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Qual è l’efficacia dei vaccini Covid nei confronti della variante Delta? E quanto dura la protezione conferita dal ciclo vaccinale a due dosi? Sono queste alcune delle domande che, davanti ai tanti casi di infezione dovuti alla circolazione delle varianti emergenti, in molti si stanno ponendo, sulla scia di quanto sta accadendo negli Stati Uniti e in Israele, dove l’operazione terza dose è già avviata. Una possibilità che è ormai più di un’ipotesi anche in Italia, secondo quanto indicato dal Comitato tecnico scientifico (Cts) che sta conducendo una valutazione accurata delle evidenze attualmente disponibili. Tra queste, potrebbero rientrare le conclusioni di un nuovo studio britannico, finalizzato a comprendere l’efficacia e la durata della protezione di Pfizer e Astrazeneca negli abitanti del Regno Unito. L’analisi, condotta dai ricercatori dell’Università di Oxford in collaborazione con l’Ufficio di statistica nazionale (ONS) e il Dipartimento per la salute e l’assistenza sociale (DHSC), ha rilevato che entrambi i sieri prevengono l’infezione da variante Delta ma la loro protezione diminuisce nel tempo. Questa riduzione varia in misura diversa a seconda del siero, con due dosi di Pfizer che hanno mostrato una maggiore efficacia iniziale contro le nuove infezioni, ma un calo più rapido rispetto a due dosi di Astrazeneca. “I risultati – spiegano gli studiosi – suggeriscono che dopo quattro o cinque mesi l’efficacia di questi due vaccini sarebbe simile, sebbene i giovani mostrino una protezione maggiore rispetto agli anziani”. I dati, nello specifico, chiariscono che due dosi del vaccino prodotto da Pfizer sono efficaci al 92% nell’impedire alle persone di sviluppare un’elevata carica virale – un’alta concentrazione del virus nei loro campioni di prova – 14 giorni dopo la seconda dose. Ma l’efficacia del vaccino è scesa al 90%, 85% e 78% dopo 30, 60 e 90 giorni, rispettivamente. Il vaccino sviluppato da Oxford e prodotto da AstraZeneca è invece efficace al 69% contro un’elevata carica virale 14 giorni dopo la seconda dose, scendendo al 61% entro 90 giorni. Nel complesso, il calo dell’efficacia è stato più pronunciato tra i soggetti di età pari o superiore ai 35 anni rispetto ai più giovani. “Sebbene le vaccinazioni riducano la possibilità di contrarre l’infezione, non la eliminano – ha affermato dottor Koen Pouwels del Nuffield Department of Population Health dell'Università di Oxford e primo autore dello studio – . Ancora più importante, i nostri dati mostrano il potenziale per gli individui vaccinati di trasmettere ancora il virus agli altri, e l'importanza dei test e dell’autoisolamento per ridurre il rischio di trasmissione”. Rilasciata in pre-print, l’analisi ha confrontato la protezione dall’infezione prima e dopo il 17 maggio, quando la variante Delta è diventata predominante nel Regno Unito, oltre ad esaminare nel dettaglio come l’efficacia cambi nel tempo. Per il raffronto, i ricercatori hanno analizzato 2.580.021 risultati di tamponi nasali e faringei prelevati da 384.543 partecipanti di età pari o superiore a 18 anni tra il 1 dicembre 2020 e il 16 maggio 2021 e 811.624 risultati dei test da 358.983 partecipanti tra il 17 maggio 2021 e il 1 agosto 2021.
Lo ha rilevato uno studio britannico che ha valutato l’impatto della variante virale sull’efficacia dei vaccini: “La protezione conferita da due dosi cala nel tempo, con una riduzione che varia a seconda del tipo di siero. Per Pfizer e Astrazeneca scende rispettivamente al 78% e 61% nei confronti dell’infezione a 90 giorni”.
Svolta nel giallo della scomparsa di Elena Ceste. I carabinieri hanno appena annunciato che il DNA del cadavere ritrovato nelle campagne astigiane è compatibile con quello della mamma di Costigliole. Ecco il comunicato diffuso dal comando provinciale dei carabinieri di Asti: "Al termine di specifiche analisi condotte da un Istituto specializzato di Torino delegato al riguardo dall’Autorità giudiziaria inquirente, è stato riscontrato che il dna della signora Elena Ceste, scomparsa il 24 gennaio 2014 dalla propria abitazione di Costigliole d’Asti, è compatibile con quello del cadavere ritrovato il 18 ottobre scorso ad Isola d’Asti in località Chiappa. I familiari della donna sono stati informati da alcuni ufficiali del comando provinciale Carabinieri di Asti. Le indagini continuano nel più stretto riserbo". Il ritrovamento del corpo – Il cadavere è stato ritrovato il 18 ottobre, durante un'operazione di pulitura del canale di scolo. Il corpo giaceva nelle campagne astigiane, in un fosso tra il fiume Tanaro e la ferrovia. Era in avanzato stato di decomposizione ed era stato ulteriormente danneggiato da una ruspa. Così, è stato impossibile addirittura comprendere se si trattasse di un uomo o di una donna. Il cadavere era senza vestiti e senza effetti personali.
Il DNA rilevato sul corpo trovato in un canale nelle campagne dell’astigiano è compatibile con quello di Elena Ceste. La notizia è stata confermata dai carabinieri.
Si vota oggi fino alle 23 in Umbria per le Elezioni Regionali, in anticipo di un anno dopo lo scioglimento della giunta precedente per lo scandalo che colpì l'Assemblea Legislativa a maggioranza PD. Sono poco più di 700mila gli elettori umbri, ma tutta la Penisola attende l'arrivo dei risultati, perchè questo appuntamento elettorale rappresenta un test importante anche a livello nazionale. Si tratta, infatti, del primo test per il patto civico M5S-PD, che si presenta con un candidato unico contro il centrodestra unito formato da Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia. Otto i candidati che si contendono il ruolo di Governatore dell'Assemblea Legislativa: tra questi c'è Rossano Rubicondi, che si presenta con una sola lista, quella del Partito Comunista. Vediamo insieme chi è Rossano Rubicondi e quali sono i candidati a suo sostegno. Rossano Rubicondi è nato nel 1971 a Marsciano ed è un operaio della Fbm (Fornaci Briziarelli Marsciano) che ha a lungo militato all'interno della Cgil. Oltre a essere un operaio, Rubicondi è noto anche per l'oro mondiale nella specialità Goji-Ryu del karate, di cui è maestro ed è stato anche campione europeo. Ecco i nomi dei candidati a supporto di Rossano Rubicondi nella lista del Partito Comunista: Partito comunista Yuri Di Benedetto
Si vota oggi fino alle 23 in Umbria per le Elezioni Regionali, in anticipo di un anno rispetto alla naturale fine della legislatura. Otto i candidati, tra cui anche Rossano Rubicondi, che si presenta all’appuntamento elettorale con la lista del Partito Comunista. Vediamo insieme chi è Rossano Rubicondi e chi sono i candidati che lo supportano.
Continuano i lavori di costruzione in India della "Statua dell'Unità", un monumento dedicato all'indipendente indiano Vallabhbhai Patel, nella colonia di Kevadiya, nei pressi della diga di Narmada, a circa 230 km da Ahmedabad nello stato del Gujarat. La gigantesca scultura è prossima all'inaugurazione. Una volta completata sarà la statua più alta del mondo. Conosciuta come la Statua dell'Unità, la scultura sarà ufficialmente inaugurata dal primo ministro indiano Modi il 31 ottobre 2018. Supererà il Buddha del Tempio della Primavera cinese, che dal 2002 ad oggi è la statua più alta del mondo. La statua si trova a circa 125 miglia a sud est di Ahmedabad, la città principale nello stato occidentale dell'India del Gujarat. Il progetto è costato circa 430 milioni di dollari in totale, oltre al lavoro di circa 2.500 operai, molti dei quali migranti cinesi. Statue Of Unity, alta 182 metri, celebra la vita di Sardar Vallabhbhai Patel, un eroe nazionale venerato per il suo ruolo nella lunga lotta per l'indipendenza del paese dall'impero britannico nel 1947. Patel fu determinante nel persuadere gli stati rivali a aderire sotto la bandiera del nuovo paese e formare la più grande democrazia del mondo. Alcuni nazionalisti indù affermano che il ruolo di Patel è stato trascurato dagli storici, concentrati invece sulla dinastia Nehru-Gandhi, che arrivò a dominare la politica del paese. È stato l'attuale primo ministro indiano Narendra Modi a dare l'impulso al progetto, secondo quanto ha riportato Michael Graves Architecture & Design, la società che supervisiona la progettazione e la costruzione della statua.
Due volte più alta della Statua della Libertà di New York e più alta anche del Buddha del Tempio della Primavera cinese che detiene l’attuale record, la Statua dell’Unità indiana è un vero colosso moderno, ricoperto di bronzo, che inaugurerà alla fine di ottobre in onore dell’eroe nazionale Sardar Vallabhbhai Patel.
Se avete voglia di lasciare la vostra realtà metropolitana e fare un viaggio nel tempo all'età preistorica, la Cliff Haven nello Utah è la casa giusta per voi. Affacciata sul Montezuma Canyon, nello Utah, la casa costruita nel 1986 da proprietari Phil e Barbara Houghton, è un perfetto rifugio dotato di ogni comfort. Se l'esterno sembra infatti molto simile ad una casa preistorica, degna di Fred e Wilma Flintstones, gli interni di quest'abitazione sono incredibilmente moderni ed eleganti, con tutte le comodità della vita contemporanea. La Cliff Haven dista inoltre meno di 90 minuti dalle attrazioni turistiche principali dello Utah, tra cui il lago Powell e Monument Valley. Sembra uscita direttamente da un cartone dei Flintstones, ma gli interni della Cliff Haven sono davvero sorprendenti. La casa comprende tre camere da letto scavate all'interno di una montagna del Montezuma Canyon, nello Utah, , ed è attualmente all'asta. Costruita nel 1986 dai proprietari Phil e Barbara Houghton, la casa, che si sviluppa su 2000 metri quadrati, è stata progettata per supportare completamente la vita off-grid: dispone di pannelli solari, un sistema di acqua fresca e pulita, un frutteto, un vigneto, un giardino, telefoni ed elettricità ed anche della connessione Wi-Fi, altro che casa preistorica dei Flintstones. Fred e Wilma Flintstones si sono dunque spostati dalla loro preistorica dimora per trasferirsi in una casa scavata nella montagna ma con tutte le comodità di un appartamento in città. L'intera proprietà, dai colori simili alle splendide formazioni rocciose rosse del vicino Arches National Park, comprende inoltre 12 acri di terreno, un garage, spazio per ulteriore espansione e molto altro ancora. La Cliff House è del tutto autosufficiente: i pannelli solari alimentano tutta la casa, mentre un pozzo privato fornisce acqua fresca e una cisterna di 12.000 litri raccoglie l'acqua piovana e il deflusso. Quando i proprietari hanno costruito la proprietà nel 1986, hanno creato un tunnel nella parte posteriore della casa per aiutare il deflusso delle acque e creare un sistema di circolazione dell'aria fresca naturale. C'è un generatore diesel di backup per garantire sempre elettricità. C'è anche la connessione wifi e la linea telefonica in modo da poter rimanere in contatto con il mondo anche se lontano.
Fred e Wilma Flintstones sono diventati anziani e dalla loro preistorica dimora si sono trasferiti in una casa nelle montagne dello Utah i cui interni sono assolutamente da vedere.
Sono 27, per ora, i sindaci che hanno firmato un appello, promosso dall’associazione Luca Coscioni, per richiedere l’approvazione della legge del testamento biologico, da oltre cinque mesi ferma al Senato con 3mila emendamenti che ne bloccano l’iter. La legge era stata approvata alla Camera lo scorso aprile e sarebbe dovuta arrivare in Aula a giugno, per poi slittare a luglio e infine a settembre. Nei giorni scorsi era stato diffuso l’appello dei senatori a vita Carlo Rubbia, Elena Cattaneo, Renzo Piano e Mario Monti che avevano cercato di riportare l’attenzione sulla legge bloccata alla Commissione Sanità del Senato. Nell’appello dei sindaci si legge: “Noi sindaci sottoscritti, per scongiurare un nuovo passaggio alla Camera che ne impedirebbe nei fatti l'approvazione definitiva, chiediamo che il Disegno di Legge sul ‘consenso informato e le disposizioni anticipate di trattamento' sia trasmesso in Aula per il voto senza ulteriori modificazioni, al fine di non lasciare senza risposta le attese e le speranze di tanti cittadini”. I primi cittadini che hanno sottoscritto il documento sono di diversi partiti politici, da Virginia Raggi a Luigi de Magistris, da Giuseppe Sala a Chiara Appendino, da Federico Pizzarotti a Leoluca Orlando. Attualmente in Italia non c’è una regolamentazione chiara in merito sul fine-vita e in molti scelgono la Svizzera per mettere in pratica la loro volontà. Per la presidente della Commissione Sanità del Senato, la dem Emilia Grazia De Biasi, la prossima settimana sarà quella decisiva per la sorte della legge sul Biotestamento. Marco Cappato, tesoriere Associazione Luca Coscioni, in una nota attacca proprio De Biasi: “Viviamo una situazione di stallo dovuta alle responsabilità della relatrice, la presidente De Biasi, che se si fosse dimessa a giugno quando la situazione attuale era già ben delineata, a quest'ora staremmo già votando”. Per poi aggiungere: “Finora ha promesso di farlo già in sette occasioni, se riuscisse a farlo realmente potremmo essere finalmente testimoni di una svolta significativa. Ogni giorno che passa è un giorno perso, visto che siamo a fine legislatura e la legge è finita vittima delle esigenze delle coalizioni e delle correnti interne dei partiti". Quello che chiede Cappato sono le dimissioni di De Biasi in modo che la legge senza mandato del relatore passi direttamente al giudizio dell’Aula.
Ventisette sindaci chiedono, con un appello promosso dall’associazione Luca Coscioni, l’approvazione della legge sul testamento biologico, già passato alla Camera e ora fermo al Senato. L’appello dei sindaci segue quello firmato da alcuni senatori a vita.
È stato definito “super predatore” dai ricercatori della University of Victoria e non si tratta di una nuova specie di rettile o di grande felino, ma dell'essere umano che, con il suo comportamento predatorio, è responsabile dell'estinzione di moltissime specie animali e della distruzione della naturale catena alimentare mondiale. Lo studio, intitolato “The unique ecology of human predators” e pubblicato su Science, descrive nel dettaglio come la dominazione degli uomini sulla Terra sia ad oggi pericolosa per la stessa sopravvivenza degli equilibri della natura. Noi umani infatti sfruttiamo i pesci 14 volte più dei loro predatori naturali così come cacciamo e uccidiamo 9 volte la quantità di lupi e leoni che normalmente morirebbero in seguito al regolare comportamento predatorio di questi stessi animali. Senza contare la violenza e l'aggressività utilizzate per ammazzare i carnivori oggetto della caccia grossa di cui si è molto parlato in queste ultime settimane. Il comportamento predatorio dell'essere umani, spiegano i ricercatori, non è in linea con quello della natura poiché non tiene conto della sostenibilità e del rispetto delle quote da uccidere, non ci sono limiti e lo sfruttamento della madre terra è praticamente senza regole, se non quelle socio-economiche che sembrano essere le uniche a cui dare importanza.
L’uomo è il peggior predatore attualmente vivente sul pianeta Terra: caccia e uccide senza rispettare le regole naturali dello sfruttamento sostenibile e per questo è pericoloso.
Dall'uomo sulla luna è facile aspettarsi di tutto, dal punto di vista musicale, ma soprattutto estetico. Per questo motivo Kid Cudi non sorprende i suoi fan più appassionati con il look scelto per il Met Gala, dove si è presentato con un abito di Louis Vuitton, i capelli verdi fluorescenti, un trucco nero accentuato che gli copriva lo sguardo, ma soprattutto un pezzo unico di gioielleria commissionato da Ben Baller e KAWS. Stiamo parlando della sua collana, dal valore di 1.6 milioni di dollari: un pezzo unico realizzato in collaborazione con il gioielliere Ben Baller che ha affermato: "Questo è il gioiello più dettagliato e intricato che abbia mai creato in tutta la mia carriera". A testimoniarlo anche l'impegno per la costruzione, con il gioielliere che ha affermato di aver dovuto chiudere gli altri lavori della sua azienda per tre mesi, per concentrarsi su questo pezzo unico. Che l'hip hop americano stia mercificando la cultura graffitista anni 90 e 2000 non è una novità: basti pensare alla riscoperta di Jean Michel Basquiat nella nuova collezione di Tiffany con protagonisti la coppia Jay Z e Beyonce. Ma non si ferma qui, perché gli ultimi Met Gala del 2021 ci hanno mostrato un tributo all'art nouveau di KAWS, il designer statunitense che ha ricreato, attraverso una diversa riproposizione di personaggi animati pop, una linea in grado di traslare più mercati, da quello main culture degli abiti e degli skateboard, alla gioielleria e al modellismo, soprattutto con il modello "Man on the Moon". Rappresentativo è sicuramente la croce nera su entrambi gli occhi dell'avatar, una figura che abbiamo potuto riconoscere in maniera particolarmente evidente sul collo di Kid Cudi, una collana tempestata di diamanti dal valore di oltre 1,6 milioni di dollari. Il pezzo, completamente ricoperto da diamanti colorati, è una collaborazione tra il gioielliere delle star Ben Baller e KAWS, che per l'occasione ha deciso di rendere unico il pezzo, complice anche la somiglianza tra il titolo dell'opera e il soprannome del cantante Kid Cudi: "Man on the moon". Ricoperto da oltre 24mila diamante di colore diverso e da un chilo di oro rosa da 18 carati, il ciondolo ha anche uno scompartimento segreto, dove l'artista potrebbe nascondere altri pezzi della sua collezione di gioielli, o come ha dichiarato lo stesso Baller: "Cudi voleva uno spazio per mantenere la sua erba per ogni evenienza". Una collana che ha impegnato molto lo stesso Baller: "Questo è il gioiello più dettagliato e intricato che abbia mai creato in tutta la mia carriera. Dal micro pavé alle rughe e ai tubi della tuta da astronauta allo zaino funzionale. Grazie KAWS per aver creduto in me per realizzare questo pezzo secondo i suoi standard incredibili. Grazie a tutto il mio team perché abbiamo dovuto chiudere l'intera azienda per 3 mesi per realizzarlo. E grazie a Kid Cudi per la visione e la nostra amicizia, la portiamo sempre al livello successivo". A post shared by 𝐁𝐄𝐍 𝐁𝐀𝐋𝐋𝐄𝐑 🇰🇷 (@benballer)
La mercificazione della pop art da parte della scena hip hop statunitense è un leitmotiv, che soprattutto negli ultimi mesi si è arricchito della collaborazione Jay Z – Beyonce per Tiffany, con i quadri di Jean Michel Basquiat a fare da sfondo, ma non solo. Perché all’ultimo Met Gala, il cantante Kid Cudi ha svelato una collana da 1,6 milioni di dollari, un pezzo unico in collaborazione con l’artista americano KAWS.
Oggi si vota alle elezioni a Napoli: fino alle 23 del 3 ottobre e dalle 7 alle 15 di lunedì 4 ottobre gli elettori potranno votare il candidato sindaco, i consiglieri comunali, i presidenti e i consigli delle 10 municipalità. Le schede elettorali sono due: una azzurra per il candidato sindaco, l'altra arancione per i candidati delle municipalità. Dopo la chiusura dei seggi si passerà ai primi exit poll e alle proiezioni durante lo spoglio, dopodiché arriveranno i risultati definitivi. Ecco la guida per votare alle elezioni a Napoli tra disgiunto, doppia preferenza e norme anti Covid. Per il candidato sindaco si vota sulla scheda azzurra è ammesso il voto disgiunto. Nei comuni come Napoli, con popolazione superiore a 15mila abitanti, viene eletto sindaco chi ha la maggioranza assoluta alle urne (50% + 1 dei voti). Quando ciò non accade, si torna a votare due settimane più tardi, in un ballottaggio tra i due aspiranti sindaci con più preferenze. In consiglio comunale, al vincitore viene attribuito il 60% dei seggi; il resto viene diviso – in maniera proporzionale – tra gli altri candidati. I consiglieri totali da eleggere sono 40, tra tutti quelli che hanno superato la soglia di sbarramento del 3% dei voti validi. L'elettore può votare: Si vota anche per l’elezione dei 40 consiglieri comunali di Napoli. Per votare il consigliere comunale si utilizza la scheda azzurra, è possibile esprimere anche una seconda preferenza ma con sesso diverso.
Oggi e domani a Napoli si tengono le elezioni comunali per votare il sindaco, il consiglio comunale, i presidenti e i consigli delle 10 Municipalità. Ecco come si vota alle elezioni a Napoli tra schede elettorali, doppia preferenza e voto disgiunto.
Non ne poteva più. All'ennesima aggressione ha deciso di chiamare il 112. Una madre anziana e invalida ha denunciato suo figlio 38enne dopo aver subito per anni violenze e maltrattamenti nella sua abitazione in zona Don Bosco, a sud est della capitale. L'uomo l'avrebbe costretta con botte e minacce ad esaudire tutte le sue richieste economiche. Ieri sera l'ha colpita a calci per un cellulare. È stato arrestato ed ora si trova in carcere, in attesa dell'udienza di convalida.
La denuncia della madre disperata, vittima per anni delle vessazioni di suo figlio. L’anziana invalida è stata costretta a cedergli di continuo il denaro della sua pensione per paura di reazioni violente, come quella di ieri sera. Il 38enne romano, disoccupato e con precedenti penali, l’ha picchiata per l’ennesima volta con calci. È stato arrestato, con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, percosse, estorsione e rapina.
Chi lo fa…lo aspetta, questo è il titolo del goloso appuntamento del 2013 che animerà le strade del centro della città di Torino, di solito laboriosa e frenetica, ma che per dieci giorni si fermerà per assaporare il cibo degli Dei. Cioccolatò è la manifestazione dedicata al cioccolato made in Italy e a quello internazionale, privilegiando le produzioni artigianali della tradizione piemontese, che vanta una miriade di cioccolaterie storiche a Torino. La novità è che quest'anno la celebrazione cambierà date, ed invece di Marzo, periodo in cui di solito aveva luogo la festa, quest'anno si celebrerà nell'ultima settimana di Novembre, dal 22 al primo Dicembre. Questo appare il periodo ideale per il festival, proprio in prossimità delle feste natalizie, quando il cioccolato ed i dolciumi iniziano a diffondersi nelle case ed il freddo comincia a farsi più intenso, non c'è niente di meglio che riscaldarsi con una bella e golosa cioccolata calda. Cioccolatò quest'anno festeggia i suoi primi dieci anni con tanti appuntamenti ed iniziative speciali, che per dieci giorni allieteranno il palato e la vista dei golosi visitatori che lo scorso anno sono stati ben 500.000, confermando che la quella di Torino è una delle feste del cioccolato più apprezzate in Italia. Location Programma ed iniziative Come arrivare Visualizzazione ingrandita della mappa Il centro di Torino sarà il palcoscenico che ospiterà tanti stand ed iniziative che coinvolgeranno tutti i produttori di cioccolato, come ricorda lo slogan dell'evento, chi lo fa.. vi aspetta. Tra le novità di quest’anno, oltre alle date, c'è anche la location, infatti saranno ben due le piazze che si trasformeranno in una vera e propria fabbrica di cioccolato, Piazza San Carlo e Piazza Carlo Alberto. I due centri della movida Torinese sono la cornice ideale per fare da sfondo al festival, infatti tutto è immerso nell'aroma del cioccolato, oggi come anni fa, quando i famosi caffè del centro, accoglievano reali, nobili ed artisti, a gustare il prezioso cioccolato. [Foto di Chiara S] Per tutti i dieci giorni della festa il centro di Torino sarà invaso da stand che offriranno il cioccolato più buono del mondo. Ma non solo, ci saranno incontri con gli esperti, degustazioni, attività culturali e di animazione, appuntamenti ludico-didattici per adulti e bambini legati sempre all'oro nero. Anche i ristoranti, i bar ed i locali del centro città saranno coinvolti in prima fila nelle celebrazioni e si animeranno con attività a tema, offrendo menù che hanno come ingrediente segreto il cioccolato. Nei locali si rinnova l'appuntamento con i Cocktail al cioccolato, dove verranno preparati gustosi drink dal sapore molto dolce. In particolare, seguendo il successo del 2012, sarà allestita l'aria Chocolive, dove saranno organizzati laboratori e dimostrazioni dal vivo da parte di più di 60 grandi maestri cioccolatieri provenienti da tutto il mondo, che daranno vita a delle vere opere d'arte di cioccolato. Sempre nelle strade del centro saranno allestiti dei laboratori dedicati ai più piccoli, che vedranno come protagonisti gli allievi delle scuole di Torino. Altro appuntamento da non perdere è quello con le degustazioni dei Cioccolati d'Italia, con le specialità al cioccolato delle città dove questo ingrediente regna incontrastato, oltre a Torino, ci sarà Ragusa, Cuneo, Perugia e L’Aquila. Infine non può mancare un assaggio del cioccolatino per eccellenza di Torino: il Gianduiotto. In occasione della festa s riuniranno i Maestri del Gianduiotto, che proporranno degustazioni che manderanno in estasi le palìpille gustative dei fortunati visitatori. Cioccolatò, infatti non poteva dimenticare il suo cioccolatino più famoso, nato proprio a Torino e celebre per essere stato il primo cioccolatino ad essere messo in commercio incartato, gustato insieme al Bicerin, bevanda a base di caffè espresso, cioccolata e crema di latte, delizia nata anch'essa a Torino nel 1763. Il grande evento di Cioccolatò, in realtà è anche una buona occasione per visitare Torino in modo alternativo, sempre al sapor di cioccolato, navigando sui battelli Chovalentina e Chocovalentino, che attraversano il Pò. Oppure a bordo del Choco Tram, che attraversa la città insieme ai produttori di cioccolato. [Foto di Pava] Torino è facilmente raggiungibile in aereo, in macchina o in treno. L'aeroporto principale della città è il Sandro Pertini, situato a circa 16 chilometri dal centro, ma ben collegato con un servizio navetta, che permette di raggiungere la città in circa 40 minuti. L'aeroporto è collegato con quasi tutte le città italiane, in particolare voli giornalieri partono da Bari, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Lamezia Terme, Napoli, Olbia, Palermo, Pescara, Reggio Calabria, Roma, Trapani, Trieste. Torino inoltre è servita da un'ottima rete autostradale che consente di arrivare agevolmente in auto da tutt'Italia. Se si arriva da nord l'autostrada da seguire è l'A4, mentre chi arriva da Sud può prendere la A12 fino a Genova, poi la A10 fino a Savona e da qui la A6 fino a Torino. L'ultima alternativa per arrivare a Torino è il treno, anch'esso una comoda ed ottima soluzione di viaggio. Torino è servita da tre stazioni ferroviarie, la principale è la stazione di Porta Nuova, situata nel centro di Torino, la seconda è la stazione di Porta Susa, leggermente più decentrata, ed infine la stazione Lingotto. Da Milano parte la linea diretta che collega le due città, poi ci sono anche la linea Genova-Savona-Torino o quella Bologna-Piacenza-Torino, tutto ovviamente dipende da quale città italiana si parte. Inoltre passano la stazione di Torino è servita dai treni di alta velocità.
Dal 22 Novembre al primo Dicembre Torino diventerà la patria del Cibo degli dei. Al bando diete e sensi di colpa, Cioccolatò, la fiera del cioccolato italiano ed internazionale, richiamerà tutti i golosi della penisola pronti a deliziare il propri palati con il cioccolato più buono d’Italia.
