacit\u00e0 di soddisfare il requisito della forma scritta e il valore di prova (il c.d. valore probatorio) sono liberamente valutabili in giudizio, tenuto conto delle sue caratteristiche oggettive di qualit\u00e0, sicurezza, integrit\u00e0 ed immodificabilit\u00e0 (art. 20).\nDiversamente il documento informatico, sottoscritto con firma elettronica avanzata, qualificata o digitale (strumenti informatici che garantiscono l\u2019identificabilit\u00e0 dell'autore, l\u2019integrit\u00e0 e l\u2019immodificabilit\u00e0 del documento ), formato nel rispetto delle regole tecniche, \u00e8 valido fino a querela di falso (art. 21). Gli standard di sicurezza riconducibili a questi sistemi di firma comportano l\u2019inversione dell\u2019onere della prova, per cui chi intende disconoscere la sottoscrizione di un documento dovr\u00e0 provare che l\u2019apposizione della firma \u00e8 riconducibile ad altri e che detta apposizione non \u00e8 imputabile a sua colpa.\nInoltre, l\u2019utilizzo di questi strumenti di sottoscrizione permette di realizzare, in modalit\u00e0 informatica, gli atti che la legge vuole che siano realizzati in forma scritta. Occorre per\u00f2 tener presente, che in alcuni casi, riferibili ad atti di particolare importanza (individuati dall\u2019art. 1350 c.c., punti 1-12, come ad es. gli atti di compravendita di beni immobili o mobili registrati, le locazioni ultranovenali, le costituzione di societ\u00e0, ecc.) non \u00e8 sufficiente l\u2019utilizzo della firma elettronica avanzata ma la legge richiede che il documento sia sottoscritto con la firma elettronica qualificata o con la firma digitale.\n" } ] }, { "id": 672, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quale valore legale viene riconosciuto ad un documento informatico sottoscritto con firma elettronica avanzata, qualificata o firma digitale?" }, { "from": "gpt", "value": "Il documento informatico sottoscritto con firma elettronica qualificata o firma digitale, formato nel rispetto delle regole tecniche, \u00e8 riconosciuto valido fino a querela di falso a tutti gli effetti di legge e soddisfa il requisito della forma scritta.\nGli standard di sicurezza riconducibili a questi sistemi di firma comportano l\u2019inversione dell\u2019onere della prova, per cui chi intende disconoscere la sottoscrizione di un documento dovr\u00e0 provare che l\u2019apposizione della firma \u00e8 riconducibile ad altri e che detta apposizione non \u00e8 imputabile a sua colpa.\nInoltre, l\u2019utilizzo di questi strumenti di sottoscrizione permette di realizzare, in modalit\u00e0 informatica, gli atti che la legge vuole che siano realizzati in forma scritta. Occorre per\u00f2 tener presente, che in alcuni casi, riferibili ad atti di particolare importanza (individuati dall\u2019art. 1350 c.c., punti 1-12, come ad es. gli atti di compravendita di beni immobili o mobili registrati, le locazioni ultranovenali, le costituzione di societ\u00e0, ecc.) non \u00e8 sufficiente l\u2019utilizzo della firma elettronica avanzata ma la legge richiede che il documento sia sottoscritto con la firma elettronica qualificata o con la firma digitale.\n" } ] }, { "id": 673, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come posso diventare giudice popolare?\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "I giudici popolari sono estratti a sorte da apposite liste comunali che vengono aperte con cadenza biennale. Il giudice popolare \u00e8 un giudice non professionale chiamato ad integrare il collegio della Corte di Assise. Tale figura rende effettiva la partecipazione del popolo all\u2019amministrazione della giustizia consacrata nell\u2019articolo 101 della Costituzione.\u00a0 La nomina a giudice popolare viene effettuata dal Presidente del Tribunale ed \u00e8 subordinata ad alcuni requisiti necessari:\n" } ] }, { "id": 674, "conversations": [ { "from": "human", "value": "\u00a0\nQuali sono le tutele previste dall\u2019ordinamento in materia patrimonio del minore ed esercizio dell\u2019impresa?" }, { "from": "gpt", "value": "Il minore pu\u00f2 avere un proprio patrimonio e dei beni ma l\u2019incapacit\u00e0 di agire gli impedisce di amministrare direttamente tali beni fino al raggiungimento della maggiore et\u00e0 salva l\u2019ipotesi di un\u2019emancipazione per matrimonio dopo il compimento dei sedici anni. Nel campo patrimoniale la podest\u00e0 genitoriale e la conseguente rappresentanza legale del minore \u00e8 assoluta. L\u2019incapacit\u00e0 di agire non implica per\u00f2 un\u2019assoluta preclusione per il minore di compiere atti giuridici: gli atti, anche patrimoniali, posti in essere comunque dal minore sono sempre produttivi di effetti giuridici. Infatti l\u2019annullabilit\u00e0 dei contratti conclusi da un incapace (art. 1425 del Codice Civile) non riduce la loro efficacia ma si limita a renderla per un certo tempo precaria: essa non incide sull\u2019idoneit\u00e0 dell\u2019atto a produrre i suoi effetti ma \u00e8 soltanto una difesa che potr\u00e0 essere attivata qualora siano stati danneggiati seriamente gli interessi dell\u2019incapace.\u00a0\nIl minore non emancipato non pu\u00f2 iniziare una nuova impresa ma pu\u00f2 soltanto continuare un\u2019impresa gi\u00e0 avviata. E\u2019necessaria l\u2019autorizzazione del Tribunale ordinario su parere del giudice tutelare (art.320, comma 5 del Codice Civile), ma il giudice tutelare pu\u00f2 consentire l\u2019esercizio provvisorio dell\u2019impresa fino a quando il Tribunale non abbia deliberato sull\u2019istanza. La partecipazione del minore non emancipato a societ\u00e0 \u00e8 possibile solo se si tratti di societ\u00e0 gi\u00e0 esistenti. Se la partecipazione comporta una sua responsabilit\u00e0 illimitata, con il conseguente acquisto della qualit\u00e0 di imprenditore indiretto, \u00e8 necessaria l\u2019autorizzazione del Tribunale all\u2019esercizio dell\u2019impresa. Nel caso in cui il minore diventi unico azionista o quotista, rispettivamente in una s.p.a o s.r.l, non ne consegue anche l\u2019assunzione della qualit\u00e0 di imprenditore e pertanto \u00e8 sufficiente l\u2019autorizzazione del Giudice Tulerare.\u00a0\nIn tema di diritto fallimentare quando il minore, l\u2019interdetto o l\u2019inabilitato continuano l\u2019esercizio di una impresa commerciale, vi \u00e8\u00a0 una dissociazione tra titolarit\u00e0 dell\u2019impresa (attribuita all\u2019incapace, all\u2019interdetto, all\u2019inabilitato) ed esercizio dell\u2019impresa (attribuito a coloro che per legge sono addetti alla loro cura). Proprio in ragione di tale dissociazione, in sede concursuale, mentre tutti gli effetti patrimoniali conseguenti alla eventuale dichiarazione di fallimento ricadano sul titolare dell\u2019impresa, gli effetti personali ivi compresi quelli penali, invece, ricadano sul tutore e sul curatore.\n" } ] }, { "id": 675, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove si richiede il permesso di soggiorno?" }, { "from": "gpt", "value": "In virt\u00f9 della convenzione stipulata tra il Ministero dell'Interno e Poste Italiane SPA, ai sensi dell'art. 39, comma 4 bis della Legge 16 gennaio 2003, n. 3 , come modificato dall'art. 1 quinquies, della Legge 12 novembre 2004, n.271,\u00a0le istanze di rilascio e rinnovo di permesso e carta di soggiorno per cittadini extracomunitari rientranti nelle seguenti tipologie devono essere presentate dall'interessato presso gli Uffici Postali abilitati utilizzando l'apposito kit\u00a0a banda gialla disponibile presso tutti gli uffici postali, i Patronati ed i Comuni abilitati.\n" } ] }, { "id": 676, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come si possono riscattare i contributi previdenziali che un lavoratore ha maturato in\u00a0un Paese non convenzionato?" }, { "from": "gpt", "value": "I lavoratori dipendenti possono richiedere il riscatto del lavoro prestato in Paesi non convenzionati (INPS - Contributi da riscatto per lavoro svolto all'estero in Paesi non convenzionati).\n" } ] }, { "id": 677, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i compiti delle comunit\u00e0 per i minori nel sistema penale minorile?" }, { "from": "gpt", "value": "Nelle Comunit\u00e0 per minori si assicura l\u2019esecuzione dei provvedimenti dell\u2019autorit\u00e0 giudiziaria nei confronti di minorenni autori di reato, ai sensi del Decreto\u00a0del Presidente della Repubblica 22 settembre 1988, n. 448 articoli 18, 18bis, 22, 36 e 37.\nLa finalit\u00e0 principale \u00e8 avviare un processo di responsabilizzazione. A tale scopo viene predisposto un programma educativo individualizzato, con l\u2019adesione del minore, tenuto conto delle risorse personali e familiari dello stesso e delle opportunit\u00e0 offerte dal territorio. Specificamente, il Decreto Leglislativo 28 luglio 1989, n. 272 all\u2019articolo 10 prevede che i Centri per la giustizia minorile organizzino proprie Comunit\u00e0 di accoglienza di minori o stipulino convenzioni con comunit\u00e0 pubbliche o private, associazioni o cooperative che operano in campo adolescenziale e siano riconosciute o autorizzate dalla Regione competente.\nSotto la prospettiva dell\u2019organizzazione e la gestione le Comunit\u00e0 per i minori devono rispondere ai seguenti criteri:\n" } ] }, { "id": 678, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il titolare dipartita IVA che non esercita n\u00e9 attivit\u00e0 di impresa e n\u00e9 una libera professione \u00e8 obbligato a dotarsi di casella PEC?\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "No. La normativa vigente (art. 16, del DECRETO-LEGGE 29 novembre 2008, n. 185, convertito con modificazioni dalla LEGGE 28 gennaio 2009, n. 2 e art. 5 del DECRETO LEGGE 18 ottobre 2012, n. 179 convertito con modificazioni nelle LEGGE 17 dicembre 2012, n. 221) riconduce l\u2019obbligo di istituire la PEC all\u2019iscrizione presso la Camera di Commercio (registro delle imprese e albo delle imprese artigiane) o in albi o elenchi professionali previsti dalla legge, ma non da alcun rilievo al possesso della partita IVA.\nLa titolarit\u00e0 della Partita IVA, in se considerata, non \u00e8, quindi, un requisito sufficiente a far sorgere l\u2019obbligo di attivazione della casella PEC. Nel caso concreto occorrer\u00e0, pertanto, verificare se il titolare della partita IVA possa essere considerato imprenditore (di qualsiasi tipo) o se risulta gi\u00e0 iscritto in questi albi o elenchi.\n" } ] }, { "id": 679, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono uno studente: dove posso trovare immagini di opere d'arte utili per i miei studi e le mie ricerche?" }, { "from": "gpt", "value": "Sul portale creato da Alinari, concessionario del Ministero per i beni e le attivit\u00e0 culturali, dal quale si pu\u00f2 accedere a numerosi archivi di immagini (attualit\u00e0, arte , architettura, storia, cinema, paesaggio, illustrazioni).\n\tPer accedere a tutte le funzionalit\u00e0 del sito \u00e8 necessaria la registrazione; si potr\u00e0 cos\u00ec ricercare tra le\u00a0250.000 immagini digitalizzate, gestire le selezioni attraverso le lightbox, richiedere specifiche ricerche e preventivi, ordinare immagini oppure eseguire direttamente il download di alte risoluzioni.\n\tAnche dal sito dell'Archivio fotografico Scala, partner del Ministero per i beni e le attivit\u00e0 culturali, si pu\u00f2 accedere a numerosi archivi di immagini d'arte, architettura e storia.\n" } ] }, { "id": 680, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A chi \u00e8 possibile rivolgersi per ottenere immagini via satellite della Terra?" }, { "from": "gpt", "value": "E' possibile rivolgersi all'European Union Satellite Centre (EUSC). Si tratta di un\u2019agenzia del Consiglio dell\u2019Unione Europea che si dedica allo sfruttamento e all\u2019elaborazione di informazioni ricavate dall\u2019analisi di immagini satellitari della Terra. Obiettivo del Centro \u00e8 quello di sostenere il processo decisionale dell\u2019Unione nel contesto della politica estera e di sicurezza comune (PESC).\nPer svolgere le sue funzioni,\u00a0l'EUSC \u00e8 dotato di una propria personalit\u00e0 giuridica e lavora sotto la supervisione politica del comitato politico e di sicurezza del Consiglio e sotto la direzione operativa del Segretario generale.\nLa sede del Centro si trova a Torrej\u00f3n, nei pressi di Madrid (Spagna).\nPer approfondimenti:\u00a0Centro Satellitare dell\u2019Unione Europea (CSUE)\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 681, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono un cittadino extracomunitario che vive in Italia, cosa devo fare se voglio fare l'immatricolazione della mia auto?" }, { "from": "gpt", "value": "Se un cittadino extracomunitario vuole acquistare e immatricolare un veicolo\u00a0deve avere la residenza in Italia ed essere in possesso\u00a0di un\u00a0permesso di soggiorno\u00a0in corso di validit\u00e0 o della ricevuta della richiesta di rinnovo o di primo rilascio del documento di soggiorno.\nPer approfondimenti Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti\u00a0- Patenti e veicoli\n" } ] }, { "id": 682, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile\u00a0convertire il permesso di soggiorno per cure mediche e per gravidanza in permesso di soggiorno per motivi familiari" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286\u00a0non contempla la convertibilit\u00e0 del permesso di soggiorno rilasciato per motivi di cure mediche e gravidanza in permesso di soggiorno per motivi familiari.\nTuttavia, tale convertibilit\u00e0 \u00e8 ammessa limitatamente al caso in cui la straniera sia coniugata con un cittadino straniero regolarmente soggiornante in Italia, purch\u00e9 il permesso di soggiorno per gravidanza non sia scaduto da pi\u00f9 di un 1 anno e il coniuge sia in possesso dei requisiti previsti per il ricongiungimento familiare.\u00a0\nSulla possibilit\u00e0 di convertire il\u00a0permesso di soggiorno per cure mediche in motivi familiari \u00e8 intervenuto\u00a0il Ministero dell'Interno con\u00a0la\u00a0circolare n. 664/2009.\n" } ] }, { "id": 683, "conversations": [ { "from": "human", "value": "\u00a0E' possibile convertire il permesso di soggiorno per gravidanza?\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Si, ma solo nel caso in cui si chieda la conversione in permesso di soggiorno per motivi familiari e si verifichino contemporaneamente le seguenti condizioni:\n" } ] }, { "id": 684, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il titolare di permesso di soggiorno rilasciato per motivi religiosi pu\u00f2 chiederne la conversione in permesso di soggiorno per lavoro subordinato?\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Come chiarito dalla Circolare Ministero dell'Interno del 5/07/2012, il permesso di soggiorno rilasciato per motivi religiosi pu\u00f2 essere convertito in permesso di soggiorno per motivi di lavoro subordinato.\nA seguito di diverse sentenze con tale orientamento giurisprudenziale (sentenza TAR Lombardia 2.03.2012, n. 696 e sentenza TAR Lazio 6.02.2009, n. 1206), il Ministero dell'Interno ha ritenuto, in generale, possibile tale conversione stante l'assenza di un'espressa esclusione in base alla normativa vigente. \u00a0\nPertanto, nel rispetto delle condizioni stabilite dalla legge e in presenza dei requisiti previsti dalla normativa, le questure potranno procedere alla conversione del titolo di soggiorno per motivi religiosi, dovr\u00e0 accertare la sussistenza dei requisiti previsti dalla vigente normativa.\n" } ] }, { "id": 685, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A chi rivolgersi per il rilascio della certificazione dell\u2019idoneit\u00e0 alloggiativa per ottenere il ricongiungimento familiare?" }, { "from": "gpt", "value": "L'idonenit\u00e0 dell'alloggio \u00e8 certificata dall'Ufficio Comunale.\nIl novellato art. 29, comma 3, lett. a) del Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286, come modificato dalla Legge 94 del 15/07/2009, prevede che \"lo straniero che richiede il ricongiungimento deve dimostrare la disponibilit\u00e0 di un alloggio conforme ai requisiti igienico-sanitari, nonch\u00e8 di idoneit\u00e0 abitativa, accertati dai competenti uffici comunali. Nel caso di un figlio di et\u00e0 inferiore agli anni 14 al seguito di uno dei genitori, \u00e8 sufficiente il consenso del titolare dell'alloggio nel quale il minore effettivamente dimorer\u00e0\".\n\u00a0Secondo la nuova formulazione dell\u2019articolo quindi la certificazione igienico-sanitaria rilasciata dalle ASL non \u00e8 pi\u00f9 alternativa al certificato rilasciato dal comune ma saranno gli stessi competenti uffici comunali a dover procedere a tale verifica. E' stato inoltre eliminato ogni riferimento parametri vigenti in ogni Regione per l\u2019E.R.P. (edilizia residenziale pubblica).\u00a0\nIl Ministero dell\u2019Interno, con Circolare del 18 novembre del 2009 n. 7170, con lo scopo di individuare parametri di idoneit\u00e0 abitativa uniformi su tutto il territorio nazionale, ha precisato che \"i comuni nel rilasciare la\u00a0certificazione relativa all\u2019idoneit\u00e0 abitativa possono fare riferimento alla normativa contenuta nel\u00a0Decreto ministeriale del 5 luglio 1975\u00a0che stabilisce i requisiti igienico-sanitari principali dei locali di abitazione e che precisa anche i requisiti minimi di superficie degli alloggi, in relazione al numero previsto degli occupanti\".\u00a0\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 686, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono uno straniero titolare di un permesso di soggiorno. Dopo quanto tempo dall\u2019ottenimento dello stesso posso presentare richiesta di ricongiungimento familiare?" }, { "from": "gpt", "value": "La normativa non prevede il decorso di un determinato periodo di tempo prima dell\u2019inoltro della domanda per l'ottenimento del ricongiungimento familiare, ma la disponibilit\u00e0 di un reddito sufficiente e di un alloggio idoneo.\nPer approfondimenti:\u00a0Ministero dell'Interno\n" } ] }, { "id": 687, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come si deve presentare la domanda per ottenere il ricongiungimento familiare?" }, { "from": "gpt", "value": "La domanda di ricongiungimento familiare va presentata utilizzando l'apposita procedura informatizzata\u00a0disponibile sul sito del Ministero dell'Interno. E' necessario seguire le istruzioni on line per la compilazione del Modello S\u00a0per la richiesta di ricongiungimento. Lo Sportello Unico competente una volta ricevuta la domanda e il parere della Questura competente, provveder\u00e0 a convocare il richiedente, mediante apposito appuntamento per la presentazione e vidimazione della documentazione \u2013 in duplice copia - relativa a reddito e alloggio. In questa occasione si devono esibire, se richiesti, anche ulteriori modulo e documenti.\nLo Sportello Unico rilascia una copia contrassegnata del nulla osta al richiedente, da cui risulti la data di presentazione della domanda e della relativa documentazione. Inoltre il nulla osta viene trasmesso, per via telematica, alla Rappresentanza diplomatica o consolare italiana all'estero.\n\tLo Sportello Unico richiede all'Agenzia delle Entrate l'attribuzione di un codice fiscale provvisorio numerico o la verifica di un eventuale codice alfanumerico preesistente.\n\tTrascorsi 180 giorni dalla richiesta del nulla osta, se non arriva una risposta, il familiare all'estero pu\u00f2 chiedere direttamente il visto d'ingresso alla Rappresentanza diplomatica o consolare italiana esibendo\u00a0la copia degli atti contrassegnata dallo Sportello Unico, da cui risulti la data di presentazione della domanda e della relativa documentazione\u00a0 e la documentazione comprovante rapporti di parentela, matrimonio, minore et\u00e0, stato di salute o mancanza di un adeguato sostegno familiare a seconda dei casi.\u00a0\nEntro 8 giorni dall'ingresso in Italia, lo straniero deve recarsi allo Sportello unico per ricevere il certificato di attribuzione del codice fiscale e per compilare il modulo di richiesta del permesso di soggiorno.\n\tL'interessato deve inserire il modulo, e l'ulteriore documentazione, nell'apposita busta da consegnare aperta presso uno degli uffici postali abilitati.\n\tSuccessivamente, la Questura convocher\u00e0 lo straniero una prima volta per i rilievi fotodattiloscopici e una seconda volta per la consegna del permesso di soggiorno.\nPer approfondimenti: Ministero dell'Interno - Procedura informatizzata per le domande di ricongiungimento familiare\n" } ] }, { "id": 688, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per quali familiari \u00e8 previsto il ricongiungimento familiare?" }, { "from": "gpt", "value": "Il\u00a0cittadino straniero, titolare del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo o di un permesso di soggiorno con durata non inferiore a un anno rilasciato per\u00a0lavoro subordinato, autonomo, per asilo, per studio, motivi religiosi, motivi familiari e per protezione sussidiaria, pu\u00f2 richiedere di essere raggiunto in Italia dai parenti pi\u00f9 stretti, per poter tenere unita la sua famiglia.\nAi sensi dell'art. 29 del Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286, cosiddetto Testo Unico Immigrazione, lo possono raggiungere, come chiarito dalla Circolare del Ministero dell'Interno n. 4660 del 28/10/2008:\n" } ] }, { "id": 689, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il figlio di uno straniero che\u00a0raggiunge la maggiore et\u00e0 dopo essersi ricongiunto con il genitore, pu\u00f2\u00a0rimanere in Italia?\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "S\u00ec.\u00a0Il figlio ricongiunto che diventa maggiorenne\u00a0pu\u00f2 continuare a soggiornare in Italia convertendo, ove ne ricorrano i presupposti, il permesso di soggiorno per motivi familiari in permesso di soggiorno per motivi di studio, di lavoro, di attesa occupazione o per cure mediche.\u00a0Per effettuare la conversione non occorre che il neomaggiorenne ritorni nel Paese d\u2019origine.\nSe il figlio maggiorenne non possiede i requisiti per richiedere il permesso di soggiorno per studio, attesa di occupazione, lavoro autonomo o subordinato, compiuti i 18 anni,\u00a0ha diritto al rinnovo del permesso di soggiorno per motivi familiari per la stessa durata di quello del genitore. \u00a0\nSulla problematiche relative alla\u00a0conversione del permesso di soggiorno e il rinnovo del permesso di soggiorno per motivi familiari al compimento della maggiore et\u00e0, il\u00a0Ministro dell'Interno \u00e8 intervenuto con la\u00a0Direttiva 17272/2008\u00a0nella quale si precisa che -\u00a0oltre a quanto previsto dall' art. 32, comma 1, del Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286\u00a0- agli stranieri che, al compimento del diciottesimo anno di et\u00e0 risultano titolari di un permesso di soggiorno per motivi familiari, potr\u00e0 essere rinnovato il\u00a0titolo di soggiorno per la stessa durata di quello del genitore e purch\u00e9 quest\u2019ultimo soddisfi le condizioni di reddito e di alloggio richieste per il ricongiungimento familiare dal comma 3 dell\u2019art. 29 del suddetto Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286.\nPer approfondimenti:\u00a0\nMinistero dell'Interno - Tutte le FAQ sull'immigrazione\nPolizia di Stato - Ricongiungimento familiare\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 690, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Nel 2012, ci sono state modifiche alle disposizioni legislative inerenti il rifiuto e la revoca del nulla osta al lavoro e ai rapporti di lavoro irregolare?" }, { "from": "gpt", "value": "Si, il Decreto Legislativo\u00a016 luglio 2012, n. 109, in vigore dal 9 agosto 2012, ha\u00a0modificato\u00a0il Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286, il cosidetto \"Testo Unico Immigrazione\", introducendo delle novit\u00e0 inerenti i rapporti irregolari o illegali di lavoro subordinato a tempo determinato, indeterminato\u00a0e stagionale:\u00a0\u00a0\n\u00a0\u00a0\u00a0-\u00a0la preclusione ad ottenere il nulla osta all'ingresso di lavoratori stranieri qualora il datore di lavoro abbia riportato, nell'ultimo quinquennio, una condanna in sede penale per reali di particolare gravit\u00e0 riconducibili, ad esempio,\u00a0al favoreggiamento dell'immigrazione e dell'emigrazione clandestina e allo sfruttamento del lavoro (ai sensi del nuovo comma\u00a05-bis dell'art. 22 del D. Lgs. 286/1998);\n- l'obbligo di rifiutare o revocare, nel caso sia gi\u00e0 stato rilasciato, il nulla osta al lavoro nei casi in cui sia stato ottenuto tramite presentazione di documenti falsificati, contraffatti o ottenuto mediante frode (ai sensi del nuovo comma\u00a05-ter dell'art. 22 del D. Lgs. 286/1998) e la conseguente revoca del visto di ingresso del lavoratore interessato;\n- delle aggravanti per il reato di impiego lavorativo da parte di un datore di lavoro di stranieri privi del permesso di soggiorno (gi\u00e0 punito con la recluisione da sei mesi a tre ammini e con la multa di 5.000 euro per ogni lavoratore impegnato ai sensi del pre-esistente\u00a0comma 12\u00a0dell'art. 22 del D. Lgs. 286/1998) nei casi in cui sia accompagnato da particolare sfruttamento lavorativo (ai sensi dei nuovi commi da 12-bis a 12-quinques\u00a0dell'art. 22 del D. Lgs. 286/1998);\n- la possibilt\u00e0 di rilasciare un permesso di soggiorno per motivi umanitari, con validit\u00e0 semestrale e rinnovabile fino alla conclusione del relativo procedimento penale, allo straniero irregolare che abbia denunciato il proprio datore di lavoro per sfruttamento in ambito lavorativo (ai sensi dei nuovi commi da 12-quater a 12-quinques\u00a0dell'art. 22 del D. Lgs. 286/1998).\nLa\u00a0\u00a0Circolare del Ministero dell'Interno n. 6410 del 27/07/12\u00a0- Dipartimento di Pubblica Sicurezza\u00a0 e la\u00a0\u00a0Circolare del Ministero dell'Interno n.\u00a05090 del 31/07/12\u00a0- Dipartimento per le liberta' civili e l'immigrazione\u00a0hanno fornito ulteriori chiarimenti in materia.\n" } ] }, { "id": 691, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile importare liberamente del caviale\u00a0non a fini commerciali?" }, { "from": "gpt", "value": "Per finalit\u00e0 legate alla tutela della salute pubblica \u00e8 vietata l'importazione da Paesi terzi di scorte personali di carni, prodotti a base di carne, latte e prodotti lattiero caseari e selvaggina - a prescindere dal loro quantitativo totale - che non siano accompagnati da un certificato sanitario rilasciato dal Paese di origine. Il passeggero munito di tale certificato, prima di presentarsi all'Ufficio di Dogana, dovr\u00e0 recarsi all'Ufficio di controllo veterinario, denominato PIF (Posto di Ispezione frontaliero), per un\n\tcontrollo della merce e per la convalida del documento sanitario.Il Caviale \u00e8 esente da documento giustificativo, solo se il prodotto importato non supera i\u00a0125 gr. per viaggiatore. Oltre tale limite, l\u2019importazione \u00e8 ammessa se scortata da certificato CITES Estero da sottoporre al momento dell\u2019importazione al Servizio Cites, insieme ad eventuali CITES ad uso turistico, che vengono rilasciati da Uffici Esteri. Per le Uova di Salmone, confezionate in barattoli sotto forma di pasta da spalmare o di pat\u00e8, non \u00e8 necessaria alcuna documentazione giustificativa. Per entrambi i prodotti sono dovuti i diritti doganali al di sopra della franchigia di 175 Euro di valore.\nPer approfondimenti: Agenzia delle dogane: Carta doganale\u00a0del viaggiatore\n" } ] }, { "id": 692, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa bisogna fare per essere in regola\u00a0se si\u00a0acquista direttamente all'estero (extra-UE) un veicolo, nuovo o usato?" }, { "from": "gpt", "value": "Le pratiche amministrative relative all'immatricolazione e all'iscrizione al PRA di tali veicoli non possono essere espletate mediante le procedure semplificate dello Sportello Telematico dell'Automobilista.\u00a0E' necessario, pertanto, prima immatricolare\u00a0il veicolo\u00a0all'ufficio provinciale della Motorizzazione (UMC) e poi, entro 60 giorni\u00a0dalla data di effettivo rilascio della carta di circolazione,\u00a0iscrivere il veicolo\u00a0al Pubblico Registro Automobilistico (PRA).\nGeneralmente l'importazione del veicolo proveniente dall'estero viene effettuata dai concessionari e/o importatori del cd. \"mercato parallelo\" (ossia, non rientranti nella rete ufficiale di vendita delle case costruttrici) che provvedono, al momento della vendita in Italia, a tutti gli adempimenti amministrativi necessari.\nNel caso, invece, in cui il veicolo sia importato direttamente da un privato, quest'ultimo pu\u00f2 provvedere di persona o tramite una delegazione dell'Automobile Club o a uno di studio di consulenza automobilistica (agenzia pratiche auto): in tal caso,\u00a0oltre ai costi previsti per legge, per la richiesta bisogna aggiungere la tariffa - in regime di libero mercato - del servizio di intermediazione.\u00a0\nPer approfondimenti: ACI\n" } ] }, { "id": 693, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qual \u00e8 la modalit\u00e0 per immatricolare e commercializzare in Italia veicoli provenienti da altri paesi UE?" }, { "from": "gpt", "value": "Per trasferire in Italia un veicolo acquistato all'estero, si deve provvedere all'immatricolazione del veicolo e all'iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico (PRA).\nSolitamente \u00e8 possibile rivolgersi allo Sportello Telematico dell'Automobilista (STA) per immatricolare e iscrivere al PRA un veicolo nuovo o usato importato in Italia da un Paese dell'UE o appartenente allo Spazio Economico Europeo.\nQuando non \u00e8 possibile utilizzare lo STA,\u00a0si deve:\n" } ] }, { "id": 694, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cos'\u00e8 la registrazione in caso d'uso?" }, { "from": "gpt", "value": "Si ha 'caso d'uso' quando un documento si deposita, per essere acquisito agli atti, presso le cancellerie giudiziarie nell'esercizio di attivita' amministrative ovvero presso le amministrazioni dello Stato o degli enti pubblici territoriali e i rispettivi organi di controllo (salvo che il deposito avvenga ai fini dell'adempimento di un'obbligazione delle suddette amministrazioni, enti o organi ovvero sia obbligatorio per legge o regolamento).\n\tLa richiesta di registrazione in tale ipotesi non si configura come un obbligo bens\u00ec come un onere, affinch\u00e9 si possa trarne interesse dal suo \"uso\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 695, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un\u2019ordinanza di assegnazione di somme emessa dal Tribunale delle Esecuzioni, \u00e8 soggetta ad imposta di registro?\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "L'ordinanza giudiziale di assegnazione di somme rientra nel novero degli atti e dei provvedimenti emanati dall'Autorit\u00e0 Giudiziaria che soggiacciono all'imposta di registro.\nCome previsto dal Decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002, n. 115, Testo unico\u00a0in materia di spese e di giustizia, tale tipo di provvedimento \u00e8 soggetto a registrazione in termine fisso ovvero con tariffa prestabilita (in Allegati\u00a0-\u00a0Tariffa parte I articolo 8 del Decreto del Presidente della Repubblica\u00a026 aprile 1986, n. 131\u00a0successivamente modificato ed integrato da ulteriori\u00a0disposizioni normative).\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 696, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cos'\u00e8 il Programma Italia Startup Visa?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Programma Italia Startup Visa \u00e8 un programma destinato ad imprenditori extra-UE che vogliono avviare una start up innovativa in Italia\u00a0 e che potranno beneficiare di\u00a0 una serie di procedure pi\u00f9 snelle e veloci per fare ingresso nel nostro Paese.\u00a0L'obiettivo, infatti, \u00e8\u00a0quello di facilitare in modo significativo la fase di ottenimento del visto d'ingresso per lavoro autonomo per i cittadini dei Paesi extra-UE che intendono avviare una startup nel nostro Paese.\nLa nuova procedura, in particolare, si applica agli imprenditori che intendono avviare una startup innovativa, ovvero una nuova impresa il cui business sia fortemente legato all'innovazione e alla tecnologia.\nTutta la procedura \u00e8 gestita in modalit\u00e0 telematica attraverso il sito Italia Startup Visa, grazie al quale \u00e8 anche possibile ottenere informazioni utili e fare la richiesta\u00a0per ottenere il visto d'ingresso.\nPer maggiori informazioni e approfondimenti vedere anche la sezione dedicata del sito Integrazione Migranti.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 697, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i requisiti per aprire un'officina meccanica? E' obbligatorio possedere un titolo di studio pertinente?" }, { "from": "gpt", "value": "La Legge 11 dicembre 2012, n. 224, entrata in vigore il 5 gennaio 2013, ha introdotto importanti modifiche alla Legge 5 febbraio 1992 n.122 concernente la disciplina dell\u2019attivit\u00e0 di autoriparazione.\nLe attivit\u00e0 di meccanica - motoristica e di elettrauto sono state accorpate nella nuova attivit\u00e0 definita \"MECCATRONICA\", pertanto l\u2019attivit\u00e0 di autoriparazione si distingue ora nelle attivit\u00e0 di:\n1) meccatronica\n\t2) carrozzeria\n\t3) gommista\nDal 5 gennaio 2013, pertanto, non \u00e8 pi\u00f9 possibile dichiarare l\u2019inizio della sola attivit\u00e0 di meccanica e motoristica o di elettrauto, ma occorrer\u00e0 dichiarare l\u2019inizio dell\u2019attivit\u00e0 di \"meccatronica\" dimostrando il possesso dei requisiti previsti sia per la meccananica e motoristica sia per l'elettrauto.\n\tL\u2019articolo 3 della Legge 224 del 2012 contiene disposizioni in merito alla fase transitoria della nuova disciplina:\n\t1. le imprese che, alla data di entrata in vigore della legge (5 gennaio 2013), sono gi\u00e0 iscritte nel Registro delle imprese o nell\u2019Albo delle imprese artigiane e sono abilitate sia alle attivit\u00e0 di meccanica e motoristica sia a quella di elettrauto, sono abilitate di diritto allo svolgimento della nuova attivit\u00e0 di meccatronica;\n\t2. le imprese che, alla data di entrata in vigore della legge (5 gennaio 2013), sono iscritte nel Registro delle imprese o nell\u2019Albo delle imprese artigiane e sono abilitate alle attivit\u00e0 di meccanica motoristica o a quella di elettrauto possono proseguire le rispettive attivit\u00e0 per i cinque anni successivi alla medesima data. Entro tale termine, le persone preposte alla gestione tecnica delle predette imprese, qualora non siano in possesso di almeno uno dei requisiti tecnico - professionali previsti dalle lettere a) e c) del comma 2 dell'articolo 7 della Legge n. 122 del 1992, devono frequentare con esito positivo il corso professionale di cui alla lettera b) del medesimo comma 2, limitatamente alle discipline relative all'abilitazione professionale non posseduta. In mancanza di ci\u00f2, decorso il medesimo termine, il soggetto non potr\u00e0 essere preposto alla gestione tecnica dell'impresa ai sensi dell'articolo 10 del Decreto del Presidente della Repubblica 14 dicembre 1999, n. 558.\n\t3. Il preposto alla gestione tecnica anche se titolare di impresa individuale che abbia gi\u00e0 compiuto cinquantacinque anni alla data del 05/01/2013, pu\u00f2 proseguire l'attivit\u00e0 fino al compimento dell'et\u00e0 prevista per il conseguimento della pensione di vecchiaia.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 698, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Esiste uno strumento di sostegno all'imprenditoria femminile?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Dipartimento per le Pari Opportunit\u00e0 della Presidenza del Consiglio in raccordo con il Ministero dello Sviluppo Economico ha attivato una sezione speciale del Fondo di Garanzia, con una dotazione complessiva di 20 milioni di euro.\n\tSi tratta di uno strumento di politica industriale dedicato alle donne che fanno impresa e che, statisticamente, trovano ostacoli maggiori rispetto agli uomini nel reperimento di risorse.\nAlla pagina internet dedicata indicazioni su\u00a0quali sono le imprese femminili, quali i vantaggi, come prenotare la garanzia e indicazioni operative per la compilazione.\nIl 4 giugno 2014 \u00e8 stato stipulato un Protocollo d'Intesa per sostenere donne imprenditrici e lavoratrici autonome\u00a0fra il Dipartimento per le Pari Opportunit\u00e0 presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il Ministero dello Sviluppo Economico, l'Abi, Confindustria, Confapi, Rete Imprese Italia e Alleanza delle Cooperative Italiane. Le banche che aderiranno al Protocollo indicheranno il plafond finanziario dedicato che potr\u00e0 essere utilizzato per la concessione di finanziamenti in relazione a specifiche linee di intervento:\n" } ] }, { "id": 699, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove posso avere informazioni sul microcredito?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019ENM - Ente Nazionale per il Microcredito sotto l\u2019Alto Patronato Permanente del Presidente della Repubblica mediante\u00a0il Progetto \"Riparti da te\", persegue l'obiettivo di far conoscere alle donne le modalit\u00e0 di accesso ai prestiti agevolati messi a disposizione per creare piccole imprese attraverso lo strumento del microcredito.\n" } ] }, { "id": 700, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Chi paga i lavoratori interessati all\u2019esodo?" }, { "from": "gpt", "value": "La prestazione e la contribuzione sono a totale carico del datore di lavoro\nIl datore di lavoro deve consegnare alla sede Inps presso la quale assolve i propri obblighi contributivi il documento bancario attestante la fideiussione a garanzia degli obblighi (Messaggio Inps n.\u00a020538 del 2013).\nLa sede Inps, verificata la conformit\u00e0 della fideiussione agli obblighi, ne comunica l\u2019accettazione al datore di lavoro e alla banca (Circolare Inps n. 119 del 2013) e\u00a0rende disponibili le somme a favore dei lavoratori, come per la gran parte delle pensioni, il primo giorno bancabile di ciascun mese.\nLa sede Inps competente, a partire dal 10 del mese, comunica al datore di lavoro esodante l\u2019importo della provvista (Messaggio Inps\u00a0 n. 17768 del 2013).\n" } ] }, { "id": 701, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come avviene il pagamento del trattamento di incentivazione all\u2019esodo?" }, { "from": "gpt", "value": "Il pagamento della prestazione\u00a0\u00e8 corrisposto per 13 mensilit\u00e0 dalla sede Inps competente ed \u00e8 disposto come per la generalit\u00e0 delle pensioni, in rate mensili anticipate, la cui disponibilit\u00e0 \u00e8 fissata al primo giorno bancabile di ciascun mese (Messaggio Inps\u00a0 n. 17768 del 2013).\n" } ] }, { "id": 702, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le disposizioni previste dalla Legge sulla riforma del mercato del lavoro per l\u2019esodo dei lavoratori?" }, { "from": "gpt", "value": "Le disposizioni sono riportate all\u2019interno dell\u2019art. 4, commi 1-7 ter della Legge 28 giugno 2012, n. 92.\nL\u2019Inps nella Circolare n. 119 del 2013 e nella Circolare Inps n. 63 del 19 maggio 2014 affronta specificatamente l\u2019argomento e fornisce le indicazioni tecniche relative al\u00a0trattamento a cui pu\u00f2 accedere il lavoratore che sottoscrive un accordo di esodo con prepensionamento a carico dell\u2019azienda e della pubblica amministrazione.\nCon la sottoscrizione di tale accordo il lavoratore dal momento in cui smette di lavorare, fino a quando matura la pensione, percepir\u00e0 un assegno mensile a carico del suo ex datore di lavoro.\n" } ] }, { "id": 703, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quale \u00e8 la procedura\u00a0per le richieste all\u2019esodo anticipato?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019azienda che ha la necessit\u00e0 di accedere all\u2019esodo anticipato per una parte dei suoi lavoratori, cos\u00ec come previsto dalla Legge 28 giugno 2012, n. 92 (art. 4, commi 1-7 ter), deve inoltrare alla sede Inps di competenza tramite cassetto previdenziale, la richiesta di Pin e la copia dell\u2019accordo sindacale con cui si \u00e8 avviata la procedura (Circolare Inps n. 119 del 2013, Messaggio Inps\u00a0 n. 17768 del 2013).\u00a0Al riguardo, si precisa che i datori di lavoro in possesso dei requisiti di legge devono presentare la domanda preliminare almeno 90 giorni prima della data di ingresso nella prestazione del primo lavoratore interessato dal piano di esodo annuale. (Messaggio Inps\u00a0 n. 1653 del 2014)\n" } ] }, { "id": 704, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali requisiti devono avere i lavoratori per fruire dell\u2019incentivazione all\u2019esodo?" }, { "from": "gpt", "value": "La Legge 28 giugno 2012, n. 92 (art. 4, commi 1-7 ter) dispone che aziende e\u00a0pubbliche amministrazioni\u00a0con pi\u00f9 di 15 dipendenti, possono stipulare accordi sindacali per incentivare l\u2019esodo di lavoratori ai quali manchino meno di 4 anni al pensionamento (Circolare Inps n.63 del 19 maggio 2014).\nIn questi\u00a0casi il rapporto di lavoro si interrompe e l\u2019Inps paga ai lavoratori esodati, per il tempo mancante all\u2019effettivo pensionamento, una prestazione calcolata in base ai contributi versati; l\u2019azienda versa all\u2019Istituto l\u2019equivalente di tale somma, pi\u00f9 la contribuzione previdenziale che avrebbe dovuto continuare a versare fino al pensionamento dei suoi lavoratori (Circolare Inps n. 119 del 2013).\n" } ] }, { "id": 705, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In caso di sinistro all'estero provocato da un veicolo immatricolato all'estero, a\u00a0chi\u00a0rivolgersi per il risarcimento del danno?" }, { "from": "gpt", "value": "In caso di incidente avvenuto durante un viaggio all'estero (in uno dei Paesi del Sistema Carta Verde e causato da un veicolo immatricolato e assicurato in uno degli Stati dello Spazio Economico Europeo), la richiesta di risarcimento danni va proposta nei confronti del \"mandatario\" nominato in Italia dall'impresa di assicurazione estera che assicura il veicolo responsabile del sinistro.\n\tPer conoscere nome e indirizzo del \"mandatario\" \u00e8 necessario inviare richiesta alla CONSAP Spa - Centro di Informazione Italiano - Via Yser, 14 - 00198 Roma. Per ulteriori informazioni sulle modalit\u00e0 per l'invio delle richieste \u00e8 possibile consultare il sito CONSAP.\nQualora l'incidente \u00e8 provocato all'estero da un veicolo immatricolato in uno dei Paesi del Sistema Carta Verde non rientrante nello Spazio Economico Europeo,\u00a0se l'incidente \u00e8 accaduto in uno dei Paesi aderenti al sistema della Carta Verde, la richiesta di risarcimento potr\u00e0 essere indirizzata al Bureau nazionale dello Stato di accadimento del sinistro solo se il veicolo che ha provocato il danno \u00e8 immatricolato in uno Stato diverso rispetto a quello dell'accadimento (per gli indirizzi dei vari Bureaux sono indicati sul sito web UCI) oppure all'impresa estera di assicurazione del responsabile del sinistro.\nPer approfondimenti: IVASS\n" } ] }, { "id": 706, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa fare se coinvolti in un incidente con un veicolo estero?" }, { "from": "gpt", "value": "Se si \u00e8 rimasti vittima di un incidente stradale provocato in Italia da un veicolo immatricolato all'estero, per richiedere il risarcimento dei danni subiti occorre inviare una lettera raccomandata con avviso di ricevimento all'Ufficio Centrale Italiano, al seguente indirizzo: UCI - Corso Sempione, 39 - 20145 MILANO.\nL'UCI comunicher\u00e0 al danneggiato il nominativo della compagnia incaricata di liquidare il danno. Per ulteriori informazioni\u00a0consultare il sito web UCI.\nPer approfondimenti: IVASS\n" } ] }, { "id": 707, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Fra i requisiti richiesti per beneficiare\u00a0dell'indennit\u00e0 di accompagnamento \u00e8 indicato anche un limite di reddito?" }, { "from": "gpt", "value": "No, tra i requisiti richiesti per beneficiare dell'indennit\u00e0 di accompagnametno non \u00e8 previsto\u00a0alcun limite di reddito.\nInfatti,\u00a0l\u2019indennit\u00e0\u00a0\u00e8 riconosciuta al solo titolo della\u00a0minorazione,\u00a0indipendentemente dal rddito dell'interessato.\u00a0Ai sensi della Legge del 11 febbraio 1980, n. 18 per fruire dell'indennit\u00e0 di accompagnamento, la commissione medica deve aver accertato due condizioni:\n" } ] }, { "id": 708, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i requisiti necessari per\u00a0ottenere l'indennit\u00e0 di accompagnamento?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019indennit\u00e0 di accompagnamento per invalidit\u00e0 civile \u00e8 stata istituita con la Legge 11 febbraio 1980, n. 118. L'indennit\u00e0 \u00e8 prevista solo a titolo della minorazione,\u00a0indipendentemente dal reddito e dall'et\u00e0 del richiedente.\u00a0 Per gli ultra 65enni, non pi\u00f9 valutabili sul piano dell\u2019attivit\u00e0 lavorativa, il diritto all\u2019indennit\u00e0 \u00e8 subordinato alla condizione che essi abbiano difficolt\u00e0 persistenti a svolgere i compiti e le funzioni dell\u2019et\u00e0.\u00a0\u00a0\u00a0\n\tE\u2019 corrisposta nelle ipotesi in cui la competente commissione sanitaria abbia accertato:\n" } ] }, { "id": 709, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i requisiti necessari per il riconoscimento dell\u2019indennit\u00e0 di disoccupazione ASpI?" }, { "from": "gpt", "value": "I potenziali destinatari dell\u2019indennit\u00e0 di disoccupazione ASpI devono essere in possesso dei seguenti requisiti (Circolare Inps n. 142 del 18/12/2012):\n\t- stato di disoccupazione involontaria;\n\t- almeno due anni di assicurazione (devono essere trascorsi almeno due anni dal versamento del primo contributo contro la disoccupazione);\n\t- almeno un anno di contribuzione contro la disoccupazione nel biennio precedente l\u2019inizio del periodo di disoccupazione.\n\tPer quanto concerne la dichiarazione dello stato di disoccupazione involontaria l'interessato ha la possibilit\u00e0 di farne richiesta preliminarmente al Centro per l'Impiego territorialmente competente; in alternativa pu\u00f2 rilasciare direttamente alla sede previdenziale la dichiarazione al momento della presentazione della domanda di indennit\u00e0 in ambito ASpI (art. 4, comma 38 della Legge 28 giugno 2012, n. 92). In tal caso \u00e8 affidato all'Inps il compito di ricevere e, successivamente, mettere a disposizione del Centro per l'Impiego territorialmente competente i documenti indispensabili ai fini delle verifiche sullo stato di disoccupazione nonch\u00e8 dell'attivazione delle politiche attive (Circolare Inps n. 154 del 2013).Per contribuzione utile al diritto si deve intendere anche quella dovuta ma non versata.\n\tSi considerano pertanto utili ai fini del perfezionamento dei requisiti:\n\t- i contributi previdenziali, comprensivi di quota DS e ASpI versati durante il rapporto di lavoro subordinato;\n\t- i contributi figurativi accreditati per maternit\u00e0 obbligatoria se all'inizio dell'astensione risulta gi\u00e0 versata contribuzione ed i periodi di congedo parentale purch\u00e9 regolarmente indennizzati e intervenuti in costanza di rapporto di lavoro;\n\t- i periodi di lavoro all\u2019estero in paesi comunitari o convenzionati ove sia prevista la possibilit\u00e0 di totalizzazione;\n\t- l'astensione dal lavoro per periodi di malattia dei figli fino agli 8 anni di et\u00e0 nel limite di cinque giorni lavorativi nell'anno solare.\n\tDiversamente, non sono considerati utili i periodi di lavoro all'estero in Stati con i quali l\u2019Italia non abbia stipulato convenzioni bilaterali in materia di sicurezza sociale.Parimenti, non sono considerati utili, anche se coperti da contribuzione figurativa, i periodi di:\n\t- malattia e infortunio sul lavoro solo nel caso non vi sia integrazione della retribuzione da parte del datore di lavoro ovviamente nel rispetto del minimale retributivo;\n\t- cassa integrazione straordinaria e ordinaria con sospensione dell'attivit\u00e0 a zero ore;\n\t- assenze per permessi e congedi fruiti dal coniuge convivente, dal genitore, dal figlio convivente, dai fratelli o sorelle conviventi di soggetto con handicap in situazione di gravit\u00e0.\n" } ] }, { "id": 710, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come \u00e8 disciplinata l'erogazione della indennit\u00e0 di malattia nel caso in cui la malattia, iniziata nel corso di un anno,\u00a0si protragga anche l'anno seguente?" }, { "from": "gpt", "value": "Il periodo massimo assistibile dalla indennit\u00e0 di malattia\u00a0non pu\u00f2 superare i 180 giorni per anno solare.\nPer le malattie a cavaliere di due anni solari (Circolare Inps del 28 giugno 1993, n 145, par. 6)\u00a0cio\u00e8, iniziate nel corso di un dato anno che si protraggono nell'anno seguente, l'indennit\u00e0 \u00e8 dovuta in misura intera per un massimo di ulteriori 180 giorni, a partire dal 1\u00b0 gennaio, se nell'anno di insorgenza dell'evento:\n" } ] }, { "id": 711, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Al personale non vedente adibito alla mansione di centralinista,\u00a0spetta l'indennit\u00e0 di mansione?" }, { "from": "gpt", "value": "Si, l'indennit\u00e0 di mansione per centralinista non vedente prevista dall'articolo 9 della Legge 28 marzo 1984 n. 113, viene erogata a favore del personale non vedente che sia adibito e che effettivamente svolga la mansione di centralinista.\nA tal proposito si\u00a0veda anche\u00a0il Parere del Dipartimento della Funzione pubblica del 18 luglio 2012.\u00a0\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 712, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' prevista la fruizione della tredicesima mensilit\u00e0 per chi percepisce l'indennit\u00e0 di mobilit\u00e0?\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "In materia di\u00a0indennit\u00e0 di mobilit\u00e0 non sussiste il diritto alla percezione della tredicesima mensilit\u00e0, poich\u00e9 il parametro della retribuzione globale, utilizzato dall\u2019ente previdenziale al fine della misura della prestazione, \u00e8 gi\u00e0 comprensivo delle mensilit\u00e0 aggiuntive percepite in costanza di lavoro. Infatti, l'importo dell'indennit\u00e0 di mobilit\u00e0, per i primi 12 mesi \u00e8 pari all'80% dello stipendio lordo, comprensivo dei ratei di tredicesima e quattordicesima, che il lavoratore aveva nel periodo immediatamente precedente il licenziamento ma nei limiti di un tetto massimo mensile annualmente rivalutato.\nPer approfondimenti: sito Inps - Sentenza Tribunale di Milano - 26.2./23.4.2003, n. 1242/03\n\u00a0\nASPI: A partire dal 1\u00b0 gennaio 2013 e con riferimento agli eventi di disoccupazione involontaria determinatisi a partire da tale data, viene introdotta la nuova Assicurazione sociale per l\u2019impiego (Aspi), che andr\u00e0 a sostituire l\u2019indennit\u00e0 di disoccupazione non agricola ordinaria,\u00a0l\u2019indennit\u00e0 di disoccupazione speciale nell\u2019edilizia e dal 1\u00b0 gennaio 2017, l\u2019indennit\u00e0 di mobilit\u00e0 di cui all\u2019art. 7 della Legge 23 luglio 1991, n. 223 (Circolare Inps n. 140 del 14/12/2012; Circolare Inps n. 142 del 18/12/2012).\n" } ] }, { "id": 713, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cos'\u00e8 l'indennit\u00e0 di servizio estero?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto Legislativo 27 febbraio 1998 n. 62 disciplina\u00a0il trattamento economico per i dipendenti delle pubbliche amministrazioni in servizio all'estero sancisce, all'articolo 5, che \"l'indennita' di servizio all'estero non ha \u00a0natura retributiva essendo destinata a sopperire agli oneri derivanti dal \u00a0servizio all'estero ed e' ad essi commisurata. Essa \u00a0tiene conto \u00a0della peculiarita' \u00a0della prestazione lavorativa \u00a0all'estero, in \u00a0relazione \u00a0alle \u00a0specifiche esigenze \u00a0del servizio diplomatico consolare. L'indennita' di servizio all'estero e' costituita: a) dall'indennita' base di cui alla tabella A della legge; b) \u00a0dalle \u00a0maggiorazioni relative ai \u00a0singoli \u00a0uffici \u00a0determinate secondo coefficienti di sede da fissarsi \u00a0con decreto \u00a0del Ministro degli \u00a0affari esteri, \u00a0di concerto \u00a0con il \u00a0Ministro del \u00a0tesoro, del bilancio e \u00a0della programmazione economica sentita \u00a0la commissione di cui all'articolo 172\".\u00a0\n" } ] }, { "id": 714, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le disposizioni\u00a0normative\u00a0volte all'applicazione delle modalit\u00e0 e dei termini per il conseguimento dell\u2019indennit\u00e0 una tantum ai superstiti?\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Il riferimento normativo \u00e8 nell\u2019art. 1, comma 20, della Legge 8 agosto 1995\u00a0n. 335, con cui il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze, hanno fissato le modalit\u00e0 e i termini per il conseguimento del diritto all'indennit\u00e0 una tantum.\nPer le istruzioni operative occorre far riferimento alla Circolare Inps n. 104 del 6 giugno 2003 \u00a0che contempla modalit\u00e0 e termini per il conseguimento dell\u2019indennit\u00e0 una tantum da parte dei superstiti dell\u2019assicurato che non abbia maturato il requisito per il trattamento pensionistico diretto alla data del decesso.\n" } ] }, { "id": 715, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Una casalinga di et\u00e0 superiore a 65 anni, che abbia regolarmente pagato fino ai 65 anni l'assicurazione Inail obbligatoria per le casalinghe, \u00e8 coperta da detta assicurazione?" }, { "from": "gpt", "value": "Con il compimento del 65\u00b0 anno di et\u00e0 decade l\u2019obbligo assicurativo.\nLa casalinga nell\u2019anno in cui compie 65 anni rimane comunque soggetta all\u2019assicurazione fino alla scadenza annuale del premio (31 dicembre).\nIn caso di infortunio avvenuto successivamente all\u2019anno di compimento del 65\u00b0 anno di et\u00e0, il danno subito non \u00e8 indennizzabile, in quanto la casalinga al momento non possedeva tutti i requisiti di assicurabilit\u00e0 (et\u00e0, esclusivit\u00e0 del lavoro domestico, assenza di vincolo di subordinazione, svolgimento gratuito dell\u2019attivit\u00e0).\nPer approfondimenti: INAIL: Assicurazione contro gli infortuni domestici; INAIL: Casalinghe\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 716, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il nostro ordinamento prevede ed eroga un indennizzo ai soggetti danneggiati\u00a0da trasfusioni o\u00a0vaccinazioni?" }, { "from": "gpt", "value": "\u00a0\nI soggetti beneficiari, dannneggiati da complicanze di tipo irreversibile a seguito di trasfusioni e vaccinazioni hanno la possibilit\u00e0 di ottenere un indennizzo.\nLa procedura per l'indennizzo\u00a0si avvia\u00a0con la richiesta del soggetto danneggiato\u00a0alla ASL di residenza. Le competenze in materia di indennizzi ai sensi Legge 25 febbraio 1992, n. 210\u00a0con decorrenza dal 1\u00b0 gennaio 2001 sono state trasferite, tranne\u00a0che per le regioni a Statuto speciale, dal Ministero della Salute alle regioni.\u00a0\nE' da ricordare che,\u00a0grazie alla Legge 29 ottobre 2005, n. 229\u00a0\"Disposizioni in materia di indennizzo a favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie\", i soggetti danneggiati da vaccinazione\u00a0possono anche\u00a0presentare domanda direttamente al Ministero della Salute.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 717, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono un piccolo editore e vorrei inviare alle biblioteche della mia regione materiale relativo alle mie nuove pubblicazioni: dove posso reperire i loro recapiti?" }, { "from": "gpt", "value": "La pagina dell'Anagrafe delle biblioteche italiane, creata dal Ministero per i Beni e le Attivit\u00e0 Culturali, permette l'accesso alla base dati dell'anagrafe che offre informazioni (indirizzo, recapito telefonico, mail, URL) su circa 15.000 biblioteche italiane.\n" } ] }, { "id": 718, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sto studiando in Romania per diventare infermiere, posso fare un tirocinio formativo in Italia?" }, { "from": "gpt", "value": "Il tirocinio per le professioni sanitarie pu\u00f2 essere svolto in Italia solo dopo il riconoscimento del titolo di studio e quindi non pu\u00f2 essere svolto prima del compimento dell'iter scolastico.\nPer il riconoscimento del titolo \u00e8 necessario rivolgersi rivolgersi al Ministero della Salute.\n" } ] }, { "id": 719, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le informazioni contenute nell'atto di matrimonio e nelle annotazioni?" }, { "from": "gpt", "value": "Secondo l'art. 64 - Contenuto dell\u2019atto di matrimonio - del Decreto del Presidente della Repubblica 3 novembre 2000, n. 396,\u00a0l'atto di matrimonio deve specificamente indicare:\na) il nome e il cognome, il luogo e la data di nascita, la cittadinanza e la residenza degli sposi; il nome, il cognome, il luogo e la data di nascita e la residenza dei testimoni; b) la data della eseguita pubblicazione o il decreto di autorizzazione alla omissione, salvo il caso di cui all\u2019articolo 101 del Codice civile; c) il decreto di autorizzazione quando ricorra alcuno degli impedimenti di legge, salvo il caso di cui all'articolo 101 del Codice civile; d) la menzione dell'avvenuta lettura agli sposi degli articoli 143, 144 e 147 del Codice civile; e) la dichiarazione degli sposi di volersi prendere rispettivamente in marito e in moglie; f) il luogo della celebrazione del matrimonio nei casi previsti dagli articoli 101 e 110 del Codice civile, ed il motivo del trasferimento dell\u2019ufficiale dello stato civile in detto luogo; g) la dichiarazione fatta dall'Ufficiale dello Stato civile che gli sposi sono uniti in matrimonio.\n\u00a0\nQuando contemporaneamente alla celebrazione del matrimonio gli sposi dichiarano di riconoscere figli naturali, la dichiarazione \u00e8 inserita nell'atto stesso di matrimonio. Ugualmente si provvede nel caso di scelta del regime di separazione dei beni o di scelta della legge applicabile ai loro rapporti patrimoniali ai sensi dell'articolo 30, comma 1, della Legge\u00a031 maggio 1995, n. 218.\n\t\u00a0\nInoltre, secondo l'art. 69 del gi\u00e0 citato\u00a0D.P.R. 396/2000,\u00a0negli atti di matrimonio si fa annotazione:\na) della trasmissione al ministro di culto della comunicazione dell'avvenuta trascrizione dell'atto di matrimonio da lui celebrato; b) delle convenzioni matrimoniali, delle relative modificazioni, delle sentenze di omologazione di cui all'articolo 163 del Codice civile, delle sentenze di separazione giudiziale dei beni di cui all'articolo 193 del Codice civile, e della scelta della legge applicabile ai loro rapporti patrimoniali ai sensi dell'articolo 30, comma 1, della Legge 31 maggio 1995, n. 218; c) dei ricorsi per lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio, e delle relative pronunce; d) delle sentenze, anche straniere, di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio; di quelle che dichiarano efficace nello Stato la pronuncia straniera di nullit\u00e0 o di scioglimento del matrimonio; di quelle che dichiarano efficace nello Stato la pronuncia dell'autorit\u00e0 ecclesiastica di nullit\u00e0 del matrimonio; e di quelle che pronunciano la separazione personale dei coniugi o l'omologazione di quella consensuale; e) delle sentenze con le quali si pronuncia l'annullamento della trascrizione dell'atto di matrimonio; f) delle dichiarazioni con le quali i coniugi separati manifestano la loro riconciliazione; g) delle sentenze dichiarative di assenza o di morte presunta di uno degli sposi e di quelle che dichiarano l'esistenza dello sposo di cui era stata dichiarata la morte presunta o ne accertano la morte; h) dei provvedimenti che determinano il cambiamento o la modificazione del cognome o del nome o di entrambi e dei provvedimenti di revoca relativi ad uno degli sposi; i) dei provvedimenti di rettificazione.\n" } ] }, { "id": 720, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un titolare di una societ\u00e0 di capitali intenzionato a pubblicizzarla su internet, quali informazioni deve inserire?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art.42 della \u00a0Legge 7 Luglio 2009, n.88\u00a0Disposizioni per l'adempimento di obblighi derivanti dall'appartenenza dell'Italia alle Comunita' europee (Legge Comunitaria 2008) di recepimento della \u00a0Direttiva 2003/58/CE\u00a0del Parlamento Europeo\u00a0e\u00a0del Consiglio del 15 luglio 2003 , modificando l\u2019art. 2250 del Codice civile , ha stabilito che le societ\u00e0 di capitali che dispongono di uno spazio elettronico destinato alla comunicazione collegato ad una rete telematica ad accesso pubblico forniscono, attraverso tale mezzo, tutte le informazioni di cui al primo, secondo, terzo e quarto comma e, cio\u00e8:\u00a0la sede sociale,\u00a0l\u2019Ufficio del registro delle imprese presso cui si \u00e8 registrati e numero di registrazione (REA),\u00a0il capitale sociale risultante dall'ultimo bilancio secondo la somma effettivamente versata,\u00a0l'eventuale stato di liquidazione della societ\u00e0, e, nel caso di Srl o di Spa, la presenza di un socio unico.\nLo stesso art.42 ha inoltre modificato l'art. 2630 del Codice civile\u00a0prevedendo la\u00a0sanzione\u00a0amministrativa pecuniaria da 206 euro a 2.065 euro per l'amministratore unico, ciascun amministratore del CdA ed eventualmente i sindaci, essendo loro tenuti per\u00a0legge, a causa delle funzioni rivestite nella societ\u00e0, a fornire\u00a0negli\u00a0atti,\u00a0nella corrispondenza e nella rete telematica le informazioni prescritte di cui sopra.\n\t\u00a0\nPer ulteriori informazioni si pu\u00f2 fare riferimento alle Camere di Commercio di zona .\n" } ] }, { "id": 721, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come si fa a sapere se \u00e8 stata cancellata una ipoteca su un immobile?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019ispezione ipotecaria permette la consultazione dei registri, delle note e dei titoli depositati presso i Servizi di pubblicit\u00e0 immobiliare dell\u2019Agenzia.\nL\u2019ispezione pu\u00f2 riguardare ogni nominativo censito e viene richiesta presso gli uffici provinciali - Territorio. In alternativa \u00e8 possibile utilizzare il servizio online, limitatamente alle informazioni archiviate in formato elettronico.\nPer utilizzare il servizio \u201cIspezione ipotecaria online\u201d \u00e8 necessario registrarsi ai servizi finanziari online di Poste Italiane S.p.A., che consentono di effettuarne il pagamento.\nL\u2019ispezione ipotecaria online \u00e8 limitata alle sole persone fisiche. La ricerca \u00e8 estesa a qualsiasi circoscrizione del territorio nazionale, a esclusione delle province autonome di Trento, Trieste, Bolzano, Gorizia e delle altre zone nelle quali vige il sistema tavolare. Non pu\u00f2 essere effettuata la ricerca di dati relativi a periodi precedenti l\u2019informatizzazione di un ufficio.\nPer approfondimenti: Agenzia del Territorio\n" } ] }, { "id": 722, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i\u00a0convitti dell'Inps Gestione Dipendenti Pubblici e come vi si pu\u00f2 accedere?" }, { "from": "gpt", "value": "I convitti di propriet\u00e0 dell'Inps Gestione Dipendenti Pubblici destinati ad ospitare giovani studenti liceali e universitari sono i seguenti:\n- Convitto Santa Caterina,\u00a0Arezzo;\n\t- Convitto Principe di Piemonte,\u00a0Anagni (Frosinone);\n\t- Convitto Luigi Sturzo,\u00a0Caltagirone (Catania);\n\t- Convitto Regina Elena,\u00a0Sansepolcro (Arezzo);\n\t- Convitto di Spoleto (Perugia).\nAd essi si aggiungono anche molti altri convitti e collegi non di propriet\u00e0 dell'Istituto previdenziale, ma comunque convenzionati con il Ministero della Pubblica Istruzione.\nA convitti e collegi si accede, ogni anno, per concorso attraverso due bandi, rivolti, il primo, agli studenti delle scuole primarie e secondarie e, il secondo, agli studenti universitari.\nI vincitori del concorso partecipano alle spese sostenute dall\u2019istituto con un contributo annuale che varia in base al valore dell\u2019indicatore Isee.\nLo studente vincitore del concorso resta in convitto per tutta la durata del corso di studi (e fino alla discussione della tesi di laurea, se universitario) a meno di cause gravi, di variazioni della posizione giuridica del genitore iscritto o se non dovesse pi\u00f9 possedere i requisiti di merito richiesti nel bando.\n" } ] }, { "id": 723, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come posso avere informazioni sui rimborsi da parte dell'Agenzia delle Entrate?" }, { "from": "gpt", "value": "Per i rimborsi di imposte risultanti dalle dichiarazioni si possono chiedere informazioni:\n" } ] }, { "id": 724, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove e' possibile trovare informazioni relative all'acqua alta a Venezia?" }, { "from": "gpt", "value": "Il sito del\u00a0Comune di Venezia fornisce informazioni dettagliate sul fenomeno dell'acqua alta, disponibile anche in inglese. E' attivo anche un servizio telefonico di previsioni sull'acqua alta (tel. 041 2411996) e di informazioni generali (tel. 041 2748787) a cura del Centro Previsioni e Segnalazioni Maree.\n" } ] }, { "id": 725, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cos'\u00e8 la marcatura CE, a quali prodotti si applica e quando deve essere apposta?" }, { "from": "gpt", "value": "La marcatura CE \u00e8 l\u2019indicazione di conformit\u00e0 di un prodotto ai requisiti essenziali di sicurezza, previsti da direttive comunitarie, applicabili al prodotto stesso. Non tutti i prodotti devono avere questo tipo di marcatura, ma solo quelli che ricadono sotto le direttive comunitarie cosiddette del \"Nuovo approccio\" (es. giocattoli, tutti i prodotti elettrici, occhiali da sole e da vista, apparecchi a gas o a pressione). La marcatura deve essere apposta prima che il prodotto sia immesso sul mercato, salvo il caso di direttive che non dispongano altrimenti.\n\tUlteriori informazioni sono consultabili sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico. E' disponibile, inoltre, una brochure informativa a cura dello stesso Ministero.\n" } ] }, { "id": 726, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come\u00a0posso\u00a0avere\u00a0informazioni sulle strutture ricettive di\u00a0Roma?" }, { "from": "gpt", "value": "E'\u00a0possibile\u00a0trovare tutte le informazioni sulle strutture di accoglienza e sui servizi turistici presenti nella citt\u00e0 di Roma accedendo al\u00a0sito www. 060608.it\u00a0dedicato al turismo del Comune di Roma, oppure contattando telefonicamente il numero 060608, attivo tutti i giorni dalle 9.00 alle 21.00 al costo di una telefonata urbana.\n" } ] }, { "id": 727, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qual \u00e8 il numero da chiamare\u00a0che fornisce\u00a0informazioni aggiornate sulla viabilit\u00e0 in Italia?" }, { "from": "gpt", "value": "Il numero da chiamare \u00e8 il 1518, servizio dell'ACI\u00a0Automobile Club d'Italia\u00a0attivo 24 ore su 24.\n" } ] }, { "id": 728, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A\u00a0chi bisogna rivolgersi per avere informazioni sullo stato di una pratica di immigrazione?" }, { "from": "gpt", "value": "Per avere informazioni sullo stato di una pratica \u00e8 possibile rivolgersi allo Sportello Unico per l'Immigrazione della Prefettura dove \u00e8 stata presentata l\u2019istanza.\u00a0\nPer\u00a0approfondimenti: Ministero dell'Interno\nE' opportuno sottolineare che per individuare la propria istanza, per ragioni legate alla normativa sulla privacy, gli elenchi spesso pubblicati sui siti web del SUI territorialmente competente contengono solo il numero della pratica o dell'assicurata postale e non il nominativo della persona che richiede il permesso di soggiorno.\u00a0\u00a0\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 729, "conversations": [ { "from": "human", "value": "L'obbligo di comunicazione all'INAIL dei dati concernenti gli infortuni sul lavoro si applica anche al pubblico impiego?" }, { "from": "gpt", "value": "La Circolare n. 17 del 12 maggio 2009\u00a0del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali\u00a0in materia di infortuni sul lavoro evidenzia che nulla \u00e8 mutato rispetto all'obbligo di denuncia ai fini assicurativi previsto dall'art. 53 del Decreto del Presidente della Repubblica del 30 giugno 1965, n. 1124\u00a0(Testo unico delle disposizioni per l'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali). In particolare l'art. 9\u00a0stabilisce che i datori di lavoro soggetti alle disposizioni del presente titolo sono le persone e gli enti privati o pubblici, compresi lo Stato e gli Enti locali, che nell'esercizio delle attivit\u00e0 previste dall'art. 1 occupano persone tra quelle indicate nell'art. 4.\n" } ] }, { "id": 730, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quando viene riconosciuto l'infortunio in itinere per il lavoratore?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 12 del Decreto Legislativo 23 febbraio 2000, n. 38\u00a0disciplina la tutela assicurativa dell'infortunio in itinere recependo i principi che la giurisprudenza \u00e8 andata elaborando nel corso della sua pluriennale evoluzione.\nLa casistica in materia \u00e8 comunque\u00a0talmente vasta da non consentire una risposta universalmente valida (INAIL - L'infortunio in itinere).\nIn linea di principio si pu\u00f2 evidenziare che l'infortunio in itinere risulta tutelato (salvo pochissimi casi) a prescindere dal tipo di attivit\u00e0 per la quale il lavoratore \u00e8 assicurato.\nNell'assicurazione sono compresi tutti gli infortuni subiti dalle persone soggette all'obbligo assicurativo nel normale percorso dalla dimora abituale al lavoro e ritorno, sia che tale spostamento avvenga a piedi sia che avvenga con mezzi pubblici.\nUn discorso a parte va fatto per quanto riguarda il mezzo privato; in questo caso l'uso del mezzo deve essere effettivamente \"necessitato\" (ad esempio perch\u00e9 per percorrere il tragitto casa-lavoro e viceversa non esistono mezzi pubblici, oppure perch\u00e9, pur esistendo, non coprono l'intero tragitto o, ancora, perch\u00e9 gli orari dei mezzi pubblici non coincidono con quello di lavoro, ecc.).\nLa tutela - estesa anche alle ipotesi di infortuni in itinere verificatisi per la consumazione del pasto quando non \u00e8 presente un servizio di mensa in azienda - riguarda anche tutti i casi di infortunio verificatisi al di fuori del normale percorso, purch\u00e8 la deviazione sia dovuta a causa di forza maggiore, ad esigenze essenziali ed improrogabili, ovvero all'adempimento di obblighi penalmente rilevanti.\nLa tutela \u00e8 esclusa solo in situazioni sostanzialmente riconducibili al cd. \"rischio elettivo\" (uso non necessitato del mezzo privato, interruzioni e deviazioni del normale percorso anch'esse non necessitate) oppure, nel caso di utilizzo del mezzo privato, a condotte colpevoli cos\u00ec abnormi da sfociare nel \"rischio elettivo\" (infortuni direttamente cagionati dall'abuso di alcolici, ecc.).\n" } ] }, { "id": 731, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile riaprire un infortunio dopo aver ripreso regolarmente a lavorare a causa di una ricaduta? Nel caso sia possibile quale \u00e8 la procedura?" }, { "from": "gpt", "value": "Nel caso in cui il lavoratore accusi una ricaduta dopo la regolare ripresa lavorativa, deve informare il datore di lavoro dell'impossibilit\u00e0 di proseguire il lavoro a causa dell'infortunio occorso in precedenza e pu\u00f2 chiedere di essere visitato presso l'ambulatorio dell'INAIL.\nIl lavoratore pu\u00f2 anche presentare il certificato del medico di base con cui si attesta l'avvenuta ricaduta, con tutti i riferimenti dell'infortunio pregresso.\n\u00c8 consigliabile effettuare entrambi gli adempimenti.\nInoltre, se entro dieci anni dall'infortunio guarito senza postumi o con postumi che non raggiungono il minimo indennizzabile, vi sia un peggioramento delle condizioni fisiche imputabile all'evento originario, ci si pu\u00f2 rivolgere agli Enti di patrocinio per una eventuale richiesta di revisione per aggravamento.\n" } ] }, { "id": 732, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile presentare richiesta di aggravamento a seguito di infortunio sul lavoro guarito senza postumi o con\u00a0postumi che\u00a0non\u00a0raggiungono\u00a0il\u00a0minimo per l'indennizzabilit\u00e0 in capitale o per l'indennizzabilit\u00e0 in rendita?" }, { "from": "gpt", "value": "Per i casi di infortunio sul lavoro dichiarati guariti con postumi\u00a0fino al 15% \u00e8 ammessa la domanda di aggravamento entro 10 anni,\u00a0su istanza dell'infortunato, qualora si siano aggravate le condizioni collegate all'infortunio.\nLa\u00a0domanda deve essere\u00a0formulata nei modi e nei termini stabiliti per la revisione della rendita in caso di aggravamento (Decreto Legislativo 23 febbraio 2000, n. 38 , art. 13 comma 4).\nSar\u00e0 l'INAIL a decidere la riapertura del caso e fornire le prestazioni necessarie.\n" } ] }, { "id": 733, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' stato fissato il contingente annuale per il 2013 di cittadini stranieri per la partecipazione a corsi di formazione professionale e tirocini formativi?\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Si, con il Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 16 luglio 2013 \u00e8 stato determinato per l'anno 2013 il contingente annuale di cittadini stranieri autorizzati a soggiornare in Italia per partecipare a corsi di formazione professionale e tirocini formativi.\n\t\u00a0\n\tIl decreto, in particolare, stabilisce che il limite massimo di ingressi in Italia degli stranieri in possesso dei requisiti previsti per il rilascio del visto di studio \u00e8 determinato, ai sensi dell\u2019art. 44-bis, comma 6, del Decreto Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, in 5.000 unit\u00e0 per la frequenza a corsi di formazione professionale finalizzati al riconoscimento di una qualifica o alla certificazione delle competenze acquisite di durata non superiore a 24 mesi, organizzati da enti di formazione accreditati, e in ulteriori 5.000 unit\u00e0 per lo svolgimento di tirocini formativi e di orientamento\u00a0\u00a0in funzione del completamento di un percorso di formazione professionale promossi da agenzie per l\u2019impiego, universit\u00e0, uffici ed istituti scolastici pubblici e parificati, ed altri soggetti indicati dall\u2019articolo 2, comma 1, del Decreto del Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale 25 marzo 1998, n. 142.\u00a0Questa seconda quota \u00e8 ripartita tra le Regioni e le Provincie autonome come dal prospetto allegato al Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 16 luglio 2013.\n\t\u00a0\nTali quote sono disponibili, fino ad esaurimento, per tutto il 2013 e per il 2014, in attesa\u00a0dell'adozione del\u00a0prossimo\u00a0decreto.\u00a0Il decreto \u00e8 stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.\u00a0199 del 26/08/2013.\n\t\u00a0\nPer ulteriori informazioni: Portale Integrazione Migranti - Ingressi in Italia per tirocini e corsi di formazione\n" } ] }, { "id": 734, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cos'\u00e8 l'iniziativa \"Garanzia Giovani\"?" }, { "from": "gpt", "value": "L'iniziativa Garanzia Giovani permette ai giovani tra i 15 e i 29 anni, non impegnati in attivit\u00e0 lavorativa n\u00e8 inseriti in un corso scolastico o formativo, di registrarsi al sito on line www.garanziagiovani.gov.it sino al 31 dicembre 2015.\nDopo l'adesione, la regione scelta \"prender\u00e0 in carico\" la persona attraverso i servizi per l'impiego o le agenzie private accreditate. In base al profilo e alle disponibilit\u00e0 territoriali, i giovani stipuleranno con gli operatori competenti un \"Patto di servizio\" e, entro i 4 mesi successivi, riceveranno una o pi\u00f9 opportunit\u00e0 tra: inserimento al lavoro; apprendistato; tirocinio; istruzione e formazione; autoimprenditorialit\u00e0; servizio civile.\nPossono registrarsi al sito i giovani residenti in Italia, cittadini comunitari o stranieri extra UE regolarmente soggiornanti nel nostro Paese.\n" } ] }, { "id": 735, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come \u00e8 disciplinato il diritto di accesso ai documenti amministrativi Inps?" }, { "from": "gpt", "value": "Il diritto \u00e8 disciplinato secondo le disposizioni del \"Regolamento per la disciplina del diritto di accesso a norma della Legge 7 agosto 1990 n. 241 e successive modificazioni e integrazioni\" adottato da Inps con la Determinazione del Presidente n. 366 del 5 agosto 2011.\nDal diritto di accesso sono escluse le istanze preordinate ad un controllo generalizzato dell\u2019operato dell\u2019Inps; lo stesso diritto \u00e8 esercitabile soltanto con riferimento a documenti amministrativi materialmente esistenti al momento della richiesta e, pertanto, l\u2019Istituto non \u00e8 tenuto a svolgere, al fine di soddisfare le istanze ricevute, alcuna attivit\u00e0 di elaborazione di dati.\nSono legittimati a presentare richiesta di accesso tutti i soggetti privati che abbiano un interesse diretto, concreto e attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata agli atti di cui si chiede l\u2019accesso, salvo che debba opporsi il rifiuto, il differimento o la limitazione dell\u2019accesso a norma di legge o dello stesso regolamento.\nL\u2019accesso \u00e8 consentito anche alle Pubbliche Amministrazioni interessate all\u2019acquisizione degli atti e delle informazioni necessarie allo svolgimento delle funzioni ad esse attribuite, ove non si tratti di richiesta rientrante nelle previsioni di cui all\u2019art. 43, comma 2, del Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445\u00a0 (Regolamento per la disciplina del diritto di accesso a norma della legge 7 agosto 1990 n. 241 e successive modificazioni e integrazioni).\n" } ] }, { "id": 736, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Le nuove modalit\u00e0 di presentazione delle istanze per il riconoscimento del servizio militare, dell\u2019accredito figurativo, dell\u2019autorizzazione prosecuzione volontaria, del riscatto periodi o servizi" }, { "from": "gpt", "value": "Nell\u2019ambito della Gestione Dipendenti Pubblici, Inps prevede la presentazione telematica in via esclusiva a decorrere da 04/04/2013 delle domande di:\n" } ] }, { "id": 737, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove \u00e8 possibile trovare informazioni relative alle vacanze estive sovvenzionate dall'Inps Gestione Dipendenti\u00a0Pubblici?" }, { "from": "gpt", "value": "Tutte le informazioni necessarie sono\u00a0 disponibili nella sezione dedicata \"Valore Vacanza\" del sito Inps Gestione Dipendenti Pubblici.\nInoltre, sono disponibili\u00a0altre informazioni\u00a0utili\u00a0relative all'organizzazione\u00a0dei viaggi\u00a0nella sezione dedicata alle FAQ, scegliendo, nel campo\u00a0\"Argomento\", la voce \"Attivit\u00e0 sociali\".\n" } ] }, { "id": 738, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E\u2019 sufficiente il PIN Inps per presentare istanze telematiche all\u2019ente previdenziale?" }, { "from": "gpt", "value": "Il PIN Inps \u00e8 il codice segreto di identificazione personale (Personal Identification Number) per accedere ai servizi telematici INPS (Richiedi e gestisci il tuo PIN online).\nPer l'accesso ad alcuni servizi, quali ad esempio le domande di prestazioni, \u00e9 necessario per\u00f2 che il PIN sia di tipo dispositivo.\nPer richiedere la conversione del PIN da semplice a dispositivo occorre compilare un modulo (anche direttamente online) e, allegando la copia un documento di riconoscimento, recapitarlo all'INPS utilizzando una delle tre modalit\u00e0 seguenti: online, via fax al numero 800 803 164 oppure recandosi personalmente alla sede Inps di appartenenza (Converti PIN).\n" } ] }, { "id": 739, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A chi rivolgersi se si rileva un problema di disturbo per eccessivo rumore?" }, { "from": "gpt", "value": "Le funzioni ispettive sono svolte dalle Province avvalendosi delle strutture delle ARPA, dai Comuni, dal comando dei Carabinieri, dalla Guardia di Finanza e dalla Polizia. \n" } ] }, { "id": 740, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove trovare informazioni sul livello di inquinamento atmosferico?" }, { "from": "gpt", "value": "L'Agenzia regionale per la protezione ambientale (ARPA), competente per territorio, fornisce i dati che vengono\u00a0monitorati sistematicamente\u00a0sul territorio regionale.\nE' possibile reperire informazioni a carattere generale (agenti inquinanti, qualit\u00e0 dell'aria, banche dati storiche) sul sito\u00a0web\u00a0dell'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale ISPRA,\u00a0nella rete del Sistema Informativo Nazionale Ambientale, nonche' sul sito del Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare.\nAltri siti web utili da consultare sono quello del Consiglio Nazionale\u00a0delle Ricerche\u00a0CNR\u00a0 e quello dell'Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l'energia e lo sviluppo economico sostenibile ENEA\u00a0\u00a0\n" } ] }, { "id": 741, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Una ditta limitrofa ad alcune\u00a0abitazioni\u00a0produce\u00a0fumi sospetti,\u00a0quale iter\u00a0bisogna seguire per richiedere un controllo sulle emissioni dell'azienda?" }, { "from": "gpt", "value": "La richiesta di verifica della situazione va inviata al Sindaco del Comune in cui risiede, che\u00a0poi attiva l'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente per\u00a0gli opportuni\u00a0controlli: l'ARPA,\u00a0competente per territorio, ora facente capo all'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale - ISPRA\u00a0effettuer\u00e0, infatti,\u00a0un sopralluogo per verificare se la situazione sia regolare da un punto di vista tecnico ed amministrativo (l\u2019azienda deve essere autorizzata, deve avere \u2013 se prescritti dall\u2019autorizzazione - dei filtri, questi devono essere tenuti in efficienza ecc.). Se la situazione lo richiede potranno essere eseguiti dei rilievi analitici alle emissioni. La relazione tecnica di accertamento \u00e8 trasmessa al Comune. Si precisa che, qualora si volesse prendere visione o possedere una copia della relazione sopra citata, l\u2019Ente incaricato a trasmettere i risultati delle analisi \u00e8 il Comune titolare del procedimento e della vigilanza.\n" } ] }, { "id": 742, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove e' possibile reperire informazioni sulla qualit\u00e0 dell'aria nel mio comune?" }, { "from": "gpt", "value": "Occorre rivolgersi all\u2019ufficio Ecologia del Comune il quale riceve quotidianamente dall\u2019ARPA, ora facente capo all'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale - ISPRA,\u00a0territorialmente competente\u00a0i dati rilevati dalla rete regionale di rilevamento.\u00a0\n" } ] }, { "id": 743, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come fare per conoscere i valori di inquinamento da gas radon?" }, { "from": "gpt", "value": "Il radon \u00e8 un gas radioattivo naturale, incolore e inodore, prodotto dal decadimento radioattivo del radio, generato a sua volta dal decadimento dell'uranio, elementi che sono presenti, in quantit\u00e0 variabile, ovunque nella crosta terrestre.\nLa principale fonte di immissione di radon nell\u2019ambiente \u00e8 il suolo, insieme ad alcuni materiali di costruzione \u2013p.es. il tufo vulcanico- e, in qualche caso, all\u2019acqua. Il radon fuoriesce dal terreno, dai materiali da costruzione e dall\u2019acqua: se all\u2019aperto si disperde in atmosfera, negli ambienti chiusi si pu\u00f2 accumulare, raggiungendo concentrazioni elevate.\nPer\u00a0proteggersi efficacemente dal radon \u00e8 bene conoscere la concentrazione di radon cui si \u00e8 esposti nella propria abitazione. Per caratterizzare un valore di radon rappresentativo di un ambiente \u00e8 consigliato effettuare misurazioni annuali: l\u2019anno infatti \u00e8 l\u2019unit\u00e0 temporale adatta per mediare sulle fluttuazioni del gas connesse al clima e all\u2019uso dell\u2019edificio\u00a0e\u00a0la normativa europea e nazionale si esprime sul radon in termini di valori di concentrazione media annua.\nPer conoscere i valori di presenza del\u00a0gas radon nella\u00a0propria zona \u00e8 necessario rivolgersi all'Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale (ARPA), competente per territorio, che fornisce i dati che vengono\u00a0monitorati sul territorio regionale.\n" } ] }, { "id": 744, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A chi\u00a0ci si puo'\u00a0rivolgere per avere informazioni sull'inquinamento elettromagnetico provocato da installazioni di antenne e ripetitori attigui alle abitazioni e/o a centri abitati? E\u00a0a chi spettano le funzioni di vigilanza e controllo sanitario e ambientale che riguardano l'esposizione della popolazione ai campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici?" }, { "from": "gpt", "value": "Le\u00a0Agenzie Regionali per la Protezione dell'Ambiente\u00a0ARPA,\u00a0facenti capo all'ISPRA Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, o per le Provincie autonome, le Agenzie Provinciali per la Protezione dell' Ambiente - APPA -, che sono\u00a0lo strumento operativo sul territorio delle regioni,\u00a0sono preposte anche a fornire\u00a0 questo tipo di informazione.\u00a0\u00a0Le installazioni di tali impianti sono autorizzate dal Comune, previa valutazione dell'impatto elettromagnetico sul territorio circostante da parte delle ARPA/APPA.\nLe funzioni di vigilanza e controllo sanitari e ambientali spettano - ai sensi dell'art.14 della Legge 22 Febbraio 2001, n.36\u00a0\u00a0Legge quadro sulla protezione dalle esposizioni a campi elettrici, magnetici ed elettromagnetici - alle Amministrazioni comunali (e provinciali)\u00a0 che effettuano le opportune verifiche e che si avvalgono\u00a0del supporto tecnico delle Agenzie Regionali per la Protezione dell'Ambiente (ARPA) o, per le Provincie autonome, delle Agenzie Provinciali per la Protezione dell' Ambiente (APPA).\n" } ] }, { "id": 745, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono titolare di una farmacia e, per ragioni di sicurezza, vorrei installare un sistema di videosorveglianza. Potete darmi informazioni su come procedere?" }, { "from": "gpt", "value": "Si tratta di un argomento\u00a0delicato in quanto la materia \u00e8 disciplinata da disposizioni dello Statuto dei Lavoratori e dal Codice in materia di protezione dei dati personali, successivamente modificato (c.d. testo unico sulla Privacy). In particolare il richiamato Statuto dei lavoratori all\u2019art.4 vieta espressamente l\u2019uso di impianti audiovisivi e di altri apparecchi finalizzati alla vigilanza sull'attivit\u00e0 lavorativa a meno che non vi siano le seguenti esigenze: \n" } ] }, { "id": 746, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qual \u00e8 la procedura per presentare ricorso contro il verbale di invalidit\u00e0 civile o handicap?" }, { "from": "gpt", "value": "Dal 1 gennaio 2012\u00a0 \u00e8 in vigore la nuova disciplina in materia di ricorsi avverso i verbali di invalidit\u00e0 civile, cecit\u00e0 civile, sordit\u00e0 civile, handicap, disabilit\u00e0,\u00a0sulla base delle disposizioni dell\u2019articolo\u00a038 del Decreto Legge\u00a06 luglio 2011, n. 98 -\u00a0convertito\u00a0con modifiche dalla Legge\u00a015 luglio\u00a02011, n. 111.\n\tPer avviare la procedura occorre presentare al Tribunale di residenza istanza di accertamento tecnico preventivo delle condizioni sanitarie.\u00a0Durante la prima udienza il Giudice nomina un consulente tecnico d\u2019ufficio che deve redigere una relazione sul caso, all\u2019attivit\u00e0 di perizia partecipa di diritto anche un medico legale INPS.\n\tLa bozza di relazione del consulente viene inviata all\u2019interessato e all\u2019INPS per ricevere le eventuali osservazioni. Successivamente viene depositata al Tribunale assieme alle osservazioni delle parti e a una breve relazione sulle stesse.\n\t\u00a0Il Giudice con decreto fissa un termine perentorio alle parti, non superiore a trenta giorni, entro il quale presentare contestazioni; qualora non vi siano contestazioni il Giudice\u00a0omologa con decreto la relazione del consulente. Il decreto \u00e8 inappellabile.\n\tNel caso in cui vi siano contestazioni , la parte che ha presentato dichiarazione di dissenso deve procedere a presentare il ricorso introduttivo entro trenta giorni. La successiva sentenza \u00e8 inappellabile.\n\t\u00a0\n\u00a0\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 747, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Gli invalidi civili\u00a0 sono esonerati dal rispetto delle code presso gli sportelli degli\u00a0uffici, quali Poste italiane S.p.A., INPS, ecc.?" }, { "from": "gpt", "value": "Non esistono al momento specifiche disposizioni\u00a0che prevedano\u00a0l'esonero per determinate categorie di persone\u00a0 - ad esempio invalidi, anziani - dal rispetto delle code presso gli sportelli degli uffici quali Poste italiane, INPS, ecc.\u00a0\nNaturalmente ci\u00f2 non impedisce agli uffici stessi di regolamentare, con atti\u00a0interni, modalit\u00e0 di esercizio delle attivit\u00e0, nel rispetto delle specifiche esigenze degli utenti invalidi.\n" } ] }, { "id": 748, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Al compimento della maggiore et\u00e0, \u00e8 necessario sottoporsi nuovamente a visita per mantenere le provvidenze economiche connesse all'invalidit\u00e0 civile?" }, { "from": "gpt", "value": "Si, al compimento dei 18 anni la persona invalida \u00e8 tenuta a sottoporsi nuovamente a visita medica e le provvidenze economiche erogate fino a quel momento vengono sospese.\u00a0La nuova\u00a0visita, effettuata con i criteri adottati per la valutazione dello stato di\u00a0invalidit\u00e0 delle persone adulte,\u00a0verifica la presenza dei requisiti necessari per accedere ai benefici economici previsti in favore dei maggiorenni.\nE' opportuno presentare\u00a0richiesta di\u00a0visita medica presso l'INPS prima del compimento della maggiore et\u00e0, al fine di\u00a0evitare la sospensione prolungata dei benefici.\nPer approfondimenti: INPS - Invalidi civili\n" } ] }, { "id": 749, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono\u00a0i presupposti\u00a0per\u00a0richiedere il congedo per cure?" }, { "from": "gpt", "value": "I\u00a0lavoratori\u00a0mutilati e invalidi civili con riduzione della capacit\u00e0 lavorativa superiore al 50% possono usufruire di un congedo straordinario per cure\u00a0come previsto precedentemente dall'articolo 26 Legge 30 marzo 1971 n. 118\u00a0e articolo 10 Decreto Legislativo 23 novembre 1988, n. 509, modificato dall'articolo 7 del Decreto Legislativo 18 luglio 2011, n. 119.\n\tIl congedo per cure\u00a0\u00e8 fruibile, ogni anno, anche in maniera frazionata, per un\u00a0periodo non superiore a trenta giorni.\u00a0Il congedo\u00a0\u00e8 accordato dal datore di lavoro a seguito di domanda\u00a0del\u00a0dipendente interessato\u00a0accompagnata dalla richiesta\u00a0del medico convenzionato con il\u00a0Servizio\u00a0Sanitario Nazionale o appartenente ad una struttura sanitaria pubblica\u00a0dalla quale risulti la necessit\u00e0 della cura\u00a0in relazione all'infermit\u00e0 invalidante riconosciuta.\u00a0\nDurante il periodo di congedo, non\u00a0rientrante\u00a0nel\u00a0periodo\u00a0di comporto, il\u00a0dipendente ha\u00a0diritto a percepire\u00a0 il trattamento calcolato secondo il regime economico delle assenze per malattia. Il lavoratore\u00a0\u00e8 tenuto a\u00a0 documentare\u00a0in\u00a0maniera\u00a0idonea\u00a0l'avvenuta sottoposizione\u00a0alle\u00a0cure.\u00a0\n" } ] }, { "id": 750, "conversations": [ { "from": "human", "value": "L'assegno ordinario\u00a0di invalidit\u00e0\u00a0pu\u00f2 trasformarsi in pensione di vecchiaia?" }, { "from": "gpt", "value": "Si,\u00a0l'assegno ordinario di invalidit\u00e0, al compimento dell'et\u00e0 pensionabile ed in presenza di tutti i requisiti, viene trasformato d' ufficio in pensione di vecchiaia, cos\u00ec come stabilito dalla\u00a0Legge\u00a0del 12 giugno 1984, n. 222.\nEsplicativa, in tal senso, \u00e8 la Circolare Inps n. 134 del 2004, che richiama espressamente due sentenze della Corte di Cassazione a sezioni riunite, rispettivamente la n. 8433 del 4 maggio 2004 e la n. 9492 del\u00a019 maggio 2004.\u00a0\n" } ] }, { "id": 751, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un invalido di guerra ha diritto a usufruire cure termali a carico del Servizio Sanitario Nazionale?" }, { "from": "gpt", "value": "Si,\u00a0possono usufruire delle cure termali -\u00a0con esenzione dal ticket - \u00a0gli invalidi di guerra appartenti alle categorie dalla I alla V titolari di pensione diretta vitalizia e gli invalidi\u00a0di guerra dalla VI alla VIII categoria\u00a0titolari di pensione diretta vitalizia,\u00a0limitatamente alle prestazione correlate alla patologia invalidante.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 752, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' riconosciuto alle persone invalide il diritto\u00a0all'esenzione dal pagamento del\u00a0ticket per prestazioni specialistiche?" }, { "from": "gpt", "value": "Il riconoscimento di una invalidit\u00e0 garantisce il diritto all\u2019esenzione per alcune o per tutte le prestazioni specialistiche. Lo stato e il grado di invalidit\u00e0 devono essere accertate dalla competente Commissione medica della ASL di residenza. Tale\u00a0accertamento costituisce condizione necessaria per il rilascio dell\u2019attestato di esenzione.\n\t\tIl Ministero della Salute, con Decreto ministeriale 1\u00b0 febbraio 1991,\u00a0art. 6, indica le categorie di invalidi che godono di questo beneficio.\n\t\tLe seguenti categorie sono esenti da tutte le prestazioni di diagnostica strumentale, di laboratorio e dalle altre prestazioni specialistiche:\n" } ] }, { "id": 753, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qual \u00e8 la normativa che regola l'erogazione dell'indennit\u00e0 di frequenza per i minori che frequentano corsi scolastici o\u00a0centri di riabilitazione?" }, { "from": "gpt", "value": "La\u00a0normativa di riferimento\u00a0\u00e8 la Legge 11\u00a0ottobre 1990, n. 289.\n" } ] }, { "id": 754, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Ho dei risparmi da\u00a0investire. Dove posso trovare informazioni su BOT, CCT, etc...?" }, { "from": "gpt", "value": "Sul sito del Dipartimento del Tesoro del Ministero dell'Economia e delle Finanze \u00e8 possibile trovare informazioni sui Titoli di Stato italiani: BOT,\u00a0CTZ, CCT, BTP, BTP\u20acI\u00a0.\n\tVeda anche la pagina dedicata alle domande pi\u00f9 frequenti.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 755, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i destinatari al quale si applica il calcolo della pensione con il sistema contributivo pro-rata?" }, { "from": "gpt", "value": "A decorrere dal 1\u00b0 gennaio 2012, con riferimento alle anzianit\u00e0 contributive maturate a decorrere da tale data, la quota di pensione corrispondente a tali anzianit\u00e0 \u00e8 calcolata secondo il sistema contributivo.\nNei confronti dei soggetti in possesso di almeno 18 anni di contribuzione al 31 dicembre 1995, ferma restando la valutazione con il sistema retributivo delle anzianit\u00e0 contributive maturate fino al 31 dicembre 2011, la quota di pensione relativa alle anzianit\u00e0 contributive maturate a partire dal 1\u00b0 gennaio 2012 \u00e8 determinata con il sistema di calcolo contributivo.\nSono destinatari del\u00a0 sistema contributivo pro rata\u00a0tutti gli iscritti alle casse gestite dall\u2019ex Inpdap [ora: Inps, Gestione Dipendenti Pubblici], ivi compresi quelli per i quali \u00e8 prevista l\u2019emanazione, entro il 30 giugno 2012, di un regolamento ai fini dell\u2019armonizzazione dei requisiti di accesso al pensionamento - personale delle Forze Armate (Esercito, Marina, Aeronautica), dell'Arma dei Carabinieri, delle forze di Polizia ad ordinamento civile (Polizia di Stato, Corpo forestale dello Stato, Polizia penitenziaria) e militare (Guardia di Finanza) e Corpo nazionale dei Vigili del fuoco nonch\u00e9 nei confronti dei lavoratori per i quali viene meno il titolo abilitante allo svolgimento della specifica attivit\u00e0 lavorativa per raggiungimento del limite di et\u00e0 quali, ad esempio, gli appartenenti ai profili professionali come controllore del traffico aereo, pilota, operatore radiomisure, esperto di assistenza al volo e meteo.\nL'introduzione del sistema contributivo pro-rata dal 1\u00b0 gennaio 2012 comporta per il personale militare, delle forze di Polizia civili e militari e del Corpo nazionale dei Vigili del fuoco il venir meno dell\u2019accesso al pensionamento con 53 anni di et\u00e0 e massima anzianit\u00e0 contributiva, salva l'ipotesi in cui detto personale abbia gi\u00e0 raggiunto al 31 dicembre 2011 l\u2019aliquota massima dell\u2019ottanta per cento.\nNulla \u00e8 innovato nei confronti dei soggetti gi\u00e0 destinatari del cosiddetto sistema di calcolo misto di pensione.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 756, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quale procedura deve seguire una societ\u00e0 che deve comunicare l\u2019indirizzo PEC al registro delle imprese?" }, { "from": "gpt", "value": "Sul portale registroimprese.it sono disponibili strumenti on line\u00a0 veloci e sicuri per la comunicazione al Registro Imprese dell'indirizzo PEC di una impresa, come richiesto dalla legge.\n" } ] }, { "id": 757, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un cittadino straniero senza un regolare contratto di lavoro pu\u00f2 iscriversi al Servizio Sanitario Nazionale\u00a0?" }, { "from": "gpt", "value": "No. Gli stranieri regolarmente soggiornanti, che non rientrano tra coloro che sono obbligatoriamente iscritti al S.S.N., ossia coloro che hanno\u00a0un regolare contratto di lavoro,\u00a0sono tenuti ad assicurarsi contro il rischio di malattia, infortunio e per la maternit\u00e0 mediante la stipula di apposita polizza assicurativa con un Istituto assicurativo italiano o straniero, valida sul territorio nazionale, ovvero mediante iscrizione facoltativa al S.S.N., estesa anche ai familiari a carico.\nPer approfondimenti: Stranieri iscritti al S.S.N.\n" } ] }, { "id": 758, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un bambino che non ha completato il ciclo di vaccinazioni obbligatorie pu\u00f2 iscriversi alla scuola dell'obbligo?" }, { "from": "gpt", "value": "Si. La mancata\u00a0presentazione della certificazione sanitaria (o della dichiarazione sostitutiva) non\u00a0 comporta\u00a0 il\u00a0 rifiuto\u00a0\u00a0 di\u00a0 ammissione dell'alunno alla scuola dell'obbligo o agli esami. Lo stabilisce il Decreto del Presidente della Repubblica 26 gennaio 1999, n. 355 dove si precisa che\u00a0la scuola deve comunicare\u00a0il fatto alla ASL di appartenenza dell'alunno e al Ministero della sanita'\u00a0per\u00a0 gli opportuni\u00a0 e\u00a0 interventi.\n" } ] }, { "id": 759, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cittadini comunitari\u00a0che\u00a0richiedono l'iscrizione anagrafica quale documentazione devono produrre?" }, { "from": "gpt", "value": "I cittadini dell'Unione Europea per poter soggiornare in Italia per un periodo superiore ai tre mesi devono iscriversi all\u2019anagrafe della popolazione residente, presso il comune,\u00a0ai sensi dell'art.9 del Decreto Legislativo 6 febbraio 2007, n. 30), dichiarando il luogo in cui dimorano e presentare, oltre al documento d'identit\u00e0 o al passaporto, la documentazione attestante\u00a0il\u00a0diritto a soggiornare in Italia e in particolare:\u00a0\n" } ] }, { "id": 760, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qual \u00e8 la procedura per attivare l'istruzione domiciliare?\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Nei casi in cui il minore sia impossibilitato alla frequenza scolastica per almeno 30 giorni a causa di malattia e sottoposto a cicli di cura periodici, \u00e8 possibile che venga seguito a casa da uno o pi\u00f9 docenti, a seguito di approvazione di uno specifico progetto, in modo da proseguire il percorso di apprendimento e facilitare il suo successivo reinserimento in classe.\nLa procedura da osservare per l'attivazione dell'istruzione domiciliare \u00e8 la seguente.\nLa scuola interessata elabora un progetto di offerta formativa nei confronti dell'alunno impedito alla frequenza scolastica, con l'indicazione della sua durata, del numero dei docenti coinvolti e dichiaratisi disponibili e delle ore di lezione previste.\nIl progetto viene approvato dal Collegio dei docenti e dal Consiglio d'Istituto e inserito nel POF (Piano di Offerta Formativa).\nLa richiesta, con allegata certificazione sanitaria, e il progetto elaborato vanno poi inoltrati al competente Ufficio Scolastico Regionale, che procede alla valutazione della documentazione presentata, ai fini dell'approvazione e della successiva assegnazione delle risorse finanziarie.\n\t\u00a0\nNel sito del Ministero della Pubblica istruzione esiste una sezione dedicata alla scuola in ospedale\n\tIn tutte le Regioni esiste un referente all'interno dell'Ufficio scolastico regionale o della scuola polo al quale rivolgere quesiti e chiedere assistenza per l'attivazione del servizio.\n" } ] }, { "id": 761, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile per un cittadino italiano che si trovi in Francia ottenere il rilascio di una procura notarile?" }, { "from": "gpt", "value": "Si. E'\u00a0possibile rivolgersi:\n1)\u00a0all\u2019Ufficio Notarile presso il Consolato Generale d\u2019Italia a Parigi, che riceve previo appuntamento,\u00a0contattando i seguenti numeri telefonici: 01.44.30.47.48 oppure 01.44.30.47.69 (prefisso internazionale 00331) dalle ore 14,30 alle 16,45;\n2)\u00a0ad un Notaio in Francia: in forza della Convenzione relativa alla soppressione della legalizzazione di atti negli Stati membri della UE\u00a0(Bruxelles, 25-05-1987, ratificata dall'Italia con Legge 24 aprile 1990, n. 106, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 108 dell'11-05-1990. Decreto francese n. 93-383 del 01-04-1992), le procure possono essere redatte e sottoscritte anche dai Notai francesi ed hanno piena validit\u00e0 in Italia, in particolare se corredate dalla relativa traduzione giurata in italiano.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 762, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Esistono\u00a0agevolazioni relative all'IVA per l'acquisto di un veicolo al servizio delle persone disabili?\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "S\u00ec, \u00e8 applicabile l\u2019Iva al 4%, anzich\u00e9 al 22%, sull\u2019acquisto di autovetture aventi cilindrata fino a 2000 centimetri cubici, se con motore a benzina, e fino a 2800 centimetri cubici, se con motore diesel, nuove o usate e sull\u2019acquisto contestuale di optional.\n\tL\u2019aliquota agevolata si applica solo per acquisti effettuati direttamente dal disabile o dal familiare di cui egli sia fiscalmente a carico.\n\tL\u2019Iva ridotta si applica, senza limiti di valore, per una sola volta nel corso di quattro anni (decorrenti dalla data di acquisto).\nPer approfondimenti: Agenzia delle Entrate - Guida alle agevolazioni fiscali per i disabili \n\u00a0\n" } ] }, { "id": 763, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il cittadino italiano che risiede all'estero pu\u00f2, in occasione di un breve rientro in Italia,\u00a0ricevere l'assistenza sanitaria?\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "I cittadini italiani che trasferiscono (o hanno trasferito) la residenza in uno Stato con il quale non \u00e8 in vigore alcuna convenzione con l\u2019Italia perdono il diritto all'assistenza sanitaria, sia in Italia che all\u2019estero, all\u2019atto della cancellazione dall\u2019anagrafe comunale e della iscrizione all\u2019AIRE, fatta eccezione per i lavoratori di diritto italiano in distacco.\nTuttavia, ai sensi del Decreto del Ministero della Salute del\u00a01 febbraio 1996, ai cittadini con lo stato di emigrato ed ai titolari di pensione corrisposta da enti previdenziali italiani che rientrino temporaneamente in Italia sono riconosciute, a titolo gratuito, le prestazioni ospedaliere urgenti e per un periodo massimo di 90 giorni per ogni anno solare, qualora gli stessi non abbiano una copertura assicurativa, pubblica o privata, per le suddette prestazioni sanitarie.\nPer approfondimenti: Ministero della Salute\n" } ] }, { "id": 764, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Fino a che et\u00e0\u00a0arriva l'obbligo scolastico e quali sono le modalit\u00e0 di assolvimento?" }, { "from": "gpt", "value": "Nell'attuale ordinamento l'obbligo di istruzione riguarda la fascia di et\u00e0 compresa tra i 6 e i 16 anni; infatti la Legge\u00a0 n. 296 del 27 dicembre 2006 (articolo 1 comma 622) ha innalzato a dieci anni l'obbligo di istruzione a decorrere dall'anno scolastico 2007/2008.\n\tDopo il conseguimento del titolo di studio conclusivo del primo ciclo, l'obbligo scolastico prevede la frequenza dei primi due anni degli istituti di istruzione secondaria superiore.\n\tL'obbligo di istruzione pu\u00f2 essere assolto nelle scuole statali e paritarie e nelle strutture accreditate dalle Regioni per la formazione professionale nonch\u00e8 attraverso l'istruzione parentale (come ha precisato il MIUR nella nota 781 del 4 febbraio 2011).\n\tColoro che frequentano una scuola non statale e non paritaria hanno l\u2019obbligo di sottoporsi ad esame di idoneit\u00e0 nel caso in cui intendano iscriversi a scuole statali o paritarie, nonch\u00e9, in ogni caso, al termine della scuola primaria per il passaggio alla scuola secondaria di primo grado.\u00a0Tutti obbligati\u00a0 a sostenere l\u2019esame di Stato a conclusione del primo ciclo di istruzione.\n\tInfine gli studenti che concluderanno con esito positivo il percorso del primo ciclo, ferma restando l\u2019istruzione parentale, possono assolvere l\u2019obbligo d\u2019istruzione secondo due diverse modalit\u00e0:\n\t- iscrizione alla classe prima di un istituto di istruzione secondaria di secondo grado;\n\t- iscrizione ad un percorso di istruzione e formazione professionale realizzato da strutture formative accreditate dalle Regioni o da un Istituto Professionale in regime di sussidiariet\u00e0.\n\tInfine con il Decreto Legislativo n.167 del 14 settembre 2011 (Testo Unico sull'apprendistato) si \u00e8 stabilita, per i ragazzi che hanno compiuto i 15 anni di et\u00e0, la possibilit\u00e0 di assolvere l\u2019obbligo di istruzione anche tramite la stipula di un contratto di apprendistato per la qualifica e per il diploma professionale.\n\tMaggiori chiarimenti si trovano nella Circolare ministeriale n. 110 del 29 dicembre 2011\n" } ] }, { "id": 765, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa prevede il codice della strada riguardo l'uso di calzature durante la guida di automobili?" }, { "from": "gpt", "value": "Nel codice della strada in vigore sino al 1992 era espressamente previsto nel regolamento di esecuzione il divieto di condurre i veicoli indossando calzature aperte (tipo zoccoli, ciabatte, ecc.). Tale limitazione \u00e8 stata eliminata, lasciando al conducente la discrezionalit\u00e0 e l'apprezzamento di opportunit\u00e0 circa il tipo di scarpe da utilizzare durante la guida.\nPer approndimenti: Polizia di Stato\n" } ] }, { "id": 766, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come si utilizzano la Carta di Identit\u00e0 Elettronica e la Carta Nazionale dei Servizi?" }, { "from": "gpt", "value": "Per poter accedere ai servizi on-line utilizzando la Carta di identit\u00e0 elettronica o la Carta nazionale dei servizi \u00e8 necessario che l\u2019utente sia identificato dal sistema, attraverso la decodifica delle informazioni contenute nel chip integrato nella smart card. Per accedere ai servizi on-line della PA, sar\u00e0, quindi, necessario che il computer utilizzato\u00a0 - oltre ad essere connesso alla rete - \u00a0sia dotato di un lettore di smart card, una particolare periferica che permette di leggere il chip installato sulla carta.\nPer effettuare l\u2019accesso l\u2019utente, dopo aver inserito la carta nel lettore, deve completare l\u2019autenticazione con l\u2019inserimento del codice PIN personale, consegnatogli nel momento del rilascio della carta stessa.\nL\u2019art. 1 del c.d. Decreto crescita 2.0 \u2013 Decreto Legge 18 Ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni dalla Legge 17 dicembre 2012, n. 221 \u2013 ha disposto l\u2019unificazione della Carta di Identit\u00e0 Elettronica con la Tessera Sanitaria in una nuova tipologia di documento, il Documento Unificato (DU) che sommer\u00e0 valore di documento di identit\u00e0 a vista, di strumento di identificazione informatica (per l\u2019accesso ai servizi online delle PA) e di documento abilitante per l\u2019accesso alle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale.\nInoltre, l\u2019art. 14 del DL 21 giugno 2013, n. 69 convertito con modificazioni dalla L. 9 agosto 2013, n. 98 (c.d. decreto del Fare), ha precisato che il documento unificato sostituisce, a tutti gli effetti di legge, il tesserino di codice fiscale rilasciato dall\u2019Agenzia delle entrate.\n\u00a0\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 767, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Che cos\u2019\u00e8 la Carta Nazionale dei Servizi (CNS)?" }, { "from": "gpt", "value": "La Carta Nazionale dei Servizi CNS \u00e8 uno strumento di abilitazione informatica che permette l\u2019accesso ai servizi on-line della Pubblica Amministrazione su tutto il territorio nazionale (art. 1, comma 1, lett, d) Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82, Codice dell\u2019Amministrazione Digitale).\n\tDal punto di vista funzionale la Carta Nazionale dei Servizi permette di usufruire dei medesimi servizi telematici per i quali \u00e8 previsto l\u2019accesso attraverso la Carta di Identit\u00e0 Elettronica (CIE), come ad esempio la richiesta di certificati, la presentazione di istanze e/o documenti, l\u2019effettuazione di pagamenti on-line alla PA o l\u2019accesso all\u2019area riservata sul portale dedicato alla posta certificata gratuita al cittadino. Sul punto il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 22 febbraio 2013 ha precisato (art. 61) che l\u2019utilizzo della CNS sostituisce, nei confronti della pubblica amministrazione, la firma elettronica avanzata per la fruizione dei servizi erogati in rete dalle PA e per l\u2019invio di istanze e dichiarazioni alle amministrazioni pubbliche.\nA differenza della CIE, la Carta Nazionale dei Servizi non vale come documento di riconoscimento a vista.\nIl supporto fisico della Carta \u00e8 costituito da una smart card dotata di un microprocessore in grado di registrare, in modo protetto, le informazioni necessarie per l\u2019autenticazione in rete del titolare (certificato di autenticazione).\nIl chip integrato nella carta contiene:\n" } ] }, { "id": 768, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In che modo \u00e8 possibile conservare la validit\u00e0 di un documento amministrativo informatico quando viene stampato?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019art. 23 del Codice dell\u2019Amministrazione Digitale (Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 e s.m.i.), riconosce alle copie analogiche di documenti informatici (es. la stampa di un certificato, un contratto, ecc.) la stessa efficacia probatoria dell\u2019originale informatico da cui sono tratti se la loro conformit\u00e0 non viene espressamente disconosciuta (in giudizio). Diverso \u00e8 il caso in cui la conformit\u00e0 all\u2019originare informatico, in tutte le sue componenti, sia attestata da un pubblico ufficiale autorizzato. In questo caso, infatti, per negare alla copia analogica di documento informatico la stessa efficacia probatoria del documento sorgente si rende necessaria la querela di falso.\nQuesto regime, di carattere generale, incontra alcune deroghe rispetto alle copie analogiche di documenti amministrativi informatici.\nIn primo luogo l\u2019art. 23-ter del CAD prevede che sulle copie analogiche di documenti amministrativi informatici possa essere apposto un contrassegno a stampa (detto anche timbro digitale o glifo) che consente di accertare la corrispondenza tra le copie analogiche stesse e l\u2019originale informatico (in esso deve essere codificato, infatti, il documento informatico o le informazioni necessarie a verificarne la corrispondenza all\u2019originale in formato digitale). La verifica avviene grazie ad appositi software che leggono le informazioni contenute nel timbro digitale. I software necessari per l\u2019attivit\u00e0 di verifica devono essere gratuiti e messi liberamente a disposizione da parte delle amministrazioni.\nInoltre, il c.d. Decreto crescita 2.0 \u2013 Decreto Legge 18 Ottobre 2012, n. 179, convertito, con modificazioni, dalla Legge 17 dicembre 2012, n. 221) ha previsto un regime semplificato per l\u2019invio,\u00a0\u00a0 cittadini sprovvisti di domicilio digitale, di comunicazioni diverse dai certificati che dovranno essere utilizzati nei rapporti tra privati. In questo caso l\u2019amministrazione pu\u00f2 inviare al cittadino una copia analogica dei documenti stessi, sottoscritta con firma autografa sostituita a mezzo stampa, conformemente alle previsioni di legge (Decreto Legislativo 12 dicembre 1993, n. 39). L\u2019amministrazione che invia copia cartacea della comunicazione redatta in originale informatico dovr\u00e0 apporre una dicitura che specifichi che il documento informatico, da cui la copia \u00e8 tratta, \u00e8 stato predisposto e conservato presso l\u2019amministrazione.\n" } ] }, { "id": 769, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali vantaggi fiscali sono previsti per l'adesione al Fondo Perseo?" }, { "from": "gpt", "value": "Il dipendente\u00a0che\u00a0aderisce\u00a0al Fondo Perseo,\u00a0pu\u00f2\u00a0dedurre annualmente per\u00a0i versamenti che effettua sulla sua posizione individuale,\u00a0una somma\u00a0pari al minimo delle tre possibilit\u00e0:\n" } ] }, { "id": 770, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Molti documenti amministrativi recano un timbro dell\u2019amministrazione che li emette, quale strumento sostituisce il timbro per i documenti informatici?" }, { "from": "gpt", "value": "Per la validit\u00e0 dei documenti amministrativi, che necessitano di timbri, sigilli e contrassegni, prodotti in modalit\u00e0 informatica, \u00e8 necessaria la firma digitale o qualificata del funzionario che li rilascia.\nL'art. 24 del Codice dell\u2019Amministrazione Digitale (Decreto\u00a0Legislativo 7 marzo 2005, n. 82, e s.m.i.) prevede, infatti, che \u201cl'apposizione di firma digitale integra e sostituisce l\u2019apposizione di sigilli, punzoni, timbri, contrassegni e marchi di qualsiasi genere ad ogni fine previsto dalla normativa vigente\u201d.\n" } ] }, { "id": 771, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa succede se il gestore del fondo complementare fallisce?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto Legislativo 5 dicembre 2005, n. 252 ha previsto che il patrimonio che si raccoglie con i fondi pensione \u00e8 autonomo e indipendente rispetto al patrimonio del gestore. In pi\u00f9 i soldi raccolti vengono depositati in una banca terza, quindi un\u2019ulteriore garanzia. La banca depositaria non pu\u00f2 utilizzare il risparmio raccolto dai fondi pensione, n\u00e9 i creditori possono rivelarsi su di esso, quindi si hanno rischi minimi (Delibera\u00a0COVIP del 16 marzo 2012).\n" } ] }, { "id": 772, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il\u00a0dipendente che\u00a0non vuole destinare il\u00a0trattamento di fine rapporto\u00a0al fondo di categoria, ma a quello pi\u00f9 sicuro\u00a0Fondo tesoreria INPS, come pu\u00f2 fare?" }, { "from": "gpt", "value": "Se si \u00e8\u00a0un dipendente\u00a0di un\u2019azienda con meno di 50 dipendenti, il trattamento di fine rapporto\u00a0(TFR) resta in azienda, e non pu\u00f2 assolutamente convogliare mensilmente al Fondo tesoreria INPS\u00a0(FondInps).\nIl FondInps \u00e8 stato istituito nel 2005 con un patrimonio separato e autonomo da quello dell\u2019istituto dove l\u2019iscritto pu\u00f2 anche attivare una contribuzione a proprio carico.\nNelle aziende con almeno 50 dipendenti, il TFR del lavoratore che entro sei mesi dalla sua assunzione non decide cosa fare, vale la regola del silenzio-assenso, cio\u00e8 viene destinato al fondo complementare di categoria o in mancanza al FondInps che \u00e8 irreversibile.\nSolo in un caso \u00e8 possibile cambiare idea, cio\u00e8 quando cessa il rapporto di lavoro e non si ha pi\u00f9\u00a0la possibilit\u00e0 di versare al fondo complementare;\u00a0in tal caso\u00a0si pu\u00f2 richiedere il riscatto del montante accumulato. Se il lavoratore trova un nuova occupazione, potr\u00e0 scegliere se lasciare il TFR\u00a0nella nuova\u00a0azienda o destinarlo ad un fondo pensione.\n" } ] }, { "id": 773, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le caratteristiche della mediazione penale nel processo minorile?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto del Presidente della Repubblica \u00a022 settembre 1988, n. 448 all'articolo 28, nel disciplinare la sospensione del processo con messa alla prova, sancisce che il giudice pu\u00f2 impartire prescrizioni dirette a riparare le conseguenze del reato e a promuovere la conciliazione del minore con la persona offesa dal reato. Tale norma tende a responsabilizzare al massimo il minore colpevole e a sviluppare un processo di rivisitazione dell\u2019atto antisociale posto in essere.\nSpecificamente si cerca di introdurre nell\u2019intervento penale un modello riparativo e conciliativo che, avvicinando la vittima al colpevole, tende a ricostruire quel rapporto sociale che il reato ha interrotto. Questo intervento si articola sull\u2019impegno del colpevole a riparare le conseguenze dannose del reato e a realizzare una conciliazione con la vittima del comportamento criminoso.\nIl mediatore ha il compito di facilitare la comunicazione oltre che di garantire le regole di interazione verbale che all'inizio dell'incontro di mediazione vengono prioritariamente esplicitate, condivise ed accolte dalle parti. L'esito del percorso di mediazione penale si configura come positivo o negativo e viene comunicato al giudice dal mediatore, senza riferire motivazioni specifiche data la riservatezza dell'incontro.\nPer esito positivo s'intende una ricomposizione o significativa riduzione del conflitto: in tal caso si prevede la possibilit\u00e0 di definire accordi di riparazione riguardanti interventi diretti alla vittima, compreso il risarcimento, o attraverso lo svolgimento di attivit\u00e0 di utilit\u00e0 sociale.\n" } ] }, { "id": 774, "conversations": [ { "from": "human", "value": "I professionisti potranno utilizzare la PEC gratuita messa a disposizione dei cittadini per le loro attivit\u00e0 professionali?" }, { "from": "gpt", "value": "No. La PEC gratuita per i cittadini \u00e8 contemplata dall\u2019articolo 16-bis, comma 5 del\u00a0DECRETO-LEGGE 29 novembre 2008, n. 185, convertito con modificazioni\u00a0dalla\u00a0LEGGE 28 gennaio 2009, n. 2. Questa norma, in particolare, prevede l\u2019attribuzione ai cittadini richiedenti di una casella di posta elettronica certificata al fine di diffondere l\u2019utilizzo delle tecnologie informatiche nelle comunicazioni fra cittadini e pubblica amministrazione in vista di una semplificazione dei rapporti, anche in funzione di un\u2019ottimizzazione dei tempi e dei costi delle comunicazioni. I costi di questo servizio gravano sui bilanci pubblici.\u00a0\nDiversamente l\u2019obbligo posto a carico dei professionisti \u00e8 finalizzato a migliorare le comunicazioni fra la pubblica amministrazione e quei soggetti che operano professionalmente sul mercato. L\u2019utilizzo da parte di questi soggetti, della posta elettronica certificata destinata ai cittadini, per finalit\u00e0 legate alla loro attivit\u00e0 professionale avrebbe come effetto di far ricadere i costi di parte della loro attivit\u00e0 professionale sulla collettivit\u00e0. Il professionista potr\u00e0 quindi utilizzare la PEC che sar\u00e0 fornita a tutti cittadini che ne facciano richiesta solo quando agisce privatamente, alla stregua di qualsiasi altro cittadino.\n" } ] }, { "id": 775, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Ci sono differenze tra la \u201cposta certificata gratuita per il cittadino\u201d (circuito postacertificat@) e le PEC a pagamento\u00a0 disponibili sul mercato?" }, { "from": "gpt", "value": "Sul piano generale entrambe gli strumenti garantiscono i servizi fondamentali per il dialogo telematico con la PA e risultano sottoposti al principio espresso dall\u2019art. 65 del Codice dell\u2019Amministrazione Digitale, Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 (CAD) secondo cui la richiesta pervenuta alla PA \u00e8 valida quando sia trasmessa dall\u2019autore mediante la propria casella di posta elettronica certificata, purch\u00e9 le relative credenziali di accesso siano state rilasciate previa identificazione del titolare e ci\u00f2 sia attestato dal gestore del sistema nel messaggio o in un suo allegato.\n\tProprio l\u2019attestazione dell\u2019avvenuta identificazione da parte del gestore da luogo a differenze pratiche nell\u2019utilizzo dei due diversi strumenti di comunicazione.\n\tLa postacertificat@ rilasciata gratuitamente ai cittadini \u00e8 uno strumento che, gi\u00e0 prima della riforma del CAD, aveva in s\u00e9 tutti gli elementi in grado di soddisfare le esigenze di certezza e di sicurezza connesse al dialogo formale con la PA. La procedura per il rilascio della casella di postacertificat@, infatti, impone un riconoscimento personale del richiedente.\n\tAl contrario, nel caso di caselle di posta elettronica certificata disponibili sul mercato la capacit\u00e0 di integrare i requisiti previsti dal citato art. 65 del CAD \u00e8 subordinata alla conformit\u00e0 della casella PEC alle regole tecniche individuate dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 settembre 2012. Le caselle di PEC che rispondono a questi requisiti sono denominate PEC-ID.\nL\u2019art. 61 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 22 febbraio 2013 ha precisato che l\u2019utilizzo della postacertificat@ e della PEC-ID, effettuato richiedendo la ricevuta completa, sostituisce la firma elettronica avanzata nei confronti della pubblica amministrazione.\nNel caso di invio di istanze e dichiarazioni attraverso caselle di posta certificata non conformi ai requisiti indicati dal DPCM 27 settembre 2012, occorrer\u00e0, quindi, sottoscrivere digitalmente la richiesta o, in alternativa, allegare alla mail (sotto forma di immagine) il modulo della richiesta debitamente sottoscritto e una copia non autenticata di un documento di identit\u00e0 valido.\n" } ] }, { "id": 776, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In caso di vuoto contributivo\u00a0\u00e8 vero che, se la situazione non viene regolarizzata entro 5 anni dal momento in cui esisteva l'obbligo di versamento dei contributi,\u00a0questi ultimi cadono in prescrizione?" }, { "from": "gpt", "value": "In caso di vuoto contributivo e in mancanza di una regolarizzazione di tale vuoto, trascorsi\u00a05 anni dal momento in cui esisteva l'obbligo di versare i contributi, questi cadono in \"prescrizione\", cio\u00e8 l'Inps non pu\u00f2 pi\u00f9 richiederne il versamento e il datore di lavoro non pu\u00f2 pi\u00f9 volontariamente regolarizzare la posizione del dipendente. Il termine di prescrizione \u00e8 fissato a 5 anni a decorrere dal 1\u00b0 gennaio 1996, mentre in precedenza tale termine era\u00a0fissato\u00a0dopo 10 anni.\u00a0Il termine decennale\u00a0permane nel caso in cui siano il lavoratore o i suoi superstiti a denunciare la mancata assicurazione da parte del datore di lavoro. Gli atti interruttivi della prescrizione sono quelli previsti dall'articolo\u00a02943 del Codice Civile.\nLa Circolare Inps n 69/2005 precisa che in ogni caso, ed ancorch\u00e9 si tratti di contributi riferentesi a periodi successivi al 1\u00b0 gennaio 1996, la denuncia del mancato pagamento dei contributi stessi da parte del lavoratore dipendente o a progetto o del collaboratore coordinato e continuativo comporta che il termine prescrizionale sia decennale, sempre che l'Istituto provveda ad emettere il proprio atto avente efficacia interruttiva.\nLa Circolare Inps n 31/2012 specifica che per quanto riguarda gli atti interruttivi (o gli atti di inizio di procedure di recupero) posti in essere dall\u2019Istituto e ritenuti idonei ai fini dell\u2019applicazione del preesistente termine di prescrizione decennale tra questi rientra qualunque concreta attivit\u00e0 di indagine o attivit\u00e0 ispettiva compiuta dall\u2019Istituto in qualit\u00e0 di titolare della contribuzione omessa. Nel Messaggio Inps n. 8447 del 16/05/2012 contenente chiarimenti alla Circolare 31 del 2 marzo 2012 viene evidenziato che in nessun caso, potranno essere recuperati contributi per i quali, alla data della denuncia, sia gi\u00e0 maturata l\u2019ordinaria prescrizione quinquennale.\nPer ulteriori approfondimenti: INPS - Contributi da riscatto \n\u00a0\n" } ] }, { "id": 777, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Esiste un regolamento sulla privacy nel mondo della scuola?" }, { "from": "gpt", "value": "Si. Il\u00a0Garante per la protezione dei dati personali\u00a0ha fornito al mondo della scuola\u00a0indicazioni generali in materia di tutela della privacy\u00a0 con la pubblicazione di un opuscolo destinato a dirigenti scolastici, insegnanti, personale ATA, ma anche a genitori e studenti.\n\tTra le indicazioni del Garante c\u2019\u00e8 l\u2019obbligo del consenso per video e foto da pubblicare sui social network mentre non si possono pubblicare on line nomi e cognomi degli studenti non in regola con i pagamenti della retta scolastica;\u00a0i voti dei compiti in classe e delle interrogazioni, gli esiti degli scrutini o degli esami di Stato sono pubblici, ma \u00e8 necessario evitare di fornire, anche indirettamente, informazioni sulle condizioni di salute degli studenti (ad esempio fare\u00a0riferimento alle prove differenziate sostenute dagli studenti portatori di handicap).\n\tPer approfondire l'argomento si pu\u00f2 consultare la pagina dedicata del sito del Garante per la protezione dei dati personali.\n" } ] }, { "id": 778, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E\u2019 possibile conferire ad un terzo una procura alla sottoscrizione digitale dei documenti per la fase costitutiva, modificativa ed estintiva dell\u2019impresa\u00a0?\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Si. La procura \u00e8 il negozio con il quale una persona conferisce ad un\u2019altra il potere di rappresentarla. E\u2019 un atto a rilevanza esterna, perch\u00e9 incide sui rapporti esterni tra il rappresentato e i terzi: il rappresentante, infatti, acquista il potere di impegnare direttamente il rappresentato con i terzi con i\u00a0quali viene in contatto. La procura deve essere conferita con la stessa forma prescritta dalla legge per il negozio che il rappresentante deve concludere ( articolo 1392 del Codice Civile).\u00a0\nIn tale ambito assume caratteri peculiari la procura alla presentazione telematica. Nel merito per la nascita dell\u2019impresa il DECRETO-LEGGE 31 gennaio 2007, n. 7 \u00a0all\u2019articolo 9 ha introdotto la comunicazione unica da presentarsi all\u2019ufficio del registro delle imprese per via telematica. Con la comunicazione unica si espletano tutte le formalit\u00e0 relative alla fase costitutiva modificativa ed estintiva dell\u2019impresa e vale quale assolvimento di tutti gli adempimenti amministrativi previsti dalla legge anche ai fini previdenziali, assistenziali e fiscali. In tale ambito la circolare 3616/C del Ministero dello Sviluppo Economico evidenzia che con la procura alla presentazione telematica, il titolare dell\u2019impresa attribuisce al soggetto designato il potere di sottoscrizione digitale e presentazione telematica della comunicazine unica all\u2019ufficio del registro delle imprese. Il documento ha valore di procura speciale limitata all\u2019espletamento della formalit\u00e0 identificata dal codice univoco della pratica. Per il conferimento della procura speciale telematica \u00e8 sufficiente la forma scritta semplice con sottoscrizione non autenticata.\u00a0\u00a0\nSpecificamente, l'incarico per la sottoscrizione digitale e presentazione telematica della comunicazione unica all'ufficio del registro delle imprese, va compilato, sottoscritto con firma autografa, acquisito tramite scansione in formato pdf ed allegato, con firma digitale del professionista, alla modulistica elettronica dedicata. Inoltre deve essere allegata copia informatica di un documento di identit\u00e0 valido di ciascuno dei soggetti che hanno apposto la firma autografa .\n" } ] }, { "id": 779, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove si possono\u00a0reperire gli\u00a0indirizzi delle Unit\u00e0 Sanitarie Territoriali\u00a0della Rete Ferroviaria Italiana?" }, { "from": "gpt", "value": "Gli indirizzi\u00a0delle\u00a0Strutture Sanitarie Territoriali\u00a0sono consultabili\u00a0sul sito delle Ferrovie dello Stato Italiano.\nTra\u00a0 le attivit\u00e0 della Rete Ferrioviaria Italiana o RFI\u00a0legati all'esercizio ferroviario, rientrano\u00a0infatti numerose e diversificate attivit\u00e0 in campo sanitario , offerte dalla Direzione Sanit\u00e0, e rivolte sia alle societ\u00e0 del Gruppo Ferrovie dello Stato, sia a singoli cittadini, sia ad\u00a0altre Societ\u00e0 ed Aziende, in particolare quelle legate al settore dei trasporti.\u00a0\n\t.\n" } ] }, { "id": 780, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come avviene la ricongiunzione in Fondi diversi dal Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti\u00a0?" }, { "from": "gpt", "value": "L' art. 2 della Legge 7 febbraio 1979, n. 29 prevede che il lavoratore che possa far valere periodi di iscrizione:\n\t\u2022 nell\u2019assicurazione generale obbligatoria per l\u2019invalidit\u00e0, la vecchiaia ed i superstiti dei lavoratori dipendenti;\n\t\u2022 in forme obbligatorie di previdenza sostitutive, esclusive od esonerative dell\u2019assicurazione generale obbligatoria predetta;\n\t\u2022 nelle gestioni speciali per i lavoratori autonomi gestite dall\u2019Inps\n\tpu\u00f2 chiedere in qualsiasi momento, ai fini del diritto e della misura di un\u2019unica pensione, la ricongiunzione di tutti i periodi di contribuzione dei quali sia titolare. L\u2019interessato pu\u00f2 esercitare la facolt\u00e0 di ricongiunzione presso la gestione in cui risulti iscritto all\u2019atto della domanda ovvero nella gestione, diversa da quella di iscrizione, nella quale possa far valere almeno otto anni di contribuzione versata in costanza di effettiva attivit\u00e0 lavorativa.\n\tTale tipo di ricongiunzione \u00e8 onerosa.\n\t\u00a0\nFino al 30 giugno 2010 la ricongiunzione nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti dei periodi contributivi maturati in ordinamenti pensionistici \u201calternativi\u201d\u00a0 avveniva senza oneri per il richiedente. Dal 01 luglio 2010 invece anche tale tipo di ricongiunzione\u00a0 \u00e8 diventata onerosa, cos\u00ec come statuito dalla Legge 30 luglio 2010, n. 122 e successivamente precisato dalla Circolare Inps n. 142 del 05 novembre 2010.\nL\u2019onere viene determinato in relazione alla collocazione temporale dei periodi ricongiunti ed alla loro valutazione ai fini pensionistici.\nLe somme a carico del richiedente possono essere versate in unica soluzione o in forma rateale (la rateazione non pu\u00f2 superare la met\u00e0 dei mesi ricongiunti, prevede un primo versamento di importo pari a tre rate e comporta maggiorazione di interessi). Qualora entro il termine di 60 giorni dalla ricezione del provvedimento di accoglimento della domanda, l\u2019interessato non provveda a confermare l\u2019operazione di ricongiunzione con il pagamento dell\u2019intero onere o delle prime tre rate, si intende che abbia rinunciato all\u2019operazione di ricongiunzione.\nSe interviene il pensionamento nel corso della rateazione, le rate dell\u2019onere ancora dovute possono essere trattenute direttamente dai ratei di pensione\n" } ] }, { "id": 781, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come avviene la ricongiunzione nel Fondo Pensioni Lavoratori Dipendenti?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019art. 1 della Legge 7 febbraio 1979, n. 29\u00a0d\u00e0 la possibilit\u00e0 di ricongiungere presso il Fondo pensioni lavoratori dipendenti, gestito dall\u2019Inps, tutti i contributi esistenti nelle altre gestioni sostitutive, esclusive o esonerative dell\u2019Assicurazione obbligatoria (cosiddette gestioni \u201calternative\u201d quali Inpdap, Fondi speciali Ferrovie, Volo, Elettrici, Telefonici\u2026) o nelle Gestioni speciali dei lavoratori autonomi (Artigiani, commercianti e coltivatori diretti, esclusa la Gestione separata dei parasubordinati).\nFino al 30 giugno 2010 la ricongiunzione nel Fondo pensioni lavoratori dipendenti dei periodi contributivi maturati in ordinamenti pensionistici \u201calternativi\u201d\u00a0 avveniva senza oneri per il richiedente. Dal 01 luglio 2010 invece anche tale tipo di ricongiunzione\u00a0 \u00e8 diventata onerosa, cos\u00ec come statuito dalla Legge 30 luglio 2010, n. 122, \u00a0e successivamente precisato dalla Circolare Inps n. 142 del 05 novembre 2010; la facolt\u00e0 di ricongiunzione pu\u00f2 essere esercitata a condizione che l\u2019interessato possa far valere, successivamente alla cessazione dell\u2019attivit\u00e0 come lavoratore autonomo, almeno cinque anni di contribuzione in qualit\u00e0 di lavoratore dipendente, in una o pi\u00f9 gestioni pensionistiche obbligatorie.\n\tL\u2019onere viene determinato in relazione alla collocazione temporale dei periodi ricongiunti ed alla loro valutazione ai fini pensionistici.\nLe somme a carico del richiedente possono essere versate in unica soluzione o in forma rateale (la rateazione non pu\u00f2 superare la met\u00e0 dei mesi ricongiunti, prevede un primo versamento di importo pari a tre rate e comporta maggiorazione di interessi). Qualora entro il termine di 60 giorni dalla ricezione del provvedimento di accoglimento della domanda, l\u2019interessato non provveda a confermare l\u2019operazione di ricongiunzione con il pagamento dell\u2019intero onere o delle prime tre rate, si intende che abbia rinunciato all\u2019operazione di ricongiunzione.\nSe interviene il pensionamento nel corso della rateazione, le rate dell\u2019onere ancora dovute possono essere trattenute direttamente dai ratei di pensione\n" } ] }, { "id": 782, "conversations": [ { "from": "human", "value": "\u00a0Quali sono le tutele previste dall\u2019ordinamento per la segnalazione di abbandono del minore?" }, { "from": "gpt", "value": "Sussiste una situazione di abbandono quando manchi al minore una assistenza morale e materiale. E\u2019 da rilevare che la situazione di abbandono deve essere presa in considerazione non in relazione alla posizione soggettiva del genitore ma alla situazione oggettiva del minore. Quel che importa \u00e8 che oggettivamente il minore non abbia quelle cure che gli sono indispensabili per crescere. L\u2019ordinamento prevede, a garanzia del minore, che la segnalazione di una situazione di abbandono possa essere effettuata da chiunque (art. 9, comma 1, Legge 4 maggio 1983, n. 184). Ma viene sancito anche il dovere giuridico, penalmente sanzionato (art. 70, Legge 4 maggio 1983, n. 184), dei pubblici ufficiali, degli incaricati di pubblico servizio, degli esercenti un servizio di pubblica necessit\u00e0, di riferire al pi\u00f9 presto al Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni del luogo ove si trova il minore sulle condizioni di ragazzi in situazione di abbandono di cui vengono a conoscenza per ragioni d\u2019ufficio. Inoltre gli istituti di assistenza debbono trasmettere semestralmente allo stesso Procuratore del luogo ove tali istituti hanno sede l\u2019elenco di tutti i minori ricoverati con indicazione specifica, per ciascun minore, dei rapporti mantenuti con la propria famiglia e sulle sue condizioni psicofisiche.\n" } ] }, { "id": 783, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il docente \u00e8 obbligato, su\u00a0 richiesta del dirigente scolastico, a somministrare farmaci in orario scolastico agli studenti affetti da patologie gravi?" }, { "from": "gpt", "value": "Non esiste per il personale docente l\u2019obbligo di somministrare a scuola farmaci agli alunni, a meno che non si sia data volontariamente la disponibilit\u00e0 a svolgere tale funzione e comunque non prima che la scuola abbia acquisito formalmente la richiesta della famiglia o di chi esercita la potest\u00e0 genitoriale.\n\tI genitori, cos\u00ec come stabilito dalla Nota del Ministero dell'Istruzione del 25 novembre 2005, n. 231, Linee-Guida per la somministrazione di farmaci in orario scolastico, devono \u00a0inoltrare un\u2019istanza al Dirigente Scolastico accompagnata da una prescrizione del medico curante che attesti lo stato di malattia dell'alunno con la prescrizione specifica dei farmaci da assumere. Infatti, secondo l\u2019art. 3 della nota MIUR\u00a0 la somministrazione di farmaci agli alunni in orario scolastico coinvolge le famiglie degli alunni, il dirigente scolastico, il personale docente e non docente, i medici di base e le ASL competenti che devono rilasciare autorizzazioni specifiche.\n\tUna volta ricevuta la richiesta, i dirigenti scolastici individuano gli operatori scolastici tra il personale docente ed Ata che abbia seguito i corsi di pronto soccorso. Qualora non vi siano in sede i requisiti professionali necessari a garantire l\u2019assistenza sanitaria, i dirigenti scolastici possono individuare altri soggetti istituzionali del territorio con i quali stipulare accordi e convenzioni \u00a0dandone comunicazione formale e motivata ai genitori.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 784, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le tutele previste dall\u2019ordinamento per il caso in cui il minore sia sottratto al suo ambiente familiare?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019ordinamento giuridico italiano prevede varie ipotesi criminose per il caso in cui il minore sia sottratto al suo ordinario ambiente familiare:\n" } ] }, { "id": 785, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le tutele previste dall\u2019ordinamento per impedire manipolazioni dello status familiare?\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "\u00a0\nIl minore ha un diritto sia ad essere registrato immediatamente dopo la nascita, sia ad acquisire un nome, sia ad avere uno status familiare veridico \u2013 Convenzione dell\u2019ONU del 1989 .\nL\u2019ordinamento giuridico vigente prevede tre diverse forme di reato, per impedire manipolazioni agli status a cui ha diritto chi nasce.\n" } ] }, { "id": 786, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un cittadino europeo che vuole studiare/lavorare in un altro Stato membro dell'Unione europea, dove pu\u00f2 trovare informazioni utili?" }, { "from": "gpt", "value": "\u00c8 consigliabile visitare il portale europeo della mobilit\u00e0 professionale EURES, contenente informazioni sulle opportunit\u00e0 di lavoro e studio in tutta Europa.\n" } ] }, { "id": 787, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Gradirei essere informato in ordine ai requisiti per lavorare nell'Ufficio Stampa di una PA." }, { "from": "gpt", "value": "I requisiti per lavorare in un ufficio stampa di una PA sono stabiliti dalla Legge 7 giugno 2000, n.150 (art.9 comma 3) e dal Decreto Presidente della Repubblica 422/2001: \u2019\u2019L\u2019ufficio stampa \u00e8 diretto da un coordinatore, che assume la qualifica di capo ufficio stampa, il quale, sulla base delle direttive impartite dall\u2019organo di vertice dell\u2019amministrazione, cura i collegamenti con gli organi di informazione, assicurando il massimo grado di trasparenza, chiarezza e tempestivit\u00e0 delle comunicazioni da fornire nelle materie di interesse dell\u2019amministrazione\".Normativa:\u00a0Ordine\u00a0Dei Giornalisti\u00a0\n\u00a0\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 788, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un lavoratore, in seguito al fallimento dell'azienda per cui lavora, ha diritto al TFR e al pagamento delle ultime mensilit\u00e0?\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Con sentenza n. 1106 del 9/2/99 la Corte di cassazione ha affermato essenzialmente l'obbligo del Fondo di garanzia dell'Inps di pagare le ultime retribuzioni non corrisposte dal datore di lavoro dichiarato fallito. La normativa di riferimento a tale riguardo \u00e8 dettata dall'art. 2 D. Lgs. 80/82, che ha dato attuazione alla direttiva 80/987/CEE in materia di tutela dei lavoratori subordinati in caso di insolvenza del datore di lavoro. Il citato art. 2 D. Lgs. 80/82 ha riconosciuto al lavoratore la facolt\u00e0 di chiedere al Fondo di garanzia dell'Inps il pagamento delle ultime tre retribuzioni, che non siano state corrisposte dal datore di lavoro, sempre che le retribuzioni in questione siano state maturate nei dodici mesi antecedenti l'apertura della procedura per la dichiarazione di fallimento.\nPrecisamente possono essere posti a carico del Fondo (circolare INPS n. 53 del 2007) solo i crediti di lavoro maturati nell\u2019ultimo trimestre ed aventi natura di retribuzione propriamente detta, compresi i ratei di tredicesima e di altre mensilit\u00e0 aggiuntive, nonch\u00e9 le somme dovute dal datore di lavoro a titolo di prestazioni di malattia e maternit\u00e0; devono invece essere escluse l\u2019indennit\u00e0 di preavviso, l\u2019indennit\u00e0 per ferie non godute, l\u2019indennit\u00e0 di malattia a carico dell\u2019INPS che il datore di lavoro avrebbe dovuto anticipare. \nPer gli altri crediti da lavoro dipendente \u00e8 necessario attendere la chiusura della procedura fallimentare.\nPagina dell'INPS dedicata\n" } ] }, { "id": 789, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le conseguenze della mancata presentazione al colloquio di lavoro o del rifiuto all\u2019offerta lavorativa per un lavoratore in mobilit\u00e0?" }, { "from": "gpt", "value": "I lavoratori iscritti nelle liste di mobilit\u00e0, cos\u00ec come tutti i lavoratori che percepiscono un sussidio legato allo stato di disoccupazione, vengono cancellati dalle liste e decadono dai trattamenti previdenziali quando:\n\t\t- rifiutino di partecipare a iniziative di politiche attive di lavoro proposte dai Centri per l\u2019impiego o non vi partecipino regolarmente senza un giustificato motivo;\n\t\t- non accettino un\u2019offerta di lavoro con inquadramento in un livello retributivo superiore almeno del 20 per cento rispetto all\u2019importo lordo dell\u2019indennit\u00e0 cui hanno diritto.\n\tLa decadenza si verifica quando le attivit\u00e0 lavorative o di formazione ovvero di riqualificazione si svolgono in un luogo che non dista pi\u00f9 di 50 chilometri dalla residenza del lavoratore o comunque \u00e8 raggiungibile con mezzi di trasporto pubblici mediamente in 80 minuti (art. 4, commi 41 e 42 della Legge 28 giugno 2012, n. 92).\n\tIn tali ipotesi qualora sia dichiarata la decadenza dalla prestazione, pur venendo meno il diritto alla prestazione, rimangono salvi i diritti gi\u00e0 maturati. Viene fatto obbligo ai Servizi competenti - Centri\u00a0 per\u00a0 l'impiego e altri\u00a0 organismi\u00a0 autorizzati\u00a0 o accreditati\u00a0 a\u00a0 svolgere\u00a0 le\u00a0 previste funzioni, in conformit\u00e0 delle norme regionali e delle province autonome di Trento e di Bolzano - di comunicare tempestivamente all\u2019INPS gli eventi sopra indicati.\n\tLa competenza a certificare lo stato di disoccupazione \u00e8 infatti attribuita ai Centri per l\u2019impiego presso cui il lavoratore ha dichiarato la propria disponibilit\u00e0 a lavorare (Messaggio Inps n. 10378 del 20 giugno 2012).\n\tA seguito della comunicazione,\u00a0INPS adotta il provvedimento di decadenza, recuperando le somme eventualmente erogate per i periodi di non spettanza del trattamento.\n\tContro il provvedimento di decadenza \u00e8 ammesso ricorso al Comitato provinciale di cui all\u2019art. 34 del Decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1970, n. 639\u00a0(Circolare Inps n. 2 del 07/01/2013).\n\t\u00a0\n\tE' invece possibile conservare lo stato di disoccupazione anche in concomitanza di attivit\u00e0 lavorativa da cui derivi un reddito annuale non superiore a 8.000 euro lordi, in caso di lavoro subordinato, e non superiore a 4.800 euro lordi se la prestazione e' di natura autonoma (art. 7 comma 7 del Decreto Legge 28 giugno 2013, n. 76).\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 790, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un lavoratore extracomunitario ha diritto all'indennit\u00e0 di malattia?" }, { "from": "gpt", "value": "Il lavoratore extracomunitario assicurato con l'INPS ha diritto alle stesse prestazioni previste per i lavoratori italiani.\u00a0Ai lavoratori che si ammalano \u00e8 riconosciuta l'indennit\u00e0 di malattia, una prestazione che viene pagata in sostituzione della retribuzione. L'indennit\u00e0 di malattia spetta alla quasi totalit\u00e0 degli operai del settore privato; agli impiegati del settore Terziario e Servizi (ex commercio); ai disoccupati e sospesi dal lavoro (appartenenti alle categorie sopra indicate) purch\u00e9 il lavoro sia cessato o sospeso da non pi\u00f9 di 60 giorni prima dell'inizio della malattia.\nIn linee generali per i lavoratori dipendenti, l'importo dell'indennit\u00e0 \u00e8 pari al 50% della retribuzione media giornaliera per i primi 20 giorni di malattia; al 66,6% per i giorni successivi della malattia o nei casi di ricaduta. \n\u00a0\u00a0\u00a0\n" } ] }, { "id": 791, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per quanto tempo spetta l'indennit\u00e0 di malattia?" }, { "from": "gpt", "value": "L'indennit\u00e0 di malattia, per i lavoratori a tempo indeterminato dell\u2019industria, dell\u2019agricoltura, per gli apprendisti e per i lavoratori sospesi, spetta per un periodo massimo di 180 giorni per ciascun anno solare: i primi tre giorni sono a carico del datore di lavoro, mentre dal quarto giorno di assenza l'Inps provvede al pagamento.\nNei casi particolari quali:\n" } ] }, { "id": 792, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cos'\u00e9 il sussidio LPU?" }, { "from": "gpt", "value": "Il sussisio LPU (lavori pubblica utilit\u00e0) \u00e8 stato introdotto per sostenere persone disoccupate e prive di trattamento previdenziale ed \u00e8 mirato alla creazione di occupazione in nuovi bacini d'impiego.\nI progetti per l'erogazione dei sussidi sono promossi da: Pubblica Amministrazione; Enti pubblici economici; Societ\u00e0 a prevalente partecipazione pubblica; Cooperative sociali, ecc.\nSono utilizzati per tali progetti di lavoro: lavoratori in cerca di prima occupazione; disoccupati iscritti da pi\u00f9 di due anni nelle liste di collocamento; iscritti nelle liste di mobilit\u00e0 che non percepiscono l'indennit\u00e0.\nL\u2019assegno \u00e8 erogato dall'Inps su richiesta dell'ente utilizzatore.\nI lavoratori devono essere impegnati per un orario settimanale di 20 ore e per non pi\u00f9 di 8 ore giornaliere. Nel caso di un impegno superiore \u00e8 dovuto un assegno integrativo a carico del soggetto utilizzatore.\nIl sussidio per LPU spetta per un periodo massimo di 12 mesi per ciascun progetto.\nL'importo per l'anno 2013 \u00e8 pari a \u20ac\u00a0 413,16 mensili, cos\u00ec come stabilito dalla Circolare Inps n. 14 del 30/01/2013.\nAi lavoratori impiegati spettano, per i periodi di erogazione del sussidio, gli assegni per il nucleo familiare.\n" } ] }, { "id": 793, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cos'\u00e9 il sussidio LSU?" }, { "from": "gpt", "value": "Il sussidio LSU (lavori socialmente utili) \u00e8 stato introdotto per sostenere persone disoccupate e prive di trattamento previdenziale ed \u00e8 mirato alla qualificazione professionale in settori innovativi e alla realizzazione di progetti con carattere straordinario.\nI progetti per l'erogazione dei sussidi sono promossi da: Pubblica Amministrazione; Enti pubblici economici; Societ\u00e0 a prevalente partecipazione pubblica; Cooperative sociali, ecc.\nLo svolgimento di un lavoro socialmente utile non comporta in alcun caso l'instaurazione di un rapporto di lavoro e non determina la cancellazione dalle liste di mobilit\u00e0.\nSono utilizzati per tali progetti di lavoro: lavoratori in cerca di prima occupazione; disoccupati iscritti da pi\u00f9 di due anni nelle liste di collocamento; iscritti nelle liste di mobilit\u00e0 che non percepiscono l'indennit\u00e0.\nL\u2019assegno \u00e8 erogato dall'Inps su richiesta dell'ente utilizzatore.\nI lavoratori devono essere impegnati per un orario settimanale di 20 ore e per non pi\u00f9 di 8 ore giornaliere. Nel caso di un impegno superiore \u00e8 dovuto un assegno integrativo a carico del soggetto utilizzatore.\nIl sussidio per LSU spetta per un periodo massimo di 12 mesi per ciascun progetto.\nL'importo per l'anno 2013 \u00e8 pari a \u20ac 572,68 mensili, cos\u00ec come stabilito dalla Circolare Inps n. 14 del 30/01/2013.\u00a0\nAi lavoratori impiegati spettano, per i periodi di erogazione del sussidio, gli assegni per il nucleo familiare.\n" } ] }, { "id": 794, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Vorrei costituire una ditta individuale, devo iscrivermi al registro delle imprese? Ci sono dei termini?" }, { "from": "gpt", "value": "Le imprese individuali devono iscriversi al Registro delle Imprese\u00a0della Camera di commercio di competenza\u00a0entro 30 giorni dalla nascita dell'impresa (art. 2196 Codice Civile).\n\tDal 1\u00b0 aprile 2010\u00a0tutte le imprese,\u00a0sia individuali che societarie,\u00a0devono obbligatoriamente espletare\u00a0gli adempimenti attinenti al Registro delle imprese (iscrizione, modifica, cessazione) per via telematica o su supporto informatico, tramite la procedura ComUnica.\u00a0\u00a0\u00a0\n" } ] }, { "id": 795, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove \u00e8 possibile reperire le informazioni necessarie per l'assunzione di un lavoratore domestico?" }, { "from": "gpt", "value": "Nella pagina dell'INPS dedicata all'assunzione del lavoratore domestico si trovano tutte le informazioni necessarie.\nA partire dal 29 gennaio 2009 la comunicazione di assunzione deve essere presentata all\u2019Inps entro le ore 24 del giorno precedente (anche se festivo) a quello di instaurazione del rapporto di lavoro. La comunicazione ha efficacia anche nei confronti dei Servizi competenti, del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, dell\u2019Istituto nazionale per l\u2019assicurazione contro gli infortuni sul lavoro (Inail), nonch\u00e9 della Prefettura-Ufficio Territoriale del Governo.\nL\u2019obbligo di comunicazione esiste anche in fase di proroga, trasformazione (da tempo determinato a tempo indeterminato oppure in caso di svolgimento dell\u2019attivit\u00e0 in una abitazione del datore di lavoro diversa da quella comunicata precedentemente) e cessazione del rapporto di lavoro. In questo caso la comunicazione dovr\u00e0 essere effettuata entro cinque giorni dall\u2019evento utilizzando l'apposito modello disponibile sul sito dell'INPS. Da aprile 2011 per l'iscrizione e le eventuali variazioni il datore di lavoro domestico, previa identificazione tramite PIN, potr\u00e0, in modo semplificato:\n\u00a0\n-avvalersi del Contact Center, al numero 803.164, fornendo telefonicamente i dati necessari. Fino al 30 settembre 2011 saranno accettate anche comunicazioni senza preidentificazione con PIN ma l\u2019operatore del Contact Center guider\u00e0 per il rilascio del PIN;\n- utilizzare l'apposita procedura Internet di compilazione e invio on-line disponibile sul sito internet dell'Istituto (www.inps.it).\n" } ] }, { "id": 796, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come si calcolano le ferie della colf?" }, { "from": "gpt", "value": "Come descritto sul sito dell'INPS il lavoratore domestico\u00a0:\n1. Indipendentemente dalla durata dell'orario di lavoro, per ogni anno di servizio presso lo stesso datore di lavoro, il lavoratore ha diritto ad un periodo di ferie di 26 giorni lavorativi.(I 26 giorni andranno intesi come giorni lavorativi dal luned\u00ec al sabato senza calcolare le festivit\u00e0 infrasettimanali.)\n\t2. Il datore di lavoro, compatibilmente con le proprie esigenze e con quelle del lavoratore, dovr\u00e0 fissare il periodo di ferie, ferma restando la possibilit\u00e0 di diverso accordo tra le parti, da giugno a settembre.3. Il diritto al godimento delle ferie \u00e8 irrinunciabile. A norma dell'art. 10 del D.Lgs. 8 aprile 2003, n. 66, un periodo minimo di 4 settimane per ogni anno di servizio non pu\u00f2 essere sostituito dalla relativa indennit\u00e0, salvo il caso previsto al comma 8.\n\t4. Le ferie hanno di regola carattere continuativo. Esse potranno essere frazionate in non pi\u00f9 di due periodi all'anno, purch\u00e9 concordati tra le parti. La fruizione delle ferie, salvo il caso previsto al comma 7, deve aver luogo per almeno due settimane entro l'anno di maturazione e, per almeno ulteriori due settimane, entro i 18 mesi successivi all'anno di maturazione.\n\t5. Durante il periodo di godimento delle ferie il lavoratore ha diritto per ciascuna giornata ad una retribuzione pari a 1/26 della retribuzione globale di fatto mensile.\n\t6. Al lavoratore che usufruisca del vitto e dell'alloggio spetta per il periodo delle ferie, ove non usufruisca durante tale periodo di dette corresponsioni, il compenso sostitutivo convenzionale.\n\t7. Nel caso di lavoratore di cittadinanza non italiana che abbia necessit\u00e0 di godere di un periodo di ferie pi\u00f9 lungo, al fine di utilizzarlo per un rimpatrio non definitivo, su sua richiesta e con l'accordo del datore di lavoro, \u00e8 possibile l'accumulo delle ferie nell'arco massimo di un biennio, anche in deroga a quanto previsto al comma 4.\n\t8. In caso di licenziamento o di dimissioni, o se al momento d'inizio del godimento del periodo di ferie il lavoratore non abbia raggiunto un anno di servizio, spetteranno al lavoratore stesso tanti dodicesimi del periodo di ferie al quale ha diritto, quanti sono i mesi di effettivo servizio prestato.\nLe ferie non possono essere godute durante il periodo di preavviso e di licenziamento, n\u00e9 durante il periodo di malattia o infortunio.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 797, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Vorrei assumere una collaboratrice domestica, dove posso trovare le indicazioni per gli adempimenti necessari?" }, { "from": "gpt", "value": "Nella\u00a0sezione dell'INPS dedicata ai lavoratori domestici si trovano gli adempimenti da effettuare prima dell'assunzione, sia da parte del datore di lavoro che del lavoratore e a seconda del paese di provenienza del lavoratore.\n" } ] }, { "id": 798, "conversations": [ { "from": "human", "value": "La\u00a0badante in maternit\u00e0 pu\u00f2 essere licenziata?" }, { "from": "gpt", "value": "Il CCNL Colf e Badanti all'art. 25 stabilisce che \u201cDall\u2019inizio della gravidanza, purch\u00e9 intervenuta nel corso del rapporto di lavoro, e fino alla cessazione del periodo di astensione obbligatoria dal lavoro, la lavoratrice non pu\u00f2 essere licenziata, salvo che per giusta causa\u201d.\n\tPertanto, il divieto di licenziamento opera fino alla cessazione del periodo di astensione obbligatoria.\nIn egual misura \"Dall\u2019inizio della gravidanza, purch\u00e9 intervenuta nel corso del rapporto di lavoro, e fino alla cessazione del periodo di astensione obbligatoria dal lavoro non sono ritenute valide le dimissioni rassegnate dalla lavoratrice se non ratificate dalla Direzione Provinciale del Lavoro competente.\"\n" } ] }, { "id": 799, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono una colf e mi sono ammalata gravemente. Per quanto tempo ho diritto alla conservazione del posto? Per quanti giorni di malattia mi spetta la retribuzione?" }, { "from": "gpt", "value": "Come stabilito dal Contratto Collettivo Nazionale\u00a0per la disciplina del Lavoro domestico (del 13 febbraio 2007)(art. 26) e come riportato sul sito dell'INPS, il lavoratore domestico ammalato convivente o non convivente, ha diritto alla conservazione del posto per periodi differenti a seconda dell\u2019anzianit\u00e0 maturata presso la stessa famiglia: 10 giorni, per anzianit\u00e0 fino a sei mesi; 45 giorni, se ha pi\u00f9 di sei mesi e fino a due anni di servizio; 180 giorni, se l'anzianit\u00e0 di servizio supera i due anni.\nNel periodo di assenza\u00a0dal lavoro per malattia, l'Inps non paga alcuna indennit\u00e0. Dovr\u00e0 essere il datore di lavoro a garantire il pagamento della met\u00e0 del salario pattuito per i primi tre giorni e del salario intero per i giorni successivi, fino a un massimo di: 8 giorni, per anzianit\u00e0 fino a sei mesi;\u00a010 giorni, per anzianit\u00e0 da sei mesi a due anni; 15 giorni, per anzianit\u00e0 superiori a due anni.\nNegli eventuali giorni di ricovero ospedaliero o di degenza presso il datore di lavoro, al lavoratore non spetta l'indennit\u00e0 di vitto e di alloggio.\n" } ] }, { "id": 800, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' stato pubblicato il nuovo contratto collettivo per i lavoratori domestici?" }, { "from": "gpt", "value": "Si, il 1 luglio 2013 \u00e8 stato approvato il nuovo contratto collettivo per i lavoratori domestici.\nL'INPS ha realizzato un'utile guida che riporta tutti gli articoli del contratto con i commenti esplicativi; un fac-simile utilizzabile come modello per la stipula del contratto e tutti gli adempimenti connessi con l'assunzione.