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1,501
[ { "from": "human", "value": "Qual è il trattamento economico previsto per i volontari impegnati in progetti di servizio civile all'estero? " }, { "from": "gpt", "value": "Per i volontari impegnati in progetti all'estero, in aggiunta al compenso mensile di € 433,80 netti, sono previsti:\n\t1)  indennità estero di € 15,00 giornalieri corrisposta agli interessati per tutto il periodo di effettiva permanenza all'estero;\n\t2) contributo per il vitto e l'alloggio di ammontare non superiore a € 20,00 giornalieri per tutto il periodo di effettiva permanenza all'estero corrisposto dall'Ufficio nazionale per il servizio civile  (UNSC) all'Ente di servizio civile;\n\tLimitatamente ai progetti all'estero, presentati da Amministrazioni dello Stato e che non prevedano i servizi di vitto e alloggio, i volontari riceveranno direttamente dall'UNSC il contributo di cui sopra;\n\t3) rimborso agli Enti - in misura non superiore a € 150,00 per ogni volontario - per vaccinazioni preventive obbligatorie. Gli Enti provvederanno ad anticipare la somma che sarà rimborsata loro dall'UNSC;\n\t4) rimborso agli Enti per i visti d'ingresso, nei Paesi che non appartengono all'area UE. Gli Enti provvederanno ad anticipare la somma che verrà rimborsata loro dall'UNSC nella misura massima dell'80%, il 20% è a carico dell'Ente titolare del progetto.\n" } ]
1,502
[ { "from": "human", "value": "Quale trattamento economico spetta ai volontari del Servizio civile nazionale in Italia?" }, { "from": "gpt", "value": "Ai volontari del servizio civile nazionale spetta un compenso di € 14,46 netti giornalieri, per un totale € 433,80 netti mensili.\n\tIl pagamento avviene in modo forfettario per complessivi 30 giorni al mese per i 12 mesi di durata del progetto, a partire dalla data di inizio.\n\tI compensi ai fini del trattamento fiscale sono assimilati ai redditi da lavoro dipendente di cui all'art. 13 del Decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917 e successive modifiche.\n\tL'Ufficio nazionale per il servizio civile non applica imposte sul compenso qualora non venga raggiunta la quota annua di imponibilità.\n" } ]
1,503
[ { "from": "human", "value": "Al volontario del Servizio civile nazionale spettano il vitto e l'alloggio?" }, { "from": "gpt", "value": "Sì, se previsti nel progetto approvato dall'Ufficio nazionale per il servizio civile.\n" } ]
1,504
[ { "from": "human", "value": "Chi può presentare domanda di partecipazione al Servizio Civile Nazionale?\n\t " }, { "from": "gpt", "value": "Possono prsentare la domanda di partecipazione e partecipare alla selezione tutti i giovani, senza distinzione di sesso, che alla data di presentazione della domanda siano in possesso dei seguenti requisiti: \n" } ]
1,505
[ { "from": "human", "value": "Un cittadino straniero può richiedere l'attivazione di una pec gratuita PostaCertificat@?" }, { "from": "gpt", "value": "Si, dal 11 luglio 2011 è stata introdotta la possibilità di attivare una casella PEC gratuita ai cittadini stranieri, residenti sul territorio italiano, in possesso di un Codice Fiscale valido e, per i cittadini extra UE, di un Permesso di soggiorno. La procedura di richiesta, analogamente a quanto avviene per i cittadini italiani, prevede la registrazione sul portale postacertificat@ e il successivo riconoscimento de visu presso gli uffici postali abilitati. In questa fase il cittadino straniero richiedente dovrà essere munito di:\n" } ]
1,506
[ { "from": "human", "value": "Esiste un servizio gratuito di telesoccorso per anziani, portatori di handicap grave e ammalati cronici non ospedalizzati nella Regione Lazio?" }, { "from": "gpt", "value": "Sì, il servizio è stato previsto dalla Legge Regionale 24 Dicembre 2008, n. 30 - Istituzione del servizio gratuito di teleassistenza e di telesoccorso sanitari per gli anziani, per i disabili portatori di handicap grave e per gli ammalati cronici non ospedalizzati.\n\tAd usufruire del servizio sono i cittadini ultra 75enni monoreddito, o con reddito pensionistico inferiore ai diecimila euro annui, e i cittadini portatori di handicap grave.\n\tLa Legge prevede che i Comuni censiscano i potenziali fruitori del servizio e che comunichino le liste alle ASL, che provvederanno ad attivare il servizio, attraverso la stipula di convenzioni con società, organizzazioni onlus, imprese sociali ed enti non commerciali.  \n" } ]