I ragazzi del Grande Fratello Vip fanno il punto sulle dinamiche della nona puntata, andata in onda ieri sera con un nuovo record d'ascolti. Nel corso della cena seguita alla messa in onda, i fratelli Rodriguez hanno commentato i pesanti fischi ricevuti da Cecilia e Ignazio da parte del pubblico. La storia d'amore nata all'interno della Casa, che ha portato la modella a lasciare il fidanzato Francesco Monte, è stata particolarmente criticata, ma Jeremias ha insinuato alla sorella un dubbio: e se le reazioni degli spettatori fossero pilotate dagli autori? In questo caso, gli spettatori presenti in sala hanno letteralmente subissato la Rodriguez di fischi per come ha giustificato la scelta di stare con Ignazio, senza farsi mancare rapporti intimi consumati nella Casa. Jeremias, però, ne è sicuro: i "buuu" che Cecilia ha ricevuto ieri sera sono manovrati dalla produzione del programma che indicherebbe quando applaudire e quando fischiare: Te la prendi per i buu? Ma non capisci che lì danno indicazioni? Fidati io l’ho visto io, dal vivo. Di che parliamo? Quando qualcuno dice qualcosa loro dicono al pubblico di applaudire, come quando Simona ha detto quella cosa contro di te. Ragazzi è un programma, è televisione! La frase di Simona Izzo cui Jeremias fa riferimento è un'insinuazione tutt'altro che leggera della ex gieffina sulla veridicità della liason Cecilia-Ignazio: "Mi auguro che quella con Ignazio sia una storia d'amore e vada oltre le telecamere però una cosa devo dirla. Ricordi quando hai accusato Luca di aver premeditato un abbandono mediatico con Soleil? Ora mi sfiora il pensiero che tu abbia fatto la stessa cosa". "Non me ne frega un ca** di quello che Simona ha detto", è stata la replica di Cecilia al fratello nel corso della cena. Cecilia si becca i primi “buuuh” di questa serata #GFVip A post shared by BitchyF.it (@bitchyf.it) on Nov 6, 2017 at 1:13pm PST Situazione per certi versi paradossale, quella che si sta creando nelle ultime ore: Jeremias sostiene infatti come l'attacco del pubblico sia alimentato dal reality stesso, mentre non pochi spettatori, al contrario, accusano il programma di riservare ai fratelli Rodriguez un trattamento di favore. Intanto, però, sembra avverarsi la "profezia" di Ignazio e Cecilia, che avevano già capito come la loro storia sarebbe stata sottoposta alla gogna mediatica. E allora, ci si chiede cosa sarà della coppia tra un mese, quando il Gf Vip finirà (ammesso che i due non escano prima): l'amore di Moser e della Rodriguez resisterà agli attacchi e si trasformerà in una storia duratura, o si rivelerà un semplice flirt televisivo?
Cecilia commenta amaramente i fischi ricevuti dal pubblico per la sua storia con Ignazio, ma Jeremias accusa il Gf Vip di pilotare le reazioni.
All’indomani del matrimonio di Melissa Satta e Kevin Prince Boateng, il settimanale “Chi” aveva paventato l’ipotesi che tra Vittorio Brumotti e la fidanzata Giorgia Palmas tirasse aria di crisi. Secondo una serie di indiscrezioni, il noto biker non avrebbe partecipato alle nozze tra l’ex velina di “Striscia la notizia” e il campione di calcio, nozze in occasione delle quali Giorgia ha rivestito invece un ruolo centrale. Questo era quanto riportava il settimanale diretto da Alfonso Signorini: Come mai al matrimonio di Melissa Satta con Kevin Prince Boateng a Porto Cervo, l’ex velina Giorgia Palmas si è presentata senza il compagno Vittorio Brumotti? L’inviato di “Striscia la Notizia” è stato visto, la sera di quello stesso giorno, ad un concerto in Liguria. Crisi tra i due? A replicare a quel pettegolezzo è proprio Vittorio attraverso il suo profilo Instagram, dove ha pubblicato una foto in cui compare insieme alla Palmas. Lo scatto che mostra i due mentre si divertono in acqua è abbinato a una didascalia che recita: Chi non ride muore prima, allora noi ridiamo anche in acqua ! Mi raccomando però acqua in bocca! #summer #sardegna #altrochemaldive. Una smentita in piena regola quella di Vittorio, che si tiene stretta la sua Giorgia e corre in Sardegna per trascorrere insieme a lei qualche giorno di vacanza.
Nessuna crisi tra Vittorio Brumotti e Giorgia Palmas. A dispetto di chi li voleva lontani, i due stanno trascorrendo le vacanze insieme in Sardegna e smentiscono con decisione le voci di una rottura.
In una grotta del monte Canin, una montagna delle Alpi Giulie, lo strato di permafrost (il ghiaccio permanente) ha iniziato a sciogliersi repentinamente, spinto dal costante e anomalo aumento delle temperature delle rocce circostanti. A causa di questo processo, innescato dal riscaldamento globale legato ai cambiamenti climatici, durante l'estate le temperature superano lo 0 e dunque lo strato di permafrost tende a sciogliersi, per poi ricongelare durante l'inverno. In condizioni normali, come suggerisce il nome stesso, il permafrost dovrebbe restare perennemente ghiacciato. Il repentino cambio negli equilibri termici è stato rilevato nel 2014, e da allora lo spessore del ghiacciaio sotterraneo della grotta si è ridotto di mezzo metro. A documentare e descrivere questi cambiamenti importanti nel cuore del monte Canin sono stati i due scienziati italiani Renato R. Colucci e Mauro Guglielmin, rispettivamente dell'Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr-Ismar) e dell'Università dell'Insubria. I due scienziati monitoravano il ghiacciaio della grotta da 3 anni, quando all'improvviso, nel settembre del 2014, in pochi giorni la temperatura ha superato lo 0 avviando i processi di scioglimento. Il fatto che i cambiamenti climatici abbiano iniziato ad “aggredire” anche lo strato di permafrost sotterraneo nelle grotte montane, dove dovrebbe essere più protetto, mette in evidenza la gravità della situazione, non priva di conseguenze, come spiegano gli autori della ricerca. I rischi maggiori di questo cambio di paradigma sono per la conservazione delle riserve idriche e la stabilità delle montagne, come indicato nel comunicato stampa pubblicato sul sito del Consiglio Nazionale delle Ricerche. “Questo aspetto ha importanti ripercussioni sulle riserve d’acqua sotterranea, stoccate sotto forma di ghiaccio permanente, che caratterizzano le aree carsiche di alta quota come ad esempio le Alpi Giulie, ma anche estese aree delle Alpi austriache o svizzere. La superficie topografica del ghiacciaio sotterraneo in questa grotta si è abbassata di mezzo metro nell’arco di soli quattro anni”, ha sottolineato il dottor Colucci. Non va inoltre sottovalutato il pericolo di crolli di importanti porzioni di roccia verso valle, tenendo presente il ruolo del permafrost nel mantenere stabili versanti e pareti a quote elevate. Nei ghiacciai esposti come quello Planpincieux del Monte Bianco che incombe sulla Val Ferret, inoltre, c'è il rischio del distacco di pesanti seracchi (blocchi di ghiaccio).
In una grotta del monte Canin, sulle Alpi Giulie, lo strato di permafrost ha iniziato a sciogliersi all’improvviso dal settembre del 2014. Da allora lo spessore del ghiacciaio all’interno della cava si è ridotto di circa mezzo metro. Per gli scienziati italiani che hanno condotto la ricerca si rischiano gravi conseguenze per la conservazione delle riserve idriche e la stabilità della montagna.
La redazione della testata giornalistica francese NoWhereElse, nel corso delle ultime ore ha pubblicato una serie di nuove foto leaked dell'iPhone 7, il dispositivo del colosso di Cupertino che stando alle ultime indiscrezioni verrà presentato ufficialmente a settembre 2016. Nella giornata di oggi il portale web, famoso per le anticipazioni sui dispositivi Apple, ha pubblicato una serie di scatti che ritraggono un iPhone 7 da 4,7 pollici di colore oro racchiuso in una custodia trasparente in plastica. Tramite questa immagine è possibile osservare il design del prossimo smartphone Apple che, come anticipato dai rumor delle ultime settimane, sembra ospiterà una coppia di speaker simmetrici ed abbandonerà il jack per le cuffie da 3,5 millimetri. Il form factor di questo dispositivo apparso in rete nelle ultime ore sembra essere molto simile a quello dell'attuale iPhone 6S anche se è possibile osservare alcune piccole differenze come le nuove barre per la suddivisione delle antenne e l'abbandono della porta jack da 3,5 mm che sarà sostituita dalla porta Lightning, la stessa che verrà utilizzata anche per ricaricare il device. Il retro dell'iPhone 7 ospita invece una nuova fotocamera che verrà accompagnata da un microfono e da un flash LED.
La redazione della testata giornalistica francese NoWhereElse, nel corso delle ultime ore ha pubblicato una serie di nuove foto leaked dell’iPhone 7, il dispositivo del colosso di Cupertino che stando alle ultime indiscrezioni verrà presentato ufficialmente a settembre 2016.
Kayla Marlowe è una giovane madre di Portland, nell'Oregon, e una foto che ha caricato di recente su Facebook sta facendo il giro del web. Nello scatto condiviso su un gruppo dedicato ai genitori che usano cannabis, chiamato CannaParentingSupport.V.420, è apparsa con un'amica mentre usa un bong per fumare marijuana ma, allo stesso tempo, sta allattando il neonato al seno. Nella didascalia ha poi scritto: "Avevo bisogno di un posto sicuro in cui condividere questa bella immagine", facendo riferimento al fatto che sarebbe stata sommersa dalle critiche se avesse postato la foto in un altro canale. Non è un caso che sono stati moltissimi coloro che hanno condiviso la sua scelta, affermando che è come se si bevesse birra mentre si allatta. Ben presto, però, quella foto ha cominciato a diffondersi sui siti di tutto il mondo e ha fatto discutere non poco. La cosa di cui viene accusata è che non sa fare la mamma, visto che con la marijuana non fa altro che mettere a rischio la salute del figlio. Come se non bastasse, potrebbero esserci degli incidenti improvvisi: il bong potrebbe provocare delle ustioni al bambino, mentre il contatto con il fumo esporlo a problemi respiratori.
Kayla Marlowe è una giovane madre di Portland e di recente è finita al centro delle polemiche del web. Ha condiviso una foto in cui appare mentre fuma marijuana e allatta, mettendo a rischio la salute del neonato.
Nelle precedenti puntate di Mai dire Pupa story abbiamo lasciato Fabio Spinò maltrattato da Silvia Abbate. Ora invece ritroviamo i due protagonisti de La Pupa e il Secchione uniti da un feeling inaspettato e da un'insolita sintonia. La pupa e il secchione sono uniti in un ballo lento e lui si dichiara con queste parole: “grazie per questi 40 giorni, grazie per i bei insgnamenti che mi hai dato. Scusami se ti ho fatto incazzare perchè sono una testa di minchia…voglio solo che non mi abbandoni più”. Dopo queste parole una scena che nessuno avrebbe mai previsto: il bacio tra la Bella e la Bestia: Silvia bacia Spinò e i due si abbracciano teneramente. Lui capisce che è il momento per sferrare l'attacco suggerisce la Gialappa's che non ha tutti i torti: "Fattene dare uno da me! Come bacio io..posso? Non ci metto la lingua" dice Fabio Spinò gasatissimo. Lei si lascia avvicinare ma sembra terrorizzata all'idea di baciare il suo secchione e infatti assistiamo al bacio più rapido della storia. In sottofondo continua a suonare Angel di Robbie Williams e i due sembrano visibilmente ubriachi esu di giri. Ma forse un po d'alcol non è sufficiente per far cadere Silvia Abbate nella trappola di Spinò che, tra l'altro, non ha nulla di affascinante coperto da una vesaglia da notte nera. Cambia la scena a Mai dire Pupa: Silvia è sul letto che legge il giornale quando il costume si sposta e resta con un seno scoperto. Lei non se ne accorge e continua a parlare con Fabio e lui? Cosa fa? Ovviamente non l'avvisa ma si gode lo spettacolo accendendosi anche una sigaretta. Spinò non si tira indietro mai e si offre anche di massaggiare la bella bionda: “hai le chiappe indolenzite” le dice mentre le tocca il sedere “cosa vuol dire?” risponde ingenua lei e Spinò inizia a sudare freddo per il contatto ravvicinato. Eppure Spinò nega sempre e comunque: “le voglio talmente bene che non potrei mai avere un secondo fine con lei” dice alle elecamere. Eppure la serenata rap che le ha dedicato è tutt'altro che disinteressata…Se Tassinari si eccita in diretta anche il vecchio Spinò non è da meno. Alessandra Pugliese
Gli ex concorrenti della trasmissione di Italia Uno protagonisti di un record: il primo bacio vero tra una pupa e un secchione.
Ormai Charlie Hunnam è solo un vecchio ricordo e il nuovo protagonista, Jamie Dornan, è già stato molto più apprezzato dalle fan del romanzo “50 sfumature di grigio” che non vedono l’ora di ammirarlo in azione. Dakota Johnson resterà nei panni di Anastasia Steele, ma oggi, a sorpresa, è saltato fuori il nome di un attore semisconosciuto in Italia, Luke Grimes, che si unisce al cast. Variety ha fatto sapere online che l’attore sarà nei panni di Elliot Grey, il fratello maggiore di Christian.
Il 29enne Luke si unisce al cast dell’attesissimo film nei panni di Elliot Grey, fratello maggiore di Christian che, come molto di voi già sapranno, avrà un ruolo molto importante.
Novak Djokovic si è rivelato un muro per Jannik Sinner. Un muro che, nonostante le crepe create dal tennista italiano, è rimasto in piedi confermando la sua non sorprendente solidità. Il risultato finale di 6-4, 6-2, in realtà non fotografa in maniera perfetta tutto quello che l'incontro ci ha realmente mostrato e di quanto il numero 1 al mondo abbia dovuto "remare" per avere la meglio su quel ragazzo che conosce molto bene, e che ha tutte le carte in regola in futuro per raccoglierne magari l'eredità. "Sinner è il futuro di questo sport, anzi forse anche il presente". Novak Djokovic si è espresso così al termine del match contro il giocatore italiano valido per il secondo turno del Masters 1000 Montecarlo. Non può che essere soddisfatto il primo giocatore del seeding per il successo nell'incontro con il 19enne, che sarebbe potuto essere tranquillamente anche un quarto di finale o una semifinale, ma che invece è stato regalato al prestigioso torneo del Principato subito da un sorteggio tutt'altro che favorevole per Sinner (e per gli azzurri). La bravura di Nole sta nel non aver sottovalutato l'avversario, con il quale ha lavorato numerose volte insieme sul campo, e di cui conosce bene anche il coach, Riccardo Piatti, che è stato il suo primo allenatore. Djokovic è sceso in campo molto concentrato, senza tradire nessuna reazione. Il serbo è sembrato quasi in apnea nei primi game, quando Sinner ha subito piazzato almeno 3 colpi da top 3, quasi ad intimorire il suo più blasonato ed esperto avversario. Il break in favore dell'azzurro è stato un campanello d'allarme per Djokovic che non ha fatto una piega, e ha continuato a giocare alla sua maniera confermandosi uno dei migliori "difensori" del circuito e forse di sempre, insieme a Nadal. Nessun "pugno", nessun gesto, e concentrazione massima per il serbo che dopo aver recuperato ha chiuso 6-4. A quel punto però, il classe 1987 si è lasciato andare, come chi è consapevole di essersi tolto un bel peso di dosso. L'urlo liberatorio e rabbioso di Djokovic dopo il set-point sfruttato la dice lunga sulla partita giocata da Sinner, e sulla pressione messa al numero 1 al mondo. Un'esultanza che in passato abbiamo visto solo nelle finali, o in vere e proprie battaglie, e che certifica ulteriormente il valore dell'italiano. Si è tolto dunque un peso Djokovic, che poi nella seconda partita ha avuto forse vita più facile, anche se non si è mai potuto permettere il lusso di abbassare la guardia o giocare sotto ritmo. Quello che è certo è che questa vittoria per lui, è molto significativa e non può che rappresentare un'iniezione di fiducia per il prosieguo di un torneo che ha vinto in già due occasioni.
Contro Jannik Sinner, Novak Djokovic ha giocato il primo set quasi in apnea, prima di lasciarsi andare ad un urlo liberatorio dopo la vittoria. Una situazione che certifica ulteriormente quanto il numero 1 al mondo abbia dovuto “remare” per avere la meglio sul giovane tennista italiano per il quale il meglio deve ancora venire.
Quattro mesi di proteste, manifestazioni, cortei in tutto il Paese non sono bastati a far fare marcia indietro alla Corte Costituzionale polacca che, nell’ottobre scorso, ha deciso di eliminare la possibilità di ricorrere all’aborto anche nei casi di malformazione del feto. Nella serata di ieri, infatti, la norma è entrata in vigore ufficialmente e ha decretato la Polonia come uno dei Paesi europei in cui sarà più difficile, se non impossibile, interrompere una gravidanza. Impossibile dimenticare l’ondata di proteste colorate che hanno invaso le strade di Varsavia, e del resto della nazione, negli ultimi mesi. L’assoluta eterogeneità dei partecipanti aveva mostrato al mondo intero quanto questa norma fosse più che altro politica, certamente non lo specchio del sentire del Paese. Nonostante la Polonia sia cattolicissima, a partecipare alle proteste nono sono state soltanto le donne o gli abitanti delle città (notoriamente più aperti al pensiero laico), ma persino nelle cittadine più rurali, come quella di Zakopane, centinaia di giovani hanno protestato davanti al municipio. In ognuna di queste occasioni, la polizia ha reagito con forza attraverso cordoni delle forze dell’ordine, utilizzando gas lacrimogeni e arrestando quelli ritenuti “più facinorosi”. Le manifestazioni hanno di certo fatto ritardare l’arrivo della nuova legge in Gazzetta Ufficiale ma, dopo quattro mesi, la cattiva notizia è ormai nero su bianco. E così, ancora una volta, le bandiere arcobaleno e le donne si sono riappropriate delle strade al grido di “Io penso, io sento, io decido” e promettono ulteriori manifestazioni anche nei prossimi giorni. Le donne non hanno mollato e non molleranno certamente oggi. Potremmo ricordarci degli aborti clandestini, di cui il Paese ha già un triste primato con oltre 150 mila a fronte delle poche centinaia ufficiali. Torna, dunque, l’ipocrisia di chi crede di poter controllare le scelte di una donna e il suo corpo a colpi di norme e leggi. In barba alla volontà del popolo, un Governo conservatore continua ad erodere i diritti dei propri cittadini approfittando di un periodo di enorme incertezza sanitaria. Sì, non è un caso che la politica polacca abbia scelto un momento come questo per poter mandare avanti il suo piano di restrizione dei diritti femminili. Il caos creato dal Covid, il sentire comune che mette al primo posto l’emergenza derivata dalla pandemia, ha lasciato mano libera a chi da tempo intendeva ridimensionare a ribasso la carta dei diritti. Questa è l’opinione del sindaco di Varsavia Rafal Trzaskowski, il quale in una nota ha detto che la decisione di pubblicare la norma in Gazzetta è “contro la volontà dei polacchi” ed è stato “un atto consapevole e calcolato a danno dello Stato”.
Lo scorso ottobre la Corte Costituzionale polacca ha deciso di vietare l’accesso all’interruzione di gravidanza anche nei casi di gravi malformazioni del feto, rendendo di fatto quasi impossibile ricorrere all’aborto. Dopo quattro mesi di enormi proteste all’interno del Paese, ieri sera la norma è entrata in Gazzetta Ufficiale nonostante il sentire dei cittadini. Una decisione che conferma quanto la Polonia stia perdendo pezzi di democrazia a partire dall’abuso perpetrato sul corpo delle donne.
C'è grande fermento nel mondo calcistico dopo la proposta della FIFA di voler disputare i Mondiali ogni due anni. L'idea che cambierebbe il panorama calcistico a tutti i livelli ha destato grande clamore e ha generato uno tsunami di reazioni a tutti i livelli. Se qualche giorno fa era stata la UEFA a opporsi con una certa forza, supportata anche dalla CONMEBOL e dal World Leagues Forum, oggi è stata la volta dell'ECA (European Club Association). L'ente presieduta da Nasser Al-Khelaïfi, strettamente legata alla UEFA da quando il presidente del PSG si è insediato, ha emesso un comunicato molto lungo in cui mette in guardia sui pericoli di organizzare una Coppa del Mondo biennale: l'ECA ritiene che l'attuazione di questa idea influenzerebbe il futuro dei calendari internazionali e, tra le altre cose, comprometterebbe lo sviluppo del calcio giovanile e femminile. Ad opporsi al nuovo progetto della FIFA è arrivata anche la voce del vicepresidente della Commissione europea, Margaritis Schinas, che giovedì ha dichiarato: "Condivido pienamente i dubbi delle Federazioni calcistiche europee nazionali sulla possibilità di una Coppa del mondo di calcio ogni due anni. L'Europa è l'epicentro mondiale del calcio e abbiamo il dovere di preservare un modello che rispetti l'interesse dei tifosi, il benessere dei giocatori e la logica generale del calendario sportivo globale, non solo gli interessi commerciali". Nei giorni scorsi il massimo ente calcistico ha fissato il primo appuntamento per discutere il nuovo calendario delle partite internazionali e tra i temi all’ordine del giorno c’è anche quello del Mondiale ogni due anni. Le consultazioni con le federazioni e tutte le parti interessate inizieranno il 30 settembre sotto la guida di Arsene Wenger e Jill Ellis. Questa la nota completa dell'ECA sulla possibilità di modifica del calendario da parte della FIFA, L'ECA richiede che le squadre di calcio e il benessere dei giocatori siano al centro di qualsiasi processo di riforma del Calendario Internazionale delle Partite (IMC). Alla luce della gamma di decisioni e comunicazioni faziose recentemente effettuate dalla FIFA in occasione della modifica o della pianificazione di una futura riforma del Calendario internazionale delle partite (IMC), in violazione diretta e unilaterale di determinati obblighi legali, l'ECA – come voce del calcio professionistico europeo club – si sente in dovere di trasmettere quanto segue. I club di calcio sono sempre stati una voce fondamentale e rispettata nel plasmare il futuro dell'IMC. Sono la pietra angolare del calcio, sono i driver delle competizioni; il principale centro e sede dello sviluppo e degli investimenti dei giocatori; e il punto d'appoggio dei tifosi e delle loro comunità locali. Ecco perché il Memorandum of Understanding (MoU), che regola il rapporto tra l'ECA e la FIFA, pone al centro l'IMC. Questo protocollo d'intesa tra i club e la FIFA è stato concordato dopo negoziati dettagliati e approvazione congiunta sull'IMC, nonché sui processi che disciplinano l'IMC. L'RCT è stato chiaro nella sua posizione che sono necessari cambiamenti nel BMI. Un IMC modernizzato e più semplice dovrebbe essere basato su un minor numero di finestre di lancio; migliore protezione e salute dei giocatori; e un approccio equilibrato al calcio di club e internazionale. A tal fine, l'ECA ha chiarito, pubblicamente, privatamente e ripetutamente, la sua disponibilità a collaborare con la FIFA per concordare quali dovrebbero essere tali modifiche.
L’ECA scende in campo contro i Mondiali ogni due anni. L’European Club Association è intervenuta a sostegno dell’UEFA e ha puntato il dito contro il nuovo progetto della FIFA sulla Coppa del Mondo: l’ente ha rilasciato un comunicato durissimo in cui avverte che si “queste proposte avrebbero un impatto diretto e distruttivo sui club, sia a livello nazionale che internazionale”.
Carla o Carlà? Non è ancora lecito saperlo. La first lady francese ritorna a guardare con simpatia l’Italia (forse) duettando con un pilastro della musica italiana: Gino Paoli. Un duetto insolito, diciamolo pure, ma Carla Bruni ama stupire e continua a voler fare la cantante! Gino Paoli e madame Sarkozy hanno reinterpretato uno dei classici più amati di tutti i tempi, Il cielo in una stanza, dando vita a Le ciel dans ma chambre, in rotazione radiofonica da oggi, 6 novembre. Da sempre fan del grande cantautore genovese, la Première Dame ha così contribuito a celebrare i 50 anni di carriera di Gino Paoli, affiancandolo in uno dei suoi capolavori. Il brano è inserito nel prezioso cofanetto di 2 cd + dvd intitolato Senza fine, raccolta completa dei successi di Paoli che verrà pubblicata il prossimo 20 novembre, per suggellare i 50 anni di carriera. La prima a cantrala fu Mina nel 1960, poi seguirono molte altre versioni, tra cui quelle di Marco Morgan Castoldi, Franco Battiato e Giorgia. tanto si è scritto sulla storia del brano: la versione più avvalorata vuole che Paoli l'abbia scritta dopo momenti di intimità con una prostituta. Infatti il viola era il colore delle case chiuse. Sarà vero? Poco importa se il risultato è cosi vicino alla perfezione!
Cantano Il cielo in una stanza, per i 50 anni di carriera il cantautore genovese si regala un duetto con la première dame francese.
Si è spento ieri a Roma il regista e sceneggiatore Emidio Greco. Assistente di Roberto Rossellini durante la lavorazione la lavorazione di “Intervista a Salvador Allende – la forza e la ragione”, del 1971, Greco fa il suo esordio da regista tre anni dopo con “L’invenzione di Morel”, ispirato ad un romanzo di Adolfo Bioy Casares. Nel 1982 è la volta del drammatico “Ehrengard”, tratto dall’omonimo romanzo di Karen Blixen con Jean Pierre Cassel, Alessandro Haber e Audrey Matson, che però sarà distribuito solo nel 2002. Nel 1991, dopo aver lavorato alla produzione televisiva di “Un caso di coscienza”, dirige il film “Una storia semplice”, tratto dal romanzo di Leonardo Sciascia, con un cast davvero eccezionale composto da: Gian Maria Volonté, Massimo Dapporto, Ennio Fantaschini, Ricky Tognazzi, Gianmarco Tognazzi, Massimo Ghini e Tony Sperandeo. La pellicola riceve un ottimo riscontro da parte della critica al Festival di Venezia e porta a casa anche un Nastro d’argento per la migliore sceneggiatura.
Grande appassionato dell’opera di Leonardo Sciascia e del cinema impegnato, Greco si è spento dopo una breve malattia ieri a Roma. Il regista istituì “Le Giornante degli Autori”, al Festival di Venezia, importante sezione in vigore dal 2004.
La questione dei cacciabombardieri F35 continua a tenere banco. L'ormai famigerata spending rewiev del governo Monti taglia in moltissimi settori, dal lavoro alla sanità, ma tocca solo marginalmente le spese militari. A dimostrarlo sono i numeri: i caccia F35 Lockheed, ordinati dal governo italiano quando a Palazzo Chigi sedeva ancora Berlusconi, vengono considerati come un investimento primario. Sono 90 gli esemplari che andranno ad arricchire il parco macchine del nostro esercito (inizialmente ne erano previsti 131) alla modica cifra di 120 milioni di euro ognuno, escluse le spese di gestione e manutenzione.
Spendere oltre 17 miliardi di euro per 90 cacciabombardieri di ultima generazione. Un acquisto che sembra scandalizzare tutti, tranne chi siede al Governo e in Parlamento. Luca Comellini, segretario del PdM, ai nostri microfoni: «Sprechi sui mezzi e tagli al personale: acquistiamo giocattoli ipertecnologici che nessuno saprà utilizzare».
Allarme legionella a Busto Arsizio. Secondo quanto dichiarato dall'assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera, sono sedici i casi accertati a Busto Arsizio, in provincia di Varese. Una persona è deceduta a causa della malattia provocata dal batterio. "Sono stati accertati nelle scorse ore 16 casi di legionella a Busto Arsizio, in provincia di Varese. Una delle persone coinvolte è deceduta – ha dichiarato Gallera – Le autorità sanitarie territoriali si sono attivate immediatamente e hanno realizzato i prelievi e la campionatura delle acque nelle abitazioni di residenza, il controllo degli impianti idrici (acquedotto) e delle torri di raffreddamento. Le analisi di laboratorio sono in corso. In via precauzionale è stata altresì eseguita una iperclorazione dell'acqua. Sono in corso ulteriori accertamenti igienici e sanitari previsti dai protocolli di sicurezza".