\n" } ] }, { "id": 801, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come posso fare per consultare l'estratto contributivo relativo al rapporto di lavoro\u00a0domestico?" }, { "from": "gpt", "value": "L'INPS con il messaggio n. 21009 del 7/11/2011 \u00a0informa\u00a0il cittadino che \u00e8 stato realizzato il nuovo servizio online per la \u00a0consultazione dell\u2019estratto contributivo del rapporto di lavoro domestico.\nIl servizio \u00e8 disponibile sul sito internet dell\u2019Istituto www.inps.it, nella sezione SERVIZI ONLINE attraverso il seguente percorso: Al servizio del cittadino \u2013 Autenticazione con PIN/Autenticazione con CNS \u2013 Servizi rapporto di lavoro domestico \u2013 Estratto contributivo. Effettuato l\u2019accesso, il servizio mette a disposizione l\u2019elenco dei rapporti di lavoro sia attivi che cessati, relativi agli ultimi cinque anni, dai quali il datore di lavoro pu\u00f2 selezionare il rapporto per il quale visualizzare l\u2019estratto conto.\n" } ] }, { "id": 802, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Pu\u00f2 essere previsto il periodo di prova per l'assunzione di una badante?" }, { "from": "gpt", "value": "Si, lo prevede l'art. 13 del CCNL per la disciplina del rapporto di lavoro domestico 2007-2011. Ecco il testo integrale della norma:\n1. I lavoratori sono soggetti ad un periodo di prova regolarmente retribuito di 30 giorni di lavoro effettivo, per i lavoratori inquadrati nei livelli D, D super, e di 8 giorni di lavoro effettivo per quelli inquadrati negli altri livelli.\n\t2. Il lavoratore che abbia superato il periodo di prova senza aver ricevuto disdetta s'intende automaticamente confermato. Il servizio prestato durante il periodo di prova va computato a tutti gli effetti dell'anzianit\u00e0.\n\t3. Durante il periodo di prova, il rapporto di lavoro pu\u00f2 essere risolto in qualsiasi momento da ciascuna delle parti, senza preavviso, ma con il pagamento, a favore del lavoratore della retribuzione e delle eventuali competenze accessorie corrispondenti al lavoro prestato.\n\t4. Se il lavoratore \u00e8 stato assunto come prima provenienza da altra Regione, senza avere trasferito la propria residenza, e la risoluzione del rapporto non avvenga per giusta causa, dovr\u00e0 essere dato dal datore di lavoro un preavviso di 3 giorni o, in difetto, la retribuzione corrispondente.\nInformazioni anche nella pagina dedicata del sito dell'INPS\n" } ] }, { "id": 803, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E'\u00a0possibile stipulare un contratto di lavoro subordinato con un apolide?" }, { "from": "gpt", "value": "Si, gli apolidi sono equiparati agli stranieri e pertanto si applicano le disposizioni del Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286, cosiddetto Testo Unico Immigrazione.\nL'art. 1 del\u00a0D. Lgs. 286/1998,\u00a0cosiddetto Testo Unico Immigrazione, stabilisce che \"Il presente testo unico, in attuazione dell'articolo 10, secondo comma, della Costituzione, si applica, salvo che sia diversamente disposto, ai cittadini di Stati non appartenenti all'Unione europea e agli apolidi, di seguito indicati come stranieri\".\nA livello pubblicistico l'apolide viene quindi equiparato allo straniero ed \u00e8 pertanto soggetto a permessi e limitazioni per quanto riguarda il suo soggiorno e se del caso, ad espulsione, pur essendone vietata l'estradizione nei casi in cui non \u00e8 consentita per i cittadini stranieri. All\u2019apolide riconosciuto in Italia come tale viene rilasciato un permesso di soggiorno per motivi umanitari.\nL'art. 14 comma 1 lettera c) del Decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, che detta le modalit\u00e0 applicative della legge, sancisce che \"il\u00a0 permesso\u00a0 di\u00a0 soggiorno\u00a0 per\u00a0 ... motivi umanitari ... consente\u00a0 l'esercizio\u00a0 del\u00a0 lavoro subordinato\u00a0 e\u00a0 del\u00a0 lavoro\u00a0 autonomo...\".\nL'art. 5-bis del suddetto\u00a0D.lgs. 286/1998\u00a0disciplina il \"Contratto di soggiorno per lavoro subordinato\" anche con gli apolidi:\n\"1. Il contratto di soggiorno per lavoro subordinato stipulato fra un datore di lavoro italiano o straniero regolarmente soggiornante in Italia\u00a0 e\u00a0 un\u00a0 prestatore\u00a0 di\u00a0 lavoro,\u00a0 cittadino\u00a0 di\u00a0 uno\u00a0 Stato non appartenente all'Unione europea o apolide, contiene:\n\t\u00a0\u00a0 a)\u00a0 la garanzia da parte del datore di lavoro della disponibilita' di\u00a0 un\u00a0 alloggio\u00a0 per\u00a0 il lavoratore che rientri nei parametri minimi previsti\u00a0 dalla\u00a0 legge\u00a0 per\u00a0 gli\u00a0 alloggi\u00a0 di\u00a0 edilizia\u00a0 residenziale pubblica;\n\t\u00a0\u00a0 b)\u00a0 l'impegno\u00a0 al\u00a0 pagamento\u00a0 da\u00a0 parte del datore di lavoro delle spese\u00a0 di\u00a0 viaggio\u00a0 per\u00a0 il\u00a0 rientro\u00a0 del\u00a0 lavoratore\u00a0 nel\u00a0 Paese\u00a0 di provenienza.\n\t2.\u00a0 Non\u00a0 costituisce\u00a0 titolo valido per il rilascio del permesso di soggiorno\u00a0 il contratto che non contenga le dichiarazioni di cui alle lettere a) e b) del comma 1.\n\t3.\u00a0 Il\u00a0 contratto di soggiorno per lavoro e' sottoscritto in base a quanto previsto dall'art. 22 presso lo\u00a0 sportello\u00a0unico per l'immigrazione\u00a0della\u00a0provincia nella quale risiede o ha sede legale il\u00a0datore di lavoro o dove avra' luogo la prestazione lavorativa secondo le modalita' previste nel regolamento di attuazione.\"\n" } ] }, { "id": 804, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le categorie di lavoratori esonerate dal lavoro notturno?" }, { "from": "gpt", "value": "Il lavoro notturno nel nostro ordinamento \u00e8 disciplinato da diverse fonti: in primo luogo dal Decreto Legislativo 26 novembre 1999, n. 532; il Decreto Legge 25 giugno 2008, n. 112 (art. 41) ha modificato il decreto legislativo n.66/2003 per quanto attiene all\u2019individuazione del lavoro notturno.\nAnche il \u201cTesto unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternit\u00e0 e della paternit\u00e0\u201d (Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151, articolo 53), si occupa dello svolgimento del lavoro notturno prevedendo che alcune categorie di lavoratori non debbano obbligatoriamente essere impegnate nel lavoro notturno. Le categorie interessate esplicitamente da questa agevolazione sono tre:\n-\u00a0le lavoratrici madri di un figlio di et\u00e0 inferiore a tre anni o, alternativamente, i padri conviventi con le stesse;\n- la lavoratrice o\u00a0il lavoratore che sia l'unico genitore affidatario di un figlio convivente di et\u00e0 inferiore a dodici anni;\n- i lavoratori che abbiano a proprio carico un soggetto disabile ai sensi della Legge 5 febbraio 1992 n. 104.\nCome precisato anche dal Servizio SuperAbile\u00a0\u00a0deroghe alla disciplina in materia di riposo giornaliero, pause, lavoro notturno, durata massima del riposo settimanale possono essere stabilite anche nei contratti collettivi e negli accordi tra Azienda e rappresentanze sindacali. Sul punto, pertanto, \u00e8 opportuno consultare le Organizzazioni sindacali, anche per verificare eventuali specifiche disposizioni contenute nel CCNL o in Accordi tra Azienda e Rappresentanze sindacali sulla organizzazione del lavoro straordinario e dei turni di lavoro.\nAltre utili informazioni su questa tematica, possono essere anche acquisite tramite il Call Center SuperAbile (INAIL), al numero telefonico gratuito 800 810 810 o accedendo al sito internet SuperAbile.\u00a0\n" } ] }, { "id": 805, "conversations": [ { "from": "human", "value": "I buoni lavoro sono compatibili con la cassa integrazione?" }, { "from": "gpt", "value": "I buoni lavoro (o voucher) sono un sistema di pagamento del lavoro occasionale accessorio, cio\u00e8 di quelle prestazioni di lavoro svolte al di fuori di un normale contratto di lavoro in modo discontinuo e saltuario. Con questa tipologia di prestazione di lavoro, il datore di lavoro pu\u00f2 beneficiare di prestazioni occasionali nella completa legalit\u00e0 con copertura assicurativa Inps e Inail, senza dover stipulare alcun tipo di contratto mentre il lavoratore pu\u00f2 integrare le sue entrate attraverso le prestazioni occasionali.\n\tAnche i percettori di prestazioni integrative del salario o sostegno al reddito possono svolgere prestazioni di lavoro accessorie;\u00a0in questi casi il limite economico dei compensi derivanti dallo svolgimento di prestazioni di natura occasionale accessoria \u00e8 di 3.000 euro per anno solare.\u00a0\n\tPer ulteriori informazioni si veda la pagina dell'INPS\u00a0con gli ultimi aggiornamenti,\u00a0la Circolare Inps n. 88 del 09/07/2009 e la Circolare Inps n. 17 del 03/02/2010 nella quale si da particolare attenzione alla committenza da parte degli enti locali.\n\tDal 17 maggio 2010\u00a0\u00e8 stato ufficialmente\u00a0attivato\u00a0il servizio di emissione dei voucher\u00a0per le prestazioni di lavoro occasionale accessorio da parte di circa 3mila tabaccherie sul territorio nazionale, secondo l'ultima stima Inps.\u00a0Il committente deve comunicare preventivamente l'inizio della prestazione all'Inail/Inps, tramite il contact center 803164. All'operatore vanno segnalati, nell'ordine: i propri dati anagrafici, il settore di attivit\u00e0 e il codice fiscale. E poi, ancora, i dati del lavoratore (nome, cognome e codice fiscale), il luogo di lavoro, la data di inizio e di fine dell'attivit\u00e0 lavorativa. Inoltre il voucher\u00a0va attivato presso l'Inps, telefonando al contact center dell'Istituto, collegandosi al suo sito (alla pagina \"Lavoro occasionale\") o, infine, recandosi presso una sede dell'ente di previdenza. Le procedure di attivazione possono essere eseguite anche tramite internet.\nIl Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato la nota n. 3439 del 18 febbraio 2013, con la quale fornisce ulteriori chiarimenti in merito all'utilizzo dei voucher nei rapporti di lavoro occasionale accessorio: nelle more della procedura informatizzata non viene previsto un limite temporale all'utilizzo dei voucher acquistati,\u00a0restano immutate le limitazioni di carattere economico.\u00a0\n" } ] }, { "id": 806, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come si possono acquistare e riscuotere i buoni per lavoro occasionale accessorio (voucher) di tipo telematico?" }, { "from": "gpt", "value": "Per il pagamento tramite buoni telematici \u00e8 necessaria la registrazione presso l'Inps.\nIl\u00a0 prestatore pu\u00f2 registrarsi tramite il contact center Inps (803.164) o sul sito\u00a0internet dell'Inps\u00a0nella sezione Servizi on line/per il cittadino/lavoro occasionale accessorio o recandosi direttamente presso una delle sedi Inps.\nIl committente pu\u00f2 registrarsi\u00a0presso le sedi Inps (se non \u00e8 ancora presente negli archivi dell'Istituto), sul sito inps nella sezione sopra indicata, tramite il contact center o tramite le associazioni di categoria.\nDopo l'accreditamento il committente pu\u00f2 effettuare\u00a0la richiesta che deve contenere:\u00a0i dati anagrafici e il codice fiscale del lavoratore;\u00a0la data di inizio e fine presunta dell'attivit\u00e0;\u00a0il luogo di svolgimento della prestazione;\u00a0il numero di buoni per ogni lavoratore.\nL'importo dei buoni acquistati deve essere pagato prima dell'inizio della prestazione utilizzando una delle seguenti modalit\u00e0: tramite il modello F24;\u00a0con versamento su conto corrente postale 89778229 intestato a \"Inps DG Lavoro Occasionale Acc\";\u00a0on line sul sito Inps nella sezione Servizi on line/per il cittadino/lavoro occasionale accessorio.\nIl prestatore riceve gli importi guadagnati direttamente sulla carta magnetica Inpscard, fornita al momento della registrazione, o tramite bonifico domiciliato.\n\tAl termine del lavoro il committente deve dichiarare l'entit\u00e0 della prestazione svolta e l'Inps, dopo aver effettuato le dovute verifiche, avvia la procedura di pagamento del lavoratore e procede all'accredito dei contributi presso la Gestione separata.\nGrazie ad un accordo tra l'INPS e Poste Italiane, dal 27 febbraio 2012, \u00e8\u00a0possibile acquistare e riscuotere i buoni lavoro (voucher) presso l\u2019intera rete degli Uffici Postali.\nLa Legge 28 giugno 2012, n. 92 (Riforma Fornero) ha previsto che i buoni debbano\u00a0essere orari, numerati progressivamente e datati.\nIl Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha pubblicato la nota n. 3439 del 18 febbraio 2013, con la quale fornisce ulteriori chiarimenti in merito all'utilizzo dei voucher nei rapporti di lavoro occasionale accessorio: nelle more della procedura informatizzata non viene previsto un limite temporale all'utilizzo dei voucher acquistati, restano immutate le limitazioni di carattere economico.\u00a0\nL'INPS con il messaggio n. 5000 del 29 maggio 2014 ha reso noto di aver introdotto una nuova area per la gestione dei buoni lavoro on line denominata \"FastPOA\". \u00a0La nuova area \u00e8 ora strutturata in modo da rendere pi\u00f9 facile e immediata la gestione da parte di committenti che gestiscono grandi volumi di voucher virtuali. La caratteristica principale della procedura FastPOA \u00e8 quella di consentire una gestione organizzata per liste di prestatori, con la possibilit\u00e0 di inserire le prestazioni di lavoro (con contestuale invio della comunicazione di inizio prestazione all\u2019Inail), e la consuntivazione di tutti rapporti di lavoro relativi ai lavoratori inseriti nella lista, tramite un\u2019unica operazione.\n" } ] }, { "id": 807, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Salve, vorrei sapere come fare per\u00a0riscuotere un buono-lavoro" }, { "from": "gpt", "value": "E\u2019 possibile riscuotere i Buoni lavoro entro 1 anno dal giorno dell\u2019emissione. I Buoni Lavoro sono riscuotibili presso tutti i rivenditori autorizzati dal secondo giorno successivo alla fine della prestazione di lavoro occasionale, per un importo massimo di 500 \u20ac per operazione di riscossione.\u00a0Il prestatore per riscuotere deve presentarsi con la propria Tessera Sanitaria definitiva o con il tesserino del codice fiscale rilasciato dall\u2019Agenzia delle Entrate, per la verifica del Codice Fiscale. Effettuato il pagamento viene rilasciata un ricevuta riepilogativa di tutti i voucher che sono stati pagati al prestatore. Nei casi in cui il buono lavoro non risulti pagabile, il prestatore deve rivolgersi alla sede INPS.\n\tGrazie ad un accordo tra l'INPS e Poste Italiane spa dal 27 febbraio 2012 \u00e8 possibile acquistare e riscuotere i buoni lavoro (voucher) presso l\u2019intera rete degli Uffici Postali.\nA partire dal 16 maggio 2012 anche\u00a0le banche del Gruppo CREVAL cominceranno ad operare nel Servizio Voucher Inps, consentendo cos\u00ec una migliore reperibilit\u00e0 dello strumento dei buoni lavoro. Le banche del Gruppo Creval che erogheranno il servizio sono: il Credito Valtellinese, il Credito Artigiano, il Credito Siciliano e la Cassa di Risparmio di Fano.\nPer ulteriori informazioni consultare la Pagina dell'INPS dedicata ai buoni lavoro e alle modalit\u00e0 della riscossione.\u00a0\nLa Legge 28 giugno 2012, n. 92 \u00a0(Riforma Fornero) ha previsto che i buoni devono essere orari, numerati progressivamente e datati.\n" } ] }, { "id": 808, "conversations": [ { "from": "human", "value": "I committenti che utilizzano le prestazioni di lavoro occasionale quali obblighi hanno nei confronti dell\u2019Inail?" }, { "from": "gpt", "value": "Prima dell\u2019inizio dell\u2019attivit\u00e0 di lavoro occasionale accessorio, (anche il giorno stesso purch\u00e9 prima dell\u2019inizio della prestazione), il committente deve effettuare la comunicazione di inizio prestazione all\u2019Inps (valida anche ai fini Inail), attraverso i canali indicati nelle schede relative alle varie modalit\u00e0 di acquisto dei voucher.\nLa mancata comunicazione all\u2019Inps/Inail prevede l\u2019applicazione della 'maxisanzione\u2019, di cui all\u2019art. 4, comma 1, lett. a), della Legge 4 novembre 2010, n. 183\u00a0('Collegato Lavoro\u2019), come indicato nella Circolare Inps n. 157 del 7/12/2010.\n" } ] }, { "id": 809, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il\u00a0lavoratore in regime di cassa integrazione ha diritto al congedo straordinario biennale per l'assistenza al figlio disabile e alla relativa indennit\u00e0?" }, { "from": "gpt", "value": "Nell'interpello n. 70/2009 del 12 ottobre 2009, il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali chiarisce che lo svolgimento dell'attivit\u00e0 lavorativa \u00e8 la condizione necessaria per poter ottenere il congedo straordinario previsto dal Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n.\u00a0151, dal momento che la sospensione totale dal lavoro come nel caso della cassa integrazione consente, in ogni caso, la possibilit\u00e0 di\u00a0adempiere alle funzioni di cura e\u00a0assistenza\u00a0in questione.\u00a0\n\tPertanto, in caso di sospensione totale del rapporto di lavoro, non risulta possibile avanzare la richiesta di congedo, che appare invece ammissibile nell'ipotesi in cui la relativa domanda sia stata presentata prima che l'azienda abbia disposto il collocamento del personale dipendente in CIG a zero ore. In questo caso potr\u00e0 usufruire dell'indennit\u00e0 prevista dall'art. 42, comma 5 del Decreto legislativo n.\u00a0151/2001\u00a0e l'importo dovr\u00e0 essere parametrato sulla retribuzione corrisposta in funzione dall'effettiva prestazione lavorativa.\n\tQualora la richiesta del congedo straordinario avvenga durante il periodo in cui il lavoratore \u00e8 in cassa integrazione parziale, le due diverse indennit\u00e0 coesistono, ossia il lavoratore continua a percepire il trattamento di integrazione salariale per le ore di cassa integrazione a cui si affianca l'indennit\u00e0 per congedo straordinario.\n" } ] }, { "id": 810, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Che novit\u00e0 sono state introdotte nel caso di trasformazione di rapporto di lavoro subordinato da full-time in part-time?" }, { "from": "gpt", "value": "Dal 1 gennaio 2012 \u00e8 stata abolita la procedura di convalida delle Direzioni Territoriali del Lavoro (DTL), per la riduzione dell\u2019orario di lavoro da tempo pieno a tempo parziale. La trasformazione del rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale \u00e8 ammessa \u00a0se risultante da un atto scritto e controfirmato in comune accordo tra il datore e il lavoratore, senza che sia convalidata dagli uffici territoriali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, come previsto dagli articoli n. 22 comma 4 e n. 36 della Legge 12 novembre 2011, n. 183.\u00a0\u00a0\nDal 1 gennaio 2012, il dipendente e il datore di lavoro, per trasformare l\u2019orario di lavoro devono stabilire consensualmente un nuovo accordo scritto con i seguenti dati: dati lavoratore (generalit\u00e0 e dati anagrafici); dati Azienda/Societ\u00e0 (indicare l\u2019indirizzo della sede legale e il codice fiscale e/o partita iva); contratto (indicare la data di assunzione, la tipologia del contratto, qualifica e mansioni, il trattamento economico previsto dal CCNL di categoria); luogo (indicare l\u2019indirizzo della sede di lavoro); inizio e durata indicare la data di inizio e successivamente la data di fine part-time oppure indicare a tempo indeterminato); articolazione (indicare i tempi del nuovo orario di lavoro\u00a0 ed eventuali turnazioni giornaliere/settimanali/mensili, ecc.); firma (firma per esteso del nome e del cognome del lavoratore/lavoratrice e del/della rappresentante legale).\u00a0\u00a0\nL\u2019eventuale rifiuto del lavoratore alla proposta di trasformazione dell\u2019orario di lavoro da parte del datore di lavoro (da full-time a part-time e viceversa), non costituisce giustificato motivo di licenziamento, poich\u00e9 la modifica dell\u2019orario di lavoro non pu\u00f2 essere obbligata ma concordata tra le parti.\n" } ] }, { "id": 811, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono stato assunto presso una\u00a0societ\u00e0 con una certa qualifica, tuttavia\u00a0svolgo\u00a0le mansioni della qualifica superiore, senza essere\u00a0stato formalmente inquadrato nel ruolo.\u00a0Ho diritto\u00a0di essere inquadrato\u00a0nella categoria corrispondente alle superiori mansioni svolte?\u00a0\u00a0\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Nel caso di assegnazione a mansioni superiori l'assegnazione stessa diviene definitiva, ove la medesima non abbia avuto luogo per sostituzione di lavoratore assente con diritto alla conservazione del posto, dopo un periodo fissato dai contratti collettivi, e comunque non superiore a tre mesi. Ogni patto contrario \u00e8 nullo (artt. 2103 c.c., 96 disp. att. cod.civ.).\n\tPer approfondimenti si veda la pagina dedicata del sito della Regione Lazio.\u00a0Codice Civile Art. 2103 - Mansioni del lavoratore.\n\t1. Il prestatore di lavoro deve essere adibito alle mansioni per le quali \u00e8 stato assunto o a quelle corrispondenti alla categoria superiore che abbia successivamente acquisito ovvero a mansioni equivalenti alle ultime effettivamente svolte, senza alcuna diminuzione della retribuzione. Nel caso di assegnazione a mansioni superiori il prestatore ha diritto al trattamento corrispondente all'attivit\u00e0 svolta, e l'assegnazione stessa diviene definitiva, ove la medesima non abbia avuto luogo per sostituzione di lavoratore assente con diritto alla conservazione del posto, dopo un periodo fissato dai contratti collettivi, e comunque non superiore a tre mesi. Egli non pu\u00f2 essere trasferito da una unit\u00e0 produttiva ad un'altra se non per comprovate ragioni tecniche, organizzative e produttive.\n\t2. Ogni patto contrario \u00e8 nullo.\n" } ] }, { "id": 812, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A chi spetta l'assegno per il congedo matrimoniale?" }, { "from": "gpt", "value": "L'assegno spetta\u00a0agli operai, agli apprendisti, ai lavoratori a domicilio, ai marittimi di bassa forza dipendenti da aziende industriali, artigiane, cooperative, che:\n- contraggono matrimonio civile o concordatario;\n\t- possono far valere un rapporto di lavoro da almeno una settimana;\n\t- fruiscono effettivamente del congedo\u00a0entro 30 giorni dalla celebrazione del matrimonio\nSpetta anche:\n- ai lavoratori disoccupati che siano in grado di dimostrare che nei novanta giorni precedenti il matrimonio hanno prestato, per almeno 15 giorni, la propria opera alle dipendenze delle aziende sopra dette;\n\t- ai lavoratori, che ferma restando l\u2019esistenza del rapporto di lavoro, per un qualunque giustificato motivo non siano comunque in servizio (malattia, sospensione dal lavoro, richiamo alle armi ecc.).\n\u00a0Non spetta ai dipendenti di:\n- aziende industriali, artigiane, cooperative e della lavorazione del tabacco con qualifica di: impiegati, apprendisti impiegati, dirigenti.\n\t- aziende agricole;\n\t- commercio;\n\t- credito;\n\t- assicurazioni;\n\t- enti locali; \n\t- enti statali; \n\t- aziende che non versano il relativo contributo alla CUAF (Cassa Unica Assegni Familiari).\nSi ha diritto all\u2019assegno solo quando si contrae matrimonio civile o concordatario (il solo matrimonio religioso non d\u00e0 diritto all\u2019assegno). Si pu\u00f2 aver diritto a successivi assegni solo se vedovi o divorziati.\n\tL'assegno spetta ad entrambi i coniugi quando l'uno e l'altra vi abbiano diritto. L'assegno \u00e8 pari a 7 giorni di retribuzione (8 giorni per i marittimi) ed \u00e8 calcolato sulla base della retribuzione percepita nell'ultimo periodo di paga (ultimi due periodi di paga per i lavoratori dell'industria e artigianato retribuiti a settimana). L'assegno \u00e8 corrisposto dai datori di lavoro per conto dell'Inps all'inizio del periodo di congedo. L'azienda chiede poi il rimborso all'Inps, entro un anno dalla data dei singoli pagamenti.\n\tAi lavoratori disoccupati o che si trovano sotto le armi \u00e8 pagato dall'Inps.\n" } ] }, { "id": 813, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Vorrei aprire un'Associazione onlus riconosciuta con personalit\u00e0 giuridica. Cosa devo fare?" }, { "from": "gpt", "value": "I soggetti deputati a fornire gratuitamente assistenza e consulenza nella costituzione di un'Associazione di Volontariato, Onlus o No-profit, e anche aiuto e consulenza nella gestione fiscale e organizzativa della stessa sono i CSV -\u00a0Centri provinciali di Servizi per il Volontariato.\u00a0\nPer costituire un'Associazione \u00e8 necessario essere almeno in 3 persone. La costituzione di un'Associazione pu\u00f2 avvenire sia in forma di accordo orale che scritto, ovviamente la forma scritta \u00e8 preferibile ed avviene tramite \"l'Atto Costitutivo\": in pratica un contratto tra gli associati per il quale la legge non prescrive nessuna particolare formalit\u00e0. Le associazioni possono essere o meno riconosciute.\nAssociazioni \"non riconosciute\": La maggior parte delle associazioni esistenti sono comunque quelle \"non riconosciute\". Si tratta del tipo di organizzazione meno costoso e meno complesso da gestire. Il comma 1 dell'art. 36 del Codice Civile\u00a0stabilisce che \"l'ordinamento interno e l'amministrazione delle associazioni non riconosciute come persone giuridiche sono regolati dagli accordi degli associati.\" \nRedigere lo Statuto e l\u2019Atto Costitutivo: Presso il CSV si pu\u00f2 richiedere gratuitamente i facsimili dell\u2019Atto Costitutivo e Statuto di Associazione non riconosciuta e anche il facsimile dello Statuto di Associazione culturale. Nello Statuto va indicata la Sede legale.\u00a0Lo Statuto di solito si elabora prima di redigere l'Atto Costitutivo in quanto di solito \u00e8 allegato a quest'ultimo. \nRichiedere il Codice Fiscale: \u00a0Una volta che l'Associazione \u00e8 stata costituita in forma scritta (registrata o meno) si pu\u00f2 richiedere all'Ufficio delle Imposte Dirette il Codice Fiscale dell\u2019Associazione.\u00a0E' possibile ottenere il CF anche senza essere registrati all'Ufficio del Registro. \nRegistrare l\u2019Associazione: Statuto ed Atto Costitutivo vanno depositati all'Ufficio del Registro. Questa registrazione attribuisce data certa all'atto stesso e la prova che ad una determinata data l'Associazione era costituita e che i suoi organismi erano regolarmente formati ed i poteri di rappresentanza conferiti ad una o pi\u00f9 persone. E' possibile registrare nuovamente, negli anni seguenti, lo Statuto ove questo venisse modificato. Per registrare Statuto ed Atto Costitutivo all'Ufficio del Registro bisogna: avere il Codice Fiscale; indicare una sede legale sullo Statuto; lo Statuto deve essere conforme ad una serie di parametri, in particolare deve specificare che si tratti di una associazione senza scopo di lucro; avere due copie dell'Atto Costitutivo (una terza facoltativa), di cui una contenente il verbale della prima riunione nella quale i soci fondatori hanno fondato l\u2019Associazione e approvato lo Statuto e la sede legale; una copia verr\u00e0 tenuta dall'Ufficio del Registro le altre 2 rilasciate bollate all'Associazione (dopo circa 15 giorni); le copie dello Statuto consegnate per la registrazione devono essere firmate in ogni pagina da presidente e segretario. Costi: bollo per ogni 100 righe del documento aggregato \"atto costitutivo\"+\"statuto\", ed imposta di registro. L'altra forma per registrare l'atto pu\u00f2 essere quella della scrittura privata autenticata o dell' atto pubblico, entrambi registrati di fronte ad un notaio, con costi ovviamente pi\u00f9 elevati.\u00a0\nTipi di Associazione: Le Associazioni possono essere di diverse tipologie a seconda dell\u2019attivit\u00e0 che svolgono, ossia possono essere Associazioni culturali, ricreative, scientifiche, ecc.; Associazioni sportive dilettantistiche.\n\tLe Associazioni possono inoltre diversificarsi in Associazioni di Volontariato, Associazioni di Promozione Sociale, ONLUS. Una guida dettagliata si trova alla pagina dedicata dell'Agenzia delle Entrate.\n" } ] }, { "id": 814, "conversations": [ { "from": "human", "value": "La mia azienda (ancora attiva) non ha provveduto a pagare i miei crediti. A chi\u00a0posso rivolgermi per essere tutelato?" }, { "from": "gpt", "value": "La riforma dei servizi ispettivi del ministero del Lavoro\u00a0 (Direzioni regionali e provinciali del lavoro) e degli enti previdenziali pubblici (Decreto Legislativo 23 aprile 2004, n. 124), all'articolo 7, garantisce che gli ispettori vigilino al rispetto di tutte le norme in tema di legislazione sociale.\nL\u2019art. 12 del decreto attribuisce alla competenza degli ispettori delle Direzioni del Lavoro la diffida accertativa per crediti patrimoniali: essa consente di \u201cdiffidare\u201d, in sede di indagine ispettiva, il datore di lavoro a corrispondere direttamente al prestatore di lavoro le somme che risultano dovute per effetto di una corretta applicazione di norme e istituti contrattuali. Entro 30 giorni dalla notifica della diffida, il datore di lavoro pu\u00f2 promuovere il tentativo di conciliazione presso la Direzione Provinciale del Lavoro. In caso di accordo la diffida perde efficacia. Decorso il termine per esperire il tentativo di conciliazione o in caso di mancato raggiungimento dell'accordo, il Direttore della Direzione Provinciale, verificati i presuppposti e la correttezza\u00a0della diffida, con apposito provvedimento conferisce alla stessa valore di accertamento tecnico con efficacia esecutiva.\u00a0Cos\u00ec che il lavoratore pu\u00f2 poi agire con atto di precetto per soddisfare le proprie pretese retributive.\nPagina del sito del Ministero del Lavoro dove trovare la Direzione regionale o provinciale.\n" } ] }, { "id": 815, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il decreto legge sulla razionalizzazione della P.A. ha apportato modifiche al contratto a termine?" }, { "from": "gpt", "value": "Si. Il Decreto Legge 31 agosto 2013, n. 101, contenente misure sulla P.A., all'articolo 4 ha limitato l'uso del contratto a termine nella P.A. Esso deve \"rispondere ad esigenze di carattere esclusivamente temporaneo o eccezionale\", contenere le causali ex Decreto Legislativo n. 368 del 6 settembre 2001, con esclusione del contratto \"acausale\" e non pu\u00f2 essere trasformato a tempo indeterminato.\nI contratti posti in essere in violazione di tali norme sono nulli e determinano responsabilit\u00e0 erariale. Al dirigente responsabile non verr\u00e0 erogato il premio di risultato.\n" } ] }, { "id": 816, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Durante la gravidanza a rischio possono essere effettuate\u00a0visite fiscali?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 17 del Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n.151 prevede che il decreto di interdizione anticipata, dovuto a gravi complicanze nella gestazione, sia rilasciato dalle ASL competenti.\nCiascuna ASL provvede a disciplinare eventuali visite di controllo, anche presso il domicilio della gestante, al fine di confermare il decreto definitivo di interdizione anticipata. Tuttavia, non si tratta di visita fiscale, che costituisce una fattispecie tipica della malattia.\n" } ] }, { "id": 817, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un disoccupato, nominato assessore comunale, ha diritto all'indennit\u00e0 piena per la funzione?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 82 del\u00a0Decreto Legislativo 18 agosto 2000 n. 267\u00a0(TUEL), prevede che l'indennit\u00e0 di funzione spetti a: sindaco, presidente della provincia, sindaco metropolitano, presidente della\u00a0 comunit\u00e0 montana, presidenti dei consigli circoscrizionali dei comuni\u00a0 capoluogo di provincia,\u00a0 presidenti dei consigli comunali e provinciali, nonch\u00e8 ai componenti degli organi esecutivi dei comuni, delle province, delle citt\u00e0 metropolitane, delle comunit\u00e0\u00a0 montane, delle unioni di comuni e dei consorzi fra enti locali.\u00a0L'indennit\u00e0 \u00e8 dimezzata per i lavoratori dipendenti che non abbiano richiesto l'aspettativa.Un\u2019interpretazione di tale disposizione, \u00e8 stata fornita dal Ministero dell\u2019Interno, Direzione Centrale per le Autonomie, con nota in data 17 febbraio 2004,\u00a0 nel senso di ritenere che \u201cl\u2019art. 82 del decreto legislativo n. 267/2000 prevede il dimezzamento dell\u2019indennit\u00e0 di funzione degli amministratori, per i lavoratori dipendenti che non abbiano richiesto di essere collocati in aspettativa retribuita e che, pertanto, a coloro che non possono avvalersi di tale facolt\u00e0, quali i lavoratori autonomi, disoccupati, studenti e i pensionati compete l\u2019indennit\u00e0 di funzione nella misura intera, sul presupposto che la attuale posizione escluda la sussistenza di un rapporto di lavoro dipendente\u201d.Agli amministratori ai quali viene corrisposta, non \u00e8 dovuto alcun gettone per la partecipazione a sedute degli organi collegiali dell'ente, ne\u2019 di commissioni che di quell'organo costituiscono articolazioni interne ed esterne.\n" } ] }, { "id": 818, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Pu\u00f2 un padre dipendente usufruire del congedo parentale e della maternit\u00e0 nel caso di pratica di adozione internazionale? C'\u00e8 qualche differenza nel caso di adozione plurima?" }, { "from": "gpt", "value": "In materia di congedo di maternit\u00e0 l'art. 26 del Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151 stabilisce che tale congedo spetta, per un periodo massimo di cinque mesi, anche alle lavoratrici che abbiano adottato un minore.\n\tIn caso di adozione internazionale, il congedo pu\u00f2 essere fruito prima dell'ingresso del minore in Italia, durante il periodo di permanenza all'estero richiesto per l'incontro con il minore e gli adempimenti\u00a0 relativi alla procedura adottiva.\n\tFerma restando la durata complessiva del congedo, questo pu\u00f2 essere fruito entro i cinque mesi successivi all'ingresso del minore in Italia.\n\tL'ente autorizzato, che ha ricevuto l'incarico di curare la procedura di adozione, certifica la durata del periodo di permanenza all'estero della lavoratrice.\nL'art. 31 del decreto estende lo stesso diritto anche al padre lavoratore, nel caso in cui il congedo non sia stato chiesto dalla madre lavoratrice.\nQuanto al congedo parentale, l'art. 32 chiarisce che ciascun genitore ha diritto di astenersi dal lavoro, secondo le modalit\u00e0 stabilite, per ogni bambino, nei primi suoi otto anni di vita. I relativi congedi parentali dei genitori non possono complessivamente eccedere il limite di dieci mesi, fatto salvo il disposto del comma 2. Il diritto di astenersi dal lavoro compete anche al padre lavoratore, dalla nascita del figlio, per un periodo continuativo o frazionato non superiore a sei mesi, elevabile a sette nel caso di cui al comma 2.\nL'art. 36 amplia il diritto al congedo parentale anche nel caso di adozione, nazionale e internazionale, e di affidamento.\n\tIl congedo parentale pu\u00f2 essere fruito dai genitori adottivi e affidatari, qualunque sia l'et\u00e0 del minore, entro otto anni dall'ingresso del\u00a0 minore in famiglia, e comunque non oltre il raggiungimento della maggiore et\u00e0.\nI suddetti articoli non stabiliscono, tuttavia, differenti disposizioni nel caso di adozioni e/o affidamenti plurimi. Tale disciplina \u00e8 prevista, invece,in materia di riposi giornalieri della madre e del padre, laddove l'art. 45 stabilisce che le disposizioni di cui all'art. 41 (Riposi per parti plurimi) si applicano anche in caso di adozione e di affidamento. Pertanto, anche la madre adottiva potr\u00e0, entro il primo anno dall'ingresso del minore nella famiglia, assentarsi dal lavoro per 1 ora (nel caso di orario di lavoro inferiore alle sei ore) o 2 ore (nel caso di orario di lavoro superiore alle sei ore), come chiarito dal Decreto Legislativo 18\u00a0luglio 2011, n. 119 (in vigore dall'11/08/2011).\nInfine, nel caso dei dipendenti pubblici assegnati temporaneamente ad altra sede (art. 45, comma 2-bis), la norma si applica entro i primi tre anni dall'ingresso del minore nella famiglia, indipendentemente dalla sua et\u00e0.\n" } ] }, { "id": 819, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono un'insegnante supplente con contratto a tempo determinato e sono prossima ad andare in maternit\u00e0. Se non mi prorogano il contratto ho comunque diritto alla maternit\u00e0?" }, { "from": "gpt", "value": "Si ha diritto a percepire l'indennit\u00e0 di maternit\u00e0 se il tempo intercorrente tra la scadenza del contratto e l'inizio del congedo di maternit\u00e0 non supera i 60 giorni.\nBisogna fare riferimento al Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151 (\"Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternit\u00e0 e della paternit\u00e0, a norma dell'articolo 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53\"), il quale all'art.24 comma 2 recita:\n\"Le lavoratrici gestanti che si trovino, all'inizio del periodo di congedo di maternit\u00e0, sospese, assenti dal lavoro senza retribuzione, ovvero, disoccupate, sono ammesse al godimento dell'indennita' giornaliera di maternit\u00e0 purch\u00e8 tra l'inizio della sospensione, dell'assenza o della disoccupazione e quello di detto periodo non siano decorsi piu' di sessanta giorni\".\n" } ] }, { "id": 820, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Vorrei sapere se, in caso di parto prematuro, possono essere aggiunti ai tre mesi successivi al parto i giorni di astensione obbligatoria non goduti." }, { "from": "gpt", "value": "E' possibile. Infatti, l'art. 16 comma 1 lettera d) del Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151 - Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternit\u00e0 e della paternit\u00e0, a norma dell'articolo 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53, recependo la sentenza della Corte Costituzionale n. 270 del 1999, prevede che gli ulteriori giorni non goduti prima del parto, nel caso di parto prematuro, siano aggiunti al periodo di congedo di maternit\u00e0 dopo il parto.\nInoltre, la Corte Costituzionale, con sentenza 4 - 7 aprile 2011, n. 116 (in G.U. 1a s.s. 13/4/2011, n. 16), ha dichiarato \"l'illegittimit\u00e0 costituzionale dell'articolo 16, lettera c), del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, nella parte in cui non consente, nell'ipotesi di parto prematuro con ricovero del neonato in una struttura sanitaria pubblica o privata, che la madre lavoratrice possa fruire, a sua richiesta e compatibilmente con le sue condizioni di salute attestate da documentazione medica, del congedo obbligatorio che le spetta, o di parte di esso, a far tempo dalla data d'ingresso del bambino nella casa familiare\".\nIn particolare, nel caso di:\n- parto prematuro avvenuto prima dei previsti due mesi di astensione ante partum dovr\u00e0 essere riconosciuto un periodo di astensione obbligatoria dopo il parto pari a tre mesi, pi\u00f9 i due mesi di astensione obbligatoria non goduti prima del parto, per un totale di 5 mesi (Circolare INPS n. 231 del 28.12.1999 - Circolare INPS n. 45 del 21.02.2000);\n\t- parto prematuro e interdizione anticipata dall'Ispettorato del lavoro, vale quanto detto nel paragrafo precedente, anche in questo caso ai tre mesi dopo il parto dovranno essere aggiunti i soli \"normali\" due mesi di astensione obbligatoria prima del parto, escludendo, cio\u00e8 i giorni non fruiti a titolo di interdizione anticipata (Circolare INPS n. 45 del 21.02.2000);\n- parto prematuro e interdizione prorogata dopo il parto dall'Ispettorato del Lavoro, i giorni non goduti di astensione obbligatoria prima del parto\u00a0devono\u00a0essere aggiunti al termine dei mesi di proroga dell'astensione dopo il parto disposta, anche preventivamente, dall'Ispettorato, con conseguente riconoscimento di un periodo di\u00a0congedo post partum di maggiore durata (Circolare INPS n. 62 del 29.04.2010)\nAnche al lavoratore padre nei casi di morte, grave infermit\u00e0 o malattia della madre, abbandono del bambino da parte della stessa, sono riconosciuti i periodi di astensione obbligatoria post-partum di maggiore durata conseguenti al parto prematuro (Circolare INPS n. 8 del 7.01.2003 punto 10).\n\t\u00a0\n\tPer poter fruire del prolungamento dell\u2019astensione post-partum (Circolare INPS n. 109 del 6.06.2000 punto 5) la legge stabilisce un limite di 30 giorni per la presentazione della certificazione (o dichiarazione sostitutiva) relativa alla data del parto.\n" } ] }, { "id": 821, "conversations": [ { "from": "human", "value": "I 15 giorni del congedo matrimoniale devono essere consecutivi? Decorrono dalla data delle nozze o si possono chiedere anche in un momento successivo?" }, { "from": "gpt", "value": "Il congedo matrimoniale \u00e8 un istituto tipico del rapporto di lavoro: previsto in origine R.D.L. 24 giugno 1937, n. 1334\u00a0per categorie ben determinate di lavoratori, \u00e8 stato, infatti, successivamente recepito dalla contrattazione collettiva di categoria che lo ha gradualmente esteso a tutti i lavoratori dipendenti.\n\tIn genere i contratti collettivi\u00a0prevedono che i giorni di permesso siano consecutivi e dunque la non frazionabilit\u00e0 del congedo (es. art. 19 CCNL 06/07/1995\u00a0\u00a0del comparto Regioni Autonomie Locali o art. 18 CCNL 16/05/1995\u00a0\u00a0del comparto Ministeri).\n\tQuanto alla decorrenza occorre, dunque, fare riferimento a regolamenti o circolari interne che possono fornire utili indicazioni. Ad esempio per il personale della Polizia di Stato la circolare n. 333-A/ 9807.F.4 del 30 marzo 1999, prevede,\u00a0la possibilit\u00e0 che i dipendenti per situazioni del tutto eccezionali, possano fruire del congedo straordinario in esame in una fase temporale posteriore allo svolgimento del rito civile, sempre che detta esigenza venga rappresentata con un congruo anticipo rispetto alla celebrazione dello stesso, fornendo motivazione idonea a giustificare le ragioni del differimento.\n" } ] }, { "id": 822, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile usufruire del congedo parentale a ore?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 1 comma 339 della Legge 24 dicembre 2012, n. 228 (Legge di Stabilit\u00e0) stabilisce che, a partire dal 1\u00b0 gennaio 2013, ciascun genitore lavoratore, nei primi otto anni di vita del figlio, possa godere del congedo parentale anche a ore, per un periodo massimo complessivo tra padre e madre di 10 mesi.\nTuttavia, le modalit\u00e0 di fruizione del congedo, nonch\u00e8 i criteri di calcolo della base oraria e l'equiparazione di un determinato monte ore alla singola giornata lavorativa sono stati demandati alla contrattazione collettiva di settore. Pertanto al momento \u00e8 necessario attendere il rinnovo dei CCNL prima di poter usufruire del congedo parentale ad ore.\nIn particolare, la contrattazione collettiva del personale del comparto sicurezza e difesa, e di quello dei vigili del fuoco e soccorso pubblico, preveder\u00e0 specifiche e diverse modalit\u00e0 di fruizione e di differimento del congedo, al fine di tenere conto delle esigenze di funzionalit\u00e0 connesse all'espletamento dei relativi servizi istituzionali.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 823, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Si maturano le ferie durante i due anni di congedo retribuito come genitore di un disabile?" }, { "from": "gpt", "value": "Il\u00a0periodo di congedo straordinario di due anni, di cui all'art. 42 comma 5 del Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151,\u00a0non rileva ai fini della maturazione\u00a0delle ferie,\u00a0della\u00a0tredicesima mensilit\u00e0 e\u00a0del trattamento di fine rapporto.\nPer quanto non\u00a0espressamente\u00a0previsto dai commi 5, 5-bis, 5-ter e 5-quater\u00a0si applicano le disposizioni dell'art. 4, comma 2, della legge 8 marzo 2000, n. 53.\n" } ] }, { "id": 824, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come viene regolamentato il congedo parentale nel caso di parto plurimo?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 32 del Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151 (Testo Unico delle disposizioni in materia di maternit\u00e0) nel riformulare la disciplina sul congedo parentale, rispetto a quanto gi\u00e0 previsto dalla legge n. 53/2000, ha stabilito che il congedo parentale (ex astensione facoltativa), in caso di parto gemellare o plurimo spetta \"per ciascun bambino\" e non in relazione al parto. La precisazione in merito viene fornita dall'INPS con messaggio n. 569/2001 e circolare n. 8/2003 al punto 8.\nDi conseguenza in caso di parto gemellare o plurimo, ciascun genitore ha diritto, alla moltiplicazione del periodo di congedo parentale retribuito secondo i criteri fissati con la Legge 8 marzo 2000, n. 53.\n" } ] }, { "id": 825, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Lavoro in una struttura privata, ho diritto alla maternit\u00e0 facoltativa, fino a quale et\u00e0 del bambino? Come viene retribuita la giornata lavorativa?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 32 del Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151 consente che ciascun genitore possa assentarsi dal lavoro per un periodo di sei mesi, anche frazionabile, nei primi otto anni di vita del bambino. Il congedo parentale spetta al genitore richiedente anche qualora l'altro genitore non ne abbia diritto.\nSe la richiesta \u00e8 della madre:\n- ne ha diritto per un periodo continuativo o frazionato non superiore a 6 mesi, trascorso il periodo di astensione obbligatoria;\n- se \u00e8 l'unico genitore il congedo si estende fino a 10 mesi\nSe la richiesta \u00e8 del padre:\n- ne ha diritto dal momento della nascita del figlio per un periodo continuativo o frazionato non superiore a 6 mesi\n- il limite si estende fino a 7 mesi nel caso in cui il padre lavoratore eserciti il diritto di astenersi dal lavoro per un periodo continuativo o frazionato non inferiore a 3 mesi. Il padre pu\u00f2 usufruire del congedo anche nel periodo di astensione obbligatoria, nel periodo di congedo per allattamento della madre e anche nel caso in cui la madre non lavori.\nIn questo secondo caso il limite complessivo dei congedi parentali dei genitori \u00e8 elevato a 11 mesi. I periodi di congedo parentale sono computati nell'anzianit\u00e0 di servizio, esclusi gli effetti relativi alle ferie e alla tredicesima mensilit\u00e0 o alla gratifica natalizia.\nIn caso di adozione o affidamento i genitori possono utilizzare il congedo parentale entro gli otto anni dal momento dell\u2019ingresso in famiglia e non oltre il compimento della maggiore et\u00e0 del figlio adottivo.\nIn ogni caso \u00e8 necessario che il lavoratore, sia madre che padre, si asetngano realmente dal lavoro. Pertanto nel caso di nuova attivit\u00e0 lavorativa, sia essa dipendente, parasubordinata o autonoma, non si ha diritto all'indennit\u00e0 a titolo di congedo parentale, fatto salvo il caso di lavoro part time orizzontale.\nRETRIBUZIONE\nIl trattamento economico sar\u00e0:\n- per un massimo di sei mesi (complessivo tra i genitori) e fino al terzo anno di et\u00e0 del bambino (in caso di adozione o affidamento, entro tre anni dall'ingresso in famiglia) sar\u00e0 pari al 30% dello stipendio o del reddito.\n- oltre i sei mesi e fino all'ottavo anno di et\u00e0 del bambino, l'indennit\u00e0 spetta a condizione che il reddito individuale del genitore richiedente non superi due volte e mezzo l'importo del trattamento minimo di pensione previsto per l'anno nel quale viene presentata la domanda.\nCALCOLO FRAZIONABILITA'\nIl congedo parentale pu\u00f2 essere usufruito in maniera continuativa oppure frazionatamente. Affinch\u00e8 si possa parlare di frazionabilit\u00e0 \u00e8 necessario che il lavoratore riprenda effettivamente servizio, perci\u00f2 i sabati, le domeniche e i giorni festivi verranno conteggiati nel periodo di astensione se tra il luned\u00ec e il venerd\u00ec (o il sabato, nel caso di giorno lavorativo) il lavoratore non ha prestato servizio.\nNel caso di fruizione delle ferie:\n- se le ferie ricadono tra un periodo di congedo e l'altro, verranno conteggiati anche i sabati e le domeniche;\n- se le ferie ricadono immediatamente dopo un periodo di congedo questo non comprender\u00e0 i giorni di ferie, n\u00e8 i giorni di malattia, n\u00e8 le festivit\u00e0, n\u00e8 i sabati e le domeniche.\nCOSA FARE\nIl modulo di domanda, che va presentata al datore di lavoro almeno 15 giorni prima dell'astensione, \u00e8 disponibile presso gli uffici e sul sito dell'INPS, nella sezione \u201cmoduli\u201d, e va presentato all\u2019INPS e al datore di lavoro.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 826, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Esiste la possibilit\u00e0 di congedo parentale nel caso di un contratto di lavoro a progetto?" }, { "from": "gpt", "value": "Il diritto di cui all'art. 32 del Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151 viene riconosciuto anche al lavoratore/lavoratrice a progetto, collaboratori coordinati e continuativi presso la Pubblica Amministrazione e i titolari di assegno di ricerca che siano iscritti alla gestione separata.\n\t\t\tPer usufruire del congedo i lavoratori non devono essere iscritti ad altre forme previdenziali n\u00e8 godere di pensione. Sia i genitori naturali che quelli adottivi o affidatari possono godere di un'indennit\u00e0 per congedo paretale per un massimo di 3 mesi, per ogni figlio, entro il suo 1\u00b0 anno di vita.\n\t\tRETRIBUZIONE\u00a0 \n\t\t\tIl trattamento economico sar\u00e0:- per la madre il 30% di 1/365 del reddito derivante dalla collaborazione a progetto o coordinata e continuativa, percepito nell'anno (12 mesi) precedente l'inizio del periodo di maternit\u00e0, per tutte le giornate comprese nel periodo indennizzabile.\n\t\t- per il padre il 30% di 1/365 del reddito derivante dalla collaborazione a progetto o coordinata e continuativa, percepito nell'anno (12 mesi) precedente l'insorgere di una delle seguenti fattispecie:\n\t\t\t\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 a) morte o grave infermit\u00e0 della madre\n\t\t\t\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 b) abbandono del figlio da parte della madre\n\t\t\t\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 c) affidamento esclusivo del minore al padre\n\t\t\t\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 d) ingresso del minore nella famiglia, in caso di adozione o affidamento, ma solo se la madre non ne faccia richiesta.\n\t\tCOSA FARE\n\t\tIl modulo di domanda, disponibile presso gli uffici e sul sito dell'INPS, nella sezione \u201cmoduli\u201d, va presentato all\u2019INPS prima dell'inizio del congedo (Circolare INPS n. 137/2007).\n\t\tPer maggiori informazioni consultare la pagina dedicata del sito dell'INPS.\n" } ] }, { "id": 827, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In\u00a0caso di assenza per malattia di un figlio di et\u00e0 inferiore ai tre anni come deve essere giustificata l'assenza? Devono essere\u00a0rispettate le fasce orarie di reperibilit\u00e0 per una eventuale visita di controllo?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019art. 47 del Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151 - Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternit\u00e0 e della paternit\u00e0, a norma dell\u2019articolo 15 della Legge 8 marzo 2000, n. 53 - prevede che entrambi i genitori, alternativamente, hanno diritto di astenersi dal lavoro per periodi corrispondenti alle malattie di ciascun figlio di et\u00e0 non superiore a tre anni. Ciascun genitore, alternativamente, ha altres\u00ec diritto di astenersi dal lavoro, nel limite di cinque giorni lavorativi all\u2019anno, per le malattie di ogni figlio di et\u00e0 compresa fra i tre e gli otto anni.\nCosa Fare\nPer fruire dei congedi la malattia deve essere documentata dal medico curante del bambino del Servizio sanitario nazionale o convenzionato, mediante trasmissione telematica all'INPS del certificato medico al datore di lavoro interessato e all'indirizzo di posta elettronica della lavoratrice o del lavoratore, che ne facciano richiesta (art. 7, comma 3, lettera a decreto-legge 18 ottobre 2012, n. 179).\n\tLe disposizioni necessarie per l'attuazione, comprese la definizione del modello di certificazione e le relative specifiche saranno stabilite con apposito Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.\nNel caso di ricovero ospedaliero del bambino le ferie in godimento del genitore vengono, a richiesta, interrotte.\nAi congedi di cui al presente articolo non si applicano le disposizioni sul controllo della malattia del lavoratore. Il bambino/a ammalato non pu\u00f2 essere sottoposto a visita fiscale n\u00e9 il genitore che lo accudisce deve rispettare le fasce orarie di reperibilit\u00e0.\n" } ] }, { "id": 828, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come deve essere conteggiata\u00a0per i lavoratori con part-time verticale la durata del congedo straordinario per l\u2019assistenza?" }, { "from": "gpt", "value": "Con la nota prot. n. 0036667 del 12 settembre 2012, il Dipartimento della Funzione Pubblica ha fornito un parere in merito a quanto previsto dall'articolo 42 comma 5 e seguenti, del Decreto Legislativo\u00a026 marzo 2001 n. 151 (Riposi e permessi per i figli con handicap grave) relativamente al personale in regime di part-time verticale.\n\tPer i lavoratori con part-time verticale, la durata del congedo straordinario per l\u2019assistenza a\u00a0figli e familiari\u00a0con grave disabilit\u00e0 va conteggiata in misura proporzionata al numero delle giornate di lavoro prestate nell\u2019anno.\n\tOccorre, inoltre, specificare che tale modalit\u00e0 applicativa continua a verificarsi sino a quando il dipendente fruisce del part-time verticale. Nel caso, poi, che il dipendente dovesse decidere di ritornare al tempo pieno, il periodo di congedo gi\u00e0 fruito andr\u00e0 nuovamente riproporzionato sulla base delle giornate lavorative a tempo pieno.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 829, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Nell'ipotesi di\u00a0contratto a tempo determinato \u00e8 ammesso il recesso anticipato? E' necessario il preavviso?" }, { "from": "gpt", "value": "Nel contratto a tempo determinato non \u00e8 previsto l'istituto del preavviso ne'\u00a0il recesso anticipato:\u00a0il rapporto\u00a0pu\u00f2 cessare prima della scadenza del termine eslusivamente per comune volont\u00e0 delle parti oppure per recesso per giusta causa (articolo 2119 codice civile).\u00a0\n\tQuesto implica che le dimissioni da parte\u00a0del lavoratore\u00a0sono consentite solo se anche il datore di lavoro \u00e8 d'accordo ovvero quando vi sono condizioni che\u00a0impediscono di proseguire l'attivit\u00e0 di lavoro (dimissioni per giusta causa).\n\tNon \u00e8 quindi ammesso il licenziamento con preavviso, sia per giustificato motivo che \"ad nutum\" da parte del datore di lavoro, n\u00e8 le dimissioni da parte del lavoratore a prescindere dalla sussistenza della giusta causa.\n\tIn caso di dimissioni per giusta causa il lavoratore ha diritto al risarcimento del danno che \u00e8 pari all'ammontare delle retribuzioni che avrebbe percepito se il contratto avesse avuto la durata prevista.\n\tIn caso di dimissioni prima del termine senza giusta causa non \u00e8 previsto esplicitamente il risarcimento del danno, ma\u00a0la giurisprudenza, ravvisando un palese inadempimento contrattuale, ha previsto un risarcimento integrale del danno provocato al datore di lavoro.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 830, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali norme regolano il preavviso e l'indennit\u00e0 per mancato preavviso in caso di cessazione del rapporto di lavoro?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019istituto del preavviso \u00e8 disciplinato\u00a0dall'articolo\u00a02118 C.C. secondo cui \u201cCiascuno dei contraenti pu\u00f2 recedere dal contratto di lavoro a tempo indeterminato, dando il preavviso nel termine e nei modi stabiliti dalle norme corporative, dagli usi o secondo equit\u00e0. In mancanza di preavviso, il recedente \u00e8 tenuto verso l\u2019altra parte a un\u2019indennit\u00e0 equivalente all\u2019importo della retribuzione che sarebbe spettata per il periodo di preavviso.\u201d Il periodo di preavviso consiste in un numero di giorni in cui il dipendente continua a lavorare dopo il recesso; la sua durata \u00e8 diversa a seconda della tipologia del contratto collettivo di riferimento, del livello di inquadramento e dell\u2019anzianit\u00e0 di servizio. In mancanza di norme specifiche al riguardo, si fa normalmente ricorso agli usi o all\u2019equit\u00e0.\n\tNel caso in cui sia il lavoratore a dimettersi senza dare il preavviso deve versare al datore di lavoro una indennit\u00e0 di mancato preavviso, corrispondente all\u2019importo delle retribuzioni che sarebbero spettate per il periodo di preavviso non lavorato.\n\tLe dimissioni sono invece immediate, pertanto senza necessit\u00e0 del periodo di preavviso: durante\u00a0il periodo di prova e nei casi in cui si verifica una \"causa che non consenta la prosecuzione, anche provvisoria, del rapporto\" (articolo 2119 c.c.), cio\u00e8 il recesso per giusta causa, causato dal verificarsi di\u00a0fatti di particolare gravit\u00e0 che siano tali da impedire la continuazione del rapporto.\u00a0\u00a0\n" } ] }, { "id": 831, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Chi sono i lavoratori svantaggiati?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del 26 marzo 2013\u00a0individua le categorie di lavoratori svantaggiati in coloro che:\n\t- non hanno un impiego regolarmente retribuito da almeno sei mesi, ovvero i soggetti che, negli ultimi sei mesi, non hanno prestato attivit\u00e0 lavorativa di natura subordinata della durata di almeno sei mesi o che, negli ultimi sei mesi, hanno svolto attivit\u00e0 lavorativa di natura autonoma o parasubordinata dalla quale derivi un reddito inferiore al reddito annuale minimo personale escluso da imposizione;\u00a0\n\t- non possiedono un diploma di scuola media superiore o professionale, ovvero coloro che non abbiano conseguito un titolo di studio d\u2019istruzione secondaria superiore, rientrante nel livello terzo della classificazione internazionale sui livelli d\u2019istruzione;\u00a0\n\t- sono occupati in uno dei settori economici dove c\u2019\u00e8 un tasso di disparit\u00e0 uomo-donna che supera di almeno il 25% la disparit\u00e0 media uomo-donna in tutti i settori economici italiani e appartengono al genere sottorappresentato, considerando a tal fine i settori annualmente individuati dalla Rilevazione Continua sulle Forze di lavoro effettuata dall\u2019ISTAT.\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 832, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A quali norme occorre fare riferimento per verificare la compatibilit\u00e0 tra le\u00a0attivit\u00e0 di studio e il lavoro dipendente?\u00a0\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Per garantire al lavoratore l'esercizio del diritto allo studio, la legge e i contratti collettivi di riferimento prevedono due tipi di intervento:\u00a0\n\t- permessi retribuiti per facilitare la frequenza di corsi finalizzati all'elevazione culturale e professionale del lavoratore;\n\t- facilitazioni per lavoratori studenti.\n\tLe fonti, nel nostro ordinamento giuridico, sono:\u00a0\u00a0\n\t- l\u2018art. 10 della Legge 20 maggio 1970 n. 300 (Statuto dei lavoratori)\n\t- la Legge 21 dicembre 1978, n. 845\u00a0\"Legge quadro in materia di formazione professionale\"\u00a0che estende tali facilitazioni anche agli studenti frequentanti corsi di formazione professionale presso istituiti pubblici o convenzionati con le regioni\u00a0\n\t- la Legge 8 marzo 2000, n. 53 \"Disposizioni per il sostegno della maternit\u00e0 e della paternit\u00e0, per il diritto alla cura e alla formazione e per il coordinamento dei tempi delle citt\u00e0\".\u00a0\n\tPer il pubblico impiego esiste inoltre la possibilit\u00e0 di usufruire di 150 ore di permessi retribuiti all'anno (riconosciuti secondo le previsioni dei CCNL\u00a0nel limite del 3% del personale in servizio ciascun anno nell'amministrazione)\u00a0 per la partecipazione ai corsi anche universitari e post-universitari che si svolgono durante l'orario di lavoro.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 833, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Ha diritto al pagamento di ferie maturate e non godute il dipendente\u00a0dichiarato inabile al lavoro?\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019art. 10, comma 2 del Decreto legislativo 8 aprile 2003, n. 66\u00a0(attuazione delle direttive CE), a proposito della monetizzabilit\u00e0 delle ferie non godute, stabilisce che: \u201cIl periodo di ferie di quattro settimane non pu\u00f2 essere sostituito dalla relativa indennit\u00e0 per ferie non godute, salvo il caso di risoluzione del rapporto di lavoro\u201d. Pertanto\u00a0\u00e8 riconosciuto al dipendente il diritto al pagamento delle ferie non godute per motivi che non siano imputabili alla volont\u00e0 dello stesso, considerando i tempi e le parti interessate, e solo in presenza di una definitiva risoluzione del rapporto di lavoro.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 834, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Lavoro presso un'azienda per la quale mi occupo di fare analisi su campioni di amianto. Posso astenermi dal fare queste mansioni stante il mio attuale stato di gravidanza?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151, Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternit\u00e0 e della paternit\u00e0, all'art. 7 stabilisce che \u00e8 vietato adibire le lavoratrici al trasporto e al sollevamento di pesi, nonch\u00e9 ai lavori pericolosi, faticosi ed insalubri.\n\tLa lavoratrice verr\u00e0 addetta ad altre mansioni, per il periodo per il quale \u00e8 previsto il divieto, oltre che nei casi in cui i servizi ispettivi del Ministero del lavoro, d'ufficio o su istanza della lavoratrice, accertino che le condizioni di lavoro o ambientali sono pregiudizievoli alla sua salute.\n\tNel caso in cui la lavoratrice venga adibita a mansioni inferiori a quelle abituali viene conservata la retribuzione corrispondente alle mansioni precedentemente svolte, nonch\u00e9 la qualifica originale.\n\tQuando la lavoratrice non possa essere spostata ad altre mansioni, il servizio ispettivo del Ministero del lavoro, competente per territorio, pu\u00f2 disporre l'interdizione dal lavoro per tutto il periodo in cui vige il divieto.\nI lavori pericolosi, faticosi ed insalubri sono indicati all'art.5 del Decreto del Presidente della Repubblica 25 novembre 1976, n. 1026. In particolare sono vietati durante la gestazione e fino al termine del periodo di interdizione dal lavoro:\n- i lavori previsti dagli artt.1 e 2 del Decreto del Presidente della Repubblica 20 gennaio 1976, n. 432, recante la determinazione dei lavori pericolosi, faticosi e insalubri ai sensi dell'art. 6 della legge 17 ottobre 1967, n. 977, sulla tutela del lavoro dei fanciulli e degli adolescenti;\n\t- i lavori su scale ed impalcature mobili e fisse;\n\t- i lavori di manovalanza pesante;\n\t- i lavori che comportano una stazione in piedi per pi\u00f9 di met\u00e0 dell'orario o che obbligano ad una posizione particolarmente affaticante;\n\t- i lavori con macchina mossa a pedale, o comandata a pedale, quando il ritmo del movimento sia frequente, o esiga un notevole sforzo;\n\t- i lavori con macchine scuotenti o con utensili che trasmettono intense vibrazioni;\n\t- i lavori di monda e trapianto del riso;\n\t- i lavori a bordo delle navi, degli aerei, dei treni, dei pullman e di ogni altro mezzo di comunicazione in moto.\nSono invece vietati durante la gestazione e per 7 mesi dopo il parto:\n- i lavori indicati nella tabella allegata al decreto del Presidente della Repubblica 19 marzo 1956, n. 303, per i quali vige l'obbligo delle visite mediche preventive e periodiche;\n\t- i lavori che espongono alla silicosi e all'asbestosi (malattia causata dall'amianto), nonch\u00e9 alle altre malattie professionali di cui agli allegati 4 e 5 al decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124, e successive modificazioni;\n\t- i lavori che comportano l'esposizione alle radiazioni ionizzanti di cui all'art. 65 del decreto del Presidente della Repubblica 13 febbraio 1964, n. 185;\n\t- i lavori di assistenza e cura degli infermi nei sanatori e nei reparti per malattie infettive e per malattie nervose e mentali;\n\t- i lavori agricoli che implicano la manipolazione e l'uso di sostanze tossiche o altrimenti nocive nella concimazione del terreno e nella cura del bestiame.\n" } ] }, { "id": 835, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quale \u00e8 la procedura per impiantare sistemi di telecamere sul luogo di lavoro?" }, { "from": "gpt", "value": "La possibilit\u00e0 di impiantare sistemi audiovisivi sul luogo di lavoro \u00e8 disciplinata dall'art. 4 della legge 20 maggio 1970, n. 300, secondo cui possono essere installati, previo accordo con le rappresentanze sindacali aziendali o, in mancanza di queste, con la commissione interna, gli impianti e le apparecchiature di controllo che siano richiesti da esigenze organizzative e produttive ovvero dalla sicurezza del lavoro e non ai fini di controllo a distanza dell'attivit\u00e0 dei lavoratori. Nel caso di mancato accordo, su istanza del datore di lavoro, provvede l'Ispettorato del lavoro, dettando ove\u00a0 occorra, le modalit\u00e0 per l'uso di tali impianti.\nLa procedura di rilascio dell\u2019autorizzazione non \u00e8 stata oggetto di ulteriore disciplina, ma in genere le Direzioni Territoriali provvedevano ad effettuare un controllo\u00a0tecnico preventivo, mediante sopralluogo, al fine di verificare le caratteristiche tecniche degli impianti e la rispondenza con quanto dichiarato dai datori di lavoro.\nIl Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con nota circolare del 16 aprile 2012 ha dichiarato l\u2019ininfluenza di tale controllo ai fini del rilascio dell\u2019autorizzazione.\nIn particolare, il Ministero considera che le richieste di autorizzazioni hanno visto un aumento crescente negli ultimi anni, anche in conseguenza dell\u2019aumento della criminalit\u00e0, e soprattutto nei piccoli esercizi commerciali, i quali non hanno rappresentanza sindacale. Tutto ci\u00f2 con aggravio del lavoro degli Ispettorati.\nPer non snaturare, tuttavia, la disciplina dell\u2019art. 4 della summenzionata legge 300/1970, il Ministero indica che:\n" } ] }, { "id": 836, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Si ha diritto all'indennit\u00e0 di maternit\u00e0 anche se si ha un contratto di collaborazione a progetto?" }, { "from": "gpt", "value": "Le lavoratrici parasubordinate (lavoratrici a progetto, venditrici porta a porta, lavoratrici occasionali), le libere professioniste senza obbligo di iscrizione a casse professionali e le associate in partecipazione, iscritte alla Gestione separata dell\u2019INPS, che non siano iscritte/i ad altra forma di previdenza, non titolari di pensioni e che versino, dal 1\u00b0 gennaio 2008, l'aliquota del 24,72%,\u00a0hanno diritto all\u2019indennit\u00e0 di maternit\u00e0.\n\tE' necessario, tuttavia, che abbiano almeno tre mensilit\u00e0 di contribuzione, accreditate nella Gestione, nei dodici mesi precedenti l\u2019inizio del congedo di maternit\u00e0.\nL'indennit\u00e0 \u00e8 pari all\u201980% del reddito e i contributi sono accreditati a decorrere dal mese di gennaio dell\u2019anno in cui viene pagato il compenso, indipendentemente dal periodo lavorativo a cui si riferisce (salvo i casi di iscrizione successiva).\nPer le lavoratrici parasubordinate l'indennit\u00e0 \u00e8 pagata dal datore di lavoro che viene poi rimborsato dall'INPS con il conguaglio dei contributi.Per le lavoratrici autonome, domestiche e operaie agricole il pagamento \u00e8 effettuato direttamente dall'Inps in una delle seguenti modalit\u00e0:\n\t- con assegno circolare;\n\t- con bonifico bancario o postale;\n\t- allo sportello di un qualsiasi ufficio postale del territorio nazionale.\nSe una lavoratrice svolge un lavoro a progetto della durata di 4 mesi (da novembre a febbraio) e viene pagata alla scadenza del rapporto, i contributi le saranno riconosciuti validi soltanto a partire dal mese di gennaio.\nPer approfondimenti consultare il sito dell'INPS.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 837, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa accade se il datore di lavoro non convalida le dimissioni volontarie?" }, { "from": "gpt", "value": "In base a quanto disposto dall'art. 4 comma 22 della Legge 28 giugno 2012, n. 92) in mancanza di:\n- convalida (art. 4, comma 17 L. 92/2012) presso la Direzione territoriale del lavoro o il Centro per l'impiego territorialmente competenti o presso le sedi individuate dai contratti collettivi nazionali\novvero \n- sottoscrizione (art. 4, comma 18 L. 92/2012) di apposita dichiarazione della lavoratrice o del lavoratore, apposta in calce alla ricevuta di trasmissione della comunicazione di cessazione del rapporto di lavoro,\nil datore di lavoro deve trasmettere alla lavoratrice o al lavoratore la comunicazione contenente l'invito a formalizzare le dimissioni entro il termine di trenta giorni dalla data delle dimissioni stesse e della risoluzione consensuale.\nQualora il datore di lavoro non provveda, le dimissioni si considerano definitivamente prive di effetto.\n" } ] }, { "id": 838, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa prevede la legge nel caso in cui il datore di lavoro usi un foglio firmato in bianco per simulare le dimissioni del lavoratore?" }, { "from": "gpt", "value": "Salvo che il fatto costituisca reato, in base a quanto stabilito dall'art. 4 comma 23 della Legge 28 giugno 2012, n. 92 il datore di lavoro che abusi del foglio firmato in bianco dalla lavoratrice o dal lavoratore al fine di simularne le dimissioni o la risoluzione consensuale del rapporto, e' punito con la sanzione amministrativa da 5.000 a 30.000 euro.\nL'accertamento e l'irrogazione della sanzione amministrativa sono di competenza delle Direzioni territoriali del lavoro.\u00a0\n" } ] }, { "id": 839, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono la madre di un bambino di 10 anni, posso rifiutarmi di fare i turni la notte nell'ospedale in cui lavoro?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art.53 del Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151 - Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternit\u00e0 e della paternit\u00e0, a norma dell'articolo 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53 - confermato dal Decreto Legislativo 8 aprile 2003, n. 66 e dal\u00a0Decreto Legislativo 19 luglio 2004, n. 213, stabilisce che \u00e8 vietato adibire le donne al lavoro dalle ore 24 alle ore 6, dall'accertamento dello stato di gravidanza fino al compimento di un anno di et\u00e0 del bambino.\u00a0\nInoltre, non possono essere obbligati a prestare lavoro notturno nel caso di:\n- figlio di et\u00e0 inferiore a tre anni: la lavoratrice madre o, in alternativa, il lavoratore padre convivente con la stessa;\n- figlio convivente di et\u00e0 inferiore a dodici anni: la lavoratrice o il lavoratore che sia l'unico genitore affidatario del minore;\n- soggetto disabile ai sensi della legge 5 febbraio 1992, n. 104 e sue successive modificazioni: la lavoratrice o il lavoratore che abbia a proprio carico il disabile (art. 5, comma 2, lettera c) Legge 9 dicembre 1977, n. 903).\n" } ] }, { "id": 840, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa accade nel caso di revoca delle dimissioni da parte di un genitore di figlio di et\u00e0 inferiore ai tre anni?" }, { "from": "gpt", "value": "Il recente art. 4 comma 21 della Legge 28 giugno 2012, n. 92 prevede che, nel caso di revoca delle dimissioni o della risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, il contratto di lavoro torni ad avere corso normale dal giorno successivo alla comunicazione della revoca.\nPer il periodo intercorso tra il recesso e la revoca del recesso, qualora la prestazione lavorativa non sia stata svolta, il lavoratore non matura alcun diritto retributivo.\n\tOgni eventuale pattuizione, connessa al recesso, cessa di avere effetto e il lavoratore \u00e8 obbligato a restituire tutto quanto eventualmente percepito in forza della pattuizione stessa.\n" } ] }, { "id": 841, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile avere l'accredito dei contributi per maternit\u00e0 anche al di fuori del rapporto di lavoro?" }, { "from": "gpt", "value": "In base all\u2019art. 25 del Decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151 \u00e8 possibile sottoporre domanda, per l\u2019accredito dei i contributi figurativi, per la durata corrispondente a quella dell\u2019astensione obbligatoria (congedo di maternit\u00e0), ovvero 22 settimane, anche per i periodi maternit\u00e0 che si sono verificati al di fuori di un rapporto di lavoro, indipendentemente dalla tipologia di lavoro, dal periodo in cui si \u00e8 verificato l\u2019evento e dalla circostanza che lo stesso si sia verificato prima o dopo un rapporto di lavoro che preveda accredito figurativo e/o riscatto di maternit\u00e0 (Circolare INPS n. 100 del 14.11.2008\u00a0e Messaggio INPS n. 8762 del 17 aprile 2009). L\u2019accredito pu\u00f2 essere effettuato anche nel caso di nascita avvenuta all'estero.\nHanno diritto all\u2019accredito le lavoratrici dipendenti; domestiche; agricole; iscritte alle forme di previdenza sostitutive ed esclusive dell'assicurazione generale obbligatoria e iscritte ai Fondi Elettrici, Telefonici, Dazio, Trasporti, Volo e Ferrovieri.\nL\u2019accredito della contribuzione figurativa pu\u00f2 essere effettuato:\n- se il periodo non \u00e8\u00a0coperto da altra tipologia di contribuzione (obbligatoria, volontaria, figurativa, da riscatto);\n- se il periodo da accreditare \u00e8\u00a0coperto da contribuzione figurativa per disoccupazione. In questo caso si deve procedere a modificare il \"titolo\" dell\u2019accredito tenendo conto che i contributi figurativi per maternit\u00e0, contrariamente a quelli per disoccupazione, sono utili per perfezionare il diritto alla pensione di anzianit\u00e0 (Circolare INPS n. 61 del 26 marzo 2003);\u00a0\n- in presenza di contributi sia da lavoro dipendente sia da lavoro autonomo a condizione che risultino accreditati almeno 5 anni di contributi per attivit\u00e0 lavorativa subordinata.\nREQUISITI\nPer ottenere l\u2019accredito \u00e8 indispensabile che siano stati versati almeno 260 contributi settimanali effettivi, pari a 5 anni di contribuzione, nell'arco di tutta la vita\u00a0assicurativa\u00a0(Circolare INPS n. 61 del 26 marzo 2003) alla data di presentazione della domanda. Nel caso di lavoratori agricoli, il requisito previsto dalla legge \u00e8 perfezionato con almeno 5 anni di iscrizione negli elenchi di categoria; 450 contributi giornalieri per gli uomini; 310 contributi giornalieri per le donne.\nNel computo dovranno essere considerati:\n- tutti i periodi durante i quali vi \u00e8 stata corresponsione di retribuzione assoggettata al pagamento dei contributi anche se non vi \u00e8 stata effettiva prestazione di lavoro (ferie, malattia retribuita, ecc.);\n- i contributi accreditati per attivit\u00e0 lavorativa subordinata, compresi quelli versati per lavoro domestico;\n- anche i periodi assicurativi fatti valere in paesi UE, la Svizzera e i paesi SEE \u00a0(Circolare INPS n. 41 del 25 febbraio 2011).\nA tal proposito, l\u2019INPS, con circolare INPS n. 71 del 22 maggio 2012, ha comunicato i chiarimenti del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in merito ai limiti della tutela in Italia dei periodi che risultano coperti negli ordinamenti previdenziali dei Paesi comunitari ed extracomunitari convenzionati. In base alla legislazione italiana, infatti, l\u2019accredito ed il riscatto per maternit\u00e0 e congedo parentale sono possibili solo quando il periodo da riconoscere non sia gi\u00e0 coperto da altra contribuzione (obbligatoria, volontaria, figurativa, da riscatto) in ciascuna delle gestioni pensionistiche nelle quali gli interessati siano titolari di conto. Il \u00a0Ministero ha chiarito che, ai fini dell\u2019applicazione dell\u2019articolo 12 del regolamento (CE) n. 987/2009, la qualificazione dei periodi italiani accreditati per congedo di maternit\u00e0 al di fuori del rapporto di lavoro sovrapposti a periodi esteri deve essere effettuata con riferimento alla legislazione italiana.\nQuindi, per quanto riguarda i Paesi UE, l\u2019accredito figurativo e il riscatto dei periodi di congedo di maternit\u00e0 e di congedo parentale fuori dal rapporto di lavoro, previsti rispettivamente dall\u2019articolo 25, comma 2, e 35, comma 5, del D.Lgs. 151/2001, debbono ritenersi preclusi quando i periodi stessi risultino a vario titolo coperti negli ordinamenti pensionistici di tali Paesi. Per quanto concerne, invece, l\u2019accredito dei citati periodi coperti da contribuzione in Paesi extra UE convenzionati, occorre valutare ciascuna fattispecie in conformit\u00e0 a quanto previsto dalla convenzione di sicurezza sociale stipulata con ogni singolo Stato.\n" } ] }, { "id": 842, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa \u00e8 l'astensione anticipata e a chi ci si deve rivolgere per ottenerla?" }, { "from": "gpt", "value": "L'astensione anticipata \u00e8 la possibilit\u00e0 per la lavoratrice gestante di astenersi dal lavoro prima del 7\u00b0 mese (art. 17 del\u00a0Decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151). Si pu\u00f2 ottenere in tre soli casi:\n- nel caso di\u00a0gravi complicanze della gravidanza, o di persistenti forme morbose che si presume possano essere aggravate dallo stato di gravidanza;\n- quando le\u00a0condizioni di lavoro o ambientali\u00a0siano ritenute\u00a0pregiudizievoli\u00a0alla salute della donna e del bambino;\n- quando la lavoratrice\u00a0non possa essere spostata ad altre mansioni.\nIn base alle modifiche operate dal Decreto legge 9 febbraio 2012, n. 5 all'art. 17 del Decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, a decorrere dal 1\u00b0 aprile 2012 la procedura per l'emanazione dei provvedimenti di interdizione anticipata dal lavoro viene ripartita tra l'Azienda Sanitaria Locale e la Direzione territoriale del lavoro.\nLa\u00a0ASL dispone l'interdizione anticipata dal lavoro delle lavoratrici in stato di gravidanza fino al periodo di astensione obbligatoria nel caso di gravi complicanze della gravidanza, o di persistenti forme morbose che si presume possano essere aggravate dallo stato di gravidanza.\n\tL'astensione dal lavoro sar\u00e0 disposta dall'azienda sanitaria locale con modalit\u00e0 definite con Accordo sancito in sede di Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e Bolzano, secondo le risultanze dell'accertamento medico ivi previsto.\nLa Direzione territoriale del lavoro, d'ufficio o su istanza della lavoratrice, dispone l'astensione dal lavoro quando le condizioni di lavoro o ambientali siano ritenute pregiudizievoli alla salute della donna e del bambino o quando la lavoratrice non possa essere spostata ad altre mansioni (artt. 7 e 12 del Decreto Legislativo n. 151/2001), qualora nel corso della propria attivit\u00e0 di vigilanza emerga l'esistenza delle condizioni che danno luogo all'astensione medesima.\n" } ] }, { "id": 843, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono una lavoratrice con una collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co) e vorrei sapere se questo tipo di contratto copre la gravidanza a rischio." }, { "from": "gpt", "value": "S\u00ec, la \u201cmaternit\u00e0 a rischio\u201d \u00e8 prevista anche in caso di co.co.co.\nIn particolare lo disciplina l'art. 3 del Decreto Ministeriale 12 Luglio 2007, con cui il Ministero del Lavoro ha dichiarato che l'estensione del divieto di adibire al lavoro le donne, di cui all'art. 17 del Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151, si applica:\n- integralmente nei confronti delle lavoratrici a progetto e categorie assimilate iscritte alla gestione separata\n- limitatamente al comma 2, lettera a), del predetto art. 17 del D. lgs. 151/2001, nei confronti delle lavoratrici esercenti attivit\u00e0 libero professionale di cui all'art. 2.\nInfatti, tenuto conto delle differenti tipologie di attivit\u00e0 lavorativa che danno titolo all\u2019iscrizione alla gestione separata, il D.M. Lavoro 12 luglio 2007 ha previsto l\u2019applicazione integrale della norma contenuta nell\u2019art. 17 del D. lgs. 151/2001 in favore di collaboratrici a progetto (e assimilate) e associate in partecipazione ed ha limitato, invece, nei confronti delle esercenti attivit\u00e0 libero professionale, la riconoscibilit\u00e0 dell\u2019interdizione alla sola ipotesi di \u201cgravi complicanze nella gestazione o pregresse forme morbose\u201d di cui all\u2019art. 17, comma 2, lett. a) del medesimo D. lgs. 151/2001.\nInoltre, la circolare INPS n. 137/2007 contribuisce ad esplicitare che le collaboratrici coordinate e continuative vengono assimilate alle collaboratrici a progetto, mentre non possono essere equiparate le lavoratrici che svolgono prestazioni occasionali (cio\u00e8 inferiori a trenta giorni di durata nell\u2019anno solare e con un compenso inferiore a cinquemila euro con lo stesso committente).\nInoltre, le lavoratrici a progetto e categorie assimilate, tenute ad astenersi dall'attivit\u00e0 lavorativa, sia per astensione obbligatoria che anticipata, hanno diritto alla proroga della durata del rapporto di lavoro per un periodo di 180 giorni, salva pi\u00f9 favorevole disposizione del contratto individuale, ai sensi dell'art. 66 del decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276.\nAlle lavoratrici iscritte alla gestione separata \u00e8 corrisposta un'indennit\u00e0 anche per i periodi di interdizione dal lavoro di cui all\u2019 art. 17 D. lgs. 151/2001. Si tratta dei casi di:\n\ta) gravi complicanze della gravidanza o di persistenti forme morbose che si presume possano essere aggravate dallo stato di gravidanza (cd. gravidanza a rischio);\n\tb) condizioni ambientali ritenute pregiudizievoli alla salute della donna e del bambino;\n\tc) lavoratrice che non possa essere spostata ad altre mansioni (artt. 7 e 12 D. lgs. 151/2001).\nPer il pagamento dell\u2019indennit\u00e0, tuttavia, \u00e8 necessario che:\n- risulti un versamento di almeno 3 mensilit\u00e0 della contribuzione dovuta alla gestione separata, maggiorata dello 0,72% nei 12 mesi interi precedenti l\u2019inizio del diverso periodo di congedo richiesto dall\u2019interessata;\n- la lavoratrice e il committente attestino l\u2019effettiva astensione dal lavoro mediante dichiarazione sostitutiva di atto di notoriet\u00e0.\nPer i periodi di astensione dal lavoro, per i quali \u00e8 corrisposta l'indennit\u00e0 di maternit\u00e0, sono accreditati i contributi figurativi ai fini del diritto alla pensione.\nAi fini della presentazione delle domande di congedo di maternit\u00e0 dovr\u00e0 essere utilizzato il modello mod.MAT./GEST.SEP. appositamente aggiornato (prelevabile dal sito internet dell\u2019INPS www.inps.it sezione \u201cmodulistica\u201d).\nInfine, ulteriori novit\u00e0 sono state introdotte dal Decreto Semplificazioni (Decreto Legge 9 febbraio 2012, n. 5) che, al suo art. 15, modifica l\u2019art. 17 del D. lgs. 151/2001. Nel caso infatti, di gravi complicanze della gravidanza o di persistenti forme morbose che si presume possano essere aggravate dallo stato di gravidanza, l\u2019astensione dal lavoro \u00e8 disposta dall'azienda sanitaria locale, secondo le risultanze dell'accertamento medico ivi previsto. In ogni caso il provvedimento dovr\u00e0 essere emanato entro 7 giorni dalla ricezione dell'istanza della lavoratrice.\n" } ] }, { "id": 844, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono in maternit\u00e0, ma fra un mese dovrei rientrare al lavoro. Nel caso mi licenziassi avrei diritto all'indennit\u00e0 di disoccupazione?" }, { "from": "gpt", "value": "S\u00ec, l'indennit\u00e0 ordinaria di disoccupazione spetta anche alle lavoratrici madri ed i lavoratori padri che si dimettono durante il periodo in cui \u00e8 previsto il divieto di licenziamento (dall\u2019inizio del periodo di gravidanza fino al compimento del 1\u00b0 anno di et\u00e0 del bambino).\nViene corrisposta per un massimo di otto mesi. La richiesta di dimissioni deve essere convalidata dal Servizio ispettivo del Ministero del lavoro, competente per territorio (art. 55 del Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151).\nPer approfondimenti: INPS - Circolare\u00a0n. 8/2003\n" } ] }, { "id": 845, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono una lavoratrice con contratto a tempo determinato, ho diritto all'indennit\u00e0 di maternit\u00e0 nel caso in cui alla scadenza del contratto sono in gravidanza?" }, { "from": "gpt", "value": "Secondo quanto previsto dall'art. 24 comma 2 del Decreto Legislativo 26 marzo 2001 n. 151, Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternit\u00e0 e della paternit\u00e0, \"Le lavoratrici gestanti che si trovino, all'inizio del periodo di congedo di maternit\u00e0, sospese, assenti dal lavoro senza retribuzione, ovvero, disoccupate, sono ammesse al godimento dell'indennit\u00e0 giornaliera di maternit\u00e0 purch\u00e9 tra l'inizio della sospensione, dell'assenza o della disoccupazione e quello di detto periodo non siano decorsi pi\u00f9 di sessanta giorni\". \nPer i dipendenti di datori di lavoro privati il trattamento \u00e8 a carico dell\u2019INPS. Per i dipendenti pubblici il trattamento economico \u00e8 corrisposto direttamente dall'amministrazione pubblica presso cui si \u00e8 svolto l'ultimo rapporto di lavoro (art. 57 comma 2 D.Lgs. 151/2001).\nUna volta presentata la domanda, se l'INPS non paga entro 1 anno dalla fine del congedo, l\u2019indennit\u00e0 si perde per prescrizione.\n\tPer evitare la perdita dell\u2019indennit\u00e0, \u00e8 necessario portare all\u2019INPS una richiesta scritta di pagamento prima che finisca l\u2019anno di prescrizione. La richiesta pu\u00f2 essere anche spedita per posta con raccomandata con ricevuta di ritorno. Dalla data della richiesta, se nel frattempo il pagamento non \u00e8 avvenuto, inizia a decorrere un altro anno di prescrizione.\n" } ] }, { "id": 846, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Percepisco l'indennit\u00e0 di disoccupazione, quali sono i termini per comunicare lo stato di gravidanza all'INPS e avere l'indennit\u00e0 di maternit\u00e0?\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Nel\u00a0sito dell\u2019INPS\u00a0 \u00e8 indicato che la domanda va presentata al proprio datore di lavoro ed alla sede INPS di residenza (o domicilio se diverso dalla residenza), di regola prima della data di inizio del congedo di maternit\u00e0. Le disoccupate presentano la domanda solo all\u2019INPS.\n\tSecondo l\u2019art. 68 del Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151- Testo unico della norme a tutela e sostegno della maternit\u00e0 e paternit\u00e0 - il periodo di maternit\u00e0 coperto dall\u2019indennit\u00e0 dell\u2019INPS va dai due mesi precedenti la data effettiva del parto fino ai tre mesi successivi alla data del parto stesso.\n\tPer quanto su esposto la domanda va presentata prima dell\u2019ingresso all\u20198\u00b0 mese mese di gravidanza,\u00a0utilizzando\u00a0il modello disponibile nelle Sedi dell\u2019Inps oppure scaricabile dalla sezione Modulistica del sito web dell'INPS.\n\tLa domanda pu\u00f2 essere spedita per posta (raccomandata con ricevuta di ritorno) o tramite un ente di patronato che offre assistenza gratuita, allegando la fotocopia del documento di identit\u00e0.\n" } ] }, { "id": 847, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Lavoro in un'azienda vinicola con contratto a tempo determinato, come bracciante agricola, ora sono al 3\u00b0 mese di gravidanza certificata. Ho diritto alla maternit\u00e0? Quanto mi verr\u00e0 pagato? A chi devo presentare la richiesta?" }, { "from": "gpt", "value": "Le braccianti agricole a tempo determinato hanno diritto all'indennit\u00e0 di maternit\u00e0 qualora possano far valere almeno uno dei seguenti requisiti:\n- almeno\u00a051 giornate di lavoro in agricoltura nell\u2019anno solare precedente quello di inizio del congedo\noppure\n- almeno 51 giornate di lavoro in agricoltura nell\u2019anno di inizio del congedo purch\u00e9 maturate prima dell\u2019inizio del congedo stesso, anche quando viene disposta dalla Direzione Provinciale del Lavoro.\nQualora l'astensione obbligatoria si verifichi durante la fruizione della indennit\u00e0 di disoccupazione, tale indennit\u00e0 verr\u00e0 sospesa e l'interessata avr\u00e0 diritto alla indennit\u00e0 di maternit\u00e0 in quanto di importo pi\u00f9 favorevole (80% della retribuzione), l'indennit\u00e0 di disoccupazione riprender\u00e0 al cessare dell'indennit\u00e0 di maternit\u00e0 fino alla fruizione del periodo previsto.\nIl pagamento della prestazione sar\u00e0 effettuato direttamente dall'INPS di residenza presso il quale, naturalmente, l'assicurata avr\u00e0 presentato la domanda con allegato il certificato di gravidanza. Per le lavoratrici agricole a tempo determinato, a decorrere dagli eventi indennizzabili relativi a periodi di paga inclusi nell'anno 2006, la retribuzione da prendere a base per il calcolo delle prestazioni a sostegno del reddito\u00a0\u00e8 quella contrattuale.\n\tCome chiarito dalla Circolare INPS n. 58 del 19 aprile 2006, la retribuzione da prendere in considerazione alla base del calcolo sar\u00e0 quindi la pi\u00f9 alta tra quella stabilita dai contratti collettivi nazionali e quella stabilita dagli accordi collettivi o contratti individuali (articolo 1, comma 1, del Decreto Legislativo 9 ottobre 1989, n. 338, convertito nella Legge 7 dicembre 1989, n. 389).\n\tSe l'astensione obbligatoria inizia nel periodo di lavoro, la domanda andr\u00e0 presentata anche al datore di lavoro. Il datore di lavoro provveder\u00e0 all'integrazione qualora il contratto di lavoro lo preveda.\n" } ] }, { "id": 848, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Le assenze per interruzione di gravidanza sono computabili nel periodo massimo previsto per la conservazione del posto di lavoro?" }, { "from": "gpt", "value": "L'articolo 19 del Decreto Legislativo\u00a026 marzo 2001, n. 151\u00a0(Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternita' e della paternita') sancisce che l'interruzione della gravidanza, spontanea o volontaria, nei casi previsti dagli articoli 4, 5 e 6 della legge 22 maggio 1978, n. 194, \u00e8 considerata a tutti gli effetti come malattia.\nL'INPS, con circolare n. 139/2002, richiamando l'articolo 19 citato, qualifica l'interruzione di gravidanza come malattia e precisa che tale fattispecie rientra nell'ambito di applicazione dell'articolo 20 del Decreto del Presidente della Repubblica\u00a025 novembre 1976, n. 1026, riconoscendo implicitamente che l'interruzione di gravidanza sia qualificabile come malattia determinata da gravidanza, di cui al predetto articolo 19.\nNello stesso senso l'INAIL, nelle circolari n. 48/1993 e n. 51/2001, ha riconosciuto che le assenze per interruzione di gravidanza avvenuta entro il 180\u00b0 giorno dall'inizio della gestazione, non si cumulano con precedenti o successivi periodi di malattia e che non sono quindi computabili nel periodo massimo previsto dalla normativa contrattuale per la conservazione del posto di lavoro (c.d. periodo di comporto).\u00a0\nSeguendo lo stesso orientamento, il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, con nota 25/I/0011428 del 19 agosto 2008, di risposta\u00a0all'interpello n. 32 del 19 agosto 2008 del Consiglio nazionale dell\u2019Ordine dei Consulenti del Lavoro, ha precisato che l'articolo 12 del D.P.R. n. 1026/1976 considera l'interruzione di gravidanza prima del 180\u00b0 giorno come aborto e non come parto; qualificandosi dunque, come \"malattia determinata da gravidanza\", ad essa si applicher\u00e0 la tutela prevista dall'articolo 20 del D.P.R. n. 1026/1976, secondo cui tale assenza non rientra nel periodo di comporto.\nDunque, non verranno computati i periodi di assistenza sanitaria per malattia determinata da interruzione di\u00a0gravidanza, avvenuta entro il 180\u00b0 giorno dall'inizio della gestazione, agli effetti della durata prevista dalle leggi, dai regolamenti o dai contratti collettivi per il trattamento normale di malattia.\n" } ] }, { "id": 849, "conversations": [ { "from": "human", "value": "La lavoratrice incinta pu\u00f2 assentarsi durante l'orario di lavoro per accertamenti diagnostici?" }, { "from": "gpt", "value": "Le lavoratrici gestanti hanno diritto a permessi retribuiti per sottoporsi ad esami prenatali, accertamenti clinici ovvero visite mediche specialistiche, nel caso in cui questi debbano essere eseguiti durante l'orario di lavoro.\nLo prevede l\u2019art. 14 Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151 - Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternit\u00e0 e della paternit\u00e0, a norma dell'articolo 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53.\nPer fruire del diritto ad assentarsi dal lavoro per esami prenatali, la lavoratrice deve presentare al datore di lavoro:\n- specifica domanda, nella quale devono essere indicati data ed ora degli esami, con dichiarazione che gli stessi non sono effettuabili al di fuori dell\u2019orario di lavoro;\n- documentazione giustificativa, rilasciata dalla struttura cui la lavoratrice si \u00e8 rivolta dalla quale risulti la data e l\u2019orario di effettuazione degli esami (dalle ore ...... alle ore ........).\n" } ] }, { "id": 850, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quale procedura si deve seguire per richiedere il voucher baby sitter all'INPS?" }, { "from": "gpt", "value": "L'INPS ha pubblicato il bando per l\u2019assegnazione dei contributi per l\u2019acquisto dei servizi per l\u2019infanzia di cui all\u2019art. 4, comma 24, lettera b) della legge 28 giugno 2012, n. 92\nLa presentazione delle domande sar\u00e0 consentita dalle ore 11:00 del giorno 1 luglio 2013 fino al giorno 10 luglio 2013, esclusivamente attraverso il canale WEB utilizzando\u00a0i servizi telematici accessibili direttamente tramite PIN\u00a0dal portale dell\u2019INPS (www.inps.it) attraverso il seguente percorso: Al servizio del cittadino \u2013 Autenticazione con PIN \u2013 Invio domande di prestazioni a sostegno del reddito \u2013 Voucher o contributo per l\u2019acquisto dei servizi per l\u2019infanzia.\nLa graduatoria sar\u00e0 pubblicata dall\u2019INPS entro 15 giorni dal termine ultimo di presentazione delle domande sul sito www.inps.it al seguente percorso: Home>Avvisi e Concorsi>Avvisi.\nIl PIN con cui viene effettuata l\u2019autenticazione al servizio deve essere di tipo \u201cdispositivo\u201d.\n- PIN gi\u00e0 in possesso: le lavoratrici che siano gi\u00e0 in possesso di un PIN rilasciato dall\u2019INPS, sono tenute preventivamente a verificarne la natura e la validit\u00e0.\n- PIN non posseduto: la lavoratrice dovr\u00e0 munirsi in tempo utile del PIN \u201cdispositivo\u201d (circolare INPS n. 50 del 15/03/2011) attraverso il sito web dell\u2019Istituto.\nNella domanda la lavoratrice deve indicare:\n" } ] }, { "id": 851, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile presentare le proprie dimissioni durante la gravidanza?" }, { "from": "gpt", "value": "S\u00ec, l'art. 55 del Decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151, prevede che la gestante possa presentare dimissioni volontarie durante il periodo per cui e' previsto il divieto di licenziamento (dall'inizio del periodo di gravidanza fino al compimento di un anno di eta' del bambino, art. 54).\n\tA seguito delle dimissioni la lavoratrice ha diritto alle indennita' previste da disposizioni di legge e contrattuali per il caso di licenziamento.\nLa disposizione si applica anche:\n- al padre lavoratore che ha fruito del congedo di paternit\u00e0;\n\t- nel caso di adozione e di affidamento, entro un anno dall'ingresso del minore nel nucleo familiare.\nLa risoluzione consensuale del rapporto o la richiesta di dimissioni devono essere convalidate dal servizio ispettivo del Ministero del lavoro e delle politiche sociali competente per territorio, a pena dell'efficacia della risoluzione del rapporto di lavoro (art. 55, comma 4, come recentemente modificato dalla Legge 28 giugno 2012, n. 92 - Riforma Fornero), nel caso di richiesta presentata da:\n- lavoratrice, durante il periodo di gravidanza,\n\t- lavoratrice o lavoratore, durante i primi tre anni di vita del bambino,\n\t- lavoratrice o lavoratore, nei primi tre anni di accoglienza del minore adottato o in affidamento,\n\t- lavoratrice o lavoratore, in caso di adozione internazionale, nei primi tre anni decorrenti dalla comunicazione della proposta di incontro con il minore adottando (art. 31, comma 3, lettera d) Legge 4 maggio 1983, n. 184, e successive modificazioni), ovvero della comunicazione dell'invito a recarsi all'estero per ricevere la proposta di abbinamento.\nIn questi casi la lavoratrice o il lavoratore non sono tenuti al preavviso.\n" } ] }, { "id": 852, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Esistono degli aiuti per le mamme che rientrano a lavoro dopo l'astensione obbligatoria?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 4 comma 24 della Legge 28 giugno 2012, n. 92 ha introdotto, in via sperimentale per gli anni 2013-2015, un voucher per l'acquisto di servizi di baby-sitting o per gli oneri dei servizi pubblici e/o privati accreditati per l'infanzia.\nCon Decreto del Ministero del lavoro e delle politiche sociali, di concerto con il Ministero dell'economia e delle finanze del 22 dicembre 2012 sono stati forniti i seguenti chiarimenti:\n" } ] }, { "id": 853, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qual'\u00e8 il\u00a0massimo di ore di lavoro\u00a0che si possono svolgere in una settimana?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 3 del Decreto Legislativo 8 aprile 2003, n. 66 fissa l\u2019orario normale di lavoro in 40 ore settimanali.\nI contratti collettivi di lavoro fissano l'orario massimo di lavoro settimanale, e possono stabilire, ai fini contrattuali, una durata minore, riferendo l'orario normale alla durata media delle prestazioni lavorative in un periodo non superiore all'anno.\n\tTuttavia, la durata media dell'orario di lavoro non pu\u00f2 superare le 48 ore, per ogni periodo di sette giorni, comprese le ore di lavoro straordinario. La durata media dell'orario di lavoro deve essere calcolata con riferimento a un periodo non superiore a quattro mesi.\nI contratti collettivi di lavoro possono in ogni caso elevare il suddetto limite fino a sei mesi ovvero fino a dodici mesi a fronte di ragioni obiettive, tecniche o inerenti all'organizzazione del lavoro, specificate negli stessi contratti collettivi.\n\tInfine, possono essere introdotte deroghe particolari per determinate tipologie di attivit\u00e0, a seguito di concertazione tra le associazioni sindacali dei lavoratori e dei datori di lavoro, nonch\u00e9 a seguito di decreto ministeriale.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 854, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile che un padre lavoratore sostituisca la madre nel periodo di astensione obbligatoria?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 4 comma 24 della Legge 28 giugno 2012, n. 92 ha introdotto, in via sperimentale per gli anni 2013-2015, e a partire dagli eventi parto, adozioni e affidamenti avvenuti dal 1\u00b0 gennaio 2013 in poi, due nuove tipologie di congedo per il padre:\n1. CONGEDO OBBLIGATORIO\nSi tratta della possibilit\u00e0 di assentarsi dal lavoro per 1 giorno lavorativo, non usufruibile ad ore, nel caso di lavoratore dipendente. Il diritto deve essere goduto\u00a0entro 5 mesi dalla nascita del figlio, quindi durante il congedo di maternit\u00e0 della madre lavoratrice o anche successivamente, purch\u00e9 entro il quinto mese di vita del bambino.\nPer il giorno di congedo obbligatorio il padre ha diritto ad un'indennit\u00e0 giornaliera a carico dell'INPS, pari al 100% della retribuzione (Circolare INPS n. 40 del 14 marzo 2013). Vengono applicate le disposizioni previste in materia di congedo di paternit\u00e0 dagli artt. 29 e 30 del decreto legislativo 26 marzo 2001, n. 151:\n" } ] }, { "id": 855, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali norme stabiliscono che il padre lavoratore dipendente possa usufruire di riposi giornalieri anche nel caso in cui la madre non sia lavoratrice dipendente?\n\n\t\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019art. 40, lett. c, del\u00a0Decreto Legislativo n. 151/2001 - Testo Unico\u00a0delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternit\u00e0 e della paternit\u00e0 - prevede che il padre lavoratore dipendente possa fruire dei riposi giornalieri \u201cnel caso in cui la madre non sia lavoratrice dipendente\u201d.\nLa Circolare Inps n. 112 del 15.10.2009 introduce la possibilit\u00e0 per il padre di beneficiare di \u201cpermessi per la cura del figlio\u201d anche quando la madre sia non solo \u201clavoratrice autonoma\u201d ma addirittura casalinga.\nLe nuove disposizioni arrivano in seguito alla Sentenza n. 4293/2008 del Consiglio di Stato del 9 settembre 2008, in base alla quale la ratio della norma \u00e8 \"rivolta a dare sostegno alla famiglia ed alla maternit\u00e0 in attuazione delle finalit\u00e0 generali scolpite dall'articolo 31 della Costituzione\" e ci\u00f2 induce a ritenere ammissibile la fruizione dei riposi giornalieri da parte del padre oltre che nell'ipotesi di madre lavoratrice autonoma, anche nel caso di madre casalinga.\nDello stesso tenore\u00a0sono la Lettera Circolare\u00a0 B/2009 del 12/05/2009 e la Lettera Circolare C/2009 del 16/11/2009 diffuse dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali e la nota operativa INPDAP n. 23 del 13 ottobre 2011.\nPertanto, in presenza delle predette condizioni, opportunamente documentate, il padre dipendente pu\u00f2 fruire dei riposi giornalieri, nei limiti di due ore o di un\u2019ora al giorno a seconda dell\u2019orario giornaliero di lavoro (2 ore per un orario di lavoro giornaliero di 8 ore, 1 ora se l'orario giornaliero \u00e8 inferiore alle 6 ore), entro il primo anno di vita del bambino o entro il primo anno dall\u2019ingresso in famiglia del minore adottato o affidato (artt. 39 e 45 del D.Lgs. 151/2001).\nIl padre dipendente pu\u00f2 utilizzare i riposi a partire dal giorno successivo ai 3 mesi dopo il parto (ossia a partire dal giorno successivo alla fine del periodo di maternit\u00e0 riconosciuto per legge).\nIn caso di parto plurimo il padre dipendente pu\u00f2 fruire del raddoppio dei riposi e le ore aggiuntive possono essere utilizzate dal padre stesso anche durante i 3 mesi dopo il parto.\n" } ] }, { "id": 856, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A chi spetta l'onere di rimborsare il permesso per la partecipazione alle sedute del consiglio del lavoratore dipendente che ricopra la\u00a0carica di consigliere?" }, { "from": "gpt", "value": "Le assenze dal servizio di cui ai commi 1, 2, 3 e 4 dell'articolo 79 del Decreto Legislativo 18 agosto 2000 n. 267\u00a0Testo Unico delle leggi sull'ordinamento degli Enti Locali\u00a0(ad es. la partecipazione alle sedute del consiglio comunale), sono retribuite al lavoratore dal datore di lavoro. Gli oneri per i permessi retribuiti dei lavoratori dipendenti da privati o da enti pubblici economici sono a carico dell'ente presso il quale gli stessi lavoratori esercitano le funzioni pubbliche di cui all'articolo 79. L'ente presso il quale il lavoratore svolge il mandato\u00a0elettivo, su richiesta documentata del datore di lavoro, \u00e8 tenuto a rimborsare quanto dallo stesso corrisposto, per retribuzioni ed assicurazioni, per le ore o giornate di effettiva assenza del lavoratore. Il rimborso viene effettuato dallo stesso ente entro trenta giorni dalla richiesta. Le somme rimborsate sono esenti da imposta sul valore aggiunto (art. 80 D.Lgs n. 267 del 2000).\n" } ] }, { "id": 857, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Rientra nella casistica dei permessi per lutto la partecipazione al funerale\u00a0di un parente di terzo grado?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 4 della Legge 8 marzo 2000, n.\u00a053 stabilisce che la lavoratrice e il lavoratore hanno diritto ad un permesso retribuito di tre giorni lavorativi all'anno in caso di decesso o di documentata grave infermit\u00e0 del coniuge o di un parente entro il\u00a0secondo grado o del convivente, purch\u00e9 la stabile convivenza con il lavoratore o la lavoratrice risulti da certificazione anagrafica.\n\tDisposizioni\u00a0pi\u00f9 vantaggiose possono essere contenute nei contratti collettivi di riferimento. Ad esempio, secondo l'art. 19 del\u00a0CCNL 06/07/1995 del\u00a0comparto Regioni Autonomie Locali,\u00a0il permesso \u00e8 consentito in caso di lutto per coniuge, parenti entro il secondo grado ed affini entro il primo grado.\n\tQuanto alla parentela, il codice civile (artt. 74-78) si riferisce al vincolo che lega tra loro le persone che discendono da uno stesso stipite. A titolo esemplificativo sono parenti di primo grado i figli e genitori; sono parenti di secondo grado,\u00a0 fratelli e sorelle,\u00a0nonni\u00a0e\u00a0nipoti (figli dei figli).\u00a0\n\tL'affinit\u00e0 \u00e8 invece il vincolo che unisce un coniuge\u00a0ai parenti dell\u2019altro coniuge: sono affini di primo grado\u00a0suoceri, genero e nuora.\u00a0\u00a0\n" } ] }, { "id": 858, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i requisiti per usufruire del congedo per allattamento della madre e del padre?" }, { "from": "gpt", "value": "Ai sensi dell'art. 39 del Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151, durante il primo anno di vita del bambino, la lavoratrice madre pu\u00f2 fruire di due periodi di riposo di 1 ora, anche cumulabili nella giornata, ma non in giornate diverse, con diritto di uscire dal luogo di lavoro, per provvedere alle esigenze del bambino.\n\tL\u2019articolazione dei riposi giornalieri deve essere concordata tra la lavoratrice e il responsabile dell\u2019ufficio, in mancanza di accordo sar\u00e0 determinata dalla Direzione Provinciale del Lavoro, tenuto conto delle esigenze del neonato e dell\u2019attivit\u00e0 lavorativa.\n\tNel caso in cui l'orario di lavoro giornaliero \u00e8, contrattualmente, inferiore alle 6 ore le ore di riposo si riducono ad 1 ora, mentre nel caso di parto plurimo sono raddoppiati.\nPer fruire dei riposi giornalieri, la lavoratrice madre deve presentare al Responsabile dell\u2019Unit\u00e0 di appartenenza una specifica domanda, con l\u2019indicazione dell\u2019orario.\u00a0Le ore di assenza per riposi giornalieri non incidono in alcun modo sul rapporto di lavoro.\nAgli effetti della retribuzione, le ore di assenza per riposi giornalieri sono considerate ore di lavoro ordinario. Non sono consentiti trattamenti economici sostitutivi della fruizione del diritto.\nIl lavoratore padre ususfruisce degli stessi diritti, in base all'art. 40 del Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151, nei seguenti casi:\n" } ] }, { "id": 859, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Durante il periodo di sospensione dal lavoro senza retribuzione per arresti domiciliari maturano le ferie?" }, { "from": "gpt", "value": "Come precisato in diversi orientamenti applicativi dell'ARAN (esempio: RAL 1431) durante il periodo di sospensione del rapporto di lavoro il dipendente non matura ferie, per la mancanza del necessario presupposto della prestazione lavorativa effettivamente resa.\nSul necessario collegamento delle ferie al servizio effettivamente prestato si vedano le sentenze del Consiglio di Stato , Sez. III n. 1127/1988; e della Corte di Cassazione. n.6872 del 1988 e n.504 del 1985.\n\tSull\u2019impossibilit\u00e0 di maturare le ferie in caso di assenza non retribuita si veda la sentenza della Corte Cassazione 1315 del 1985.\n" } ] }, { "id": 860, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Che documentazione\u00a0si deve\u00a0presentare al datore di lavoro per l'assenza dovuta alla funzione di\u00a0scrutatore nelle consultazioni\u00a0elettorali o\u00a0referendarie?" }, { "from": "gpt", "value": "Il lavoratore \u00e8 tenuto ad informare preventivamente il datore di lavoro della partecipazione alle operazioni dell'Ufficio Elettorale di sezione, presentando copia della nomina alla funzione pervenuta dall'Ufficio Elettorale del Comune.\n\tIl\u00a0lavoratore, al rientro sul posto di lavoro dovr\u00e0 presentare, al datore di lavoro o chi per esso (ufficio personale, ecc.), idonea documentazione attestante i giorni di presenza al seggio, sottoscritta dal Presidente e recante il timbro della sezione elettorale.\n\tNello specifico per gli scrutatori: - Copia della nomina (o copia fotostatica);\u00a0- Dichiarazione, firmata e timbrata, a cura del presidente del seggio che attesta lo svolgimento delle funzioni e la presenza al seggio (meglio se corredata da orario iniziale e finale delle operazioni).\n\tSe lo scrutatore \u00e8 stato nominato dal presidente del seggio in sostituzione di uno scrutatore mancante, quindi sprovvisto di copia della nomina, e/o se la documentazione presentata risultasse insufficiente, il Servizio Elettorale del Comune, su richiesta dell'interessato, pu\u00f2 rilasciare successivamente apposita dichiarazione.\nPer approfondimenti:\u00a0Comune di Torino\u00a0\n" } ] }, { "id": 861, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Vorrei sapere in quali casi il convivente di una persona con handicap grave pu\u00f2 usufruire di un congedo\u00a0straordinario." }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 42, comma 5, del Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151 estende il diritto al congedo anche al coniuge convivente di soggetto con handicap in situazione di gravit\u00e0.\nL'INPS, con Circolare n. 159 del 15 novembre 2013 ha recepito la sentenza della Corte Costituzionale 203 del 3 luglio 2013 che ha esteso il diritto al congedo a parente o affine entro il terzo grado convivente con la persona in situazione di disabilit\u00e0 grave, in caso di mancanza, decesso o in presenza di patologie invalidanti degli altri soggetti individuati dalla norma, secondo il seguente ordine di priorit\u00e0:\n1. il coniuge convivente della persona disabile in situazione di gravit\u00e0; \u00a0\n2. il padre o la madre, anche adottivi o affidatari, della persona disabile in situazione di gravit\u00e0, in caso di mancanza, decesso o in presenza di patologie invalidanti del coniuge convivente; \u00a0\n3. uno dei figli conviventi della persona disabile in situazione di gravit\u00e0, nel caso in cui il coniuge convivente ed entrambi i genitori del disabile siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti; \u00a0\n4. uno dei fratelli o sorelle conviventi della persona disabile in situazione di gravit\u00e0 nel caso in cui il coniuge convivente, entrambi i genitori ed i figli conviventi del disabile siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti; \u00a0\n5. un parente o affine di terzo grado convivente della persona disabile in situazione di gravit\u00e0 nel caso in cui il coniuge convivente, entrambi i genitori, i figli conviventi e i fratelli o sorelle conviventi siano mancanti, deceduti o affetti da patologie invalidanti.\n" } ] }, { "id": 862, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come funziona il congedo per la formazione\u00a0per i lavoratori?" }, { "from": "gpt", "value": "La Legge 8 marzo 2000, n.\u00a053, art. 5 consente ai lavoratori di ottenere il \u201ccongedo per la formazione\u201d fino ad un massimo di 11 mesi (tutti insieme o frazionati) per acquisire un titolo di studio. La\u00a0richiesta pu\u00f2 essere presentata dai\u00a0dipendenti con 5 anni di anzianit\u00e0 di anzianit\u00e0 di servizio.\n\tDurante il congedo, si conserva il posto di lavoro ma non si percepisce lo stipendio. Tuttavia, pu\u00f2 essere ottenuto l\u2019anticipo della liquidazione maturata fino a quel momento, che viene corrisposto unitamente allo stipendio dell\u2019ultimo mese lavorativo prima dell\u2019inizio del congedo (art. 7).\n\tAi fini pensionistici si pu\u00f2 riscattare il periodo di congedo pagando i contributi relativi, oppure si pu\u00f2 restare al lavoro per il periodo corrispondente anche in deroga al limite di pensionamento obbligatorio (artt.\u00a05 e 8).\n\tIl datore di lavoro pu\u00f2 anche non concedere il congedo, oppure pu\u00f2 chiedere al lavoratore di ritardarlo per esigenze organizzative comprovate.\n\tNei contratti collettivi nazionali di lavoro sono stabilite le modalit\u00e0 di fruizione: le ipotesi di diniego\u00a0o di differimento che il datore di lavoro pu\u00f2 avanzare e i tempi per la richiesta. Ad esempio nel CCNL del Comparto Ministeri, la richiesta di congedo deve essere fatta con almeno un mese di preavviso rispetto alla data di inzio del percorso formativo (art. 14 CCNL integrativo 16.05.2001).\n" } ] }, { "id": 863, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa si intende per giusta causa nel licenziamento?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 1 della Legge 15 luglio 1966, n. 604,\u00a0che disciplina i licenziamenti individuali, non precisa il significato di giusta causa ma stabilisce solo\u00a0che\u00a0nel\u00a0 rapporto\u00a0 di\u00a0 lavoro\u00a0 a\u00a0 tempo indeterminato (pubblico o privato) il licenziamento del prestatore di lavoro pu\u00f2 avvenire solo\u00a0per giusta causa ai sensi dell'articolo 2119 del Codice civile o per giustificato motivo.\n\tL'art. 2119 del Codice Civile\u00a0a sua volta si limita a\u00a0definire genericamente come giusta causa di licenziamento quella che non consente la prosecuzione anche provvisoria del rapporto, vale a dire neppure il periodo di preavviso. Il secondo comma dell'articolo precisa, infine,\u00a0che non costituisce\u00a0giusta causa\u00a0di risoluzione del contratto il fallimento dell'imprenditore o la liquidazione coatta amministrativa\u00a0dell'azienda.\n" } ] }, { "id": 864, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il\u00a0lavoratore dipendente pu\u00f2 usufruire di permessi per lo svolgimento del mandato elettorale presso un ente locale?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 79 (Permessi e licenze) del Decreto Legislativo 18 agosto 2000,\u00a0n. 267\u00a0- Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali\u00a0- come modificato dall'art. 16 commi 21 e 29 del\u00a0Decreto Legge 13 agosto 2011, n. 138, convertito con modificazioni dalla Legge n. 148/2011\u00a0dispone che\u00a0i lavoratori dipendenti (pubblici e privati),\u00a0possano usufruire\u00a0dei seguenti permessi retribuiti per lo svolgimento del mandato elettorale:\n- i componenti dei consigli comunali, provinciali, metropolitani, delle comunit\u00e0 montane e delle unioni di comuni, nonch\u00e9 dei consigli circoscrizionali dei comuni con popolazione superiore a 500.000 abitanti, hanno diritto di assentarsi dal\u00a0 servizio per\u00a0 il\u00a0 tempo strettamente necessario per la partecipazione a ciascuna seduta\u00a0 dei rispettivi\u00a0 consigli e per il raggiungimento del luogo di suo svolgimento. In caso di seduta\u00a0svolta in orario serale, i lavoratori hanno diritto di non riprendere il lavoro prima delle ore 8 del giorno successivo e nel caso in cui i lavori si protraggano oltre la mezzanotte, hanno diritto di assentarsi dal servizio per l\u2019intera giornata successiva;\n- i componenti di giunte comunali, provinciali, metropolitane, delle comunit\u00e0 montane, nonch\u00e9 degli organi esecutivi dei consigli circoscrizionali, dei municipi, delle unioni di comuni e dei consorzi fra enti locali, ovvero facenti parte delle commissioni consiliari o circoscrizionali formalmente istituite nonch\u00e9 delle commissioni comunali previste per legge, ovvero membri delle conferenze dei capogruppo e degli organismi di pari opportunit\u00e0, previsti dagli statuti e dai regolamenti consiliari\u00a0hanno diritto a un\u00a0permesso retribuito per l\u2019effettiva durata della partecipazione alle riunioni degli organi di cui fanno parte (il diritto di assentarsi comprende il tempo per raggiungere il luogo della riunione e rientrare al posto di lavoro);\n- i componenti degli organi esecutivi dei comuni, delle province, delle citt\u00e0 metropolitane, delle unioni di comuni, delle comunit\u00e0 montane e dei consorzi fra enti locali, e i presidenti dei consigli comunali, provinciali e circoscrizionali, nonch\u00e9 i presidenti dei gruppi consiliari delle province e dei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti hanno il diritto, oltre ai permessi gi\u00e0 citati, di assentarsi per un massimo di 24 ore lavorative al mese, elevate a 48 ore per i sindaci, presidenti delle province, sindaci metropolitani, presidenti delle comunit\u00e0 montane, presidenti dei consigli provinciali e dei comuni con popolazione superiore a 30.000 abitanti.\n" } ] }, { "id": 865, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il lavoratore dipendente in caso di donazione di sangue\u00a0pu\u00f2 usufruire\u00a0di un permesso retribuito?" }, { "from": "gpt", "value": "La Legge 13 luglio 1967 n. 584 all'art 1 stabilisce che i donatori di sangue e di emocomponenti con rapporto di lavoro dipendente hanno diritto\u00a0ad astenersi dal lavoro per l'intera giornata\u00a0in cui effettuano la donazione, conservando la normale retribuzione per l'intera giornata lavorativa.\nIl Ministero del Lavoro e Previdenza sociale con Decreto ministeriale del 8 aprile 1968, Norme di attuazione della legge 13 luglio 1967, n. 584, per il riconoscimento al donatore di sangue del diritto ad una giornata di riposo e alla corresponsione della retribuzione, relativamente al computo delle ore di riposo ha precisato che la giornata di riposo riconosciuta ai donatori di sangue \u201cviene computata in 24 ore a partire dal momento in cui il lavoratore si \u00e8 assentato per l'operazione di prelievo del sangue\u201d.\n" } ] }, { "id": 866, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come\u00a0sono regolati i permessi dal lavoro in caso di assenza per\u00a0lo svolgimento\u00a0delle funzioni di scrutatore in un seggio elettorale?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto del\u00a0Presidente\u00a0della Repubblica 30 marzo 1957, n. 361,\u00a0all'art.119 comma 1,\u00a0stabilisce che in occasione di tutte le consultazioni elettorali disciplinate da leggi della Repubblica o delle Regioni, coloro che adempiono funzioni presso gli uffici elettorali, ivi compresi i rappresentanti dei candidati nei collegi uninominali e di lista o di gruppo di candidati nonch\u00e9, in occasione di referendum, i rappresentanti dei partiti o gruppi politici e dei promotori del referendum, hanno diritto ad assentarsi dal lavoro per tutto il periodo corrispondente alla durata delle relative operazioni. I giorni di assenza dal lavoro compresi nel periodo di cui al comma 1 sono considerati, a tutti gli effetti, giorni di attivit\u00e0 lavorativa. In\u00a0proposito,\u00a0l'art. 1\u00a0della Legge 29 gennaio 1992, n. 69 specifica\u00a0che i lavoratori di cui al comma 1 dello stesso art. 119 hanno diritto al pagamento di specifiche quote retributive, in aggiunta alla ordinaria retribuzione mensile, ovvero a riposi compensativi, per i giorni festivi o non lavorativi eventualmente compresi nel periodo di svolgimento delle operazioni elettorali.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 867, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il gestore di un'attivit\u00e0 di vendita di generi di monopolio (tabaccaio) in caso di impedimento temporaneo pu\u00f2 essere sostituito?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 27 del Decreto del Presidente della Repubblica\u00a014 ottobre 1958 n. 1074 (Regolamento di esecuzione della Legge 22 dicembre 1957, numero 1293, sulla organizzazione dei servizi di distribuzione e vendita dei generi di monopolio), prevede che in caso di assenza o di impedimento temporaneo, il gestore sia sostituito dall'impiegato all'uopo autorizzato dall'Ispettorato compartimentale dei Monopoli, su designazione dello stesso gestore. E\u2019 la figura che nell'ambito delle attivit\u00e0 di commercio\u00a0\u00e8\u00a0comunemente indicata come \u201cpreposto\u201d.\u00a0In genere al preposto si richiedono gli stessi requisiti morali e professionali richiesti\u00a0al titolare per l'esercizio dell'attivit\u00e0, tuttavia \u00e8 possibile che le specifiche disposizioni in caso di sostituzione momentanea possano prevedere l\u2019individuazione di un soggetto privo dei requisiti professionali prescritti. In genere si intende per sostituzione momentanea quella non superiore complessivamente a quaranta giorni, anche non consecutivi, in ciascun anno solare.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 868, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In cosa consisono i voucher o finanziamenti per la formazione continua dei lavoratori?" }, { "from": "gpt", "value": "I voucher sono buoni formativi/finanziamenti che un cittadino pu\u00f2 spendere per accedere ad interventi formativi scelti autonomamente in base a proprie esigenze e prospettive professionali. L\u2019amministrazione pubblica, in genere, indica all'interno di un avviso pubblico i requisiti necessari per inoltrare la richiesta. Ogni richiesta di finanziamento tramite voucher \u00e8 soggetta alla valutazione formale dei requisiti e alla valutazione di merito.\n\tLa sperimentazione dei voucher \u00e8 stata introdotta, a partire dal 1998, in alcune Regioni italiane e si \u00e8 successivamente diffusa in altre regioni fino a coprire la quasi totalit\u00e0 del territorio nazionale.\n\tIl dispositivo \u00e8 finalizzato a sostenere la realizzazione di progetti formativi presentati dai singoli lavoratori per dare risposta ad esigenze di aggiornamento e ampliamento di conoscenze e competenze professionali avvertite a livello individuale.\n\tIl principale strumento finanziario a sostegno dei voucher \u00e8 costituito dalla legge 236/93 (di conversione del Decreto Legge 20 maggio 1993 n. 148).\n\tIndipendentemente dalla fonte finanziaria, il valore economico assegnato al voucher varia da un minimo di 500 Euro a un massimo di 5.000 Euro.\n\tIl voucher non pu\u00f2 essere ottenuto in qualsiasi momento ma periodicamente: in genere una volta l\u2019anno, la Regione o le Province emanano un Avviso pubblico per raccogliere le domande dei lavoratori. Quindi, \u00e8 necessario tenere d\u2019occhio le iniziative della Provincia di residenza e della Regione. Si possono scegliere sia le iniziative di formazione che riguardano il proprio lavoro attuale sia quelle che consentono di migliorare la propria posizione o di cambiare lavoro. I corsi scelti individualmente vanno seguiti fuori dall\u2019orario di lavoro oppure usufruendo, nei casi previsti, delle 150 ore di permesso per studio.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 869, "conversations": [ { "from": "human", "value": "I cittadini interessati da un procedimento amministrativo possono esercitare i propri diritti nei confronti della Pubblica Amministrazione utilizzando modalit\u00e0 telematiche?" }, { "from": "gpt", "value": "La normativa generale in tema di procedimento amministrativo (Legge 7 agosto 1990, n. 241) riconosce ai destinatari del provvedimento finale, ed a quanti possano subire un pregiudizio dal provvedimento stesso, il diritto di partecipazione al procedimento amministrativo, riconoscendo a questi soggetti il potere di:\n" } ] }, { "id": 870, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali canali sono a disposizione del cittadino che vuole attivare una casella di posta elettronica certificata?" }, { "from": "gpt", "value": "Il\u00a0cittadino pu\u00f2 dotarsi di una propria casella di PEC in due modalit\u00e0 differenti:\n" } ] }, { "id": 871, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono gli obblighi di legge in capo alle amministrazioni pubbliche rispetto all\u2019istituzione di una casella di posta elettronica certificata?" }, { "from": "gpt", "value": "Tutte le amministrazioni pubbliche sono tenute ad istituire una casella di posta certificata per ciascun registro di protocollo e darne comunicazione all\u2019Agenzia per l\u2019Italia Digitale per la successiva pubblicazione sull\u2019Indice degli Indirizzi della Pubblica Amministrazione e dei Gestori di Pubblici Servizi cos\u00ec come indicato dagli artt. 47 (comma 3) e 57-bis del DECRETO LEGISLATIVO 7 marzo 2005, n. 82 - Codice dell'amministrazione digitale e dall'art. 13, comma1 lett. d) del DECRETO LEGISLATIVO 14 marzo 2013, n. 33 - Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicit\u00e0 trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni.\nL\u2019inserimento in questo elenco assicura la pubblicit\u00e0 dei riferimenti telematici delle PA e dei gestori dei pubblici servizi da utilizzare per le comunicazioni, per lo scambio di informazioni e per l'invio di documenti a tutti gli effetti di legge tra le pubbliche amministrazioni, i gestori di pubblici servizi ed i privati.\n" } ] }, { "id": 872, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono gli obblighi informativi in capo alle pubbliche amministrazioni rispetto ai procedimenti di propria competenza?\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019obbligo per le Pubbliche amministrazioni di pubblicare, nei propri siti istituzionali, informazioni relative ai procedimenti amministrativi di propria competenza (gi\u00e0 disciplinato dal Codice dell'Amministrazione Digitale, DECRETO LEGISLATIVO 7 marzo 2005, n. 82) ha trovato una nuova e pi\u00f9 puntuale definizione ad opera dell\u2019art. 35 del DECRETO LEGISLATIVO 14 marzo 2013, n. 33.\u00a0\nIn tale prospettiva le PA,\u00a0 devono pubblicare nei propri siti istituzionali le seguenti informazioni, modellate sulla base della specifica competenza e tipologia di procedimento:\n" } ] }, { "id": 873, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa significano le sigle DOC, IGP, DOP, STG su alcuni prodotti agro-alimentari italiani?" }, { "from": "gpt", "value": "Le sigle DOP, DOC, IGT e SGT sono state istituite al fine di tutelare e fornire garanzia sulla provenienza controllata e\u00a0sulla qualit\u00e0 dei prodotti agro-alimentari italiani. \nNel particolare, la sigla DOP (Denominazione di Origine Protetta) estende\u00a0la tutela del marchio nazionale DOC (Denominazione di Origine Controllata) a tutto il territorio europeo. Il marchio designa un prodotto originario di una regione le cui qualit\u00e0 e caratteristiche siano essenzialmente dovute all'ambiente geografico. Tutti i processi di produzione,\u00a0trasformazione ed elaborazione del prodotto devono avvenire nell'area delimitata. \nLa sigla IGP (Indicazione Geografica Protetta) introduce un\u00a0livello di tutela qualitativa che tiene conto dello sviluppo industriale del settore, dando pi\u00f9 peso alle tecniche di produzione rispetto al vincolo territoriale. \nLa sigla STG (Specialit\u00e0 tradizionali garantite) fornisce garanzie sulla qualit\u00e0 di determinati prodotti alimentari, prodotti secondo metodi di produzione e lavorazione tradizionali di una determinata regione geografica, dai quali dipende la loro specificit\u00e0. \nIn Italia, l'Autorit\u00e0 di riferimento che esercita il controllo e che determina gli standard di qualit\u00e0 dei prodotti agro-alimentari \u00e8 il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.\n" } ] }, { "id": 874, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Con un visto di lunga durata \u00e8 possibile circolare nello spazio Schenghen?" }, { "from": "gpt", "value": "Si. Il regolamento (UE) n. 265 del 25 marzo 2010 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea il 31 marzo 2010, entrato in vigore in tutta Europa il 5 aprile 2010, ha modificato sostanzialmente la convenzione di applicazione dell'accordo Schengen, per quanto riguarda la circolazione dei titolari di visto per soggiorni di lunga durata.\nLa normativa in questione prevede in particolare che i visti per soggiorni di lunga durata dovranno essere tutti uguali, quindi avranno la stessa efficacia del permesso di soggiorno per quanto riguarda la libera circolazione, con la possibilit\u00e0 di viaggiare liberamente per tre mesi ogni semestre in tutti i Paesi dell'area Schengen.\nQuesto significa che anche quei cittadini extracomunitari in attesa di permesso di soggiorno potranno utilizzare il loro visto nazionale di lunga durata come un permesso di soggiorno per motivi di lavoro, studio o ricongiungimenti familiari. La norma, quindi, consente agli stranieri di poter fare i turisti per tutta l'Europa, mentre sono in attesa del permesso di soggiorno, senza aspettare il rilascio come era previsto precedentemente. Con questa procedura si pu\u00f2 far ritorno nel Paese di origine attraversando qualsiasi frontiera Schengen.\u00a0\nI visti per soggiorni di lunga durata hanno validit\u00e0 non superiore a un anno e qualora lo Stato membro autorizzi uno straniero a soggiornare sul suo territorio per un periodo superiore a un anno, il visto per soggiorni di lunga durata \u00e8 sostituito prima della scadenza della sua validit\u00e0 con un titolo di soggiorno.\u00a0\nPer approfondimenti:\u00a0Commissione Europea; Polizia di Stato.\n" } ] }, { "id": 875, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qual \u00e8 il saldo massimo consentito\u00a0dalla legge per un libretto di deposito al portatore?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019articolo 12, comma 1, del Decreto Legge 6 dicembre 2011, n. 201, \"Disposizioni urgenti per la crescita, l'equit\u00e0 e il consolidamento dei conti pubblici\", convertito con modificazioni dalla Legge 22 dicembre 2011, n. 214,\u00a0modificando l\u2019articolo 49 del Decreto Legislativo 21 novembre 2007, n. 231, stabilisce che a decorrere dal 6 dicembre 2011 il saldo dei libretti di deposito al portatore non pu\u00f2 essere pari o superiore a 1.000,00 euro. Entro il 31 marzo 2012 i libretti al portatore, bancari e postali, di importo pari o superiore a 1.000,00 euro devono quindi essere estinti ovvero ridotti entro il nuovo limite.\nNell\u2019ipotesi di violazione dei limiti sopra indicati il possessore del libretto incorrer\u00e0 nella sanzione amministrativa pecuniaria variabile dal 10% al 20% del saldo, con un minimo non inferiore a 3.000,00 euro, nel caso in cui esso\u00a0sia compreso tra 1.000,00 e 50.000,00 euro; dal 15% al 30% del saldo, nel caso in cui esso sia superiore ai 50.000,00 euro.\n" } ] }, { "id": 876, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qual'\u00e8 la procedura\u00a0per richiedere la\u00a0licenza di pesca per acque interne?" }, { "from": "gpt", "value": "Mentre per la pesca marina non c'\u00e8 bisogno di una licenza, fatte salve le limitazioni per periodi di pesca per una specie, misure minime, considerazioni nautiche ecc..., per la pesca in acque interne occorre munirsi della licenza di pesca, che \u00e8,\u00a0al pari della\u00a0licenza di guida, un documento personale, rinnovabile, che non pu\u00f2 essere\u00a0prestato ad altri e che il pescatore deve avere sempre con s\u00e8 se non\u00a0vuole incorrere\u00a0in\u00a0sanzioni.\nCiascun comune o territorio, quando non la provincia o la regione o lo stato, pu\u00f2 vincolare certi tratti di fiume, certi torrenti, certi canali, certi tratti di lago ecc., a speciali norme, che rendono quel particolare tratto, specchio ecc. \"riserva di pesca\". Ne esistono di molti tipi e quasi sempre per pescare in una di queste \"riserva\" occorre avere un permesso che va aggiunto alla licenza di pesca - pu\u00f2 essere un tesserino annuale, o per periodi pi\u00f9 brevi, talora vengono anche rilasciati permessi giornalieri.\n\tIn generale, per non incorrere in errori, si pu\u00f2 chiedere al proprio commerciante di fiducia (di pesca amatoriale o sportiva) di curare tutta la procedura per la richiesta della licenza. Per informazioni sulla licenza di pesca e per informazioni, soprattutto, su eventuali\u00a0permessi aggiuntivi per particolari \"riserve\" sull'attivit\u00e0 di pesca\u00a0in particolari territori, occorrer\u00e0 rivolgersi all'autorit\u00e0 competente. Di norma, la Regione delibera gli indirizzi normativi ed individua le aree \"a riserva\", mentre\u00a0per\u00a0il rilascio della licenza\u00a0e per i permessi aggiuntivi competente \u00e8\u00a0la Provincia o il Comune.\nLe licenze di pesca nelle acque interne si distinguono in:\n" } ] }, { "id": 877, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Che novit\u00e0 ha introdotto la riforma Fornero relativamente al\u00a0licenziamento per giustificato motivo oggettivo?" }, { "from": "gpt", "value": "La Legge 28 giugno 2012, n. 92, modificando l'articolo 7 della legge 15 luglio 1966, n. 604, stabilisce che dal 18 luglio 2012 i datori di lavoro, aventi i requisiti dimensionali di cui all\u2019articolo 18, della Legge 20 maggio 1970, n.\u00a0300 (pi\u00f9 di 15 dipendenti o 5 in caso di impresa\u00a0agricola), prima di procedere al licenziamento per giustificato motivo oggettivo dovranno avviare una procedura conciliativa dinanzi alla Commissione provinciale di conciliazione, presso la Direzione Territoriale del Lavoro\u00a0del luogo dove il lavoratore presta la sua opera, e avvisare il lavoratore. Nella comunicazione per avviare la procedura conciliativa, il datore di lavoro deve dichiarare l\u2019intenzione di procedere al licenziamento per motivo oggettivo e indicare i motivi del licenziamento medesimo nonch\u00e9 le eventuali misure di assistenza alla ricollocazione del lavoratore interessato.\n" } ] }, { "id": 878, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In alcuni periodi la circolazione dei\u00a0mezzi pesanti\u00a0\u00e8 vietata? Quali sono i giorni interdetti?" }, { "from": "gpt", "value": "Le informazioni relative\u00a0alle limitazioni alla circolazione stradale fuori dal centro abitato e il calendario per l'anno in corso (2014) sono stabilite dal Decreto del Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture n. 443 dell'11.12.2013\n\u00a0\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 879, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i casi in cui le dichiarazioni sostitutive non sono ammesse?" }, { "from": "gpt", "value": "\u00a0\n" } ] }, { "id": 880, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le sanzioni previste per il superamento dei limiti di velocit\u00e0 su strade e autostrade?" }, { "from": "gpt", "value": "Le sanzioni in sintesi (dall'art. 142 del \"Nuovo Codice della Strada\", Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285):\n" } ] }, { "id": 881, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quale procedura si deve seguire per far liquidare dall'Inps le spettanze imputate ad un\u00a0conto aperto presso il fondo Ina?" }, { "from": "gpt", "value": "La domanda di richiesta della liquidazione del conto individuale deve essere presentata presso la Sede dell'Inps territorialmente competente e redatta sull'apposito modulo (allegato 1), sottoscritto dal richiedente, completo di uno o pi\u00f9 modelli (allegato 2) compilati e sottoscritti dall\u2019azienda o dalle aziende che hanno versato i contributi previsti sul conto individuale. Le domande, complete di tutti i dati, devono essere inoltrate alla Direzione Centrale delle Prestazioni con cadenza mensile, secondo l\u2019ordine cronologico di presentazione. La liquidazione delle prestazioni in argomento verr\u00e0 effettuata presso la medesima Direzione Centrale. Ai soggetti gi\u00e0 titolari di pensione erogata dall\u2019Istituto, l\u2019importo verr\u00e0 erogato insieme alla mensilit\u00e0 di pensione. A coloro che non sono pensionati, ovvero sono titolari di una pensione non erogata dall\u2019Istituto, il pagamento della prestazione verr\u00e0 effettuato dalla Sede Provinciale Inps competente (che potr\u00e0 comunque ripartire, se lo riterr\u00e0 opportuno, i pagamenti tra le strutture subprovinciali), sulla base del domicilio dell\u2019interessato. Al riguardo, ciascuna Sede provinciale\u00a0 ricever\u00e0 un file excel completo di Cognome, Nome, Data di nascita e Codice Fiscale dell\u2019interessato, nonch\u00e9 dei dati relativi alla liquidazione (importo lordo, aliquota Irpef, importo netto) e imputer\u00e0 all\u2019atto dell\u2019erogazione della prestazione i conti istituiti con il messaggio della Direzione Centrale Finanza Contabilit\u00e0 e Bilancio n. 40920 del 15 dicembre 2005 (INPS - Circolare numero 45 del 16-3-2006 ).\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 882, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come si calcola l\u2019imposta sostitutiva in base alla cedolare secca\u00a0?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019importo della nuova imposta (\u201ccedolare secca\u201d) si calcola applicando un\u2019aliquota del 21% sul canone di locazione annuo stabilito dalle parti.\nE\u2019 stata introdotta, inoltre, un\u2019aliquota ridotta per i contratti di locazione a canone concordato relativi ad abitazioni ubicate:\n" } ] }, { "id": 883, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per quali immobili posso applicare l'opzione della cedolare secca?" }, { "from": "gpt", "value": "Requisiti degli immobili per esercitare l'opzione\n" } ] }, { "id": 884, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In cosa costiste la cedolare secca?" }, { "from": "gpt", "value": "La \u201ccedolare secca\u201d \u00e8 un regime facoltativo, che si sostanzia nel pagamento di un\u2019imposta (del 21% o del 15%, a seconda del tipo di contratto) sostitutiva dell\u2019Irpef e delle addizionali (per la parte derivante dal reddito dell\u2019immobile). In pi\u00f9, per i contratti sotto cedolare secca non andranno pagate l\u2019imposta di registro e l\u2019imposta di bollo, ordinariamente dovute per registrazioni, risoluzioni e proroghe dei contratti di locazione. La cedolare secca non sostituisce l\u2019imposta di registro per la cessione del contratto di locazione.\n\tLa scelta per la cedolare secca implica la rinuncia alla facolt\u00e0 di chiedere, per tutta la durata dell\u2019opzione, l\u2019aggiornamento del canone di locazione, anche se \u00e8 previsto nel contratto, inclusa la variazione accertata dall\u2019Istat dell\u2019indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati dell\u2019anno precedente.\nPossono optare per il regime della cedolare secca le persone fisiche titolari del diritto di propriet\u00e0 o del diritto reale di godimento (per esempio, usufrutto), che non locano l\u2019immobile nell\u2019esercizio di attivit\u00e0 di impresa o di arti e professioni.\nPer maggiori approfondimenti consultare la sezione dedicata del sito dell'Agenzia delle Entrate\n\u00a0\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 885, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quale documentazione occorre presentare\u00a0all'Agenzia delle Entrate per la registrazione in ufficio del contratto di locazione?\n\t\u00a0\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "La registrazione cartacea di un contratto di locazione pu\u00f2 essere effettuata presso qualsiasi ufficio dell\u2019Agenzia delle Entrate (non necessariamente, quindi, presso l\u2019ufficio competente in relazione al proprio domicilio fiscale).\nPer la registrazione \u00e8 necessario portare la seguente documentazione:\n" } ] }, { "id": 886, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quale organismo pu\u00f2 aiutare chi\u00a0\u00e8 vittima di una discriminazione?" }, { "from": "gpt", "value": "Le vittime di una discriminazione possono rivolgersi ai tribunali del proprio Paese e far valere il diritto nazionale. \u00c8 possibile contattare gli organismi nazionali per la parit\u00e0 e contro le discriminazioni.\u00a0In Italia l'organismo preposto a ci\u00f2 \u00e8 l'Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali del Ministero per le Pari opportunit\u00e0 (numero verde 800 90 10 10). L'Ufficio offre\u00a0assistenza per un'azione legale o per altre procedure amministrative previste dal diritto nazionale.\nDeve essere chiarito che la discriminazione fondata sulla razza va distinta da quella fondata sulla nazionalit\u00e0, la quale ai sensi del diritto comunitario \u00e8 una questione a parte, disciplinata da altre norme.\n" } ] }, { "id": 887, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A chi\u00a0si segnala un caso di frode a livello europeo?" }, { "from": "gpt", "value": "L'Ufficio europeo per la lotta antifrode (OLAF) tutela gli interessi finanziari della Comunit\u00e0.\n\tOLAF \u00e8 uno\u00a0strumento giuridico d'indagine amministrativa di cui si \u00e8 dotata l'Unione europea, tramite la Commissione, per garantire una migliore tutela degli interessi comunitari e il rispetto del diritto contro gli attacchi della criminalit\u00e0 organizzata e dei frodatori. L'OLAF realizza una politica di stretta collaborazione con tutti gli organi competenti e con i cittadini.\nIn tale quadro, l'OLAF cerca anche la collaborazione delle istituzioni e di tutti i funzionari europei che hanno l'obbligo di comunicare all'Ufficio qualsiasi informazione relativa ad eventuali casi di frode o di corruzione o a qualsiasi altra attivit\u00e0 illegale di cui sono venuti a conoscenza.\nL'Ufficio inoltre esorta tutti i cittadini europei e qualsiasi altra persona che sia venuta a conoscenza di casi di frode a danno del bilancio comunitario a segnalarli attraverso varie modalit\u00e0 di contatto disponibili sul sito dell'OLAF.\n" } ] }, { "id": 888, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le tutele previste dall\u2019ordinamento in materia di abbandono del minore?" }, { "from": "gpt", "value": "Ai\u00a0fini della\u00a0tutela dell'integrit\u00e0 del minore, messa in pericolo da situazioni di carenza di cure e vigilanza, essenziali al bambino, l'ordinamento sanziona penalmente chiunque abbandoni il minore di 14 anni ovvero abbandoni all'estero un cittadino italiano minore di anni 18 (art. 591\u00a0del codice penale), nonch\u00e9 chi ometta di dare immediato avviso all'Autorit\u00e0 del ritrovamento di un fanciullo minore di 10 anni abbandonato.\nPer la sussistenza del reato \u00e8 necessario e sufficiente uno stato anche potenziale di pericolo per la vita o l'incolumit\u00e0 del minore. Soggetto attivo del reato di cui all\u2019art. 591\u00a0del\u00a0c.p. \u00e8 chiunque abbandona e specificamente deve\u00a0trovarsi in\u00a0una relazione concreta di fatto e di diritto con il soggetto abbandonato\u00a0da cui scaturisca uno specifico obbligo di protezione. Quando l'abbandono \u00e8 compiuto dal genitore o dal tutore o dall\u2019adottante le pene sono aumentate.\nL'abbandono si realizza attraverso una condotta commissiva o omissiva che lasci il minore in bal\u00eca di se stesso, e l'evento pu\u00f2 realizzarsi sia quando il soggetto passivo resti del tutto solo, sia se lo si lasci in affidamento a chi non\u00a0\u00e8 in grado di\u00a0custodire e curare adeguatamente il minore sottraendolo a situazioni di pericolo. L'elemento soggettivo del reato consiste nella volont\u00e0 cosciente e libera di abbandonare il minore sia pure temporaneamente.\n" } ] }, { "id": 889, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le tutele previste dall\u2019ordinamento in materia di affidamento illecito del figlio?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art.71 della Legge 4 maggio 1983, n.184 prevede una specifica ipotesi delittuosa per chiunque, in violazione della legge sull\u2019adozione, affida a terzi con carattere di definitivit\u00e0 un minore ovvero lo avvia all'estero perch\u00e9 sia definitivamente affidato. La pena della reclusione da uno a tre anni \u00e8 aumentata della met\u00e0 se il fatto \u00e8 commesso dal tutore, dall'affidatario o da pubblico ufficiale o incaricato di pubblico servizio o da esercenti la professione sanitaria o forense.\nChi accoglie i minori in illecito affidamento con carattere di definitivit\u00e0 non concorre nel reato compiuto dall'affidante, ma risponde del reato a titolo autonomo solo qualora abbia ottenuto l'affidamento promettendo denaro o altra utilit\u00e0 a terzi.\nLa norma \u00e8 funzionale a contrastare l'illecito mercato di bambini a scopo adottivo: l'elemento costitutivo del reato \u00e8 infatti la violazione della disciplina dell'adozione.\n" } ] }, { "id": 890, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In che modo pu\u00f2 essere presentata validamente una richiesta alla PA in via telematica?" }, { "from": "gpt", "value": "In base all\u2019art. 65 del Codice dell\u2019Amministrazione Digitale, Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 (CAD) le istanze e le dichiarazioni presentate alle pubbliche amministrazioni e ai gestori di servizi pubblici in via telematica sono valide quando ricorre almeno uno dei seguenti presupposti:\n" } ] }, { "id": 891, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qual \u00e8 il rapporto tra firma digitale e PEC? Fino a che punto la certezza sulla provenienza della richiesta pu\u00f2 sostituire la firma digitale?" }, { "from": "gpt", "value": "La posta elettronica certificata e la firma digitale sono due strumenti che assolvono funzioni differenti. La posta certificata costituisce un veicolo qualificato per il trasposto di documenti e istanze con una funzione sostanzialmente analoga a quella svolta, nel mondo reale, dalla Raccomandata A/r.\nLa firma digitale, invece, \u00e8 uno strumento informatico che permette di attribuire la paternit\u00e0 giuridica all\u2019autore del documento.\nIn alcuni casi, per\u00f2, l\u2019ordinamento prevede, a determinate condizioni,\u00a0un certo grado di \u201csostituibilit\u00e0\u201d tra i due strumenti.\nIn particolare, l\u2019invio di istanze e dichiarazioni ad un\u2019amministrazione attraverso la PEC \u00e8 da considerarsi valido, a tutti gli effetti di legge, anche in assenza di firma digitale (e di altri strumenti di identificazione, es. copia del documenti di identit\u00e0), quando \u2013 come previsto dall'art. 65 comma 1 lettera c-bis) del Codice dell'amministrazione digitale, DECRETO LEGISLATIVO 7 marzo 2005, n. 82 (CAD) \u2013 le relative credenziali di accesso siano state rilasciate, previa identificazione del titolare, e ci\u00f2 sia attestato dal gestore del sistema nel messaggio o in un suo allegato. La norma fa riferimento alla PEC gratuita per il cittadino (circuito postacerificat@) e alle caselle PEC conformi al Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 settembre 2012. L\u2019art. 61 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 22 febbraio 2013 ha precisato che l\u2019utilizzo di questi strumenti, effettuato richiedendo la ricevuta completa, sostituisce la firma elettronica avanzata nei confronti della pubblica amministrazione.\n\t\u00a0\nInoltre, il CAD fa salva la possibilit\u00e0 per il Ministro per la Pubblica Amministrazione e l\u2019Innovazione e del Ministro per la Semplificazione Normativa, di individuare mediante apposito decreto, i casi in cui sar\u00e0 richiesta comunque la sottoscrizione di un documento mediante firma digitale (art. 65, comma 1- bis).\nLa normativa sulla PEC \u00e8 consultabile sul sito dell'Agenzia per l'Italia Digitale\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 892, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono valide le richieste presentate attraverso i sistemi di autenticazione con login e password presenti sui portali di molte amministrazioni pubbliche?" }, { "from": "gpt", "value": "Si. Le pubbliche amministrazioni, in base all\u2019art. 64 del Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82, Codice dell\u2019Amministrazione Digitale (CAD), possono consentire l'accesso ai propri servizi in rete anche con strumenti diversi dalla carta d'identit\u00e0 elettronica e dalla carta nazionale dei servizi, quando questi strumenti consentono l'individuazione del soggetto che richiede il servizio.\nPer garantire l\u2019identificazione, i sistemi predisposti dalle Pubbliche amministrazioni prevedono, di norma, un accesso (log-in) basato su credenziali di accesso di tipo alfanumerico (id e password, codice utente, ecc.) note al solo titolare.\nA differenza della carta d'identit\u00e0 elettronica e dalla carta nazionale dei servizi, le credenziali d\u2019accesso sono utilizzabili solamente sui portali dell\u2019amministrazione che le hanno rilasciate.\nInoltre, l\u2019art. 65 del D.Lgs. 82/2005\u00a0(CAD), include questi sistemi tra le modalit\u00e0 valide di invio di comunicazioni, richieste, istanze e documenti alla pubblica amministrazione. Si ricorda che, per la validit\u00e0 della richiesta, \u00e8 comunque necessario che gli strumenti predisposti dalle amministrazioni consentano l'individuazione univoca del soggetto che presenta l\u2019istanza.\n" } ] }, { "id": 893, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono previste delle maggiorazioni contributive per lavoratori disabili con invalidit\u00e0 pari o superiore all'80%?" }, { "from": "gpt", "value": "A decorrere dal 1\u00b0 gennaio 2002 ai lavoratori sordomuti e invalidi (per qualsiasi causa) ai quali \u00e8 stata riconosciuta una invalidit\u00e0 superiore al 74% o rientrante nelle prime quattro categorie delle pensioni di guerra, \u00e8 riconosciuto per ogni anno di servizio effettivamente svolto presso pubbliche amministrazioni o aziende private o cooperative, il beneficio della maggiorazione di 2 mesi di contribuzione figurativa utile solo per il diritto alla pensione e per l'anzianit\u00e0 contributiva, fino a un massimo di 5 anni di contribuzione (Legge 388/2000, art. 80, c. 3).\n\tIl beneficio viene concesso, solo su domanda, al momento della liquidazione della pensione o del supplemento.\n" } ] }, { "id": 894, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dalla canna fumaria di una pizzeria posta nei pressi di un'abitazione vengono emessi abbondanti fumi, cattivo odore e rumore, provocando notevoli disagi. Per un problema di mal funzionamento della canna fumaria,\u00a0a chi ci si puo' rivolgere per un'opportuna segnalazione?" }, { "from": "gpt", "value": "La segnalazione va fatta all'Azienda Sanitaria Locale (ASL) di riferimento che provveder\u00e0 a valutare il corretto funzionamento della canna fumaria. Successivamente, l'ASL trasmetter\u00e0 i risultati delle verifiche al Sindaco, il quale, nel caso in cui venga riscontrato un cattivo funzionamento, ha facolt\u00e0 di obbligare l'esercizio commerciale\u00a0 a far cessare le immissioni, pena la sospensione o addirittura la revoca della licenza. Inoltre, ulteriore autorit\u00e0 competente \u00e8 l'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente -\u00a0ARPA - della propria regione, ora facente capo all' Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale - ISPRA, che esercita attivit\u00e0 di monitoraggio, prevenzione e controllo orientate a tutelare la qualit\u00e0 del territorio e favorire il superamento di criticit\u00e0 ambientali.\n" } ] }, { "id": 895, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In merito alle malattie andrologiche quale materiale scientifico\u00a0\u00e8\u00a0stato divulgato\u00a0dal Ministero della Salute?\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "\u00a0\nIl Ministero della Salute nel 2012,\u00a0per una miglior gestione delle principali patologie andrologiche, ha reputato necessario delineare alcuni\u00a0percorsi.\nE'\u00a0stata appena pubblicata\u00a0la monografia\u00a0dei\u00a0\u00a0\"Criteri di appropriatezza strutturale, tecnologica e clinica nella prevenzione, diagnosi e cura delle patologie andrologiche\"\u00a0la quale\u00a0\u00e8 parte dei Quaderni del Ministero della Salute di serie bimestrale.\nLeggendo la\u00a0monografia \u00e8 possibile avere una chiara panoramica dell'andrologia\u00a0ovvero del\u00a0ramo della scienza medica che si occupa delle malattie dell'apparato sessuale maschile, di patologie\u00a0importati quali l\u2019infertilit\u00e0, dell\u2019ipogonadismo, della sindrome di Klinefelter e di Kallmann, dei tumori testicolari\u00a0e disturbi della sessualit\u00e0.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 896, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In Europa quale\u00a0ente\u00a0\u00e8 impegnato sul controllo e\u00a0rischio\u00a0delle malattie infettive?" }, { "from": "gpt", "value": "In Europa\u00a0\u00e8 stato\u00a0istituito, con il Regolamento n. 851/2004 del Parlamento europeo,\u00a0l'European Centre of Disease Prevention and Control per\u00a0individuare, valutare ed\u00a0informare su minacce attuali o emergenti provocate da malattie infettive.\nL'ECDC\u00a0 lavora in partnership con enti, che si occupano di sanit\u00e0, a livello centrale.\nNell'ambito della sua missione deve valutare e diffondere dati scientifici, fornire pareri scientifici, fornire tempestive informazioni alla Commissione, gli Stati membri, alle agenzie comunitarie e alle organizzazioni internazionali operanti nel settore della sanit\u00e0 pubblica.\n" } ] }, { "id": 897, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cos'\u00e8 una malattia infettiva e come si trasmette?" }, { "from": "gpt", "value": "Una malattia infettiva \u00e8 una patologia causata da agenti microbici\u00a0che, per sopravvivere e moltiplicarsi nell\u2019organismo estraneo, hanno bisogno di sfruttare alcune funzioni vitali dell\u2019ospite.\nQuando il corpo umano\u00a0viene a contatto con un germe si difende grazie alla cute, alle mucose e al sistema immunitario.\nPer contrarre una malattia infettiva\u00a0la persona\u00a0deve essere esposta all'agente patogeno\u00a0e/o trovarsi in uno stato di suscettibilit\u00e0.\nIl rischio di contagio per contatto si elimina riducendo l\u2019esposizione dell\u2019organismo al germe, mentre la riduzione della suscettibilit\u00e0 pu\u00f2\u00a0avvenire attraverso la vaccinazione o la profilassi.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 898, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove si possono trovare informazioni sulla meningite?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Ministero\u00a0della Salute sul suo sito,\u00a0alla sezione malattie infettive e vaccinazioni, fornisce informazioni generali sulla meningite ed\u00a0alcune\u00a0FAQ\u00a0 sull'argomento.\nInoltre, il portale dell'epidemiologia per la sanit\u00e0 pubblica dell'Istituto Superiore della Sanit\u00e0,\u00a0contiene diverse pagine dedicate alla meningite\u00a0ed \u00e8 di facile consultazione.\u00a0\n" } ] }, { "id": 899, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le\u00a0malattie rare che danno diritto a prestazioni erogate in esenzione?" }, { "from": "gpt", "value": "Le prestazioni specialistiche, diagnostiche\u00a0e terapeutiche erogate in esenzione\u00a0ed altre informazioni\u00a0relative alle malattie rare sono visionabili sul sito del\u00a0Ministero della Salute, sezione malattie rare, nella fattispecie\u00a0si pone in evidenza\u00a0anche\u00a0l'elenco\u00a0\u00a0ed i\u00a0relativi codici di esenzione.\u00a0\n" } ] }, { "id": 900, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A chi\u00a0rivolgersi se nonostante\u00a0regolare richiesta di cancellazione da alcune newsletter\u00a0queste continuano ad arrivare?" }, { "from": "gpt", "value": "Il diritto alla cancellazione dei propri dati personali da altri detenuti e trattati - nel caso di specie una newsletter - rientra nelle previsioni di cui all'art.7 del Decreto Legislativo 30 giugno 2003 n. 196 \"Codice in materia di protezione dei dati personali. Per ottenere la cancellazione dei propri dati personali si deve formulare apposita richiesta rivolta al titolare o al responsabile del trattamento.\nE' possibile - ma non obbligatorio - utilizzare a tal fine l'apposita modulistica reperibile sul sito del Garante per la protezione dei dati personali:\u00a0ai sensi dell'art.8 del Decreto Legislativo 30 giugno 2003 n. 196 i diritti di cui all'articolo 7 sono esercitati con richiesta rivolta senza formalit\u00e0 al titolare o al responsabile, anche per il tramite di un incaricato, a cui \u00e8 fornito idoneo riscontro senza ritardo.\u00a0\nSi specifica che comunque - ai sensi dell'art.9 del\u00a0D. Lgs. 196/2003\u00a0- la\u00a0 richiesta rivolta al titolare o al responsabile pu\u00f2 essere trasmessa anche mediante lettera raccomandata, fax o posta elettronica, ed in taluni casi anche oralmente. In ambito di tutele predisposte in materia di violazione del Decreto Legislativo 30 giugno 2003 n. 196, soccorre l'art. 141 dello suddetto codice.\nPer approfondimenti: Garante per la protezione dei dati personali\n" } ] }, { "id": 901, "conversations": [ { "from": "human", "value": "\u00c8 prevista qualche sanzione per l\u2019impresa che non comunica al Registro delle Imprese il proprio indirizzo PEC?" }, { "from": "gpt", "value": "Le imprese, individuali o in forma societaria, che presentano la domanda per l\u2019iscrizione al registro delle imprese o all\u2019albo delle imprese artigiane, sono tenute ad indicare, nella domanda di iscrizione, anche il proprio indirizzo PEC. L\u2019obbligo \u00e8 stato istituito con due differenti atti normativi:\n" } ] }, { "id": 902, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i termini di legge entro cui la Commissione medica ASL \u00e8 tenuta a chiamare a visita di accertamento, una volta presentata la domanda?" }, { "from": "gpt", "value": "Secondo quanto stabilito dal Decreto del Presidente della Repubblica\u00a021 settembre 1994, n. 698 \u00a0'Regolamento recante norme sul riordinamento dei procedimenti in materia di riconoscimento delle minorazioni civili e sulla concessione dei benefici economici', art 3, comma 1, entro tre mesi dalla presentazione della domanda di accertamento, la Commissione deve fissare la data di convocazione a visita. Qualora la Commissione medica entro quel termine non fissi la visita di accertamento, \u00e8 prevista la possibilit\u00e0 per l'interessato di presentare una 'diffida a provvedere' al competente Assessorato regionale alla tutela della Salute che si occuper\u00e0 di fissare la visita entro il termine massimo di nove mesi dalla data di presentazione della domanda.\nPer i malati oncologici la Legge 9 marzo 2006, n.