1,507
[ { "from": "human", "value": "A quale centro o servizio sanitario è possibile rivolgersi per conoscere quali sono le sostanze vietate per doping?" }, { "from": "gpt", "value": "E' possibile contattare il Telefono Verde Anti-Doping 800 896970 (TVAD) dell’Istituto Superiore di Sanità, Servizio di counselling telefonico sulle problematiche legate al doping. \nIl TVAD è un Servizio nazionale, anonimo e gratuito per l’utente, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 16,\n\tal TVAD rispondono psicologi esperti in counselling e il Servizio si avvale, inoltre, di esperti in tematiche inerenti il doping.\nSi rivolge in particolare ai giovani e ai loro familiari, agli operatori sportivi e socio-sanitari e alle Istituzioni pubbliche e private. \n\t \n" } ]
1,508
[ { "from": "human", "value": "Quali sono le condizioni generali per l'espletamento del servizio postale?" }, { "from": "gpt", "value": "Le condizioni generali per l'espletamento del servizio postale sono state approvate con apposito decreto il 1º ottobre 2008, da parte del Ministero dello Sviluppo Economico. Le Condizioni generali di servizio disciplinano le modalità di espletamento del servizio postale universale da parte di Poste Italiane, specificando l'ambito del servizio con riferimento ai prodotti in esso compresi, alle modalità di accettazione e recapito degli invii, nonché ai diritti degli utenti.\n" } ]
1,509
[ { "from": "human", "value": "Quali servizi utili sono presenti nella mappatura del Servizio di accoglienza telefonica 1522?" }, { "from": "gpt", "value": "I servizi inclusi nella mappatura nazionale del Servizio Telefonico Antiviolenza Donna 1522 sono: Centri antiviolenza, Strutture residenziali e di accoglienza, Consultori pubblici, Servizi sociali di base (dei Comuni capoluogo), Aziende sanitarie locali, Aziende ospedaliere pubbliche, Consigliere di parità, Caritas diocesane, Numeri pubblici di emergenza (112, 113, 118), Pronto soccorso violenza donna, Servizi dedicati alle donne straniere.\nAccesso mappatura servizi socio-sanitari 1522\nLa Rete Nazionale Antiviolenza\n" } ]
1,510
[ { "from": "human", "value": "Che cos'è il servizio Telemaco?" }, { "from": "gpt", "value": "Telemaco consente l'accesso al database del Registro Imprese. E' un servizio interattivo che permette agli utenti registrati di effettuare on-line tutti gli adempimenti amministrativi verso le Camere di Commercio.\nIn particolare Telemaco consente:\n\t- l'invio di pratiche telematiche al Registro Imprese con accesso alle informazioni sullo stato di avanzamento di ogni pratica inoltrata;\n\t- l'interrogazione dei Registri delle Camere di Commercio che rende possibile ottenere visure e certificati camerali, atti e bilanci ottici, informazioni sulle imprese.  \n\t \n" } ]
1,511
[ { "from": "human", "value": "Per fare una ricerca sul settore agricolo in Italia individuando la situazione attuale e le prospettive future, quale ente è opportuno contattare per avere informazioni?" }, { "from": "gpt", "value": "Se la ricerca non riguarda una regione in particolare ma il sistema Paese, è possibile contattare il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, in particolare l'Ufficio Relazioni con il Pubblico. \n" } ]
1,512
[ { "from": "human", "value": "Come sapere dove recarsi per votare?" }, { "from": "gpt", "value": "Il numero e l'indirizzo della sede della sezione nella quale l'elettore deve recarsi per votare sono indicati nella tessera elettorale.\n\tPer approfondimenti: Ministero dell'Interno - La tessera elettorale\n\t \n" } ]
1,513
[ { "from": "human", "value": "Devo versare il contributo SIAE. Dove posso trovare l’ufficio SIAE competente?" }, { "from": "gpt", "value": "Il sito della Società italiana autori ed editori (SIAE) fornisce tutte le informazioni relative agli uffici presso i quali è possibile versare il contributo SIAE.\n" } ]
1,514