Lo ha comunicato l’assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera. Al momento sono in corso accertamenti e verifiche sulle acque delle abitazioni private, e in via precauzionale è stata eseguita una iperclorazione dell’acqua. Il sospetto è che il batterio sia proliferato proprio nelle tubature delle case.
La crisi torna ad essere sistemica, le borse vanno a rotoli. Moody’s taglia il rating di 26 banche italiane. Finché il problema resta l’assenza di fiducia la liquidità è una leva preziosa ma insufficiente così come sono insufficienti per quanto importanti i “firewall” europei, visto che i fondi Efsf/Esm dispongono al massimo di 800 miliardi di euro (in parte già impegnati), per lo più da reperire sul mercato attraverso emissioni obbligazionarie, che esattamente come quelle dei singoli emittenti sovrani rischiano di subire negativamente la sfiducia e i timori dei mercati, specie alla luce di risultati elettorali che hanno chiarito una volta per tutte che gli europei sono stanchi di come sia stata sinora gestita la crisi e non ne vorrebbero pagare oltre il prezzo, ma rischiano di farlo: uno studio di Ubs ha spiegato che in caso di uscita di Grecia, Spagna, Portogallo e Italia dall’euro, con conseguente ritorno alle valute nazionali, svalutazioni, inflazioni in accelerazione, disoccupazioni stabilmente sopra il 20% e quant’altro, gli stati più deboli del Sud Europa finirebbero col subire tra i 9.500 e gli 11.500 euro di maggiori costi all’anno per almeno un decennio per ciascun contribuente (per l’Italia il costo sarebbe attorno a 10 mila euro in più all’anno per ogni contribuente), mentre i cittadini degli satti più “virtuosi” come la Germania dovrebbero pagare sugli 8 mila euro di maggiori oneri il primo anno, 4.500 il secondo e poco meno di 4 mila negli anni successivi fino al decimo. Di certo a rasserenare gli animi non contribuiscono le agenzie di rating che in questo caso come da calendario stanno già riducendo il rating dei soggetti più a rischio, ossia dei gruppi finanziari europei, partendo proprio dall’Italia. Moody’s infatti (che aveva peraltro preannunciato questa mossa sin dallo scorso febbraio) ha tagliato il merito di credito di 26 istituti italiani, citando la debolezza del mercato dovuta al piano di austerità, l’aumento delle sofferenze e delle rettifiche. Tra gli istituti colpiti dalla decisione vi sono anche UniCredit, Intesa Sanpaolo, Mps, Banco Popolare, Ubi Banca, ma anche Bpm, Carige, BancApulia, Popolare di Spoleto, Banca Sella, Credem, Credito Valtellinese e Iccrea.
La Grecia rischia l’uscita dall’euro, ma i mercati temono soprattutto un contagio che porti all’uscita anche di Portogallo, Grecia e Italia. Intanto Moody’s taglia il rating di 26 banche tricolori. Ed ora che si fa?
Avrebbe offerto droghe e inviato sue foto osé via chat ad un alunno 14enne della scuola dove lei insegnava, il tutto per arrivare ad avere rapporti sessuali con lui. Queste le pesantissime accuse nei confronti di una professoressa statunitense di 26 anni, Stephanie Peterson, arrestata nei giorni scorsi dalla polizia di New Smyrna Beach, cittadina della contea di Volusia, nello stato della Florida. La donna, insegnante di scienze in un scuola media locale, ora deve rispondere dei reati di atti sessuali con minore e diffusione di materiale pornografico a minore. Accuse che le sono costate il posto da professoressa ma probabilmente anche il matrimonio, visto che il marito ha chiesto la separazione dopo l'arresto. A scoprire tutto sono stati i genitori del ragazzino che, impensieriti dal suo comportamento, hanno chiesto insistentemente spiegazioni ottenendo infine la confessione del 14enne. È scattata così la denuncia alla polizia che ha fatto partire le indagini. Secondo gli accertamenti dell'ufficio dello sceriffo della contea di Volusia, la donna avrebbe iniziato a contattare il 14enne a novembre dello scorso anno quando avrebbe iniziato a mandargli video mentre si esibiva in uno spogliarello.
La 26enne, sposata, avrebbe fornito al minore anche marijuana per avere rapporti sessuali, scoperta dai genitori del ragazzino.
Si chiamerà "The Final Frontier" il nuovo album degli Iron Maiden. I veterani dell’heavy metal pubblicheranno il loro nuovo lavoro entro la fine della prossima estate. Dal 9 giugno poi partirà un lungo tour (Final Frontier World Tour) in Nord America che si concluderà il 20 luglio a Washington. In tutte le tappe oltreoceano gli Iron Maiden suoneranno insieme ad un gruppo-spalla del tutto speciale: i Dream Theater Dopo la band britannica si trasferirà in Europa dove si esibirà fino a metà agosto. La novità di questo tour sarà la possibilità per i fans degli Iron Maiden di visualizzare le immagini dei concerti, le interviste e gli approfondimenti grazie al nuovo media IMTV. Queste le tappe europee del Final Frontier World Tour: 30 luglio e 1° agosto – Knebworth, Gran Bretagna – Festival Sonisphere 5 agosto – Wacken, Germania – Wacken Open Air 7 agosto – Stoccolma, Swezia – Stora Skuggan / Sonisphere Festival 8 agosto – Helsinki, Finlandia – Pori's Kirjurinluoto / Sonisphere Festival 11 agosto – Bergen, Norvegia – Bergenhus Festning – Koengen Gli Iron Maiden è uno tra i più influenti gruppi metal della storia della musica al pari di Metallica, Slayer e Megadeth e Anthrax con cui saranno sul palco al Sonisphere Festival. Il loro disco di maggior successo (oltre venti milioni di copie vendute nel mondo) è il terzo in studio dal titolo The Number of the Beast da cui è tratta "Run to the Hills" che ci andiamo ad ascoltare:
La heavy band britannica dal 30 luglio sarà in giro per il vecchio continente col Final Frontier World Tour.
Tra le 7:00 e le 8:00 di mattina di domenica 21 giugno potremo ammirare nel cielo una spettacolare eclissi di Sole parziale, ma purtroppo non da tutta l'Italia. Il fenomeno, infatti, sarà visibile soltanto dalle regioni del Centro e del Sud; più in generale, da tutte le località poste al di sotto del 43esimo grado di latitudine. Durante il fenomeno astronomico riusciremo a osservare l'oscuramento di una piccolissima porzione del disco solare, dovuto al passaggio della Luna innanzi alla stella, ma in altre parti del mondo – come in India – si verificherà una meravigliosa eclissi anulare di Sole, con la formazione del caratteristico “anello di fuoco” sulla volta celeste. Per vedere l'eclissi di Sole parziale dall'Italia, come indicato, bisognerà volgere lo sguardo (ben protetto) verso la stella, che tra le 7 e le 8 del mattino si troverà a Est, non molto alta sull'orizzonte. Il Sole non deve essere mai – e sottolineiamo, mai – osservato a occhio nudo, ma solo attraverso appositi filtri, visiere, occhiali e strumenti certificati per questo tipo di operazione. Il rischio è quello di procurarsi gravissimi danni alla vista o addirittura la cecità, pertanto, se non si possiedono strumenti idonei per l'osservazione del Sole, è raccomandato recarsi in un osservatorio o in un centro astrofili. Non mancheranno naturalmente anche le dirette streaming, come vedremo fra poco. Nel caso in cui aveste un telescopio, una fotocamera o un binocolo adatti, potreste equipaggiarli con un filtro solare, acquistabile online o nei negozi specializzati. Si tratta di un sottilissimo foglio di carta simile all'alluminio, ma molto più leggero e delicato; va posizionato davanti alle lenti con un'apposita struttura per fissarlo (molto spesso gli appassionati la costruiscono artigianalmente, per adattarla al proprio strumento). L'eclissi di Sole durerà una mezzora circa in Italia – dipende dalla posizione geografica – e per conoscere l'orario esatto di inizio e di fine dell'evento, oltre che la percentuale dello "spicchio di Sole" che verrà oscurata in uno specifico luogo, si può fare affidamento a questa comodissima mappa sviluppata dalla NASA. Basta zoomare, cliccare sulla località desiderata e ottenere tutte le informazione. Dalla Capitale, ad esempio, l'evento sarà osservabile dalle 7:18 alle 7:46. Durante il “massimo” dell'eclissi, a Roma il Sole risulterà oscurato soltanto dello 0,46 percento, molto poco, dunque, ma comunque apprezzabile con un ingrandimento adeguato. A Sud si avranno percentuali più consistenti, ma mai significative.
Uno dei più attesi eventi astronomici del 2020, l’eclissi anulare di Sole, si verificherà domenica 21 giugno, tra le 7:00 e le 8:00 ora italiana. Dallo Stivale potremo ammirare solo un’eclissi solare parziale, e neanche da tutte le regioni. Ecco tutto quello che c’è da sapere su come e quando osservare il fenomeno.
Una cosa è certa: il grande caos generato dalla nascita e poi dalla rapida fine della Superlega è ben lontano dal vedere la fine. Se da un lato c'è l'UEFA che pressa i club che hanno dato vita al progetto affinché firmino un documento condiviso in cui rinunciano formalmente alla competizione in cambio di sanzioni più lievi, dall'altro i ‘ribelli' più determinati non mollano ed anzi minacciano di rivalersi sui ‘fuggitivi' con cause milionarie. È il New York Times a svelare lo scenario di battaglia totale e su più fronti che si sta dispiegando sul tavoliere del calcio europeo. Il presidente dell'UEFA Alexander Ceferin ha detto chiaramente che tratterà i club ‘pentiti' in maniera più mordiba di quelli che rifiutano di arrendersi. Per i primi insomma potrebbe alla fine esserci una multa, mentre per i duri e puri il procedimento disciplinare davanti all'UEFA rischia di produrre il massimo della pena, ovvero due anni di squalifica dalle coppe europee. Secondo documenti e messaggi in possesso del NYT, 8 dei 12 membri fondatori della Superlega hanno accettato di firmare la dichiarazione richiesta dall'UEFA in cui prendono le distante formalmente e per sempre dalla competizione: i 6 club inglesi, l'Atletico Madrid e l'Inter. Il quotidiano aggiunge che anche il Milan è sul punto di prendere la stessa decisione. A quel punto resterebbero solo in tre, ovvero Juventus, Real Madrid e Barcellona, numero peraltro non banale, visto che in caso di abbandono di 9 membri su 12 il contratto della Superlega ne decreterebbe automaticamente la fine, potendosi forzare la liquidazione dell'ente che è stato creato ad hoc per gestire la competizione. Questo scioglimento è uno dei requisiti dell'UEFA per mettere fine all'intero capitolo per i club coinvolti ed è il motivo per cui Ceferin sta provando a portare dalla propria parte anche il Milan, che sarebbe il nono club ad abbandonare il progetto. I club ‘pentiti' hanno dunque detto all'UEFA che firmeranno una lettera in cui confermeranno la loro intenzione di andarsene dalla Superlega. Tuttavia nella bozza della lettera in questione, visionata dal NYT, sottolineano che se tutte e 12 le squadre non raggiungeranno un accordo, gli sforzi per rilanciare la competizione potrebbero essere fuori dal loro controllo. Nella lettera dei club che hanno fatto marcia indietro si dice ancora che l'UEFA "riceverà prontamente" i dettagli delle misure formali che ogni club ha preso per liberarsi dai propri obblighi nei confronti della Superlega.
È guerra totale non solo tra l’UEFA e i ‘ribelli’ ancora determinati ad andare avanti col progetto Superlega, ma anche tra questi ultimi e i club che invece hanno scelto di fare un passo indietro per non incorrere nelle sanzioni più pesanti. Juventus, Real Madrid e Barcellona minacciano cause milionarie nei confronti delle 8 società ‘pentite, tra cui c’è anche l’Inter. Pure il Milan sta per seguire le orme dei cugini nerazzurri e lasciare definitivamente il progetto.
Pare che la storia d'amore tra Linda Santaguida e uno tra i più ricordati ex-tronisti di Uomini e Donne, Costantino Vitagliano, sia finita. A dichiararlo è stata la stessa Linda che in un'intervista ha raccontata di come i rapporti si siano interrotti e di come lei sia riuscita a ritrovare se stessa dopo la fine della relazione. "Ci siamo lasciati da diversi mesi. Ma ora voglio guardare aventi, ho voglia di godermi quello che sto vivendo, di puntare su di me. Non è facile riprendersi dopo la fine di un amore lungo come il nostro. Però finalmente amo di nuovo me stessa". Una Linda diversa, dopo la fine della storia d'amore con Costa, fine della quale già si parlava da qualche tempo ma che Linda aveva sempre smentito, dicendo che tra lei e Vitagliano la crisi non esisteva. Ora Linda pare avere voglia solo di buttarsi sul lavoro e di vivere con attenzione un momento professionale alquanto felice. Attualmente la bella Linda è infatti impegnata nella conduzione de "L'isola e poi…" Parlando di questo nuovo impegno televisivo Linda ha dichiarato: "Sono umile. So che devo ancora imparare tanto. Confesso che quando ho saputo che al mio fianco non ci sarebbe più stata Elena Di Ciocco mi sono sentita ancora di più responsabilizzata. Ma punto tutto sulla mia spontaneità e naturalezza. Voglio giocarmela alla grande". Linda non pare neanche spaventata dalle critiche: "Mio padre mi ha telefonato subito, dopo la prima puntata e mi ha detto ‘Amore di papà sei bellissima ma mi vuoi spiegare perchè urli tanto?' Non mi sono sentita offesa, le critiche servono per crescere, poi mio padre aveva ragione. Ho passato due puntate a gridare chissà perchè?"
Linda Santaguida, archiviata la sua relazione con Costantino Vitagliano, parla della sua vita privata e professionale.
Pausa dei campionati per gli impegni delle Nazionali e , come spesso accade, l'interesse del calcio si rivolge altrove e non sul campo. Dichiarazioni dai vari ritiri, prime statistiche di quanto fatto a inizio stagione, ultime di mercato per gli svincolati e indiscrezioni – e a volte rivelazioni – attorno a contratti e similia. É accaduto a Neymar, il cui accordo tra Barcellona e Psg è stato rivelato nei minimi particolari economici, così come a Leo Messi, di cui è stato pubblicata la richiesta al club azulgrana di poter risolvere il contratto. L'attuale neo compagno di squadra di Neymar al Psg, Leo Messi era già stato al centro di una ‘contesa' di mercato nell'estate del 2020, in piena pandemia Covid, quando la sua richiesta di lasciare il Barcellona fece tremare il mondo del calcio europeo e aprì un contenzioso con la società allora di proprietà di Bartomeu. Proprio su quel frangente verte l'ultima rivelazione pubblicata dal "Mundo Deportivo" che pubblica il fax con cui l'argentino chiedeva ufficialmente la risoluzione del contratto. Con la presente e in conformità alle disposizioni della clausola 3.1 del contratto del 25 novembre 2017, manifesto la volontà di rescindere il mio contratto di lavoro da calciatore professionista con decorrenza dal 30 agosto 2020 Così inizia la nota di Messi alla società azulgrana: fu l'atto formale datato 24 agosto 2020, indirizzato all'ex presidente Bartomeu in cui oltre alla richiesta di rescissione si elencavano anche le motivazioni del calciatore, che annoverava anche il mancato rispetto della scadenza del 10 giugno 2020. Il tutto a causa della pandemia di Covid che fece concludere la stagione del Barcellona – come tutte le altre squadre – più tardi, ad agosto con la ‘Pulga' che provò a utilizzare lo ‘slittamento' a proprio vantaggio. Comunque, entro 10 giorni dalla fine della stagione agonistica, anche nel rispetto di termine concordato per esercitare la clausola 3.1., in conformità con il contenuto materiale dell'accordo che deve essere interpretato in conformità con le circostanze eccezionali della stagione 2019-2020, esercito il mio diritto di recedere dal contratto con effetto dalla data 30 agosto 2020, con le conseguenze previste dalla suddetta disposizione 3.1 Ovviamente, sappiamo tutti come poi andò a concludersi la vicenda nell'estate del 2020 con un nulla di fatto che però aprì una spaccatura tra la Pulga e il Barcellona. A nulla valsero i tentativi di ricucire lo strappo, il cambio di presidenza, il ricostruire una squadra pur sempre competitiva malgrado le difficoltà. Fino alla conclusione arrivata quest'estate: l'impossibilità economica del Barcellona di trattenere il suo campione, l'addio al ‘mès que un club' tra le lacrime e l'approdo al Psg delle stelle, dove ha ritrovato Neymar.
In esclusiva, il Mundo Deportivo ha pubblicato il fax con cui Leo Messi aveva chiesto ufficialmente di essere ceduto dal Barcellona. Datato 24 agosto 2020, l’argentino fece richiesta formale per liberarsi dal club annoverando tra le motivazioni il mancato rispetto delle scadenze concordate. Poi, tutto finì in un nulla di fatto. Fino all’estate 2021.
Sospensione del processo Nel procedimento giudiziario (inteso come una serie continua di fasi e di atti) può sorgere la necessità (o la mera opportunità) di avere una sospensione del procedimento giudiziario. I motivi possono essere diversi, alcuni sono codificati dal legislatore, (di solito portano ad una sospensione obbligatoria) altri sono discrezionali (e lasciati alla libera valutazione del giudice). Dopo la sospensione (spirato il termine di sospensione o venuti meno i motivi che hanno determinato la sospensione del processo) la parte che ha interesse alla prosecuzione del procedimento giudiziario deposita un ricorso al Giudice con il quale si chiede la fissazione di una udienza per la prosecuzione del procedimento sospeso (c.d. riassunzione). Di solito è perentorio il termine entro depositare il ricorso per fare in modo che il giudice fissi la data (la nuova udienza) per la prosecuzione del procedimento giudiziario sospeso, ma tale termine perentorio è riferibile solo al deposito del ricorso nella cancelleria, mentre non è applicabile alla fase ulteriore della notifica alle altre parti del provvedimento del giudice con il quale viene fissata la nuova udienza. In altri termini, nel termine perentorio di presentazione del ricorso non ci deve essere anche la notifica alle controparti dell'istanza di fissazione dell'udienza di prosecuzione del processo indicata dal giudice. Può capitare che il ricorso per la fissazione dell'udienza di prosecuzione del processo sia depositato nei termini, ma la notifica del provvedimento di fissazione dell'udienza per al prosecuzione del processo sospeso non sia effettuata o presenti dei vizi. In tali ipotesi, se il giudice rileva l'omessa notifica o un vizio della notifica deve ordinarne l'effettuazione (o la rinnovazione) entro un termine perentorio e solo il mancato rispetto di questo termine determinerà l'estinzione del giudizio. Anche nell'esecuzione forzata (procedimento esecutivo) possono verificarsi degli eventi che giustificano la sospensione del procedimento esecutivo. La sospensione dell'esecuzione forzata è regolata in modo specifico dal codice di procedura con gli articoli 623 cpc a 632 cpc.
La Cassazione del 9.3.2017 n. 6015 ha stabilito che dopo la sospensione dell’esecuzione su accordo delle parti ai sensi dell’art. 624-bis cpc, la parte interessata alla riassunzione del processo è tenuta unicamente al deposito, nel termine perentorio di dieci giorni dalla cessazione del periodo di sospensione, di istanza di riassunzione diretta al giudice dell’esecuzione, il quale fissa sulla stessa udienza per l’audizione delle parti con decreto da comunicarsi a cura della Cancelleria.
Su TikTok ha iniziato a diffondersi una serie di video in cui i protagonisti sembrano usciti da un film di animazione Pixar in 3D: il volto presenta occhi enormi e gli altri elementi caricaturali tipici dei personaggi di questi film, eppure dietro ai volti che sembrano modellati digitalmente ci sono i proprietari degli account che ridono e parlano facendo muovere la bocca all'alter ego che li rappresenta. Le clip che stanno spopolando sulla piattaforma di condivisione sono l'opera di uno speciale filtro in realtà aumentata, che però su TikTok è impossibile da trovare perché arriva da un'altra app ormai meno nota, l'app di messaggistica effimera Snapchat. Non è la prima volta che Snapchat finisce al centro di una tendenza su TikTok, anzi: dopo aver raggiunto il culmine della sua popolarità l'app di messaggistica si è trasformata in una piattaforma per lo sviluppo di filtri fotografici avanzati, puntando su creatività e intelligenza artificiale per realizzare maschere, effetti e modifiche in tempo reale che diventano regolarmente virali sulle piattaforme social più usate. È accaduto con il filtro che cambia genere ai protagonisti, con quelli che invecchiano e ringiovaniscono i soggetti e in almeno una decina di altri casi nati prevalentemente dal team di sviluppatori interno a Snapchat. Nonostante l'app dia agli utenti la possibilità di creare filtri personalizzati, anche l'ultimo effetto che sta spopolando su TikTok è stato creato all'interno dell'azienda: si chiama Cartoon 3D Style e si può trovare facilmente tra i filtri dell'app.
Le clip che negli ultimi giorni stanno spopolando sulla piattaforma di condivisione di origine cinese sono l’opera di uno speciale filtro in realtà aumentata, che però su TikTok è impossibile da trovare perché arriva da un’altra app ormai meno nota: l’app di messaggistica effimera Snapchat. Ecco come trasferire i contenuti da un’app all’altra.
Il figlio di Saul è il miglior film straniero agli Oscar 2016. Gli Academy Awards 2016, andati in scena al Kodak Theatre di Los Angeles (tutti i vincitori degli Oscar 2016), hanno decretato il successo del film acclamato da stampa e pubblico, candidato alla vittoria ampiamente già dalla vigilia. "Il Figlio di Saul" è un film del 2015 diretto da László Nemes, ha partecipato in concorso al Festival di Cannes 2015 dove ha vinto il Grand Prix Speciale della Giuria, il premio Fipresci, il premio François Chalais ed ha ottenuto una candidatura per la Palma d'Oro. Inoltre, poche settimane fa, all'inizio di gennaio 2016, ha conquistato il Golden Globe come miglior film straniero, un premio, quello assegnato dalla stampa internazionale, che è un naturale preludio alla prestigiosissima statuetta degli Oscar. Una pellicola acclamata per la sua forza drammatica e un punto di vista differente rispetto all'abituale modalità di racconto di vicende inerenti il tema dell'Olocausto. Il film di Nemes, come volevano i pronostici della vigilia, ha battuto la concorrenza di "El abrazo de la serpiente", regia di Ciro Guerra (Colombia), il film francese "Mustang", regia di Deniz Gamze Ergüven, "Theeb", regia di Naji Abu Nowar (Giordania) e, infine, la pellicola danese "A War (Krigen)", regia di Tobias Lindholm.
Il film diretto da László Nemes, favorito della vigilia, si aggiudica meritatamente l’ambita statuetta come miglior film straniero, trionfando agli Oscar 2016 dopo aver vinto un Golden Globe e il Grand Prix della Giuria al Festival di Cannes 2015.
Il 5 luglio di ogni anno viene celebrato il bikini day, la giornata dedicata al costume più amato di tutti i tempi che in questo 2019 compie 73 anni. Era il 1946 quando l’ingegnere francese Louis Reard, gestore di un negozio di lingerie a Parigi, si è ispirato alle donne di Saint Tropez che avevano avuto l'idea di arrotolare i bordi del costume per vantare un'abbronzatura più uniforme. Ha dunque pensato bene di creare un modello più minuto che fosse anche più pratico servendosi di quattro triangoli di tessuto. E' proprio in quel momento che è nato il tanto amato bikini: ecco perché si chiama così e i modelli più trendy di questa estate. Il bikini non può mancare nell'armadio di una fashion addicted, è in assoluto il capo must-have delle vacanze. Per l'estate 2019 esistono almeno 8 modelli in trend, da quello a vita alta ispirato agli anni '50 che esalta forme e curve, perfetto dunque per le curvy che non intendono rinunciare allo stile, a quello super sgambato che sta bene alle donne che vogliono esaltare sedere e fianchi o che vogliono allungare la silhouette. I bikini con il reggiseno a fascia sono ormai diventati un classico per le amanti della moda e stanno bene proprio a tutte, mentre quelli con "le maniche" sono l'ideale per quelle che vogliono esaltare il seno e le spalle. Per essere davvero trendy durante le vacanze 2019, però, bisogna puntare tutto sulle fantasie originali, spaziando tra righe, animalier, fluo e stampa bandana. A questo punto, dunque, non resta che scegliere il modello che meglio si adatta al proprio stile e cominciare a godersi le meritate vacanze.
Il 5 luglio viene celebrato il bikini day, la giornata dedicata al costume da bagno più amato di tutti i tempi nato nel 1946. Ecco perché si chiama così e quali sono i modelli più trendy dell’estate 2019.
Con l'arrivo dell'estate torna vigile l'attenzione da parte delle associazioni, ma anche dei semplici amanti del mare, per l'impatto che le folle di bagnanti possono avere sulle condizioni dell'ambiente marino: nasce così l'iniziativa di un decalogo messo a punto da organizzazioni ambientaliste ed animaliste per ricordare quali sono i comportamenti più corretti da adottare, le precauzioni e le buone pratiche per il contesto spiaggia, spiegando anche qual è la reale portata delle conseguenze delle disattenzioni all'apparenza più innocue. Prima tra tutte, la noncuranza con cui si abbandonano oggetti tra la sabbia o tra le acque. Tempi di distruzione lunghissimi – Per decomporre un semplice fazzoletto di carta (che sarà pure "biodegradabile", ma non è detto che ciò lo renda più piacevole per gli altri bagnanti) ci vogliono tre mesi di tempo; una bazzecola rispetto all'intervallo di tempo che impiega un mozzicone di sigaretta per distruggersi, che va da uno a cinque anni. Poi c'è il capitolo cibo, uno dei più difficili da far comprendere a giudicare da ciò che si incontra galleggiare nelle acque: i pesci non necessitano delle nostre immondizie per alimentarsi (oltre al fatto che gettare scarti alimentari nel mare o sulla spiaggia è una mancanza di rispetto in primo luogo per altri individui) e dunque quando puliamo la frutta, per sbarazzarsi delle bucce basterà agire esattamente come si fa a casa, ovvero le si getteranno tra i rifiuti. Anche perché affinché i resti di una banana o di un'arancia si deteriorino definitivamente servono almeno due anni; per una gomma da masticare, invece, il tempo necessario è di cinque anni. Tempi che salgono vertiginosamente quando si parla di oggetti in plastica: una banalissima cannuccia colorata sparisce nell'arco di tre decenni, mentre quel piccolo accendino che si smarrisce con noncuranza ci mette dai cento ai mille anni: un millennio è necessario anche per le bottiglie in vetro, mentre per quelle in plastica il processo di decomposizione non giunge mai completamente a termine.
Un decalogo promosso dalle associazioni ambientaliste, illustra le regole fondamentali da adottare nel contesto marino per rispettare l’ecosistema: ricordandoci, tra l’altro, che per decomporre un accendino ci vogliono fino a mille anni.
I Blink 182 ritorneranno a lavorare in studio a partire da gennaio 2010. La notizia arriva fresca fresca dalla pagina Twitter del bassista Mark Hoppus, il quale ha anche rivelato che proprio in questi giorni il trio punk avvierà la pre-produzione del nuovo lavoro discografico prima di entrare in sala di registrazione. Tempo di rimettersi al lavoro, quindi, per la band Californiana di “What's my age again” e “Adam's song” che reduce dai successi di una serie di concerti in giro per gli Stati Uniti definisce una volta e per tutte l'intenzione del gruppo di ritornare a scrivere ed incidere per il mercato discografico dopo che più volte è stato rimandato il progetto; se il nuovo lavoro in studio dei Blink è stato più volte rimandato, questo è dovuto principalmente ai diversi impegni di Hoppus e soci che nel frattempo si sono inventati band del calibro di “Angels and Airwaves” e “Plus 44”. Il primo spolier sul nuovo disco rivela che uno dei brani che saranno inseriti nella tracklist sarà sicuramente “Up all night”, su cui il chitarrista della band Tom De Longe si è espresso così: “C'è un piccola parte di Pink Floyd, una parte di Rush e un'altra di Blink. Una canzone strana, ma in qualche modo mostra com'eravamo quando abbiamo lasciato, è una canzone fantastica”.