\u00a080\u00a0art. 6, co. 3bis, prevede: \"L'accertamento dell'invalidita' civile ovvero del-l'handicap, riguardante soggetti con patologie oncologiche, e' effettuato dalle commissioni mediche di cui all'articolo 1 della legge 15 ottobre 1990, n. 295, ovvero all'articolo 4 della legge 5 febbraio 1992, n. 104, entro quindici giorni dalla domanda dell'interessato. Gli esiti dell'accertamento hanno efficacia immediata per il godimento dei benefici da essi derivanti, fatta salva la facolta' della commissione medica periferica di cui all'articolo 1, comma 7, della legge 15 ottobre 1990, n. 295, di sospenderne gli effetti fino all'esito di ulteriori accertamenti.\"\n" } ] }, { "id": 903, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa succede se l'acquirente non trascrive il passaggio di propriet\u00e0 del veicolo? E se l'agenzia di pratiche auto cui ci si \u00e8 rivolti \u00e8 fallita senza provvedere a trascrivere il passaggio di propriet\u00e0 del veicolo?" }, { "from": "gpt", "value": "Il venditore rimasto intestatario al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) per inadempienza dell\u2019acquirente\u00a0pu\u00f2 chiedere al PRA\u00a0la registrazione dell'originaria dichiarazione di vendita, oppure la registrazione di un nuovo atto di vendita in cui rinnova la dichiarazione di vendita gi\u00e0 precedentemente effettuata. Per tale richiesta non \u00e8 necessaria la presentazione del Certificato di Propriet\u00e0 e non \u00e8 previsto il rilascio di uno nuovo.\nUn\u2019altra possibilit\u00e0 \u00e8 il ricorso alla magistratura: il venditore rimasto intestatario al PRA pu\u00f2 ricorrere al Giudice di pace per ottenere una sentenza che dichiari l'avvenuta vendita del veicolo a favore di colui che non ha\u00a0registrato il passaggio di propriet\u00e0\u00a0al PRA. In sede giudiziaria \u00e8 necessario esporre lo svolgersi dei fatti, indicare i dati completi dell'acquirente e produrre tutte le prove, anche testimoniali, che documentano l'avvenuta vendita (per esempio la fotocopia dell'atto di vendita, l'estratto conto dal quale risulta il pagamento del prezzo del veicolo). La sentenza con la quale il giudice dichiara l'avvenuta vendita del veicolo con i dati completi dell'acquirente costituisce documento idoneo per la richiesta del passaggio di propriet\u00e0. Anche per tale richiesta non \u00e8 necessaria la presentazione del Certificato di Propriet\u00e0 e non \u00e8 previsto il rilascio di uno nuovo.\nPer approfondimenti: ACI\n" } ] }, { "id": 904, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come bisogna agire in caso di mancato o parziale pagamento del pedaggio sulle autostrade?" }, { "from": "gpt", "value": "In alcuni casi pu\u00f2 accadere che il pedaggio dovuto non venga corrisposto, interamente o in parte. Il mancato pagamento d\u00e0 luogo all\u2019emissione di un Rapporto (attestato di transito/scontrino) di Mancato Pagamento.\nSul sito web Autostrade per l'Italia e' possibile pagare\u00a0on-line i Rapporti di Mancato Pagamento emessi dalle seguenti societ\u00e0 del Gruppo Autostrade:\n\t- Autostrade per l'Italia\n\t- Tangenziale di Napoli\n\t- Societ\u00e0 Autostrade Meridionali\n\t- Raccordo Autostradale Valle d'Aosta\n\t- Societ\u00e0 Autostrada Tirrenica\n\t- Autostrada Torino-Savona\n\t- Strada dei Parchi\n\tGli attestati di transito/scontrini (Rapporto di Mancato Pagamento)\u00a0si possono ricevere\u00a0direttamente ai caselli \u00a0o con lettera di sollecito inviata a mezzo postale.\nE' possibile pagare on-line anche i mancati pagamenti per i quali \u00e8 necessario autocertificare il casello di entrata.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 905, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Chi puo presentare la domanda per svolgere manifestazioni e spettacoli in locali pubblici?" }, { "from": "gpt", "value": "Gestori di locali pubblici e organizzatori di manifestazioni pubbliche possono presentare domanda per la verifica di agibilit\u00e0 e/o il parere di fattibilit\u00e0 tramite il Comune competente al rilascio della licenza di agibilit\u00e0 e di esercizio.\nLa Commissione provinciale di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo,\u00a0istituita presso la Prefettura, come prevede l'art. 142 del Regolamento per l'esecuzione del T.U.L.P.S. (R.D. 6.5.1940, n. 635), \u00e8 deputata ad:\n" } ] }, { "id": 906, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quale \u00e8 la procedura da utilizzare per la richiesta\u00a0di svolgimento di manifestazioni e spettacoli in locali pubblici?" }, { "from": "gpt", "value": "Il parere e la verifica per lo svolgimento di manifestazioni e spettacoli in locali pubblici vengono richiesti dal Comune ove ha sede il locale o l'impianto, competente a rilasciare la licenza di agibilit\u00e0 (art. 80 T.U.L.P.S.) e di esercizio (art. 68 T.U.L.P.S.), ove prevista. Le relative domande devono essere indirizzate al Sindaco, che provveder\u00e0 ad inoltrarle alla competente Prefettura-UTG, e devono contenere le seguenti indicazioni:\n" } ] }, { "id": 907, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cos'\u00e8 il marchio europeo e come ottenerlo?" }, { "from": "gpt", "value": "Il marchio \u00e8 il segno distintivo idoneo a far riconoscere sul mercato i prodotti di un determinato imprenditore rispetto a quelli concorrenti. Per\u00a0ottenere il\u00a0diritto di utilizzare il marchio in esclusiva occorre procedere alla sua registrazione. Ci\u00f2 pu\u00f2 avvenire secondo due differenti modalit\u00e0:\n" } ] }, { "id": 908, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa fare in caso di matrimonio civile con una persona straniera che non conosce la lingua italiana?\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Se i nubendi, i testimoni o solo uno di essi siano cittadini stranieri\u00a0devono dimostrare all\u2019Ufficiale dello Stato Civile, prima della celebrazione del matrimonio, di comprendere la lingua italiana.\nQualora dimostrassero di non intendere la lingua italiana, dovranno avvalersi di un interprete come previsto dall\u2019art. 13 e 66 del Decreto del Presidente della Repubblica\u00a03 novembre 2000, n. 396, al reperimento del quale dovranno provvedere gli sposi stessi. L\u2019eventuale interprete dovr\u00e0 presentarsi all\u2019Ufficiale di Stato Civile prima della celebrazione del matrimonio, esibendo un documento di identit\u00e0 in corso di validit\u00e0, per comunicare la propria disponibilit\u00e0 ad assumere l\u2019incarico, dimostrando la capacit\u00e0 di effettuare la traduzione richiesta. Il nome e i dati anagrafici dell'interprete devono essere inseriti nel corpo dell'atto di matrimonio, che dovr\u00e0 essere firmato anche dall'interprete stesso.\u00a0\n" } ] }, { "id": 909, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le modalit\u00e0 per richiedere la Medaglia d'onore per gli ex deportati e internati?" }, { "from": "gpt", "value": "La concessione della Medaglia d'onore \u00e8 disciplinata dalla Legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Legge Finanziaria 2007, art. 1, commi 1271-1276). L'istanza pu\u00f2 essere presentata dalla persona che fu internata, se ancora in vita, o, in caso di premorienza, da un familiare che inoltrer\u00e0 la richiesta a nome e per conto anche degli altri familiari. La domanda \u00e8 rivolta alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Comitato per la concessione di una Medaglia d'onore ai cittadini italiani deportati e internati nei lager nazisti, Via della Mercede, 9, 00187 Roma.\nIl Comitato, che ai sensi del comma 1275 dell'art. 1 della Legge sopra citata provvede all'individuazione degli aventi diritto, \u00e8 presieduto dal Presidente del Consiglio dei Ministri o da un suo delegato e costituito da Rappresentanti, di nomina dei rispettivi Ministri della Difesa, degli Affari Esteri, dell'Interno e dell'Economia e delle Finanze. Fanno parte del Comitato rappresentanti dell'Associazione Nazionale Reduci dalla Prigionia, dall'Internamento e dalla Guerra di Liberazione (ANRP), dell'Associazione Nazionale ex Internati (A.N.E.I.) e dell'Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM).\u00a0\nLa consegna delle Medaglie d'Onore, di cui alla Legge Finanziaria del 2007, \u00e8 stata idealmente collegata alla data del 27 gennaio, \"Giorno della Memoria\", istituito con Legge 20 luglio 2000, n. 211, approvata all'unanimit\u00e0 da tutte le forze politiche per ricordare lo sterminio e le persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti e rendere omaggio alle numerose vittime, nonch\u00e9 a tutti coloro che, a rischio della propria vita, si sono opposti al progetto di sterminio ed hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati, poi riconosciuti \"Giusti fra le Nazioni\".\u00a0Infatti, in tale data si ricorda il 27 gennaio del 1945, quando i soldati dell'Armata rossa entrarono nel campo di concentramento di Auschwitz abbattendo i cancelli del pi\u00f9 esteso luogo di sterminio nazista.\n\u00a0\nPer ulteriori approfondimenti \u00e8 possibile consultare sito web della Presidenza del Consiglio dei Minitri le modalit\u00e0 di presentazione della domanda ed ulteriori informazioni sul comitato riconoscimenti ex IMI\u00a0.\n" } ] }, { "id": 910, "conversations": [ { "from": "human", "value": "La Corte Costituzionale ha dichiarato l'illegitimit\u00e0 costituzionale della mediazione obbligatoria?" }, { "from": "gpt", "value": "Il 24 ottobre 2012, la Corte costituzionale ha dichiarato l\u2019illegittimit\u00e0 costituzionale, per eccesso di delega legislativa, del Decreto Legislativo 4 marzo 2010, n. 28 nella parte in cui ha previsto il carattere obbligatorio della mediazione. Il Ministero della Giustizia ha emanato, il 12 novembre 2012, una circolare contenente alcune indicazioni sulle ricadute degli effetti della pronuncia. Vengono fornite due specifiche indicazioni:\n- gli interessati alla iscrizione di un nuovo organismo di mediazione nel registro degli organismi dovranno tenere presenti i futuri effetti che la suddetta pronuncia potrebbe produrre sulle previsioni del Decreto Ministriale n. 180/2010 che verranno ad essere direttamente interessate, e segnatamente: art.7 , comma 5 lett.d); art.16, comma 4 lett. d); art. 16, comma 9, ultimo periodo;\n" } ] }, { "id": 911, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come si\u00a0pu\u00f2 risolvere in modo rapido una controversia con il fisco?" }, { "from": "gpt", "value": "Il 1\u00b0 Aprile 2012 \u00e8 entrato in vigore il nuovo istituto della mediazione tributaria con lo scopo di ridurre la conflittualit\u00e0 tra fisco e cittadini anticipando la risoluzione della lite direttamente all\u2019interno degli Uffici dell\u2019Agenzia delle Entrate\n\u201cIl reclamo e la mediazione\u201d \u00e8 il nuovo istituto disciplinato dal\u00a0Decreto Legislativo 31 dicembre 1992, n. 546.\nPer stabilire se una controversia \u00e8 mediabile occorre avere riguardo:\n\t\u2022 alla tipologia di atto impugnato;\n\t\u2022 alla parte resistente nell\u2019eventuale giudizio;\n\t\u2022 al valore della controversia.\nSe la controversia presenta tutti i requisiti, chi intende proporre ricorso deve attivare obbligatoriamente la procedura di mediazione.\nLa mediazione\u00a0 \u00e8 obbligatoria per le controversie di valore non superiore a 20.000 euro, relative ad atti emessi dall\u2019Agenzia delle Entrate. Essa prevede la presentazione di un\u2019istanza di reclamo che anticipa il contenuto del ricorso, con cui il contribuente chiede l\u2019annullamento totale o parziale dell\u2019atto. \u00c8 facolt\u00e0 del contribuente inserire nell\u2019istanza anche una proposta di mediazione. Il procedimento di mediazione si svolge su di un piano di sostanziale parit\u00e0 fra contribuente e Ufficio: entrambe le parti hanno come obiettivo evitare la fase contenziosa\nPer approfondimenti consultare la Guida al nuovo istituto della mediazione tributaria \n" } ] }, { "id": 912, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un dipendente pubblico pu\u00f2 svolgere attivit\u00e0 di mediazione?" }, { "from": "gpt", "value": "La nuova normativa sulla\u00a0conciliazione di controversie civili e commerciali\u00a0non contiene previsioni espresse circa la compatibilit\u00e0 tra lo status di dipendente pubblico e lo svolgimento di attivit\u00e0 di mediazione. E' necessario, quindi, fare riferimento al principio generale sulla incompatibilit\u00e0\u00a0per i pubblici dipendenti prevista dall'articolo 60 del Decreto Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957 n. 3, derogabile solo in presenza di determinati presupposti.\u00a0In particolare, lo svolgimento di attivit\u00e0 professionali \u00e8 consentita in caso di part-time; e lo svolgimento di incarichi retribuiti \u00e8 consentito solo previa autorizzazione\u00a0dell'amministrazione di appartenenza.\nAnche in caso di mediazione, quindi, sar\u00e0 l'amministrazione di appartenenza che dovr\u00e0 valutare se rilasciare o meno l'autorizzazione al pubblico\u00a0dipendente, tenendo conto degli impegni e della natura\u00a0dell'affare da trattare, che dovranno essere caratterizzati da occasionalit\u00e0 \u00a0e non dovranno presentare profili di conflitti di interesse con l'attivit\u00e0 istituzionale. L'incarico dovr\u00e0, inoltre,\u00a0svolgersi al di fuori dell'orario di lavoro e non essere caratterizzato da abitualit\u00e0, sistematicit\u00e0 e continuit\u00e0 se il dipendente \u00e8 a tempo pieno.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 913, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il decreto del fare ha innovato la materia della mediazione?" }, { "from": "gpt", "value": "Si, Il Decreto Legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito con la legge 9 agosto 2013, n.98 agli articoli 84 e 84 bis ha previsto una serie di novit\u00e0.\nSono introdotte semplificazioni riguardanti il procedimento di mediazione civile e commerciale relativamente ai seguenti punti: previsione di un incontro preliminare, informativo e di programmazione, in cui le parti, davanti al mediatore, verifichino con il professionista se sussistano effettivi spazi per procedere utilmente alla mediazione. Limite temporale della durata della mediazione in 3 mesi, in luogo di 4, decorsi i quali il processo pu\u00f2 sempre essere iniziato o proseguito. Il giudice pu\u00f2, anche in appello e in tutta l\u2019area dei diritti disponibili, semprech\u00e9 risulti opportuno in relazione alla concreta controversia, ordinare la mediazione, rendendola condizione di procedibilit\u00e0. L\u2019accordo di mediazione sottoscritto dalle parti e dagli avvocati che le assistono ha valore di titolo esecutivo, e contestualmente attesta la conformit\u00e0 dei patti alle norme imperative\n\te all\u2019ordine pubblico. Gli accordi di mediazione in materia di usucapione sono trascrivibili nei Registri immobiliari. La mediazione \u00e8 integralmente gratuita per i soggetti che, nella corrispondente controversia giudiziaria, avrebbero avuto diritto all\u2019ammissione al patrocinio a spese dello Stato.\n\tLa mediazione \u00e8 gratuita anche nell\u2019ipotesi in cui, all\u2019esito dell\u2019incontro preliminare, non si perviene ad un accordo.\nPer un periodo di efficacia di quattro anni a decorrere dal 20 settembre 2013, \u00e8 stato reintrodotto il regime di obbligatoriet\u00e0 della mediazione civile e commerciale, a pena di inammissibilit\u00e0 della relativa azione giudiziale, nelle seguenti materie: condominio, diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di aziende, risarcimento del danno in caso di responsabilit\u00e0 medico-sanitaria e di diffamazione a mezzo stampa, contratti assicurativi, bancari e finanziari.\n" } ] }, { "id": 914, "conversations": [ { "from": "human", "value": "La disciplina della mediazione\u00a0\u00a0si applica anche alle pubbliche amministrazioni?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Dipartimento della Funzione Pubblica ha emanato la circolare n. 9/2012\u00a0con la quale\u00a0fornisce linee guida in materia di mediazione nelle controversie civili e commerciali in considerazione della disciplina introdotta dal Decreto legislativo\u00a04 marzo 2010, n. 28 di \"Attuazione dell'art. 60 della legge 18 giugno 2009, n. 69 in materia di mediazione finalizzata alla conciliazione delle controversie civili e commerciali\". La disciplina in materia di mediazione trova, quindi,\u00a0applicazione anche nel settore pubblico e le linee guida mirano, di conseguenza, a fornire un'omogena attuazione della normativa da parte di tutte le pubbliche amministrazioni.\n" } ] }, { "id": 915, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Le attivit\u00e0 di\u00a0medicina trasfusionale\u00a0sono regolamentate?" }, { "from": "gpt", "value": "La\u00a0medicina trasfusionale\u00a0\u00a0e\u00a0le attivit\u00e0 legate ad essa sono parte integrante dei livelli essenziali di assistenza garantiti dal Servizio Sanitario Nazionale italiano. Tali\u00a0attivit\u00e0\u00a0si fondano sulla donazione volontaria e non remunerata del sangue e dei suoi componenti.\nLa normativa impone\u00a0regole di sicurezza di qualit\u00e0 del sangue e dei suoi componenti e\u00a0di tutto il percorso trasfusionale dove in passato non\u00a0erano\u00a0oggetto di regolamentazione comunitaria.\nGli sviluppi della medicina trasfusionale\u00a0\u00a0e l'odierno modello organizzativo hanno imposto l'aggiornamento dei protocolli per l\u2019accertamento dell\u2019idoneit\u00e0 del donatore di sangue e di emocomponenti e le relative modalit\u00e0 per la donazione.\n" } ] }, { "id": 916, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove si possono trovare informazioni sulla politica europea in tema di mercato interno?" }, { "from": "gpt", "value": "La Direzione Generale Mercato interno e Servizi della Commissione europea fornisce informazioni sulla politica europea in materia di integrazione dei mercati sul proprio\u00a0sito web. Una sezione del sito \u00e8 dedicata agli appalti in questo settore (in inglese, francese e tedesco).\n" } ] }, { "id": 917, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Posso acquistare liberamente un mezzo agricolo da utilizzare in un fondo di mia propriet\u00e0?" }, { "from": "gpt", "value": "Le norme del codice della strada non impediscono l'acquisto di un mezzo agricolo per uso proprio ma ne impediscono di fatto l'immatricolazione disponendo che pu\u00f2 essere fatta solo a nome di colui che dichiari di essere titolare di impresa agricola o forestale ovvero di impresa che effettua lavorazioni agromeccaniche o locazione di macchine agricole, nonche' a nome di enti e consorzi pubblici.\n\tLo dispongono\u00a0l'articolo 110 del\u00a0Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285\u00a0\"Nuovo Codice della Strada\",\u00a0(Immatricolazione, carta di circolazione e certificato di idoneit\u00e0 tecnica alla circolazione delle macchine agricole) e l'art. 294 del relativo Regolamento di esecuzione e di attuazione del nuovo codice della strada, DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA del 16 dicembre 1992, n. 495. Le norme citate riportano anche le sanzioni amministrative comminate in caso di inosservanza delle prescrizioni contenute nella carta di circolazione.\n" } ] }, { "id": 918, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono riconosciuti i contributi figurativi nei periodi di fruizione della Mini-ASpI 2012" }, { "from": "gpt", "value": "Per i periodi di fruizione dell\u2019indennit\u00e0 di disoccupazione \u201cMini-ASpI 2012\u201d sono riconosciuti d\u2019ufficio i contributi figurativi - pari alla media delle retribuzioni imponibili ai fini previdenziali degli ultimi due anni - che saranno collocati nell\u2019anno di competenza (2012).\nQuesti contributi sono utili ai fini del diritto e della misura dei trattamenti pensionistici, esclusi i casi in cui sia previsto il computo della sola contribuzione effettivamente versata (Messaggio Inps n. 20774 del 17 dicembre 2012).\n" } ] }, { "id": 919, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A chi spetta la Mini-ASpI 2012 e come si presenta la domanda?" }, { "from": "gpt", "value": "La Mini-ASpI 2012\u00a0\u00e8 una prestazione economica a domanda erogata - esclusivamente nell\u2019anno 2013 - in favore dei lavoratori dipendenti al fine di indennizzare periodi di disoccupazione relativi all\u2019anno 2012 (Circolare Inps n. 142 del 18/12/2012).\nSpetta a tutti i lavoratori che nel 2013, secondo la precedente disciplina, avrebbero potuto presentare domanda di indennit\u00e0 disoccupazione ordinaria non agricola con requisiti ridotti e beneficiare della prestazione\u00a0 per i periodi di disoccupazione dell\u2019anno 2012.\nI requisiti richiesti per indennizzare periodi di disoccupazione relativi all\u2019anno 2012, non indennizzati gi\u00e0 ad altro titolo (Indennit\u00e0\u00a0di\u00a0disoccupazione\u00a0Mini\u2011ASpI\u00a02012),\u00a0indipendentemente dallo stato di inoccupazione del lavoratore richiedente, sono\u00a0pertanto: una anzianit\u00e0 assicurativa di due anni; un minimo di 78 giornate di lavoro nell\u2019anno 2012.\nLa misura della prestazione, calcolata in base alle nuove disposizioni normative relative all\u2019indennit\u00e0 di disoccupazione\u00a0Mini-ASpI, \u00e8 pari:\n" } ] }, { "id": 920, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le opportunit\u00e0 di tirocinio offerte dal Ministero degli Affari Esteri agli studenti universitari italiani?" }, { "from": "gpt", "value": "Esistono\u00a0due tipi di tirocini organizzati dal MAE:\n\t- Tirocini MAE-CRUI: organizzati\u00a0 sulla base della Convenzione tra il Ministero degli Affari Esteri (Istituto Diplomatico) e la Conferenza dei Rettori delle Universit\u00e0 Italiane, sono rivolti a giovani particolarmente meritevoli ai quali\u00a0viene data\u00a0la possibilit\u00e0 di svolgere un periodo di tirocinio di tre mesi presso gli Uffici del Ministero,\u00a0a Roma o presso le Sedi all'estero.\n\tPrecise informazioni possono essere richieste\u00a0all'Istituto Diplomatico del Ministero degli Affari Esteri inviando una email all'indirizzo programma.tirocini@esteri.it\u00a0\n\t- Tirocini promossi dalla Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo:\u00a0 un programma di tirocini rivolto a giovani laureati, interessati o attivi nei settori della solidariet\u00e0 e della cooperazione, che intendono avvicinarsi alle attivit\u00e0 svolte dalla Cooperazione Italiana per contribuire al raggiungimento degli obiettivi della politica estera del nostro Paese.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 921, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come pu\u00f2 un ufficiale\u00a0della Marina Militare che ha\u00a0partecipato ad un concorso interno accedere agli atti relativi a tale concorso?\u00a0Chi\u00a0\u00e8 opportuno\u00a0contattare e quali sono le procedure da seguire?" }, { "from": "gpt", "value": "L'URP\u00a0della\u00a0Direzione Generale delle pensioni militari, del collocamento al lavoro dei volontari congedati e della leva (PREVIMIL)\u00a0provvede, tra le altre\u00a0attivit\u00e0,\u00a0anche a dare assistenza per l'accesso alla documentazione.\nGli utenti possono:\n" } ] }, { "id": 922, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile per un minore, adottato cambiare nome?" }, { "from": "gpt", "value": "E' possibile\u00a0presentare al Prefetto istanza di cambiamento di nome e/o\u00a0cognome per un minore. Sul portale del Ministero dell'Interno, nella sezione dedicata ai servizi al cittadino, \u00e8 possibile visionare l'elenco delle Prefetture italiane, suddivise per regione, e consultare la scheda \"come fare per\"\u00a0relativa al \"Cambio cognome e nome per minori (anche se adottati)\", per la specifica Prefettura di interesse, che contiene l'elenco della documentazione richiesta ed i moduli\u00a0scaribili, da compilare\u00a0per l'inoltro della\u00a0domanda.\n" } ] }, { "id": 923, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qual'\u00e8 la definizione\u00a0giuridica di minorenne?" }, { "from": "gpt", "value": "Per il\u00a0codice civile italiano \u00e8 minorenne ogni persona che non ha ancora acquisito la maggiore et\u00e0, coincidente con il compimento dei\u00a018 anni.\nIn particolare l'articolo 2 del codice civile stabilisce al primo comma: \"La maggiore et\u00e0\u00a0\u00e8 fissata al compimento del diciottesimo anno. Con\u00a0la maggiore et\u00e0 si acquista la capacit\u00e0 di compiere tutti gli atti per i quali non sia stabilita una et\u00e0 diversa\".\n\u00a0\nLa Convenzione sui diritti dell'infanzia, approvata dall\u2019Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 Novembre 1989 e ratificata dall\u2019Italia con Legge 27 maggio 1991, n. 176 fornisce una definizione coincidente con quella di minorenne stabilendo, all\u2019art. 1, che \u201c\u2026si intende per fanciullo ogni essere umano avente un\u2019et\u00e0 inferiore a 18 anni, salvo che abbia raggiunto prima la maturit\u00e0 in virt\u00f9 della legislazione applicabile\u201d.\n\u00a0\nSussistono infatti casi in cui la maggiore et\u00e0, confluente nell'acquisto della capacit\u00e0 di agire, ossia di compiere tutti\u00a0gli atti, compresi quelli\u00a0eccedenti l'ordinaria amministrazione, venga acquisita anteriormente al compimento dei 18 anni.\n\u00a0\nIn Italia ci\u00f2 pu\u00f2 avvenire\u00a0attraverso l'istituto della c.d. emancipazione.\nSecondo il diritto italiano, infatti,\u00a0\"Il minore\u00a0\u00e8 di diritto emancipato col matrimonio (articolo 390 del codice civile); tuttavia ci\u00f2 non implica che il minore possa agire autonomamente ossia compiendo da solo atti che riguardano la propria sfera giuridica e patrimoniale.\nIn tal caso la tutela giuridica\u00a0contemplata dall'ordinamento italiano\u00a0consente la nomina, da parte del giudice tutelare, di un curatore.\nQualora il minore sia\u00a0coniugato con un maggiorenne, quest'ultimo eserciter\u00e0 le funzioni di\u00a0curatore del medesimo (articolo 392 del codice civile), assistendolo nel compimento di tutti gli atti, compresi quelli\u00a0di straordinaria amministrazione (ad esempio l'esercizio di un'attivit\u00e0 di impresa commerciale).\nMentre nel caso in cui gli emancipandi che intendano contrarre matrimonio siano entrambi minori di 18 anni, verr\u00e0 nominato dal giudice un curatore che possa validamente assisterli.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 924, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cos'\u00e8 la mobilit\u00e0 in deroga ed a chi spetta?" }, { "from": "gpt", "value": "La mobilit\u00e0 in deroga alla normativa vigente \u00e8 un'indennit\u00e0 che garantisce ai lavoratori licenziati un reddito sostitutivo della retribuzione.\n\tPossono beneficiarne (a seguito di specifico provvedimento concessorio di competenza regionale, Messaggio Inps n. 3718 del 01/03/2013):\n\t- lavoratori licenziati da aziende non destinatarie della normativa sulla mobilit\u00e0;\n\t- lavoratori che hanno fruito della mobilit\u00e0 ordinaria e per i quali, sulla base di accordi regionali, \u00e8 prevista una proroga del trattamento.\nSpetta a tutti i lavoratori subordinati, compresi apprendisti e lavoratori con contratto di somministrazione.\nPer beneficiarne, bisogna avere i seguenti requisiti:\n\t- 12 mesi di anzianit\u00e0 aziendale (alla data di licenziamento) presso il datore di lavoro che ha effettuato il licenziamento, di cui 6 mesi effettivamente lavorati, comprese ferie, festivit\u00e0 e infortunio. Nel computo sono comprese eventuali mensilit\u00e0 accreditate dalla medesima impresa presso la gestione separata a condizione che:\u00a0non si tratti di redditi derivanti da arti e professioni;\u00a0il lavoratore operi in regime di monocommittenza;\u00a0il reddito conseguito sia superiore a \u20ac 5.000 (anche se relativo a pi\u00f9 di un anno solare);\n\t- aver reso dichiarazione di immediata disponibilit\u00e0 al lavoro o ad un percorso di riqualificazione professionale. In caso di rifiuto il lavoratore perde il diritto a qualsiasi prestazione.\n\u00a0\nASPI: A partire dal 1\u00b0 gennaio 2013 e con riferimento agli eventi di disoccupazione involontaria determinatisi a partire da tale data, viene introdotta la nuova Assicurazione sociale per l\u2019impiego (Aspi), che andr\u00e0 a sostituire l\u2019indennit\u00e0 di disoccupazione non agricola ordinaria,\u00a0l\u2019indennit\u00e0 di disoccupazione speciale nell\u2019edilizia e dal 1\u00b0 gennaio 2017, l\u2019indennit\u00e0 di mobilit\u00e0 di cui all\u2019art. 7 della Legge 23 luglio 1991, n. 223 (Circolare Inps n. 140 del 14/12/2012;\u00a0Circolare Inps n. 142 del 18/12/2012).\n" } ] }, { "id": 925, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come si presenta la domanda di mobilit\u00e0 in deroga? Quanto spetta e qual \u00e8 la durata?" }, { "from": "gpt", "value": "La mobilit\u00e0 in deroga \u00e8 un'indennit\u00e0 pari all'80% della retribuzione teorica lorda spettante. L'indennit\u00e0 non pu\u00f2 superare i massimali stabiliti annualmente: per il 2014, come precisato dalla Circolare Inps n. 12 del 29/01/2014, sono di euro 969,77 lordi per retribuzioni fino ad euro 2.098,04 e di euro 1.165,58 lordi per retribuzioni superiori ad euro 2.098,04.\n\t\u00a0\n\tLa somma complessiva da erogare deve essere, inoltre, decurtata di un importo pari all'aliquota contributiva prevista a carico degli apprendisti (5,84%).\nLa durata \u00e8 fissata dai singoli accordi territoriali.\nLe Sedi Inps potranno procedere all\u2019erogazione delle prestazioni in deroga, solo ed esclusivamente dopo aver ricevuto la trasmissione del relativo e specifico provvedimento concessorio di competenza regionale contenente i nomi dei beneficiari ed il periodo di ammortizzatore concesso\u00a0(Messaggio Inps n. 3718 del 01/03/2013).\n\u00a0\nASPI: dal 1\u00b0 gennaio 2013 e con riferimento agli eventi di disoccupazione involontaria determinatisi a partire da tale data, \u00e8 stata introdotta la nuova Assicurazione sociale per l\u2019impiego (Aspi), che sostituisce l\u2019indennit\u00e0 di disoccupazione non agricola ordinaria, l\u2019indennit\u00e0 di disoccupazione speciale nell\u2019edilizia e dal 1\u00b0 gennaio 2017, l\u2019indennit\u00e0 di mobilit\u00e0 di cui all\u2019art. 7 della Legge 23 luglio 1991, n. 223 (Circolare Inps n. 140 del 14/12/2012; Circolare Inps n. 142 del 18/12/2012).\n" } ] }, { "id": 926, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per un lavoratore posto in mobilit\u00e0, come viene conteggiato ai fini pensionistici il periodo di contribuzione figurativa?\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "I contributi figurativi sono determinati prendendo come riferimento la retribuzione utilizzata per il calcolo dell'indennit\u00e0 di mobilit\u00e0 e sono accreditati d'ufficio dall'Inps\u00a0nei limiti di percezione della relativa indennit\u00e0. Non sono accreditabili solo se l'indennit\u00e0 \u00e8 stata anticipata in unica soluzione.\nI contributi figurativi accreditati sono utili per determinare il diritto e la misura della pensione fino al limite massimo di 5 anni in tutta la vita assicurativa.\nPer approfondimenti: INPS\u00a0-\u00a0Contributi figurativi per indennit\u00e0 di mobilit\u00e0; INPS -\u00a0Contributi figurativi (norme comuni)\u00a0\n\u00a0\nASPI: A partire dal 1\u00b0 gennaio 2013 e con riferimento agli eventi di disoccupazione involontaria determinatisi a partire da tale data, viene introdotta la nuova Assicurazione sociale per l\u2019impiego (Aspi), che andr\u00e0 a sostituire l\u2019indennit\u00e0 di disoccupazione non agricola ordinaria,\u00a0l\u2019indennit\u00e0 di disoccupazione speciale nell\u2019edilizia e dal 1\u00b0 gennaio 2017, l\u2019indennit\u00e0 di mobilit\u00e0 di cui all\u2019art. 7 della Legge 23 luglio 1991, n. 223 (Circolare Inps n. 140 del 14/12/2012; Circolare Inps n. 142 del 18/12/2012).\n" } ] }, { "id": 927, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Mobilit\u00e0 ordinaria: come si presenta la domanda e da quando decorre?" }, { "from": "gpt", "value": "La domanda di indennit\u00e0 di mobilit\u00e0 ordinaria deve essere inoltrata, a pena di decadenza, entro il 68\u00b0 giorno dal licenziamento, tramite:\n\t-\u00a0WEB: servizi telematici accessibili direttamente dal cittadino tramite PIN dispositivo attraverso il portale dell\u2019Istituto;\n\t-\u00a0Contact Center integrato: numero 803164 gratuito da rete fissa o numero 06164164 da rete mobile a pagamento secondo la tariffa del proprio gestore telefonico;\n\t-\u00a0Patronati/Intermediari dell\u2019Istituto: attraverso i servizi telematici offerti dagli stessi.\nL'indennit\u00e0 decorre:\n\t- dall'8\u00b0 giorno se la domanda viene presentata entro i primi 7 giorni dal licenziamento o dalla scadenza dell'indennit\u00e0 per mancato preavviso;\n\t- dal 5\u00b0 dalla data di presentazione della domanda, se la stessa viene presentata dopo il 7\u00b0 giorno.\nASpI: dal 1\u00b0 gennaio 2013 e con riferimento agli eventi di disoccupazione involontaria determinatisi a partire da tale data, \u00e8 stata introdotta la nuova Assicurazione Sociale per l\u2019Impiego (ASpI), che sostituisce l\u2019indennit\u00e0 di disoccupazione non agricola ordinaria,\u00a0l\u2019indennit\u00e0 di disoccupazione speciale nell\u2019edilizia e dal 1\u00b0 gennaio 2017, l\u2019indennit\u00e0 di mobilit\u00e0 di cui all\u2019art. 7 della Legge 23 luglio 1991, n. 223 (Circolare Inps n. 140 del 14/12/2012; Circolare Inps n. 142 del 18/12/2012).\nDurante il periodo transitorio, 1 gennaio 2013 - 31 dicembre 2016, resta sostanzialmente invariata la disciplina in materia di mobilit\u00e0\u00a0(Circolare Inps n. 2 del 07/01/2013, paragrafo 2.2).\n" } ] }, { "id": 928, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In cosa consiste e a chi spetta la mobilit\u00e0?" }, { "from": "gpt", "value": "La mobilit\u00e0\u00a0\u00e8 un intervento a sostegno di particolari categorie di lavoratori licenziati da aziende in difficolt\u00e0 che garantisce al lavoratore un'indennit\u00e0 sostitutiva della retribuzione e ne favorisce il reinserimento nel mondo del lavoro.\nL'indennit\u00e0 spetta ai lavoratori con qualifica di operaio, impiegato o quadro:\n\t- licenziati, collocati in mobilit\u00e0 e iscritti nelle relative liste;\n\t- in possesso di un'anzianit\u00e0 aziendale di almeno 12 mesi, di cui almeno sei di effettivo lavoro;\n\t- che erano stati assunti a tempo indeterminato da: imprese industriali che hanno impiegato mediamente pi\u00f9 di 15 dipendenti nell'ultimo semestre; imprese commerciali che hanno impiegato mediamente pi\u00f9 di 200 dipendenti nell'ultimo semestre; cooperative che rientrano nell'ambito della disciplina della mobilit\u00e0, che hanno impiegato mediamente pi\u00f9 di 15 dipendenti nell'ultimo semestre; imprese artigiane dell'indotto, nel solo caso in cui anche l'azienda committente ha fatto ricorso alla mobilit\u00e0, aziende in regime transitorio (aziende commerciali che hanno impiegato mediamente tra 50 e 200 dipendenti nell'ultimo semestre, agenzie di viaggio e turismo che hanno impiegato mediamente pi\u00f9 di 50 dipendenti nell'ultimo semestre, imprese di vigilanza che hanno impiegato mediamente pi\u00f9 di 15 dipendenti nell'ultimo semestre).\nDal 01/01/2005 pu\u00f2 beneficiare della prestazione\u00a0il personale, anche viaggiante, dei vettori aerei e delle societ\u00e0 da questi derivanti, indipendentemente dal limite numerico dei dipendenti occupati nell'ultimo semestre.\nDal 01/01/2013 il trattamento straordinario di integrazione salariale viene esteso alle seguenti imprese (Circolare Inps n. 2 del 07/01/2013):\n\t-\u00a0imprese esercenti attivit\u00e0 commerciali, con pi\u00f9 50 dipendenti fino a 200;\n\t-\u00a0agenzie di viaggio e turismo, compresi gli operatori turistici, con pi\u00f9 di 50 dipendenti;\n\t-\u00a0imprese di vigilanza con pi\u00f9 di 15 dipendenti.\nLa prestazione a sostegno del reddito viene corrisposta in caso di licenziamento per:\n\t- esaurimento della cassa integrazione straordinaria;\n\t- riduzione di personale;\n\t- trasformazione dell'attivit\u00e0 aziendale;\n\t- ristrutturazione dell'azienda;\n\t- cessazione di attivit\u00e0 aziendale.\nASpI: dal 1\u00b0 gennaio 2013 e con riferimento agli eventi di disoccupazione involontaria determinatisi a partire da tale data,\u00a0\u00e8 stata\u00a0introdotta la nuova Assicurazione Sociale per l\u2019Impiego (ASpI), che sostituisce l\u2019indennit\u00e0 di disoccupazione non agricola ordinaria,\u00a0l\u2019indennit\u00e0 di disoccupazione speciale nell\u2019edilizia e dal 1\u00b0 gennaio 2017, l\u2019indennit\u00e0 di mobilit\u00e0 di cui all\u2019art. 7 della Legge 23 luglio 1991, n. 223 (Circolare Inps n. 140 del 14/12/2012; Circolare Inps n. 142 del 18/12/2012).\n" } ] }, { "id": 929, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Mobilit\u00e0: quanto spetta e per quanto tempo?" }, { "from": "gpt", "value": "L'indennit\u00e0 di mobilit\u00e0 spetta nella misura dell'80% della retribuzione teorica lorda spettante, che comprende le sole voci fisse che compongono la busta paga. Per i primi dodici mesi, \u00e8 pari al 100% del trattamento straordinario di integrazione salariale, detratta una aliquota contributiva del 5,84%. Dal 13\u00b0 mese \u00e8 pari all'80% dell'importo lordo corrisposto nel primo anno.\n\tL'indennit\u00e0 non pu\u00f2 superare i massimali stabiliti annualmente, che per il 2013, come precisato dalla\u00a0Circolare Inps n. 14 del 30/01/2013, sono di euro 959,22 lordi (pari a euro 903,20 netti) per retribuzioni fino ad euro 2.075,21 e di euro 1.152,90 lordi (pari a euro 1.085,57 netti) per retribuzioni superiori ad euro 2.075,21.\n\tL'importo dell'indennit\u00e0 non pu\u00f2 mai essere superiore all'importo della retribuzione percepita durante il rapporto di lavoro.\nSulla prestazione compete l'assegno al nucleo familiare.\nL'indennit\u00e0 di mobilit\u00e0 varia in relazione all'et\u00e0 del lavoratore al momento del licenziamento e all'area geografica in cui l\u2019impresa ha deciso di organizzare stabilmente il lavoro del soggetto interessato (Circolare Inps n. 95 del 06/11/2008). Nella Circolare Inps n. 2 del 07/01/2013\u00a0\u00e8 indicata la durata dell'indennit\u00e0 di mobilit\u00e0\u00a0in relazione al periodo di decorrenza a partire dal 01/01/2013.\nDal 01/01/2013 al 31/12/2014 in particolare\u00a0la durata\u00a0collegata all'et\u00e0 del lavoratore\u00a0all'atto del licenziamento \u00e8 la seguente:\n" } ] }, { "id": 930, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le modalit\u00e0 di accesso al S.I.S. - Sistema di Informazione Schengen?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Garante per la protezione dei dati personali, in qualit\u00e0 di Autorit\u00e0 di controllo sulla Sezione nazionale del Sistema informativo Schengen (N.SIS), esercita il controllo sui trattamenti di dati personali registrati nel Sistema informativo Schengen (S.I.S.) verificando, d'ufficio o su richiesta dell'interessato, che l'elaborazione e l'utilizzazione dei dati inseriti nei predetti archivi non leda i diritti della persona (art. 114 della Convenzione di applicazione dell'Accordo di Schengen e art. 11 della legge 30 settembre 1993, n. 388, di ratifica del predetto Accordo).\nIl Decreto\u00a0Legislativo 30 giugno 2003, n. 196, cosidetto Codice in materia di protezione dei dati personali ha modificato le modalit\u00e0 di esercizio, da parte dell'interessato, del diritto di accesso al S.I.S. e degli altri diritti connessi (rettifica, integrazione o cancellazione).\nIl diritto di accesso e i diritti connessi possono essere esercitati direttamente nei confronti dell'autorit\u00e0 che ha la competenza centrale per la sezione nazionale del S.I.S. (c.d. accesso \"diretto\"), e non pi\u00f9 solo \"per il tramite\" del Garante (c.d. accesso \"indiretto\"), rivolgendosi al Ministero dell'interno-Dipartimento della pubblica sicurezza.\nLe richieste di verifica e di accesso vanno inoltrate al:\n" } ] }, { "id": 931, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le modalit\u00e0 di presentazione della domanda\u00a0per ottenere l'assegno sociale?\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Si premette che la modalit\u00e0 di presentazione della domanda per ottenere l'assegno sociale rientra nei servizi INPS che sono stati\u00a0telematizzati.\nI moduli per ottenere l'assegno sociale sono disponibili presso gli uffici Inps o sul sito dell'Istituto nella sezione modulistica Assicurato/Pensionato.\u00a0In base alla precedente modalit\u00e0 di presentazione, la domanda si presentava direttamente agli uffici Inps, oppure poteva essere inviata per posta o essere trasmessa tramite i Patronati che offrono assistenza gratuita.\nDal 1\u00b0 febbraio 2012 \u00e8 previsto che le domande di assegno sociale possono essere presentate esclusivamente on line.\n\tPer accedere ai servizi on-line \u00e8 necessario munirsi del Pin, un codice personale, che si richiede gratuitamente o attraverso il portale dell\u2019Istituto, oppure chiamando il contact center al 803164.\n\tPer gli utenti dotati di PIN dispositivo, il Contact Center provveder\u00e0 a compilare l\u2019istanza su indicazioni fornite dall\u2019interessato e ad inviarla all\u2019Istituto; per gli utenti non dotati di PIN dispositivo ,l\u2019istanza verr\u00e0 comunque accettata ma il Contact Center inviter\u00e0 l\u2019utente a trasformare il PIN in dispositivo per la liquidazione dell\u2019istanza. La domanda pu\u00f2 inoltre essere inviata tramite i patronati e tutti gli intermediari dell\u2019Istituto - usufruendo dei servizi telematici offerti dagli stessi\n\t\u00a0\nPer ulteriori approfondimenti:Inps - Assegno sociale; INPS- Nuovi servizi on line\n" } ] }, { "id": 932, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali tributi possono essere pagati con il modello F23?" }, { "from": "gpt", "value": "Il modello F23 deve essere utilizzato per il versamento di imposte, tasse e sanzioni.\n\t\tIn particolare, il modello va utilizzato per il pagamento di:\n" } ] }, { "id": 933, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove \u00e8 possibile trovare i moduli per la richiesta dell'assegno per il nucleo familiare?" }, { "from": "gpt", "value": "Sul sito\u00a0web dell'INPS, nella sezione servizi on-line, \u00e8 possibile, selezionando la categoria modulistica - Prestazioni a sostegno del reddito,\u00a0consultare,\u00a0scaricare,\u00a0compilare e\u00a0salvare\u00a0i moduli relativi alla domanda di assegno per il nucleo familiare.\u00a0\u00a0\n\u00a0Si segnala che dal 1\u00b0 ottobre 2011\u00a0\u00e8 attiva la nuova modalit\u00e0 di presentazione esclusivamente on line.\nPer accedere ai servizi on-line \u00e8 necessario munirsi del Pin, un codice personale, che si richiede gratuitamente o attraverso il portale dell\u2019Inps, oppure chiamando il contact center Inps al numero\u00a0803164.\nPer informazioni: Inps-Servizi online\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 934, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove \u00e8 possibile consultare i dati relativi\u00a0all'Operazione Trasparenza per le pubbliche amministrazioni, ai sensi dell'art. 21 della\u00a0Legge 18 giugno 2009, n. 69?" }, { "from": "gpt", "value": "I dati\u00a0sullo stato d'attuazione dell'art. 21 della LEGGE 18 giugno 2009, n. 69 \u00a0vengono pubblicati sul sito del Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione nelle pagine dedicate all' Operazione trasparenza\u00a0(Dirigenti pubblici\u00a0- Anagrafe delle prestazioni - CONSOC); mentre le singole amministrazioni che ottemperano a quanto richiesto dalla gi\u00e0 citata Legge pubblicano sui loro siti internet i dati che le riguardano predisponendo, in genere, un link dalla loro home page. \n\u00a0\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 935, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Entro quale termine deve essere notificata una multa" }, { "from": "gpt", "value": "In caso di violazione al Codice della strada, il verbale deve essere notificato al responsabile entro 90 giorni (360 giorni se residente all'estero) dalla data d'accertamento della violazione. I 90 giorni decorrono dall'accertamento non dalla data dell\u2019infrazione. Se il 90\u00b0 giorno \u00e8 festivo, il termine decade il primo giorno feriale successivo.\nOltre i 90 giorni la notifica \u00e8 inefficace, salvo circostanze particolari come: mancato aggiornamento del cambio di propriet\u00e0 o di residenza presso i pubblici registri (art. 386 del regolamento d'esecuzione del Codice della strada), in tal caso il termine di 90 giorni decorre dalla data in cui il comando di Polizia Municipale ha avuto la possibilit\u00e0 di conoscere i nuovi dati.\n" } ] }, { "id": 936, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Nel caso in cui avverso una sanzione irrogata per violazione delle norme del Codice della Strada si scelga di proporre opposizione,\u00a0qual'\u00e8 l'organo giudiziario competente?" }, { "from": "gpt", "value": "Come stabilito dall'articolo 204 bis Codice della Strada\u00a0\u00e8 possibile\u00a0promuovere ricorso giurisdizionale dinanzi al Giudice di Pace del luogo ove e'\u00a0stata commessa\u00a0la violazione.\nIl ricorso potr\u00e0 esser promosso\u00a0anche di persona ed\u00a0inviandolo per raccomandata a/r, entro 30 giorni dalla data di notifica del provvedimento a cui ci si oppone (nel caso di multe il verbale).\u00a0\n\tIl termine era di 60 giorni fino all'entrata in vigore del Decreto Legislativo n.150/2011. Per le violazioni commesse a decorrere dal 6/10/2011 il termine per l'impugnazione \u00e8 stato ridotto a\u00a030 giorni dalla data dell'avvenuta notifica o comunicazione dell'infrazione.\nN.B. Il ricorso al Giudice di Pace\u00a0\u00e8 ammissibile\u00a0contro le sanzioni amministrative di importo non superiore ai 15.493 euro. Per le sanzioni di importo maggiore occorrer\u00e0 rivolgersi al Tribunale, come disposto dagli articoli 6 e 7 del Decreto Legislativo n. 150/2011.\nIn alternativa, nel termine di 60 giorni dalla contestazione o dalla notificazione, qualora non sia stato effettuato il pagamento in misura ridotta nei casi in cui \u00e8 consentito,\u00a0si potr\u00e0\u00a0proporre ricorso al prefetto (articolo 203 del Codice della strada) del luogo della commessa violazione, da presentarsi all'ufficio o comando cui appartiene l'organo accertatore, ovvero da inviarsi agli stessi con raccomandata con ricevuta di ritorno. Con il ricorso possono essere presentati i documenti ritenuti idonei e pu\u00f2 essere richiesta l'audizione personale.\nIl ricorso\u00a0 pu\u00f2 essere presentato direttamente al prefetto mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento. In tale caso, per la necessaria istruttoria, il prefetto trasmette all'ufficio o comando cui appartiene l'organo accertatore il ricorso, corredato dei documenti allegati dal ricorrente, nel termine di trenta giorni dalla sua ricezione.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 937, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Avendo ricevuto una multa per eccesso di velocit\u00e0, a\u00a0chi rivolgersi per fare ricorso ed entro quale termine?" }, { "from": "gpt", "value": "Qualora si ritenga che la sanzione applicata sia ingiusta o viziata nella forma, \u00e8 possibile contestarla presentando ricorso. Il ricorso pu\u00f2 essere proposto al Prefetto o al Giudice di Pace, alternativamente,\u00a0se non si sia gi\u00e0 provveduto a pagare l'importo previsto per l'infrazione per la quale si intende ricorrere.\nRICORSO AL PREFETTO\u00a0(art. 203 del\u00a0Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285\u00a0\"Nuovo Codice della Strada\")\nIl ricorso si propone al Prefetto\u00a0della provincia dove \u00e8 stata commessa la violazione nel termine di\u00a0SESSANTA giorni dalla contestazione o dalla notificazione, qualora non sia stato effettuato il pagamento in misura ridotta nei casi in cui \u00e8 consentito.\u00a0Successivamente il Prefetto risponde emettendo:\n" } ] }, { "id": 938, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Una multa per divieto di sosta di un familiare non piu' in vita deve essere pagata dall'erede?\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "L'art.\u00a0199 del Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285\u00a0 \"Nuovo Codice della Strada\"\u00a0recita\u00a0testualmente \"L'obbligazione di pagamento a titolo di sanzione amministrativa pecuniaria non si trasmette agli eredi\". Quindi le multe per le infrazioni al codice della strada non sono da pagare, ma occorre presentarsi egualmente agli uffici competenti per attestare la morte del trasgressore.\n" } ] }, { "id": 939, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Si \u00e8 ricevuta una multa. Cosa significa pagamento a misura ridotta?" }, { "from": "gpt", "value": "La maggior parte delle infrazioni previste dal Codice della Strada sono violazioni amministrative, cio\u00e8 non hanno carattere penale e possono essere estinte con il pagamento di una sanzione pecuniaria. Per ognuna di queste il Codice della Strada fissa una somma che viene compresa tra un minimo ed un massimo. La legge impone che l'importo da versare entro 60 giorni dalla verbalizzazione su strada o dalla notifica del verbale, sia la somma prevista dal minimo.\n\tSe trascorrono i 60 giorni senza che sia stato effettuato il pagamento o proposto ricorso, la legge prevede che si debba pagare la met\u00e0 del massimo previsto per quella violazione.\n" } ] }, { "id": 940, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come si usufruisce della riduzione del pagamento delle multe?" }, { "from": "gpt", "value": "Dal 21 agosto 2013 si pu\u00f2 usufruire della riduzione del 30%, se il pagamento della sanzione \u00e8 effettuato entro 5 giorni dalla contestazione o dalla notificazione del verbale per le violazioni alle norme del Codice della Strada che prevedono il pagamento di una sanzione amministrativa pecuniaria.\nCon la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il 20 agosto 2013, entra in vigore la Legge 9 agosto 2013 n. 69, di conversione del Decreto Legge 21 giugno 2013, n. 69, cosiddetto \u201cDecreto del Fare\u201d, e \u00a0viene introdotta la possibilit\u00e0 di ridurre del 30% le sanzioni amministrative per molte violazioni del Nuovo Codice della Strada (C.d.S.),\u00a0Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285.\nLa riduzione del 30% si applica solo sulla sanzione effettiva prevista dal codice, e quindi non si pu\u00f2 usufruire della stessa agevolazione per le spese di notifica, per la maggior parte delle violazioni previste dal Codice della Strada, anche a quelle elencate all'art.195, comma 2-bis C.d.S., le cui sanzioni pecuniarie in misura ridotta sono aumentate di un terzo se l'infrazione \u00e8 commessa dopo le ore 22 e prima delle ore 7.\nLa riduzione \u00e8 invece esclusa nei seguenti casi: violazioni per le quali non \u00e8 consentito il pagamento in misura ridotta; violazioni di natura penale (es. guida in stato di ebbrezza); violazioni per cui \u00e8 prevista la sanzione accessoria della confisca del veicolo (non \u00e8 compresa la confisca, eventuale, prevista dall'art. 193, c.4, C.d.S. - mancanza di assicurazione); violazioni per cui \u00e8 prevista la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida. Sul verbale sar\u00e0 chiaramente indicato se il pagamento in forma ridotta \u00e8 ammesso e l'importo che dovr\u00e0 essere versato entro 5 giorni dalla contestazione o dalla notificazione. Chi intende proporre ricorso al Prefetto o al Giudice di Pace, non deve effettuare il pagamento della sanzione.\nIl termine di 5 giorni decorre dal giorno successivo la contestazione su strada o dalla notificazione del verbale e, se cade in giorno festivo, scorre al primo giorno feriale successivo. Nei casi di notificazione successiva il termine di decorrenza dei 5 giorni varia a secondo delle modalit\u00e0 di notifica adottate (attraverso il servizio postale, direttamente nelle mani dell'interessato, per compiuta giacenza, ecc.).\nNel caso il pagamento sia effettuato oltre il termine di 5 giorni, o in misura inferiore a quella prevista, l'obbligazione non si considera estinta, la somma versata \u00e8 trattenuta come acconto e, se non sar\u00e0 effettuato il pagamento in misura ridotta senza sconto entro 60 giorni dalla contestazione o notificazione, sar\u00e0 iscritta a ruolo una somma pari alla differenza tra la met\u00e0 del massimo della sanzione edittale (pi\u00f9 le spese di procedimento) e l'acconto versato.\nPer approfondimenti: Polizia di Stato\n" } ] }, { "id": 941, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dopo quanto tempo una multa cade in prescrizione?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 209\u00a0del\u00a0Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285\u00a0\"Nuovo Codice della Strada\" stabilisce che la prescrizione del diritto a riscuotere le somme dovute a titolo di sanzioni amministrative pecuniarie per violazioni previste dal presente codice sia regolata dall'art. 28 della Legge 24 novembre 1981, n. 689 che specifica che il termine \u00e8 di cinque anni dal giorno in cui \u00e8 stata commessa la violazione. L'interruzione della prescrizione \u00e8 regolata dal codice civile.\n" } ] }, { "id": 942, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile prenotare la visita a musei e monumenti?\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "S\u00ec, per molti musei e monumenti italiani \u00e8 oggi possibile prenotare la visita. Generalmente si prenota on line collegandosi al sito del museo o luogo di interesse (spesso i musei mettono a disposizione prevendite di biglietti su internet fino ad esaurimento posti) oppure tramite contatto telefonico. E' consigliabile in ogni caso avere sempre una conferma telefonica della prenotazione, anche quando si prenota via internet.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 943, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Mutuo prima casa:\u00a0e' possibile richiedere la sospensione delle rate?" }, { "from": "gpt", "value": "Dal 27 aprile 2013 torna operativo il Fondo di Solidariet\u00e0 per i mutui prima casa del Ministero dell'Economia e delle Finanze\u00a0che consente la sospensione, fino a 18 mesi, del pagamento dell'intera rata del mutuo per l'acquisto dell'abitazione principale.\nIl Fondo \u2013 rifinanziato dal Decreto '\"Salva Italia\"\u00a0\u00a0Decreto Legge\u00a06 dicembre 2011, n. 201\u00a0Disposizioni urgenti per la crescita, l'equita' e il consolidamento dei conti pubblici,\u00a0sosterr\u00e0 i costi relativi agli interessi maturati sul debito residuo durante il periodo della sospensione: il Fondo ripagher\u00e0 alla banca il tasso di interesse applicato al mutuo con esclusione della componente di \"spread\". La sospensione non comporta l'applicazione di alcuna commissione o spesa di istruttoria e avviene senza richiesta di garanzie aggiuntive e viene concessa anche per i mutui che hanno gi\u00e0 fruito di altre misure di sospensione, purch\u00e9 tali misure non determinino complessivamente una sospensione dell'ammortamento superiore a 18 mesi.\nLa sospensione non pu\u00f2 essere richiesta per i mutui che abbiano almeno una delle seguenti caratteristiche:\n" } ] }, { "id": 944, "conversations": [ { "from": "human", "value": "I navigatori satellitari che indicano la postazione di autovelox e degli altri strumenti di controllo della velocit\u00e0 sono uguali agli anti-autovelox?" }, { "from": "gpt", "value": "\u00a0L'art. 45, comma 9 bis, del Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285\u00a0\"Nuovo Codice della Strada\"\u00a0 vieta la produzione, la commercializzazione e l'uso di dispositivi che, direttamente o indirettamente, segnalano la presenza e consentono la localizzazione delle apposite apparecchiature di rilevamento di cui all'articolo 142, comma 6, utilizzate dagli organi di polizia stradale per il controllo delle violazioni dei limiti di velocit\u00e0 previsti dall'art. 142 del Codice della Strada.\nE' vietato, dunque, l'uso dei cosiddetti \"anti-autovelox\", strumenti che interferiscono con il buon funzionamento dei misuratori di velocit\u00e0. L'uso illecito di tali strumenti si configura anche quando il conducente dispone solo dell'apparecchio senza che questo lo avverta della presenza del posto di controllo.\nIl divieto non riguarda i \"navigatori satellitari\" che, invece, dispongono della localizzazione degli autovelox, ne segnalano la presenza e invitano il conducente alla prudenza. La Polizia di Stato stessa, nel pubblicare sul sito le mappe di autovelox, tutor e altri strumenti che controllano la velocit\u00e0, persegue proprio l'obiettivo di garantire maggiore sicurezza sulle strade\nPer chi utilizza invece i dispositivi che interferiscono con la strumentazione della Polizia Stradale, il comma 9ter dell'art. 45 del CdS prevede una sanzione amministrativa che va da 802 a 3.212 euro. Alla violazione consegue la sanzione amministrativa accessoria della confisca della cosa oggetto della violazione. \nPer approfondimenti: Polizia di Stato\n" } ] }, { "id": 945, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quale cilindrata pu\u00f2 guidare un neo patentato?" }, { "from": "gpt", "value": "Ai sensi dell'art. 117 del Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285\u00a0,\u00a0come riformulato dalla Legge 2 ottobre 2007, n. 160\u00a0e dal\u00a0Nuovo Codice della strada, approvato con Legge del 29 luglio 2010, n.120\u00a0(GU n. 175 del 29/07/2010 - Suppl. Ordinario n. 171), entrato\u00a0in vigore il 13/08/2010,\u00a0ai titolari di patente di guida di categoria B, per il primo anno dal rilascio non \u00e8 consentita la guida di autoveicoli aventi una potenza specifica, riferita alla tara, superiore a 55 kW/t.\nNel caso di veicoli di categoria M1,ai fini di cui al precedente periodo si applica un ulteriore limite di potenza massimo pari a 70 kW. Tale limitazione non si applica ai veicoli adibiti al servizio di persone invalide, autorizzate ai sensi dell'articolo 188 del\u00a0D. Lgs. 285/1992\u00a0purch\u00e9 la persona invalida sia presente sul veicolo.\nLe limitazioni alla guida e alla velocit\u00e0 sono automatiche e decorrono dalla data di superamento dell'esame di guida. Il titolare di patente di guida italiana, che nei primi tre anni dal conseguimento della patente circola oltrepassando i limiti di guida e di velocit\u00e0 stabiliti, \u00e8 soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 148,00 a euro 594,00. La violazione importa la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della validit\u00e0 della patente da due ad otto mesi.\nSi ricorda inoltre che per i primi tre anni dal conseguimento della patente di categoria B non \u00e8 consentito il superamento della velocit\u00e0 di 100 km/h per le autostrade e di 90 km/h per le strade extraurbane principali.\nPer quanto riguarda la tipologia, ad un neopatentato \u00e8 consentito guidare:\n" } ] }, { "id": 946, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile attribuire alla propria figlia femmina il nome di battesimo \"Andrea\"?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Ministero dell'Interno con la circolare n. 31/2012 del Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali - Direzione Centrale per i Servizi Demografici - ha evidenziato che la Corte Suprema di Cassazione, con una sentenza del 20 novembre 2012, \u00e8 andata a modificare l'orientamento seguito dalla giurisprudenza, ed adottato dalla prassi amministrativa, circa l'attribuzione del nome \"Andrea\" a persone di sesso femminile.\nIl Ministero dell' Interno, finora, aveva stabilito con la circolare n. 27/2007, ed anche nel Massimario dell'ufficiale dello Stato Civile, che si potesse ammettere, con riferimento al nome maschile \"Andrea\", la sua attribuzione anche a soggetti di sesso femminile, purch\u00e9 il nome fosse preceduto da un primo elemento onomastico inequivocabilmente femminile (ad esempio: Francesca Andrea).\nIn conseguenza dell'espressione della Corte Suprema di Cassazione\u00a0il Ministero dell'Interno riconosce ora, invece, che il nome Andrea si evidenzia, come di natura sessualmente neutra, non ridicolo n\u00e8 vergognoso se attribuito ad una persona di sesso femminile e\u00a0non produttore di ambiguit\u00e0 nel riconoscimento del genere della persona cui sia stato imposto non essendo pi\u00f9 riconducibile, in un contesto culturale ormai in continua evoluzione e non pi\u00f9 rigidamente nazionalistico, esclusivamente al genere maschile.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 947, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In caso di nome composto, riportato in modi diversi nei documenti amministrativi, \u00e8 possibile scegliere di uniformare l'indicazione del nome in tutti i certificati?" }, { "from": "gpt", "value": "Per sanare situazioni relative alla pluralit\u00e0 di prenomi e\u00a0nomi composti da pi\u00f9 elementi, anche separati tra loro,\u00a0riportati in modo difforme su vari documenti, il soggetto interessato pu\u00f2 dichiarare all\u2019Ufficiale dello Stato Civile del Comune di nascita (in cui \u00e8 stato registrato il suo atto di nascita), l\u2019esatta indicazione con cui tali nomi devono essere riportati nelle certificazioni di stato civile e d\u2019anagrafe.\nPu\u00f2 effettuare la dichiarazione il cittadino che \u00a0ha avuto attribuito alla nascita, prima del 30/03/2001, un nome composto, cos\u00ec come previsto dall'articolo 36 (Indicazioni sul nome) del Decreto del Presidente della Repubblica 3 novembre 2000, n. 396 (Regolamento per la revisione e la semplificazione dell'ordinamento dello stato civile). Il procedimento non si applica alle persone nate dopo il 30/03/2000.\nSenza alterare l\u2019ordine dei vari elementi del nome, la persona interessata pu\u00f2 chiedere di essere menzionato con il solo primo nome o, in caso di scelta fra pi\u00f9 nomi posseduti, il primo ed il secondo nome oppure il primo, il secondo e il terzo, ma non il secondo e il terzo.\nL'unica ipotesi in cui \u00e8 possibile non tenere in considerazione l'ordine dei nomi\u00a0\u00e8 quella in cui la persona\u00a0possa dimostrare di aver, precedentemente e per lungo tempo, utilizzato tale variazione (numero e ordine dei nomi) e di essere sempre stata identificata con quel nome; in questo caso il soggetto deve produrre, allegata alla dichiarazione, prova documentale (documenti rilasciati dalla pubblica amministrazione, atti pubblici e scritture private) dell\u2019uso costante ed ininterrotto di quel determinato nome.\nEsempio: Maria Gloria\u00a0Paola potr\u00e0 scegliere di essere indicata come Maria, oppure come Maria Gloria o Maria Gloria Paola, ma non Gloria Paola, salvo presentazione di prova documentale.\nLa sottoscrizione della dichiarazione sul nome non \u00e8 soggetta ad autenticazione, se presentata unitamente a copia fotostatica, non autenticata, del documento di identit\u00e0. L'istanza e la copia fotostatica del documento di identit\u00e0 possono essere inviate per via telematica o a mezzo posta o fax.\n" } ] }, { "id": 948, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile dare pi\u00f9 di un nome al proprio figlio, separandoli\u00a0con la\u00a0virgola?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 35 del\u00a0Decreto\u00a0del Presidente\u00a0della Repubblica 3 novembre 2000, n. 396 stabilisce che: \"Il nome imposto al bambino deve corrispondere al sesso e pu\u00f2 essere composto da uno o da pi\u00f9 elementi onomastici, anche separati, non superiori a tre. In quest'ultimo caso, tutti gli elementi del prenome dovranno essere riportati negli estratti e nei certificati rilasciati dall'ufficiale dello stato civile e dall'ufficiale di anagrafe.\"\n" } ] }, { "id": 949, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono\u00a0le modalit\u00e0 e i\u00a0requisiti per la nomina di un collaudatore in un progetto edilizio?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 67 del T.U. per l'edilizia (Decreto del Presidente della Repubblica del\u00a06 giugno 2001, n. 380) stabilisce che \"Il collaudo deve essere eseguito da un ingegnere o da un architetto, iscritto all'albo da almeno dieci anni, che non sia intervenuto in alcun modo nella progettazione, direzione, esecuzione dell\u00b4opera\".\u00a0La Legge del\u00a05 Novembre 1971 n. 1086 recante \"Norme per la disciplina delle opere in conglomerato cementizio, normale e precompresso ed a struttura metallica\" dispone all'art.7 che la nomina del collaudatore spetta al committente il quale ha l'obbligo di comunicarla al genio civile entro 60 giorni dall'ultimazione dei lavori. Entro tale termine, quando non esiste il committente ed il costruttore esegue in proprio, \u00e8 fatto obbligo a quest'ultimo di chiedere, all'ordine provinciale degli ingegneri o a quello degli architetti, la designazione di una terna di nominativi fra i quali sceglie il collaudatore.\u00a0Per ulteriori approfondimenti consultare il Decreto Legislativo\u00a0del 12 aprile 2006, n.163\u00a0- Codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture.\n" } ] }, { "id": 950, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa bisogna fare per essere nominati scrutatori di seggio elettorale?" }, { "from": "gpt", "value": "Gli scrutatori nominati in occasione delle consultazioni elettorali dalla Commissione Elettorale Comunale sono scelti dall'apposito Albo che comprende i nominativi dei cittadini che presentano specifica domanda entro il 30 novembre.\nPer essere nominati Scrutatori di seggio occorre possedere i seguenti requisiti:- essere iscritti presso le liste elettorali del Comune;- essere in possesso della licenza di scuola media inferiore;- non essere esclusi dal godimento dei diritti politici.\nL'iscrizione rimane valida finch\u00e9 non si perdono i requisiti, quindi, non deve essere rinnovata ogni anno; la\u00a0domanda di cancellazione\u00a0deve essere inviata entro il 31 dicembre di ogni anno.\u00a0Sono esclusi dalle funzioni di scrutatore di seggio elettorale:\n- i dipendenti del Ministero dell'Interno;- gli appartenenti alle Forze Armate in servizio;- i medici delle A.S.L. incaricati delle funzioni gia' di competenza dei medici provinciali, degli ufficiali sanitari e dei medici condotti;- i Segretari comunali e i dipendenti dei Comuni addetti o comandati a prestare servizio presso gli uffici elettorali;- i candidati alle elezioni per le quali si svolge la votazione.\nPer approfondimenti si rimanda alla consultazione dell'articolo 9 (Nomina degli scrutatori) della Legge 21 dicembre\u00a02005, n. 270.\n" } ] }, { "id": 951, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Gli accessi carrabili a raso sono soggetti al pagamento dellaTosap (Tassa per l'Occupazione di Spazi ed Aree Pubbliche)?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Ministero delle Finanze, con la Risoluzione n. 225 del 26/11/1997 conferma la soluzione di intassabilit\u00e0 degli accessi a raso, gi\u00e0 espressa nella circolare ministeriale n. 43/E del 20 febbraio 1996.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 952, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove posso trovare la normativa relativa al diritto d'autore?" }, { "from": "gpt", "value": "Sul sito del Ministero dei Beni e le Attivit\u00e0 Culturali, Direzione generale per le biblioteche, gli istituti culturali e il Diritto d'autore \u00e8 presente una\u00a0pagina,\u00a0gestita dal\u00a0Servizio III Diritto D'Autore e Vigilanza SIAE,\u00a0dedicata alla normativa sul diritto d'autore.\u00a0\u00a0\n" } ] }, { "id": 953, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In quali Paesi sono in vigore le norme europee di coordinamento per i diritti pensionistici?\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "L'Unione europea ha coordinato le norme nazionali relative alla previdenza sociale a livello europeo per garantire la copertura anche quando ci si sposta da un paese all\u2019altro. Le norme europee di coordinamento della\u00a0copertura sociale sono in vigore negli Stati membri dell'UE, in Norvegia, in Islanda, in Liechtenstein, anche noti come SEE, e\u00a0in Svizzera.\n" } ] }, { "id": 954, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali norme fiscali si applicano se si acquistano dei beni, per uso personale, in un altro Paese dell'Unione Europea?" }, { "from": "gpt", "value": "Se si\u00a0acquistano beni e servizi per uso personale in un altro paese UE,\u00a0si \u00e8\u00a0soggetti alle stesse norme fiscali applicabili ai cittadini di quel paese e si possono portare a casa i beni acquistati. Ci\u00f2, per\u00f2,\u00a0non vale per l\u2019acquisto di automobili nuove. Per quanto riguarda i manufatti del tabacco e gli alcolici, in talune circostanze potr\u00e0 essere chiesta la prova del fatto che i beni siano\u00a0destinati ad uso personale.\nUlteriori informazioni\u00a0sono disponibili sul\u00a0sito web della Direzione Generale \"Fiscalit\u00e0 e Unione doganale\" (in inglese) della Commissione europea.\n" } ] }, { "id": 955, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali documenti sono necessari per richiedere il certificato \"Nulla Osta al matrimonio\" per sposare un cittadino russo?\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "E' possibile trovare l'elenco dei documenti da presentare\u00a0sul sito web del Consolato Generale della Federazione Russa a Milano. Le richieste del rilascio di questo documento vanno presentate al Consolato personalmente dagli interessati.\n" } ] }, { "id": 956, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Una donna immigrata, vittima di sfruttamento, a\u00a0chi pu\u00f2 chiedere aiuto?" }, { "from": "gpt", "value": "E' possibile contattare il Numero Verde Antitratta 800 290 290, uno degli interventi messi in campo dal Dipartimento per le Pari Opportunit\u00e0 per la protezione sociale delle vittime della tratta. Il servizio telefonico gratuito - attivo 24 ore su 24 \u00a0su tutto il territorio nazionale - \u00e8 in grado di fornire alle vittime, e a coloro che intendono aiutarle, tutte le informazioni\u00a0sulle possibilit\u00e0 di aiuto e assistenza che la normativa italiana offre per uscire dalla situazione di sfruttamento sessuale e lavorativo.\nIl numero verde fornisce assistenza ed informazioni anche per le vittime di tratta a scopo di sfruttamento lavorativo e non solo per sfruttamento sessuale.\n" } ] }, { "id": 957, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per quali categorie di lavoratori \u00e8 riconosciuta la possibilit\u00e0 di fruizione della nuova indennit\u00e0 di disoccupazione ASpI?" }, { "from": "gpt", "value": "Possono fruire della nuova nuova indennit\u00e0 di disoccupazione ASpI tutti i lavoratori dipendenti, compresi gli apprendisti, i soci lavoratori di cooperativa che abbiano stabilito, con la propria adesione o successivamente all\u2019instaurazione del rapporto associativo, un rapporto di lavoro in forma subordinata, ai sensi dell\u2019articolo 1, comma 3, della Legge 3 aprile 2001, n. 142 e successive modificazioni. Inoltre la tutela \u00e8 estesa anche al personale artistico (Circolare Inps n. 142 del 18/12/2012).\nNon sono destinatari della nuova disciplina:\n-\u00a0i dipendenti a tempo indeterminato delle Pubbliche Amministrazioni di cui all\u2019art. 1, comma 2 del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e successive modificazioni;\n-\u00a0gli operai agricoli a tempo determinato e indeterminato per i quali continua a trovare applicazione la specifica normativa come modificata dalla stessa legge di riforma;\n-\u00a0i lavoratori extracomunitari entrati in Italia con permesso di soggiorno di lavoro stagionale per i quali resta confermata la specifica normativa.\n" } ] }, { "id": 958, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per quanti mesi \u00e8 possibile fruire dell\u2019indennit\u00e0 di disoccupazione ASpI?" }, { "from": "gpt", "value": "Le nuove norme prevedono un graduale aumento della durata della prestazione, collegata all\u2019et\u00e0 anagrafica del lavoratore al momento della cessazione del rapporto di lavoro, distribuito nell\u2019arco dei prossimi tre anni (Circolare Inps n. 142 del 18/12/2012).\nNel periodo transitorio la durata massima legale, in relazione ai nuovi eventi di disoccupazione verificatisi a decorrere dal 1\u00b0 gennaio 2013 e fino al 31 dicembre 2015, \u00e8 disciplinata nei seguenti termini:\n1) per le prestazioni relative agli eventi intercorsi nell'anno 2013:\u00a0otto mesi per i soggetti con et\u00e0 anagrafica inferiore a cinquanta anni;\u00a0dodici mesi per i soggetti con et\u00e0 anagrafica pari o superiore a cinquanta anni;\n2) per le prestazioni relative agli eventi intercorsi nell'anno 2014: otto mesi per i soggetti con et\u00e0 anagrafica inferiore a cinquanta anni; dodici mesi per i soggetti con et\u00e0 anagrafica pari o superiore a cinquanta anni e inferiore a cinquantacinque anni;\u00a0 quattordici mesi per i soggetti con et\u00e0 anagrafica pari o superiore a cinquantacinque anni, nei limiti delle settimane di contribuzione negli ultimi due anni;\n3) per le prestazioni relative agli eventi intercorsi nell'anno 2015:\u00a0dieci mesi per i soggetti con et\u00e0 anagrafica inferiore a cinquanta anni;\u00a0dodici mesi per i soggetti con et\u00e0 anagrafica pari o superiore a cinquanta anni e inferiore a cinquantacinque anni;\u00a0sedici mesi per i soggetti con et\u00e0 anagrafica pari o superiore a cinquantacinque anni, nei limiti delle settimane di contribuzione negli ultimi due anni.\nA regime, dal 1\u00b0 gennaio 2016 e in relazione ai nuovi eventi di disoccupazione verificatisi a decorrere da tale data:\n1) per i lavoratori di et\u00e0 inferiore ai cinquantacinque anni, l'indennit\u00e0 viene corrisposta per un periodo massimo di dodici mesi, detratti i periodi di indennit\u00e0 gi\u00e0 eventualmente fruiti sia a titolo di indennit\u00e0 di disoccupazione ASpI che Mini-ASpI, nell\u2019arco di un periodo precedente la data di cessazione del rapporto di lavoro pari al periodo massimo teorico di spettanza della prestazione;\n\t2) per i lavoratori di et\u00e0 pari o superiore ai cinquantacinque anni, l'indennit\u00e0 \u00e8 corrisposta per un periodo massimo di diciotto mesi, nei limiti delle settimane di contribuzione negli ultimi due anni, detratti i periodi di indennit\u00e0 gi\u00e0 eventualmente fruiti sia a titolo di indennit\u00e0 di disoccupazione ASpI che Mini-ASpI, nell\u2019arco di un periodo precedente la data di cessazione del rapporto di lavoro pari al periodo massimo teorico della prestazione.\nSi precisa che nelle ipotesi sopra descritte che abbiano una previsione di durata della prestazione superiore ai dodici mesi, per determinare la durata stessa della prestazione nei limiti delle settimane di contribuzione negli ultimi due anni, cos\u00ec come gi\u00e0 precedentemente illustrato per il diritto, sono utili tutte le settimane di contribuzione, purch\u00e9 per esse risulti, anno per anno, complessivamente erogata o dovuta una retribuzione non inferiore ai minimali settimanali (Legge 638/1983 e Legge 389/1989). La disposizione relativa alla retribuzione di riferimento non si applica ai lavoratori addetti ai servizi domestici e familiari, agli operai agricoli e agli apprendisti per i quali continuano a permanere le regole vigenti.\n" } ] }, { "id": 959, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qual \u00e8 il limite temporale per la presentazione della domanda di prestazione ASpI?" }, { "from": "gpt", "value": "Per fruire dell'indennit\u00e0 i lavoratori aventi diritto devono, a pena di decadenza, presentare apposita domanda (Mod. ASpI COD. SR134), esclusivamente in via telematica, entro il termine di due mesi dalla data di spettanza del trattamento (Circolare Inps n. 142 del 18/12/2012).\nIl termine di due mesi per la presentazione della domanda decorre dalla data di inizio del periodo indennizzabile che \u00e8 cos\u00ec individuato:\n- ottavo giorno successivo alla data di cessazione dell'ultimo rapporto di lavoro;\n- data di definizione della vertenza sindacale o data di notifica della sentenza giudiziaria;\n- data di riacquisto della capacit\u00e0 lavorativa nel caso di un evento patologico (es.: malattia comune, infortunio) iniziato entro gli otto giorni dalla cessazione del rapporto di lavoro;\n- ottavo giorno dalla data di fine del periodo di maternit\u00e0 in corso al momento della cessazione del rapporto di lavoro;\n- ottavo giorno dalla data di fine del periodo corrispondente all'indennit\u00e0 di mancato preavviso ragguagliato a giornate;\n- trentottesimo giorno successivo alla data di cessazione per licenziamento per giusta causa.\n" } ] }, { "id": 960, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cos'\u00e8 l's.r.l. semplificata?" }, { "from": "gpt", "value": "La Legge 24 marzo 2012, n. 27 ha introdotto il nuovo art. 2463-bis del codice civile, prevedendo la possibilit\u00e0 di avviare societ\u00e0 a responsabilit\u00e0 limitata semplificata (Srls).\n\tLe societ\u00e0\u00a0devono essere costituite dal notaio su modello standard ministeriale di atto costitutivo (comprensivo dello statuto) e\u00a0devono avere un capitale sociale compreso tra 1 e 9.999,99 euro.\n\tPer questo tipo di societ\u00e0 l'atto costitutivo e l'iscrizione nel registro delle imprese sono esenti da diritto di bollo e di segreteria e non sono dovuti onorari notarili.\u00a0Il modello standard ministeriale di atto costitutivo \u00e8 stato formulato\u00a0con il\u00a0Decreto\u00a0Ministero Giustizia\u00a0n. 138 del 23 giugno 2012 (Gazzetta Ufficiale n. 189 del 14 agosto 2012).\u00a0\nCon la\u00a0Legge del 7 agosto 2012 n. 134\u00a0\u00a0all'articolo 44 \u00a0del decreto n. 83/2012 \u00e8 stato inserito l'ultimo comma che prevede\u00a0 che \"Al fine di favorire l'accesso dei giovani imprenditori\u00a0 al credito, il Ministro dell'economia e delle\u00a0 finanze\u00a0 promuove,\u00a0 senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza\u00a0 pubblica,\u00a0 un\u00a0 accordo con l'Associazione bancaria italiana per fornire credito a condizioni agevolate ai\u00a0giovani di\u00a0eta'\u00a0inferiore\u00a0 a\u00a0 trentacinque\u00a0anni,\u00a0che intraprendono attivita' imprenditoriale attraverso la costituzione di una societa' a responsabilita' limitata a capitale ridotto\".\u00a0\n" } ] }, { "id": 961, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quale \u00e8 il limite al pagamento in contanti delle pensioni?" }, { "from": "gpt", "value": "Le norme della manovra finanziaria (articolo\u00a012 comma 25 del\u00a0Decreto Legge\u00a06 dicembre 2011, n. 201 Disposizioni urgenti per la crescita, l'equita' e il consolidamento dei conti pubblici, cosiddetto Decreto Salva Italia) hanno introdotto dei limiti al pagamento in contanti a partire dal 7 marzo 2012.\n\tTali limiti prevedono l\u2019impossibilit\u00e0 da parte dell\u2019Istituto previdenziale di effettuare il pagamento in contanti per importi superiori a 1000 euro.\u00a0 Le pensioni superiori a tale importo saranno accreditate esclusivamente su conto corrente postale o bancario, su libretto postale o su carta prepagata abilitata.\nL'art. 3, comma 3, della Legge n. 44 del 26 aprile 2012, di conversione del Decreto Legge n. 16 del 2 marzo 2012\u00a0proroga l\u2019adeguamento alle suddette modalit\u00e0 di pagamento a partire dal 1\u00b0 luglio 2012. La norma descritta impone quindi all\u2019Istituto di non effettuare pagamenti in contanti o con assegno di importo superiore a 1.000 euro per pensioni a decorrere dal 1\u00b0 luglio 2012, sia per le rate correnti sia per le nuove liquidate.\nIl comma 4-ter del citato art. 3 aggiunge inoltre una precisazione all\u2019art. 2, comma 4-ter del Decreto Legge n. 138 del 13 agosto 2011, che limita il campo di applicazione delle norme in esame, specificando che nell\u2019individuazione dei pagamenti che superano la soglia dei 1.000 euro non devono essere presi in considerazione gli importi corrisposti a titolo di tredicesima mensilit\u00e0.\nPer analogia, non sono soggetti alle suddette limitazioni all\u2019uso del contante i pagamenti delle pensioni che hanno un importo ordinariamente inferiore a 1.000 euro, anche nei casi in cui per singole rate sia superata la suddetta soglia per la concomitanza del pagamento di arretrati pensionistici, conguagli fiscali e somma aggiuntiva (cd. \u201cquattordicesima\u201d).\nMessaggio INPS n.10885 del 28 giugno 2012\n" } ] }, { "id": 962, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono gli obblighi fiscali nel caso di acquisto di un'abitazione all'estero\u00a0?\n\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "A partire dal 2012, le persone fisiche residenti che possiedono immobili all\u2019estero, a qualsiasi uso destinati, hanno l\u2019obbligo di versare l\u2019Ivie (Imposta sul valore degli immobili situati all\u2019estero).\n\tSono tenuti al pagamento dell\u2019imposta:\n" } ] }, { "id": 963, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove vige l'obbligo di catene da neve o pneumatici invernali?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285, Nuovo Codice della Strada (art. 6 comma 4 lettera e), dopo le modifiche della Legge del 29 luglio 2010, n.120, ha introdotto la possibilit\u00e0 per gli enti proprietari o gestori della strada di disporre, mediante ordinanza, l'obbligo per i veicoli di munirsi od avere a bordo catene da neve (c.d. mezzi antisdrucciolevoli) o pneumatici invernali idonei alla marcia su neve o su ghiaccio.\nLe ordinanze hanno lo scopo di permettere agli enti citati, ovvero al sindaco all'interno dei centri abitati, di poter disporre di uno strumento di regolamentazione cui far ricorso, per facilitare la circolazione ed evitare blocchi, per un arco temporale predeterminato: esse sono valide, di conseguenza, anche quando non ci sono precipitazioni nevose in corso.\nLe nuove disposizioni consentono pertanto agli organi di polizia stradale, cui compete la verifica dell'osservanza delle ordinanze lungo le tratte stradali e nei periodi indicati dalle prescrizioni, di controllare la presenza a bordo del veicolo delle catene da neve o la dotazione di pneumatici invernali e, in caso di mancanza, di applicare la sanzione pecuniaria prevista (da 80 a 318 euro).\nSul sito della Polizia di Stato \u00e8 possibile consultare la mappatura della rete viaria, stradale ed autostradale, interessata dalla prescrizione, suddivisa per Regioni.\nPer approfondimenti: Polizia di Stato\n" } ] }, { "id": 964, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un ente pubblico non territoriale, come la Camera di Commercio, ha l'obbligo di utilizzo della PEC?" }, { "from": "gpt", "value": "Si, sono tenute ad utilizzare la posta elettronica certificata tutte le pubbliche amministrazioni di cui all'art. 1, comma 2, del\u00a0DECRETO LEGISLATIVO 30 marzo 2001, n. 165,\u00a0per ogni scambio di documenti e informazioni con i soggetti interessati che ne fanno richiesta e che hanno preventivamente dichiarato il proprio indirizzo di posta elettronica certificata, come previsto dall'art. 6 del Codice dell'amministrazione digitale, DECRETO LEGISLATIVO 7 marzo 2005, n. 82.\n" } ] }, { "id": 965, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il\u00a0turista extracomunitario che, a seguito di un controllo delle forze dell'ordine,\u00a0non esibiscisce il passaporto,\u00a0\u00e8\u00a0passibile di multa?\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286,\u00a0(Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione e norme sulla condizione dello straniero) all'art. 6, comma 3,\u00a0stabilisce\u00a0che \"Lo\u00a0 straniero\u00a0che, a richiesta degli ufficiali e agenti di pubblica\u00a0sicurezza,\u00a0non ottempera,\u00a0senza\u00a0 giustificato\u00a0motivo, all'ordine\u00a0di\u00a0esibizione\u00a0del passaporto o di altro documento di identificazione e\u00a0del\u00a0 permesso di soggiorno o di altro documento attestante la regolare presenza nel territorio dello Stato e' punito con l'arresto fino ad un anno e con l'ammenda fino ad euro 2.000\".\nIl D. Lgs. 286/1998,\u00a0all'art.1 comma 1, esplicita la definizione di \"straniero\", stabilendo che \"Il presente testo unico, in attuazione dell'articolo 10, secondo comma, della Costituzione, si applica, salvo che sia diversamente disposto, ai cittadini di Stati non appartenenti all'Unione europea e agli apolidi, di seguito indicati come stranieri\".\nAl contempo il comma 2, del suddetto articolo,\u00a0precisa che \"Il\u00a0presente testo\u00a0unico non si applica ai cittadini degli Stati\u00a0membri\u00a0dell'Unione europea, salvo quanto previsto dalle norme di attuazione dell'ordinamento comunitario\".\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 966, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A quale ente il soggetto destinatario del 5 per mille dell'Irpef deve presentare la rendicontazione dell'impiego delle somme ricevute?" }, { "from": "gpt", "value": "Si. La Legge 24 dicembre 2007\u00a0n. 244\u00a0ha stabilito l\u2019obbligo, per i soggetti destinatari del contributo del cinque per mille dell'Irpef di redigere, entro un anno dalla ricezione degli importi, un apposito rendiconto nel quale deve essere rappresentato in modo chiaro e trasparente, l\u2019effettivo impiego delle somme percepite.\u00a0\n" } ] }, { "id": 967, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Nel caso in cui terzi occupino abusivamente un immobile, in che modo pu\u00f2 tutelarsi il proprietario?\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "L'ordinamento giuridico italiano contempla alcune forme di tutela giudiziale in favore di chi subisca l'occupazione abusiva del proprio immobile.\nIn\u00a0ambito\u00a0civile il proprietario potr\u00e0 agire\u00a0attraverso le cosiddette azioni petitorie, vale a\u00a0dire quelle dirette a tutelare chi sia legittimo titolare del bene.\u00a0Nel particolare caso dell' occupazione abusiva, potr\u00e0 esser esperita l'azione\u00a0di rivendicazione (articolo 948 del codice civile). Tale forma di tutela,\u00a0non soggetta ad alcun termine di decadenza,\u00a0legittimer\u00e0 il titolare del bene ad agire in qualunque tempo ed a\u00a0poter richiedere il ristoro dei danni subiti anche quando, dopo la domanda giudiziale, il terzo abbia cessato per fatto proprio di possedere o detenere la cosa. E' anche possibile tutelarsi in via\u00a0immediata ed urgente ricorrendo al giudice per ottenere la reintegra nel possesso\u00a0(articolo 1168 codice civile). Quest'azione spetta non solo al proprietario, ma anche a chi disponga ad altro titolo dell'immobile (ad esempio l'usufruttuario o il conduttore in locazione dell'immobile);\u00a0potr\u00e0 esser esercitata entro 1 anno dalla data del sofferto spoglio o, nel caso di spoglio clandestino, da quando lo \"spogliato\", ossia chi si sia visto\u00a0privare del bene,\u00a0ne sia venuto a conoscenza.\u00a0\nIn sede penale \u00e8 possibile tutelarsi attraverso la proposizione di una denuncia alla Procura della Repubblica competente. In tali casi, infatti, sono astrattamente ipotizzabili le seguenti fattispecie di reato: reato di invasione di terreni od edifici (articolo 633 codice penale), nonch\u00e9 reati contro il patrimonio funzionalmente collegati all\u2019occupazione abusiva, quali il danneggiamento (articolo 635 codice penale), il furto (articoli 624 e 625 codice penale) ed\u00a0il reato di violazione di domicilio (articolo 614 c.p.).\n\t\u00a0\n\u00a0\n\u00a0\n\u00a0\nPer maggiori informazioni:\ncodice civile \ncodice penale\n" } ] }, { "id": 968, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Che differenza c\u2019\u00e8 fra primo e secondo ciclo di istruzione e qual'\u00e8 la normativa di riferimento?\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Il PRIMO CICLO di istruzione si articola in due percorsi scolastici consecutivi e obbligatori:\n\t-\u00a0 la scuola primaria, della durata di cinque anni:\u00a0 obbligatoria per tutti i ragazzi italiani e stranieri che abbiano compiuto sei anni di et\u00e0 entro il 31 dicembre. L'iscrizione \u00e8 facoltativa per chi compie sei anni entro il 30 aprile dell'anno successivo.\n\t-\u00a0 la scuola secondaria di primo grado, della durata di tre anni: obbligatoria per tutti i ragazzi italiani e stranieri che abbiano concluso il percorso della scuola primaria.\n\tIl primo ciclo di istruzione si conclude con\u00a0l'esame di Stato, il cui superamento costituisce titolo di accesso al secondo ciclo.\n\tNormativa di riferimento:\n\t- Decreto del Presidente della Repubblica n. 89 del 20 marzo 2009.\n\tIl SECONDO CICLO di istruzione riguarda la scuola secondaria di secondo grado e si articola in un percorso della durata di cinque anni.\n\tLa riforma del secondo ciclo \u00e8 entrata in vigore dall'anno scolastico 2010-2011 per ridurre la frammentazione degli indirizzi nei licei e rimodulare l'istruzione tecnica e professionale:\n\t- Licei: articolati in due bienni e in un quinto anno al termine del quale si sostiene l'esame di Stato.\n\t- Istituti tecnici: articolati in due bienni e in un quinto anno, al termine del quale si sostiene l'esame di Stato e si consegue il diploma di istruzione tecnica\n\t- Istituti professionali: articolati in due bienni e in un quinto anno, al termine del quale si sostiene l'esame di Stato e si consegue il diploma di istruzione professionale.\n\tIl secondo ciclo si conclude con l'esame di Stato.\nUlteriori informazioni sulle pagine del sito del MIUR dedicate alla\u00a0riforma del secondo ciclo.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 969, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Gli onorari spettanti ai componenti degli Uffici Elettorali nominati per le operazioni di voto vanno dichiarati?" }, { "from": "gpt", "value": "L'articolo 9, comma 2, della LEGGE 21 marzo 1990, n. 53, dispone che gli onorari dei componenti gli Uffici Elettorali di sezione di cui alla LEGGE 13 marzo 1980, n. 70, costituiscono rimborso spese fisso forfettario non assoggettabile a ritenute o imposte (incluse quelle relative al bollo di quietanza) e non concorrono alla formazione della base imponibile ai fini fiscali.\n" } ] }, { "id": 970, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove si pu\u00f2 reperire\u00a0l'elenco delle\u00a0onorificenze che\u00a0possono essere concesse dalla\u00a0Repubblica Italiana?" }, { "from": "gpt", "value": "La\u00a0Presidenza della Repubblica ha realizzato una banca dati di tutte le decorazioni al valore e al merito con le fonti normative e le insegne. Gli elenchi dei decorati, disponibili\u00a0sul sito internet della Presidenza,\u00a0vengono costantemente aggiornati.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 971, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per\u00a0lavori in un edificio privato,\u00a0quali sono gli interventi liberi e quelli sottoposti a SCIA?" }, { "from": "gpt", "value": "Le opere libere, ovvero le opere per le quali gli interventi possono essere eseguiti senza necessit\u00e0 di titolo abilitativo edilizio, ai sensi dell\u2019art. 6 del DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 6 giugno 2001, n. 380 \"Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia\", sono le seguenti:\n" } ] }, { "id": 972, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono un piccolo editore: vorrei sapere quali opere pubblicate devo depositare e presso quale ente devo depositarle." }, { "from": "gpt", "value": "Dalla pagina Deposito legale, curata dalla Direzione Generale per i beni librari e gli istituti culturali del Ministero per i Beni e le Attivit\u00e0 Culturali, \u00e8 possibile accedere al testo della legge e del Regolamento di attuazione, alla modulistica e ad informazioni e chiarimenti sull'applicazione della legge.\n\tDallo stesso sito \u00e8 possibile visionare e scaricare l' Elenco delle biblioteche depositarie suddiviso per Regione.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 973, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove posso trovare le offerte di lavoro presso l' Unit\u00e0 di cooperazione giudiziaria dell'Unione europea (EUROJUST)?\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Eurojust pubblica periodicamente sul proprio sito web l'elenco dei posti vacanti disponibili.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 974, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Gli ordini professionali sono stati aboliti o c'\u00e8 stata una riforma?" }, { "from": "gpt", "value": "Gli ordini professionali sono stati riformati con\u00a0il Decreto del Presidente della Repubblica 7 agosto 2012, n. 137 che\u00a0adotta il Regolamento di riforma degli ordinamenti professionali.\u00a0\u00a0Il Regolamento si applica a tutte le professioni regolamentate e disciplina l'accesso e l'esercizio delle attivit\u00e0 professionali, gli albi, la libera concorrenza e la pubblicit\u00e0 informativa, l'assicurazione, il tirocinio, la formazione continua.\n\tNel Decreto sono, in particolare,\u00a0dettate norme apposite per gli avvocati e i notai.\n" } ] }, { "id": 975, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Chi rilascia i certificati attestanti\u00a0la condizione di \u201corfano di guerra\u201d?" }, { "from": "gpt", "value": "Presso le Prefetture - U.T.G. \u00e8 istituito l'Elenco Provinciale degli Orfani di Guerra. Chiunque sia figlio di persona deceduta per cause di guerra oppure di persona equiparata ad orfano di guerra (es: figli di invalidi di guerra) pu\u00f2 richiedere l'iscrizione al suddetto elenco al fine di acquisire il riconoscimento dello status di \"orfano di guerra o categoria equiparata\", necessario per usufruire dei benefici giuridici ed economici previsti dalla legislazione vigente.\u00a0Possono fare la richiesta\u00a0i cittadini italiani\u00a0\u00a0 orfani di genitore deceduto per cause di guerra,\u00a0 figli di invalidi di guerra, il cui genitore sia beneficiario di pensione di guerra di 1^ categoria ovvero di pensione di guerra dalla 2^ all'8^ categoria, con godimento dell'assegno di incollocabilit\u00e0. Per il riconoscimento dello status di \"orfano di guerra o categoria equiparata\" \u00e8 necessario che gli orfani o i figli fossero minorenni al momento della morte ovvero del riconoscimento dell'invalidit\u00e0 di guerra del genitore.\u00a0Occorre presentare la domanda in carta libera, indirizzata alla Prefettura - U.T.G. di residenza del richiedente. L'interessato pu\u00f2 richiedere alla Prefettura il rilascio di certificati che attestano\u00a0 lo status di \"Orfano di guerra o persona equiparata\".\nPer approfondimenti: http://www.prefettura.it/frosinone/contenuti/50650.htm\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 976, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In caso di dubbi sulla costituzione degli organismi indipendenti di valutazione ai sensi del Decreto Legislativo 27 ottobre 2009, n.150 a chi ci si pu\u00f2 rivolgere?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto Legislativo 27 ottobre 2009, n.150,\u00a0affida alla Commissione per la Valutazione, la Trasparenza e l\u2019Integrit\u00e0 delle amministrazioni pubbliche, il compito di indirizzare, coordinare e sovrintendere all\u2019esercizio delle funzioni di valutazione, garantendo la trasparenza dei sistemi adottati e la visibilit\u00e0 degli indici di andamento gestionale delle amministrazioni pubbliche.\nAttraverso il\u00a0sito istituzionale della Commissione \u00e8 possibile\u00a0formulare quesiti\u00a0a proposito dell'applicabilit\u00e0 del Decreto. I pareri sono pubblicati in un'apposita sezione.\nLa Commissione precisa che, nel formulare le risposte, la precedenza verr\u00e0 riconosciuta ai quesiti provenienti dalle amministrazioni pubbliche e, in particolare, a quelli formulati dal Ministro o d\u2019ordine del Ministro dal Gabinetto, dai Capi di Dipartimento, dagli altri Dirigenti di vertice e, per quanto riguarda gli enti pubblici, dal rappresentante legale, dal Dirigente generale e dal responsabile apicale del personale o, comunque, da soggetti equiparati a quelli prima elencati. La precedenza, inoltre, verr\u00e0 riconosciuta ai quesiti provenienti, subito dopo la loro costituzione, dagli organismi indipendenti di valutazione.\nSul sito sono disponibili tutte le delibere adottate dalla Commissione ed\u00a0i nominativi e gli indirizzi di posta elettronica dei componenti della Commissione.\u00a0\nCommissione per la Valutazione, la Trasparenza e l\u2019Integrit\u00e0 delle amministrazioni pubbliche\u00a0 Indirizzo:\u00a0P.zza Augusto Imperatore n. 32\u00a0\u2013 00186 Roma\n\tTel: (+39) 06\u00a068409112 \u2013 06 68409113\n\tFax: (+39) 06 6834039\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 977, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove \u00e8 possibile trovare informazioni utili alla scelta della professione ed agli studi necessari per intraprenderla?\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Il Portale dell'orientamento del MIUR raccoglie tutte le informazioni necessarie agli studenti per conoscere i diversi percorsi di studio e le opzioni in campo. Inoltre \u00e8 presente una sezione nella quale un team di esperti risponde via e-mail alle domande dei ragazzi.\n\u00a0\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 978, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quando si pagano le pensioni?" }, { "from": "gpt", "value": "Il pagamento di quasi tutte le pensioni avviene in rate mensili anticipate e la somma \u00e8 disponibile dal primo giorno bancabile mese. Gli uffici postali e bancari, al fine di evitare i disagi di code prolungate agli sportelli, possono scaglionare il pagamenti in pi\u00f9 giorni secondo un calendario prestabilito. Nel mese di dicembre oltre alla quota mensile della pensione viene pagata la tredicesima.\nLe pensioni di importo superiore a \u20ac 5,00 e fino a \u20ac 60,00 (anche se l\u2019importo totale \u00e8 riferito a pi\u00f9 pensioni) vengono pagate in due rate semestrali anticipate.\nLe pensioni di importo fino a \u20ac 5,00 mensili vengono pagate con una rata annuale anticipata.\n" } ] }, { "id": 979, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le Province che stabiliscono ulteriori agevolazioni, oltre a quelle di legge,\u00a0per il\u00a0pagamento dell'IPT (Imposta Provinciale di Trascrizione) nell'acquisto di veicoli per i disabili?" }, { "from": "gpt", "value": "La Provincia di Lucca ha stabilito la riduzione al 10% dell'IPT per le iscrizioni e le vendite a favore di tutti i portatori di handicap per i quali il legislatore non ha previsto l'esenzione.\nLe Province di Arezzo e Vibo Valentia hanno previsto la riduzione rispettivamente al 50% e al 25% della IPT per le iscrizioni e le vendite a favore dei portatori di handicap - o di soggetti di cui risultino fiscalmente a carico - non ricompresi nelle casistiche di esenzioni statali n\u00e9 nella riduzione stabilita dalla medesima Provincia per i cd. disabili sensoriali\u00a0(vedi tabella pubblicata di seguito), ma comunque affetti da minorazione ai sensi dell'art.3 della L. 104/1992.\nLa Provincia di Crotone ha previsto la riduzione al 70% della IPT per le iscrizioni e le vendite a favore dei portatori di handicap - o di soggetti di cui risultino fiscalmente a carico - non ricompresi nelle casistiche di esenzioni statali,\u00a0inclusi i cd. disabili sensoriali (vedi tabella pubblicata di seguito), ma comunque affetti da minorazione ai sensi dell'art.3 della L. 104/1992. Tale riduzione d'imposta \u00e8 prevista solo per i motocili e per le\u00a0autovetture, senza limitazione per gli atti soggetti a IVA e con limitazioni di potenza del veicolo fino a 100 KW nel caso di atti non soggetti a IVA.\nAltre Province, invece, hanno previsto riduzioni a favore della categoria dei disabili sensoriali.\nPer maggiori informazioni:\u00a0ACI - Agevolazioni fiscali veicoli destinati ai disabili\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 980, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come\u00a0quali modalit\u00e0 sono erogati\u00a0i rimborsi fiscali richiesti all'Agenzia delle Entrate?" }, { "from": "gpt", "value": "L'Agenzia delle Entrate, una volta riconosciuto il diritto al rimborso, dispone la restituzione delle somme secondo le modalita' indicate dal contribuente, nonche'\u00a0in base all'importo da pagare.\n" } ] }, { "id": 981, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa \u00e8 il PAQ e di cosa si occupa?" }, { "from": "gpt", "value": "PAQ\u00a0- per una pubblica amministrazione di qualit\u00e0 - \u00e8 il marchio del Dipartimento della Funzione Pubblica che, nell\u2019ambito degli indirizzi internazionali ed europei, \u00a0promuove un insieme di iniziative per sostenere le amministrazioni impegnate a migliorare la propria performance e la qualit\u00e0 dei servizi pubblici.\nIl Piano Industriale del Ministro per la Pubblica Amministrazione e l\u2019Innovazione sottolinea la necessit\u00e0 di \u201cmigliorare la qualit\u00e0 dei servizi pubblici promuovendo la gestione orientata al miglioramento continuo, l\u2019adozione di standard, la misurazione della soddisfazione e il benchmarking\u201d.\nIl Dipartimento della Funzione Pubblica, in collaborazione con il FormezPA\u00a0e in partnership con Confindustria, Cittadinanzattiva, Ministero di Giustizia, Ministero della Pubblica Istruzione, Regioni e le amministrazioni locali pi\u00f9 avanzate a livello nazionale, con le iniziative PAQ intende sostenere le amministrazioni attraverso:\n- la diffusione delle esperienze migliori;\n- la definizione di know how, a livello nazionale e attraverso la cooperazione europea;\n- il supporto all\u2019autovalutazione tramite la promozione del modello CAF;\n- la valutazione delle prestazioni anche attraverso il benchmarking;\n- il riconoscimento dei progressi realizzati.\nIl Portale PAQ \u00e8 lo strumento di comunicazione del Dipartimento\u00a0con le amministrazioni, punto di riferimento e canale unitario di accesso alle diverse iniziative sviluppate per promuovere la qualit\u00e0 delle organizzazioni pubbliche.\nI contenuti del portale si arricchiranno nel tempo con il contributo delle amministrazioni pubbliche e dei diversi attori impegnati nelle iniziative avviate e di tutti coloro che sono interessati a promuovere percorsi efficaci di miglioramento che producano una qualit\u00e0 \u201cvisibile\u201d ai cittadini e \u201csostenibile\u201d per le amministrazioni.\nPer approfondimenti: PAQ - per una pubblica amministrazione di qualit\u00e0\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 982, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qual \u00e8 la procedura per\u00a0richiedere\u00a0un parcheggio riservato \"ad personam\"\u00a0per persone invalide?\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Il cosiddetto \"parcheggio ad personam\" pu\u00f2 essere concesso a chi gi\u00e0 possiede il contrassegno invalidi, ma il rilascio, come previsto dall'articolo 381 del Regolamento del Codice della strada, \u00e8 discrezionale da parte del Sindaco.\nLa Commissione ASL, o pi\u00f9 precisamente il Servizio di Medicina Legale dell'ASL, non ha nessuna competenza rispetto alla concessione del parcheggio. Il Servizio di Medicina Legale deve solo certificare se esiste o meno una capacit\u00e0 di deambulazione sensibilmente ridotta.\nIl Regolamento al Codice della Strada prevede che il Sindaco, con propria ordinanza, nei casi in cui ricorrono particolari condizioni disabilit\u00e0, possa assegnare a titolo gratuito un adeguato spazio di sosta individuato da apposita segnaletica indicante gli estremi del \"contrassegno invalidi\" del soggetto autorizzato ad usufruirne. Il Regolamento non prevede un'obbligatoriet\u00e0 di questi atti e ne limita la concessione alle zone ad alta densit\u00e0 di traffico. Nello stesso articolo (381) del Regolamento\u00a0 si precisa che chi \u00a0beneficia della concessione \"deve, di norma, essere abilitato alla guida e deve disporre di un autoveicolo\".\n" } ] }, { "id": 983, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come pu\u00f2 un'associazione di veterani partecipare a parate e cerimonie militari?" }, { "from": "gpt", "value": "L'ufficio competente al quale rivolgersi \u00e8 l'Ufficio Cerimoniale del Ministero della Difesa, che\u00a0ha il compito di curare:\n" } ] }, { "id": 984, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qual \u00e8 la normativa riguardante le caratteristiche\u00a0di un passaggio a livello?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 44 del Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285\u00a0dispone:\n" } ] }, { "id": 985, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come si effettua un passaggio di propriet\u00e0 a seguito di\u00a0acquisto di veicolo\u00a0usato?" }, { "from": "gpt", "value": "Un passaggio di propriet\u00e0 si considera regolarmente effettuato quando viene registrato all'Ufficio provinciale dell'ACI - Pubblico Registro Automobilistico, che rilascer\u00e0 il Certificato di propriet\u00e0 aggiornato, e quando viene aggiornata la Carta di circolazione a cura dell'Ufficio provinciale della Motorizzazione Civile. Tali registrazioni devono essere effettuate entro sessanta giorni dall'autentica della firma del venditore sull'atto di vendita. \n\tQueste operazioni vengono effettuate attraverso lo Sportello Telematico dell'Automobilista (STA) che consente di aggiornare, contestualmente, il certificato di propriet\u00e0 e la carta di circolazione.\n\tGli STA sono attivi presso gli Uffici Provinciali ACI, gli Uffici Provinciali del Dipartimento dei Trasporti Terrestri, le Delegazioni ACI e le Agenzie di pratiche automobilistiche abilitate.\n\tOltre che presso il Comune, o presso un Notaio, le firme sugli atti possono essere autenticate presso gli STA. Per la trascrizione del passaggio di propriet\u00e0, la pratica va presentata presso uno degli Sportelli Telematici dell'Automobilista (STA), allegando:\n\u00b7\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 il Certificato di Propriet\u00e0 del veicolo, da utilizzare come nota di richiesta. Sul retro deve essere redatta la dichiarazione unilaterale di vendita con la firma del venditore autenticata; \n\u00b7\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 la fotocopia della Carta di circolazione del veicolo; \n\u00b7\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 la fotocopia di un documento di identit\u00e0 dell'acquirente; \n\u00b7\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 il Certificato di residenza dell'acquirente o la dichiarazione sostitutiva di certificazione, qualora la residenza non fosse riportata sul documento presentato; \n\u00b7\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 il modello di richiesta di aggiornamento della Carta di circolazione, distribuito gratuitamente presso lo STA. \nL'acquirente extracomunitario, necessariamente residente nel territorio italiano, deve presentare anche il Permesso di soggiorno in corso di validit\u00e0.\nPer approfondimenti: ACI\n" } ] }, { "id": 986, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Chi deve presentare la richiesta di trascrizione del passaggio di propriet\u00e0 dell'auto?" }, { "from": "gpt", "value": "Quando si\u00a0acquista un veicolo usato entro sessanta giorni dall'autentica della firma sull'atto di vendita bisogna registrare il passaggio di propriet\u00e0 all'ufficio\u00a0provinciale\u00a0dell'ACI -\u00a0Pubblico Registro Automobilistico (PRA), che rilascer\u00e0 il Certificato di Propriet\u00e0 (CdP) aggiornato, e richiedere l'aggiornamento della carta di circolazione all'Ufficio Provinciale della Motorizzazione Civile (UMC).\nIl mancato aggiornamento della carta di circolazione e del CdP entro il termine di sessanta giorni determina l'applicazione di sanzioni monetarie e il ritiro della carta di circolazione in caso di controllo su strada (art. 94\u00a0del\u00a0\u00a0Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285\u00a0\"Nuovo Codice della Strada\", Codice della Strada).\nIl mancato passaggio di propriet\u00e0 all'Ufficio Provinciale ACI (PRA) determina l'applicazione di sanzioni amministrative per l'acquirente e conseguenze sul piano civile e fiscale per il venditore rimasto intestatario al PRA per l'inadempienza dell'acquirente.\nInfatti, fino a quando non viene registrato al PRA il passaggio di propriet\u00e0, il precedente proprietario risulta ancora intestatario del veicolo e\u00a0pu\u00f2 essere chiamato a rispondere delle conseguenze derivanti dal presunto possesso del veicolo. Per esempio: danni provocati a cose o persone, tassa automobilistica (bollo auto) non versata, contravvenzioni al Codice della Strada.\nIl venditore, in questo caso, pu\u00f2 richiedere la registrazione al PRA a tutela del venditore oppure ricorrere al giudice.\nRegistrazione a tutela del venditore\nIl venditore pu\u00f2 chiedere al PRA\u00a0la registrazione dell'originaria dichiarazione di vendita, oppure di un nuovo atto di vendita in cui rinnova la dichiarazione di vendita gi\u00e0 precedentemente effettuata.\n" } ] }, { "id": 987, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le principali modifiche introdotte dalla normativa comunitaria in materia di passaporti per i minori?" }, { "from": "gpt", "value": "Dal 25 novembre 2009 sono state introdotte modifiche alla normativa\u00a0in vigore sui passaporti per i minori: in applicazione della nuova disciplina comunitaria in materia di passaporti\u00a0sono state sancite, anche in Italia, l\u2019obbligatoriet\u00e0 del passaporto individuale per i minori ed una validit\u00e0 differenziata a seconda dell\u2019et\u00e0.\n\tCon l'entrata in vigore del Regolamento (CE) N. 444/2009\u00a0del Parlamento Europeo\u00a0e\u00a0del Consiglio del 28 maggio 2009, recante disposizioni in materia di passaporti contenenti elementi biometrici, e' stato infatti introdotto il principio \u201cuna persona - un passaporto\u201d, secondo cui i passaporti devono essere rilasciati come documenti individuali.\n\tLe nuove norme - che rispondono ad un\u2019esigenza fortemente avvertita dalla Farnesina e dal Ministero dell\u2019Interno\u00a0-\u00a0garantiscono una maggiore individuabilit\u00e0 e quindi sicurezza per i minori che viaggiano, permettendo quindi di fare meglio fronte ai crescenti fenomeni della sottrazione indebita di minorenni e della tratta internazionale di minori. A tal fine \u00e8 prevista l\u2019eliminazione della possibilit\u00e0 di iscrizione del minore sul passaporto del genitore (o tutore o altra persona delegata ad accompagnarli) e una durata temporale differenziata dello stesso al fine di poterne aggiornare la fotografia in relazione al mutamento delle sembianze degli aventi diritto.\nL'iscrizione del minore sul passaporto del genitore\u00a0era valida fino al 26.06.2012. A partire da questa data, dunque, il minore pu\u00f2 viaggiare, in Europa e all'estero, solo con un documento di viaggio individuale.\u00a0I passaporti dei genitori con iscrizioni di figli minori rimangono validi, per il solo titolare, fino alla naturale scadenza.\nPer conoscere nel dettaglio\u00a0quali sono i documenti\u00a0per far viaggiare un minore e per tutti gli approfondimenti circa la validit\u00e0 del passaporto per minori: Polizia di Stato - Passaporto per minori\u00a0.\n" } ] }, { "id": 988, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' ancora valida l'iscrizione del minore sul passaporto dei genitori per l'espatrio?" }, { "from": "gpt", "value": "No, dal 26/06/2012, come chiarito dal Ministero dell'Interno con la circolare n.2081 del 15/03/2012, il minore pu\u00f2 viaggiare in Europa e all'estero solo con un documento di viaggio individuale: il passaporto ovvero, negli Stati che ne riconoscono la validit\u00e0, la carta d'identit\u00e0 valida per l'espatrio o altro documento equipollente.\nAi minori che richiedono il passaporto pertanto\u00a0verr\u00e0 rilasciato il nuovo libretto di passaporto con microchip, ma la normativa prevede solo dal compimento dei 12 anni di et\u00e0 l'acquisizione di impronte e firma digitalizzata.\nPer richiedere il passaporto per il minore, presso l'ufficio in cui si presenta la documentazione \u00e8 necessaria la presenza del minore per\u00a0la legalizzazione delle foto da apporre sul passaporto e che\u00a0entrambi i genitori (coniugati, conviventi, separati, divorziati o genitori naturali)\u00a0firmino\u00a0l'assenso\u00a0al rilascio del documento. In mancanza dell'assenso, si deve essere in possesso del nulla osta del giudice tutelare. Se uno dei due genitori \u00e8 impossibilitato a presentarsi per la dichiarazione, il richiedente pu\u00f2 allegare una fotocopia del documento del coniuge firmato in originale con una dichiarazione scritta di assenso all'espatrio ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n.445 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa).\nI passaporti dei genitori con iscrizioni di figli minori rimangono\u00a0validi per il solo titolare (ovvero il genitore)\u00a0fino alla naturale scadenza e i passaporti individuali rilasciati ai minori, anteriormente al 25 novembre 2009, con durata decennale, sono validi fino alla loro naturale data di scadenza, previa inclusione dei dati dei genitori per i minori di anni 14.\nPer approfondimenti: Polizia di Stato - Passaporto per i minori\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 989, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Si pu\u00f2 richiedere il duplicato di un passaporto in corso di validit\u00e0 smarrito o rubato o se le pagine sono esaurite?" }, { "from": "gpt", "value": "Se il passaporto \u00e8 stato smarrito, rubato o se le pagine sono esaurite, \u00e8 possibile richiederne uno nuovo che avr\u00e0 una validit\u00e0 di dieci anni.\nSe la domanda viene presentata a seguito di smarrimento o di furto \u00e8 necessario allegare la relativa denuncia. Se si richiede il nuovo passaporto per deterioramento, \u00e8 necessario consegnare il vecchio passaporto.\nLa domanda pu\u00f2 essere presentata presso la Questura, il Commissariato di Pubblica Sicurezza, la stazione dei Carabinieri.\nPer approfondimenti e per tutte le informazioni che riguardano il passaporto:\u00a0Polizia di Stato -\u00a0Passaporto .\n" } ] }, { "id": 990, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile richiedere il rilascio del passaporto on-line?" }, { "from": "gpt", "value": "Esiste un nuovo servizio on-line della Polizia di Stato\u00a0\"Agenda Passaporto\" che consente al cittadino di richiedere il rilascio del passaporto e prenotare un appuntamento presso la Questura o il Commissariato della provincia di residenza o di domicilio, per presentare la domanda.\nIl servizio\u00a0permette ai\u00a0cittadini\u00a0che dispongono di un semplice accesso ad internet di registrarsi al sito e di prenotare l'appuntamento scegliendo il luogo (questura o commissariato), il giorno e l'ora per la consegna della documentazione e per la rilevazione delle impronte digitali necessarie per il rilascio del passaporto biometrico. Una volta conclusa l'operazione di inserimento dei dati, il programma consente sia di specificare eventuali urgenze nell'avere il documento d'espatrio che di avere la ricevuta della prenotazione con l'indicazione della documentazione da presentare.\nPer coloro che non dispongono di una connessione Internet, \u00e8 possibile richiedere la prenotazione online attraverso i comuni di residenza o presso le stazioni dei Carabinieri, portando con s\u00e9 un documento di riconoscimento e il codice fiscale.\nAnche dopo aver fissato l'appuntamento \u00e8 possibile cambiarlo sempre attraverso il sito, annullando quello precedente.\nPer tutte le informazioni dettagliate relative al rilascio del passaporto e alla documentazione da presentare\u00a0si rimanda al sito della Polizia di Stato.\n" } ] }, { "id": 991, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa fare in caso di smarrimento del passaporto?" }, { "from": "gpt", "value": "E' necessario\u00a0effettuare\u00a0una denuncia presso gli uffici dell\u2019Arma dei Carabinieri o della Polizia di Stato.\nSe, dunque,\u00a0il passaporto \u00e8 stato smarrito, rubato o se le pagine sono esaurite, \u00e8 possibile richiederne uno nuovo che avr\u00e0 una validit\u00e0 di dieci anni. Alla domanda \u00e8 necessario allegare, oltre alla denuncia di smarrimento o furto del precedente passaporto la stessa documentazione richiesta per il rilascio: documento di riconoscimento valido; 2 foto formato tessera identiche e recenti; 1 contrassegno telematico di \u20ac 40,29 per passaporto; la ricevuta di pagamento di \u20ac 42.50 per il passaporto ordinario,\u00a0\u00a0il versamento va effettuato esclusivamente mediante bollettino di conto corrente n. 67422808 intestato a: Ministero dell'Economia e delle Finanze - Dipartimento del tesoro con causale\u00a0: \"importo per il rilascio del passaporto elettronico\".\nhttps://www.passaportonline.poliziadistato.it Il nuovo servizio della Polizia di Stato per richiedere online il passaporto e per prenotare ora data e luogo per presentare la domanda.\n" } ] }, { "id": 992, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quante persone si possono trasportare a bordo du una barca lunga 6 metri?" }, { "from": "gpt", "value": "Il numero delle persone che si possono trasportare su una barca dipende dalla sua lunghezza e dal fatto che sia omologata o meno.\u00a0\u00a0 \nPer le unit\u00e0 di serie di tipo omologato, il numero delle persone trasportabili \u00e8 indicato nel certificato di omologazione che, unitamente alla dichiarazione di conformit\u00e0, deve essere tenuto a bordo in originale o copia autenticata, quando il numero delle persone trasportate \u00e8 superiore a quello sopra indicato.\nPer le unit\u00e0 non di serie (prototipo \u2013 costruite in singolo esemplare) il numero delle persone trasportabili \u00e8 il seguente:\n\u00a0- lunghezza fino a m.3,50: 3 persone; \n\u00a0- lunghezza da m.3,51 a m.4,50: 4 persone; \n\u00a0- lunghezza da m.4,51 a m.6,00: 5 persone; \n\u00a0- lunghezza da m.6,01 a m.7,50: 6 persone; \n\u00a0- lunghezze superiori a m.7,51: 7 persone. \n\u00a0Guardia Costiera - Mare sicuro\n" } ] }, { "id": 993, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono nel dettaglio le forme di assistenza a passeggeri con disabilit\u00e0 o mobilit\u00e0 ridotta che\u00a0la compagnia aerea \u00e8 tenuta a fornire?" }, { "from": "gpt", "value": "La compagnia aerea deve garantire ai passeggeri a mobilit\u00e0 ridotta le seguenti forme di assistenza:\n" } ] }, { "id": 994, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Che tipo di assistenza \u00e8 prevista per i viaggiatori con disabilit\u00e0 che utilizzano il treno in Italia?" }, { "from": "gpt", "value": "Rete Ferroviaria Italiana\u00a0mette a disposizione\u00a0 delle persone con\u00a0ridotta mobilit\u00e0\u00a0\u00a0servizi di assistenza (attivi 24 ore su 24) in\u00a0un circuito di oltre 260 stazioni \u00a0gestiti tramite\u00a014 Sale Blu, punti di accoglienza\u00a0e di organizzazione dell'assistenza situati in altrettante\u00a0stazioni del circuito. \n\tPer approfondimenti: Assistenza in stazione\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 995, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A chi deve essere richiesto e cosa prevede il servizio di assistenza per le persone disabili in aeroporto?" }, { "from": "gpt", "value": "Per ricevere assistenza in aeroporto, il servizio\u00a0deve essere\u00a0richiesto alla compagnia aerea, al suo agente o all\u2019operatore turistico con cui si effettua la prenotazione. L'assistenza deve essere richiesta\u00a0con un preavviso di almeno 48 ore dall\u2019ora di partenza del volo pubblicata.\n\u00c8 la compagnia aerea, un suo agente o l\u2019operatore turistico con cui il passeggero disabile o a mobilit\u00e0 ridotta effettua la prenotazione, che comunica\u00a0l'arrivo in aeroporto e richiede l\u2019assistenza al gestore aeroportuale.\u00a0Quest'ultimo \u00e8 tenuto a prestare ai passeggeri con esigenze particolari\u00a0tutte le forme di assistenza necessarie.\nPer approfondimenti: Enac - passeggeri con disabilit\u00e0\u00a0o a mobilit\u00e0 ridotta\nRegolamento (CE) 1107/2006\n\u00a0\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 996, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Chi \u00e8 tenuto a prestare assistenza ai passeggeri disabili o a mobilit\u00e0 ridotta durante\u00a0un\u00a0volo aereo?" }, { "from": "gpt", "value": "In base al Regolamento (CE) 1107/2006,\u00a0la compagnia aerea \u00e8 tenuta a prestare\u00a0la dovuta assistenza durante il volo.\u00a0Il vettore aereo\u00a0\u00e8, inoltre, tenuto\u00a0a garantire la presenza di personale adeguato alle esigenze delle persone con disabilit\u00e0 e a provvedere all\u2019opportuna formazione del personale.\nPer approfondimento: ENAC - Passeggeri con disabilit\u00e0 o a mobilit\u00e0 ridotta\n" } ] }, { "id": 997, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le condizioni di trasporto aereo previste per le persone con disabilit\u00e0 o a mobilit\u00e0 ridotta?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Regolamento (CE) n. 1107/2006 del 5 luglio 2006, relativo ai diritti delle persone con disabilit\u00e0 e delle persone a mobilit\u00e0 ridotta nel trasporto aereo, garantisce\u00a0che nel trasporto aereo queste persone abbiano gli stessi diritti di tutti gli altri cittadini alla libera circolazione, alla libert\u00e0 di scelta e alla non discriminazione. Le persone con disabilit\u00e0 e a mobilit\u00e0 ridotta possono avere la possibilit\u00e0 di viaggiare in aereo a condizioni simili a quelle degli altri cittadini e non esserne escluse se non per motivi giustificati di sicurezza previsti dalla legge. E' d'obbligo, pertanto, che sia fornita assistenza, con l'impiego del personale e delle attrezzature necessarie, negli aeroporti e a bordo degli aeromobili, senza costi addizionali. In particolare, il Regolamento, all'articolo 4, comma 3, stabilisce che \"un vettore aereo o un suo agente mette a disposizione del pubblico, in formati accessibili e almeno nelle stesse lingue rese disponibili ad altri passeggeri, le norme di sicurezza che applica al trasporto di persone con disabilit\u00e0 e di persone a mobilit\u00e0 ridotta, nonch\u00e9 le eventuali restrizioni al loro trasporto o al trasporto di attrezzature per la mobilit\u00e0 dovute alle dimensioni dell\u2019aeromobile.\"\nPer approfondimenti: Enac - Passeggeri con disabilit\u00e0 o a mobilit\u00e0 ridotta\n" } ] }, { "id": 998, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono previste eccezioni al divieto di rifiutare l'imbarco di una persona con disabilit\u00e0 o di non\u00a0accettare una prenotazione a causa della disabilit\u00e0 del passeggero?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Regolamento (CE) 1007/2006\u00a0prevede che\u00a0il rifiuto della prenotazione o dell\u2019imbarco pu\u00f2 avvenire esclusivamente nei seguenti casi:\n" } ] }, { "id": 999, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come vengono classificati a livello internazionale i diversi\u00a0servizi\u00a0di assistenza in aeroporto\u00a0o durante il volo in favore\u00a0dei passeggeri disabili o a mobilit\u00e0 ridotta?" }, { "from": "gpt", "value": "Il servizio di assistenza, una volta richiesto, viene classificato con una delle sigle condivise a livello internazionale che indicano i diversi tipi di necessit\u00e0 del passeggero. Le sigle identificative sono:\n" } ] }, { "id": 1000, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono nel dettaglio le forme di assistenza che deve prestare il gestore aeroportuale a un passeggero disabile o a mobilit\u00e0 ridotta?" }, { "from": "gpt", "value": "\u00a0In base all'Allegato 1 del Regolamento (CE) 1107/2006, il\u00a0gestore aeroportuale deve prestare gratuitamente le misure di assistenza necessarie\u00a0ai passeggeri con disabilit\u00e0 o a mobilit\u00e0 ridotta\u00a0per consentire di:\n" } ] }, { "id": 1001, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In\u00a0caso di mancata assistenza in\u00a0aeroporto o durante\u00a0il volo, i\u00a0passeggeri con disabilit\u00e0\u00a0o a mobilit\u00e0 ridotta a chi\u00a0devono presentare reclamo?\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "I passeggeri con disabilit\u00e0 o a mobilit\u00e0 ridotta che non hanno ricevuto assistenza devono presentare reclamo alla societ\u00e0 di gestione aeroportuale per la mancata assistenza a terra o alla compagnia aerea per problematiche relative alla prenotazione o acquisto del biglietto e per la mancata assistenza a bordo. \nIl reclamo potr\u00e0 inoltre essere inviato all\u2019Enac (Ente Nazionale per l\u2019Aviazione Civile), utilizzando il modulo on-line disponibile sul portale dell\u2019Ente. In alternativa i reclami possono essere inviati per posta alla struttura Carta dei Diritti Enac \u2013 viale Castro Pretorio 118, 00185 Roma, via fax al numero 06 44596493 o via e-mail all\u2019indirizzo diritti.passeggeri.disabili@enac.gov.it\u00a0\u00a0, oppure agli Organismi degli Stati dell\u2019Unione europea per i voli in partenza e in arrivo in quegli Stati.\u00a0\n" } ] }, { "id": 1002, "conversations": [ { "from": "human", "value": "La compagnia aerea pu\u00f2 rifiutare l\u2019imbarco o la\u00a0prenotazione\u00a0di un volo a un passeggero a causa della\u00a0disabilit\u00e0 o della mobilit\u00e0 ridotta?" }, { "from": "gpt", "value": "Una compagnia aerea, un suo agente o un operatore turistico non pu\u00f2 rifiutare, per motivi di disabilit\u00e0 o di mobilit\u00e0 ridotta:\n" } ] }, { "id": 1003, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Le patenti di guida rilasciate dagli Stati membri della CE sono equiparate alle corrispondenti patenti di guida italiane?" }, { "from": "gpt", "value": "Per i titolari di una patente di guida rilasciata da uno Stato dell'Unione Europea \u00e8 possibile guidare sul territorio italiano veicoli per i quali \u00e8 valida la loro patente, senza obbligo di conversione dopo un anno dall'acquisizione della residenza in Italia.\nE'\u00a0comunque consigliabile richiedere, in alternativa, il riconoscimento\u00a0oppure la conversione.\nNella procedura di conversione la patente originale viene sostituita dalla patente italiana, mentre nell'operazione di riconoscimento il conducente rimane in possesso dell\u2019abilitazione di guida originale alla quale viene applicato un tagliandino adesivo che la identifica nell'anagrafe nazionale degli abilitati alla guida.\nLe patenti comunitarie per cui non si provvede a nessuna delle operazioni suddette seguono comunque le normative italiane per quanto riguarda il rinnovo ed eventuali provvedimenti sanzionatori.\nPer approfondimenti:\u00a0Ministero delle Infrastrutture e dei\u00a0Trasporti\n" } ] }, { "id": 1004, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa fare quando viene ritirata la patente di guida estera a conducenti che risiedono in Italia da pi\u00f9\u00a0di un\u00a0anno\u00a0?" }, { "from": "gpt", "value": "I titolari di patente di guida rilasciata da uno Stato estero (extracomunitario) non possono circolare oltre un anno dall'acquisizione della residenza in Italia con il suddetto titolo\u00a0ai sensi dell'art 136\u00a0del\u00a0Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285\u00a0\"Nuovo Codice della Strada\". In tal caso la patente di guida extracomunitaria viene ritirata.\nI titolari devono chiedere pertanto la conversione della patente che consiste nel rilascio di una nuova patente italiana corrispondente a quella estera.\n\tLa patente ritirata, se convertibile, non verr\u00e0 restituita al suo titolare, ma potr\u00e0 essere inviata all\u2019Ufficio Provinciale della Motorizzazione Civile per la sua conversione in una patente italiana.\nPer approfondimenti: Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti\n" } ] }, { "id": 1005, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa devo fare se ho preso la residenza in Italia e sono in possesso di una patente di guida estera?\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Per i titolari di una patente di guida non comunitaria \u00e8 possibile guidare i veicoli (per cui la patente abilita alla guida)\u00a0fino ad un anno dall\u2019acquisizione della residenza.\n" } ] }, { "id": 1006, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa fare in caso di\u00a0ritiro della patente perch\u00e9 scaduta?" }, { "from": "gpt", "value": "Chiunque guidi con patente la cui validit\u00e0 sia scaduta \u00e8 soggetto alla sanzione amministrativa accessoria del ritiro della patente, ai\u00a0sensi dell'art.126 del\u00a0Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285\u00a0\"Nuovo Codice della Strada\".\n\tLa patente scaduta viene inviata dall'organo di polizia alla\u00a0Prefettura UTG del luogo della commessa violazione e viene restituita dall'Ufficio Patenti della stessa dietro esibizione del certificato medico che conferma l\u2019idoneit\u00e0 del soggetto a condurre veicoli.\nIl titolare (o altra persona munita di delega in carta semplice, sottoscritta dal titolare) pertanto\u00a0dovr\u00e0 recarsi in Prefettura UTG ed esibire una certificazione medica attestante l\u2019idoneit\u00e0 alla guida.\n\tPotr\u00e0\u00a0cos\u00ec nuovamente guidare con la patente che gli viene restituita, accompagnata dal certificato medico attestante l\u2019idoneit\u00e0, in attesa che gli pervenga il nuovo documento di guida rilasciato dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti: il documento scaduto, una volta ricevuto quello in corso di validit\u00e0, dovr\u00e0 essere distrutto (art. 126, comma 8, C.d.S.).\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1007, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qual'\u00e8 il valore limite legale del tasso alcolemico alla guida?" }, { "from": "gpt", "value": "La normativa attuale italiana stabilisce come valore limite legale il tasso di alcolemia, ovvero la concentrazione di alcol nell'aria alveolare espirata,\u00a00,5 g/litro.\nGuidare un veicolo oltre questo limite - ossia in stato di ebbrezza - costituisce un reato, punito, oltre che con la perdita di 10 punti sulla patente, con le severe sanzioni previste dagli articoli 186 e 186 bis del Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285, Nuovo Codice della Strada.\nLa patente di guida inoltre \u00e8 sempre revocata quando:\n" } ] }, { "id": 1008, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa sono i punti bonus sulla patente di guida?" }, { "from": "gpt", "value": "Ai conducenti che hanno mantenuto intatto il proprio punteggio viene automaticamente attribuito un bonus di 2 punti ogni due anni trascorsi senza infrazioni che fanno perdere punti.\nCon questo sistema si possono raggiungere al massimo 30 punti. I punti sulla patente sono attribuiti d'ufficio dalla direzione generale della Motorizzazione, con accredito automatico, ogni due anni.\nPer approfondimenti: Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti\n" } ] }, { "id": 1009, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In base alle recenti modifiche del Codice della Strada, cosa cambia per le patenti di guida rispetto al\u00a0cambio di residenza?" }, { "from": "gpt", "value": "Dal\u00a02 febbraio 2013 sulla nuova patente di guida \u00e8 stata eliminata l'indicazione della residenza del titolare, per effetto della modifica dell'art. 116 , comma 13, del Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285 \"Nuovo Codice della Strada\", introdotta dal Decreto Legislativo 16 gennaio 2013, n.2.\nTale dato continuer\u00e0 ad essere registrato nell'archivio degli abilitati alla guida di cui all'art. 226 del D. Lgs. 285/1992 \"Nuovo Codice della Strada\", (archivio patenti) e costantemente aggiornato sulla base delle comunicazioni inviate dai Comuni all'Ufficio Centrale Operativo della Motorizzazione, a seguito della dichiarazione resa dal titolare di patente in occasione del cambio di residenza o di domicilio.\nPer\u00a0le patenti rilasciate prima della data di entrata in vigore delle nuove norme, \u00e8 eliminata la ristampa dei tagliandi adesivi di aggiornamento. Nulla cambia per i tagliandi da apporre sulla\u00a0carta di circolazione dei veicoli.\nSi specifica che la patente di guida rilasciata in Italia, anche se sprovvista del dato sulla residenza, continua a mantenere, sul territorio nazionale, la natura di documento di identit\u00e0 personale.\nUna sintesi sulla\u00a0nuova patente\u00a0di guida \u00e8 presente sul sito web Il portale dell'Automobilista.\n" } ] }, { "id": 1010, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A chi viene attribuita la decurtazione punti della patente in caso di violazione del codice della strada?" }, { "from": "gpt", "value": "La patente a punti \u00e8 il meccanismo introdotto in Italia a partire dal 1 luglio 2003 attraverso il quale, ad ogni conducente di un veicolo viene attribuito un punteggio (inizialmente 20 punti) che viene decurtato in caso di infrazioni. All'esaurimento dei punti disponibili per conservare la patente \u00e8 necessario superare nuovamente l'esame di teoria e l'esame di guida.\nQualora il conducente non sia stato identificato, l'obbligato in solido a cui il verbale \u00e8 notificato, \u00e8 tenuto a comunicare, entro 60 giorni, all'ufficio o comando che ha accertato la violazione, i dati personali e della patente del conducente responsabile della violazione.\nSe il proprietario omette di fornire i dati identificativi scatter\u00e0 per lui una sanzione pecuniaria. Sulla base di motivazioni documentate ed attendibili il proprietario dell'auto ha la possibilit\u00e0 di giustificare la sua impossibilit\u00e0 a conoscere, e dunque a comunicare, i dati del conducente.\n" } ] }, { "id": 1011, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A chi mi devo rivolgere per conoscere il punteggio associato alla mia patente di guida?" }, { "from": "gpt", "value": "E' possibile conoscere il punteggio della propria patente chiamando il n. 848.782.782 al costo di una telefonata urbana: il servizio \u00e8\u00a0attivo 24 ore al giorno 7 giorni su 7.\nAnalogo servizio,\u00a0previa iscrizione,\u00a0\u00e8 offerto anche da Il portale dell'automobilista, sito web del Ministero dei Trasporti, nelle pagine dedicate al Cittadino.\n" } ] }, { "id": 1012, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un cittadino che ha\u00a0appena conseguito la maggiore et\u00e0 e vuole prendere la patente di guida dove trova informazioni utili?" }, { "from": "gpt", "value": "Dal 19 gennaio 2013\u00a0\u00e8 applicabile la nuova disciplina in materia di patenti di guida, le cui disposizioni sono introdotte dal Decreto Legislativo 18 aprile 2011, n. 59 Attuazione delle direttive 2006/126/CE e 2009/113/CE concernenti la patente di guida e dal Decreto legislativo\u00a0recante Disposizioni modificative e correttive del D. Lgs. 59/2011 e del Decreto Legislativo 21 novembre 2005, n. 286, nonch\u00e9 attuazione della direttiva 2011/94/UE.\nPer approfondimenti: Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti -\u00a0Direzione Generale del Nord Ovest\n" } ] }, { "id": 1013, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Vorrei sapere come posso fare per recuperare i punti persi sulla patente di guida?" }, { "from": "gpt", "value": "A meno che non siano stati esauriti del tutto, per recuperare \u00e8 possibile frequentare corsi speciali presso autoscuole o altri centri autorizzati dal ministero dei Trasporti. Questi corsi consentono di recuperare 6 punti a chi ha la patente A o B, 9 punti a chi possiede la patente C, C+E, D, D+E o la patente B con il certificato di abilitazione professionale.\n\tInoltre, sempre nel caso in cui il punteggio non sia azzerato, \u00e8 possibile ripristinare il punteggio iniziale se per due anni dall\u2019ultima infrazione non si commettono violazioni che fanno perdere punti.\nSe si sono persi tutti i punti scatta l\u2019obbligo di revisione della patente di guida. Il ministero invia al conducente una lettera con la quale lo invita a rifare, entro 30 giorni, gli esami previsti per il rilascio della propria patente. In questo periodo \u00e8 ancora possibile circolare. Se per\u00f2 gli esami non vengono sostenuti o non vengono superati la patente \u00e8 sospesa a tempo indeterminato. Dopo aver superato l\u2019esame, sulla patente vengono riassegnati i 20 punti iniziali.\nPer approfondimenti: Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti\n" } ] }, { "id": 1014, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa sono le\u00a0Commissioni mediche locali\u00a0per l' accertamento dei requisiti psico-fisici per la patente di guida?" }, { "from": "gpt", "value": "Le Commissioni mediche locali\u00a0sono strutture costituite presso le unit\u00e0 sanitarie di ogni capoluogo di provincia e hanno il compito\u00a0di accertare i requisiti psico-fisici in caso di\u00a0revisione della patente di guida oppure in occasione del rinnovo, del conseguimento o dell'estensione ad altre categorie richiesto da persone con situazioni cliniche o di et\u00e0 che possano far sorgere dei dubbi circa l\u2019idoneit\u00e0 e la sicurezza della guida.\nPer approfondimenti:\u00a0Ministero delle Infrastrutture e dei\u00a0Trasporti\u00a0\n" } ] }, { "id": 1015, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Con\u00a0quali modalita' vengono svolti gli esami per la patente per i soggetti affetti da dislessia?" }, { "from": "gpt", "value": "Sul tema e' intervenuta la Circolare Prot. Div6 98013/23.03.05 del 25/10/2007 con cui il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti\u00a0dispone che i candidati al conseguimento delle patenti di guida delle categorie A e B affetti da dislessia potranno fruire dei files audio durante la prova di teoria, allegando alla documentazione di rito, oltre al certificato di uno dei sanitari di cui all'art. 119, comma 2, del\u00a0Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285\u00a0\"Nuovo Codice della Strada\" (o laddove ricorrano i presupposti, della commissione medica locale), un certificato di un medico neuropsichiatra in cui e' specificamente attestato che il candidato e' affetto da disturbo specifico di apprendimento della lettura (o dislessia) e/o scrittura (o disortografia).\n" } ] }, { "id": 1016, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Si pu\u00f2 fare ricorso contro quanto deciso dalla\u00a0Commissione medica locale per il rinnovo della patente?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti\u00a0segnala che\u00a0 qualora il Cittadino voglia\u00a0contestare l'esito della visita in Commissione medica locale,\u00a0ha la\u00a0possibilit\u00e0 di:\n" } ] }, { "id": 1017, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In materia di accertamento dei requisiti fisico-psichici per il conseguimento e/o la revisione della patente di guida i medici certificatori possono, una volta andati in pensione, continuare a svolgere tale attivit\u00e0?" }, { "from": "gpt", "value": "L'articolo 23 della Legge 29 luglio 2010,\u00a0n. 120\u00a0modifica l\u2019art. 119\u00a0del\u00a0Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285\u00a0\"Nuovo Codice della Strada\", e stabilisce che gli accertamenti all'idoneit\u00e0 alla guida possono essere svolti dai medici in quiescenza anche\u00a0dopo\u00a0aver\u00a0cessato\u00a0di\u00a0appartenere alle amministrazioni e ai corpi ivi\u00a0indicati,\u00a0purche'\u00a0abbiano\u00a0svolto l'attivita' di accertamento negli ultimi dieci anni o abbiano fatto parte delle commissioni mediche locali - di cui al comma 4 - per almeno cinque anni.\n" } ] }, { "id": 1018, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In quali circostanze avviene la revoca della patente di guida?" }, { "from": "gpt", "value": "Il\u00a0decreto di revoca della patente \u00e8 adottato dal Prefetto quale sanzione accessoria alla violazione di alcune norme del\u00a0Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285\u00a0\"Nuovo Codice della Strada\", per:\u00a0\u00a0\n" } ] }, { "id": 1019, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In quali circostanze avviene la sospensione della patente di guida?" }, { "from": "gpt", "value": "Il decreto di sospensione della patente \u00e8 adottato dal Prefetto quale sanzione accessoria alla violazione di alcune norme del\u00a0Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285\u00a0\"Nuovo Codice della Strada\", per:\n" } ] }, { "id": 1020, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa\u00a0fare se, a seguito di incidente stradale, la motorizzazione civile emette provvedimento di revisione della patente?" }, { "from": "gpt", "value": "La revisione della patente di guida (artt. 126 bis, 128\u00a0del Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285\u00a0\"Nuovo Codice della Strada\") puo' essere disposta dal Dipartimento dei Trasporti Terrestri\u00a0(Motorizzazione civile)\u00a0o dal Prefetto qualora sorgano dubbi riguardo al possesso dei requisiti psico-fisici (per esempio in caso di guida in condizioni alterate dall'uso di sostanze stupefacenti) o dell'idoneita' tecnica alla guida previsti dalla legge.\u00a0 Con la Legge del 29 luglio 2010, n.120\u00a0dal 13 agosto 2010,\u00a0la revisione puo', inoltre, essere disposta anche dietro segnalazione degli ospedali nei casi di coma di durata superiore a 48 ore, con esame di idoneita' alla guida da parte della ASL.\n\tDalla stessa data la revisione e' anche disposta per i conducenti coinvolti in incidenti che abbiano determinato lesioni gravi alle persone e a carico dei quali sia contestata una violazione per la quale sia prevista la sospensione della patente. Per i minorenni la revisione scatta sempre quando e' contestata una violazione che comporta la sospensione della patente.\n\tIl Dipartimento dei Trasporti Terrestri o il prefetto inviano una comunicazione al titolare della patente contenente l'invito a provvedere, entro un termine da essi stabilito, a sottoporsi a visita medica presso la commissione medica locale (accessibile presso le ASL) ad un esame di idoneita'. All'accertamento della perdita dei requisiti psico-fisici o dell'idoneita' tecnica puo' seguire la sospensione o la revoca della patente.\nLa revisione e' disposta dal Dipartimento dei Trasporti Terrestri\u00a0anche quando si esaurisce il punteggio attribuito alla patente (20 punti). Se il titolare non si sottopone agli esami di idoneita' previsti dal codice entro trenta giorni dalla notifica del provvedimento, la patente di guida viene ritirata dalla polizia stradale e sospesa a tempo indeterminato, con atto definitivo.Se il conducente intimato non si sottopone alla revisione la patente e' sospesa fin dal giorno successivo allo scadere del termine dato, senza necessita' di ulteriori avvisi o provvedimenti. La sospensione dura finche' non vengono effettuati gli accertamenti ordinati dal Dipartimento dei Trasporti Terrestri\u00a0o dal Prefetto.\n\tIl provvedimento con cui viene disposta la revisione \u00e8 impugnabile davanti al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti entro 30 giorni dalla data del suo ricevimento. E' ammesso anche il ricorso al TAR entro 60 giorni dalla data di notifica del provvedimento.\nPer approdondimenti: Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti -\u00a0Direzione Generale del Nord Ovest\n" } ] }, { "id": 1021, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa fare per rinnovare la patente?" }, { "from": "gpt", "value": "La patente di guida deve essere rinnovata a scadenze diverse a seconda della categoria di patente posseduta e dell\u2019et\u00e0 del conducente, come da tabella riassuntiva della durata di validit\u00e0 delle patenti redatta dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti. Eccetto i casi per i quali \u00e8 richiesta la visita in Commissione medica locale, occorre effettuare una visita medica presso una delle autorit\u00e0 sanitarie previste dall\u2019art. 119\u00a0\u00a0Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285\u00a0\"Nuovo Codice della Strada\": Medico di Asl che abbia la sezione medico-legale;\u00a0Ispettore medico delle Ferrovie dello Stato;\u00a0Medico militare;\u00a0Medico della Polizia di Stato; Medico del ruolo dei medici del Ministero della Salute;\u00a0Medico del Corpo nazionale dei vigili del fuoco;\u00a0Ispettore medico del Ministero del Lavoro.\nDal 9 gennaio 2014 \u00e8 operativa la nuova procedura di rinnovo della patente di guida con la stampa di un nuovo documento conforme al modello comunitario, in sostituzione del vecchio \"bollino\" del rinnovo da applicare alla patente di guida.\u00a0 Il 3 marzo 2014, \u00e8 stata emessa con Prot. 4920 dalla Direzione Generale per la Motorizzazione una circolare in materia della nuova procedura di comunicazione del rinnovo di validit\u00e0 della patente\".\nLa nuova modalit\u00e0 prevede che il medico che certifica l\u2019idoneit\u00e0 al rinnovo proceda alla trasmissione telematica della comunicazione dei contenuti del certificato medico, della foto e della firma del titolare della patente stessa al CED della Motorizzazione attraverso il Portale dell'Automobilista; contestualmente, in caso di esito positivo dell\u2019istruttoria elettronica, il medico stampa e consegna all'interessato una ricevuta valida fino al ricevimento del duplicato della patente di guida rinnovato nella validit\u00e0, e comunque non oltre 60 giorni dalla data del rilascio.\nA seguire, infatti, la Motorizzazione dar\u00e0 corso alla stampa della nuova patente che verr\u00e0 recapitata al titolare nei 7 giorni successivi alla visita medica con posta assicurata. Nel caso di mancato ricevimento della stessa entro 15 giorni dalla visita medica, il cittadino potr\u00e0 contattare, al numero verde 800 979416, il servizio che fornir\u00e0 tutte le informazioni riguardanti la spedizione. Il servizio \u00e8 disponibile h 24 e 7 giorni su 7 con risponditore automatico, e dalle 8:30 alle 14:00 e dalle 14:30 alle 17:30 dal luned\u00ec al venerd\u00ec per parlare con un operatore. Qualora il primo tentativo di recapito non dovesse andare a buon fine per assenza del ricevente, nei successivi 10 giorni verr\u00e0 effettuato un secondo tentativo di recapito che potr\u00e0 essere concordato tra il cittadino e il recapitante attraverso un contatto telefonico.\nAi fini del rinnovo l\u2019automobilista deve esibire un\u2019attestazione di versamento sul c.c.p n. 4028 attualmente di euro 16,00 a titolo imposta di bollo sul duplicato della patente; nonch\u00e9 un\u2019attestazione di versamento a titolo di diritto di sul c.c.p. n. 9001, attualmente di euro 9,00.\n\tPer le visite effettuate sul territorio della Regione Siciliana, deve essere esibita soltanto l\u2019attestazione dei diritti motorizzazione mentre, per assolvimento dell\u2019imposta di bollo, si applica la disciplina gi\u00e0 in uso su tale territorio. Rimane inoltre\u00a0a carico del cittadino anche l'onere del recapito a posta assicurata da saldare al momento del recapito.\nPer informazioni: MIT\n" } ] }, { "id": 1022, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Ad un ex cittadino residente\u00a0all'estero iscritto all'AIRE,\u00a0che ha rinnovato la patente italiana presso il Consolato e a cui \u00e8 stato rilasciato\u00a0un foglio di rinnovo senza lo sticker che viene rilasciato in Italia, pu\u00f2 circolare liberamente\u00a0nel territorio italiano\u00a0oppure pu\u00f2 esser soggetto ad eventuali contravvenzioni o al ritiro della patente di guida?" }, { "from": "gpt", "value": "Il foglio di rinnovo della patente di guida rilasciato dal Consolato italiano all'estero \u00e8 valido a tutti gli effetti in Italia e il cittadino pu\u00f2 circolare liberamente fino a quando avr\u00e0 la residenza all'estero, al pari di un qualsiasi cittadino italiano lavorante e residente all'estero che si trovi in Italia in vacanza e voglia circolare con un veicolo. \nUna volta riacquisita la residenza o la dimora in Italia, la patente di guida dovr\u00e0 essere confermata dal competente ufficio centrale del Dipartimento per i trasporti, la navigazione ed i sistemi informativi e statistici.\n\u00a0\nPer approfondimenti:\u00a0MAE\n" } ] }, { "id": 1023, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quale \u00e8 la procedura per rinnovare la patente di categoria speciale?" }, { "from": "gpt", "value": "La patente speciale \u00e8 una patente di guida che attesta l'idoneit\u00e0 del conducente affetto da minorazione a condurre un'autovettura modificata secondo le proprie esigenze.\nPer le patenti speciali \u00e8 prevista una durata della validit\u00e0 di cinque anni, anche se spesso - viste le specifiche situazioni o specifica patologie invalidanti - viene indicata una validit\u00e0 inferiore.\nPer il rinnovo della patente di categoria speciale \u00e8 necessario presentare alla Commissione Medica Locale, almeno 90 giorni prima della scadenza della patente, un certificato medico, redatto su apposito modulo e copia della patente in possesso, richiedendo un appuntamento per la visita di idoneit\u00e0. \nPer approfondimenti: ACI.\n" } ] }, { "id": 1024, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le nuove disposizioni per il rinnovo della patente per coloro che hanno compiuto 80 anni di et\u00e0?" }, { "from": "gpt", "value": "Con le disposizioni contenute nel cosiddetto decreto Semplifica Italia, decreto legge del 9 febbraio 2012, n. 5, Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo, sono introdotte modifiche al Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285, Nuovo Codice della Strada.\nIn particolare l'art. 11 del suddetto decreto, in vigore dal 10 febbraio 2012, ha infatti eliminato l'obbligo di visita medica presso una Commissione medica locale, ripristinando, per\u00a0i patentati pi\u00f9 anziani,\u00a0le modalit\u00e0 di rinnovo del documento di guida\u00a0valide prima delle\u00a0modifiche introdotte\u00a0dalla Legge del 29 luglio 2010, n.120 ed applicate dal 15 settembre 2010, mentre resta confermata la scadenza biennale del rinnovo. Pertanto, i conducenti ultra ottantenni, per confermare la validit\u00e0 della patente di guida oppure del \"patentino\" per ciclomotori, dovranno effettuare, ogni due anni, l'accertamento dei requisiti psico fisici presso i consulenti sanitari abilitati previsti dall'articolo 119 del D. Lgs. 285/1992, Nuovo Codice della Strada, come, ad esempio, i medici delle sezioni di medicina legale delle Asl, gli ispettori medici delle Ferrovie dello Stato o i medici militari.\nCio' viene confermato anche dalla circolare n. 7852 del 20 marzo 2012 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti in cui e' specificato che dal 10 febbraio 2012 non sussiste piu' stretta correlazione tra il compimento dell'ottantesimo anno di eta' del conducente ed il rinnovo di validita' previa visita specialistica presso una commisione medica locale, al cui competenza ricorre - cosi' come per i conducenti di qualsiasi eta' - solo nelle ipotesi di cui\u00a0akll'articolo 119 comma 4...\u00a0\u00a0\nPer approfondimenti: Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti\n" } ] }, { "id": 1025, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A seguito di istanza per rinunciare alla patente di guida, cosa fare per riaverla? Bisogna conseguirla nuovamente?" }, { "from": "gpt", "value": "In caso di volontaria rinuncia alla titolarit\u00e0 della patente di guida interviene la revoca. Poich\u00e9 la revoca \u00e8 un provvedimento definitivo \u00e8 necessario conseguire nuovamente la patente di guida. \nPer tale fattispecie si fa riferimento alla circolare n. 72/96 Prot. n. 1503/4630 del 23 maggio 1996 del Ministero dei Trasporti.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1026, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A seguito della denuncia agli organi di polizia dello smarrimento della patente di guida, quest'ultima \u00e8 stata ritrovata subito dopo, cosa fare?" }, { "from": "gpt", "value": "Ai sensi dell'art. 2 del Decreto del Presidente della Repubblica del 9 marzo 2000, n. 104 il titolare che, successivamente alla denuncia agli organi di polizia, rientrasse in possesso della patente di guida deve provvedere alla sua distruzione, poich\u00e8 la patente identificata nella denuncia non \u00e8 pi\u00f9 valida.\nPer informazioni: Polizia di Stato\n" } ] }, { "id": 1027, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa fare quando avviene la sospensione della patente di guida per lesioni personali colpose a seguito di un incidente stradale?" }, { "from": "gpt", "value": "La patente di guida \u00e8 sottoposta a sospensione quando, da una violazione delle norme del Codice della Strada, a seguito di incidente stradale, derivino lesioni alle persone (art. 223 - Ritiro della patente di guida in conseguenza di\u00a0ipotesi di reato del Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285\u00a0\"Nuovo Codice della Strada\").\n\tIl Prefetto del luogo della commessa violazione, ricevuti gli atti, dispone, ove sussistano fondati elementi\n\tdi\u00a0 un'evidente\u00a0 responsabilita',\u00a0la\u00a0 sospensione\u00a0 provvisoria della validita' della patente di guida.\nAvverso il provvedimento di sospensione della patente e' ammessa opposizione.\n" } ] }, { "id": 1028, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa fare quando \u00e8 stata sospesa la patente di guida per violazione alle norme di comportamento?" }, { "from": "gpt", "value": "La violazione di alcune norme del Codice della Strada (C.d.S.)\u00a0comporta, come sanzione accessoria, la sospensione del documento di guida.\n" } ] }, { "id": 1029, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le infrazioni alla guida che \"costano\" in termini di perdita di punti?" }, { "from": "gpt", "value": "ll punteggio di ciascun conducente subisce riduzioni ad ogni comunicazione relativa alle violazioni che prevedono decurtazione di punteggio (tabella di penalit\u00e0) e questo \u00e8 indicato nel verbale di contestazione. Quando la decurtazione viene annotata nell'archivio nazionale degli abilitati alla guida, l'utente riceve al proprio domicilio una comunicazione.\nIl meccanismo della decurtazione dei punti \u00e8 previsto per i seguenti titoli di guida:\n" } ] }, { "id": 1030, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa bisogna fare per conseguire la patente nautica?" }, { "from": "gpt", "value": "L'et\u00e0 minima prevista dalla legge per comandare (da soli) un'unit\u00e0 da diporto \u00e8 la seguente:\n" } ] }, { "id": 1031, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A chi rivolgersi per registrare il cambio di residenza sulla patente nautica?" }, { "from": "gpt", "value": "Nel sito web delle Capitanerie di porto e' disponibile il modulo da compilare e presentare,\u00a0direttamente o con raccomandata, all'ufficio che ha provveduto al rilascio della patente nautica.\nL'ufficio, previa annotazione della variazione nel registro delle patenti, provvede ad aggiornare a vista il documento, ovvero ad inviare un talloncino adesivo da applicare sul medesimo documento.\n" } ] }, { "id": 1032, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa cambia per le patenti dopo il 18 gennaio 2013?" }, { "from": "gpt", "value": "Dal 19 gennaio 2013\u00a0\u00e8 applicabile la nuova disciplina in materia di patenti di guida, le cui disposizioni sono introdotte dal Decreto Legislativo 18 aprile 2011, n. 59 Attuazione delle direttive 2006/126/CE e 2009/113/CE concernenti la patente di guida e dal Decreto legislativo\u00a0recante Disposizioni modificative e correttive del D. Lgs. 59/2011 e del Decreto Legislativo 21 novembre 2005, n. 286, nonch\u00e9 attuazione della direttiva 2011/94/UE.\nTali disposizioni introducono una nuova disciplina relativa ai requisiti anagrafici per la guida dei veicoli ed alle categorie di patenti (nuovi art. 115 e 116 del Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285\u00a0\"Nuovo Codice della Strada\").\nL'art. 25 comma 1 del D. Lgs. 59/2011 fa salvi i diritti acquisiti dai titolari di patenti, nonch\u00e9 di Certificato di idoneit\u00e0 alla guida CIGC, rilasciati entro il 18 gennaio 2013.\nUna sintesi sulla disciplina applicabile\u00a0relativa alle nuove 15 categorie di patenti e' illustrata in una sezione dedicata sul sito web Il portale dell'Automobilista\u00a0e su ACI\n" } ] }, { "id": 1033, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cos'\u00e8 il patto di stabilit\u00e0 interno e dove \u00e8 possibile trovare informazioni a proposito?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Patto di Stabilit\u00e0 Interno (PSI) nasce dall'esigenza di convergenza delle economie degli Stati membri della UE verso specifici parametri, comuni a tutti, e condivisi a livello europeo in seno al Patto di stabilit\u00e0 e crescita e specificamente nel trattato di Maastricht.\n\tL'indebitamento netto della Pubblica Amministrazione costituisce il parametro principale da controllare, ai fini del rispetto dei criteri di convergenza e la causa di formazione dello stock di debito.\n\tL'indebitamento netto \u00e8 definito come il saldo fra entrate e spese finali, al netto delle operazioni finanziarie (riscossione e concessioni crediti, partecipazioni e conferimenti, anticipazioni), desunte dal conto economico della P.A., preparato dall'ISTAT.\n\tUn obiettivo primario delle regole fiscali che costituiscono il Patto di stabilit\u00e0 interno \u00e8 proprio il\u00a0controllo dell'indebitamento netto degli enti territoriali (regioni e enti locali).\n\tNel corso degli anni, ciascuno dei Paesi membri della UE ha implementato internamente il Patto di Stabilit\u00e0 e Crescita seguendo criteri e regole proprie, in accordo con la normativa interna inerente la gestione delle relazioni fiscali fra i vari livelli di governo.\n\tDal 1999 ad oggi l'Italia ha formulato il proprio Patto di stabilit\u00e0 interno esprimendo gli obiettivi programmatici per gli enti territoriali ed i corrispondenti risultati ogni anno in modi differenti, alternando principalmente diverse configurazioni di saldi finanziari a misure sulla spesa per poi tornare agli stessi saldi.\n\tLa definizione delle regole del patto di stabilit\u00e0 interno avviene durante la predisposizione ed approvazione della manovra di finanza pubblica; momento in cui si analizzano le previsioni sull'andamento della finanza pubblica e si decide l'entit\u00e0 delle misure correttive da porre in atto per l'anno successivo e la tipologia delle stesse.\n\tPer approfondimenti: Ragioneria Generale dello\u00a0Stato - Ministero dell'Economia e delle Finanze - Patto di Stabilit\u00e0 Interno\n" } ] }, { "id": 1034, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come pu\u00f2 una PA dotarsi di una casella di Posta Elettronica Certificata?" }, { "from": "gpt", "value": "La PA, cos\u00ec come il cittadino, pu\u00f2 dotarsi di una propria casella di PEC in due modalit\u00e0 differenti.\n\tLa prima acquistandola sul mercato da gestori privati, accreditati presso l\u2019Agenzia per l\u2019Italia Digitale e inseriti in un apposito elenco consultabile on-line sul sito della stessa Agenzia. La PEC acquistata sul mercato consente di dialogare con qualsiasi soggetto dotato di analogo strumento sia esso cittadino, impresa o altre PA.