[ { "from": "human", "value": "Esistono norme che regolano la vendita del latte crudo?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Ministero della Salute fornisce diverse indicazioni sulla sicurezza alimentare, ma nello specifico per il latte crudo l'art. 8, dal comma 6 all'11, del DECRETO-LEGGE 13 settembre 2012, n. 158 \"Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un piu' alto livello di tutela della salute\", convertito con modificazioni dalla L. 8 novembre 2012, n. 189, detta gli obblighi dell'operatore del settore alimentare.\nQuesto prodotto si è di fatto reso disponibile al consumatore che lo acquista al di fuori dell’azienda agricola, a partire dalla metà degli anni 2000 quando si sono diffuse sull'intero territorio nazionale apposite macchine erogatrici.\nAll'operatore che immette sul mercato latte crudo o crema cruda destinati all'alimentazione umana, viene fatto obbligo di riportare sulla confezione del prodotto o in etichetta le informazioni indicate con decreto del Ministro della salute e di informare il consumatore finale di \"consumare il prodotto previa bollitura\". Inoltre, vieta la somministrazione di latte crudo e crema cruda nell'ambito della ristorazione collettiva, comprese le mense scolastiche.\n" } ]
1,515
[ { "from": "human", "value": "Come verificare la sicurezza dei giocattoli?" }, { "from": "gpt", "value": "I requisiti generali che ne garantiscono la sicurezza sui mercati europei sono fissati dalla Direttiva europea 2009/48/CE sulla Sicurezza dei giocattoli recepita con Decreto Legislativo 11 aprile 2011, n. 54 che definisce giocattoli \"gli articoli progettati o destinati in modo esclusivo o meno, ad essere utilizzati per fini di gioco da bambini di età inferiore a 14 anni\". Il prodotto per essere considerato un giocattolo, non deve essere esclusivamente destinato ai fini di gioco e pertanto, i prodotti aventi doppia funzione, sono considerati alla stregua di giocattoli.\nLe attività di sorveglianza del mercato riscontrano la presenza di giocattoli non sicuri, anche se marcati CE, spesso provenienti da area extraeuropea (in particolare Cina). Il Rapex (European Rapid Alert System for non-food consumer products) è un sistema europeo di allerta rapida per i prodotti di consumo pericolosi. Grazie al Rapex le autorità nazionali notificano alla Commissione europea i prodotti, tra cui i giocattoli, che rappresentano un grave rischio per la salute e la sicurezza dei consumatori.\nPer orientare il consumatore al momento dell’acquisto di un giocattolo sul sito del Ministero della Salute è possibile consultare l'archivio \"prodotti pericolosi\", per avere informazioni sui giocattoli non conformi circolanti, sulla loro provenienza e sui principali rischi ad essi correlati.\n\t \n" } ]
1,516
[ { "from": "human", "value": "Sono un datore di lavoro. Dove posso trovare informazioni per ridurre gli infortuni sul lavoro?" }, { "from": "gpt", "value": "Informazioni  e consigli su cosa fare per ridurre i rischi di infortuni sul lavoro sono disponibili sul sito web dell'Agenzia europea per la sicurezza e salute sul lavoro (EU-OSHA).\n\tL'Agenzia mira a contribuire al miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro nell'Unione europea; lavora con i governi, con i datori di lavori e con i lavoratori per promuovere una cultura di prevenzione del rischio; analizza nuove ricerche  scientifiche e statistiche sui rischi sul luogo di lavoro; anticipa rischi nuovi ed emergenti tramite il proprio Osservatorio europeo dei rischi; identifica e condivide informazioni, buone prassi e consigli con un vasto pubblico, quali partner sociali, federazioni di lavoratori e sindacati.\n\tLa principale attività di sensibilizzazione è la campagna ambienti di lavoro sani e sicuri che affronta un tema diverso ogni due anni.\n" } ]
1,517
[ { "from": "human", "value": "A chi è possibile rivolgersi per segnalare irregolarità e violazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro?" }, { "from": "gpt", "value": "E' possibile effettuare segnalazioni, oltre che ai competenti organi di pubblica sicurezza, al Servizio ispettivo in materia di vigilanza tecnica presso la Direzione Territoriale del Lavoro (DTL) competente.\nLa DTL ha sostituito la Direzione Provinciale del Lavoro (DPL) a seguito dell'entrata in vigore del Decreto del Presidente della Repubblica 7 aprile 2001, n. 144 (art. 13). Essa è l'articolazione periferica, generalmente con competenza in ambito provinciale, del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.