I tre di San Diego ritornano in studio come annunciato da Mark Hoppus, già in questi giorni parte la pre-produzione.
Alessandra Martinelli, in arte Mydrama, ha presentato ieri sera per la prima volta, nella prima puntata dei live di X Factor 2020, il suo inedito "Cornici bianche". Il brano, scritto in collaborazione con Mara Sattei, è stato prodotto dal beatmaker Young Miles, viene presentato dal suo capitano Hell Raton come uno dei brani più pronti per il grande pubblico. Il singolo racconta la dipendenza affettiva a cui era legata l'artista negli anni passati. La prima puntata dei live di X Factor 2020 ha regalato una certezza: Mydrama è uno dei migliori talenti di X Factor 2020. Il suo progresso durante le audizioni, con l'interpretazione del mashup tra "Grazie a dio" di Tha Supreme e “Nuova registrazione 326” di Mara Sattei, aveva dato piccoli assaggi della sua bravura. A certificarlo i commenti della giuria, che l'hanno designata come una delle artiste più interessanti del music reality con Emma che ha detto: "Tu non fai la cantante, tu sei una cantante". Durante la prima puntata, Mydrama si è esibita con il suo primo inedito, scritto in collaborazione con Mara Sattei e prodotto da Young Miles della Machete: "Cornici bianche". Il brano racconta un momento particolare della vita dell'artista, legata ad una dipendenza affettiva per una persona che l'ha destabilizzata molto. La sua interpretazione sul palco, anticipata dalla presentazione del capitano della sua squadra Hell Raton, è stata applaudita dalla giuria e dal pubblico, per la delicatezza della sua voce e la sensibilità della melodia.
Mydrama ha presentato il suo primo singolo inedito durante la puntata iniziale dei live di XFactor 2020. “Cornici bianche” è stato scritto in collaborazione con la cantante romana Mara Sattei e il produttore della Machete Records Young Miles. Il singolo racconta la dipendenza affettiva subita dall’artista negli scorsi anni.
Esiste una pratica nel mondo musicale di lingua non inglese chiamata "cross-over": si tratta del momento in cui un artista, la cui lingua madre appunto è un'altra rispetto all'inglese, d'accordo ovviamente con la sua casa discografica decide di tentare il grande salto e iniziare a cantare in inglese per cercare di attrarre il mercato statunitense prima, e di conseguenza quello mondiale. A questa pratica si sottopongono spesso gli artisti soprattutto del Sudamerica che grazie alla vicinanza agli Stati Uniti cercano in qualche modo di portare la propria fama anche oltre il confine. E ovviamente negli anni passati anche Shakira ha dovuto rinnegare le proprie origini ispaniche per dedicarsi alla composizione e all'interpretazione di brani in inglese. E' innegabile che per la bella colombiana, l'aver cantato Whenever, Wherever oltre a Suerte, il suo omologo spagnolo, è stato un bell'aiuto per la sua carriera dal momento che in quel modo anche il mercato statunitense si è accorto di lei lanciandola poi nell'Olimpo degli artisti riconosciuti a livello internazionale. Eppure soltanto pochi anni più tardi un conterraneo di Shakira, Juanes, che come lei si è esibito in occasione dei Mondiali 2010, ha dimostrato come il cross-over non sia così indispensabile una volta che l'artista è in grado di creare della musica che possa raggiungere tutto il mondo semplicemente con le proprie sonorità, toccando più i cuori delle persone che la testa che rende possibile la comprensione del testo.
Waka Waka di Shakira: un ritmo africano, con testo principalmente africano ha unito il mondo intero nella musica. Ma allora è proprio necessario cantare in inglese per essere conosciuti nel mondo?
La Grecia verrà salvata e rimarrà nell'Unione Europea. Almeno per un altro po'. In sintesi questo è quanto emerge dalle ultime 36 ore di incontri, meeting ufficiali e tavole rotonde a porte chiuse finalizzate a trovare la quadra per bloccare le spinte centripete elleniche e, al contempo, mantenere buoni i mercati e il comparto finanziario europeo. Il vertice, fissato per ieri lunedì 22 giugno, avrebbe dovuto decidere il destino di Atene in una sorta di dentro o fuori da finale sportiva, non è approdato a nulla di concreto. O meglio è approdato ad un primo semplice successo: il non fallimento del tavolo negoziale. Questo passo, che ai più potrebbe sembrare banale, rappresenta in realtà un primo passo in avanti verso la risoluzione, almeno temporanea, della crisi dopo mesi di schermaglie diplomatiche, accuse e muro contro muro tra i rappresentanti del governo di Alexis Tsipras e la controparte guidata da Jean Claude Junker. Al momento il paese ellenico ha un debito complessivo di circa 316 miliardi di euro, somma che risulta essere la cifra dei fondi prestati in primis dall'Unione Europea che ha messo sul piatto 240 miliardi di euro (pari al 63 per cento), più il restante nelle mani della Bce (7 per cento), Fondo monetario internazionale (9.5 per cento), titoli bond (15.5 per cento) e fatture (5 per cento). E uno dei grandi problemi del governo di Tsipras, almeno dal punto di vista finanziario, è che parte di questo debito deve essere restituito a breve al fine di non incorrere in altre difficoltà e bloccare l'intero piano di salvataggio sottoscritto nel recente passato dall'ex premier Antonis Samaras. Uno dei problemi più pressanti per Tsipras riguarda le scadenze col Fondo monetario internazionale che, entro il 30 giungo, dovrà incassare 1.6 miliardi di euro. E sul tavolo negoziale in corso in queste ore il punto attorno cui ruotano le discussioni riguarda proprio l'erogazione dei 7.2 miliardi di euro da parte dell'Ue (secondo quanto previsto dal piano di aiuti del 2012 della Commissione europea), che andrebbero a tamponare la crisi di liquidità del paese e bloccare la deriva verso la bancarotta nazionale. Per far ciò il premier di Syriza dovrà portare “in dote” un piano credibile di ristrutturazione economica. E la strada obbligata, secondo anche quanto trapelato nelle scorse ore, riguarderebbe nuovamente misure di austerity per pensioni e Iva. Nello specifico, secondo le indiscrezioni più accreditate, Atene vorrebbe proporre di alzare gradualmente a 67 anni l’età in cui i greci vanno in pensione e a ridurre, dall'anno prossimo, le possibilità di pensionamento anticipato. Per quanto riguarda l'iva, invece, questa verrebbe fissata in generale al 23 per cento, passando al 13 per cento su energia e alimenti di base e al 6 per cento soltanto su medicinali e libri. Ad oggi, infatti, i creditori hanno rifiutato la concessione di altri prestiti perché la Grecia non ha messo sul tavolo riforme strutturali facendo venir meno la “credibilità finanziaria” del paese. Con le possibili mosse relative a pensioni e aliquota iva, invece, i creditori internazionali potrebbero invece convincersi del contrario riaprendo i rubinetti e dando un po' di ossigeno alle casse elleniche. Sebbene il vertice delle scorse ore si sia concluso in un rimando, il presidente del Consiglio europeo, il polacco Donald Tusk, ha salutato positivamente il piano portato a Bruxelles da Tsipras definendolo come “chiaro segnale di serietà da parte del governo greco”. Dello stesso tenore le affermazioni di Junker che ha mostrato un modesto ottimismo per la conclusione positiva dei negoziati sottolineando più volte che la finalità prima del negoziato è quella di stabilire un piano a tappe per ristrutturare la Grecia andando ad incidere, con l'erogazione di nuovi fondi, soprattutto nel moribondo mercato del lavoro locale, segmento che registra ancora percentuali di disoccupazione elevatissime. A dare conferma indiretta del buon umore dei mercati pochi minuti fa è stata diffusa la notizia, non confermata ufficialmente ma circolata con insistenza negli ambienti bancari europei, che la Bce (ovvero la Banca centrale europea) avrebbe deciso di aumentare, ulteriormente, il limite massimo della liquidità di emergenza per gli istituti di credito greci. Una mossa che, se confermata, potrebbe voler significare proprio l'accresciuta disponibilità dei banchieri comunitari di tenere a galla la fragile economia ellenica. E, probabilmente forte proprio di questi rumors, questa mattina la borsa di Atene ha aperto per il secondo giorno consecutivo in rialzo facendo guadagnare al listino nazionale il 2l.27 per cento.
L’intesa dovrebbe essere ratificata Il 25 giugno. L’accordo prevede lo sblocco di fondi agli ellenici in cambio di tagli alle pensioni e all’aumento dell’imposizione fiscale.
Robert Alan "Bob" Monkhouse è stato un famoso comico inglese il cui motto era "Invecchiare è obbligatorio, crescere è facoltativo", e sicuramente in molti a ranno immaginato la sua casa dei sogni come un paese dei balocchi, un parco giochi per bambini, con arredi bizzarri di ogni tipo. A Bob Monkhouse probabilmente sarebbe piaciuto questo strano tavolino progettato dal designer Christopher Duffy che crea l'illusione ottica di essere sospeso nell'aria. Il maestro illusionista Christopher Duffy lavora infatti con il concetto di levitazione e galleggiamento e i suoi arredi sono sempre oggetto di stupore ed interrogativi. Il tavolino Up Ballon è un giocoso arredo, come un trompe l'oeil che da l'impressione di fluttuare nell'aria, di sospendere la sua base di vetro su dei leggeri palloncini rosso, oro o argento.
Sembra uscito dal film Up della Pixar questo incredibile tavolino fatto di palloncini fluttuanti: illusione o realtà?
La storia tra Gemma Galgani e Marco Firpo sta cominciando a provocare i primi malumori nel parterre di coppie che fanno parte del trono over di “Uomini&Donne”. Si contesta alla dama torinese e al suo nuovo accompagnatore l’eccesivo tempo che la trasmissione dedica loro, togliendone a quanti lo meriterebbero davvero. L’ultima a esporsi in tal senso è stata Barbara De Santi, ex protagonista del trono over. La donna, già nemica giurata di Gemma, ha pubblicato un post su Facebook in cui attacca l’ex compagna di Giorgio Manetti e quello che ritiene sia un eccessivo attaccamento verso le telecamere: Qualcuno sa dirmi perché a Giovanna e Francesco che davvero provano emozioni e sentimenti si è dedicato un minuto e mezzo, senza nessun bel loro racconto di episodi della loro storia vera che sicuramente ci avrebbero fatto sognare, mentre alla NON storia di Gemma e Marco vengono dedicati 50 minuti insopportabili in cui si parla di particolari dei quali faremmo piacevolmente a meno? Gemma impara: dici sempre che sei stanca delle interferenze che non ti permettono di vivere la tua storia. Francesco ti insegna che basta uscire dal programma e vivertela fuori. Stai serena che c'è vita anche dopo…Uomini e Donne.
Barbara De Santi, ex protagonista del torno over di “Uomini&Donne”, rimprovera alla trasmissione l’eccessivo tempo dedicato alla ‘non storia’ tra Gemma Galgani e Marco Firpo: “Cinquanta minuti insopportabili con particolari di cui faremmo a meno”.
Il giallo Sara Tommasi continua. Un comunicato stampa della signora Cinzia Cascianelli, madre della soubrette, smentisce le dichiarazioni del suo "presunto" manager Federico De Vincenzo riguardo il forfait al suo primo spettacolo hard. Il produttore aveva raccontato che Sara era fuggita dall'autogrill di Lodi, mentre insieme erano in viaggio verso Firenze, chiedendo un passaggio ad un camionista per poi ricomparire presso una stazione di servizio vicino Parma. De Vincenzo aveva già gettato benzina sul fuoco con altre dichiarazioni, quelle in merito alla realizzazione del film hard e sulla presenza di stupefacenti sul set. Il racconto della fuga in autogrill è completamente falso per la madre: In relazione all'incredibile racconto di Federico De Vincenzo circa il fatto che, mentre la conduceva a Firenze, mia figlia Sara, sarebbe fuggita a Lodi per ricomparire in un autogrill, preciso che le affermazioni di De Vincenzo sono totalmente inventate, perché Sara era con me ed il padre e Federico ne era perfettamente al corrente. Non ha fatto altro che tempestarla di telefonate, per spingerla, nonostante il suo stato di salute, ad andare allo spettacolo del 30 giugno a Firenze.
Lo sfogo di Cinzia Cascianelli, madre della soubrette, tramite un comunicato stampa: “Sara non si è mai persa, è con noi, sta male e segue una terapia farmacologica”.
Il festival di Musicultura giunto alla sua 24/a edizione è stato vinto da Alessio Arena, cantante di origini napoletane, accolto e adottato da Barcellona. La canzone con la quale si è imposto alla manifestazione si chiama Tutto quello che so dei satelliti di Urano, si tratta di una ballata da accenti e sonorità eccentriche e multietniche che mette di certo in risalto le qualità vocali atipiche del cantante. La manifestazione si è tenuta a Macerata e da questo palco il vincitore ha dedicato il premio "a tutti i musicisti che ogni sera si esibiscono in piccoli teatri, con il terrore di non riuscire a vendere i biglietti".
La 24/ma edizione del festival di Musicultura, tenutasi a Macerata, è stata vinta dal cantante catalano di origini napoletane. Verrà però ricordata perché teatro di una delle ultime esibizioni dal vivo di Francesco Guccini.
Attualmente, detiene il record di attrice più giovane ad essere stata nominata 10 volte ai Golden Globe e 6 volte agli Oscar. Kate Winslet, comunque, molti di quei premi è riuscita a portarli a casa. Infatti, in bacheca ha già due BAFTA, 3 Golden Globe, 3 SAG, 1 Emmy, 1 Grammy e l’ambitissimo Oscar, che però ha dichiarato (allo show di Chiambretti e, nuovamente, qualche giorno fa) di tenere in bagno, alla portata degli ospiti che amano tenerlo in mano e guardarsi allo specchio mentre dicono il discorso di ringraziamento. Il 5 ottobre, l’amatissima diva compirà appena 40 anni, e ha già conquistato tutto quello che un attore possa mai desiderare nella sua carriera, regalando ai suoi fan film bellissimi tra cui il celeberrimo “Titanic”, “Iris – Un amore vero”, “L’amore non va in vacanza”, “The Reader”, “Carnage” e tantissimi altri. L’attrice è nata il 5 ottobre 1975 a Reading, una cittadina del Berkshire in una composta da attori teatrali. I genitori erano attori teatrali, così come le due sorelle. I nonni materni dirigevano il Reading Repertory Theatre e suo zio Robert Bridges recitava nel West End. A soli 7 anni, anche la piccola Kate la bimba inizia a frequentare la Redroofs Theatre School. Mentre partecipa a vari spettacoli teatrali, lavora anche in un negozio di alimentari. Dopo aver preso parte alle serie tv “Shrinks”(1991), “Dark Season”(1991), “Anglo Saxon Attitudes”(1992) e “Casualty”(1993), il suo talento viene notato, quando ha 17 anni, dal grande Peter Jackson, che la sceglie per il ruolo da protagonista nel suo film “Creature dal cielo”(1994). Il film drammatico rapisce la critica e da lì la carriera di Kate Winslet prende il via senza più fermarsi. Nel 1995 arriva la nomination agli Oscar come Migliore Attrice non Protagonista, per il ruolo di Marianna Dashwood nel dramma di Ang Lee, “Ragione e Sentimento”, tratto dal famoso romanzo di Jane Austen, quando aveva soli 19 anni. L’anno successivo è sul set di “Jude”, diretto da Michael Winterbottom e nello stesso anno Kenneth Branagh le offre il ruolo di Ofelia nella sua versione di “Hamlet”. Il 1997 è l’anno della svolta totale. L’attrice viene scelta da James Cameron per il ruolo di Rose DeWitt Bukater in “Titanic”, accanto a Leonardo DiCaprio. Per il ruolo, riceve la sua seconda candidatura agli Oscar ma il clamore suscitato dal film la rende una delle più grandi e richieste star di Hollywood, e le permette anche di rifiutare qualche ruolo di cui non era tanto convinta. Successivamente, gira “Ideus Kinky – Un treno per Marrakech”(1998) diretto da Gillies MacKinnon e “Holy Smoke – Fuoco sacro”(1999) di Jane Campion. Sempre nel 1998 sposa lJames Threapleton, da cui ha uan figlia, Mia. I due divorzieranno nel 2001. Il grande Philip Kaufman la dirige in “Quills – La penna dello scandalo”, accanto a Geoffrey Rush, Michael Caine e Joaquin Phoenix. Nel 2000, vince anche un Grammy per una serie di audio-libri di fiabe per bimbi, intitolato “Listen to the Storyteller” e nel 2001 gira “Enigma” di Michael Apted. L’anno successivo è sul set di “Iris – Un amore vero” di Richard Eyre, per il quale riceve una terza candidatura agli Oscar, come Miglior attrice non protagonista. Nel 2003 gira “The Life of David Gale”(2003) di Alan Parker e “Se mi lasci ti cancello”, di Michael Gondry, accanto a Jim Carrey, che le fa ricevere la sua quarta candidatura agli Oscar. Nello stesso anno sposa il regista Sam Mendes, da cui ha il secondo figlio, Joe Alfie. I due divorzieranno, però, nel 2010. Nel 2004, è nel cast di “Neverland – Un sogno per la vita”, diretto da Marc Forster, al fianco di Johnny Depp. La Winslet è Sylvia, la madre dei quattro bambini che ispirarono lo scrittore James Matthew Barrie per “Peter Pan”. L’anno dopo è sul set di “Romance & Cigarettes”, il musical scritto e diretto da John Turturro, accanto a James Gandolfini e Susan Sarandon. Nel2006 gira ben 3 film: “Tutti gli uomini del re”(2006) di Steven Zaillian, “Little Children” di Todd Field, che le porta la quarta candidatura all’Oscar e poi la commedia blockbuster “L’amore non va in vacanza” diretto da Nancy Meyers, con Cameron Diaz, Jude Law e Jack Black. Nel 2007, gira con Leonardo DiCaprio “Revolutionary Road”, diretto da Sam Mendes, per il quale vince il Golden Globe, ma l’anno successivo, per il controverso “The Reader – A voce alta”, di Stephen Daldry, con Ralph Fiennes, vince l’Oscar come Migliore attrice protagonista, ma anche il Golden Globe, il BAFTA, lo Screen Actors Guild Award e lo European Film Award.
Kate Winslet, ad oggi, detiene il record di attrice più giovane ad essere stata nominata 10 volte ai Golden Globe e 6 volte agli Oscar. Ha vinto, praticamente, tutto e ha regalato ai suoi fan film bellissimi come “Titanic”, “Iris – Un amore vero”, “L’amore non va in vacanza”, “The Reader”, “Carnage”. Il 5 ottobre compie 40 anni e a gennaio 2016 la vedremo in “Steve Jobs”, di Danny Boyle.
Finalmente, sta per arrivare. Il seguito di “Divergent”, blockbuster del 2014, ispirato all'omonimo romanzo di Veronica Roth, dal titolo “Insurgent”, sbarcherà nelle sale italiane a partire dal prossimo 19 marzo. In cabina di regia, stavolta, c’è Robert Schwentke, al posto di Neil Burger, che ha deciso di fare le cose ancora più in grande, e dalle prime immagini del trailer, ci è decisamente riuscito. I due protagonisti principali sono sempre gli amatissimi Shailene Woodley e Theo James, coadiuvati da un cast composto solo di stelle. I giochi per loro si faranno ancora più duri e si farà luce sul passato e sul futuro del loro mondo. In attesa dell’uscita di questo attesissimo film, vi ricordiamo già che il terzo libro della saga, “Allegiant”, sarà diviso in due parti, che usciranno nelle sale, rispettivamente, il 18 marzo 2016 e il 24 marzo 2017. Tris e Quattro sono in fuga, inseguiti da Jeanine (Kate Winslet), la leader degli Eruditi, una fazione elitaria assetata di potere. In corsa contro il tempo, devono scoprire il motivo per cui la famiglia di Tris ha sacrificato la propria vita e perché i vertici degli Eruditi fanno di tutto per fermarli. Braccata dalle scelte compiute nel passato ma decisa a proteggere chi ama, Tris, con Quattro al suo fianco, affronta sfide impossibili fino a scoprire la verità sul passato e le conseguenze che avrà sul futuro del loro mondo.
Le avventure di Tris e Quattro stanno per tornare in questo avvincente sequel che sarà ancora più ricco di azione, adrenalina e scene al fulmicotone. Il cast, fatto solo di stelle, è la ciliegina sulla torta di una delle pellicole più attese della prossima stagione cinematografica.
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"Con Tumiotto è stata una storia iniziata per caso, sono stata ‘presa' da Leonardo. Poi siamo venuti qui, da te, perché lui voleva parlare del suo lavoro. Io non avevo interesse a venire qui, è una cosa che è partita da lui. Comunque è vero che siamo stati una coppia" ha dichiarato Chicca che subito dopo non ha rinnegato di averlo amato seppur in "un modo diverso": Non posso definirlo l'amore della mia vita, che mi ha travolto, un amore per cui lotto e vado avanti anche se sorgono dei problemi. E' vero, abbiamo parlato di matrimonio e bambini ma in modo innocente. Se stai con una persona, è normale parlare anche del tuo futuro. E' un pensiero che ho condiviso con lui. La maglietta di Tumiotto e Chicca Barbara d'Urso allora ha sfoderato una t-shirt che Tumiotto le ha consegnato: una maglietta che lui le avrebbe regalato a Formentera nel Luglio 2012 promettendole poi che, il 5 Luglio 2014, quindi esattamente dopo due anni, si sarebbero potuti sposare. Chicca non ha gradito la notizia di doversi riprendere quella maglietta e così si è lanciata in una dichiarazione piuttosto forte: Leggi anche GF13: Chicca mamma tra un anno, Giovanni si tira indietro var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 767) { document.getElementById('widget-banner-7').id = 'div-banner-5'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-5"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-7').style.display = 'none'; } var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 768) { document.getElementById('widget-banner-8').id = 'div-banner-5'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-5"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-8').style.display = 'none'; } Ci serviva al Gf una maglietta per pulire i piatti! Con la mia maglietta, invece, ora ci giocano i cani, la usano come una pallina. Non rinnega niente ma non ama trovarsi in questa situazione. Questo pomeriggio, infatti, ha dovuto replicare ad una serie di dichiarazioni di Tumiotto che l'hanno vista protagonista. Le fedi e il matrimonio finto con Tumiotto Stando alle parole di Chicca – seconda classificata al Gf 13 – sia le fedi che il matrimonio con Tumiotto non sarebbero mai esistiti, si sarebbe trattato solo di una messinscena. Le fedi non le avrebbero mai acquistate e le nozze non sarebbero mai state progettate. "Quelle fedi non esistono, è tutto finto. Una fotografa ci ha proposto quella situazione finta in cambio di pubblicità sui giornali. Ma era pubblicità per lui" ha dichiarato Chicca davanti ad una sbigottita Barbara d'Urso. Finto anche il viaggio che i due avrebbero fatto: "Gli avevano detto che quel viaggio sarebbe stato pagato da altri a patto che noi annunciassimo le finte nozze". Da qui sarebbero nati i primi battibecchi. In merito alle dichiarazioni di Tumiotto secondo il quale i due avrebbero trascorso una notte insieme prima che Chicca entrasse nella casa, la gieffina ha replicato: var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 0 && windowWidth <= 767) { document.getElementById('widget-banner-9').id = 'div-banner-extra-1'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-extra-1"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-9').style.display = 'none'; } var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; if(windowWidth >= 768) { document.getElementById('widget-banner-10').id = 'div-banner-extra-1'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-extra-1"); }); }); } else { document.getElementById('widget-banner-10').style.display = 'none'; } Signori si nasce, non si diventa! Continua a leggere su Fanpage.it var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; document.getElementById('widget-banner-11').id = 'div-banner-6'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-6"); }); }); Francesca Rocco Grande Fratello 2018 Vip 54 CONDIVISIONI commenta condividi chiudi A "Pomeriggio Cinque" Chicca è intervenuta per chiarire la sua posizione su Leonardo Tumiotto, il suo ex compagno che più volte è stato ospite nel salotto di Barbara d'Urso per raccontare i suoi trascorsi con la gieffina che all'interno della casa ha trovato l'amore della sua vita, Giovanni Masiero, con il quale ha condiviso momenti di grande passione. "Con Tumiotto è stata una storia iniziata per caso, sono stata ‘presa' da Leonardo. Poi siamo venuti qui, da te, perché lui voleva parlare del suo lavoro. Io non avevo interesse a venire qui, è una cosa che è partita da lui. Comunque è vero che siamo stati una coppia" ha dichiarato Chicca che subito dopo non ha rinnegato di averlo amato seppur in "un modo diverso": Non posso definirlo l'amore della mia vita, che mi ha travolto, un amore per cui lotto e vado avanti anche se sorgono dei problemi. E' vero, abbiamo parlato di matrimonio e bambini ma in modo innocente. Se stai con una persona, è normale parlare anche del tuo futuro. E' un pensiero che ho condiviso con lui. Barbara d'Urso allora ha sfoderato una t-shirt che Tumiotto le ha consegnato: una maglietta che lui le avrebbe regalato a Formentera nel Luglio 2012 promettendole poi che, il 5 Luglio 2014, quindi esattamente dopo due anni, si sarebbero potuti sposare. Chicca non ha gradito la notizia di doversi riprendere quella maglietta e così si è lanciata in una dichiarazione piuttosto forte: Ci serviva al Gf una maglietta per pulire i piatti! Con la mia maglietta, invece, ora ci giocano i cani, la usano come una pallina. Non rinnega niente ma non ama trovarsi in questa situazione. Questo pomeriggio, infatti, ha dovuto replicare ad una serie di dichiarazioni di Tumiotto che l'hanno vista protagonista. Stando alle parole di Chicca – seconda classificata al Gf 13 – sia le fedi che il matrimonio con Tumiotto non sarebbero mai esistiti, si sarebbe trattato solo di una messinscena. Le fedi non le avrebbero mai acquistate e le nozze non sarebbero mai state progettate. "Quelle fedi non esistono, è tutto finto. Una fotografa ci ha proposto quella situazione finta in cambio di pubblicità sui giornali. Ma era pubblicità per lui" ha dichiarato Chicca davanti ad una sbigottita Barbara d'Urso. Finto anche il viaggio che i due avrebbero fatto: "Gli avevano detto che quel viaggio sarebbe stato pagato da altri a patto che noi annunciassimo le finte nozze". Da qui sarebbero nati i primi battibecchi. In merito alle dichiarazioni di Tumiotto secondo il quale i due avrebbero trascorso una notte insieme prima che Chicca entrasse nella casa, la gieffina ha replicato:
Chicca, ospite a “Pomeriggio Cinque”, ha replicato a Leonardo Tumiotto facendo alcune dichiarazioni choc: dalla t-shirt di Formentera al presunto matrimonio finto.
Semplicemente Vasco. Eh già, il nuovo singolo di Vasco Rossi, uscito ieri in occasione del compleanno della rock star, è già un successo. E lo si può affermare con certezza. Il video youtube della canzone, infatti, è già stato visualizzato più di 400 mila volte e su facebook è stato condiviso decine di migliaia di volte.
Il nuovo singolo di Vasco Rossi “Eh… già” sta già riscuotendo un grandissimo successo e, attualmente, è il brano più scaricato di I-tunes.