\nLa seconda modalit\u00e0, a titolo gratuito,\u00a0\u00e8 rappresentata dall'adesione al progetto postacertificat@\u00a0previsto dal DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 6 maggio 2009. La PEC gratuita del progetto postacertificat@ \u00e8 finalizzata a stabilire, all\u2019interno di un circuito chiuso e non interoperabile con l\u2019esterno, un canale per il dialogo diretto e privilegiato tra cittadini e PA.\nLa normativa sulla PEC \u00e8 consultabile sul sito dell'Agenzia per l\u2019Italia Digitale\n" } ] }, { "id": 1035, "conversations": [ { "from": "human", "value": "\u00a0Quali sono le amministrazioni pubbliche sulle quali ricade l\u2019obbligo di istituire\u00a0la PEC?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019obbligo di istituire la PEC ricade sulle amministrazioni individuate dall\u2019art. 2, comma 2, del Codice dell'amministrazione digitale, DECRETO LEGISLATIVO 7 marzo 2005, n. 82.\nAlla luce di questa norma devono istituire e pubblicare (sul proprio sito istituzionle e\u00a0sull'Indice degli indirizzi della pubblica amministrazione e dei gestori di pubblici servizi) tutte le Amministrazioni dello Stato di cui all\u2019articolo 1, comma 2, del DECRETO LEGISLATIVO 30 marzo 2001, n. 165, ivi compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunit\u00e0 montane e loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale, l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN) e le Agenzie di cui al\u00a0DECRETO LEGISLATIVO 30 luglio 1999, n. 300, nonch\u00e9 alle societ\u00e0, interamente partecipate da enti pubblici o con prevalente capitale pubblico inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione, come individuate dall\u2019Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) ai sensi dell\u2019articolo 1, comma 5, della\u00a0LEGGE 30 dicembre 2004, n. 311.\n" } ] }, { "id": 1036, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa comporta l'accettazione delle condizioni contrattuali del servizio di PEC gratuita del progetto PostaCertificat@?" }, { "from": "gpt", "value": "Secondo quanto recita l'art. 3 comma 4 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 6 maggio 2009, il cittadino accetta di essere contattato da qualsiasi amministrazione pubblica direttamente mediante questo canale e in qualsiasi momento. Allo stesso modo ogni cittadino potr\u00e0 accedere ad un indirizzario contenente le PEC delle PPAA e contattarle velocemente.\n" } ] }, { "id": 1037, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E\u2019 possibile\u00a0annullare una richiesta di attivazione di\u00a0PEC gratuita?" }, { "from": "gpt", "value": "\u00a0\nL'utente che ha effettuato la richiesta di attivazione del servizio PostaCertificat@ ma non si \u00e8 ancora recato ad un Ufficio Postale abilitato per completarla, pu\u00f2 annullare la propria richiesta di attivazione, direttamente dalla home page privata del portale, selezionando il link \"Stato Registrazione\" presente nel box di benvenuto. Con l'annullamento viene disattivata la User ID necessaria per l'accesso al portale e il codice fiscale utilizzato in precedenza potr\u00e0 essere utilizzato per una nuova registrazione.\nNel caso in cui, invece, il cittadino abbia gi\u00e0 attivato la casella PEC presso gli Uffici postali abilitati \u00e8 necessario seguire una diversa procedura indicata nella sezione\u00a0Recesso dal servizio.\n" } ] }, { "id": 1038, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un cittadino italiano all\u2019estero pu\u00f2 attivare una casella PEC gratuita del progetto Postacertificat@?" }, { "from": "gpt", "value": "Il servizio \u00e8 offerto a titolo gratuito e si rivolge a tutti i cittadini italiani maggiorenni che ne facciano richiesta, anche se residenti all\u2019estero. I residenti all\u2019estero possono farne richiesta completando la procedura di registrazione on line\u00a0ed affidando la fase successiva ad una persona munita di apposita delega con firma del delegante autenticata ai sensi e per gli effetti di cui all\u2019art. 2703 del Codice Civile. Secondo le previsioni di questa norma l\u2019autenticazione consiste nell\u2019attestazione da parte del pubblico ufficiale\u00a0che la sottoscrizione \u00e8 stata apposta in sua presenza. In questo caso il cittadino pu\u00f2 recarsi presso la struttura consolare italiana in cui il richiedente \u00e8 residente. Maggiori dettagli sono disponibili nella guida utente del Progetto Postacertificat@.\n" } ] }, { "id": 1039, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Posso cambiare la mia password e fare altre personalizzazioni una volta ottenuta la PEC gratuita?" }, { "from": "gpt", "value": "Al primo accesso al servizio potranno essere completate le eventuali procedure di configurazione dei servizi, eventuali personalizzazioni (come anche il cambio password) e l\u2019esecuzione di specifiche procedure di attivazione dei servizi accessori dove previste (es. notifiche multicanale, firma digitale, ecc.). Maggiori informazioni sono contenute nella sezione della\u00a0guida utente \"Come modificare i propri dati\".\u00a0\n" } ] }, { "id": 1040, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa succede se, in fase di richiesta di attivazione di una PECgratuita postacertificat@, si presenta un caso di omonimia?" }, { "from": "gpt", "value": "Per ogni casella attivata vengono indicate le seguenti coordinate del richiedente: nome.cognome@postacertificata.gov.it; in caso di omonimia vengono attribuiti codici numerici che ne distinguono la titolarit\u00e0.\nPer approfondimenti: PostaCertificat@\n" } ] }, { "id": 1041, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come si effettua la registrazione on-line per richiedere la PEC gratuita del Progetto Postacertificat@?" }, { "from": "gpt", "value": "Per richiedere l\u2019attivazione del servizio PostaCertificat@ occorre collegarsi al sito\u00a0 www.postacertificata.gov.it, cliccare su \u201cRICHIEDILA ORA\u201d (al centro della homepage)\u00a0 e compilare il form on-line\u00a0seguendo i passi operativi indicati dalla procedura interattiva guidata che consente di inserire la richiesta in maniera semplice e veloce.\nIl sistema richiede l'inserimento dei dati anagrafici, la verifica della correttezza dei dati inseriti, la selezione dei servizi opzionali e/o accessori, la scelta della password e l'accettazione delle condizioni contrattuali del servizio.\u00a0\n" } ] }, { "id": 1042, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un cittadino che attiva la PEC gratuita del progetto PostaCertificat@ pu\u00f2 inviare una PEC ad un soggetto privato?" }, { "from": "gpt", "value": "No. La PEC gratutita postacertificat@ rientra nell'ambito del progetto di \"Comunicazione elettronica certificata tra PA e cittadino\" (CEC-PAC) previsto dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 6 maggio 2009.\u00a0 L\u2019ambito di utilizzo della PEC gratuita\u00a0\u00e8 pertanto circoscritto ai rapporti tra il cittadino e le amministrazioni pubbliche iscritte nell'Indice degli indirizzi della pubblica amministrazione e dei gestori di pubblici servizi.\u00a0Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito dell'Agenzia per l'Italia Digitale.\n" } ] }, { "id": 1043, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Non posso recarmi personalmente all'Ufficio postale per il perfezionamento della richiesta della PEC gratuita Postacertificat@. Posso delegare un\u2019altra persona?" }, { "from": "gpt", "value": "Si, la richiesta di attivazione del servizio della PEC gratuita presso gli Uffici postali abilitati pu\u00f2 essere fatta personalmente dall\u2019interessato, o da persona munita di apposita delega con firma del delegante, autenticata (dal notaio o da altro pubblico ufficiale a ci\u00f2 autorizzato) ai sensi e per gli effetti di cui all\u2019art. 2703 del Codice Civile. Maggiori informazioni sono disponibili nella sezione della guida utente \"come attivare la casella di Postacertificat@\"\u00a0sul sito Postacertificat@.\n" } ] }, { "id": 1044, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un cittadino pu\u00f2 attivare la\u00a0PEC gratuita del Progetto Postacertificat@ presso tutti gli Uffici postali?" }, { "from": "gpt", "value": "No. Non tutti gli uffici postali italiani sono abilitati al servizio di attivazione delle caselle di PEC. Quelli abilitati sono circa 6100. Nella home page del sito PostaCertificat@\u00a0\u00e8 possibile effettuare una ricerca degli uffici postali, inserendo il CAP nel box in alto a destra.\n" } ] }, { "id": 1045, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Terminata la procedura di registrazione on-line cosa devo fare per completare la richiesta della pec gratuita Postacertificat@? Quali documenti occorre presentare?" }, { "from": "gpt", "value": "Una volta effettuata la registrazione sul portale PostaCertificat@\u00a0il cittadino deve recarsi presso uno degli Uffici postali abilitati per l\u2019identificazione personale. L'utente potr\u00e0 recarsi presso tali uffici a partire dalle 24 ore successive e comunque entro 3 mesi dalla registrazione. Gli addetti postali richiederanno un documento di riconoscimento in corso di validit\u00e0 e il codice fiscale e verificheranno la correttezza dei dati immessi, forniranno comunicazioni delle condizioni d'uso, firma del contratto e dell\u2019informativa per la definitiva registrazione al sistema. Ulteriori informazioni sono disponibili nella guida utente alla sezione dedicata in cui sono specificati anche i documenti considerati validi ai fini del riconoscimento.\n" } ] }, { "id": 1046, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono un cittadino, ho concluso la procedura di richiesta per la PEC Postacertificat@, entro quanto tempo sar\u00e0 attiva la casella di posta?" }, { "from": "gpt", "value": "La casella di postacertificat@ viene attivata nelle 24 ore successive alla fase di perfezionamento della richiesta presso gli uffici postali abilitati.\nMaggiori informazioni, su tempistiche e procedure sono disponibili sul portale del Progetto Postacertificat@.\n\u00a0\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1047, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In che modo il cittadino pu\u00f2 attivare la PEC gratuita del Progetto Postacertificat@?\n\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Il cittadino pu\u00f2 attivare il proprio account gratuito di postacertificat@ seguendo le modalit\u00e0 di richiesta che prevedono due momenti fondamentali: la registrazione sul sito dedicato www.postacertificata.gov.it ed\u00a0il successivo perfezionamento della richiesta presso gli Uffici postali abilitati. Nella home page del sito \u00e8 possibile effettuare una ricerca degli Uffici postali nell'apposito box indicando il CAP.\n" } ] }, { "id": 1048, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Se un cittadino sbaglia l'inserimento dei dati durante la fase di registrazione on-line per richiedere la\u00a0PEC gratuita Postacertificat@ pu\u00f2 modificarli?" }, { "from": "gpt", "value": "Si. Dopo la conferma dei dati immessi, il cittadino potr\u00e0 richiedere la modifica dei propri dati secondo la procedura \u2018Modifica Dati\u2019. E\u2019 importante prestare la massima attenzione nella compilazione dei dati, in quanto, non essendo poi modificabili dall\u2019operatore dell\u2019Ufficio Postale, eventuali errori di compilazione compromettono l\u2019attivazione del servizio da parte degli Uffici Postali abilitati.\nUlteriori informazioni sono disponibili nella guida utente del sito PostaCertificat@.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1049, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il cittadino come pu\u00f2 modificare i suoi dati una volta attivata la propria casella di Postacertificat@?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Cittadino potr\u00e0 procedere alla modifica dei propri dati direttamente dalla sua home page privata cliccando su \"I Tuoi Dati\". Sar\u00e0 visualizzato il box contenente tutti i dati inseriti in fase di registrazione e saranno editabili i dati che ciascun utente desidera aggiornare. Mediante la \"Conferma\" delle modifiche apportate, verranno aggiornati i dati della propria scheda.\n" } ] }, { "id": 1050, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il cittadino che ha attivato la\u00a0PEC Postacertificat@ pu\u00f2 chiedere la revoca della sua casella in qualsiasi momento?\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Per recedere dal servizio, il Cittadino, dopo aver effettuato il Login sul portale Postacertificat@, dovr\u00e0 cliccare sull'apposita funzione \"Recesso PostaCertificat@\". Il cittadino visualizzer\u00e0 una schermata informativa e dovr\u00e0 confermare la volont\u00e0 di recedere dal servizio. \u00c8 necessario che, prima di recedere dal Servizio, il cittadino provveda opportunamente al salvataggio dei messaggi di PostaCertificat@ e dei documenti presenti nel Fascicolo che non saranno pi\u00f9 disponibili sul Portale a seguito del recesso. Le istruzioni specifiche sul salvataggio dei dati sono illustrate nella sezione\u00a0dedicata al Fascicolo della Guida utente.\nUna volta effettuata la richiesta, viene avviata quindi una procedura che nel pi\u00f9 breve tempo possibile provvede alla:\n" } ] }, { "id": 1051, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Tutti i servizi offerti dal progetto Postacertificat@ sono gratuiti?" }, { "from": "gpt", "value": "No. L\u2019offerta di postacertificat@ si compone di servizi base gratuiti e servizi avanzati a pagamento.\n\tI Servizi Base (gratuiti) sono:\n" } ] }, { "id": 1052, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa fare se un cittadino ha smarrito la documentazione cartacea relativa alla procedura di attivazione della PEC gratuita?" }, { "from": "gpt", "value": "Nella Guida Utente, sezione Come attivare la Casella Postacertificat@, punto h)\u00a0\u00e8 previsto che \"tutta la documentazione firmata dal Cittadino e la copia dei documenti presentati [...] viene mantenuta per un mese presso gli uffici postali abilitati\".\nPer approfondimenti: Postacertificat@\n" } ] }, { "id": 1053, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In fase di richiesta di attivazione della postacertificat@,\u00a0 nel caso di verifiche negative da parte del concessionario affidatario, cosa pu\u00f2 fare un\u2019amministrazione?" }, { "from": "gpt", "value": "Nel caso in cui la verifica della richiesta di adesione di una PA sulla completezza e sull'accuratezza dei dati inseriti e della documentazione dia esito negativo, l'operatore del Centro Servizi Amministrativi provveder\u00e0 a contattare l'Amministratore del servizio PostaCertificat@ della PA al fine di sanare le anomalie riscontrate.\nL\u2019amministrazione, quando riceve la comunicazione da parte del Centro Servizi Amministrativi, pu\u00f2 rispondere mediante lo stesso canale con cui \u00e8 stata contattata. Nel caso in cui, invece, sia l\u2019Amministrazione a voler avere notizie in merito alla sua pratica pu\u00f2 contattare il Centro Servizi Amministrativi del concessionario, cos\u00ec come indicato nella guida utente, inviando un fax al n. 0698688002, o inviando una mail all\u2019indirizzo postacertificata_pa@posteitaliane.it.\n" } ] }, { "id": 1054, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come pu\u00f2 un libero professionista attivare una casella PEC?" }, { "from": "gpt", "value": "Un libero professionista pu\u00f2 attivare una PEC seguendo le stesse procedure esistenti per un'azienda, solitamente per\u00f2 l'ordine a cui appartiene provvede a dotare i propri iscritti di questo strumento. I professionisti, quindi, dovrebbero, in primis, contattare l\u2019ordine di appartenenza per verificare se esistono iniziative in questo senso. In alternativa sul sito istituzionale dell'Agenzia per l'Italia Digitale \u00e8 disponibile l\u2019elenco pubblico dei gestori autorizzati a fornire il servizio PEC,\u00a0comprensivo di data di iscrizione all'elenco gestori, ragione sociale, sede e sito di riferimento. Mediante le informazioni rese disponibili dai gestori sui diversi siti sar\u00e0 possibile confrontare caratteristiche, condizioni offerte e relative modalit\u00e0 di attivazione.\n" } ] }, { "id": 1055, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Gli iscritti negli albi dei praticanti delle professioni regolamentate (es. praticanti avvocati non abilitati) sono obbligati ad attivare la PEC?" }, { "from": "gpt", "value": "Il settimo comma dell\u2019art. 16 del\u00a0DECRETO-LEGGE 29 novembre 2008, n. 185, convertito con modificazioni dalla LEGGE 28 gennaio 2009, n. 2\u00a0stabilisce che \u201ci professionisti iscritti in albi ed elenchi istituiti con legge dello Stato comunicano ai rispettivi ordini o collegi il proprio indirizzo di posta elettronica certificata [\u2026]\u201d. Gli iscritti in questi albi non sono ancora abilitati all\u2019esercizio della professione e non possono, quindi, essere considerati professionisti.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1056, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un professionista pu\u00f2 scegliere un gestore diverso da quello proposto dall\u2019ordine?" }, { "from": "gpt", "value": "S\u00ec, purch\u00e9 si tratti di un gestore tra quelli indicati nell'Elenco Pubblico dei Gestori PEC pubblicato dall'Agenzia per l'Italia Digitale.\n" } ] }, { "id": 1057, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come pu\u00f2 un\u2019impresa attivare una casella PEC?" }, { "from": "gpt", "value": "La legge, art. 16, comma 6, del DECRETO-LEGGE 29 novembre 2008, n. 185 (come convertito con modificazioni dalla LEGGE 28 gennaio 2009, n. 2), obbliga le imprese ad istituire una PEC e comunicarla alla Camera di commercio competente. L\u2019indirizzo PEC comunicato rappresenta il canale privilegiato di comunicazione tra l\u2019impresa e la PA e costituisce, quindi, uno strumento di carattere professionale. Conseguentemente le imprese non possono utilizzare la posta gratuita del circuito postacertificat@ (destinata al dialogo cittadino-PA) ma devono acquistare la propria casella PEC da uno dei gestori accreditati presso l\u2019Agenzia per l\u2019Italia Digitale (AGID) ed inseriti nell\u2019elenco pubblico dei gestori autorizzati a fornire il servizio PEC.\n" } ] }, { "id": 1058, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Esiste un obbligo di attivazione della PEC per le imprese?" }, { "from": "gpt", "value": "Si. Attualmente le imprese (individuali o in forma societaria) iscritte al Registro delle imprese, o all\u2019Albo delle imprese artigiane, hanno l\u2019obbligo di istituire una PEC e comunicarla all\u2019ufficio competente. La previsione di quest\u2019obbligo ha seguito un diverso percorso normativo per le societ\u00e0 e le imprese individuali.\nRiguardo alle imprese costituite in forma societaria, l\u2019obbligo di attivazione della PEC (e della successiva comunicazione al registro delle imprese) \u00e8 stato istituito dall\u2019art. 16, comma 6, del DECRETO-LEGGE 29 novembre 2008, n. 185 (come convertito con modificazioni dalla LEGGE 28 gennaio 2009, n. 2). Sul punto la Circolare del 3 Novembre 2011, n. 3645/C del Ministero dello Sviluppo Economico ha chiarito che l\u2019obbligo di comunicazione ricade su: societ\u00e0 di capitali e di persone, societ\u00e0 semplici, societ\u00e0 cooperative, societ\u00e0 in liquidazione, societ\u00e0 estere che hanno in Italia una o pi\u00f9 sedi secondarie.\nPer le imprese individuali iscritte al Registro delle imprese, o all\u2019Albo delle imprese artigiane l\u2019obbligo di indicare un proprio indirizzo PEC \u00e8 stato previsto dall\u2019art. 5 del Decreto Legge 19 Ottobre 2012, n. 179 convertito, con modificazioni, dalla Legge 17 dicembre 2012, n. 221 (il c.d. Decreto Crescita 2.0) che\u00a0ha esteso anche alle imprese individuali che si iscrivono al Registro delle imprese, o all\u2019Albo delle imprese artigiane, l\u2019obbligo di indicare un proprio indirizzo PEC. In particolare, le imprese che si iscrivono al registro delle imprese successivamente alla data di entrata in vigore della legge di conversione (19/12/2012) devono indicare l\u2019indirizzo PEC nella domanda di iscrizione. La stessa norma ha previsto che le imprese individuali gi\u00e0 iscritte al registro delle imprese alla data del 19 dicembre 2012 e non soggette a procedura concorsuale dopositassero, presso l\u2019ufficio del registro delle imprese competente, il proprio indirizzo di posta elettronica certificata entro il 30 giugno 2013.\n" } ] }, { "id": 1059, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i costi di un servizio PEC offerto dai gestori che operano sul mercato?" }, { "from": "gpt", "value": "I costi possono variare in base ai gestori e ai servizi aggiuntivi offerti. In ogni caso si tratta di somme contenute nell\u2019ordine di poche decine di euro all'anno. Sul portale dell'Agenzia per l'Italia Digitale \u00e8 disponibile l'elenco pubblico del gestori con relativi link alle loro home page dove \u00e8 possibile conoscere e confrontare le diverse proposte.\nPer ulteriori informazioni relative alla disciplina delle modalit\u00e0 di utilizzo della Posta Elettronica Certificata non solo nei rapporti con la PA, ma anche tra privati cittadini consulta il\u00a0DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 11 febbraio 2005, n. 68 .\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1060, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Nel caso di perdita accidentale delle ricevute di consegna del messaggio inviato tramite PEC \u00e8 possibile richiedere un duplicato al gestore?" }, { "from": "gpt", "value": "No, ma \u00e8 comunque possibile recuperare traccia delle transazioni avvenute. Il gestore, infatti, \u00e8 obbligato a conservare su supporto ottico, per un periodo minimo di 30 mesi, i log dei messaggi, ossia il registro informatico delle operazioni relative alle trasmissioni effettuate mediante posta elettronica certificata ove sono tracciati tutti gli eventi legati al singolo invio (codice identificativo del messaggio originale, mittente, destinatario, data e ora dell'invio, oggetto del messaggio, ecc.). Il gestore, quindi, non conserva i messaggi ma solo le informazioni relative allo scambio di mail. Rivolgendosi al gestore entro questo periodo (o entro il periodo pi\u00f9 lungo eventualmente previsto dai singoli contratti) si pu\u00f2 richiedere l\u2019estrazione delle informazione contenute nei log, cosi come si evince dall\u2019art. 11 del DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 11 febbraio 2005, n. 68.\n\tSul portale dell'Agenzia per l'Italia Digitale \u00e8 disponibile l\u2019elenco pubblico dei gestori di posta elettronica certificata\n" } ] }, { "id": 1061, "conversations": [ { "from": "human", "value": "La PEC pu\u00f2 essere utilizzata in tutti i casi in cui le norme richiedono l'invio per mezzo di raccomandata o esistono eccezioni?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019equiparazione tra la posta elettronica certificata e la notifica a mezzo posta \u00e8 espressamente prevista dall\u2019art. 48, comma 2, del\u00a0Codice dell'amministrazione digitale\u00a0DECRETO LEGISLATIVO 7 marzo 2005, n. 82, salvo che la legge disponga diversamente.\nLa normativa sulla PEC \u00e8 consultabile sul sito dell'Agenzia per l'Italia Digitale\n\u00a0\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1062, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Occorre firmare un documento inviato ad un'amministrazione pubblica tramite la PEC?" }, { "from": "gpt", "value": "L'articolo 65 del\u00a0Codice dell'amministrazione digitale, DECRETO LEGISLATIVO 7 marzo 2005, n. 82, nella sua nuova versione, riconosce la validit\u00e0 di tutte le istanze e dichiarazioni individuate dal\u00a0DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 28 dicembre 2000, n. 445, art. 38 commi 1 e 3, inviate a mezzo PEC, quando la richiesta sia trasmessa dall\u2019autore mediante la propria casella di postacertificat@ gratuita per il cittadino, o tramite le c.d. PEC-ID previste dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 27 settembre 2012. L\u2019utilizzo di questi strumenti, effettuato richiedendo la ricevuta completa, sostituisce la firma elettronica avanzata nei confronti della pubblica amministrazione (art. 61 del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 22 febbraio 2013).\n" } ] }, { "id": 1063, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Esiste un elenco pubblico delle caselle di posta elettronica certificata?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto Legge 18 Ottobre 2012, n. 179 (noto come il Decreto Crescita 2.0), convertito, con modificazioni, dalla Legge 17 dicembre 2012, n. 221, ha ridefinito l\u2019insieme degli indici contenenti gli indirizzi di posta certificata. Il riassetto \u00e8 stato ottenuto sia determinando, in alcuni casi, una nuova configurazione degli elenchi esistenti, sia attraverso l\u2019istituzione di nuovi indici.\n\tLa normativa vigente contempla diversi di indici degli indirizzi PEC riferiti a specifiche categorie di soggetti:\n" } ] }, { "id": 1064, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i vantaggi della\u00a0PEC rispetto all'uso di una\u00a0raccomandata A/R?" }, { "from": "gpt", "value": "Sul piano della prova dell'invio e dell'avvenuta (o mancata) ricezione dei documenti i due strumenti si equivalgono. Conseguentemente non vi \u00e8 alcuna differenza sul piano dell'opponibilit\u00e0 ai terzi. Emergono, invece, delle differenze marcate sotto il profilo della praticit\u00e0 d'uso. In particolare la PEC presenta vantaggi sotto i seguenti profili:\n" } ] }, { "id": 1065, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quale \u00e8 la normativa di riferimento per la Posta Elettronica Certificata?" }, { "from": "gpt", "value": "La\u00a0 Posta Elettronica Certificata \u00e8 oggetto di diversi atti normativi, sia di tipo legislativo che regolamentare.\n\tDi seguito si riporta un elenco delle principali normative e relativi approfondimenti sul tema:\n" } ] }, { "id": 1066, "conversations": [ { "from": "human", "value": "La PEC certifica la lettura del messaggio da parte del destinatario?" }, { "from": "gpt", "value": "No, la certificazione, analogamente alla ricevuta di ritorno per le raccomandate ordinarie, riguarda l'invio e la consegna nella casella di PEC del destinatario del messaggio inviato. Anche in questo caso, infatti, si fa ricorso alla presunzione di conoscenza di cui all'art. 1335 del Codice Civile il quale stabilisce che \u201cLa proposta, l'accettazione, la loro revoca e ogni altra dichiarazione diretta a una determinata persona si reputano conosciute nel momento in cui giungono all'indirizzo del destinatario, se questi non prova di essere stato, senza sua colpa, nell'impossibilit\u00e0 di averne notizia\u201d.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1067, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Entro quale termine i professionisti devono attivare una casella di posta certificata?" }, { "from": "gpt", "value": "Il termine ultimo per l\u2019attivazione \u00e8 stato fissato al 29/11/2009. Recita, infatti, il settimo comma dell'art. 16, del\u00a0DECRETO-LEGGE 29 novembre 2008, n. 185, convertito con modificazioni dalla LEGGE 28 gennaio 2009, n. 2 \"I professionisti iscritti in albi ed elenchi istituiti con legge dello Stato comunicano ai rispettivi ordini o collegi il proprio indirizzo di posta elettronica certificata o analogo indirizzo di posta elettronica di cui al comma 6 entro un anno dalla data di entrata in vigore del presente decreto. Gli ordini e i collegi pubblicano in un elenco riservato, consultabile in via telematica esclusivamente dalle pubbliche amministrazioni, i dati identificativi degli iscritti con il relativo indirizzo di posta elettronica certificata.\u201d\n" } ] }, { "id": 1068, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il destinatario di un messaggio PEC pu\u00f2 negare di averlo ricevuto?" }, { "from": "gpt", "value": "No, infatti la ricevuta del gestore certifica l'avvenuta consegna del messaggio, nonch\u00e9 la data e l'ora della consegna stessa. Ove il messaggio sia stato effettivamente consegnato, quindi, il destinatario non pu\u00f2 negare l\u2019avvenuta ricezione. Per ulteriori informazioni consultare il Decreto Ministeriale\u00a0n. 2 del 2005\u00a0pubblicato nella G.U. del 15 novembre 2005, n. 266 contenente le \u201cRegole tecniche per la formazione, la trasmissione e la validazione, anche temporale, della posta elettronica certificata\" e il relativo allegato tecnico in cui sono riportati i requisiti tecnico-funzionali che devono essere rispettati dalle piattaforme utilizzate per erogare il servizio.\n\tUlteriori informazioni sulla PEC sono disponibili sul sito dell'Agenzia per l'Italia Digitale.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1069, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Si pu\u00f2 scegliere il pediatra?" }, { "from": "gpt", "value": "Ogni bambino ha diritto, per legge e fin dal momento della nascita, all'assistenza sanitaria pediatrica\u00a0fino al quattordicesimo anno di et\u00e0 e\u00a0gratuitamente. Per i genitori la scelta del pediatra \u00e8 libera ed in\u00a0particolari\u00a0casi l'assistenza pu\u00f2 essere protratta fino ai 16 anni.\nIl pediatra svolge il suo compito in collaborazione con la famiglia ed in primo luogo attraverso visite\u00a0 mediche di controllo periodiche.\n" } ] }, { "id": 1070, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come richiedere all'Inps Gestione Dipendenti Pubblici la pensione di reversibilit\u00e0\u00a0del coniuge?" }, { "from": "gpt", "value": "Il\u00a0coniuge superstite deve presentare dal 1 agosto 2013\u00a0all'Inps Gestione Dipendenti Pubblici - Pensione ai superstiti\u00a0una domanda online,\u00a0completa di tutta la documentazione richiesta. E\u2019 possibile l\u2019autocertificazione, con l\u2019esclusione delle certificazioni rilasciate dagli organismi sanitari. Al coniuge superstite spetta una quota percentuale pari al 60% dell'importo del trattamento pagato al momento della morte. Se il coniuge lavora la suddetta quota sar\u00e0 ulteriormente ridotta a secondo del relativo reddito, come stabilito dalla Legge\u00a08 agosto 1995, n. 335 (tabella F).\n" } ] }, { "id": 1071, "conversations": [ { "from": "human", "value": "La\u00a0pensione di reversibilit\u00e0 o indiretta \u00e8 sempre riconosciuta al coniuge superstite nella misura del 60%?" }, { "from": "gpt", "value": "In alcuni casi la quota riconosciuta al coniuge superstite non risposato pu\u00f2 subire delle decurtazioni.\nIn particolare la situazione delineata pu\u00f2 verificarsi in concomitanza di\u00a0decessi intervenuti dal 1\u00b0 dicembre 2011 nei casi in cui il matrimonio con il dante causa sia stato contratto ad un\u2019et\u00e0 del medesimo superiore a 70 anni, la differenza di et\u00e0 tra i coniugi sia superiore a 20 anni ed il matrimonio sia stato contratto per un periodo di tempo inferiore ai dieci anni (art. 18, comma 5 del Decreto Legge 6 luglio 2011, n. 98,\u00a0Circolare Inps n. 84 del 14-06-2012).\nIn presenza di tali ipotesi la quota del 60% spettante al coniuge superstite, rispetto alla disciplina generale, dovr\u00e0 essere ridotta del 10% in ragione di ogni anno mancante a 10 anni. Nei casi di frazione di anno la predetta riduzione percentuale \u00e8 proporzionalmente rideterminata.\nLa decurtazione della pensione ai superstiti non opera comunque in presenza di figli minori, studenti o inabili che alla\u00a0data del decesso dell'assicurato o del pensionato facciano parte del nucleo familiare e siano stati a suo carico.\nI destinatari della normativa richiamata sono il coniuge,\u00a0 il coniuge separato legalmente, l'ex coniuge divorziato titolare dell\u2019assegno divorzile. Occorre fare attenzione ai seguenti aspetti:\n\t- il coniuge diventa automaticamente titolare del diritto di pensione;\n\t- il coniuge legalmente separato avr\u00e0 diritto alla pensione solo nel caso in cui\u00a0risulti titolare di assegno di mantenimento stabilito dal Tribunale;\n\t- l'ex coniuge divorziato superstite titolare dell\u2019assegno divorzile ha diritto alla pensione se la data di inizio del rapporto assicurativo dell\u2019assicurato o del pensionato, sia anteriore alla data della sentenza che pronuncia lo scioglimento o la cessazione degli effetti civili del matrimonio e risultino perfezionati, in caso di decesso di assicurato, i requisiti di assicurazione e contribuzione stabiliti dalla legge.\nNel caso di pi\u00f9 coniugi divorziati superstiti, in possesso dei requisiti necessari, sar\u00e0 il Tribunale a stabilire le quote loro spettanti.\nAnalogamente nel caso di concorso di pi\u00f9 coniugi divorziati con il coniuge superstite sar\u00e0 ancora\u00a0il Tribunale a provvedere alla ripartizione della pensione.\n" } ] }, { "id": 1072, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa si intende per pensione anticipata?\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "L'articolo 24 comma\u00a03\u00a0del\u00a0Decreto Legge\u00a06 dicembre 2011, n. 201\u00a0Disposizioni urgenti per la crescita, l'equita' e il consolidamento dei conti pubblici, cosiddetto Decreto Salva Italia, ha abolito la pensione di anzianit\u00e0. Questo tipo di pensione si poteva ottenere prima di aver compiuto l'et\u00e0 necessaria per la pensione di vecchiaia, in quanto era subordinato solo al raggiungimento di un certo periodo minimo di anzianit\u00e0 contributiva.\nLa rifoma ha cancellato la possibilit\u00e0 di andare in pensione con le quote ed ha introdotto la pensione anticipata. Si potr\u00e0 andare in pensione prima della vecchiaia solo in presenza di precisi requisiti anagrafici e contributivi. Inoltre l'anzianit\u00e0 contributiva \u00e8 soggetta a crescere man mano, in base alla speranza di vita (tabelle di riferimento: lavoratori privati, lavoratori pubblici); sono previste penalizzazioni per chi sceglie il pensionamento anticipato prima dei 62 anni.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1073, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa \u00e8 cambiato con la manovra Monti per i lavoratori cosidetti precoci del 1952?\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "In base all'art. 24 comma 15 bis del Decreto Legge 6 dicembre 2011, n. 201 Disposizioni urgenti per la crescita, l'equita' e il consolidamento dei conti pubblici, cosiddetto Decreto Salva Italia, i lavoratori dipendenti del settore privato\u00a0che maturano una anzianit\u00e0 contributiva di almeno 35 anni entro il 31 dicembre 2012 (i quali avrebbero maturato, prima dell'entrata in vigore del decreto i requisiti per la pensione entro il 31/12/2012, quota 96), possono conseguire il trattamento della pensione anticipata al compimento di un'et\u00e0 anagrafica non inferiore a 64 anni.\nLe lavoratrici\u00a0dipendenti\u00a0del settore privato\u00a0possono conseguire il trattamento di vecchiaia anche con un'et\u00e0 non inferiore a 64 anni qualora maturino entro il 31/12/2012 un'anzianit\u00e0 contributiva di almeno 20 anni e alla medesima data conseguano un'et\u00e0 di almeno 60 anni.\n" } ] }, { "id": 1074, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i requisiti per accedere alla pensione anticipata?" }, { "from": "gpt", "value": "I soggetti che maturano i requisiti per l'accesso al pensionamento a partire dal 1\u00b0 gennaio 2012, possono accedere alla pensione anticipata a condizione che risulti maturata un'anzianit\u00e0 contributiva di 42 anni e 1 mese per gli uomini e 41 anni e 1 mese per le donne.\u00a0 Tali requisiti sono aumentati di un mese per l'anno 2013 e di un ulteriore mese a decorrere dal 2014, fermi restando gli incrementi della speranza di vita a decorrere dal 1\u00b0 gennaio 2013.\nI requisiti prescritti a partire dal 1\u00b0 gennaio 2012 per il diritto alla pensione anticipata, sia in un sistema di calcolo misto (contributivo pro-rata) sia contributivo, sono riportati nella tabella seguente.\n\u00a0Anzianit\u00e0 contributiva\n\tAnno \u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 Uomini\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 Donne\n\t\u00a0\n\t2012 \u00a042 anni e 1 mese\u00a0\u00a041 anni e 1 mese\n\t2013 \u00a042 anni e 5 mesi\u00a0 \u00a041 anni e 5 mesi\n\t2014 \u00a042 anni e 6 mesi \u00a0 41 anni e 6 mesi\nSulla quota retributiva del trattamento pensionistico relativa alle anzianit\u00e0 contributive maturate antecedentemente al 1\u00b0 gennaio 2012 \u00e8 applicata una riduzione pari a 1 punto percentuale per ogni anno di anticipo nell'accesso al pensionamento rispetto all'et\u00e0 di 62 anni; tale riduzione \u00e8 elevata a 2 punti percentuali per ogni anno ulteriore di anticipo rispetto a due anni (ovvero rispetto ai 60 anni di et\u00e0). Nel caso in cui l'et\u00e0 al pensionamento non sia intera la riduzione percentuale \u00e8 proporzionale al numero dei mesi.\nPer maggiori informazioni consultare il sito INPS\n" } ] }, { "id": 1075, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa accade in caso di revoca della pensione di inabilit\u00e0?" }, { "from": "gpt", "value": "Nel caso di revoca delle pensione di inabilit\u00e0 liquidata tenendo conto di tutta la contribuzione disponibile nelle gestioni interessate (art. 1, comma 240 della Legge 24 dicembre 2012, n. 228) la contribuzione che ha dato luogo alla pensione revocata, accreditata nelle singole gestioni, sar\u00e0 utile ai fini del riconoscimento delle prestazioni pensionistiche previste dalle singole gestioni medesime.\n\tIn caso di cessazione del diritto alla pensione di inabilit\u00e0 conseguente al recupero della capacit\u00e0 di lavoro, \u00e8 attribuito il riconoscimento della contribuzione figurativa per tutto il periodo durante il quale l'interessato ha usufruito della pensione stessa, come stabilito dall'articolo 4, comma 4, della Legge 12 giugno 1984, n. 222. La contribuzione figurativa accreditata in relazione al periodo di godimento della pensione di inabilit\u00e0 revocata dovr\u00e0 essere accreditata nella forma pensionistica nella quale il lavoratore era iscritto al momento del verificarsi dello stato inabilitante (Circolare Inps n. 140 del 2013).\nIl riconoscimento della contribuzione figurativa \u00e8 ammesso solo nel caso in cui la cessazione del diritto sia determinata dal venir meno dello stato di inabilit\u00e0: resta conseguentemente escluso nel caso in cui la cessazione del diritto sia dovuta ad altra causa (Circolare Inps n. 262 del 1984).\n" } ] }, { "id": 1076, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come viene calcolato l\u2019importo della pensione di inabilit\u00e0?" }, { "from": "gpt", "value": "La misura del trattamento pensionistico di inabilit\u00e0 si compone di due quote:\n\t- una quota riferita all\u2019anzianit\u00e0 contributiva maturata dall\u2019assicurato fino alla data di decorrenza della pensione di inabilit\u00e0;\n\t- una quota costituita dalla maggiorazione convenzionale dell\u2019importo riferito all\u2019anzianit\u00e0 contributiva maturata (articolo 2, comma 3 della Legge 12 giugno 1984, n. 222) tenendo conto di tutta la contribuzione disponibile nelle gestioni assicurative (Circolare Inps\u00a0 n. 140 del 2013).\nIn ogni caso non pu\u00f2 essere computata un'anzianit\u00e0 contributiva complessiva superiore a 40 anni.\nPer i dipendenti delle amministrazioni pubbliche iscritti alla Gestione Dipendenti Pubblici l\u2019importo del trattamento di pensione di inabilit\u00e0 non pu\u00f2 superare l\u2019ottanta per cento della base pensionabile n\u00e9 l\u2019ammontare del trattamento privilegiato spettante, ove applicabile tale tipologia di pensione, in caso di inabilit\u00e0 riconosciuta dipendente da causa di servizio (articolo 9, comma 4 del Decreto Ministeriale 8 maggio 1997, n. 187).\n" } ] }, { "id": 1077, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove va presentata la domanda per il riconoscimento della pensione di inabilit\u00e0?" }, { "from": "gpt", "value": "La domanda di pensione di inabilit\u00e0 va presentata dal lavoratore all\u2019ente gestore della forma assicurativa a cui risulta accreditata l\u2019ultima contribuzione a suo favore; in alternativa, qualora il lavoratore risulti iscritto a pi\u00f9 gestioni, pu\u00f2 scegliere la gestione presso cui presentarla facendo in questo caso attenzione ad evidenziare nella stessa domanda le altri gestioni presso le quali \u00e8 stato iscritto (art. 1, comma 240 della Legge 24 dicembre 2012, n. 228).\nSar\u00e0 cura dell\u2019ente che riceve la domanda contattare le altre gestioni per verificare la sussistenza dei requisiti amministrativi.\nNel caso in cui la domanda sia presentata in attivit\u00e0 di servizio al proprio datore di lavoro da parte del dipendente di amministrazioni pubbliche iscritto alla Gestione dei Dipendenti Pubblici, essa dovr\u00e0 riportare gli eventuali periodi di contribuzione versata o accreditata presso altre forme assicurative (art. 1, comma 240 della Legge 24 dicembre 2012, n. 228). \u00a0\nL\u2019Amministrazione Pubblica che riceve l\u2019istanza di pensione, al fine di verificare i requisiti prescritti per l\u2019avvio dell\u2019accertamento sanitario dello stato di inabilit\u00e0 \u00e8 tenuta a chiedere alla competente Sede Inps - Gestione Dipendenti Pubblici la certificazione degli eventuali ulteriori periodi contributivi (Circolare Inps\u00a0 n. 140 del 2013).\n" } ] }, { "id": 1078, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa succede nel caso in cui il richiedente la pensione di inabilit\u00e0 sia iscritto a pi\u00f9 forme di assicurazione obbligatoria?" }, { "from": "gpt", "value": "A partire dal 1\u00b0 gennaio 2013 i richiedenti la pensione di inabilit\u00e0 che risultino iscritti a due o pi\u00f9 forme assicurative e i dipendenti delle amministrazioni pubbliche iscritti alla Gestione dei Dipendenti Pubblici con cessazione dal servizio intervenuta in data successiva al 1\u00b0 gennaio 2013 fruiscono della liquidazione della pensione di inabilit\u00e0 (articolo 2 della Legge 12 giugno 1984, n. 222) con riferimento a tutta la contribuzione disponibile nelle gestioni interessate (art. 1 comma 240 della Legge 24 dicembre 2012, n. 228).\nPer contribuzione disponibile si intende quella non utilizzata per la liquidazione di un trattamento pensionistico. Viceversa non sono disponibili i contributi utilizzabili per la liquidazione di supplementi di pensione.\nLe disposizioni dell'art. 1 comma 240 della Legge 24 dicembre 2012, n. 228 non si applicano nei confronti dei soggetti che, pur titolari di assegno ordinario di invalidit\u00e0, hanno avuto il riconoscimento dello stato di inabilit\u00e0 entro il 31 dicembre 2012 mentre \u00e8 prevista l'ipotesi in cui l\u2019interessato, gi\u00e0 titolare di assegno ordinario di invalidit\u00e0, chieda il riconoscimento della pensione di inabilit\u00e0 a decorrere dal 1\u00b0 gennaio 2013 (Circolare Inps n. 140 del 2013).\n" } ] }, { "id": 1079, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un orfano maggiorenne, in caso di passaggio da una facolt\u00e0 universitaria all'altra,\u00a0ha titolo a mantenere la quota di pensione di reversibilit\u00e0\u00a0?" }, { "from": "gpt", "value": "In questo caso l'Inps Gestione Dipendenti Pubblici,\u00a0prevede che la pensione spetta anche agli studenti universitari che, dopo aver ultimato o interrotto un corso di studi, ottengano l'iscrizione ad altra facolt\u00e0 ovvero ad altro corso di laurea della stessa facolt\u00e0. Questa nota operativa appare in linea con quanto previsto dalla circolare INPS n. 219 del 1991 che riconosce allo studente che cambia facolt\u00e0 il diritto alla propria quota di pensione entro il limite della durata legale del corso frequentato.\n" } ] }, { "id": 1080, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Una persona maggiorenne,\u00a0di stato civile libero e disoccupata pu\u00f2 percepire\u00a0la pensione di reversibilit\u00e0 di cui era titolare il genitore,\u00a0ora defunto?" }, { "from": "gpt", "value": "La pensione ai superstiti spetta ai figli maggiorenni solo se studenti e comunque non oltre i 26 anni di et\u00e0 e che non svolgano attivit\u00e0 lavorativa oppure inabili al lavoro di qualunque et\u00e0, a carico del genitore al momento della morte.\n\u00a0\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1081, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Se si convive stabilmente e per molti anni con un/a compagno/a, in caso di decesso di uno dei due, il convivente superstite ha diritto alla reversibilit\u00e0 della pensione o alla pensione indiretta\u00a0del\u00a0defunto?\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Giuridicamente non ci sono i presupposti per vedere riconosciuto il diritto alla pensione di reversibilit\u00e0 o a quella indiretta in caso di convivenza more uxorio. Infatti, come ribadito dalla\u00a0decisione della Corte Costituzionale\u00a0 n. 86 del 2009,\u00a0in caso di morte di un lavoratore o pensionato, il convivente more uxorio non avr\u00e0 diritto alla pensione di reversibilit\u00e0 o a quella indiretta. In materia pensionistica \u00e9 stato cos\u00ec riconfermato che \"la mancata inclusione del convivente more uxorio tra i soggetti beneficiari del trattamento pensionistico di reversibilit\u00e0 trova una sua non irragionevole giustificazione nella circostanza che il suddetto trattamento si collega geneticamente ad un preesistente rapporto giuridico che, nel caso considerato, manca\" (Inps: La pensione ai superstiti\u00a0; Inps Gestione Dipendenti Pubblici: La pensione ai superstiti).\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1082, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Perch\u00e8 un dipendente pubblico che ha\u00a0una pensione di reversibilit\u00e0 non ha mai ricevuto la tredicesima di questa pensione?" }, { "from": "gpt", "value": "Il dipendente pubblico dello Stato effettivamente non percepisce la\u00a0tredicesima della pensione di reversibilit\u00e0. Infatti\u00a0l'Inps Gestione Dipendenti Pubblici prende come riferimento normativo l'art. 97 del Decreto del Presidente della Repubblica 29 dicembre 1973, n. 1092 sulla sospensione della tredicesima mensilit\u00e0, nel quale si afferma \"Al titolare di pensione o di assegno rinnovabile che presta opera retribuita alle dipendenze dello Stato, di amministrazioni pubbliche o di enti pubblici, anche se svolgano attivit\u00e0 lucrativa, non competono la tredicesima mensilit\u00e0 e l'assegno di caroviveri per il periodo in cui ha prestato detta opera retribuita.\"\u00a0La Corte costituzionale, con sentenza 18-27 maggio 1992, n. 232 (Gazz. Uff. 3 giugno 1992, n. 23 - Serie Speciale) ha dichiarato l'illegittimit\u00e0 dell'art. 97, primo comma, nella parte in cui non determina la misura della retribuzione, oltre la quale non compete la tredicesima mensilit\u00e0.\u00a0\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1083, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il figlio superstite maggiorenne inabile al 100% e titolare di indennit\u00e0 di accompagnamento che svolge attivit\u00e0 lavorativa part-time\u00a0ha diritto alla pensione di reversibilit\u00e0?\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "La pensione indiretta o di reversibilit\u00e0 spetta ai figli ed equiparati che alla data del decesso del pensionato o dell\u2019iscritto sono a carico del genitore e rientrano in una di queste condizioni:\n\t- minorenni;\n\t- studenti di scuola media superiore o professionale fino al 21esimo anno d\u2019et\u00e0, che non prestano lavoro retribuito; studenti maggiorenni iscritti a universit\u00e0 (o istituti equiparati) per tutta la durata legale degli studi, e comunque non oltre il 26esimo anno d\u2019et\u00e0, che non prestano lavoro retribuito;\n\t- maggiorenni inabili a carico del pensionato o iscritto defunti.\nSecondo la normativa in vigore, l\u2019inabilit\u00e0 corrisponde a un\u2019assoluta impossibilit\u00e0 a svolgere una qualsiasi attivit\u00e0 che produca reddito, e deve essere certificata dalle Asl, dalle Commissioni mediche di verifica o dagli Ospedali militari con une delle seguenti diciture: \"Il soggetto \u00e8 assolutamente e permanentemente inabile a qualsiasi attivit\u00e0 lavorativa\" oppure \"Il soggetto \u00e8 permanentemente inabile a proficuo lavoro\".\n\t\u00a0Chi pu\u00f2 essere considerato \"a carico\"\n\tIl superstite viene considerato a carico del defunto in due casi:\n\t- se convivente, quando il suo reddito \u00e8 pari o inferiore al minimo Inps per l\u2019anno in corso maggiorato del 30%; a partire dal primo novembre 2000 tale limite \u00e8 aumentato dell\u2019importo dell\u2019indennit\u00e0 di accompagnamento per i figli inabili che si trovano nelle condizioni previste dall\u2019articolo 5 della Legge 12 giugno 1984, n. 222;\n\t- se non convivente, a seguito di un accertamento: l\u2019ufficio verifica se il superstite era autosufficiente o meno dal punto di vista economico, e se il defunto concorreva in maniera rilevante e continuativa al suo mantenimento.\n" } ] }, { "id": 1084, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Una persona\u00a0invalida all'80%, maggiorenne, potr\u00e0 richiedere la reversibilit\u00e0 della\u00a0pensione\u00a0del genitore convivente?" }, { "from": "gpt", "value": "La risposta \u00e8 negativa, un figlio maggiorenne pu\u00f2 ottenere la pensione di reversibilit\u00e0 solo nel caso in cui sia stato dichiarato \"inabile a proficuo lavoro\" e nel caso specifico l'invalidit\u00e0 dell'80% (come anche quella del 100%) non comporta automaticamente una totale impossibilit\u00e0 a svolgere qualsiasi attivit\u00e0 lavorativa.\n" } ] }, { "id": 1085, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come viene ripartita la pensione di reversibilit\u00e0 tra coniuge superstite e coniuge divorziato, titolare di assegno divorzile?\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "La circolare INPS\u00a0n. 132 del 27 giugno 2001\u00a0fornisce chiarimenti in ordine ai criteri per l\u2019accertamento del diritto, ripartizione ed erogazione della quota di\u00a0pensione a favore del coniuge superstite e del coniuge divorziato; di concorso di pi\u00f9 coniugi divorziati con il coniuge superstite; e di concorso del coniuge divorziato con il coniuge superstite e con figli del pensionato o dell\u2019assicurato.\nPer approfondimenti:\nINPS - Pensione ai superstiti\n" } ] }, { "id": 1086, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come cambiano, dal 2012, i requisiti per ottenere la pensione di vecchiaia?" }, { "from": "gpt", "value": "In base\u00a0all'articolo 24 commi da 6 a 11 del\u00a0Decreto Legge\u00a06 dicembre 2011, n. 201 Disposizioni urgenti per la crescita, l'equita' e il consolidamento dei conti pubblici, cosiddetto Decreto Salva Italia, dal primo gennaio 2012 si pu\u00f2 andare in pensione di vecchiaia a 66 anni se uomini e dipendenti pubbliche avendo almeno 20 anni di contributi a condizione che l'importo della pensione sia pari almeno a 1,5 volte l'assegno minimo (rivalutato negli anni successivi sulla base del PIL).\nLe dipendenti del settore privato andranno in pensione a 62 anni. Il requisito passer\u00e0 a 63 anni e sei mesi dal primo gennaio 2014 fino ad arrivare a 66 anni nel 2018.\nLe lavoratrici autonome andranno in pensione a 63 anni e mezzo dal 2012 fino ad arrivare a 66 nel 2018.\nSi prescinde dal requisito dell'importo minimo se si hanno almeno 70 anni (e un minimo di cinque anni di contributi).\nL'et\u00e0 minima di accesso alla pensione di vecchiaia, compresi gli adeguamenti alla speranza di vita, sale a 67 anni dal 2021 per tutte le categorie di lavoratori e lavoratrici.\n" } ] }, { "id": 1087, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qual \u00e8 il requisito anagrafico per l\u2019accesso alla pensione di vecchiaia per non vedenti e invalidi in misura non inferiore all\u201980%?" }, { "from": "gpt", "value": "Per l\u2019accesso alla pensione di vecchiaia per non vedenti e invalidi in misura non inferiore all\u201980% nulla \u00e8 stato modificato in materia di et\u00e0 anagrafica e disciplina delle decorrenze (Circolare Inps\u00a0 n. 35\u00a0 del 2012) per i lavoratori iscritti\u00a0all\u2019Assicurazione Generale Obbligatoria gestita dall'Inps.\nRestano valide per i non vedenti le disposizioni contenute all\u2019interno dell\u2019art. 1, comma 6,\u00a0 del Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n. 503\u00a0e il disposto della Circolare Inps n. 65\u00a0 del 1995:\u00a0per i lavoratori non vedenti che siano\u00a0 tali\u00a0 dalla nascita o da data anteriore all'inizio dell'assicurazione o che comunque possano far valere almeno dieci anni di assicurazione\u00a0 e di contribuzione dopo l'insorgenza dello stato di cecit\u00e0 resta ferma l'et\u00e0 ridotta di 55 anni, per gli uomini, e di 50 anni, per le donne, per le pensioni dell'Assicurazione Generale Obbligatoria dei lavoratori dipendenti; l'et\u00e0 ridotta di 60 anni, per gli uomini, e di 55 anni, per le donne, per le pensioni delle gestioni dei lavoratori autonomi;\u00a0per i lavoratori non vedenti che non si trovino nelle condizioni sopra indicate, i requisiti di et\u00e0 richiesti sono: 60\u00a0 anni per gli uomini e 55 anni per le donne, per le pensioni dell'assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti; 65 anni per gli uomini e 60 anni per le donne, per le pensioni delle gestioni dei lavoratori autonomi.\nPer gli invalidi in misura non inferiore all'80% i limiti di et\u00e0 per il diritto alla pensione di vecchiaia nell'assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti restano confermati in 60 anni, per gli uomini, e 55 anni, per le donne (art. 1 comma 8 del Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n. 503; Circolare Inps n. 65\u00a0 del 1995).\nIl pensionamento anticipato ai sensi del comma 8 dell'art. 1 del Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n. 503\u00a0non \u00e8 applicabile ai lavoratori iscritti alla gestione dipendenti pubblici. Per tali lavoratori\u00a0\u00e8 comunque prevista la possibilit\u00e0 di avvalersi -\u00a0dietro presentazione di apposita istanza, proposta in attivit\u00e0 di servizio e\u00a0corredata dal verbale che riconosce al dipendente l'invalidit\u00e0 -\u00a0dei benefici previsti all'art. 80 comma 3 della Legge 23 dicembre 2000, n. 388: due\u00a0 mesi\u00a0 di\u00a0 contribuzione figurativa\u00a0 utile\u00a0 ai\u00a0 soli\u00a0 fini\u00a0 del\u00a0 diritto\u00a0\u00a0 alla\u00a0\u00a0 pensione\u00a0\u00a0 e dell'anzianita' contributiva,\u00a0beneficio riconosciuto fino\u00a0 al limite massimo di cinque anni di contribuzione figurativa.\n" } ] }, { "id": 1088, "conversations": [ { "from": "human", "value": "La pensione estera pu\u00f2 essere conteggiata per il calcolo dell'importo-soglia, utile per poter andare in pensione anticipata o in pensione di vecchiaia?" }, { "from": "gpt", "value": "S\u00ec, l'ammontare della pensione maturata all'estero rientra nel calcolo dell'importo-soglia. Lo chiarisce l'Inps nella sua Circolare del 12 luglio 2012, n. 95.\nIn base al dettato del comma 7, dell'articolo 24 della Legge 22 dicembre 2011, n. 214 (legge di conversione del Decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201), i lavoratori che dal 1\u00b0 gennaio 1996 abbiano iniziato a versare contributi, possono andare in pensione dal 1\u00b0 gennaio 2012, avendone i requisiti contributivi\u00a0e anagrafici, a patto che l'importo minimo della loro pensione per il 2012 non sia inferiore al cosiddetto \u201cimporto soglia\u201d (cio\u00e8 1,5 volte l'assegno sociale in caso di pensione di vecchiaia e 2,8 volte l'assegno sociale in caso di pensione anticipata).\nIl Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha chiarito che per il calcolo dell'importo-soglia bisogna considerare anche il pro-rata estero, per non penalizzare i lavoratori che fanno uso del diritto alla libera circolazione.\n" } ] }, { "id": 1089, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un titolare di pensione Inpdap, che da cinque anni lavora come collaboratore a progetto e per tale motivo versa contributivi presso la gestione separata INPS\u00a0pu\u00f2 ottenere benefici ai fini pensionistici dal versamento di tali contributi?.\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "In tal caso \u00e8 possibile fare domanda di\u00a0pensione supplementare. Questa\u00a0\u00e8 una pensione che va ad aggiungersi alla pensione principale e si pu\u00f2 ottenere quando i contributi versati all'Inps non sono sufficienti per avere una pensione autonoma. La pensione supplementare spetta indipendentemente dal numero di contributi versati.\n\tE' calcolata come una normale pensione Inps, ma non pu\u00f2 beneficiare di alcuna integrazione al minimo.\n\tSpetta anche ai familiari superstiti. La pensione supplementare spetta anche agli iscritti alla gestione separata, nel caso in cui non raggiungano i requisiti per il diritto ad una pensione autonoma o se l'ammontare della prestazione risulti inferiore all'importo dell'assegno sociale maggiorato del 20%.\n\tIl trattamento \u00e8 liquidato al compimento dell'et\u00e0 pensionabile necessaria per la pensione di vecchiaia nel fondo dove si liquida la pensione supplementare, a coloro che, oltre a vantare una posizione assicurativa nella gestione separata, siano titolari di una pensione a carico:\n" } ] }, { "id": 1090, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per la pensione di vecchiaia, si applicher\u00e0 ancora il meccanismo cosiddetto delle \"finestre mobili\"?" }, { "from": "gpt", "value": "In base all'articolo 24 del\u00a0Decreto Legge\u00a06 dicembre 2011, n. 201 Disposizioni urgenti per la crescita, l'equita' e il consolidamento dei conti pubblici, cosiddetto Decreto Salva Italia, ai lavoratori che maturano i requisiti per la pensione di vecchiaia (ordinaria e anticipata) dal primo gennaio 2012 non si applica pi\u00f9 il meccanismo delle \"finestre mobili\", in base al quale i lavoratori dipendenti potevano percepire la pensione 12 mesi dopo aver maturato i requisiti di pensionamento (18 mesi per gli autonomi). Dal 2012, pertanto, la pensione decorrer\u00e0 dal mese successivo a quello di presentazione della domanda all'ente previdenziale.\n" } ] }, { "id": 1091, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come cambia, per le donne, il requisito anagrafico per ottenere la pensione di vecchiaia?" }, { "from": "gpt", "value": "In base all'articolo 24 commi da 6 a 11 del\u00a0Decreto Legge\u00a06 dicembre 2011, n. 201 Disposizioni urgenti per la crescita, l'equita' e il consolidamento dei conti pubblici, cosiddetto Decreto Salva Italia, dal primo gennaio 2012 le donne del settore pubblico andranno in pensione di vecchiaia a 66 anni.\nLe dipendenti del settore privato andranno in pensione a 62 anni.\nIl requisito passer\u00e0 a 63 anni e sei mesi dal primo gennaio 2014 fino ad arrivare a 66 anni nel 2018.\n\tLe lavoratrici autonome andranno in pensione a 63 anni e mezzo dal 2012 fino ad arrivare a 66 nel 2018.\n" } ] }, { "id": 1092, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per chi \u00e8 previsto il contributo di solidariet\u00e0?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 24 comma 31-bis della Legge del 22 dicembre 2011, n.214, di conversione\u00a0del\u00a0Decreto Legge\u00a06 dicembre 2011, n. 201 Disposizioni urgenti per la crescita, l'equita' e il consolidamento dei conti pubblici, cosiddetto Decreto Salva Italia, ha apportato, in materia di contributo di solidariet\u00e0 (denominato \"Contributo di Perequazione\") una modifica\u00a0all'articolo 18 comma 22 bis del Decreto Legge del\u00a06 luglio 2011, n. 98 Disposizioni urgenti per la stabilizzazione finanziaria.\nIn particolare tale disposizione prevede che il contributo opera, a decorrere da agosto 2011, nella misura del 15% sui trattamenti pensionistici di importo superiore ai 200mila euro.\nPertanto dalla rata di gennaio 2012 la trattenuta viene effettuata sulle pensioni nelle seguenti percentuali:\n- 5% per la quota eccedente 90mila euro e fino a 150mila euro;\n\t- 10% per la quota eccedente i 150mila euro e fino 200mila euro;\n\t- 15% per la quota eccedente i 200mila euro.\nTale contributo \u00e8 previsto fino al 31 dicembre 2014.\n" } ] }, { "id": 1093, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un pensionato, come fa a richiedere la verifica reddituale?" }, { "from": "gpt", "value": "Questa attivit\u00e0 di verifica dei redditi, chiamata operazione RED, viene svolta dall\u2019Inps Gestione ex Inpdap ogni anno per i pensionati titolari delle seguenti prestazioni:\n" } ] }, { "id": 1094, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Che cosa si intende per periodo di comporto?" }, { "from": "gpt", "value": "\u00c8 il periodo durante il quale vige il divieto di licenziamento del lavoratore assente per malattia o infortunio. Sono i contratti collettivi a stabilirne la natura e la durata.\n\tAd esempio nell'art. 21 del\u00a0CCNL 06/07/1995 del Comparto Regioni Autonomie Locali, il dipendente non in prova, assente per malattia, ha diritto alla conservazione del posto per un periodo di diciotto mesi. Superato tale periodo al lavoratore che ne faccia richiesta pu\u00f2 essere concesso di assentarsi per un ulteriore periodo di 18 mesi in casi particolarmente gravi.\n" } ] }, { "id": 1095, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Se in una controversia\u00a0viene nominato\u00a0un perito dal giudice, il relativo compenso a carico di quale delle parti in causa deve esser posto?" }, { "from": "gpt", "value": "In base a quanto disposto dal Decreto del Presidente della Repubblica del 30 maggio 2002, n. 115 agli articoli 49 e seguenti,\u00a0la liquidazione dei compensi al perito, al consulente tecnico, all'interprete e al traduttore \u00e8 fatta con decreto motivato del giudice o del pubblico ministero che lo ha nominato.\nNei procedimenti civili il decreto di liquidazione costituisce titolo provvisoriamente esecutivo, a mezzo del quale \u00e8 possibile richiedere legittimamente\u00a0il pagamento\u00a0alla parte a carico della quale \u00e8 posto il pagamento. Normalmente il pagamento \u00e8 anticipato con un acconto che viene posto a carico di entrambe le parti in via solidale, talvolta a carico della parte che ha richiesto la consulenza tecnica, mentre\u00a0in via definitiva\u00a0il compenso, comprensivo anche dell'importo anticipato, sar\u00e0 posto a carico della parte soccombente, ossia quella che non sia risultata vittoriosa.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1096, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il datore di lavoro, pubblico o privato, pu\u00f2 negare al lavoratore che ne faccia richiesta,\u00a0i permessi lavorativi previsti dalla Legge\u00a0104 del1992?" }, { "from": "gpt", "value": "Si, il datore di lavoro,\u00a0pubblico o privato, pu\u00f2 negare la concessione dei permessi lavorativi 104 nel caso in cui non ricorrano tutti i requisiti previsti\u00a0dalla normativa.\u00a0\u00a0\nRicevuta l'istanza di fruizione all'agevolazione da parte del dipendente interessato,\u00a0il datore di lavoro deve verificare l'adeguatezza, la correttezza della documentazione e la ricorrenza dei presupposti legittimanti la concessione e, in base alle risultanze,\u00a0concede o meno i permessi lavorativi previsti dall'articolo 33 della Legge n. 104\u00a0del 1992.\n\tPer maggiori informazioni:\nINPS - Circolare n. 53 del 29 aprile 2008\nINPS\u00a0 - Circolare n. 155 del 2010\nDipartimento Funzione Pubblica - circolare n. 13 del 6 dicembre 2010\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1097, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile usufruire dei permessi lavorativi per assistere un disabile residente a notevole distanza rispetto alla residenza del lavoratore?" }, { "from": "gpt", "value": "Si, l'articolo 6 comma 1 del Decreto Legislativo 18 luglio 2011, n. 119, novellando l'articolo 33 della Legge 5 febbraio 1992, n. 104, prevede che:\" Il lavoratore che usufruisce dei permessi di cui al comma 3 per assistere persona in situazione di handicap grave, residente in un comune situato a distanza stradale superiore a 150 chilometri rispetto a quello di residenza del lavoratore, attesta con titolo di viaggio, o altra documentazione idonea, il raggiungimento del luogo di residenza dell'assistito\".\u00a0\nPertanto, il lavoratore dovr\u00e0 dimostrare di essersi effettivamente recato, nei giorni di fruizione del permesso, presso la residenza del disabile, mediante esibizione del titolo di viaggio o altra documentazione idonea, la cui adeguatezza verr\u00e0 valutata dall'Amministrazione di riferimento.\n" } ] }, { "id": 1098, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In caso di contratto di lavoro part-time, \u00e8 possibile usufruire dei permessi lavorativi ai sensi della Legge 104 del 1992?" }, { "from": "gpt", "value": "Si, \u00e8 possibile fruire di tali permessi, facendo distinzione tra part - time di tipo verticale e di tipo orizzontale.\nNel primo caso, i permessi vengono riparametrati in base alle giornate effettivamente lavorate, secondo quanto previsto per i dipendenti pubblici dalla Circolare INPDAP n. 34 del 2000,\u00a0per i dipendenti privati secondo le disposizioni della Circolare INPS n. 133\u00a0del 2000.\nNel caso di part - time orizzontale,\u00a0i permessi vengono concessi nella misura dei tre giorni mensili.\u00a0\n" } ] }, { "id": 1099, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali incombenze\u00a0gravano sul\u00a0lavoratore dipendente che assiste\u00a0una persona disabile in situazione di gravit\u00e0 che risiede in altro comune?" }, { "from": "gpt", "value": "Il comma 3-bis dell'art. 33 della Legge 5 febbraio 1992, n. 104\u00a0- introdotto\u00a0dal Decreto Legislativo 18 luglio 2011, n. 119\u00a0- ha previsto l\u2019obbligo per il dipendente, che usufruisce dei permessi per assistere\u00a0un familiare\u00a0residente in un comune situato a distanza superiore a 150 Km rispetto a quello di residenza del lavoratore, di attestare con titolo di viaggio o altra documentazione idonea, il raggiungimento del luogo di residenza dell\u2019assistito.\n" } ] }, { "id": 1100, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Chi pu\u00f2 fruire dei permessi lavorativi per assistere un familiare con handicap grave?" }, { "from": "gpt", "value": "Ai sensi della Legge 104 del 1992 possono godere dei permessi mensili:\n\t1. il coniuge;\n\t2. il parente o affine entro il secondo grado.\nI parenti ed affini di terzo grado\u00a0possono fruire dei permessi lavorativi solo ad una delle seguenti condizioni:\n\ta) quando i genitori o il coniuge della persona con handicap siano deceduti o mancanti;\n\tb) quando i genitori o il coniuge della persona con handicap abbiano compiuto i 65 anni oppure siano affetti da patologie invalidanti.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1101, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il dipendente pubblico \u00e8 tenuto a programmare le assenze dal servizio per la fruizione dei permessi previsti dalla Legge 104 del 1992, al fine di garantire il buon andamento dell'attivit\u00e0 amministrativa?" }, { "from": "gpt", "value": "Si. Sul punto \u00e8 intervenuta la circolare 13 del 2010 del\u00a0Dipartimento della Funzione Pubblica che evidenzia che, salvo dimostrate situazioni di urgenza,\u00a0per la fruizione dei permessi il dipendente deve comunicare al dirigente competente le assenze dal servizio con congruo anticipo, se possibile con riferimento all'intero arco temporale del mese, al fine di consentire la migliore organizzazione dell'attivit\u00e0 amministrativa.\u00a0\n" } ] }, { "id": 1102, "conversations": [ { "from": "human", "value": "I benefici previsti dalla Legge 104 del 1992\u00a0per l'assistenza a coniuge o affine\u00a0disabile si applicano anche a chi ha contratto matrimonio solo con rito canonico?" }, { "from": "gpt", "value": "No, il presupposto legittimante la concessione dei permessi \u00e8 il legame di parentela o affinit\u00e0 che si costituisce per effetto del matrimonio celebrato davanti all'ufficiale dello stato civile oppure secondo il rito concordatario.\u00a0\nIl matrimonio celebrato secondo il solo\u00a0rito canonico non produce effetti civili.\n" } ] }, { "id": 1103, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come possono essere fruiti\u00a0\u00a0i permessi previsti dall'articolo 33 della Legge 104 del 1992 dai dipendenti pubblici?" }, { "from": "gpt", "value": "\u00a0\n" } ] }, { "id": 1104, "conversations": [ { "from": "human", "value": "I permessi previsti dall'articolo 33 della Legge 104 del 1992 devono essere programmati con anticipo? Cosa prevede la normativa a riguardo?" }, { "from": "gpt", "value": "\u00a0\nI permessi retribuiti ex Lege 104 devono essere concordati\u00a0preventivamente con il datore di lavoro al fine di consentire\u00a0il funzionamento dell\u2019organizzazione e di garantire alla persona disabile il diritto all'assistenza.\nNel comparto pubblico,\u00a0il Parere\u00a0del Dipartimento della\u00a0Funzione Pubblica n. 13 del 2008 e la Circolare del Dipartimento n. 13 del 2010 prevedono, salvo dimostrate situazioni d'urgenza, \u00a0la programmazione dei permessi\u00a0\"con congruo anticipo, se possibile con riferimento all'intero arco temporale del mese, al fine di consentire la migliore organizzazione dell'attivit\u00e0 amministrativa.\"\nPer quanto riguarda il settore privato, nella modulistica predisposta dall'INPS il dipendente si impegna a comunicare in tempo utile al datore di lavoro le giornate di permesso per assistenza al familiare.\n" } ] }, { "id": 1105, "conversations": [ { "from": "human", "value": "I permessi\u00a0lavorativi previsti dalla Legge 104\u00a0in favore\u00a0del lavoratore disabile grave o del lavoratore che assiste un familiare con\u00a0handicap sono retribuiti? Sono coperti da contribuzione a fini pensionistici?" }, { "from": "gpt", "value": "I permessi ex articolo 33 della\u00a0Legge 5 febbraio 1992, n. 104\u00a0sono retribuiti\u00a0come\u00a0previsto dalla Legge 27 ottobre 1993, n. 423; inoltre essi sono\u00a0coperti da contribuzione figurativa, cio\u00e8 dai versamenti utili per il raggiungimento del diritto alla pensione, secondo quanto stabilito dalla Legge\u00a08 marzo del 2000, n.53.\n" } ] }, { "id": 1106, "conversations": [ { "from": "human", "value": "La normativa prevede la decurtazione del trattamento economico\u00a0per coloro che\u00a0usufruiscono dei permessi lavorativi ex Lege 104 del 1992?" }, { "from": "gpt", "value": "No, la normativa non prevede tale decurtazione.\nL'articolo 17 comma 23 lettera d) del Decreto Legge 1 luglio 2009, n. 78\u00a0ha interamente\u00a0abrogato il comma 5 dell\u2019articolo 71 del Decreto Legge 25 giugno 2008,\u00a0n. 112 convertito in Legge n. 133 del 2008\u00a0, che prevedeva la riduzione della retribuzione in occasione dei permessi per assistenza a familiari con\u00a0handicap grave.\u00a0\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1107, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il tutore legale e l'amministratore di sostegno possono usufruire dei benefici della Legge 104/92 legati all'assistenza a persone con handicap grave?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Parere del Dipartimento della Funzione Pubblica \u2013 Ufficio Personale Pubbliche Amministrazioni, del 23 ottobre 2009, chiarisce che n\u00e9 il tutore legale, n\u00e9 l'amministratore di sostegno possono far parte della platea di soggetti legittimati a fruire delle agevolazioni ex lege 104 del 1992, articolo 33. Infatti, le figure in questione sono chiamate ad assolvere altre funzioni e non possono essere annoverate tra i parenti o gli affini.\n\tIl Parere si richiama alla risposta a un Interpello\u00a0del Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali\u00a0presentato su tale questione (n. 41 del 15 maggio 2009), con cui vengono esclusi dal novero dei soggetti che possono fruire dei permessi ex articolo 33, Legge 104/92 i tutori o amministratori di sostegno di persone con handicap in situazione di gravit\u00e0.\n" } ] }, { "id": 1108, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa si intende per\u00a0interventi di nuova costruzione?" }, { "from": "gpt", "value": "Secondo\u00a0l'art.3 del\u00a0Testo Unico dell'Edilizia (Decreto del Presidente\u00a0della Repubblica\u00a06 giugno 2001, n. 380) sono da considerarsi interventi di nuova costruzione:\n\t-\u00a0la costruzione di manufatti edilizi fuori terra o interrati, ovvero l'ampliamento di quelli esistenti all'esterno della sagoma esistente;\n-\u00a0gli interventi di urbanizzazione primaria e secondaria realizzati da soggetti diversi dal comune;\n- la realizzazione di infrastrutture e di impianti, anche per pubblici servizi, che comporti la trasformazione in via permanente di suolo non edificato;\n-\u00a0l'installazione di torri e tralicci per impianti radio-ricetrasmittenti e di ripetitori per i servizi di telecomunicazione;\n- l'installazione di manufatti leggeri, anche prefabbricati, e di strutture di qualsiasi genere, quali roulottes, campers, case mobili, imbarcazioni, che siano utilizzati come abitazioni, ambienti di lavoro, oppure come depositi, magazzini e simili, e che non siano diretti a soddisfare esigenze meramente temporanee;\n-\u00a0gli interventi pertinenziali che le norme tecniche degli strumenti urbanistici, in relazione alla zonizzazione e al pregio ambientale e paesaggistico delle aree, qualifichino come interventi di nuova costruzione, ovvero che comportino la realizzazione di un volume superiore al 20% del volume dell'edificio principale;\n-\u00a0la realizzazione di depositi di merci o di materiali;\n- la realizzazione di impianti per attivit\u00e0 produttive all'aperto ove comportino l'esecuzione di lavori cui consegua la trasformazione permanente del suolo inedificato.\n" } ] }, { "id": 1109, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa si intende per\u00a0interventi di ristrutturazione edilizia?" }, { "from": "gpt", "value": "Secondo\u00a0l'art.3 del\u00a0Testo Unico dell'Edilizia (Decreto del Presidente\u00a0della Repubblica\u00a06 giugno 2001, n. 380) sono da considerarsi interventi di ristrutturazione edilizia gli interventi che comportino modifiche, ossia interventi rivolti\u00a0a\u00a0trasformare\u00a0gli organismi\u00a0edilizi\u00a0mediante un insieme sistematico di opere che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente. Tali interventi comprendono il\u00a0ripristino\u00a0o\u00a0la\u00a0sostituzione\u00a0di\u00a0alcuni elementi costitutivi dell'edificio, l'eliminazione,\u00a0la modifica e l'inserimento di nuovi elementi\u00a0ed impianti.\u00a0\nNell'ambito\u00a0degli\u00a0interventi\u00a0di ristrutturazione\u00a0edilizia sono\u00a0ricompresi anche quelli consistenti nella demolizione e (ricostruzione con la stessa volumetria e sagoma di\u00a0quello preesistente), fatte salve le sole innovazioni necessarie per l'adeguamento alla normativa antisismica.\n" } ] }, { "id": 1110, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quando \u00e8 obbligatorio richiedere il permesso di costruire e come procedere per ottenerlo?" }, { "from": "gpt", "value": "Il permesso di costruire \u00e8 stato introdotto dal Testo Unico dell'Edilizia (Decreto del Presidente\u00a0della Repubblica\u00a06 giugno 2001, n. 380), in sostituzione della vecchia Concessione Edilizia, che a sua volta aveva sostituito la Licenza Edilizia nel 1977. Il permesso viene richiesto al Comune di competenza, quando si intendono realizzare interventi edilizi di notevole rilevanza, quali:\u00a0\na) interventi di nuova costruzione;\nb) interventi di ristrutturazione urbanistica;\nc) interventi di ristrutturazione edilizia.\nGli interventi dovranno naturalmente essere conformi al Piano Regolatore Generale vigente, alle norme tecniche di attuazione, al regolamento edilizio e di\u00a0igiene, nonch\u00e8 a tutta la normativa edilizia e urbanistica vigente al momento della richiesta.\nLa richiesta, corredata della documentazione indicata dal settore edilizia del comune di riferimento,\u00a0va presentata da chi \u00e8 titolare di un diritto reale (propriet\u00e0, usufrutto, uso, servit\u00f9, ecc.) sul bene (area o fabbricato) oggetto del permesso di costruire, ovvero di un diritto personale compatibile con l'intervento da realizzare (es. rapporto di locazione - conduzione). Il diritto deve essere naturalmente compatibile con la natura dell'intervento richiesto nel permesso di costruire.\n" } ] }, { "id": 1111, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In caso di licenziamento un lavoratore extracomunitario,\u00a0legalmente soggiornante in Italia, rischia la revoca del permesso di soggiorno?" }, { "from": "gpt", "value": "NO.\u00a0L'art. 22 comma 11 del\u00a0Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286, come modificato dall'art. 18\u00a0della\u00a0Legge 30 luglio 2002, n. 189\u00a0\"Modifica alla normativa in materia di immigrazione e di asilo\",\u00a0\u00a0stabilisce che\u00a0\"la perdita del posto di lavoro non costituisce motivo di revoca del permesso di soggiorno al lavoratore extracomunitario ed ai suoi familiari legalmente soggiornanti.\nIl lavoratore straniero in possesso del permesso di soggiorno per lavoro subordinato che perde il posto di lavoro, anche per dimissioni, pu\u00f2 essere iscritto nelle liste di collocamento per il periodo di residua validit\u00e0 del permesso di soggiorno, e comunque, salvo che si tratti di permesso di soggiorno per lavoro stagionale, per un periodo non\u00a0inferiore ad un anno, con l'entrata in vigore\u00a0il 18 luglio della Legge\u00a028 giugno 2012, n. 92.\u00a0\nSuddetta Legge\u00a092/2012,\u00a0recante le disposizioni in materia di riforma del mercato del lavoro in una prospettiva di crescita pubblicata sulla\u00a0G.U. n. 153 del 3 luglio 2012, al fine di contrastare\u00a0il lavoro irregolare degli immigrati, dispone all'articolo 4, comma 30, che il permesso di soggiorno per attesa occupazione venga rilasciato per un periodo non inferiore ad un anno, ovvero per tutto il periodo di durata della prestazione di sostegno al reddito eventualmente percepita dal lavoratore straniero, qualora superiore.\u00a0Viene\u00a0estesa, inoltre,\u00a0la durata minima garantita del periodo di disoccupazione anche oltre l'anno\u00a0qualora\u00a0il lavoratore usufruisca,\u00a0di un trattamento di disoccupazione o dell'indennit\u00e0 di mobilit\u00e0, cos\u00ec come regolati in materia di ammonizzatori sociali dalla Legge 23 luglio 1991, n. 223. In tal caso il periodo concesso per la ricerca di una nuova occupazione si estender\u00e0 per tutta la durata della prestazione erogata. \nLe nuove disposizioni prevedono, inoltre, la possibilit\u00e0 per il lavoratore di ottenere ulteriori rinnovi del permesso di soggiorno per attesa occupazione anche nel caso in cui possa dimostrare il possesso di un reddito complessivo annuo suo o dei familiari conviventi non inferiore all'importo annuo dell'assegno sociale (pari ad\u00a0euro 5.577 per il 2012) aumentato della met\u00e0 di tale importo per ciascuno dei familiari che compongono il nucleo familiare (salve le attenuazioni previste per i figli di et\u00e0 inferiore a 14 anni e per i familiari titolari dello status di protezione sussidiaria), cos\u00ec come previsto dall\u2019art. 29, comma 3, lettera b del D. Lgs. 286/1998, n. 286.\nIl regolamento di attuazione\u00a0Decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394\u00a0stabilisce le modalit\u00e0 di comunicazione ai centri per l\u2019impiego, anche ai fini dell\u2019iscrizione del lavoratore straniero nelle liste di collocamento con priorit\u00e0 rispetto a nuovi lavoratori extracomunitari\".\n" } ] }, { "id": 1112, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile\u00a0verificare, via web, se \u00e8 pronto il permesso di soggiorno di cui si \u00e8 fatta istanza?" }, { "from": "gpt", "value": "Sono molte le Questure che sui loro siti hanno disponibile il servizio che permette di verificare, via\u00a0on-line, se il permesso di soggiorno, di cui si \u00e8 fatta\u00a0istanza,\u00a0\u00e8 pronto.\nE' opportuno sottolineare che per individuare la propria istanza, per ragioni legate alla normativa sulla privacy, gli elenchi contengono solo il numero della pratica o dell'assicurata postale e non il nominativo della persona che richiede il permesso di soggiorno.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1113, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Esiste una durata minima del permesso di soggiorno per attesa occupazione?" }, { "from": "gpt", "value": "Si, ai sensi dell'art. 22 comma 11 del Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286, cosiddetto Testo Unico Immigrazione,\u00a0il lavoratore straniero,\u00a0in possesso di permesso di soggiorno per lavoro subordinato\u00a0che\u00a0perde il posto di lavoro, anche per dimissioni, salvo che si tratti di permesso di soggiorno per lavoro stagionale, puo' essere iscritto nelle liste di collocamento, cio\u00e8 nell\u2019elenco anagrafico del Centro per l\u2019Impiego, per\u00a0il periodo di residua\u00a0validita'\u00a0del permesso di soggiorno e, salvo che si tratti di permesso di soggiorno per lavoro stagionale, chiedere alla scadenza del permesso in suo possesso il rilascio di un permesso di soggiorno per attesa occupazione, che avr\u00e0 una durata minima\u00a0non inferiore\u00a0ad\u00a0un anno.\nInoltre, in caso lo straniero disoccupato percepisca una prestazione di sostegno al reddito, il permesso per attesa occupazione\u00a0pu\u00f2 estendersi\u00a0per tutto il periodo\u00a0di\u00a0durata\u00a0di tale\u00a0prestazione\u00a0di sostegno al\u00a0reddito,\u00a0qualora superiore ad un anno.\nIl permesso di soggiorno per attesa occupazione \u00e8 rinnovabile annualmente per tutto il periodo di durata della prestazione di sostegno al reddito percepita dal lavoratore straniero.\nIl permesso di soggiorno potr\u00e0 essere rinnovato al termine della misura di sostegno al reddito percepita, qualora lo straniero dimostri che il suo nucleo familiare, ai sensi dell\u2019art. 29, comma 3, lettera b) del Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286, cosiddetto Testo Unico Immigrazione, sia in possesso delle risorse finanziarie fissate dal medesimo articolo.\nPer approfondimenti:\nPortale Integrazione Migranti - Estensione del permesso di soggiorno per attesa occupazione\nPortale Immigrazione - Permesso di soggiorno per attesa occupazione\n" } ] }, { "id": 1114, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A conclusione di un dottorato di ricerca o di un master in Italia, uno straniero pu\u00f2\u00a0chiedere un permesso di soggiorno per attesa occupazione?" }, { "from": "gpt", "value": "Si, ai sensi dell'art. 22 comma 11bis del Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286, cosiddetto Testo Unico Immigrazione,\u00a0l'immigrato che ha conseguito in Italia\u00a0un dottorato o un master universitario di primo o secondo livello, ovvero la laurea triennale o la laurea specialistica, alla scadenza del permesso di soggiorno per motivi di studio, pu\u00f2 essere iscritto nell'Elenco anagrafico dei lavoratori\u00a0previsto dall'articolo 4 del Regolamento di cui al Decreto del Presidente della Repubblica 7 luglio 2000, n. 442, e chiedere la conversione, tramite kit postale, del permesso di soggiorno\u00a0in suo possesso in un permesso per attesa occupazione.\nCon il Decreto Legge 23 dicembre 2013, n. 145, convertito con modificazioni dalla Legge 21 febbraio 2014, n. 9, si \u00e8 modificato il suddetto art. 22, comma 11-bis del Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286, cosiddetto Testo Unico Immigrazione, per prevedere l'estensione di tale possibilit\u00e0 di conversione anche agli stranieri che hanno concluso in Italia con successo un master universitario di primo livello; precedentemente era una possibilit\u00e0 prevista solo per chi aveva concluso un master universitario di secondo livello.\nIl permesso di soggiorno per attesa occupazione avr\u00e0 una durata non superiore a dodici mesi.\nRimane salva la possibilit\u00e0 per lo studente straniero che ha concluso con successo il dottorato o il master universitario, in presenza dei requisiti previsti dal suddetto\u00a0Testo Unico Immigrazione, di chiedere la conversione del permesso di soggiorno per studio (prima della scadenza dello stesso) in permesso di soggiorno per motivi di lavoro.\nAll\u2019atto della consegna all'Ufficio Postale della busta contenente il kit per la richiesta di conversione del permesso di soggiorno\u00a0da studio ad attesa occupazione, il cittadino\u00a0straniero\u00a0dovr\u00e0:\n\t- apporre sul modulo un contrassegno telematico di 16 euro;\n\t- pagare 30 euro allo Sportello Postale per la spedizione dell'assicurata;\n\t- versare, tramite relativo bollettino prestampato (PSE), 27,50 euro per il rilascio del permesso di soggiorno in formato elettronico e allegare la\u00a0ricevuta di pagamento\u00a0alla domanda;\n\t- versare, tramite il bollettino dosponibile presso gli uffici postali,\u00a0il contributo per il rilascio del titolo pari a\u00a080 euro.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1115, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Lo straniero quale procedura deve seguire per ottenere un permesso di soggiorno per cure mediche?" }, { "from": "gpt", "value": "Ai sensi dell\u2019art. 36 del del\u00a0Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286, cosiddetto Testo Unico Immigrazione, lo straniero che intenda ricevere cure mediche in Italia pu\u00f2 ottenere uno specifico visto presso la Rappresentanza consolare italiana del Paese di provenienza. A tal fine, l\u2019interessato deve presentare una dichiarazione della struttura sanitaria prescelta che indichi il tipo di cura, la data di inizio e la durata presunta.\nIl cittadino straniero che\u00a0entra in Italia a seguito della richiesta di specifico visto per cure mediche deve presentarsi alla Questura del luogo di domicilio per la richiesta del permesso di soggiorno per cure mediche che ha durata pari a quella del visto di ingresso e pu\u00f2 essere rinnovato direttamente presso la Questura competente allegando la certificazione medica.\u00a0\u00a0Il cittadino straniero deve sostenere tutte le spese mediche in quanto non ha diritto ad iscriversi al servizio sanitario nazionale.\nIl permesso di soggiorno rilasciato per cure mediche ha una durata pari a quella presunta per il trattamento terapeutico ed \u00e8 rinnovabile finch\u00e9 durano le necessit\u00e0 terapeutiche documentate.\u00a0Inoltre \u00e8 bene specificare che il permesso\u00a0per cure mediche non consente di svolgere alcuna attivit\u00e0 lavorativa.\nPer approfondimenti: Polizia di Stato, Ministero dell'Interno - FAQ Immigrazione\n" } ] }, { "id": 1116, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quale documentazione occorre produrre per richiedere il permesso di soggiorno per motivi di adozione?" }, { "from": "gpt", "value": "Il permesso di soggiorno per motivi di adozione non \u00e8 pi\u00f9 richiesto. \nLa\u00a0Direttiva Ministro dell'Interno e\u00a0del Ministro delle politiche della famiglia del 21 febbraio 2007\u00a0dispone che Ai fini del soggiorno del minore straniero adottato o affidato a scopo di adozione non \u00e8 richiesto il\u00a0permesso di soggiorno\".\nL'articolo 32 della Legge 4 maggio 1983 n. 184, cos\u00ec come modificata dalla Legge 21 dicembre 1998, n. 476, prevede che l'ingresso nel territorio nazionale dei minori stranieri legittimamente adottati avvenga in seguito al rilascio del visto di ingresso per adozione da parte degli uffici consolari italiani all\u2019estero, previa autorizzazione all\u2019ingresso e alla residenza permanente, emessa dalla Commissione per le adozioni internazionali, di cui all'art. 38 della medesima legge, sulla base di un provvedimento straniero di adozione o di affidamento a scopo di adozione.\nPer approfondimenti: Commissione per le Adozioni Internazionali \n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1117, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Con il permesso di soggiorno per motivi familiari \u00e8 consentito lavorare o bisogna convertirlo in permesso di soggiorno per lavoro subordinato?" }, { "from": "gpt", "value": "Il permesso di soggiorno rilasciato per motivi familiari consente l'esercizio del lavoro subordinato e del lavoro autonomo\u00a0senza la necessit\u00e0 di convertire il documento\u00a0per il periodo di validit\u00e0 dello stesso.\nL' art. 14 comma 1 del\u00a0\u00a0Decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, stabilisce infatti che \"Il permesso di soggiorno rilasciato per motivi di lavoro subordinato o di lavoro autonomo e per motivi familiari pu\u00f2 essere utilizzato anche per le altre attivit\u00e0 consentite allo straniero, anche senza conversione o rettifica del documento, per il periodo di validit\u00e0 dello stesso\".\u00a0\nPer approfondimenti: PAeSI\n" } ] }, { "id": 1118, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un cittadino straniero, residente in Italia con\u00a0permesso di soggiorno per motivi di\u00a0lavoro ed in procinto\u00a0di\u00a0andare in pensione, come\u00a0pu\u00f2 ottenere un nuovo permesso di soggiorno\u00a0per continuare ad abitare in Italia senza\u00a0prendere la cittadinanza?" }, { "from": "gpt", "value": "E' possibile richiedere il\u00a0permesso di soggiorno per residenza elettiva.\nll permesso per residenza elettiva puo' essere rilasciato in due ipotesi:\na)\u00a0allo straniero che era titolare di un permesso di soggiorno per lavoro subordinato o per lavoro autonomo o per motivi familiare, a titolo di conversione del permesso di soggiorno.\u00a0L'art. 14 comma 1 lett. d del\u00a0Decreto Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394\u00a0prevede che il permesso di soggiorno rilasciato per lavoro subordinato, autonomo e per motivi di famiglia possa essere convertito in permesso di soggiorno per residenza elettiva di cui all'articolo 11 comma 1 lett. c-quater\u00a0del\u00a0D.P.R. 394/1999;\u00a0\nb)\u00a0allo straniero titolare di un visto di ingresso per residenza elettiva che\u00a0intenda stabilirsi nel nostro Paese e sia in grado di mantenersi autonomamente, senza esercitare alcuna attivit\u00e0 lavorativa. \u00a0A tal fine, lo straniero dovr\u00e0 fornire adeguate e documentate garanzie circa la disponibilit\u00e0 di un'abitazione, da eleggere a residenza, e di ampie risorse economiche autonome, di cui si possa ragionevolmente supporre la continuit\u00e0 nel futuro. Tali risorse dovranno provenire dalla titolarit\u00e0 di cospicue rendite (pensioni, vitalizi), dal possesso di propriet\u00e0 immobiliari, dalla titolarit\u00e0 di stabili attivit\u00e0 economico-commerciali o da altre fonti diverse dal lavoro subordinato.\u00a0\n\tAl coniuge convivente, ai figli minori, ai figli maggiorenni conviventi ed a carico,\u00a0nonch\u00e8 ai genitori conviventi a carico del titolare di visto, potr\u00e0 essere rilasciato analogo visto solo a condizione che le suddette capacit\u00e0 finanziarie siano adeguate (Decreto del Ministero Affari Esteri 12 luglio 2000\nDocumentazione\u00a0necessaria per il rilascio del permesso di soggiorno per residenza elettiva:\n\ta) Istanza compilata e sottoscritta dall'interessato presentata presso gli Uffici postali abilitati;\n\tb) Fotocopia di tutto il passaporto o di altro documento equipollente;\n\tc) Fotocopia della documentazione attestante il possesso di ampie risorse economiche, da propriet\u00e0 immobiliari o da qualsiasi altra fonte lecita diversa dal lavoro, o dal percepimento nel territorio di assegni di pensioni o vitalizi italiani o riconosciuti dalle Autorit\u00e0 Italiane.\u00a0\n" } ] }, { "id": 1119, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Immigrata,\u00a0vittima di tratta,\u00a0ha diritto ad un permesso di soggiorno \"speciale\"?\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Il permesso di soggiorno per motivi di protezione sociale,\u00a0viene rilasciato dal questore alle vittime della tratta, ai sensi dell' art. 18 del\u00a0Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286:\n" } ] }, { "id": 1120, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Chi pu\u00f2 richiedere il Permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo (ex carta di soggiorno)?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo pu\u00f2 essere richiesto dallo straniero extracomunitario o dall\u2019apolide (ai sensi degli art. 1 comma 1 e art. 9 del\u00a0Decreto\u00a0Legislativo 25 luglio 1998, n. 286) che sia in possesso dei seguenti requisiti:\n" } ] }, { "id": 1121, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come richiedere il Permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo (ex carta di soggiorno)?" }, { "from": "gpt", "value": "Per richiedere\u00a0il Permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo\u00a0\u00e8 necessario che l'interessato compili l'apposita domanda e la presenti presso gli uffici postali o i Comuni abilitati.\u00a0Per la compilazione il richiedente pu\u00f2 farsi assistere, a titolo gratuito, da un patronato o da un Comune abilitato dal Ministero dell\u2019Interno.\nInsieme al modulo (compilato e sottoscritto) occorre presentare:\n" } ] }, { "id": 1122, "conversations": [ { "from": "human", "value": "La patente italiana \u00e8 utilizzabile anche all'estero?" }, { "from": "gpt", "value": "Se ci si reca all'estero in un paese dell\u2019Unione europea si pu\u00f2 guidare con la patente rilasciata in Italia.\u00a0Lo stesso dicasi\u00a0per cittadini comunitari che intendono guidare in Italia. Qualora\u00a0si viaggi invece in\u00a0un Paese extracomunitario \u00e8 necessario, generalmente, richiedere il Permesso internazionale di guida (denominato anche Patente internazionale) o produrre una traduzione giurata della propria patente nella lingua del Paese che si intende visitare.\nEsistono due distinti modelli di patente internazionale: il modello \"Convenzione di Ginevra 1949\", che ha validit\u00e0 di\u00a01 anno,\u00a0e il modello \"Convenzione di Vienna 1968\", che ha validit\u00e0 di\u00a03 anni, ma comunque nei limiti di validit\u00e0 della patente\u00a0italiana posseduta. Alcuni paesi accettano entrambi i modelli, altri solo uno dei due. In Italia \u00e8 possibile ottenere sia l'uno che l'altro modello di permesso internazionale di guida.\u00a0\nLa\u00a0richiesta del permesso internazionale di guida/patente internazionale deve essere\u00a0presentata in tutti i casi\u00a0all'Ufficio Provinciale della Direzione Generale della Motorizzazione Civile del luogo di residenza del richiedente, previa esibizione della patente di guida in corso di validit\u00e0.\nPer approfondimenti: Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ACI\n" } ] }, { "id": 1123, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In attesa della visita presso la Commissione Medica Locale posso condurre un'autovettura esibendo la patente con la ricevuta relativa alla prenotazione della visita, oppure occorre richiedere alla Motorizzazione un permesso provvisorio di guida?" }, { "from": "gpt", "value": "Gli uffici della motorizzazione civile sono autorizzati a rilasciare un permesso di guida provvisorio ai titolari di patente di guida chiamati a rinnovare la validit\u00e0 della patente stessa\u00a0presso una commissione medica locale. Tale permesso pu\u00f2 essere rilasciato per una sola volta ed \u00e8 valido fino all\u2019esito finale delle procedure di rinnovo: pertanto il permesso recher\u00e0 quale data di scadenza quella della data di convocazione per la visita in commissione medica locale e non potr\u00e0 essere rinnovato anche qualora la commissione dovesse disporre un rinvio ad altra data per la definizione delle suddette procedure di rinnovo.\nLa prassi attiene a tutti i casi di rinnovo della patente, sia che la validit\u00e0 di essa spiri per scadenza della durata \"naturale\" di cui all\u2019art. 126\u00a0del\u00a0Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285\u00a0\"Nuovo Codice della Strada\", sia che sia l\u2019effetto di termini pi\u00f9 ridotti decisi, dalle commissioni mediche, nelle visite precedenti.\nNon pu\u00f2 procedersi al rilascio del permesso provvisorio di guida nei seguenti casi:\n\u2022 quando l\u2019istanza sia presentata da conducente titolare di patente di guida la cui validit\u00e0 sia scaduta prima della data nella quale \u00e8 stata effettuata la prenotazione della visita presso una commissione medica locale;\n\u2022 quando l\u2019istanza sia presentata da conducenti che devono sottoporsi alla visita medica disposta con l'ordinanza prefettizia di sospensione della patente, ai sensi dell'art. 186 comma 8 e 187 comma 6 del del\u00a0D.Lgs. 285/1992;\n\u2022 quando l\u2019istanza\u00a0sia riferita a patente sulla quale gravi un provvedimento di revoca ovvero provvedimento di sospensione, a titolo di sanzione amministrativa accessoria conseguente ad una qualsiasi violazione di norme di condotta del codice della strada, ricorrendo in tali casi la fattispecie di cui all\u2019art. 218 comma 2 del\u00a0D.Lgs. 285/1992, come modificato dalla legge n. 120 del 2010 .\nQualora\u00a0il diretto interessato incarichi un delegato per la richiesta del rilascio del permesso provvisorio, lo stesso deve essere munito di delega con allegata fotocopia del documento d identit\u00e0 del delegante e di dichiarazione di copia conforme all'originale della patente redatta dal titolare della patente.\nPer approfondimenti: MIT - DGT nordovest\n" } ] }, { "id": 1124, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le norme inerenti il pernottamento di minori in hotel?\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Il Codice Civile italiano stabilisce che i minori, fino al compimento del 18\u00b0 anno di vita non hanno la capacit\u00e0 di agire (articolo 2 del codice civile), ossia non possono compiere atti che comportino l'esercizio di diritti e l'assunzione di obblighi, n\u00e9 possono allontanarsi senza permesso dalla casa dei propri genitori (articolo 318 del codice civile).\u00a0 In base all'art. 109 del TULPS (Testo unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza), gli albergatori possono dare alloggio esclusivamente a persone munite della carta d'identit\u00e0 o di altro documento idoneo ad attestarne l'identit\u00e0 secondo le norme vigenti. Pertanto l'albergatore ha l'obbligo morale oltre che giuridico di richiedere ad uno dei genitori (o a chi esercita la potest\u00e0) il consenso scritto, allegando una copia del documento di identit\u00e0.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1125, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il docente che riceve l'incarico di Vicario del Preside per l'anno scolastico 2013 - 2014 pu\u00f2 richiedere l'esonero dall'insegnamento?" }, { "from": "gpt", "value": "Si. Tuttavia tale provvedimento si applica soltanto alle Regioni in cui non si sono ancora concluse le procedure concorsuali dei dirigenti (Lombardia e Abruzzo).\n\tA stabilirlo \u00e8 l'articolo 17, comma 5 del Decreto Legge 12 settembre 2013 n. 104 in cui si prevede che i docenti collaboratori che prestano servizio nelle scuole in cui sono stati nominati dei reggenti possano ottenere l\u2019esonero dall\u2019insegnamento indipendentemente dal numero delle classi della scuola, come invece stabiliti dall\u2019art. 459 del Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297.\n\tIn queste stesse scuole, reggenze ed esoneri cesseranno non appena saranno nominati i vincitori del concorso.\n" } ] }, { "id": 1126, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Vorrei sapere a cosa corrispondono\u00a0le diverse tipologie di\u00a0graduatorie d'istituto e per quali\u00a0supplenze vengono utilizzate dal\u00a0Dirigente Scolastico.\u00a0\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Le graduatorie di istituto sono articolate in 3 fasce:\n- I FASCIA comprende i docenti iscritti a pieno titolo o con riserva, nella I, II, o III fascia delle Graduatorie ad esaurimento (GaE)\n\t- II FASCIA comprende i docenti abilitati ma NON iscritti nelle Graduatorie a esaurimento\n\t- III FASCIA comprende i docenti non abilitati in possesso del titolo di studio valido per l'accesso all'insegnamento\nIl Dirigente Scolastico attinge dalle graduatorie di istituto per:\n- supplenze annuali o fino al termine delle attivit\u00e0 didattiche per la copertura delle cattedre e posti d'insegnamento vacanti e disponibili entro la data del 31 dicembre e che rimangano presumibilmente tali per tutto l'anno scolastico, non coperte dall'Ufficio scolastico territoriale a causa dell'esaurimento della corrispondente graduatoria ad esaurimento;\n\t- supplenze temporanee per la sostituzione di personale temporaneamente assente;\n\t- supplenze per la copertura di posti resisi disponibili dopo il 31 dicembre.\nLa normativa di riferimento \u00e8 consultabile sul sito del MIUR.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1127, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile ritrovare o reperire informazioni su persone scomparse, nel caso in cui non si conoscano dati sufficienti?\u00a0A\u00a0chi ci si pu\u00f2 rivolgere?" }, { "from": "gpt", "value": "Ci si pu\u00f2 rivolgere\u00a0in prima istanza all'Autorit\u00e0\u00a0di Pubblica Sicurezza\u00a0(Forze di Polizia, Carabinieri),\u00a0investita\u00a0all'epoca delle indagini sulla scomparsa che custodir\u00e0 un dossier relativo alla denuncia di scomparsa.\nL\u2019attivit\u00e0 svolta dall'Ufficio del Ministero dell'Interno - Commissario straordinario del governo per le persone scomparse\u00a0\u00e8 tesa monitorare di continuo\u00a0i dati e\u00a0le informazioni in possesso del Sistema Dati Interforze del Dipartimento della Pubblica Sicurezza sulle persone scomparse e quelle risultanti a livello territoriale sui cadaveri non riconosciuti.\nIn seconda istanza ci si pu\u00f2 rivolgere alle Associazioni\u00a0italiane pi\u00f9 rappresentative a livello nazionale che svolgono attivit\u00e0 in collaborazione con\u00a0l'Ufficio del Commissario\u00a0allo scopo di proporre alle competenti autorit\u00e0 eventuali soluzioni e misure per rendere pi\u00f9 efficaci gli interventi nel settore. Tra esse si segnala l'Associazione\u00a0PENELOPE\u00a0- sede nazionale: Salita De Crescenzi 30 - 00186 Roma - Tel. 335.7204449 - recapito postale: Casella Postale 348 - 36061 Bassano del Grappa VI.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1128, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Ci sono limitazioni nella grandezza di una rete a bilancia utilizzata per la pesca?\u00a0E\u00a0quali sono?" }, { "from": "gpt", "value": "La pesca sportiva \u00e8 consentita con la rete a bilancia\u00a0di lato non superiore a m. 6.Guardia Costiera - Maresicuro - Pesca sportiva\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1129, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' pignorabile la pensione?" }, { "from": "gpt", "value": "S\u00ec. Nonostante il perdurare di una situazione di vacatio legislativa, \u00e8 ormai da considerarsi pacifico, sia in letteratura che in giurisprudenza, che la pensione \u00e8 un reddito pignorabile, con alcuni limiti.\nI limiti alla pignorabilit\u00e0 della pensione vengono definiti dalla Circolare dell'INPS n. 43 del 26 febbraio 2003, intervenuta a seguito di una sentenza della Corte Costituzionale (n. 506/2002, c.d. \"Illegittimit\u00e0' dell'impignorabilit\u00e0 assoluta\") . In questa circolare l'INPS chiarisce che \"Le pensioni dell'assicurazione generale obbligatoria possono essere pignorate nella misura di un quinto per ogni credito, fatto salvo il limite necessario per assicurare le esigenze minime di vita del pensionato che dovr\u00e0 essere stabilito dal legislatore... La pensione (ed i suoi equivalenti) costituisce un \"bene\" aggredibile (sempre nei limiti previsti dalla legge) soltanto da alcuni creditori, selezionati (dall'art. 2, primo comma, del Decreto\u00a0del Presidente\u00a0della\u00a0Repubblica 5 gennaio 1950, n. 180) in ragione della causa del credito: in concreto, soltanto da chi vanti un credito alimentare o tributario, nonch\u00e9 per gli ex dipendenti pubblici un credito del datore di lavoro derivante dal rapporto di impiego ovvero per i titolari di pensioni INPS un credito dell'Istituto derivante da indebite prestazioni percepite ovvero da omissioni contributive.\n" } ] }, { "id": 1130, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove e' possibile trovare informazioni relative alla Politica Agricola Comune (PAC) e ai bandi di gara nel settore dell'agricoltura e dello sviluppo rurale?" }, { "from": "gpt", "value": "Il sito web della Direzione Generale per l'Agricoltura e lo sviluppo rurale della Commissione europea contiene informazioni\u00a0 sulla Politica Agricola Comune (PAC) e sui bandi di gara relativi al settore dell'agricoltura e dello sviluppo rurale in Europa.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1131, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove \u00e8 possibile trovare informazioni sul funzionamento dei Fondi strutturali e\u00a0sulla politica di coesione dell'UE?" }, { "from": "gpt", "value": "Il servizio di informazione Inforegio,\u00a0gestito dalla Direzione Generale Politica Regionale della Commissione europea\u00a0presenta una sezione\u00a0dedicata alle domande e\u00a0risposte sulla politica di coesione\u00a0in generale e sul\u00a0funzionamento dei Fondi strutturali.\n" } ] }, { "id": 1132, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove \u00e8 possibile trovare informazioni sulla politica europea in materia di armamenti?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019\u00a0European defence agency (EDA), Agenzia\u00a0istituita nel quadro di un\u2019azione comune del Consiglio dei Ministri, mira a:\n" } ] }, { "id": 1133, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove si possono trovare le informazioni relative alla politica europea di vicinato?" }, { "from": "gpt", "value": "Il sito del Servizio Europeo per l'Azione\u00a0Esterna (SEAE)\u00a0dell'Unione\u00a0europea fornisce informazioni sulla politica europea nei confronti dei Paesi che si trovano al di l\u00e0 delle frontiere dell'UE e sulla politica europea di vicinato.\n" } ] }, { "id": 1134, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove \u00e8 possibile\u00a0trovare informazioni\u00a0sulle politiche europee concernenti l'integrazione dei migranti e conoscere, eventualmente,\u00a0se a tal riguardo\u00a0esistono specifici finanziamenti?" }, { "from": "gpt", "value": "La Commissione\u00a0europea nel 2009,\u00a0in collaborazione con Eurocities,\u00a0ha\u00a0aperto un nuovo\u00a0sito web\u00a0concernente la tematica dell'integrazione dei migranti nell'ambito degli Stati membri\u00a0della Unione europea.\u00a0\nIl sito comprende, oltre al data-base di buone pratiche e \"case studies\" sulla integrazione, informazioni\u00a0circa la possibilit\u00e0 di presentazione di\u00a0progetti e, quindi, di richiesta di\u00a0eventuali finanziamenti.\nSempre su\u00a0detto sito\u00a0\u00e8, inoltre,\u00a0rinvenibile\u00a0una sezione\u00a0di \"notizie\" regolarmente aggiornata, nonch\u00e9\u00a0un\u00a0cospicuo numero\u00a0di documenti\u00a0concernenti\u00a0le\u00a0tematiche di cui in oggetto.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1135, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per stipulare una polizza di assicurazione auto dove \u00e8 possibile trovare informazioni?" }, { "from": "gpt", "value": "Per effettuare una scelta tra le numerose polizze proposte \u00e8 possibile consultare il sito dell'Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni\u00a0(IVASS), dal 1\u00b0 gennaio 2013\u00a0succeduto in tutti i poteri, funzioni e competenze dell'ISVAP, alla pagina dedicata ai Consumatori,\u00a0da cui \u00e8 possibile\u00a0accedere ai\u00a0link dei siti internet\u00a0di tutte le compagnie autorizzate ad operare sul mercato italiano.\nInoltre, per favorire una maggiore trasparenza e concorrenza nel settore dell\u2019assicurazione della responsabilit\u00e0 civile auto, il Ministero dello Sviluppo Economico e l'Isvap hanno promosso un servizio on line, Tuo Preventivatore, che permette al consumatore\u00a0in base al proprio profilo di rischio, di confrontare in tempi rapidi i diversi preventivi RC auto offerti dalle\u00a0compagnie presenti sul mercato, classificati secondo la\u00a0 convenienza economica.\n" } ] }, { "id": 1136, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Se, in virt\u00f9 della cosiddetta legge Bersani, si \u00e8 sospesa l'assicurazione di un\u00a0autoveicolo/ciclomotore\u00a0bisogna pagare per la riattivazione?\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "I contratti RC auto sono regolati sia dal codice civile, che ne detta le regole generali, che dalla legge. Il 1/1/2006\u00a0\u00e8 entrato in vigore il Nuovo Codice delle Assicurazioni Private, il\u00a0Decreto Legislativo\u00a07 settembre 2005, n. 209 Codice delle assicurazioni private, ovvero il \"testo unico\" che ha accorpato tutte le precedenti normative emesse in materia. Il codice, oltre a riformare in parte le procedure di risarcimento danni, ha introdotto diverse notiv\u00e0 riguardo ai contratti e agli obblighi a carico delle compagnie. Altre novit\u00e0 sono state introdotte dai cosiddetti decreti di liberalizzazione, detti Bersani e Bersani Bis.\nLa sospensione della polizza non\u00a0\u00e8 un obbligo per le compagnie (si tratta di una disposizione esclusivamente contrattuale) ma viene solitamente concessa senza difficolt\u00e0. Prima del 3 Aprile 2007 era ottenibile per periodi variabili da tre mesi (minimo) ad un anno (massimo). Dopo l'entrata in vigore della legge Bersani Bis la classe di merito, anche nei casi di sospensione, pu\u00f2 essere mantenuta per cinque anni. Diventa questo quindi il periodo massimo di sospensione, entro il quale\u00a0\u00e8 possibile riattivare il contratto con la vecchia classe di merito. Rimane valida la regola secondo cui se alla sospensione non segue la riattivazione perch\u00e8 il veicolo nel frattempo\u00a0\u00e8 stato venduto, rottamato o comunque tolto dalla circolazione,\u00a0\u00e8 rimborsabile la parte del premio pagata e non goduta.\n\tL'assistenza consumatori\u00a0dell'Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni (IVASS), dal 1\u00b0 gennaio 2013\u00a0succeduto in tutti i poteri, funzioni e competenze dell'ISVAP,\u00a0ha spiegato che la compagnia di assicurazione al momento della riattivazione della polizza assicurativa RC pu\u00f2 far pagare la differenza fra la tariffa in vigore al momento della sospensione e quella in vigore al momento della riattivazione.\nIl Contact Center Consumatori fornisce informazioni e assistenza al numero verde 800.486661, attivo dalle ore 9 alle 13.30 dal lunedi' al venerdi'.\n" } ] }, { "id": 1137, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile che la polizza assicurativa di un'autovettura (RCA)\u00a0subisca\u00a0un aumento stabilito con\u00a0delibera della Provincia?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto Legislativo del 6 maggio 2011, n.68\u00a0Disposizioni in materia di autonomia di entrata delle regioni a statuto ordinario e delle province,\u00a0entrato in vigore il 27 maggio 2011, all'articolo 17 comma 1 e 2 stabilisce che: \"A decorrere dall'anno 2012 l'imposta sulle assicurazioni contro la responsabilita' civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore, esclusi i ciclomotori, costituisce tributo proprio derivato delle province.\u00a0A decorrere dall'anno 2011 le province possono aumentare o diminuire l'aliquota in misura non superiore a 3,5 punti percentuali\".\nLe deliberazioni di variazione dell\u2019aliquota dell'imposta sulle assicurazioni contro la responsabilit\u00e0 civile derivante dalla circolazione dei veicoli a motore (RCA), esclusi i ciclomotori, devono essere pubblicate sul sito Internet del Dipartimento delle Finanze.\n" } ] }, { "id": 1138, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' vero che non sara' piu' rilasciato il contrassegno?" }, { "from": "gpt", "value": "Il 18 ottobre 2013 \u00e9 entrato in vigore il provvedimento per la dematerializzazione dei contrassegni assicurativi Rc-auto, che trover\u00e0 piena e completa attuazione entro due anni, con la conseguente eliminazione dell\u2019obbligo di esporre sulle autovetture il contrassegno cartaceo: il decreto ministeriale\u00a09 agosto 2013, n. 110, adottato dal Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, \u00e8 pubblicato sulla G. U. n 232 del 3 ottobre 2013.\nL'obiettivo \u00e8 quello di ridurre le frodi, contrastando la contraffazione dei contrassegni cartacei e l\u2019evasione dell\u2019obbligo assicurativo, tramite la sostituzione dei contrassegni attuali con controlli incrociati telematici tra le banche dati delle targhe dei veicoli e quelle delle polizze assicurative.\nIl contrassegno non sar\u00e0 sostituito da alcun microchip (soluzione ritenuta al momento inutilmente costosa dal ministero). L\u2019individuazione delle autovetture prive di assicurazione potr\u00e0 essere effettuata dagli agenti delle autorit\u00e0 competenti semplicemente interrogando, in occasione dei normali controlli, la nuova banca dati integrata. A questi fini potranno inoltre essere utilizzati i sistemi di rilevazione automatica delle targhe gi\u00e0 in uso per il controllo della velocit\u00e0 e per il controllo dell\u2019accesso alle zone a traffico limitato.\nPer approfondimenti: Ministero dello Sviluppo Economico\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1139, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono previsti sconti per i conducenti virtuosi?" }, { "from": "gpt", "value": "Con il cosiddetto Decreto Liberalizzazioni, Decreto-Legge 24 gennaio 2012, n. 1 recante Disposizioni urgenti per la concorrenza, lo sviluppo delle infrastrutture e la competitivit\u00e0,\u00a0 convertito con modificazioni dalla L. 24 marzo 2012, n. 27 - il legislatore ha voluto frenare\u00a0i rincari della Rc auto con la diminuzione automatica del premio che l'assicurato deve pagare per rinnovare la polizza, qualora sia un conducente virtuoso.\nL'Ex ISVAP, dal 1\u00b0 gennaio 2013 IVASS, con al circolare Prot. 09-12-007647 del 19 aprile scorso vieta alle compagnie di ritoccare le tariffe ogni anno: gli adeguamenti sono consentiti ogni due anni, con preavviso di un\u00a0anno\u00a0del rincaro.\nPer i conducenti virtuosi scattera' lo sconto, ma allo stesso tempo la compagnia potra' comunicare un aumento dovuto ai costi della gestione e dei risarcimenti Rc auto, che scattera' pero' alla scadenza successiva (anno dopo). L'ammontare del rincaro dovra' essere comunque comunicato entro un mese dalla scadenza della polizza.\n" } ] }, { "id": 1140, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cos'\u00e8 e come funziona la posta elettronica certificata?" }, { "from": "gpt", "value": "La PEC \u00e8 un sistema di posta elettronica\u00a0a cui\u00a0sono state aggiunte caratteristiche tali da fornire agli utenti la certezza, a valore legale, dell\u2019invio e della consegna (o meno) dei messaggi e-mail al destinatario.\nLa PEC pu\u00f2 essere utilizzata per la trasmissione di tutti i tipi di informazioni e documenti in formato elettronico; consente di certificare l\u2019invio, l\u2019integrit\u00e0 e l\u2019avvenuta consegna del messaggio scambiato tra il Gestore di PEC del mittente e quello del destinatario; ha lo stesso valore legale della tradizionale raccomandata con avviso di ricevimento, garantendo, quindi, l'opponibilit\u00e0 a terzi dell'avvenuta consegna.\u00a0\n" } ] }, { "id": 1141, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Ci sono differenze nell'utilizzo della PEC rispetto alla comune posta elettronica?\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Per gli utilizzatori non ci sono differenze particolari dal punto di vista pratico. La posta certificata pu\u00f2 essere gestita, cos\u00ec come quella comune, sia da web mail sia utilizzando software specifici per la gestione della posta sul proprio PC, i cosiddetti client (es. Outlook, Eudora, ecc.). Le differenze maggiori riguardano, invece, gli effetti giuridici che l'ordinamento riconosce all'invio del messaggio in tema di opponibilit\u00e0 ai terzi delle evidenze relative alle operazioni di invio e ricezione di un messaggio, cos\u00ec come richiamato dal\u00a0DECRETO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA 11 febbraio 2005, n. 68 e dal\u00a0Codice dell'amministrazione digitale, DECRETO LEGISLATIVO 7 marzo 2005, n. 82.La normativa sulla PEC\u00a0\u00e8 consultabile sul sito dell'Agenzia per l'Italia Digitale.\u00a0\n" } ] }, { "id": 1142, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come\u00a0si\u00a0presenta reclamo per un disservizio di Poste Italiane?" }, { "from": "gpt", "value": "Il cittadino che subisce un disservizio (ritardo, danneggiamento, mancato recapito) sui servizi svolti da Poste Italiane, pu\u00f2 rivolgersi direttamente a Poste Italiane utilizzando le procedure di reclamo previste dalla Carta della qualit\u00e0 del servizio postale. Qualora il reclamo non abbia avuto esito soddisfacente pu\u00f2 rivolgersi all\u2019 Autorit\u00e0 di regolamentazione,\u00a0le cui\u00a0funzioni\u00a0di regolamentazione del settore postale sono state trasferite dal Ministero per lo Sviluppo Economico all\u2019Autorit\u00e0 per le garanzie nelle comunicazioni (AGCOM) dal decreto legge 6 dicembre 2011, n.201, convertito dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214.\n\t\t\tL'Autorit\u00e0\u00a0pu\u00f2 avviare visite ispettive, verificare il rispetto degli obblighi ed eventualmente irrogare sanzioni amministrative alla Societ\u00e0.\u00a0\n\t\t\tNei casi di gravi violazioni degli obblighi di servizio universale, che possono integrare gli estremi dell\u2019interruzione di pubblico servizio, l\u2019utente pu\u00f2 effettuare immediata segnalazione al'AGCOM, che avvier\u00e0 le opportune indagini al fine di accertare eventuali inadempimenti e applicare alla Societ\u00e0 le sanzioni amministrative conseguenti.\u00a0\n\t\t\tLa possibilit\u00e0 di rimborso \u00e8 prevista dalla Carta della qualit\u00e0 di Poste Italiane solo per gli invii soggetti a tracciatura (raccomandate, assicurate e pacchi). Per la posta non registrata la Carta della qualit\u00e0 prevede che in linea generale non sono previsti rimborsi e che l\u2019eventualit\u00e0 del rimborso \u00e8 collegata a quei prodotti di cui sia possibile determinare in modo certo i dati relativi alla spedizione, destinazione e consegna. Rimane salva la facolt\u00e0 del cittadino di rivolgersi agli Organi giurisdizionali.\n\t\t\tL'AGCOM, in qualit\u00e0 di Autorit\u00e0 di regolamentazione del settore, svolge funzioni di vigilanza e controllo relativamente alla sola materia postale,\u00a0ad esclusione dei\u00a0servizi finanziari.\u00a0\n" } ] }, { "id": 1143, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A quale distanza dalla costa \u00e8 possibile praticare lo sci nautico?" }, { "from": "gpt", "value": "Per praticare lo sci nautico la distanza dalla costa deve essere di\u00a0oltre i 200 metri dalla linea batimetrica (profondit\u00e0 del mare) di m. 1.60 se la costa \u00e8 sabbiosa e di\u00a0oltre i 100 metri dalle coste a picco sul mare.\nGuardia Costiera - Maresicuro - Sci nautico\n" } ] }, { "id": 1144, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Su quale parametro si calcola il reddito minimo richiesto agli stranieri nei procedimenti\u00a0di ricongiungimento familiare e di rilascio di permesso di CE\u00a0soggiornanti di lungo periodo?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019importo dell\u2019assegno sociale \u00e8 il parametro di riferimento per verificare il possesso del requisito reddituale minimo richiesto in caso di domande di:\n" } ] }, { "id": 1145, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile prenotare la visita al Museo degli Uffizi di Firenze?" }, { "from": "gpt", "value": "Sul sito del Polo museale fiorentino \u00e8 possibile effettuare prenotazioni on line e acquistare il biglietto d'accesso a musei e gallerie di Firenze.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1146, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Chi pu\u00f2 presentare una denuncia alla Commissione europea per segnalare una misura contraria ai principi del diritto comunitario?" }, { "from": "gpt", "value": "Chiunque, persona fisica o impresa, pu\u00f2 denunciare alla Commissione Europea presunte violazioni del diritto europeo da parte di uno Stato membro senza dover dimostrare di essere direttamente leso dall'eventuale infrazione. In questo contesto, la Commissione non pu\u00f2 comunque dirimere controversie tra privati.\n\tLa presentazione della denuncia \u00e8 gratuita e non richiede l\u2019assistenza di un legale.\nI servizi della Commissione, purch\u00e9 la denuncia non sia chiaramente infondata, analizzano le circostanze di fatto e di diritto del caso. Entro un anno, la Commissione \u00e8 tenuta a decidere se dar seguito alla denuncia. Il ricorrente non \u00e8 parte del procedimento e, pertanto, non pu\u00f2 impugnare la decisione o la mancata adozione di una decisione da parte della Commissione, n\u00e9 ha il diritto di essere sentito.\n\tL\u2019interessato \u00e8 tenuto al corrente delle principali decisioni riguardanti la denuncia. Se la Commissione intende archiviare il caso, il ricorrente sar\u00e0 preventivamente informato dei motivi e potr\u00e0 presentare alla Commissione qualsiasi nuova informazione relativa al caso. Tutta la corrispondenza si svolge nella lingua ufficiale dell\u2019UE scelta dal ricorrente.\nLa denuncia pu\u00f2 essere presentata alla Commissione:\n" } ] }, { "id": 1147, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come si inviano e sottoscrivono le istanze e le dichiarazioni dirette alla Pubblica Amministrazione\u00a0?" }, { "from": "gpt", "value": "La disciplina relativa alla domanda \u00e8 contenuta nell\u2019articolo 38 del Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445\u00a0 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa) che prevede:\n1) Tutte le istanze e le dichiarazioni da presentare alla pubblica amministrazione o ai gestori o esercenti di pubblici servizi possono essere inviate anche per fax e via telematica;\n2) Le istanze e le dichiarazioni inviate per via telematica \u00a0ivi comprese\u00a0 le domande per la partecipazione a selezioni e concorsi per l'assunzione,\u00a0 a\u00a0\u00a0qualsiasi\u00a0\u00a0 titolo,\u00a0 in\u00a0\u00a0 tutte\u00a0\u00a0le\u00a0 pubbliche amministrazioni,\u00a0o\u00a0per l'iscrizione\u00a0in\u00a0albi,\u00a0registri o elenchi tenuti\u00a0\u00a0presso\u00a0le pubbliche\u00a0 amministrazioni\u00a0 sono\u00a0 valide\u00a0 se effettuate\u00a0 secondo\u00a0 quanto\u00a0 previsto\u00a0 dall'articolo\u00a0 65\u00a0 del Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82 \u2013 Codice dell'Amministrazione Digitale.\n" } ] }, { "id": 1148, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Chi ha diritto alla prestazione di borse di studio Inps Gestione Dipendenti Pubblici?" }, { "from": "gpt", "value": "Possono partecipare ai bandi periodici i figli e gli orfani di iscritti e pensionati Inps Gestione Dipendenti Pubblici e di lavoratori e pensionati pubblici iscritti al Fondo credito.\nOccorre soddisfare tutti i requisiti specificati sul bando, tra i quali quelli di merito, come indicato nella\u00a0 sezione Inps Gestione Dipendenti Pubblici - Borse di studio.\nSono esclusi dal beneficio i concorrenti che gi\u00e0 ricevono o hanno ricevuto per l'anno scolastico/accademico in concorso un altro beneficio dall'Inps Gestione Dipendenti Pubblici, dallo Stato o da altre istituzioni di valore superiore alla met\u00e0 dell'ammontare della borsa di studio.\n" } ] }, { "id": 1149, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In caso di cessazione dal servizio per inabilit\u00e0 o decesso qual \u00e8 il termine per il pagamento dei trattamenti di fine servizio e fine rapporto?" }, { "from": "gpt", "value": "In caso di cessazione dal servizio per inabilit\u00e0 o per decesso, trova applicazione il termine breve che prevede che la prestazione debba essere liquidata entro 105 giorni dalla cessazione. In particolare, si ricorda che l\u2019ente datore di lavoro \u00e8 tenuto a trasmettere all\u2019Inps Gestione Dipendeti Pubblici la documentazione necessaria entro 15 giorni dalla cessazione del dipendente; questo Istituto, a sua volta, provvede a corrispondere la prestazione, o la prima rata di questa, entro i tre mesi successivi alla ricezione della documentazione stessa. Decorsi questi due periodi (complessivamente pari a 105 giorni) sono dovuti gli interessi (Circolare Inps n. 37 del 14/03/2012).\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1150, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Le prestazioni di invalidit\u00e0 civile\u00a0spettano anche ai cittadini\u00a0stranieri extracomunitari?" }, { "from": "gpt", "value": "Si.\u00a0Le prestazioni di invalidit\u00e0 civile, quali l\u2019indennit\u00e0 di accompagnamento, la pensione di inabilit\u00e0, l\u2019assegno mensile di invalidit\u00e0 e l\u2019indennit\u00e0 mensile di frequenza,\u00a0 ferme restando le verifiche degli ulteriori requisiti di legge (condizioni sanitarie, residenza in Italia ecc.), spettano anche agli stranieri regolarmente soggiornanti, anche se privi di permesso di soggiorno CE di lungo periodo, alla sola condizione che siano titolari di un permesso di soggiorno di almeno un anno (ai sensi dell'art. 41 del Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286, Testo Unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell'immigrazione\u00a0e norme sulla condizione dello straniero).\nLo ribadisce il messaggio Inps\u00a0n. 13983 del 4 settembre 2013 sulla base delle sentenze della Corte Costituzionale in materia.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1151, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un cittadino inglese in visita in Italia, in caso di necessit\u00e0, pu\u00f2 usufruire dell'assistenza sanitaria come se fosse nel suo Paese di residenza?" }, { "from": "gpt", "value": "Le prestazioni sanitarie garantite variano da Paese e Paese e il sistema del Paese ospitante potrebbe non includere tutto quello che \u00e8 previsto gratuitamente nel proprio. Questo pu\u00f2 significare che in Italia potrebbe essere necessario un contributo da parte del cittadino al costo della prestazione. Si potr\u00e0 chiedere il rimborso dei costi sostenuti al ritorno nel Regno Unito.\n\tPer ulteriori informazioni \u00e8 possibile consultare la guida (in inglese) realizzata dal servizio sanitario nazionale del Regno Unito che spiega come usufruire dell'assistenza sanitaria o richiedere un rimborso durante un soggiorno nei paesi dell\u2019Unione europea, in Islanda, in Liechtenstein e in Norvegia.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1152, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Di quali prestazioni creditizie possono fruire i dipendenti delle pubbliche Amministrazioni assunti con contratto a tempo determinato?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019Inps Gestione Dipendenti Pubblici offre finanziamenti a tassi agevolati per i lavoratori, i pensionati e le loro famiglie (prestiti pluriennali diretti).\nIl Decreto del Presidente della Repubblica 5 gennaio 1950, n. 180\u00a0all'art. 13 stabilisce per il personale assunto con contratto a tempo determinato non inferiore a tre anni la possibilit\u00e0\u00a0di contrarre prestiti pluriennali, a condizione per\u00f2 che tali prestiti siano\u00a0ammortizzati\u00a0entro\u00a0il periodo mancante alla scadenza del contratto in corso.\n" } ] }, { "id": 1153, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come fare per mettere in regola, per quanto attiene la prevenzione antincendi, l\u2019autorimessa di un condominio dove possono essere parcheggiate 15 auto?\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "La pagina dedicata agli adempimenti procedurali di prevenzione incendi del sito del Corpo nazionale di Vigili del fuoco descrive le attivit\u00e0 di controllo delle condizioni di sicurezza per la prevenzione incendi; dalla stessa pagina \u00e8 possibile accedere alle informazioni\u00a0relative alla\u00a0richiesta del parere di conformit\u00e0 sui progetti ed a quelle sulla richiesta della visita di sopralluogo necessari al rilascio del Certificato di prevenzione incendi.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1154, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come\u00a0si individua la sede Inps Gestione Dipendenti Pubblici di competenza?\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Per i lavoratori iscritti in servizio, la Sede e l'URP di competenza sono quelli della provincia (o del territorio) in cui si trova l'amministrazione o l'ente datore di lavoro.\nPer i pensionati, la Sede e l'URP di competenza sono quelli della provincia (o del territorio) di residenza.\nPer effettuare la ricerca si pu\u00f2 verificare direttamente sul sito Inps Gestione Dipendenti Pubblici nella sezione Strutture territoriali.\n" } ] }, { "id": 1155, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Si pu\u00f2 lavorare in un altro paese dell\u2019Unione europea rimanendo iscritti al regime di previdenza sociale del paese in cui si lavora abitualmente?" }, { "from": "gpt", "value": "E\u2019 possibile grazie al distacco, cio\u00e8 ad un accordo che consente, per un periodo di tempo limitato, al lavoratore o al suo datore di lavoro di offrire servizi all'estero senza cambiare il regime di previdenza sociale (INPS\u00a0- Circolare n. 99 del 21/07/2010; Commissione europea).\n\tPer ottenere il distacco \u00e8 necessario richiedere il formulario A1 (ex formulario E 101) al competente Istituto previdenziale e dimostrare che le attivit\u00e0 che si intendono svolgere all'estero sono \"simili\" a quelle che vengono svolte nel proprio paese di origine.\n\tLa situazione di lavoratore \"distaccato\" pu\u00f2 essere riconosciuta e pu\u00f2 continuare a sussistere solo se e fino a quando sussista un \"legame organico\" tra impresa distaccante e lavoratore distaccato. La presenza del \"legame organico\" \u00e8 riconoscibile dal mantenimento del rapporto di subordinazione con l'impresa distaccante durante tutto il periodo di distacco, oltre che da altri elementi quali la responsabilit\u00e0 dell\u2019impresa distaccante in materia di assunzione del lavoratore, di gestione del contratto di lavoro, di risoluzione del rapporto di lavoro e di determinazione della natura del lavoro da svolgere durante il periodo di distacco.\nIl modulo A1 attesta che durante il soggiorno all'estero il lavoratore e i suoi familiari a carico sono coperti dal regime di previdenza sociale del paese di origine, per un periodo massimo di 24 mesi.\n" } ] }, { "id": 1156, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa succede ai contributi pensionistici versati in un Paese europeo nel momento in cui il lavoratore si trasferisce in un altro Paese europeo?" }, { "from": "gpt", "value": "E' importante distinguere se si tratti di trasferimento in un Paese dell'Unione europea oppure in un Paese extracomunitario.\nNel caso di trasferimento in Paesi dell'Unione europea occorre sapere che la normativa comunitaria non crea un sistema previdenziale europeo ma coordina le normative dei vari sistemi previdenziali nazionali, in modo da garantire la tutela dei diritti di sicurezza sociale dei lavoratori migranti e l\u2019esercizio del diritto alla libera circolazione dei cittadini europei.\nLa normativa comunitaria assicura ai lavoratori che si spostano all'interno della Comunit\u00e0, nonch\u00e9 ai rispettivi aventi diritto e superstiti:\n\t- la parit\u00e0 di trattamento, in base alla quale ciascuno Stato \u00e8 tenuto ad assicurare ai cittadini degli altri Stati membri lo stesso trattamento e gli stessi benefici riservati ai propri cittadini;\n\t- il mantenimento dei diritti e dei vantaggi acquisiti e la possibilit\u00e0, quindi, di ottenere il pagamento delle prestazioni nel Paese di residenza anche se a carico di un altro Stato;\n\t- la totalizzazione dei periodi di assicurazione e contribuzione, grazie alla quale i periodi assicurativi maturati nei vari Stati si cumulano, se non sovrapposti, nel rispetto e nei limiti delle singole legislazioni nazionali, per consentire il perfezionamento dei requisiti richiesti per il diritto alle prestazioni.\nNel caso di\u00a0Paese extracomunitario lo svolgimento di un'attivit\u00e0 lavorativa all'estero pone, sotto il profilo assicurativo e previdenziale, il problema di una esatta individuazione della legislazione di sicurezza sociale e fiscale applicabile, e soprattutto se questo Paese \u00e8 legato al Paese di origine da una convenzione\u00a0in materia di sicurezza sociale (trasferimento in Paesi extracomunitari convenzionati) o meno (trasferimento in Paesi extracomunitari non convenzionati).\n" } ] }, { "id": 1157, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un lavoratore dove deve versare i contributi pensionistici se lavora in un altro Paese europeo?" }, { "from": "gpt", "value": "Nel Paese in cui si lavora, a meno che non si sia stati assegnati in servizio all\u2019estero solo temporaneamente (distacco) nel qual caso i contributi pensionistici continueranno ad essere versati nel Paese di residenza del lavoratore.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1158, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Previdenza: si pu\u00f2 delegare una persona di fiducia a riscuotere la propria pensione\u00a0?" }, { "from": "gpt", "value": "Oltre che dal pensionato, la pensione pu\u00f2 essere riscossa anche da una persona di sua fiducia, provvista di una specifica delega. La delega pu\u00f2 essere rilasciata all'atto della presentazione della domanda di pensione o anche in un secondo momento, compilando un modulo\u00a0disponibile presso gli uffici dell'Inps.\nLa firma che il pensionato deve apporre sulla delega deve essere autenticata dal funzionario dell'Inps che riceve la domanda o dalle altre autorit\u00e0 indicate sul modulo. L'Inps provvede quindi alla convalida della delega e rilascia una comunicazione in duplice copia indirizzata all'ufficio pagatore della pensione e al pensionato.\n\tLa comunicazione deve essere presentata dalla persona delegata ogni volta che si reca all'ufficio pagatore (Posta o Banca) per la riscossione della pensione.\n" } ] }, { "id": 1159, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come\u00a0si pu\u00f2 \u00a0trasferire il pagamento della pensione da un ufficio pagatore ad un altro?" }, { "from": "gpt", "value": "In qualsiasi momento\u00a0\u00e8 possibile,\u00a0cambiare l'ufficio dove si riscuote la pensione. Il pensionato pu\u00f2 scegliere qualsiasi altro ufficio pagatore del territorio nazionale o di paesi esteri. La richiesta di trasferimento pu\u00f2 essere inoltrata, attraverso appositi moduli, direttamente allo sportello dove si riscuote la pensione oppure alla sede Inps pi\u00f9 vicina. I titolari di pi\u00f9 pensioni devono presentare un'unica domanda.\nI moduli da utilizzare, rintracciabili nella\u00a0Sezione moduli del sito INPS, sono i seguenti:\n" } ] }, { "id": 1160, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come possono essere contattati gli Enti previdenziali?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Contact Center Integrato Inps-Inail \u00e8 raggiungibile attraverso il numero 803.164 da telefono fisso e attraverso il numero 06.164.164 da telefono cellulare e risponde alle esigenze di informazioni su aspetti normativi, procedimentali e su singole pratiche, sia dell'Inps (compresi gli ex Inpdap, ex Enpals ed ex iPost) sia dell'Inail, e di assistenza per gli utenti diversamente abili. Fornisce, in automatico o con intervento dell'operatore, informazioni e servizi online, risultando uno \"sportello virtuale\" al servizio del cittadino. Gli operatori sono a disposizione dal luned\u00ec al venerd\u00ec dalle 8 alle 20 e il sabato dalle 8 alle 14, mentre il servizio automatico (per la provincia di Bolzano in lingua tedesca) \u00e8 in funzione 24 ore al giorno, compresi i festivi.\nPer i dipendenti pubblici va segnalato inoltre che il numero verde dell'Inps Gestione ex Inpdap 800.105.000 \u00e8 stato integralmente sostituito a partire dal 01/06/2013 dal numero verde unico Inps Inail 803.164.\n" } ] }, { "id": 1161, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Le pensioni pagano l'IRPEF?" }, { "from": "gpt", "value": "La pensione \u00e8 equiparata al reddito da lavoro dipendente ed \u00e8 quindi soggetta allo stesso tipo di tassazione. L'Inps, sostituendosi al Fisco, effettua sulla pensione una ritenuta alla fonte a titolo di imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef).\nSono escluse dal pagamento dell'Irpef le prestazioni assistenziali erogate dall'Inps come:\n" } ] }, { "id": 1162, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come si pagano online i contributi previdenziali INPS dei lavoratori domestici?" }, { "from": "gpt", "value": "A partire dal 1\u00b0 aprile 2011 i contributi dei lavoratori domestici potranno essere versati esclusivamente con le seguenti modalit\u00e0:\u00a0\n- Utilizzando il bollettino MAV (pagamento mediante avviso), l\u2019Inps provvede all\u2019invio a tutti i datori di lavoro domestico dei bollettini MAV per il pagamento dei contributi. I MAV sono gi\u00e0 compilati con gli importi dovuti. Nel caso siano cambiati gli elementi per il calcolo dei contributi (ad esempio, una variazione dell\u2019orario di lavoro), dal sito www.inps.it, sezione Servizi online, \u00e8 possibile effettuare le variazioni e ottenere un altro bollettino MAV con gli importi conformi. Successivamente al primo invio, coloro che intendono servirsi dei MAV per il pagamento dei contributi, compresi i datori di lavoro che invieranno nuove comunicazioni di assunzione, potranno ottenere i bollettini MAV accedendo al sito dell\u2019Istituto.\n- Rivolgendosi ai soggetti aderenti al circuito \u201cReti Amiche\u201d, dichiarando soltanto il codice fiscale del datore di lavoro e il codice rapporto di lavoro. La procedura calcoler\u00e0 automaticamente l\u2019importo dei contributi in base ai dati comunicati al momento dell\u2019assunzione o successivamente. Il pagamento \u00e8 disponibile presso: tabaccherie che espongono il logo Servizi Inps; sportelli bancari Unicredit; tramite il sito Internet del gruppo Unicredit Spa per i clienti titolari del servizio di Banca online.\n- Online sul sito Internet Inps www.inps.it nella sezione Servizi on line> cittadino> \u201cLavoratori domestici: pagamento online contributi\u201d, utilizzando la carta di credito.\n- Telefonando al Contact Center numero verde gratuito, utilizzando la carta di credito.\n" } ] }, { "id": 1163, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come \u00e8 possibile riscuotere la pensione?" }, { "from": "gpt", "value": "La posta o la banca sono gli uffici attraverso i quali l'Inps paga la pensione. La scelta del sistema di pagamento preferito va effettuata al momento della domanda di pensione, con apposita richiesta. In assenza di indicazioni l'Inps metter\u00e0 in pagamento la pensione all'ufficio postale pi\u00f9 vicino al domicilio dell'interessato.\n\tLa riscossione pu\u00f2 essere fatta con le seguenti modalit\u00e0:\n" } ] }, { "id": 1164, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il donatore di midollo osseo ha il diritto di rimanere anonimo?" }, { "from": "gpt", "value": "\u00a0\nS\u00ec, in base all'articolo 90 del Codice sulla privacy\u00a0\"Il donatore di midollo osseo, ai sensi della Legge 6 marzo 2001, n. 52, ha il diritto e il dovere di mantenere l'anonimato sia nei confronti del ricevente sia nei confronti di terzi\".\n" } ] }, { "id": 1165, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come si effettua il trattamento dei dati personali e l'informativa necessaria per ottenere il consenso\u00a0degli interessati in campo sanitario?" }, { "from": "gpt", "value": "In ambito sanitario, il Codice sulla privacy, articoli 77 e seguenti, individua modalit\u00e0 semplificate utilizzabili per:\n" } ] }, { "id": 1166, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' corretto che\u00a0il certificato medico che il dipendente pubblico deve produrre alla\u00a0propria amministrazione contenga anche l'indicazione della diagnosi?" }, { "from": "gpt", "value": "No, non \u00e8 corretto. Come ha avuto modo di precisare il Garante per la Protezione dei Dati Personali, infatti, il datore di lavoro pubblico non \u00e8 legittimato a raccogliere certificati di malattia dei dipendenti con l'indicazione della diagnosi. In assenza di specifiche disposizioni, il lavoratore assente per malattia deve fornire un certificato contenente esclusivamente la prognosi con la sola indicazione dell'inizio e della durata dell'infermit\u00e0.\n" } ] }, { "id": 1167, "conversations": [ { "from": "human", "value": "http://www.privacy.it/codiceprivacy.htmlLe ricette mediche possono essere prescritte in forma anonima?" }, { "from": "gpt", "value": "Si e sono denominate ricette impersonali.\nAttraverso un tagliando predisposto su carta copiativa \u00e8 possibile oscurare il nome e l'indirizzo dell'assistito anche se \u00e8\u00a0la visione di tali dati \u00e8\u00a0consentita al\u00a0farmacista, nel merito si\u00a0possono visionare\u00a0gli articoli 87, 88, 89 del Codice sulla privacy, nei casi in cui sia necessario.\nPer maggiori informazioni: Garante per la protezione dei dati personali\n" } ] }, { "id": 1168, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il trattamento dei dati genetici \u00e8 assoggettato a particolari condizioni?" }, { "from": "gpt", "value": "S\u00ec, il trattamento dei dati genetici, da chiunque effettuato, \u00e8 consentito nei soli casi previsti da apposita autorizzazione rilasciata dal Garante sentito il Ministro della salute, che acquisisce, a tal fine, il parere del Consiglio superiore di sanit\u00e0 (articolo 90 del Codice in materia di protezione dei dati personali).\nPer maggiori informazioni: Garante per la protezione dei dati personali\n" } ] }, { "id": 1169, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Chi pu\u00f2 fornire informazioni\u00a0sulla privativa comunitaria per ritrovati vegetali?\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019 Agenzia settoriale CPVO (ufficio comunitario delle variet\u00e0 vegetali) gestisce un sistema di privative comunitarie per ritrovati vegetali come unica forma di propriet\u00e0 industriale comunitaria per quanto riguarda le nuove variet\u00e0 vegetali.\u00a0 L\u2019Ufficio decide in merito alle domande di privativa comunitaria per ritrovati vegetali sulla base di un esame formale e di un esame tecnico della variet\u00e0 candidata. Una privativa comunitaria per ritrovati vegetali dura 25 o 30 anni, a seconda della specie. Le privative sono valide nei 27 Stati membri dell\u2019Unione europea. Il controllo delle attivit\u00e0 dell\u2019Ufficio \u00e8 affidato ad un consiglio di amministrazione composto da un rappresentante di ciascuno Stato membro, pi\u00f9 uno della Commissione europea, nonch\u00e9 dai loro supplenti. Le decisioni sui ricorsi interposti contro decisioni dell\u2019Ufficio spettano a una commissione di ricorso. Il diritto di appello contro una decisione di detta commissione pu\u00f2 essere esercitato dinanzi al Tribunale di primo grado e, successivamente, dinanzi alla Corte di Giustizia.\nPer approfondimenti: Ufficio Comunitario delle Variet\u00e0 Vegetali\n" } ] }, { "id": 1170, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In caso di trasformazione di un ente da pubblico\u00a0a privato, quali sono le conseguenze per i dipendenti pubblici e quali garanzie conservano?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto Legislativo 30 marzo 2001 n. 165, all'art. 31, disciplina il passaggio automatico dei dipendenti, a seguito del trasferimento dell\u2019attivit\u00e0 svolta da pubbliche amministrazioni, enti pubblici, loro aziende o strutture, ad altri soggetti, pubblici o privati secondo le procedure di informazione e di consultazione di cui all'articolo 47, commi da 1 a 4, della Legge 29 dicembre 1990, n. 428\u00a0e successive modifiche. Nel passaggio alle dipendenze dell'ente privato verr\u00e0 conservato il medesimo trattamento economico posseduto presso l'amministrazione pubblica di provenienza, la medesima qualifica e la medesima anzianit\u00e0. \n\tTale orientamento \u00e8 confermato anche dalla giurisprudenza maggioritaria, secondo cui \"se il dipendente possiede i requisiti prescritti, \u00e8 trasferito e il rapporto di lavoro continua senza interruzioni, con l'amministrazione di destinazione\". (Cassazione, sezioni unite civili, sentenza 12 dicembre 2006, n. 26420). Ai fini della disciplina sul trasferimento si fa richiamo, inoltre, \u00a0all'art. 2112 e all'art. 1408 c.c., specificatamente alla continuit\u00e0 del rapporto di lavoro con il cessionario; permangono nella sfera del dipendente i diritti gi\u00e0 acquisti; per i crediti da lavoro tra amministrazione cedente e soggetto pubblico e privato ricevente vige il principio secondo cui sono obbligate solidalmente; il dipendente continua a godere dell\u2019applicazione dei trattamenti economici e normativi previsti dai contratti collettivi nazionali, territoriali ed aziendali vigenti alla data del trasferimento, fino alla loro scadenza con riserva di sostituzione, se applicabili all\u2019impresa del cessionario, e comunque del medesimo livello.\n" } ] }, { "id": 1171, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A chi rivolgersi\u00a0per\u00a0problematiche inerenti l\u2019applicazione del diritto comunitario in tema di riconoscimento delle qualifiche professionali?" }, { "from": "gpt", "value": "Nel caso di problematiche inerenti l\u2019applicazione del diritto comunitario in tema di riconoscimento delle qualifiche professionali legate alla non corretta applicazione della Direttiva 2005/36/CE da parte delle autorit\u00e0 incaricate del riconoscimento professionale, \u00e8 possibile contattare il Centro SOLVIT italiano presso:\nPresidenza del Consiglio dei Ministri\n\tDipartimento per le Politiche ComunitarieSOLVIT \u00e8 una rete per la risoluzione di problemi online, in cui gli Stati membri collaborano per risolvere concretamente i problemi derivanti dall'applicazione scorretta delle norme sul mercato interno da parte delle amministrazioni pubbliche. SOLVIT \u00e8 un servizio gratuito. Esiste un centro SOLVIT in ogni Stato membro dell\u2019Unione Europea (come pure in Norvegia, Islanda e Liechtenstein).\n\t\u00c8 possibile inoltre contattare il Punto nazionale di contatto italiano per richiedere tutte le informazioni\u00a0 sul sistema di riconoscimento professionale sulla base della normativa comunitaria e per ricevere informazioni sull'autorit\u00e0 italiana competente per il riconoscimento di una determinata professione:Presidenza del Consiglio dei Ministri\n\tDipartimento per il Coordinamento delle Politiche Comunitarie\n\t\u00a0\nPer maggiori informazioni \u00e8 possibile consultare la\u00a0Pagina del Dipartimento Politiche Europee\nIl Centro non riceve i cittadini. E' possibile contattare il SOLVIT attraverso e-mail, telefono e\u00a0fax.\nCIMEA - problemi di riconoscimento professionale\nCommissione europea - SOLVIT\n" } ] }, { "id": 1172, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono gli importi e le modalit\u00e0 di pagamento delle spese relative ai procedimenti giudiziari?\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Il pagamento delle spese relative all'instaurazione di un procedimento giudiziario vanno innanzitutto distinte dalle spese legali, da intendersi riferite alla prestazione di consulenza, assistenza e difesa legale.\nPer quanto riguarda le prime,\u00a0esse vengono corrisposte\u00a0mediante il versamento del cosiddetto Contributo Unificato e del versamento forfettario costituito da una marca da bollo in misura fissa\u00a0che, a\u00a0decorrere dal 01.01.2014 \u00e8 stata aumentata da \u20ac 8,00 all'importo di \u20ac 27,00, come \u00e8 disposto all'articolo 606 della Legge 27 dicembre 2013, n. 147 (c.d. Legge di stabilit\u00e0 2014)\u00a0pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n. 302 del 27 dicembre 2013.\nGli importi sono variabili in dipendenza del valore del procedimento giudiziario.\nA tal fine \u00e8 possibile prendere visione di apposite tabelle allegate al Testo Unico in materia di spese di giustizia emanato con Decreto del Presidente\u00a0della Repubblica 30 maggio 2002, n.115.\u00a0I suddetti importi sono stati aggiornati da una serie di interventi normativi e,\u00a0di recente, dalla Legge n. 228 del 24.12.2012, c.d. legge di stabilit\u00e0, che a decorrere dal 1\u00b0 gennaio 2013 ha ulteriormente modificato gli importi relativi al contributo unificato.\nE' possibile prenderne visione attraverso la consultazione delle apposite tabelle.\n" } ] }, { "id": 1173, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come si\u00a0presenta la domanda per il riconoscimento dello stato di invalidit\u00e0 civile e/o dell'handicap?" }, { "from": "gpt", "value": "Dal 1\u00b0 gennaio\u00a02010 le domande per il riconoscimento dello stato di invalidit\u00e0 civile, cecit\u00e0, sordit\u00e0, handicap e disabilit\u00e0 si presentano\u00a0all'INPS territorialmente competente\u00a0esclusivamente per via telematica, secondo le modalit\u00e0 indicate sul sito dell'INPS.\n" } ] }, { "id": 1174, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono e in cosa consistono le procedure concorsuali?" }, { "from": "gpt", "value": "Le procedure concorsuali sono procedure giudiziarie promosse quando un imprenditore commerciale \u00e8 insolvente, cio\u00e8 incapace di saldare i debiti con i creditori. Esse si articolano nel fallimento, nel concordato preventivo e nella liquidazione coatta amministrativa e sono espressamente disciplinate dalla c.d. Legge Fallimentare di cui al Regio Decreto 16 marzo 1942, n. 267, successivamente modificato e innovato dal Decreto Legislativo 9 gennaio 2006, n.5, dal Decreto Legislativo 12 settembre 2007, n. 169, dalla Legge 18 giugno 2009, n. 69 e dal Decreto Legge\u00a031 maggio 2010, n. 78, convertito, con modificazioni, nella Legge 30 luglio 2010, n. 122.\nTali procedure hanno la finalit\u00e0 di porre in liquidazione le imprese in stato di insolvenza cos\u00ec da poter soddisfare i creditori.\nUlteriore procedura, avente invece il fine di garantire la conservazione del patrimonio di un'impresa insolvente (e non di metterla in liquidazione, come nei precedenti casi), \u00e8 l'Amministrazione straordinaria. Essa\u00a0riguarda unicamente le grandi imprese in stato di insolvenza ed \u00e8 normativamente prevista e disciplinata dal Decreto Legislativo 8 luglio 1999, n. 270.\nTutte le suddette procedure possono esser instaurate soltanto in presenza di determinati requisiti e condizioni richiamati dalla Legge fallimentare, come innovata e modificata dalle suddette disposizioni normative.\n" } ] }, { "id": 1175, "conversations": [ { "from": "human", "value": "\u00a0Vorrei sapere cosa stabilisce la\u00a0legge sulle professioni non regolamentate." }, { "from": "gpt", "value": "La Legge 14 gennaio 2013, n.4 disciplina le professioni non regolamentate, cio\u00e8 le\u00a0professioni non organizzate in ordini o collegi, definite come attivit\u00e0 economiche anche organizzate, volte alla prestazione di servizi o di opere a favore di terzi, esercitabili abitualmente e prevalentemente mediante lavoro intellettuale, che per\u00f2 non risultano riservate per legge a soggetti iscritti in albi o elenchi. La legge esclude anche\u00a0le professioni sanitarie e le attivit\u00e0 e i mestieri artigianali, commerciali e di pubblico esercizio perch\u00e9 disciplinati da specifiche normative.\nIl Ministero dello Sviluppo economico pubblica l'elenco delle associazioni professionali non organizzate in ordini o collegi.\nL'elenco \u00e8 distinto in tre sezioni:\n" } ] }, { "id": 1176, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qual'\u00e8 la documentazione necessaria da produrre per poter esercitare la professione medica all'estero?" }, { "from": "gpt", "value": "I cittadini che hanno conseguito un titolo professionale dell\u2019area sanitaria in Italia ma vogliono esercitare la propria professione in un altro Paese comunitario, devono inoltrare la domanda di riconoscimento del titolo all'Autorit\u00e0 estera competente del Paese.\n\tE' possibile che, a tale scopo, le Autorit\u00e0 estere richiedano la presentazione di un \"attestato di conformit\u00e0 e del good professional standing\" rilasciato dal Ministero della Salute.\n\t\tIl certificato pu\u00f2 essere richiesto da tutti i cittadini comunitari e non comunitari che hanno conseguito il titolo sanitario in Italia.\n\t\tLe informazioni relative al modello di domanda e all'elenco dei documenti da trasmettere sono riportate sul sito del Ministero della Salute\n" } ] }, { "id": 1177, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come si diventa insegnanti specializzati per il\u00a0sostegno didattico agli alunni disabili?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto del Ministro dell'Istruzione del\u00a030 settembre 2011 - Criteri e modalita' per lo svolgimento dei corsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attivita' di sostegno, ai sensi degli articoli 5 e 13 del Decreto del Ministro dell'Istruzione del 10 settembre 2010, n. 249\u00a0- definisce il profilo del docente specializzato, le tematiche delle prove di accesso, gli insegnamenti e le attivit\u00e0 laboratoriali e di tirocinio, i crediti formativi universitari e gli aspetti organizzativi dei corsi di specializzazione.\n\tPer partecipare ai corsi di specializzazione, gli aspiranti docenti devono essere in possesso dell\u2019abilitazione base all\u2019insegnamento in una classe di concorso e devono superare una prova di ingresso.\n\tI corsi sono a numero programmato sulla base della definizione ministeriale che tiene conto, a sua volta, della programmazione regionale\u2028 degli organici del personale docente della scuola.\n\tOgni ateneo emana il proprio decreto attuativo, con il quale definisce il numero dei posti messi a concorso, dispone i criteri di trasparenza delle procedure concorsuali, rende noti i programmi su cui verteranno le prove di accesso e infine pubblica le tipologie dei titoli culturali e professionali valutabili e il punteggio ad essi attribuibile.\nUna volta superata la prova di accesso (predisposta dall\u2019universit\u00e0) gli aspiranti insegnanti di sostegno seguono un percorso formativo della durata di un anno scolastico, almeno 8 mesi per complessivi 60 CFU, di cui 36 relativi alle attivit\u00e0 di insegnamento, 9 ai laboratori, 12 al tirocinio e 3 alla prova fiale.\n\tLa fase regolamentata dal presente decreto \u00e8 transitoria, infatti, gli attuali corsi saranno sostituiti a regime da una apposita laurea magistrale a seguito della definizione delle specifiche classi di concorso.\n\tPer maggiori approfondimenti si rimanda alla lettura integrale del Decreto 30 settembre 2011.\n" } ] }, { "id": 1178, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A chi \u00e8 possibile rivolgersi\u00a0per\u00a0informazioni sui programmi EGNOS e GALILEO?" }, { "from": "gpt", "value": "Informazioni sui programmi EGNOS e GALILEO\u00a0possono essere richieste all'European\u00a0GNSS Agency - Agenzia del GNSS europeo,\u00a0istituita per\u00a0garantire un\u2019adeguata difesa e tutela degli interessi pubblici fondamentali nel settore della navigazione satellitare.\nL'Autorit\u00e0\u00a0gestisce una serie di attivit\u00e0 relative ai programmi europei di posizionamento e navigazione via satellite (tra cui Galileo\u00a0ed EGNOS), in particolare si occupa di:\n" } ] }, { "id": 1179, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' prevista la possibilit\u00e0 di chiedere il prolungamento del congedo parentale nel caso di figlio con handicap grave?" }, { "from": "gpt", "value": "Si, l'articolo 3 del Decreto Legislativo 18 luglio 2011, n. 119 ha modificato l\u2019articolo 33 del Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151 stabilendo la possibilit\u00e0 - fruibile alternativamente da ciascun genitore di minore con handicap grave - di beneficiare del prolungamento del congedo parentale per un periodo massimo di tre anni, comprensivo dei periodi di normale congedo parentale.\nIl prolungamento del congedo deve essere fruito entro il compimento degli otto anni del bambino.\n" } ] }, { "id": 1180, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Esistono delle agevolazioni che permettono l'accesso congiunto a diversi servizi, come le visite a mostre e musei e i trasporti pubblici?\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "S\u00ec. In molte citt\u00e0 italiane ad alta affluenza turistica sono state predisposte delle speciali carte turistiche, che permettono l'accesso a diversi luoghi di interesse culturale e artistico, oltre che agevolazioni e riduzioni su servizi e acquisti.\u00a0\n\tNon esiste una formula standard, ma in ciascuna citt\u00e0 viene adottata una formula ad hoc. Solitamente tali card hanno una validit\u00e0 da 1 a 7 giorni. Il costo varia in base ai servizi offerti, e\u00a0generalmente\u00a0varia dai 10 ai 50 euro a seconda dei servizi offerti. \n\tLe tourist card si possono acquistare on line accedendo al sito dell'ente interessato o recandosi presso i PIT (Punti informativi turistici) e siti convenzionati. \nA titolo indicativo segnaliamo: \nFirenzecard\u00a0per Firenze, Milano Card\u00a0per Milano,\u00a0\u00a0Roma Pass\u00a0per Roma, Venice Card\u00a0per Venezia, Campania ARteCard per Napoli e la Regione Campania, Musei Torino Piemonte per Torino e la Regione Piemonte.\n" } ] }, { "id": 1181, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Devo recarmi in Burundi, Stato nel quale non sono presenti rappresentanze diplomatiche italiane: a quali istituzioni potrei rivolgermi qualora dovessi trovarmi\u00a0in difficolt\u00e0 ed avessi necessit\u00e0 di aiuto?" }, { "from": "gpt", "value": "Se\u00a0un\u00a0cittadino europeo si trova in un\u00a0Paese\u00a0nel quale il proprio Paese non ha una missione diplomatica, ha diritto a ricevere assistenza dall'Ambasciata o dal Consolato, presente sul territorio\u00a0di qualsiasi altro Stato membro dell'UE,\u00a0alle stesse condizioni dei cittadini di questo altro Stato.\n\tPer beneficiare della protezione consolare \u00e8 infatti sufficiente\u00a0essere cittadini di uno Stato membro dell'UE, trovarsi in difficolt\u00e0 in un Paese al di fuori dell'UE in cui il\u00a0Paese di appartenenza\u00a0non abbia un'ambasciata o un consolato.