\n\tIl Servizio suindicato si articola in uffici che svolgono funzioni in materia di:\n- vigilanza nei cantieri edili;\n- vigilanza congiunta con le Ferrovie dello Stato in materia di sicurezza;\n- vigilanza in materia di radiazioni ionizzanti;\n- interventi di polizia giudiziaria in materia di sicurezza e igiene del lavoro;\n- accertamenti tecnici in materia di tutela delle donne, dei minori, delle lavoratrici madri, delle categorie protette, CIGS, applicazione statuto dei lavoratori, ecc.;\n- controllo impianti ed apparecchi soggetti alle direttive di mercato;\n- verifiche ascensori e montacarichi;\n- provvedimenti amministrativi in materia di igiene e sicurezza sul lavoro;\n- rilascio/rinnovo dei patentini per Conduttori Generatori di Vapore.\n" } ]
1,518
[ { "from": "human", "value": "In caso di incidente causato dal manto autostradale dissestato, è possibile chiedere un risarcimento ad Autostrade per l'Italia?" }, { "from": "gpt", "value": "È possibile chiedere un risarcimento dei danni ad Autostrade per l'Italia, qualora ne sia accertata la responsabilità.\nNel caso in cui l'esito della richiesta non è ritenuto soddisfacente, è possibile accedere ad una procedura di conciliazione gratuita.\nLa domanda di conciliazione può essere presentata unicamente compilando il modulo predisposto, indicando la causale oggetto della tipologia di controversia e allegando copia del reclamo inviato ad Autostrade per l'Italia e della relativa risposta ricevuta.\nIl modulo è disponibile presso:\n" } ]
1,519
[ { "from": "human", "value": "Quali sono le modalità ed i tempi di liquidazione da parte di una compagnia assicurativa per il risarcimento del danno subito al proprio autoveicolo? E per le eventuali lesioni?" }, { "from": "gpt", "value": "Il \"Nuovo Codice delle Assicurazioni private\", approvato con Decreto Legislativo 7 settembre 2005, n. 209 ed aggiornato con le modifiche introdotte dal Decreto Legislativo 6 novembre 2007, n. 198 e dal Decreto Legge 3 giugno 2008, n. 97, dispone un'importante novità per il guidatore riguardante l’obbligatorietà dell’indennizzo diretto: per la sua applicazione non è più necessaria la firma congiunta dei due guidatori sul modulo CAI (cosiddetta constatazione amichevole), pertanto sia in caso di accordo che di disaccordo il danneggiato deve richiedere il risarcimento danni rivolgendosi direttamente alla propria Compagnia, e non a quella del responsabile.\nLa legge prevede per i danni alle cose la definizione del sinistro entro 60 giorni dal pervenimento della richiesta corredata dalla documentazione completa. Questo termine si riduce a 30 giorni se la richiesta è corredata dal modulo di constatazione amichevole firmato da entrambe le parti. Per le lesioni (danno alla persona), la definizione deve avvenire entro 90 giorni.\nSe la compagnia non rispetta i tempi per la definizione del sinistro (con proposta di rimborso o con le motivazioni per cui non intende rimborsare), oppure se il danneggiato non intende accettare l'offerta proposta, è possibile avviare un procedimento giudiziario di risarcimento chiamando in causa sia il responsabile che la sua Compagnia Assicuratrice.\nIl primo passo è quello della conciliazione dopo aver inviato una lettera raccomandata A/R di contestazione (messa in mora) .\nSi rammenta che ai sensi dell'articolo 2947 del codice civile il diritto al risarcimento del danno in caso di sinistro da circolazione si prescrive in 2 anni dal giorno dell’incidente.\n\tIn caso di sinistro legato ad una garanzia accessoria alla R.C. auto (furto, incendio, kasko ecc.) il diritto all’indennizzo si prescrive dopo un anno (ai sensi dell'articolo 2959 del codice civile)\n" } ]
1,520
[ { "from": "human", "value": "Che cos'è e a cosa serve il SIS - Sistema di Informazione Schengen?" }, { "from": "gpt", "value": "L'accordo di Schengen del 14 giugno 1985 e la relativa Convenzione d'applicazione del 19 giugno 1990 hanno istituito uno spazio di libera circolazione delle persone mediante la soppressione dei controlli alle frontiere interne degli Stati membri nonché l'instaurazione del principio di un controllo unico all'entrata nel territorio Schengen.\nAl fine di mantenere un livello di sicurezza soddisfacente è apparso necessario, tra altre misure (rafforzamento della cooperazione tra forze di polizia e giudiziaria, armonizzazione delle politiche in materia di visti e di asilo), creare il Sistema di Informazione Schengen (S.I.S.).\nIl SIS è un archivio comune a tutti gli Stati membri dello spazio Schengen. Vi sono centralizzate due grandi categorie di informazioni concernenti rispettivamente le persone ricercate o poste sotto sorveglianza e i veicoli o gli oggetti ricercati quali, ad esempio, documenti d'identità.\nPossono essere ad esempio schedate nel sistema di informazione Schengen:\n" } ]