Il concetto di donazione indiretta è uno dei più complicati presenti nel campo del diritto. In sintesi si può affermare che la donazione indiretta è una donazione che viene realizzata usando lo schema di un diverso contratto o negozio (per questo viene usata la locazione "indiretta"). E' opportuno specificare che il contratto che permette di raggiungere la finalità della donazione (indiretta), paradossalmente, può anche essere oneroso, come, del resto nella vicenda oggetto della Cassazione civ. sez. II, del 29 febbraio 2012 n. 3134 che ha ad oggetto l'acquisto (quindi contratto oneroso) di una azienda con clausola di riserva della proprietà (ex art. 1523 c.c. secondo il quale "Nella vendita a rate con riserva della proprietà, il compratore acquista la proprietà della cosa col pagamento dell'ultima rata di prezzo, ma assume i rischi dal momento della consegna") e clausola per se o per persona da nominare (ex art. 1401 c.c. secondo il quale "Nel momento della conclusione del contratto una parte può riservarsi la facoltà di nominare successivamente la persona che deve acquistare i diritti e assumere gli obblighi nascenti dal contratto stesso"). La stessa Cassazione del 29 febbraio 2012 n. 3134 fornisce una definizione di donazione indiretta quando afferma che la donazione indiretta è caratterizzata dal fine perseguito, che è quello di realizzare una liberalità, e non già dal mezzo, (contratto di vendita di azienda) che può essere il più vario nei limiti consentiti dall’ordinamento e può essere costituito anche da più negozi tra loro collegati, cone nel caso in cui un soggetto, stipulato un contratto di compravendita, paghi o si impegni a pagare il relativo prezzo ed, essendosene riservata la facoltà nel momento della conclusione dei contratto, provveda ad effettuare la di chiarazione di nomina, sostituendo a sé, come destinatario degli effetti negoziali, il beneficiano della liberalità, così consentendo a quest’ultimo di rendersi acquirente dei bene (azienda) ed intestatario dello stesso. Molti altri sono gli schemi contrattuali che possono essre usati per raggiungere il risultato di una donazione (anche se indiretta) basta pensare all'adempimento del terzo (il padre che paga il prezzo di acquisto di un immobile intestato al figlio), il contratto a favore del terzo, la remissione, l'accollo di debito ecc. L'importanza pratica di queste vicende, non è tanto l'indagine sulla compatibilità dello schema contrattuale usato con lo schema della donazione, ma le ricadute concrete di queste vicende e, di conseguenza, le applicazioni concrete dell'istituto della donazione indiretta riguardano sempre questioni di carattere ereditario, infatti, scoprire l'esistenza di una donazione indiretta (che in apparenza non è tale) comporta che l'erede per valutare se ha avuto in più del dovuto o in meno di quanto dovuto dovrà imputare alla propria quota la donazione indiretta, prima di poter agire per avere la quota che gli spetta o potrà vedersi ridurre la propria quota se, calcolando anche la donazione indiretta, ha ricevuto più del dovuto. Il problema non riguarda solo il dare/avere tra eredi in caso di apertura della successione ereditaria o la quantificazione della quota ereditaria, ma incide anche sull'identificazione del bene concreto oggetto della donazione indiretta, per semplificare, usando l'esempio sopra fatto del padre che paga il prezzo della casa intestata al figlio, è oggetto della donazione indiretta (o in modo più chiaro il bene di cui il figlio riceve come donazione e di cui è beneficiario) è la somma (prezzo) pagata dal padre come corrispettivo o l'immobile (azienda) intestato al figlio ? E' inutile nascondere che sul punto si sono scritti fiumi di inchiostro e, per quanto in questa sede può interessare la questione, nel caso oggetto della decisione della Cassazione civ. sez. II del 29 febbraio 2012 n. 3134, quest'ultima ha stabilito che, dopo aver effettuato la nomina ex art. 1401 c.c., oggetto della donazione indiretta è l'universalità, cioè l'azienda acquistata con il contratto, anche se pagata dal nominato (quindi, oggetto della donazione indiretta non è il prezzo pagato per l'acquisto del bene). Fatta questa breve introduzione sui principi generali della materia, è opportuno notare che la sentenza della Cass. civ. sez. II del 29 febbraio 2012 n. 3134 è interessante perchè identifica un ulteriore tipo di contratto (nel caso specifico il contratto per persona da nominare ex art. 1401 c.c.) che può essere usato per raggiungere il fine di una donazione indiretta. Inoltre, altro elemento importante presente in detta sentenza può essere individuato nell'affermazione secondo cui la vendita di un bene con riserva di proprietà non è incompatibile con la donazione indiretta.
Anche usando lo schema del contratto per persona da nominare si può effettuare una donazione indiretta e la donazione indiretta non è incompatibile con una vendita con riserva di proprietà.
Ieri sera si è aperta ufficialmente la 76esima edizione della Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, che fino al prossimo 7 settembre vedrà numerosi film presentati in anteprima mondiale. Ieri è stato il turno di "La Vérité" e sono state moltissime le star che non si sono volute perdere un evento tanto glamour come la serata inaugurale della nota manifestazione cinematografica. Hanno colto l'occasione per sfidarsi a colpi di stile sul red carpet, anche se a trionfare è stato il total black.
Ieri sera si è tenuta la cerimonia di inaugurazione della 76esima edizione del Festival di Venezia e, come succede a ogni evento mondano di questo calibro, le star si sono sfidate a colpi di stile. Tra Kitty Spencer, Sofia Richie e Alessandra Mastronardi, a trionfare sul red carpet è stato il total black.
Vivere come Barbie si può. In molte da bambine avranno sognato di vivere nella casa di Barbie, girare a bordo della sua Jeep color rosa shokking, indossare i suoi vestiti e trascorrere una vita da sogno. Oggi il sogno può diventare realtà grazie ad Airbnb che, per celebrare i 60 anni della bambola più famosa del mondo, apre le porte della casa di Malibu di Barbie. Quattro fortunati ospiti potranno alloggiare nella replica esatta a grandezza naturale della celebre Malibu Dreamhouse che si trova nel cuore di Malibu, sulla costa californiana dell'Oceano Pacifico. A partire dal 23 ottobre alle ore 20.00, sulla piattaforma di alloggi privati da affittare si può un soggiorno unico di due notti presso la Barbie Malibu Dreamhouse al costo di 55€ a notte. La Barbie Malibu Dreamhouse è la replica esatta della casa di Barbie, a grandezza naturale. La favolosa villa sulla spiaggia di Malibu comprende due camere da letto con due bagni, un cinema privato, varie terrazze ma soprattutto una piscina panoramica con scivolo rosa shokking che dalla camera conduce direttamente in acqua. All'interno sono esposti varie repliche dei costumi originali di barbie a grandezza naturale, con gli outfit più famosi, che permetteranno agli ospiti di travestirsi come nei sogni più belli da bambine. La villa è posta a pochi metri dalla spiaggia e permetterà ai quattro ospiti fortunati di vivere un’esperienza a tutto tondo nei panni di Barbie e scoprire tutti i momenti più importanti della vita della famosa bambola, tra cui le lauree in medicina, i brevetti di volo e tantissime altre onorificenze. Durante il soggiorno, che avrà luogo dal 27 al 28 ottobre 2019, gli ospiti potranno anche approfittare di una consulenza e un hair makeover di Jen Atkin, imprenditrice e hairstylist tra le più influenti al mondo, insieme al suo gruppo Mane Addicts Creator Collective; prendere lezione di scherma dalla campionessa Ibtihaj Muhammad, nota anche come la prima donna americana a tirare di scherma indossando l’hijab durante le Olimpiadi; cucinare con il celebre chef di Malibu Gina Clarke-Helm; fare una visita privata del Columbia Memorial Space Center, in compagnia della pilota e ingegnere aerospaziale Jill Meyers.
In occasione del suo 60° compleanno, Barbie apre le porte della sua Malibu Dreamhouse a quattro ospiti fortunati che per due notti potranno vivere un’esperienza unica nei panni della bambola più famosa del mondo, a pochi metri dalla spiaggia o a bordo della piscina con vista mozzafiato sulla costa californiana,.
Un rubinetto da cucina è un oggetto di design, spesso trascurato, che non deve essere scelto esclusivamente per l'estetica ma anche per la funzionalità. Nel tempo l’evoluzione della rubinetteria da cucina ha portato alla diffusione dei moderni rubinetti monocomando, più apprezzati rispetto ai tradizionali a doppio comando perché più pratici da usare e da installare. Infatti, mentre i modelli a due vie sono dotati di due manopole, una per l'acqua calda e l'altra per quella fredda, quelli monocomando hanno un solo miscelatore che, spostato o ruotato, permette di regolare sia la temperatura che il flusso dell'acqua. Nel frattempo anche il design si è adattato alle diverse esigenze d'arredo e di funzionalità, basti pensare ai moderni miscelatori con doccetta estraibile o a quelli girevoli. Oggi, infatti, esistono molte linee di rubinetteria pensate per i diversi stili della cucina, classico, moderno o vintage. A seconda della tipologia di montaggio e di dove vengono installati, i rubinetti possono essere monoforo, a due vie o tre vie, con montaggio a muro, sul lavello o piano di lavoro; ma, se si vuole sostituire il rubinetto del lavello da soli, senza l'intervento idraulico di un professionista, i più facili da montare sono proprio i miscelatori monocomando. In questa guida vedremo quali sono le migliori marche di rubinetti da cucina e come scegliere quello più giusto per il proprio lavello tra i tanti miscelatori disponibili su Amazon. Prima di scoprire la classifica dei migliori miscelatori vi presentiamo un elenco delle marche di rubinetti da cucina più apprezzate del momento. Tra i migliori brand di rubinetteria da cucina troviamo sicuramente Grohe, Franke, Paini, Nobili, Housfurd, Paffoni, Homelody, mentre tra i grandi distributori di arredo casa segnaliamo Leroy Merlin, Ikea e Brico. La marca più famosa è Grohe, un marchio leader a livello mondiale di accessori e miscelatori per cucina, mentre tra i brand italiani più conosciuti segnaliamo il marchio Paffoni, una delle principali aziende nel settore rubinetteria da cucina. Scopriamo insieme quali sono i migliori rubinetti cucina del 2021 disponibili su Amazon. Dopo un attento confronto dei miscelatori delle migliori marche disponibili in commercio, abbiamo selezionato i rubinetti per lavello cucina più apprezzati in base a design, tipologia, materiali, marca, rapporto qualità–prezzo e facilità di installazione. Design accattivante, struttura in acciaio cromato, beccuccio girevole a 360° e doccetta estraibile a 2 getti per il miscelatore monocomando Grohe Minta. La forma a L e l'altezza del copro lo rendono davvero comodo, soprattutto per riempire le pentole o lavare stoviglie più grandi e ingombranti. Ha un miscelatore monocomando a due getti, con tecnologia Grohe SilkMove, da ruotare per impostare la temperatura e il flusso dell'acqua, e una cartuccia a dischi in ceramica da 46 mm. Completa il modello un'utilissima testina estraibile con doccetta per raggiungere facilmente tutti gli angoli del lavabo, cucinare e pulire più facilmente. Marca: Grohe
Il rubinetto da cucina è un accessorio di design indispensabile e che va scelto non solo in base all’estetica ma anche alla funzionalità. Tra le diverse tipologie disponibili i più pratici e facili da montare sono i miscelatori monocamando, dotati di un’unica valvola che permette di regolare la temperatura e il flusso dell’acqua. Scopriamo insieme quali sono i migliori rubinetti per la cucina, quali sono i brand di rubinetteria più affidabili e come scegliere la tipologia giusta per il proprio lavabo.
Le modelle di Victoria’s Secret lasciano sempre senza fiato per la loro bellezza e sensualità, tanto da essere delle vere e proprie icone di stile in tutto il mondo. Questa volta hanno mostrato le loro curve sexy a Miami, dove hanno letteralmente infiammato la spiaggia posando in lingerie per lo shooting fotografico della prossima collezione di intimo. Sara Sampaio, accompagnata dalle colleghe Jasmine Tookes e Romee Strijd, è la protagonista assoluta del servizio. Ha indossato reggiseni e coulotte in pizzo ed ha fatto impazzire i paparazzi presenti tra pose sexy ed ammiccamenti alla macchina fotografica. La 24enne portoghese dalle curve statuarie e i muscoli tonici si è mostrata particolarmente in forma, merito anche dell’abbronzatura che l’ha “baciata” durante il servizio fotografico. Ha posato con della biancheria intima di colore bianco, i capelli sciolti mossi dal vento e con un trucco acqua e sapone, facendo rimanere i fotografi senza parole per la sua semplicità. La lingerie che ha indossato non ha lasciato spazio all’immaginazione ma, nonostante ciò, l'angelo Sara ha dato prova di avere femminilità e sex appeal da vendere anche "al naturale".
Sara Sampaio, uno dei nuovi angeli Victoria’s Secret, ha posato sulle spiagge di Miami in sexy lingerie. Ha sfoggiato una forma fisica perfetta e delle curve da urlo: si starà già preparando allo show di dicembre?
Francesca Neri, ospite del Napoli Film Festival 2013, si è concessa alle telecamere di Fanpage per un'emozionante intervista. A 22 anni dal film "le età di Lulù" di Bigas Luna, la nota attrice ha parlato del suo rapporto attuale con quella sensualità, che è stata senza dubbio una delle armi vincenti davanti alla macchina da presa: "Il rapporto è cambiato tanto, oggi è più vero, sincero e diretto perché ne ho più coscienza. Anche se con l'età anche la sensualità sfiorisce, ma non è che ci penso". A sostegno di quanto detto da Giancarlo Giannini qualche giorno prima, ha aggiunto: "il cinema non è un mestiere, si può giocare e io oggi lo faccio di più rispetto al passato, ovvero rispetto a quando mi prendevo molto più sul serio. Recitare è un modo di vivere, di essere. Di base io sono un'attrice e ogni tanto mi diletto a farlo". Un commento sul caso umano e artistico di Francesco Nuti che nella stessa giornata presenziava all'evento di Trisomia21 al Mandela Forum di Firenze: Io sono molto legata a Francesco e sono molto felice che lui possa tornare a esserci, a risarcire la sua vita. Penso che la sofferenza più grande per lui sia stata quella di non poter più comunicare, perché non amava stare da solo e in qualche modo questa malattia l'ha costretto a starci molto. Se oggi riesce a presenziare ad un evento, può essere solo un inizio per tornare a fare il regista così come si auspica il fratello Giovanni. Io mi sono resa disponibile al suo recente appello, così come tanti miei colleghi. Il rapporto con la città di Napoli e con il ricordo di Massimo Troisi resiste nel tempo? Napoli è Massimo. Ogni volta che vengo a Napoli lo penso, lo sento e tutti me lo ricordano. È incredibile come qui mi riconoscano più che a Roma. Sono passati 22 anni e sembra ieri. Massimo manca, per me era più che un regista: era un amico, un consigliere, ho trascorso molto tempo a Napoli con lui e non ho mai visto scene di delirio simili da parte della gente, che gli dimostrava spesso la necessità di avere un contatto. Il segreto del rapporto d'amore così longevo che la lega all'attore Claudio Amendola?
Francesca Neri è stata ospite del Napoli Film Festival, a 22 anni dal film di Bigas Luna “Le età di Lulù”. Le telecamere di Fanpage l’hanno ripresa mentre ricordava Troisi, sosteneva Francesco Nuti e svelava i segreti del suo rapporto longevo con Claudio Amendola.
Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 10 ottobre 2012, n. 214 Regolamento di attuazione dell'articolo 2, comma 3, della legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni, riguardante i termini di conclusione dei procedimenti amministrativi di competenza del Ministero dell'interno di durata non superiore a novanta giorni. in G.U. n. 287 del 10 dicembre 2012 IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI Visto l'articolo 17, comma 3, della legge 23 agosto 1988, n. 400, recante disciplina dell'attivita' di Governo e ordinamento della Presidenza del Consiglio dei Ministri; Vista la legge 7 agosto 1990, n. 241, e successive modificazioni, concernente nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi; Visto l'articolo 2 della legge 7 agosto 1990, n. 241 e, in particolare, i commi 3 e 4, che disciplinano le modalita' di individuazione dei termini entro i quali devono concludersi i procedimenti amministrativi;
Il regolamento di attuazione dell’art. 2 comma 3 della legge 07.08.1990 n.241 riguardante i termini di conclusione dei procedimenti amministrativi di competenza del Ministero dell’interno di durata non superiore a novanta giorni.
Una delle decisioni più urgenti che il governo è chiamato a prendere è quella riguardante il cambio dei parametri per il passaggio dalla zona bianca alla zona gialla. Allo stato attuale a decidere è esclusivamente l’incidenza: se è superiore ai 50 casi ogni 100mila abitanti in una settimana la Regione di turno perde la fascia bianca e passa in giallo. Ma con l’avanzare delle vaccinazioni questo criterio sembra dover perdere di peso, iniziando a valutare maggiormente le ospedalizzazioni. Tra le ipotesi su cui si sta ragionando, secondo quanto confermano alcune fonti di governo a Fanpage.it, c’è quella di stabilire una soglia del 5% per le terapie intensive e del 10% per i ricoveri nei reparti di area medica: oltrepassati questi limiti scatta la zona gialla. Come viene sottolineato da più parti, comunque, è ancora presto per avere la certezza che le cifre da considerare siano realmente queste: il confronto è in corso in queste ore e nulla verrà deciso prima della riunione delle Regioni di domani e della cabina di regia a Palazzo Chigi di mercoledì. Considerando l’aumento dei contagi negli ultimi giorni alcune Regioni rischiano il passaggio in zona gialla già dal prossimo lunedì, stando solamente al criterio dell’incidenza superiore ai 50 casi ogni 100mila abitanti. Motivo per cui il governo è chiamato a intervenire entro la fine della settimana per permettere a tutto il Paese di restare in zona bianca, almeno per il momento. Dal prossimo monitoraggio settimanale, atteso come di consueto per venerdì, potrebbe essere preso in considerazione soprattutto il criterio delle ospedalizzazioni, con le cifre sulle percentuali da non superare ancora da definire, nonostante l’ipotesi allo studio ad ora sia quella del 5% per le intensive e del 10% per l’area medica. Per alcune fonti di governo queste cifre sono “plausibili”, anche se sono ancora oggetto di confronto nella maggioranza e tra le Regioni. Così come altri temi che vengono affrontati in queste ore, a partire dai trasporti e dalle limitazioni per i ristoranti al chiuso.
Martedì la riunione delle Regioni, mercoledì la cabina di regia a Palazzo Chigi: saranno queste le tappe decisive per il cambio dei parametri per il passaggio dalla zona bianca alla zona gialla delle Regioni. A contare maggiormente saranno i dati sulle ospedalizzazioni e uno dei criteri allo studio in queste ore riguarda il limite del 5% per le terapie intensive e il 10% per i ricoveri in area medica.
Dopo la decisione della Corte di Cassazione di annullare la sentenza di assoluzione nei confronti di Amanda Knox e Raffaele Sollecito, i due giovani accusati del delitto di Perugia di Meredith Kercher, si apre oggi un nuovo capitolo giudiziario a Firenze. A quasi due anni dalla loro assoluzione, i due ex fidanzati si ritrovano dunque ad affrontare un altro processo. Ma nessuno dei due, né Amanda né Raffaele, saranno presnti oggi alla prima udienza di Firenze. Amanda Knox, che è volata in America subito dopo la fine del processo di Perugia, ha più volte ribadito nelle ultime settimane di non voler tornare in Italia. Attenderà all’università dove studia, nella sua Seattle, notizie sulla prima udienza. In una delle sue ultime interviste la Knox ha fatto sapere di non voler tornare in Italia anche “per evitare quel circo”: “Non tornerò – ha detto Amanda – anche perché la mia presenza è sempre stata elemento di distrazione in aula. È incredibile quante volte si è parlato di ciò che indossavo, di come di acconciavo i capelli o se sorridessi o no ai miei genitori rispetto alle prove del caso”. Oltre 200 i giornalisti accreditati – Oltre ad Amanda Knox a Firenze questa mattina non ci sarà neppure Raffaele Sollecito. Il giovane ingegnere è in vacanza a Santo Domingo per cui non parteciperà alle prime udienze. L’ex fidanzato di Amanda arriverà a Firenze, secondo quanto assicurato anche da suo padre, per le giornate chiave dell’appello. Per quanto riguarda il nuovo processo, i giudici fiorentini potrebbero decidere già alla prima udienza di riaprire il dibattimento e disporre nuove perizie. Nelle memorie depositate dalle difese c’è la richiesta di riascoltare testimoni e ordinare nuovi accertamenti scientifici. Sarà anche questo un processo molto seguito dalla stampa internazionale: oltre 200 i giornalisti accreditati.
Si apre a Firenze il nuovo processo d’Appello per l’omicidio di Meredith Kercher a Perugia. Alla sbarra Amanda Knox e Raffaele Sollecito: la prima è in America e ha fatto sapere che non tornerà in Italia, il secondo parteciperà solo dalle prossime udienze.
Quella delle banche dati di informazioni personali compilate a partire da più violazioni informatiche di vario genere è una realtà che purtroppo ha iniziato bussare sempre più spesso nella quotidianità online di chiunque. L'ultimo archivio che è stato scovato online non comprende però dati anagrafici o password, bensì i numeri e i codici di sicurezza di quasi un milione di carte di credito: a metterlo a disposizione è stata un'organizzazione criminale che ha messo in vendita il pacchetto online, dando a chiunque fosse interessato la possibilità di acquistarne una copia. La scoperta è arrivata dai ricercatori di D3Lab che si sono imbattuti nella banca dati effettuandone una analisi approfondita. I dati delle 980.930 carte di credito presenti nell'archivio sono strutturati in modo da includere, oltre al numero identificativo, anche il nome e il cognome del titolare comprensivo di residenza completa, la scadenza della carta e il codice CVV che viene comunemente utilizzato per convalidare le transazioni; stando ai ricercatori i dati non provengono da un singolo attacco informatico, ma rappresentano un collage di informazioni collezionate a partire da un numero imprecisato di operazioni fraudolente come skimming, postazioni POS modificate, campagne di phishing e molto altro. Le carte presenti nella banca dati sono risultate intestate soprattutto a cittadini indiani, statunitensi, messicani e australiani; tra le voci non mancano però quelle relative a circa 30.000 carte di credito riconducibili a persone residenti in Italia – circa il 4 percento del totale. Il gruppo sta già avvisando gli istituti bancari che hanno emesso le carte risultate compromesse, ma ha anche avvisato che la metà di quelle presenti nell'archivio risultano ancora operative e possono cioè fruttare denaro a eventuali criminali, che possono utilizzarle per attività come l'acquisto diretto di beni e servizi da rivendere sul sul mercato oppure di gift card attraverso le quali mascherare altre tipologie di acquisto.
Un archivio rinvenuto online comprende i numeri e i codici di sicurezza di un numero elevato di carte di credito: a metterlo a disposizione è stata un’organizzazione criminale che ha messo in vendita l’intero pacchetto, dando a chiunque fosse interessato la possibilità di acquistarne una copia.
Allerta meteo di colore giallo su Roma e sul Lazio per la giornata di domani, domenica 14 marzo. Lo ha comunicato il Centro Funzionale Regionale, riportando l'avviso del Dipartimento della Protezione Civile regionale che lo ha emesso nella giornata di oggi. Per domani, dunque, "condizioni meteorologiche avverse", che inizieranno dal mattino e dureranno almeno 18-24 ore sull'intera regione. Il rischio forte riguarda i venti burrasca che soffieranno sul Lazio, sia lungo le coste sia sui centri urbani, sia nei settori montuosi.
Allerta meteo per venti forti su tutto il Lazio: la Protezione Civile regionale ha emesso un avviso di criticità di colore giallo per l’intera giornata di domani, domenica 14 marzo. Ultima domenica in zona gialla, dunque, che sarà caratterizzata da forti venti di burrasca lungo le coste e i rilievi montuosi.
È amareggiato Manfredi, amareggiato e deluso per il modo in cui la sua storia d’amore con Giorgia Lucini si è conclusa. Sono trascorsi pochi mesi dalla loro partecipazione a Temptation Island ma, purtroppo, da quel reality la loro coppia è uscita distrutta. Dal momento in cui è finita di fronte alle telecamere, tra accuse e lacrime, tra loro non è mai davvero ripartita. Secondo Manfredi, a propendere per la rottura sarebbe stata solo la sua ex. L’ex tronista di Uomini e Donne sarebbe fidanzata con Andrea Damante, uno dei single conosciuti nella trasmissione estiva di Canale 5 che sarebbe riuscito nell’impresa di farle dimenticare il suo primo amore. Oggi, la Lucini sarebbe felice accanto al suo nuovo fidanzato ed è proprio Manfredi a raccontarcelo a voce. Lo sfogo che ascolterete è quello di una persona ferita, di un uomo che proprio non si aspettava che le cose si sarebbero potute evolvere in questo modo. Dopo aver gridato la sua sofferenza di fronte alle telecamere, la sua ex lo avrebbe dimenticato e anche piuttosto in fretta. La sua relazione con Andrea è ormai di dominio pubblico ma è stato proprio il suo ex uno tra i primi a esserne messo a conoscenza.
È dalla viva voce di Manfredi Ferlicchia che, per la prima volta, ascolterete che cos’è davvero accaduto con Giorgia Lucini subito dopo la fine di Temptation Island.
Julia Roberts, la donna più bella del mondo. Un'affermazione che da molti anni si sente dire da tante persone in giro per il mondo, e che ancora oggi, nonostante il tempo che passa, trova un'ennesima conferma. La rivista People infatti ha eletto Julia come persona più affascinante del globo, ed è la terza volta che l'attrice conquista questo titolo. Nella graduatoria, che mette insieme uomini e donne, il premo Oscar per Erin Brockovich ha preceduto Daniel Craig (preoccupato per i problemi nella produzione del nuovo James Bond) e Justin Bieber, oltre ad altri grandi nomi tra cui spiccano Diane Kruger, Scarlett Johansson (che farà un film su Kurt Cobain), Jake Gyllenhaal, Jennifer Aniston, Bradley Cooper (in procinto di apparire in A-Team), Amanda Seyfried (tra poco nelle vesti di Cappuccetto Rosso per la regista di Twilight), e Jennifer Lopez. Il Mito della Roberts (possibile guest star della seconda stagione di Glee) sembra davvero non tramontare mai, anche se dai tempi di Pretty Woman sono ormai passati più di vent'anni. La bellezza vera, però, sopravvive sempre, soprattutto perchè, a differenza ad esempio di Nicole Kidman, un fiore in parte decaduto, Julia è sempre rimasta genuina e semplice, senza troppi artifici che avrebbero potuto rovinare il suo immenso fascino, e inoltre ha saputo sempre tenere con costanza e intelligenza in controllo la sua splendida carriera, senza accusare alcun cedimento. Noi, che l'amiamo incondizionatamente, e la seguiamo fin dai suoi esordi, non possiamo che dare ragione a People: con buona pace di tutte le “giovani” e rampanti icone del pubblico, Julia è sempre la più bella.
La rivista People assegna per la terza volta il titolo di “persona più bella del mondo” alla Roberts; un Mito che sembra non tramontare mai.
È stato finalmente svelata la copertina del nuovo album dei Red Hot Chili Peppers: il lavoro si intitolerà "I'm With You", ed approderà sugli scaffali dei negozi il 30 agosto. Per la band californiana si tratta del decimo album in studio, il quinto senza il chitarrista John Frusciante. I RHCP, infatti, hanno esordito nel mondo della musica con una formazione diversa da quella storica: il vocalist Anthony Kiedis e il bassista Michael Flea Balzary sono stati gli unici membri della band ad esser presenti durante tutta la carriera, mentre alla batteria e alla chitarra si sono alternati diversi componenti, tra cui i chitarristi Hillel Slovak (morto nel 1988 per un overdose di eroina) e John Frusciante, protagonista di ben due addii datati 1992 e 2008. Una copertina minimalista, fuori dagli schemi soliti della band, mentre è già disponibile la tracklist di "I'm With You". La formazione attuale comprende Kiedis, Flea, il batterista Chad Smith e Josh Klinghoffer, il nuovo chitarrista della band. Il vocalist dei Red Hot Chili Peppers ha spiegato ad MTV i motivi per cui è stato scelto tale titolo per il nuovo album della band:
La band ha rivelato il nome, la tracklist e la copertina del nuovo album: s’intitolerà “I’m With You”, e conterrà 14 tracce.