\n" } ] }, { "id": 1182, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quando si applica la direttiva europea sulla protezione dei dati?" }, { "from": "gpt", "value": "La direttiva europea sulla protezione dei dati si applica a \u201cqualsiasi operazione o serie di operazioni eseguite sui dati personali\u201d, il cosiddetto \u201ctrattamento\u201d dei dati. Tra tali operazioni figurano la raccolta dei dati personali, la relativa memorizzazione, divulgazione, ecc. La direttiva si applica ai dati trattati mediante mezzi automatizzati (ad esempio una base di dati computerizzata dei clienti), nonch\u00e9 ai dati che fanno parte o che si prevede faranno parte di \u201csistemi di archiviazione\u201d non automatizzati, in cui essi sono accessibili secondo criteri specifici (ad esempio, gli archivi cartacei tradizionali, come le schede con i dati dei clienti, classificati in ordine alfabetico in base al nome).\nLa direttiva sulla protezione dei dati non si applica ai dati trattati per ragioni puramente personali o per attivit\u00e0 domestiche (ad esempio un\u2019agenda elettronica personale o un file contenente dati della famiglia e degli amici). Essa non si applica altres\u00ec a settori quali la pubblica sicurezza, la difesa o l\u2019applicazione del diritto penale, che esulano dalle competenze della Comunit\u00e0 e restano una prerogativa del diritto nazionale. \u00c8, infatti, il diritto nazionale che si occupa in genere della protezione delle persone in questi settori.\nPER INFO: http://europa.eu/legislation_summaries/information_society/data_protection/l14012_it.htm\nVi \u00e8 inoltre un\u2019altra direttiva, la direttiva 2002/58/CE, che si occupa specificamente della protezione della privacy nel campo della comunicazione elettronica. Tale direttiva contiene disposizioni in materia di sicurezza di reti e servizi, di riservatezza della comunicazione, di accesso all\u2019informazione memorizzata su terminali, di elaborazione di dati relativi al traffico e ai siti, d\u2019identificazione delle linee di chiamata, di elenchi di abbonati e di comunicazioni commerciali non richieste.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1183, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qual \u00e8 il sistema di protezione sociale vigente in Europa?" }, { "from": "gpt", "value": "Il\u00a0Sistema Informativo sulla protezione sociale all'interno dell'Unione europea (MISSOC\u00a0-\u00a0Mutual Information System on Social Protection),\u00a0fornisce informazioni dettagliate, paragonabili e aggiornate\u00a0sui sistemi di protezione sociale in Europa. MISSOC permette la consultazione di una banca dati\u00a0(in inglese)\u00a0che copre tutte le aree della protezione sociale nei singoli Stati Membri dell'Unione europea.\n" } ] }, { "id": 1184, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Esistono centri per l'impiego o strutture pubbliche in Provincia di\u00a0Viterbo che si occupano dell' inserimento di colf e badanti?" }, { "from": "gpt", "value": "L' Assessorato alle Politiche Attive per il Lavoro della Provincia di Viterbo, si propone di rispondere alla crescente domanda di assistenza domiciliare per la cura di familiari anziani e/o disabili non autosufficienti, attraverso l'inserimento occupazionale di lavoratori qualificati, che a volte trovano difficolt\u00e0 nel mercato del lavoro, soprattutto se stranieri.\u00a0Per questo \u00e8 attivo presso i Centri per l'Impiego lo sportello colf - badanti - baby sitter\u00a0: un servizio\u00a0dedicato avente\u00a0lo scopo di favorire l'incontro tra la domanda e l'offerta di servizi di assistenza alla persona ed alla famiglia.\u00a0 Gli operatori individuano le persone interessate attraverso colloqui che verificano le potenzialit\u00e0 dei candidati, la predisposizione a prendersi cura degli altri e le competenze professionali necessarie.\u00a0 Collabora alla gestione del servizio un mediatore culturale che si occupa dei colloqui con i cittadini stranieri.\nIl servizio \u00e8 presente nel Centro per l'Impiego di Viterbo.\u00a0\nPer ulteriori informazioni consulta la Guida al Lavoro Domestico, che si pone come strumento utile per fornire\u00a0informazioni sui diritti e doveri dei lavoratori e dei datori di lavoro, anche attraverso una serie di esempi di casi tipo. La guida contiene inoltre indicazioni sulle procedure di\u00a0assunzione, sui principali istituti contrattuali (orario\u00a0di lavoro, riposo settimanale, festivit\u00e0, maternit\u00e0, infortuni, malattie, ferie, tredicesima mensilit\u00e0 e scatti\u00a0di anzianit\u00e0), sul prospetto paga, sui contributi e\u00a0sulla risoluzione del contratto (preavviso e calcolo del TFR).\u00a0\nPer ulteriori informazioni \u00e8 possibile rivolgersi al Centro impiego Viterbo: Via Cardarelli - 01100 Viterbo\u00a0Tel. 0761 353252 - Fax: 0761 271279 E-mail: centroimpiego.vt@provincia.vt.it\n" } ] }, { "id": 1185, "conversations": [ { "from": "human", "value": "I\u00a0compensi di assessori e consiglieri comunali devono essere\u00a0pubblicati sul sito istituzionale dell'ente?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019art.\u00a014 del DECRETO LEGISLATIVO 14 marzo 2013, n. 33, prevede per le pubbliche amministrazioni l'obbligo\u00a0di pubblicare\u00a0\u00a0i seguenti documenti ed informazioni relativi ai titolari di incarichi politici, di\u00a0 carattere elettivo o comunque di esercizio di poteri di indirizzo politico,\u00a0 di livello statale, regionale\u00a0 e\u00a0 locale:\n- l'atto di nomina o di\u00a0 proclamazione,\u00a0 con\u00a0 l'indicazione\u00a0 della durata dell'incarico o del mandato elettivo;\n\t- il curriculum vitae;\n\t- i compensi di qualsiasi\u00a0 natura\u00a0 connessi\u00a0 all'assunzione\u00a0 della carica nonche' gli importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici;\n\t- i dati relativi all'assunzione di\u00a0 altre\u00a0 cariche,\u00a0 presso\u00a0 enti pubblici o\u00a0 privati,\u00a0 ed\u00a0 i\u00a0 relativi\u00a0 compensi\u00a0 a\u00a0 qualsiasi\u00a0 titolo corrisposti;\n\t- gli altri eventuali incarichi con oneri a carico\u00a0 della\u00a0 finanza pubblica e l'indicazione dei compensi spettanti;\n\t- le dichiarazioni relative ai diritti reali su beni immobili e su\u00a0 beni\u00a0 mobili\u00a0 iscritti\u00a0 in\u00a0 pubblici\u00a0 registri;\u00a0 le\u00a0 azioni\u00a0 di societa'; le quote\u00a0 di\u00a0 partecipazione\u00a0 a\u00a0 societa';\u00a0 l'esercizio\u00a0 di funzioni\u00a0 di\u00a0 amministratore\u00a0 o\u00a0\u00a0 di\u00a0\u00a0 sindaco\u00a0\u00a0 di\u00a0\u00a0 societa', ai sensi dell'art. 2 della LEGGE 5 luglio 1982, n. 441.\n\t\u00a0\nLe pubbliche amministrazioni pubblicano\u00a0tali dati entro tre mesi dall'elezione,\u00a0 o\u00a0 dalla\u00a0 nomina,\u00a0 e\u00a0 per\u00a0 i\u00a0 tre\u00a0 anni successivi dalla cessazione del mandato o dell'incarico dei soggetti, salve le informazioni concernenti la situazione patrimoniale\u00a0 e,\u00a0 ove consentita, la dichiarazione del coniuge non separato e\u00a0 dei\u00a0 parenti entro il secondo grado, che vengono pubblicate fino\u00a0 alla\u00a0 cessazione dell'incarico o del mandato.\nDecorso il termine di\u00a0 pubblicazione\u00a0 le informazioni\u00a0 e\u00a0 i\u00a0 dati\u00a0 concernenti\u00a0 la situazione patrimoniale\u00a0 non\u00a0 vengono\u00a0 trasferiti\u00a0 nelle\u00a0 sezioni\u00a0 di archivio.\nPer approfondimenti consultare la sezione: Trasparenza, Valutazione, Merito e il Programma triennale per la trasparenza e l'integrit\u00e0 2012-2013-2014 del Dipartimento della Funzione Pubblica\n" } ] }, { "id": 1186, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove si possono trovare le pubblicazioni ufficiali dell'Unione europea?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019Ufficio delle pubblicazioni\u00a0dell'Unione europea\u00a0ha il compito di provvedere alla edizione delle pubblicazioni delle istituzioni delle Comunit\u00e0 europee e dell'UE. Pubblica\u00a0quotidianamente la Gazzetta ufficiale dell\u2019Unione europea in 23 lingue e funge da editore o coeditore di pubblicazioni nell'ambito delle attivit\u00e0 di comunicazione delle istituzioni. L\u2019Ufficio delle pubblicazioni offre anche una serie di servizi on-line che consentono l\u2019accesso gratuito ad informazioni riguardanti il diritto dell\u2019UE (EUR-Lex), le pubblicazioni (EU Bookshop), gli appalti pubblici (TED), la ricerca e lo sviluppo (CORDIS).\n" } ] }, { "id": 1187, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dopo l'abrogazione dell'istituto del riconoscimento della causa di servizio,\u00a0su quale tutela pu\u00f2 contare il pubblico dipendente in caso di infortunio avvenuto in servizio o di malattia contratta a causa del lavoro\u00a0?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto Legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito con modificazioni dalla Legge 22 dicembre 2011, n. 214, all\u2019art. 6 ha abrogato gli istituti del riconoscimento della dipendenza di infermit\u00e0 da causa di servizio, dell\u2019equo indennizzo e della pensione privilegiata.\nIl dipendente pubblico che non rientri nelle categorie per le quali \u00e8 esclusa l'abrogazione (personale dei comparti sicurezza, difesa, vigili del fuoco e soccorso pubblico), pu\u00f2 aver riconosciuta la tutela\u00a0derivante dall'assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali gestita dall\u2019INAIL (Decreto del Presidente della Repubblica 30 giugno 1965, n. 1124).\n" } ] }, { "id": 1188, "conversations": [ { "from": "human", "value": "La disciplina riguardante gli obblighi di pubblicit\u00e0, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni stabilisce dove devono essere pubblicati\u00a0i dati, le informazioni e i documenti oggetto di\u00a0pubblicazione obbligatoria?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 \u00a0(Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicit\u00e0, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni) stabilisce che, per garantire la piena accessibilit\u00e0 delle informazioni, sui siti internet delle pubbliche amministrazioni, nella home page, deve essere collocata una sezione denominata \"Amministrazione Trasparente\" da cui accedere a dati,\u00a0informazioni e documenti pubblicati ai sensi della normativa vigente.\nE' lo stesso decreto ad evidenziare che le\u00a0amministrazioni\u00a0non possono disporre filtri e altre soluzioni tecniche atte\u00a0ad impedire ai motori di ricerca\u00a0web\u00a0di indicizzare\u00a0ed\u00a0effettuare ricerche all'interno\u00a0dell'apposita sezione.\nAlla\u00a0scadenza\u00a0del\u00a0termine\u00a0di\u00a0durata dell'obbligo\u00a0di pubblicazione i\u00a0documenti,\u00a0le informazioni ed i dati dovranno essere conservati e\u00a0resi\u00a0disponibili, all'interno\u00a0di\u00a0distinte sezioni del sito\u00a0di\u00a0archivio.\n" } ] }, { "id": 1189, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A quali pubbliche amministrazioni si applica la norma riguardante gli obblighi di pubblicit\u00e0, trasparenza e diffusione di informazioni?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 \u00a0(Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicit\u00e0, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni) chiarisce, all'articolo 11 - ambito soggettivo di applicazione - che per \"pubbliche amministrazioni\"\u00a0si intendono tutte le amministrazioni di cui all'articolo\u00a0 1, comma\u00a02, del\u00a0Decreto Legislativo\u00a030 marzo\u00a02001,\u00a0n.165, e\u00a0successive modificazioni.\nAlle societ\u00e0 partecipate dalle pubbliche amministrazioni e alle societ\u00e0 da esse controllate ai sensi dell'articolo 2359 del Codice Civile si applicano, limitatamente alla attivit\u00e0\u00a0di pubblico interesse disciplinata dal diritto nazionale\u00a0o\u00a0dell'Unione Europea, le disposizioni dell'articolo 1, commi da 15\u00a0 a\u00a033,\u00a0della Legge 6 novembre 2012, n. 190.\nLe autorit\u00e0 indipendenti di garanzia, vigilanza\u00a0e\u00a0regolazione provvedono all'attuazione di quanto previsto della normativa\u00a0vigente in materia di trasparenza\u00a0secondo\u00a0le disposizioni\u00a0dei rispettivi ordinamenti.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1190, "conversations": [ { "from": "human", "value": "La disciplina riguardante gli obblighi di pubblicita', trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni stabilisce anche dei tempi certi per la pubblicazione dei documenti?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 \u00a0(Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicita', trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni), stabilisce che\u00a0i documenti\u00a0\u00a0contenenti\u00a0atti\u00a0oggetto\u00a0di\u00a0pubblicazione obbligatoria\u00a0devono essere pubblicati tempestivamente sul sito istituzionale dell'amministrazione. I dati, le informazioni e i documenti oggetto di\u00a0pubblicazione obbligatoria oltre a dover essere mantenuti aggiornati devono altres\u00ec essere pubblicati per un periodo di 5 anni, decorrenti dal 1\u00b0 gennaio dell'anno\u00a0successivo\u00a0a quello da cui decorre l'obbligo di pubblicazione, e comunque\u00a0fino\u00a0a che gli atti pubblicati producono\u00a0 i\u00a0loro\u00a0effetti,\u00a0fatti\u00a0salvi i diversi termini previsti dalla normativa in\u00a0materia\u00a0di trattamento dei dati personali ma anche per quanto attiene gli obblighi di pubblicazione concernenti i componenti\u00a0degli organi\u00a0di indirizzo politico ed i\u00a0titolari\u00a0di incarichi dirigenziali e di collaborazione o consulenza (articoli 14 e 15 dello stesso\u00a0Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33\u00a0).\n" } ] }, { "id": 1191, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Chiunque pu\u00f2 accedere ai dati pubblicati sui siti internet delle amministrazioni pubbliche ai sensi del Decreto Legislativo 14 marzo 2013 n. 33\u00a0?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 \u00a0(Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicit\u00e0, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni) evidenzia che tutti\u00a0i documenti, le\u00a0informazioni\u00a0e i\u00a0dati oggetto\u00a0di pubblicazione obbligatoria, ai\u00a0sensi\u00a0della normativa vigente,\u00a0sono pubblici e\u00a0chiunque ha\u00a0diritto\u00a0di\u00a0conoscerli (diritto di conoscibilit\u00e0),\u00a0di\u00a0fruirne gratuitamente e\u00a0di utilizzarli\u00a0e\u00a0riutilizzarli; essi infatti sono resi disponibili e pubblicati in formato di tipo\u00a0aperto,\u00a0ai sensi\u00a0del\u00a0Decreto Legislativo 7\u00a0 marzo 2005, n. 82\u00a0(Codice dell'Amministrazione Digitale), e sono riutilizzabili senza\u00a0ulteriori restrizioni diverse dall'obbligo di citare la fonte e di rispettarne l'integrit\u00e0.\nE' sempre lo stesso decreto di riordino a garantire l'accesso civico: l'obbligo\u00a0 previsto\u00a0 dalla\u00a0norma in\u00a0 capo\u00a0\u00a0alle pubbliche amministrazioni di\u00a0 pubblicare\u00a0 documenti,\u00a0 informazioni\u00a0 o dati comporta il diritto di chiunque di richiederli,\u00a0 nei casi in cui ne sia stata omessa la\u00a0pubblicazione.\n" } ] }, { "id": 1192, "conversations": [ { "from": "human", "value": "I redditi di chi viene eletto e di chi esercita poteri di indirizzo politico devono essere resi pubblici?" }, { "from": "gpt", "value": "il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 (Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicit\u00e0, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni) evidenzia quali informazioni debbano essere pubblicate sul sito internet istituzionale di ogni\u00a0pubblica amministrazione in merito ai titolari di incarichi politici, di\u00a0carattere elettivo o comunque di esercizio di poteri di indirizzo politico:\n- atto di nomina o di\u00a0proclamazione (con\u00a0indicazione\u00a0della durata dell'incarico o del mandato elettivo);\n- curriculum;\n- compensi\u00a0connessi all'assunzione\u00a0della carica;\n- importi di viaggi di servizio e missioni pagati con fondi pubblici;\n- dati relativi all'assunzione di\u00a0altre\u00a0cariche e relativi\u00a0compensi\u00a0corrisposti (presso\u00a0enti pubblici o\u00a0privati);\n- altri eventuali incarichi con oneri a carico\u00a0della\u00a0finanza pubblica ed indicazione dei compensi spettanti;\n- dichiarazioni della situazione patrimoniale e reddituale, di cui all'articolo 2,\u00a0 della\u00a0 Legge\u00a0 5\u00a0 luglio 1982, n. 441\u00a0(limitatamente al soggetto, al\u00a0coniuge non\u00a0separato\u00a0e\u00a0ai parenti entro il secondo grado, ove gli stessi vi\u00a0consentano, con evidenza al mancato consenso), nonch\u00e8 le attestazioni e\u00a0dichiarazioni\u00a0di\u00a0cui\u00a0agli articoli 3 e 4 della stessa legge.\nLa norma chiarisce anche che le pubbliche amministrazioni pubblicano tali dati entro tre mesi dalla elezione\u00a0 o\u00a0 dalla\u00a0 nomina\u00a0 e per i\u00a0tre\u00a0anni successivi dalla cessazione del mandato o dell'incarico dei soggetti, salve le informazioni concernenti la situazione patrimoniale e,\u00a0ove consentita, la dichiarazione del coniuge non separato e\u00a0dei\u00a0 parenti entro il secondo grado, che vengono pubblicate fino\u00a0alla\u00a0cessazione dell'incarico o del mandato. Decorso il termine di pubblicazione le informazioni\u00a0 e i dati\u00a0concernenti\u00a0la situazione patrimoniale\u00a0non\u00a0vengono\u00a0trasferiti\u00a0nelle\u00a0sezioni\u00a0di archivio.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1193, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Le pubbliche amministrazioni sono tenute a pubblicare il conto annuale?" }, { "from": "gpt", "value": "L'articolo 16 del\u00a0\u00a0Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 \u00a0(Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicit\u00e0, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni), al comma 1, stabilisce che \"Le pubbliche amministrazioni pubblicano il conto annuale del personale e delle relative spese sostenute, di cui all'articolo 60, comma 2, del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165, nell'ambito del quale sono rappresentati i dati relativi alla dotazione organica e al personale effettivamente in servizio e al relativo costo, con l'indicazione della sua distribuzione tra le diverse qualifiche e aree professionali, con particolare riguardo al personale assegnato agli uffici di diretta collaborazione con gli organi di indirizzo politico\" e, al successivo comma 2, \"Le pubbliche amministrazioni, nell'ambito delle pubblicazioni di cui al comma 1, evidenziano separatamente, i dati relativi al costo complessivo del personale a tempo indeterminato in servizio, articolato per aree professionali, con particolare riguardo al personale assegnato agli uffici di diretta collaborazione con gli organi di indirizzo politico.\"\nL'articolo 17 del gi\u00e0 citato D.Lgs 33/2013, al comma 1 precisa che \"Le pubbliche amministrazioni pubblicano annualmente, nell'ambito di quanto previsto dall'articolo 16, comma 1, i dati relativi al personale con rapporto di lavoro non a tempo indeterminato, con la indicazione delle diverse tipologie di rapporto, della distribuzione di questo personale tra le diverse qualifiche e aree professionali, ivi compreso il personale assegnato agli uffici di diretta collaborazione con gli organi di indirizzo politico. La pubblicazione comprende l'elenco dei titolari dei contratti a tempo determinato.\"\nPer approfondimenti sul Conto Annuale: Ragioneria Generale dello Stato - Ministero dell'Economia e delle Finanze -\u00a0\u00a0SIstema COnoscitivo del Personale\n" } ] }, { "id": 1194, "conversations": [ { "from": "human", "value": "La presenza di informazioni sensibili in un atto ne blocca la pubblicazione ai sensi del\u00a0Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 \u00a0(Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicit\u00e0, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni), all'articolo 4 evidenzia che nei casi in cui norme di legge o\u00a0di\u00a0regolamento prevedano\u00a0la pubblicazione di atti o\u00a0documenti,\u00a0le\u00a0pubbliche\u00a0amministrazioni provvedono\u00a0a rendere\u00a0non\u00a0intelligibili i\u00a0dati\u00a0personali\u00a0non pertinenti o, se sensibili o giudiziari, non indispensabili\u00a0rispetto alle specifiche finalit\u00e0 di trasparenza della pubblicazione.\nPer garantire la conoscibilit\u00e0 di dati e documenti le pubbliche amministrazioni adotteranno, se necessario, idonee misure di anonimizzazione in grado di garantire segreto e tutela di dati personali. La presenza di\u00a0informazioni sensibili all'interno degli atti, dunque,\u00a0non blocca la pubblicazione dell'atto stesso, che deve essere semplicemente \"depurato\" dalle indicazioni soggette a particolare tutela per la privacy.\nLe PA, nel rispetto dei principi sul trattamento dei dati personali\u00a0(Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196\u00a0 - Codice in materia di protezione dei dati personali), pubblicano i dati relativi a titolari di organi di indirizzo politico e di uffici o incarichi di diretta collaborazione, nonch\u00e9 a dirigenti titolari degli organi amministrativi.\nSalvi gli obblighi di pubblicazione, le amministrazioni possono pubblicare ulteriori dati, informazioni e documenti, fermi restando i limiti e le condizioni previsti dalla legge.\nLe notizie concernenti lo svolgimento delle prestazioni di chiunque sia addetto a una funzione pubblica e la relativa valutazione sono rese accessibili; ne sono escluse le notizie riguardanti infermit\u00e0 e impedimenti personali o familiari causa di astensione dal lavoro e notizie concernenti il rapporto di lavoro, idonee a rivelare dati sensibili. Restano fermi i limiti alla diffusione e all'accesso delle informazioni previste dalla\u00a0Legge 7 agosto 1990, n. 241\u00a0e/o da altre norme di tutela della riservatezza.\n" } ] }, { "id": 1195, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cos'\u00e8 il Programma triennale per la trasparenza e l'integrit\u00e0?\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 \u00a0(Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicit\u00e0, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni) stabilisce che tutte le pubbliche amministrazioni, adottino un Programma triennale per la trasparenza e l'integrit\u00e0, da\u00a0aggiornare annualmente. Tale programma, parte integrante del Piano di prevenzione della corruzione, deve indicare le modalit\u00e0 di attuazione degli obblighi di trasparenza e gli obiettivi collegati con il piano della performance.\u00a0\n\tLa promozione di maggiori livelli\u00a0di\u00a0trasparenza costituisce un'area strategica\u00a0 di\u00a0 ogni\u00a0 amministrazione,\u00a0che\u00a0deve tradursi nella definizione di obiettivi organizzativi e individuali. Le amministrazioni pubbliche devono garantire la massima trasparenza in ogni fase del ciclo di gestione della performance.\nIl Programma triennale per la trasparenza e l'integrit\u00e0 deve essere pubblicato da ogni PA sul proprio sito istituzionale nella sezione \"amministrazione\u00a0 trasparente\".\n" } ] }, { "id": 1196, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Esistono delle regole tecniche, cui le pubbliche amministrazioni possono fare riferimento, in merito alle pubblicazioni previste dal Decreto Legislativo 14 marzo 2013 n. 33?" }, { "from": "gpt", "value": "Al Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 \u00a0(Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicit\u00e0, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni), le cui disposizioni individuano gli obblighi di trasparenza concernenti\u00a0l'organizzazione\u00a0e l'attivit\u00e0\u00a0delle pubbliche amministrazioni, si accompagna un allegato. Le pubblicazioni nei\u00a0propri siti\u00a0 istituzionali\u00a0delle PA devono avvenire in conformit\u00e0 alle specifiche e alle regole tecniche esplicitate nell'allegato\u00a0A (D.Lgs. 33/2013 - allegato A).\nL'artcolo 48 dello stesso Decreto chiarisce che il Dipartimento\u00a0 della\u00a0 Funzione\u00a0 Pubblica\u00a0 definisce\u00a0 criteri, modelli e schemi standard per l'organizzazione, la codificazione e la rappresentazione dei documenti, delle informazioni e dei dati oggetto di pubblicazione\u00a0obbligatoria\u00a0ai\u00a0sensi\u00a0della\u00a0 normativa\u00a0vigente, nonch\u00e8\u00a0relativamente\u00a0all'organizzazione\u00a0della\u00a0sezione \"amministrazione trasparente\".\n" } ] }, { "id": 1197, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali informazioni\u00a0devono essere pubblicate sui siti istituzionali delle amministrazioni pubbliche?" }, { "from": "gpt", "value": "Innumerevoli normative, stratificate nel corso degli ultimi anni, hanno cercato di rendere le pubbliche amministrazioni sempre pi\u00f9 trasparenti.\nA completare e riordinare la numerosa e complessa normativa riguardante gli\u00a0obblighi\u00a0di pubblicit\u00e0, trasparenza e diffusione di informazioni\u00a0da\u00a0parte\u00a0delle\u00a0pubbliche amministrazioni, \u00e8 intervenuto il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 (Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicit\u00e0, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni).\nLa norma intende uniformare gli obblighi e le modalit\u00e0 di pubblicazione, per tutte le pubbliche amministrazioni, per quanto concerne:\nInformazioni\u00a0e dati\u00a0sull'organizzazione della PA e sulle sue attivit\u00e0\n" } ] }, { "id": 1198, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Se una pubblica amministrazione non rispetta gli obblighi di pubblicit\u00e0, trasparenza e diffusione di informazioni, quali sono le conseguenze? Sono previste delle sanzioni?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 \u00a0(Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicit\u00e0, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni) oltre ad aver uniformato gli obblighi e le modalit\u00e0 di pubblicazione di dati, documenti\u00a0ed informazioni\u00a0per le pubbliche amministrazioni, ha anche stabilito una vigilanza sull'attuazione delle disposizioni e previsto delle sanzioni.\nIn ogni amministrazione pubblica\u00a0il Responsabile\u00a0per la Prevenzione della Corruzione ricopre anche il ruolo di Responsabile per la Trasparenza svolgendo stabilmente un'attivit\u00e0\u00a0di controllo\u00a0 sull'adempimento, da\u00a0parte dell'amministrazione,\u00a0degli obblighi di pubblicazione\u00a0previsti\u00a0dalla\u00a0\u00a0 normativa\u00a0vigente, assicurando la completezza, la\u00a0chiarezza\u00a0e\u00a0l'aggiornamento\u00a0 delle informazioni pubblicate, nonch\u00e8 segnalando, a chi di competenza, i casi di mancato o\u00a0ritardato\u00a0adempimento degli obblighi di pubblicazione.\nIn caso di violazione degli obblighi di trasparenza\u00a0 sono previste delle sanzioni. Eventuali inadempimenti possono\u00a0costituire elemento di valutazione della responsabilit\u00e0 dirigenziale,\u00a0 eventuale\u00a0 causa\u00a0 di responsabilit\u00e0 per danno all'immagine\u00a0dell'amministrazione\u00a0 e\u00a0 sono comunque valutati ai fini della corresponsione della retribuzione\u00a0di risultato e del trattamento\u00a0accessorio\u00a0 collegato\u00a0alla\u00a0performance individuale dei responsabili.\n\t\u00a0\nPer ulteriori approfondimenti: Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione - Trasparenza: adempimenti attuazione e sanzioni - Le Sanzioni \n" } ] }, { "id": 1199, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono gli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente per le amministrazioni e gli enti del Servizio sanitario nazionale?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto Legislativo 14 marzo 2013, n. 33 \u00a0(Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicit\u00e0, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni), all'articolo 41 evidenzia che: \"Le amministrazioni e gli enti del Servizio sanitario nazionale, dei servizi sanitari regionali, ivi comprese le Aziende sanitarie territoriali ed ospedaliere, le agenzie e gli altri enti ed organismi pubblici che svolgono attivit\u00e0 di programmazione e fornitura dei servizi sanitari, sono tenute all'adempimento di tutti gli obblighi di pubblicazione previsti dalla normativa vigente.\nIncarichi\nLe aziende sanitarie ed ospedaliere pubblicano tutte le informazioni e i dati concernenti le procedure di conferimento degli incarichi di Direttore generale, Direttore sanitario e Direttore amministrativo, nonch\u00e8 degli incarichi di Responsabile di dipartimento e di strutture semplici e complesse, ivi compresi i bandi e gli avvisi di selezione, lo svolgimento delle relative procedure, gli atti di conferimento\". In particolare alla dirigenza sanitaria delle Aziende sanitarie ed ospedaliere, fatta eccezione per i responsabili di strutture semplici, si applicano gli obblighi di pubblicazione di cui all'articolo 15 dello stesso decreto\u00a0(Obblighi di pubblicazione concernenti i titolari di incarichi dirigenziali e di collaborazione o consulenza).\nStrutture accreditate\nLa norma prevede che deve essere pubblicato, ed aggiornato annualmente, l'elenco delle strutture sanitarie private accreditate; devono altres\u00ec essere\u00a0pubblicati gli accordi con esse intercorsi. Le regioni includono il rispetto di obblighi di pubblicit\u00e0 previsti dalla normativa vigente fra i requisiti necessari all'accreditamento delle strutture sanitarie.\nListe di attesa\nGli enti, le aziende e le strutture pubbliche e private che erogano prestazioni per conto del servizio sanitario sono tenuti ad indicare nel proprio sito, in una apposita sezione denominata \"Liste di attesa\", il tempi di attesa previsti e i tempi medi effettivi di attesa per ciascuna tipologia di prestazione erogata.\n" } ] }, { "id": 1200, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qual\u00a0\u00e8 l' organo\u00a0al quale si pu\u00f2 segnalare una pubblicit\u00e0 ingannevole?" }, { "from": "gpt", "value": "Il 21 settembre del 2007 sono entrati in vigore il\u00a0DECRETO LEGISLATIVO 2 agosto 2007, n. 145 ed il\u00a0DECRETO LEGISLATIVO 2 agosto 2007, n. 146 che recepiscono le direttive comunitarie 2006/114/CE e 2005/29/CE, e che introducono una nuova disciplina della pubblicit\u00e0 ingannevole e comparativa (modificando il Decreto Legislativo\u00a0DECRETO LEGISLATIVO 6 settembre 2005, n. 206 - Codice del consumo) e delle pratiche commerciali sleali o scorrette la cui attuazione \u00e8 affidata all\u2019Autorit\u00e0 garante della concorrenza e del mercato.\nPer informazioni si pu\u00f2 contattare il numero verde 800 166 661 attivo dal luned\u00ec al venerd\u00ec dalle 10:00 alle 14:00\u00a0\u00a0\u00a0\n" } ] }, { "id": 1201, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per quale tipologia di corsi \u00e8 possibile richiedere le cd 150 ore relative al diritto\u00a0allo studio?" }, { "from": "gpt", "value": "Sono\u00a0gli Accordi e i\u00a0Contratti Collettivi di comparto che in genere stabiliscono la tipologia di corsi per i quali i permessi relativi alle c.d. 150 ore possono essere fruiti e a\u00a0questi, dunque,\u00a0occorre\u00a0fare riferimento. A titolo puramente esemplificativo si segnala che sia nel\u00a0CCNL del Comparto Ministeri\u00a0che in\u00a0quello del Comparto Regioni e\u00a0Autonomie Locali i permessi\u00a0\u00a0possono essere concessi \"per la partecipazione a corsi destinati al conseguimento di titoli di studio universitari, post-universitari, di scuola di istruzione primaria, secondaria e di qualificazione professionale, statali, pareggiate o legalmente riconosciute, o comunque abilitate al rilascio di titoli di studio legali o attestati professionali riconosciuti dall\u2019ordinamento pubblico e per sostenere i relativi esami\".\n" } ] }, { "id": 1202, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Vorrei arruolarmi nell'Esercito: chi mi pu\u00f2 dare le informazioni necessarie?" }, { "from": "gpt", "value": "Sul sito dell'Esercito Italiano \u00e8 possibile trovare informazioni sull'arruolamento alla pagina dedicata ai Concorsi e Arruolamento.\nIn alternativa \u00e8 possibile contattare il Numero Verde 800 299 665 che risponde a tutte le chiamate sui concorsi dalle 08.00 alle 16.00 dal luned\u00ec al venerd\u00ec. Il sabato e la domenica e dopo le 16.00 di ogni giorno, \u00e8 attivo il risponditore automatico, in grado di sciogliere i quesiti principali sull'arruolamento.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1203, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Desidero sapere in che cosa consiste l'assegnazione temporanea per tre anni." }, { "from": "gpt", "value": "Una forma particolare di mobilit\u00e0 \u00e8 quella prevista dall'art. 42-bis del Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151, introdotto dall'art. 3 comma 105 della\u00a0Legge 24 dicembre 2003, n. 350, volto a favorire il ricongiungimento dei genitori del bambino agevolando concretamente la loro presenza nella fase iniziale di vita del proprio figlio.\nTale norma prevede la possibilit\u00e0, per il dipendente pubblico genitore di figli minori di tre anni di essere assegnato, su richiesta, anche in modo frazionato e per un periodo non superiore a tre anni, ad una sede di servizio ubicata nella stessa provincia o regione nella quale l'altro genitore esercita la propria attivit\u00e0 lavorativa, subordinatamente alla sussistenza di un posto vacante di analoga posizione retributiva e previo assenso delle Amministrazioni di provenienza e di destinazione.\nCon parere n. 192 del 4 maggio 2004, il Dipartimento della Funzione Pubblica ha chiarito che la durata dell'agevolazione (periodo non superiore a tre anni) prescinde dall'et\u00e0 del minore; in altri termini il genitore pu\u00f2 richiedere il beneficio dell'assegnazione temporanea quando il proprio figlio ha l'et\u00e0 di due anni ed ottenerlo per un periodo complessivo di tre anni (quando il figlio avr\u00e0 raggiunto, dunque, 5 anni di et\u00e0).\nSi precisa altres\u00ec che la posizione giuridica tutelata non ha natura di un vero e proprio diritto soggettivo quanto piuttosto, quella di un interesse legittimo che trova concreta attuazione solo in seguito al procedimento avviato dall'Amministrazione per la verifica dei presupposti e che si deve concludere con un provvedimento motivato.\n" } ] }, { "id": 1204, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Appartengo al personale delle Forze di Polizia. E' possibile richiedere di essere aggregato ad altra sede per motivi familiari?" }, { "from": "gpt", "value": "L'articolo 7 del Decreto del Presidente della Repubblica 16 marzo 1999, n. 254, che recepisce l'accordo sindacale per le Forze di polizia ad ordinamento civile e del provvedimento di concertazione delle Forze di polizia ad ordinamento militare, al comma 1, prevede che l'Amministrazione, valutate le esigenze di servizio, possa concedere l'assegnazione temporanea presso un'altra sede di servizio. E' necessario tuttavia che:\n\t- venga fatta domanda;\n\t- la motivazione sia dovuta a gravissimi motivi di carattere familiare o personale adeguatamente documentati\nL'amministrazione ha quindi facolt\u00e0 di concedere tale istituto, avendone riscontrato i presupposti e valutato le proprie esigenze di servizio.\n\tL'assegnazione temporanea, anche in sovrannumero, avr\u00e0 una durata non superiore ai sessanta giorni, rinnovabile.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1205, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In caso di assenza per sottoporsi a\u00a0terapia salvavita a causa di una grave patologia quali sono gli effetti sulla retribuzione e come deve essere giustificata l'assenza?\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Per le assenze per malattia dovute a patologie gravi che richiedono terapie salvavita, resta fermo il trattamento economico pi\u00f9 favorevole eventualmente previsto dai contratti collettivi o dalle specifiche normative di settore, come stabilito all'art. 71 del Decreto Legge 25 giugno 2008 n. 112 convertito\u00a0in Legge 6 agosto 2008 n. 133 e chiarito successivamente dalla circolare n. 8/2008 del Dipartimento della Funzione Pubblica.Ad esempio nel comparto Ministeri e in quello Regioni Autonomie locali la norma contrattuale, richiede oltre\u00a0la presenza di particolari patologie\u00a0anche la contestuale necessit\u00e0 di ricorso alle terapie salvavita: i due elementi, tra loro inscindibili, costituiscono il presupposto per l'applicazione della normativa in questione e\u00a0pertanto devono essere debitamente documentati.Per quanto riguarda la documentazione a supporto occorre fare riferimento alle disposizioni contrattuali che spesso rimettono ogni valutazione di merito alla competente azienda sanitaria locale o struttura convenzionata.\u00a0\u00a0\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1206, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come bisogna considerare le assenze dovute a visite specialistiche, esami diagnostici, terapie, alla luce della nuova normativa?" }, { "from": "gpt", "value": "La Legge n. 125 del 30 ottobre 2013 ha novellato il comma 5 ter dell\u2019art. 55 septies del Decreto Legislativo n. 165 del 30 marzo 2001 sulle assenze per visite, terapie, prestazioni specialistiche ed esami diagnostici dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni, mentre resta invariato il regime della giustificazione dell\u2019assenza per malattia.\nCome precisato dal Dipartimento della Funzione pubblica nella Circolare n. 2 del 17.02.2014 a seguito dell\u2019entrata in vigore della novella, per l\u2019effettuazione di tali visite il dipendente deve fruire dei permessi per documentati motivi personali, secondo la disciplina dei CCNL o di istituti contrattuali simili o alternativi (ad es. permessi brevi o banca delle ore).\nLa giustificazione dell\u2019assenza avviene mediante attestazione redatta dal medico o dal personale amministrativo della struttura pubblica o privata\u00a0 che ha erogato la prestazione (attestazione di presenza) e consegnata al dipendente per il successivo inoltro all\u2019amministrazione di appartenenza oppure trasmessa direttamente per via telematica a cura del medico o della struttura.\n\tL\u2019attestazione deve indicare la qualifica e la sottoscrizione del soggetto che la redige, l\u2019indicazione del medico o della struttura presso cui si \u00e8 svolta la visita, il giorno e l\u2019orario di entrata e di uscita del dipendente dalla struttura che ha erogato la prestazione.\n\tL\u2019attestazione di presenza pu\u00f2 anche essere documentata mediante dichiarazione sostitutiva di atto notorio redatta i sensi del combinato disposto degli artt. 47 e 38 del DPR n. 445 del 2000.\nIn caso di concomitanza tra l\u2019espletamento delle visite e situazione di incapacit\u00e0 lavorativa trovano applicazione le ordinarie regole sulla giustificazione dell\u2019assenza per malattia.\u00a0\n" } ] }, { "id": 1207, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono una dipendente pubblica: vorrei sapere\u00a0se i mesi trascorsi a casa per interdizione anticipata dal lavoro per gravidanza a rischio incidono sul periodo di comporto." }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019art. 20 del\u00a0Decreto del Presidente della Repubblica 25 novembre 1976, n. 1026,\u00a0stabilisce che \u201cnon sono computabili, agli effetti della durata prevista da leggi, da regolamenti o da contratti collettivi per il trattamento normale di malattia, i periodi di assistenza sanitaria per malattia determinata da gravidanza\u201d.\n\tCon la circolare n. 126 del 20 giugno 1977\u00a0il Ministero del Lavoro ha puntualizzato che la disposizione dell\u2019art. 20 si ispira alla necessit\u00e0 di concedere condizioni di maggior favore per il computo del periodo massimo di assistenza di malattia da parte dell\u2019Istituto assicuratore e che la norma opera, oltre che per le malattie connesse con lo stato di gravidanza, soprattutto per quelle determinate dal puerperio.\n\tPertanto, la stessa\u00a0Direzione Generale per l\u2019attivit\u00e0 ispettiva del Ministero del Lavoro, nella risposta ad interpello del 16 novembre 2006 (Prot. n. 25/I/0006123),\u00a0ha chiarito che\u00a0\u201cil periodo di malattia connesso al puerperio non incide, indipendentemente dalla durata, sul computo del periodo di comporto\u201d.\nTale conclusione deve ritenersi valida quand\u2019anche la malattia, debitamente certificata, abbia una durata superiore al periodo convenzionalmente inteso quale puerperio, ossia l\u2019arco temporale che segue immediatamente il parto e comprende le sei-otto settimane successive.\n" } ] }, { "id": 1208, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile essere reclutati tramite chiamata diretta degli Enti Pubblici?" }, { "from": "gpt", "value": "In base all'art. 16 della Legge 28 febbraio 1987, n. 56 le posizioni per le quali non \u00e9 richiesto il titolo di studio superiore a quello della scuola dell'obbligo possono essere coperte da tutte le Amministrazioni dello Stato tramite selezioni effettuate dai Centro per l'Impiego tra gli iscritti nelle liste di collocamento ed in quelle di mobilit\u00e0 che abbiano la professionalit\u00e0 eventualmente richiesta e i requisiti previsti per l'accesso al pubblico impiego.\nLe richieste da parte degli Enti pubblici vengono affisse nei locali dei Centri per l'Impiego. Le persone in cerca di lavoro, qualora interessate ad uno specifico annuncio, comunicano la propria disponibilit\u00e0 tramite una procedura denominata \"prenotazione\".\nAlla scadenza del periodo previsto per la prenotazione viene compilata una graduatoria secondo i seguenti criteri:\n\t- reddito e patrimonio del nucleo familiare come da certificazione ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente, espresso in punti)\n\t- anzianit\u00e0 nello stato di disoccupazione, nella misura di 50 punti al mese per un massimo di 24 mesi. (I punti relativi all'anzianit\u00e0 nello stato di disoccupazione si sottraggono all'indicatore ISEE).\nI lavoratori sono avviati numericamente alla selezione secondo l'ordine delle graduatorie che saranno contestuali ad ogni chiamata e verranno compilate utilizzando il punteggio in ordine crescente.\nIl certificato ISEE, che dovr\u00e0 essere presentato all'atto della prenotazione, si ottiene presso gli enti di patronato, i Comuni o l'INPS, che lo compilano tenendo conto dei documenti che attestano la situazione economica del nucleo familiare.\nNel caso in cui si tratti di assunzioni a tempo indeterminato da parte di Enti il cui territorio ricomprende pi\u00f9 centri della stessa Provincia o di Province diverse, i Centri per l\u2019Impiego interessati provvederanno a trasmettere le graduatorie di propria competenza, rispettivamente alla Provincia o alla Regione interessata che provveder\u00e0\u00a0a redigere la graduatoria integrata.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1209, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa succede se l'attestato di malattia di un dipendente non viene reso disponibile dall'INPS all'amministrazione secondo le modalit\u00e0 e i tempi previsti?\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "L'amministrazione pu\u00f2 richiedere al dipendente di produrre copia cartacea dell'attestato di malattia rilasciato dal medico oppure scaricabile tramite i servizi WEB resi disponibili dall'INPS. L'amministrazione deve contestualmente inviare all'INPS segnalazione del problema riscontrato via PEC.\nFonte: FAQ Ministero per la pubblica amministrazione e la semplificazione\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1210, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Si possono ancora accettare certificazioni di malattia in forma cartacea rilasciate da una struttura sanitaria pubblica o da un medico convenzionato con il Servizio sanitario nazionale?" }, { "from": "gpt", "value": "E' ancora possibile che al dipendente venga rilasciata certificazione di malattia in forma cartacea, ad esempio per impossibilit\u00e0 temporanea del medico di utilizzare il sistema telematico. In questo caso, il lavoratore deve presentare la documentazione alla propria amministrazione secondo le modalit\u00e0 tradizionali. A fini di monitoraggio, l'amministrazione segnala via PEC, entro 48 ore, alla azienda sanitaria di riferimento del medico di aver ricevuto certificazione cartacea in luogo di trasmissione telematica.\nFonte: FAQ Ministero per la pubblica amministrazione e la semplificazione\n" } ] }, { "id": 1211, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Se il certificato di malattia telematico non contiene tutte le informazioni necessarie all'amministrazione \u00e8 possibile integrare con documentazione cartacea?" }, { "from": "gpt", "value": "Se l'attestato di malattia telematico non contiene tutte le informazioni necessarie all'amministrazione, come ad esempio:\n1) Non contiene le informazioni indispensabili a verificare le condizioni che esentano dall'obbligo di rispettare le fasce orarie di reperibilit\u00e0 nei casi indicati dal decreto 18 dicembre 2009, n.206 del Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione:\n\ta) patologie gravi che richiedono terapie salvavita;\n\tb) infortuni sul lavoro;\n\tc) malattie per le quali \u00e8 stata riconosciuta la causa di servizio;\n\td) stati patologici sottesi o connessi alla situazione di invalidit\u00e0 riconosciuta.\n2) Non contiene le informazioni richieste dalla normativa vigente e dalla circolare interpretativa del Dipartimento della funzione pubblica per escludere la decurtazione del trattamento economico fondamentale nei primi 10 giorni di malattia (infortunio sul lavoro; malattia connessa a causa di servizio; patologie gravi che richiedono terapie salvavita; ricovero ospedaliero e day hospital; eventualmente, se previsto nel CCNL del comparto di appartenenza del dipendente, giorni di prognosi indicati nel certificato di dimissione rilasciato dalla struttura ospedaliera successivamente al ricovero)\nPremesso che all'amministrazione viene reso immediatamente disponibile dall'INPS l'attestato di malattia per via telematica, il lavoratore deve:\n" } ] }, { "id": 1212, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per gli enti locali sottoposti al patto di stabilit\u00e0 interno,\u00a0il vincolo di spesa del turn over del personale, deve essere riferito\u00a0solo alle assunzioni a tempo indeterminato o anche alle altre forme contrattuali?" }, { "from": "gpt", "value": "La Corte dei Conti, con delibera 46/2011 del 29\u00a0agosto, si \u00e8 pronunciata sulla questione prevedendo\u00a0che: \u201crelativamente agli enti locali sottoposti al patto di stabilit\u00e0 interno, l\u2019art. 14, comma 9, seconda parte, del Decreto legge 31 maggio 2010 n. 78, convertito nella legge 30 luglio 2010 n. 122, nella parte in cui stabilisce il vincolo di spesa alle assunzioni di personale, deve essere riferito alle assunzioni di personale a qualsiasi titolo e con qualsivoglia tipologia contrattuale. Ci\u00f2 ferme restando le eccezioni espressamente stabilite per legge, gli interventi caratterizzati da ipotesi di somma urgenza e lo svolgimento di servizi infungibili ed essenziali\"\n" } ] }, { "id": 1213, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Secondo quanto previsto dal CCNL Comparto sanit\u00e0, in caso di parto gemellare ho diritto alla totale remunerazione dei primi trenta giorni di congedo parentale una sola volta o per ogni figlio gemello?" }, { "from": "gpt", "value": "Relativamente all'interpretazione dell'art. 17, comma 2, lett. c) del CCNL integrativo Comparto sanit\u00e0\u00a0del 20 settembre 2001, che disciplina i congedi dei genitori, si \u00e8 espressa l'ARAN, con\u00a0orientamento applicato del\u00a0CCNL\u00a0del 16/05/2001 integrativo del\u00a0CCNL\u00a0del 16.02.1999, relativo al personale del comparto ministeri,\u00a0ritenendo che in caso di parto gemellare la disciplina prevista dall'art. 17, comma 2, lett. c), ossia la totale remunerazione dei primi trenta giorni di congedo parentale per astensione facoltativa, spetti una sola volta e non per ogni figlio gemello.\nInfatti,\u00a0l'art. 32 del\u00a0Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151 - Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternit\u00e0 e della paternit\u00e0 -\u00a0pur prevedendo che il congedo parentale in oggetto compete per ogni bambino, non ha espressamente disciplinato il caso di parti plurimi, al contrario di quanto previsto per i riposi giornalieri della madre.\nPer ci\u00f2 che attiene il beneficio di maggior favore previsto dalla norma contrattuale in esame, ossia il mantenimento del 100% della retribuzione per i primi trenta giorni, esso ha dunque mantenuto la precedente correlazione con \"l'evento parto\" per cui, anche in presenza di parti plurimi, compete una sola volta, cumulativamente per entrambi i genitori.\n" } ] }, { "id": 1214, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il congedo matrimoniale si pu\u00f2 ottenere in caso di matrimonio celebrato solo con rito religioso?" }, { "from": "gpt", "value": "L'ARAN che sull'argomento si \u00e8 espressa nei suoi orientamenti appicativi (RAL _921), precisa che\u00a0le previsioni\u00a0dei contratti collettivi che\u00a0disciplinano l'istituto del congedo per matrimonio \u00a0si\u00a0limitano a \u00a0\u201ccontrattualizzare\u201d la precedente disciplina pubblicistica contenuta nell\u2019art. 37 del Decreto Legge 10 gennaio 1957 n. 3 e nel Regio Decreto Legge 24 giugno 1937\u00a0secondo la quale in occasione del matrimonio al dipendente vengono riconosciuti 15 giorni di congedo straordinario. Pertanto, in materia, non si pu\u00f2 che fare riferimento alla prassi applicativa consolidatasi con riferimento a tali fonti legislative. La giurisprudenza, secondo l'ARAN, con riferimento alla disciplina contrattuale del settore privato (ma tali indicazioni non possono non essere valutate anche con riferimento al lavoro pubblico), ha avuto modo di precisare che:\n\ta) in caso di sdoppiamento temporale tra celebrazione religiosa e civile, non vi \u00e8 duplicazione del congedo, che invece, pu\u00f2 essere goduto una sola volta;\n\tb) il diritto al congedo non sorge quando sia celebrato solo quello religioso, senza trascrizione;\n\tc) il beneficio compete in caso di divorzio, quando venuto meno a tutti gli effetti civili il precedente matrimonio, il dipendente contragga un nuovo matrimonio.\n" } ] }, { "id": 1215, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono dipendente di un ente locale in aspettativa per congedo parentale. Dallo stipendio mensile mi \u00e8 stata giustamente tolta la parte accessoria, ma anche l'indennit\u00e0 di comparto. E' legittima quest'ultima decurtazione?" }, { "from": "gpt", "value": "Per ci\u00f2 che riguarda il trattamento economico di chi usufruisce del congedo parentale occorre fare riferimento al comma 5 dell'art.17 del Contratto Collettivo Nazionale del Lavoro del 14/09/2000, nel quale \u00e8 indicato che \"Nell\u2019ambito del periodo di astensione dal lavoro previsto dall\u2019art.7, comma 1, lett. a), della legge n.1204/1971 (ora art. 32, comma 1, del Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151), per le lavoratrici madri o in alternativa per i lavoratori padri, i primi trenta giorni, computati complessivamente per entrambi i genitori e fruibili anche frazionatamente, non riducono le ferie, sono valutati ai fini dell\u2019anzianit\u00e0 di servizio e sono retribuiti per intero, con esclusione dei compensi per lavoro straordinario e le indennit\u00e0 per prestazioni disagiate, pericolose o dannose per la salute\".\nL'indennit\u00e0 di comparto, come espressamente specificato dall'art. 33, comma 2, del CCNL del 22/1/2004 del personale del comparto delle Regioni e delle Autonomie locali -\u00a0quadriennio normativo 2002/2005 e biennio economico 2002/2003 - \u00e8 un compenso di natura accessoria, ha carattere di generalit\u00e0 e natura fissa e ricorrente. Viene corrisposta per dodici mensilit\u00e0 (e, quindi, non va in tredicesima ); pu\u00f2 essere sospesa o ridotta negli stessi casi di riduzione o sospensione dello stipendio tabellare. \nDato il suo carattere di generalit\u00e0, viene corrisposto a tutto il personale in servizio, a tempo indeterminato e a tempo determinato (con contratto di formazione lavoro o di lavoro temporaneo), ivi compresi i lavoratori incaricati di una posizione organizzativa. \nPertanto nel caso in esame, nel calcolo della retribuzione non va decurtata l'indennit\u00e0 di comparto, ma esclusi soltanto i \"compensi per lavoro straordinario e le indennit\u00e0 per prestazioni disagiate, pericolose o dannose per la salute\".\n" } ] }, { "id": 1216, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono un pubblico dipendente. Nel caso di malattia mia o di mio figlio tra due periodi di congedo come vengono considerati i giorni festivi?" }, { "from": "gpt", "value": "Come chiarito dalla Circolare del Dipartimento della Funzione Pubblica n. 1 del 3 febbraio 2012 - Modifiche alla disciplina in materia di permessi e congedi per l'assistenza alle persone con disabilit\u00e0, in merito alla frazionabilit\u00e0 del congedo straordinario - affinch\u00e9 non vengano computati nel periodo di congedo i giorni festivi, le domeniche e i sabati (nel caso di articolazione dell'orario su cinque giorni), \u00e8 necessario che si verifichi l'effettiva ripresa del lavoro al termine del periodo di congedo richiesto.\nTali giornate non saranno conteggiate nel caso in cui la domanda di congedo sia stata presentata dal luned\u00ec al venerd\u00ec, se il luned\u00ec successivo si verifica la ripresa dell'attivit\u00e0 lavorativa ovvero anche un'assenza per malattia del dipendente o del figlio.\nMentre, due differenti frazioni di congedo straordinario intervallate da un periodo di ferie o altro tipo di congedo, debbono comprendere ai fini del calcolo del numero di giorni riconoscibili come congedo straordinario, anche i giorni festivi e i sabati (per l'articolazione su cinque giorni) cadenti subito prima o subito dopo le ferie o altri congedi o permessi.\n" } ] }, { "id": 1217, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un pubblico dipendente ha diritto alla maternit\u00e0 facoltativa? Se si, fino a quale et\u00e0 del bambino? Come viene retribuita la giornata lavorativa?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 32 del Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151 consente che ciascun genitore possa assentarsi dal lavoro per un periodo di sei mesi, anche frazionabile, nei primi otto anni di vita del bambino. Il congedo parentale spetta al genitore richiedente anche qualora l'altro genitore non ne abbia diritto.\nSe la richiesta \u00e8 della madre:\n- ne ha diritto per un periodo continuativo o frazionato non superiore a 6 mesi, trascorso il periodo di astensione obbligatoria;\n- se \u00e8 l'unico genitore il congedo si estende fino a 10 mesi\nSe la richiesta \u00e8 del padre:\n- ne ha diritto dal momento della nascita del figlio per un periodo continuativo o frazionato non superiore a 6 mesi\n- il limite si estende fino a 7 mesi nel caso in cui il padre lavoratore eserciti il diritto di astenersi dal lavoro per un periodo continuativo o frazionato non inferiore a 3 mesi.\nIn questo secondo caso il limite complessivo dei congedi parentali dei genitori \u00e8 elevato a 11 mesi.\nI periodi di congedo parentale sono computati nell'anzianit\u00e0 di servizio, esclusi gli effetti relativi alle ferie e alla tredicesima mensilit\u00e0 o alla gratifica natalizia.\nCOSA FARE\nIl genitore \u00e8 tenuto a preavvisare il datore di lavoro secondo le modalit\u00e0 e i criteri definiti dai contratti collettivi, e comunque con un periodo di preavviso non inferiore a quindici giorni. Nella domanda \u00e8 necessario indicare il periodo di astensione richiesto.\nRETRIBUZIONE\nPer i periodi di astensione facoltativa fino al terzo anno di vita del bambino, il trattamento economico sar\u00e0:\n- retribuzione intera per i primi 30 giorni, con eclusione dei compensi per lavoro straordinario e di quelli legati all\u2019effettiva presenza.Tale periodo potr\u00e0 essere goduto in via esclusiva dal padre o dalla madre, oppure frazionato tra entrambi i genitori. Viene interamente computato ai fini dell'anzianit\u00e0 di servizio e delle ferie.\n- 30% della retribuzione per i successivi 5 mesi, riferito ad entrambi i genitori; vale ai fini dell'anzianit\u00e0 di servizio ma non ai fini delle ferie.\n- 30% della retribuzione per i periodi successivi ai 6 mesi, se il reddito individuale del genitore in astensione \u00e8 inferiore a due volte e mezzo l\u2019importo del trattamento minimo di pensione.\nPer i periodi di astensione facoltativa dal terzo all\u2019ottavo anno di vita del bambino, il trattamento economico sar\u00e0:\n- 30% della retribuzione per qualunque periodo residuo, se il reddito individuale del genitore in astensione \u00e8 inferiore a due volte e mezzo l\u2019importo del trattamento minimo di pensione;\n- assenza di retribuzione.\n" } ] }, { "id": 1218, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Durante il periodo di aspettativa, ottenuto per frequentare\u00a0un dottorato di ricerca, il dipendente della polizia di stato pu\u00f2\u00a0iscriversi all'albo dei consulenti del lavoro o degli avvocati o\u00a0esiste incompatibilit\u00e0?" }, { "from": "gpt", "value": "L'istituto generale dell'aspettativa, previsto per i pubblici dipendenti dagli artt. 66 e ss. ex D.P.R. 3/1957, si applica anche alla Polizia di Stato in forza dell'art. 52, D.P.R. 335/1982.\n\tL'aspettativa per dottorato di ricerca \u00e8 prevista e regolamentata nel pubblico impiego dalla\u00a0Legge 13 agosto 1984, n. 476, modificata di recente dal Decreto Legislativo 18 luglio 2011, n.119. Questa disposizione normativa prevede che\u00a0il\u00a0congedo straordinario sia utile soltanto ai fini della progressione di carriera, nonch\u00e9 del trattamento di quiescenza e di previdenza, escludendo ogni altro diritto connesso al rapporto di lavoro, ossia all'effettivo servizio svolto dal dipendente che, durante il periodo di congedo, non viene di fatto prestato.\n\tIn particolare poi le leggi istitutive degli albi di consulente del lavoro (Legge 11 gennaio 1979, n. 12, art. 4) e della professione di avvocato\u00a0(R.D.L. 27 novembre 1933, n. 1578, art. 3)\u00a0sanciscono l'incompatibilit\u00e0 dell'esercizio della professione con qualunque impiego od ufficio retribuito con stipendio sul bilancio dello Stato ed in generale di qualsiasi altra Amministrazione o istituzione pubblica soggetta a tutela o vigilanza dello Stato.\n\tTuttavia, il Dipartimento della Funzione Pubblica \u00e8 intervenuto con le Circolari n. 6 del 18 luglio 1997 e n. 8 del 21 ottobre 1997, entrambe orientate al consenso per lo svolgimento di un\u2019altra attivit\u00e0 lavorativa, subordinata (purch\u00e9 questa non intercorra con altra amministrazione) o autonoma, anche mediante iscrizioni ad albi, a condizione che l\u2019ulteriore attivit\u00e0 non sia in conflitto con gli interessi dell\u2019amministrazione.Questa significativa attenuazione del dovere di esclusivit\u00e0 \u00e8 tuttavia ammessa soltanto quando l\u2019orario di lavoro non superi la met\u00e0 di quello ordinario.Nel caso in esame tale incompatibilit\u00e0 sussister\u00e0 in quanto, sebbene la Legge 23 dicembre 1996, n. 662\u00a0e s.m.i statuisca che il lavoro parziale \u00e8 consentito a qualsiasi dipendente, a prescindere dal profilo professionale di riferimento, tale disposizione non potr\u00e0 applicarsi ai dirigenti, al personale militare, a quello delle Forze di polizia e al Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco (art. 1, comma 57). Pertanto sussiste incompatibilit\u00e0 (art. 53 del Decreto Legislativo\u00a030 marzo 2001, n. 165) tra il ruolo di dipendente pubblico in questione, anche se in aspettativa, quindi non in servizio, e l'iscrizione ad un albo professionale.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1219, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In quali casi il diritto al congedo straordinario per il dottorato di ricerca non viene riconosciuto?" }, { "from": "gpt", "value": "Come stabilito dall'art. 2 del Decreto Legge 13 agosto 1984, n. 476 e\u00a0precisato dal Dipartimento della Funzione Pubblica con la Circolare 7 ottobre 2011 n. 12, oltre al fatto che il collocamento in aspettativa del dipendente avviene compatibilmente con le esigenze della Pubblica Amministrazione, il diritto al congedo non viene riconosciuto a coloro\u00a0che hanno gi\u00e0 conseguito il titolo di dottore di ricerca e a coloro che sono stati iscritti a corsi di dottorato per almeno un anno accademico beneficiando del congedo senza aver poi conseguito il titolo.\n" } ] }, { "id": 1220, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In caso di richiesta di usufruire di un congedo straordinario per conseguire un dottorato di ricerca, l'amministrazione \u00e8 obbligata a concederlo?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 19 della\u00a0Legge 30 dicembre 2010, n. 240\u00a0ha previsto che il collocamento in aspettativa del dipendente, ammesso ai corsi di dottorato di ricerca, avviene \"compatibilmente con le esigenze dell'amministrazione\", accordando cos\u00ec all'interessato una posizione giuridica soggettiva condizionata, la cui realizzazione \u00e8 subordinata alle esigenze di buon andamento. Ulteriori chiarimenti sono stati forniti dal\u00a0Dipartimento della Funzione Pubblica nella Circolare 7 ottobre 2011 n. 12.\n" } ] }, { "id": 1221, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il personale docente\u00a0con nomina a tempo determinato ha gli stessi diritti di quello a tempo indeterminato in materia di congedo per\u00a0dottorato di ricerca?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Ministero dell'Istruzione si \u00e8 espresso sull'argomento\u00a0 con la Circolare\u00a022 febbario 2011 n. 15 precisando quanto segue:Congedo al personale con nomina a tempo determinato\n\tParticolare attenzione si ritiene debba essere posta nei confronti di tale tipologia di docenti. In proposito si ritiene opportuno un richiamo alla normativa prevista dall\u2019art. 19 del vigente CCNL, riguardante \u201cFerie, permessi ed assenze del personale assunto a tempo determinato\u201d, intendendosi come personale a tempo determinato, il personale destinatario di contratto durata annuale o fino al 30 giugno, il cui primo comma dispone che \u201cAl personale assunto a tempo determinato (...) si applicano, nei limiti della durata del rapporto di lavoro, le disposizioni, in materia di ferie, permessi ed assenze stabilite dal presente contratto per il personale assunto a tempo indeterminato\u201d., e pertanto anche a tale tipologia di personale si ritiene debbano essere applicate, nei limiti previsti dalla richiamata norma, le disposizioni riguardanti i congedi per il personale ammesso alla frequenza dei dottorati di ricerca: si ritiene comunque opportuno precisare che le predette disposizioni esplicano, la propria validit\u00e0 esclusivamente sotto il profilo giuridico (riconoscimento del servizio ai fini previsti delle vigenti disposizioni) non ritenendosi che le stesse possano esplicare la validit\u00e0 sotto il profilo economico (conservazione della retribuzione per il periodo di frequenza del dottorato).\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1222, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un docente di ruolo pu\u00f2 richiedere\u00a0un'aspettativa per svolgere un dottorato di ricerca?" }, { "from": "gpt", "value": "I dipendenti\u00a0pubblici\u00a0 ammessi ai corsi di dottorato di ricerca sono collocati a domanda in congedo straordinario per motivi di studio senza assegni per il periodo di durata del corso ed usufruisce della borsa di studio ove ricorrano le condizioni richieste. In\u00a0 caso\u00a0 di ammissione a corsi di dottorato di ricerca senza borsa di\u00a0 studio,\u00a0 o di rinuncia\u00a0 a\u00a0 questa,\u00a0 l'interessato\u00a0 in\u00a0 aspettativa\u00a0 conserva\u00a0 il trattamento economico, previdenziale e di quiescenza in godimento da parte dell'amministrazione pubblica presso la quale \u00e8 instaurato\u00a0 il rapporto di lavoro.\n\tNormativa di riferimento:Decreto del Presidente della Repubblica 11 luglio 1980 n.382;Legge 13 agosto 1984 n. 476;Legge 28 dicembre 2001 n. 448, in particolare\u00a0art. 52 comma 57\nSi veda anche:Circolare Ministeriale\u00a022 febbraio 2011 n.15\u00a0- Dottorato di ricerca e problematiche connesse;Circolare Ministeriale 4 novembre 2002 n.120\u00a0- Docenti che frequentano corsi di dottorato di ricerca, o che siano titolari di borse di studio o di assegni di ricerca presso universit\u00e0 o enti\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1223, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il dipendente di un ente locale pu\u00f2 usufruire di due periodi continuativi di aspettativa?" }, { "from": "gpt", "value": "Il cumulo di aspettative \u00e8 regolato dall'art. 14 del CCNL 14/09/2000 del Comparto Regioni Autonomie Locali.\u00a0Secondo\u00a0tale\u00a0disposizione\u00a0contrattuale il\u00a0dipendente non pu\u00f2 usufruire continuativamente di due periodi di aspettativa, anche richiesti per motivi diversi, se tra essi non intercorrano almeno sei mesi di servizio attivo. La presente disposizione non si applica in caso di aspettativa per cariche pubbliche elettive, per cariche sindacali, per volontariato e in caso di assenze di cui alla Legge n. 1204/1971 (Provvedimento a tutela delle lavoratrici madri abrogato e sostituito dal Decreto Legislativo\u00a026\u00a0marzo 2001, n. 151).\n\tQualora vengano meno i motivi che ne hanno giustificato la concessione, l'amministrazione pu\u00f2 invitare il dipendente a riprendere servizio nel termine appositamente fissato e il dipendente, per le stesse motivazioni, pu\u00f2 riprendere servizio di propria iniziativa.\n\tSe il dipendente non si presenta per riprendere servizio alla scadenza del periodo di aspettativa o del termine fissato dall'amministrazione in caso di revoca della concessione (salvo casi di comprovato impedimento),\u00a0il rapporto di lavoro si intender\u00a0risolto, senza diritto ad alcuna indennit\u00e0 sostitutiva di preavviso.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1224, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Nel comparto sanit\u00e0, in caso di rapporto di lavoro part-time, come si calcolano i permessi per il diritto allo studio?" }, { "from": "gpt", "value": "L'articolo 35, comma 1 del CCNL 20 settembre 2001 del comparto sanit\u00e0 stabilisce, nel caso di rapporto di lavoro a tempo parziale di tipo verticale, la regola della proporzionalit\u00e0 per le diverse tipologie di assenza. Nel caso di rapporto di lavoro a tempo parziale di tipo orizzontale trova ugualmente applicazione la regola del riproporzionamento infatti, la sua estensione ai permessi per motivi di studio si giustifica in considerazione della circostanza che tali permessi sono computati e fruiti ad ore e che, pertanto, sono strettamente legati alla durata della giornata lavorativa.\u00a0\n" } ] }, { "id": 1225, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per ottenere il congedo straordinario per dottorato di ricerca il personale docente deve aver superato il periodo di prova?" }, { "from": "gpt", "value": "No, la concessione del congedo straordinario non \u00e8 subordinata all'effettuazione dell'anno di prova. La precisazione \u00e8 stata fornita dal\u00a0Ministero dell'Istruzione nella Circolare n. 15 del 22 febbraio 2011 con\u00a0la quale\u00a0ha fornito chiarimenti sulle problematiche connesse al dottorato di ricerca per il personale docente.\n" } ] }, { "id": 1226, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In caso di non completamento del dottorato di ricerca occorre restituire le somme percepite?" }, { "from": "gpt", "value": "Con l'art. 5 del Decreto Legislativo\u00a018 luglio 2011 n. 119 \u00e8 stato\u00a0chiarito che la\u00a0restituzione degli importi corrisposti al dipendente in aspettativa retribuita (nel caso in cui vi sia stata questa opzione da parte dell'interessato) \u00e8 dovuta solo se il dipendente cessa da qualsiasi rapporto di lavoro o di impiego con l'amministrazione pubblica nei due anni successivi al conseguimento del dottorato. Nessuna\u00a0ripetizione \u00e8 prevista nel caso di passaggio per mobilit\u00e0 o vincita di concorso presso altra amministrazione, come precisato dal Dipartimento della funzione pubblica nella Circolare 7 ottobre 2011 n. 12. La motivazione di questa esplicita disciplina - secondo il DFP - risiede nella consapevolezza del valore dell'accrescimento culturale e professionale che di regola consegue al dottorato, valore che non \u00e8 e non pu\u00f2 essere limitato alla singola istituzione di appartenenza, ma \u00e8 riferito all'intero apparato pubblico che si arricchisce nel suo complesso di professionalit\u00e0.\n" } ] }, { "id": 1227, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il docente che frequenta il dottorato di ricerca e abbandona il corso per assumere servizio come ricercatore universitario \u00e8 tenuto alla\u00a0restituzione delle somme percepite?" }, { "from": "gpt", "value": "No, come precisato dal Ministero dell'Istruzione nella Circolare n. 15 del 22 febbraio 2011 anche nel caso di cessazione dal Servizio come docente prima del compimento dei due anni di permanenza obbligatoria nei ruoli del personale scolastico previsti dall'art. 52, comma 57, della Legge 28 dicembre 2001 n. 448, per assumere servizio in qualit\u00e0 di ricercatore universitario, l\u2019interessato non \u00e8 tenuto alla\u00a0restituzione degli emolumenti percepiti.\n\tLe stesse disposizioni, secondo il Ministero, si ritiene possano trovare applicazione nei riguardi dei beneficiari di Borse post-dottorato e per gli assegnisti universitari, per i quali, l\u2019art. 51 della Legge 27 dicembre 1997 n. 449 del prevede esplicitamente la \u201cpossibilit\u00e0\u201d dell\u2019aspettativa senza assegni per tutti i pubblici dipendenti vincitori di un assegno di ricerca.\n\tLa ripetizione delle somme, secondo il Ministero, \u00e8 dovuta solo ed esclusivamente nel caso in cui il dipendente cessi volontariamente dal rapporto intervenuto con qualsiasi Amministrazione Pubblica come ad esempio in caso di dimissioni volontarie o per assumere servizio in un ente che non rientri nel novero delle Pubbliche Amministrazioni.\n" } ] }, { "id": 1228, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Nel pubblico impiego in quali circostanze \u00e8 ammessa la monetizzazione delle ferie non godute?" }, { "from": "gpt", "value": "Secondo quanto\u00a0stabilito dall'art. 5, comma 8 del Decreto Legge 6 luglio 2012, n. 95, (Spending review), le ferie, i riposi e i permessi spettanti al\u00a0personale delle amministrazioni pubbliche\u00a0inserite nel conto economico consolidato della pubblica amministrazione e delle autorit\u00e0 indipendenti,\u00a0devono obbligatoriamente essere fruite\u00a0e non danno luogo in nessun caso alla\u00a0corresponsione di\u00a0trattamenti\u00a0economici sostitutivi.\n\tLa\u00a0norma si applica\u00a0in\u00a0caso\u00a0di cessazione\u00a0del rapporto\u00a0di\u00a0lavoro per\u00a0mobilit\u00e0,\u00a0dimissioni, risoluzione, pensionamento\u00a0e\u00a0raggiungimento del\u00a0limite\u00a0di\u00a0et\u00e0.\n\tIl divieto\u00a0non si applica, secondo quanto stabilito dal Dipartimento della Funzione Pubblica con il Parere prot. n. 29795/2012, nei casi di cessazione del servizio in cui l\u2019impossibilit\u00e0 di fruire delle ferie non \u00e8 imputabile o riconducibile al dipendente, come le ipotesi di decesso, malattia e infortunio, risoluzione del rapporto di lavoro per inidoneit\u00e0 permanente ed assoluta, congedo obbligatorio per maternit\u00e0.\u00a0\n" } ] }, { "id": 1229, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile avere un orario di lavoro flessibile in presenza di\u00a0esigenze personali?" }, { "from": "gpt", "value": "L'orario di lavoro \u00e8, in via generale, disciplinato all'interno della contrattazione collettiva dei diversi comparti, prevedendo, sempre in via generale, il rispetto di un determinato arco temporale entro cui il personale \u00e8 comunque tenuto a garantire la presenza in servizio.\nIn alcuni comparti, quale quello dei Ministeri, anche accordi sindacali possono prevedere l'istituto della flessibilit\u00e0 nell'ambito dell\u2019orario di lavoro giornaliero, con fasce di flessibilita' in entrata o in uscita, riconoscendo al lavoratore la possibilit\u00e0 di variare, nell\u2019ambito di un periodo temporale prestabilito, l\u2019inizio e il termine della prestazione lavorativa giornaliera.\nA ciascuna anticipazione o posticipazione in entrata deve tuttavia sempre corrispondere una anticipazione e posticipazione in uscita della medesima entit\u00e0 temporale, per garantire il rispetto del regime orario stabilito per quella giornata lavorativa, a prescindere dalla sua durata.\nUn esempio \u00e8 l'art. 3 dell\u2019Accordo sull\u2019orario di lavoro del 12 gennaio 1996 del CCNL Ministeri, che dispone che venga inoltre individuato l\u2019arco temporale entro cui tutto il personale \u00e8 tenuto a garantire la presenza in servizio.\nL\u2019attuazione di tale flessibilita' deve essere attentamente regolata in relazione alle articolazioni orarie giornaliere previste in ogni ufficio e non determina per il lavoratore la possibilita' di modificare l\u2019orario di lavoro di ciascun giorno secondo le sue esigenze personali.\nCio' pur in presenza di situazioni personali particolari del lavoratore/lavoratrice (ad esempio figli in eta' scolare) che sar\u00e0 \u201cfavorito\u201d nell'utilizzo dell'orario flessibile, ma sempre compatibilmente con le esigenze di servizio, come specificato al comma 2 dello stesso art. 3.\n" } ] }, { "id": 1230, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come possono essere giustificate le assenze per terapie che comportano l'incapacit\u00e0 al lavoro anche per lunghi periodi?" }, { "from": "gpt", "value": "Secondo quanto affermato dal Dipartimento della Funzione Pubblica nella circolare\u00a0n. 2 del 17/02/2014 nel caso di dipendenti che a causa delle patologie sofferte debbano sottoporsi periodicamente, anche per lunghi periodi, a terapie comportanti incapacit\u00e0 di lavoro, trovano applicazione le regole sulla giustificazione delle assenze per malattia.\u00a0Tuttavia, ai fini della semplificazione, si\u00a0ritiene possa essere sufficiente anche un'unica certificazione\u00a0(che per queste ipotesi pu\u00f2 essere anche cartacea) rilasciata dal medico curante in cui attestare la necessit\u00e0 di trattamenti sanitari ricorrenti comportanti incapacit\u00e0 lavorativa secondo cicli o secondo un calendario stabilito dal medico.\n\tIl dipendente dovr\u00e0 produrre tale certificazione all'amministrazione prima dell'inizio della terapia fornendo il calendario previsto. A tale certificazione dovranno poi seguire le singole attestazioni di presenza dalle quali risulti l'effettuazione delle terapie nelle singole giornate.\u00a0In questo caso l'attestazione di presenza dovr\u00e0 anche contenere l'indicazione che la prestazione \u00e8 somministrata nell'ambito del ciclo o calendario di terapia prescritto dal medico curante.\n\tL'attestazione di presenza presso la struttura di cura pu\u00f2 anche essere documentata mediante dichiarazione sostitutiva di atto notorio.\n" } ] }, { "id": 1231, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In caso di\u00a0malattia a seguito di\u00a0infortunio sul lavoro si \u00e8 soggetti\u00a0a visita fiscale?\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto 18 dicembre 2009, n.206 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale 20 gennaio 2010, n. 15) dispone che siano\u00a0esclusi dall'obbligo di rispettare le fasce di reperibilit\u00e0 i dipendenti per i quali l'assenza \u00e8 riconducibile - tra le altre ipotesi - ad\u00a0infortunio sul lavoro. Ulteriori precisazioni al riguardo sono state fornite dal Dipartimento della funzione pubblica, con il parere UPPA\u00a002/2010 rivolto al Ministero della Difesa. In esso si precisa che l'amministrazione riconosce il regime di esenzione solo quando \u00e8 gi\u00e0 in possesso della necessaria documentazione formale come, ad esempio, la denuncia di infortunio. Questo non pu\u00f2 non influire - si precisa nel parere - sull'obbligo per l'amministrazione di richiedere la visita fiscale,\u00a0per evitare attivit\u00e0 amministrativa inefficace nonch\u00e8 il rischio di un esborso ingiustificato.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1232, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Che iter deve seguire il docente che intende chiedere l'inidoneit\u00e0 all'insegnamento?" }, { "from": "gpt", "value": "L'inidoneit\u00e0 all'insegnamento \u00e8 stata introdotta nella legislazione scolastica con i decreti delegati del 1974 ( artt.112-113 ).\n\tAttualmente \u00e8 regolata dai Contratti Collettivi Nazionali (CNL 2007 e CCNL Integrativo 2008), dal Decreto Presidente della Repubblica 27 luglio 2011 n. 171, e dal Decreto Legislativo 6 luglio 2012, n. 95 convertito nella Legge 7 agosto 2012, n.135.\n\tIn particolare il DPR 171/2011 ha introdotto una nuova terminologia:\n- inidoneit\u00e0 assoluta (a svolgere qualsiasi compito)\n\t- inidoneit\u00e0 relativa (al solo insegnamento)\n\tIl docente che voglia ottenere l'inidoneit\u00e0 deve inoltrare la domanda al proprio Dirigente scolastico chiedendo di essere sottoposto a visita collegiale per l'accertamento, allegando \u00a0il certificato rilasciato dal proprio medico di famiglia, in cui risultino la o le le patologie di cui \u00e8 affetto. \u00a0Il Dirigente scolastico\u00a0 chiede quindi all'autorit\u00e0 sanitaria (Commissione medica di verifica) di pronunciarsi sull'idoneit\u00e0 fisica. La Commissione convoca a visita il docente che deve presentare la documentazione medica e il riassunto, rilasciato dalla Segreteria della scuola di servizio delle proprie assenze negli ultimi 3 anni.\n" } ] }, { "id": 1233, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In caso di lunga malattia per quanto tempo si ha diritto alla conservazione del posto nel comparto scuola? Tali assenze hanno effetti sulla retribuzione?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 17 del CCNL del Comparto Scuola (2007)\u00a0per il quadriennio normativo 2006-2009 e biennio economico 2006-2007 che stabilisce che il dipendente assente per malattia ha diritto alla conservazione del posto per un periodo di diciotto mesi. Superato questo periodo al lavoratore che ne faccia richiesta \u00e8 concesso di assentarsi per un ulteriore periodo di\u00a0diciotto mesi in casi particolarmente gravi, senza diritto ad alcun trattamento retributivo.\n\tIl trattamento economico spettante al dipendente, nel caso di assenza per malattia nel triennio di cui sopra \u00e8 il seguente:\n\ta) intera retribuzione fissa mensile, ivi compresa la retribuzione professionale docenti ed il compenso individuale accessorio, con esclusione di ogni altro compenso accessorio, comunque denominato, per i primi nove mesi di assenza. Nell'ambito di tale periodo per le malattie superiori a 15 gg. lavorativi o in caso di ricovero ospedaliero e per il successivo periodo di convalescenza post-ricovero, al dipendente compete anche ogni trattamento economico accessorio a carattere fisso e continuativo;\n\tb) 90% della retribuzione per i successivi 3 mesi di assenza;\n\tc) 50% della retribuzione per gli ulteriori 6 mesi del periodo di conservazione del posto.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1234, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le gravi patologie e le relative terapie salvavita\u00a0che in caso di assenza non incidono sul periodo di comporto? Quali soggetti possono certificarle?" }, { "from": "gpt", "value": "Come precisato dall'INAIL\u00a0\u00a0le gravi patologie, e le relative terapie invalidanti, per le quali \u00e8 prevista la retribuzione intera e la esclusione dal computo dei limiti massimi di assenza per malattia, non sono espressamente specificate dalla legislazione e dalle norme contrattuali. \n\tInoltre, la gravit\u00e0 della patologia non pu\u00f2 essere rimessa alla valutazione discrezionale del Datore di Lavoro, ma deve essere accertata e certificata da un medico preposto o dalla apposita Commissione medica della competente Azienda ASL. \n\tLe norme che riguardano le malattie croniche o invalidanti e le malattie rare che danno diritto all'esenzione dalla partecipazione per le prestazioni di assistenza sanitaria (ad es. il Decreto Legislativo 29 aprile 1998, n. 124 e\u00a0i D.M. 28 maggio 1999, n. 329 e D.M. 18 maggio 2001, n. 279), non\u00a0sono applicabili alla valutazione delle patologie gravi e delle relative terapie invalidanti per le quali \u00e8 prevista la retribuzione intera e la esclusione dal computo dei limiti massimi di assenza per malattia, pr cui\u00a0devono essere valutate di volta in volta, caso per caso, dal medico della Azienda U.S.L.\n\tPer lo stesso motivo non \u00e8 di per s\u00e9 sufficiente essere in possesso della certificazione di handicap anche grave e di invalidit\u00e0 civile anche al 100% con indennit\u00e0 di accompagno.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1235, "conversations": [ { "from": "human", "value": "La normativa sulle\u00a0nuove fasce orarie di reperibilit\u00e0 per i dipendenti pubblici assenti per malattia \u00e8 applicabile anche al personale delle forze di polizia?" }, { "from": "gpt", "value": "Come precisato nella Circolare DFP n. 10/2011, a partire dall'entrata in vigore del Decreto Legge 6 luglio 2011,\u00a0n. 98, le\u00a0fasce orarie\u00a0 di reperibilit\u00e0 per\u00a0le visite di controllo sulla sussistenza della malattia si applicano a tutti i dipendenti a tempo indeterminato della pubblica amministrazione (compresi, dunque, magistrati, avvocati e procuratori dello Stato, personale militare e delle forze di polizia, vigili del fuoco,\u00a0personale delle carriere prefettizie e diplomatiche, personale della carriera dirigenziale penitenziaria, professori e ricercatori universitari), nonch\u00e9, in quanto compatibile, anche ai dipendenti assunti con forme di impiego flessibile del personale.\n" } ] }, { "id": 1236, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il\u00a0dipendente pubblico affetto da malattia per la quale \u00e8 stata riconosciuta la causa di servizio, \u00e8 esentato dall'obbligo del rispetto delle fasce di reperibilit\u00e0?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto 18 dicembre 2009, n. 206 ha individuato tra le categorie esentate dall'obbligo di rispettare le fasce di reperibilit\u00e0 coloro che siano affetti da malattie per le quali \u00e8 stata riconosciuta la causa di servizio.\nRelativamente all'esenzione dall'obbligo di rispettare le fasce di reperibilit\u00e0 il Dipartimento della Funzione Pubblica, con parere del\u00a015 marzo 2010, ha precisato che \"nel caso in cui il dipendente che rientra nel regime di esenzione non fosse trovato presso il proprio domicilio in occasione di un accesso domiciliare dell'incaricato della Asl, lo stesso non andrebbe incontro a responsabilit\u00e0 per il fatto e all'applicazione delle relative sanzioni\".\n" } ] }, { "id": 1237, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le\u00a0fasce orarie di reperibilit\u00e0 in caso di malattia nel pubblico impiego?" }, { "from": "gpt", "value": "Le fasce orarie di reperibilit\u00e0 per i dipendenti pubblici, ai sensi di quanto disposto dal\u00a0Decreto ministeriale 18 dicembre 2009 n. 206,\u00a0sono dalle 9,00 alle 13,00 e dalle 15,00 alle 18,00 compresi i giorni non lavorativi e festivi.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1238, "conversations": [ { "from": "human", "value": "L'indennit\u00e0 di comparto fa parte del trattamento economico fondamentale o \u00e8 utile ai fini della decurtazione della retribuzione nei primi 10 giorni di malattia?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019indennit\u00e0 di comparto, disciplinata dai contratti collettivi di comparto (ad esempio l'art. 33 del CCNL\u00a0 22.1.2004 Regioni Autonomie Locali), non rientra tra le voci correlate al trattamento economico fondamentale e risulta perci\u00f2 soggetta alla decurtazione prevista nei primi 10 giorni di malattia dal comma 1 dell\u2019art. 71 del Decreto Legge 25 giugno 2008, n. 112. Il Dipartimento della Funzione Pubblica si \u00e8 espresso in tal senso con il parere n. 1 del 30.01.2009.\n" } ] }, { "id": 1239, "conversations": [ { "from": "human", "value": "L'indennit\u00e0 di posizione organizzativa fa parte del trattamento economico fondamentale\u00a0o pu\u00f2 essere decurtata\u00a0nei primi 10 giorni di malattia?" }, { "from": "gpt", "value": "L'indennit\u00e0 di posizione organizzativa per titolari di posizione organizzativa non \u00e8 qualificabile, dalle clausole contrattuali del comparto Regioni ed Autonomie Locali, come voce del trattamento fondamentale, anche se ha \"natura fissa e ricorrente\". Pertanto tale trattamento \u00e8 da considerare utile ai fini della decurtazione prevista dall'articolo 71, comma 1, del Decreto Legge 25 giugno 2008\u00a0n. 112, convertito in legge 6 agosto 2008, n.133.\nIl Dipartimento della Funzione Pubblica si \u00e8 espresso in tal senso con il parere\u00a0n. 2/2009\u00a0\u00a0prot. n.\u00a07229 del 13 febbraio 2009.\n" } ] }, { "id": 1240, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Nel caso in cui\u00a0il dipendente pubblico in malattia non venga trovato dal\u00a0medico\u00a0negli orari di reperibilit\u00e0, quali sanzioni vengono applicate?" }, { "from": "gpt", "value": "Come precisato nella Circolare n. 10/2011 del Dipartimento della Funzione Pubblica, in caso di assenza ingiustificata alla visita fiscale, continua ad applicarsi l'art. 5 del\u00a0Decreto Legge\u00a012 settembre 1983 n. 463, comma 14 (come risultante dalla sentenza di illegittimit\u00e0 della Corte costituzionale n. 78 del 1988), che disciplina la comminazione di una specifica sanzione economica a carico del dipendente, pubblico e privato, ferma restando la possibilit\u00e0 di applicare sanzioni disciplinari in presenza dei presupposti e a seguito del relativo procedimento.\n\tLa norma in questione, in particolare,\u00a0stabilisce\u00a0il decadimento del diritto a qualsiasi\u00a0 trattamento\u00a0 economico\u00a0 per\u00a0 l'intero periodo sino a dieci giorni\u00a0 e\u00a0 nella\u00a0 misura della meta' per l'ulteriore periodo, esclusi quelli\u00a0 di ricovero ospedaliero o gia' accertati da precedente visita di controllo.\n" } ] }, { "id": 1241, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In\u00a0caso di assenza per malattia, quando l'indirizzo che si indica per la disponibilit\u00e0 all'accertamento \u00e8 diverso da quello di residenza o domicilio, bisogna fornire la motivazione del cambiamento?\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "La Circolare n. 1/2010/DFP/DDI delll'11 marzo 2010, indica la necessit\u00e0, per il lavoratore, di fornire al medico l'indirizzo di reperibilita' da inserire nel certificato, se diverso da quello di residenza\u00a0 (o\u00a0 domicilio\u00a0 abituale) in precedenza comunicato all'amministrazione; nella circolare non viene fatto alcun riferimento alla motivazione del cambiamento dell\u2019indirizzo di reperibilit\u00e0.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1242, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono un'insegnante precaria in gravidanza a rischio con riposo obbligatorio. Se ricevo una chiamata per le supplenze, posso accettare l'incarico e in che misura vengo retribuita?" }, { "from": "gpt", "value": "La docente con contratto a tempo determinato supplente annuale (al 31.8 su posto vacante o al 30.6 su posto disponibile) o la supplente temporanea con nomina del dirigente scolastico, che al momento della stipula del contratto gi\u00e0 si trova in astensione obbligatoria, quindi impedita ad assumere servizio, ha diritto alla supplenza non solo ai fini giuridici ma anche ai fini economici.\nIl periodo di astensione \u00e8 da considerarsi servizio effettivamente prestato e il supplente ha diritto, ai sensi dell\u2019art. 12 comma 2 del CCNL 29.11.2007 alla/alle eventuale/i proroga/ghe dell\u2019incarico di supplenza. Per perfezionare il rapporto di lavoro \u00e8 necessaria da parte del docente con contratto a tempo determinato la formalizzazione del contratto, mentre non \u00e8\u00a0richiesta l\u2019effettiva assunzione del servizio.\nAlla supplente lavoratrice madre, che incorra nella risoluzione del contratto a tempo determinato, per scadenza del termine della supplenza, durante il periodo di astensione obbligatoria per gravidanza, spetta l\u2019indennit\u00e0 di maternit\u00e0 pari all\u201980% dello stipendio per tutto il periodo di astensione obbligatoria.\nTale indennit\u00e0 spetta altres\u00ec nel caso non siano trascorsi pi\u00f9 di 60 (sessanta) giorni tra la fine della precedente supplenza e l\u2019inizio dell\u2019astensione obbligatoria, sia nel caso ci sia stata la presa di servizio sia ci sia stata una semplice accettazione della supplenza. L\u2019indennit\u00e0 di maternit\u00e0 all\u201980% spetta anche in caso di interdizione anticipata dal lavoro per gravi complicanze della gestazione, se la supplente, trovandosi momentaneamente disoccupata, presenta entro 60 giorni dalla fine della supplenza la certificazione rilasciata dall\u2019ispettorato del lavoro (CM n. 61 del 4.3.1988).\nSi rimanda per precisione alla nota 1476 del 28/01/2008\u00a0- Oggetto\u00a0A.S. 2007/2008 - Corresponsione delle indennit\u00e0 di\u00a0maternit\u00e0 fuori nomina al personale supplente breve di cui al Decreto Legge 7 settembre 2007, n.147, come modificato dalla Legge 25 ottobre 2007, n.176.\u00a0\u00a0\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1243, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Nei contratti part-time per il personale A.T.A. (Amministrativo Tecnico\u00a0Ausiliario) della scuola esiste un limite minimo di ore cui il\u00a0dipendente deve attenersi?" }, { "from": "gpt", "value": "Secondo l\u2019art. 58 del CCNL 29.11.2007, per il personale A.T.A. con contratto di lavoro part time la durata della prestazione lavorativa non pu\u00f2 essere inferiore al 50% di quella a tempo pieno (che secondo l\u2019art 51 del medesimo CCNL \u00e8 di 36 ore). Pertanto, l\u2019orario di lavoro non pu\u00f2 essere inferiore alle 18 ore settimanali. \n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1244, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono un dipendente pubblico del comparto Ministeri: le mansioni che devo svolgere devono essere indicate nel dettaglio nell'ordine di servizio del\u00a0superiore dirigente?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 23 del CCNL 16/05/1995 del Comparto Ministeri stabilisce che tenuto conto dell'esigenza di garantire la migliore qualit\u00e0 del servizio, il dipendente deve in particolare \"eseguire gli ordini inerenti all'espletamento delle proprie funzioni o mansioni che gli siano impartiti dai superiori\". Se ritiene che l'ordine sia palesemente illegittimo, il dipendente deve farne rimostranza a chi l'ha impartito, dichiarandone le ragioni; se l'ordine \u00e8 rinnovato per iscritto ha il dovere di darvi esecuzione. Il dipendente non deve, comunque, eseguire l'ordine quando l'atto sia vietato dalla legge penale o costituisca illecito amministrativo. All'art. 14 dello stesso CCNL si stabilisce che nel contratto di lavoro individuale, per il quale \u00e8 richiesta la forma scritta, sono comunque indicati, tra le altre, le mansioni corrispondenti alla qualifica di assunzione.\u00a0\n" } ] }, { "id": 1245, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In caso di personale \"comandato\" presso altre amministrazioni a chi spetta gestire le richieste di usufruire delle 150 ore?" }, { "from": "gpt", "value": "Secondo il Dipartimento della Funzione Pubblica, che per il personale c.d. \"di prestito\" si \u00e8 pronunciato con la circolare n. 12/2011, considerato che il limite percentuale relativo al contingente \u00e8 individuato in base al personale in servizio a tempo indeterminato presso ciascun ente all'inizio di ciascun anno, e che la fruizione del permesso e l'esercizio dei diritti connessi produce effetti sull'organizzazione dell'attivit\u00e0 di ufficio, la gestione dell'istituto spetta all'amministrazione presso cui il personale \u00e8 in comando.\n" } ] }, { "id": 1246, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Possono fruire dei permessi relativi alle 150 ore anche gli iscritti alle universit\u00e0 telematiche?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Dipartimento della Funzione Pubblica nella circolare n. 12/2011, anche alla luce di quanto precisato dall'ARAN in pi\u00f9 di un'occasione, sottolinea che le clausole nel disciplinare le agevolazioni non contengono specifiche previsioni sui corsi tenuti dalle universit\u00e0 telematiche e, pertanto, la relativa disciplina deve intendersi di carattere generale, non rinvenendosi in astratto preclusioni alla fruizione del permesso da parte dei dipendenti iscritti alle universit\u00e0 telematiche. Tuttavia, secondo il DFP, \u00e8 chiaro che tale fruizione deve avvenire nel rispetto delle condizioni fissate dalle clausole medesime, per cui essa risulta subordinata alla presentazione della documentazione relativa all'iscrizione e agli esami sostenuti, nonch\u00e9 all'attestazione della partecipazione personale del dipendente alle lezioni. In quest'ultimo caso i dipendenti iscritti alle universit\u00e0 telematiche dovranno certificare l'avvenuto collegamento all'universit\u00e0 telematica durante l'orario di lavoro.\n" } ] }, { "id": 1247, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il dipendente di un ministero pu\u00f2 usufruire dei\u00a0permessi per le 150 ore per seguire le lezioni a distanza di un'universit\u00e0 telematica al di fuori dell'orario di lavoro?" }, { "from": "gpt", "value": "A questo proposito l'ARAN - Agenzia per la rappresentanza negoziale delle Pubbliche Amministrazioni -\u00a0nei suoi orientamenti applicativi (M166 del 25/09/2011) per il comparto Ministeri, conferma le disposizioni contenute nella circolare del Dipartimento della funzione pubblica n. 12/2011. Secondo l'ARAN, i permessi per motivi di studio possono, infatti, essere fruiti solo per lezioni e corsi di studio, espressamente indicati, il cui svolgimento sia previsto in concomitanza con l\u2019orario di lavoro e con l\u2019attestato di partecipazione o di frequenza il lavoratore certifica sia la circostanza dell\u2019effettiva presenza alle lezioni sia quella che le medesime lezioni si svolgono all\u2019interno dell\u2019orario di lavoro (la reale giustificazione della fruizione dei permessi). Per quanto riguarda la partecipazione ai corsi delle Universit\u00e0 telematiche, il lavoratore, non essendo tenuto a rispettare un orario di frequenza del corso in orari prestabiliti, pu\u00f2 ragionevolmente seguire le lezioni anche al di fuori dell\u2019orario di lavoro. Viene cos\u00ec conseguentemente meno la necessit\u00e0 di fruizione dei permessi di cui si tratta. Infatti, non essendo obbligato a partecipare necessariamente alle lezioni in orari rigidi, come avviene nella Universit\u00e0 ordinaria, il lavoratore potrebbe sempre scegliere orari di collegamento compatibili con l\u2019orario di lavoro nell\u2019Amministrazione di appartenenza. Potrebbe verificarsi una situazione differente e quindi il lavoratore potrebbe avere diritto ai permessi solo se fosse in grado di presentare tutta la prescritta documentazione, in particolar modo un certificato dell\u2019Universit\u00e0 che, con conseguente assunzione di responsabilit\u00e0 da parte della stessa, attesti che quel determinato dipendente ha seguito personalmente, effettivamente e direttamente le lezioni trasmesse in via telematica. E i permessi, anche in questo caso, potranno essere concessi solo ed esclusivamente se le giornate e gli orari dei corsi siano coincidenti con le ordinarie prestazioni lavorative, e presentando una certificazione che attesti che il dipendente pu\u00f2 seguire le lezioni solo in quel determinato orario.\u00a0\n" } ] }, { "id": 1248, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il docente della scuola pu\u00f2 usufruire di permessi o di un periodo di aspettativa per lo svolgimento di un\u00a0mandato amministrativo?" }, { "from": "gpt", "value": "Per assolvere il mandato di consigliere provinciale, comunale o di quartiere: per i giorni di convocazione dei consigli e con intero trattamento economico (art. 4 Legge 27.12.1985 n. 816, art. 79\u00a0Decreto Legislativo 18 agosto 2000 n. 267, art. 68 Decreto Legislativo 30.3.2001 e art. 35 del CCNL del 24.7.2003), il docente \u00e8 tenuto a presentare, ogni trimestre, a partire dall'inizio dell'anno scolastico, alla scuola in cui presta servizio, apposita dichiarazione circa gli impegni connessi alla carica ricoperta, da assolvere nel trimestre successivo, nonch\u00e9 a comunicare mensilmente alla stessa scuola la conferma o le eventuali variazioni degli impegni gi\u00e0 dichiarati. Nel caso il docente presti servizio in pi\u00f9 scuole la dichiarazione va presentata a tutte le scuole interessate.Aspettativa per mandato parlamentare nazionale, europeo, regionale: per tutto il periodo del mandato, senza assegni, possono fruire dell'indennit\u00e0 parlamentare o regionale ovvero optare per il trattamento economico in godimento presso l'amministrazione di appartenenza (art. 68 Decreto\u00a0Legislativo 30 marzo 2001, n. 165).\n" } ] }, { "id": 1249, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Esiste un limite temporale entro cui fruire dei permessi retribuiti per lutto?" }, { "from": "gpt", "value": "Secondo l'art. 4 della Legge 8 marzo 2000 n. 53 \u00a0la\u00a0 lavoratrice\u00a0 e\u00a0 il\u00a0 lavoratore hanno diritto ad un permesso retribuito\u00a0 di tre giorni lavorativi all'anno in caso di decesso o di documentata\u00a0 grave\u00a0 infermita'\u00a0 del\u00a0 coniuge o di un parente entro il secondo\u00a0 grado o del convivente, purche' la stabile convivenza con il lavoratore\u00a0 o la lavoratrice risulti da certificazione anagrafica.\nIl Decreto interministeriale 21 luglio 2000\u00a0n. 278 all'articolo 1, nel ribadire il diritto dei lavoratori, pubblici e privati, ad usufruire del permesso di tre giorni per lutto, specifica al comma 2 che \u201cI giorni di permesso devono essere utilizzati entro sette giorni dal decesso o dall'accertamento dell'insorgenza della grave infermit\u00e0 o della necessit\u00e0 di provvedere a conseguenti specifici interventi terapeutici\u201d. Specifiche disposizioni possono anche essere contenute nei contratti collettivi nazionali di riferimento.\n" } ] }, { "id": 1250, "conversations": [ { "from": "human", "value": "I permessi per lutto decorrono obbligatoriamente dall\u2019evento luttuoso?" }, { "from": "gpt", "value": "Oltre alla previsione contenuta all'art. 1 del\u00a0Decreto interministeriale 21 luglio 2000\u00a0n. 278 secondo la quale\u00a0\u201cI giorni di permesso devono essere utilizzati entro sette giorni dal decesso o dall'accertamento dell'insorgenza della grave infermit\u00e0 o della necessit\u00e0 di provvedere a conseguenti specifici interventi terapeutici\u201d, anche l'ARAN nei suoi orientamenti applicativi fornisce dei chiarimenti sulla decorrenza del permesso relativi al comparto Scuola.\n\tSecondo l'ARAN, l'art. 15, comma 1 del CCNL 29/11/2007 del comparto Scuola che disciplina i permessi retribuiti per lutto (3 giorni anche non continuativi), seppure non disponga il limite temporale entro cui utilizzare i 3 giorni concessi al dipendente, autorizza, comunque, l'utilizzo non oltre un ragionevole lasso di tempo dall'evento stesso in considerazione della natura specifica che origina tali permessi.\n" } ] }, { "id": 1251, "conversations": [ { "from": "human", "value": "I giorni di permesso per lutto sono frazionabili?" }, { "from": "gpt", "value": "Il fondamento normativo dei permessi per lutto \u00e8 costituito dall'art. 4 della Legge 8 marzo 2000\u00a0n. 53 che, tuttavia, nulla dispone quanto all'eventuale frazionabilit\u00e0 dei tre giorni previsti. Occorre dunque fare riferimento ai singoli CCNL di comparto che contengono al riguardo disposizioni differenti. Ad esempio, l'art. 19 comma 1 del CCNL comparto Regioni autonomie locali del 6 luglio 1995 prevede che i giorni di permesso per lutto debbano essere consecutivi: i periodi di permesso devono,\u00a0quindi,\u00a0considerarsi infrazionabili e necessariamente continuativi, comprendendo pertanto anche i giorni festivi e non lavorativi ricadenti all'interno degli stessi.\n\t\tAl contrario l'art. 15 del CCNL del Comparto Scuola 29.11.2007 dispone che i\u00a03 giorni per evento possano essere\u00a0anche non continuativi.\n" } ] }, { "id": 1252, "conversations": [ { "from": "human", "value": "I permessi di 150 ore possono essere richiesti per le attivit\u00e0 di studio?" }, { "from": "gpt", "value": "Come precisato dal Dipartimento della Funzione Pubblica nella circolare n. 12/2011,\u00a0in base alle clausole negoziali, le ore di permesso possono essere utilizzate per la partecipazione alle attivit\u00e0 didattiche o per sostenere gli esami che si svolgano durante l'orario di lavoro, mentre non spettano per l'attivit\u00e0 di studio. Questo orientamento applicativo, oltre che dal tenore delle clausole, \u00e8 confermato dall'orientamento della giurisprudenza di legittimit\u00e0 (Cass., Sez. lav. n. 10344/2008) e dell'ARAN.\n" } ] }, { "id": 1253, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali norme disciplinano i permessi retribuiti di 150 ore per la formazione dei lavoratori?" }, { "from": "gpt", "value": "Come precisato dal Dipartimento della Funzione Pubblica nella circolare n. 12/2011\u00a0per quanto\u00a0riguarda la disciplina dei permessi retribuiti di 150 ore, il relativo regime \u00e8 contenuto nei CCNL e negli accordi collettivi\u00a0di comparto\u00a0che in genere stabiliscono:\n-\u00a0la tipologia di corsi per i quali i permessi possono essere fruiti,\n\t- le condizioni per la concessione e il contingente massimo di personale che pu\u00f2 fruirne,\n\t-\u00a0l'individuazione dei criteri di priorit\u00e0 in caso di domande eccedenti rispetto alla disponibilit\u00e0 del contingente.\nAlcuni esempi:\n\t-\u00a0art. 13 CCNL 16 maggio 2001 comparto ministeri;\n\t- art. 9 CCNL 14 febbraio 2001 comparto enti pubblici non economici;\n\t-\u00a0art. 15 CCNL 14 settembre 2000 comparto regioni ed autonomie locali;\n\t- art. 78 D.P.R. n. 782 del 1985 per il personale delle Forze di polizia ad ordinamento civile e ad ordinamento militare.\n" } ] }, { "id": 1254, "conversations": [ { "from": "human", "value": "\u00c9 possibile per un infermiere che usufruisce dei permessi per il diritto allo studio ottenere anche\u00a0un\u00a0permesso retribuito per il solo giorno dell\u2019esame?\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 22 del CCNL integrativo del 2001 del comparto Sanit\u00e0 esplicita che \"Per sostenere gli esami relativi ai corsi indicati nel comma 2 il dipendente, in alternativa ai permessi previsti nel presente articolo pu\u00f2 utilizzare, per il solo giorno della prova, anche i permessi per esami previsti dall\u2019art. 21, comma 1, primo alinea del CCNL del 1 settembre 1995\".\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1255, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile per un docente ottenere la proroga del congedo straordinario per dottorato di ricerca per il completamento della tesi oltre i termini previsti dalla legge?" }, { "from": "gpt", "value": "Secondo il Ministero dell'Istruzione che nella Circolare n. 15 del 22 febbraio 2011 ha fornito chiarimenti sulle problematiche connesse al Dottorato di ricerca per il personale docente, l\u2019art. 2 della Legge 13 agosto 1984, n. 476 prevede la concessione del congedo straordinario per il periodo di durata del corso, nel cui ambito non pu\u00f2, pertanto, prefigurarsi la preparazione e la discussione della tesi.\n\tSecondo il Ministero non \u00e8\u00a0ammissibile\u00a0la concessione di una proroga del congedo straordinario oltre tale limite, anche in considerazione dell\u2019aggravio di spesa che ne deriverebbe, che, peraltro, non troverebbe giustificazione in alcuna disposizione normativa. Tuttavia\u00a0ritiene\u00a0possibile che il personale interessato possa richiedere, per il tempo necessario alla preparazione della relazione finale, l\u2019aspettativa per motivi di studio di cui al comma 2 dell\u2019art. 18 del CCNL 29/11/2007 del Comparto scuola.\n" } ] }, { "id": 1256, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove \u00e8 possibile trovare le disposizioni contrattuali del settore pubblico attualmente in vigore?" }, { "from": "gpt", "value": "Con la comunicazione n. 4972 l\u2019Aran - Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni, rende disponibile, nella sezione \"Contrattazione\", la Raccolta sistematica delle norme contrattuali per alcuni comparti e aree dirigenziali.\n" } ] }, { "id": 1257, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come avviene il reclutamento del personale nella pubblica amministrazione?" }, { "from": "gpt", "value": "Lo strumento principale di reclutamento del personale presso le pubbliche amministrazioni \u00e8 quello del concorso pubblico, nel rispetto del principio costituzionale della obbligatoriet\u00e0 del concorso pubblico per l'accesso all'impiego presso le pubbliche amministrazioni (art. 97 della Costituzione) e dell'art. 35 del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165.\nIn particolare il reclutamento pu\u00f2 avvenire:\na) tramite procedure selettive, volte all'accertamento della professionalit\u00e0 richiesta, che garantiscano in misura adeguata l'accesso dall'esterno;\n\tb) mediante avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento ai sensi della legislazione vigente per le qualifiche e profili per i quali \u00e9 richiesto il solo requisito della scuola dell'obbligo, facendo salvi gli eventuali ulteriori requisiti per specifiche professionalit\u00e0.\nLe procedure di reclutamento nelle pubbliche amministrazioni si conformano ai seguenti principi:\na) adeguata pubblicit\u00e0 della selezione e modalit\u00e0 di svolgimento che garantiscano l'imparzialit\u00e0 e assicurino economicit\u00e0 e celerit\u00e0 di espletamento;\n\tb) adozione di meccanismi oggettivi e trasparenti, idonei a verificare il possesso dei requisiti attitudinali e professionali richiesti in relazione alla posizione da ricoprire;\n\tc) rispetto delle pari\u00a0 opportunit\u00e0;\n\td) decentramento delle procedure di reclutamento;\n\te) composizione delle commissioni con esperti di provata competenza nelle materie di concorso.\nNella circolare n. 3 del 2006 del Dipartimento della Funzione Pubblica appare evidente come negli ultimi anni, le politiche di riduzione del costo del lavoro pubblico perseguite dalle diverse leggi finanziarie attraverso la riduzione del personale in servizio e delle dotazioni organiche, nonch\u00e8 il blocco delle procedure di reclutamento, pur con limitate deroghe, hanno imposto l'utilizzo di diverse tipologie contrattuali.\n\tCon la circolare si sono dunque fornite puntuali indicazioni sul corretto utilizzo di tutti gli strumenti gestionali che l'ordinamento ha individuato e sulla responsabilit\u00e0 che grava sul personale dirigenziale.\nIn particolare la Costituzione e la Legge hanno stabilito che l'organizzazione ed i rapporti di lavoro e di impiego alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche devono essere finalizzati ad accrescere l'efficienza delle amministrazioni, razionalizzare il costo del lavoro pubblico, realizzare la migliore utilizzazione delle risorse umane, in particolare curando la formazione e lo sviluppo professionale dei dipendenti.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1258, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i requisiti che deve possedere il Responsabile del procedimento nell'ambito dei lavori pubblici?" }, { "from": "gpt", "value": "Secondo l\u2019art. 9\u00a0del Decreto del Presidente della Repubblica\u00a05 ottobre 2010, n. 207, Regolamento di esecuzione ed attuazione del Decreto Legislativo 12 aprile 2006, n. 163\u00a0(Codice dei contratti pubblici) le fasi di progettazione, affidamento ed\u00a0 esecuzione\u00a0 di\u00a0 ogni singolo intervento di realizzazione di lavori pubblici sono eseguite sotto la diretta\u00a0responsabilit\u00e0\u00a0e vigilanza\u00a0di\u00a0un\u00a0responsabile\u00a0del\u00a0procedimento,\u00a0 nominato\u00a0dalle amministrazioni aggiudicatrici nell'ambito dei propri\u00a0 dipendenti\u00a0di ruolo o, in mancanza di dipendenti di ruolo in possesso di professionalit\u00e0 adeguate, individuato tra i dipendenti in servizio.\u00a0\n\tInoltre, secondo quanto precisato al comma\u00a0 4 dell\u2019articolo 9,\u00a0il responsabile del procedimento deve essere\u00a0 un\u00a0tecnico,\u00a0 abilitato all'esercizio della professione\u00a0 o,\u00a0 quando\u00a0 l'abilitazione\u00a0 non\u00a0 sia prevista dalle norme vigenti,\u00a0un\u00a0 funzionario\u00a0 tecnico,\u00a0 anche\u00a0 di qualifica non dirigenziale, con anzianit\u00e0 di servizio non\u00a0 inferiore a cinque anni.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1259, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come posso fare per revocare la delega al sindacato?" }, { "from": "gpt", "value": "La revoca della delega avviene tramite la\u00a0predisposizione di\u00a0una comunicazione\u00a0che deve pervenire, per raccomandata o a mano alla Ragioneria Territoriale dello Stato\u00a0competente. La comunicazione, inviata per conoscenza anche al Sindacato a cui era stata data inizialmente la delega, deve contenere i dati anagrafici del soggetto interessato, i dati della scuola di appartenza e la clausola di revoca nell'immediato, ad ogni effetto di legge, della delega per il versamento dei contributi sindacali in favore dell'Organizzazione Sindacale cui si aderiva.\u00a0\n" } ] }, { "id": 1260, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In caso di dimissioni\u00a0\u00e8 ammissibile il successivo rientro nella Pubblica Amministrazione?" }, { "from": "gpt", "value": "Secondo\u00a0l'art. 132 del Decreto del Presidente della Repubblica\u00a010 gennaio 1957, n. 3,\u00a0l'impiegato\u00a0cessato dal\u00a0 servizio\u00a0 per\u00a0 dimissioni\u00a0 o\u00a0 per\u00a0 collocamento\u00a0 a\u00a0 riposo o per decadenza\u00a0 dall'impiego\u00a0 nei\u00a0 casi\u00a0 previsti\u00a0 dalle\u00a0 lettere\u00a0 b) e c) dell'art.\u00a0 127,\u00a0 puo' essere riammesso in servizio, sentito il parere del Consiglio di amministrazione. L'impiegato\u00a0 riammesso\u00a0\u00e8 collocato nel ruolo e nella qualifica cui apparteneva\u00a0 al momento della cessazione dal servizio, con decorrenza di\u00a0 anzianit\u00e0 nella qualifica stessa dalla data del provvedimento di riammissione.\u00a0La riammissione in servizio\u00a0\u00e8 subordinata alla vacanza del posto.\n" } ] }, { "id": 1261, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i tempi per la risposta dell'amministrazione\u00a0alla\u00a0domanda\u00a0del dipendente di autorizzazione all'esercizio di attivit\u00e0 esterne? La mancata risposta equivale a silenzio assenso?" }, { "from": "gpt", "value": "La norma di riferimento \u00e8 l\u2019art. 53 del\u00a0 Decreto Legislativo 30 marzo 2001,\u00a0n.165,\u00a0 \"Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche. In particolare il comma 10 dell\u2019art. 53\u00a0stabilisce che\u00a0l'autorizzazione deve essere richiesta all'amministrazione di appartenenza dai soggetti pubblici o privati che intendono conferire l'incarico, o dal dipendente interessato. L'amministrazione di appartenenza deve pronunciarsi sulla richiesta di autorizzazione entro trenta giorni dalla ricezione della richiesta stessa.\n\tPer il personale che presta comunque servizio presso amministrazioni pubbliche diverse da quelle di appartenenza, l'autorizzazione \u00e8 subordinata all'intesa tra le due amministrazioni. In tal caso il termine per provvedere \u00e8 per l'amministrazione di appartenenza di 45 giorni e si prescinde dall'intesa se l'amministrazione presso la quale il dipendente presta servizio non si pronuncia entro 10 giorni dalla ricezione della richiesta di intesa da parte dell'amministrazione di appartenenza.Decorso il termine per provvedere, l'autorizzazione, se richiesta per incarichi da conferirsi da amministrazioni pubbliche, si intende accordata; in ogni altro caso, si intende definitivamente negata. Nel caso in questione, pertanto, non si applica il principio del silenzio assenso.\n" } ] }, { "id": 1262, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il titolare di posizione organizzativa\u00a0in un Comune\u00a0ha diritto al riposo compensativo nel caso abbia lavorato nel giorno di riposo settimanale?" }, { "from": "gpt", "value": "L'istituto del riposo compensativo nel comparto Regioni e Autonomie Locali ha una sua specifica\u00a0disciplina quando applicato alla particolare fattispecie del personale titolare di posizione organizzativa.\n\tPer questa tipologia di personale, il\u00a0riposo compensativo spetta,\u00a0sulla base della prioritaria tutela costituzionale e contrattuale del lavoratore, esclusivamente in caso di prestazione lavorativa resa nel giorno di riposo settimanale. Sono esclusi\u00a0gli altri casi, anche quelli inerenti il lavoro eccedente l'orario ordinario (36 ore), essendo tali ulteriori prestazioni gi\u00e0 compensate con il trattamento economico di posizione e di risultato (orientamento applicativo ARAN 247 del dicembre 2011).\n\tLa giornata di riposo settimanale\u00a0potr\u00e0, dunque, essere recuperata secondo modalit\u00e0 da concordare con il dirigente, in modo proporzionato alla durata delle prestazioni rese.\n" } ] }, { "id": 1263, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' previsto il comando presso altre amministrazioni per il personale docente?" }, { "from": "gpt", "value": "Si. Lo stabilisce la Legge 23 dicembre 1998, n.448 (articolo 26 commi 8, 9 e 10), mentre la Legge 24 dicembre 2012, n.228 (articolo 59 commi 57 e 58) \u00e8 intervenuta ridimensionando i contingenti di personale docente e dirigente che pu\u00f2 essere comandato o collocato fuori ruolo.\n\tCon le circolari n. 14 del 14 maggio 2013 e n.15 del 14 maggio 2013 il MIUR ha dettato le annuali istruzioni e disposizioni circa i collocamenti fuori ruolo e i comandi di tale personale.\n\tNello specifico la circolare n. 14 riguarda l\u2019assegnazione di dirigenti scolastici e di docenti per lo svolgimento di compiti connessi con l\u2019attuazione dell\u2019autonomia scolastica, mentre la circolare n. 15 riguarda i collocamenti presso enti e associazioni che svolgono attivit\u00e0 di prevenzione del disagio psico-sociale, assistenza, cura, riabilitazione e reinserimento di tossicodipendenti; associazioni professionali ed enti cooperativi da esse promossi, nonch\u00e9 presso universit\u00e0 e altri istituti di istruzione superiore. \u00a0 \n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1264, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Esiste un limite massimo relativo agli stipendi dei dipendenti pubblici?" }, { "from": "gpt", "value": "Con la Circolare n. 8 del 3 agosto 2012, il Dipartimento della Funzione Pubblica, in accordo con il Ministero dell\u2019Economia e delle Finanze, ha chiarito le modalit\u00e0 applicative dell'art. 23 ter del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito in Legge 22 dicembre 2011, n. 214, in materia\u00a0di stipendi\u00a0dei\u00a0dipendenti pubblici (sul quale la Camera ha approvato un O.d.G. per estenderlo a chiunque riceva \u201cemolumenti a carico della finanza pubblica\u201d).\nIn particolare, il decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 23 marzo 2012, recante \"Limite massimo retributivo per emolumenti o retribuzioni nell'ambito di rapporti di lavoro dipendente o autonomo con le pubbliche amministrazioni statali\", afferma che tutti i titolari di rapporti di lavoro, subordinato o autonomo, con le pubbliche amministrazioni statali non possano percepire retribuzione superiore al trattamento annuale complessivo del primo Presidente della Corte di cassazione (che per l'anno 2011 \u00e8 pari a \u20ac 293.658,95).\n\t\u00a0\nDESTINATARI\nIl limite si applica ai i titolari di rapporti di lavoro intercorrenti con amministrazioni la cui disciplina organizzativa \u00e8 attratta all'ambito statale, tra i quali la Presidenza del Consiglio dei ministri, il Consiglio di Stato, la Corte dei conti, l'Avvocatura dello Stato, il CNEL, i Ministeri, l'Amministrazione autonoma dei monopoli, le Agenzie ex d.lgs. n. 300 del 1999, gli enti pubblici non economici nazionali, gli enti parco nazionali, gli enti di ricerca nazionali, le scuole.\nNon si applica ai titolari di rapporti di lavoro intercorrenti con amministrazioni regionali e locali, tranne nel caso in cui siano titolari anche di rapporti di lavoro con le amministrazioni che invece rientrano a pieno titolo nell'ambito del regolamento\nLe misure di contenimento retributivo riguardano anche i trattamenti dei componenti e dei presidenti delle Autorit\u00e0 amministrative indipendenti. I primi hanno diritto ad una retribuzione non inferiore al 10% del trattamento economico annuale complessivo dei rispettivi Presidenti, mentre questi ultimi avranno un trattamento annule pari a quello complessivo del primo Presidente della Corte di cassazione. Si intendono per Autorit\u00e0 amministrative indipendenti i seguenti organii:\n- Autorit\u00e0 Garante della concorrenza e del mercato,\n\t- Commissione nazionale per le societ\u00e0 e la borsa,\n\t- Autorit\u00e0 per l'energia elettrica e il gas,\n\t- Autorit\u00e0 per le garanzie nelle comunicazioni.\n" } ] }, { "id": 1265, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono un'insegnante e sono coniugata con un militare, ho diritto ad essere impiegata presso una scuola sita nella sede di servizio di mio marito?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 17 della Legge 28 luglio 1999, n. 266 stabilisce che:Il coniuge convivente del personale in servizio permanente delle Forze armate, compresa l'Arma dei carabinieri, del Corpo della Guardia di finanza e delle Forze di polizia ad ordinamento civile e degli ufficiali e sottufficiali piloti di complemento in ferma dodecennale ((...)) nonch\u00e8 del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, trasferiti d'autorit\u00e0 da una ad altra sede di servizio, che sia impiegato in una delle amministrazioni di cui all'articolo 1, comma 2 del decreto legislativo 3 febbraio 1993, n. 29, ha diritto, all'atto del trasferimento o dell'elezione di domicilio nel territorio nazionale, ad essere impiegato presso l'amministrazione di appartenenza o, per comando o distacco, presso altre amministrazioni nella sede di servizio del coniuge o, in mancanza, nella sede pi\u00f9 vicina.\nLa Legge 28 luglio 1999, n. 266 viene recepita dai contratti collettivi e, nel caso del Comparto Scuola, trova modalit\u00e0 di applicazione all'art. 7 punto VI del Contratto Collettivo Nazionale Integrativo concernente la mobilit\u00e0 del personale docente, educativo ed A.T.A. per l\u2019a.s. 2006/2007\n" } ] }, { "id": 1266, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il personale a tempo determinato del comparto Enti Locali ha il diritto di\u00a0fruire dei permessi retribuiti previsti dal contratto collettivo?\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019art.\u00a07 del CCNL 14/09/2000\u00a0del comparto Regioni Autonomie Locali dispone che al personale assunto a tempo determinato si applichi il trattamento economico e normativo previsto dal contratto per il personale assunto a tempo indeterminato, compatibilmente con la natura del contratto a termine, e con alcuni vincoli che riguardano: le ferie (proporzionali al servizio prestato); la malattia\u00a0 (il periodo di conservazione del posto \u00e8 pari alla durata del contratto e non pu\u00f2 in ogni caso superare il termine massimo fissato dall' art. 21 del CCNL 06/07/1995) e i permessi. Secondo quanto\u00a0 stabilito dalla norma contrattuale in questione, infatti, possono essere concessi al lavoratore a tempo determinato permessi\u00a0non retribuiti fino a un massimo di 15 giorni, salvo il caso di matrimonio in cui ha comunque\u00a0diritto a 15 giorni consecutivi retribuiti.\n" } ] }, { "id": 1267, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' ancora possibile fare richiesta per il riconoscimento della causa di servizio in presenza di patologie riconducibili all'attivit\u00e0 lavorativa?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 6 del Decreto Legge\u00a06 dicembre\u00a02011, n. 201 ha\u00a0abrogato\u00a0gli istituti dell'accertamento\u00a0 della\u00a0 dipendenza\u00a0 dell'infermit\u00e0 da\u00a0 causa\u00a0di servizio, del rimborso delle spese di degenza per causa di\u00a0 servizio, dell'equo indennizzo e della pensione privilegiata.\u00a0Deroghe sono previste\u00a0nei confronti del personale appartenente al\u00a0 comparto\u00a0 sicurezza,\u00a0 difesa,\u00a0vigili del fuoco e soccorso pubblico.\n\tRestano invariate le forme di tutela\u00a0derivante dall'assicurazione obbligatoria\u00a0contro gli infortuni e le malattie professionali.\n" } ] }, { "id": 1268, "conversations": [ { "from": "human", "value": "L'amministrazione di appartenenza pu\u00f2 sottoporre il dipendente, che lamenta di essere affetto da particolari patologie ma non presenta alcuna certificazione specialistica, ad opportuni accertamenti?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 2104 del codice civile fa rientrare, tra i doveri del lavoratore subordinato, anche quello nei confronti del datore di lavoro di sottoporsi ai controlli legittimamente richiesti.Sebbene l'accertamento delle condizioni di idoneit\u00e0 al servizio del pubblico dipendente sia espressamente previsto dal Decreto del Presidente della Repubblica 29 ottobre 2001 n. 461, prima ancora il datore di lavoro ha facolt\u00e0 di far sottoporre il dipendente, nelle forme previste, alla visita per l'idoneit\u00e0 al servizio ai sensi dell'art. 5 della\u00a0Legge 20 maggio 1970 n. 300\u00a0(Statuto dei\u00a0Lavoratori).\u00a0Tale norma \u00e8 applicabile alle PP.AA., anche per quanto previsto dall'art. 2, comma 2 del Decreto Legislativo 30 marzo 2001 n. 165 in materia di \"efficacia delle leggi sui rapporti di lavoro subordinato ai dipendenti pubblici\u201d.Pertanto le amministrazioni hanno senza dubbio la facolt\u00e0, ove adeguatamente motivata, di far sottoporre il dipendente alla visita per l'accertamento dell'idoneit\u00e0 al servizio anche se lo stesso non ha usufruito del periodo massimo di assenza per malattia (il cosiddetto periodo di comporto). Se il dipendente poi si rifiuta, senza giustificazione, di sottoporsi alla visita medico collegiale dell'Asl per l'accertamento dell'idoneit\u00e0 lavorativa, si \u00e8 davanti ad un'intenzionale violazione dei doveri da parte del lavoratore di gravit\u00e0 tale da giustificare il licenziamento senza preavviso (CdS sez. IV sentenza n. 1160 del 2 marzo 2001).\n" } ] }, { "id": 1269, "conversations": [ { "from": "human", "value": "L'insegnante, che per motivi di salute sia dichiarato inidoneo allo svolgimento delle sue funzioni, pu\u00f2 essere utilizzato per altri compiti?" }, { "from": "gpt", "value": "Si,\u00a0il Contratto collettivo nazionale Integrativo (CCNI) Scuola sottoscritto il 25.06.2008 prevede che la competenza ad esprimere i giudizi medico-legali sull'idoneit\u00e0 o meno alle funzioni di istituto del personale del comparto Scuola spetta, direttamente, alle Commissioni mediche di verifica.\n\tGli accertamenti dell'inidoneit\u00e0 alla funzione di istituto e di eventuale idoneit\u00e0 per lo svolgimento di altre funzioni del personale del comparto Scuola (docente, educativo ed ATA) dovranno essere richiesti dalle competenti Autorit\u00e0 scolastiche direttamente alle Commissioni mediche di verifica, le quali provvederanno ad effettuarli secondo la generale disciplina procedurale di cui al Decreto del Presidente della Repubblica 29 ottobre 2001\u00a0n. 461 ed il Decreto del Ministero dell'Economia e delle Finanze 12 febbraio 2004.\nPer ulteriori informazioni consultare la circolare n. 868 del 20/01/2009 del Ministero dell'Economia e delle Finanze disponibile alla seguente\u00a0pagina\u00a0dell'Ufficio Scolastico Provinciale di Lecce.\u00a0\u00a0\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1270, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per l'accesso alla categoria D1 e D3 negli enti locali quale titolo di studio \u00e8 richiesto?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019allegato A\u00a0di cui al\u00a0CCNL 31/3/1999 Comparto Regioni ed autonomie locali per il personale non dirigente,\u00a0nell'operare una revisione del sistema di classificazione del personale, prevede l'appartenenza alla categoria D dei lavoratori che svolgono attivit\u00e0 caratterizzate da: elevate conoscenze pluri-specialistiche (la base teorica di conoscenze \u00e8 acquisibile con la laurea breve o il diploma di laurea) ed un grado di esperienza pluriennale, con frequente necessit\u00e0 di aggiornamento; contenuto di tipo tecnico, gestionale o direttivo con responsabilit\u00e0 di risultati relativi ad importanti e diversi processi produttivi/amministrativi; elevata complessit\u00e0 dei problemi da affrontare basata su modelli teorici non immediatamente utilizzabili ed elevata ampiezza delle soluzioni possibili; relazioni organizzative interne di natura negoziale e complessa, gestite anche tra unit\u00e0 organizzative diverse da quella di appartenenza, relazioni esterne (con altre istituzioni) di tipo diretto anche con rappresentanza istituzionale. Relazioni con gli utenti di natura diretta, anche complesse, e negoziale.\nEsemplificazione dei profili: lavoratore che espleta attivit\u00e0 di ricerca, studio ed elaborazione di dati in funzione della programmazione economico finanziaria e della predisposizione degli atti per l\u2019elaborazione dei diversi documenti contabili e finanziari - lavoratore che espleta compiti di alto contenuto specialistico professionale in attivit\u00e0 di ricerca, acquisizione, elaborazione e illustrazione di dati e norme tecniche al fine della predisposizione di progetti inerenti la realizzazione e/o manutenzione di edifici, impianti, sistemi di prevenzione, ecc. - lavoratore che espleta attivit\u00e0 progettazione e gestione del sistema informativo, delle reti informatiche e delle banche dati dell\u2019ente, di assistenza e consulenza specialistica agli utenti di applicazioni informatiche - lavoratore che espleta attivit\u00e0 di istruzione, predisposizione e redazione di atti e documenti riferiti all\u2019attivit\u00e0 amministrativa dell\u2019ente, comportanti un significativo grado di complessit\u00e0, nonch\u00e9 attivit\u00e0 di analisi, studio e ricerca con riferimento al settore di competenza.\nFanno parte di questa categoria, ad esempio, i profili identificabili nelle figure professionali di\u00a0: farmacista, psicologo, ingegnere, architetto, geologo, avvocato, specialista di servizi scolastici, specialista in attivit\u00e0 socio assistenziali, culturali e dell\u2019area della vigilanza, giornalista pubblicista, specialista in attivit\u00e0 amministrative e contabili, specialista in attivit\u00e0 di arbitrato e conciliazione, ispettore metrico, assistente sociale, segretario economo delle istituzioni scolastiche delle Province.\n\tAi sensi dell\u2019art. 3, comma 7, per i profili professionali che, secondo la disciplina del DPR 347/83 come integrato dal DPR 333/90, potevano essere ascritti alla VIII qualifica funzionale, il trattamento tabellare iniziale \u00e8 fissato nella posizione economica D3.\n" } ] }, { "id": 1271, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali\u00a0agevolazioni sono previste per i pubblici dipendenti in relazione al diritto allo studio?" }, { "from": "gpt", "value": "Come precisato dal Dipartimento della funzione pubblica nella Circolare 7 ottobre 2011,\u00a0n. 12, una serie di agevolazioni per il diritto allo studio, che si aggiungono agli altri ordinari permessi e congedi\u00a0 utilizzabili, sono previste dalla legge, dai contratti collettivi e dagli accordi negoziali. Tra gli istituti utilizzabili:\u00a0\n- i congedi per la formazione, previsti dall'art. 5 della\u00a0Legge\u00a08 marzo 2000, n. 53\u00a0e nei CCNL, utilizzabili anche per il conseguimento di titoli universitari o per la partecipazione ad attivit\u00e0 formative diverse da quelle poste in essere o finanziate dal datore di lavoro. I congedi\u00a0possono essere accordati secondo le condizioni stabilite nei CCNL e negli accordi collettivi ai lavoratori con anzianit\u00e0 di servizio di almeno 5 anni per un massimo di undici mesi nell'arco della vita lavorativa; durante il periodo di congedo il dipendente conserva il posto di lavoro e non ha diritto alla retribuzione;\n- 150 ore di permessi retribuiti all'anno riconosciuti secondo le previsioni dei CCNL - nel limite del 3% del personale in servizio ciascun anno nell'amministrazione - per la partecipazione ai corsi anche universitari e post-universitari che si svolgono durante l'orario di lavoro;\n- agevolazioni relative all'orario di lavoro, secondo la disciplina contenuta nei CCNL: il personale interessato ai corsi ha diritto all'assegnazione a turni di lavoro che agevolino la frequenza ai corsi stessi e la preparazione agli esami e non pu\u00f2 essere obbligato a prestazioni di lavoro straordinario n\u00e9 al lavoro nei giorni festivi o di riposo settimanale;\n- 8 giorni l'anno di permesso retribuito per la partecipazione agli esami, previsti dai CCNL di comparto;\n- l'aspettativa per il conseguimento del dottorato di ricerca, accordata secondo la disciplina contenuta nell'art. 2 della\u00a0Legge 13 agosto 1984, n. 476, come modificata di recente.\n" } ] }, { "id": 1272, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un docente di ruolo pu\u00f2\u00a0chiedere l'aspettativa per lavorare con un contratto a tempo determinato?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 36 del CCNL del 29.11.2007 del comparto scuola\u00a0prevede che il personale docente possa accettare, nell\u2019ambito del comparto scuola, rapporti di lavoro a tempo determinato, di durata non inferiore ad un anno, mantenendo senza assegni, complessivamente per tre anni, la titolarit\u00e0 della sede. \n\tL'art. 59 del CCNL estende la\u00a0possibilit\u00e0\u00a0anche al\u00a0personale ATA.\n\tL\u2019accettazione dell\u2019incarico comporta l\u2019applicazione della relativa disciplina prevista dal presente CCNL per il personale assunto a tempo determinato.\n" } ] }, { "id": 1273, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un pubblico dipendente pu\u00f2 usufruire di\u00a0un periodo di aspettativa per svolgere la libera professione?" }, { "from": "gpt", "value": "Come stabilito dall'art. 18 della Legge\u00a04 novembre 2010, n. 183 (il c.d. collegato lavoro), i dipendenti pubblici possono\u00a0 essere\u00a0 collocati\u00a0 in\u00a0 aspettativa, non retribuita e senza decorrenza dell'anzianit\u00e0 di servizio, per\u00a0 un periodo\u00a0 massimo\u00a0 di\u00a0 dodici\u00a0 mesi,\u00a0 anche\u00a0 per\u00a0\u00a0 avviare\u00a0\u00a0 attivit\u00e0 professionali\u00a0e\u00a0\u00a0 imprenditoriali.\u00a0L'aspettativa\u00a0\u00e8\u00a0concessa dall'amministrazione,\u00a0tenuto\u00a0 conto\u00a0 delle\u00a0 esigenze\u00a0 organizzative, previo esame della documentazione prodotta dall'interessato.\n\tDurante il\u00a0periodo di aspettativa non\u00a0 si applicano\u00a0 le\u00a0 disposizioni\u00a0 in\u00a0 tema\u00a0 di\u00a0 incompatibilit\u00e0\u00a0e il cumulo degli impieghi nei confronti del dipendente della Pubblica amministrazione previste dall'art.\u00a053 del Decreto Legislativo 30\u00a0 marzo\u00a0 2001,\u00a0 n.\u00a0 165.\n" } ] }, { "id": 1274, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il dipendente pubblico pu\u00f2 chiedere un'aspettativa per coniuge in servizio all'estero se questi\u00a0presta servizio presso un\u00a0ente privato?" }, { "from": "gpt", "value": "Le norme che disciplinano questa specifica tipologia di aspettativa sono la Legge 11 febbraio 1980 n. 26\u00a0e la Legge 25 giugno\u00a01985 n. 333.\u00a0\u00a0In base a tali norme il\u00a0dipendente, il cui coniuge svolga servizio all'estero per conto di soggetti pubblici o privati, puo' chiedere di essere collocato in aspettativa. La limitazione imposta dalla legge n. 26 del 1980, che circoscriveva tale possibilit\u00e0 solo all'ipotesi di coniuge anch'esso dipendente statale, e' stata superata dalla Legge\u00a0n. 333 del 1985 che ha esteso la possibilita' di richiedere il collocamento in aspettativa anche al\u00a0dipendente il cui coniuge presti servizio all'estero per conto di soggetti non statali.\n" } ] }, { "id": 1275, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il personale docente della scuola\u00a0ha la possibilit\u00e0 di richiedere l'aspettativa per\u00a0motivi familiari?\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Come precisato all\u2019art. 18 del CCNL del comparto scuola 29.11.2007, l'aspettativa per motivi di famiglia o personali continua ad essere regolata dagli artt. 69 e 70 del T.U. approvato con D.P.R. n. 3 del 10 gennaio 1957 e dalle leggi speciali che a tale istituto si richiamano. L'aspettativa, non retribuita, \u00e8 erogata dal dirigente scolastico al personale docente ed ATA, a seguito di richiesta motivata. L'amministrazione deve provvedere sulla domanda entro un mese ed ha facolt\u00e0, per ragioni di servizio di respingere\u00a0 la\u00a0 domanda, di ritardarne l'accoglimento e di ridurre la durata della aspettativa richiesta. L'aspettativa pu\u00f2 in qualunque momento essere revocata per ragioni di servizio e il\u00a0 periodo\u00a0 di aspettativa non pu\u00f2 eccedere la durata di un anno. Il\u00a0 tempo\u00a0 trascorso\u00a0 in\u00a0 aspettativa per motivi di famiglia non e' computato\u00a0 ai fini della progressione in carriera, della attribuzione degli\u00a0aumenti periodici di stipendio, del trattamento di quiescenza e previdenza, e dell\u2019anzianit\u00e0 di servizio.\u00a0\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1276, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il personale docente della scuola\u00a0ha la\u00a0possibilit\u00e0 di richiedere un periodo di aspettiva per realizzare un'esperienza in altro comparto della Pubblica Amministrazione?" }, { "from": "gpt", "value": "Si ai sensi dell'art. 18 del CCNL 29/11/2007 del comparto Scuola il dipendente pu\u00f2 essere collocato in aspettativa, su domanda, per un anno scolastico, per realizzare l\u2019esperienza di una diversa attivit\u00e0 o per superare un periodo di prova.\n" } ] }, { "id": 1277, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il dipendente pubblico assente per malattia che debba lasciare la sua residenza nelle fasce orarie di reperibilit\u00e0 per giustificati motivi, deve darne notizia?" }, { "from": "gpt", "value": "Come disposto dal nuovo\u00a0comma 5 bis dell'art. 55 septies del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e ribadito nella Circolare DFP n. 10/2011, il dipendente pubblico che debba allontanarsi dall'indirizzo comunicato durante le fasce di reperibilit\u00e0 per effettuare visite mediche, accertamenti specialistici o per altri giustificati motivi, deve darne comunicazione alla propria Amministrazione.\n\tLa norma riprende quanto previsto da diversi CCNL di comparto (ad es. l'art. 21 del CCNL 16/05/1995 del Comparto Ministeri).\n\tLa valutazione dei \u201cgiustificati motivi\u201d che consentono l\u2019allontanamento \u00e8 rimessa all\u2019amministrazione di servizio, secondo le circostanze concrete che ricorrono di volta in volta. In considerazione del fatto che il dirigente responsabile pu\u00f2 sempre chiedere la documentazione a supporto di tale assenza, il dipendente deve essere in ogni caso in grado di fornirla.\n\t\u00a0\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1278, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qualora la prestazione lavorativa non possa essere effettuata per l'impossibilit\u00e0 di raggiungere la sede di lavoro per cause derivanti da eventi naturali (es. alluvione), come viene considerata l\u2019assenza?\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "\u00a0\n" } ] }, { "id": 1279, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Le giornate di\u00a0assenza dal lavoro per malattia dovuta a causa di servizio per il personale docente della scuola vengono\u00a0decurtate dallo stipendio?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 71, comma 1 del Decreto Legge 25 giugno 2008, n. 112\u00a0 consente di applicare il trattamento pi\u00f9 favorevole eventualmente previsto dai contratti collettivi o dalle specifiche normative di settore per le assenze per malattia dovute ad infortunio sul lavoro o a causa di servizio, oppure a ricovero ospedaliero o a day hospital, nonch\u00e9 per le assenze relative a patologie gravi che richiedano terapie salvavita. Si veda, in proposito, anche la Circolare DFP n. 8/2010.\n\tL\u2019art. 20 del CCNL Scuola (2007)\u00a0stabilisce che se l'assenza \u00e8 dovuta a malattia riconosciuta dipendente da causa di servizio o da infortunio sul lavoro, al lavoratore spetta l'intera retribuzione per tutto il periodo di conservazione del posto.\n\tTale\u00a0disposizione\u00a0si applica anche ai dipendenti con contratto a tempo determinato, nei limiti di durata della nomina.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1280, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Le indennit\u00e0 pagate dall'amministrazione per la produttivit\u00e0 ed il risultato, legate alla effettiva presenza in servizio, subiscono trattenute in caso di assenze, alla luce della nuova normativa?" }, { "from": "gpt", "value": "In\u00a0base al Decreto Legge 1\u00b0 luglio 2009, n. 78 - art. 17, comma 23, lett.d), convertito in legge 102/09, che ha abrogato il comma 5 dell\u2019art. 71 del Decreto Legge 25 giugno 2008 n. 112, in caso di assenze, a qualsiasi titolo, effettuate dai dipendenti pubblici dopo l'entrata in vigore del D.L. 78/09, (ovviamente fatte salve le decurtazioni per i primi 10 giorni di malattia) non dovranno determinare ritenute sul salario accessorio, in particolare sul compenso per la produttivit\u00e0 e sulla retribuzione di risultato. In questo modo il legislatore ha eliminato il collegamento tra la erogazione di questi compensi ed il criterio assenza-presenza. Questa disposizione\u00a0produce i suoi effetti per le assenze successive all'entrata in vigore del decreto.\n" } ] }, { "id": 1281, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Le assenze nei giorni di somministrazione della terapia salva vita e la successiva convalescenza incidono sul\u00a0periodo di comporto?" }, { "from": "gpt", "value": "Il periodo di comporto \u00e8 il periodo durante il quale vige il divieto di licenziamento del lavoratore assente per malattia o infortunio. Sono i contratti collettivi a stabilirne la natura e la durata e le disposizioni possono variare a seconda del comparto.\n\tIn caso di patologie gravi che richiedano terapie salvavita ed altre assimilabili, come ad esempio la chemioterapia, sono esclusi dal computo dei giorni di assenza per malattia i relativi giorni di ricovero ospedaliero o di day-hospital ed i giorni di assenza dovuti alle citate terapie, debitamente certificati dalla competente Azienda sanitaria Locale o Struttura Convenzionata. In tali giornate il dipendente ha diritto in ogni caso all\u2019intera retribuzione (si veda, ad es.\u00a0l'art. 10 del\u00a0CCNL 14/09/2000\u00a0comparto Regioni Autonomie Locali).\nPer quanto riguarda la possibilit\u00e0 di escludere dal computo dei giorni di malattia che incidono sul periodo di comporto,\u00a0anche quelli di convalescenza l\u2019Aran - per il comparto Ministeri ha dato parere negativo. Per cui la norma di miglior favore prevista dal CCNL non risulta applicabile per altri periodi di assenza del lavoratore ritenuti consequenziali alle terapie stesse, come i giorni di convalescenza.\n\tIn altri settori invece, (Scuola, Universit\u00e0, Area VII-Universit\u00e0 e ricerca) in caso di gravi patologie sono esclusi dal computo dei giorni che incidono sul\u00a0periodo di conservazione del posto anche i giorni di assenza dovuti alle conseguenze o agli effetti delle terapie salvavita.\u00a0\n" } ] }, { "id": 1282, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come devono essere conteggiate le\u00a0assenze dal servizio nel periodo di prova?" }, { "from": "gpt", "value": "Le disposizioni sul periodo di prova sono contenute, in genere,\u00a0nella contrattazione collettiva. Ad esempio l\u2019art. 14 bis, comma 2, del CCNL del 16 maggio 1995 del comparto Ministeri,\u00a0introdotto dall\u2019art. 2 del CCNL del 22 ottobre 1997, prevede espressamente che \u201cai fini del compimento del periodo di prova si tiene conto del solo servizio effettivamente prestato\u201d. Secondo l'ARAN, che sull'argomento si \u00e8 espressa con il Parere\u00a0M_145, tale disposizione evidenzia che tutte le assenze effettuate dal dipendente nei giorni in cui era dovuta la prestazione determinano il prolungamento del periodo di prova stesso. \n\tAnaloga disposizione \u00e8 contenuta all'art. 45 del CCNL del 24 luglio 2003 del comparto Scuola.\n" } ] }, { "id": 1283, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Le assenze di un dipendente comunale per una patologia derivante da causa di servizio incidono sul periodo di comporto?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019art. 22 del CCNL 06/07/1995\u00a0\u00a0come integrato dall\u2019art. 10 bis CCNL 14.9.2000,\u00a0del comparto Regioni Autonomie Locali, in materia di Infortuni sul lavoro e malattie dovute a causa di servizio,\u00a0stabilisce che in\u00a0caso di assenza dovuta ad infortunio sul lavoro o a malattia riconosciuta dipendente da causa di servizio, il dipendente ha diritto alla conservazione del posto fino alla guarigione clinica e comunque non oltre il periodo previsto dall'art. 21, commi 1e (vale a dire 36 mesi). In tale periodo al dipendente spetta l'intera retribuzione.Superati i periodi di conservazione del posto nel caso che il dipendente sia riconosciuto idoneo a proficuo lavoro ma non allo svolgimento delle mansioni del proprio profilo professionale, l'amministrazione, compatibilmente con la sua struttura organizzativa e con le disponibilit\u00e0 organiche, pu\u00f2 utilizzarlo in mansioni equivalenti a quelle del profilo rivestito, nell'ambito della stessa qualifica oppure, ove ci\u00f2 non sia possibile e con il consenso dell'interessato, anche in mansioni ascrivibili a\u00a0qualifica inferiore.Nel caso in cui un dipendente risultasse al momento dell'assunzione non disabile e acquisisca in un secondo momento, per infortunio sul lavoro o malattia dovuta a causa di servizio, eventuali disabilit\u00e0, trova applicazione l'art. 1, comma 7, della Legge 12 marzo 1999, n. 68.\n" } ] }, { "id": 1284, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un docente a tempo indeterminato presso una scuola statale pu\u00f2 accedere online al proprio cedolino di stipendio?" }, { "from": "gpt", "value": "Tutti i dipendenti della Pubblica Amministrazione e quindi anche i docenti previa registrazione,\u00a0possono accedere online al proprio cedolino di stipendio registrandosi sul sito Noi PA del Ministero dell'Economia e delle Finanze.\n\tDal\u00a0portale \u00e8 possibile visualizzare e scaricare il proprio cedolino elettronico, il CUD e il 730.\n\tI docenti in particolare possono trovare nel Portale una serie di FAQ sulla password e il primo accesso.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1285, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il\u00a0pubblico dipendente pu\u00f2 assumere il ruolo di Presidente in\u00a0una cooperativa?" }, { "from": "gpt", "value": "Il rapporto di lavoro del dipendente pubblico \u00e8 caratterizzato dal principio dell'esclusivit\u00e0.\n\tIl nostro ordinamento non consente ai dipendenti lo svolgimento di ogni attivit\u00e0 lavorativa che non rientri nei compiti e nelle funzioni del proprio ufficio (art. 98 Cost.) A fronte di quella che \u00e8 la regola generale sono diverse le eccezioni.\n\tIl Dipartimento della Funzione Pubblica con\u00a0alcune circolari ha fornito alcune indicazioni in tema di incompatibilit\u00e0. In particolare con\u00a0la Circolare n. 6/1997 (Gazzetta Ufficiale n. 169/1997)\u00a0fornisce alcune precisazioni proprio riguardo all\u2019assunzione di cariche sociali precisando che \u201cla partecipazione a cariche sociali \u00e8 consentita qualunque sia la natura e l\u2019attivit\u00e0 della cooperativa\u201d e che \u201cci\u00f2 non esime il dipendente dal richiedere la relativa autorizzazione, che sar\u00e0 rilasciata secondo gli usuali criteri della quantit\u00e0 dell\u2019impegno e delle modalit\u00e0 di svolgimento.\u201d\n" } ] }, { "id": 1286, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Nel caso di dipendente pubblico in part time che usufruisce di congedo parentale, come vengono considerati i sabati e le domeniche?" }, { "from": "gpt", "value": "Nel caso in cui il dipendente che richiede congedo parentale (art. 32 del Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151) abbia un rapporto di lavoro part-time orizzontale si applicano le stesse regole del dipendente full time. Pertanto, non vengano computati nel periodo di congedo i giorni festivi, le domeniche e i sabati (nel caso di articolazione dell'orario su cinque giorni) solo se si verifica l'effettiva ripresa del lavoro al termine del periodo di congedo richiesto ovvero anche in caso di assenza per malattia del dipendente o del figlio.\nNel caso di part-time verticale il conteggio delle giornate dovr\u00e0 essere effettuato sottraendo i periodi in cui non \u00e8 prevista l'attivit\u00e0 lavorativa, considerato che in tale ipotesi la prestazione e la retribuzione del dipendente sono entrambe proporzionate alla percentuale di part-time. Si veda a tal proposito la Circolare del Dipartimento della Funzione Pubblica n. 1 del 3 febbraio 2012.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1287, "conversations": [ { "from": "human", "value": "La\u00a0decurtazione delle indennit\u00e0 accessorie\u00a0nei primi dieci giorni di assenza per malattia \u00e8\u00a0da intendere applicabile solo su\u00a0dieci giorni nell'anno solare, oppure se si ripete per ogni episodio di malattia?" }, { "from": "gpt", "value": "La circolare n. 8/2008 del Dipartimento della funzione pubbica precisa che la norma\u00a0(l\u2019art. 71 del Decreto Legge n. 112/2008), prescrive una decurtazione \"permanente\", nel senso che la trattenuta opera per ogni episodio di assenza (anche di un solo giorno) e per tutti i dieci giorni anche se l\u2019assenza si protrae per pi\u00f9 di dieci giorni.\n\tPertanto, nel caso di assenza protratta per un periodo superiore a dieci giorni, i primi dieci giorni debbono essere assoggettati alle ritenute prescritte mentre per i successivi occorre applicare il regime giuridico - economico previsto dai CCNL ed accordi di comparto per le assenze per malattia.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1288, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa prevede la normativa circa le situazioni di compatibilit\u00e0 e incompatibilit\u00e0 dei docenti?" }, { "from": "gpt", "value": "In via generale, il tema delle incompatibilit\u00e0 per il pubblico impiego \u00e8 espressamente disciplinato dall\u2019art. 53 del Decreto\u00a0Legge 30 marzo 2001\u00a0n. 165, recettivo delle disposizioni contenute negli artt. 60 e ss. del Decreto Legge 10 gennaio 1957\u00a0n. 3\u00a0(Testo Unico delle disposizioni concernenti lo statuto degli impiegati civili dello Stato).\n\tPer quanto riguarda il personale docente, le situazioni di incompatibilit\u00e0 sono state espressamente previste e disciplinate, dai commi 7 e 10 dell\u2019art. 508 del Decreto Legge 16 aprile 1994 n.\u00a0297, in ragione dei quali \u201cl'ufficio di docente, di direttore didattico, di preside, di ispettore tecnico e di ogni altra categoria di personale prevista dal presente titolo non \u00e8 cumulabile con altro rapporto di impiego pubblico\u201d ed il medesimo personale \u201cnon pu\u00f2 esercitare attivit\u00e0 commerciale, industriale e professionale, n\u00e9 pu\u00f2 assumere e mantenere impieghi alle dipendenze dei privati o accettare cariche in societ\u00e0 costituite a fine di lucro.\"Tuttavia l\u2019art. 1, comma 58 della Legge 23 dicembre 1996 n. 662,\u00a0ha mitigato il tadizionale dovere di esclusivit\u00e0 prevedendo per il dipendente pubblico a regime di orario part-time (cio\u00e8 che non superi il 50% di quello pieno), la possibilit\u00e0 di svolgere anche altra attivit\u00e0 lavorativa subordinata o autonoma, a condizione che l\u2019ulteriore attivit\u00e0 venga preventivamente autorizzata e non risulti in conflitto con gli interessi dell\u2019Amministrazione.\n\tLo stesso art. 36 del CCNL 24.07.2003, del comparto Scuola, al comma 9 stabilisce che \u201cal personale part-time \u00e8 consentito, previa motivata autorizzazione del Dirigente scolastico, l\u2019esercizio di altre prestazioni di lavoro che non arrechino pregiudizio alle esigenze di servizio e non siano incompatibili con le attivit\u00e0 di istituto\u201d.\n\tDi conseguenza nel caso dei docenti che abbiano un limitato numero di ore di cattedra, al di sotto del limite del 50% rispetto al tempo pieno, potranno essere autorizzati a svolgere altro lavoro subordinato di natura non pubblicistica senza violare le norme sulle incompatibilit\u00e0.\u00a0La valutazione in ordine all\u2019opportunit\u00e0 di concedere o meno detta autorizzazione \u00e8 posta in capo al Dirigente scolastico.\n\tPer approfondimenti si veda il parere rilasciato dall'Ufficio Scolastico Regionale per l'Emilia Romagna.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1289, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali norme disciplinano le progressioni\u00a0orizzontali e verticali nel pubblico impiego?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto Legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 ha disposto (con l'art. 62, comma 1) la modifica dell'art. 52, comma 1 del Decreto Legislativo 30 marzo 2001 n.\u00a0165, modificando, nella sostanza, la disciplina delle progressioni che cessano di essere di origine contrattuale visto che le regole vengono dettate direttamente dal legislatore.\u00a0Il comma\u00a01-bis dell'art. 52 in particolare, stabilisce che le\u00a0 progressioni orizzontali, all'interno della stessa area, avvengono secondo\u00a0principi\u00a0di\u00a0 selettivit\u00e0,\u00a0 in\u00a0 funzione\u00a0 delle\u00a0 qualit\u00e0 culturali e\u00a0professionali,\u00a0dell'attivit\u00e0 svolta\u00a0e dei risultati conseguiti,\u00a0\u00a0 attraverso\u00a0l'attribuzione\u00a0 di\u00a0 fasce\u00a0 di\u00a0 merito. Le progressioni verticali fra le aree, avvengono tramite concorso pubblico, ferma restando la possibilit\u00e0 per l'amministrazione di destinare al personale interno, in possesso dei titoli di studio richiesti per l'accesso dall'esterno, una riserva di posti comunque non superiore al 50 per cento di quelli messi a concorso. La valutazione positiva conseguita dal dipendente per almeno tre anni costituisce titolo rilevante ai fini della progressione economica e dell'attribuzione dei posti riservati nei concorsi per l'accesso all'area superiore.\n\tEccezioni all'inquadramento del personale\u00a0in almeno\u00a0tre distinte aree funzionali, come precisato della legge, sono previste per i dirigenti, il personale docente della scuola, delle accademie, dei conservatori e istituti assimilati.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1290, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Si pu\u00f2 ottenere il congedo straordinario per frequentare un dottorato di ricerca indetto da un Universit\u00e0 straniera?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Ministero dell'Istruzione nella Circolare n. 15 del 22 febbraio 2011 prevede l'applicabilit\u00e0 dell'art. 2 della Legge 4 agosto 1984, n. 476, e quindi la possibilit\u00e0 di usufruire di un congedo straordinario per dottorato di ricerca, anche al personale docente assegnatario di borse di studio da parte anche di Stati o Enti stranieri. In questo modo\u00a0viene posta sullo stesso piano la disciplina prevista dalla legge sia per le Universit\u00e0 italiane sia per quelle straniere.\n\tSecondo il Ministero\u00a0\u00e8 applicabile\u00a0a tale fattispecie\u00a0anche la\u00a0disposizione regolante il trattamento economico nel caso in cui non sia prevista la concessione della borsa di studio o di rinuncia alla stessa, in quanto norma intesa a tutelare la possibilit\u00e0 di svolgimento del dottorato che sarebbe preclusa dalla mancanza delle necessarie risorse finanziarie di sostentamento.\n" } ] }, { "id": 1291, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Con un contratto part-time verticale per il personale A.T.A. (Amministrativo Tecnico\u00a0Ausiliario) della scuola, quanti giorni di ferie e di festivit\u00e0 soppresse competono?" }, { "from": "gpt", "value": "Secondo l\u2019art. 58 del CCNL 29.11.2007, relativo al personale A.T.A. che disciplina i rapporti di lavoro a tempo parziale, i dipendenti a tempo parziale orizzontale hanno diritto ad un numero di giorni di ferie e di festivit\u00e0 soppresse pari a quello dei lavoratori a tempo pieno, mentre i lavoratori a tempo parziale verticale hanno diritto ad un numero di giorni proporzionato alle giornate di lavoro prestate nell'anno.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1292, "conversations": [ { "from": "human", "value": "I pubblici\u00a0dipendenti affetti da patologie oncologiche e sottoposti a terapia salvavita hanno la possibilit\u00e0 di richiedere alla propria amministrazione l'attivazione dell'istituto del telelavoro?\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Con la Circolare n. 1/2009 al fine di evitare che il lavoratore rimanga fuori dal ciclo produttivo troppo a lungo durante il periodo di cura delle patologie,\u00a0il Dipartimento della Funzione Pubblica richiama l\u2019attenzione delle amministrazioni (ma non le obbliga) sull\u2019eventuale utilizzo di istituti quali il tempo parziale e il telelavoro che possano consentire al dipendente di prestare la propria attivit\u00e0 lavorativa anche nei periodi di cura in presenza di patologie gravi che richiedono terapie salvavita.\n" } ] }, { "id": 1293, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quando pu\u00f2 essere disposto l'istituto del comando?" }, { "from": "gpt", "value": "L'istituto del comando \u00e8 disciplinato dagli artt. 56 e 57 del Decreto del Presidente della Repubblica 10 gennaio 1957 n. 3 (Testo Unico degli impiegati civili dello Stato). Il comando \u00e8 disposto, a tempo determinato e in via eccezionale, per\u00a0 riconosciute\u00a0 esigenze\u00a0 di\u00a0 servizio o quando sia richiesta una speciale competenza.\u00a0 Come stabilito dalla Legge 24 dicembre 2012, n. 228 (art. 1, comma 414), a decorrere dal 1\u00b0 gennaio 2013 il provvedimento di comando \u00e8 adottato d'intesa tra le amministrazioni\u00a0interessate previo assenso dell'interessato.\u00a0In attesa dell'adozione del provvedimento di comando, tuttavia, pu\u00f2 essere concessa, dall'amministrazione di\u00a0 appartenenza,\u00a0 l'immediata utilizzazione\u00a0 dell'impiegato presso l'amministrazione\u00a0 richiedente. La\u00a0 spesa\u00a0 per\u00a0 il personale comandato resta a carico dell'amministrazione di appartenenza.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1294, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il periodo di pausa di 60 o 90 giorni tra due contratti a termine introdotto dalla\u00a0Riforma del Lavoro si applica anche nel caso delle supplenze nella scuola?" }, { "from": "gpt", "value": "No. Le scuole sono\u00a0escluse dalla\u00a0 disciplina sulla successione dei contratti a termine contenuta nel Decreto legislativo 6 settembre 2001 n.368 modificato dalla Riforma del Lavoro\u00a0(Legge 28 giugno 2012, n. 92).\n\tPer le scuole statali l'esclusione discende dall\u2019esonero fissato dall\u2019articolo 9, comma 18 del Decreto legge 13 maggio 2011, n.70\u00a0che\u00a0prevede che siano esclusi dall\u2019applicazione del D.L.vo n. 368/2001 i contratti a tempo determinato stipulati per il conferimento delle supplenze del personale docente e Ata, considerata la necessit\u00e0 di garantire la costante erogazione del servizio scolastico ed educativo anche in caso di assenza temporanea del personale docente e Ata con rapporto di lavoro a tempo indeterminato o determinato.\n\tTale esclusione\u00a0deve considerarsi\u00a0estesa\u00a0ai servizi educativi e scolastici gestiti dai comuni: in tal senso si \u00e8 espresso\u00a0il Dipartimento della Funzione Pubblica, fornendo\u00a0un parere all'ANCI\u00a0con nota n. 37561 del 2012, con la quale ha\u00a0precisato come\u00a0i servizi educativi e scolastici dei comuni siano esclusi\u00a0dalla\u00a0 disciplina sulla successione dei contratti al pari delle scuole statali.\n" } ] }, { "id": 1295, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quale trattamento economico \u00e8 previsto dalla legge in caso di assenza per malattia dei dipendenti pubblici a seguito dell\u2019entrata in vigore del Decreto Legge n. 112 del 2008 convertito in Legge n. 133 del 2008?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019art. 71 del Decreto Legge 25 giugno, 2008 n. 112 (convertito in Legge 6 agosto 2008, n. 133) stabilisce che nei primi dieci giorni di assenza \u00e8 corrisposto al dipendente pubblico il trattamento economico fondamentale con esclusione di ogni indennit\u00e0 o emolumento, comunque denominati, aventi carattere fisso e continuativo, nonch\u00e9 di ogni altro trattamento economico accessorio, con le eccezioni previste nello stesso comma (trattamenti pi\u00f9 favorevoli eventualmente previsti per le assenze dovute ad infortuni sul lavoro o a causa di servizio, oppure a ricovero ospedaliero o a day hospital o a terapie salvavita).\nLe circolari del Dipartimento della Funzione Pubblica n. 7 e n. 8 del 2008 e la n. 8 del 2010, cos\u00ec come il Parere\u00a0DFP-UPPA n. 1/2009, forniscono indicazioni circa il trattamento economico fondamentale.