Sarà presto possibile chiedere un tampone rapido anche nelle farmacie del Lazio. Novità che è stata annunciata oggi da Alessio D'Amato, assessore alla Sanità della Regione. Dal confronto con il Governo è emersa la volontà "di far eseguire i tamponi rapidi antigenici anche dalla rete delle Farmacie del Lazio", ha annunciato in una nota l'assessore. Ma ancora si è in una fase di studio. "Sono in corso in queste ore gli approfondimenti tecnici per consentire il servizio in piena sicurezza e la trasmissione dei flussi informativi nelle banche dati delle Asl". Ma le farmacie sono attrezzate? "Molte già hanno appositi spazi per misurare la pressione o effettuare delle analisi", spiega a Fanpage.it Federfarma. "Le aree ci sono. E inoltre si potrebbero anche attrezzare dei gazebo fuori. Sono tutte possibilità che studierà il tavolo tecnico". Di sicuro, con le farmacie si amplia di molto il numero di luoghi dov'è possibile richiedere il tampone. "Bisogna considerare che sono oltre 19mila in Italia, molte di più di tutte le Asl e gli ambulatori messi insieme". E alcune regioni già si sono preparate. "In Emilia Romagna possono essere effettuati gratuitamente presso le farmacie test sierologici". E anche in Piemonte si sono attrezzati. "Lì le farmacie sono già un punto di riferimento per chi deve effettuare un tampone. Perché chi è risultato positivo a un test sierologico può contattarle e poi quelle inviano a domicilio un infermiere per effettuare il tampone rapido". Cercare di aumentare il numero di strutture dov'è possibile effettuare tamponi è la via che sta cercando di seguire il Governo. E gli infermieri sono pronti. "Coinvolgere farmacisti e infermieri significherebbe alleggerire in modo considerevole il lavoro delle strutture sanitarie, che potrebbero così dedicarsi ai casi più gravi, e individuare molto più rapidamente i soggetti positivi", spiega Antonio De Palma, presidente nazionale del sindacato infermieri italiani, Nursing Up. "Solo in questo modo si può contenere la diffusione del virus". Serve però prima un accordo con Federfarma. De Palma indicare che bisogna stabilire "un costo calmierato, e nel contempo l'introduzione di una norma che dia la possibilità agli infermieri italiani, dipendenti di strutture pubbliche, di esercitare la prestazione professionale nelle farmacie presenti sul territorio nazionale".
L’assessore annuncia che la Regione Lazio sta studiando un modo per permettere alle farmacie di effettuare tamponi rapidi, così da ridurre le file altrove. “Sono in corso in queste ore gli approfondimenti tecnici”, ha detto l’assessore. “In Emilia Romagna le farmacie già fanno i test sierologici e in Piemonte inviano gli infermieri a domicilio per i tamponi rapidi”, spiega a Fanpage.it Federfarma. Altra novità annunciata da D’Amato è che sono iniziati i tamponi rapidi presso i medici di base.
Che il mondo del porno fosse in crisi, lo si sapeva già da tempo. Persino Rocco Siffredi aveva affrontato, in passato, l’argomento. Le iene, però, non si sono accontentate del semplice dato di fatto ma hanno voluto dare di più instituendo, per l’occasione, X Fucktor. La selezione per gli aspiranti attori hard ha visto come giudice Marzio Tangeli, uno dei più grandi registi italiani a luci rosse, alle prese con i provini di diversi e variegati “esemplari” da letto. Le dichiarazioni degli eredi di Rocco Siffredi non hanno lasciato indifferenti e hanno spaziato da “sono cintura nera di Kamasutra” a “sono stato sei mesi senza lavorare e un anno senza fare sesso”. Dopo le interviste di rito gli aspiranti attori porno si sono mostrati nudi e hanno lanciato i loro appelli per riuscire a fare breccia nel cuore degli esaminatori. Molti sono stati i bocciati, pochi sono stati i promossi. Alla fine si è passati dalla teoria alla pratica e così Daniele ed Andrea si sono cimentati nella difficile arte dell’amore. Tutto è bene quel che finisce bene e i due giovani hanno superato a pieni voti le selezioni iniziali. Mentre il mondo del porno piange lacrime di disfatta molti tronisti nati e cresciuti alla corte di Maria De Filippi hanno deciso di potenziare il mondo del porno. Stiamo parlando di Fernando Vitale denunciato per sesso rumoroso, di Franco Bigini da Uomini e donne ai film porno per finire al calendario 2011 di Asia Morante. Nel caso la crisi dovesse continuare imperterrita, a Le Iene non resterebbe altra chance che bussare alla porta di Maria De Filippi…
Le Iene sono pronte a combattere la crisi che ha investito il mondo del porno con X Fucktor.
Polemiche e scontri a distanza tra Francia e Turchia non si fermano. Risalgono a pochi giorni fa infatti le dichiarazioni del presidente della Turchia Recep Tayyip Erdoğan contro Emanuel Macron. Frasi che invitavano i suoi connazionali a boicottare i prodotti francesi e che denunciavano il comportamento "islamofobo" dei paesi Europei dove, secondo lui, " I musulmani sono trattati alla stregua degli ebrei da parte dei nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale”. Pronta era arrivata la solidarietà degli altri leader europei tra cui il presidente del consiglio Giuseppe Conte, che in un messaggio in francese su Twitter aveva scritto: "Le parole rivolte dal presidente Erdogan al presidente Macron sono inaccettabili. Le invettive personali non aiutano l’agenda positiva che l’Ue vuole perseguire con la Turchia ma, al contrario, allontanano le soluzioni. Piena solidarietà al presidente Emmanuel Macron".
Il presidente turco Erdogan si è scagliato in queste ore contro Charlie Hebdo. Sull’ultima copertina della rivista satirica francese è apparsa una vignetta che lo ritrae in mutande, mentre solleva il vestito di una donna musulmana e nomina il profeta Maometto. I legali del presidente hanno presentato ufficialmente una querela alla procura di Ankara contro Charlie Hebdo.
In queste ore Luciana Littizzetto è alle prese con il Festival di Sanremo 2014: per la seconda volta, infatti, affianca il suo collega ed amico Fabio Fazio che già supporta quotidianamente a Che tempo che fa, programma di Rai 3. La Littizzetto è uno dei personaggi più amati d'Italia, una donna senza peli sulla lingua che riesce, attraverso la satira, a far riflettere i telespettatori, e qualche volta ha pure sollevato dei polveroni. Adesso è riuscita a conquistare la copertina di Vanity Fair, in edicola da domani 19 Febbraio, al quale ha raccontato un aspetto molto delicato della sua vita privata: i suoi due figli. Otto anni fa, infatti, con il compagno Davide ha deciso di portare a casa, in affido, Jordan, oggi 16enne, e la sorella Vanessa, 19enne. Queste le sue parole: Non ho mai avvertito questa necessità della maternità biologica […] Neanche di avere in casa un bambino piccolo. Anzi: mi ero già avvicinata alla comunità dove stavano loro due, l'idea era proprio di prendermi cura di ragazzi più grandi. Ma mi sono scontrata con la verità che non è solo una cosa sociale, perché i bambini quando arrivano a casa vogliono la mamma, e piangono e hanno la febbre. L'inizio è stato da panico perché pensavo: devo compensarli di quello che non hanno avuto, devo essere una mamma perfetta. Primo, niente parolacce… Finalmente un giorno ho fatto uno switch leggerissimo ma fondamentale. Una mamma particolare: Faccio quello che posso, faccio la mamma come sono io, che sono diversa dall'impiegata o dalla vigilessa, perché faccio la cretina di professione. La Littizzetto ha voluto che i due ragazzi conoscessero la madre biologica: Quel pezzo di passato esiste e io ho insistito perché ce lo facessero stare, perché è una parte di te e, se cerchi di rimuoverlo, poi è difficile da gestire. Prima o poi ci devi fare i conti e perdonare. Questo, invece, è il suo sogno nel cassetto:
Queste le parole di Luciana Littizzetto in un’intervista a “Vanity Fair”. La conduttrice di “Sanremo 2014”, infatti, ha preso in affidamento due ragazzi e adesso sogna di potersi prendere cura dei neonati in attesa di adozione.
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Elemento centrale della costruzione sferica è un anfiteatro, costruito su un letto di specchi giroscopici. Gli specchi ruotano e riflettono la luce del sole su uno schermo scuro, producendo spettacoli di luce e l'effetto spettacolare di una stella naturale al di sopra del museo. I visitatori possono passeggiare sotto gli specchi attraverso un drammatico cortile destinato alle esposizioni. Leggi anche Ocse, a Shangai le scuole migliori, l'Italia arranca ma migliora Sulla base dei principi di apertura e trasparenza, l'edificio sarà accogliente e inviterà all’esplorazione. La facciata è costituita da costole di pietra sagomate, che rivelano un’immagine del volto di Einstein da diversi punti di vista. La luce viene usata come un tema unificante in tutto il progetto: ogni spazio espositivo si basa su diverse tecniche di illuminazione per esplorare le diverse teorie scientifiche del genio. Illuminata di notte come un simbolo della città, l'architettura celebra il legame di Einstein con Gerusalemme che lasciò in eredità i suoi documenti personali e letterari all'università. Ma seppur poche sono le immagini rivelate e trapelate del progetto, non mancano già i primi dubbi: da un lato sull’aggressività della costruzione nei confronti del paesaggio locale, dall’altro si critica l’elezione di Einstein a pretesa gloria nazionale, lui che rifiutò la carica di presidente del nascente Stato di Israele e che ebbe un atteggiamento non propriamente entusiasta nei confronti del sionismo. Una serie di modelli di sviluppo per l'Einstein Museum al Monte Scopus Campus dell'Università Ebraica di Gerusalemme sono esposti attualmente alla Royal Academy di Londra. Continua a leggere su Fanpage.it var windowWidth = window.innerWidth || document.documentElement.clientWidth || document.body.clientWidth; document.getElementById('widget-banner-8').id = 'div-banner-6'; window._fpcmp.push(function (gdpr) { googletag.cmd.push(function () { googletag.display("div-banner-6"); }); }); News 13 CONDIVISIONI commenta condividi chiudi Pochissimi i dettagli, affidati più che altro a mere suggestioni, trapelati dallo studio di Norman Foster in merito ai lavori per l’Einstein Museum di Gerusalemme, una joint venture tra il Presidente di Israele e l'Università Ebraica allo scopo di creare un centro edificante e stimolante per l'apprendimento e celebrare l'impatto scientifico e culturale di una delle più grandi menti sul mondo. Il progetto del museo è una celebrazione della luce. Elemento centrale della costruzione sferica è un anfiteatro, costruito su un letto di specchi giroscopici. Gli specchi ruotano e riflettono la luce del sole su uno schermo scuro, producendo spettacoli di luce e l'effetto spettacolare di una stella naturale al di sopra del museo. I visitatori possono passeggiare sotto gli specchi attraverso un drammatico cortile destinato alle esposizioni. Sulla base dei principi di apertura e trasparenza, l'edificio sarà accogliente e inviterà all’esplorazione. La facciata è costituita da costole di pietra sagomate, che rivelano un’immagine del volto di Einstein da diversi punti di vista. La luce viene usata come un tema unificante in tutto il progetto: ogni spazio espositivo si basa su diverse tecniche di illuminazione per esplorare le diverse teorie scientifiche del genio. Illuminata di notte come un simbolo della città, l'architettura celebra il legame di Einstein con Gerusalemme che lasciò in eredità i suoi documenti personali e letterari all'università.
Foster&Partners stanno progettando a Gerusalemme un polo scientifico dedicato ad Einstein e al suo impatto culturale sul mondo. La posa della prima pietra sarà nel 2015, in occasione del novantesimo anniversario dalla nascita dell’Università Ebraica.
La passione di Filippo verso Ilenia non si è mai spenta e lo dimostra il fatto che, subito dopo il malore che lo ha colpito e che lo ha costretto ad abbandonare momentaneamente il gioco in vista degli accertamenti, il ragazzo è rientrato nella Casa armato dei propositi migliori al fine di fare pace con la modella romana e cominciare insieme a lei un nuovo rapporto su basi certamente migliori rispetto a quelle del passato che li hanno spinti troppo spesso a scontrarsi. Il riminese, nonostante il flirt con Floriana Messina, quella che sarebbe dovuta essere la femme fatale del cast, continua a guardare alla Pastorelli come alla sua donna ideale all’interno della Casa del Gf e ha voluto approfittare dell’occasione che gli si è presentata ieri sera per chiamare da parte la ragazza al fine di tentare un riavvicinamento. Ancora timoroso di un suo rifiuto – i litigi in Casa li hanno spinti ad allontanarsi ogni giorno di più – Pongiluppi ha invitato la modella a sedere accanto a lui e, all’orecchio, le ha sussurrato la sua intenzione di ripartire daccapo e di dare al loro rapporto una nuova possibilità. Ilenia, sorpresa dal gesto del coinquilino, ha accettato immediatamente le scuse e ha aggiunto che, alcuni litigi, sarebbero avvenuti anche a causa sua.
Dopo essere uscito dalla Casa del Grande Fratello a seguito del malore che l’ha colpito, Filippo Pongiluppi rientra in gioco e, avendo ormai compreso di aver esagerato, si scusa con la bella Ilenia Pastorelli. Da oggi in poi, assicura, sarà tutto diverso.
Aurora Ramazzotti non è solo bella come mamma Michelle, ma è anche simpatica. L'abbiamo già vista su instagram, mentre improvvisa delle scenette con papà Eros, adesso si cimenta con delle vere e proprie mini gag, alla pari delle webstar del momento come Frank Matano o i The JackaL. Eccola alle prese con la dura logica degli "sciacquoni automatici". Quante volte ci è capitato di non capire il funzionamento di uno di quei maledettissimi apparecchi elettronici. Così accade anche ad Aurora, che le tenta tutte ma non riesce nell'impresa. Fino a quando, all'improvviso, il diabolico congegno si aziona involontariamente. Esilarante.
Aurora Ramazzotti simpatica come mamma Michelle: eccola in una divertentissima gag su instagram che la candida a futura webstar.
Matteo Berrettini chiude in bellezza la giornata dei tennisti italiani impegnati agli Australian Open. Il tennista capitolino numero 10 al mondo e nona testa di serie ha superato l’ostacolo Kevin Anderson in tre set. Un match complicato quello contro il sudafricano finalista che in carriera ha raggiunto la finale di Wimbledon e degli US Open, ma in cui il nostro portacolori ha dimostrato grande freddezza. Basti pensare che nel primo set ha annullato ben 8 set point all’avversario. Ora ad attenderlo al secondo turno c’è il giovane talento ceco Tomas Machac.llati ad Pronostici confermati per Matteo Berrettini nel match d’esordio agli Australian Open. Il soreggio lo aveva messo di fronte ad un avversario ostico, come l’esperto sudafricano Kevin Anderson, più “blasonato”, ma indietro di 71 posizioni in classifica rispetto all’attuale numero 10 della classifica Atp. Incontro molto combattuto, con il capitolino che ha dimostrato un grande carattere soprattutto nel primo set, quando prima sul 5-4 e poi nel tie-break ha dovuto annullare ben 8 set-point all’avversario chiudendo 11-9.
Prova di forza di Matteo Berrettini che batte in tre set l’ostico Kevin Anderson, dopo aver annullato ben 8 set point nella prima partita. Il tennista capitolino nona testa di serie del torneo vola al secondo turno degli Australian Open dove se la vedrà con il giovane talento ceco Tomas Machac.
Il suicidio di Chris Cornell, confermato ieri sera dal rapporto del Wayne County Medical Examiner's Office, è arrivato come un fulmine a ciel sereno, spiazzando gli stessi familiari del cantante, la stessa band ma stando a Ken Settle, fotografo ufficiale del concerto tenutosi poche ore prima il folle gesto, c'era "qualcosa di strano e minaccioso" nel comportamento del leader di Soundgarden e Audioslave. Ha continuato a fare musica, provare, scrivere canzoni, fino alla fine ma, soprattutto, durante l'ultimo concerto a Detroit, rivela Settle, Cornell era "stranamente euforico rispetto al solito". Un cambiamento notevole, dato che nei restanti concerti sembrava sempre più concentrato, introspettivo, assorto e perso in se stesso. E poi c'è quella frase detta alla fine del concerto: "Sono davvero dispiaciuto per la prossima città". Io pensavo volesse dire che lo show della prossima città non poteva essere paragonabile allo show visto a Detroit. Adesso, suona davvero in maniera diversa. Chris Cornell è stato trovato impiccato nel bagno della sua stanza d'albergo da un amico di famiglia dopo che sua moglie, Vicky Karayiannis, gli ha chiesto di controllare dove fosse suo marito.
Chris Cornell e i segnali premonitori nell’ultimo concerto a Detroit quando, rivolgendosi alla folla, avrebbe detto: “Mi dispiace per la prossima città”.
Per culotte di cheval si intende l'accumulo di adipe e che si concentra nella zona tra cosce e glutei che può peggiorare l'aspetto della nostra silhouette. Oltre al fattore genetico ci sono una serie di comportamenti che possono favorire l'insorgere di questo inestetismo come ad esempio l'alimentazione, la vita sedentaria o la cattiva postura. È un tipo di cellulite difficile da eliminare del tutto anche se ci sono dei rimedi che possono aiutarci a ridurre o combattere l'odiata culotte de cheval. Vediamo quali sono! Leggi anche Pressione bassa: le cause e i rimedi naturali per combatterla Tra i fattori più incisivi c'è senza dubbio la postura: da quella che si assume quando si indossano i tacchi alti infatti, sino a quella tipica di chi sta per molto tempo seduto alla scrivania. Quando si lavora in ufficio infatti, spesso si rischia di accumulare una tensione muscolare che si ripercuote sul lato esterno della coscia, provocando così una ritenzione idrica piuttosto persistente che causa di conseguenza la nascita della cellulite nella zona tra gluteo e coscia. È importante quindi alternare scarpe con il tacco alto a scarpe basse e evitare di stare sedute per troppo tempo, alzandosi ogni tanto dalla scrivania. Questo fastidioso inestetismo può essere combattuto partendo dall'alimentazione. Con i giusti cibi e condimenti si può infatti cominciare a scolpire la silhouette, ma ad un regime alimentare sano andrà abbinata ovviamente dell'attività fisica mirata e costante. Uno dei primi ingredienti di cui andrà ridotto l'utilizzo è il sale: esso infatti stimola la ritenzione idrica e per tanto è consigliato non assumerne più di 5 grammi al giorno, all'incirca un cucchiaino da tè. Importantissimo poi bere tanta acqua, almeno due litri al giorno, per depurare l'organismo e per eliminare l'acqua in eccesso. Tra gli alimenti invece, sono da preferire cibi come frutta e verdura di stagione, carni bianche, pesce magro e di evitare invece le cotture fritte privilegiando quelle alla griglia, bollite oppure a vapore. Tra i cibi drenanti non possono mancare: cetrioli, finocchio, sedano, ananas e asparagi per contrastare la ritenzione idrica. I carboidrati sono importanti per fornire energia al nostro corpo: scegli quelli che provengono da cibi integrali perché i carboidrati che finiscono sulle cosce sono quelli che assumiamo consumando riso e pane bianco, dolci e biscotti. Quindi, per eliminare la culotte de cheval, preferiamo i cibi integrali e sbarazziamoci, o limitiamo molto il consumo di cibi fritti o prefritti e confezionati, ricchi di grassi idrogenati. La culotte de cheval si elimina anche grazie a una costante attività fisica e a esercizi mirati. Innanzitutto bisogna bruciare i grassi e il modo più efficace è il cardio da eseguire almeno per 30 minuti 4 volte a settimana: possiamo farlo con la corsa, andando in bicicletta o con il nuoto o l'acquagym: scegliamo l'attività cardio che più ci piace e cominciamo e bruciare grassi! Dopo aver bruciato i grassi dobbiamo sviluppare e tonificare i muscoli, possiamo farlo con i pesi e gli attrezzi da body building, ma anche con attività come il pilates o lo yoga, anche lo squat è molto efficace perché lavora proprio su cosce e glutei modellandoli. Anche la pedana vibrante potrebbe essere un aiuto in quanto facilita il ritorno sanguigno venoso migliorando la funzionalità della pompa muscolare. L'incremento del flusso sanguigno riduce anche il processo di ristagno dei liquidi combattendo la ritenzione idrica e quindi la formazione di cellulite. Inoltre la pedana agirà anche a livello di equilibrio posturale. Bisogna poi fare esercizi specifici: eccone alcuni utili a combattere la culotte de cheval. Step up: per eseguire questo esercizio ti serve uno step. Per cominciare tieni in mano un peso di 1 kg ma, con il tempo cerca di arrivare almeno a 5 kg per braccio e esegui 3 o 4 sessioni per piede: sali con il piede destro sullo step e poi con quello sinistro, scendi con quello destro e poi con il sinistro ripetendo per 10 volte. Cambia il piede con cui sei partita e ripeti altre 10 volte. Sollevamenti laterali: lega un pesetto sulle caviglie e appoggiati al muro, solleva prima la gamba destra avanti a te e esegui per 10 volte, poi cambia gamba e esegui altre 10 volte ripetendo per almeno 3 o 4 sessioni per gamba. Tieni i fianchi ben dritti mentre esegui l'esercizio. Leg lift: da eseguire sdraiate prima sul lato sinistro, mantenendo i fianchi alla stessa altezza e appoggiando la testa aiutate dal gomito destro. Alzate la gamba più in alto che potete e alzate e abbassate per 10 volte, ripetendo lo stesso esercizio con l'altra gamba eseguendo 3 serie per gamba. Durante l'esercizio gli addominali devono essere sempre contratti.
Sono quei fastidiosi e antiestetici cuscinetti di cellulite che si formano tra cosce e glutei. Da cosa dipendono e perché compaiono. Scopriamo quali sono le cause della culotte de cheval e i rimedi per combatterla.
E quando si spengono le luci, anche Billie Eilish fa i conti con sé stessa, una vita vissuta sotto i riflettori le ha posto una cornice d'oro attorno al suo viso, così stretta da non lasciarla respirare. La fama e il successo della giovanissima cantante americana è al centro del nuovo singolo pubblicato nella notte: "Nda". Il titolo non lascia spazio ad altre narrazioni: il "non disclosure agreement" è un contratto molto spesso firmato da persone vicino alle star, che si impegnano a non diffondere informazioni sensibili e personali. Questo contratto potrebbe aver limitato negli anni la possibilità di esporsi alla conoscenza di più persone per la star, un disagio che potrebbe averle arrecato dei danni, come canta nel nuovo singolo. Siamo arrivati alla quinta puntata del nuovo progetto di Billie Eilish, un episodio che racconta molto di ciò che ha rappresentato la vita per la giovane cantante americana negli ultimi anni, un successo che ha fagocitato la sua vita personale, ponendola anche in situazioni di estrema pericolosità. Proprio "Nda", attraverso il video ufficiale pubblicato contemporaneamente al brano, racconta di come la cantante abbia bisogno di esser sempre scortata, a causa del pericolo di esaltati fan che vorrebbero incontrarla in strada. Il soggetto e la storia cambiano dopo poco, con Eilish che ammette il lato positivo del successo, affermando di aver potuto comprare casa a soli 17 anni, ma dall'altro lato mostra il buio e la singolare solitudine di quella casa, quando afferma: "Ho comprato una casa segreta quando avevo 17 anni, ma non ho potuto farci una festa da quando ho le chiavi". In quel momento è una relazione a entrare in gioco, una persona costretta a firmare un accordo di riservatezza: ancora un altro salto quando desidera di incominciare una nuova carriera, lontana dal mondo, in un posto in cui è possibile uscire di casa. Il brano racconta anche di un legame con un brano di alcuni mesi fa, "My Future", una prospettiva a cui desidera arrivare al più presto possibile: "Ho pensato al mio futuro, ma lo voglio ora, oh-oh, lo voglio ora, mm-mm-mm". Nel video ufficiale, diretto e girato dalla stessa Billie Eilish, la cantante cammina al centro di una strada nel buio della notte. La metafora dell'invisibilità notturna e della solitudine viene raccolta anche nell'interpretazione della stessa artista, che durante il video viene quasi colpita dalle auto che la passano a fianco. L'immagine del pericolo, di quanto la curiosità dei fan gli abbiano tolto la libertà di camminare liberamente in strada, diventa l'immagine perfetta per raccontare il brano, un lascito per chi da tempo è nella classifica Forbes Under 30. Did you think I'd show up in a limousine? (No) Had to save my money for security Got a stalker walkin' up and down the street Says he's Satan and he'd like to meet I bought a secret house when I was seventeen (Hah) Haven't had a party since I got the keys Had a pretty boy over, but he couldn't stay On his way out I made him sign an NDA, mm Yeah, I made him sign an NDA Once was good enough ‘Cause I don't want him having shit to say-ay, ayy, ayy, ayy-ayy You couldn't save me, but you can't let me go, oh, no I can crave you, but you don't need to know, oh-oh Mm-mm, mm-mm Thirty under thirty for another year (Another year) I can barely go outside, I think I hate it herе (Think I hate it here) Maybе I should think about a new career Somewhere in Kaua'i where I can disappear I've been havin' fun (Fun, fun, fun) gettin' older now Didn't change my number, made him shut his mouth At least I gave him something he can cry about I thought about my future, but I want it now, oh-oh Want it now, mm-mm-mm You can't give me up [Chorus] You couldn't save me, but you can't let me go, oh, no I can crave you, but you don't need to know, oh-oh Did I take it too far? (Did I take it too far?) Now I know what you are (Are) You hit me so hard (So hard) I saw stars (I saw stars) Think I took it too far (Too far) When I sold you my heart (My heart) How'd it get so dark? (So dark) I saw stars (I saw stars) Stars (Stars) Pensavi che mi sarei presentata in una limousine? (No) Ho dovuto risparmiare i miei soldi per la sicurezza Ho uno stalker che cammina su e giù per la strada Dice che è Satana e gli piacerebbe incontrarmi Ho comprato una casa segreta quando avevo diciassette anni (Hah) Non ho fatto una festa da quando ho preso le chiavi Aveva un bel ragazzo, ma non poteva restare Mentre usciva gli ho fatto firmare un NDA, mm Sì, gli ho fatto firmare un NDA Una volta era abbastanza buono Perché non voglio che abbia merda da dire-ay, ayy, ayy, ayy-ayy
Una sorpresa nella notte: Billie Eilish ha pubblicato il quinto episodio del suo prossimo progetto discografico, il nuovo singolo si chiama “Nda”. Il brano racconta la solitudine della fama e tutti i pericoli che ha corso la ragazza già dai suoi anni adolescenziali, costretta a far firmare accordi di riservatezza alle persone che frequentava.
Anche se non utilizzate WeChat per comunicare, la notizia della supposta salvezza dell'app negli Stati Uniti deve interessare anche voi. Nelle ultime ore un giudice di San Francisco ha confermato di non voler annullare il blocco ai tentativi da parte del governo di mettere al bando WeChat, l'altra applicazione oltre a TikTok presa di mira dall'amministrazione Trump nel corso degli ultimi mesi. Insomma, proprio come per il social network che fa paura a Facebook, anche il servizio di messaggistica sembra aver trovato una scappatoia per sopravvivere negli Stati Uniti. Un elemento importante che ha evitato una situazione potenzialmente gravissima. Come spiegavamo poche settimane fa, infatti, il problema legato al ban di WeChat è generato dal suo proprietario: Tencent. Qualcuno lo conoscerà e qualcuno l'avrà letto da qualche parte: si tratta di un colosso cinese che attualmente possiede una grossa fetta di azioni in alcuni dei prodotti statunitensi più popolari. Un esempio? Tencent possiede il 40 percento di Epic Games, lo sviluppatore di Fortnite. Ma anche il 100 percento di Riot Games, lo sviluppatore di League of Legends, e l'80 percento di Supercell, sviluppatore di Clash of Clans. Senza parlare della casa di produzione Tencent Pictures, ormai coinvolta in un grande numero di produzioni hollywoodiane, e della presenza dell'azienda in realtà come Snapchat, Universal Music e Spotify.
Nelle ultime ore un giudice di San Francisco ha confermato di non voler annullare il blocco ai tentativi da parte del governo di mettere al bando WeChat, l’altra applicazione oltre a TikTok presa di mira dall’amministrazione Trump nel corso degli ultimi mesi. Una decisione che evita una situazione potenzialmente disastrosa per molti prodotti e servizi.
Arnold Schwarzenegger è pronto ad indossare il suo mitico esoscheletro per reinterpretare il ruolo del cyborg T-800 in “Terminator: Genisys”. Ben Stiller, Naomi Watts, Amanda Seyfried e Adam Driver sono, invece, i protagonisti della commedia sentimentale “Giovani si diventa”, ma se vi piacciono i thriller mozzafiato, allora non potete perdere “Il nemico invisibile”, con Nicolas Cage. “Terminator: Genisys”: L’anno è il 2029. John Connor, capo della resistenza, continua la sua imperterrita guerra contro le macchine. Durante l’offensiva di Los Angeles, la paure di John verso il futuro incerto iniziano ad emergere, soprattutto quando le spie della TECOM gli rivelano un nuovo piano di Skynet, che lo attaccherà su entrambi i fronti, passato e futuro, e da quel momento, la guerra cambierà per sempre. John Connor, così, decide di inviare indietro nel tempo Kyle Reese per salvare sua madre Sarah, prima della sua nascita. Tuttavia, Kyle troverà una Sarah molto diversa, rimasta orfana dei genitori uccisi da un Terminator, e allevata, da quando aveva 9 anni, da un ormai invecchiato Terminator T-800. “Giovani si diventa”: Josh e Cornelia Srebnick, una coppia di 40enni di New York felicemente sposati e impegnati in campo artistico, dopo aver provato senza successo ad avere dei figli, hanno deciso di fermarsi e accettare la situazione. Josh, che da diversi anni non riesce neanche a terminare il laborioso montaggio del suo ultimo documentario, è ormai consapevole che la spinta artistica si è affievolita e sente di dover dare una svolta alla propria vita. Un giorno conosce Jamie e Darby, due spiriti liberi e indipendenti, fantasiosi e pieni di iniziativa, che anche nella vita privata fanno coppia, appassionati di videogame vintage e di animali domestici decisamente fuori dal comune – infatti allevano un pollo in casa. Per Josh, l'incontro con Jamie significa poter riaprire uno spiraglio sulla propria giovinezza, o meglio, su quella che avrebbe desiderato avere. Senza troppe esitazioni Josh e Cornelia abbandonano gli amici di sempre, per seguire i due hipsters che ai loro occhi appaiono irresistibilmente liberi, disinibiti e pieni di vita.
Arnold Schwarzenegger torna nei panni del cyborg T-800 nell’atteso “Terminator: Genisys”, ma attenzione anche alla commedia sentimentale “Giovani si diventa”, con Ben Stille e Naomi Watts e al thriller “Il nemico invisibile”, con Nicolas Cage.
Uno dei potenziali rischi della vaccinazione è lo sviluppo di una reazione allergica grave alle sostanze inoculate, che in casi estremi possono determinare un vero e proprio shock anafilattico o anafilassi, un'emergenza medica potenzialmente fatale se non prontamente e adeguatamente trattata. Sono eventi assai rari – circa uno su un milione, come dichiarato alla CNN dal dottor Paul Offit della FDA – tuttavia con l'avvio della campagna vaccinale senza precedenti contro il coronavirus SARS-CoV-2 il tema è finito al centro dei riflettori, in particolar modo a causa dei primi casi di reazioni allergiche importanti in alcuni pazienti. Nel momento in cui stiamo scrivendo sono noti alcuni casi nel Regno Unito e due negli Stati Uniti, dove è iniziata la somministrazione del vaccino “BNT162b2” messo a punto dal colosso farmaceutico americano Pfizer in stretta collaborazione con l'azienda tedesca di biotecnologie BioNTech. Il caso che sta facendo più discutere è quello di un'operatrice sanitaria di mezza età del Bartlett Regional Hospital, in Alaska, che è stata addirittura ricoverata in terapia intensiva, anche se non ne aveva effettivamente bisogno. A spiegare come sono andate le cose è stata la dottoressa Lindy Jones del nosocomio, che ha seguito la collega dopo l'emersione dei sintomi. Tutti coloro che si sottopongono alle iniezioni vengono monitorati per una trentina di minuti dal personale sanitario, proprio per verificare lo sviluppo di una potenziale reazione allergica. L'operatrice sanitaria, ha spiegato la dottoressa Jones alla NBC, ha iniziato a sviluppare un rash cutaneo sul volto e sul busto dopo circa 10 minuti dall'iniezione, ed è stata immediatamente trattata con un antistaminico, il Benadryl. Poiché la sua frequenza cardiaca è aumentata in modo significativo e ha iniziato ad accusare difficoltà respiratorie, la paziente è stata immediatamente inviata al pronto soccorso dove le è stata fatta un'iniezione di emergenza di epinefrina. “Ero preoccupata che potesse sviluppare una reazione anafilattica”, ha dichiarato la dottoressa Jones. Dopo il trattamento i sintomi si sono attenuati, ma poi si sono ripresentati nuovamente, spingendo i colleghi a trattarla con l'adrenalina e a trasferirla in un reparto di terapia intensiva. Come spiegato dalla Jones, tuttavia, la donna non aveva bisogno "necessariamente" del ricovero in rianimazione: “Qui siamo un piccolo piccolo ospedale, quindi se siamo preoccupati per qualcuno, lo mettiamo in terapia intensiva”. In pratica, è stata una precauzione per essere pronti a qualunque evenienza. La sfortunata operatrice sanitaria, che non aveva alcuna storia di reazioni allergiche, dopo la notte di ricovero si è ripresa e si è detta entusiasta per la vaccinazione ricevuta, benché i medici le sconsiglieranno di sottoporsi alla seconda dose. Nelle scorse ore è stato annunciato anche un secondo caso di reazione allergica in Alaska, ma meno severo del primo. In base agli studi clinici condotti sino ad oggi e all'analisi dell'FDA, che ha autorizzato l'uso di emergenza, il vaccino di Pfizer-BioNTech oltre a essere considerato molto efficace (95 percento circa) è ritenuto sicuro, tenendo presente fra le decine di migliaia di persone trattate sono emersi effetti collaterali da lievi a moderati, non dissimili da quelli che si sperimentano dopo una comune vaccinazione antinfluenzale. Dolore al sito dell'iniezione, affaticamento, febbre per un giorno, mal di testa e dolori articolari sono stati fra i più comuni. Come spiegato da alcuni esperti in un documento su Science, tuttavia, sebbene si tratti di sintomi attesi, l'intensità rilevata – laddove si manifestano – risulta essere maggiore rispetto a quella delle vaccinazioni comuni. La ragione di questa reattogenicità superiore sarebbe legata alla tecnologia su cui si basa il BNT162b2, un vaccino a mRNA come quello di Moderna Inc. e NIAID, per il quale vale il medesimo ragionamento. In particolar modo, a sollecitare gli effetti collaterali sarebbero le nanoparticelle lipidiche all'interno delle quali si trova l'informazione genetica delle proteine virali del coronavirus, che viene inoculata per spingere le nostre cellule a produrle. Quando le proteine sono pronte e iniziano a circolare nell'organismo, il sistema immunitario le riconosce come "nemiche" sviluppando anticorpi per neutralizzarle. Nello specifico si determina immunità verso la proteina S o Spike del coronavirus, quella che il patogeno sfrutta per legarsi alle cellule umane (attraverso il recettore ACE-2) e distruggere la parete cellulare. In questo modo riversa il materiale genetico (RNA virale) all'interno e dà il via al processo di replicazione, che è alla base dell'infezione chiamata COVID-19. La reazione allergica dell'operatrice sanitaria in Alaska e degli altri pazienti potrebbe essere legata proprio a queste nanoparticelle, dato che sono in grado di innescarla in modelli animali anche quando non contengono l'informazione genetica, come spiegato dagli esperti nell'articolo su Science.
Un operatore sanitario del Bartlett Regional Hospital, un piccolo ospedale in Alaska, ha sviluppato una reazione allergica grave al vaccino anti COVID di Pfizer-BioNTech. La donna di mezza età ha manifestato un rash cutaneo, aumento della frequenza cardiaca e difficoltà respiratorie, sintomi trattati con medicinali d’emergenza. Ecco cosa potrebbe aver innescato la reazione e perché si tratta di un evento possibile ma estremamente raro.
Juventus da retrocedere in Serie B se ritenuta effettivamente implicata e colpevole per la vicenda del presunto esame ‘farsa' di Luis Suarez all'Università per Stranieri di Perugia. È l'ipotesi clamorosa, tanto da rivelarsi un fake il comunicato diffuso in Rete rispetto alle dichiarazioni di qualche giorno fa, avanzata dal Codacons a margine di una giornata che ha alimentato il tam tam mediatico sia per le ulteriori indiscrezioni trapelate sulla vicenda, sia per la decisione del capo della Procura umbra (Raffaele Cantone) di stoppare l'attività d'indagine e programmarla con maggiore riservatezza, censurando al tempo stesso la fuga di notizie di questi giorni. La ricostruzione di quanto accaduto il 17 settembre scorso (giorno dell'appello anticipato rispetto al 22 inizialmente in calendario) e nel periodo immediatamente precedente ha tracciato i contorni dell'inchiesta. Ruoli, complicità, catena di contatti, eventuali responsabilità e coinvolgimento del club bianconero, analisi dei supporti e dei dispositivi informatici, visione dei filmati: è tutto contenuto negli atti allegati al fascicolo che si trova in mano agli inquirenti. Nell'attesa che l'iter della giustizia ordinaria faccia il suo corso, il dossier sul ‘caso Suarez' è finito anche sotto la lente della Procura federale. Oggetto della questione: la dirigenza della Juve si è davvero mossa per agevolare la prova di livello B1 sostenuta a tempi di record e favorire la promozione del calciatore? Al momento nessun esponente del club risulta indagato. Secondo il Codacons, però, non ci sarebbe altra scelta rispetto alle sanzioni da comminare nei confronti della società qualora fosse accertato il reale coinvolgimento nella vicenda. Se verrà confermato il coinvolgimento diretto del club bianconero – le parole del presidente, Marco Donzelli, riportate nel documento – finalizzato a truccare l'esame per la cittadinanza italiana del calciatore Luis Suarez, è necessario che la Figc sanzioni duramente il club bianconero, in quanto ne va della regolarità del campionato italiano di Serie A. Con tutti gli interessi, anche economici, che ci sono in gioco il presunto tentativo del club bianconero di assicurarsi uno degli attaccanti più forti d'Europa, truccando un esame, deve essere sanzionato con decisione. Per questo motivo, a norma dell'articolo 32 del Codice di Giustizia Sportiva, chiediamo la retrocessione della Juventus.
Retrocessione in Serie B della Juventus se ne verrà accertata la responsabilità per la vicenda dell’esame farsa di Luis Suarez. È quanto espresso in un comunicato del Codacons rivelatosi un fake. Reale l’intervento del 23 settembre scorso, quando lo stesso Marco Donzelli, in riferimento all’articolo 32 del Codice di Giustizia Sportiva, parlò di “fatti gravissimi che dovrebbero avere un riscontro della giustizia, non solo ordinaria, ma anche sportiva”.
In serata Fabiana Sciarelli candidata alla presidenza della Municipalità 1 (Chiaia, Posillipo, S. Ferdinando) con Antonio Bassolino, ha denunciato minacce di morte al seggio di Santa Maria degli Angeli con un post su Facebook: "Piazza Santa Maria degli Angeli .. minacce di morte ai candidati Chi ci aiuta?". Decine i commenti preoccupati. Sul posto la Digos e la polizia di Stato.
Fabiana Sciarelli, candidata alla Prima Municipalità (Chiaia, Posillipo, San Ferdinando) con Antonio Bassolino, in serata denuncia minacce di morte al seggio di Santa Maria degli Angeli. Sul posto polizia e agenti della Digos.
Il camminatore desolato Eli (Denzel Washington) percorre la landa desolata che una volta era l’America in uno scenario post apocalittico, 30 anni dopo l’ultima guerra. Cosa deve fare? Trovare e proteggere un libro che sembra racchiuda il destino e la salvezza dell’umanità rimasta e il futuro della stessa. Lo affiancheranno nel viaggio Gary Oldman, Mila Kunis (Max Payne) e Tom Waits. Il film è già uscito negli Stati Uniti il 16 gennaio scorso ed ha riscosso un enorme successo di pubblico. I registi fratelli coltelli Hughes li ricorderete sicuramente in particolare per un film di successo: La vera storia di Jack lo squartatore in cui brillava un ottimo Johnny Depp. Da tempo varie immagini solcano i mari internettiani, che ritraggono uno sporco e malconcio Washington aggirarsi tra lande desertiche distrutte dopo un’esplosione solare. Gary Oldman è stato ingaggiato per il ruolo da cattivo, dopo il troppo buono in Batman e il bello, ma effimero in Harry Potter. Sembra decollare anche la carriera sempre più affermata d’attore di Tom Waits, splendido in Parnassus-L’uomo che voleva ingannare il diavolo, che ci delizierà con un nuovo personaggio misterioso: l’Ingegnere. Da disprezzare come al solito, e mi darete ragione, chi ha l’ingrato lavoro di tradurre i titoli dei film nella nostra lingua, alcuni hanno senso solo in lingua originale, questo è uno di quei casi. Ma questa è tutta un’altra storia, ci gusteremo questo film tanto atteso e nel frattempo ci faremo bastare il trailer. Ambra Zamuner
Dal 26 febbraio nei cinema, Codice: Genesi è il nuovo lavoro dei fratelli Hughes che portano sul grande schermo“The book of Eli” sceneggiatura originale modellata grazie a Denzel Washington.
Big Fish chiude il 2012 alla grande. E' indiscutibilmente uno dei migliori produttori urban italiani e, domani sera in diretta su X Factor, è pronto a dimostrarlo misurandosi con un tributo a Lucio Dalla. Una produzione drum'n bass che i ragazzi rimasti in gara, Chiara, Ics, Cixi e Davide, dovranno seguire cantando su un medley di canzoni più belle dell'artista bolognese tragicamente scomparso lo scorso marzo. Un esperimento che è quasi una sfida per Big Fish, che vuole dimostrare che l'evoluzione della canzone italiana non può prescindere e separarsi da quella che è stata la grande tradizione "classica".
Il produttore urban n°1 della penisola è pronto a misurarsi con il grande Lucio: domani ad X Factor un tributo all’artista bolognese.
L'indivisibilità materiale di un bene o la mancanza di comoda divisibilità del bene Quando si pensa ad un bene indivisibile si pensa sempre ad un bene che materialmente non può essere oggetto di separazione in due o più parti autonome e distinte (basta pensare ad un quadro) c.d. indivisibilità materiale; oltre all'indivisibilità materiale sussiste anche una indivisibilità giuridica o di opportunità, che si verifica quando ad una divisione materiale è possibile, ma sono presenti delle controindicazioni che fanno propendere per la non divisibilità del bene. In altri termini, l'art. 718 c.c., in virtù del quale ciascun condividente ha il diritto di conseguire in natura la parte dei beni a lui spettanti, trova deroga, ai sensi dell'art. 720 c.c., nel caso di "non divisibilità" dei beni, come anche in ogni ipotesi in cui gli stessi non siano "comodamente" divisibili e, cioè, allorché, pur risultando il frazionamento materialmente possibile sotto l'aspetto strutturale, non siano tuttavia realizzabili porzioni suscettibili di formare oggetto di autonomo e libero godimento, non compromesso da servitù, pesi o limitazioni eccessive, e non richiedenti opere complesse o di notevole costo, ovvero porzioni che, sotto l'aspetto economico-funzionale, risulterebbero sensibilmente deprezzate in proporzione al valore dell'intero. Quando si affianca alla indivisibilità materiale del bene una indivisibilità giuridica (o una non comoda divisibilità) è evidente che si introduce un elemento di valutazione discrezionale, ecco, quindi, che occorre individuare le ipotesi nelle quali sussiste una indivisibilità giuridica (anche in presenza di una divisibilità materiale) del bene. La non comoda divisibilità di un immobile, integrando un'eccezione al diritto potestativo di ciascun partecipante alla comunione di conseguire i beni in natura, può ritenersi legittimamente praticabile solo quando risulti rigorosamente accertata la ricorrenza dei suoi presupposti, costituiti L'indagine relativa all'esistenza di una indivisibilità giuridica (o dell'esistenza di una non comoda divisibilità del bene) implica un accertamento di fatto, limitatamente contestabile in cassazione. L'indivisibilità materiale o giuridica del bene deve essere distinta dal tempo necessario per procedere (dopo la divisione) all'esecuzione delle opere edili per ottenere il materiale frazionamento del bene. In altri termini, l'indivisibilità non comprende l'ipotesi in cui il bene singolo non può essere goduto immediatamente dopo la divisione in quanto occorre procedere all'esecuzione di opere per avere la materiale separazione del bene unico in origine in due beni. Oltre la materiale separazione del bene (in origine unico) occorre procedere anche ad alcune operazioni burocratiche come all'aggiornamento catastale in seguito al materiale frazionamento dell'immobile.
La Cassazione del 14.12.2017 n. 30073 ha stabilito che la domanda di frazionamento catastale di un immobile sia cosa diversa, per “petitum” e “causa petendi”, da quella di divisione dell’immobile stesso, avendo la prima ad oggetto la redazione di un documento tecnico indicante in planimetria le particelle catastali frazionate, al fine della voltura catastale, mentre la seconda ha ad oggetto lo scioglimento della comunione.
Il rover Perseverance ha superato i famigerati “sette minuti di terrore” che lo separavano dalla superficie del Pianeta Rosso. Dopo un viaggio nel cuore del Sistema solare durato circa 7 mesi e circa 500 milioni di chilometri, tutto si è deciso in questa brevissima ma cruciale finestra di tempo, che si è aperta alle 21:48 ora italiana. In quel momento, infatti, l'“aeroshell” contenente il rover, l'elicottero Ingenuity e il sistema di atterraggio Skycrane è entrato nell'atmosfera a bassa densità di Marte, a una velocità di circa 19.500 chilometri orari. Nonostante la rarefazione dell'atmosfera marziana, che ha una pressione superficiale inferiore all'1 percento di quella terrestre, si genera comunque un fortissimo attrito per i velivoli che arrivano dallo spazio ad altissima velocità, e non a caso la parte anteriore della “conchiglia” contenente il rover era costituita da un potente scudo termico, che attorno alle 20:50 ha raggiunto una temperatura di 1.300° Celsius. Alle 20:52, a una velocità di circa 1.500 chilometri orari, si è aperto un grande paracadute con un diametro di 21,5 metri. Poco dopo lo scudo termico “abbrustolito” dall'attrito si è sganciato. Alle 20:54 anche la porzione posteriore della conchiglia di trasporto si è staccata, a una velocità inferiore ai 600 chilometri orari, liberando il suo prezioso e avanzatissimo carico. A quel punto si è attivata la tecnologia “Terrain-Relative Navigation” di Perseverance, sviluppata per identificare il punto migliore per l'atterraggio; si basa infatti sul confronto tra le fotografie scattate in tempo reale durante la discesa e quelle caricate nella memoria del rover. Fondamentale, infatti, era evitare rocce, pendii e dislivelli in grado di mettere in pericolo il “touchdown”. Quando lo Skycrane liberato dall'aeroshell ha raggiunto una velocità di 2,7 chilometri orari, sfruttando otto potenti retrorazzi a farfalla per rallentare la folle corsa versa la superficie, ha calato delicatamente il rover attraverso nastri di nylon lunghi 7,6 metri. Perseverance è stato adagiato al suolo a una velocità di 2,5 chilometri orari. Dopo il touchdown i nastri si sono sganciati e lo Skycrane si è dato una spinta verso l'alto per "salutare" un'ultima volta il rover, prima di schiantarsi lontano dal cratere Jezero, dove Perseverance condurrà le ricerche per i prossimi anni.
Si è concluso nel migliore dei modi il viaggio di Perseverance, iniziato a fine giugno 2020 a bordo di un razzo Atlas partito dalla base americana di Cape Canaveral, verso Marte. Il Rover della Nasa ce l’ha fatta!
A poche ore dalla conferenza indetta da Cupertino per mostrare al mondo i nuovi iPad Pro, in realtà dei dispositivi si conosce già molto. Il merito è delle indiscrezioni trapelate in Rete nel corso dei mesi, che in queste ore sembrano esssere state avallate da un ulteriore dettaglio nascosto all'interno di iOS 12: un disegno del dispositivo sotto forma di icona, che confermerebbe il look completamente rinnovato dei nuovi tablet. La prova schiacciante è stata scovata nelle pieghe del sistema operativo iOS da 9to5Mac in una caccia all'indizio che ormai è diventata piuttosto comune tra gli appassionati Apple in cerca di anticipazioni sui prossimi prodotti della casa di Cupertino. Dal momento che il sistema operativo di telefoni e tablet è il medesimo, non è infrequente trovare al suo interno riferimenti a prodotti non ancora annunciati — magari debitamente nascosti ma non esattamente inaccessibili per chi sa dove cercare. Già nei mesi scorsi — quando iOS 12 era ancora a uno stadio di sviluppo preliminare — un'icona stilizzata aveva dato modo di intuire quale fosse la direzione presa da Apple per il design dei nuovi iPad, ma l'immagine ottenuta da 9to5Mac è decisamente più ricca di dettagli. Nella grafica si osserva un display dalla cornice piuttosto sottile (anche se non edge to edge) e soprattutto l'assenza sia del tasto home che della tacca presente sugli schermi di iPhone. Il perché è presto detto: le componenti necessarie al funzionamento del sistema di riconoscimento facciale Face ID potrebbero risiedere all'interno della cornice senza bisogno che quest'ultima invada lo spazio destinato al display del tablet.
Non è un render frutto di indiscrezioni né il parto della fantasia di un appassionato: l’icona si trova nascosta nelle pieghe di iOS 12 ed è quindi da considerarsi una rappresentazione schematica ma ufficiale dei nuovi tablet Apple che saranno presentati domani a New York, dove Fanpage.it sarà presente per raccontare l’evento.
Bruce Willis nasce 59 anni fa, da un meccanico e una casalinga. Si appassiona alla recitazione, quando scopre che in questo modo riesce a far fronte al problema di balbuzie, per il quale viene spesso deriso. Il resto è storia. Bruce Willis si afferma come il vero duro del cinema, grazie al ruolo del poliziotto John McClane in Die Hard. L'attore stesso, però, ha dichiarato di essere annoiato dai film d'azione che lo hanno consacrato, ma di non disdegnare i grossi guadagni che il suo mestiere comporta.
In una foto diffusa in rete, l’attore è ritratto da bambino. Camicia, papillon e uno splendido sorriso per il ragazzino che crescendo, è diventato uno dei veri duri del cinema. Lo sguardo fiero è rimasto invariato, purtroppo non si può dire lo stesso dei suoi capelli.
È passato già più di un anno da quando l'Agenzia del Demanio ha indetto il bando per l'assegnazione di alcuni fari d'Italia. Al fine di rifunzionalizzarli e valorizzarli, precisamente undici i fari di proprietà del Demanio e della Difesa che sono stati messi a disposizione di privati ad un prezzo simbolico per un periodo che va dai sei a cinquanta anni. Molti fari in Italia, infatti, seppur abitati dai loro custodi fino a poco tempo fa, attualmente vessano in stato di abbandono e degrado in cui solo la lanterna è ancora funzionante e automatizzata. Si è reso così necessario un piano di recupero di alcuni dei fari più importanti della penisola, posti anche in luoghi suggestivi e strategici, allo scopo di riconvertirli in strutture turistico-culturali, punti informativi e ristorativi, come avviene già in molti paesi del mondo. Nove degli undici fari messi a disposizione dal Demanio sono stati già dati in concessione. La maggior parte di queste costruzioni suggestive, poste tutte in zone di grande valore paesaggistico, saranno destinate a finalità turistico-ricettive ma ci sono anche alcuni fari che avranno funzioni di servizio sul territorio. I fari messi a bando verranno dati in concessione dietro il pagamento di un canone annuo ma la proprietà resterà per sempre pubblica. Da sud a nord vediamo quale destino avranno i fari d'Italia. La Sicilia è la regione col maggior numero di fari, ben quattro: il Faro di Punta Cavazzi ad Ustica è stata assegnato per 30 anni alla Sabir Immobiliare Srl che lo trasformerà in una foresteria con finalità di studio, formazione ed intrattenimento; il Faro di Capo Grosso nell’Isola di Levanzo a Favignana sarà trasformato in un resort in cui saranno svolti corsi di cucina, fotografia, vela, pesca e yoga; il Faro di Brucoli ad Augusta diventerà un punto di accoglienza turistica incentrato soprattutto sui temi enogastronomici per i prossimi 50 anni; il Faro di Murro di Porco a Siracusa è stato assegnato ad un giovane imprenditore che qui intende aprire un boutique hotel con 14 suite, ristorante e centro congressi, per i prossimi 50 anni. In Campania il Faro di Punta Imperatore a Forio d’Ischia, in uno dei luoghi più suggestivi dell'Isola verde, sarà trasformato in un resort di lusso; mentre il Faro di Capo D’Orso a Maiori è stato assegnato per 25 anni al WWF allo scopo di creare un centro per la valorizzazione del territorio. Il Faro di San Domino alle Isole Tremiti, in Puglia, come il Faro di Ischia, è stato concesso per 50 anni alla Floatel Lighthouse Hotels Gmbh, una società specializzata nella riconversione di fari in hotel di lusso. In Toscana il Faro Punta del Fenaio sull’Isola del Giglio sarà trasformato in una struttura ricettiva; mentre il Faro di Capel Rosso, sempre nell’Isola del Giglio, diventerà un museo indirizzato alla valorizzazione della memoria del luogo. Restano invece ancora da assegnare il Faro di Capo Rizzuto ad Isola di Capo Rizzuto, in Calabria, e il Faro delle Formiche nell’Isolotto di Formica Grande a Grosseto, in Toscana, ma sono sotto analisi le documentazioni pervenute su possibili progetti da inserire in queste suggestive struttura. Dalla locazione delle strutture sopra citate lo Stato Italiano incasserà 340 mila euro di canoni annui e ricavi complessivi di oltre 7 milioni di euro per tutto il periodo di affidamento: ben vengano dunque progetti del genere.
Dalla Toscana alla Sicilia, passando per Campania e Calabria, ecco come verranno trasformati gli 11 i fari italiani messi a disposizione dal Demanio.
Emozionata al punto da sciogliersi in lacrime, l'attrice e cantante Jennifer Lopez ha ottenuto uno tra i riconoscimenti più ambiti tra le star di Hollywood: una stella sulla Walk of Fame, la numero 2500 per la precisione. La cerimonia per la consegna del certificato ufficiale si è svolta sulla celebre strada hollywoodiana alla presenza di J.Lo, del fidanzato Casper Smart, dei gemellini Max ed Emme (avuti dalla relazione finita con Marc Anthony) e della sorella della star, Leslie. All'evento, hanno ovviamente partecipato anche un gran numero di fan e curiosi che hanno assistito alla consegna del premio e alle lacrime di Jenny che una volta sul palco per lei eretto, ha dichiarato: Sembra tutto surreale, ma non lo è, anzi è tutto vero e bellissimo. Vi amo, e vi ringrazio tanto per aver fatto questo viaggio con me. Questo momento mi spinge a lavorare di più e a sognare ancora di più per il futuro. Mi auguro di aver toccato il vostro cuore. Anche Jane Fonda e il rapper Pitbull hanno partecipato all'evento, la prima perché molto amica della Lopez mentre il secondo "giustificato" dalla collaborazione musicale che li ha visti duettare in più di un'occasione. Jane Fonda – che insieme a Jennifer è stata l'indimenticabile protagonista del film Quel mostro di suocera – ha detto di lei: Dovrebbe avere un intero isolato di stelle.