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1296, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In\u00a0merito alle assenze per malattia, quali sono le voci rientranti nel trattamento economico fondamentale del personale non dirigenziale?" }, { "from": "gpt", "value": "Come specificato nella Circolare DFP\u00a017 luglio 2008, n. 7, ai fini della definizione del trattamento economico spettante al personale non dirigente, si considerano rientranti nel trattamento fondamentale, da corrispondere anche nei primi dieci\u00a0giorni di assenza,\u00a0le seguenti\u00a0voci:\n\t- trattamento economico tabellare iniziale e di sviluppo economico;\n\t- tredicesima mensilit\u00e0;\n\t- retribuzione individuale di anzianit\u00e0, ove acquisita;\n\t- eventuali assegni ad personam per il personale del comparto ministeri e analoghe voci per il personale dipendente da altri comparti\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1297, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Nel pubblico impiego lo svolgimento di mansioni superiori legittima l'acquisizione della qualifica\u00a0superiore?" }, { "from": "gpt", "value": "No, in materia di pubblico impiego l'esercizio e la temporanea assegnazione a mansioni proprie di una qualifica superiore, non fa acquisire il diritto al conseguimento della superiore qualifica, ma legittima la rivendicazione delle differenze retributive.\nLa normativa che disciplina il caso \u00e8 costituita dall\u2019articolo\u00a052 del Decreto Legislativo 165/2001.\u00a0\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1298, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Le pubbliche amministrazioni sono obbligate ad effettuare le richieste di\u00a0visita medica di controllo dei dipendenti in malattia attraverso il canale telematico previsto dall'INPS?" }, { "from": "gpt", "value": "La modalit\u00e0 di richiesta di attivazione della visita medica di controllo per il personale dipendente in malattia attraverso il canale telematico \u00e8 stata prevista dalla Circolare INPS n. 118 del 12/09/2011. Con il Messaggio INPS n. 4344 del 12/09/2011 l'Istituto ha precisato che le modalit\u00e0 di richiesta telematica \u00e8 offerta ai datori di lavoro nel rispetto della normativa gi\u00e0 esistente che riconosce all\u2019Inps la titolarit\u00e0 all\u2019effettuazione dei controlli medico legali ai lavoratori assenti per malattia anche nel caso in cui si tratti di soggetti non tenuti al versamento della relativa contribuzione all\u2019Istituto. Pertanto in caso di richiesta da inoltrare all'INPS deve essere chiaro per i datori di lavoro che il canale da utilizzare \u00e8 esclusivamente quello telematico, non potendo pi\u00f9 essere accettate richieste di diversa tipologia (ad es. via fax)\n\tResta ferma, tuttavia, la possibilit\u00e0 per i datori di lavoro pubblici di far riferimento alle ASL territorialmente competenti, secondo le modalit\u00e0 previste da tali Strutture. L'INPS ha infine\u00a0precisato che sar\u00e0 possibile per il datore di lavoro inoltrare richieste in qualsiasi momento nell\u2019arco delle 24 ore; tuttavia,\u00a0 saranno\u00a0 elaborate e smistate giornalmente ai medici di competenza le richieste pervenute entro le ore 9.00 per la fascia antimeridiana e ore 12.00 per quella pomeridiana.\n" } ] }, { "id": 1299, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Pu\u00f2 essere\u00a0effettuata\u00a0la visita fiscale a un lavoratore esente dall'obbligo di reperibilit\u00e0?" }, { "from": "gpt", "value": "Le esclusioni dall'obbligo di reperibilit\u00e0 per la visita fiscale\u00a0(art. 2 Decreto\u00a018 dicembre, 2009 n. 206)\u00a0sono giustificate dalla ricorrenza di patologie molto gravi o di malattie di cui l'amministrazione ha gi\u00e0 contezza o per le quali \u00e8 gi\u00e0 stato effettuato un accertamento legale, ovvero:\n" } ] }, { "id": 1300, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In che modo un dipendente pubblico, che si sia impegnato a migliorare il rapporto con il cittadino, pu\u00f2 trovare\u00a0il dovuto riconoscimento economico e morale?" }, { "from": "gpt", "value": "Sull\u2019incentivazione dei dipendenti meritevoli \u00e8 intervenuto il Decreto Legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 \u201cAttuazione della legge 4 marzo 2009, n. 15, in materia di ottimizzazione della produttivit\u00e0 del lavoro pubblico e di efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni\u201d che ha introdotto importanti modifiche alla disciplina del lavoro pubblico e\u00a0in particolare in tema di premialit\u00e0.\nIl Decreto stabilisce forme di incentivazione aggiuntive per le performance di eccellenza e per i progetti innovativi, criteri meritocratici per le progressioni economiche nonch\u00e9 l\u2019accesso dei dipendenti migliori a percorsi di alta formazione.\n\tIn particolare, il Titolo III del Decreto (artt. 17-28) \u00e8 dedicato all'attribuzione di incentivi in base al merito e prevede tra l'altro il bonus annuale delle eccellenze e il premio annuale per l'innovazione (artt. 21 e 22).\u00a0\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1301, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' applicabile il diritto alla conservazione del posto per il dipendente del comparto Regioni Autonomie locali vincitore di concorso pubblico presso un ente di altro comparto?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019art. 14 bis, comma 9, del CCNL del 6.7.1995\u00a0del comparto Regioni Autonomie Locali, come\u00a0sostituito dall'art. 20 del CCNL\u00a014/09/2000, dispone che \u201cDurante il periodo di prova, il dipendente ha diritto alla conservazione del posto, senza retribuzione, presso l\u2019ente di provenienza e, in caso di recesso di una delle parti rientra, a domanda, nella precedente categoria e profilo. La presente disposizione si applica anche al dipendente in prova proveniente da un ente di diverso comparto il cui CCNL preveda analoga disciplina\u201d . Chiarimenti sulla disposizione sono stati forniti dall'ARAN con il parere RAL_429.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1302, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il\u00a0dipendente di un Ente Locale pu\u00f2 entrare al lavoro oltre l'orario previsto dalla flessibilit\u00e0, recuperando in giornata?" }, { "from": "gpt", "value": "Come indicato all'art. 20 (Permessi brevi) del CCNL 06.07.1995 del comparto Regioni Autonomie Locali, il dipendente, a domanda, pu\u00f2 assentarsi dal lavoro su valutazione del dirigente preposto all'unit\u00e0 organizzativa presso cui presta servizio. Tali permessi non possono essere di durata superiore alla met\u00e0 dell'orario di lavoro giornaliero, purch\u00e8 questo sia costituito da almeno quattro ore consecutive e non possono comunque superare le 36 ore annue.\u00a0\n\tPer consentire al dirigente di adottare le misure ritenute necessarie per garantire la continuit\u00e0 del servizio, la richiesta del permesso deve essere effettuata in tempo utile e, comunque, non oltre un'ora dopo l'inizio della giornata lavorativa, salvo casi di particolare urgenza o necessit\u00e0, valutati dal dirigente. Il dipendente \u00e8 tenuto a recuperare le ore non lavorate entro il mese successivo, secondo modalit\u00e0 individuate dal dirigente; in caso di mancato recupero, si determina la proporzionale decurtazione della retribuzione.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1303, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il personale docente della scuola pu\u00f2\u00a0usufruire di un permesso straordinario per motivi di studio?\u00a0 A chi deve essere inoltrata\u00a0la richiesta?" }, { "from": "gpt", "value": "I permessi straordinari retribuiti per motivi di studio possono essere concessi nella misura massima di 150 ore annue individuali dalle seguenti tipologie di personale:\n\t- personale docente ed educativo;\n\t- personale Ata;\n\t- personale con contratto d'incarico annuale per l'insegnamento della religione cattolica\nIl personale pu\u00f2 avere un'assunzione\u00a0a tempo indeterminato (con intero orario di cattedra o part time)\u00a0o determinato (con contratto annuale o fino al termine delle attivit\u00e0 didattiche, con orario intero o parziale).\n\tNel caso di orario parziale o part time i permessi vengono concessi in proporzione alla dura dell'incarico e delle ore di servizio.\nLa domanda deve essere presentata alla Segreteria\u00a0della Scuola presso la quale si presta\u00a0servizio che a sua volta la inoltra al dirigente dell'Ufficio Scolastico Provinciale.\n\tIl personale che lavora in pi\u00f9 scuole deve presentare la domanda alla Scuola che gestisce la\u00a0sua situazione amministrativa e solo per conoscenza all'altra o alle altre.\nRiferimenti normativi:\n\t- CCNL del Comparto scuola del 29.11.2007 (art.4 comma 4, lettera a);\n\t- Contrattazione Integrativa regionale (si svolge con cadenza quadriennale presso ciascuna direzione scolastica regionale).\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1304, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In base alla normativa che disciplina il\u00a0permesso per lutto, \u00e8 possibile per un dipendente usufruirne in caso di decesso del suocero? Il suocero \u00e8 considerato parente?" }, { "from": "gpt", "value": "Ai sensi dell'articolo 4, comma 1,\u00a0della legge 8 marzo 2000, n. 53, la lavoratrice e il lavoratore hanno diritto ad un permesso retribuito di tre giorni lavorativi all'anno in caso di decesso o di documentata grave infermit\u00e0 del coniuge o di un parente entro il secondo grado o del convivente, purch\u00e9 la stabile convivenza con il lavoratore o la lavoratrice risulti da certificazione anagrafica.\nAi sensi dell'articolo 78 del codice civile il suocero \u00e8 considerato un affine di primo grado e non un parente. Pertanto, in questo caso, il congedo per lutto potr\u00e0 esser esteso al caso del decesso del suocero solo se previsto nel Contratto collettivo nazionale di lavoro (c.c.n.l.) di appartenenza. Tale estensione \u00e8\u00a0prevista, ad esempio, per il\u00a0comparto Ministeri (articolo 18, comma 1, secondo alinea C.C.N.L. del 16/05/1995), per il\u00a0comparto Regioni e autonomie locali (articolo 19, comma 1, secondo alinea del C.C.N.L. del 06/07/1995), per il\u00a0comparto Sanit\u00e0 (articolo 21, comma 1, secondo alinea C.C.N.L. DEL 01/09/1995) e per il\u00a0comparto Scuola (articolo 15, comma 1, secondo alinea del C.C.N.L. 29/11/2007).\u00a0\n" } ] }, { "id": 1305, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il personale della scuola\u00a0ha la possibilit\u00e0 di ottenere un permesso retribuito per motivi familiari?" }, { "from": "gpt", "value": "Il comma 7 dell'art. 15 del CCNL 24/07/2003\u00a0del\u00a0Comparto\u00a0Scuola recita: \" il dipendente ha diritto, inoltre, ove ne ricorrano le condizioni, ad altri permessi retribuiti previsti da specifiche disposizioni di legge\". Tra queste disposizioni di legge rientra l'art. 4 della Legge 8 marzo 2000, n. 53 che consente di concedere\u00a0n. 3 giorni di permesso retribuito per gravi motivi familiari.\n\tIn merito alla disciplina dei permessi retribuiti per documentata grave infermit\u00e0 anche il Ministero del Lavoro ha fornito alcune importanti precisazioni con la nota del 25 novembre 2008, Prot. n. 25/I/0016754\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1306, "conversations": [ { "from": "human", "value": "L\u2019assenza per malattia seguente alla prognosi rilasciata da un Pronto soccorso pu\u00f2 essere assimilata al ricovero ospedaliero, ai fini dell\u2019applicazione del trattamento pi\u00f9 favorevole previsto dal contratto?\n\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Si intende per \u201cricovero ospedaliero\u201d la degenza in ospedale per un arco temporale non inferiore alle 24 ore e conseguentemente l\u2019assenza per malattia seguente la prognosi rilasciata da una struttura di pronto soccorso non \u00e8 assimilabile al ricovero.\u00a0\n\tSi tenga presente infatti che il Pronto soccorso \u00e8 il servizio ospedaliero deputato alla gestione dell'emergenza sanitaria che giunge agli ospedali dal territorio e funge da filtro al vero e proprio ricovero ospedaliero.\n" } ] }, { "id": 1307, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i requisiti nell'affidamento di incarichi a collaboratori e consulenti esterni nelle\u00a0pubbliche amministrazioni?" }, { "from": "gpt", "value": "Nella sua attuale formulazione l'art. 7 comma 6 del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n. 165 stabilisce che per esigenze cui non possono\u00a0far\u00a0fronte\u00a0con personale in servizio, le amministrazioni pubbliche\u00a0possono\u00a0conferire incarichi individuali, con contratti di lavoro\u00a0autonomo,\u00a0di natura occasionale o coordinata e continuativa, ad\u00a0esperti\u00a0di\u00a0particolare\u00a0e\u00a0comprovata\u00a0 specializzazione\u00a0anche (ma non solo) universitaria, in presenza di alcuni presupposti di legittimit\u00e0:\n- l'oggetto della prestazione deve\u00a0essere coerente con\u00a0le\u00a0esigenze di funzionalit\u00e0 dell'amministrazione;\n\t- l'amministrazione deve avere accertato l'impossibilit\u00e0 di utilizzare le risorse\u00a0disponibili al suo interno;\n\t- la prestazione\u00a0 deve essere di natura temporanea e altamente qualificata;\n\t- devono\u00a0essere preventivamente determinati\u00a0durata, luogo, oggetto e compenso della collaborazione.\nLa\u00a0norma stabilisce inoltre deroghe al requisito della formazione universitaria per professionisti iscritti in ordini e albi e soggetti che operino nel campo dell'arte, dello spettacolo e dei mestieri artigianali e prevede, infine,\u00a0una disciplina sanzionatoria per l'illegittima stipulazione di contratti di collaborazione coordinata e continuativa.\n\tImportanti chiarimenti in ordine ai requisiti necessari sono stati forniti dal Dipartimento della Funzione pubblica con il parere n. 1/2011.\n" } ] }, { "id": 1308, "conversations": [ { "from": "human", "value": "I responsabili di PO (Posizione Organizzativa)\u00a0hanno l'obbligo di pubblicazione dei\u00a0loro redditi e curricula come i dirigenti?\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto Legislativo 27 ottobre 2009, n. 150 estende l'obbligo di pubblicazione dei curricula previsto dalla Legge 18 giugno 2009, n. 69, anche ai titolari di posizione organizzativa. Il Dipartimento della Funzione Pubblica con la Circolare n. 1 del 2010 specifica per\u00f2 che \"per quanto attiene all'obbligo di pubblicazione dei dati sulle retribuzioni, l'articolo 11 comma 8 lett. g) f\u00e0 riferimento ai soli dirigenti\".\n" } ] }, { "id": 1309, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come viene riconosciuto ai fini\u00a0della ricostruzione di carriera il servizio non di ruolo prestato nelle scuole primarie \"parificate\"?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 485 del Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n. 297,\u00a0 stabilisce che al personale docente delle scuole\u00a0 elementari \u00e8 riconosciuto il servizio prestato in qualit\u00e0 di docente non di ruolo nelle scuole elementari statali o degli educandati femminili statali, o parificate, nelle scuole secondarie ed artistiche statali o pareggiate, nelle scuole popolari, sussidiate o sussidiarie, nonch\u00e8 i servizi di ruolo e non di ruolo prestati nelle scuole materne statali o comunali.\n\tI limiti sono quelli fissati dal comma 1 della norma: tale servizio viene riconosciuto ai fini giuridici\u00a0 ed economici, per intero per i primi quattro anni e per i due terzi\u00a0 del periodo eventualmente eccedente, nonch\u00e8 ai soli fini\u00a0 economici per il rimanente terzo.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1310, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono un'insegnante della scuola primaria, entrata in ruolo dopo 12 anni. Quando \u00e8 possibile fare domanda di ricostruzione di carriera?" }, { "from": "gpt", "value": "Il docente di ruolo pu\u00f2 richiedere la ricostruzione di carriera dopo aver superato il periodo di prova, i suoi effetti decorrono quindi dalla conferma in ruolo (1 settembre dell'anno successivo a quello dell'immissione in ruolo). Il diritto alla ricostruzione di carriera va in prescrizione se non viene esercitato entro il termine di 10 anni previsto dall'art. 2946 del Codice Civile. La prescrizione comincia a decorrere dal giorno in cui il diritto pu\u00f2 essere fatto valere - art. 2935 del Codice Civile (data della conferma in ruolo).\n\tLa ricostruzione di carriera serve per valutare il servizio pre-ruolo, sia che esso provenga da rapporti di lavoro a tempo determinato, sia che sia stato svolto in altro ruolo. Pertanto l'insegnante assunto a tempo indeterminato pu\u00f2 vantare un' anzianit\u00e0 di carriera che gli permetter\u00e0 di inserirsi nella fascia stipendiale che gli spetta in base al Contratto Nazionale in vigore.\n\tSpetta al Dirigente Scolastico dell'istituzione scolastica presso la quale si \u00e8 in servizio emanare il decreto di ricostruzione. Se la scuola di servizio \u00e8 diversa da quella di titolarit\u00e0, le domande presentate devono essere trasmesse a quest'ultima.\n\tIl personale scolastico che deve acquisire informazioni sullo stato di lavorazione della sua pratica deve rivolgersi in primis alla Segreteria della scuola di titolarit\u00e0 e successivamente alle Ragionerie dello Stato a cui spetta il compito di apporre il visto di regolarit\u00e0 sui decreti di ricostruzione di carriera.\n" } ] }, { "id": 1311, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le norme che regolano l'istituto del servizio temporaneo all'estero?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019attuale normativa favorisce e incentiva gli scambi internazionali di esperienze amministrative consentendo\u00a0ai pubblici dipendenti di prestare temporaneamente servizio presso le istituzioni europee,\u00a0nonch\u00e8 presso\u00a0le organizzazioni internazionali, gli Stati membri dell'Unione Europea, gli Stati candidati e gli altri Stati con cui l'Italia intrattiene rapporti di collaborazione (a seguito di\u00a0specifici accordi di reciprocit\u00e0), al fine di\u00a0rafforzarne il collegamento.\u00a0 Lo prevede l\u2019articolo 32 del Decreto Legislativo 30 marzo 2001, n.165.\u00a0Il trattamento economico degli esperti nazionali\u00a0distaccati pu\u00f2 essere a carico dell\u2019amministrazione di provenienza, di quelle di destinazione o essere suddiviso tra esse, ovvero essere rimborsato in tutto o in parte allo Stato italiano dall'Unione europea o da un'organizzazione o ente internazionale. Il personale che presta servizio temporaneo all'estero resta a tutti gli effetti dipendente dell'amministrazione di appartenenza e l'esperienza maturata all'estero costituiuisce titolo preferenziale per l'accesso a posizioni ecomiche superiori o a progressioni di carriera all'interno della pubblica amministrazione.E' possibile, infine,\u00a0ricorrere all\u2019istituto previsto dalla Legge 27 luglio 1962, n.1114, il quale contempla la possibilit\u00e0 di collocare fuori ruolo il personale dipendente delle amministrazioni pubbliche che assumono un impiego o un incarico temporaneo presso enti o organismi internazionali. Il collocamento, previa autorizzazione del Dipartimento della funzione pubblica, con decreto dell'amministrazione interessata, d'intesa con il Ministero degli affari esteri e con il Ministero dell'economia e delle finanze, deve avere una durata non inferiore a sei mesi e il contingente complessivo non pu\u00f2 superare le cinquecento unit\u00e0. Dalla data di decorrenza del collocamento fuori ruolo cessa il trattamento economico a carico dello Stato italiano.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1312, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In caso di\u00a0richiesta di trasformazione di rapporto di lavoro da tempo pieno a tempo parziale,\u00a0l'amministrazione deve consentire automaticamente il passaggio o\u00a0\u00e8 una semplice facolt\u00e0?" }, { "from": "gpt", "value": "Alcune innovazioni in materia di part-time sono state introdotte con l'art. 73 del Decreto Legge n. 112/2008, convertito, con modificazioni, nella Legge n. 133/2008,\u00a0e con l'art. 16 della Legge n. 183/2010 (c.d. collegato al lavoro).\n\tCome precisato dal Dipartimento della Funzione Pubblica nella circolare n. 9/2011 le novit\u00e0\u00a0riguardano in particolare i seguenti aspetti:\n- \u00e8 stato eliminato ogni automatismo nella trasformazione del rapporto, che attualmente \u00e8 subordinato alla valutazione discrezionale dell'amministrazione interessata;\n- \u00e8 stata soppressa la mera possibilit\u00e0 per l'amministrazione di differire la trasformazione del rapporto sino al termine dei sei mesi nel caso di grave pregiudizio alla funzionalit\u00e0 dell'amministrazione stessa;\n- \u00e8 stata introdotta la possibilit\u00e0 di rigettare l'istanza di trasformazione del rapporto presentata dal dipendente nel caso di sussistenza di un pregiudizio alla funzionalit\u00e0 dell'amministrazione.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1313, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qual \u00e8 il trattamento economico spettante ai pubblici dipendenti nei giorni di assenza dovuti a convalescenza post ricovero?" }, { "from": "gpt", "value": "Il comma 1\u00a0dell\u2019articolo 71 del Decreto Legge 25 giugno 2008, n. 112, per quanto concerne i giorni di assenza dovuti a convalescenza post ricovero,\u00a0fa salvo il trattamento pi\u00f9 favorevole eventualmente previsto dai contratti collettivi o dalle specifiche normative di settore.\u00a0\n\tCome specificato\u00a0dal Parere\u00a0DFP-UPPA 53/2008, il regime pi\u00f9 favorevole eventualmente previsto dai CCNL riguarda sia i giorni di ricovero che quelli dovuti alla convalescenza post ricovero, debitamente certificati dalla competente Azienda sanitaria locale o struttura convenzionata.\u00a0\n" } ] }, { "id": 1314, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali innovazioni ha\u00a0sub\u00ecto la\u00a0normativa\u00a0in materia di visite fiscali in caso di assenze per malattia del dipendente della Pubblica Amministrazione?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto-Legge 6 luglio 2011, n. 98 convertito in Legge 15 luglio 2011, n. 111 ha novellato l'art. 55-septies del Decreto Legislativo 30 marzo 2001 n. 165, introducendo alcune innovazioni in materia di assenze per malattia dei pubblici dipendenti: tali previsioni impattano sui casi nei quali l'amministrazione deve disporre il controllo, il regime della reperibilit\u00e0, le modalit\u00e0 di giustificazione dell'assenza nel caso di visite, terapie, prestazioni specialistiche, e l'estensione del nuovo regime anche al personale in regime di diritto pubblico.\n\tPer quanto attiene alla discrezionalit\u00e0 dell'amministrazione in merito alla richiesta del controllo sull'assenza, pur rimanendo l'obiettivo primario la riduzione dell'assenteismo, \u00e8 rimessa al dirigente una maggior flessibilit\u00e0, potendo tener in conto ai fini della decisione sia la condotta generale del dipendente (basandosi su elementi di carattere oggettivo), che la possibile copertura finanziaria dell'onere connesso all'effettuazione della visita fiscale.\n\tIl controllo \u00e8 in ogni caso richiesto sin dal primo giorno quando l\u2019assenza si verifica nelle giornate precedenti o successive a quelle non lavorative.\n\tIl regime della reperibilit\u00e0 continua a trovar riferimento nel Decreto Ministeriale 18 dicembre 2009, n. 206, (le visite devono essere effettuate nelle seguenti fasce orarie di reperibilit\u00e0: dalle 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle 18.00). L'obbligo di reperibilit\u00e0 sussiste anche nei giorni non lavorativi e festivi compresi nel periodo di prognosi certificato.\n\tIl medesimo decreto individua, all'articolo 2, le cause di esenzione dall\u2019obbligo di reperibilit\u00e0:a) patologie gravi che richiedono terapie salvavita;b) infortuni sul lavoro;c) malattie per le quali \u00e8 stata riconosciuta la causa di servizio;d) stati patologici sottesi o connessi alla situazione di invalidit\u00e0 riconosciuta.Qualora il dipendente debba allontanarsi dall'indirizzo comunicato per effettuare visite mediche, prestazioni o accertamenti diagnostici, \u00e8 tenuto a darne preventiva comunicazione all'amm.ne e produrre come giustificativo l'attestazione rilasciata da struttura, pubblica o privata, che ha erogato la prestazione.\n\tIl comma 2 del citato articolo\u00a0\u00a02 specifica che sono esclusi dall\u2019obbligo di reperibilit\u00e0 anche i dipendenti nei confronti dei quali sia gi\u00e0 stata effettuata la visita fiscale per il periodo di prognosi indicato nel certificato.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1315, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quanto costa iscrivere un veicolo nuovo al PRA?" }, { "from": "gpt", "value": "Per l'immatricolazione alla Motorizzazione civile (UMC) e contestuale iscrizione al Pubblico Registro Automobilistica (PRA) di un veicolo nuovo tramite lo Sportello Telematico dell'Automobilista (STA), la procedura e i relativi costi per l'iscrizione sono indicati nella tabella pubblicata sul sito dell'ACI\n" } ] }, { "id": 1316, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come comunicare al PRA la perdita di possesso per furto?" }, { "from": "gpt", "value": "A seguito di\u00a0denuncia di furto alla polizia o ai carabinieri, presentata dal proprietario del veicolo o da una qualsiasi altra persona, con indicazione del numero di targa del veicolo e se sono stati rubati anche il certificato di propriet\u00e0\u00a0(CdP) e/o la carta di circolazione, \u00e8 necessario richiedere all'ufficio provinciale dell'ACI - Pubblico Registro Automobilistico (PRA) la registrazione della perdita di possesso del veicolo.\nQuesta richiesta, presentata dall\u2019interessato (proprietario) o da altro soggetto munito di delega,\u00a0e identificato tramite un documento di identit\u00e0/riconoscimento, \u00e8 indispensabile per sospendere l'obbligo di pagamento della tassa automobilistica (bollo auto).\nPer approfondimenti: ACI\n" } ] }, { "id": 1317, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa fare se, dopo aver fatto l'annotazione al\u00a0PRA\u00a0della perdita di possesso, il veicolo viene ritrovato?" }, { "from": "gpt", "value": "In questo caso, entro 40 giorni dal ritrovamento, deve essere richiesta al PRA l'annotazione del \"rientro in possesso\", presentando la seguente documentazione:\n- certificato di propriet\u00e0 (CdP), su cui risulta la perdita di possesso del veicolo;\n- nota di presentazione;\n- provvedimento emesso dalle autorit\u00e0 competenti con il quale si dispone la riconsegna del veicolo.\nPer approfondimenti: ACI\n" } ] }, { "id": 1318, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come\u00a0\u00e8 possibile conoscere i dati relativi all\u2019intestazione nonch\u00e9 le vicende giuridiche di un veicolo iscritto al PRA?" }, { "from": "gpt", "value": "E\u2019 possibile ottenere una visura al PRA in base al numero di targa del veicolo, mentre non si possono effettuare visure nominative.\n\tSi pu\u00f2 richiedere la visura direttamente allo sportello dell'Ufficio Provinciale ACI (PRA), oppure incaricare una Delegazione A.C.I. o un'Agenzia di pratiche automobilistiche, nel qual caso si dovr\u00e0 sostenere anche il costo per la commissione (detto servizio, infatti, \u00e8 offerto in regime di libero mercato e, quindi, \u00e8 opportuno contattare pi\u00f9 Agenzie se si desidera individuare il prezzo pi\u00f9 conveniente).\nE\u2019 attivo sul sito ACI un servizio di visure PRA denominato Visurenet. Il servizio permette di richiedere ed ottenere \"on line\" la consultazione dello Stato Giuridico attuale di un veicolo iscritto al PRA, con effettuazione del pagamento mediante carta di credito.\nE\u2019 possibile ottenere un Estratto Cronologico direttamente allo sportello dell'Ufficio Provinciale ACI (PRA), per conoscere la storia completa di un veicolo: anzianit\u00e0 (tramite la data di prima immatricolazione), caratteristiche tecniche, dati fiscali, precedenti proprietari ecc.,\u00a0oppure incaricare una Delegazione ACI o un'Agenzia di pratiche automobilistiche, nel qual caso si dovr\u00e0 sostenere anche il costo per la commissione.\n" } ] }, { "id": 1319, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qual \u00e8 il limite massimo di stecche di sigarette che si pu\u00f2 importare in Italia dall\u2019estero per uso personale?" }, { "from": "gpt", "value": "Il limite cambia a seconda che il viaggiatore provenga da un Paese extracomunitario o da un Paese che fa parte dell\u2019Unione Europea. Nel primo caso pu\u00f2 portare con s\u00e8, in esenzione dei diritti doganali, sigarette per un quantitativo massimo di 200 pezzi (1 stecca); mentre nel secondo caso il quantitativo massimo consentito sale a 800 pezzi (4 stecche).\n\tPer approfondimenti: Carta Doganale del Viaggiatore (disponibile anche in francese e inglese) sul sito dell'Agenzia delle Dogane\n" } ] }, { "id": 1320, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Nel caso in cui si vende\u00a0un veicolo ad uno straniero non residente in Italia, che esporter\u00e0 il veicolo all\u2019estero,\u00a0chi pu\u00f2 radiare il veicolo dal Pubblico Registro Automobilistoco (PRA)?" }, { "from": "gpt", "value": "Sia il venditore (quale intestatario al PRA) sia l'acquirente straniero (quale avente titolo) possono richiedere al Pubblico Registro Automobilistico (PRA) l'annotazione della radiazione per esportazione all'estero. Le operazioni vengono effettuate in tempo reale attraverso la procedura di Sportello Telematico dell'Automobilista (STA) che permette all'utente di rivolgersi presso qualsiasi punto STA in Italia.\nNel caso in cui il venditore provveda direttamente alla radiazione per esportazione del veicolo, deve consegnare all'acquirente estero non residente in Italia, un estratto cronologico e, se il veicolo viene esportato in un paese dell'Unione Europea, la carta di circolazione annullata e restituita dal PRA, per permettere l'iscrizione del veicolo nello stato estero. Il venditore tratterr\u00e0 il certificato di propriet\u00e0 con l'annotazione della radiazione per esportazione.\nPer una maggiore tutela e garanzia del venditore \u00e8 consigliabile che le parti stipulino un atto di vendita del veicolo, redatto nella forma della scrittura privata autenticata, da conservare insieme al certificato di radiazione rilasciato dal PRA. Qualora il venditore sia gi\u00e0 all'estero con il veicolo, potr\u00e0 rivolgersi al Consolato italiano per richiedere questa pratica.\nPer approfondimenti: ACI\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1321, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove \u00e8 possibile per gli italiani che vivono all'estero reperire informazioni su RAI Internazionale e la sua programmazione?" }, { "from": "gpt", "value": "Tutte le informazioni possono essere trovate sul sito di Rai Internazionale .\nRai Internazionale trasmette in tutto il mondo una selezione dei programmi della Rai Radiotelevisione Italiana, insieme a programmi originali prodotti per gli italiani che vivono all'estero e per tutti coloro che hanno con il nostro paese un legame d'origine o anche solo di curiosit\u00e0.\nRai Internazionale diffonde via satellite canali televisivi differenziati in base a diversi target geografici. I distributori di Rai Internazionale diffondono il segnale con diverse modalit\u00e0 (via cavo, via etere ecc.). E' a loro che bisogna rivolgersi per stipulare un abbonamento.\nPer approfondimenti sui distributori: Rai internazionale - Diffusione\u00a0.\nRai Internazionale diffonde attraverso tre emissioni di 24 ore al giorno tre differenti linee di programmazione: - Rai Italia 1, raggiunge le Americhe; - Rai Italia 2, destinato all'Australia e all'Asia; - Rai Italia 3 destinato all'Africa.\nPer approfondimenti sulla programmazione: Rai internazionale - Guida TV\u00a0.\n" } ] }, { "id": 1322, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come si pu\u00f2 sapere se\u00a0in una determinata\u00a0zona c'\u00e8 una buona ricezione del segnale RAI?" }, { "from": "gpt", "value": "Il\u00a0sito\u00a0internet\u00a0Rai Way , alla sezione \"ricezione TV e radio\", permette di verificare il livello di ricezione e la qualit\u00e0\u00a0del segnale,\u00a0analogico e digitale,\u00a0dei canali RAI,\u00a0 per ogni regione italiana.\u00a0\nIn caso di problemi di ricezione del segnale si pu\u00f2 contattare il Call Center Rai Way chiamando il numero verde 800.111.555, attivo dalle 8.00 alle 23.00,\u00a0\u00a0inviare\u00a0una e-mail a: raiway@rai.it\u00a0oppure inviando una segnalazione tramite l'apposita sezione del sito internet.\nPer approfondimenti: Rai Way \u00a0e\u00a0 Rai Way - contatti Utili .\n" } ] }, { "id": 1323, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dovendo predisporre la pubblicazione della rassegna stampa su un sito internet di cui sono gestore, vorrei sapere se \u00e8 lecito riprodurre notizie, news e articoli pubblicati dai quotidiani on line." }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019articolo \u00a065, della Legge 22 aprile 1941, n. 633 detta comunemente Legge sul Diritto d\u2019autore recita testualmente: Gli articoli di attualit\u00e0 di carattere economico, politico o religioso pubblicati nelle riviste o nei giornali, oppure radiodiffusi o messi a disposizione del pubblico e gli altri materiali dello stesso carattere possono essere liberamente riprodotti o comunicati al pubblico in altre riviste o giornali, anche radiotelevisivi, se la riproduzione o l'utilizzazione non \u00e8 stata espressamente riservata, purch\u00e9 si indichino la fonte da cui sono tratti, la data e il nome dell'autore, se riportato.\nQuanto sopra viene espresso anche dall\u2019articolo 10 comma 1 della Legge 20 giugno 1978, n. 399, Ratifica ed esecuzione della convenzione di Berna per la protezione delle opere letterarie ed artistiche: Sono lecite le citazioni tratte da un'opera gi\u00e0 resa \u00a0lecitamente accessibile al pubblico, nonch\u00e9 le citazioni di articoli di giornali e riviste periodiche nella forma di rassegne di stampe, a condizione che dette citazioni siano fatte conformemente ai buoni usi e nella misura giustificata dallo scopo. \u00a0\n" } ] }, { "id": 1324, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile rateizzare un pagamento da effettuare all'Agenzia delle Entrate\u00a0?" }, { "from": "gpt", "value": "Il versamento delle somme dovute in seguito ai controlli automatici e ai controlli formali delle dichiarazioni pu\u00f2 essere rateizzato. Le rate sono trimestrali, di pari importo o di importo decrescente. Sulle rate successive alla prima sono dovuti gli interessi al tasso del 3,5% annuo.\nIl numero massimo di rate trimestrali in cui \u00e8 consentito ripartire il debito dipende dall\u2019importo da versare:\n" } ] }, { "id": 1325, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come \u00e8 possibile sapere se una direttiva comunitaria \u00e8 stata recepita negli altri stati membri?" }, { "from": "gpt", "value": "Il primo strumento a disposizione \u00e8 la ricerca attraverso banca dati comunitaria Eurlex\u00a0- l'accesso al diritto dell'Unione europea: una volta terminata la ricerca del documento, occorre selezionare \u201cNota bibliografica\u201d e successivamente \u201cVisualizza le misure nazionali di esecuzione - MNE\u201d.\n\tIn questo modo si ottengono gli estremi del provvedimento di recepimento della direttiva e della relativa pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale di ogni paese.\u00a0\n\tNel caso in cui per un determinato paese risulti la voce \u201cNESSUN RIFERIMENTO DISPONIBILE\u201d, ci\u00f2 non implica\u00a0necessariamente che il paese in questione non abbia ancora recepito la direttiva, ma pu\u00f2 semplicemente significare che il recepimento non \u00e8 ancora stato comunicato alla banca dati comunitaria.\u00a0\n\tI centri di informazione messi a disposizione dall\u2019UE, quali ad esempio gli EIC (Euro Info Centre) o i CDE (Centri di Documentazione Europea, all'interno della rete \"Europe Direct\") possono in tal caso svolgere ricerche pi\u00f9 approfondite.\u00a0\n" } ] }, { "id": 1326, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Si pu\u00f2 recedere anticipatamente dal contratto stipulato con gestori di servizi di telefonia, internet e comunicazioni elettroniche?\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Il recesso anticipato, senza penali, dai servizi di telefonia e comunicazione elettronica \u00e8 stato previsto e disciplinato dal Decreto Legge 31 gennaio 2007, n. 7 (Misure urgenti per la tutela dei consumatori, la promozione della concorrenza, lo sviluppo di attivita' economiche, la nascita di nuove imprese, la valorizzazione dell'istruzione tecnico-professionale e la rottamazione di autoveicoli), convertito con modificazioni, che all\u2019art.1 comma 3 dispone:\n[...] I contratti per adesione stipulati con operatori di telefonia e di \u00a0reti televisive e di comunicazione elettronica, indipendentemente dalla\u00a0 tecnologia \u00a0utilizzata, \u00a0devono \u00a0prevedere \u00a0la \u00a0facolt\u00e0\u00a0del contraente \u00a0di recedere dal contratto o di \u00a0trasferire le utenze\u00a0 presso \u00a0 altro \u00a0operatore \u00a0senza\u00a0vincoli\u00a0temporali\u00a0o\u00a0ritardi\u00a0non giustificati\u00a0e senza spese non giustificate da costi dell'operatore\u00a0 e \u00a0non \u00a0possono \u00a0imporre \u00a0un \u00a0obbligo \u00a0di \u00a0preavviso superiore \u00a0a \u00a0trenta \u00a0giorni. \u00a0Le clausole difformi sono nulle, fatta salva \u00a0la \u00a0facolt\u00e0 degli operatori di adeguare alle disposizioni del presente \u00a0comma \u00a0i rapporti contrattuali gi\u00e0 stipulati alla data di entrata in vigore del presente decreto entro i successivi sessanta giorni. [...]\nL\u2019Autorit\u00e0 per la garanzia nelle Comunicazioni (AGCOM) ha adottato la \u00a0Guida ai servizi di comunicazione elettronica\u00a0e le specifiche Linee guida della direzione tutela dei consumatori \u00a0 sull\u2019argomento cui si rinvia per \u00a0approfondimenti e dettagli.\n" } ] }, { "id": 1327, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Lavoratore ormai prossimo alla pensione. Dall'estratto conto contributivo chiesto all'Inps ha scoperto che non\u00a0risultano\u00a0 circa due anni di contributi versati anni fa, quando lavorava presso un'azienda privata che ora ha chiuso. Come\u00a0pu\u00f2 fare per recuperare i contributi mancanti?" }, { "from": "gpt", "value": "Quando un lavoratore si rende conto che nel suo estratto conto mancano dei contributi che sono stati omessi o che oramai sono prescritti, pu\u00f2 richiedere l'applicazione dell'articolo 13, comma 5, della Legge 12 agosto 1962, n. 1338, per la costituzione di una rendita vitalizia reversibile pari alla quota di pensione che spetterebbe in relazione ai contributi omessi.\nE' naturalmente indispensabile, per\u00f2, che il lavoratore possa documentare l'esistenza del rapporto di lavoro per il quale non si hanno contributi, e le retribuzioni percepite, con documentazione contemporanea a quel periodo (libretto di lavoro, lettere di assunzione, buste paga, ecc.).\n" } ] }, { "id": 1328, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono uno studente, vorrei sapere entro quale data devo recuperare i miei debiti formativi." }, { "from": "gpt", "value": "Il termine per il recupero dei debiti formativi \u00e8 il 31 agosto come ultimo appello e comunque prima che inizi l'anno scolastico.\nPer approfondimenti: Portale dello studente -\u00a0Debiti formativi\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1329, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove posso trovare informazioni esaustive sul regime fiscale di vantaggio per l\u2019imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilit\u00e0?\u00a0\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "L'Agenzia delle Entrate ha emanato la circolare n. 17/E del 30 maggio 2012 che contiene una serie di approfondimenti e precisazioni sul regime dei minimi relativamente a: durata; requisiti oggettivi e soggettivi; ingresso, disapplicazione e uscita dal regime fiscale; caratteristiche dello stesso.\u00a0\nIl sito dell'Agenzia delle Entrate, inoltre, ha una scheda informativa che fornisce indicazioni su: accesso al regime, semplificazioni e adempimenti.\n" } ] }, { "id": 1330, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove \u00e8 possibile reperire\u00a0informazioni sui servizi dedicati ai\u00a0disabili nella Regione Lombardia?" }, { "from": "gpt", "value": "La Regione Lombardia ha attivato\u00a0lo\u00a0Sportello Disabili. Si tratta\u00a0di\u00a0un servizio che si rivolge alle persone con disabilit\u00e0 e alle loro famiglie, agli operatori, ai volontari e alle organizzazioni pubbliche e private del settore.\u00a0\n" } ] }, { "id": 1331, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Devo\u00a0intraprendere un'attivit\u00e0 produttiva in Sardegna e mi \u00e8 stato chiesto di presentare\u00a0la DUAAP: di cosa si tratta?" }, { "from": "gpt", "value": "La DUAAP \u00e8\u00a0Dichiarazione Unica Autocertificativa per la realizzazione di un intervento relativo ad Attivit\u00e0 Produttive, prevista dalla Legge regionale 5 marzo 2008 n.3 che\u00a0ha modificato radicalmente i procedimenti del SUAP prevedendo due procedure possibili per la nascita di un\u2019attivit\u00e0 produttiva: l\u2019immediato avvio e la conferenza di servizi (Art. 1 commi 16-32).\n\tNell\u2019immediato avvio l\u2019imprenditore presenta al SUAP la DUAAP, con allegate le relazioni e le attestazioni tecniche necessarie (allegati). Trascorsi 20 giorni senza che siano segnalate anomalie, l\u2019imprenditore inizia a costruire l\u2019impianto o avvia la propria attivit\u00e0. In casi particolari (indicati al comma 24), l\u2019imprenditore, per la natura dell\u2019attivit\u00e0 o la localizzazione dell\u2019impianto, deve attendere gli esiti di un\u2019apposita conferenza di servizi. Si tratta di casi attinenti, ad esempio, alle verifiche ambientali, alla sicurezza pubblica, alla tutela della salute e della pubblica incolumit\u00e0.\u00a0\n\tDisponibile on line la modulistica. Per ulteriori informazioni vedere anche la Circolare applicativa.\n" } ] }, { "id": 1332, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono un piccolo imprenditore toscano in difficolt\u00e0, dove posso trovare informazioni in merito alle iniziative a sostegno del credito\u00a0attivate nella\u00a0mia regione?" }, { "from": "gpt", "value": "La Prefettura di Firenze\u00a0in collaborazione con\u00a0la\u00a0Regione Toscana,\u00a0ha realizzato, nell'ambito delle iniziative promosse dallo\u00a0Speciale Osservatorio sul credito,\u00a0istituito presso la Prefettura di Firenze, in conformit\u00e0 alla legge 28 gennaio 2009 n. 2 che disciplina le misure anti-crisi per il sostegno a famiglie e imprese, una\u00a0banca dati che\u00a0raccoglie tutte le forme di intervento messe in atto sul territorio toscano da Comuni, Comunit\u00e0 Montane, Province, Regione, Prefetture, Camere di Commercio, Associazioni di Categoria economiche, sociali ed Enti comunque rappresentati in seno all'Osservatorio. Scopo dell'iniziativa \u00e8 quello di poter fornire a imprese e cittadini informazioni complete, di facile consultazione ed utili ad orientarsi opportunamente tra i vari strumenti creditizi disponibili. La ricerca \u00e8 possibile sia per parametri (ambito territoriale, tipologie di beneficiari, interventi e finalit\u00e0) sia per parole chiave.\nPer approfondimenti, si pu\u00f2 consultare l'apposita banca dati.\u00a0\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1333, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come\u00a0\u00e8 possibile\u00a0registrare\u00a0un marchio comunitario senza doverlo fare in tutti i singoli Paesi dell'UE?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Portale dell'Unione Europea chiarisce che l\u2019Ufficio per l\u2019armonizzazione nel mercato interno (marchi, disegni e modelli)\u00a0(UAMI) \u00e8 l\u2019autorit\u00e0 ufficiale che si occupa delle procedure relative ai marchi comunitari e, dal 2003, di quelle relative ai disegni e modelli comunitari registrati. Tali diritti di propriet\u00e0 intellettuale sono validi in tutti i Paesi dell\u2019UE. I marchi e i disegni e modelli appartengono al mondo del diritto societario privato. L\u2019UAMI \u00e8 nel contempo un\u2019agenzia della Comunit\u00e0 europea e un ufficio di propriet\u00e0 industriale, con una propria funzione tecnica, vale a dire la registrazione dei diritti di propriet\u00e0 industriale. In qualit\u00e0 di agenzia di servizi, l\u2019Ufficio ha il dovere di collocare i propri clienti, ovverosia le imprese che depositano i loro marchi e i loro disegni e modelli, al centro dell\u2019intero sistema dell\u2019UAMI e di fornire loro il servizio migliore al prezzo pi\u00f9 conveniente. Il marchio comunitario e il disegno e modello comunitario registrato sono la via di accesso ad un mercato unico. Il fatto che abbiano una natura unitaria significa che le formalit\u00e0 e la gestione possono essere mantenute ad un livello semplificato: una domanda unica, un centro amministrativo unico e un fascicolo unico da gestire. I marchi, disegni e modelli sono soggetti ad un diritto uniforme, con una protezione forte e unitaria nell\u2019intera Unione europea. Tale semplificazione porta ad una riduzione notevole dei costi rispetto ai costi complessivi della registrazione nazionale in tutti i paesi dell\u2019Unione europea.\nPer approfondimenti: Ufficio per l'armonizzazione nel mercato interno (marchi, disegni, modelli)\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1334, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Vorrei conoscere la procedura di registrazione di un periodico" }, { "from": "gpt", "value": "La pubblicazione di ogni giornale o periodico deve essere preceduta dalla registrazione presso la cancelleria del tribunale nella cui circoscrizione la pubblicazione deve essere effettuata (sede dell\u2019editore).\u00a0\n\tLa\u00a0registrazione risponde\u00a0all'esigenza di una forma di pubblicit\u00e0 legale dell'esistenza del giornale o periodico, ed\u00a0alla necessit\u00e0 di un controllo sull'esistenza dei requisiti minimi oggettivi di legalit\u00e0, come per esempio la presenza di un direttore responsabile iscritto nell'albo dei pubblicisti o dei giornalisti professionisti.\n\tIstruzioni dettagliate sul sito degli Uffici giudiziari di Genova.\u00a0\nEntro quindici giorni dall\u2019avvenuto mutamento, deve essere registrata ogni successiva variazione di\u00a0uno degli elementi costitutivi della testata.\n" } ] }, { "id": 1335, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come pu\u00f2 un ente iscriversi al registro per poter svolgere le mediazioni?" }, { "from": "gpt", "value": "L'attivit\u00e0 di mediazione e conciliazione pu\u00f2 essere svolta unicamente da organismi accreditati presso il Ministero della Giustizia e inseriti nel Registro degli organismi di mediazione ai sensi dell'art. 16 del decreto legislativo 28/2010. Con Provvedimento del 4 novembre 2010 sono stati approvati i nuovi modelli di domanda per l'iscrizione al registro degli organismi di mediazione e all\u2019elenco degli enti formatori per la mediazione. Il 2 febbraio 2011 \u00e8 stata emessa una nota illustrativa di\u00a0aiuto\u00a0alla compilazione dei modelli di domanda.\nL'iscrizione nell'elenco pu\u00f2 avvenire, in un primo momento, a titolo provvisorio. L\u2019iscrizione deriva dall\u2019adempimento a quanto previsto nell\u2019art. 4 del decreto 180/2010. In questi casi, essendo decorso il termine di quaranta giorni dal ricevimento della domanda, ovvero di venti giorni dopo il ricevimento della documentazione integrativa richiesta, la direzione generale provvede alla prevista iscrizione. Ci\u00f2 non toglie, comunque, che la direzione generale attivi il proprio potere di controllo successivo all'iscrizione, procedendo alla verifica della legittimit\u00e0 della domanda per eventuale adozione di provvedimento in autotutela.\u00a0In questo caso\u00a0l\u2019iscrizione \u00e8 avvenuta solo per effetto del silenzio assenso e l\u2019amministrazione proceder\u00e0 a breve al compimento dell\u2019attivit\u00e0 di controllo. Registro degli organismi\nIndicazioni sull'applicabilit\u00e0 della disciplina del\u00a0silenzio-assenso: circolare n. 13/06/2011\n" } ] }, { "id": 1336, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come si pu\u00f2 evitare di ricevere telefonate promozionali?" }, { "from": "gpt", "value": "Dal 1\u00b0\u00a0febbraio 2011 gli abbonati telefonici, i cui nominativi e numeri siano in elenco e che non desiderino ricevere telefonate pubblicitarie devono iscriversi al\u00a0Registro Pubblico delle Opposizioni. L'iscrizione \u00e8 gratuita, ha durata indefinita e pu\u00f2 essere revocata in qualunque momento. Ci si pu\u00f2 opporre in 5 modi alle telefonate commerciali: per raccomandata; via fax; per mail; tramite numero verde e compilando un modulo elettronico secondo le modalit\u00e0 indicate nella Scheda informativa del Garante per la Protezione dei Dati Personali.\n" } ] }, { "id": 1337, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Durante la procedura di regolarizzazione di lavoratori irregolari del 2009, se la persona che faceva richiesta di emersione per la sua badante moriva prima della firma del contratto di lavoro, la domanda veniva\u00a0rigettata?" }, { "from": "gpt", "value": "In base alla circolare n.\u00a06466/09\u00a0del Ministero dell'Interno, in\u00a0casi del genere si\u00a0\u00e8 consentito, in sede di stipula\u00a0del contratto,\u00a0il subentro di un componente del nucleo familiare del defunto datore di lavoro, eventualmente anche modificando il rapporto di lavoro purch\u00e8 sussistessero i requisiti previsti dalla norma, ovvero il rilascio al lavoratore extracomunitario\u00a0di un permesso di soggiorno per attesa occupazione, qualora il predetto subentro non fosse possibile.\n" } ] }, { "id": 1338, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Con la procedura di regolarizzazione del 2012, era possibile presentare\u00a0domanda di\u00a0regolarizzazione\u00a0anche\u00a0per cittadini extracomunitari presenti regolarmente sul nostro territorio ma non autorizzati\u00a0a lavorare?" }, { "from": "gpt", "value": "Si. Con la circolare del 12/09/2012\u00a0del Ministero dell'Interno\u00a0era stato chiarito che la procedura di regolarizzazione poteva essere attivata anche nei confronti dei lavoratori stranieri, presenti ininterrottamente nel territorio nazionale almeno dal 31/12/2011, titolari di un permesso di soggiorno rilasciato per motivi che non autorizzavano lo svolgimento di attivit\u00e0 lavorativa o autorizzati a permanere nel territorio nazionale per un periodo temporale delimitato, quale ad esempio i titolari di permesso di soggiorno rilasciato ai sensi dell'art. 31 del Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286, cosiddetto Testo Unico Immigrazione.\nInoltre nelle FAQ del Portale Integrazione Migranti, dei Ministeri del Lavoro e delle Politiche Sociali, dell'Interno, dell'Istruzione, dell'Universit\u00e0 e della Ricerca e del Ministro della Cooperazione Internazionale e della Cooperazione,\u00a0si\u00a0era chiarito\u00a0che la domanda di emersione poteva essere presentata dai datori di lavoro che occupavano lavoratori stranieri comunque presenti sul territorio nazionale. Di conseguenza, tale istanza\u00a0poteva essere presentata anche in favore di stranieri che, pur regolarmente presenti sul territorio nazionale, non potevano essere assunti in quanto privi del titolo di soggiorno che li abilitasse allo svolgimento di un\u2019attivit\u00e0 lavorativa (turismo, cure mediche, studio, motivi religiosi, etc.). Tale ipotesi comprendeva anche il caso di straniero con permesso di soggiorno scaduto da oltre 60 giorni e per il quale non\u00a0era stato richiesto nei termini il rinnovo.\nPer ulteriori informazioni:\nMinistero dell'Interno - Indicazioni per la predisposizione e presentazione delle domande di emersione dal lavoro irregolare\nPortale Integrazione Migranti - FAQ Emersione 2012\n" } ] }, { "id": 1339, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per presentare domanda di regolarizzazione di un lavoratore\u00a0extracomunitario irregolare alle sue dipendenze, quali erano le modalit\u00e0 con cui il datore di lavoro doveva versare\u00a0il contributo forfettario di 1000 euro previsto dalla normativa?" }, { "from": "gpt", "value": "Il datore di lavoro che presentava domanda di emersione, ai sensi della procedura di regolarizzazione dei lavoratori\u00a0extracomunitari presenti irregolarmente sul territorio italiano\u00a0prevista dal Decreto legislativo\u00a016 luglio 2012, n. 109, come chiarito con il decreto interministeriale del Ministro dell'Interno di concerto con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, con il Ministro per la Cooperazione Internazionale e l'Integrazione e il Ministro dell'Economia e delle Finanze del 29 agosto 2012, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 7/09/2012, era tenuto\u00a0a versare un contributo forfettario di euro 1.000 (mille) per ciascun lavoratore tramite il modello di pagamento F24\u00a0con elementi identificativi.\nCon la Risoluzione n. 85/E del 31 agosto 2012, l\u2019Agenzia delle Entrate\u00a0aveva infatti\u00a0istituito i codici tributo per consentire l\u2019esatta compilazione, da parte dei datori di lavoro, del modello F24 Versamenti con elementi identificativi, da utilizzare nella procedura di emersione dal lavoro irregolare. Sono stati denominati i codici tributo REDO (per il lavoro domestico) e RESU (per il lavoro subordinato).\nSi\u00a0poteva procedere al versamento a partire dal 7 settembre 2012.\u00a0\n" } ] }, { "id": 1340, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come\u00a0funzionava la regolarizzazione dei lavoratori extracomunitari irregolarmente soggiornanti del 2012?" }, { "from": "gpt", "value": "Ai sensi del Decreto legislativo\u00a016 luglio 2012, n. 109 , in vigore dal 9 agosto\u00a02012,\u00a0dal 15 settembre al 15 ottobre\u00a02012\u00a0era possibile presentare domanda di regolarizzazione per i lavoratori\u00a0extracomunitari presenti irregolarmente sul territorio italiano.\nI datori di lavoro che impiegavano irregolarmente cittadini extracomunitari, potevano sanare la propria posizione presentando domanda di regolarizzazione\u00a0esclusivamente per via informatica secondo le modalit\u00e0 stabilite con l'apposito decreto interministeriale del Ministro dell'Interno di concerto con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, con il Ministro per la Cooperazione Internazionale e l'Integrazione e il Ministro dell'Economia e delle Finanze del 29 agosto 2012, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 7/09/2012, tramite l'apposito servizio di inoltro telematico sul sito del Ministero dell'Interno.\nNello specifico, i datori di lavoro italiani o cittadini di uno Stato membro dell'Unione europea e\u00a0i datori di lavoro stranieri in possesso del titolo di soggiorno previsto dall'articolo 9 del Testo Unico Immigrazione di cui al Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286, che al 9 agosto 2012 occupavano irregolarmente alle proprie dipendenze, da almeno 3 mesi e continuavano ad occuparli alla data di presentazione della dichiarazione di emersione, stranieri extracomunitari\u00a0presenti nel territorio nazionale in modo ininterrotto almeno dalla data del 31 dicembre 2011, potevano dichiarare la sussistenza del rapporto di lavoro allo Sportello unico per l'immigrazione presentando l'apposita domanda. In ogni caso, la presenza sul territorio nazionale dello straniero dal 31 dicembre 2011 doveva essere attestata da documentazione proveniente da organismi pubblici.\nIl datore di lavoro, che presentava domanda di emersione, era tenuto\u00a0al versamento di un contributo forfettario di 1.000 euro per ciascun lavoratore tramite il modello di pagamento F24\u00a0con elementi identificativi. Si\u00a0poteva procedere al versamento dal 7 settembre 2012.\u00a0Con la Risoluzione n. 85/E del 31 agosto 2012, l\u2019Agenzia delle Entrate\u00a0aveva istituito i codici tributo per consentire l\u2019esatta compilazione, da parte dei datori di lavoro, del modello F24 Versamenti con elementi identificativi, da utilizzare nella procedura di emersione dal lavoro irregolare,\u00a0denominati REDO (per il lavoro domestico) e RESU (per il lavoro subordinato).\nIl D.lgs.\u00a0109/2012\u00a0prevedeva inoltre una disposizione transitoria volta a permettere ai datori di lavoro di dichiarare l\u2019esistenza di rapporti di lavoro irregolari pregressi.\nDal 9 agosto 2012, data di entrata in vigore del decreto, fino alla conclusione del procedimento di presentazione della dichiarazione di emersione, sono stati sospesi i procedimenti penali e amministrativi nei confronti del datore di lavoro e del lavoratore per le violazioni delle norme.\nSulla regolarizzazione sono state emanate, tra le altre, anche numerose circolari per fornire ulteriori chiarimenti come\u00a0la circolare congiunta del 7/09/2012 del Ministero dell'Interno e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali n. 5636 e\u00a0la circolare del 12/09/2012 del\u00a0Ministero dell'Interno che illustrano la procedura di regolarizzazione, la circolare INPS del 14/09/2012 n. 113 e la circolare INPS del 28/09/12 n.118 che contengono le indicazioni operative in ordine agli adempimenti nei confronti dell\u2019INPS da parte dei datori di lavoro che si sono avvalsi della procedura di emersione, la circolare INAIL del 2/10/2012 n. 48, la circolare del Ministero dell'Interno del 4/10/2012 n. 6121 dedicata alla documentazione proveniente da organismi pubblici che lo straniero deve fornire per dimostrare la sua presenza sul territorio italiano almeno dal 31/12/2011. Inoltre l'ANCE - Associazione Nazionale Costruttori Edili\u00a0nella comunicazione del 26/09/12 n. 502 ha fornito chiarimenti sul\u00a0DURC.\nL'INPS con il messaggio\u00a0del 5/11/2012 n. 17898 ha fornito ulteriori indicazioni inerenti i MAV per il pagamento dei contributi da parte dei datori di lavoro.\nLa circolare del Ministero dell'Interno del 4/12/2012 n. 7529 ha inoltre fornito chiarimenti sui seguenti casi:\n" } ] }, { "id": 1341, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quale tipo di documentazione poteva essere utilizzata dallo straniero per dimostrare la presenza sul territorio italiano almeno dal 31 dicembre 2011?" }, { "from": "gpt", "value": "Come indicato nelle FAQ congiunte del Ministero dell'Interno e del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali\u00a0e nella circolare\u00a0del 4/10/2012 n. 6121 del Ministero dell'Interno\u00a0potevano essere considerati documentazione utile ai fini dell\u2019attestazione della presenza del lavoratore straniero sul territorio italiano almeno dalla data del 31.12.2011 o da data precedente:\n" } ] }, { "id": 1342, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali soggetti\u00a0erano esclusi dall'ambito di applicazione della\u00a0procedura di\u00a0regolarizzazione dei lavoratori extracomunitari introdotta dal\u00a0d.lgs. 109/2012?" }, { "from": "gpt", "value": "Dal 15 settembre al 15 ottobre\u00a02012 i datori di lavoro\u00a0potevano presentare domanda di regolarizzazione per i lavoratori\u00a0extracomunitari presenti irregolarmente sul territorio italiano, seguendo la procedura prevista\u00a0dal Decreto legislativo\u00a016 luglio 2012, n. 109, in vigore dal 9 agosto\u00a02012, seguendo le indicazioni riportate nel decreto interministeriale del Ministro dell'Interno di concerto con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, con il Ministro per la Cooperazione Internazionale e l'Integrazione e il Ministro dell'Economia e delle Finanze del 29 agosto 2012, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 7 settembre 2012.\u00a0\nPer quanto concerne i datori di lavoro,\u00a0erano esclusi dalla procedura di regolarizzazione:\n- il datore di lavoro che risultava condannato negli ultimi cinque anni, anche con sentenza non definitiva, per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina verso l'Italia e dell'immigrazione clandestina dall'Italia verso altri Stati o per reati diretti al reclutamento di persone da destinare alla prostituzione o allo sfruttamento della prostituzione o di minori da impiegare in attivit\u00e0 illecite; aver\u00a0occupato alle proprie dipendenze lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno, ovvero il cui permesso\u00a0era scaduto e del quale non\u00a0era stato chiesto, nei termini di legge, il rinnovo, revocato o annullato ai sensi dell'art. 22 comma 12 del Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286, cosiddetto Testo Unico Immigrazione;\n- il datore di lavoro che, a seguito dell'espletamento di procedure di ingresso di cittadini stranieri per motivi di lavoro subordinato ovvero di procedure di emersione dal lavoro irregolare, non aveva provveduto alla sottoscrizione del contratto di soggiorno presso lo Sportello unico ovvero alla successiva assunzione del lavoratore straniero, salvo cause di forza maggiore comunque non imputabili al datore di lavoro.\nPer quanto concerne i\u00a0lavoratori stranieri, erano esclusi dalla procedura:\n- i lavoratori comunitari;\n- i lavoratori extracomunitari nei confronti dei quali era stato emesso un provvedimento di espulsione;\n- i lavoratori extracomunitari che risultavano segnalati, anche in base ad accordi o convenzioni internazionali in vigore per l'Italia, ai fini della non ammissione nel territorio dello Stato;\n- i lavoratori extracomunitari che risultavano condannati, anche con sentenza non definitiva, compresa quella pronunciata anche a seguito di applicazione della pena su richiesta ai sensi dell'articolo 444 del Codice di Procedura Penale, per uno dei reati previsti dall'articolo 380 del medesimo codice;\n- i lavoratori extracomunitari che comunque erano considerati una minaccia per l'ordine pubblico o la sicurezza dello Stato o di uno dei Paesi con i quali l'Italia\u00a0ha sottoscritto accordi per la soppressione dei controlli alle frontiere interne e la libera circolazione delle persone.\nErano\u00a0esclusi inoltre dalla procedura di regolarizzazione i rapporti di lavoro a tempo parziale, fatto salvo quanto previsto in materia di lavoro domestico e di sostegno al bisogno familiare.\n" } ] }, { "id": 1343, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E'\u00a0possibile l'iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale per gli stranieri per i quali\u00a0\u00e8 stata\u00a0chiesta la regolarizzazione? Possono avere assistenza sanitaria durante la procedura di regolarizzazione?" }, { "from": "gpt", "value": "Si, come chiarito dalla circolare 6561 del 25/10/2012 del Ministero dell'Interno\u00a0relativa\u00a0all'assistenza sanitaria da erogare ai cittadini stranieri per i quali\u00a0\u00e8 stata presentata domanda di emersione dal lavoro irregolare nelle more della conclusione della procedura disciplinata dall'articolo 5 del Decreto legislativo\u00a016 luglio 2012, n. 109. In particolare il Ministero\u00a0ha chiarito\u00a0che i cittadini stranieri, per i quali\u00a0\u00e8 stata presentata dichiarazione di emersione,\u00a0sono assimilabili ai destinatari dell'assicurazione obbligatoria di cui all'art. 34\u00a0del\u00a0\u00a0Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286\u00a0(cosidetto \"Testo Unico Immigrazione\")\u00a0e quindi\u00a0possono essere iscritti al Servizio Sanitario Nazionale.\u00a0\nCome ribadito dalla Circolare 6635 del 30/10/2013 del Ministero dell'Interno, gli stranieri per i quali non si \u00e8 ancora concluso l\u2019iter di regolarizzazione possono fruire pienamente del diritto all'assistenza sanitaria e pertanto\u00a0anche se sono sprovvisti del codice fiscale alfanumerico, possono essere iscritti con\u00a0un codice fiscale provvisorio (numerico da 11 cifre), che \u00e8 stato attribuito loro dall\u2019Agenzia delle Entrate a seguito della fornitura dei dati da parte del Ministero dell\u2019interno.\nIl cittadino straniero, con la ricevuta della domanda di regolarizzazione (nella quale sono presenti i dati anagrafici completi come registratati dal Ministero dell\u2019interno), pu\u00f2 recarsi\u00a0alla ASL per richiedere l\u2019iscrizione al SSN; l\u2019operatore ASL accede alla funzione di inserimento assistito con i dati anagrafici completi riportati nella domanda di emersione. Se il sistema individua univocamente il soggetto, sia che abbia il codice fiscale alfanumerico sia quello provvisorio numerico, pu\u00f2 procedere all\u2019inserimento dell\u2019assistito ed alla scelta del medico. Se il cittadino viene iscritto con il codice fiscale provvisorio numerico non verr\u00e0 prodotta automaticamente la tessera sanitaria ma sar\u00e0 possibile stampare un certificato sostitutivo della tessera sanitaria.\n\tSe l\u2019operatore ASL non individua univocamente il codice fiscale del cittadino da iscrivere al SSN,\u00a0lo straniero\u00a0dovr\u00e0 recarsi al pi\u00f9 vicino Ufficio dell\u2019Agenzia delle Entrate per verificare la sua posizione negli archivi dell\u2019Anagrafe Tributaria.\nLe indicazioni operative per gli uffici interessati sono state fornite nella Circolare 27162 del 24/10/13 del Ministero della Salute.\n" } ] }, { "id": 1344, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali requisiti di reddito doveva avere il datore di lavoro per poter procedere alla regolarizzazione dei lavoratori extracomunitari?" }, { "from": "gpt", "value": "Il decreto interministeriale del Ministro dell'Interno di concerto con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, con il Ministro per la Cooperazione Internazionale e l'Integrazione e il Ministro dell'Economia e delle Finanze del 29 agosto 2012, in attuazione del Decreto Legislativo 16 luglio 2012, n. 109, disponeva che per accedere alla procedura di emersione il reddito del datore di lavoro non doveva essere inferiore a 30.000 euro annui e, nel caso di lavoro domestico, non poteva essere inferiore a 20.000 o 27.000 euro annui rispettivamente nelle ipotesi di nucleo familiare composto da uno o pi\u00f9 soggetti percettori di reddito. Era ammesso il cumulo anche con il reddito del coniuge e di parenti di 2\u00b0 grado non conviventi.\nCome specificato nella Circolare congiunta Ministero Interno-Lavoro del 7 settembre 2012\u00a0la verifica di congruit\u00e0 del reddito e delle condizioni contrattuali applicate veniva effettuata dalla Direzione Territoriale del Lavoro. Nello specifico si parlava di \"reddito imponibile o fatturato, quale risultante dall'ultima dichiarazione dei redditi o dal bilancio di esercizio precedente, per il datore di lavoro persona fisica, ente o societ\u00e0\".\n" } ] }, { "id": 1345, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove si pu\u00f2 consultare la guida europea per le modalit\u00e0 di importazione di prodotti e servizi da Paesi Terzi?" }, { "from": "gpt", "value": "La Banca dati (in inglese)\u00a0europea per gli esportatori sulle modalit\u00e0 di importazione della Direzione Generale Commercio della Commissione europea \u00e8 una sorta di guida per gli esportatori che contiene indicazioni sulle formalit\u00e0 da seguire per coloro che vogliono importare merci e prodotti da Paesi Terzi.\n" } ] }, { "id": 1346, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quale requisito deve avere un\u00a0cittadino straniero per iscriversi al Servizio Sanitario Nazionale?" }, { "from": "gpt", "value": "Il requisito principale \u00e8 un contratto di lavoro.\u00a0E' infatti\u00a0obbligatoria l'iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale (S.S.N.) dei seguenti soggetti:\na) stranieri regolarmente soggiornanti che abbiano in corso regolari attivit\u00e0 di lavoro subordinato o di lavoro autonomo o siano iscritti nelle liste di collocamento;\nb) stranieri regolarmente soggiornanti o che abbiano chiesto il rinnovo del titolo di soggiorno, per lavoro subordinato, per lavoro autonomo, per motivi familiari, per asilo politico, per asilo umanitario, per richiesta di asilo, per attesa adozione, per affidamento, per acquisto della cittadinanza.\nIl permesso di soggiorno per motivi di salute pu\u00f2 essere prorogato in tutti quei casi nei quali il cittadino straniero abbia contratto una malattia o subito un infortunio o malattia professionale che non consentano di lasciare il territorio nazionale in caso di scadenza del permesso di soggiorno.\nL'assistenza spetta altres\u00ec ai familiari a carico regolarmente soggiornanti e viene assicurata fin dalla nascita ai minori figli di stranieri iscritti al Servizio Sanitario Nazionale.\nL'iscrizione al S.S.N. del cittadino straniero, in quanto assicurato obbligatoriamente, non solo consegue direttamente al provvedimento emanato da un'altra amministrazione, ma ha altres\u00ec valore ricognitivo e non costitutivo del diritto.\nIn sostanza il diritto all'assistenza sanitaria insorge con il verificarsi dei requisiti e dei presupposti previsti dalla legge (rilascio del permesso di soggiorno per i motivi suindicati), pur in assenza di iscrizione alla U.S.L. . Questo significa che in presenza di \u00a0un permesso di soggiorno non soltanto si deve provvedere, anche d'ufficio, all'iscrizione al S.S.N., ma altres\u00ec ad erogare immediatamente le prestazioni sanitarie necessarie. Altra conseguenza di tale principio \u00e8 che il rilascio del permesso di soggiorno, purch\u00e8 la richiesta di quest'ultimo sia stata presentata entro i termini previsti dall'art. 5 del T.U., fa retroagire il diritto all'assistenza sanitaria dello straniero, in quanto regolarmente soggiornante, alla data di ingresso in Italia.\nPer approfondimenti: Stranieri iscritti al S.S.N.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1347, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Che requisiti sono necessari per svolgere attivit\u00e0 di mediazione e\u00a0iscriversi ad un organismo di mediazione?" }, { "from": "gpt", "value": "I requisiti per poter svolgere l'attivit\u00e0 di mediatore\u00a0sono dettati dall\u2019art. 4, comma terzo, del Decreto Ministeriale\u00a0180/2010.\n\tI mediatori devono possedere\u00a0una laurea universitaria triennale, ovvero, in alternativa, devono essere iscritti ad un ordine o collegio professionale. Dunque, non \u00e8 pi\u00f9 necessaria la laurea in materie giuridiche e, in ogni caso, anche l\u2019iscritto ad un collegio professionale, sebbene privo di laurea, pu\u00f2 ottenere l\u2019iscrizione nell\u2019elenco degli organismi se possiede la specifica formazione. E' necessario, inoltre, aver frequentato e superato con esito positivo un percorso formativo di durata non inferiore a 50 ore tenuto ed attestato da un ente di formazione accreditato presso il Ministero della Giustizia.\u00a0Successivamente\u00a0\u00e8 possibile chiedere l'iscrizione ad un organismo che svolge le mediazioni. I mediatori possono svolgere la loro attivit\u00e0 al massimo per cinque organismi di mediazione.\nElenco degli organismi di\u00a0mediazione cui\u00a0rivolgersi per l'iscrizione.Circolare 4 aprile 2011 che chiarisce alcuni requisiti dei mediatori.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1348, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Si pu\u00f2\u00a0presentare domanda\u00a0per l'assegno \u00a0sociale avendo\u00a0un'et\u00e0 di\u00a0anni 61,\u00a0con\u00a0solo sette anni di contribuzione e non avendo, di fatto,\u00a0diritto alla pensione contributiva?\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Un cittadino italiano, o equiparato, pu\u00f2 fare domanda di assegno sociale quando non percepisce alcun reddito o ne percepisce uno inferiore all'importo corrente dell'assegno sociale, se ha raggiunto i 65 anni e tre mesi di et\u00e0 e risiede abitualmente in Italia. E\u2019 una prestazione di carattere assistenziale che prescinde del tutto dal pagamento dei contributi e spetta ai cittadini che si trovino in disagiate condizioni economiche.\n\tSono equiparati ai cittadini italiani: gli abitanti di San Marino, i rifugiati politici, i cittadini di uno Stato dell'Unione Europea residenti in Italia e i cittadini extracomunitari in possesso di carta di soggiorno.\n\tLa residenza abituale in Italia \u00e8 un requisito fondamentale tanto che, se il titolare di assegno sociale trasferisce all'estero la propria residenza, ne perde il diritto.\n\tDal 1\u00b0 gennaio 2009, inoltre, \u00e8 richiesto l\u2019ulteriore requisito costituito dal soggiorno legale, in via continuativa, per almeno dieci anni in Italia.\n\tL'assegno sociale \u00e8 una prestazione che non spetta ai superstiti.\n\tSe chi fa domanda non ha alcun reddito personale, n\u00e9 insieme all'eventuale coniuge, percepir\u00e0 l'assegno sociale in misura intera. Se, invece, i suoi redditi, quelli dell'eventuale coniuge oppure la somma di entrambi superano i limiti di legge, l'assegno sociale viene negato.\nSi segnala che ai sensi dell'art 24, comma 8, del Decreto Legge n\u00a0201/2011 convertito in Legge n 214/2011, a decorrere dal 1\u00b0 gennaio 2018\u00a0l'assegno sociale sar\u00e0 conseguito,\u00a0per effetto\u00a0dell'adeguamento del requisito anagrafico in base alla speranza di vita,\u00a0in previsione, a 67 anni e 11 mesi, cos\u00ec\u00a0come per\u00a0la pensione di vecchiaia.\n\tPer approfondimenti: INPS Assegno sociale; Decreto Legge n 201/2011 convertito in Legge n 214/2011\n" } ] }, { "id": 1349, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i requisiti per ottenere la borsa di studio Inps Gestione Dipendenti Pubblici?" }, { "from": "gpt", "value": "Per ottenere la borsa di studio Inps Gestione Dipendenti Pubblici \u00e8 necessario avere sia requisiti di merito (prefissati ogni anno nel bando di concorso), sia requisiti economici (\u00e8 necessario che il nucleo familiare dello studente abbia un ISEE al di sotto della soglia massima fissata nel bando di concorso).\n" } ] }, { "id": 1350, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Una cittadina\u00a0extracomunitaria regolarmente residente in Italia da 13 anni,\u00a0con un permesso di soggiorno per residenza elettiva, puo' chiedere la cittadinanza italiana?" }, { "from": "gpt", "value": "Il permesso di soggiorno per residenza elettiva non pu\u00f2 essere rinnovato o prorogato qualora risulti\u00a0che lo straniero abbia interrotto il soggiorno in Italia per un periodo continuativo di oltre sei mesi, salvo che detta interruzione sia dipesa dalla necessit\u00e0 di adempiere agli obblighi militari o da altri gravi e comprovati motivi.\nDopo\u00a05 anni, \u00e8 possibile richiedere la Carta di soggiorno di lungo periodo, con validit\u00e0 di 5 anni.\nDopo 10 anni \u00e8 possibile richiedere la cittadinanza italiana.\nPer approfondimenti: INPS\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1351, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In caso di trasferimento presso un pensionato per anziani situato in un comune diverso da quello di residenza, cosa\u00a0si deve\u00a0fare per ottenere il cambio di residenza?" }, { "from": "gpt", "value": "Secondo quanto dettato dagli art. 5 e 6 del Regolamento anagrafico (Decreto\u00a0del Presidente\u00a0della Repubblica 30 maggio 1989, n. 223) la richiesta di residenza nel nuovo comune dovr\u00e0 essere effettuata dal responsabile della struttura di convivenza. Per convivenza s\u2019intende un insieme di persone normalmente coabitanti per motivi religiosi, di cura, di assistenza, militari, di pena e simili, aventi dimora abituale nello stesso Comune.\n" } ] }, { "id": 1352, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In caso di nuova dichiarazione di residenza il cittadino deve informare il\u00a0Ministero dei Trasporti del trasferimento? Il Ministero invia per posta il tagliando adesivo con il nuovo indirizzo di residenza?" }, { "from": "gpt", "value": "L'articolo 13 del Decreto\u00a0del Presidente\u00a0della Repubblica 30 maggio 1989, n. 223 (Approvazione del nuovo regolamento anagrafico della popolazione residente) dispone che il cittadino che sposta la propria residenza denunci il trasferimento, entro 20 giorni da quando \u00e8 avvenuto, all'amministrazione comunale.\nIl Decreto Legge 9 febbraio 2012, n. 5 (Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo), convertito con modificazioni dalla Legge 4 aprile 2012, n. 35, ha\u00a0introdotto nuove disposizioni in materia anagrafica, con il cambio di residenza in tempo reale, stabilendo che i\u00a0cambi di residenza\u00a0divengono effettivi entro 2 giorni lavorativi dalla data di ricevimento della richiesta da parte dell\u2019ufficio comunale, con decorrenza, dunque, dalla data di presentazione delle dichiarazioni medesime.\nLa dichiarazione di residenza viene resa\u00a0utilizzando la modulistica predisposta dal\u00a0Dipartimento Affari Interni e Territoriali del Ministero dell'Interno, ed adottata da tutti i Comuni,\u00a0che prevede la compilazione di alcuni campi specifici\u00a0d\u2019interesse del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti \u2013 Dipartimento per i trasporti terrestri , secondo quanto disposto dall' art.116, comma 11, del Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285 (Nuovo Codice della Strada):\n" } ] }, { "id": 1353, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per non comparire pi\u00f9 nello stato di famiglia dei propri genitori \u00e8 necessario\u00a0cambiare residenza?" }, { "from": "gpt", "value": "Per non comparire pi\u00f9 nello stato di famiglia dei genitori \u00e8 necessario trasferire la propria residenza.\nLo stato di famiglia riporta la composizione della \"famiglia anagrafica\". L'articolo 4 del\u00a0Decreto\u00a0del Presidente\u00a0della Repubblica 30 maggio 1989, n. 223 evidenzia che, agli effetti anagrafici, per famiglia si intende un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinita', adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso Comune (unico nucleo familiare); una famiglia anagrafica pu\u00f2 essere costituita da una sola persona.\nI soggetti che effettuano dichiarazioni anagrafiche\u00a0chiariscono se nell\u2019abitazione sita all'indirizzo di residenza sono gi\u00e0 iscritte delle persone ed indicano se sussistono o non sussistono, rapporti di coniugio, parentela, affinit\u00e0, adozione, tutela o vincoli affettivi con esse.\u00a0Persone o famiglie che coabitano nello stessa abitazione possono dar luogo, a distinte famiglie anagrafiche (distinti nuclei familiari) solo se tra i componenti delle due famiglie non vi sono tali vincoli.\nNella pubblicazione Metodi e Norme, serie B, n. 29 del 1992, redatta congiuntamente dall'ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica) e dal Ministero dell'Interno,\u00a0si evidenzia che i\u00a0vincoli sono da ritenersi cessati soltanto con il cessare della coabitazione.\nNon costituiscono\u00a0 famiglia anagrafica a se stante i figli che si sposano e continuano a coabitare con i genitori.\n" } ] }, { "id": 1354, "conversations": [ { "from": "human", "value": "\u00a0Esistono dei tempi certi per il cambio di residenza nell'ambito dello stesso Comune?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto Legge 9 febbraio 2012, n. 5 (Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo), convertito con modificazioni dalla Legge 4 aprile 2012, n. 35, ha\u00a0introdotto nuove disposizioni in materia anagrafica, stabilendo il cambio di residenza in tempo reale.\nI cambi di residenza sono effettivi entro 2 giorni lavorativi dalla data di ricevimento della richiesta da parte dell\u2019ufficio comunale, con decorrenza, dunque, dalla data di presentazione delle dichiarazioni medesime.\nLa norma stabilisce, altres\u00ec, che gli accertamenti comunali siano svolti entro 45 giorni dalla dichiarazione resa o inviata. L'ufficio comunale effettua le verifiche al domicilio dichiarato (tramite Polizia Locale) e controlla tutta la documentazione presentata dal richiedente, o eventualmente trasmessa dal comune di emigrazione; decorsi 45 giorni dalla richiesta, qualora non vengano comunicati all'interessato gli eventuali requisiti mancanti o gli esiti negativi degli accertamenti svolti, ai sensi dell'articolo 10-bis della Legge 7 agosto 1990, n. 241 (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi), quanto dichiarato si considera conforme alla situazione di fatto in essere alla data della dichiarazione.\nIl Dipartimento Affari Interni e Territoriali del Ministero dell'Interno, con la circolare n. 9 del 27 aprile 2012 \u00a0(si veda anche pubblicazione modulistica) e con la circolare n. 23 del 14 settembre 2012 ha fornito istruzioni operative per l'attuazione della nuova norma.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1355, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In caso di coabitazione tra persone che hanno avuto un \"rapporto affettivo\"\u00a0non pi\u00f9 in essere, qualora persista la convivenza, pu\u00f2 essere modificata la composizione della famiglia anagrafica?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Regolamento Anagrafico della Popolazione Residente (Decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 1989, n. 223)\u00a0prevede, all'articolo 13, che i soggetti effettuino dichiarazioni anagrafiche quali la costituzione di nuova famiglia o di nuova\u00a0convivenza, mediante apposita\u00a0\"modulistica\u00a0per effettuare le dichiarazioni anagrafiche\"\u00a0predisposta dal Dipartimento Affari Interni e Territoriali del Ministero dell'Interno ed adotatta da ogni Comune.\nL'articolo 4 dello stesso Decreto evidenzia che, agli effetti anagrafici, per famiglia si intende un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinita', adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso Comune (unico nucleo familiare); una famiglia anagrafica pu\u00f2 essere costituita da una sola persona.\nI soggetti che effettuano dichiarazioni anagrafiche\u00a0chiariscono se nell\u2019abitazione sita all'indirizzo di residenza sono gi\u00e0 iscritte delle persone ed indicano se sussistono o non sussistono, rapporti di coniugio, parentela, affinit\u00e0, adozione, tutela o vincoli affettivi con esse.\u00a0Persone o famiglie che coabitano nello stessa abitazione possono dar luogo, a distinte famiglie anagrafiche (distinti nuclei familiari) solo se tra i componenti delle due famiglie non vi sono tali vincoli.\nNella pubblicazione Metodi e Norme, serie B, n. 29 del 1992, redatta congiuntamente dall'ISTAT (Istituto Nazionale di Statistica) e dal Ministero dell'Interno, si\u00a0precisa che la prova dei \"vincoli affettivi\" di cui alla definizione della famiglia anagrafica (art. 4 del gi\u00e0 citato Regolamento Anagrafico) viene riconosciuta alla dichiarazione che gli interessati rendono al momento della costituzione o subentro nella famiglia.\nLa dichiarazione gi\u00e0 resa sull'esistenza dei vincoli affettivi non pu\u00f2 essere soggetta a continui ripensamenti. I vincoli stessi sono da ritenersi cessati soltanto con il cessare della coabitazione.\n" } ] }, { "id": 1356, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In caso di richiesta di iscrizione anagrafica, per effettuare la dichiarazione, i cittadini stranieri quali documenti devono allegare?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto Legge 9 febbraio 2012, n. 5 (Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo), convertito con modificazioni dalla Legge 4 aprile 2012, n. 35, ha\u00a0introdotto delle novit\u00e0 in materia anagrafica stabilendo il cambio di residenza in tempo reale.\nLe nuove regole prevedono che i cambi di residenza divengano effettivi entro 2 giorni lavorativi dalla data di ricevimento della richiesta da parte dell\u2019ufficio comunale, con decorrenza dalla data di presentazione delle dichiarazioni medesime.\nLa domanda pu\u00f2 essere presentata, oltre che di persona, tramite una raccomandata, un fax o via email agli indirizzi e con le modalit\u00e0 indicate sul sito internet di ogni Comune.La novit\u00e0 riguarda anche i cittadini stranieri, siano essi extracomunitari o comunitari,\u00a0che presentano per la prima volta domanda di iscrizione anagrafica (es. per chi \u00e8 appena arrivato in Italia), che si sono trasferiti da un Comune a un altro o che hanno semplicemente cambiato indirizzo di\u00a0residenza all\u2019interno dello stesso Comune.\nIl Dipartimento Affari Interni e Territoriali del Ministero dell'Interno, con la circolare n. 9 del 27 aprile 2012 ha fornito istruzioni operative circa l'attuazione della nuova norma ed ha messo a disposizione la documentazione - modulistica\u00a0per effettuare le dichiarazioni anagrafiche.\nI cittadini extracomunitari devono allegare alla domanda documenti che variano in base alla situazione del loro permesso di soggiorno secondo quanto riportato nell' allegato A - cittadini di Stati non appartenenti all\u2019Unione Europea .\n\tI cittadini dell\u2019Unione Europea devono allegare\u00a0documenti che cambiano per i lavoratori, per i non lavoratori che hanno risorse sufficienti a mantenersi oppure per gli studenti, secondo quanto riportato nell'\u00a0allegato B - cittadini di Stati appartenenti all\u2019Unione Europea .\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1357, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Le nuove disposizioni sul cambio di residenza \"in tempo reale\" si applicano anche in caso di trasferimento di un soggetto all'estero?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto Legge 9 febbraio 2012, n. 5 (Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo), convertito con modificazioni dalla Legge 4 aprile 2012, n. 35, ha\u00a0introdotto delle novit\u00e0 in materia anagrafica stabilendo il cambio di residenza in tempo reale.\nLe nuove regole prevedono che i cambi di residenza divengano effettivi entro 2 giorni lavorativi dalla data di ricevimento della richiesta, con decorrenza dalla data di presentazione delle dichiarazioni medesime. La domanda pu\u00f2 essere presentata, oltre che di persona, tramite una raccomandata, un fax o via email agli indirizzi e con le modalit\u00e0 indicate sul sito internet di ogni Comune.\nLe novit\u00e0 riguardano anche i cittadini che effettuano dichiarazione di trasferimento\u00a0di residenza all'estero.\u00a0\nI cittadini non italiani,\u00a0a seguito della presentazione o dell'invio della dichiarazione di trasferimento, saranno cancellati dall\u2019anagrafe del Comune di residenza per emigrazione all\u2019estero.\nI cittadini italiani, che intendono trasferire la residenza all\u2019estero per un periodo superiore a dodici mesi, possono dichiarare il trasferimento direttamente al Consolato, oppure, prima di espatriare,\u00a0al Comune italiano di residenza.\nIn caso di presentazione di dichiarazione al Comune, i soggetti\u00a0dichiaranti\u00a0hanno l\u2019obbligo di recarsi, comunque, entro 90 giorni dall\u2019arrivo all\u2019estero al Consolato di competenza per rendere la dichiarazione di espatrio. Il Consolato invier\u00e0,\u00a0al Comune di provenienza il modello ministeriale per la richiesta di iscrizione all\u2019Aire (anagrafe degli italiani residenti all\u2019estero). La cancellazione dal registro della popolazione residente e l\u2019iscrizione all\u2019Aire, in tal caso, decorrono dalla data in cui gli interessati hanno reso la dichiarazione di espatrio al Comune e saranno effettuate entro due giorni dal ricevimento del modello consolare. Se entro un anno il comune non riceve dal Consolato la richiesta di iscrizione all\u2019Aire, sar\u00e0 avviato il procedimento di cancellazione dei richiedenti per irreperibilit\u00e0.\nIn caso di presentazione di richiesta di iscrizione all\u2019Aire direttamente al Consolato, si procede con la cancellazione automatica dal registro della popolazione residente . La cancellazione dal registro e l\u2019iscrizione all' Aire saranno effettuate dal Comune entro due giorni dal ricevimento del modello consolare e con decorrenza dalla data del ricevimento del modello stesso.\nIl Dipartimento Affari Interni e Territoriali del Ministero dell'Interno, ha messo a disposizione la documentazione - modulistica\u00a0per effettuare le dichiarazioni anagrafiche.\u00a0\u00a0\nPer approfondimenti sull' iscrizione, la cancellazione e l'\u00a0esercizio del diritto di voto dei cittadini italiani residenti all\u00b4estero si rimanda alla consultazione del Sito internet del Ministero dell'Interno - AIRE\u00a0.\n" } ] }, { "id": 1358, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile presentare richiesta di cambio di residenza via posta elettronica?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto Legge 9 febbraio 2012, n. 5 (Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo), convertito con modificazioni dalla Legge 4 aprile 2012, n. 35, ha\u00a0introdotto nuove disposizioni in materia anagrafica. E' prevista la possibilit\u00e0 di effettuare le dichiarazioni anagrafiche attraverso la compilazione di moduli conformi a quelli pubblicati sul sito internet del Ministero dell'Interno, che sar\u00e0 possibile inoltrare al comune competente.\nAi\u00a0sensi delle disposizioni del\u00a0\u00a0Decreto\u00a0del Presidente\u00a0della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445\u00a0e dell'art. 65 del Codice dell'Amministrazione Digitale (Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82), che definisce le modalit\u00e0 di inoltro telematica delle istanze, i cittadini potranno, dunque,\u00a0presentare le dichiarazioni anagrafiche non solo attraverso l'apposito sportello comunale, ma altres\u00ec per raccomandata, per fax e per via telematica.\nQuest' ultima possibilit\u00e0 \u00e8 consentita ad una delle seguenti condizioni:\n\ta) che la dichiarazione sia sottoscritta con firma digitale;\n\tb) che l'autore sia identificato dal sistema informatico con l'uso della carta d'identit\u00e0 elettronica, della carta nazionale dei servizi, o comunque con strumenti che consentano l'individuazione del soggetto che effettua la dichiarazione;\n\tc) che la dichiarazione sia trasmessa attraverso la casella di posta elettronica certificata del dichiarante;\n\td) che la copia della dichiarazione recante la firma autografa e la copia del documento d'identit\u00e0 del dichiarante siano acquisite mediante scanner e trasmesse tramite posta elettronica semplice.\nIl Dipartimento Affari Interni e Territoriali del Ministero dell'Interno, con la circolare n. 9 del 27 aprile 2012 ha fornito istruzioni operative circa l'attuazione della nuova norma ed ha messo a disposizione la documentazione - modulistica\u00a0per effettuare le dichiarazioni anagrafiche.\n" } ] }, { "id": 1359, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile richiedere la residenza in un'abitazione in cui \u00e8 gi\u00e0 presente un'altra famiglia anagrafica?" }, { "from": "gpt", "value": "Il cittadino che sposta la propria residenza deve denunciare il trasferimento, entro 20 giorni da quando \u00e8 avvenuto, all'amministrazione comunale.\u00a0\n\tCi\u00f2 deve accadere sia nel caso in cui l'utente operi un trasferimento da un altro Comune (richiesta d'iscrizione all'Anagrafe) sia nel caso in cui l'utente cambi abitazione all'interno dello stesso Comune (denuncia all'Anagrafe di cambio di indirizzo), cos\u00ec come disposto dall'articolo 13 del Decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 1989, n. 223 (Approvazione del nuovo regolamento anagrafico della popolazione residente).\n\tIl Decreto Legge 9 febbraio 2012, n. 5 (Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo), convertito, con modificazioni, dalla Legge 4 aprile 2012, n. 35, ha introdotto delle novit\u00e0 stabilendo il cambio di residenza in tempo reale. Il Dipartimento Affari Interni e Territoriali del Ministero dell'Interno ha predisposto apposita\u00a0\u00a0modulistica\u00a0per effettuare le dichiarazioni anagrafiche\u00a0che ogni Comune ha adottato.\n\tTrasferimento in alloggio gi\u00e0 occupato\n\tNel caso in cui il trasferimento di abitazione avvenga presso un nucleo familiare gi\u00e0 residente, la dichiarazione di cambio di residenza deve riportare le generalit\u00e0 di almeno un componente maggiorenne del nucleo familiare \"ospitante\" (cognome, nome, luogo e data di nascita), che consente l'iscrizione al medesimo indirizzo (conoscenza del trasferimento / autorizzazione al trasferimento / consenso all'ingresso).\n\tLa modulistica prevede, infatti, che il soggetto che effettua la dichiarazione di residenza chiarisca se nell\u2019abitazione, sita al nuovo indirizzo sono gi\u00e0 iscritte, delle persone ed indichi se sussistono o non sussistono, rapporti di coniugio, parentela, affinit\u00e0, adozione, tutela o vincoli affettivi con i componenti della famiglia gi\u00e0 residente, oppure se e quale vincolo sussiste rispetto all'indicato componente della famiglia gi\u00e0 residente.\n\tIl gi\u00e0 citato Decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 1989, n. 223 , all'articolo 4, chiarisce che, agli effetti anagrafici, per famiglia si intende un insieme di persone legate da vincoli di matrimonio, parentela, affinita', adozione, tutela o da vincoli affettivi, coabitanti ed aventi dimora abituale nello stesso Comune (unico nucleo familiare); una famiglia anagrafica pu\u00f2 essere costituita da una sola persona.\n\tPersone o famiglie che coabitano nello stessa abitazione possono dar luogo, dunque, a due distinte famiglie anagrafiche (distinti nuclei familiari) se tra i componenti delle due famiglie non vi sono vincoli di matrimonio, parentela, affinit\u00e0, adozione, tutela o vincoli affettivi.\n" } ] }, { "id": 1360, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In caso di trasferimento della propria residenza, \u00e8 necessario comunicarlo al Comune?" }, { "from": "gpt", "value": "Il cittadino che sposta la propria residenza denuncia il trasferimento, entro 20 giorni da quando \u00e8 avvenuto, all'amministrazione comunale. Ci\u00f2 deve accadere sia nel caso in cui l'utente operi un trasferimento da un altro Comune (Richiesta d'iscrizione all'Anagrafe) sia nel caso in cui l'utente cambi abitazione all'interno dello stesso Comune (denuncia all'Anagrafe di cambio di indirizzo), cos\u00ec come disposto dall'articolo 13 del\u00a0Decreto\u00a0del Presidente\u00a0della Repubblica 30 maggio 1989, n. 223 (Approvazione del nuovo regolamento anagrafico della popolazione residente).\n" } ] }, { "id": 1361, "conversations": [ { "from": "human", "value": "L\u2019albergatore \u00e8 responsabile per le lesioni personali subite da un cliente durante il soggiorno in albergo?" }, { "from": "gpt", "value": "Con il contratto di albergo l\u2019albergatore si obbliga, tra l\u2019altro, a prevenire o evitare che il cliente subisca danni alla propria persona durante il soggiorno in albergo.\nSe il danno alla persona dipende da evento lesivo determinato da cose che appartengono all\u2019albergatore, quest\u2019ultimo \u00e8 obbligato al risarcimento del danno per inadempimento contrattuale ai sensi dell\u2019art. 1218 c.c. e per danno causato da cose in custodia ai sensi dell\u2019art. 2051 c.c., salvo che provi il caso fortuito.\nSe l\u2019evento dannoso si verifica indipendentemente da cose che appartengono all\u2019albergatore (ad esempio, caduta del cliente nei locali dell\u2019albergo), egli \u00e8 obbligato al risarcimento del danno per responsabilit\u00e0 da fatto illecito ai sensi dell\u2019art. 2043 c.c.. In questo caso il cliente deve dimostrare il dolo o la colpa dell\u2019albergatore e il nesso causale tra fatto ed evento dannoso.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1362, "conversations": [ { "from": "human", "value": "L'albergatore \u00e8 responsabile per il furto subito da un cliente\u00a0all'interno della propria camera d'albergo?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019articolo 1783 del codice civile, \"Responsabilit\u00e0 per le cose portate in albergo\", al primo comma stabilisce che l\u2019albergatore \u00e8 responsabile di ogni deterioramento, distruzione o sottrazione delle cose portate dal cliente in albergo.\nIl secondo comma dell\u2019articolo 1783 del codice civile, stabilisce inoltre che sono considerate cose portate in albergo:\n1) le cose che vi si trovano durante il tempo nel quale il cliente dispone dell'alloggio;\n2) le cose di cui l'albergatore, un membro della sua famiglia o un suo ausiliario assumono la custodia, fuori dell'albergo durante il periodo di tempo in cui il cliente dispone dell'alloggio;\n3) le cose di cui l'albergatore, un membro della sua famiglia o un suo ausiliario assumono la custodia sia nell'albergo, sia fuori dell'albergo, durante un periodo di tempo ragionevole, precedente o successivo a quello in cui il cliente dispone dell'alloggio\u201d.\nIl terzo comma dell\u2019articolo 1783 del codice civile, infine, stabilisce che la responsabilit\u00e0 dell\u2019albergatore \u00e8 limitata al valore di quanto sia deteriorato, distrutto o sottratto, fino all'equivalente di cento volte il prezzo di locazione dell'alloggio per giornata.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1363, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A chi posso rivolgermi per chiedere la restituzione di un\u00a0cos\u00ec detto\u00a0conto\u00a0dormiente?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Ministero dell\u2019Economia e delle finanze ha affidato\u00a0a Consap, a decorrere dal 14 giugno 2010, la gestione delle domande di rimborso delle somme affluite al Fondo\u00a0rapporti dormienti.\nPossono richiedere la restituzione di somme affluite al Fondo:\n" } ] }, { "id": 1364, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come\u00a0\u00e8 possibile\u00a0aderire al progetto Reti Amiche?\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Tutte le informazioni su come aderire al progetto e sui servizi offerti dagli sportelli \"Reti Amiche\" possono essere richiesti inviando una e-mail a\u00a0retiamiche@governo.it\u00a0.\nChi \u00e8 interessato alla concessione d'uso del marchio \"Reti Amiche\" deve presentare apposita domanda al Dipartimento per l'innovazione e le Tecnologie secondo le disposizioni dell'apposito Decreto Ministeriale.\nPer approfondimenti: Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione - Reti Amiche - Contatti\n" } ] }, { "id": 1365, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Chi \u00e8 titolare del marchio \u201cReti Amiche\u201d?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Dipartimento per l\u2019Innovazione e le Tecnologie della Presidenza del Consiglio dei Ministri \u00e8 titolare e detiene in via esclusiva il marchio \u201cReti Amiche\" e pu\u00f2 concederne l\u2019uso\u00a0ai soggetti anche collettivi, ivi comprese le Associazioni di categoria, firmatari di apposite convenzioni con la Pubbliche Amministrazioni ed Enti erogatori dei servizi, che ne\u00a0 facciano domanda secondo le procedure stabilite.\nPer approfondimenti:\u00a0Ministero per la Pubblica Amministrazione e l'Innovazione - Reti Amiche\n" } ] }, { "id": 1366, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come deve essere utilizzato il marchio \"Reti amiche\"?" }, { "from": "gpt", "value": "Il marchio deve essere utilizzato in modo da:\n" } ] }, { "id": 1367, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile in caso di errori\u00a0richiedere una rettifica dei dati anagrafici o dello stato civile?" }, { "from": "gpt", "value": "Il\u00a0cittadino che riscontra errori nei propri dati anagrafici o di stato civile dve segnalare l\u2019incongruenza all'Ufficio Anagrafe o all'Ufficio di Stato Civile.\u00a0L'Ufficio ha l'obbligo di provvedere ad accogliere la richiesta di rettifica di dati erroneamente certificati.\nLa richiesta pu\u00f2 esser fatta oralmente direttamente presso lo sportello, consegnando il certificato dal quale sono rilevabili gli errori (certificato comprovante la variazione richiesta) ed allegando, se richiesto, un documento di riconoscimento. Nel caso di diniego ad evadere la richiesta orale, occorre svolgere un'istanza scritta di rettifica, indirizzandola\u00a0allo stesso Ufficio ed allegando i predetti documenti. \nLa richiesta di rettifica non necessita di marche da bollo o spese aggiuntive (non \u00e8 prevista alcuna contribuzione).\nPer ulteriori approfondimenti: Approvazione del nuovo regolamento anagrafico della popolazione residente (Decreto\u00a0del Presidente\u00a0della Repubblica 30 maggio 1989, n. 223) e Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa (Decreto\u00a0del Presidente\u00a0della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445).\n" } ] }, { "id": 1368, "conversations": [ { "from": "human", "value": "L'assegno di invalidit\u00e0 e l'indennit\u00e0 di accompagnamento sono reversibili?" }, { "from": "gpt", "value": "Le provvidenze economiche concesse per invalidit\u00e0 civile non sono reversibili ai superstiti trattandosi di prestazioni assistenziali.\n\tPertanto in caso di decesso dell'interessato, successivo al riconoscimento dell'invalidit\u00e0, la prestazione economica di cui era titolare non pu\u00f2 essere corrisposta agli eredi, salvo il diritto di questi a percepire le quote gi\u00e0 maturate alla data della morte.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1369, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile richiedere la pensione di reversibilit\u00e0 di una pensione di guerra?" }, { "from": "gpt", "value": "La pensione di guerra indiretta\u00a0(tabella G) spetta al coniuge superstite, agli orfani: minori di anni 21, studenti universitari fino al 26\u00b0 anno di et\u00e0, maggiorenni inabili in disagiate condizioni economiche del militare o civile morto per causa di servizio di guerra o attinente alla Guerra, del titolare di pensione di guerra di 1^ categoria, del titolare di pensione di guerra dalla 2^ alla 8^ categoria morto per aggravamento o complicanza delle infermit\u00e0 che determinarono l'invalidit\u00e0 di guerra.\n\tLa decisione circa la sussistenza dell'interdipendenza della morte dalle infermit\u00e0 pensionate spetta alla commissione medica di verifica, territorialmente competente.La pensione di reversibilit\u00e0 (tabella N) spetta al coniuge superstite, agli orfani: minori di anni 21, studenti universitari fino al 26\u00b0 anno di et\u00e0, maggiorenni inabili in disagiate condizioni economiche del titolare di pensione di guerra dalla 2^ alla 8^ categoria deceduto per cause diverse da quelle che hanno determinato l'attribuzione della pensione di guerra.\n" } ] }, { "id": 1370, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In seguito ad una procedura concorsuale\u00a0\u00e8 necessario che il fallito\u00a0richieda la riabilitazione?" }, { "from": "gpt", "value": "Non \u00e8 pi\u00f9 necessario. Il\u00a0Decreto Legislativo\u00a09 gennaio 2006, n. 5 (Riforma organica della disciplina delle procedure concorsuali a norma dell'articolo 1, comma 5, della legge 14 maggio 2005, n. 80), come integrato e modificato dal successivo\u00a0Decreto Legislativo 6 novembre 2007,\u00a0n. 196, ha abrogato l'istituto della riabilitazione e il pubblico registro dei falliti, ma non ha introdotto norme sul riacquisto delle capacit\u00e0 da parte dell\u2019ex fallito e sulle iscrizioni riportabili sul certificato del casellario a richiesta dell\u2019interessato.\n\tSul punto \u00e8 intervenuta la Corte Costituzionale che, con la Sentenza n. 39/2008, ha dichiarato\u00a0 l'illegittimit\u00e0 costituzionale degli articoli 50 e 142 del Regio Decreto 16 marzo 1942, n. 267 (Disciplina del fallimento, del concordato preventivo, dell'amministrazione controllata e della liquidazione coatta amministrativa) nel testo anteriore all'entrata in vigore del decreto legislativo, in quanto stabiliscono che le incapacit\u00e0 personali derivanti al fallito dalla dichiarazione di fallimento perdurano oltre la chiusura della procedura concorsuale.\nDa ci\u00f2 si evince pertanto che, a seguito dell'abrogazione della riabilitazione e della dichiarazione di incostituzionalit\u00e0 delle norme sopra dette, le incapacit\u00e0 personali derivanti dalla dichiarazione di fallimento vengono meno\u00a0non pi\u00f9, come in precedenza, a seguito della cancellazione dell\u2019iscrizione per effetto della sentenza di riabilitazione, ma in automatico al momento stesso della chiusura del fallimento.\n" } ] }, { "id": 1371, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile consultare ricerche\u00a0in merito a temi connessi alla sicurezza e alla difesa europea?" }, { "from": "gpt", "value": "Ricerche\u00a0sui temi della sicurezza e della difesa europea sono realizzate dall\u2019Institute for Security Studies\u00a0(ISS) dell'Unione Europea. L'Istituto redige e poi pubblica\u00a0regolarmente molte publications.\nL'\u00a0ISS \u00e8 un\u2019agenzia autonoma, con sede a Parigi, che fa parte integrante delle strutture poste a sostegno della politica estera e di sicurezza comune (PESC) dell\u2019Unione Europea; il suo obiettivo \u00e8 quello di creare una cultura comune della sicurezza europea e sostenere il dibattito strategico fungendo da\u00a0interfaccia\u00a0fra gli esperti\u00a0e i responsabili politici europei a tutti i livelli. Le attivit\u00e0 dell\u2019Istituto sono volte all\u2019analisi dei dati e alle segnalazioni necessarie per la politica dell\u2019Unione.\nPer approfondimenti: Istituto dell'Unione Europea per gli\u00a0Studi sulla Sicurezza\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1372, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come fare per avere una copia di un atto stipulato davanti al notaio?" }, { "from": "gpt", "value": "E' necessario\u00a0fare richiesta\u00a0al\u00a0notaio davanti al quale \u00e8 stato stipulato l'atto. I notai conservano gli atti nel proprio studio fino alla cessazione dell'attivit\u00e0 o al trasferimento in altro distretto notarile.\nGli atti dei notai cessati dall'esercizio della funzione notarile e quelli dei notai che si sono trasferiti nella sede di un altro distretto sono conservati negli Archivi Notarili. Quando\u00a0il notaio ha cessato l'attivit\u00e0, oppure si \u00e8 trasferito in altro distretto notarile, le copie possono essere rilasciate solo dall'archivio notarile del distretto ove il notaio operava all'epoca della stipula.\n\tPer conoscere presso quale archivio notarile \u00e8 stato depositato l\u2019atto si pu\u00f2 consultare Archinota, sistema di ricerca che consente di individuare sia il luogo in cui sono conservati gli atti notarili in caso di cessazione di attivit\u00e0 da parte del notaio o di suo trasferimento,\u00a0sia\u00a0di conoscere le coordinate di un notaio tuttora in esercizio. La copia di un atto depositato presso un archivio notarile pu\u00f2 essere richiesta:\n\u2022\u00a0recandosi presso la sede dell'archivio\n\t\u2022\u00a0per\u00a0 posta ordinaria\n\t\u2022\u00a0a mezzo fax\n\t\u2022\u00a0in via telematica\nL'archivio effettua la ricerca e ne comunica i risultati al richiedente: nel caso in cui trovi l'atto, comunica l'importo dovuto per il rilascio della copia (costo \u00a0della copia ed eventuali spese di spedizione) e le modalit\u00e0 di pagamento.\n\tPer approfondimenti: Ministero della Giustizia - come chiedere copia di atti notarili\u00a0\n" } ] }, { "id": 1373, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A chi compete l'analisi acque potabili per uso umano?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019analisi dell\u2019acqua, intesa come alimento, compete all\u2019Azienza Sanitaria Locale (ASL). La richiesta di verifica dei parametri chimici e batteriologici, va dunque inoltrata alla ASL territorialmente competente. Convenzioni a carattere locale possono talvolta coinvolgere nel processo analitico i laboratori dell\u2019Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente ARPA, ma il titolare del procedimento rimane l\u2019ASL.\nPer maggiori informazioni, in merito alle gestione e tutela delle acque in Italia, consultare il sito ISPRA - Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale\u00a0-, sezione tematica ACQUA.\n" } ] }, { "id": 1374, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come\u00a0tovare una sentenza che non \u00e9 rintracciabile tramite il\u00a0motore di ricerca del sito del Consiglio di Stato." }, { "from": "gpt", "value": "Se la sentenza non \u00e8 rintracciabile tramite il motore di ricerca del Consiglio di Stato \u00e8 perch\u00e9, nel momento dell\u2019emanazione della stessa, non era ancora stato sviluppato il sistema telematico di raccolta e ricerca delle sentenze. Sono infatti presenti in genere le sentenze successive al 1 settembre 2000.\n\tPer ottenerne copia \u00e8 possibile inoltrare la richiesta a mezzo posta al Consiglio di Stato - Palazzo Spada, Piazza Capo di Ferro 13, 00186 Roma. Per avere informazioni sugli importi delle marche da bollo da allegare alla richiesta, bisogna contattare\u00a0 l'URP del Consiglio di Stato tel. 06/68212743-68131065-68131079.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1375, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A chi fare la domanda di rilascio del codice fiscale?" }, { "from": "gpt", "value": "Neonati: il codice fiscale viene attribuito dai Comuni ai neonati, al momento della prima iscrizione nei registri d\u2019anagrafe della popolazione residente, attraverso il sistema telematico di collegamento con l\u2019Anagrafe tributaria.\nStranieri: l\u2019attribuzione del codice fiscale ai cittadini stranieri che presentano domanda di ingresso nel territorio agli sportelli unici per l\u2019immigrazione, per lavoro subordinato e ricongiungimento familiare, viene effettuata dagli stessi sportelli attraverso il sistema telematico di collegamento con l\u2019Anagrafe tributaria. Al momento della convocazione allo sportello il cittadino riceve anche il certificato di attribuzione del codice fiscale.\nLe questure, tramite collegamento telematico con l\u2019Anagrafe tributaria, attribuiscono il codice fiscale ai cittadini stranieri che ne sono sprovvisti e richiedono il rilascio/rinnovo del permesso di soggiorno.\nResidenti all\u2019estero: i cittadini residenti all\u2019estero, che hanno necessit\u00e0 del codice fiscale, ne chiedono l\u2019attribuzione alla rappresentanza diplomatico-consolare italiana nel paese di residenza. Il codice fiscale viene attribuito dai Consolati attraverso il sistema telematico di collegamento con l\u2019Anagrafe tributaria.\nLa generazione del codice fiscale, la produzione e l\u2019invio della tessera rimangono a cura dell\u2019Agenzia delle Entrate e nessun soggetto esterno, tranne la Sogei - Societ\u00e0 generale d\u2019informatica Spa - \u00e8 autorizzato a produrre programmi software per il calcolo del codice fiscale e tanto meno a stampare la relativa tessera.\nIl cittadino sprovvisto del codice fiscale pu\u00f2 richiederlo a un qualsiasi ufficio dell\u2019Agenzia delle Entrate, utilizzando il modello AA4/8.\nPer maggiori informazioni consultare la pagina dedicata del sito dell'Agenzia delle Entrate\n" } ] }, { "id": 1376, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il lavoratore disabile in situazione di gravit\u00e0 pu\u00f2 chiedere al datore di lavoro il trasferimento ad altra sede?\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "L'articolo 33, comma 6, della Legge 104 del 1992 prevede che il lavoratore disabile in situazione di gravit\u00e0 ha diritto a scegliere, ove possibile, la sede di lavoro pi\u00f9 vicina al proprio domicilio.\n\tLa norma, a tutela del disabile, accorda al lavoratore non un diritto\u00a0assoluto ma un\u00a0interesse legittimo\u00a0che pu\u00f2 essere mitigato in presenza di circostanze oggettive impeditive, come ad esempio la mancanza di un posto corrispondente nella dotazione organica della sede.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1377, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qual \u00e8 l'iter che un\u00a0dipendente del settore privato deve seguire per richiedere i permessi\u00a0previsti dalla Legge 104 del 1992 per assistere un genitore?" }, { "from": "gpt", "value": "Per usufruire dei permessi previsti dalla Legge 104 del 1992, il dipendente privato deve rivolgersi all'ufficio INPS di appartenenza, compilare il modulo predisposto dall'INPS in duplice copia. I moduli devono essere consegnati agli uffici INPS unitamente alla copia del verbale di accertamento dell'handicap con connotazione di gravit\u00e0 ai sensi dell'articolo 3, comma 3, della Legge 104 del 1992.\nL'INPS riconsegna uno dei due moduli timbrato, che dovr\u00e0 essere consegnato al proprio datore di lavoro, ovvero all'ufficio del personale.\u00a0\u00a0\n" } ] }, { "id": 1378, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come si fa per ottenere la ricompensa al valor civile e al merito civile?" }, { "from": "gpt", "value": "Le ricompense al valor civile sono concesse per premiare atti di eccezionale coraggio che manifestano evidente virt\u00f9 civica e per segnalarne gli autori come degni di pubblico onore. Le ricompense al merito civile sono concesse per premiare le persone, gli Enti e i Corpi che si siano prodigati, con eccezionale senso di abnegazione, nell'alleviare le altrui sofferenze o, comunque, nel soccorrere chi si trovi in stato di bisogno. La ricompensa al Valor Civile consiste in una Medaglia d'oro o d'argento o di bronzo, nonch\u00e9 in un \"Attestato di pubblica benemerenza\". Gli atti di valore civile, se reiterati, possono essere premiati ciascuno con un'appropriata ricompensa al valor civile e senza limitazione di numero.\n\tNon \u00e8 per altro consentito il conferimento di pi\u00f9 ricompense per un solo fatto, anche se molteplici siano stati gli atti di coraggio compiuti in tale circostanza dalla medesima persona.\n\tLa commutazione di pi\u00f9 decorazioni di grado inferiore in una di grado superiore non \u00e8 ammessa.\n\tLe medaglie al valor civile vengono conferite con decreto Presidenziale su proposta del Ministro dell\u2019Interno, sentita la competente Commissione di cui all\u2019articolo 7 della Legge 2 gennaio\u00a01958 n. 13.\n\tL'attestato di pubblica benemerenza \u00e8 concesso dal Ministro dell'Interno.\nLa ricompensa al valore civile pu\u00f2 essere concesse alla memoria, ed anche a reparti militari, Enti e Corpi, i cui membri abbiano compiuto collettivamente i suddetti atti.\nLe proposte di conferimento o le istanze avanzate direttamente dagli interessati devono essere inviate al Ministero dell'Interno, tramite la Prefettura - U.T.G. competente per territorio - cui \u00e8 demandata anche la relativa istruttoria - entro il termine perentorio di un anno dal compimento dell'atto di coraggio.\n\tPer i fatti avvenuti fuori dal territorio dello Stato l\u2019istruttoria \u00e8 svolta dalle competenti Autorit\u00e0 consolari\n\tUna Commissione, nominata con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Ministro per l'interno, esamina il merito dell'azione compiuta ed esprime il suo parere sulla ricompensa da concedere.\nPer approfondimenti: Ministero dell'Interno - Onorificenze, Patrocini e Comitati d'onore\n" } ] }, { "id": 1379, "conversations": [ { "from": "human", "value": "I cittadini neocomunitari (rumeni e bulgari) devono chiedere il nulla osta per ricongiungimento\u00a0per farsi raggiungere dai familiari?" }, { "from": "gpt", "value": "No. In base alla Circolare congiunta n. 3 del 4 gennaio 2007\u00a0del Ministero dell'Interno e Ministero della Solidariet\u00e0 Sociale, in seguito all'ingresso della Romania e della Bulgaria nell'Unione Europea, per i cittadini e le cittadine romeni/e e bulgari/e non\u00a0\u00e8 pi\u00f9 necessario richiedere il nulla osta al ricongiungimento familiare per i propri congiunti. Pertanto, le pratiche di ricongiungimento familiare che erano state precedentemente\u00a0presentate allo Sportello Unico, sono state archiviate. Il sistema informatico dello Sportello Unico\u00a0infatti\u00a0ha provveduto\u00a0ad archiviare automaticamente le pratiche, quindi i neocomunitari non hanno dovuto presentarsi in Prefettura per chiederne l'annullamento.\nInfatti, per i cittadini rumeni e bulgari, in quanto cittadini comunitari, si applica pertanto\u00a0il Decreto Legislativo 6 febbraio 2007, n. 30, di recepimento\u00a0nell'ordinamento nazionale della direttiva comunitaria n. 2004/38/CE che disciplina le modalit\u00e0 d'esercizio del diritto di libera circolazione, ingresso e soggiorno nel territorio dello Stato da parte dei cittadini dell'Unione Europea e dei loro familiari.\n" } ] }, { "id": 1380, "conversations": [ { "from": "human", "value": "I cittadini stranieri regolarmente soggiornanti, assunti da meno di un anno e pertanto privi di una certificazione di redditi gi\u00e0 percepiti, possono presentare richiesta di ricongiungimento familiare?" }, { "from": "gpt", "value": "S\u00ec, cos\u00ec come chiarito dalla circolare del Ministero dell\u2019Interno n. 1368 del 22/03/2007, la sussistenza dell\u2019importo reddituale minimo pu\u00f2 essere accertata anche in via preventiva, tenendo conto delle retribuzioni che saranno percepite dal richiedente nel corso dell\u2019anno, previa autocertificazione dallo stesso resa ai sensi della normativa vigente.\u00a0\n\tPer approfondimenti: Ministero dell'Interno, Polizia di Stato\n" } ] }, { "id": 1381, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quale reddito deve possedere uno straniero che vuole\u00a0fare domanda di ricongiungimento familiare?" }, { "from": "gpt", "value": "In generale, ai sensi dell'art. 29, comma 3\u00a0b) del Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286, cosiddetto Testo Unico Immigrazione,\u00a0il richiedente il ricongiungimento familiare deve disporre di un reddito annuo derivante da fonti lecite non inferiore all'importo annuo dell'assegno sociale, aumentato della met\u00e0 dell\u2019importo per ogni familiare\u00a0da ricongiungere.\nL'importo dell'assegno sociale viene rivalutato annualmente. Per il 2014 \u00e8 stato fissato\u00a0\u00a0in 5.818,93 euro con la Circolare INPS 7 del 17 gennaio 2014 (tabella B.1 - Allegato 4).\nCome chiarito nella Circolare del Ministero dell'Interno 4660 del 28 ottobre 2008, per il ricongiungimento di due o pi\u00f9 figli di et\u00e0 inferiore a 14 anni o di due o pi\u00f9 familiari dei titolari dello status di protezione sussidiaria\u00a0\u00e8 sufficiente\u00a0un reddito non inferiore al doppio dell\u2019assegno sociale annuo.\nAi fini della determinazione del reddito del richiedente il ricongiungimento familiare, \u00e8 necessario tenere conto anche dei familiari precedentemente ricongiunti e a carico dello stesso.\nInoltre si deve considerare anche il reddito annuo complessivo dei familiari conviventi con il richiedente. Qualora il richiedente non sia in possesso di un reddito personale, lo stesso potr\u00e0 essere dimostrato anche presentando idonea documentazione relativa ai redditi posseduti dai familiari conviventi.\nNel caso di richiesta di nulla osta al ricongiungimento per figli maggiorenni affetti da invalidit\u00e0 totale, la condizione di \u201ca carico\u201d viene valutata dalla rappresentanza diplomatica italiana nel Paese di origine o di provenienza, dopo aver accertato i motivi di salute che determinano l\u00b4inabilit\u00e0 al lavoro dei figli stessi.\nAnalogamente, nel caso di richiesta di nulla osta al ricongiungimento per genitori ultrasessantacinquenni, qualora gli altri figli, residenti nel paese di origine, siano impossibilitati al loro sostentamento per documentati gravi motivi di salute, la condizione di \u201ca carico\u201d viene valutata dalla rappresentanza diplomatica italiana dopo aver accertato lo stato di salute dei figli in questione. Per i genitori ultrasessantacinquenni, inoltre, sar\u00e0 richiesta un\u2019assicurazione sanitaria obbligatoria o altro titolo idoneo a garantire la copertura di tutti i rischi nel territorio nazionale ovvero l\u2019iscrizione al Servizio sanitario nazionale, come disposto dalla Circolare del Ministero dell'Interno 737 del 17 febbraio 2009.\nPer ulteriori informazioni:\nMinistero dell'Interno - Procedura informatizzata per le domande di ricongiungimento familiare\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1382, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un geometra professionista che ha dei contributi versati alla Cassa nazionale geometri pu\u00f2 ricongiungere questi contributi con quelli Inps?\u00a0Per\u00a0i liberi professionisti la\u00a0procedura \u00e8 onerosa?" }, { "from": "gpt", "value": "La ricongiunzione dei contributi provenienti dalle Casse dei professionisti avviene sempre con pagamento di un onere da parte del richiedente.\nLa Legge 7 febbraio 1979, n. 29\u00a0 disciplina la ricongiunzione dei periodi di contribuzione in enti e casse di previdenza diverse, stabilendo all'art. 1 che al lavoratore dipendente, pubblico o privato, che sia o sia stato iscritto a forme obbligatorie di previdenza sostitutive dell'assicurazione generale obbligatoria per l'invalidit\u00e0, la vecchiaia ed i superstiti dei lavoratori dipendenti gestita dall'Inps o che abbiano dato luogo all'esclusione o all'esonero da detta assicurazione \u00e8 data facolt\u00e0, ai fini del diritto e della misura di una unica pensione, di chiedere in qualsiasi momento la ricongiunzione di tutti i periodi di contribuzione obbligatoria, volontaria e figurativa presso le citate forme previdenziali, mediante l'iscrizione nell'a.g.o. e la costituzione in quest'ultima delle corrispondenti posizioni assicurative.\n\tAi sensi della Legge 5 marzo 1990, n. 45, la gestione presso la quale si effettua la ricongiunzione delle posizioni assicurative pone a carico del richiedente la somma risultante dalla differenza tra la riserva matematica necessaria per la copertura assicurativa relativa al periodo utile considerato e le somme versate dalle gestioni o dalle gestioni assicurative.\nIl pagamento della somma dovuta pu\u00f2 essere effettuato, su domanda, in un numero di rate mensili non superiore alla met\u00e0 delle mensilit\u00e0 corrispondenti ai periodi ricongiunti, con la maggiorazione di un interesse annuo composto pari al tasso di variazione medio annuo dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati accertato dall'ISTAT. Il debito residuo al momento della decorrenza della pensione pu\u00f2 essere recuperato ratealmente sulla pensione stessa.\nPer approfondimenti: Inps -\u00a0La ricongiunzione dei contributi; Inps - Circolare n. 142 del 05/11/2010\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1383, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In quali casi si ricorre alla ricongiunzione dei contributi?" }, { "from": "gpt", "value": "La ricongiunzione dei contributi \u00e8 quell\u2019istituto che permette, a chi ha posizioni assicurative in gestioni previdenziali diverse, di riunire, mediante trasferimento, tutti i periodi contributivi presso un\u2019unica gestione, allo scopo di ottenere una sola pensione.\nLa ricongiunzione, avviene a domanda del diretto interessato o dei suoi superstiti e deve comprendere tutti i periodi di contribuzione (obbligatoria, volontaria, figurativa, riscattata) che il lavoratore ha maturato in almeno due diverse forme previdenziali fino al momento della richiesta e che non siano gi\u00e0 stati utilizzati per liquidare una pensione. La ricongiunzione \u00e8 sempre a titolo oneroso.\nI periodi ricongiunti sono utilizzati come se fossero sempre stati versati nel fondo in cui sono stati unificati e danno quindi diritto a pensione in base ai requisiti previsti dal fondo stesso.\n\tLa ricongiunzione \u00e8 regolata da due distinte leggi: la Legge 7 febbraio 1979, \u00a0n. 29\u00a0 e la Legge 5 marzo 1990, \u00a0n. 45. Importanti modifiche all'istituto della ricongiunzione si sono avute con la legge 30 luglio 2010, n. 122 (i cui effetti sono ampiamente illustrati dalla Circolare Inps n. 142 del 5 novembre 2010).\n" } ] }, { "id": 1384, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come \u00e8 possibile ricongiungere i periodi assicurativi per i liberi professionisti?" }, { "from": "gpt", "value": "Ai sensi della Legge\u00a05 marzo 1990, n. 45\u00a0\u00e8 possibile\u00a0la ricongiunzione\u00a0dei periodi di contribuzione esistenti presso le varie casse di previdenza per i liberi professionisti con quelli esistenti presso le gestioni obbligatorie di previdenza per i lavoratori dipendenti, pubblici o privati, o per lavoratori\u00a0 autonomi.\n\tSono parimenti ricongiungibili i periodi di contribuzione presso diverse gestioni previdenziali per liberi professionisti.\n\tPrima dell'et\u00e0 pensionabile, la facolt\u00e0 \u00e8 esercitabile solo nella gestione presso cui si \u00e8 iscritti al momento della domanda. \u00c8 possibile la ricongiunzione in una gestione diversa da quella di iscrizione solo al raggiungimento dell\u2019et\u00e0 pensionabile e solo se in tale gestione risultino almeno dieci anni di contribuzione continuativa, per effettiva attivit\u00e0. Anche tale tipo di ricongiunzione \u00e8 onerosa, cos\u00ec come cos\u00ec come statuito dalla Legge 30 luglio 2010, n. 122\u00a0e successivamente precisato dalla Circolare Inps n.142 del 05 novembre 2010\nL\u2019onere viene determinato in relazione alla collocazione temporale dei periodi ricongiunti ed alla loro valutazione ai fini pensionistici.\nLe somme a carico del richiedente possono essere versate in unica soluzione o in forma rateale (la rateazione non pu\u00f2 superare la met\u00e0 dei mesi ricongiunti, prevede un primo versamento di importo pari a tre rate e comporta maggiorazione di interessi). Qualora entro il termine di 60 giorni dalla ricezione del provvedimento di accoglimento della domanda, l\u2019interessato non provveda a confermare l\u2019operazione di ricongiunzione con il pagamento dell\u2019intero onere o delle prime tre rate, si intende che abbia rinunciato all\u2019operazione di ricongiunzione.\nSe interviene il pensionamento nel corso della rateazione, le rate dell\u2019onere ancora dovute possono essere trattenute direttamente dai ratei di pensione\n" } ] }, { "id": 1385, "conversations": [ { "from": "human", "value": "I docenti abilitati all'estero possono insegnare in Italia?" }, { "from": "gpt", "value": "I docenti che hanno conseguito l\u2019abilitazione all\u2019insegnamento all\u2019estero, per insegnare in Italia devono chiedere il riconoscimento del titolo al Ministero dell'Istruzione, dell'Universit\u00e0 e della Ricerca (Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e l\u2019Autonomia Scolastica).\n" } ] }, { "id": 1386, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come fare per farsi riconoscere in Italia una professione estera?" }, { "from": "gpt", "value": "In Italia le professioni si dividono in due categorie:\n- professioni \"non-regolamentate\" dalla legge;\n\t- professioni \"regolamentate\" dalla legge.\nLe professioni non-regolamentate sono quelle che si possono esercitare senza necessit\u00e0 di possedere uno specifico titolo di studio. Si tratta di professioni aperte indifferentemente sia ai possessori di titoli di studio italiani che esteri. Chi intende svolgere in Italia una professione non-regolamentata ed \u00e8 in possesso di un titolo estero non ha necessit\u00e0 di ottenerne il riconoscimento legale o formale per potersi inserire nel mercato del lavoro italiano. \n\tEsempi di professioni\u00a0non regolamentate: quelle della pubblicit\u00e0, della comunicazione, dei vari settori artistici e musicali (es. arredatore, attore, ballerino/a, cantante, compositore, direttore d\u2019orchestra, musicista (strumentista), decoratore, designer, stilista di moda, pittore, regista, scenografo, scultore, ecc.), della mediazione linguistica (interpreti e traduttori), del marketing, e molte altre ancora.\n\tPu\u00f2 essere utile allegare alla qualifica ottenuta all\u2019estero il Diploma Supplement, la Dichiarazione di Valore o altro documento che possa descrivere le caratteristiche del titolo estero per\u00a0facilitarne la comprensione da parte di un potenziale datore di lavoro.\nPer maggiori informazioni \u00e8 possibile consultare la pagina delDipartimento Politiche Europee\n" } ] }, { "id": 1387, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come fare per ottenere in Italia il riconoscimento di una professione estera?\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Tutti i cittadini italiani, appartenenti all\u2019U.E. o extra comunitari, che intendano esercitare sul territorio italiano la professione per la quale hanno conseguito un titolo professionale estero o vantano un\u2019esperienza nella professione maturata all\u2019estero da un congruo numero di anni hanno diritto di ottenere il riconoscimento.\n\tIl riconoscimento delle qualifiche professionali permette di esercitare in Italia la professione per la quale \u00e8 stata\u00a0conseguita la qualifica nel Paese di provenienza, alle condizioni previste all\u2019ordinamento italiano.\n\tPer ottenere il riconoscimento della qualifica professionale, il richiedente deve presentare la domanda, specificando il settore di interesse.\n\tPer ulteriori informazioni consultare le pagine dedicate del Ministero dello Sviluppo Economico e del Dipartimento Politiche Europee.\u00a0\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1388, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Che iter devo seguire per ottenere il riconoscimento della qualifica professione conseguita all'estero?" }, { "from": "gpt", "value": "Per ottenere il riconoscimento della qualifica professionale, il richiedente deve presentare la domanda, specificando il settore di interesse, al Ministero dello Sviluppo Economico. Nella pagina del sito dedicata sono presenti\u00a0tutte le indicazioni per compilare il modulo di domanda\u00a0con il\u00a0relativo foglio di istruzioni. Per i titoli professionali conseguiti in Paesi extracomunitari \u00e8 necessario produrre anche la cosiddetta dichiarazione di valore in loco.\nLe norme prevedono che il procedimento si concluda entro 4\u00a0mesi dall\u2019acquisizione della documentazione completa, mediante l\u2019emanazione di un apposito decreto di riconoscimento del titolo professionale conseguito all\u2019estero previo parere favorevole espresso dall\u2019apposita Conferenza di Servizi, convocata periodicamente per l\u2019esame delle istanze sulle quali si \u00e8 conclusa l\u2019istruttoria da parte dell\u2019Ufficio competente. Qualora la domanda di riconoscimento pervenga priva, anche parzialmente, della necessaria documentazione indicata nella modulistica, l\u2019Amministrazione provvede a richiedere all\u2019interessato la necessaria integrazione, con esplicita nota scritta, entro 30\u00a0giorni dal ricevimento dell\u2019istanza.\n\tUna volta ottenuto\u00a0il decreto di riconoscimento della qualifica professione \u00e8 necessario trasmetterlo entro 6\u00a0mesi dalla data del medesimo, alla Camera di Commercio competente per territorio per l\u2019iscrizione nel registro delle imprese (se l\u2019attivit\u00e0 \u00e8 svolta in forma di impresa) oppure nel repertorio delle notizie economiche e amministrative (REA).\n\tPer maggiori informazioni \u00e8 possibile consultare la\u00a0Pagina del Dipartimento Politiche Europee\u00a0\n" } ] }, { "id": 1389, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Vorrei avere indicazioni in merito alle procedure da seguire per l'ottenimento del riconoscimento del titolo accademico estero." }, { "from": "gpt", "value": "Documentazione richiesta per l'equipollenza del Dottorato di Ricerca conseguito all'estero ai sensi dell'art. 74 del D.P.R. 382/80:\n\tLa Domanda dev\u2019essere redatta in carta in carta legalizzata con marca da bollo corredata da:\n\t- certificato di nascita o autocertificazione;\n\t- certificato di cittadinanza o autocertificazione;\n\t- copia del diploma di laurea italiano o titolo estero riconosciuto equipollente;\n\t- titolo di studio conseguito all'estero tradotto, legalizzato e munito della dichiarazione di valore da parte della rappresentanza diplomatica o consolare italiana all'estero competente per territorio nella quale sia chiaramente indicata la durata legale minima di tre anni del corso di dottorato frequentato;\n\t- tesi o lavoro scientifico con il quale si \u00e8 conseguito il titolo unitamente al curriculum studiorum;\n\t- eventuali attestati del tutor o del responsabile del corso e quanto si reputi utile ai fini di una pi\u00f9 compiuta valutazione da parte del CUN che, per legge, deve esprimersi sulla equipollenza richiesta;\n\t- una marca da bollo da apporre sull'eventuale decreto di equipollenza.\n\tIl corso di dottorato frequentato deve avere durata legale minima di tre anni.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1390, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Devo partecipare ad un concorso pubblico e voglio conoscere a quali altri titoli \u00e8 equiparata la laurea in mio possesso. Dove trovo informazioni?" }, { "from": "gpt", "value": "Nella pagina del sito del Ministero della Pubblica Istruzione sono disponibili le tabelle e la normativa sulle equipollenze tra i\u00a0titoli accademici italiani ai fini della partecipazione ai concorsi pubblici.\n\tNella pagina del MIUR in particolare si fa riferimento alle seguenti tipologie:\n\t- Equipollenze tra titoli di vecchio ordinamento (ante 509/1999), ai fini della partecipazione ai concorsi pubblici;\n\t- Equiparazioni tra titoli di vecchio ordinamento (ante 509/1999) \u00a0e titoli ex DM 509/1999 e ex DM 270/2004, ai fini della partecipazione ai concorsi pubblici.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1391, "conversations": [ { "from": "human", "value": "I cittadini italiani o stranieri, in possesso di un titolo accademico acquisito all'estero, possono chiedere il riconoscimento in Italia del proprio percorso di studi?" }, { "from": "gpt", "value": "I cittadini italiani o quelli stranieri che hanno studiato all'estero presso Universit\u00e0 statali o legalmente riconosciute, possono richiedere in Italia il riconoscimento del proprio percorso di studi e conseguire l'analogo titolo accademico italiano.\n\tL'Italia infatti ha stipulato accordi governativi bilaterali e multilaterali con alcuni Paesi sul riconoscimento dei titoli di studio.\n\tIn ogni caso, la decisione spetta alle Universit\u00e0 italiane che, nella loro autonomia, valutano caso per caso i titoli accademici stranieri nel rispetto della Legge 11 luglio 2002, n. 148 (articoli 2 e 3)\n\tL'interessato deve rivolgersi alle Segreterie studenti delle Universit\u00e0 che hanno un corso di studi compatibile con quello completato all'estero e indirizzare la domanda di riconoscimento al Rettore.\n\tPer approfondire l'argomento si pu\u00f2 consultare anche la pagina del MIUR dedicata alla Cooperazione internazionale.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1392, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Uno studente che consegue il diploma di scuola superiore nella Repubblica di San Marino, deve richiedere l'equipollenza per utilizzare il suo titolo in Italia?" }, { "from": "gpt", "value": "I diplomi finali degli istituti di istruzione secondaria della Repubblica di San Marino sono equipollenti, a tutti gli effetti di legge, ai corrispettivi titoli di istruzione secondaria di secondo grado dell\u2019ordinamento scolastico italiano.\n\tLa normativa di riferimento \u00e8 la Legge 18 ottobre 1984, n.760.\n" } ] }, { "id": 1393, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per\u00a0proporre un\u00a0ricorso avverso una sanzione amministrativa presso\u00a0il\u00a0Giudice di Pace occorre pagare il contributo unificato?" }, { "from": "gpt", "value": "La Legge\u00a0 23 dicembre 2009, n. 191 pubblicata sulla Gazz. Uff. n. 302 del 30 dicembre 2009 entrata in vigore il 01/01/2010, meglio nota come finanziaria 2010, prevede l\u2019abolizione dell\u2019esenzione dei ricorsi al Giudice di pace\u00a0 avverso sanzioni amministrative a decorrere dal 01/01/2010.\nPertanto per proporre ricorso avverso una sanzione amministrativa \u00e8 necessario effettuare\u00a0la dichiarazione di valore ed assolvere al pagamento del\u00a0Contributo Unificato,\u00a0i cui importi sono stati aggiornati\u00a0dalla Legge 30 luglio 2010, n. 122 (Legge finanziaria), dalla successiva manovra correttiva di cui al Decreto Legge 6 luglio 2011, n. 98, convertito in Legge 15 luglio 2011, n. 111, dall'articolo 28 della Legge\u00a012 novembre 2011, n. 183\u00a0ed infine dalla Legge 24 divembre 2012, n. 228.\nE' altres\u00ec dovuto il versamento forfettario (la c.d. marca da bollo) il cui importo \u00e8 stato aumentato da \u20ac 8,00 ad \u20ac 27,00 a decorrere dal 01.01.2014, come \u00e8 disposto all'art. 606 della\u00a0Legge 27 dicembre 2013, n. 147 (c.d. Legge di stabilit\u00e0 2014) pubblicata sulla Gazzetta ufficiale n. 302 del 27 dicembre 2013.\n" } ] }, { "id": 1394, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per presentare un ricorso al TAR \u00e8 obbligatorio avvalersi di un Avvocato?\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Il Codice del Processo Amministrativo, adottato con Decreto\u00a0Legislativo 2 luglio 2010, n. 104, all'articolo n. 22 - Patrocinio, stabilisce:\n\t1. nei giudizi davanti ai Tribunali Amministrativi Regionali \u00e8 obbligatorio il patrocinio di avvocato, salvo quanto previsto dall'articolo 23\n\t2. per i giudizi davanti al Consiglio di Stato \u00e8 obbligatorio il ministero di avvocato ammesso al patrocinio innanzi alle giurisdizioni superiori.\n\t3. la parte o la persona che la rappresenta, quando ha la qualit\u00e0 necessaria per esercitare l'ufficio di difensore con procura presso il giudice adito, pu\u00f2 stare in giudizio senza il ministero di altro difensore.\nIl successivo articolo n. 23\u00a0- Difesa personale delle parti, che disciplina\u00a0le ipotesi in cui non \u00e8 necessario il patrocinio di un avvocato, stabilisce:\n\tle parti possono stare in giudizio personalmente senza l'assistenza del difensore nei giudizi in materia di accesso, in materia elettorale e nei giudizi relativi al diritto dei cittadini dell'Unione europea e dei loro familiari di circolare e di soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri.\u00a0\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1395, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile presentare ricorso se un Comune rifiuta l'iscrizione\u00a0di un soggetto nell'anagrafe della popolazione residente?" }, { "from": "gpt", "value": "E' possibile presentare ricorso gerarchico al Prefetto avverso alcuni atti, non definitivi, adottati dall\u2019Ufficiale di Anagrafe di un\u00a0Comune.\nIl ricorso \u00e8 ammesso nel caso in cui l'Ufficiale di Anagrafe:\n- respinge la richiesta di iscrizione o cancellazione di un soggetto o di una famiglia nell'anagrafe della popolazione residente;\n- provvede d'ufficio alla iscrizione nell'anagrafe o trasferisce la residenza;\n- rifiuta il rilascio di un certificato anagrafico o rilascia un certificato contenente errori.\nE' la Prefettura della provincia in cui ha sede il Comune ad essere competente, a curare l'istruttoria e a decidere sul ricorso avverso il provvedimento. Il ricorso, al quale \u00e8 possibile allegare ogni eventuale documentazione utile a dimostrare l'effettiva residenza del ricorrente, deve essere presentato, in bollo, entro 30 giorni dalla notifica del provvedimento dell'Ufficiale di Anagrafe.\nSpetta al Prefetto, una volta compiuti i necessari accertamenti, decidere se: - respingere il ricorso, se lo riconosce come infondato;\u00a0- accogliere il ricorso ed annullare o riformare l\u2019atto impugnato.\nContro il provvedimento del Prefetto \u00e8 ammesso ricorso al giudice ordinario nei tempi e con le modalit\u00e0 indicate dal codice di procedura civile.\nPer approfondimenti: Ministero dell'Interno - Ricorsi\u00a0 dove \u00e8 possibile scaricare i modelli di ricorso e consultare la normativa di riferimento.\n" } ] }, { "id": 1396, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Nel nostro ordinamento giuridico \u00e8 prevista la possibilit\u00e0 di ridurre o sospendere l\u2019assegno di mantenimento per sopravvenute difficolt\u00e0 economiche?" }, { "from": "gpt", "value": "Qualora il genitore provi\u00a0che, a causa di un sopravvenuto peggioramento delle proprie condizioni economiche, non sia pi\u00f9 in grado, in tutto o in parte,\u00a0di corrispondere l'assegno di mantenimento\u00a0a favore del figlio pu\u00f2 chiede la revoca o la modifica del provvedimento\u00a0 che ha fissato la misura\u00a0del suddetto obbligo di mantenimento. Pi\u00f9 in particolare,\u00a0come stabilisce\u00a0l'articolo 710 del codice di procedura civile, \u00e8 possibile ricorrere al giudice al fine di ottenere, come si \u00e8 sopra detto,\u00a0la modificazione o la revoca del provvedimento, emesso in sede di separazione dei coniugi, relativamente a quella parte relativa\u00a0all'assegno di mantenimento per\u00a0la\u00a0prole. Il Tribunale, sentite le parti, provvede alla eventuale ammissione dei necessari mezzi di prova. Inoltre, ove il procedimento non possa essere immediatamente definito, il Tribunale stesso pu\u00f2 adottare provvedimenti provvisori e pu\u00f2 ulteriormente modificarne il contenuto\u00a0nel corso\u00a0del procedimento\n\u00a0\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1397, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Successivamente all'abrogazione dell'istituto della pensione privilegiata, \u00e8 possibile ugualmente presentare domanda di pensione privilegiata?" }, { "from": "gpt", "value": "La concessione della pensione privilegiata presuppone la cessazione dal servizio.\nLa domanda pu\u00f2 essere presentata, entro il quinquennio successivo alla cessazione se -\u00a0fermi restando i requisiti previsti dall\u2019art. 64 Decreto del Presidente della Repubblica 29 dicembre 1973, n. 1092\u00a0- il dipendente sia cessato dal servizio entro il\u00a06 dicembre 2011, data di entrata in vigore del Decreto Legge 6 dicembre 2011, n. 201\u00a0che abroga l'istituto.\nIn realt\u00e0 per il personale appartenente alle Forze Armate (Esercito, Marina e Aeronautica), all\u2019Arma dei Carabinieri, alle Forze di Polizia ad ordinamento civile (Polizia di Stato, Corpo forestale dello Stato e Polizia Penitenziaria) e militare (Guardia di finanza), al Corpo nazionale dei vigili del fuoco e soccorso pubblico, il riconoscimento dell\u2019equo indennizzo e della pensione di privilegio continuano ad essere disciplinati dalla normativa vigente alla data di entrata in vigore del Decreto Legge 6 dicembre 2011, n. 201.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1398, "conversations": [ { "from": "human", "value": "I dipendenti pubblici con invalidit\u00e0 pari o superiore all\u201980% possono fruire di un pensionamento di vecchiaia anticipato?" }, { "from": "gpt", "value": "Con la Circolare\u00a0n. 35/2012 l'Inps ha precisato che a seguito della riforma delle pensioni (Decreto Legge 6 dicembre 2011, n. 201) nulla \u00e8 stato modificato in materia di et\u00e0 anagrafica e di disciplina delle decorrenze per l'accesso alla pensione di vecchiaia per gli invalidi in misura non inferiore all'80%, per i quali continua ad applicarsi la disciplina prevista dall'art. 1 comma 8 del Decreto Legislativo 30 dicembre 1992, n. 503.\nTale disciplina \u00e8 applicabile per\u00f2\u00a0unicamente ai dipendenti del settore privato.\n" } ] }, { "id": 1399, "conversations": [ { "from": "human", "value": "I cittadini stranieri rifugiati politici hanno diritto a percepire l'assegno per il nucleo familiare? Anche per i familiari residenti all'estero?" }, { "from": "gpt", "value": "Si,\u00a0i cittadini stranieri rifugiati politici vengono equiparati ai cittadini italiani in materia di assistenza pubblica, assicurazione sociale e normativa sul lavoro.\u00a0 Pertanto viene loro riconosciuto il diritto all'assegno per la famiglia\u00a0\u00a0 per se stessi e per il proprio nucleo familiare, comprensivo dei familiari residenti all'estero, anche in mancanza di una Convenzione internazionale con il Paese di provenienza.\nPer ulteriori informazioni: INPS - Assegno al nucleo familiare\n" } ] }, { "id": 1400, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il diploma conseguito al termine di un corso di studio \u00e8 un certificato?" }, { "from": "gpt", "value": "No,\u00a0n\u00e8 i\u00a0diplomi conseguiti al termine di un corso di studio\u00a0n\u00e8\u00a0i titoli di abilitazione conseguiti al termine di un corso di formazione o\u00a0di\u00a0procedimenti\u00a0autorizzatori\u00a0all'esercizio\u00a0di determinate\u00a0attivit\u00e0 (patentino), ai sensi dell' art. 42 del Decreto\u00a0del Presidente\u00a0della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, sono certificati.\nCi\u00f2 implica che gli stessi devono essere rilasciati in originale privi della dicitura \"Il\u00a0presente\u00a0certificato non pu\u00f2 essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi\" previste dal comma 2 dell'art. 40 del gi\u00e0 citato decreto.\u00a0Tale dicitura deve, invece, essere apposta sulla relativa certificazione.\nL'apposizione della dicitura sui certificati\u00a0rilasciati dalla PA\u00a0\u00e8 stata prevista dall'articolo 15 della\u00a0Legge 12 novembre 2011, n. 183 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - Legge di stabilit\u00e0 2012) che volendo attuare una completa \"decertificazione\" , cio\u00e8 eliminazione dei certificati nei rapporti tra pubbliche amministrazioni, e fra queste e i gestori di pubblici servizi, ha stabilito che le certificazioni rilasciate dalla pubblica amministrazione in ordine a stati, qualit\u00e0 personali e fatti sono valide ed utilizzabili solo nei rapporti tra privati.\nPer approfondimenti in merito all'attuazione delle disposizioni previsti dalla gi\u00e0 citata Legge si rimanda alla consultazione della Direttiva n. 14 del 2011 del Ministro della Pubblica Amministrazione e della Semplificazione, ed alle FAQ (risposte alle domande pi\u00f9 frequenti) redatte dallo stesso\u00a0Ministero su adempimenti in materia di certificati e dichiarazioni sostitutive.\n" } ] }, { "id": 1401, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Una pubblica amministrazione pu\u00f2 rilasciare un certificato da esibire ad un'altra pubblica amministrazione?" }, { "from": "gpt", "value": "No, dal\u00a0 1\u00b0 gennaio 2012 sono entrate in vigore nuove regole: agli uffici pubblici \u00e8 vietato rilasciare certificati da esibire ad altre pubbliche amministrazioni ed ai gestori di pubblici servizi (art. 40 del Decreto\u00a0del Presidente\u00a0della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445).\nLe certificazioni rilasciate dalla pubblica amministrazione in ordine a stati, qualit\u00e0 personali e fatti sono valide ed utilizzabili solo nei rapporti tra privati. Le pubbliche amministrazioni, dunque,\u00a0non possono pi\u00f9 richiedere al cittadino certificazioni ed estratti (relativi a stati, qualit\u00e0 personali e fatti) rilasciate da altre pubbliche amministrazioni.\u00a0A conferma di ci\u00f2, sulle certificazioni da produrre ai soggetti privati deve essere apposta, a pena di nullit\u00e0, la dicitura: \"Il presente certificato non pu\u00f2 essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi\".\nLe modifiche sono state introdotte dall'articolo 15 della\u00a0Legge 12 novembre 2011, n. 183 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - Legge di stabilit\u00e0 2012) che attua una completa \"decertificazione\" cio\u00e8 eliminazione dei certificati nei rapporti tra pubbliche amministrazioni, e fra queste e i gestori di pubblici servizi. La nuova norma ha\u00a0disposto la modifica dell'articolo 43 del Decreto\u00a0del Presidente\u00a0della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445\u00a0stabilendo che le Pubbliche Amministrazioni e\u00a0i\u00a0gestori\u00a0di\u00a0 pubblici servizi sono tenuti ad \"acquisire d'ufficio\"\u00a0le\u00a0informazioni\u00a0oggetto delle dichiarazioni sostitutive di cui agli articolo 46 (Dichiarazioni sostitutive di certificazioni)\u00a0e 47\u00a0(Dichiarazioni sostitutive dell'atto di notoriet\u00e0) dello stesso decreto, nonch\u00e8 tutti i dati e i documenti di interesse, e ad\u00a0effettuare idonei\u00a0controlli presso la pubblica amministrazione.\nLe nuove regole, in vigore dal 1 gennaio 2012, comportano che per i certificati anagrafici (residenza, stato di famiglia, esistenza in vita, etc.) \u00e8 previsto, in ogni caso, il pagamento dell\u2019imposta di bollo e dei diritti di segreteria, per ciascun certificato. Tutti i certificati anagrafici sono soggetti al pagamento dell'imposta di bollo, ad esclusione degli usi indicati nel Decreto\u00a0del Presidente\u00a0della Repubblica 26 ottobre 1972, n. 642 .\nNei rapporti con gli organi della pubblica amministrazione e i gestori di pubblici servizi, i certificati e gli atti di notoriet\u00e0 sono sempre sostituiti dalle dichiarazioni sostitutive. L\u2019autocertificazione ha lo stesso valore dei certificati ma non \u00e8 soggetta al pagamento dell'imposta di bollo, n\u00e8 dei\u00a0diritti di segreteria, e non\u00a0necessita dell'autenticazione della firma.\n" } ] }, { "id": 1402, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' ancora possibile produrre un certificato, oltre il termine di validit\u00e0, dichiarando, in fondo al documento, che le informazioni\u00a0contenute nel certificato non hanno subito variazioni dalla data di rilascio?\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "No, la Legge 12 novembre 2011, n. 183 - Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilita' 2012) - ha disposto, con l'art. 15, comma 1, lettera b, l'abrogazione del comma 2 dell'art. 41 del Decreto\u00a0del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa) che prevedeva, appunto,\u00a0la possibilit\u00e0 di produrre certificati, oltre il termine di validit\u00e0, dichiarando che le informazioni\u00a0in essi contenuti non avevano subito variazioni rispetto alla data del rilascio.\nResta confermata\u00a0invece,\u00a0la validit\u00e0 illimitata\u00a0per i certificati non soggetti a modificazioni (certificati rilasciati dalle pubbliche amministrazioni attestanti\u00a0 stati,\u00a0 qualit\u00e0\u00a0 personali\u00a0 e\u00a0 fatti),\u00a0per tutti gli altri certificati, la validit\u00e0 \u00e8 di 6 mesi dalla data di rilascio, sempre che non esistano norme che ne prevedano una validit\u00e0 superiore.\nDal\u00a0 1\u00b0 gennaio 2012, secondo le modifiche apportate al gi\u00e0 citato decreto dalla Legge di Stabilit\u00e0 2012,\u00a0agli uffici pubblici \u00e8 vietato rilasciare certificati da esibire ad altre pubbliche amministrazioni ed ai gestori di pubblici servizi. Le certificazioni rilasciate dalla pubblica amministrazione in ordine a stati, qualit\u00e0 personali e fatti sono valide ed utilizzabili solo nei rapporti tra privati. Le PA , dunque,\u00a0non possono pi\u00f9 richiedere al cittadino certificazioni ed estratti (relativi a stati, qualit\u00e0 personali e fatti) rilasciate da altre pubbliche amministrazioni.\u00a0A conferma di ci\u00f2, sulle certificazioni da produrre ai soggetti privati deve essere apposta, a pena di nullit\u00e0, la dicitura: \"Il presente certificato non pu\u00f2 essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi\".\nNei rapporti con gli organi della pubblica amministrazione e i gestori di pubblici servizi, dunque, i certificati e gli atti di notoriet\u00e0 sono sempre sostituiti dalle dichiarazioni sostitutive.\nLe dichiarazioni sostitutive hanno la stessa validit\u00e0 temporale degli atti che sostituiscono.\n" } ] }, { "id": 1403, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il certificato di destinazione urbanistica (CDU) \u00e8 autocertificabile?" }, { "from": "gpt", "value": "Il\u00a0certificato di destinazione urbanistica\u00a0rientra nel campo d'applicazione dell'articolo 15 della\u00a0Legge 12 novembre 2011, n. 183 (Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - Legge di stabilit\u00e0 2012), che ha modificato la disciplina dei certificati e delle dichiarazioni sostitutive contenuta nel\u00a0Decreto\u00a0del Presidente\u00a0della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445\u00a0(Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa), e pertanto pu\u00f2 essere oggetto di autocertificazione e va rilasciato, a pena di nullit\u00e0, con la dicitura: \"Il presente certificato non pu\u00f2 essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi\".\nIl certificato di destinazione urbanistica attesta e certifica, per determinate particelle catastali, le prescrizioni urbanistiche e la destinazione di un'area, cos\u00ec come previsto dal Piano Regolatore Generale (zona agricola, edificabile, verde, ecc..) alla data di rilascio dello stesso.\n\tTale certificazione, come definito e regolato dall'articolo 30 del Decreto\u00a0del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia), deve essere allegata agli atti da costituirsi tra vivi, sia in forma pubblica, sia in forma privata, aventi ad oggetto trasferimento o costituzione o scioglimento della comunione di diritti reali relativi a terreni, quando tali terreni non costituiscano pertinenze di edifici censiti nel nuovo catasto edilizio urbano e purch\u00e9 la loro superficie complessiva sia maggiore di 5.000 metri quadrati.\nIl certificato, che\u00a0conserva validit\u00e0 di una anno dalla data del rilascio, rientra nella categoria degli atti di certificazione, redatti da un pubblico ufficiale, aventi carattere dichiarativo o certificativo del contenuto di atti pubblici preesistenti ed infatti la\u00a0situazione giuridica attestata nel certificato di destinazione urbanistica \u00e8 determinata da provvedimenti precedenti.\nPer approfondimenti\u00a0: Ministro\u00a0per la\u00a0Pubblica Amministrazione e la Semplificazione - attuazione delle disposizioni in materia di certificati e dichiarazioni sostitutive - FAQ (domande frequenti)\u00a0\u00a0e Semplifica Italia - Stop ai certificati .\u00a0\n" } ] }, { "id": 1404, "conversations": [ { "from": "human", "value": "La disciplina sul rilascio di certificati da parte della pubblica amministrazione si applica anche ai certificati da presentare all'autorit\u00e0 giudiziaria?" }, { "from": "gpt", "value": "Dal 1 gennaio 2012 sono entrate in vigore le modifiche introdotte dall'articolo 15 della\u00a0Legge 12 novembre 2011, n. 183 \u00a0(Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - Legge di stabilit\u00e0 2012) alla disciplina dei certificati e delle dichiarazioni sostitutive contenuta nel\u00a0Decreto\u00a0del Presidente\u00a0della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445\u00a0(Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa).\nLe certificazioni rilasciate dalla pubblica amministrazione in ordine a stati, qualit\u00e0 personali e fatti sono valide ed utilizzabili solo nei rapporti tra privati. Le pubbliche amministrazioni\u00a0non possono pi\u00f9 richiedere al cittadino certificazioni ed estratti (relativi a stati, qualit\u00e0 personali e fatti) rilasciate da altre pubbliche amministrazioni.\u00a0A conferma di ci\u00f2, sulle certificazioni da produrre ai soggetti privati deve essere apposta, a pena di nullit\u00e0, la dicitura: \"Il presente certificato non pu\u00f2 essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi\".\nIn caso di certificati da presentare all'autorit\u00e0 giudiziaria, \u00e8 stato chiarito dal Dipartimento della Funzione Pubblica che l'autorit\u00e0 giudiziaria pu\u00f2 richiedere ai cittadini le certificazioni nell'ambito dei procedimenti giurisdizionali (\u00a0certificati da depositare nei fascicoli delle cause giudiziarie\u00a0).\nDate le numerose richieste di chiarimenti, in ordine all'applicazione delle disposizioni dettate dall'art. 40 del gi\u00e0 citato\u00a0Decreto (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa) ai certificati da depositare nei fascicoli delle cause giudiziarie, il Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione con la circolare n. 5 del 23 maggio 2012\u00a0ha precisato che \"la novella introdotta dall'art. 40, comma 02, D.P.R. n. 445 del 2000 - secondo cui le amministrazioni sono tenute ad apporre sui certificati, a pena di nullit\u00e0, la dicitura: \u00abIl presente certificato non pu\u00f2 essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi\u00bb - si applica solo nei rapporti con le pubbliche amministrazioni e i gestori di pubblici servizi (nei rapporti tra loro e in quelli con l'utenza) tra i quali non sono certamente annoverabili gli Uffici giudiziari quando esercitano attivit\u00e0 giurisdizionale. Pertanto, le amministrazioni dovranno rilasciare,\u00a0su domanda degli interessati, i certificati da\u00a0produrre nei procedimenti giurisdizionali apponendo la dicitura prescritta.\"\nPer approfondimenti:\u00a0\u00a0Ministro\u00a0per la\u00a0Pubblica Amministrazione e la Semplificazione - attuazione delle disposizioni in materia di certificati e dichiarazioni sostitutive - FAQ (domande frequenti)\u00a0\u00a0e Semplifica Italia - Stop ai certificati .\u00a0\u00a0\n" } ] }, { "id": 1405, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per ottenere l'erogazione dell'assegno per il nucleo familiare \u00e8 possibile, in alternativa alle certificazioni relative allo stato di famiglia, presentare al datore di lavoro privato un'autocertificazione?" }, { "from": "gpt", "value": "Dal 1 gennaio 2012 sono entrate in vigore le modifiche introdotte dall'articolo 15 della\u00a0Legge 12 novembre 2011, n. 183 \u00a0(Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato - Legge di stabilit\u00e0 2012) alla disciplina dei certificati e delle dichiarazioni sostitutive contenuta nel\u00a0Decreto\u00a0del Presidente\u00a0della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445\u00a0(Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa).\nIl\u00a0Dipartimento della Funzione Pubblica ha chiarito come la nuova disciplina si applichi alle certificazioni relative allo stato di famiglia presentate dal lavoratore al datore di lavoro privato, ai fini dell'erogazione dell'Assegno per il nucleo familiare evidenziando che: \"\u00a0ai datori di lavoro che, per conto dell'Istituto, sono tenuti ad anticipare agli aventi diritto prestazioni economiche, tra cui l'Assegno per il nucleo familiare, ponendo successivamente tali importi in detrazione dai versamenti contributivi, possono essere presentate, quale documentazione valida, le dichiarazioni sostitutive di certificazione o atto notorio. Resta ferma per l'Inps la facolt\u00e0 di effettuare controlli volti ad accertare la veridicit\u00e0 delle circostanze oggetto delle suddette dichiarazioni.