La cantante e attrice Jennifer Lopez è la 2500esima star a ottenere la sua stella sulla Walk of Fame, la celeberrima strada dedicata ai personaggi più influenti di Hollywood.
Il contesto in cui viviamo è fondamentale per trarre il massimo delle energie da ciò che ci circonda e sfruttarle per vivere bene. E il lavoro, si sa, è un aspetto cardine della vita di molti, l’attività che più di tutte richiama attenzioni nel corso della giornata: per questo motivo il luogo che abbiamo scelto di abitare deve diventare un alleato attivo nel ritrovare le nostre energie. Farlo non è difficile, basta seguire qualche consiglio pratico e affidarsi a un alleato esperto: IKEA ci aiuta a trovare soluzioni adatte ad ogni esigenza, a rimodulare gli spazi e adattarli alla nostra voglia di ricarica. Hai mai pensato a quanto importante sia la luce? Non solo quella del sole, perché quando le giornate si accorciano dobbiamo virare sulle luci artificiali e sceglierle con cura, affinché “si completino a vicenda”. Una luce non adeguata in casa può creare stanchezza e mal di testa ma anche portare all'insonnia: malesseri nemici dell'energia di cui abbiamo bisogno per iniziare ogni giornata con la carica adeguata! Un espediente utile da applicare può essere quello di creare un focus sugli spazi di maggior interesse: per esempio una lampada da lavoro come HÅRTE si adatta a scrivanie o piccoli spazi di lavoro, ideale per avere la luce giusta sul computer o mentre leggiamo un libro. Anche i faretti con morsetto possono essere una soluzione pratica quando ci spostiamo per casa e abbiamo bisogno di modulare facilmente le luci applicandole alla testiera del letto, a scaffali o a tavolini. No al mal di schiena! I dolori derivanti da una scorretta postura sono da prevenire il più possibile per evitare che smorzino le nostre energie quotidiane. Le sedie su cui ci sediamo giocano ovviamente un ruolo primario: scegliere sedute ergonomiche come quella di FLINTAN che, con il suo meccanismo d’inclinazione, è ideale per adattare la resistenza al peso e ai movimenti. Se per le nostre scrivanie casalinghe preferiamo una classica sedia girevole, ricordiamo infatti di non sederci in punta e di tenere sempre la schiena ben adesa, di sfruttare il poggiatesta e regolare l'altezza in base alle esigenze. Un altro trucchetto utile da conoscere è quello di utilizzare dei supporti per monitor o computer portatile. Sia che li utilizziamo per lavoro o per svago, tenerli alla giusta altezza è un buon modo per evitare dolori al collo ma anche per salvaguardare la vista! Optiamo per BRÄDA se abbiamo bisogno di comodità: ci segue in giro per casa e consente di appoggiare il portatile sulle ginocchia, oppure è perfetto per rialzare comodamente i libri di cucina mentre ci dedichiamo alla cena senza troppi sforzi. Anche i supporti da tenere fissi sul piano faranno della nostra scrivania un ambiente più sano, attenuando lo stress delle ore al computer e aiutandoci ad affrontare le giornate con più carica. L'inquinamento acustico è qualcosa a cui quasi ci siamo abituati, soprattutto se viviamo nelle grandi città. Motori che rombano, clacson imperterriti ma anche vicini amanti della musica a tutto volume, il rumore oltre certi decibel è ormai acclarato essere un danno serio che a lungo andare può comportare effetti nocivi su molti aspetti della nostra vita. Non lasciamoci assuefare da questo nemico invisibile e cerchiamo di smorzarlo adeguando la nostra casa al meglio per vivere al massimo delle energie. Possiamo aggiungere tende e cuscini al nostro ambiente abitativo in modo che assorbano i rumori, ma anche ricordare di spegnere i device durante la notte può essere una soluzione a cui non abbiamo ancora pensato, se ci svegliamo spesso con il mal di testa. I nostri dispositivi elettronici, tra ventole che girano e ronzii quasi impercettibili, contribuiscono a rovinare il comfort acustico. Non ti scordar di te, diceva qualcuno. E, in effetti, tra gli impegni quotidiani può essere difficile ritagliarsi un po' di tempo per staccare la spina – è altrettanto necessario per non farsi sopraffare dallo stress! Proviamo a puntare la sveglia mezz'ora prima del consueto, per cercare il boost energetico in un leggero workout o anche solo in una sessione di stretching o yoga: attivare il corpo significa attivare anche la mente e l'esercizio fisico, anche minimo, è un toccasana per tutte le età. Per chi pratica attività fisica, possiamo pensare per il post allenamento, per appagare i sensi, a candele profumate, che permettono di creare un’atmosfera rilassante con il loro profumo e la loro luce soffusa. Per conciliare il sonno, invece, via lo smartphone e il tablet: puntiamo su un libro, ci aiuterà a liberare la mente per la notte e permetterà di svegliarci più rilassati e pronti per un'altra giornata impegnativa, ma piena di motivazione. Siamo quello che mangiamo e se vogliamo essere pronti per tornare al lavoro al massimo delle forze, la colazione è il primo passo da er iniziare al meglio la giornata. Dolce o salata, basta che sia equilibrata e pensata per il nostro fabbisogno: frutta fresca, pane e yogurt possono essere soluzioni versatili da arricchire a piacimento… e poi una bevanda calda. La french press non è adatta solo per preparare un ottimo caffé americano, un orzo aromatico o la nostra tisana preferita ma (ecco un segreto!) è perfetta anche per montare il latte: utilizzando lo stantuffo a mano, avremo una schiuma per un cappuccino da leccarsi i baffi!
Sei pronto a trovare l’energia giusta per ripartire al meglio dopo le ferie estive? Tornare al lavoro è un momento catartico ma è indispensabile incanalare le forze circondandoti di ambienti sani e funzionali. Fai della tua casa il tuo braccio destro in pochi e semplici accorgimenti!
Il terremoto in Giappone e l'allerta Tsunami scattata in tutto il Pacifico sono il cataclisma più violento degli ultimi 150 anni. Ma la storia recente ha visto terremoti anche più distruttivi di quello che all'alba di oggi ha scatenato l'inferno a Tokyo e Sendai. Sono tutti classificati ufficialmente con metodologie univoche dalla United States Geological Survey. Bisogna distinguere i terremoti più potenti in assoluto per magnitudine da quelli più distruttivi per gli effetti sulle infrastrutture e il conto delle vittime. Il terremoto più potente in assoluto è quello che nel 1960 ha sconvolto il Cile, con una magnitudo di 9.5 gradi. Quatto anni dopo, in Alaska si verifica il terremoto di Price William Sound 1964, di 9.2 gradi. Il 26 dicembre del 2004 il grande sisma di Sumatra genera il più grande Tsunami della storia recente, che causa centinaia di migliaia di vittime. Il sisma raggiunge i 9.1 gradi di magnitudine. Al quarto posto per potenza assoluta c'è il sisma di Kamchatka del 1952, di magnitudo 9.0, a pari potenza con quello di Arica (Cile) del 1868. Stessa magnitudine anche per il sisma che nel 1700 ha colpito la costa Ovest degli Stati Uniti. Il terremoto in Giappone di oggi, 11 marzo 2011, si trova soltanto al settimo posto per potenza con una mangnitudine di 8.8 gradi sulla scala Richter. Ma per la devastazione conseguente anche allo Tsunami si tratta di uno dei cataclismi più gravi della storia. Il terremoto del Cile del 27 febbraio 2010, di magnitudo 8.8 come quello Giapponese si colloca all'ottavo posto, mentre quello parimenti potente della Costa Esmeralda del 1906 è al nono. Ultimo tra i più potenti terremoti di sempre, troviamo quello delle Rat Islands in Alaska del 1965, con una magnitudo di 8.7 gradi. La classifica dei cataclismi più distruttivi di tutti i tempi vede al primo posto il terremoto che nel 1556 rase al suolo Shaanxi in Cina. Magnitudo 8 gradi, ma oltre 870 mila vittime. A seguito troviamo quello che nel 1976, a Tangshan (sempre in Cina) che con una magnitudo di 7.5 gradi uccise oltre 255 mila persone. 230 mila morti fece nel 1138 il terremoto di Aleppo (attuale Siria). Il terremoto di Sumatra del 2004, con i suoi 228 mila morti, si classifica al quarto posto di questa triste lista. Il terremoto che il 26 gennaio 2010 ha raso al suolo Haiti fece 222.570 morti con una magnitudo di 7.0 gradi. Risalendo indietro nel tempo, troviamo il terremoto che nell'anno 856 in Iran uccise oltre 200 mila persone, come quello che nel 1920 colpì la regione dello Haiyuan in Cina. Sempre in epoche remote, nell'anno 893, in Iran un sisma provocò la morte di 150 persone.
La classifica dei terremoti più potenti e di quelli più distruttivi per numero di vittime. Il nuovo terremoto in Giappone si colloca soltanto al settimo posto, ma assieme allo Tsunami che ha generato potrebbe essere una delle peggiori catastrofi naturali di tutti i tempi.
Dal luogo in cui si trova adesso, a Giuseppe Grieco farà piacere sapere che i protagonisti di Uomini e Donne sono accorsi in massa sui social network per salutarlo pubblicamente. Il nonnino più rappresentativo del torno over voluto da Maria De Filippi ci ha lasciati in quello che sarebbe dovuto essere un periodo di festa, scatenando il dispiacere e le lacrime di tutti quelli che lo hanno vissuto da vicino. La morte di Giuseppe non è passata sotto silenzio, ci hanno pensato i suoi colleghi nel programma a salutarlo nella maniera che lui avrebbe voluto. Gianni Sperti, Tina Cipollari e tantissimi tra le dame e i cavalieri hanno voluto rendere omaggio al nonnino più amato del programma. Fa specie e intristisce soprattutto il messaggio che ha lasciato Giuliano sulla sua pagina Facebook.
C’è tanta commozione tra i protagonisti della trasmissione Uomini e Donne che si sono riversati su Facebook per commentare la notizia della morte di Giuseppe Grieco, l’indimenticabile nonnino del trono over.
Cercare di sostituire il meno spesso possibile il proprio smartphone è una buona abitudine per diversi motivi. Da una parte in effetti produttori fanno il proprio mestiere tentando di ingolosire potenziali clienti con gadget dalle caratteristiche sempre più spettacolari; d'altro canto però la realtà è che rimanere ancorati ancora qualche mese al proprio ma affezionato telefono è un bene non solo per il portafogli, ma per l'intero pianeta. A confermarlo sono i risultati di uno studio dell'European Environmental Bureau, secondo i quali se tutti nella sola Unione Europea aspettassimo appena un anno in più del solito prima di sostituire i nostri telefoni risparmieremmo al pianeta l'equivalente di 10 milioni di tonnellate di CO2. Sarebbe come se togliessimo improvvisamente dalle strade per un anno due milioni di auto; se poi arrivassimo a tenerci telefoni e smartphone per cinque anni in totale, il numero raddoppierebbe. Il risparmio – continua lo studio – è stato calcolato prendendo in considerazione la quantità di energia necessaria per due tipologie di attività: quella di produzione e distribuzione dei nuovi modelli acquistati ogni anno nell'UE, e quella di smaltimento dei vecchi dispositivi che finiscono in discarica per passare ai modelli successivi. Per lo studio una parziale soluzione al problema sarebbe quella di iniziare a prediligere prodotti che si possano riparare a basso prezzo e preferibilmente in autonomia. Poter cambiare facilmente il vetro rotto di uno smartphone può convincere il proprietario ad aspettare ancora qualche mese prima di sostituire del tutto il gadget; in modo simile, se una batteria che non tiene più la carica potesse essere sostituita senza l'intervento di un centro specializzato o spese di manodopera, renderebbe l'operazione più fattibile ritardando l'acquisto di un nuovo modello.
Secondo uno studio pubblicato dall’European Environmental Bureau, attendere pochi mesi in più del solito prima di cambiare lo smartphone può fare bene non solo al portafogli ma anche a tutto il pianeta. Se tutti facessimo passare un anno in più del consueto tra un acquisto e l’altro sarebbe come far sparire dalle strade due milioni di auto per un anno.
Come consumatori spesso quando ci riferiamo al lusso pensiamo ai diamanti, agli abiti preziosi, alle auto costose, all'elettronica d'avanguardia, ai viaggi stravaganti, ma la nostra associazione alla qualità è spesso definita dall'immagine della marca più che dal prodotto stesso. L'esposizione "Wheat is wheat is wheat" di Paddy Mergui, al Museo di San Francisco Craft & Design fino al 15 giugno, punta i riflettori su alcuni aspetti della cultura del consumatore immaginando i loghi rappresentativi delle aziende del lusso mondiale sui generi alimentari di tutti i giorni: come sarebbero quindi gli imballaggi dei prodotti alimentari se fossero realizzati dai grandi marchi del lusso? Una collezione di scatole artigianali, contenitori e custodie, ciascuno con un marchio familiare di una nota firma, sfida l'opinione del consumatore circa il valore che alcuni marchi rappresentano. Nike, Tiffany, Gucci e Apple – per citarne alcuni – sono marchi presenti sulle confezioni descritti da elementi visivi che caratterizzano nell'opinione comune ogni etichetta: i frutti sono contenuti in casse grigie geometriche e spigolose, emblematiche del marchio Nike, ad esempio.
L’artista Peddy Mergui esplora i confini etici del design immaginando come sarebbe uno yogurt firmato da Tiffany o delle uova prodotte da Versace.
Inizia oggi un’intensa settimana di incontri per il nuovo Presidente del Consiglio, Mario Monti, alle 12 in programma il Consiglio dei Ministri e da domani una serie di viaggi nelle capitali europee per gli incontri con i leader dell’Ue. Nel CdM di oggi all’ordine del giorno la discussione del decreto su Roma Capitale, un provvedimento che si colloca nell’ambito della riforma federale del nostro Fisco e che prevede l’assegnazione di maggiori funzioni e risorse alla Capitale. Il primo provvedimento del nuovo Esecutivo sarà dunque una sorta di continuità con il lavoro del precedente Governo, che aveva varato il primo decreto attuativo che è appunto in scadenza. Molto probabilmente, però, i Ministri non si limiteranno a questo, ma la discussione coinvolgerà problematiche ben più complesse che dovranno essere esaminate. Dopo la fiducia della Camera tutti i Ministri hanno preso possesso dei loro Dicasteri e stanno studiando la situazione, ora è il momento di mettere in piedi le misure reali e capire quali sono le urgenze. Secondo indiscrezioni Monti avrebbe intenzione di preparare provvedimenti complessi che vadano ad influire su più aspetti dello stesso problema, in modo da fare accettare i necessari sacrifici attraverso una redistribuzione degli stessi e delle contropartite di natura fiscale. Dal mondo politico e non solo, infatti, già si è levato un coro di opposizioni e di critiche sulle future misure da mettere in atto. La Lega, ormai pienamente all’opposizione, continua la sua battaglia contro qualsiasi tipo di tassazione, ma anche la leader della Cgil, Susanna Camusso, si scaglia contro le ipotesi di reintroduzione dell’Ici e di riforma delle pensioni, ben prima che qualsiasi bozza sia stata varata dall’Esecutivo.
Il Premier, impegnato oggi con il Consiglio dei Ministri, da domani inizierà il giro di incontri con i vertici europei, prima con Barroso e Van Rompuy e poi, giovedì, con la Merkel e Sarkozy.
Uno dei problemi più gravi che assillano i proprietari e l'amministratore del condominio è la ripartizione delle spese. La questione si aggrava in due casi: In questo quadro, già di per sé, ricco di punti di frizione, la situazione diventa insostenibile se mancano completamente le tabelle dei millesimi (o manca una tabella specifica) per ripartire una particolare spesa. Quando mancano in tutto o in parte le tabelle dei millesimi, si scontrano due interessi contrapposti: da un lato, l’interesse a non abbandonare l’edificio condominiale nel degrado (è facile sottolineare che la mancata manutenzione ordinaria dell’edificio è destinata a trasformarsi, con il tempo, in una rilevante spesa straordinaria), dall’altro, l’interesse del singolo proprietario a non vedersi addebitate quote di spese non dovute. Anche se la prassi ha trovato varie soluzioni per aggirare il problema, soluzioni che permettono la ripartizione della spesa, (come ad esempio l’uso della formula la spese si approva “salvo conguaglio dare/avere all’esito dell’approvazione delle tabelle”), risulta evidente che si tratta di paliativi momentanei, i quali si prestano anche ad abusi, in quanto possono essere usati come un mezzo per imporre una ripartizione abnorme delle spese, che avvantaggia alcuni proprietari (la maggioranza) a danno di altri (la minoranza), senza che ci sia la garanzia di risolvere la questione in modo definitivo (si pensi al caso in cui si inserisce sempre la clausola “salvo conguaglio”, ma non si approvano mai le tabelle definitive). Ecco, dunque, che si ripropone l'esigenza di scegliere e dare la precedenza ad uno dei due interessi sopra menzionati. La Cassazione ha scelto di dare la preferenza alla gestione dell’edificio, (del resto afferma espressamente che anche in mancanza delle tabelle dei millesimi è possibile gestire il condominio e ripartire le spese), ma offre al singolo proprietario due tutele: In particolare la Cass. civ. sez. II del 16 febbraio 2012 n. 2237 afferma che "La ripartizione dì una spesa condominiale può, infatti, essere deliberata anche in mancanza di appropriata tabella millesimale purché nel rispetto della proporzione tra la quota di essa posta a carico di ciascun condomino e la quota di proprietà esclusiva a questi appartenente, dato che il criterio per determinare le singole quote preesiste ed è indipendente dalla formazione della tabella derivando dal rapporto tra il valore della proprietà singola e quello dell’intero edificio. Ne consegue che il condomino, il quale ritenga che la ripartizione della spesa abbia avuto luogo in contrasto con tale criterio, è tenuto ad impugnare la deliberazione indicando in quali esatti termini la violazione dì esso abbia avuto luogo e quale pregiudizio concreto ed attuale gliene derivi. Nella specie, i ricorrenti non hanno indicato per quali concreti motivi, con riferimento a violazione di specifici parametri tecnici, la ripartizione di spesa approvata dall’assemblea fosse lesiva dei loro diritti (Cass. 3 dicembre 1999 n. 13505 e Cass. 10 febbraio 2009 n. 3245)".
Cassazione 16.02.2012 n. 2237 – In mancanza di tutte (o di alcune) delle tabelle dei millesimi la gestione del condominio non può essere bloccata e non può essere impedita la ripartizione delle spese, ma non è possibile lasciare il proprietario senza tutele, il singolo proprietario, tra la contestazione alla singola ripartizione della spesa e un giudizio per redigere le tebelle dei millesimi, viene spinto verso quest’ultima opzione.
Un quadro preoccupante viene tratteggiato a Milano in occasione del World allergy asthma congress. La European academy of allergy and clinical immunology ha infatti segnalato un aumento vertiginoso delle allergie alimentare negli ultimi dieci anni. Le ammissioni in ospedale per reazioni allergiche alimentari sono aumentate di sette volte in un decennio, mentre, nello stesso periodo, il numero di persone allergiche a determinati alimenti è salito a 17 milioni di persone. Dieci anni fa se ne contavano 9 milioni, quasi la metà. Parte importante di questi numeri è costituita da bambini (3,5 milioni), confermando un trend non accenna a diminuire.
Dieci anni fa in Europa erano 9 milioni le persone che soffrivano di allergie alimentari. Ora ne sono 17 milioni.
Chi dice che i soldi non possono fare la felicità evidentemente non ha mai soggiornato in uno di questi alberghi più lussuosi al mondo. Avere un assistente personale che esegua, a vostra richiesta, ogni desiderio che abbiate; dormire nel più comodo letto che sia mai stato prodotto, in lenzuola di finissima e purissima seta; piscine private a strapiombo su un panorama mozzafiato; attici con vista a 360° sulla città; chef stellati a propria disposizioni per pasti regali, sono solo alcune delle cose di cui potreste usufruire soggiornando in alcune delle suite più costose del mondo.
Piscine private, attici, maggiordomi e arredi in oro zecchino, questo e molto altro ancora possono offrire le suite degli alberghi più prestigiosi al mondo.
Kenzo x H&M, la collezione disegnata dalla Maison francese per il colosso della moda low-cost, è arrivata oggi nei negozi e, fin dalle prime ore di questa mattina, sono state moltissime le clienti che hanno "lottato" per accaparrarsi i capi più belli. Chiara e Anna sono due delle ragazze che questa notte si sono accampate al centro commerciale Porta di Roma, così da essere tra le prime a entrare nello store H&M. La linea firmata Kenzo ha rischiato di mettere in pericolo la loro amicizia. Il motivo? Entrambe desideravano il vestito folk a balze. Ne era rimasto uno solo della loro taglia, quando Chiara ha deciso di lasciarlo all'amica, mostrando così tutto il suo affetto, lei invece ha preso la felpa con la tigre. Nonostante siano passate poche ore dal lancio nei negozi, Kenzo x H&M è quasi sold out. I pezzi più ricercati sono l'abito lungo a balze, la felpa con la scritta patchwork "Kenzo Jungle Paris", la borsa in pelle ispirata alla shopper e lo stivaletto-guaina animalier. Come ogni anno, H&M propone una linea di abiti firmata da stilisti internazionali a prezzi bassissimi e riesce a raggiungere un vero e proprio boom di vendite. "Io vengo tutti gli anni. Ho già fatto Versace, Margiela, Wang e Balmain. Mi piacciono queste collezioni, di solito vedo quello che mi piace sul sito, e poi compro quello che riesco", ha dichiarato Cristina, 23enne di Acilia, anche lei accampata fuori lo store romano. Le persone accorse sono state così tante che è stato necessario distribuire braccialetti colorati e pass per accedere al negozio, dividere i clienti in gruppi di venti e dare la possibilità di comprare al massimo una taglia per articolo. A partire dalle 9, è stata una vera e propria lotta per accaparrarsi il proprio capo preferito. Alle fashion addicted "ritardatarie" non resta dunque che accontentarsi delle rimanenze. Kenzo x H&M è arrivata negli store solo da poche ore ma ha già registrato un vero e proprio boom di vendite. Basta fare qualche ricerca sui social per capire che, tra file chilometriche, lotte fuori i camerini e scene isteriche, nei negozi si è creato il panico. In pochi però si sono chiesti cosa ci sia realmente dietro il successo di collezioni simili. Non è la prima volta che il colosso della moda low-cost lancia degli abiti nati dalla collaborazione con grandi stilisti, era già capitato negli anni scorsi con Balmain, Wang, Margiela, ma il risultato è sempre stato lo stesso: sold out in pochissimi giorni.
Kenzo x H&M è finalmente arrivata nei negozi e, dopo pochissime ore, ha registrato un vero e proprio boom di vendite. A Roma, ad esempio, centinaia di persone si sono accampate fuori lo store per tutta la notte pur di accaparrarsi gli abiti più belli.
L'autunno porterà agli italiani un netto rincaro nella bolletta dell'energia elettrica, che aumenterà del 40%. A confermare quanto già si temeva è stato il ministro della transizione ecologica, Roberto Cingolani, durante un convegno organizzato a Genova dalla Cgil. "Lo scorso trimestre – ha ricordato – la bolletta è aumentata del 20% e nel prossimo aumenterà del 40%". Saranno tre mesi critici per le tasche dei consumatori che hanno già affrontato un aumento a luglio, ma "queste cose vanno dette – ha aggiunto Cingolani – perché abbiamo il dovere di affrontarle". Al momento non si tratterebbe di un dato consolidato, ma di una previsione che potrebbe interessare anche la bolletta del gas e che sembra essere molto attendibile, visto che il primo ottobre ci sarà la revisione trimestrale delle tariffe. Alla base della stangata che attende gli italiani c'è il prezzo del gas che aumenta a livello internazionale ormai da mesi, ma a crescere è anche "il prezzo della CO2 prodotta", ha spiegato Cingolani. In buona sostanza è un effetto domino contro cui il governo valuta di mettere in campo delle misure cuscinetto. L'aumento del prezzo delle materie prime e, in particolar modo, del gas naturale è partito subito dopo la ripresa economica successiva al lockdown, parallelamente ad un aumento vertiginoso e sproporzionato in alcuni paesi della domanda rispetto all'offerta. La Cina, ad esempio, è tra i paesi asiatici ad aver aumentato significativamente la richiesta di gas causando un rincaro dei prezzi a livello internazionale. Tutto questo si ripercuote, inevitabilmente, sulle tasche dei consumatori e sulle loro bollette, come già accaduto lo scorso trimestre.
A partire da ottobre si prevede un aumento del 40% del costo delle bollette dell’energia elettrica a causa del rialzo dei prezzi delle materie prime. Il ministro alla Transizione ecologica, Roberto Cingolani, si è detto preoccupato per le categorie più vulnerabili e “soprattutto per quelli con un reddito medio-basso che faticano ulteriormente per pagare dei beni primari come l’elettricità in casa”.
Il mal di denti, che in termini medici è definito odontalgia, è un fenomeno doloroso che comincia in modo circoscritto interessando inizialmente un dente con un dolore intenso, sordo, pulsante che, col passare delle ore, diventa sempre più insopportabile, tanto che arriva a coinvolgere anche altre parti del viso e del corpo e che può accentuarsi a contatto con il caldo o il freddo, con gli zuccheri o con la masticazione. Il mal di denti è un sintomo che non deve essere ignorato poiché è segnale che c’è qualche problema all’interno della bocca. Il modo migliore per placarlo è andare dal dentista ed intervenire direttamente sull’origine del problema. Per tutte le emergenze, però, esistono dei rimedi naturali per placare il mal di denti, soprattutto quelli più insopportabili, come quelli legati a problemi di carie o ascessi al dente del giudizio. Scopriamoli. Il mal di denti è perlopiù causato da problemi di: Carie: malattia infettiva che colpisce prima la superficie del dente per poi arrivare fino alla radice. Gengivite: infiammazione che riguarda le gengive provocando rossore e dolore. Paradontite: infiammazione dei tessuti parodontali che può portare a sanguinamenti e alla caduta dei denti. Ascesso: avviene quando, nei tessuti che circondano il dente, si accumulano batteri e detriti che causano forte dolore. Interessa di frequente il dente del giudizio che spesso non hanno spazio per crescere e sono soggetti a carie e infiammazioni molto più frequentemente degli altri denti Accumuli di placca e tartaro: si formano, nel tempo, quando non si esegue un'adeguata pulizia dei denti con spazzolino, filo interdentale e colluttorio. I residui di cibo restano tra i denti formando placca e tartaro che portano a infiammazioni e sanguinamento delle gengive, oltre a un forte dolore ai denti. Ipersensibilità dentinale: i nostri denti diventano sensibili, ad esempio, a causa di carie o denti incrinati.
Il mal di denti è una delle cose più fastidiose al mondo ed indica che qualcosa non va all’interno della propria bocca. Nell’attesa di andare dal dentista, si può ricorrere ad una serie di rimedi naturali per placare il dolore. Scopriamo quali sono.
Considerato tra gli uomini più sexy del mondo, Michael Fassbender compie oggi 36 anni. In pochi se lo ricordano nei panni del guerriero Stelios, nell'adattamento della graphic novel “300”, ma l'attore tedesco naturalizzato irlandese è approdato in una grande produzione cinematografica proprio grazie al film diretto da Snyder. Prima era pressochè sconosciuto se non per ruoli minori in diverse serie televisive, come il serial targato HBO-BBC “Band of Brothers – Fratelli al fronte”, prodotto da Tom Hanks e Steven Spielberg. Nel 2009 Tarantino in persona lo sceglie per una piccola parte, nel ruolo del tenente Archie Hicox, in “Bastardi senza gloria”, ma sarà nel 2011 che arriva la notorietà grazie al ruolo di Erik Lensherr, alias Magneto, nel film “X-Men – L'inizio” di Matthew Vaughn, che gli dona la fama a livello mondiale.
L’attore irlandese spegne ben 36 candeline, con parecchi successi in tasca e tanti progetti per il futuro, in veste sia di attore che di produttore.