\"\nL'ordinamento pensionistico italiano prevede\u00a0specifiche verifiche reddituali in\u00a0caso di concessione sia di prestazioni a carattere assistenziale sia di benefici economici.\nPer approfondimenti ed eventuali chiarimenti, in ordine all'applicazione delle disposizioni dettate dall'art. 40 del gi\u00e0 citato\u00a0Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa, si rimanda alla consultazione del sito internet del\u00a0\u00a0Ministro\u00a0per la\u00a0Pubblica Amministrazione e la Semplificazione - attuazione delle disposizioni in materia di certificati e dichiarazioni sostitutive - FAQ (domande frequenti)\u00a0\u00a0e Semplifica Italia - Stop ai certificati .\u00a0\n" } ] }, { "id": 1406, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come avvengono i rimborsi su Istanza da parte dell'Agenzia delle Entrate\u00a0?" }, { "from": "gpt", "value": "Il contribuente che ha versato le imposte in misura maggiore a quanto dovuto ha diritto a essere rimborsato.\nA seconda dei casi, i rimborsi possono essere richiesti con:\n" } ] }, { "id": 1407, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come si ottengono i rimborsi sulle dichiarazioni presentate all'Agenzia delle Entrate?" }, { "from": "gpt", "value": "Utilizzando il modello 730 si pu\u00f2 ottenere il rimborso direttamente dal datore di lavoro o ente pensionistico con la busta paga o la pensione.\nSe, per qualunque motivo, il rimborso non viene effettuato, si pu\u00f2 farne richiesta all\u2019ufficio dell\u2019Agenzia delle Entrate del luogo di residenza. In questo caso, occorre allegare una certificazione con cui il datore di lavoro o l\u2019ente pensionistico attesta di non aver eseguito il conguaglio e di non aver, quindi, rimborsato le imposte.\nQuando si utilizza il modello Unico, il contribuente deve espressamente indicare nel quadro RX di voler ricevere il rimborso del credito. La scelta alternativa \u00e8 quella del riporto del credito all\u2019anno successivo o la sua compensazione con altri tributi da versare. Dopo gli opportuni controlli, la somma \u00e8 rimborsata dall\u2019Agenzia delle Entrate.\nPer maggiori informazioni consultare la sezione VI dell' Annuario del Contribuente 2013\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1408, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa posso fare se non mi arriva un rimborso da parte dell'Agenzia Entrate?" }, { "from": "gpt", "value": "\u2026 il vaglia risulta \"estinto\"\nE' consigliabile recarsi all'ufficio dell\u2019Agenzia delle Entrate, che eseguir\u00e0 le verifiche e le correzioni necessarie per una corretta nuova emissione del rimborso.\nSe anche la seconda erogazione non va a buon fine, \u00e8 necessario presentare apposita domanda all\u2019ufficio dell\u2019Agenzia delle Entrate competente, che provveder\u00e0 alla nuova emissione.\n\u2026l\u2019accredito risulta \u201cnon effettuato\u201d\nPu\u00f2 accadere che beneficiario del rimborso e intestatario del conto corrente non coincidano oppure che il conto corrente comunicato risulti chiuso o le coordinate bancarie o postali siano state acquisite in modo errato. In questi casi, la somma che non \u00e8 stato possibile accreditare viene restituita all\u2019Erario. Effettuate le correzioni necessarie, l\u2019Agenzia delle Entrate emetter\u00e0 il rimborso una seconda volta.\n\u2026\u00e8 scaduto il termine per riscuotere la somma in contanti alle Poste\nI rimborsi possono essere riscossi presso gli sportelli postali per un periodo di 6 mesi dall\u2019emissione. Trascorso tale termine, l\u2019ufficio dell\u2019Agenzia delle Entrate competente corregge gli eventuali errori che possono aver causato il disguido e, se necessario, invita gli interessati per verificare le cause della mancata riscossione e rende possibile una seconda erogazione del rimborso. Se anche la seconda volta il rimborso non \u00e8 incassato, il contribuente dovr\u00e0 presentare apposita istanza.\n\u2026il rimborso \u00e8 minore (o maggiore) di quanto ci si attendeva\nIl rimborso richiesto con la dichiarazione pu\u00f2 essere ridotto a seguito dei controlli dell\u2019Agenzia delle Entrate. Ma pu\u00f2 anche accadere che il credito a favore del contribuente sia maggiore di quello atteso. Il sistema dei controlli automatici, infatti, non corregge solo gli errori commessi dal contribuente a suo vantaggio, ma anche quelli a suo danno. Gli esiti della liquidazione delle dichiarazioni sono comunque comunicati ai contribuenti.E\u2019 bene, quindi, controllare attentamente la comunicazione dell\u2019Agenzia ed eventualmente contattare il numero 848.800.444 o un qualsiasi ufficio dell\u2019Agenzia delle Entrate per verificare la natura dell\u2019errore e rendere possibile l\u2019erogazione del corretto rimborso.\n\u2026i dati anagrafici sul modulo di rimborso non coincidono con quelli del titolare del rimborso\nSe i dati sul modulo di rimborso sono errati e ci\u00f2 non permette la riscossione del credito, per ottenere il pagamento occorre recarsi presso il competente ufficio dell\u2019Agenzia delle Entrate. Il funzionario dell\u2019ufficio, previa identificazione e controllo del codice fiscale del contribuente e della spettanza del rimborso, rilascia un modello di rettifica del modulo con i dati anagrafici corretti, con il quale il contribuente pu\u00f2 riscuotere la somma presso gli uffici postali.\n\u2026i moduli dei rimborsi da riscuotere presso le poste risultano smarriti o distrutti\nNei casi di distruzione accidentale o di smarrimento del modulo di riscossione, il contribuente deve recarsi presso il proprio ufficio dell\u2019Agenzia e rilasciare una dichiarazione dell\u2019avvenuta distruzione o dello smarrimento del modulo di riscossione. L\u2019ufficio, previo riscontro dell\u2019identit\u00e0 e della titolarit\u00e0 al rimborso, compila e sottoscrive un modulo, in carta libera, al quale va allegata la stampa dell\u2019interrogazione del sistema informativo dell\u2019Anagrafe tributaria con i dati del rimborso, firmata e timbrata.\nQuest\u2019ultimo documento costituisce parte integrante dell\u2019attestazione e ha valore di autorizzazione a riscuotere il rimborso presso qualsiasi ufficio postale.\n\u2026il vaglia o il rimborso postale risultano gi\u00e0 riscossi\nSe un contribuente viene a sapere da un ufficio dell\u2019Agenzia delle Entrate che il suo rimborso \u00e8 stato riscosso, ma \u00e8 sicuro di non averlo incassato, deve presentare denuncia all\u2019Autorit\u00e0 giudiziaria tramite un organo di pubblica sicurezza.\nSe si tratta di un vaglia della Banca d\u2019Italia, il contribuente pu\u00f2 rivolgersi a una sua filiale (\u00e8 presente in molti capoluoghi di provincia) per visionare il vaglia e ottenere la copia della girata dell\u2019incasso. Il contribuente, che non riconosce come propria la firma apposta sulla girata, pu\u00f2 presentare la denuncia all\u2019Autorit\u00e0 giudiziaria tramite un organo di pubblica sicurezza.\nSe, invece, si tratta di un rimborso riscosso in contanti presso un ufficio postale, il contribuente pu\u00f2 recarsi in un ufficio dell\u2019Agenzia delle Entrate, che richiede a Poste italiane Spa la copia della ricevuta di riscossione del rimborso. Appena in possesso della documentazione, l\u2019ufficio convoca il contribuente che, se non riconosce come propria la firma apposta sulla quietanza, pu\u00f2 presentare denuncia all\u2019Autorit\u00e0 giudiziaria.\nCompletate le attivit\u00e0 istruttorie da parte dell\u2019Autorit\u00e0 giudiziaria e solo a seguito della conclusione del procedimento penale con un decreto di archiviazione, il contribuente pu\u00f2 chiedere una nuova emissione del rimborso tramite domanda da presentare al competente ufficio dell\u2019Agenzia delle Entrate.\n\u2026il destinatario \u00e8 deceduto, minore, interdetto, fallito, rappresentato e il rimborso deve essere riscosso da altra persona\nI rimborsi intestati a persone che non hanno la capacit\u00e0 di agire (per esempio, i minori), che sono decedute o che hanno dato mandato ad altri (procura), sono effettuati a favore di coloro che le rappresentano o che a esse succedono.\nPer essere autorizzati a incassare i rimborsi riscuotibili presso le Poste, occorre presentare agli uffici dell\u2019Agenzia delle Entrate una specifica richiesta in carta semplice o tramite modello disponibile presso gli stessi uffici. Insieme alla richiesta, vanno prodotti i provvedimenti che legittimano la successione, la sostituzione o la rappresentanza (nel caso di deceduto, la successione; nel caso di minore o interdetto, il provvedimento del giudice tutelare; in caso di fallimento, il provvedimento del giudice fallimentare; in caso di rappresentanza, la procura).\nL\u2019ufficio, riscontrati l\u2019idoneit\u00e0 dell\u2019attestazione e l\u2019assolvimento degli eventuali obblighi, rilascia l\u2019autorizzazione al pagamento della somma (nel caso di pi\u00f9 eredi a uno solo di essi) presso qualsiasi ufficio postale.\nI rimborsi rimangono in giacenza presso gli uffici postali non oltre i 6 mesi indicati nella comunicazione originaria inviata per posta.\nPer i rimborsi da incassare presso la Banca d\u2019Italia, la documentazione che attesta la titolarit\u00e0 a riscuotere in nome e per conto dei rappresentati va presentata alla filiale della Banca d\u2019Italia.\nFonte: Agenzia delle Entrate\nservizio telematico: \"Cassetto fiscale\"\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1409, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile il rinnovo del permesso di soggiorno per studio, concesso per frequentare un singolo corso, se al termine del corso si decide di iscriversi\u00a0ad un\u00a0corso di laurea?\n\t\n\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "S\u00ec, se il corso di laurea \u00e8 attinente o conseguente al corso singolo frequentato.\u00a0\nCome precisato dal Ministero dell'Interno, con circolare n. 1477 del 22/02/2011, il rinnovo \u00e8 possibile qualora il corso di laurea prescelto dallo studente sia attinente o conseguente al corso singolo terminato con profitto, in quanto comunque potrebbe essere considerata una prosecuzione del percorso scolastico. Nel caso di specie, lo studente dovr\u00e0 opportunamente documentare l'attinenza o la conseguenzialit\u00e0, mediante certificazione rilasciata dallo stesso Ateneo.\n" } ] }, { "id": 1410, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile il rinnovo del permesso di soggiorno per studio, concesso per frequentare un singolo corso, nel caso di iscrizione\u00a0ad un altro corso singolo?" }, { "from": "gpt", "value": "No. Come precisato dal Ministero dell'Interno, con circolare n. 1477 del 22/02/2011, non \u00e8 possibile procedere al rinnovo dell'autorizzazione al soggiorno nel caso in cui lo straniero si iscriva ad un corso singolo diverso da quello che ha reso possibile il suo ingresso in Italia. Tale orientamento trova conforto nel comma 3, lett. b, dell'art. 39\u00a0del Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286 che, recependo i principi comunitari sanciti dalla direttiva 2004/114/CE, specifica che la rinnovabilit\u00e0 del permesso di soggiorno \u00e8 consentita ai fini della prosecuzione del corso di studi anche qualora lo studente si iscriva ad un corso di laurea diverso da quello per il quale ha fatto ingresso in Italia. Mentre i c.d. corsi singoli non sono riconducibili ad un corso di laurea.\n" } ] }, { "id": 1411, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile\u00a0rinnovare il permesso di soggiorno per studio se dopo la laurea si decide di frequentare un c.d. corso singolo?\n\t\n\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Si, ma occorre che esista una correlazione tra il corso di laurea e il singolo corso che si intende frequentare.\nCome precisato dal Ministero dell'Interno, con circolare n. 1477 del 22/02/2011, nel caso in cui gli studenti, dopo il conseguimento della laurea, abbiano necessit\u00e0 di frequentare corsi singoli non inseriti nei corsi di studio ma che siano necessari per l'accesso ai diversi corsi di formazione post lauream (quali le scuole di specializzazione, i dottorati di ricerca e i master), il permesso di soggiorno per studio pu\u00f2 essere convertito alla luce della previsione contenuta nell'ultima parte del comma 4 dell'art. 46 del Decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394.\nNel caso di specie, per\u00f2, lo studente dovr\u00e0 opportunamente documentare la correlazione mediante certificazione rilasciata delle Autorit\u00e0 accademiche nazionali.\n" } ] }, { "id": 1412, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Nel procedimento amministrativo riguardante il rinnovo della licenza (foglina) per il porto di pistola, per \"data del rilascio\" deve intendersi quella dell'avvenuta consegna all'interessato? Qualora decorrano alcuni mesi dalla trasmissione della foglina da parte della Prefettura, al momento della reale consegna all'istante, quale data deve essere presa in considerazione per la decorrenza della foglina?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Prefetto ha facolta' di concedere, in caso di dimostrato bisogno, l'autorizzazione a circolare armato.\n\tSono di competenza del Prefetto le autorizzazioni di Polizia di\u00a0licenza di porto di pistola, per difesa personale e libretto personale (rilascio e rinnovo) e di licenza di porto di pistola per guardia\u00a0giurata armata.\nIl titolare della licenza di porto di pistola per difesa personale deve rinnovare annualmente la licenza di porto d'armi. La domanda deve essere presentata o inviata alla Prefettura - U.T.G. della provincia in cui il richiedente ha la residenza tempestivamente e, preferibilmente, 60 giorni prima della scadenza dalla licenza di cui si\u00a0e' titolari; pertanto la licenza, se puntualmente rinnovata,\u00a0ha soluzione di continuita'.\nPer approfondimenti: Polizia di Stato - Licenza di porto di arma per difesa personale\n" } ] }, { "id": 1413, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Si pu\u00f2 rinnovare\u00a0la patente B scaduta da 5 anni" }, { "from": "gpt", "value": "Con la circolare n. 16/1971 il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture stabilisce le indicazioni sui criteri da adottare nei casi in cui la patente di guida fosse rimasta priva di validit\u00e0, per mancato rinnovo, per un periodo pi\u00f9 o meno lungo. La circolare indicava in tre anni dalla scadenza il termine massimo superato il quale diveniva opportuna la revisione della patente. A chiarimento di tale circolare il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture \u2013 (Divisione 6 della Direzione generale per la motorizzazione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti) con la nota del 26 gennaio 2009 prot. n. 7053 specifica che:\n" } ] }, { "id": 1414, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile rinnovare il permesso di soggiorno per studio cambiando corso di laurea?" }, { "from": "gpt", "value": "Si. In base al Decreto Legislativo 10 agosto 2007, n. 154 \"Attuazione della direttiva 2004/114/CE, relativa alle condizioni di ammissione dei cittadini di Paesi terzi per motivi di studio, scambio di alunni, tirocinio non retribuito o volontariato\"\u00a0 - pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 216 del 17 settembre 2007 si chiarisce che \u00e8 possibile\u00a0rinnovare il\u00a0permesso di soggiorno per studio in caso di mutamento dei corsi e percorsi formativi dello straniero durante la permanenza in Italia. In modifica all'art. 39 Decreto legislativo 25 luglio 1998, n. 286 si stabilisce che il permesso per studio pu\u00f2 esser rinnovato (senza dover cio\u00e8 tornare nel Paese d'origine per ottenerne un altro per altro corso) solo nel caso in cui lo studente extracomunitario sia iscritto all'Universit\u00e0 e decida di proseguire gli studi in un diverso ambito universitario passando ad altro corso di laurea.\n" } ] }, { "id": 1415, "conversations": [ { "from": "human", "value": "La legge stabilisce un termine entro il quale \u00e8 possibile rinunciare all\u2019eredit\u00e0?" }, { "from": "gpt", "value": "Se il chiamato all'eredit\u00e0, ossia l'erede,\u00a0non intende accettarla vi deve rinunciare espressamente.\nIn questo modo egli fa cessare gli effetti verificatisi nei suoi confronti a seguito dell'apertura della successione e rimane, pertanto, completamente estraneo alla stessa, con la conseguenza che nessun creditore potr\u00e0 rivolgersi a lui per il pagamento dei debiti ereditari, n\u00e9 egli potr\u00e0 esercitare alcuna azione ereditaria o acquistare alcun bene facente parte della successione.\n\tLa rinuncia all\u2019eredit\u00e0 non pu\u00f2 essere:\n" } ] }, { "id": 1416, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa bisogna fare per rinunciare alla cittadinanza italiana?" }, { "from": "gpt", "value": "L'articolo 11 della\u00a0Legge\u00a091/1992 prevede la rinuncia alla cittadinanza italiana da parte del cittadino italiano, in possesso della cittadinanza di un altro Paese, che risieda o stabilisca la propria residenza all'estero. L\u2019interessato deve presentare istanza di rinuncia alla cittadinanza italiana, perch\u00e8 l\u2019acquisto volontario di una cittadinanza straniera e il trasferimento della residenza all'estero non producono la perdita automatica della cittadinanza italiana, tranne in caso di specifici accordi internazionali.\nPu\u00f2 rinunciare alla cittadinanza\u00a0anche il \u00a0figlio minore di cittadini stranieri che hanno acquistato la cittadinanza italiana e che al compimento del diciottesimo anno, in possesso di altra cittadinanza, dichiari espressamente all'Ufficiale di Stato Civile o all'Autorita' diplomatica o\u00a0consolare\u00a0italiana (competente in base al luogo dove il rinunziante risiede) di voler rinunciare alla cittadinanza italiana, ai sensi dell'art.\u00a02 della Legge 91/1992. Pu\u00f2 rinunciare alla cittadinanza italiana anche il minore straniero adottato da cittadino italiano, raggiunta la maggiore et\u00e0 ai sensi dell'art. 3 della Legge 91/1992.\nL\u2019art. 8 del\u00a0Decreto del Presidente della Repubblica 12 ottobre 1993, n. 572, ovvero il Regolamento di esecuzione della Legge 91/92, fornisce indicazioni su come rinunciare alla cittadinanza italiana:\n" } ] }, { "id": 1417, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono stata coinvolta in un incidente causato da un'automobile che \u00e8 risultata non\u00a0assicurata: ho qualche possibilit\u00e0 di ottenere un risarcimento?\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Il Fondo di garanzia per le vittime della strada, assolve allo scopo di provvedere al risarcimento dei danni causati da: veicoli o natanti non identificati, veicoli o natanti non assicurati, veicoli o natanti assicurati con Imprese poste in liquidazione coatta amministrativa, veicoli posti in circolazione contro la volont\u00e0 del proprietario. L'istruttoria e la liquidazione dei danni \u00e8 di esclusiva competenza dell' Impresa Designata, individuata in base al luogo di accadimento del sinistro, alla quale va inviata la richiesta di risarcimento dei danni per l'apertura della pratica e nei cui confronti, in caso di mancata definizione transattiva, deve essere esercitata l'eventuale azione giudiziaria. La richiesta di risarcimento, variabile a seconda della tipologia di sinistro, deve esser\u00a0compilata attraverso l'apposito modulo reperibile sul sito del Fondo di Garanzia che occorrer\u00e0 spedire a mezzo raccomandata, ai sensi dell'articolo 287 del Codice delle Assicurazioni Private, ed inviata direttamente alla sede legale della competente Impresa Designata e alla Consap S.p.A.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1418, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Si\u00a0possono riscattare alcuni anni, antecedenti il 1996, in cui\u00a0si \u00e8\u00a0prestato lavoro\u00a0parasubordinato (co.co.co) e durante i quali non vi era obbligo contributivo?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019articolo 51, comma 2, della Legge 23 dicembre 1999, n. 488 ha previsto, per gli iscritti alla Gestione Separata di cui all'articolo 2, comma 26, della Legge 8 agosto 1995, n. 335, la facolt\u00e0 di riscattare - fino ad un massimo di cinque annualit\u00e0 e con onere contributivo a carico degli interessati - il lavoro, risultante da atti aventi data certa, prestato attraverso rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, in periodi precedenti l'istituzione dell\u2019obbligo contributivo alla predetta Gestione. Con l'emanazione del decreto interministeriale 2 ottobre 2001, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 297 del 22 dicembre 2001, si \u00e8 completato il quadro normativo che consente di dare attuazione alla previsione dell'articolo 51, comma 2, della legge n. 488/1999 sopra richiamato. Il decreto in esame definisce, all'articolo 1, i requisiti necessari all'esercizio della facolt\u00e0 ed i criteri di attribuzione della copertura contributiva dei periodi oggetto di riscatto, stabilendo che i soggetti che hanno svolto attivit\u00e0 autonoma, esclusivamente sotto forma di collaborazione coordinata e continuativa, hanno facolt\u00e0 di riscattare i relativi periodi, fino ad un massimo di cinque annualit\u00e0, a condizione che per detti periodi non risulti alcuna forma di copertura contributiva (Circolare INPS n 117/2002).\n" } ] }, { "id": 1419, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qualora un lavoratore abbia scelto di\u00a0destinare il proprio TFR alla previdenza complementare (fondi pensione) e poi si ritrovi ad essere disoccupato pu\u00f2, in quel caso,\u00a0chiedere la liquidazione del TFR?\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019adesione ad una forma pensionistica complementare comporta, tendenzialmente, la permanenza all\u2019interno del sistema fino al momento del pensionamento ovvero fino al verificarsi di un evento (inoccupazione, invalidit\u00e0, mobilit\u00e0, cassa integrazioni guadagni) che consente (alle condizioni e nei limiti stabiliti dalla legge) il riscatto della posizione prima della quiescenza. In caso di adesione a una forma pensionistica collettiva (Fondo Pensione negoziale o Fondo Pensione aperto ad adesione collettiva) \u00e8 possibile riscattare, in caso di perdita dei requisiti di partecipazione e purch\u00e9 lo statuto o il regolamento del Fondo prevedano tale facolt\u00e0, la propria posizione individuale maturata. Il riscatto \u00e8 consentito nella misura del 50% in caso di disoccupazione di durata fra 12 e 48 mesi o in caso di mobilit\u00e0 o cassa integrazione.\n\tL\u2019iscritto pu\u00f2 richiedere il riscatto totale nei casi di disoccupazione superiore a 48 mesi o invalidit\u00e0 permanente che comporti la riduzione della capacit\u00e0 di lavoro a meno di un terzo.\n\tIl riscatto immediato per perdita dei requisiti di partecipazione \u00e8 possibile nel caso di adesione a forme collettive, ove sia previsto dallo statuto. In tal caso, la tassazione \u00e8 tuttavia meno favorevole rispetto ai casi gi\u00e0 citati poich\u00e9 si applica l\u2019aliquota del 23% anzich\u00e9 del 15%. Nel caso di decesso prima che si sia raggiunto il diritto alla prestazione pensionistica, l\u2019intera posizione \u00e8 riscattata dagli eredi o dai diversi beneficiari indicati dall\u2019iscritto.\n\u00a0\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1420, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In che cosa consiste\u00a0il riscatto degli anni di laurea?" }, { "from": "gpt", "value": "I\u00a0lavoratori dipendenti, i lavoratori autonomi, i lavoratori iscritti ai Fondi speciali di previdenza e i lavoratori soggetti al contributo per il lavoro parasubordinato (collaboratori coordinati e continuativi, venditori porta a porta, liberi professionisti senza Cassa di categoria) possono coprire, con i contributi, il periodo del corso legale di laurea (non vengono presi in considerazione gli anni \"fuori corso\") o di titoli di studio equiparati, presentando l'apposita domanda all'INPS.\u00a0Gli anni riscattati saranno considerati validi ai fini del computo dell\u2019et\u00e0 pensionabile anche per i lavoratori soggetti al regime contributivo.\nA partire dal 1\u00b0 gennaio 2008, il riscatto della laurea pu\u00f2 essere chiesto da chi ancora non lavora e non \u00e8 iscritto ad alcuna forma previdenziale e da tutti i lavoratori soggetti al regime contributivo.\nL\u2019importo pu\u00f2 essere rateizzato fino a 120 rate senza interessi.\u00a0 Il contributo \u00e8 fiscalmente deducibile dal richiedente o dai familiari dai quali risulti fiscalmente a carico.\n\tIl riscatto pu\u00f2 essere chiesto anche dai familiari superstiti che hanno diritto alla pensione di reversibilit\u00e0.\n" } ] }, { "id": 1421, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come si presenta la domanda per il riscatto della laurea?" }, { "from": "gpt", "value": "La presentazione della domanda per il riscatto del corso di laurea richiede l'utilizzo del canale WEB con pre-identificazione tramite PIN.\n\t\tAlla domanda l'interessato dovr\u00e0 allegare in formato elettronico il certificato di laurea, con la specifica della durata legale degli studi e degli anni in corso e fuori corso, corredata del documento di identit\u00e0.\n\tAlternativamente al certificato di laurea l'interessato potr\u00e0 scansionare la dichiarazione sostitutiva di certificazione attestante: tipologia del titolo, data di conseguimento, Universit\u00e0 che lo ha rilasciato, durata legale degli studi, periodi in corso e fuori corso. La dichiarazione dovr\u00e0 rendersi ai sensi e per gli effetti del D.P.R.445/2000, con espressa assunzione di responsabilit\u00e0 e dovr\u00e0 essere corredata del documento di identit\u00e0.\n\tLa documentazione scansionata dev\u2019essere contenuta in un unico file elettronico conforme ad una delle seguenti tipologie: tif, jpg, jpeg, png, bmp, gif, pdf (Circolare Inps n. 77 del 27/05/2011).\n" } ] }, { "id": 1422, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Oltre alla laurea quali altri titoli di studio sono riscattabili a fini pensionistici?" }, { "from": "gpt", "value": "E\u2019 ammesso il riscatto del corso legale di laurea a condizione che l\u2019interessato abbia conseguito il titolo di studio.\nSi possono riscattare:\n" } ] }, { "id": 1423, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come si presenta ricorso nel caso in cui la domanda per il riscatto della laurea venga respinto?" }, { "from": "gpt", "value": "Il ricorso\u00a0deve essere\u00a0presentato entro 90 giorni dalla ricezione del provvedimento direttamente agli sportelli dell\u2019Inps o inviato per posta con avviso di ricevuta.\nAl ricorso vanno allegati tutti i documenti ritenuti utili dall'interessato per l'accoglimento (Contributi da riscatto per il corso di laurea;\u00a0\u00a0I contributi da riscatto).\n" } ] }, { "id": 1424, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i requisiti per poter richiedere il riscatto della laurea?" }, { "from": "gpt", "value": "Per poter\u00a0effettuare la domanda del riscatto di laurea \u00e8 necessario possedere i seguenti requisiti (INPS - Riscatto della laurea):\n" } ] }, { "id": 1425, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In caso di mancato pagamento di un tributo, \u00e8 possibile da parte del Concessionario alla riscossione iscrivere ipoteca al fine di recuperare il credito?" }, { "from": "gpt", "value": "Si, \u00e8 possibile in presenza di determinate condizioni. A seguito del mancato pagamento del tributo segue la notifica della cartella di pagamento, se il contribuente non provvede a pagare le somme iscritte entro il termine di 60 giorni da detta notifica, il concessionario, sulla base di un'autonoma valutazione e senza necessita' di ulteriori avvisi, pone in essere le azioni ritenute piu' opportune per assicurare ovvero conseguire il recupero del credito. A tal fine il concessionario, decorso senza esito il termine di 60 giorni dalla notifica della cartella di pagamento, e' autorizzato dalla normativa che disciplina la riscossione coattiva (Decreto del Presidente della Repubblica del 29 settembre 1973, n. 602) ad iscrivere ipoteca sui beni immobili del debitore e dei suoi coobbligati.\nL'ipoteca e' una garanzia c.d. \"reale\" per effetto della quale il credito garantito viene soddisfatto con preferenza sul prezzo ricavato dall'espropriazione dei beni sui quali e' stata iscritta; mediante l'iscrizione di ipoteca e a condizione che la garanzia trovi capienza nel valore dei beni vincolati, il concessionario assicura in tal modo il pagamento del debito iscritto a ruolo.\nIl contribuente e' avvisato della possibilita' di iscrizione dell' ipoteca sui beni fin dalla notifica della cartella. Ove tale iscrizione avvenga, il concessionario di norma provvede all'invio della relativa comunicazione al contribuente. Tale avviso deve recare l'indicazione di tutti gli elementi indispensabili per individuare il debito iscritto a ruolo in virtu' del quale si e' proceduto, nonch\u00e9 i termini e le modalit\u00e0 con cui pu\u00f2 proporre opposizione e far valere le sue ragioni. Pur non essendo sancito un obbligo previsto dalla legge, la mancanza di tale avviso costituisce motivo per opporsi all'iscrizione ipotecaria e ha gi\u00e0 dato luogo a numerose pronunce giurisprudenziali. \nL'iscrizione di ipoteca\u00a0puo' essere disposta per\u00a0tutti i crediti iscritti a ruolo e su tutti i beni immobili del debitore e dei suoi coobbligati. Tuttavia si ricorda che il concessionario non pu\u00f2 iscrivere ipoteca qualora l'importo complessivo del credito sia inferiore a euro 8.000\u00a0(come affermato dal comma 2 ter dell'art. 3 del Decreto Legge del\u00a025. marzo 2010, n. 40, convertito dalla Legge\u00a0del 22 maggio 2010, n. 73 e dalla Sentenza della Corte Suprema di Cassazione a Sezioni Unite del 10.04.2012 n. 5771). All'iscrizione dell'ipoteca segue il pignoramento immobiliare, salvo che il debitore non proceda al pagamento (anche in via rateizzata).\n" } ] }, { "id": 1426, "conversations": [ { "from": "human", "value": "L'avviso bonario che giunge a mezzo posta al contribuente \u00e8 impugnabile?" }, { "from": "gpt", "value": "No. \u00c8 un semplice invito al chiarimento. Per poter accedere alla tutela giurisdizionale, l'atto deve contenere una pretesa tributaria definita. L'invito con cui l'amministrazione finanziaria chiede al contribuente di fornire dei chiarimenti sulla dichiarazione (cosiddetto avviso bonario) non contiene in s\u00e9 alcuna pretesa tributaria e, di conseguenza, non \u00e8 un atto impugnabile.\nL'Agenzia delle Entrate, con risoluzione n. 110/E del 22 ottobre 2010, nel rilevare la pendenza di numerose controversie sulla questione, chiarisce, attraverso le pronunce della Corte di cassazione, che si tratta di un provvedimento privo di effetti negativi immediati per il contribuente e che, quindi, non pu\u00f2 essere contestato.\n\tLa non impugnabilit\u00e0 dell'avviso bonario\u00a0 \u00e8 confermata anche dal fatto che esso non \u00e8 ricompreso tra gli atti per i quali si pu\u00f2 proporre ricorso davanti alle Commissioni tributarie, come prevede l'articolo 19 del Decreto Legisaltivo 31 dicembre 1992, n. 546, modificato dal Decreto\u00a0Legge 4 luglio 2006, n. 223\u00a0(c.d. Decreto Bersani), convertito con Legge 4 agosto 2006, n. 248).\nAlla luce di suddetto orientamento, l'Agenzia chiarisce che \u00e8 inammissibile il ricorso contro inviti bonari e comunicazioni, in quanto si tratta di atti che, non contenendo una pretesa tributaria definita, non producono effetti negativi immediati per i contribuenti.\n" } ] }, { "id": 1427, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Ho sub\u00ecto un danno da un operatore turistico. Quali sono gli strumenti\u00a0per tutelare\u00a0i miei diritti?" }, { "from": "gpt", "value": "In caso di controversie relative al settore turismo, oltre alla procedura giurisdizionale ordinaria, esistono dei rimedi facoltativi ed\u00a0alternativi di risoluzione\u00a0delle controversie, di carattere stragiudiziale. Il vantaggio di tali procedure consiste nell'essere strumenti efficaci pi\u00f9 rapidi ed economici. Le alternative che il turista ha a disposizione sono quindi:\n" } ] }, { "id": 1428, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Vorrei sapere quali criteri vengono seguiti dalla scuola per organizzare i men\u00f9 della refezione scolastica." }, { "from": "gpt", "value": "Il Ministero della salute ha emanato le Linee di indirizzo nazionale per la ristorazione scolastica. Queste\u00a0linee guida,\u00a0rivolte a tutti gli operatori della ristorazione scolastica,\u00a0forniscono\u00a0indicazioni per migliorare la qualit\u00e0 della ristorazione scolastica nei vari aspetti, in particolare quello nutrizionale:\u00a0contengono indicazioni per organizzare e gestire il servizio di ristorazione, per definire il capitolato d'appalto e fornire un pasto adeguato ai fabbisogni delle diverse fasce di et\u00e0, educando il bambino all'acquisizione di abitudini alimentari corrette. Nell'allegato una sezione dedicata alle diete speciali.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1429, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove \u00e8 possibile trovare informazioni sui\u00a0risultati delle consultazioni elettorali,\u00a0anche per gli italiani residenti all'estero?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Ministero dell\u2019Interno, attraverso l'Archivio Storico delle Elezioni, mette a disposizione i risultati delle consultazioni elettorali, partendo dagli aggregati complessivi fino al dettaglio dei singoli comuni e, per l'estero, dei singoli consolati. Sono presenti nell'Archivio i risultati delle elezioni dell'Assemblea Costituente del 1946, delle elezioni politiche dal 1948, delle elezioni europee dal 1979 e dei cicli generali di elezioni regionali dal 1970.\n" } ] }, { "id": 1430, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cos'\u00e8\u00a0il ROC?" }, { "from": "gpt", "value": "Il ROC \u00e8 il Registro unico degli Operatori di Comunicazione. Il ROC\u00a0ha inglobato il Registro nazionale della stampa e il Registro nazionale delle imprese radiotelevisive.\nHa la finalit\u00e0 di garantire la trasparenza e la pubblicit\u00e0 degli assetti proprietari, consentire l'applicazione delle norme sulla disciplina anti-concentrazione, la tutela del pluralismo informativo, il rispetto dei limiti previsti per le partecipazioni di societ\u00e0 estere.\nE' previsto l'obbligo di iscrizione al ROC per i seguenti soggetti:\n\ta. gli operatori di rete;\n\tb. i fornitori di servizi di media audiovisivi o radiofonici (gi\u00e0 fornitori di contenuti);\n\tc. i fornitori di servizi interattivi associati o di servizi di accesso condizionato;\n\td. i soggetti esercenti l\u2019attivit\u00e0 di radiodiffusione;\n\te. le imprese concessionarie di pubblicit\u00e0;\n\tf. le imprese di produzione o distribuzione di programmi radiotelevisivi;\n\tg. le agenzie di stampa a carattere nazionale;\n\th. gli editori di giornali quotidiani, periodici o riviste;\n\ti. i soggetti esercenti l\u2019editoria elettronica;\n\tj. le imprese fornitrici di servizi di comunicazione elettronica.\n\t\u00a0\nLa tenuta del Registro unico degli\u00a0Operatori di Comunicazione \u00e8 di competenza\u00a0dell'Autorit\u00e0 per le Garanzie nelle Comunicazioni.\nPer approfondimenti: Autorit\u00e0 per le Garanzie nelle Comunicazioni - ROC\n" } ] }, { "id": 1431, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cos'\u00e8 la malattia della lingua blu?" }, { "from": "gpt", "value": "La febbre catarrale degli ovini, comunemente conosciuta come blue tongue, \u00e8 una malattia infettiva dei ruminanti trasmessa da minuscoli insetti vettori appartenenti al genere Culicoides.\n\tLa malattia si manifesta in forme pi\u00f9 gravi negli ovini con sintomi caratterizzati da infiammazioni e ulcere della bocca, scolo nasale di muco e pus, gonfiore della testa, cianosi della bocca e della lingua (da cui il nome di \"bluetongue\" o lingua blu), difficolt\u00e0 di respirazione, lesioni all'attaccatura degli unghielli, arrossamenti della pelle e distacco del vello. Gli animali possono morire per asfissia conseguente al grave edema polmonare (forme iperacute), per polmonite batterica secondaria o per il grave deperimento.\n\tLa diffusione della malattia \u00e8 collegata alla presenza di fattori climatici ed ambientali che consentono la sopravvivenza degli insetti vettori. Nel nostro clima gli insetti sono attivi dalla primavera all\u2019autunno nelle ore notturne e si infettano pungendo gli animali per nutrirsi del loro sangue.\n\tL'infezione generalmente si manifesta in estate inoltrata e tende a limitarsi in inverno.\nPer ulteriori informazioni consultare anche la pagina del Ministero della Salute relativa alle Attivit\u00e0 di controllo ufficiale svolte sul territorio nazionale\u00a0con organizzazione centrale e programmazione regionale\n" } ] }, { "id": 1432, "conversations": [ { "from": "human", "value": "L'Europa promuove\u00a0iniziative a favore della salute mentale?" }, { "from": "gpt", "value": "Informazioni atte a promuovere e sensibilizzare i cittadini\u00a0sui delicati argomenti della salute mentale sono reperibili\u00a0alla pagina\u00a0salute mentale del\u00a0Portale\u00a0Salute-UE.\nAnche il\u00a0Ministero della Salute italiano all'interno del suo sito\u00a0dedica una\u00a0vasta sezione\u00a0 alla salute mentale\u00a0e alla normativa di riferimento.\n" } ] }, { "id": 1433, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le patologie pi\u00f9 ricorrenti\u00a0che coinvolgono la salute mentale?" }, { "from": "gpt", "value": "\u00a0\n" } ] }, { "id": 1434, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come \u00e8 strutturata la rete dei servizi sanitari per la salute mentale in Italia?" }, { "from": "gpt", "value": "I servizi sanitari per la cura della\u00a0salute mentale in Italia\u00a0offrono un'ampia rete sul territorio.\u00a0Il Dipartimento di salute mentale (DSM) \u00e8 un insieme di\u00a0strutture ed offre i seguenti\u00a0servizi:\n" } ] }, { "id": 1435, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove si possono\u00a0trovare informazioni sui principali progetti nazionali\u00a0in materia di salute mentale?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Ministero della Salute appronta e promuove una serie di azioni in materia di salute mentale:\n- progetti\u00a0di prevenzione per la salute mentale,\u00a0affidate alle Regione e alle Province autonome;\n- progetti specifici mirati ad implementare la qualit\u00e0 in tema di prevenzione e riabilitazione\u00a0dei\u00a0disturbi mentali;\u00a0\n- programmi di informazione e di educazione sanitaria.\nSul sito del Ministero della Salute sono indicate\u00a0le azioni, i progetti promossi nell'ambito della salute mentale\u00a0nonch\u00e8 la rete dei servizi per la salute mentale e il sistema informativo nazionale per la salute mentale.\nPer maggiori informazioni: Ministero della Salute - Salute mentale\n" } ] }, { "id": 1436, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa sono e dove si trovano le Unit\u00e0 per le Gravi Cerebrolesioni (U.G.C.).\u00a0\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "L'Unit\u00e0 per le Gravi Cerebrolesioni (U.G.C.) \u00e8 espressamente destinata ad affrontare i complessi problemi assistenziali e rieducativi dei pazienti affetti da gravi traumatismi cranioencefalici e di altre gravi cerebrolesioni, caratterizzate di regola da una fase iniziale di coma e quindi dalla comparsa di deficit fisici, cognitivi e comportamentali a lungo termine.\nSul sito del Ministero della salute \u00e8 possibile trovare un elenco, in formato pdf, di tutti i Centri di Unit\u00e0 di gravi cerebrolesi.\n" } ] }, { "id": 1437, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cos'\u00e8 il morbo della mucca pazza?" }, { "from": "gpt", "value": "L'Encefalopatia Spongiforme Bovina, nota con il termine di morbo della mucca pazza, \u00e8 una malattia degenerativa del sistema nervoso centrale appartenente al gruppo delle Encefalopatie Spongiformi Trasmissibili (EST) caratterizzata da un lungo periodo di incubazione (in media 5 anni), sintomi nervosi ed esito letale.\nLa BSE\u00a0- Bovine Spongiform Encephalopathy \u00e8 comparsa per la prima volta nel Regno Unito nel 1985 e, secondo le teorie scientifiche pi\u00f9 accreditate \u00e8 stata causata dall'uso di farine animali provenienti da animali della specie ovina affetti da \"scrapie\" (altra malattia appartenente al gruppo delle encefalopatie trasmissibili).\nNon esistono cure per i bovini affetti\u00a0da questa malattia che ha carattere progressivo ed esito costantemente letale.\n" } ] }, { "id": 1438, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Si richiedono informazioni generiche sulle lesioni al midollo spinale e\u00a0su \u00a0cosa sono\u00a0le unit\u00e0 spinali unipolari." }, { "from": "gpt", "value": "La lesione midollare interrompe\u00a0la trasmissione dei messaggi del cervello ai nervi spinali che a loro volta li diffondono ai muscoli per consentire i movimenti. Le conseguenze sono pi\u00f9 o meno gravi in base al livello della lesione: quelle pi\u00f9 note sono la paraplegia (paralisi degli arti inferiori) e la tetraplegia (paralisi dei quattro arti).Le Unit\u00e0 Spinali Unipolari sono delle unit\u00e0 operative complesse situate presso un ospedale sede di Dea (Dipartimento di emergenza e accoglienza) di secondo livello; destinati all'assistenza delle persone con lesioni midollari sin dal momento dell'evento lesivo ed hanno lo scopo di permettere alle persone colpite\u00a0 di raggiungere il miglior stato di salute ed il pi\u00f9 alto livello di capacit\u00e0 funzionali compatibili con la lesione.\nIn Italia sono dieci le unit\u00e0 spinali attive, tutte strutture situate nelle regioni del centro-nord, con un numero di posti disponibile pari a circa 250.\nInformazioni aggiuntive sul sito Superabile INAIL\n" } ] }, { "id": 1439, "conversations": [ { "from": "human", "value": "La parrucca per malati oncologici \u00e8 considerata come protesi rimborsabile?" }, { "from": "gpt", "value": "Le parrucche, assimilate alle protesi, in alcune regioni italiane sono in parte o\u00a0del tutto rimborsate.\u00a0Per informazioni \u00e8 necessario rivolgersi\u00a0alla propria\u00a0ASL di appartenenza\u00a0o comune di residenza.\nE' stata invece riconosciuta,\u00a0a livello nazionale con la risoluzione n. 9/E del 16 febbraio 2010\u00a0della Direzione Centrale dell'Agenzia delle Entrate, la detraibilit\u00e0 dei costi sostenuti per l'acquisto della parrucca\u00a0nel caso in cui \"la parrucca rientri nel novero delle spese sanitarie detraibili se volta a sopperire un danno estetico conseguente ad una patologia e rappresenti il supporto in una condizione di grave disagio psicologico nelle relazioni di vita quotidiana\".\n" } ] }, { "id": 1440, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cos'\u00e8 il PNAA?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Piano Nazionale per il\u00a0controllo ufficiale\u00a0sull\u2019Alimentazione degli Animali, valido per gli anni 2012 - 2014,\u00a0 \u00e8\u00a0predisposto dal Dipartimento della sanit\u00e0 pubblica veterinaria, della sicurezza alimentare e degli organi collegiali per la tutela della salute \u2013 Direzione Generale della Sanit\u00e0 Animale e dei Farmaci Veterinari.\nIl Piano ha il\u00a0fine di garantire un sistema ufficiale di controllo dei mangimi lungo l\u2019intera filiera alimentare e un elevato livello di protezione della salute umana, animale e dell\u2019ambiente. La programmazione dei controlli ufficiali nella filiera alimentare animale prevede due tipi di\n\tdifferenti attivit\u00e0:\u00a0\u00a0\n- \u00a0l\u2019attivit\u00e0 di campionamento volta alla raccolta di dati al fine di valutare l\u2019evoluzione\n\tdi un determinato fenomeno, denominata attivit\u00e0 di \u201cMonitoraggio\u201d,\n\t\u00a0- l\u2019attivit\u00e0 di campionamento volta alla verifica della conformit\u00e0 alla normativa, denominata attivit\u00e0 di \u201cSorveglianza\u201d.\nIl Piano \u00e8 uno strumento indispensabile per mantenere vivo il sistema di controllo sul territorio nazionale e contiene disposizioni coerenti e complete per raggiungere gli obbiettivi prefissati e armonizzare l\u2019organizzazione generale dei controlli a livello territoriale, nonch\u00e9 le procedure e le azioni da intraprendere in caso di non conformit\u00e0. Per maggiori informazioni: Ministero della Salute - PNAA\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1441, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Che cos'\u00e8 l'anagrafe bovina?\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019Anagrafe nazionale bovina \u00e8 un sistema di identificazione e registrazione degli animali della specie bovina ed ha come obiettivo principale la tutela della salute pubblica e del patrimonio zootecnico (costituzione e funzionalit\u00e0 della rete di epidemiosorveglianza).\nIl Servizio veterinario delle ASL (Azienda Sanitaria Locale) certifica l'iscrizione nella BDN (Banca Dati\u00a0Nazionale)\u00a0e provvede al rilascio e vidimazione del passaporto: documento individuale d\u2019identificazione che accompagna l'animale in ogni spostamento, contiene i suoi dati anagrafici, il suo codice identificativo che sono presenti anche nel marchio apposto all'orecchio, e, infine la storia dei suoi trasferimenti.\n" } ] }, { "id": 1442, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali documenti \u00e8 necessario\u00a0predisporre per avere un circo itinerante?" }, { "from": "gpt", "value": "E' necessario richiedere la registrazione del circo presso il servizio veterinario dell\u2019ASL territorialmente competente sulla residenza ufficiale del circo;\u00a0tenere aggiornato un registro degli animali riportante il numero di registrazione del circo e vidimato e timbrato in ogni sua pagina dal veterinario ufficiale;\u00a0compilare il registro delle localit\u00e0, fatte salve le autorizzazioni alla partenza di volta in volta rilasciate dal veterinario ufficiale; provvedere affinch\u00e9 tutti gli animali presenti nel circo siano provvisti di passaporti aggiornati (individuale \u2013 collettivo); evitare che ogni animale presente nel circo abbia contatti diretti o indiretti con animali non registrati ai sensi del reg. (CE) 1739/2005.\n" } ] }, { "id": 1443, "conversations": [ { "from": "human", "value": "I bovini devono essere identificati, avere dei bollini, possedere un passaporto?" }, { "from": "gpt", "value": "Si, un capo bovino \u00e8 in regola con la normativa vigente e si intende correttamente identificato quando: \u00a0\u00a0\n" } ] }, { "id": 1444, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per i capi e gli allevamenti ovini \u00e8 necessario tenere un registro, applicare un marchio e tenere un documento di trasporto?" }, { "from": "gpt", "value": "Si, ogni azienda deve avere un codice aziendale rilasciato dal servizio veterinario della ASL; i capi devono avere un marchio auricolare; deve essere tenuto un registro di carico e scarico e ad ogni spostamento sul territorio nazionale tra aziende o per il macello gli animali sono scortati da un documento di trasporto.\n" } ] }, { "id": 1445, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove\u00a0\u00e8 possibile trovare\u00a0informazioni sulla Pet-therapy?" }, { "from": "gpt", "value": "Il termine\u00a0Pet Therapy,\u00a0cos\u00ec come descritto dal Ministero della Salute,\u00a0indica una serie complessa di utilizzi del rapporto uomo-animale in campo medico e psicologico. Nei bambini con particolari problemi, negli anziani e \u00a0in alcune categorie di malati e di disabili fisici e psichici il contatto con un animale pu\u00f2 aiutare a soddisfare certi bisogni (affetto, sicurezza, relazioni interpersonali) e recuperare alcune abilit\u00e0 che queste persone possono aver perduto.\n\u00c8 stato infatti rilevato da studi condotti gi\u00e0 negli scorsi decenni e oggi comprovati da sempre pi\u00f9 numerose esperienze, che il contatto con un animale, oltre a garantire la sostituzione di affetti mancanti o carenti, \u00e8 particolarmente adatto a favorire i contatti inter-personali offrendo spunti di conversazione, di ilarit\u00e0 e di gioco, l'occasione, cio\u00e8, di interagire con gli altri per mezzo suo.\nPu\u00f2, inoltre,\u00a0svolgere la funzione di ammortizzatore in particolari condizioni di stress e di conflittualit\u00e0 e rappresentare un valido aiuto per pazienti con problemi di comportamento sociale e di comunicazione, specie se bambini o anziani, ma anche per chi soffre di alcune forme di disabilit\u00e0 e di ritardo mentale e per pazienti psichiatrici.\nIl Ministero ha attivato presso la sede territoriale di Verona e Vicenza dell\u2019Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie il Centro di Referenza Nazionale per gli interventi assistiti dagli animali.\nPer approfondimenti: Ministero della Salute\n" } ] }, { "id": 1446, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cos'\u00e8 il Modello \"4\" per i bovini?" }, { "from": "gpt", "value": "Il modello 4 rappresenta la dichiarazione di provenienza che accompagna l'animale durante il trasporto e contiene le informazioni riguardanti l'identificazione (parte A), le dichiarazioni per il macello riguardo ai trattamenti farmacologici o con sostanze vietate (ormoni) (parte B), la destinazione (parte C), i dati del trasportatore (parte D), e l'attestazione sanitaria del veterinario che ha visitato il capo prima dello spostamento (parte E).\n\tEsso deve sempre essere compilato in almeno 4 copie: \n" } ] }, { "id": 1447, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa \u00e8 necessario fare per viaggiare\u00a0verso il Regno Unito\u00a0con un gatto?" }, { "from": "gpt", "value": "Tutti coloro che intendono recarsi nel Regno Unito per un soggiorno temporaneo o definitivo e vogliono portare con s\u00e9 il proprio animale domestico, devono informarsi sulle procedure da seguire, l'ordine temporale in cui eseguirle, gli uffici competenti,e le vie di trasporto.\nDal 1 gennaio 2012 sono entrate in\u00a0 vigore nuove norme per portare animali domestici nel Regno Unito. Il governo britannico ha infatti eliminato la quarantena di sei mesi a cui erano costretti gli animali da compagnia prima di entrare nel Regno Unito. Resta comunque obbligatorio un periodo di attesa di ventuno giorni tra la vaccinazione e l'ingresso nel Regno Unito. Ulteriori informazioni, in lingua inglese,\u00a0si possono reperire sul sito del Department for Environment Food and Rural Affairs\u00a0o in italiano sul sito dell'Unione Europea\n" } ] }, { "id": 1448, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono validi i valori bollati espressi in lire, lire-euro ed euro?\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "No, con il Decreto 25 Maggio 2007 del Ministero dell'Economia e delle Finanze (pubblicato sulla G.U. n. 146 del 26-6-2007) sono stati\u00a0dichiarati fuori corso, con decorrenza 1\u00b0 settembre 2007, i valori bollati con importi espressi in lire, in lire-euro ed in euro, con esclusione dei foglietti bollati per cambiali e delle marche da bollo per cambiali.\nDal 1 settembre 2007 la marca da bollo telematica ha sostituito definitivamente quella cartacea che \u00e8 pertanto fuori corso e non pu\u00f2 pi\u00f9 essere utilizzata. I nuovi contrassegni rilasciati elettronicamente dalla tabaccherie sono gi\u00e0 in uso dal 2005.\nLa decisione di sostituire i valori cartacei con quelli elettronici si inserisce nel pi\u00f9 ampio progetto dell'amministrazione pubblica di informatizzare progressivamente i propri servizi per migliorare e semplificare i rapporti con i contribuenti.\nPer il cittadino il vantaggio \u00e8 quello di ricevere marche da bollo \"su misura\" stampate direttamente dal tabaccaio che in questo modo riduce il rischio di furti. La pubblica amministrazione - a sua volta - tenta di arginare il fenomeno dell'evasione sulle marche da bollo. Migliorano anche le caratteristiche di sicurezza visto che le nuove marche telematiche non permettono il distacco dal documento senza la lacerazione della carta, e soprattutto visto che i dati relativi a ogni tagliandino emesso vengono acquisiti dall'Agenzia delle Entrate tramite il gestore informatico del servizio, consentendo cos\u00ec di individuare eventuali contraffazioni.\n" } ] }, { "id": 1449, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Vorrei\u00a0avere informazioni in merito alla richiesta di\u00a0pagamento di diritti, per la diffusione della musica nei negozi, alla\u00a0SCF Consorzio\u00a0Fonografici." }, { "from": "gpt", "value": "La SCF Consorzio Fonografici\u00a0gestisce la raccolta e la distribuzione dei compensi, dovuti ad artisti e produttori discografici, per l\u2019utilizzo in pubblico di musica registrata, come stabilito dalle direttive dell\u2019Unione Europea e dalla legge sul diritto d\u2019autore.\n\tBar, ristoranti e, pi\u00f9 in generale, i pubblici esercizi che diffondono musica d\u2019ambiente nei propri locali sono tenuti al pagamento a SCF del compenso per i diritti connessi discografici, autonomo e indipendente rispetto a quanto dovuto a SIAE (articoli 72, 73 e 73bis della legge\u00a0Legge 22 aprile 1941 n. 633 sul diritto d\u2019autore del 22 aprile 1941 n. 633 e succ. modif.)\n\tTale compenso \u00e8 dovuto qualsiasi sia il mezzo di diffusione utilizzato all\u2019interno del locale: radio, TV cd, cassette, playlist caricate su computer, server o database, radio in store, ritrasmissioni radiofoniche e televisive, oppure sistemi appositamente installati.\u00a0Contatti.\n" } ] }, { "id": 1450, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Nel caso in cui un soggetto non abbia ancora stabilito la residenza in un Comune nel quale, per\u00f2, dimora, \u00e8 necessario che comunichi la propria presenza, anche se solo temporanea, all'amministrazione comunale?" }, { "from": "gpt", "value": "No non c'\u00e8 alcun obbligo. Esiste uno schedario della popolazione temporanea, come previsto dall'articolo 32 del Decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 1989, n. 223 (Approvazione del nuovo regolamento anagrafico della popolazione residente) al quale \u00e8 possibile iscriversi.\nIscrizione allo schedario\nPossono iscriversi allo schedario della popolazione temporanea sia i cittadini italiani (anche iscritti all'Anagrafe degli Italiani Residenti all'Estero \u2013 AIRE), che i cittadini stranieri, che rispettino il requisito di dimorare abitualmente in un comune da non meno di quattro mesi (per qualsiasi motivo di lavoro, famiglia, studio etc...) non trovandosi, ancora, in condizione di stabilirvi la residenza. L'iscrizione di un soggetto pu\u00f2 avvenire direttamente, per se' e per gli eventuali componenti del proprio nucleo familiare, presentando la domanda di iscrizione all'ufficio Anagrafe del comune (unitamente ad un documento di riconoscimento e/o al permesso di soggiorno), oppure \u201cd'ufficio\u201d, qualora l'ufficiale di Anagrafe venga a conoscenza della presenza della persona nel territorio comunale. Il soggetto iscritto allo schedario della popolazione temporanea \u00e8 escluso dal rilascio di certificazioni anagrafiche.\nValidit\u00e0 dell'iscrizione e revisione dello schedario\nLo schedario della popolazione temporanea viene revisionato periodicamente, almeno una volta l'anno, per eliminare dall'elenco le schede di persone non pi\u00f9 dimoranti temporaneamente nel comune (per decesso, allontanamento, o residenza). L'iscrizione, dunque, \u00e8 valida un anno; dopo questo termine l'ufficiale di Anagrafe provvede alla cancellazione dei soggetti dallo schedario e sar\u00e0 necessario procedere con una nuova iscrizione. Ogni iscrizione, o cancellazione, dallo schedario deve essere comunicata all'ufficiale di Anagrafe dell'eventuale comune di residenza.\n" } ] }, { "id": 1451, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le\u00a0norme attualmente in vigore sullo scioglimento dei consigli comunali e provinciali conseguente a fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso?" }, { "from": "gpt", "value": "Le norme attualmente in vigore sullo scioglimento dei consigli comunali e provinciali conseguente a fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso risiedono negli articoli 143 e seguenti del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, \"Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali\", nel quale sono state praticamente trasfuse le previsioni dell'articolo 15-bis della legge 19 marzo 1990, n. 55, contenente l\u2019originaria disciplina in materia di scioglimento di consigli comunali e provinciali conseguenti a fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso. Per approfondimenti\u00a0\u00e8 possibile consultare\u00a0il documento di sintesi del Senato della Repubblica sulla discussione sulle problematiche concernenti la normativa sullo scioglimento dei consigli comunali e provinciali conseguente a fenomeni di infiltrazione e di condizionamento di tipo mafioso.\n" } ] }, { "id": 1452, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove \u00e9 possibile consultare un elenco ufficiale degli scioperi previsti nel settore dei trasporti?" }, { "from": "gpt", "value": "Un prospetto delle principali astensioni dal lavoro nazionali e interregionali del settore trasporti e' pubblicato e aggiornato constantemente dall'ufficio relazioni sindacali che propone gli scioperi nazionali e interregionali del settore trasporti, sul sito del\u00a0Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.\nPer approfondimenti: Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - calendario scioperi\n" } ] }, { "id": 1453, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile\u00a0fare lo scrutatore anche se non si ha presentato domanda?" }, { "from": "gpt", "value": "Per essere nominati scrutatori di seggio elettorale \u00e8 necessario essere iscritto all'apposito Albo comunale\u00a0 che comprende i nominativi dei cittadini che presentano specifica domanda tra il 1\u00b0 ottobre e il 30 novembre di ogni anno. Tuttavia, se si \u00e8 presenti in un seggio nel quale risulti necessario procedere alla sostituzione di qualche membro dell'ufficio elettorale, \u00e8 possibile essere nominati direttamente dal presidente, purch\u00e9 si sia in possesso del titolo di studio della scuola dell\u2019obbligo,\u00a0non\u00a0si svolga il compito di\u00a0rappresentante di lista presso la sezione\u00a0e non si faccia parte di una delle seguenti categorie:\n\t- dipendenti dei Ministeri dell\u2019interno, delle poste e telecomunicazioni e dei trasporti;\n\t- appartenenti a Forze armate in servizio;\n\t- medici provinciali, ufficiali sanitari e medici condotti;\n\t- segretari comunali e dipendenti dei comuni addetti o comandati a prestare servizio presso gli uffici elettorali comunali;\n\t- candidati alle elezioni per le quali si svolge la votazione.\n\tSi veda pag.\u00a012 del volume Istruzioni per le operazioni degli uffici elettorali di sezione edito dal Ministero dell'Interno.\n" } ] }, { "id": 1454, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile l'iscrizione anticipata alla scuola dell'infanzia?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Regolamento di riordino del primo ciclo di istruzione e della scuola dell\u2019infanzia (Decreto del Presidente della Repubblica n.89 del 20 marzo 2009) ha previsto che possono iscriversi alla scuola dell\u2019infanzia i bambini che compiono tre anni di et\u00e0 entro il 30 aprile dell\u2019anno scolastico di riferimento.\nLa frequenza anticipata \u00e8 consentita alle seguenti condizioni:\n\t- disponibilit\u00e0 dei posti;\n\t- accertamento dell'avvenuto esaurimento di eventuali liste di attesa;\n\t- disponibilit\u00e0 di locali e dotazioni, idonei sotto il profilo dell'agibilit\u00e0 e funzionalit\u00e0, tali da rispondere alle diverse esigenze dei bambini di et\u00e0 inferiore a tre anni;\n\t- valutazione pedagogica e didattica, da parte del collegio dei docenti, dei tempi e delle modalit\u00e0 dell'accoglienza.\nPoich\u00e8 questa modalit\u00e0\u00a0d'iscrizione \u00e8 consentita solo\u00a0ad\u00a0un numero ridotto di bambini \u00e8\u00a0 consigliabile informarsi\u00a0presso la segreteria della scuola.\u00a0\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1455, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Le famiglie che iscrivono i propri figli alla scuola dell'obbligo sono tenuti a versare altri contributi oltre alle tasse di iscrizione?" }, { "from": "gpt", "value": "Nella scuola dell'obbligo le tasse di iscrizione sono obbligatorie, ad accezione dei casi di esonero (per esempio per motivi di reddito); qualunque altro contributo richiesto alle famiglie da parte delle scuole deve essere considerato esclusivamente di natura volontaria e pertanto non obbligatorio.\n\tLo ha chiarito il MIUR nella circolare 20 marzo 2012, n.312, in cui precisa che le scuole hanno il dovere di fornire alle famiglie tutte le informazioni in merito all'effettivo utilizzo dei contributi volontari, i quali devono essere usati esclusivamente per ampliare l\u2019offerta culturale e formativa e non per attivit\u00e0 di funzionamento ordinario e amministrativo.\n" } ] }, { "id": 1456, "conversations": [ { "from": "human", "value": "La scuola \u00e8 tenuta a rispettare delle indicazioni in caso di pediculosi?" }, { "from": "gpt", "value": "La sorveglianza della pediculosi nelle scuole\u00a0\u00e8 affidata principalmente\u00a0ai medici curanti e\u00a0alle segnalazioni per allertare le Aziende Sanitarie Locali (ASL).\u00a0\nIl Decreto Ministeriale 15 dicembre 1990\u00a0stabilisce l'obbligo di notifica per 47 malattie infettive classificate in 4 classi, la pediculosi rientra nella classe quarta, malattie per cui a seguito della segnalazione del medico\u00a0per il\u00a0singolo caso deve seguire la segnalazione dell'unit\u00e0 sanitaria locale\u00a0in caso di\u00a0focolai epidemici. Per maggiori informazioni: Ministero della Salute\n" } ] }, { "id": 1457, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Nell'ambito della scuola e della ricerca esistono politiche per la promozione del merito?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto Legge n.70 del 13 maggio 2011 (convertito nella Legge n.106 del 12 luglio 2011) ha previsto con l\u2019articolo 9 l'istituzione della Fondazione per il Merito:\u00a0partnership tra pubblico e privato,\u00a0promossa\u00a0dal\u00a0Ministero dell\u2019Economia e delle Finanze in collaborazione con il\u00a0Ministero dell\u2019Istruzione e della Ricerca Scientifica,\u00a0che intende promuovere la cultura del merito supportando gli studenti migliori, favorendo l\u2019autonomia dei giovani dalle proprie famiglie e incentivando la mobilit\u00e0 degli studenti verso gli Atenei migliori.\u00a0\n\tLa Fondazione commissiona e gestisce una prova nazionale standard (test) a cui partecipano gli studenti dopo l\u2019esame di maturit\u00e0 al fine di redigere un elenco di studenti meritevoli.\u00a0\n\tIl primo test verr\u00e0 somministrato agli studenti che si diplomeranno nel 2012.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1458, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i titoli di studio per l'insegnamento della religione cattolica?" }, { "from": "gpt", "value": "L'insegnamento della religione cattolica pu\u00f2 essere affidato:\n\t- nelle scuole secondarie di primo e secondo grado\u00a0a chi abbia\u00a0un titolo accademico (baccalaureato, licenza o dottorato) in teologia o nelle altre discipline ecclesiastiche, conferito da una Facolt\u00e0 approvata dalla Santa Sede; oppure un attestato di compimento del regolare corso di studi teologici in un Seminario maggiore; oppure la laurea magistrale in scienze religiose conseguita presso un istituto superiore di scienze religiose approvato dalla Santa Sede.\n- nelle scuole dell'infanzia e nelle scuole primarie\u00a0da insegnanti in possesso di uno dei titoli di qualificazione indicati per la scuola secondaria o\u00a0da sacerdoti, diaconi o religiosi in possesso di qualificazione riconosciuta dalla Conferenza episcopale italiana.\n\tI profili citati, insieme alle indicazioni didattiche per l'insegnamento della religione cattolica, le modalit\u00e0 di organizzazione dell'insegnamento e i criteri per la scelta dei libri di testo sono indicati nel \u00a0Decreto del Presidente della Repubblica 20 agosto 2012, n. 175\u00a0 Esecuzione dell'intesa tra il Ministro dell'Istruzione, dell'universit\u00e0 e della ricerca e il Presidente della Conferenza episcopale italiana per l'insegnamento della religione cattolica nelle scuole pubbliche, firmata il 28 giugno 2012.\n\tSi precisa\u00a0che, come ha spiegato il MIUR\u00a0con la circolare n.2989 del 6/11/2012, i nuovi profili di qualificazione professionale andranno a regime a partire dall'anno scolastico 2017-2018.\u00a0\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1459, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quando si svolgono gli scrutini finali nella scuola secondaria?" }, { "from": "gpt", "value": "Gli scrutini si svolgono solo dopo il termine delle lezioni. Termine che viene stabilito con delibera regionale.\n\tL\u2019art. 193 del Decreto Legislativo 16 aprile 1994, n.297 (Testo Unico delle disposizioni legislative vigenti in materia di istruzione), infatti, stabilisce che \u201ci voti di profitto e di condotta degli alunni, ai fini della promozione alle classi successive alla prima, sono deliberati dal consiglio di classe al termine delle lezioni, con la sola presenza dei docenti\u201d.\n\tLe date degli scrutini finali rientrano nel piano delle attivit\u00e0 annuali e quindi devono essere calendarizzati.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1460, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono l'impiegato amministrativo di una scuola media: dove trovo la normativa relativa all'adozione dei libri di testo?" }, { "from": "gpt", "value": "Le norme di riferimento per l'adozione dei libri di testo\u00a0 sono\u00a0 contenute nella\u00a0 Sezione dedicata sul sito del MIUR.\n\tAlcune novit\u00e0 sono state introdotte con la circolare 2581 del 9 aprile 2014.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1461, "conversations": [ { "from": "human", "value": "I testi scolastici in formato cartaceo adottati nel corso degli anni passati anche per successivi anni di corso, devono essere sostituiti, a partire dall\u2019anno scolastico 2012/2013, da testi in formato misto o interamente scaricabili da internet?" }, { "from": "gpt", "value": "Non \u00e8 necessario il cambio immediato di adozione dei libri in pi\u00f9 volumi riferiti al primo e ai successivi anni di corso (come ad esempio, i libri di storia, geografia e matematica).\n\tE' quanto viene comunicato dal Miur con la nota n. 1478 del 9 marzo 2012 \u00a0in merito alle precisazioni richieste dalle istituzioni scolastiche sulla corretta applicazione della Circolare Ministeriale n. 18 del 9 febbraio 2012 riguardante la sostituzione, a partire dall'anno scolastico 2012/2013, dei libri di testo cartacei con altri integralmente scaricabili da internet o in forma mista.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1462, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cittadinanza e Costituzione \u00e8 una materia di insegnamento?" }, { "from": "gpt", "value": "Si, \u00e8 l'insegnamento introdotto nelle scuole di ogni ordine e grado dalla Legge 30 ottobre 2008, n. 169 con l'intento di insegnare alle giovani generazioni come esercitare la democrazia nei limiti e nel rispetto delle regole comuni.\n\tIl MIUR ha creato una pagina dedicata a Cittadinanza e Costituzione nella quale sono presenti i documenti e le iniziative correlate.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1463, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Nel conteggio dei 180 giorni di servizio previsti per il riconoscimento del punteggio annuale, si tiene conto anche dei festivi?" }, { "from": "gpt", "value": "Tra i periodi computabili ai fini del compimento dei 180 giorni prescritti non vanno computati solo i giorni di lezione, ma anche altri periodi quali:\n\t- le domeniche e tutti gli altri giorni festivi, nonch\u00e9 le quattro giornate di riposo previste dalla lettera b), art. 1 della Legge 23 dicembre 1977 n. 937;\n\t- le vacanze natalizie e pasquali;\n\t- il giorno libero;\n\t- i periodi d\u2019interruzione delle lezioni dovuti a ragioni di pubblico interesse (ragioni profilattiche, elezioni politiche e amministrative);\n\t- i giorni compresi nel periodo che va dal 1\u00b0 settembre alla data d\u2019inizio delle lezioni (Circolare Ministeriale n. 180 dell\u201911.7.1979);\n\t- il servizio prestato nelle commissioni degli esami di Stato;\n\t- la frequenza ai corsi di formazione e aggiornamento indetti dall\u2019Amministrazione scolastica, compresi quelli organizzati a livello di circolo o di istituto;\n\t- il periodo compreso tra il termine anticipato delle lezioni (a causa di elezioni politiche) e la data prevista dal calendario scolastico (Circolare Ministeriale 180 dell\u201911.7.1979);\n\t- il primo mese di astensione obbligatoria per maternit\u00e0 (art. 31 del\u00a0Regio decreto 21 agosto 1937, n. 1542, Circolare Ministeriale n. 54 del 23.2.1972,\u00a0Circolare Ministeriale n. 180 dell\u201911.7.1979);\n\t- il periodo prestato come preside incaricato (art. 2, comma 2 del Decreto Legislativo\u00a0 21 settembre 1973 n. 567, convertito in Legge 15 novembre 1973 n. 727 , richiamato anche dall\u2019art. 1, comma 2 della Legge 10 giugno 1982, n. 349).\n\tNon sono computabili: i periodi di ferie, i permessi retribuiti e non, le assenze per malattia, le aspettative, eccetto quelle parlamentari; i periodi di chiusura della scuola per vacanze estive, ad eccezione dei periodi di partecipazione alle sessioni di esame; le due giornate che vanno aggiunte alle ferie ai sensi della legge 23 dicembre 1977 n. 937.\n" } ] }, { "id": 1464, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In base a quali criteri viene attribuito il voto finale dell'esame di Stato?" }, { "from": "gpt", "value": "L'esito dell'esame di Stato conclusivo del primo ciclo \u00e8 espresso con valutazione complessiva in decimi e illustrato con una certificazione analitica dei traguardi di competenza e del livello globale di maturazione raggiunti dall\u2019alunno; conseguono il diploma gli studenti che ottengono una valutazione non inferiore a sei decimi.\n\tA coloro che conseguono un punteggio di dieci decimi pu\u00f2 essere assegnata la lode da parte della Commissione esaminatrice con decisione assunta all\u2019unanimit\u00e0.\n\tAll\u2019esito dell\u2019esame di Stato concorrono gli esiti delle prove scritte e orali, ivi compresa la prova nazionale INVALSI, e il giudizio di idoneit\u00e0 all\u2019ammissione.\n\tIl voto finale \u00e8 costituito dalla media dei voti in decimi ottenuti nelle singole prove e nel giudizio di idoneit\u00e0, arrotondata all\u2019unit\u00e0 superiore per frazione pari o superiore a 0,5.\nFonti\u00a0normative:\n\t- Legge del 30 ottobre 2008, n. 169 ( Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 1\u00b0 settembre 2008, n. 137, recante disposizioni urgenti in materia di istruzione e universit\u00e0).\n\t- Decreto del Presidente della Repubblica 122/2009, art. 3, comma 6 (Regolamento recante coordinamento delle norme vigenti per la valutazione degli alunni e ulteriori modalita' applicative in materia).\n\t- Circolare Ministeriale n.46 del 26 maggio 2011- Valutazione degli alunni ed esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione (circolare che viene emanata\u00a0ogni anno)\n\t\u00a0\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1465, "conversations": [ { "from": "human", "value": "I diplomi conseguiti al termine di un corso di studio o i titoli di abilitazione conseguiti al termine di un corso di formazione sono da considerarsi certificati?" }, { "from": "gpt", "value": "No. I diplomi conseguiti al termine di un corso di studio o i titoli di abilitazione conseguiti al termine di un corso di formazione non sono certificati. Pertanto devono essere rilasciati in originale privi della dicitura prevista dall\u2019art.40, comma 2 del Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, la quale va invece apposta sulla relativa certificazione.\n\tIl chiarimento (direttiva n.14 del 2011) \u00e8 stato pubblicato sul sito del Ministero per la pubblica amministrazione e la semplificazione in relazione all'attuazione delle disposizioni dell'art.15 della Legge 12 novembre 2011, n. 183 (Legge di stabilit\u00e0 2012) che modifica il D.P.R 28 dicembre 2000, n. 445 e alle indicazioni fornite con la direttiva sugli adempimenti urgenti in materia di certificati e dichiarazioni sostitutive.\n\tLa Legge 183/2011, infatti, ha introdotto all\u2019art. 40 del Testo unico sulla documentazione amministrativa il comma 2 il quale prevede che sulle certificazioni da produrre ai soggetti privati \u00e8 apposta, a pena di nullit\u00e0, la dicitura: \u00abIl presente certificato non pu\u00f2 essere prodotto agli organi della pubblica amministrazione o ai privati gestori di pubblici servizi\u00bb.\n\tTuttavia, poich\u00e8 il diploma non \u00e8 un certificato la dicitura in questione non va apposta.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1466, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Nel diploma di scuola superiore \u00e8 obbligatoria l'imposta di bollo?" }, { "from": "gpt", "value": "I certificati utilizzati nei rapporti tra privati devono essere rilasciati con l\u2019apposizione del bollo, fatta eccezione per i certificati emessi in regime di esenzione.\n\tPer fornire chiarimenti e soluzioni interpretative in merito alle nuove norme in materia d\u00ec certificazione introdotte dall\u2019articolo 15 della legge 12 novembre 2011, n. 183, il Dipartimento istruzione del MIUR ha pubblicato la nota prot. n. 3364 del 07/12/2012 in cui si precisa che i diplomi conseguiti al termine di un corso di studio o i titoli di abilitazione conseguiti al termine di un corso di formazione, ai sensi dell\u2019art 42, DPR 28 dicembre 2000, n.445, non sono certificati.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1467, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile trasferire l'iscrizione di un alunno da un istituto scolastico ad un altro prima dell'inizio delle lezioni?" }, { "from": "gpt", "value": "Si, \u00e8 possibile. Con la circolare 29 dicembre 2011, n.110 il MIUR ha precisato che la domanda con le motivazioni deve essere presentata sia al dirigente scolastico della scuola di iscrizione che a quello della nuova scuola di destinazione.\n\tInoltre \u00e8 possibile chiedere il trasferimento a un altro indirizzo nei primi mesi dell\u2019anno scolastico.\n\tIn caso di accoglimento della domanda, la scuola di iscrizione deve concedere il nulla osta alla scuola di destinazione, rispettando la facolt\u00e0 dei genitori di scegliere liberamente il corso di studi ritenuto pi\u00f9 confacente alle attitudini e alle aspirazioni del minore.\n\tL\u2019Ufficio per la semplificazione amministrativa del Dipartimento della funzione pubblica ritiene che il nulla osta al trasferimento di un alunno non abbia natura certificativa ma autorizzatoria e, dunque, non rientri nel campo d\u2019applicazione delle nuove norme in materia d\u00ec certificazione introdotte dall\u2019articolo 15 della legge 12 novembre 2011, n. 183.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1468, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa \u00e8 il Patto educativo di corresponsabilit\u00e0?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Patto educativo di corresponsabilit\u00e0, previsto dal Decreto del Presidente della Repubblica n. 235 del 21 novembre 2007, \u00e8 il documento che genitori e studenti firmano all'atto dell\u2019iscrizione nella scuola secondaria di I grado:\u00a0elenca i principi, i valori e i comportamenti che la scuola, la famiglia e gli alunni condividono e si impegnano a rispettare.\u00a0Il patto\u00a0di corresponsabilit\u00e0 \u00e8\u00a0quindi lo\u00a0strumento base\u00a0dell'interazione scuola-famiglia perch\u00e8 coinvolge direttamente insegnanti, alunni e genitori.\n" } ] }, { "id": 1469, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Che cosa \u00e8 il Piano dell'Offerta Formativa (POF)?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Piano dell'Offerta Formativa (POF)\u00a0\u00e8 la carta d'identit\u00e0 della scuola: in esso vengono illustrate le linee distintive dell'istituto, l'ispirazione culturale-pedagogica che lo muove, la progettazione curricolare, extracurricolare, didattica ed organizzativa delle sue attivit\u00e0.\n\tL'autonomia delle scuole si esprime nel POF attraverso la descrizione:\n- delle discipline e delle attivit\u00e0 liberamente scelte della quota di curricolo loro riservata;\n\t- delle possibilit\u00e0 di opzione offerte agli studenti e alle famiglie;\n\t- delle discipline e attivit\u00e0 aggiuntive nella quota facoltativa del curricolo;\n\t- delle azioni di continuit\u00e0, orientamento, sostegno e recupero corrispondenti alle esigenze degli alunni concretamente rilevate;\n\t- dell'articolazione modulare del monte ore annuale di ciascuna disciplina e attivit\u00e0;\n\t- dell'articolazione modulare di gruppi di alunni provenienti dalla stessa o da diverse classi;\n\t- delle modalit\u00e0 e dei criteri per la valutazione degli alunni e per il riconoscimento dei crediti;\n\t- dell'organizzazione adottata per la realizzazione degli obiettivi generali e specifici dell'azione didattica;\n\t- dei progetti di ricerca e sperimentazione.\nPer maggiori informazioni consultare il sito del Ministero dell'Istruzione\u00a0dell'Universit\u00e0 e della Ricerca.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1470, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Devo iscrivere mio figlio a scuola. Qual'\u00e8 la procedura per l'iscrizione online?" }, { "from": "gpt", "value": "Il MIUR ha avviato il progetto\u00a0\"Scuola in chiaro\",\u00a0che riguarda le scuole di ogni ordine e grado e permette di\u00a0scegliere la scuola alla quale si intende iscrivere\u00a0il proprio figlio ed effettuare\u00a0l'iscrizione on line.\n\tPer poter procedere all\u2019iscrizione on line \u00e8 necessario\u00a0effettuare le seguenti operazioni:\n\t- accedere alla homepage del Ministero e\u00a0selezionare l\u2019icona \u201cScuola in chiaro\u201d\n\t- effettuare la ricerca della scuola di interesse\n\t- accedere, dalla scheda della\u00a0scuola prescelta al sito on line della scuola stessa\u00a0e scaricare, stampare e compilare il modello\u00a0di iscrizione;\n\t- accedere, \u00a0sempre dalla scheda relativa alla scuola individuata, alla\u00a0sezione Iscrizioni on line\u00a0e seguire la procedura guidata.\n\tL\u2019invio del modello/i di iscrizione predisposto dalle scuole compilato manualmente dalla famiglia, pu\u00f2 avvenire on line all\u2019interno della medesima procedura, qualora la scuola abbia provveduto ad inserire il modello/i stesso nella sezione \u201cDidattica-Iscrizioni\u201d.\n\tTale invio \u00e8 ovviamente possibile, se si dispone di un apparecchio scanner, effettuando il caricamento di file in formato PDF e/o JPEG; in caso contrario l\u2019invio pu\u00f2 avvenire mediante trasmissione a mezzo fax o per via postale o a mezzo consegna diretta entro il termine ultimo per le iscrizioni.\n\tPer avere maggiori informazioni sul progetto Scuola in chiaro:\n\t- circolare 6756 del 27 dicembre 2011\n\t- circolare 6865 del 30 dicembre 2011\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1471, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qual'\u00e8 la normativa che regola\u00a0lo svolgimento dell'esame di terza media?" }, { "from": "gpt", "value": "L'Ordinanza Ministeriale\u00a0 21/5/2001, n. 90 \u201cNorme per lo svolgimento degli scrutini e degli esami nelle scuole statali e non statali di istruzione elementare, media e secondaria superiore\u201d, si pu\u00f2 considerare il punto di riferimento di tutta la normativa successiva sull'esame di terza media.\nIl MIUR ha ribadito successivamente con la nota 5/6/2013 che lo svolgimento dell\u2019esame di Stato al termine della scuola secondaria di I grado resta disciplinato dalle istruzioni fornite con la Circolare Ministeriale 48 del 31/5/2012, contenente indicazioni a carattere permanente.\n\tLe modalit\u00e0 di conduzione delle prove d\u2019esame di Stato del I ciclo di istruzione (l\u2019ammissione dei candidati interni e dei privatisti, il calendario delle prove, il colloquio pluridisciplinare, la certificazione delle competenze, la pubblicazione dei risultati e il rilascio dei diplomi e certificati sostitutivi) sono quelle indicate dalla CM 48/2012.\n\tPer maggiori informazioni sull'argomento si veda la pagina del MIUR\n" } ] }, { "id": 1472, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Pu\u00f2 una scuola venir\u00a0chiusa per un lungo periodo? Chi ne dispone la chiusura?" }, { "from": "gpt", "value": "La sospensione delle attivit\u00e0 didattiche o la chiusura delle scuole, che determina sospensione di servizio pubblico, pu\u00f2 essere disposta dai prefetti (rappresentanti territoriali del governo e dei sindaci) i quali possono emettere provvedimenti in caso di emergenze sanitarie, di igiene pubblica o di pericolo per l\u2019ordine, sicurezza\u00a0e incolumit\u00e0 pubblica, sulla\u00a0base\u00a0del Decreto Legislativo 31 marzo 1998, n.112 (Titolo IV, capo III).\n\tLa scuola pu\u00f2 essere chiusa anche per gravi eventi atmosferici come intense nevicate o alluvioni e per interventi di manutenzione straordinaria.\n\tIn caso di pericolo imminente per l'incolumit\u00e0 delle persone il Dirigente Scolastico, quale responsabile della sicurezza dell\u2019Istituto, pu\u00f2 disporre la chiusura della scuola o la semplice sospensione delle lezioni, dandone tempestiva comunicazione alle autorit\u00e0 competenti (Prefetto, Sindaco e Ufficio Scolastico Provinciale) esplicitando le motivazioni\u00a0di tale decisione.\n\tQuando l'edificio viene\u00a0chiuso, l'accesso ai locali non \u00e8 consentito n\u00e8 agli studenti n\u00e8 al personale scolastico (docenti e personale amministrativo).\n\tDiverso invece il caso della sospensione delle attivit\u00e0 didattiche che deriva da un evento quali le\u00a0vacanze di Natale o estive. In questi casi viene sospeso, per\u00a0gli alunni, l'obbligo dalla frequenza delle lezioni mentre\u00a0il personale amministrativo ed i\u00a0docenti possono accedere per le altre normali attivit\u00e0.\u00a0\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1473, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per ragioni di lavoro devo trasferirmi all'estero e ho deciso di portare con me tutta la famiglia.\u00a0So che esistono\u00a0delle scuole italiane all'estero:\u00a0dove posso trovare informazioni in proposito?\u00a0Esiste un elenco di queste scuole? \u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Il sito del Ministero degli Affari esteri dedica una pagina alle Scuole italiane all'estero\u00a0nella quale viene\u00a0descritta la rete scolastica italiana all'estero e le sue finalit\u00e0. Dalla medesima pagina\u00a0\u00e8 possibile accedere agli elenchi, comprensivi di recapiti, delle Scuole italiane all'estero, delle Sezioni italiane presso le scuole straniere all'estero, delle Scuole europee.\u00a0\n" } ] }, { "id": 1474, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Esistono scuole pubbliche dove sia possibile imparare le professioni legate al cinema?" }, { "from": "gpt", "value": "La Scuola Nazionale di Cinema, con sede a Roma e sedi decentrate in Piemonte, Lombardia e Sicilia, offre percorsi formativi per diverse professioni. Organizza corsi\u00a0 dedicati all'insegnamento delle professioni del cinema, e offre a tutti coloro che superano il concorso di ammissione un programma didattico strutturato per aree interdisciplinari e finalizzato alla specifica preparazione in regia, sceneggiatura, recitazione, fotografia, montaggio, tecnica del suono, produzione, scenografia, arredamento e costume.\nNelle sedi regionali\u00a0\u00e8 possibile seguire il corso di Animazione (Piemonte), i corsi di Cinema d'impresa - documentario e pubblicit\u00e0 e quello di Creazione e produzione fiction (Lombardia) e il corso di Documentario storico artistico e docu-fiction (Sicilia).\u00a0\n" } ] }, { "id": 1475, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Se un turista in visita in Italia riscontra una forte carenza igienica all\u2019interno di un ristorante, cosa\u00a0pu\u00f2 fare?" }, { "from": "gpt", "value": "Eventuali carenze relative all\u2019igiene del locale possono essere segnalate all'Unit\u00e0 Sanitaria Locale\u00a0 Dipartimento di prevenzione o al Nucleo Antisofisticazioni dei Carabinieri telefonando al 112.\nIl Comando Carabinieri per la Tutela della Salute ha dipendenza in particolare nei settori merceologici: acque e bibite, carni ed allevamenti, conserve alimentari, cibi destinati ad alimentazioni particolari,farine, pane e pasta,latte e derivati,oli e grassi, prodotti ittici, salumi ed insaccati, vini ed alcolici, zuccheri e sofisticanti, ristorazione, prodotti fitosanitari, mangimi e prodotti zootecnici, farmaceutici e sanit\u00e0,stupefacenti e comunit\u00e0 terapeutica.\nEssi hanno il potere di intervento in tutti i luoghi dove si producono, si somministrano, si depositano o si vendono prodotti destinati all'alimentazione.\n" } ] }, { "id": 1476, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Si pu\u00f2 segnalare il comportamento di una o pi\u00f9\u00a0emittenti\u00a0televisive che offende\u00a0la sensibilit\u00e0 del pubblico infantile e adolescenziale?" }, { "from": "gpt", "value": "S\u00ec,\u00a0\u00e8 possibile\u00a0segnalare le violazioni\u00a0al Comitato di applicazione del Codice di autoregolamentazione media e minori, costituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico, Dipartimento Comunicazioni, attraverso le seguenti modalit\u00e0:\n" } ] }, { "id": 1477, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A chi rivolgersi per richiedere assistenza e segnalare contenuti pedo-pornografici o illegali o inappropriati presenti sul web?" }, { "from": "gpt", "value": "Per contrastare il fenomeno della pedopornografia in rete \u00e8 intervenuta la legge 6 febbraio 2006, n.38 recante \u201c Disposizioni in materia di lotta contro lo sfruttamento sessuale dei bambini e la pedopornogafia anche a mezzo internet\u201d. Sulla scorta di tale norma \u00e8 istituito presso il Ministero dell\u2019Interno il Centro nazionale per il contrasto della pedopornografia sulla rete Internet. \nPer i cittadini, il contrasto al fenomeno\u00a0di proliferazione di materiale pedo-pornografico su internet si pu\u00f2 efficacemente promuovere con la segnalazione all'Autorit\u00e0 competente che, per l'Italia, \u00e8 la Polizia Postale e delle Comunicazioni.\nDa menzionare infine il servizio \u00a0gratuito 114 promosso dal Dipartimento per le Pari Opportunit\u00e0 e gestito da Telefono Azzurro. Al numero telefonico 114, in servizio 24 ore su 24 e accessibile anche tramite il sito Internet www.114.it, possono essere segnalati la presenza in rete di materiali pedopornografici o di contenuti lesivi per lo sviluppo psicofisico del bambino. La segnalazione viene trasmessa alla Polizia di Stato, Dipartimento della Polizia postale, Centro nazionale per il contrasto alla pedopornografia sulla rete Internet, che pu\u00f2 disporre l\u2019oscuramento del sito entro il termine di sei ore.\n" } ] }, { "id": 1478, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A chi\u00a0ci si pu\u00f2 rivolgere\u00a0per segnalare\u00a0o denunciare violazioni fiscali?" }, { "from": "gpt", "value": "Ci si pu\u00f2 rivolgere alla Guardia di Finanza, corpo militare specializzato nell'attivit\u00e0 di controllo economico e finanziario, nella prevenzione e lotta all'evasione fiscale, nelle indagini relative al compimento di\u00a0reati finanziari ed al\u00a0traffico illegale\u00a0di sostanze stupefacenti.\nSi pu\u00f2 contattare il 117, numero di pubblica utilit\u00e0\u00a0che opera 24 ore su 24 e permette la comunicazione diretta del cittadino con la Guardia di Finanza.\n" } ] }, { "id": 1479, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali segnalazioni di sicurezza sono necessarie quando si pratica la pesca subacquea?" }, { "from": "gpt", "value": "Chi pratica la pesca subacquea deve immergersi sempre legato ad una cima fissata ad un\u00a0galleggiante segnasub (bandiera rossa con striscia diagonale bianca visibile a 300 metri) e in equilibrio idrostatico leggermente positivo;\u00a0se \u00e8 presente un mezzo nautico di appoggio, la bandiera va issata su di esso.\n\tPer\u00a0approfondimenti:\u00a0Guardia Costiera - Maresicuro - In apneaGuardia Costiera - Maresicuro - Pesca subacquea sportiva Guardia Costiera - Maresicuro - Sott'acqua con le bombole \n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1480, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per favorire la semplificazione amministrativa e la riduzione degli oneri \u00e8 possibile suggerire misure adottabili dalla pubblica amministrazione?" }, { "from": "gpt", "value": "Per favorire una politica di semplificazione, miglioramento della pubblica amministrazione ed interventi finalizzati a ridurre i costi della burocrazia per cittadini e imprese, \u00e8 disponibile una nuova sezione del sito del\u00a0Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione: Semplifica Italia.\nIl Dipartimento della Funzione Pubblica mette a disposizione di imprese, associazioni e cittadini un canale attraverso la quale \u00e8 possibile comunicare storie di complicazione burocratica e, soprattutto, avanzare proposte di semplificazione.\nAlcune delle misure di semplificazione per i cittadini e le imprese, gi\u00e0 introdotte con il Decreto Legge 9 febbraio 2012, n. 5 (Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo), sono state suggerite dai cittadini attraverso la consultazione telematica.\u00a0\n\u00a0Gli utenti sono stati invitati ad aiutare a semplificare, segnalando complicazioni e problemi applicativi, e presentando le proprie proposte di semplificazione:\n- \"Burocrazia, diamoci un taglio!\" (per raccogliere idee e suggerimenti dei cittadini);\n- \"Le 100 procedure pi\u00f9 complicate da semplificare\"\u00a0consultazione online per raccogliere indicazioni, che nascono dai problemi vissuti nell'esperienza quotidiana delle imprese e dei cittadini.\n- \"Semplifica PA. Libera le risorse\" (chiusa il 18 dicembre 2012 ha raccolto\u00a0idee e suggerimenti dei dipendenti pubblici).\nPer approfondimenti: Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione\n\u00a0\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1481, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Le misure di semplificazione per i cittadini e le imprese introdotte con il Decreto Legge 9 febbraio 2012, n. 5 hanno prodotto dei risultati?" }, { "from": "gpt", "value": "Alcune delle misure di semplificazione per i cittadini e le imprese, gi\u00e0 introdotte con il Decreto Legge 9 febbraio 2012, n. 5 (Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo) hanno prodotto dei risultati tangibili come evidenziato nella sezione del sito internet del\u00a0Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione (Semplifica Italia) dove trova pubblicazione il documento prodotto dall'Ufficio per la Semplificazione Amministrativa del Dipartimento della Funzione Pubblica: Semplificazione amministrativa - dalle norme al risultato - Aprile 2013\u00a0.\nTali risultati sono stati raggiunti anche grazie alle Linee guida sui controlli, previste dal comma 5 dell'art. 14 del gi\u00e0 citato decreto, adottate mediante intesa in sede di Conferenza unificata, che contengono principi e criteri a carattere generale, strumenti operativi, raccomandazioni ed esempi di buone pratiche.\nPer ulteriori approfondimenti: Ministro per la Pubblica Amministrazione e la Semplificazione\u00a0 - Semplifica Italia\n" } ] }, { "id": 1482, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali novit\u00e0 ha introdotto la segnalazione certificata di inizio attivit\u00e0 (SCIA)?\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "La SCIA, Segnalazione Certificata di Inizio Attivit\u00e0 \u00e8 la dichiarazione che consente di iniziare, modificare o cessare un\u2019attivit\u00e0 produttiva (artigianale, commerciale, industriale), senza dover pi\u00f9 attendere i tempi e l\u2019esecuzione di verifiche e controlli preliminari da parte degli enti competenti.\nLa SCIA, nella rinnovata formulazione dell\u2019art. 19 della Legge 7 agosto 1990, n. 241 (Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi), produce infatti effetti immediati.\nIn base al nuovo regime, ogni atto di autorizzazione, licenza, concessione non costitutiva, permesso o nulla osta comunque denominato, comprese\u00a0 le domande per le iscrizioni in albi o ruoli richieste per l'esercizio di attivit\u00e0 imprenditoriale, commerciale o artigianale il cui rilascio dipenda esclusivamente dall'accertamento di requisiti e presupposti richiesti dalla legge o da atti amministrativi a contenuto generale, e non sia previsto\u00a0 alcun limite o contingente complessivo o specifici strumenti di programmazione settoriale per il rilascio degli\u00a0 atti stessi, \u00e8 sostituito da una segnalazione dell'interessato, con la sola esclusione dei casi in\u00a0 cui\u00a0 sussistano vincoli ambientali, paesaggistici o culturali e degli atti rilasciati dalle amministrazioni preposte alla difesa nazionale,\u00a0 alla\u00a0 pubblica sicurezza,\u00a0\u00a0 all'immigrazione,\u00a0\u00a0\u00a0 all'asilo,\u00a0\u00a0\u00a0 alla\u00a0\u00a0\u00a0 cittadinanza, all'amministrazione\u00a0 della\u00a0\u00a0 giustizia,\u00a0\u00a0 all'amministrazione\u00a0\u00a0 delle finanze, ivi compresi gli atti concernenti le\u00a0 reti\u00a0 di\u00a0 acquisizione del gettito, anche derivante dal gioco, nonche'\u00a0 di\u00a0 quelli\u00a0 previsti dalla normativa per le costruzioni\u00a0 in\u00a0 zone\u00a0 sismiche\u00a0 e\u00a0 di\u00a0 quelli imposti dalla normativa comunitaria.\nIn pratica la dichiarazione dell\u2019imprenditore sostituisce quelle autorizzazioni, licenze o domande di iscrizioni non sottoposte a valutazioni discrezionali o al rispetto di norme di programmazione e pianificazione, cos\u00ec come di vincoli ambientali, paesaggistici, culturali, etc.. . Ricorrendo tali presupposti, alle imprese sar\u00e0 sufficiente presentare il relativo modello SCIA, correttamente compilato e completo in ogni sua parte per avviare la propria attivit\u00e0.\nPer consentire lo svolgimento dei controlli successivi da parte degli uffici ed organi di controllo a ci\u00f2 preposti, la pratica deve essere corredata delle prescritte autocertificazioni circa il possesso dei requisiti morali e professionali (quando richiesti per lo svolgimento di determinate attivit\u00e0) e all\u2019occorrenza, devono anche essere allegati gli elaborati tecnici e planimetrici.\nTecnicamente, la SCIA\u00a0 \u00e8 un\u2019autocertificazione (dichiarazione sostitutiva di certificazione e/o atto di notoriet\u00e0) che deve essere compilata utilizzando gli schemi della modulistica, appositamente predisposta da ogni ente.\nE\u2019 importante sottolineare che ogni Amministrazione Pubblica destinataria di una SCIA dovr\u00e0 accertare, entro 60 giorni dal ricevimento, il possesso e la veridicit\u00e0 dei requisiti dichiarati, adottando, in caso negativo, i dovuti provvedimenti per vietare la prosecuzione dell'attivit\u00e0 e sanzionare, se necessario, l\u2019imprenditore che si fosse reso responsabile delle dichiarazioni mendaci.\n" } ] }, { "id": 1483, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sensibilit\u00e0 Chimica Multipla (MCS): a chi rivolgeresi\u00a0e dove \u00e8 ufficialmente riconosciuta?" }, { "from": "gpt", "value": "A livello nazionale l'iter del riconoscimento della patologia \u00e8\u00a0in atto.\nIl Consiglio Superiore della Sanit\u00e0\u00a0ha ritenuto\u00a0non vi siano\u00a0elementi validi per l'inserimento della Sensibilit\u00e0 Chimica Multipla nell'elenco delle malattie rare.\nLe proposte di legge\u00a0intendono rispondere alle esigenze dei malati di MCS riconoscendo loro una disabilit\u00e0 \"ambientale\" paragonabile a una condizione di \"invalidit\u00e0 motoria\".\nLe ASL hanno l'obbligo di informare il cittadino circa le strutture sanitarie di alta o altissima specializzazione esistenti in Italia ed\u00a0idonee a fornire le stesse prestazioni specialistiche richieste e praticate all'estero per la MCS.\nCon riferimento ai centri per la cura \u00e8\u00a0possibile chiedere alla ASL di appartenenza, tramite la richiesta di un medico italiano, il rimborso delle terapie da eseguire presso centri esteri di alta specializzazione o da eseguire a domicilio con l'ausilio di esperti stranieri.\n" } ] }, { "id": 1484, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i termini per impugnare la sentenza di divorzio\u00a0emessa dal\u00a0Tribunale di competenza?" }, { "from": "gpt", "value": "I termini per l'impugnazione della sentenza di cessazione degli effetti civili del matrimonio (divorzio) sono quelli stabiliti agli articoli 325 e 326 del codice di procedura civile.\nNello specifico, il termine per proporre appello \u00e8 di trenta giorni (c.d. termine breve) in caso di avvenuta notifica della sentenza, mentre\u00a0in caso di mancata notifica il termine \u00e8\u00a0di 6 mesi (c.d. termine lungo)decorrenti dalla pubblicazione della sentenza che si attua attraverso il deposito della stessa presso la cancelleria del Tribunale che l'ha emessa.\nQuando si manifesta, da parte degli interessati, l'esigenza di ottenere il passaggio in giudicato della sentenza, non avendo gli stessi alcun interesse a impugnare l'atto, le parti possono tornare in Tribunale e apporre la firma per acquiescenza e rinunciare all'impugnazione, cos\u00ec che la sentenza passer\u00e0 in giudicato e non\u00a0sar\u00e0 pi\u00f9 impugnabile.\nIn\u00a0alternativa la sentenza potr\u00e0 esser notificata da una delle parti all'altra e se entro 30 giorni (termine breve)\u00a0dall'avvenuta notifica dell'atto uno dei due interessati non promuover\u00e0 appello, la sentenza passer\u00e0 in giudicato, acquistando cos\u00ec natura definitiva.\nAvvenuto ci\u00f2,\u00a0la sentenza di\u00a0divorzio\u00a0verr\u00e0 trasmessa dalla Cancelleria del Tribunale all'Ufficio di Stato Civile del Comune per l'annotazione sull'atto di matrimonio, il tutto verr\u00e0 poi inviato al Comune di nascita e al Comune di residenza.\u00a0\u00a0\n" } ] }, { "id": 1485, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In cosa consiste la rateizzazione della sanzione in caso di sequestro di un veicolo?" }, { "from": "gpt", "value": "La Prefettura pu\u00f2 concedere il pagamento rateale unicamente nel caso di sanzione pecuniaria disposta con ordinanza-ingiunzione e non con verbale di contestazione.\nLa rateizzazione della sanzione, registrata sul verbale di contestazione, pu\u00f2 essere richiesta alla Prefettura con domanda in carta semplice e deve essere presentata entro 30 giorni dalla data di contestazione o notificazione della violazione. La domanda\u00a0deve essere accompagnata da una autocertificazione dello stato reddituale o economico.\nLa presentazione della domanda di rateizzazione implica la rinuncia di avvalersi della facolt\u00e0 di ricorso al Prefeto o al Giudice di pace.\nSe entro 60 giorni dalla data di contestazione della violazione non viene presentato ricorso e non viene effettuato il pagamento della sanzione amministrativa la Prefettura dispone la confisca del veicolo.\nA\u00a0titolo esemplificativo, per\u00a0approfondimenti:\u00a0Prefettura di Padova\n" } ] }, { "id": 1486, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile per una societ\u00e0 avente scopo di lucro gestire i servizi aggiuntivi di una struttura museale?" }, { "from": "gpt", "value": "I servizi al pubblico\u00a0svolgono un ruolo fondamentale per la valorizzazione del patrimonio e per la promozione della conoscenza culturale.\n\tEssi comprendono tra gli altri:\n\t- servizi di informazione e di accoglienza del pubblico;\n\t- servizi di biglietteria, anche on line;\n\t- servizi di guida, assistenza didattica, centri di incontro;\n\t- organizzazione di mostre, manifestazioni culturali e iniziative promozionali;\n\t- servizio editoriale, negozi museali, vendita in e-commerce;\n\t- servizi di caffetteria e ristorazione.\nAlla Direzione Generale per la Valorizzazione del Patrimonio Culturale sono attribuiti specifici compiti in questa materia:\n" } ] }, { "id": 1487, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i servizi on line messi a disposizione dall'Agenzia delle Entrate?" }, { "from": "gpt", "value": "Sul sito dell'Agenzia delle Entrate \u00e8 possibile dichiarare, versare, registrare, consultare, calcolare risparmiando tempo ed evitando le code in ufficio.\n\tPer farlo \u00e8 necessaria la registrazione ai servizi Entratel e Fisconline e ottenere il codice Pin.\nPer maggiori informazioni consultare la brochure dedicata dell'Agenzia delle Entrate\n" } ] }, { "id": 1488, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In cosa consiste il Servizio Civile Nazionale?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Servizio Civile Nazionale\u00a0consiste nella possibilit\u00e0 data ai giovani dai 18 ai 28 anni di dedicare un anno della propria vita a favore di un impegno solidaristico inteso come impegno per il bene di tutti e di ciascuno e quindi come valore della ricerca di pace.\n\tIl Servizio civile volontario garantisce ai giovani una forte valenza educativa e formativa, \u00e8 un'importante e spesso unica occasione di crescita personale, un'opportunit\u00e0 di educazione alla cittadinanza attiva, un prezioso strumento per aiutare le fasce pi\u00f9 deboli della societ\u00e0 contribuendo allo sviluppo sociale, culturale ed economico del nostro Paese.\n\tChi sceglie di impegnarsi per dodici mesi nel Servizio civile volontario, sceglie di aggiungere un'esperienza qualificante al proprio bagaglio di conoscenze, spendibile nel corso della vita lavorativa, che pu\u00f2 diventare\u00a0addirittura un'opportunit\u00e0 di lavoro, e che nel contempo assicura una sia pur minima autonomia economica.\nLe aree di intervento nelle quali \u00e8 possibile prestare il Servizio Civile Nazionale sono riconducibili ai settori:\n\tassistenza, protezione civile, ambiente, patrimonio artistico e culturale, educazione e promozione culturale, servizio civile all'estero.\nPer maggiori informazioni consultare il sito dell'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile.\n" } ] }, { "id": 1489, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qual \u00e8 la corretta procedura per la presentazione della domanda di partecipazione al Servizio Civile Nazionale?\u00a0\n\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "La domanda di partecipazione al Servizio Civile Nazionale deve essere presentata all'Ente che realizza il progetto prescelto, il cui indirizzo \u00e8 reperibile sul sito internet dell'Ente stesso, indicato nell'allegato\u00a0di riferimento\u00a0al bando.\nPer maggiori informazioni consultare il sito dell'Ufficio Servizio Civile Nazionale.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1490, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come deve essere compilata la domanda di partecipazione\u00a0al Servizio Civile Nazionale?" }, { "from": "gpt", "value": "La domanda di partecipazione deve essere:\n" } ] }, { "id": 1491, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quale documentazione bisogna allegare alla domanda di partecipazione per il Servizio civile nazionale?" }, { "from": "gpt", "value": "Vanno allegati alla domanda di partecipazione:\n" } ] }, { "id": 1492, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Secondo quali\u00a0procedure\u00a0gli Enti\u00a0possono\u00a0accreditarsi al Servizio civile nazionale?" }, { "from": "gpt", "value": "E'\u00a0possibile scaricare dal sito del Servizio civile nazionale\u00a0la\u00a0Modulistica enti.\n" } ] }, { "id": 1493, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Chi non pu\u00f2 presentare domanda di partecipazione al Servizio civile nazionale?" }, { "from": "gpt", "value": "Non possono presentare domanda di partecipazione:\n" } ] }, { "id": 1494, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un candidato che abbia presentato domanda per un progetto del Servizio nazionale Civile, in attesa di conoscere la graduatoria definitiva relativa a quel progetto, pu\u00f2 nel frattempo presentare domanda per un progetto inserito in un bando successivo?" }, { "from": "gpt", "value": "S\u00ec, ma se \u00e8 selezionato per 2 progetti inseriti in bandi diversi,\u00a0non potr\u00e0 optare per l'altro progetto se ha gi\u00e0 assunto servizio.\n\tPer maggiori informazioni consultare il sito dell'Ufficio Servizio Civile Nazionale - Presidenza del Consiglio dei Ministri.\n" } ] }, { "id": 1495, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come viene corrisposto il compenso economico ai volontari del Servizio civile nazionale?" }, { "from": "gpt", "value": "Il compenso \u00e8 corrisposto dall'Ufficio nazionale per il servizio civile mediante accreditamento diretto delle somme dovute.\n\tPer i volontari che sono stati avviati in servizio prima del 1\u00b0 dicembre 2009, l'accredito\u00a0avviene su libretto postale nominativo; per i volontari avviati in servizio a partire dal 1\u00b0 dicembre 2009 e per quelli che partecipano a progetti da realizzare all'estero, l'accredito avviene\u00a0esclusivamente su conto corrente bancario intestato o cointestato al volontario.\n\tL'accreditamento delle somme avviene di norma entro il mese successivo a quello di riferimento.\n" } ] }, { "id": 1496, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un candidato che vuole\u00a0partecipare al\u00a0Servizio civile nazionale pu\u00f2 presentare contemporaneamente pi\u00f9 domande di partecipazione?" }, { "from": "gpt", "value": "No. Per ogni bando di servizio civile si pu\u00f2 presentare\u00a0una sola domanda per un solo progetto tra quelli indicati, pena l'esclusione dalla partecipazione a tutti i progetti.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1497, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il Servizio civile nazionale \u00e8 un rapporto di lavoro?" }, { "from": "gpt", "value": "No. L'attivit\u00e0 svolta nell'ambito dei progetti di servizio civile non determina l'instaurazione di un rapporto di lavoro e non comporta la sospensione e la cancellazione dalle liste di collocamento o dalle liste di mobilit\u00e0.\n" } ] }, { "id": 1498, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A chi\u00a0ci si\u00a0deve rivolgere per ottenere il certificato di congedo illimitato dal Servizio civile nazionale?" }, { "from": "gpt", "value": "Il certificato di congedo illimitato\u00a0dal Servizio civile nazionale, cos\u00ec come quello\u00a0di esonero illimitato,\u00a0deve essere richiesto all\u2019Ufficio nazionale per il servizio civile\u00a0utilizzando la procedura indicata on line.\n" } ] }, { "id": 1499, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali spese di trasporto sono rimborsabili per i volontari del Servizio civile nazionale?\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Ai volontari impegnati in progetti di Servizio civile in Italia e residenti in un Comune diverso da quello di realizzazione del progetto spetta il rimborso delle spese del viaggio di andata e ritorno dal luogo di residenza alla sede di servizio. E' consentito l'uso di qualsiasi mezzo di trasporto pubblico in classe economica (aereo, treno, pullman, traghetti) purch\u00e9 risulti il mezzo pi\u00f9 economico.\n\tSi precisa che per viaggio di andata deve intendersi il tragitto che consente al volontario di iniziare l'attivit\u00e0 di servizio civile per la prima volta e per viaggio di ritorno deve intendersi quello coincidente con la fine del servizio civile per tornare definitivamente a casa.\n\tLe spese di viaggio sono rimborsate al volontario direttamente dall'Ufficio nazionale per il servizio civile (UNSC) previa presentazione del relativo titolo di viaggio, oppure anticipate dall'Ente che realizza il progetto e rimborsate dall'UNSC.\n\tPer i volontari impegnati in progetti di servizio civile all'estero \u00e8 previsto il rimborso delle spese del viaggio di andata e ritorno dall'Italia al Paese estero di realizzazione del progetto (ed un eventuale rientro, se previsto dal progetto approvato dall'UNSC).\n\tOgni altra eventuale spesa per la realizzazione del progetto \u00e8 a carico dell'Ente.\n\tPer maggiori informazioni consultare il sito dell'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile.\n" } ] }, { "id": 1500, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i termini per la presentazione della domanda di partecipazione al Servizio civile nazionale?" }, { "from": "gpt", "value": "La domanda di partecipazione al progetto prescelto pu\u00f2 essere presentata solo dopo la pubblicazione del relativo bando di selezione sulla Gazzetta Ufficiale e nei termini previsti dal bando stesso.\n\tLe istanze pervenute oltre i termini stabiliti nei bandi non sono prese in considerazione.\n\tLa tempestivit\u00e0 della presentazione delle domande \u00e8 accertata dagli Enti che realizzano i progetti.\nPer maggiori informazioni consultare il sito dell'Ufficio Nazionale per il Servizio Civile - Presidenza del Consiglio dei Ministri.\n" } ] }, { "id": 1501, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qual \u00e8 il trattamento economico previsto per i volontari impegnati in progetti di servizio civile all'estero?\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Per i volontari impegnati in progetti all'estero, in aggiunta al compenso mensile di \u20ac 433,80 netti, sono previsti:\n\t1)\u00a0 indennit\u00e0 estero di \u20ac\u00a015,00 giornalieri corrisposta agli interessati per tutto il periodo di effettiva permanenza all'estero;\n\t2) contributo per il vitto e l'alloggio di ammontare non superiore a \u20ac 20,00 giornalieri per tutto il periodo di effettiva permanenza all'estero corrisposto dall'Ufficio nazionale per il servizio civile\u00a0 (UNSC) all'Ente di servizio civile;\n\tLimitatamente ai progetti all'estero, presentati da Amministrazioni dello Stato e che non prevedano i servizi di vitto e alloggio, i volontari riceveranno direttamente dall'UNSC il contributo di cui sopra;\n\t3) rimborso agli Enti - in misura non superiore a \u20ac 150,00 per ogni volontario - per vaccinazioni preventive obbligatorie. Gli Enti provvederanno ad anticipare la somma che sar\u00e0 rimborsata loro dall'UNSC;\n\t4) rimborso agli Enti per i visti d'ingresso, nei Paesi che non appartengono all'area UE. Gli Enti provvederanno ad anticipare la somma che verr\u00e0 rimborsata loro dall'UNSC nella misura massima dell'80%, il 20% \u00e8 a carico dell'Ente titolare del progetto.\n" } ] }, { "id": 1502, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quale trattamento economico spetta ai volontari del Servizio civile nazionale in\u00a0Italia?" }, { "from": "gpt", "value": "Ai volontari del servizio civile nazionale spetta un compenso di \u20ac 14,46 netti giornalieri, per un totale \u20ac 433,80 netti mensili.\n\tIl pagamento avviene in modo forfettario per complessivi 30 giorni al mese per i 12\u00a0mesi di durata del progetto, a partire dalla data di inizio.\n\tI compensi ai fini del trattamento fiscale sono assimilati ai redditi da lavoro dipendente di cui all'art. 13 del Decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 e successive modifiche.\n\tL'Ufficio nazionale per il servizio civile non applica imposte sul compenso qualora non venga raggiunta la quota annua di imponibilit\u00e0.\n" } ] }, { "id": 1503, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Al volontario del Servizio civile nazionale spettano il vitto e l'alloggio?" }, { "from": "gpt", "value": "S\u00ec, se previsti nel progetto approvato dall'Ufficio nazionale per il servizio civile.\n" } ] }, { "id": 1504, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Chi pu\u00f2 presentare domanda di partecipazione al Servizio Civile Nazionale?\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Possono prsentare la domanda di partecipazione e partecipare alla selezione tutti i giovani, senza distinzione di sesso, che alla data di presentazione della domanda siano in possesso dei seguenti requisiti:\u00a0\n" } ] }, { "id": 1505, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un cittadino straniero pu\u00f2 richiedere l'attivazione di una pec gratuita PostaCertificat@?" }, { "from": "gpt", "value": "Si, dal 11 luglio 2011 \u00e8 stata introdotta la possibilit\u00e0 di attivare una casella\u00a0PEC gratuita ai cittadini stranieri, residenti sul territorio italiano, in possesso di un Codice Fiscale valido e, per i cittadini extra UE, di un Permesso di soggiorno. La procedura di richiesta, analogamente a quanto avviene per i cittadini italiani, prevede la registrazione sul portale postacertificat@ e il successivo riconoscimento de visu presso gli uffici postali abilitati. In questa fase il cittadino straniero richiedente dovr\u00e0 essere munito di:\n" } ] }, { "id": 1506, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Esiste un servizio gratuito di\u00a0telesoccorso per anziani, portatori di handicap grave e ammalati cronici non ospedalizzati nella Regione Lazio?" }, { "from": "gpt", "value": "S\u00ec, il servizio \u00e8 stato previsto dalla Legge Regionale 24 Dicembre 2008, n. 30\u00a0-\u00a0Istituzione del servizio gratuito di teleassistenza e di telesoccorso sanitari per gli anziani, per i disabili portatori di handicap grave e per gli ammalati cronici non ospedalizzati.\n\tAd usufruire del servizio sono i\u00a0cittadini ultra 75enni monoreddito, o con reddito pensionistico inferiore ai diecimila euro annui, e\u00a0i cittadini portatori di handicap grave.\n\tLa Legge prevede che i Comuni\u00a0censiscano i potenziali fruitori del servizio e che comunichino le liste alle ASL, che provvederanno ad attivare il servizio, attraverso la stipula di convenzioni con societ\u00e0, organizzazioni onlus, imprese sociali ed enti non commerciali.\u00a0\u00a0\n" } ] }, { "id": 1507, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A quale centro o servizio sanitario \u00e8 possibile rivolgersi per conoscere quali sono le sostanze vietate per doping?" }, { "from": "gpt", "value": "E' possibile contattare il Telefono Verde Anti-Doping 800 896970 (TVAD) dell\u2019Istituto Superiore di Sanit\u00e0, Servizio di counselling telefonico sulle problematiche legate al doping. \nIl TVAD \u00e8 un Servizio nazionale, anonimo e gratuito per l\u2019utente, attivo dal luned\u00ec al venerd\u00ec dalle ore 10 alle ore 16,\n\tal TVAD rispondono psicologi esperti in counselling e il Servizio si avvale, inoltre, di esperti in tematiche inerenti il doping.\nSi rivolge in particolare ai giovani e ai loro familiari, agli operatori sportivi e socio-sanitari e alle Istituzioni pubbliche e private. \n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1508, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le condizioni generali per l'espletamento del servizio postale?" }, { "from": "gpt", "value": "Le condizioni generali per l'espletamento del servizio postale sono state approvate con apposito decreto il 1\u00ba ottobre 2008, da parte del Ministero dello Sviluppo Economico. Le Condizioni generali di servizio disciplinano le modalit\u00e0 di espletamento del servizio postale universale da parte di Poste Italiane, specificando l'ambito del servizio con riferimento ai prodotti in esso compresi, alle modalit\u00e0 di accettazione e recapito degli invii, nonch\u00e9 ai diritti degli utenti.\n" } ] }, { "id": 1509, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali servizi utili sono presenti nella mappatura del Servizio di accoglienza telefonica\u00a01522?" }, { "from": "gpt", "value": "I servizi inclusi nella mappatura nazionale del Servizio Telefonico Antiviolenza Donna 1522 sono: Centri antiviolenza, Strutture residenziali e di accoglienza, Consultori pubblici, Servizi sociali di base (dei Comuni capoluogo), Aziende sanitarie locali, Aziende ospedaliere pubbliche, Consigliere di parit\u00e0, Caritas diocesane, Numeri pubblici di emergenza (112, 113, 118), Pronto soccorso violenza donna, Servizi dedicati alle donne straniere.\nAccesso mappatura servizi socio-sanitari 1522\nLa Rete Nazionale Antiviolenza\n" } ] }, { "id": 1510, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Che cos'\u00e8 il servizio Telemaco?" }, { "from": "gpt", "value": "Telemaco consente l'accesso al database del Registro Imprese. E' un servizio interattivo che permette agli utenti registrati di effettuare on-line tutti gli adempimenti amministrativi verso le Camere di Commercio.\nIn particolare Telemaco consente:\n\t- l'invio di\u00a0pratiche telematiche al Registro Imprese con accesso alle informazioni sullo stato di avanzamento di ogni pratica inoltrata;\n\t- l'interrogazione dei Registri delle Camere di Commercio che rende\u00a0possibile ottenere visure e certificati camerali, atti e bilanci ottici, informazioni sulle imprese.\u00a0\u00a0\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1511, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per\u00a0fare una ricerca sul settore agricolo in Italia individuando la situazione attuale e le\u00a0prospettive future, quale ente\u00a0\u00e8 opportuno\u00a0contattare per avere informazioni?" }, { "from": "gpt", "value": "Se la ricerca non riguarda una regione in particolare ma il sistema Paese, \u00e8 possibile contattare il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, in particolare l'Ufficio Relazioni con il Pubblico. \n" } ] }, { "id": 1512, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come\u00a0sapere dove recarsi per votare?" }, { "from": "gpt", "value": "Il numero e l'indirizzo della sede della sezione nella quale l'elettore deve recarsi per votare\u00a0sono indicati nella tessera elettorale.\n\tPer approfondimenti: Ministero dell'Interno - La tessera elettorale\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1513, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Devo versare il contributo SIAE. Dove posso trovare l\u2019ufficio SIAE competente?" }, { "from": "gpt", "value": "Il sito della Societ\u00e0 italiana autori ed editori (SIAE) fornisce tutte le informazioni relative agli uffici presso i quali \u00e8 possibile versare il contributo SIAE.\n" } ] }, { "id": 1514, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Esistono norme che regolano la vendita del latte crudo?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Ministero della Salute fornisce diverse indicazioni sulla sicurezza alimentare,\u00a0ma nello specifico per il latte crudo l'art. 8, dal comma 6 all'11, del DECRETO-LEGGE 13 settembre 2012, n. 158 \"Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un piu' alto livello di tutela della salute\", convertito con modificazioni dalla L. 8 novembre 2012, n. 189, detta gli obblighi dell'operatore del settore alimentare.\nQuesto prodotto si \u00e8 di fatto reso disponibile al consumatore che lo acquista al di fuori dell\u2019azienda agricola, a partire dalla met\u00e0 degli anni 2000 quando si sono diffuse sull'intero territorio nazionale apposite macchine erogatrici.\nAll'operatore\u00a0che immette sul mercato latte crudo o crema cruda destinati all'alimentazione umana,\u00a0viene fatto obbligo di riportare\u00a0sulla\u00a0confezione\u00a0del\u00a0prodotto\u00a0o\u00a0in\u00a0etichetta\u00a0le informazioni indicate con decreto del Ministro della salute e di informare il consumatore finale di\u00a0\"consumare il prodotto previa bollitura\".\u00a0Inoltre,\u00a0vieta la somministrazione di latte crudo e\u00a0crema\u00a0cruda\u00a0nell'ambito della ristorazione collettiva,\u00a0comprese\u00a0le\u00a0mense\u00a0scolastiche.\n" } ] }, { "id": 1515, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come verificare la sicurezza dei giocattoli?" }, { "from": "gpt", "value": "I requisiti generali che ne garantiscono la sicurezza sui mercati europei sono fissati dalla Direttiva europea 2009/48/CE sulla Sicurezza dei giocattoli recepita con Decreto Legislativo 11 aprile 2011, n. 54 che definisce giocattoli \"gli articoli progettati o destinati in modo esclusivo o meno, ad essere utilizzati per fini di gioco da bambini di et\u00e0 inferiore a 14 anni\". Il prodotto per essere considerato un giocattolo, non deve essere esclusivamente destinato ai fini di gioco e pertanto, i prodotti aventi doppia funzione, sono considerati alla stregua di giocattoli.\nLe attivit\u00e0 di sorveglianza del mercato riscontrano la presenza\u00a0di giocattoli non sicuri, anche se marcati CE, spesso provenienti da area extraeuropea (in particolare Cina). Il Rapex (European Rapid Alert System for non-food consumer products) \u00e8 un sistema europeo di allerta rapida per i prodotti di consumo pericolosi. Grazie al Rapex le autorit\u00e0 nazionali notificano alla Commissione europea i prodotti, tra cui i giocattoli, che rappresentano un grave rischio per la salute e la sicurezza dei consumatori.\nPer orientare il consumatore al momento dell\u2019acquisto di un giocattolo sul sito del Ministero della Salute \u00e8 possibile consultare l'archivio \"prodotti pericolosi\", per\u00a0avere informazioni sui giocattoli non conformi circolanti, sulla loro provenienza e sui principali rischi ad essi correlati.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1516, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono un datore di lavoro. Dove posso trovare informazioni per ridurre gli infortuni sul lavoro?" }, { "from": "gpt", "value": "Informazioni\u00a0 e consigli su cosa fare per ridurre i rischi di infortuni sul lavoro sono disponibili sul sito web dell'Agenzia europea per la sicurezza e salute sul lavoro (EU-OSHA).\n\tL'Agenzia\u00a0mira a\u00a0contribuire al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro nell'Unione europea;\u00a0lavora\u00a0con i governi, con i datori di lavori e con i lavoratori per promuovere una cultura di prevenzione del rischio; analizza nuove ricerche\u00a0 scientifiche e statistiche sui rischi sul luogo di lavoro; anticipa rischi nuovi ed emergenti tramite\u00a0il proprio Osservatorio europeo dei rischi; identifica e condivide informazioni, buone prassi e consigli con un vasto pubblico, quali partner sociali, federazioni di lavoratori e sindacati.\n\tLa principale attivit\u00e0 di sensibilizzazione \u00e8 la campagna ambienti di lavoro sani e sicuri che affronta un tema diverso ogni due anni.\n" } ] }, { "id": 1517, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A chi \u00e8 possibile rivolgersi per segnalare irregolarit\u00e0 e violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro?" }, { "from": "gpt", "value": "E' possibile effettuare segnalazioni, oltre che ai competenti organi di pubblica sicurezza, al Servizio\u00a0ispettivo in materia di vigilanza tecnica presso la Direzione Territoriale del Lavoro (DTL) competente.\nLa DTL ha sostituito la Direzione Provinciale del Lavoro (DPL) a seguito dell'entrata in vigore del Decreto\u00a0del Presidente della Repubblica 7 aprile 2001, n. 144 (art. 13). Essa \u00e8 l'articolazione periferica, generalmente con competenza in ambito provinciale, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.\n\tIl Servizio suindicato si articola in uffici che svolgono funzioni in materia di:\n- vigilanza nei cantieri edili;\n- vigilanza congiunta con le Ferrovie dello Stato\u00a0in materia di sicurezza;\n- vigilanza in materia di radiazioni ionizzanti;\n- interventi di polizia giudiziaria in materia di sicurezza e igiene del lavoro;\n- accertamenti tecnici in materia di tutela delle donne, dei minori, delle lavoratrici madri, delle categorie protette, CIGS, applicazione statuto dei lavoratori, ecc.;\n- controllo impianti ed apparecchi soggetti alle direttive di mercato;\n- verifiche ascensori e montacarichi;\n- provvedimenti amministrativi in materia di igiene e sicurezza sul lavoro;\n- rilascio/rinnovo dei\u00a0patentini per Conduttori Generatori di Vapore.\n" } ] }, { "id": 1518, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In caso di incidente causato dal manto autostradale dissestato, \u00e8 possibile chiedere un risarcimento ad Autostrade per l'Italia?" }, { "from": "gpt", "value": "\u00c8 possibile chiedere un risarcimento dei danni ad Autostrade per l'Italia, qualora ne sia accertata la responsabilit\u00e0.\nNel caso in cui l'esito della richiesta non \u00e8 ritenuto soddisfacente, \u00e8 possibile accedere ad una procedura di conciliazione gratuita.\nLa domanda di conciliazione pu\u00f2 essere presentata unicamente compilando il modulo predisposto, indicando la causale oggetto della tipologia di controversia e allegando copia del reclamo inviato ad Autostrade per l'Italia e della relativa risposta ricevuta.\nIl modulo \u00e8 disponibile presso:\n" } ] }, { "id": 1519, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le modalit\u00e0 ed i tempi di liquidazione da parte di una compagnia assicurativa per il risarcimento del danno subito al proprio autoveicolo? E per le eventuali lesioni?" }, { "from": "gpt", "value": "Il\u00a0\"Nuovo Codice delle Assicurazioni private\", approvato con Decreto Legislativo 7 settembre 2005, n. 209 ed aggiornato con le modifiche introdotte dal Decreto Legislativo 6 novembre 2007, n. 198\u00a0e dal Decreto Legge 3 giugno 2008, n. 97,\u00a0dispone\u00a0un'importante novit\u00e0 per\u00a0il guidatore riguardante l\u2019obbligatoriet\u00e0 dell\u2019indennizzo diretto: per la sua applicazione non \u00e8 pi\u00f9 necessaria la firma congiunta dei due guidatori sul modulo CAI (cosiddetta constatazione amichevole),\u00a0pertanto sia in caso di accordo che di disaccordo il danneggiato deve richiedere il risarcimento danni rivolgendosi direttamente alla propria Compagnia, e non a quella del responsabile.\nLa legge prevede per i danni alle cose la definizione del sinistro entro 60 giorni dal pervenimento della richiesta corredata dalla documentazione completa. Questo termine si riduce a 30 giorni se la richiesta \u00e8 corredata dal modulo di constatazione amichevole firmato da entrambe le parti. Per le lesioni (danno alla persona), la definizione deve avvenire entro 90 giorni.\nSe la compagnia non rispetta i tempi per la definizione del sinistro (con proposta di rimborso o con le motivazioni per cui non intende rimborsare), oppure se il danneggiato non intende accettare l'offerta proposta, \u00e8 possibile avviare un procedimento giudiziario di risarcimento chiamando in causa sia il responsabile che la sua Compagnia Assicuratrice.\nIl primo passo \u00e8 quello della conciliazione dopo aver inviato una lettera raccomandata A/R di contestazione (messa in mora) .\nSi rammenta che ai sensi dell'articolo 2947 del codice civile il diritto al risarcimento del danno in caso di sinistro da circolazione si prescrive in 2 anni dal giorno dell\u2019incidente.\n\tIn caso di sinistro legato ad una garanzia accessoria alla R.C. auto (furto, incendio, kasko ecc.) il diritto all\u2019indennizzo si prescrive dopo un anno (ai sensi dell'articolo 2959 del codice civile)\n" } ] }, { "id": 1520, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Che cos'\u00e8 e a cosa serve il SIS - Sistema di Informazione Schengen?" }, { "from": "gpt", "value": "L'accordo di Schengen del 14 giugno 1985 e la relativa Convenzione d'applicazione del 19 giugno 1990 hanno istituito uno spazio di libera circolazione delle persone mediante la soppressione dei controlli alle frontiere interne degli Stati membri nonch\u00e9 l'instaurazione del principio di un controllo unico all'entrata nel territorio Schengen.\nAl fine di mantenere un livello di sicurezza soddisfacente \u00e8 apparso necessario, tra altre misure (rafforzamento della cooperazione tra forze di polizia e giudiziaria, armonizzazione delle politiche in materia di visti e di asilo), creare il Sistema di Informazione Schengen (S.I.S.).\nIl SIS \u00e8 un archivio comune a tutti gli Stati membri dello spazio Schengen. Vi sono centralizzate due grandi categorie di informazioni concernenti rispettivamente le persone ricercate o poste sotto sorveglianza e i veicoli o gli oggetti ricercati quali, ad esempio, documenti d'identit\u00e0.\nPossono essere ad esempio schedate nel sistema di informazione Schengen:\n" } ] }, { "id": 1521, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Che cos'\u00e8 il tutor?" }, { "from": "gpt", "value": "Il\u00a0tutor \u00e8 un innovativo sistema di controllo elettronico della velocit\u00e0 in autostrada - sviluppato da Autostrade per l'Italia e gestito dalla Polizia stradale - che permette di rilevare la velocit\u00e0 media dei veicoli. Grazie all'installazione di sensori e portali con telecamere, esso consente il rilevamento della velocit\u00e0 media - calcolata in base al tempo di percorrenza - lungo tratte autostradali di lunghezza variabile, indicativamente tra 10 e 25 km. E' un sistema automatico, che consente il sanzionamento delle violazioni dei limiti di velocit\u00e0 senza la presenza su strada dell'agente di polizia. Sul sito di Autostrade per l'Italia \u00e8 possibile visualizzare le tratte della rete autostradale italiana soggette a controllo con sistema tutor.\n" } ] }, { "id": 1522, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per completare la mia tesi di laurea ho necessit\u00e0 di reperire dati statistici relativi all'amministrzione pubblica: dove posso trovarli?" }, { "from": "gpt", "value": "Il nuovo Sistema informativo statistico sulla Pubblica Amministrazione, creato dall'Istat in collaborazione con il Cnel, si caratterizza per due aspetti:\n\t1. un elevato dettaglio delle informazioni archiviate, che si spinge - laddove possibile - fino al livello di singola amministrazione, in modo da soddisfare, tra le altre, la generale domanda di trasparenza;\n\t2. una ampia disponibilit\u00e0 di misure relative, cio\u00e8 di indicatori statistici in grado di favorire - tanto pi\u00f9 se costruiti a livello micro - una valutazione comparativa dell'attivit\u00e0 delle amministrazioni, utile per la definizione degli interventi necessari alla razionalizzazione e al recupero di efficienza della PA.\n\tIn questa prospettiva, il Sistema mette a disposizione dell'utenza oltre 60 indicatori economico-finanziari, costruiti sulla base dei dati sulle entrate e le spese delle amministrazioni e sul loro personale.\n\tIl Sistema raccoglie inoltre, adattandola e specializzandola alla realt\u00e0 del settore pubblico, la tradizionale produzione dell'Istat con informazioni sui settori Sanit\u00e0 (medici, assistiti e attivit\u00e0 delle strutture sanitarie, disabilit\u00e0, assistenza socio-sanitaria), Istruzione scolastica (scuole, classi, insegnanti e studenti delle scuole pubbliche fino alla scuole secondarie di secondo grado) e universitaria (immatricolati, iscritti, laureati e docenti degli atenei pubblici), Cultura (personale, attivit\u00e0 e visitatori dei musei e delle biblioteche pubbliche), Assistenza e previdenza (pensioni e pensionati, spese dei comuni per i servizi sociali), Giustizia (procedimenti civili, penali e amministrativi, delitti, condannati, istituti di prevenzione e detenuti). Altri dati sono disponibili sul numero e l'ammontare dei protesti, sull'attivit\u00e0 notarile, sulle retribuzioni contrattuali del pubblico impiego, e sul grado di soddisfazione di alcuni servizi pubblici da parte delle famiglie e dei cittadini.\nLe ricerche possono essere\u00a0effettuate dalla pagina PubblicaAmministrazione.Stat\u00a0\u00a0del sito dell'Istat.\n" } ] }, { "id": 1523, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come \u00e9 possibile verificare la situazione del traffico lungo le autostrade italiane?" }, { "from": "gpt", "value": "Autostrade per l'Italia riporta sul proprio sito, disponibile anche in inglese, un quadro dettagliato e aggiornato del traffico su tutta la rete autostradale italiana. E' attivo inoltre il Call center viabilit\u00e0\u00a0 840 042121, operativo 24 ore su 24.\n" } ] }, { "id": 1524, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come\u00a0riciclare\u00a0le lampadine a basso consumo energetico esaurite?" }, { "from": "gpt", "value": "Le lampadine a basso consumo di energia, i tubi lineari e tutte le sorgenti luminose a scarica devono essere separate dai normali rifiuti urbani.\u00a0\nUna lampada a basso consumo energetico permette di risparmiare fino all'80% di energia rispetto alle lampade tradizionali a incandescenza, ma se non correttamente riciclata una volta esausta \u00e8 dannosa, perch\u00e8 rilascia nell'ambiente sostanze nocive, come il mercurio, e perch\u00e8 si perdono materiali altrimenti riciclabili quasi al 100%. Le lampadine fluorescenti a risparmio energetico sono, infatti, composte per l'85% da vetro, ma anche da plastica e alluminio, tutti materiali che possono essere recuperati e riutilizzati in altra forma.\nIl cittadino\u00a0puo' pertanto consegnarle\u00a0presso i centri di raccolta comunali o isole ecologiche. Per conoscere il punto di raccolta pi\u00f9 vicino, \u00e8 possibile consultare il sito\u00a0web\u00a0del Centro di Coordinamento RAEE all'interno della sezione \"Comuni\" (Lista dei Centri di Raccolta per Area Geografica).\nIl Centro di Coordinamento RAEE, e' costituito dai Sistemi Collettivi istituiti per la gestione dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE), in adempimento all'obbligo previsto dal Decreto Legislativo 25 Luglio 2005, n. 151 e successive modificazioni e integrazioni.\nSi specifica che il processo di eliminazione delle vecchie lampadine ad incandescenza, iniziato\u00a0nel 2009, si e' concluso\u00a0il primo\u00a0settembre 2012 con il divieto di vendita in tutta Europa per le ultime lampadine rimaste in circolazione sul mercato, che possono essere smaltite nel sacco della\u00a0raccolta indifferenziata.\nPer approfondimenti: ECOLAMP\n" } ] }, { "id": 1525, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa fare in caso di smarrimento\u00a0della carta di credito?" }, { "from": "gpt", "value": "\u00c8 necessario contattare immediatamente i numeri verdi messi a disposizione dalle societ\u00e0 che gestiscono i circuiti telematici, o la propria banca nel caso non si disponga di tali numeri. Bisogna poi sporgere denuncia dell'accaduto presso il Commissariato di Polizia o la Stazione dei Carabinieri pi\u00f9 vicini.\nPer approfondimenti si pu\u00f2 consultare il sito dell'Arma dei Carabinieri\u00a0nella sezione dedicata alla carta di credito.\n" } ] }, { "id": 1526, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In caso di\u00a0smarrimento del permesso di soggiorno,\u00a0si deve pagare\u00a0il contributo?" }, { "from": "gpt", "value": "In caso di smarrimento la normativa in vigore non prevede l\u2019emissione di un permesso di soggiorno \u201cduplicato\u201d. Pertanto, poich\u00e9 gli uffici procedono ad una nuova emissione del documento, con i relativi costi, lo straniero \u00e8 tenuto al pagamento del contributo. Tuttavia poich\u00e9 l\u2019ammontare del contributo \u00e8 commisurato al periodo di validit\u00e0 del titolo di soggiorno lo straniero deve pagare l\u2019importo in relazione al rimanente periodo di validit\u00e0 del nuovo permesso rilasciato.\n" } ] }, { "id": 1527, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Se si smarrisce la Carta d'Identit\u00e0 cosa\u00a0bisogna fare per ottenere un duplicato?" }, { "from": "gpt", "value": "In caso di smarrimento o furto della Carta d'Identit\u00e0 \u00e8 necessario preliminarmente effettuare denuncia di smarrimento o furto all'autorit\u00e0 di pubblica sicurezza (Carabinieri o Polizia).\nSuccessivamente \u00e8 possibile richiedere il duplicato della Carta d'Identit\u00e0 presso gli Uffici o Municipi (gi\u00e0 Circoscrizioni, nelle grandi citt\u00e0) comunali di residenza.\nI documenti che \u00e8 necessario presentare sono i seguenti:\n" } ] }, { "id": 1528, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa si deve fare in caso di smarrimento della tessera elettorale?" }, { "from": "gpt", "value": "In caso di smarrimento della tessera elettorale, il comune rilascia\u00a0un duplicato\u00a0previa domanda corredata della denuncia presentata ai competenti uffici di pubblica sicurezza o\u00a0in alternativa alla presentazione della denuncia,\u00a0dalla compilazione di una autodichiarazione nella quale si afferma, sotto la propria personale responsabilit\u00e0 e nella consapevolezza delle sanzioni penali derivanti da dichiarazioni mendaci, di averla smarrita.\nIn caso di\u00a0furto della tessera elettorale, il comune rilascia un duplicato\u00a0previa domanda\u00a0corredata della denuncia presentata ai competenti uffici di pubblica sicurezza.\nIn caso di\u00a0deterioramento della tessera, l'elettore potr\u00e0 richiederne un duplicato presso l'Ufficio Elettorale del comune di residenza, previa presentazione di apposita domanda e riconsegna del documento deteriorato.\u00a0\nPer approfondimenti: Ministero dell'Interno - La tessera elettorale\n" } ] }, { "id": 1529, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Se si smarrisce o viene\u00a0rubato il permesso di soggiorno mentre si\u00a0\u00e8 all'estero, come fare per rientrare in Italia?" }, { "from": "gpt", "value": "Ai sensi dell'art. 8 comma 2 del Decreto del Presidente della Repubblica 394 del 1999, in caso di smarrimento o furto del titolo di soggiorno all'estero in corso di validit\u00e0, dovr\u00e0 esser presentata alle autorit\u00e0 diplomatiche una richiesta di visto di reingresso per titolare di permesso di soggiorno, allegando l'apposita denuncia di smarrimento o furto\u00a0e si dovr\u00e0 attendere la verifica del Consolato italiano sul titolo stesso.\nLa richiesta di visto di reingresso si presenta appunto presso le autorit\u00e0 diplomatico-consolari italiane del Paese estero, mentre la denuncia di smarrimento o furto del permesso di soggiorno o passaporto presso le autorit\u00e0 di pubblica sicurezza del luogo.\nIl visto di reingresso e' rilasciato\u00a0 previa\u00a0 verifica\u00a0 dell'esistenza\u00a0 del\u00a0 provvedimento\u00a0 del questore concernente il soggiorno.\nIn caso di problemi con la Rappresentanza consolare locale \u00e8 possibile contattare l'Ufficio Relazioni con il Pubblico URP del Ministero degli Esteri compilando l'apposito modulo, indicando la problematica riscontrata.\n" } ] }, { "id": 1530, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove \u00e8 possibile reperire\u00a0informazioni inerenti la gestione del\u00a0soccorso alle persone disabili in situazioni d'emergenza sul posto di lavoro?" }, { "from": "gpt", "value": "I Vigili del Fuoco forniscono indicazioni per il soccorso a persone disabili in situazioni di emergenza, quali, ad esempio, un incendio. In tali casi il soccorso richiede metodiche e comportamenti specifici e\u00a0appropriati da parte dei soccorritori.\n\tDa sito web dei Vigili del Fuoco \u00e8 possibile consultare\u00a0un opuscolo, che fornisce indicazioni su come gestire un'emergenza, da parte dei datori di lavoro e dei responsabili della sicurezza, nel caso in cui sia necessario prestare soccorso a\u00a0una persona con disabilit\u00e0.Il soccorso alle persone disabili: indicazioni per gestire un'emergenza\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1531, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un turista con l'automobile in panne sull'autostrada e la colonnina SOS\u00a0fuori uso, chi pu\u00f2 chiamare per avere soccorso stradale?" }, { "from": "gpt", "value": "Tutti gli automobilisti possono richiedere l'intervento, in qualunque luogo si trovino in Italia, componendo il numero telefonico ACI: 803.116. Per gli automobilisti stranieri, in possesso di un telefono mobile con gestore estero, \u00e8 in funzione un Numero Verde dedicato ACI: 800.116.800.\nPer approfondimenti: ACI Automobile Club d'Italia- Servizi di Assistenza\n" } ] }, { "id": 1532, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Gli immigrati possono accedere alla social card?" }, { "from": "gpt", "value": "Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 82 dell\u20198 aprile 2014 del decreto attuativo 3 febbraio 2014 del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, prende avvio l'estensione della Carta Acquisti anche ai cittadini comunitari e stranieri:\u00a0sono cosi' definite le modalit\u00e0 di presentazione della domanda di carta acquisti da parte dei cittadini stranieri che, se\u00a0hanno presentato domanda entro il 30 aprile 2014 hanno potuto ottenere il beneficio a partire dal bimestre gennaio \u2013 febbraio 2014.\nPertanto, a partire dalla suddetta data dell'8 aprile 2014, il MEF comunica che e' disponibile, sui siti internet di Poste Italiane, dell'INPS, e dello stesso Ministero dell'Economia e delle Finanze e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la modulistica necessaria per la presentazione delle domande presso gli uffici postali abilitati.\nLa\u00a0Legge 27 dicembre 2013, n. 147\u00a0\"Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato\" (Legge di stabilit\u00e0 2014) ha infatti disposto una modifica all\u2019art. 81, comma 32, del DECRETO-LEGGE 25 giugno 2008, n. 112\u00a0\u00a0convertito, con modificazioni, dalla Legge 6 agosto 2008, n. 133, che aveva introdotto il beneficio della carta acquisti (social card ordinaria) per i cittadini italiani, estendendo il beneficio anche agli immigrati.\nLa social card \u00e8 cos\u00ec concessa anche ai cittadini di Stati membri dell'Unione europea e loro familiari e ai cittadini di Stati terzi non membri UE soggiornanti in Italia con il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo di cui all\u2019art. 9 del Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286, cosiddetto Testo Unico Immigrazione.\nL\u2019estensione deve ritenersi operante anche per rifugiati e titolari di protezione sussidiaria che pure sono equiparati ai cittadini italiani nell\u2019ambito dell\u2019assistenza sociale per effetto della convenzione ONU di Ginevra del 1951\u00a0 e delle norme della direttiva europea n. 83/2004, cos\u00ec come recepita dal Decreto Legislativo 19 novembre 2007, n. 251 - art. 27 - cos\u00ec come del resto \u00e8 gi\u00e0\u00a0avvenuto per la cosiddetta\u00a0carta acquisti sperimentale\" (social card straordinaria).\n" } ] }, { "id": 1533, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Le attivit\u00e0 di revisione contabile possono essere svolte anche da societ\u00e0?" }, { "from": "gpt", "value": "In Italia possono essere iscritte nel Registro dei Revisori Contabili le societ\u00e0 che hanno:\n-\u00a0la sede principale o una sede secondaria con rappresentanza stabile in Italia;\n-\u00a0l'oggetto sociale limitato alla revisione e all'organizzazione contabile di aziende;\n- i rappresentanti la societ\u00e0 nel controllo legale dei conti e la maggioranza degli amministratori iscritti nel Registro dei Revisori Contabili;\n\u00a0-\u00a0nelle societ\u00e0 di persone, regolate nei capi II, III e IV del titolo V del libro V del Codice Civile, la maggioranza numerica e per quote dei soci deve essere costituita da persone fisiche iscritte nel Registro dei Revisori Contabili;\n\u00a0-\u00a0nelle societ\u00e0 di capitali, regolate nei capi V, VI e VII del titolo V del libro V del Codice Civile, la maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria deve spettare a persone fisiche iscritte nel Registro dei Revisori Contabili;\n\u00a0- nelle societ\u00e0 per azioni e in accomandita per azioni, regolate nei capi V e VI del titolo V del libro V del Codice Civile, le azioni devono essere nominative e non trasferibili mediante girata.\nConsulta anche la pagina del MEF dedicata alla professione di revisore legale.\n" } ] }, { "id": 1534, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile costituire una societ\u00e0 tra professionisti?" }, { "from": "gpt", "value": "Si, l'articolo 10 della Legge 12 novembre 2011, n. 183, abrogando un divieto in vigore dal 1939, consente la costituzione di societ\u00e0 per l'esercizio\u00a0 di attivita' professionali regolamentate secondo i modelli societari normati dai titoli V e VI del libro V del Codice Civile.\n\tE' quindi possibile, dal 1 gennaio 2012, costituire tra professionisti, societ\u00e0 semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice, per azioni, in accomandita per azioni, a responsabilit\u00e0 limitata e cooperative (in quest'ultimo caso con un numero di soci non inferiore a tre).\nGli ordinamenti professionali dovranno essere riformati con il recepimento dei principi contenuti nella L. 183/2011, entro 12 mesi dalla sua entrata in vigore, tramite Decreto del Presidente della Repubblica.\n" } ] }, { "id": 1535, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A chi rivolgersi per segnalare\u00a0la presenza di prodotti agro-alimentari scaduti?" }, { "from": "gpt", "value": "Se si sospetta che un cibo sia scaduto o alterato, si puo' segnalare\u00a0alla ASL\u00a0territorialmente competente\u00a0e al Nucleo Antisofisticazioni presente all'interno del Comando dei Carabinieri.\n37 Nuclei Antisofisticazioni e Sanit\u00e0 (NAS) sono organi esecutivi comandati da Ufficiali subalterni o Marescialli, dislocati inizialmente nei 20 capoluoghi regionali e nella provincia di Trento (con competenza anche su quella di Bolzano) e, recentemente - per rispondere pi\u00f9 efficacemente alle esigenze dettate dall'elevato indice di industrializzazione, da situazioni ambientali contingenti o dalla presenza di allevamenti zootecnici intensivi - istituiti anche in diversi capoluoghi di provincia nelle Regioni Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Calabria, Sardegna e Sicilia.\nCaratteristica fondamentale del reparto \u00e8 la dipendenza funzionale dal Ministro della Salute in virt\u00f9 della quale i militari appartenenti al reparto hanno - per Decreto - i poteri degli Ispettori Sanitari; poteri che ne legittimano l'operato, nell'arco diurno e notturno, in tutti quei luoghi ove vi \u00e8 produzione, somministrazione, deposito o vendita di prodotti destinati all'alimentazione umana.\n" } ] }, { "id": 1536, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come riconoscere soldi falsi?" }, { "from": "gpt", "value": "La falsificazione riguarda\u00a0sia i soldi di carta, sia\u00a0le monete. Per renderne pi\u00f9 difficile la riproduzione, sulle banconote, sono stampati sul bordo, alcuni caratteri in sovrimpressione, mentre le monete da euro 1 e 2\u00a0 sono invece realizzate con una sofisticata tecnologia bimetallica.\nE\u2019 sicuramente importante osservare le dimensioni, la nitidezza e la brillantezza dei colori, la bellezza della stampa e gli effetti di chiaroscuro e di profondit\u00e0 delle immagini che vengono realizzati con tecniche molto raffinate, difficili da imitare. Oltre a questi particolari, si fa presente che:\n" } ] }, { "id": 1537, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sussiste un obbligo da parte del ristoratore di indicare al cliente se gli alimenti somministrati siano freschi o surgelati?" }, { "from": "gpt", "value": "I ristoranti, le trattorie ed in genere gli addetti alla ristorazione\u00a0per prassi\u00a0segnalano con un asterisco l'alimento che sia surgelato per differenziarlo da quello fresco.\nTuttavia la\u00a0normativa sulla tutela alimentare e sull'etichettatura, per quanto strumentale, non reca norme incisive dirette a tutelare il consumatore in merito alla somministrazione di alimenti da parte di chi esercita un'attivit\u00e0 commerciale come quella di ristorazione.\nAd ogni modo una forma di tutela \u00e8 apprestata in sede penale attraverso la previsione della\u00a0fattispecie di reato in materia di \"Frode nell'esercizio del commercio\" prevista dall'articolo 515 del Codice penale, di seguito riportato:\n\"Chiunque, nell'esercizio di un'attivit\u00e0 commerciale, ovvero in uno spaccio aperto al pubblico, consegna all'acquirente una cosa mobile per un'altra, ovvero una cosa mobile, per origine, provenienza, qualit\u00e0 o quantit\u00e0, diversa da quella dichiarata o pattuita, \u00e8 punito, qualora il fatto non costituisca un pi\u00f9 grave delitto, con la reclusione fino a due anni o con la multa fino a euro 2.065.\n\tSe si tratta di oggetti preziosi, la pena \u00e8 della reclusione fino a tre anni o della multa non inferiore a euro 103\".\n\tCon tale disposizione il legislatore, al fine di prevenire e reprimere\u00a0gli illeciti alimentari di natura fraudolenta, mira principalmente a tutelare l'onest\u00e0 del commercio, nonch\u00e9 la certezza e correttezza degli scambi.\nIl ristoratore commette\u00a0tale reato ogni qual volta somministra\u00a0al cliente\u00a0un alimento surgelato, pur\u00a0dichiarando\u00a0che questo sia fresco e, dunque, diverso da quello offerto e pattuito con il cliente,\u00a0ponendo in essere, quindi, una sleale esecuzione del contratto.\n" } ] }, { "id": 1538, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Ho sentito parlare di una\u00a0tutela unica a favore delle persone che presentano\u00a0contemporaneamente una disabilit\u00e0 legata all'udito ed\u00a0alla vista: di cosa si tratta?" }, { "from": "gpt", "value": "La Legge 24 giugno 2010 n. 107 \u201cMisure per il riconoscimento dei diritti delle persone sordo cieche\u201d ha introdotto una tutela unica a favore delle\u00a0persone che presentano contemporaneamente una disabilit\u00e0 legata all'udito\u00a0ed alla vista.\n\tLa legge sancisce:\n\t- il riconoscimento della sordo cecit\u00e0 come disabilit\u00e0 specifica unica;\n\t- l'accertamento della sordo cecit\u00e0 nel corso di una sola visita, tramite un\u2019unica commissione medica composta da specialisti competenti ad accertare sia la cecit\u00e0 che la sordit\u00e0;\n\t- l'erogazione in forma unificata delle indennit\u00e0 e delle prestazioni spettanti a tutti coloro che hanno ottenuto il riconoscimento della sordo cecit\u00e0 dopo l\u2019entrata in vigore della Legge, e unificazione delle distinte indennit\u00e0 per tutti coloro che gi\u00e0 le percepivano separatamente;\n\t- l'introduzione di forme specifiche di assistenza individuale, nei limiti delle risorse gi\u00e0 disponibili presso le Regioni, tramite la fornitura di sostegno personalizzato da parte di comunicatori e interpreti qualificati per questa specifica disabilit\u00e0.\n\tA favore dei soggetti sordo ciechi continuano ad applicarsi i benefici assistenziali\u00a0e per l'inserimento al lavoro gi\u00e0 riconosciuti dalla\u00a0legislazione vigente per le due distinte disabilit\u00e0.\u00a0\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1539, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' stata prevista un'ulteriore proroga per l'esecuzione dei provvedimenti di sfratto per finita locazione non\u00a0dovuti a morosit\u00e0?" }, { "from": "gpt", "value": "Si. L'articolo 4, comma 8, del Decreto Legge 30 dicembre 2013, n. 150\u00a0(c.d. Decreto Milleproroghe)\u00a0prevede: E' prorogato al\u00a031 dicembre\u00a02014 il termine previsto all'articolo 1 comma 1 del decreto legge 20 ottobre 2008, n. 158\u00a0\u00a0convertito con modificazioni dalla Legge 18 dicembre 2008, n. 199.\nSi precisa che\u00a0\u00e8 stata\u00a0prorogata al 31/12/2014 la sospensione dell'esecuzione dei provvedimenti di sfratto soltanto per finita locazione ad uso abitativo\u00a0(fatta quindi\u00a0eccezione\u00a0per quelli dovuti a morosit\u00e0 ai quali non si applica la suddetta disposizione) a favore degli inquilini disagiati - individuati dall'articolo 1, comma 1, della Legge 8 febbraio 2007, n. 9 -\u00a0con reddito lordo annuo\u00a0al di sotto dei\u00a027.000 euro, che siano o abbiano in famiglia persone over 65 anni, figli a carico, malati terminali o portatori di handicap con invalidit\u00e0 oltre il 66% -\n" } ] }, { "id": 1540, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A seguito\u00a0del ritiro della patente per tasso alcolemico superiore a 1, cosa si pu\u00f2 fare per richiedere l'autorizzazione alla guida per recarsi al lavoro?" }, { "from": "gpt", "value": "Con\u00a0le modifiche al\u00a0Nuovo Codice della Strada\u00a0Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285,\u00a0apportate dalla Legge del 29 luglio 2010, n.120, chi subiva la sospensione della patente per guida in stato d'ebbrezza aveva la possibilit\u00e0 di chiedere al prefetto l'autorizzazione a guidare per tre ore al giorno: un permesso speciale (che poteva comunque essere negato dal prefetto) per andare a lavorare o per assistere un disabile. \nL'ultima circolare del Ministero dell'Interno, la numero 6535 del 22 aprile 2011 limita per\u00f2 tale norma: pu\u00f2 fare richiesta del permesso a ore solo chi ha guidato in stato d\u2019ebbrezza con un tasso da 0,5 a0,8 grammi di alcol per litro di sangue. Niente permesso a chi supera gli 0,8 grammi\u00a0o a chi ha fatto uso di sostanze stupefacenti. \nQualora l'istanza sia accolta, il periodo di sospensione previsto \u00e8 aumentato di un numero di ore pari al doppio delle complessive ore per le quali \u00e8 stata autorizzata la guida, arrotondato per eccesso. L'ordinanza, che eventualmente reca l'autorizzazione alla guida, determinando espressamente fasce orarie e numero di giorni, \u00e8 notificata immediatamente all'interessato, che deve esibirla ai fini della guida nelle situazioni autorizzate.\n\tIndicativamente, per ogni mese un cui si usufruisce di tre ore di permesso di guida al giorno dal luned\u00ec al venerd\u00ec, il periodo di sospensione viene aumentato di 5 giorni. In pratica, 12 ore di permesso usufruito comportano un giorno di sospensione ulteriore.\n\tPer approfondimenti: Prefettura di Brescia\n" } ] }, { "id": 1541, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Esistono strutture\u00a0territoriali\u00a0a sostegno\u00a0delle vittime\u00a0(sia imprenditori\u00a0che\u00a0singoli cittadini) del racket, dell'usura\u00a0e di estorsioni? Quali sono?" }, { "from": "gpt", "value": "Presso ogni Prefettura \u00e8 presente un ufficio diretto a fornire\u00a0informazioni ed un valido sostegno alle vittime del racket e dell'usura.\nInoltre, presso le stesse Prefetture, \u00e8 istituito un apposito elenco\u00a0di\u00a0associazioni ed\u00a0organizzazioni\u00a0locali di\u00a0assistenza alle vittime del racket che operano su quel territorio. Il fine di queste strutture \u00e8 quello di vincere la solitudine delle vittime di estorsioni, operare un raccordo tra le vittime del racket e le istituzioni,\u00a0dare natura collettiva alla denuncia promossa dall'associazione al fine di salvaguardare il singolo da\u00a0rischi di\u00a0rappresaglie.\nEd ancora, presso il Ministero\u00a0del\u00a0Tesoro \u00e8 istituito un apposito elenco\u00a0ove sono iscritte le\u00a0varie Fondazioni antiusura riconosciute dall'ordinamento, le quali svolgono un'importante opera di solidariet\u00e0, assistenza e prestazioni di garanzia presso una banca per un pi\u00f9 facile accesso al credito,\u00a0inoltre esse\u00a0possono offrire un valido sostegno nella promozione delle\u00a0denunce da parte di chi \u00e8\u00a0vittima degli usurai.\nDa ultimo, presso un'apposita sezione dell'elenco generale tenuto dall'Ufficio italiano cambi sono iscritti i confidi. Si tratta di societ\u00e0\u00a0cooperative a responsabilit\u00e0 limitata o\u00a0di societ\u00e0 consortili tra piccole imprese appartenenti ad un medesimo settore o area geografica il cui fine \u00e8 quello di\u00a0ampliare la capacit\u00e0 di credito agevolato a favore dei piccoli imprenditori associati attraveso le garanzie prestate e apposite convenzioni stipulate con varie banche, prestare servizio di consulenza sulla gestione delle risorse economiche\u00a0alle imprese associate.\nPer approfondimenti:\nMinistero dell'Interno - La rete di sostegno sul territorio\n" } ] }, { "id": 1542, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Esiste una norma che limita l'assegnazione dell'insegnante di\u00a0sostegno\u00a0ai\u00a018 anni dello studente?" }, { "from": "gpt", "value": "Non esiste una norma che\u00a0impedisca la nomina dell'insegnante di\u00a0sostegno\u00a0successivamente al compimento dei\u00a018 anni,\u00a0ma\u00a0\u00e8 necessario essere\u00a0in possesso\u00a0della certificazione stabilita dalla\u00a0Legge n.\u00a0104 del 1992. In mancanza di quest'ultima,\u00a0non \u00e8 possibile assegnare l'insegnante di sostegno.\nNormativa di riferimento:Legge n.449 del 1997\u00a0art. 40.Legge n. 296 del 27 dicembre 2006\u00a0(Finanziaria 2007), art.1 comma 605 lettera bLegge 24 dicembre 2007, n. 244 (Finanziaria 2008) art.2\u00a0commi 413,414\n\t\u00a0\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1543, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Chi vince una causa civile ha diritto al rimborso di tutte le spese legali sostenute?" }, { "from": "gpt", "value": "In materia di spese processuali nel nostro ordinamento giuridico vige il principio secondo cui le spese seguono la soccombenza: la parte sconfitta nel giudizio sopporta le spese che ha sostenuto e rimborsa quelle sostenute dalla parte vittoriosa.\nQuesto principio \u00e8 sancito dall\u2019articolo 91 del codice di procedura civile che stabilisce al primo comma: \"Il giudice, con la sentenza che chiude il processo davanti a lui, condanna la parte soccombente al rimborso delle spese a favore dell\u2019altra parte e ne liquida l\u2019ammontare insieme con gli onorari di difesa\".\nTuttavia, l'articolo 92 prevede la possibilit\u00e0, per il giudice che pronuncia la condanna, \"di\u00a0escludere la ripetizione delle spese sostenute dalla parte vincitrice, se le ritiene eccessive o superflue e pu\u00f2, indipendentemente dalla soccombenza, condannare una parte al rimborso delle spese, anche non ripetibili\",\u00a0qualora quest'ultima o il proprio difensore abbia trasgredito al dovere di comportarsi in giudizio con lealt\u00e0 e probit\u00e0, come\u00a0sancito\u00a0dall'articolo 88 del medesimo codice di procedura civile.\u00a0\nInvece il\u00a0Giudice\u00a0potr\u00e0 \"compensare, parzialmente o per intero, le spese tra le parti nel caso di soccombenza reciproca o quando concorrono altre gravi ed eccezionali ragioni, esplicitamente indicate nella motivazione\". In questi casi si ha la compensazione totale o parziale delle spese, per cui ciascuna parte deve pagare le proprie spese processuali, in tutto o in parte.\nInoltre, \"se le parti si sono conciliate, le spese si intendono compensate, salvo che le parti stesse abbiano diversamente convenuto nel processo verbale di conciliazione\" (articolo 92, secondo e terzo comma).\nInfine, \u00e8 da segnalare che qualora vi sia stata una proposta di conciliazione, il giudice \"se accoglie la domanda in misura non superiore all\u2019eventuale proposta conciliativa, condanna la parte che ha rifiutato senza giustificato motivo la proposta al pagamento delle spese del processo maturate dopo la formulazione della proposta, salvo quanto disposto dal secondo comma dell\u2019articolo 92\".\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1544, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quale documentazione\u00a0relativa alle spese sanitarie devo conservare per eventuali controlli successivi della dichiarazione dei redditi?" }, { "from": "gpt", "value": "Per le spese indicate nei righi E1, E2, E3, ed E25 del 730 occorre conservare, per 5 anni successivi alla dichiarazione,\u00a0la seguente documentazione fiscale rilasciata dai percettori delle somme:\n" } ] }, { "id": 1545, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove \u00e8 possibile reperire\u00a0informazioni su localit\u00e0 che offrono spiagge attrezzate per disabili?" }, { "from": "gpt", "value": "Sul sito\u00a0Village for all\u00a0sono disponibili\u00a0informazioni, su base regionale,\u00a0circa campeggi e villaggi turistici\u00a0nei\u00a0quali sono presenti strutture\u00a0attrezzate per disabili.\n\tLa lista presente\u00a0sul sito web \u00e8 consultabile\u00a0anche in tedesco, spagnolo, francese e inglese (patrocinato dal Ministro del Turismo e dall'Enit).\n" } ] }, { "id": 1546, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Nel caso si debba stipulare un atto notarile per sistemare un problema\u00a0familiare, non avendo un notaio di fiducia, a chi ci si pu\u00f2 rivolgere per un\u00a0consiglio\u00a0in merito al tipo di atto necessario, ai costi ecc.?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Consiglio Nazionale del Notariato ha promosso l'attivazionesul territorio nazionale\u00a0 di sportelli\u00a0informativi per i cittadini allo scopo di rendere, a titolo gratuito, un servizio di informazione, soprattutto a coloro che non hanno il notaio 'di fiducia'. L'elenco degli sportelli attivi sul territorio italiano, suddiviso per citt\u00e0, regione, Consiglio Notarile Distrettuale, \u00e8 scaricabile\u00a0dalla pagina Sportelli\u00a0per il cittadino\u00a0del sito del Consiglio Nazionale del Notariato.\n" } ] }, { "id": 1547, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali\u00a0pratiche\u00a0gestisce lo Sportello Telematico dell'Automobilista?" }, { "from": "gpt", "value": "Lo Sportello Telematico dell'Automobilista (STA) \u00e8 entrato a regime il 16 dicembre 2002 per i trasferimenti di propriet\u00e0 (con data dell'atto di vendita posteriore al 15 dicembre 2002) e per le radiazioni. Per le prime immatricolazioni/iscrizioni di veicoli nuovi, invece, l'obbligo di utilizzo delle procedure di STA \u00e8 in vigore dal 1\u00b0 giugno 2004.\nLo\u00a0sportello al servizio del cittadino consente di ottenere subito le targhe, la carta di circolazione e il certificato di propriet\u00e0 (CdP)\u00a0di un veicolo, nuovi o aggiornati, senza doversi rivolgere in tempi diversi agli uffici provinciali dell'ACI \u2013 Pubblico Registro Automobilistico (PRA) e della Motorizzazione Civile (UMC).\nCi\u00a0si\u00a0pu\u00f2 rivolgere ad un qualsiasi STA, anche in una provincia diversa da quella di residenza o da quella in cui \u00e8 iscritto il veicolo. Lo STA \u00e8 presente su tutto il territorio nazionale presso:\n" } ] }, { "id": 1548, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove \u00e8 possibile consultare le statistiche europee nel settore commerciale?" }, { "from": "gpt", "value": "La Banca dati\u00a0europea \"Statistiche nel settore commerciale\" (in inglese) \u00e8 un servizio offerto dalla Direzione Generale Commercio della Commissione europea.\n" } ] }, { "id": 1549, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Esiste una raccolta di tutti gli Statuti Comunali e Provinciali? Dove si possono consultare?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 , Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali - TUEL) all'articolo 6, prevede che presso il Ministero dell'Interno \u00e8 istituito uno specifico Ufficio per la raccolta, la conservazione e la pubblicit\u00e0,\u00a0degli statuti comunali e provinciali, all'interno del Dipartimento Affari interni e Territoriali, della Direzione Centrale per le Autonomie.\nL'elenco completo viene messo a disposizione di enti e cittadini sulla pagina In\u00a0Comune del\u00a0sito internet\u00a0 del Ministero dell'Interno dove \u00e8 possibile consultare la Raccolta Ufficiale degli Statuti Comunali e Provinciali (suddivisi per Regione e Provincia).\nRecentemente il Ministero dell'Interno, con la Circolare n. 2100 del 8 Febbraio 2012\u00a0ha evidenziato, in attuazione delle norme recate dal vigente Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82\u00a0\u00a0(Codice dell'Amministrazione Digitale - CAD), che gli enti locali sono stati chiamati\u00a0a trasmettere, gli statuti in formato elettronico attraverso la posta elettronica certificata, in aggiunta a tutti gli statuti, autenticati\u00a0su ogni pagina e gi\u00e0 raccolti in forma cartacea.\nPer approfondimenti sugli statuti: Ministero dell'Interno - Enti Locali e Finanza Locale - Statuti Comunali e Provinciali.\n" } ] }, { "id": 1550, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Chi\u00a0sterilizza i\u00a0gatti che vivono in libert\u00e0 o le\u00a0colonie di gatti?" }, { "from": "gpt", "value": "I gatti in libert\u00e0 o gruppo di gatti localizzati in una certa zona possono\u00a0essere anche identificati come \"colonia di gatti\". Gli enti e le associazioni protezioniste possono, d'intesa\u00a0con le unita' sanitarie locali, avere in gestione le colonie di gatti che vivono\u00a0in\u00a0liberta',\u00a0assicurandone\u00a0la\u00a0cura\u00a0della\u00a0salute\u00a0e\u00a0le condizioni di sopravvivenza. Vengono, come da norma, sterilizzati\u00a0dall'autorita' sanitaria competente per territorio e riammessi nel loro gruppo.\u00a0Utile riferimento\u00a0normativo\u00a0\u00e8\u00a0la Legge\u00a0quadro\u00a0del 14 agosto 1991, n. 281\u00a0in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo.\n" } ] }, { "id": 1551, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come segnalare la cattiva manutenzione delle strade statali?" }, { "from": "gpt", "value": "L'Anas gestisce\u00a0il servizio Pronto Anas\u00a0per\u00a0rispondere alle richieste di informazioni, alle segnalazioni o ai suggerimenti riguardanti la rete stradale Anas. Di seguito le modalit\u00e0\u00a0per contattare il servizio:\n" } ] }, { "id": 1552, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Ci sono uffici che possano assistere lo straniero nella corretta compilazione delle istanze per il rinnovo o il rilascio del permesso di soggiorno o del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo?" }, { "from": "gpt", "value": "I Comuni e i patronati assicurano a titolo gratuito un\u2019attivit\u00e0 di informazione, consulenza ed assistenza agli stranieri finalizzata alla corretta predisposizione delle istanze per il rinnovo o il rilascio del permesso di soggiorno o della carta di soggiorno.\nSul Portale Immigrazione\u00a0di Poste,\u00a0attraverso l'area riservata ai Comuni e ai patronati possono compilare telematicamente la richiesta che, successivamente, il cittadino immigrato presenter\u00e0 presso gli sportelli degli uffici postali abilitati all'accettazione dei kit postali.\nE' possibile effettuare una ricerca dei riferimenti di Comuni e patronati per Provincia, Comune e CAP nell'apposita sezione \"Ricerca Strutture\" del Portale Immigrazione.\n" } ] }, { "id": 1553, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Ai fini\u00a0dell'ingresso in Italia per motivi di turismo, affari, visita e studio \u00e8 necessario richiedere il permesso di soggiorno?" }, { "from": "gpt", "value": "No, ai sensi dell'art. 4, comma 4 del Decreto\u00a0Legislativo 25 luglio 1998, n. 286\u00a0\"L'ingresso\u00a0in Italia pu\u00f2 essere\u00a0consentito\u00a0con visti per soggiorni\u00a0di\u00a0breve durata, validi fino a 90 giorni, e per soggiorni\u00a0di lunga durata che comportano per il titolare la concessione di un permesso di\u00a0 soggiorno in Italia con motivazione identica a quella menzionata nel\u00a0visto.\u00a0Per\u00a0soggiorni\u00a0inferiori a tre mesi saranno considerati\u00a0validi anche i motivi esplicitamente indicati in visti rilasciati\u00a0da\u00a0autorit\u00e0 diplomatiche o consolari di altri Stati in base a\u00a0specifici\u00a0accordi internazionali sottoscritti e ratificati dall'Italia ovvero a norme comunitarie\".\nIl visto \u00e8 l'autorizzazione concessa allo straniero per l'ingresso nel territorio della Repubblica italiana. E' stampato su carta adesiva e si applica sul passaporto o altro documento di viaggio\u00a0del richiedente. Pi\u00f9 in particolare esistono\u00a0varie tipologie di visto\u00a0ed in alcuni particolari casi, ai fini dell'ingresso in Italia, il visto\u00a0non \u00e8 richiesto.\nNel Telegramma - Circolare del Mnistero dell'Interno del 7 agosto 2007\u00a0sono indicate, inoltre, le procedure\u00a0relative ai casi in cui \u00e8 prevista la \"dichiarazione di presenza\"\u00a0resa dagli stranieri per soggiorni di breve durata per motivi di visite, affari, turismo e studio da presentare, a seconda dei casi,\u00a0ai valichi di frontiera o presso le Questure territorialmente competenti.\nPer ulteriori\u00a0approfondimenti: Ministero dell'Interno - FAQ Immigrazione, Polizia di Stato - Stranieri\n" } ] }, { "id": 1554, "conversations": [ { "from": "human", "value": "I ragazzi con cittadinanza non italiana hanno diritto all'istruzione nel nostro Paese?" }, { "from": "gpt", "value": "I ragazzi con cittadinanza non italiana, anche se in posizione non regolare, hanno diritto all'istruzione alle stesse condizioni degli alunni italiani.\n\tAllo stesso modo hanno l'obbligo di iscriversi e frequentare le scuole statali o paritarie e hanno, pertanto, il dovere di conformarsi in tutto alle disposizioni nazionali in materia di istruzione.\n\tLa loro iscrizione a scuola pu\u00f2 avvenire in qualsiasi momento dell'anno scolastico.\n\tL'art. 45 del Decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394 fornisce criteri e indicazioni per l'iscrizione e l'inserimento degli alunni con cittadinanza non italiana, rimettendo al Consiglio di Circolo/Istituto e al Collegio dei docenti la responsabilit\u00e0 per un corretto inserimento che tenga conto dell'et\u00e0, dei livelli di competenze e della scolarizzazione pregressa dell'alunno straniero.\nPer approfondimenti: Ministero dell'Istruzione, dell'Universit\u00e0 e della Ricerca\n" } ] }, { "id": 1555, "conversations": [ { "from": "human", "value": "I cittadini stranieri titolari di permesso di soggiorno per attesa cittadinanza, possono svolgere attivit\u00e0 lavorativa in Italia?" }, { "from": "gpt", "value": "No.\u00a0I cittadini stranieri titolari di permesso di soggiorno per attesa cittadinanza, rilasciato ai sensi dell'art. 11, comma 1. c) del Decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394\u00a0non possono espletare attivit\u00e0 lavorativa in Italia.\u00a0\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1556, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le qualificazioni necessarie in Italia per svolgere le mansioni d\u2019infermiere?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019esercizio della professione d\u2019infermiere in Italia \u00e8 subordinato al possesso di una laurea in scienze infermieristiche e all\u2019iscrizione al collegio professionale degli infermieri, assistenti sanitari e vigilatrici d\u2019infanzia (Ipasvi). Gli interessati di origine straniera devono innanzitutto provvedere, dall\u2019estero, ad ottenere il riconoscimento del proprio titolo di studio equivalente presso il Ministero\u00a0della Salute; successivamente, anche se la categoria degli infermieri non rientra nelle quote annuali, devono essere richiesti da una struttura sanitaria italiana. A seguito di tale richiesta, viene loro concesso un visto di entrata temporanea, necessario per prepararsi e per superare un esame che verte sull\u2019accertamento della conoscenza della lingua italiana e delle norme deontologiche della professione, superando il quale \u00e8 possibile iscriversi all\u2019ordine professionale. L\u2019iscrizione all\u2019albo permetter\u00e0 di svolgere l\u2019attivit\u00e0 lavorativa con decorrenza immediata ed assunzione in via definitiva sulla base di un permesso di soggiorno con durata indeterminata.\nMinistero dell'Interno - FAQ Immigrazione\n" } ] }, { "id": 1557, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A chi deve rivolgersi uno straniero per trasferirsi in Italia\u00a0per\u00a0avviare un'attivit\u00e0 imprenditoriale?" }, { "from": "gpt", "value": "Ai sensi dell\u2019art. 26 del\u00a0Decreto Legislativo del 25 luglio 1998, n. 286 (Testo Unico immigrazione), lo straniero che voglia trasferirsi in Italia per intraprendere un\u2019attivit\u00e0 di tipo imprenditoriale (lavoro autonomo), deve richiedere il visto d\u2019ingresso per lavoro autonomo presso la Rappresentanza Diplomatica nel proprio Paese, che fornir\u00e0 ogni altra informazione utile in ordine alla documentazione da produrre.\nMinistero dell'Interno - FAQ Immigrazione\u00a0\n" } ] }, { "id": 1558, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove \u00e8 possibile trovare informazioni sui fondi strutturali dell'Unione Europea?" }, { "from": "gpt", "value": "La Direzione Generale Politica regionale e urbana della Commissione europea, sul proprio sito web, fornisce informazioni sulle politiche e gli strumenti europei a favore della politica regionale europea. In particolare, contiene informazioni sui seguenti fondi:\n" } ] }, { "id": 1559, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono una turista non vedente e viaggio con il mio cane guida. Ci sono strutture alberghiere in grado di accogliere me e il mio cane senza problemi?" }, { "from": "gpt", "value": "Tutte le strutture alberghiere sono tenute per legge ad accogliere ospiti non vedenti con il loro cane guida. Vi sono poi strutture specializzate nell'accoglienza di ospiti con cani al seguito; tali strutture vengono in genere segnalate dai servizi informativi turistici.\n" } ] }, { "id": 1560, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come si versano le imposte di successione\u00a0?" }, { "from": "gpt", "value": "Quando nell\u2019attivo ereditario \u00e8 presente un immobile, prima di presentare la dichiarazione di successione occorre autoliquidare le imposte ipotecaria, catastale, di bollo, la tassa ipotecaria, i tributi speciali (per esempio, diritti di segreteria, tributi per copie di certificati) e i tributi speciali catastali (per esempio, i tributi per certificati, copie ed estratti degli atti e degli elaborati catastali).Per il versamento di tali tributi va utilizzato il modello F23.\nPer maggiori informazioni consultare la sezione dedicata sul dito dell'Agenzia delle Entrate\n" } ] }, { "id": 1561, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quale modulo utilizzare per la dichiarazione di successione?" }, { "from": "gpt", "value": "Il\u00a0Modulo 4 \u201cDichiarazione di successione\u201d\u00a0\u00e8 composto da pi\u00f9 quadri, contrassegnati da una lettera e da un titolo, nei quali vanno indicati gli eredi e i legatari, l\u2019attivo ereditario (costituito da immobili e diritti reali immobiliari, azioni, titoli, quote di partecipazione non quotate in borsa n\u00e9 negoziate al mercato ristretto, aziende, altri beni, beni trasferiti a titolo oneroso negli ultimi sei mesi dal defunto ed eventuali detrazioni), le donazioni e le liberalit\u00e0 effettuate dal defunto e le passivit\u00e0. L\u2019ultima parte \u00e8, invece, riservata all\u2019ufficio.\nPer maggiori informazioni consultare la sezione dedicata sul sito dell'Agenzia delle Entrate\n" } ] }, { "id": 1562, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Chi deve presentare la dichiarazione di successione?" }, { "from": "gpt", "value": "Sono obbligati a presentare la dichiarazione di successione:\n" } ] }, { "id": 1563, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Chi \u00e8 esonerato dalla presentazione della dichiarazione di successione\u00a0?" }, { "from": "gpt", "value": "Non c'\u00e8 obbligo di dichiarazione se l'eredit\u00e0 \u00e8 devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto e l'attivo ereditario ha un valore non superiore a 25.823 euro e non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari. Queste condizioni possono venire a mancare per effetto di sopravvenienze ereditarie.\n" } ] }, { "id": 1564, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i tempi e le modalit\u00e0 per la presentazione della dichiarazione di successione\u00a0?" }, { "from": "gpt", "value": "La dichiarazione deve essere presentata entro 12 mesi dalla data di apertura della successione che coincide, generalmente, con la data del decesso del contribuente.\n\u00c8 necessario compilare l\u2019apposito modulo (modello 4) disponibile presso gli uffici dell\u2019Agenzia e successivamente presentarlo all\u2019ufficio nella cui circoscrizione era fissata l\u2019ultima residenza del defunto.\ni dati catastali relativi agli immobili oggetto della dichiarazione di successione vengono acquisiti d\u2019ufficio dall\u2019Agenzia delle Entrate; i contribuenti non sono, quindi, pi\u00f9 tenuti ad allegare alla dichiarazione gli \u201cestratti catastali\u201d (risoluzione n. 11/E del 13 febbraio 2013). Se si utilizza un modello differente, la dichiarazione risulta nulla.\nSe il defunto non aveva la residenza in Italia, la denuncia di successione deve essere presentata all\u2019ufficio dell\u2019Agenzia nella cui circoscrizione era stata fissata l\u2019ultima residenza italiana.\nPer maggiori informazioni consultare la pagina dedicata sul sito dell'Agenzia delle Entrate\n" } ] }, { "id": 1565, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In caso\u00a0di successione \u00e8 necessario\u00a0fornire documentazione per gli immobili ereditabili\u00a0?" }, { "from": "gpt", "value": "Ai sensi della\u00a0Legge 12 novembre 2011, n. 183\u00a0 (che ha riformulato l\u2019articolo 43 del\u00a0Decreto del Presidente della Reppubblica\u00a028 dicembre 2000, n. 445) le amministrazioni pubbliche ed i gestori di pubblici servizi sono tenuti ad acquisire d\u2019ufficio le informazioni oggetto delle dichiarazioni sostitutive di cui agli articoli 46 e 47, nonch\u00e9 tutti i dati ed i documenti che siano in possesso delle pubbliche amministrazioni, previa indicazione, da parte dell\u2019interessato, degli elementi indispensabili per il reperimento delle informazioni o dei dati richiesti, ovvero ad accettare la dichiarazione sostitutiva prodotta dall\u2019interessato. Con tale ultima modifica si \u00e8 esteso l\u2019obbligo dell\u2019acquisizione d\u2019ufficio da parte dell\u2019amministrazione procedente non solo delle informazioni relative a stati, qualit\u00e0 personali e fatti autocertificabili, ma anche di \u201ctutti i dati ed i documenti che siano in possesso delle pubbliche amministrazioni\u201d.\nPer maggiori informazioni consultare la risoluzione n. 11/E del 13 febbraio.\n" } ] }, { "id": 1566, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i tempi per poter richiedere il supplemento di pensione come co.co.pro?" }, { "from": "gpt", "value": "I contributi versati dopo il pensionamento danno diritto a liquidare un supplemento di pensione a condizione che siano trascorsi almeno 5 anni dalla data di decorrenza della pensione.\nIn deroga a ci\u00f2 il supplemento pu\u00f2 essere richiesto, per una sola volta, quando siano trascorsi anche solo due anni a condizione che sia stata superata l'et\u00e0 pensionabile. (art. 7 della LEGGE 23 aprile 1981,n. 155)\nINPS supplemento di pensione\n" } ] }, { "id": 1567, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Chi \u00e8\u00a0affetto da patologia oncologica pu\u00f2 usufruire di un sussidio in aggiunta ad una pensione gi\u00e0 percepita?" }, { "from": "gpt", "value": "Le persone affette da patologie oncologiche possono chiedere il riconoscimento di invalidit\u00e0 civile e l'indennit\u00e0 di accompagnamento.\n\tLa Corte di Cassazione,\u00a0con Sentenza del 27 maggio 2004, n. 10212 ha stabilito che l'indennit\u00e0 di accompagnamento deve essere riconosciuta, anche, alle persone affette da patologie oncologiche che, per effetto della chemioterapia, non sono capaci di badare a s\u00e8 stesse.\nL'art. 6 al comma 3-bis della Legge 9 marzo 2006, n. 80, prevede\u00a0 un procedimento pi\u00f9 breve per le persone affette da patologie oncologiche.\nL'accertamento dell'invalidit\u00e0 civile e dell'handicap deve essere effettuato dalle commissioni mediche delle ASL, entro 15 giorni dalla domanda dell'interessato. La norma, inoltre, stabilisce che gli \u201cesiti dell\u2019accertamento hanno efficacia immediata per il godimento dei benefici da essi derivanti\u201d\n\u00a0\nLa domanda deve essere inoltrata alla sede Inps competente per residenza.\n\tDal 1\u00b0 gennaio 2010 \u00e8 prevista una nuova procedura di presentazione delle domande, le quali,\u00a0complete della certificazione medica, devono essere presentate all'Inps che provveder\u00e0 all'invio telematico alle Aziende Sanitarie Locali di competenza.\nLa presentazione della domanda, a cura del cittadino o degli altri soggetti autorizzati (Patronati o Associazioni di Categoria a tutela della disabilit\u00e0) si articola in due fasi:\n" } ] }, { "id": 1568, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa fare in caso di deterioramento di una o entrambe le targhe?" }, { "from": "gpt", "value": "In caso di deterioramento di una o di entrambe le targhe, occorre reimmatricolare il veicolo e effettuare una nuova iscrizione al PRA.\n\tTali operazioni vengono effettuate attraverso la procedura di Sportello Telematico dell'Automobilista (STA).\n\tGli STA sono attivi presso gli Uffici Provinciali ACI-PRA, gli Uffici Provinciali del Dipartimento dei Trasporti Terrestri (DTT), le delegazioni ACI e le agenzie di pratiche automobilistiche abilitate.\nIn caso di deterioramento di una o entrambe le targhe, non \u00e8 richiesta la denuncia all'Autorit\u00e0 di Pubblica Sicurezza.\nOccorre presentare:\n" } ] }, { "id": 1569, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa fare nel caso in cui si sia subito il furto di una o di entrambe le targhe?" }, { "from": "gpt", "value": "In caso di furto di una o di entrambe le targhe del veicolo, l'intestatario deve presentare denuncia alle Autorit\u00e0 di Pubblica Sicurezza. Trascorsi quindici giorni dalla denuncia, senza che le targhe siano state ritrovate, \u00e8 possibile richiedere la reimmatricolazione e la reiscrizione al PRA del veicolo.\n\tTali operazioni vengono effettuate attraverso la procedura di Sportello Telematico dell'Automobilista (STA).\n\tGli STA sono attivi presso gli Uffici Provinciali ACI-PRA, gli Uffici Provinciali del Dipartimento dei Trasporti Terrestri (DTT), le delegazioni ACI e le agenzie di pratiche automobilistiche abilitate.\n\tOccorre presentare:\n" } ] }, { "id": 1570, "conversations": [ { "from": "human", "value": "\u00a0In caso di smarrimento della targa dell'auto cosa occorre fare?" }, { "from": "gpt", "value": "In caso di furto, smarrimento o distruzione di una o di entrambe le targhe \u00e8 possibile richiedere la reimmatricolazione e la reiscrizione al PRA del veicolo.\nL'intestatario della carta di circolazione deve, entro quarantotto ore, farne denuncia agli organi di polizia, che ne prendono formalmente atto e ne rilasciano ricevuta.\u00a0Trascorsi quindici giorni dalla presentazione della denuncia di smarrimento o sottrazione anche di una sola delle targhe, senza che queste siano state rinvenute, l'intestatario deve richiedere alla Direzione generale della M.C.T.C. una nuova immatricolazione del veicolo. Nel suindicato\u00a0periodo\u00a0 \u00e8 consentita la circolazione del veicolo previa apposizione sullo stesso, a cura dell'intestatario, di un pannello a fondo bianco riportante le indicazioni contenute nella targa originaria; la posizione e la dimensione del pannello, nonch\u00e9 i caratteri di iscrizione devono essere corrispondenti a quelli della targa originaria, (art.102 del\u00a0Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285, Nuovo Codice della Strada).Reimmatricolazione e rinnovo di iscrizione se si possiede il certificato di propriet\u00e0 e la carta di circolazione:\nLa richiesta pu\u00f2 essere presentata dall'intestatario, o da una persona incaricata a uno Sportello Telematico dell'Automobilista (STA) quando si dispone del certificato di propriet\u00e0 (CdP). Contestualmente alla reimmatricolazione verr\u00e0 rinnovata l'iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Se la richiesta viene presentata da un incaricato alla documentazione deve essere allegata la delega (modello disponibile sul sito web ACI) rilasciata dall'intestatario, per il PRA, il modello TT2120 per l'ufficio provinciale della Motorizzazione Civile (UMC) e la fotocopia del\u00a0 documento di identit\u00e0/riconoscimento dell'intestatario.\nSul sito ACI \u00e9 disponibile l'elenco della documentazione da presentare\u00a0e i costi previsti per legge.\nPer approfondimenti: ACI\u00a0e Portale dell'automobilista\n" } ] }, { "id": 1571, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i costi da pagare al PRA per la reimmatricolazione del veicolo a seguito di deterioramento di una o entrambe le targhe?" }, { "from": "gpt", "value": "In caso di furto, smarrimento o distruzione di una o di entrambe le targhe \u00e8 possibile richiedere immediatamente la reimmatricolazione e la reiscrizione al PRA del veicolo.\nSul sito web dell'ACI sono disponibili informazioni dettagliate sulle procedure e sui costi da sostenere.\u00a0\n" } ] }, { "id": 1572, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove si possono verificare le tariffe in vigore per le pratiche da espletare presso gli uffici della motorizzazione civile?" }, { "from": "gpt", "value": "Sul Portale dell'Automobilista e' disponibile l'elenco di tutte le pratiche automobilistiche di competenza del Dipartimento\u00a0Trasporti (Motorizzazione Civile).\nPer ciascuna pratica sono indicati i conti correnti postali su cui effettuare i versamenti e i relativi importi.\nCon la registrazione \u00e8 possibile anche effettuare il pagamento online.\n" } ] }, { "id": 1573, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le agevolazioni fiscali sugli immobili per chi lavora all'estero\u00a0?" }, { "from": "gpt", "value": "Per l\u2019abitazione principale e per le relative pertinenze si applica l\u2019aliquota ridotta dello 0,4%.\n\tInoltre, dall\u2019imposta dovuta per l\u2019abitazione principale e per le relative pertinenze si detrae, fino a concorrenza del suo ammontare, l\u2019importo di 200 euro, rapportato al periodo dell\u2019anno durante il quale l\u2019immobile \u00e8 destinato a tale uso.\n\tSe l\u2019unit\u00e0 immobiliare \u00e8 utilizzata come abitazione principale da pi\u00f9 soggetti passivi, la detrazione spetta a ciascuno di essi proporzionalmente alla quota per la quale la stessa destinazione si verifica.\n\tInfine, per gli anni 2012 e 2013, oltre all\u2019importo di 200 euro, \u00e8 prevista un\u2019ulteriore detrazione di 50 euro per ciascun figlio di et\u00e0 non superiore a ventisei anni. \u00c8 necessario, per\u00f2, che il figlio dimori abitualmente e risieda anagraficamente nell\u2019unit\u00e0 immobiliare adibita ad abitazione principale. L\u2019importo complessivo di questa ulteriore detrazione non pu\u00f2 essere superiore a 400 euro.\nPer ulteriori approfondimenti Annuario del Contribuente 2013\n" } ] }, { "id": 1574, "conversations": [ { "from": "human", "value": "I figli degli invalidi per causa di servizio hanno diritto all\u2019esonero dalle tasse di iscrizione alle scuole superiori?" }, { "from": "gpt", "value": "La normativa di riferimento \u00e8 l\u2019articolo 200 del Decreto Legislativo\u00a0 del 16 aprile 1994, n.297\u00a0\u00a0- Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione -\u00a0\u00a0che stabilisce\u00a0che\u00a0per gli alunni provenienti da famiglie di disagiata condizione economica\u00a0e che siano\u00a0figli\u00a0di\u00a0mutilati o invalidi di guerra o per la lotta di liberazione, di militari dichiarati dispersi, di mutilati o di invalidi civili per fatti di guerra, di mutilati o invalidi per causa di servizio o di lavoro, l'esonero dal pagamento delle tasse scolatiche. Come segnalato, per fruire di tale esonero \u00e8 necessario che ricorra anche il requisito del reddito.\n\tAi fini della dispensa \u00e8\u00a0necessario il voto in condotta non inferiore ad otto decimi\n\tI benefici previsti dall'articolo 200\u00a0si perdono\u00a0qualora gli studenti\u00a0incorrano nella punizione disciplinare della sospensione superiore a cinque giorni o in punizioni disciplinari pi\u00f9 gravi.\n\tLe domande dirette ad ottenere l\u2019esonero dalle tasse devono essere prodotte in carta semplice e vanno indirizzate al Dirigente scolastico dell\u2019Istituto.\u00a0\nPer fruire dell'esenzione \u00e8 necessario, quindi, che ricorra anche il requisito economico.\u00a0\n" } ] }, { "id": 1575, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Gli alunni della scuola superiore, riconosciuti invalidi civili,\u00a0sono dispensati dal pagamento delle tasse scolastiche?" }, { "from": "gpt", "value": "L'articolo 30 della Legge 30 marzo1971, n.118 prevede che \u00abai mutilati ed invalidi civili che appartengono a famiglie di disagiata condizione economica e che abbiano sub\u00ecto una diminuzione superiore ai due terzi della capacit\u00e0 lavorativa ed ai figli dei beneficiari della pensione di inabilit\u00e0, \u00e8 concessa l'esenzione dalle tasse scolastiche e universitarie e da ogni altra imposta, analogamente agli esoneri previsti per gli orfani di guerra, ciechi civili, i mutilati ed invalidi di guerra, di lavoro, di servizio e i loro figli\u00bb.\nPertanto per poter fruire dell'esonero \u00e8 necessario che ricorra sia il requisito del reddito che il riconoscimento dell'invalidit\u00e0 civile pari ad almeno il 67 per cento.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1576, "conversations": [ { "from": "human", "value": "C'\u00e9 un servizio istituzionale di prevenzione e promozione della salute che riguardano l'uso e l'abuso alcol a disposizione\u00a0di tutti i potenziali utenti?" }, { "from": "gpt", "value": "Il\u00a0\u00a0Telefono Verde Alcol (TVAl) - 800 63 2000 dell'Osservatorio Fumo, Alcol e Droga (OssFAD) dell'Istituto Superiore di Sanit\u00e0 \u00e8 un Servizio nazionale, anonimo e gratuito, ed \u00e8 attivo dal luned\u00ec al venerd\u00ec dalle ore 10.00 alle ore 16.00.\nIl servizio TVAI fornisce informazioni riguardanti il consumo di alcol e indirizza all'acquisizione di indicazioni generali e specializzate.\n" } ] }, { "id": 1577, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per quanto tempo vengono conservati\u00a0nelle banche dati dei sistemi di\u00a0informazioni creditizie\u00a0i dati relativi ai ritardi di pagamento?" }, { "from": "gpt", "value": "Secondo l'art. 6. Conservazione e aggiornamento dei dati, del Codice in materia di protezione dei dati personali, Codice di deontologia e di buona condotta per i sistemi informativi gestiti da soggetti privati in tema di crediti al consumo, affidabilit\u00e0 e puntualit\u00e0 nei pagamenti,\u00a0le informazioni creditizie di tipo negativo relative a ritardi nei pagamenti, successivamente regolarizzati, possono essere conservate in un sistema di informazioni creditizie secondo i tempi indicati nel seguente schema:\u00a0\n\t- richieste di finanziamento: 6 mesi, qualora l'istruttoria lo richieda, o 1 mese in caso di rifiuto della richiesta o rinuncia della stessa\n- morosit\u00e0 di due rate o di due mesi\u00a0poi sanate: 12 mesi dalla regolarizzazione\n- ritardi superiori sanati anche su transazione: 24 mesi dalla regolarizzazione\n- eventi negativi (ossia morosit\u00e0, gravi inadempimenti, sofferenze) non sanati: \u00a036 mesi dalla data di scadenza contrattuale del rapporto o dalla in cui \u00e8 risultato necessario l'ultimo aggiornamento (in caso di successivi accordi o altri eventi rilevanti in relazione al rimborso)\n- rapporti che si sono svolti positivamente (senza ritardi o altri eventi negativi): \u00a036 mesi in presenza di altri rapporti con eventi negativi non regolarizzati.\u00a0\u00a0\n" } ] }, { "id": 1578, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Entro quando deve essere fatta la successione naturale, dalla morte del soggetto?" }, { "from": "gpt", "value": "Ai sensi dell'articolo 456 del codice civile la successione\u00a0si apre la momento della morte, nel luogo dell'ultimo domicilio del defunto.\nSe il defunto non ha predisposto un testamento gli eredi, i legatari, i tutori o i curatori dell'eredit\u00e0, gli esecutori testamentari o le persone che per effetto della dichiarazione di morte presunta dell'erede sono immessi nel possesso dei beni sono tenuti a presentare la dichiarazione di successione entro 1 anno dalla data del decesso all'ufficio del Registro competente in base all'ultima residenza del deceduto.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1579, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cos'\u00e8 e dove si pu\u00f2 richiedere la TEAM, Tessera Europea di Assicurazione Malattia, se\u00a0si deve\u00a0andare all' estero?" }, { "from": "gpt", "value": "La tessera europea di assicurazione malattia (TEAM) permette di usufruire delle cure sanitarie all'estero. A partire dal 2004 l'Agenzia delle Entrate ha distribuito, a tutti i cittadini aventi diritto alle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale, una tessera personale plastificata, con dimensioni e consistenza identiche ad una tessera bancomat, che sostituisce il tesserino del codice fiscale. La tessera, che \u00e8 stata spedita all'indirizzo di residenza risultante nella banca dati dell'Anagrafe Tributaria al momento dell'invio, presenta sul fronte la Tessera Sanitaria (TS) e sul retro la Tessera europea di assicurazione malattia (TEAM) dove sono impressi i codici necessari per garantire ad ogni cittadino italiano l'assistenza sanitaria anche nei Paesi dell' Unione Europea.\u00a0In ogni caso, prima di intraprendere un viaggio\u00a0all'estero, si consiglia di consultare la\u00a0pagina del Ministero della Salute \"Se parto per...\".\u00a0\n" } ] }, { "id": 1580, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove si pu\u00f2 richiedere la Tessera Sanitaria?" }, { "from": "gpt", "value": "La Tessera Sanitaria, che \u00e8 strettamente personale e\u00a0contiene anche il codice fiscale rilasciato dall'Agenzia delle Entrate, pu\u00f2 essere richiesta\u00a0alla propria Asl di appartenenza e se sprovvisti di codice fiscale ad un qualunque ufficio dell' Agenzia delle Entrate.\nLa Tessera viene recapitata all' indirizzo di residenza che risulta nella banca dati dell' Anagrafe tributaria al momento della spedizione e contiene i dati anagrafici e assistenziali.\u00a0\nAi nuovi nati, dopo l' attribuzione del codice fiscale da parte del Comune o di un ufficio dell' Agenzia delle Entrate, viene inviata automaticamente una tessera sanitaria con validit\u00e0 di un anno; alla sua scadenza, una volta acquisiti i dati di assistenza dalla Asl competente, viene inviata la tessera con scadenza standard.\nPer ulteriori informazioni consultare il sito dell'Agenzia delle Entrate.\nPer avere maggiori dettagli \u00e8 comunque sempre possibile rivolgersi al numero verde 800.030.070.\n\u00a0\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1581, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa fare se\u00a0la tessera sanitaria\u00a0contiene dati\u00a0anagrafici errati?" }, { "from": "gpt", "value": "Se i dati anagrafici riportati sulla Tessera Sanitaria sono errati, il cittadino pu\u00f2 rivolgersi ad un qualsiasi Ufficio dell\u2019Agenzia delle Entrate per chiedere la correzione, presentando un documento d\u2019identit\u00e0 valido.\n\u00a0\nPer ulteriori informazioni consultare il Portale Tessera Sanitaria\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1582, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E'\u00a0possibile ottenere il duplicato della Tessera sanitaria online?" }, { "from": "gpt", "value": "S\u00ec. E' possibile richiedere il duplicato della Tessera Sanitaria (TS) e del tesserino del codice fiscale in caso di furto, smarrimento, sostituzione tecnica se la tessera \u00e8 deteriorata o illeggibile.\nLa richiesta va fatta collegandosi\u00a0al sito dell'Agenzia delle entrate, servizio di richiesta duplicato della Tessera Sanitaria o del tesserino di codice fiscale\nDopo l'invio della domanda, e superati alcuni controlli di sicurezza, la Tessera viene spedita all'indirizzo del richiedente presente in Anagrafe Tributaria.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1583, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa fare se la tessera sanitaria sta per scadere?" }, { "from": "gpt", "value": "La Tessera Sanitaria ha normalmente una validit\u00e0 di 6 anni dal rilascio. Prima della scadenza viene automaticamente prodotta e spedita dall'Agenzia delle Entrate una nuova Tessera per tutti i soggetti con assistenza sanitaria attiva.\nPer i cittadini che hanno il permesso di soggiorno, la Tessera Sanitaria ha la stessa scadenza di quest\u2019ultimo.\nPer ulteriori informazioni: Portale Progetto Tessera Sanitaria\n" } ] }, { "id": 1584, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Che durata hanno le tessere di riconoscimento rilasciate dalla pubblica amministrazione?" }, { "from": "gpt", "value": "Le tessere di riconoscimento\u00a0rilasciate\u00a0dalle\u00a0amministrazioni dello Stato hanno durata decennale.\nIl Decreto Legge 9 febbraio 2012, n. 5 - Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo, convertito, con modificazioni, dalla Legge 4 aprile 2012, n. 35 , all'articolo 7 (Disposizioni in materia di scadenza dei documenti d'identit\u00e0\u00a0e\u00a0di riconoscimento) fissa il termine di 10 anni per la validit\u00e0 di tutte le tessere di riconoscimento rilasciate dalle amministrazioni dello Stato ai sensi del Decreto\u00a0del Presidente\u00a0della Repubblica 28 luglio 1967, n. 851.\n" } ] }, { "id": 1585, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Che cos'\u00e8 un testamento olografo?" }, { "from": "gpt", "value": "Il testamento olografo (articolo 602 del codice civile) \u00e8 il testamento redatto, datato e sottoscritto di pugno dal testatore. Requisiti di tale tipologia di testamento sono:\n\t-\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 autografia: il testamento olografo deve essere interamente scritto a mano dal testatore per stabilire l\u2019autenticit\u00e0 del documento. Un documento scritto al computer o a stampatello \u00e8 quindi invalido;\n\t-\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 data: comprende l\u2019indicazione del giorno, mese e anno in cui il testamento \u00e8 stato scritto;\n\t-\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 sottoscrizione: ha la funzione di individuare il testatore e il carattere definitivo della volont\u00e0 manifestata nello scritto. Comprende di regola il nome e il cognome, ma \u00e8 valida anche quando, pur non indicando nome e cognome, permette di individuare con certezza la persona del testatore. Deve essere posta in calce alle disposizioni, pertanto eventuali disposizioni aggiunte ma non sottoscritte sono prive di valore.\n\tSe manca l\u2019autografia o la sottoscrizione il testamento \u00e8 nullo. Se invece manca la data (o \u00e8 incompleta o impossibile), il testamento \u00e8 annullabile (articolo 606 del codice civile).\n\tIl testatore pu\u00f2 decidere di ritirare il testamento olografo depositato presso il notaio in qualsiasi momento (articolo 608 del codice civile). In questo caso il notaio redige verbale della restituzione; il verbale \u00e8 sottoscritto dal testatore, da due testimoni e dal notaio; se il testatore non pu\u00f2 sottoscrivere, se ne fa menzione. Quando il testamento \u00e8 depositato in un pubblico archivio, il verbale \u00e8 redatto dall'archivista e sottoscritto dal testatore, dai testimoni e dall'archivista medesimo. Della restituzione del testamento si prende nota in margine o in calce all'atto di consegna o di deposito.\n\tPer rendere possibile la conoscenza del contenuto delle disposizioni testamentarie e consentirne l\u2019esecuzione \u00e8 necessario procedere alla pubblicazione del testamento olografo (articolo 620 del codice civile).\n\tA tal fine chiunque \u00e8 in possesso di un testamento olografo deve presentarlo a un notaio appena ha notizia della morte del testatore. Il notaio procede alla pubblicazione del testamento in presenza di due testimoni, redigendo nella forma degli atti pubblici un verbale nel quale descrive lo stato del testamento, ne riproduce il contenuto e fa menzione della sua apertura, se \u00e8 stato presentato chiuso con sigillo. Il verbale \u00e8 sottoscritto dalla persona che presenta il testamento, dai testimoni e dal notaio. Ad esso sono uniti la carta in cui \u00e8 scritto il testamento, vidimata in ciascun mezzo foglio dal notaio e dai testimoni, e l'estratto dell'atto di morte del testatore o copia del provvedimento che ordina l'apertura degli atti di ultima volont\u00e0 dell'assente o della sentenza che dichiara la morte presunta.\n\tNel caso in cui il testamento \u00e8 stato depositato dal testatore presso un notaio, la pubblicazione \u00e8 eseguita dal notaio depositario.\n\tAvvenuta la pubblicazione, il testamento olografo ha esecuzione.\n" } ] }, { "id": 1586, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le tipologie di visti per l'ingresso in Italia?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 1 del Decreto del Ministero degli Affari Esteri 11 maggio 2011 (G.U. n. 280 del 1 dicembre 2011) contempla le tipologie di visti d'ingresso:\nAdozione, Affari, Cure Mediche, Diplomatico, Gara Sportiva, Invito, Lavoro Autonomo, Lavoro Subordinato, Missione, Motivi Familiari, Motivi Religiosi, Reingresso, Residenza Elettiva, Ricerca, Studio, Transito Aeroportuale, Transito, Trasporto, Turismo, Vacanze-lavoro, Volontariato.\nAi sensi del Codice dei visti (Regolamento CE n. 810/2009 del 13.7.2009), i visti sono divisi in:\n1. Visti Schengen Uniformi (VSU), validi per il territorio dell'insieme delle Parti contraenti, rilasciati per:\nVisto tipo A: transito aeroportuale, valido esclusivamente per il transito nelle zone internazionali degli aeroporti;\nVisto tipo C: soggiorni di breve durata o di viaggio fino a 90 giorni, con uno o pi\u00f9 ingressi.\n2. Visti a Validit\u00e0 Territoriale Limitata (VTL), validi soltanto per lo Stato Schengen la cui Rappresentanza abbia rilasciato il visto (o, in casi particolari, anche per altri Stati Schengen specificamente indicati), senza alcuna possibilit\u00e0 di accesso, neppure per il solo transito, al territorio degli altri Stati Schengen.\n3. Visti per Soggiorni di Lunga Durata o \"Nazionali\" (VN), validi per soggiorni di oltre 90 giorni (tipo D), con uno o pi\u00f9 ingressi, nel territorio dello Stato Schengen la cui Rappresentanza abbia rilasciato il visto. I titolari di Visto D possono circolare liberamente nei Paesi Schengen diversi da quello che ha rilasciato il visto, per un periodo non superiore a 90 giorni per semestre solo qualora il visto sia in corso di validit\u00e0.\nPer approfondimenti: Ministero degli Affari esteri - Tipologie di visto e durata\n" } ] }, { "id": 1587, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In che cosa consiste l'obbligo di aggiornamento e di tirocinio assistito del mediatore?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Ministero di Giustizia ha emanato il 20 dicembre 2011 la circolare - Interpretazione misure correttive al decreto interministeriale 145/2011\u00a0per chiarire alcuni profili d'incertezza legati anche all'obbligo di aggiornamento e al tirocinio assistito.\nIn sintesi la circolare prevede, solo per i mediatori gi\u00e0 iscritti negli elenchi,\u00a0un percorso di aggiornamento formativo con una durata complessiva non inferiore a 18 ore biennali, articolato in corsi teorici e pratici avanzati e la partecipazione al tirocinio assistito\u00a0di almeno venti casi di mediazione. A questi fini costituisce partecipazione valida anche la sola presenza del mediatore in tirocinio ad una singola fase del procedimento di mediazione. Il tirocinio assistito dovr\u00e0 essere rinnovato ogni 2 anni.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1588, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i requisiti per accedere ai corsi utili per conseguire l'abilitazione all'insegnamento?" }, { "from": "gpt", "value": "Alle selezioni per l'accesso ai primi bandi del Tirocinio Formativo Attivo pu\u00f2 accedere\u00a0 chi possiede la laurea del vecchio ordinamento e gli eventuali esami richiesti per poter avere accesso all'insegnamento; la laurea del nuovo ordinamento specialistica o magistrale e gli eventuali crediti formativi per poter avere accesso all'insegnamento; il diploma ISEF, gi\u00e0 valido per l\u2019accesso all\u2019insegnamento di educazione fisica (per i TFA di Scienze Motorie).\n\tIn particolare:\n\t- per l\u2019insegnamento nella scuola d\u2019infanzia o primaria \u00e8 necessaria la laurea in Scienze della formazione primaria.\n\t- per l\u2019insegnamento nella scuola secondaria \u00e8 necessaria la laurea, con specifico piano di studi.\n\tQuesti titoli di studio consentono inoltre l\u2019inserimento nelle graduatorie di III fascia di Circolo e istituto per il conferimento di incarichi di supplenza. Le graduatorie hanno durata triennale e sono riaperte in seguito all\u2019emanazione di appositi decreti.\n\tLo ha precisato il MIUR che al TFA ha dedicato una pagina nella quale l'aspirante docente trova la normativa e altre informazioni utili.\n" } ] }, { "id": 1589, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Recentemente sono andato presso la mia banca perch\u00e8 volevo sottoscrivere dei titoli di Stato. Qualcosa nel comportamento dell'agente non mi \u00e8 sembrato del tutto corretto. Esiste un elenco di regole che gli agenti devono seguire?" }, { "from": "gpt", "value": "Il decreto 29 febbraio 2004 del Ministero dell'Economia e delle Finanze ha fissato in 10 articoli le norme per la trasparenza per il collocamento presso il pubblico dei titoli di Stato.\u00a0Tali regole devono essere seguite tassativamente dagli intermediari nella fase di sottoscrizione o acquisto dei titoli di debito pubblico.\n" } ] }, { "id": 1590, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Chi rilascia la Dichiarazione di Valore?" }, { "from": "gpt", "value": "La Dichiarazione di Valore \u00e8 un documento ufficiale, scritto in italiano, che fornisce informazioni su un dato titolo di studio conseguito all'estero e sul suo valore nel Paese che lo ha rilasciato (ufficialit\u00e0 o meno dell'istituzione erogante, requisiti di accesso al relativo corso di studi, durata del corso, ecc.).\n\tQuesta Dichiarazione viene emessa dalle Rappresentanze Diplomatiche italiane all'estero (Ambasciate/Consolati) competenti per zona, dove con il termine \"competente per zona\" si indica la Rappresentanza Diplomatica italiana pi\u00f9 vicina alla citt\u00e0 dell'istituzione che ha rilasciato il titolo straniero.\n\tTutti i documenti da presentare per\u00a0 ottenere la Dichiarazione di Valore vanno richiesti alla Rappresentanza Diplomatica italiana competente per il rilascio della medesima (Ambasciate/Consolati).\n\u00a0\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1591, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In quale caso si pu\u00f2 rinnovare il titolo di soggiorno rilasciato per turismo o per breve durata?" }, { "from": "gpt", "value": "Lo straniero in possesso di un visto per breve soggiorno (visto uniforme Schengen) non ha alcuna possibilit\u00e0 di prorogare il suo soggiorno per un periodo di tempo superiore alla durata del soggiorno prevista dal visto, salvo nei casi di assoluta e comprovata impossibilit\u00e0 di uscita.\nAi sensi dell\u2019art. 13 del Decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394,\u00a0infatti \u201dil permesso di soggiorno rilasciato dai Paesi aderenti all'Accordo di Schengen, in conformit\u00e0 di un visto uniforme previsto dalla Convenzione di applicazione del predetto Accordo, ovvero rilasciato in esenzione di visto, per i soli motivi di turismo, non pu\u00f2 essere rinnovato o prorogato oltre la durata di novanta giorni, salvo che ricorrano seri motivi, in particolare di carattere umanitario o risultanti da obblighi costituzionali o internazionali\u201d.\nIn particolare i casi eccezionali in cui si pu\u00f2 ottenere una proroga/rinnovo del visto per\u00a0soggiorno breve\u00a0devono essere dovuti a motivi di forza maggiore (ad esempio, modifica dell'orario di un volo aereo per cattive condizioni meteorologiche o sciopero), ragioni umanitarie (ad esempio, ricovero ospedaliero o malattia grave ed improvvisa che comporti incapacit\u00e0 di viaggiare) o ragioni personali serie (ad esempio, nel caso in cui un cittadino straniero sia entrato in uno degli Stati membri per andare a prendere un familiare che \u00e8 stato operato e il ricoverato abbia una ricaduta che gli impedisce di lasciare l'ospedale entro i termini previsti).\nIn questi casi, l\u2019autorit\u00e0 che valuta la situazione e decide se prorogare o meno il soggiorno sul territorio italiano \u00e8 la Questura di zona.\nAd ogni modo, in caso di visto nazionale, che costituisce l\u2019autorizzazione all\u2019ingresso nel territorio italiano,\u00a0una volta attraversata la frontiera esterna il visto esaurisce la sua funzione. Il soggiorno legale sul territorio italiano sar\u00e0 dimostrato dal possesso del Permesso di Soggiorno, rilasciato per il motivo e la durata indicati nel visto.\nPer approfondimenti: Ministero degli Affari Esteri - Il Visto per l'Italia\n" } ] }, { "id": 1592, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un lavoratore che non abbia maturato il diritto a pensione con i soli contributi nazionali, ma abbia versato contributi all'estero per periodi precedenti ha qualche possibilit\u00e0 di percepire una pensione?" }, { "from": "gpt", "value": "S\u00ec, pu\u00f2 ricorrere alla cosiddetta \"totalizzazione\".\u00a0Se un assicurato non ha diritto alla pensione con i soli contributi nazionali, ma vanta contributi maturati all'estero, pu\u00f2 \"sommare\" (totalizzare) ai contributi italiani quelli maturati in un altro Stato convenzionato, ai fini del diritto alla pensione. Allo stesso modo, un lavoratore che ha svolto attivit\u00e0 lavorativa in diversi Paesi UE pu\u00f2 \"sommare\" i relativi periodi contributivi ai fini del diritto alla pensione (totalizzazione dei periodi assicurativi). L'importo della pensione viene determinato da ogni Paese in base al proprio sistema di calcolo dei contributi e in proporzione ai periodi assicurativi maturati secondo la propria legislazione (sistema del pro-rata).\n\tLa totalizzazione dei periodi assicurativi\u00a0consente di \"sommare\" i periodi assicurativi italiani ed esteri ai fini del diritto alla pensione, ma non comporta il trasferimento di contributi da un Paese all'altro. Essa \u00e8 ammessa a condizione che il lavoratore abbia un periodo minimo di assicurazione e di contribuzione nello Stato che concede la pensione. Se non si verifica questa condizione, i contributi vengono utilizzati dall'altro Stato come se fossero propri (pur senza che ci sia un effettivo trasferimento di contributi).\u00a0 La normativa sulla totalizzazione trova applicazione anche in relazione ai contributi maturati nella gestione separata.\nPer i regolamenti comunitari, il periodo minimo \u00e8 di 52 settimane, mentre per le convenzioni bilaterali \u00e8 stabilito in modo diverso dai singoli Accordi. Solo alcune convenzioni bilaterali, inoltre, ammettono la totalizzazione dei contributi con Paesi terzi, a condizione che risultino legati, a loro volta, da convenzioni di sicurezza sociale sia all'Italia sia all'altro Stato contraente (totalizzazione multipla). Per la totalizzazione sono validi, generalmente, tutti i tipi di contributi: obbligatori, da riscatto, versamenti volontari ed anche i contributi figurativi (servizio militare di leva), tranne le eccezioni previste in Accordo.\n" } ] }, { "id": 1593, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dopo aver svolto diverse attivit\u00e0 lavorative\u00a0e versato i contributi sia all'Inps che all'Inps, gestione ex Inpdap \u00e8 possibile chiedere la totalizzazione dei periodi contributivi coincidenti?" }, { "from": "gpt", "value": "La totalizzazione consente ai lavoratori, che nel corso della propria vita hanno svolto attivit\u00e0 diverse e sono stati iscritti a pi\u00f9 gestioni pensionistiche, di ottenere, se sussistono le condizioni,\u00a0un\u2019unica pensione (di vecchiaia, di anzianit\u00e0, di inabilit\u00e0 o ai superstiti) sommando i diversi periodi contributivi (che per\u00f2 non devono coincidere).\n\tIn proposito, l'Inps con le Circolari 9 maggio 2006, n. 69\u00a0e\u00a0 17 gennaio 2008, n.\u00a09\u00a0ha dato chiarimenti al riguardo.\n\tPer il perfezionamento dell\u2019anzianit\u00e0 contributiva utile per il diritto alle prestazioni pensionistiche conseguibili attraverso la totalizzazione, la contribuzione accreditata per periodi coincidenti deve essere conteggiata una volta sola. Allo stesso modo deve essere considerata una ed una sola volta l\u2019anzianit\u00e0 contributiva posseduta in ciascuna gestione ai fini del raggiungimento del limite minimo dei tre anni in presenza di periodi coincidenti. Pertanto, per determinare l\u2019anzianit\u00e0 contributiva utile per il raggiungimento del limite in parola, qualora vi siano periodi contributivi coincidenti tra pi\u00f9 gestioni, la contribuzione dovr\u00e0 essere neutralizzata in una sola delle due gestioni ed interamente nella gestione in cui si decide di neutralizzare tali periodi.\nIn ogni caso, il criterio generale da seguire nella scelta della gestione ove procedere alla \u201cneutralizzazione\u201d dei periodi contributivi coincidenti deve essere sempre quello di maggior favore per il lavoratore.\n\tQuesto criterio consente di includere la gestione dove vi sia contribuzione sufficiente al raggiungimento del diritto a pensione.\n" } ] }, { "id": 1594, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile la totalizzazione di periodi minimi di contribuzione?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 24, comma 19, del\u00a0Decreto Legge\u00a06 dicembre 2011, n. 201\u00a0Disposizioni urgenti per la crescita, l'equita' e il consolidamento dei conti pubblici, cosiddetto Decreto Salva Italia, ha stabilito che per poter accedere all'istituto della totalizzazione non sar\u00e0 pi\u00f9 necessario il limite minimo di tre anni di contribuzione in ogni singola gestione; in tal modo viene abrogato l'articolo 1, comma 1, del Decreto legislativo 2 febbraio 2006, n. 42, che prevedeva un limite temporale minimo di tre anni per ogni periodo da totalizzare.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1595, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come\u00a0procedere per una traduzione giurata del titolo di studio rilasciato da un paese straniero?\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Chiunque\u00a0conosca bene la\u00a0lingua straniera e\u00a0la lingua italiana, in regola con i documenti di identit\u00e0 ed il permesso di soggiorno,\u00a0 puo' tradurre per conto terzi per iscritto il documento originale che certifica il\u00a0percorso di studi.\nLa persona che esegue la traduzione dovr\u00e0 recarsi al tribunale e, davanti al cancelliere, giurer\u00e0 di aver tradotto in maniera fedele dall'originale: il tribunale rilascer\u00e0 il verbale di tale giuramento.\nOccorre verificare presso il tribunale al quale ci si rivolge la procedura seguita e la documentazione da presentare (potrebbe variare a seconda del tribunale).\u00a0Generalmente \u00a0sono necessari\u00a0i seguenti documenti:\n" } ] }, { "id": 1596, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cittadina di\u00a0origine paraguayana in Italia per ricongiungimento familiare e in attesa del\u00a0rinnovo del permesso di soggiorno\u00a0pu\u00f2 rientare\u00a0nel suo paese per un breve periodo?" }, { "from": "gpt", "value": "I cittadini stranieri in\u00a0attesa del\u00a0rinnovo del permesso di soggiorno, esibendo il passaporto, la ricevuta rilasciata da Poste Italiane S.p.A. che attesta l'avvenuta presentazione della domanda di rinnovo del loro permesso di soggiorno o della carta di soggiorno ed\u00a0il permesso di soggiorno scaduto possono recarsi nei paesi di origine \u2013 uscendo e rientrando attraverso lo stesso valico di frontiera - ma non possono attraversare, nemmeno per scalo, i paesi firmatari dell'accordo Schengen.\nCio' \u00e8 consentito anche\u00a0agli stranieri che hanno presentato domanda per il primo rilascio del permesso di soggiorno per lavoro subordinato, lavoro autonomo o ricongiungimento familiare a condizione che: l'uscita e il rientro avvengano attraverso una qualunque frontiera esterna italiana (vedasi circolare 11 marzo 2009); si esibisca il passaporto\u00a0e il visto d'ingresso dal quale si desuma i motivi del soggiorno (lavoro subordinato, lavoro autonomo o ricongiungimento familiare), nonch\u00e9\u00a0la ricevuta rilasciata da Poste Italiane S.p.A. che attesta l'avvenuta presentazione della richiesta del permesso di soggiorno. Ovviamente il viaggio non deve prevedere il transito in altri Paesi Schengen, essendo\u00a0ci\u00f2 precluso.\nPer approfondimenti: Polizia di Stato\n" } ] }, { "id": 1597, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa sono e dove si trovano le Banche di sangue cordonale?" }, { "from": "gpt", "value": "Le Banche di sangue cordonale,\u00a0istituite esclusivamente all\u2019interno di strutture pubbliche, sono strutture dove sono trattate e conservate le unit\u00e0 di sangue del cordone ombelicale. L'attivit\u00e0 delle Banche di sangue cordonale \u00e8 svolta in base a standard di qualit\u00e0 e sicurezza definiti a livello nazionale ed internazionale.\nIl sito del Centro Nazionale Trapianti\u00a0mette a disposizione una pagina con l'elenco delle\u00a0Banche di sangue cordonale attive in Italia, aggiornato al\u00a018 marzo 2009.\n" } ] }, { "id": 1598, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In cosa\u00a0si differenzia\u00a0il trapianto di organi, tessuti e cellule?" }, { "from": "gpt", "value": "Il trapianto di organi \u00e8 un intervento molto delicato e richiede delle procedure di monitoraggio nei confronti del paziente e tempi di intervento ben determinati. Quando vengono trapiantati il cuore, fegato\u00a0o il polmone\u00a0ci si riferisce a interventi salvavita.\nIl trapianto di tessuti \u00e8 un trapianto che viene detto \u201cmigliorativo\u201d, in grado cio\u00e8 di migliorare la qualit\u00e0 della vita dei pazienti, e preferibile a protesi biologiche o materiali artificiali. Il trapianto di organi e quello di tessuti si differenziano, oltre che ovviamente per la parte trapiantata, anche per il fattore \u201ctempo\u201d che \u00e8 importantissimo per gli organi, mentre per i tessuti non si presenta la stessa emergenza.\nIl trapianto di cellule \u00e8 tra le materie di studio e sperimentazione pi\u00f9 all\u2019avanguardia. Le cellule utilizzate per il trapianto sono le staminali emopoietiche (CSE), progenitrici di tutte le linee cellulari del sangue, il che significa che sono in grado di generare globuli rossi, bianchi e piastrine.\u00a0Le cellule possono essere prelevate dal midollo osseo e\u00a0dal sangue presente nel cordone ombelicale al momento del parto.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1599, "conversations": [ { "from": "human", "value": "\u00a0Quali sono gli enti in Italia che si occupano di trapianti?\n\t\u00a0\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "L'organizzazione del sistema trapianti \u00a0italiano\u00a0ha compiuto notevoli progressi\u00a0e\u00a0raggiungiunto livelli di eccellenza record.\nIn Italia il coordinamento dell'attivit\u00e0 di donazione, prelievo e trapianto\u00a0\u00e8 articolato su quattro livelli\u00a0:\n" } ] }, { "id": 1600, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cittadini italiani coniugati a Las Vegas:\u00a0come\u00a0registrare il matrimonio in Italia?\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "In generale l'art. 16 del Decreto Presidente della Repubblica 3 novembre 2000, n.396 'Regolamento per la revisione e la semplificazione dell\u2019ordinamento dello stato civile, a norma dell\u2019articolo 2, comma 12, della legge 15 maggio 1997, n. 127'\u00a0 prescrive che il cittadino italiano che contragga matrimonio all'estero abbia l'obbligo di provvedere\u00a0a far pervenire all'autorita' consolare italiana competente per luogo di celebrazione del matrimonio l'atto di matrimonio.\nMentre l'art. 19 di detto D.P.R. prevede che \"Su\u00a0 richiesta\u00a0 dei\u00a0 cittadini\u00a0 stranieri\u00a0 residenti\u00a0in Italia\n\tpossono\u00a0 essere\u00a0 trascritti, nel comune dove essi risiedono, gli atti dello\u00a0 stato\u00a0 civile\u00a0 che li riguardano formati all'estero. Tali atti devono\u00a0\u00a0 essere\u00a0 presentati\u00a0 unitamente\u00a0 alla\u00a0 traduzione\u00a0 in\u00a0 lingua italiana\u00a0 e\u00a0 alla\u00a0 legalizzazione,\u00a0 ove\u00a0 prescritta,\u00a0 da\u00a0 parte della competente autorita' straniera\".\nNel caso specifico, come da indicazioni fornite dal Consolato Italiano\u00a0a Los Angeles, \u00e8 necessario\u00a0 presentarsi al Clark County Marriage Bureau\u00a0ed acquistare un originale della licenza di matrimonio\u00a0 e una copia autentica;\u00a0acquistare una copia autentica del certificato di matrimonio; inviare la copia autentica del certificato di matrimonio\u00a0al Segretario di Stato del Nevada richiedendo l\u2018apposizione di un\u2019apostille. Una volta in possesso di quanto sopra gli utenti possono:\n" } ] }, { "id": 1601, "conversations": [ { "from": "human", "value": "L'assegno di invalidit\u00e0 si trasforma in pensione di vecchiaia?" }, { "from": "gpt", "value": "Come riportato dalla Circolare Inps n 35 del 2012, punto 1.3 in tema di nuove disposizioni in materia di trattamenti pensionistici, l\u2019assegno ordinario di invalidit\u00e0 \u00e8 trasformato d\u2019ufficio in pensione di vecchiaia al compimento dell\u2019et\u00e0 anagrafica prevista nelle singole gestioni assicurative,\u00a0in presenza dei prescritti requisiti di assicurazione e contribuzione a condizione che gli interessati abbiano cessato il rapporto di lavoro dipendente.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1602, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A\u00a0chi rivolgersi per segnalare disservizi sulla linea ferroviaria Tirano-Saint Moritz, che collega quindi la Regione Lombardia alla Regione dell'Engandina in Svizzera?" }, { "from": "gpt", "value": "L'Agenzia ferroviaria europea ha la missione di rafforzare la sicurezza e l\u2019interoperabilit\u00e0 delle ferrovie in Europa. Nell\u2019ambito della politica comune dei trasporti la Comunit\u00e0 ha adottato una serie di atti legislativi per preparare la strada alla graduale introduzione di uno spazio ferroviario integrato europeo, per quanto riguarda gli aspetti sia legali che tecnici.\u00a0Per realizzare questo obiettivo \u00e8 necessario sviluppare e attuare specifiche tecniche di interoperabilit\u00e0 e un approccio comune alle questioni riguardanti la sicurezza ferroviaria. In futuro il compito principale dell\u2019Agenzia sar\u00e0 gestire la preparazione di tutte queste misure. L\u2019Agenzia ha due sedi, entrambe in Francia: quella operativa si trova a Valenciennes, mentre le strutture per l'organizzazione di incontri e conferenze internazionali sono a Lille.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1603, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono previste\u00a0delle\u00a0agevolazioni per i\u00a0trasporti pubblici locali in favore delle persone con disabilit\u00e0?" }, { "from": "gpt", "value": "I trasporti pubblici locali sono di competenza dei Comuni, pertanto \u00e8 opportuno rivolgersi al proprio Comune di residenza per informazioni su eventuali\u00a0agevolazioni previste.\nLa normativa di riferimento \u00e8 la Legge del 5 febbraio 1992, n. 104 che all'articolo 26 stabilisce\u00a0che le\u00a0Regioni disciplinano le modalit\u00e0 con le quali i Comuni dispongono gli interventi per consentire alle persone disabili la possibilit\u00e0 di muoversi liberamente sul territorio, usufruendo, alle stesse condizioni degli altri cittadini, dei servizi di trasporto collettivo appositamente adattato o di servizi alternativi. Il medesimo articolo prevede inoltre che i Comuni, nell'ambito delle proprie risorse ordinarie di bilancio, possano stabilire modalit\u00e0 di trasporto individuali per le persone disabili non in grado di servirsi dei mezzi pubblici.\n" } ] }, { "id": 1604, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa \u00e8 vietato trasportare nel bagaglio da stiva?" }, { "from": "gpt", "value": "\u00c8 vietato il trasporto nel bagaglio da stiva dei seguenti articoli:\n" } ] }, { "id": 1605, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa fare per segnalare all\u2019Enac un disservizio?" }, { "from": "gpt", "value": "E'\u00a0possibile segnalare un disservizio compilando l\u2019apposito modulo di segnalazione disservizi disponibile sul sito web dell'ENAC\u00a0oppure inviando una segnalazione a mezzo posta/fax o e-mail, direttamente agli Uffici ENAC della Direzione Aeroportuale presso le quali il disservizio si \u00e8 verificato.\n" } ] }, { "id": 1606, "conversations": [ { "from": "human", "value": "\u00c8 un diritto conoscere il nome della compagnia aerea che effettuer\u00e0 il volo?" }, { "from": "gpt", "value": "Si. Negli articoli 10 e 11 del Regolamento (CE) 2111/2005 viene stabilito che al momento della prenotazione il passeggero deve ricevere adeguate informazioni sulla compagnia aerea che effettuer\u00e0 il volo. Per approfondimenti:\u00a0\u00a0Carta dei Diritti del Passeggero\u00a0\u00a0e FAQ\n" } ] }, { "id": 1607, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa \u00e8 possibile trasportare nel bagaglio a mano?" }, { "from": "gpt", "value": "Le nuove regole di sicurezza entrate in vigore il 6 novembre 2006 in tutti gli aeroporti dell\u2019Unione Europea limitano la quantit\u00e0 di sostanze liquide che \u00e8 possibile portare attraverso ed oltre i punti di controllo di sicurezza aeroportuale.\nIn base alle nuove normative \u00e8 consentito il trasporto in cabina dei seguenti articoli:\n" } ] }, { "id": 1608, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali informazioni \u00e8 importante verificare prima di acquistare un biglietto aereo?" }, { "from": "gpt", "value": "Prima di acquistare un biglietto aereo \u00e8 importante leggere con attenzione le condizioni di viaggio (o Condizioni Generali di Trasporto) della compagnia aerea al fine di verificare eventuali limitazioni collegate alla tariffa riferita al biglietto aereo che si intende acquistare. In particolare \u00e8 bene verificare:\n" } ] }, { "id": 1609, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Se al termine del volo il bagaglio risulta danneggiato o smarrito quale procedura bisogna seguire per presentare reclamo?" }, { "from": "gpt", "value": "In caso di danneggiamento / mancata riconsegna del bagaglio registrato (il bagaglio consegnato al momento dell\u2019accettazione e per il quale viene emesso il \u201cTalloncino di Identificazione Bagaglio\u201d) all\u2019arrivo a destinazione, si deve:\u00a0aprire\u00a0un rapporto di smarrimento o di danneggiamento bagaglio facendo constatare l\u2019evento, danneggiamento del bagaglio.\nIn caso di danneggiamento del bagaglio, entro 7 giorni dalla data di apertura del \u201cRapporto di danneggiamento bagaglio\u201d, inviare tutta la documentazione specificata di seguito all\u2019Ufficio Relazioni Clientela e/o Assistenza Bagagli della compagnia aerea con la quale si \u00e8 viaggiato per l\u2019avvio della pratica di risarcimento.\u00a0\u00a0\nDocumentazione necessaria:\n" } ] }, { "id": 1610, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa si intende per \u201cdanni da ritardo\u201d?" }, { "from": "gpt", "value": "Se il passeggero subisce a causa del ritardo dei danni diretti, che siano cio\u00e8 prevedibili quali effetti normali dell\u2019inadempimento o dell\u2019illecito del vettore aereo, pu\u00f2 richiedere alla compagnia aerea un risarcimento. Il risarcimento non \u00e8 dovuto se la compagnia aerea dimostra che sono state adottate tutte le misure necessarie e possibili per evitare il ritardo oppure che era impossibile adottarle.\nIl risarcimento per danni da ritardo pu\u00f2 essere richiesto alle compagnie aeree registrate in Paesi che aderiscono alla Convenzione di Montreal.\nPer approfondimenti: Carta dei Diritti del Passeggero\u00a0e FAQ ENAC\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1611, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile presentare una dichiarazione di maggior valore del bagaglio?" }, { "from": "gpt", "value": "Si. La dichiarazione di maggior valore del bagaglio deve essere presentata in anticipo, al pi\u00f9 tardi al momento del check-in.\nIl passeggero che intende dichiarare un maggior valore del proprio bagaglio ha il diritto di prendere visione di un tariffario che definisce gli eventuali costi aggiuntivi.\nPer maggiori informazioni - Carta dei Diritti del Passeggero\u00a0\u00a0\n" } ] }, { "id": 1612, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Se si ha bisogno di particolari forme di assistenza durante il volo e durante le operazioni di imbarco e sbarco, bisogna avvisare la compagnia aerea?" }, { "from": "gpt", "value": "Si. La compagnia aerea deve essere informata al momento della prenotazione al massimo 48 prima degli orari pubblicati di partenza del volo.In particolare, i passeggeri con disabilit\u00e0, i loro accompagnatori e i bambini che viaggiano da soli, devono informare la compagnia aerea delle proprie esigenze.\nA decorrere dal 26 luglio 2008 il Reg. (CE) n. 1107/06 stabilisce che le forme di assistenza aggiuntive sono a carico della compagnia aerea e del gestore aeroportuale senza oneri aggiuntivi per le persone con disabilit\u00e0 o per le persone diversamente abili.\u00a0\nCarta dei Diritti del Passeggero\u00a0\u00a0\n" } ] }, { "id": 1613, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i propri diritti in caso di negato imbarco?" }, { "from": "gpt", "value": "In caso di negato imbarco la compagnia aerea deve verificare in un primo momento se vi siano, tra i passeggeri, dei volontari disposti a cedere il proprio posto in cambio di benefici da concordare.\nSe non ci sono volontari, come stabilito dall\u2019art. 4 del Reg. (CE) n. 261/04, il passeggero cui viene negato l\u2019imbarco ha diritto a:\n\u00b7\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 compensazione pecuniaria\n\u00b7\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 rimborso del prezzo del biglietto per la parte del viaggio non effettuata\u00a0oppure\u00a0imbarco su un volo alternativo il prima possibile o in una data successiva pi\u00f9 conveniente per il passeggero\n\u00b7\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0 assistenza\n\u00a0\nPer approfondimenti: Carta dei Diritti del Passeggero\u00a0\u00a0e FAQ ENAC\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1614, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le informazioni che devo ricevere dalla compagnia aerea al momento della prenotazione?" }, { "from": "gpt", "value": "Al momento della prenotazione il passeggero ha diritto a ricevere informazioni dalla compagnia aerea su:\n" } ] }, { "id": 1615, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Che cos\u2019\u00e8 l\u2019overbooking?" }, { "from": "gpt", "value": "Si parla di negato imbarco (overbooking) quando l\u2019aeromobile parte, ma il passeggero non viene imbarcato pur essendosi presentato al banco di registrazione e/o al cancello d\u2019imbarco (gate) nei tempi previsti con una regolare prenotazione confermata. Il termine overbooking indica che i posti disponibili sull\u2019aeromobile sono inferiori rispetto al numero di prenotazioni confermate e ai biglietti emessi per quel determinato volo.\nPer informazioni: Carta dei Diritti del Passeggero\u00a0e FAQ ENAC\n" } ] }, { "id": 1616, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa succede se, a causa del ritardo, si\u00a0perde un volo in coincidenza?" }, { "from": "gpt", "value": "Solo nel caso in cui il passeggero abbia stipulato un unico contratto di trasporto che preveda pi\u00f9 tratte successive e perda un volo in coincidenza a causa del ritardo del precedente, la compagnia aerea deve fornire sia assistenza che un posto su un volo alternativo verso la destinazione finale o il punto di partenza iniziale.\nPer approfondimenti: Carta dei Diritti del Passeggero\u00a0\u00a0e FAQ ENAC\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1617, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A cosa si ha diritto se il bagaglio viene danneggiato, distrutto o smarrito?" }, { "from": "gpt", "value": "Per il bagaglio a mano:\n\tLe compagnie aeree registrate in Paesi che aderiscono alla Convenzione di Montreal sono tenute a risarcire il passeggero fino ad un massimo di 1000 DSP (Diritti Speciali di Prelievo) corrispondenti a circa 1.167 euro se, per colpa della compagnia aerea, al termine del volo il bagaglio a mano risulta danneggiato, distrutto o smarrito.\n\tLe compagnie aeree registrate in Paesi che aderiscono alla Convenzione di Varsavia sono tenute a risarcire il passeggero fino ad un massimo 332 DSP (Diritti Speciali di Prelievo) corrispondenti a circa 387 euro.\nPer il bagaglio da stiva (o registrato):\n\tLe compagnie aeree comunitarie e quelle registrate in Paesi che aderiscono alla Convenzione di Montreal sono tenute a risarcire il passeggero fino ad un massimo di 1000 DSP (Diritti Speciali di Prelievo) corrispondenti a circa 1.167 euro se al termine del volo il bagaglio da stiva risulta danneggiato, distrutto o smarrito oppure se per il ritardo nella consegna del bagaglio si sono dovute affrontare delle spese di prima necessit\u00e0.\n\tLe compagnie aeree registrate in Paesi che aderiscono alla Convenzione di Varsavia sono tenute a risarcire il passeggero di 17 Diritti Speciali di Prelievo (pari a circa 20 euro) per ogni chilogrammo di peso del bagaglio, fino al raggiungimento del numero massimo di Kg ammessi al trasporto in stiva senza pagamenti aggiuntivi.\nIl risarcimento \u00e8 dovuto solo nel caso in cui la compagnia aerea sia responsabile del danno.\nN.B. I limiti di peso del bagaglio da stiva sono stabiliti dalle singole compagnie aeree e vengono indicati nelle condizioni di viaggio (o Condizioni Generali di Trasporto) i cui principali elementi sono riportati sul biglietto aereo.\nPer informazioni: Carta dei Diritti del Passeggero\n" } ] }, { "id": 1618, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa devo fare se il mio bagaglio viene consegnato in ritardo dalla compagnia aerea?" }, { "from": "gpt", "value": "In caso di ritrovamento del bagaglio, entro 21 giorni dalla data di effettiva avvenuta riconsegna, inviare tutta la documentazione di seguito specificata all\u2019Ufficio Relazioni Clientela e/o Assistenza Bagagli della compagnia aerea con la quale si \u00e8 viaggiato per l\u2019avvio della pratica di risarcimento delle eventuali spese sostenute.\nDocumentazione necessaria:\n" } ] }, { "id": 1619, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa spetta in caso di ritardo prolungato del volo?" }, { "from": "gpt", "value": "Per i voli intracomunitari ed extracomunitari che percorrono distanze inferiori o pari ai 1500 Km si ha diritto all\u2019assistenza se il volo subisce un ritardo di almeno due ore.\n\tPer i voli intracomunitari che percorrono distanze superiori a 3500 km e tutti gli altri voli che percorrono distanze comprese tra 1500 e 3500 km si ha diritto all\u2019assistenza se il volo subisce un ritardo di almeno tre ore.\n" } ] }, { "id": 1620, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A seguito dell'apertura\u00a0di una pratica di\u00a0smarrimento del bagaglio all'aereoporto di destinazione finale, come\u00a0si\u00a0controlla lo stato della pratica?" }, { "from": "gpt", "value": "Sui siti web delle compagnie aeree, \u00e8 possibile verificare lo stato della pratica di smarrimento bagaglio, attraverso il\u00a0 WorldTracer, ossia il sistema internazionale di ricerca, che permette, inserendo i dati forniti all'ufficio \"Lost and Found\"(Assistenza bagagli) dell'aereoporto di destinazione finale, (recapiti, caratteristiche del bagaglio, segni particolari, contenuto, etc.) di effettuare una ricerca a livello mondiale. In particolare, inserendo nei campi i 10 caratteri del Riferimento Pratica e il cognome, \u00e8 possibile avere informazioni in tempo reale sull'andamento della ricerca, verificare l'esattezza dei dati ed eventualmente modificarli.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1621, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Se\u00a0si viaggia gratuitamente, o usufruendo di particolari tariffe non accessibili al pubblico, si perde la possibilit\u00e0 di tutelare i diritti in caso di negato imbarco (overbooking), cancellazione o ritardo prolungato del volo?" }, { "from": "gpt", "value": "Si. Le tutele previste dal Reg. (CE) n. 261/04 in caso di overbooking (o negato imbarco), cancellazione del volo e ritardo prolungato del volo\u00a0non si applicano ai quei passeggeri che viaggiano gratuitamente o ad una tariffa ridotta non accessibile, direttamente o indirettamente, al pubblico (ad esempio i dipendenti delle compagnie aeree, delle agenzie di viaggio o dei tour operator).\nPer maggiori informazioni\u00a0-\u00a0Carta dei Diritti del Passeggero\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1622, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A seguito dello smarrimento\u00a0di uno\u00a0zaino sul treno che conteneva\u00a0passaporto e biglietto aereo, come \u00e8 possibile recuperarli?" }, { "from": "gpt", "value": "E' necessario sporgere subito denuncia presso il box di Polizia ferroviaria (Polfer) se presente in stazione, o comunque presso il Commissariato di Polizia o la Stazione dei Carabinieri pi\u00f9 vicini.\nSuccessivamente contattare il Consolato del proprio Paese per ottenere un duplicato del passaporto e la compagnia\u00a0aerea per verificare la possibilit\u00e0 di ottenere la riemissione del biglietto aereo. Per recuperare il bagaglio smarrito, infine, e' bene rivolgersi al Comune dove il treno termina la corsa, in conformit\u00e0 a quanto previsto dal Codice Civile, artt. 927 e seguenti.\n" } ] }, { "id": 1623, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A chi spetta e come si distingue il trattamento di fine servizio?" }, { "from": "gpt", "value": "Alla fine del rapporto di lavoro l'Inps, Gestione Dipendenti Pubblici liquida i trattamenti di fine servizio.\n\tIl trattamento di fine servizio (TFS) si distingue in:\n\t1. Indennit\u00e0 di Buonuscita per i lavoratori iscritti al fondo di previdenza per i dipendenti civili e militari dello Stato gestito dall\u2019Inps, Gestione Dipendenti Pubblici, assunti con contratto a tempo indeterminato entro il 31 dicembre 2000, che hanno risolto, per qualunque causa, il rapporto di lavoro e quello previdenziale con l\u2019Inpdap con almeno un anno di iscrizione.\n2. Indennit\u00e0 Premio di Servizio (IPS) per i dipendenti degli Enti Locali, del Servizio Sanitario Nazionale e degli altri enti iscritti al fondo di previdenza ex Inadel, assunti con contratto a tempo indeterminato entro il 31 dicembre 2000 che abbiano risolto, per qualsiasi causa, il loro rapporto di lavoro e quello previdenziale con almeno un anno ininterrotto di iscrizione all\u2019Istituto.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1624, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In quali casi un dipendente della pubblica amministrazione, con diritto al TFS (Trattamento di Fine Servizio),\u00a0passa al TFR (Trattamento di Fine Rapporto)?" }, { "from": "gpt", "value": "I lavoratori iscritti all\u2019Inpdap prima del 31 dicembre 2000, con diritto ai Trattamenti di fine servizio (indennit\u00e0 premio di servizio o indennit\u00e0 di buonuscita), che scelgono di aderire ad un fondo di previdenza complementare, all\u2019atto dell\u2019adesione al fondo passano sotto il regime di TFR (Trattamento di Fine Rapporto).\nAl momento dell'adesione al fondo di previdenza complementare sar\u00e0 calcolato il valore dell'indennit\u00e0 di fine servizio (indennit\u00e0 premio di servizio o indennit\u00e0 di buonuscita) maturata fino a quel momento. L'importo calcolato\u00a0costituir\u00e0 il montante al quale si aggiungeranno i nuovi accantonamenti annui per il Tfr e le relative rivalutazioni.\n" } ] }, { "id": 1625, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove \u00e8 possibile reperire maggiori chiarimenti in merito al trattamento dei dati personali?" }, { "from": "gpt", "value": "Sul sito del Garante per la Protezione dei Dati Personali (Garante Privacy) si possono trovare informazioni, documenti e provvedimenti in relazione al trattamento di dati personali. Il Garante, istituito dalla cosiddetta Legge sulla Privacy\u00a0agisce per\u00a0garantire la corretta applicazione dei princ\u00ecpi stabiliti dal Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 - Codice in materia di protezione dei dati personali.\nIl Garante per la protezione dei dati personali \u00e8 un'autorit\u00e0 amministrativa indipendente che si occupa di tutti gli ambiti, pubblici e privati, nei quali occorre assicurare il corretto trattamento dei dati e il rispetto dei diritti delle persone connessi all'utilizzo delle informazioni personali.\nPer informazioni su come il cittadino pu\u00f2 tutelare la propria privacy e far valere i propri diritti in merito \u00e8 stata predisposta un'apposita\u00a0sezione: Diritti e Prevenzione.\nPer informazioni su come \u00e8 necessario trattare i dati personali di altri soggetti \u00e8 stata predisposta un'apposita\u00a0sezione:\u00a0Doveri e Responsabilit\u00e0.\nLa norma prevede che chiunque possa raccogliere, per\u00a0uso strettamente personale, dati personali riguardanti altri individui, a patto di\u00a0non diffonderli o comunicarli sistematicamente a terzi. Se tali dati, per\u00f2 vengono raccolti ed utilizzati per altre finalit\u00e0 il trattamento dei dati personali deve rispettare necessariamente alcune regole che riguardano aspetti quali l'informativa, il consenso, la sicurezza, la notificazione, la trasmissione, etc ...\u00a0.\nTrattamento dei dati personali: ambiti diversi \nDal momento che il trattamento dei dati personali \u00e8 soggetto a regole specifiche quando viene effettuato da soggetti privati, soggetti pubblici o da soggetti particolari o in determinati ambiti\u00a0ben identificati dal gi\u00e0 citato Codice in materia di protezione dei dati personali, il Garante ha predisposto\u00a0delle Linee Guida che mirano a fornire indicazioni di carattere generale in relazione al trattamento di dati personali, appunto nei vari ambiti, al fine di garantire la corretta applicazione dei princ\u00ecpi stabiliti dal Codice.\nPer informazioni sul trattamento e la protezione dei dati personali, segnalazioni, reclami, quesiti, assistenza nelle procedure e nei rapporti con il Garante, richieste di documentazione e materiale informativo \u00e8 possibile fare riferimento all'Ufficio Relazioni con il Pubblico del Garante per la Protezione dei Dati Personali - URP\n" } ] }, { "id": 1626, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Le pubbliche amministrazioni come sono tenute a pubblicare i \"dati personali\" se contenuti in atti e documenti che devono essere\u00a0diffusi sul web?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Garante per la Protezione dei Dati Personali (Garante Privacy), istituito dalla cosiddetta Legge sulla Privacy,\u00a0opera per\u00a0garantire la corretta applicazione dei princ\u00ecpi stabiliti dal Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 - Codice in materia di protezione dei dati personali. Sul sito istituzionale del Garante, trovano pubblicazione informazioni, documenti e provvedimenti in relazione al trattamento di dati personali. In particolare il Garante ha predisposto, in apposita sezione del sito, delle Linee Guida che mirano a fornire indicazioni di carattere generale in relazione al trattamento di dati personali nei vari ambiti, al fine di garantire la corretta applicazione dei princ\u00ecpi stabiliti dal Codice.\nTrattamento dei dati da parte della PA\u00a0: Linee guida in materia di trattamento di dati personali contenuti anche in atti e documenti amministrativi, effettuato da soggetti pubblici per finalit\u00e0 di pubblicazione e diffusione sul web .\nIl rapporto di condivisione in modalit\u00e0 elettronica dell'informazione e della comunicazione tra cittadino e pubblica amministrazione non pu\u00f2 prescindere dal rispetto dei principi della privacy.\n" } ] }, { "id": 1627, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Esistono delle indicazioni specifiche sul trattamento dei dati personali da parte delle imprese?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Garante per la Protezione dei Dati Personali (Garante Privacy), istituito dalla cosiddetta Legge sulla Privacy,\u00a0opera per\u00a0garantire la corretta applicazione dei princ\u00ecpi stabiliti dal Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 - Codice in materia di protezione dei dati personali. Sul sito istituzionale del Garante, trovano pubblicazione informazioni, documenti e provvedimenti in relazione al trattamento di dati personali.\nIl Garante ha predisposto un breve guida in aiuto alle imprese: La privacy dalla parte dell'impresa - dieci pratiche aziendali per migliorare il proprio business.\nLe informazioni e le indicazioni fornite dal Garante hanno lo scopo di aiutare le imprese a valorizzare il proprio patrimonio dati ma sempre nel rispetto e nella tutela dei diritti fondamentali della persona ed aumentando dunque,\u00a0la fiducia di utenti e consumatori nella seriet\u00e0 e affidabilit\u00e0 dell'attore economico.\nIl vademecum richiama regole fondamentali e consigli pratici per utilizzare e proteggere al meglio i dati personali trattati. La guida \u00e8 suddivisa in dieci brevi capitoli e ciascuna affronta una differente pratica aziendale e alcuni dei benefici diretti e indiretti generati dalle misure adottate per tutelare i dati personali.\n" } ] }, { "id": 1628, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Chi paga il TFR se il datore di lavoro \u00e8 fallito?" }, { "from": "gpt", "value": "L'\u00a0art. 2 della Legge 29 maggio 1982, n. 297 ha istituito presso l'Inps il \"Fondo di garanzia per il trattamento di fine rapporto\" - esteso con il\u00a0\u00a0Decreto Legislativo del 27 gennaio 1992, n 80\u00a0alle ultime retribuzioni (artt.1 e 2) e anche alla previdenza complementare (art.5) - avente lo scopo di sostituirsi al datore di lavoro, in caso di insolvenza di quest' ultimo, nel pagamento del TFR e/o delle ultime tre mensilit\u00e0 ai lavoratori subordinati, cessati dal lavoro o loro aventi diritto.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1629, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cos'\u00e8 e a chi spetta l'indennit\u00e0 di buonuscita?" }, { "from": "gpt", "value": "L'indennit\u00e0 di buonuscita rientra nei Trattamenti di fine servizio (TFS).\nConsiste in una somma di denaro che viene corrisposta una tantum al lavoratore iscritto all'Inps, Gestione ex Inpdap alla fine del rapporto di lavoro.\nHanno diritto all'indennit\u00e0 di buonuscita i lavoratori iscritti al fondo di previdenza per i dipendenti civili e militari dello Stato gestito dall\u2019Inps, gestione ex Inpdap, assunti con contratto a tempo indeterminato entro il 31 dicembre 2000, che hanno risolto, per qualunque causa, il rapporto di lavoro e quello previdenziale con l\u2019Inps, gestione ex Inpdap con almeno un anno di iscrizione.\nPer approfondimenti: Inps, gestione ex Inpdap -\u00a0Indennit\u00e0 di buonuscita\n" } ] }, { "id": 1630, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qual'\u00e8 il trattamento fiscale della borsa di studio Inps Gestione ex Inpdap?" }, { "from": "gpt", "value": "Le borse di studio in generale, e quindi non solo quelle erogate da Inps Gestione ex Inpdap, danno origine a redditi assimilati al lavoro dipendente come stabilito dall'art. 50 del Decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 (Testo unico delle imposte sui redditi).\n\tQuesta tipologia di reddito \u00e8 pertanto soggetta agli scaglioni Irpef con riconoscimento delle detrazioni (art. 13 del Testo unico delle imposte sui redditi) sempre che non sia prevista un\u2019esenzione specifica, come indicato nella Guida alla disciplina Irpef - Studenti e fisco di Agenzia delle Entrate - Direzione Regionale Emilia-Romagna.\n" } ] }, { "id": 1631, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove si possono trovare i testi dei Trattati Europei?" }, { "from": "gpt", "value": "I testi integrali dei trattati europei nonch\u00e9\u00a0alcuni testi esplicativi\u00a0possono essere consultati sul\u00a0sito dell'Unione Europea, nella sezione\u00a0\"Legislazione e trattati\". Nella pagina specifica \"Trattati dell'UE\" trovano pubblicazione i trattati principali.\nPer approfondimenti e per una consultazione completa di testi, atti legislativi, giurisprudenza e proposte legislative si rimanda alla banca dati del diritto dell'Unione Europea (EUR- Lex).\n" } ] }, { "id": 1632, "conversations": [ { "from": "human", "value": "La pensione di chi, dopo aver lavorato in Italia per anni, risiede all'estero, pu\u00f2 subire lievi variazioni da un anno all'altro?" }, { "from": "gpt", "value": "L'importo annuale delle pensioni Inpdap \u00e8 soggetto a piccole variazioni dovute alle ritenute relative all'addizionale comunale ed all'addizionale regionale, che si applicano anche a chi risiede all'estero.\nQuesto perch\u00e9 la legge ha legato il pagamento di tali addizionali non alla residenza, bens\u00ec alla tassazione Irpef.\n\tQuindi qualsiasi pensionato che percepisce un reddito assoggettato all'Irpef deve pagare anche le suddette addizionali.\n\tPer maggiori informazioni:\u00a0Guida fiscale per i residenti all'estero dell'Agenzia delle Entrate\u00a0(pdf).\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1633, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In quali coste italiane \u00e8 vietata la balneazione? Chi fornisce queste informazioni?" }, { "from": "gpt", "value": "La sezione\u00a0Acque di Balneazione del Ministero della Salute consente di accedere a tutte le informazioni relative alla qualit\u00e0 delle acque di balneazione italiane in tempo reale. L\u2019utente potr\u00e0 conoscere la balneabilit\u00e0 delle singole aree, gli eventuali divieti, i dati di monitoraggio relativi alla stagione balneare in corso e consultare tutte le ulteriori informazioni ambientali riferite all\u2019area. \n" } ] }, { "id": 1634, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Constatando\u00a0addebiti sulla propria carta di credito,\u00a0a chi rivolgersi per ottenere il rimborso?" }, { "from": "gpt", "value": "In caso di truffa o di utilizzo illecito della propria carta di pagamento, \u00e8 possibile contestare gli addebiti e richiedere un risarcimento con\u00a0la seguente procedura:\n" } ] }, { "id": 1635, "conversations": [ { "from": "human", "value": "I pensionati\u00a0sono tutelati dall'Inps in merito ai prestiti estinguibili con cessione di un quinto della pensione?" }, { "from": "gpt", "value": "L'Inps tutela i pensionati approntando una serie di misure di controllo.\nQuando la Banca o la Finanziaria notifica all'Inps il contratto di prestito del pensionato, per ottenere il pagamento delle rate, l'Inps controlla:\n" } ] }, { "id": 1636, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Prima di sottoporre ad una casa editrice il libro da me scritto vorrei assicurarmi che il mio diritto d'autore sia tutelato." }, { "from": "gpt", "value": "Pu\u00f2 rivolgersi alla Societ\u00e0 Italiana degli Autori e degli Editori (SIAE). La richiesta di deposito dell'opera inedita va inviata per posta o consegnata direttamente alla Sezione \"Opere Letterarie e Arti Figurative\" (OLAF) della Direzione Generale della SIAE. Ulteriori informazioni sul sito della SIAE.\n" } ] }, { "id": 1637, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Si puo' fumare a scuola?" }, { "from": "gpt", "value": "No. L'articolo 51 della Legge 16 gennaio 2003, n.3 stabilisce il divieto di fumo nei locali chiusi quindi anche all'interno delle scuole.\n\tInoltre l'articolo 4 del decreto legge 12 settembre 2013, n.104 convertito nella Legge 8 novembre 2013, n.128 ha esteso tale divieto alle aree all'aperto di pertinenza delle istituzioni scolastiche statali e paritarie.\n\tLo stesso articolo 4 precisa, al comma 2, che \u00e8 vietato anche l'utilizzo delle sigarette\u00a0 elettroniche\u00a0 nei\u00a0 locali chiusi e nelle aree all'aperto di pertinenza delle istituzioni del sistema educativo di istruzione\u00a0e di formazione.\u00a0\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1638, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile farsi assistere gratuitamente da un avvocato?" }, { "from": "gpt", "value": "Il gratuito patrocinio a spese dello Stato e' un istituto giuridico previsto e disciplinato dal Decreto del Presidente della Repubblica 30 maggio 2002 n. 115, Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di spese di giustizia, articoli dal 74 al 141, che permette alle persone non abbienti e che abbiano necessit\u00e0 di essere rappresentati in giudizio, sia per agire che per difendersi, di richiedere la nomina di un avvocato e la sua assistenza a spese dello Stato nell'ambito di cause civili, penali, amministrative, contabili, tributarie, di volontaria giurisdizione (es. separazione personale, affidamento dei figli, provvedimenti in materia di potesta' genitoriale) e tutte quelle\u00a0previste dalla legge richiamata.\nSi pu\u00f2\u00a0presentare la richiesta in ogni grado e fase del processo, e per tutte le eventuali procedure ad esso collegate innanzi ai tribunali, alle corti d\u2019appello, alla corte di cassazione, ai magistrati e ai tribunali di sorveglianza, ai tribunali amministrativi regionali, al consiglio di Stato, alle commissioni tributarie provinciali e regionali e alla corte dei conti.\nLa domanda va redatta in forma scritta, dev'essere sottoscritta in originale dall'interessato, autenticata dall'avvocato e\u00a0depositata:\n" } ] }, { "id": 1639, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come \u00e8 possibile fare un reclamo o dare un suggerimento all'Agenzia delle Entrate?" }, { "from": "gpt", "value": "Il cittadino che ha riscontrato un disservizio presso un ufficio locale dell\u2019Agenzia delle Entrate pu\u00f2 presentare un reclamo o un suggerimento on line.\nSe si preferisce, \u00e8 disponibile un apposito modello - pdf che pu\u00f2 essere inviato per posta ordinaria o consegnato direttamente presso l\u2019Ufficio locale dove si \u00e8 verificato il disservizio. L\u2019Agenzia risponder\u00e0 al reclamo entro venti giorni come previsto dalla Carta dei Servizi.\nPer presentare il reclamo \u00e8 necessario inserire i propri dati anagrafici e l\u2019 indirizzo di posta elettronica. Il servizio, successivamente, invier\u00e0 una e-mail contenente il link attraverso il quale \u00e8 possibile completare l\u2019operazione e inviare il reclamo o il suggerimento. Il contribuente ricever\u00e0 per conferma una mail di avvenuta ricezione.\n" } ] }, { "id": 1640, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove trovo indirizzi e il recapiti telefonici degli Uffici Scolastici Regionali e Provinciali?" }, { "from": "gpt", "value": "L' elenco Uffici Scolastici Regionali \u00e8 consultabile sul sito del MIUR esiste una pagina\u00a0 dove sono presenti i link dei siti internet dei singoli Uffici Scolatici Regionali presenti sul territorio, accompagnati dal curriculum dei direttori generali.\n\tL' elenco Uffici Scolastici Provinciali \u00e8 consultabile sul sito del MIUR. Il percorso \u00e8 semplice: dalla pagina del sito istruzione, si clicca su \"Link utili\" da cui si accede all'elenco sia degli USP che degli USR.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1641, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile conoscere lo stato di una domanda di brevetto depositata?" }, { "from": "gpt", "value": "L'Ufficio Italiano Brevetti e Marchi del Ministero dello Sviluppo Economico,\u00a0inquadrato all'interno della Direzione generale per la lotta alla contraffazione nell'ambito del Dipartimento per l'impresa e l'internazionalizzazione, fornisce, in una sezione specifica del sito web , la possibilit\u00e0 di effettuare\u00a0delle ricerche tra\u00a0le domande depositate, contenute nella Base Dati, inserendo il codice completo della domanda, ricevuto all'atto di presentazione della stessa, per verificarne lo stato.\u00a0L'Ufficio inoltre ha attivato un\u00a0Call Center, operativo al numero +39 06-4705-5800 dalle ore 9:00 alle ore 17:00 escluso il sabato e i festivi. Gli operatori offrono supporto all\u2019utenza per le procedure legate ai titoli di propriet\u00e0 industriale oltre a recepire ogni segnalazione in tema di lotta alla contraffazione.\nIn alternativa, a seconda dell\u2019area di interesse \u00e8 possibile inviare un messaggio di posta elettronica ai seguenti indirizzi: contactcenteruibm@sviluppoeconomico.gov.it per il supporto all\u2019utenza, anticontraffazione@sviluppoeconomico.gov.it per le segnalazioni in materia di contraffazione.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1642, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove \u00e8 possibile trovare le statistiche relative ai Paesi membri dell'Unione europea?" }, { "from": "gpt", "value": "Il sito dell'Ufficio Statistico Eurostat della Commissione europea\u00a0contiene le statistiche relative ai Paesi membri dell'Unione\u00a0europea in diversi settori di attivit\u00e0.\n" } ] }, { "id": 1643, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Vorrei sapere se presso le Universit\u00e0 esistono\u00a0uffici cui possono fare\u00a0riferimento\u00a0gli\u00a0studenti disabili\u00a0durante il corso di studi." }, { "from": "gpt", "value": "Si,\u00a0a seguito dell'entrata in vigore della Legge 28 gennaio 1999 n.17 che ha apportato integrazioni e modifiche alla Legge quadro 5 febbraio 1992 n. 104, gli Atenei sono tenuti a istituire\u00a0l'Ufficio disabilit\u00e0 atto a fornire\u00a0servizi tesi a favorire la piena partecipazione degli studenti disabii\u00a0alla vita universitaria.\u00a0Tali servizi riguardano\u00a0la frequenza alle\u00a0lezioni,\u00a0il sostegno\u00a0degli esami,\u00a0l'aiuto\u00a0e l'orientamento didattico personalizzati, il\u00a0tutoraggio,\u00a0l'eliminazione delle barriere architettoniche, l'accessibilit\u00e0 degli strumenti\u00a0informatici.\u00a0Alla fine del corso di studi, vengono\u00a0fornite dall'Ufficio disabilit\u00e0\u00a0forme di\u00a0orientamento\u00a0in uscita:\u00a0inserimento nel mondo del\u00a0lavoro tramite contatti tra l'Universit\u00e0 ed\u00a0aziende interessate ad assumere disabili (Legge 12 marzo 1999 n.68).\n\tPer informazioni specifiche rivolgersi all'Ufficio disabilit\u00e0 della propria Universit\u00e0 e\u00a0consultare il suo sito internet.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1644, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In che cosa consiste e cosa contiene il fascicolo elettronico dello studente?\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Il fascicolo elettronico, introdotto dall'art.10 del Decreto legge 18 ottobre 2012, n.179,\u00a0a partire dall'anno accademico 2013-2014 conterr\u00e0 tutti i documenti, gli atti e i dati inerenti la carriera accademica degli\u00a0studenti universitari\u00a0a partire dall'immatricolazione fino al conseguimento del titolo,\u00a0compresi\u00a0i periodi di studio all'estero per la mobilit\u00e0 e che alimentano il diploma supplement.\n\tPer gli studenti diplomati in Italia a partire dall'anno 2012 il fascicolo sar\u00e0 alimentato dall'anagrafe nazionale degli studenti delle scuole superiori.\n\tPer approfondire l'argomento il MIUR ha pubblicato le Linee Guida dell'Universit\u00e0 digitale.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1645, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa sono i Crediti Formativi Universitari (CFU)?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Credito Formativo Universitario (spesso abbreviato in CFU) \u00e8 stato introdotto in Italia con il Decreto Ministeriale 3 novembre 1999, n.509 e indica una modalit\u00e0 utilizzata nelle universit\u00e0 italiane per misurare il carico di lavoro richiesto allo studente.\n\tSuccessivamente il Decreto Ministeriale 22 ottobre 2004, n.270\u00a0 ha precisato che ad ogni esame universitario \u00e8 associato un certo numero di CFU che ne stima l'impegno richiesto. A ciascun CFU corrispondono 25 ore di lavoro (indipendentemente dal fatto che queste siano svolte come studio personale o come frequenza a laboratori o lezioni).\n\tLa quantit\u00e0 media di impegno complessivo di apprendimento svolto in un anno da uno studente a tempo pieno \u00e9 convenzionalmente fissata in 60 crediti. Per conseguire la laurea o la laurea magistrale lo studente deve conseguire rispettivamente 180 crediti e ulteriori 120.\n\tIl riconoscimento totale o parziale dei crediti acquisiti da uno studente ai fini della prosecuzione degli studi in un altro corso della stessa universit\u00e0 oppure nello stesso o altro corso di un'altra universit\u00e0, compete alla struttura didattica che accoglie lo studente, con procedure e criteri predeterminati stabiliti nel Regolamento didattico di ateneo.\n\tInfine \u00e8 bene sapere che i crediti sono trasferibili attraverso il sistema \"ECTS\" (European Credit Transfer System) per consentire una semplificazione del riconoscimento di esami sostenuti in altre universit\u00e0 italiane o europee (ad esempio nell'ambito del programma Erasmus)\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1646, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Ho sentito parlare di novit\u00e0\u00a0in merito alle iscrizioni universitarie: di cosa si tratta?" }, { "from": "gpt", "value": "Con la pubblicazione del Decreto Ministeriale 28 giugno 2012, n.196 il MIUR ha introdotto nuove modalit\u00e0 relative all'ammissione alle Facolt\u00e0 universitarie a numero chiuso.\nLa novit\u00e0 \u00e8 rappresentata dalle aggregazioni di sedi universitarie con graduatorie comuni infatti,\u00a0a partire dalle selezioni del prossimo mese di settembre (per l\u2019iscrizione dei corsi dell\u2019anno accademico 2012/2013) gli aspiranti studenti a Medicina, Odontoiatria, Veterinaria, Architettura non concorreranno pi\u00f9 per una singola sede universitaria ma saranno inseriti in\u00a0un'unica graduatoria per raggruppamenti regionali o interregionali come indicato nel'art. 11 dello\u00a0\u00a0stesso\u00a0Decreto.\n\tPer approfondimenti si pu\u00f2 consultare la pagina del MIUR dedicata ai corsi a numero programmato\n" } ] }, { "id": 1647, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Qual'\u00e8 l'et\u00e0 minima per poter usare il fucile per la pesca sportiva subacquea?" }, { "from": "gpt", "value": "L'et\u00e0 minima per poter praticare la pesca con fucile subacqueo \u00e8 di 16 anni.Guardia Costiera - Maresicuro - Pesca subcquea sportiva\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1648, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i tempi e i modi\u00a0richiesti dalla legge per poter usucapire un bene?" }, { "from": "gpt", "value": "L'usucapione, come disposto dall'articolo 1158 e seguenti del codice civile, \u00e8 un istituto giuridico che permette l'acquisto del diritto di propriet\u00e0 su un bene, attraverso il possesso acquisito in maniera pacifica (ossia in maniera n\u00e9 violenta, n\u00e9 clandestina e comunque non ostacolata) ed ininiterrotta (cio\u00e8 durante tale periodo il possesso non deve subire interruzioni superiori a un anno). Pertanto, nel caso in cui il legittimo proprietario si riappropria del bene, ossia ne rientra in possesso entro l'anno\u00a0il termine per l\u2019usucapione si interrompe. \nL'usucapione non opera automaticamente, ma \u00e8 necessario un riconoscimento formale e ufficiale costituito da un provvedimento giudiziale. I tempi necessari affinch\u00e9 possa compiersi l'usucapione di un bene dipendono innanzitutto dalla tipologia di bene e\u00a0sono di:\n" } ] }, { "id": 1649, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove\u00a0\u00e8 possibile\u00a0trovare\u00a0informazioni su vaccini e vaccinazioni?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Ministero della Salute dedica un ampia sezione\u00a0alle vaccinazioni\u00a0all'interno del proprio sito.\nLa vaccinazione \u00e8 uno degli interventi a disposizione della Sanit\u00e0 Pubblica per la prevenzione primaria delle malattie infettive. I vaccini si sono affermati come strumento per la riduzione della mortalit\u00e0 e morbosit\u00e0, modificando profondamente l\u2019epidemiologia delle malattie infettive.\nPer i soggetti ad alto rischio\u00a0sono fornite indicazioni in merito alle vaccinazioni per ogni et\u00e0. Le vaccinazioni pi\u00f9 frequenti sono\u00a0quelle contro il\u00a0morbillo, parotite, rosolia, varicella e la vaccinazione anti-influenzale.\n\tPer maggiori informazioni: FAQ - vaccinazioni\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1650, "conversations": [ { "from": "human", "value": "I bambini che soffrono\u00a0d'asma hanno\u00a0diritto alla vaccinazione antinfluenzale gratuita?\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "I bambini di et\u00e0 superiore ai 6 mesi, i ragazzi e gli adulti affetti da malattie croniche a carico dell'apparato respiratorio, inclusa l\u2019asma, hanno diritto alla vaccinazione gratuita.\nIl\u00a0Ministero della Salute\u00a0ha una sezione dedicata al tema dove\u00a0\u00e8\u00a0possibile consultare le FAQ.\n\t\u00a0\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1651, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il vaccino contro il Papilloma virus \u00e8 gratuito?" }, { "from": "gpt", "value": "In Italia, come indicato sul sito del Ministero della Salute, l\u2019offerta pubblica gratuita della vaccinazione \u00e8 rivolta alle bambine\u00a0entro i dodici anni di et\u00e0.\n" } ] }, { "id": 1652, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le strategie vaccinali in atto nel nostro Paese?" }, { "from": "gpt", "value": "La necessit\u00e0 di\u00a0strategie condivise, efficaci ed omogenee sull\u2019intero territorio nazionale\u00a0e la volont\u00e0\u00a0di\u00a0garantire alla cittadinanza l\u2019offerta, attiva e gratuita, delle vaccinazioni si \u00e8 conclusa il 22 febbraio 2012\u00a0con l'Intesa Stato-Regioni\u00a0e la pubblicazione\u00a0\u00a0del \"Piano Nazionale Prevenzione Vaccinale (PNPV) 2012-2014\". \u00a0\nIl Piano indica le tipologie di vaccinazioni, i soggetti alle quali sono consigliate ed\u00a0i livelli di copertura ottimali da raggiungere su tutto il territorio, nel rispetto degli obiettivi vaccinali, per la salvagurdia della salute complessiva della popolazione nazionale.\nPer maggiori informazioni: Ministero della Salute - Vaccinazioni\n" } ] }, { "id": 1653, "conversations": [ { "from": "human", "value": "L'invio di una richiesta ad una pubblica amministrazione tramite la posta elettronica certificata ha valenza legale?" }, { "from": "gpt", "value": "La Posta Elettronica Certificata (PEC) \u00e8 un servizio di posta elettronica che somma, alle comuni funzioni di questo servizio, una prova legale dell\u2019avvenuta ricezione del messaggio, della data e dell\u2019ora di invio e di consegna del messaggio e dell\u2019integrit\u00e0 del messaggio consegnato (in caso di manomissione, infatti, il destinatario \u00e8 avvertito dell\u2019anomalia).\n\tNel momento in cui il messaggio viene recapitato nel mail box del destinatario il gestore invia al mittente una ricevuta, firmato digitalmente, con cui questi elementi vengono certificati. Nel caso in cui non sia stato possibile recapitare i messaggio, il gestore invia nella casella di posta del mittente un avviso di mancato recapito in cui sono indicati i motivi del mancato recapito.\n\tI livelli minimi di qualit\u00e0 del servizio e di sicurezza sono stabiliti dalla legge; la garanzia di questi elementi attribuisce valore legale alla PEC che viene equiparata ad una raccomandata con avviso di ricevimento. Sono, quindi, opponibili a terzi le operazioni di invio e ricezione di un messaggio.\n\tL\u2019art. 65 del Codice dell'amministrazione digitale, DECRETO LEGISLATIVO 7 marzo 2005, n. 82, attribuisce inoltre, a particolari condizioni, ulteriori effetti legali nei confronti della PA. In base a questa normativa sono valide le istanze e le dichiarazioni presentate alle pubbliche amministrazioni trasmesse dall\u2019autore mediante la propria casella di posta elettronica certificata, purch\u00e9 le relative credenziali di accesso siano state rilasciate previa identificazione del titolare, e ci\u00f2 sia attestato dal gestore del sistema nel messaggio o in un suo allegato.\nSi tratta, in particolare, della posta elettronica gratuita al cittadino (postacertificat@) e delle c.d. PEC ID (conformi ai requisiti indicati dal DPCM 27 settembre 2012) reperibili sul mercato. L\u2019invio di istanze e dichiarazioni alla PA attraverso queste particolari tipologie di posta certificata, effettuato richiedendo la ricevuta completa, sostituisce la firma elettronica (come stabilito dall\u2019art. 61 DPCM 22 febbraio 2013).\n" } ] }, { "id": 1654, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Il contrassegno invalidi\u00a0rilasciato in Italia \u00e8 valido anche sul territorio dell'Unione Europea?\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "La Raccomandazione del Consiglio (98/376/CE) del 1998 ha previsto un modello uniforme di contrassegno disabili valido per tutti i Paesi dell'Unione; tuttavia trattandosi di una raccomandazione gli Stati membri non sono tenuti a recepirla.\nIn Italia la Legge 120 del 2010, che ha apportato una serie di modifiche al Codice della Strada, ha previsto anche l\u2019adozione del \"contrassegno\u00a0unificato disabili europeo\" (Cude).\nIl regolamento di attuazione, Decreto del Presidente della Repubblica del 30 luglio 2012, n. 151 \u00a0\u00e8 entrato in vigore il 15 settembre 2012. A partire da tale data i Comuni rilasciano il contrassegno di parcheggio per disabili conforme al modello europeo.\u00a0\u00a0\n" } ] }, { "id": 1655, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Vorrei sapere se\u00a0posso presentare l'autocertificazione della valutazione dei rischi aziendali\u00a0o devo attivarmi in altro modo.\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Dal 1\u00b0 giugno 2013\u00a0le aziende fino a 10 lavoratori, non\u00a0hanno pi\u00f9 la possibilit\u00e0 di\u00a0 autocertificare l\u2019avvenuta effettuazione della valutazione dei rischi.\n\tE\u2019 necessario, quindi, che le aziende che\u00a0si potevano\u00a0avvalere della facolt\u00e0 di \u201cauto dichiarare\u201d la valutazione dei rischi si muniscano di un vero e proprio documento di valutazione dei rischi.\n\tA tale riguardo, \u00e8 possibile utilizzare,\u00a0\u00a0quale strumento di ausilio ad un corretto adempimento degli obblighi di legge,\u00a0le procedure di cui all\u2019articolo 29, comma 5, del Decreto legislativo\u00a09 aprile 2008, n. 81.\u00a0\u00a0\u00a0\n\tLe\u00a0procedure e la relativa modulistica sono disponibili\u00a0alla pagina internet dedicata del sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.\n\tInoltre, il Ministero del lavoro e delle politiche sociali e l'Inail hanno predisposto,\u00a0una serie di risposte ai quesiti pi\u00f9 frequenti in materia di redazione del documento di valutazione dei rischi secondo le modalit\u00e0 previste dalle suddette procedure.\u00a0\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1656, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In caso di variazioni nella\u00a0numerazione civica disposte dal Comune le spese\u00a0per l'apposizione delle nuove targhette possono essere poste a carico dei cittadini?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 10 della LEGGE 24 dicembre 1954, n. 1228, Ordinamento delle anagrafi della popolazione residente (G.U. 12/1/1955 n. 8), dispone che il Comune provvede alla indicazione dell'onomastica stradale e della numerazione civica e che la spesa della numerazione civica\u00a0pu\u00f2 essere posta a carico dei proprietari dei fabbricati.\u00a0\n" } ] }, { "id": 1657, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come \u00e8 possibile cancellare dallo stato di famiglia un figlio che si sposa e si trasferisce all'estero?" }, { "from": "gpt", "value": "Il cittadino italiano ha l'obbligo di comunicare al proprio Comune tutte le variazioni dei dati anagrafici (stato civile, cittadinanza, indirizzo, composizione della famiglia, residenza).\n\tIl Comune italiano riceve automaticamente notizia di tali variazioni se esse si verificano in Italia; ma se il cittadino italiano risiede all'estero il Comune italiano pu\u00f2 essere informato dei cambiamenti intervenuti solo su iniziativa dell'interessato e tramite il Consolato italiano del luogo di residenza.\n\tI cittadini italiani residenti al di fuori dell'Italia sono quindi tenuti ad informare il Consolato italiano del luogo di residenza su ogni variazione intervenuta riguardo a:\u00a0\n" } ] }, { "id": 1658, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come e quando utilizzare l'autocertificazione per i veicoli?" }, { "from": "gpt", "value": "I casi pi\u00f9 significativi di utilizzo delle autodichiarazioni, al posto di certificati, documenti e atti di notoriet\u00e0 per lo svolgimento delle pratiche al P.R.A. sono indicati di seguito. Si pu\u00f2 presentare una dichiarazione sostitutiva:\n- per annotare la perdita di possesso di un veicolo ai fini fiscali, cio\u00e8 per interrompere l'obbligo del pagamento delle tasse automobilistiche;\n- per ottenere la radiazione (rottamazione) di un veicolo dal P.R.A. da parte di chi risulta proprietario non intestatario o erede del proprietario del mezzo;\n- per certificare la morte di un ascendente, discendente o coniuge e attestare la qualit\u00e0 di erede, al fine di trascrivere la successione mortis causa del veicolo (unitamente alla copia autenticata del testamento oppure alla accettazione di eredit\u00e0 nella forma di scrittura privata autenticata in duplice originale in bollo);\n- per attestare la residenza da parte di stranieri o di cittadini italiani nati all'estero residenti in Italia, che vogliano intestarsi un veicolo;\n- per certificare il numero di codice fiscale oppure la qualit\u00e0 di rappresentante legale di societ\u00e0 intestataria di veicoli;\n- per attestare l'attivit\u00e0 commerciale svolta, sostituendo il certificato della Camera di Commercio, da parte di rappresentanti di imprese che commerciano veicoli usati, al fine di godere delle agevolazioni fiscali previste dalla legge;\n- in tutti i casi in cui si rende necessario presentare al P.R.A. un certificato o un atto notorio di quelli previsti dal Testo Unico sulla documentazione amministrativa. I moduli per compilare le dichiarazioni sostitutive di certificazione e di atto notorio sono disponibili nella sezione modulistica e presso tutti gli sportelli degli Uffici Provinciali ACI del Pubblico Registro Automobilistico.\nIl cittadino, in tutti i casi in cui ritenga che non siano state correttamente applicate le norme sulla semplificazione, pu\u00f2 inoltrare la relativa segnalazione via posta o a mezzo telefax all'Ufficio Relazioni con il Pubblico ACI Via Magenta 5 - 00185 ROMA (fax n. 06/49982723).\nPer ulteriori approfondimenti: ACI - Semplificazione; ACI - Modulistica\n" } ] }, { "id": 1659, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono le agevolazioni riconosciute in caso di veicoli storici?" }, { "from": "gpt", "value": "Gli autoveicoli e i motoveicoli, esclusi quelli adibiti ad uso professionale, costruiti da almeno 30 anni e quelli costruiti da almeno 20 anni di particolare interesse storico e collezionistico, iscritti all\u2019ASI (Auto-Moto Club Storico Italiano) o alla FMI (Federazione Motociclistica Italiana) possono essere oggetto dell'agevolazione tributaria relativa all'applicazione dell'imposta provinciale di trascrizione (I.P.T.) per le formalit\u00e0 che li riguardano presentate al PRA.\nPer fruire dell'esenzione dal pagamento delle tasse automobilistiche (bollo auto), con la risoluzione 112/E del 29 novembre 2011 l'Agenzia delle Entrate, all'interpello di un contribuente sulla relazione tra l'iscrizione ai club e la possibilit\u00e0 di usufruire dell'esenzione per i veicoli ultraventennali di particolare interesse storico e collezionistico, chiarisce che i veicoli che possono usufruire dell'esenzione dal pagamento delle tasse automobilistiche sono quelli specificatamente individuati dall'ASI e dalla FMI con apposite determinazioni, ma non \u00e8 richiesta l'iscrizione a questi club per poter godere delle agevolazioni. Se il veicolo non \u00e8 ricompreso nelle apposite determinazioni stilate dall'ASI o dalla FMI, il proprietario pu\u00f2 documentare il \"particolare interesse storico e collezionistico\" con un'attestazione rilasciata dagli stessi enti.\nPer approfondimenti: ACI\n" } ] }, { "id": 1660, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Un veicolo di interesse storico e collezionistico \u00e8 stato radiato d\u2019ufficio dal Pubblico Registro Automobilistico: \u00e8 possibile reiscriverlo?" }, { "from": "gpt", "value": "E\u2019 possibile reiscrivere al Pubblico Registro Automobilistico (PRA)\u00a0i veicoli d'interesse storico e collezionistico radiati d'ufficio oppure per non aver pagato la tassa automobilistica (bollo auto) per tre anni consecutivi, conservando targhe e documenti originari.\nSe in possesso sia delle targhe originarie\u00a0che della carta di circolazione, bisogna rivolgersi al\u00a0PRA della provincia in cui risiede la persona che si vuole intestare il veicolo e chiedere la reiscrizione del veicolo.\u00a0Ottenuta la reiscrizione, e' necessario chiedere l'annotazione nei registri della Motorizzazione Civile (UMC).\nSe si dispone solo delle targhe originarie, ma non della carta di circolazione, bisogna richiedere alla Motorizzazione Civile la reimmatricolazione del veicolo con la stessa targa. Eseguita la reimmatricolazione e ottenuto il rilascio della relativa carta di circolazione, si potr\u00e0 reiscrivere il veicolo al PRA.\nIn assenza delle targhe originarie, il veicolo dovr\u00e0 essere reimmatricolato presso la\u00a0Motorizzazione Civile (UMC) con l'attribuzione di un nuovo numero di targa. Eseguita la reimmatricolazione e ottenuto il rilascio della relativa carta di circolazione, si potr\u00e0 reiscrivere il veicolo al PRA.\nPer effetto della reiscrizione al PRA del veicolo, viene ripristinato l'obbligo di pagare la tassa automobilistica dal periodo in corso alla data della richiesta; inoltre non sono pi\u00f9 valide le attestazioni di esenzione per le tasse rilasciate a suo tempo dal Ministero delle Finanze a favore di veicoli storici specificatamente individuati.\nPer approfondimenti: ACI\n" } ] }, { "id": 1661, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In caso di matrimonio in regime di comunione dei beni, \u00e8 possibile per uno dei due coniugi vendere\u00a0un veicolo\u00a0acquistato durante il matrimonio?\u00a0\u00a0\u00a0\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "Occorre preliminarmente verificare se\u00a0il bene oggetto della vendita ricada o meno\u00a0in regime di comunione dei beni tra coniugi, in conformit\u00e0 ai criteri di esclusione\u00a0stabiliti dall'articolo 179 del codice civile. In tal caso\u00a0essi\u00a0dovranno firmare entrambi la dichiarazione di vendita.\nDiverso \u00e8 il caso in cui il veicolo, sebbene acquistato durante il matrimonio, sia stato\u00a0comprato da uno dei coniugi con denaro proprio e/o proveniente da scambio di beni propri, dunque in conformit\u00e0 a quanto stabilito all'articolo 179, lettera f) del codice civile.\u00a0\nIn tale ultimo caso, anche qualora l'acquisto sia avvenuto in costanza di matrimonio, la vendita del veicolo potr\u00e0 avvenire da parte di un coniuge che ne sar\u00e0\u00a0titolare esclusivo se sussistono due requisiti:\u00a0\n- dichiarazione del coniuge di aver acquistato con denaro proprio e/o proveniente da scambio di beni suoi;\u00a0\n- dichiarazione dell'altro coniuge, che partecipi all'atto, di conferma di questa provenienza.\u00a0\u00a0\u00a0\n" } ] }, { "id": 1662, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa \u00e8 opportuno fare prima di acquistare un veicolo usato?" }, { "from": "gpt", "value": "Prima di acquistare un veicolo usato, \u00e8 sempre opportuno accertarsi, mediante una visura al Pubblico Registro Automobilistico o tramite il servizio di visure PRA denominato Visurenet, che sul veicolo non risultino ipoteche,\u00a0controllare che non vi siano vincoli che ne limitano la disponibilit\u00e0 (sequestri, pignoramenti, fallimenti, fermi amministrativi), e infine verificare che il veicolo non sia stato cancellato dal PRA. Cio' e' importante soprattutto nel caso si acquisti un veicolo immatricolato da molti anni (magari di interesse storico o collezionistico), poiche' qualora un veicolo risulti cancellato dagli archivi del PRA non pu\u00f2 pi\u00f9 circolare su strada, a meno che non ottenga una nuova immatricolazione.\nPer conoscere la storia completa di un veicolo: anzianit\u00e0, caratteristiche tecniche, dati fiscali, precedenti proprietari, ecc., \u00e8 possibile richiedere un estratto cronologico.\nPer approfondimenti: ACI\n" } ] }, { "id": 1663, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali documenti presentare al notaio per la vendita di una casa?" }, { "from": "gpt", "value": "Nella guida per il cittadino dedicata alla\u00a0Garanzia preliminare -\u00a0La sicurezza nel contratto di compravendita immobiliare\u00a0sul sito web del Consiglio Nazionale del Notariato sono indicati tra gli obblighi del venditore tutti i documenti da fornire al notaio:\n\t\u2022 copia del suo atto notarile di acquisto con nota di trascrizione (o la dichiarazione di successione e i relativi documenti) e regolamento di condominio;\n\t\u2022 planimetria catastale (cio\u00e8 quella depositata in Catasto) evidenziando se la casa \u00e8 di fatto uguale alla planimetria;\n\t\u2022 tutti i provvedimenti edilizi/urbanistici (Denunce di Inizio Attivit\u00e0, permessi di costruire, condoni etc.) che riguardano la casa, con tutti i documenti presentati al Comune (piantine, ricevute di pagamento e simili);\n\t\u2022 certificato di agibilit\u00e0;\n\t\u2022 certificato di stato libero o estratto riassunto dall'atto di matrimonio.\n\tBisogna quindi comunicare:\n\t\u2022 se l'immobile \u00e8 locato a terzi; in caso positivo consegnare il contratto di locazione;\n\t\u2022 se gli impianti interni sono a norma di legge e se si \u00e8 in possesso delle dichiarazioni di conformit\u00e0 degli impianti e del libretto di uso e manutenzione ove prescritto; in caso contrario andranno fatti redigere da un tecnico specializzato salva diversa pattuizione tra le parti.\n\tSe l'immobile \u00e8 gravato da ipoteca fornire:\n\t\u2022 copia del contratto di mutuo;\n\t\u2022 ricevuta del versamento di estinzione mutuo o l'ultimo bollettino;\n\t\u2022 eventuale copia dell'atto di assenso alla cancellazione di ipoteca o richiesta di estinzione d\u2019ufficio.\n\tBisogna quindi comunicare:\n\t\u2022 se l'unit\u00e0 immobiliare \u00e8 dotata di attestato di certificazione energetica;\n\t\u2022 se si e'\u00a0usufruito di detrazioni fiscali di ogni tipo inerenti lavori di ristrutturazione per risparmi energetici (per lavori su caldaia, tetto, pareti isolanti, nuovi impianti, altro); in caso positivo portare al rogito l\u2019attestato di certificazione energetica predisposto da un tecnico abilitato;\n\t\u2022 se \u00e8 intervenuto un mediatore; in tal caso comunicare il nominativo con relativi dati (nome, partita iva, codice fiscale, numero di iscrizione all\u2019albo dei mediatori), costo della mediazione e copia dei mezzi di pagamento usati.\n" } ] }, { "id": 1664, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come \u00e8 possibile\u00a0vendere un'automobile\u00a0della quale si \u00e8 comproprietari con una persona che non si riesce pi\u00f9 a reperire?" }, { "from": "gpt", "value": "Esclusivamente se in possesso del Certificato di Propriet\u00e0/foglio complementare originale, oltre che del veicolo stesso, e' possibile comunque vendere il proprio veicolo ed ottenere la trascrizione al\u00a0Pubblico Registro Automobilistico (PRA), in qualit\u00e0 di proprietario non intestatario ai sensi dell'art. 2688 del Codice Civile. Per richiedere la trascrizione, la dichiarazione unilaterale di vendita in bollo deve essere redatta non sul Certificato di Propriet\u00e0 ma su un foglio a parte e dovr\u00e0 contenere la dichiarazione che la vendita viene effettuata da proprietario non intestatario e che la trascrizione avverr\u00e0 ai sensi del suddetto art. 2688 del Codice Civile. La trascrizione di questi atti \u00e8 soggetta al raddoppio dell'Imposta Provinciale di Trascrizione e, pu\u00f2 essere espletata presso il locale Ufficio Provinciale ACI. Per le ulteriori informazioni\u00a0rivolgersi all'Ufficio del Pubblico Registro Automobilistico (PRA).\nPer approfondimenti: ACI\n" } ] }, { "id": 1665, "conversations": [ { "from": "human", "value": "In caso di vendita di un terreno agricolo a terzi acquirenti \u00e8 possibile e legittimo che un confinante ne rivendichi\u00a0il diritto di prelazione?" }, { "from": "gpt", "value": "Si. Tale pretesa \u00e8 legittima, purch\u00e9 sussistano determinate condizioni.\u00a0In tal proposito\u00a0la normativa di riferimento \u00e8 costituita dall'articolo 8 della\u00a0Legge 26 maggio 1965 n. 590, progressivamente oggetto di alcune modifiche.\nNello specifico l'articolo 7 della legge 14 agosto 1971 n. 817, a modifica della norma suddetta ha stabilito che in caso di trasferimento a titolo oneroso o di concessione in enfiteusi di fondi concessi in affitto a coltivatori diretti, a mezzadria, o colonia parziaria, o a compartecipazione, esclusa quella stagionale, l\u2019affittuario, il mezzadro, il colono o il compartecipante, a parit\u00e0 di condizioni, ha diritto di prelazione purch\u00e9 coltivi il fondo stesso da almeno due anni (e non pi\u00f9 quattro) e\u00a0non abbia venduto, nel biennio precedente, altri fondi rustici di imponibile fondiario superiore a lire mille, salvo casi di esclusione espressamente previsti dalla norma citata.\nIl diritto di prelazione, con le modifiche previste in tale ultima legge, spetta anche:\n" } ] }, { "id": 1666, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come\u00a0verificare la classe ambientale (categoria euro)\u00a0degli autoveicoli e motoveicoli?" }, { "from": "gpt", "value": "Sul Portale dell'automobilista\u00a0- verifica classe ambientale\u00a0si pu\u00f2 verificare la classe ambientale di appartenenza (categoria Euro) di veicoli e motoveicoli e, nel caso di veicoli con alimentazione a gasolio, dell'eventuale presenza del dispositivo antiparticolato. Una volta selezionato il tipo di veicolo, \u00e8 sufficiente inserire il numero di targa.\n" } ] }, { "id": 1667, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Vorrei sapere a chi e come richiedere l\u2019autorizzazione per riparare e verificare i registratori di cassa." }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019autorizzazione \u201cad operare quale laboratorio di verificazione periodica dei\u00a0misuratori fiscali\u201d va richiesta all\u2019Ufficio competente per territorio dell\u2019Agenzia delle entrate utilizzando il modulo\u00a0disponibile\u00a0sul sito dell\u2019Agenzia stessa. Approfondimenti e legislazione alla pagina Misuratori fiscali.\n" } ] }, { "id": 1668, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Una volta fatta la domanda di iscrizione al Fondo casalinghe, come si possono\u00a0avere i bollettini necessari per i versamenti?\n\n\t\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "I bollettini di conto corrente postale necessari per i versamenti verranno\u00a0inviati da parte dell'Inps direttamente a casa dell'iscritto, insieme alla lettera di accoglimento dell'iscrizione.\nPer approfondimenti:\nINPS -\u00a0Fondo casalinghe\u00a0\nINPS - moduli\n" } ] }, { "id": 1669, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per viaggiare all'estero con il proprio cane, l'animale\u00a0deve essere munito di passaporto?" }, { "from": "gpt", "value": "S\u00ec. Dal 1\u00b0 ottobre 2004 tutti i cani (ma anche gatti e furetti) che viaggiano al seguito dei proprietari in ambito comunitario ed in provenienza da Paesi Terzi debbono essere muniti di passaporto ai sensi del Regolamento CE 998/2003.\nPer avere il passaporto\u00a0(documento di identificazione dell'animale da compagnia), l'animale deve essere identificato con un microchip, deve essere iscritto all\u2019anagrafe canina, e deve essere stato sottoposto a vaccinazione antirabbica. Il proprietario del cane deve rivolgersi all' Azienda Sanitaria Locale (ASL)\u00a0competente sul territorio.\n\tPer approfondimenti:\u00a0Ministero della Salute -\u00a0FAQ - Anagrafe animali da affezione\u00a0e Ministero della Salute - Passaporto\n" } ] }, { "id": 1670, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile portare, dall'estero, il proprio cane in Italia e quali documenti sono necessari?" }, { "from": "gpt", "value": "I cani introdotti da Paesi UE devono essere muniti del passaporto comunitario che attesti l\u2019esecuzione della vaccinazione antirabbica (e, se del caso, di una nuova vaccinazione in corso di validit\u00e0) e identificati tramite un microchip o tatuaggio leggibile. Non \u00e8 richiesto il trattamento preventivo nei confronti delle zecche e dell\u2019echinococco.\nLe norme per l'introduzione di animali provenienti da Paesi extracomunitari variano a seconda che il Paese sia inserito o meno nell' elenco redatto dalla Commissione Europea\u00a0e consultabile sul sito dell'UE.\nSe il Paese di provenienza rientra in tale elenco, per introdurlo in Italia occorre un certificato sanitario - rilasciato da un veterinario ufficiale o autorizzato dall\u2019Autorit\u00e0 competente del Paese - che attesti l\u2019esecuzione della vaccinazione antirabbica (e, se del caso, di una nuova vaccinazione in corso di validit\u00e0) e che l'animale sia identificabile tramite un tatuaggio leggibile o un microchip. \nSe il Paese di provenienza non rientra nell'elenco, occorre un certificato sanitario che, oltre all'esecuzione del vaccino anti rabbia, attesti anche l\u2019avvenuta esecuzione, con esiti favorevoli, presso un laboratorio riconosciuto dalla Commissione Europea, della prova di titolazione degli anticorpi neutralizzanti nei confronti della rabbia. Non \u00e8 richiesto il trattamento preventivo nei confronti delle zecche e dell\u2019echinococco. \nE' vietato introdurre in Italia, sia da Paesi UE che da Paesi Terzi, cani di et\u00e0 inferiore ai tre mesi e non vaccinati nei confronti del virus della rabbia. \n" } ] }, { "id": 1671, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove \u00e8 possibile trovare informazioni sui diritti dei cittadini che si spostano all'interno dell'Unione europea?" }, { "from": "gpt", "value": "Il sito dell'Unione Europea \"Viaggiare in Europa\" fornisce\u00a0informazioni\u00a0pratiche per chi viaggia nei 27\u00a0paesi dell'Unione europea. Che si tratti di una vacanza o di un viaggio d\u2019affari,\u00a0vi sono\u00a0suggerimenti utili su una grande variet\u00e0 di temi, dai documenti necessari, all\u2019assistenza sanitaria, all\u2019uso del telefono cellulare.\n" } ] }, { "id": 1672, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Chi\u00a0ha in programma un viaggio negli Stati Uniti pu\u00f2 utilizzare il passaporto rilasciato\u00a0prima del 2005 eventualmente anche rinnovato o deve adeguarsi alle nuove disposizioni normative?" }, { "from": "gpt", "value": "A partire dal 12 gennaio 2009 coloro i quali intendono recarsi negli Stati Uniti usufruendo del Visa Waiver Program, che consente di viaggiare senza il visto, dovranno richiedere un'autorizzazione al viaggio elettronica, (ESTA -Electronic System for Travel Authorization) prima di salire a bordo del mezzo di trasporto, aereo o navale, in rotta verso gli Stati Uniti.\nLa procedura \u00e8 molto semplice e rapida: per recarsi negli Stati Uniti d'America senza necessit\u00e0 di visto, usufruendo del programma \"Visa Waiver Program - Viaggio senza Visto\", sono validi i seguenti passaporti:\u00a0\n" } ] }, { "id": 1673, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Per installare telecamere a circuito chiuso su una propriet\u00e0, a chi bisogna rivolgersi per informazioni?" }, { "from": "gpt", "value": "L'adozione di sistemi di videosorveglianza \u00e8 in crescita costante. Questi sistemi trattano dati personali come la voce e l'immagine che sono da considerarsi informazioni riferite ad una persona identificata o identificabile. Le dimensioni assunte dal fenomeno, soprattutto grazie alle nuove tecnologie, hanno spinto il Garante per la protezione dei dati personali\u00a0ad intervenire per individuare un punto di equilibrio tra esigenze di sicurezza, prevenzione e repressione dei reati, e diritto alla riservatezza e libert\u00e0 delle persone.\nIn materia di videosorveglianza l'ultimo Provvedimento dell'\u00a08 aprile 2010\u00a0\u00a0tiene conto delle pi\u00f9 recenti disposizioni normative in materia e particolare attenzione \u00e8 rivolta alle garanzie sul fronte dell'informazione ai soggetti che transitano in aree videosorvegliate (sempre obbligatori i cartelli informativi, salvo nel caso di telecamere installate a fini di sicurezza pubblica), nonch\u00e8\u00a0ai limiti per la conservazione dei dati raccolti tramite telecamere e videosorveglianza, che pu\u00f2 superare le 24 ore solo in casi particolari (indagini di polizia e giudiziarie, sicurezza\u00a0degli istituti di credito,\u00a0ecc.).\u00a0\nPer approfondimenti e contatti: Videosorveglianza, Garante - URP\n" } ] }, { "id": 1674, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dove\u00a0reperire informazioni circa\u00a0l'adozione di sistemi di videosorveglianza in Italia, in particolare con i riferimenti normativi adottati dal Garante della privacy?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Garante per la protezione dei dati personali ha avviato le procedure per l\u2019adozione di un codice deontologico e di buona condotta del settore che fissi regole precise e garanzie riguardo alla raccolta, all\u2019uso e alla conservazione delle immagini rilevate attraverso videosorveglianza.\nIn questo dossier sono raccolti, oltre ai due provvedimenti generali, le decisioni pi\u00f9 significative dell\u2019Autorit\u00e0 riguardanti il settore, gli articoli della Newsletter, i comunicati stampa e altre notizie sull\u2019argomento, oltre ad alcuni documenti elaborati in ambito internazionale.\nPer approfondimenti:\n" } ] }, { "id": 1675, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A\u00a0chi\u00a0rivolgersi per denunciare\u00a0una violazione dell'accesso alla posta elettronica\u00a0personale?" }, { "from": "gpt", "value": "Qualora si\u00a0ritenga di essere vittime di abusi\u00a0informatici si pu\u00f2 fare\u00a0denuncia alla Polizia Postale.\nLa Polizia Postale e delle Comunicazioni \u00e8 il servizio della Polizia di Stato nell'azione di prevenzione e contrasto della criminalit\u00e0 informatica e a garanzia dei valori costituzionali della segretezza della corrispondenza e della libert\u00e0 di ogni forma di comunicazione. La polizia delle Comunicazioni \u00e8 presente su tutto il territorio nazionale attraverso 20 compartimenti, con competenza regionale, e 81 sezioni con competenza provinciale, coordinati a livello centrale dal Servizio Polizia delle Comunicazioni.\nIl sito web Commissariato di P.S. on-line,\u00a0gestito\u00a0dal servizio della Polizia Postale, permette di avere delle risposte\u00a0in tempo reale, per evitare di cadere nelle tante trappole online. Il sito, infatti,\u00a0oltre a contenere informazioni, approfondimenti, notizie e consigli, anche entrando in contatto con personale esperto,\u00a0consente di effettuare segnalazioni e\u00a0 sporgere denunce on-line relative a reati telematici.\nPer approfondimenti: Polizia di Stato\n" } ] }, { "id": 1676, "conversations": [ { "from": "human", "value": "A chi si possono denunciare le violazioni sulla caccia?" }, { "from": "gpt", "value": "La vigilanza sull'applicazione delle leggi sulla caccia nazionali e regionali, come indicato nell'art.27 della LEGGE 11 febbraio 1992, n. 157 Norme per la protezione della fauna selvatica omeoterma e per il prelievo venatorio, \u00e8 affidata a: Guardie Venatorie della Provincia, Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Polizia Municipale, Guardie volontarie venatorie delle associazioni ambientaliste e di quelle venatorie.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1677, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile portare le scolaresche a visitare il Senato?" }, { "from": "gpt", "value": "Le scuole interessate a visitare Palazzo Madama\u00a0potranno inoltrare\u00a0richiesta di prenotazione compilando online l'apposito modulo disponibile, sull'apposita pagina istituzionale\u00a0fino ad esaurimento delle date disponibili.Sono ammessi alle visite di Palazzo Madama gruppi di studenti a partire dalle classi V della scuola primaria. Le visite, predisposte per gruppi non superiori alle 50 persone (compresi docenti e accompagnatori), si effettuano nel corso dell'anno scolastico (da settembre a giugno). Gli appuntamenti sono fissati secondo l'ordine cronologico di arrivo delle richieste, fino ad esaurimento delle disponibilit\u00e0. Per consentire al maggior numero possibile di scuole di visitare Palazzo Madama, ciascun Istituto pu\u00f2 richiedere un solo appuntamento nel corso dell'anno scolastico. Gli appuntamenti fissati potranno subire variazioni, anche con preavviso molto breve, per esigenze legate allo svolgimento dell'attivit\u00e0 parlamentare. Le visite, \u00a0\u00a0gratuite,\u00a0 sono guidate da personale del Senato e hanno la durata di circa cinquanta minuti; possono essere effettuate nei giorni in cui non \u00e8 prevista attivit\u00e0 parlamentare e pertanto \u00a0non comprendono la possibilit\u00e0 di assistere alle sedute. Per consentire al maggior numero possibile di scuole di accedere al Senato, ciascun istituto pu\u00f2 richiedere un solo appuntamento nel corso dell'anno scolastico, a scelta tra visita e seduta.\nPer ulteriori informazioni \u00e8 possibile scrivere a visitealsenato@senato.it oppure telefonare al numero 06 6706 2177.\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1678, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono un'insegnante di storia dell'arte e mi piacerebbe organizzare una visita al Palazzo del Quirinale per due delle mie classi del liceo classico. A chi mi devo rivolgere per avere informazioni?" }, { "from": "gpt", "value": "Il calendario d'accesso e le modalit\u00e0 di visita\u00a0del Palazzo del Quirinale sono indicate dettagliatamente nella pagina Come visitare il Palazzo: un'apposita sezione \u00e8 dedicata alle Visite scolastiche per le quali \u00e8 necessaria la richiesta di prenotazione,\u00a0a firma del Dirigente scolastico,\u00a0da inoltrare, via posta o fax,\u00a0alla Presidenza della Repubblica - Servizio Intendenza -\u00a0Via della Dataria, 96 - 00187 ROMA fax: 0646993125.\u00a0\n\tLa richiesta pu\u00f2 anche essere inoltrata utilizzando la sezione la posta.\u00a0Gli appuntamenti, per un massimo di 50 persone, vengono programmati in ordine cronologico di arrivo delle richieste, fino ad esaurimento della disponibilit\u00e0, e sono comunicati con lettera di conferma, inviata alla scuola con congruo anticipo sulla data fissata.\n" } ] }, { "id": 1679, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile portare le scolaresche a visitare la Camera dei deputati?" }, { "from": "gpt", "value": "Per visitare il Palazzo di Montecitorio \u00e8 necessario far pervenire, per posta o per fax, la richiesta formulata su carta intestata della scuola a firma del dirigente scolastico, indirizzata al Consigliere Capo Servizio per la Sicurezza della Camera dei deputati, Via della Missione, n. 10 - 00186 ROMA, fax n. 06-67609950. Nella richiesta \u00e8 possibile indicare eventuali preferenze di periodo ed orario: esse saranno accolte, ove possibile, sulla base delle residue disponibilit\u00e0 del calendario.\nLe visite possono essere effettuate a partire dalle classi V della scuola primaria e le giornate a loro dedicate sono il luned\u00ec e il venerd\u00ec.\n\tIl gruppo dei partecipanti alla visita non pu\u00f2 superare le cinquanta unit\u00e0, pi\u00f9 cinque accompagnatori.\nGli appuntamenti vengono programmati in ordine cronologico di arrivo delle richieste e sono comunicati con lettera di conferma inviata alla scuola con anticipo sulla data prevista. Quindici giorni prima del giorno fissato deve pervenire al Servizio per la Sicurezza l'elenco nominativo dei partecipanti alla visita.\nNel corso dell'anno scolastico \u00e8 prevista una sola visita per istituto.\nPer ulteriori informazioni consultare la pagina dedicata del sito istituzionale.\n" } ] }, { "id": 1680, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Dovendomi recare a Roma vorrei visitare il Quirinale. Vorrei avere informazioni in merito." }, { "from": "gpt", "value": "Il\u00a0Palazzo del Quirinale \u00e8 aperto al pubblico secondo il calendario d'accesso pubblicato\u00a0sulla pagina internet Come visitare il Palazzo. Per l'accesso, previsto dalla Porta Principale sita nella Piazza del Quirinale, non \u00e8 necessario espletare alcuna formalit\u00e0 se non il pagamento del biglietto d'ingresso di \u20ac. 5,00 che \u00e8 invece\u00a0gratuito per chi non abbia compiuto il 18\u00b0 o abbia superato il 65\u00b0 anno di et\u00e0.\n" } ] }, { "id": 1681, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Vorrei sapere se \u00e8 possibile visitare la sede della Presidenza del Consiglio dei ministri." }, { "from": "gpt", "value": "Le visite guidate a Palazzo Chigi vengono effettuate da ottobre a maggio e a Villa Algardi da ottobre a giugno nella mattina del sabato (fascia oraria 9-13) e vengono autorizzate esclusivamente su prenotazione.\n\tLe visite, della durata di un'ora circa, sono gratuite, assistite e si svolgono attraverso un percorso prestabilito.\nGli istituti scolastici, le associazioni culturali ed i\u00a0singoli cittadini che desiderano effettuare una visita di Palazzo Chigi o di Villa Algardi, possono inviare una richiesta,\u00a0tramite e-mail (visite@palazzochigi.it\u00a0- visitealgardi@palazzochigi.it) o via fax al n. 06.67793095, indirizzata alla\u00a0\u00a0Presidenza del Consiglio dei Ministri - Segretariato generale - Dipartimento per le risorse strumentali.\n\tPer ulteriori informazioni telefonare al n. 06-67793032\u00a0o consultare la pagina dedicata.\n" } ] }, { "id": 1682, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E' possibile visitare il Palazzo del Senato?" }, { "from": "gpt", "value": "Palazzo Madama, sede del Senato della Repubblica,\u00a0pu\u00f2 essere visitato di norma il primo sabato del mese (escluso agosto), salvo diverse indicazioni che vengono\u00a0tempestivamente pubblicate sulla pagina dedicata del sito web.\u00a0\nPer visitare Palazzo Madama \u00e8 necessario ritirare un biglietto di accesso presentandosi presso l'ingresso di Piazza Madama 11, il giorno\u00a0dell'apertura al pubblico dalle ore 8.30 in poi. Ciascun visitatore pu\u00f2 richiedere, fino ad esaurimento, un massimo di quattro biglietti se adulto e un biglietto se minorenne, scegliendo un orario compreso tra le 10 e le 18 con intervalli di venti minuti.\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1683, "conversations": [ { "from": "human", "value": "E'\u00a0possibile\u00a0visitare la sede della Camera dei deputati?" }, { "from": "gpt", "value": "La manifestazione Montecitorio a porte aperte, programmata di norma la prima domenica di ogni mese, consente ai cittadini di visitare liberamente, senza necessit\u00e0 di prenotazione, i luoghi pi\u00f9 significativi di palazzo Montecitorio, quali l'Aula, il Corridoio dei passi perduti (noto anche come Transatlantico), le principali sale di rappresentanza della Camera dei deputati. Nel corso della visita il personale addetto illustra i principali aspetti storici, artistici ed istituzionali del Palazzo.\n\tI cittadini hanno anche la possibilit\u00e0 di assistere alle sedute della Camera seguendo le\u00a0modalit\u00e0 di accesso\u00a0descritte\u00a0alla pagina dedicata del sito istituzionale. \u00a0\n\t\u00a0\n" } ] }, { "id": 1684, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Sono un'insegnante e vorrei portare i miei studenti a visitare una delle Agenzie dell'Unione europea, in particolare l'Europol. A chi posso rivolgermi per fare richiesta di una visita di studio?" }, { "from": "gpt", "value": "L\u2019Ufficio europeo di polizia, Europol, si occupa di intelligence a livello europeo in ambito criminale. Comprende rappresentanti di tutta una serie di servizi incaricati di far osservare le leggi (forze di polizia, polizia doganale, servizi per l'immigrazione, ecc.). Obiettivo dell\u2019Europol \u00e8 il miglioramento dell'efficacia e della cooperazione delle autorit\u00e0 competenti degli Stati membri nella prevenzione e lotta a forme gravi di criminalit\u00e0 organizzata internazionale, quali: traffico di stupefacenti, reti di immigrazione clandestina, traffico di veicoli rubati, tratta degli esseri umani, compresa la pornografia infantile, contraffazione di denaro e altri mezzi di pagamento, traffico di sostanze radioattive e nucleari, terrorismo.\n\tL'Europol offre sostegno agli Stati membri: facilitando lo scambio d\u2019informazioni tra gli Stati membri dell\u2019Unione europea; fornendo analisi operative e sostenendo le operazioni degli Stati membri; offrendo le proprie competenze e sostegno tecnico per le indagini e le operazioni svolte all\u2019interno dell\u2019Unione europea, sotto il controllo e la responsabilit\u00e0 giuridica degli Stati membri; preparando relazioni strategiche (per es. valutazioni della minaccia) e analisi criminali sulla base di informazioni ed intelligence fornite dagli Stati membri o da altre fonti.\nPer organizzare visite di studio presso l'Europol basta compilare il modulo disponibile on-line.\n" } ] }, { "id": 1685, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cittadina americana deve richiedere\u00a0il visto per l'Italia\u00a0per\u00a0il periodo di un\u00a0mese per motivi di lavoro. A chi rivolgersi?" }, { "from": "gpt", "value": "Occorre rivolgersi alle Rappresentanze Diplomatiche e Consolari Italiane presenti nel Paese di residenza.\n\tAlla domanda di visto deve essere allegata una foto formato tessera, un documento di viaggio valido e, dove richiesto, la documentazione specifica per il tipo di visto richiesto.\n\tLo straniero deve obbligatoriamente indicare:\n" } ] }, { "id": 1686, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cittadino burkinab\u00e9 per venire in Italia, per turismo, \u00e8 obbligato a richiedere il visto all'autorit\u00e0 italiana?" }, { "from": "gpt", "value": "Si, in quanto il suo paese rientra nell'elenco dei cittadini per cui \u00e8 necessario richiederlo. La Polizia di Stato mette, inoltre, a disposizione un altro elenco di paesi i cui cittadini non\u00a0sono obbligati a richiedere il visto d'ingresso per soggiorni per turismo, missione, affari, invito e gara sportiva purch\u00e8 non superiori a 90 giorni. \u00a0\nLo straniero gi\u00e0 residente in uno Stato Schengen e titolare di permesso di soggiorno\u00a0\u00e8 esente dal visto per soggiorni non superiori a 3 mesi, a condizione che l'ingresso in Italia non avvenga per motivi di lavoro subordinato, lavoro autonomo o tirocinio.\nDallo scorso 1\u00b0 settembre 2010, i cittadini dei Paesi esenti dall'obbligo del visto per corto soggiorno possono far ingresso in Italia, per soggiorni fino a novanta giorni, anche per motivi di studio, senza la necessit\u00e0 di richiedere il corrispondente visto d'ingresso per studio,\u00a0secondo la\u00a0circolare\u00a0del 25/08/2010\u00a0con\u00a0le disposizioni del Ministero degli Affari Esteri.\nPer quanto riguarda\u00a0i soggiorni di lunga durata (oltre 90 giorni, nazionale), gli stranieri devono avere sempre il visto, anche se cittadini di Paesi non soggetti ad obbligo di visto per soggiorni di breve durata. Questi tipi di visto sono validi\u00a0per soggiorni superiori a 90 giorni\u00a0con uno o pi\u00f9 ingressi in Italia e consentono al titolare di circolare liberamente nell'area Schengen per un periodo non superiore a tre mesi per semestre.\u00a0L'esercizio della libera circolazione \u00e8 consentito solo qualora il visto sia in corso di validit\u00e0.\nPer approfondimenti:\nPolizia di Stato - visto di ingresso\nMinistero degli Affari esteri - il visto per l'Italia\nMinistero degli Affari esteri - Tipologie di visto e durata\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1687, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Quali sono i tempi per il rilascio del\u00a0visto di ingresso in Italia per ricongiungimento familiare?" }, { "from": "gpt", "value": "Ai sensi dell'art. 5 comma 8 del\u00a0\u00a0Decreto Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n.394,\u00a0il rilascio dei visti di ingresso da parte delle rappresentanze diplomatiche-consolari italiane all'estero avviene, salvo casi particolari, entro 90 giorni dalla richiesta.\nNel caso del ricongiungimento familiare, per l'ottenimento del visto \u00e8 necessario aver avuto il preventivo nulla osta al ricongiungimento familiare dallo Sportello Unico della Prefettura di residenza del richiedente.\nLa richiesta di nullaosta al ricongiungimento familiare, per i soggetti di cui all'art. 29 comma 1 del\u00a0Decreto Legislativo\u00a025\u00a0luglio\u00a01998, n. 286, va presentata allo Sportello unico per l'immigrazione presso la Prefettura-Ufficio territoriale del Governo, competente per il luogo di dimora del richiedente.\nLo Sportello unico per l'immigrazione rilascia, anche attraverso procedure telematiche, entro novanta giorni dalla ricezione, il nullaosta ovvero il provvedimento di diniego, dandone comunicazione all'autorit\u00e0 consolare, avvalendosi anche del collegamento previsto con l'archivio informatizzato della rete mondiale visti presso il Ministero degli affari esteri. Le autorit\u00e0 consolari, ricevuto il nullaosta di cui sopra ovvero, se sono trascorsi novanta giorni dalla presentazione della domanda di nullaosta, ricevuta copia della stessa domanda e degli atti contrassegnati, rilasciano il visto di ingresso entro trenta giorni dalla presentazione della richiesta di visto, dandone comunicazione, in via telematica, allo Sportello unico (art. 6 del\u00a0Decreto Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n.394).\n\u00a0\n" } ] }, { "id": 1688, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Come si possono\u00a0 richiedere informazioni sullo stato di una pratica riguardante un'istanza per benefici alle vittime della mafia?" }, { "from": "gpt", "value": "La domanda diretta ad ottenere la concessione dei benefici economici deve essere indirizzata al Ministero dell'Interno-Dipartimento per le Libert\u00e0 Civili e l'Immigrazione e inoltrata per il tramite del Prefetto della provincia di residenza o della provincia in cui si \u00e8 verificato l'evento, oppure al Console del luogo di residenza, per coloro che risiedono all'estero.\n" } ] }, { "id": 1689, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Vige l'obbligo di presentazione di domanda di volture nel caso di variazione delle titolarit\u00e0 sugli immobili urbani o rurali?" }, { "from": "gpt", "value": "A seguito di variazioni dei soggetti aventi diritto e/o delle relative titolarit\u00e0, sugli immobili (urbani o rurali) avvenute per atti tra vivi (compravendita, donazione, ecc.) o a causa di morte (successione, riunione d\u2019usufrutto), \u00e8 fatto obbligo ai nuovi aventi diritto sugli immobili di presentare denuncia in catasto. La denuncia deve essere corredata dalla prescritta documentazione (per domanda di volture di catasto fabbricati o terreni) predisposta a firma del dichiarante o di un suo incaricato (tecnico, notaio, ecc.).\u00a0\n\tPer maggiori informazioni, nonch\u00e8 per la modulistica,\u00a0consultare il sito dell' Agenzia delle Entrate.\n" } ] }, { "id": 1690, "conversations": [ { "from": "human", "value": "I malati intrasportabili possono votare a domicilio?" }, { "from": "gpt", "value": "La\u00a0LEGGE 7 maggio 2009, n. 46\u00a0 prevede che anche i cosiddetti disabili intrasportabili possano essere ammessi al voto domiciliare.\u00a0 Per avere tale possibilit\u00e0 il cittadino dovr\u00e0 inviare tra il quarantacinquesimo e il trentesimo giorno antecedente la data della votazione, una richiesta scritta all'ufficio elettorale del comune nelle cui liste elettorali \u00e8 iscritto.\nNella richiesta, in carta libera, deve essere attestato \"il motivo per il quale si chiede di esprimere il voto presso la propria dimora e la comunicazione dell'indirizzo completo presso il quale si intende essere ammessi al voto\".\u00a0 Alla richiesta dovranno essere allegate anche una copia della tessera elettorale, una copia del certificato rilasciato dalla commissione medica (di cui all'articolo 4 della LEGGE 5 febbraio 1992, n. 104) dal quale risulti l'esistenza della minorazione e un certificato del medico di base in cui si dichiara la persistenza della situazione di gravit\u00e0 e che l'elettore \u00e8 impossibilitato ad allontanarsi autonomamente dalla propria dimora (con indicazione della motivazione).\n\tNel caso in cui l'elettore abiti in un comune diverso da quello d'iscrizione nelle liste elettorali, la domanda va inviata comunque al sindaco del comune d'iscrizione, che poi provveder\u00e0 a comunicare il nominativo del richiedente al sindaco del comune in cui si trova l'elettore e nel quale avverr\u00e0 la raccolta del voto a domicilio. Il sindaco, una volta ricevuta comunicazione della presenza del cittadino nel suo territorio, provveder\u00e0 a comunicare la richiesta al presidente dell'ufficio elettorale di sezione nella cui circoscrizione \u00e8 ubicata la dimora dell'elettore. Il presidente della sezione elettorale ne prender\u00e0 nota all'atto della costituzione del seggio.\n" } ] }, { "id": 1691, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Cosa sono le Zone Franche Urbane?\n\u00a0" }, { "from": "gpt", "value": "La Commissione europea ha autorizzato, sulla base delle norme del trattato CE relative agli aiuti di Stato, la costituzione di zone franche urbane (ZFU) in determinate regioni italiane. La misura \u00e8 volta a stimolare la rivitalizzazione di determinati quartieri particolarmente svantaggiati. Nei 22 quartieri classificati come ZFU, le piccole e micro imprese che costituiscono una nuova attivit\u00e0 potranno beneficiare di una serie di esenzioni fiscali. La Commissione ha concluso che le misure in esame non sono tali da alterare le condizioni degli scambi in misura contraria al comune interesse e che gli effetti sugli scambi saranno molto limitati.\nL\u201911 giugno 2009 l\u2019Italia ha notificato un progetto che prevede la creazione di 22 zone franche urbane (ZFU) che godranno di un regime di esenzioni fiscali a favore delle piccole e micro imprese che iniziano una nuova attivit\u00e0 economica. In particolare, queste imprese beneficeranno di un\u2019esenzione dalle imposte sui redditi, dall\u2019imposta regionale sulle attivit\u00e0 produttive, dall\u2019imposta comunale sugli immobili e dai contributi sulle retribuzioni da lavoro dipendente.\nLa Commissione considera la rivalorizzazione dei quartieri urbani svantaggiati una delle iniziative che mirano a raggiungere l'obiettivo comunitario della coesione economica e sociale. Tale rivalorizzazione \u00e8 in linea con la comunicazione della Commissione del 17 luglio 2006 sulla politica di coesione e le citt\u00e0.\n\tVisto il livello di concentrazione delle difficolt\u00e0 socio-economiche (misurate con un indice sintetico) e il fatto che le misure previste sono estremamente mirate a livello geografico, la Commissione le ha ritenute necessarie e proporzionate per il raggiungimento dell\u2019obiettivo della rivitalizzazione urbana senza provocare una distorsione della concorrenza contraria al comune interesse. La Commissione ha altres\u00ec concluso che gli effetti sugli scambi saranno particolarmente limitati per i seguenti motivi:\n" } ] }, { "id": 1692, "conversations": [ { "from": "human", "value": "Che cos'\u00e8\u00a0una ZTL?" }, { "from": "gpt", "value": "ZTL \u00e8 l'abbreviazione di Zona Traffico Limitato, istituita generalmente in aree del centro storico di molte citt\u00e0 italiane\u00a0con lo scopo di tutelare il patrimonio storico e archeologico della citt\u00e0, di salvaguardare la qualit\u00e0 della vita dei quartieri e di incentivare l'utilizzo del trasporto pubblico, favorendo la diminuzione dell'inquinamento ambientale.\nLa durata dell'attivazione del servizio, per cui l'accesso a determinate zone \u00e8 consentito solo ai veicoli autorizzati, pu\u00f2 variare da citt\u00e0 a citt\u00e0 e pu\u00f2 distinguersi tra ZTL diurna e notturna. Per approfondimenti consultare\u00a0l'art.\u00a07\u00a0del\u00a0Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285\u00a0\"Nuovo Codice della Strada\".\n\u00a0\n" } ] } ]