1,521
[ { "from": "human", "value": "Che cos'è il tutor?" }, { "from": "gpt", "value": "Il tutor è un innovativo sistema di controllo elettronico della velocità in autostrada - sviluppato da Autostrade per l'Italia e gestito dalla Polizia stradale - che permette di rilevare la velocità media dei veicoli. Grazie all'installazione di sensori e portali con telecamere, esso consente il rilevamento della velocità media - calcolata in base al tempo di percorrenza - lungo tratte autostradali di lunghezza variabile, indicativamente tra 10 e 25 km. E' un sistema automatico, che consente il sanzionamento delle violazioni dei limiti di velocità senza la presenza su strada dell'agente di polizia. Sul sito di Autostrade per l'Italia è possibile visualizzare le tratte della rete autostradale italiana soggette a controllo con sistema tutor.\n" } ]
1,522
[ { "from": "human", "value": "Per completare la mia tesi di laurea ho necessità di reperire dati statistici relativi all'amministrzione pubblica: dove posso trovarli?" }, { "from": "gpt", "value": "Il nuovo Sistema informativo statistico sulla Pubblica Amministrazione, creato dall'Istat in collaborazione con il Cnel, si caratterizza per due aspetti:\n\t1. un elevato dettaglio delle informazioni archiviate, che si spinge - laddove possibile - fino al livello di singola amministrazione, in modo da soddisfare, tra le altre, la generale domanda di trasparenza;\n\t2. una ampia disponibilità di misure relative, cioè di indicatori statistici in grado di favorire - tanto più se costruiti a livello micro - una valutazione comparativa dell'attività delle amministrazioni, utile per la definizione degli interventi necessari alla razionalizzazione e al recupero di efficienza della PA.\n\tIn questa prospettiva, il Sistema mette a disposizione dell'utenza oltre 60 indicatori economico-finanziari, costruiti sulla base dei dati sulle entrate e le spese delle amministrazioni e sul loro personale.\n\tIl Sistema raccoglie inoltre, adattandola e specializzandola alla realtà del settore pubblico, la tradizionale produzione dell'Istat con informazioni sui settori Sanità (medici, assistiti e attività delle strutture sanitarie, disabilità, assistenza socio-sanitaria), Istruzione scolastica (scuole, classi, insegnanti e studenti delle scuole pubbliche fino alla scuole secondarie di secondo grado) e universitaria (immatricolati, iscritti, laureati e docenti degli atenei pubblici), Cultura (personale, attività e visitatori dei musei e delle biblioteche pubbliche), Assistenza e previdenza (pensioni e pensionati, spese dei comuni per i servizi sociali), Giustizia (procedimenti civili, penali e amministrativi, delitti, condannati, istituti di prevenzione e detenuti). Altri dati sono disponibili sul numero e l'ammontare dei protesti, sull'attività notarile, sulle retribuzioni contrattuali del pubblico impiego, e sul grado di soddisfazione di alcuni servizi pubblici da parte delle famiglie e dei cittadini.\nLe ricerche possono essere effettuate dalla pagina PubblicaAmministrazione.Stat  del sito dell'Istat.\n" } ]
1,523
[ { "from": "human", "value": "Come é possibile verificare la situazione del traffico lungo le autostrade italiane?" }, { "from": "gpt", "value": "Autostrade per l'Italia riporta sul proprio sito, disponibile anche in inglese, un quadro dettagliato e aggiornato del traffico su tutta la rete autostradale italiana. E' attivo inoltre il Call center viabilità  840 042121, operativo 24 ore su 24.\n" } ]
1,524
[ { "from": "human", "value": "Come riciclare le lampadine a basso consumo energetico esaurite?" }, { "from": "gpt", "value": "Le lampadine a basso consumo di energia, i tubi lineari e tutte le sorgenti luminose a scarica devono essere separate dai normali rifiuti urbani. \nUna lampada a basso consumo energetico permette di risparmiare fino all'80% di energia rispetto alle lampade tradizionali a incandescenza, ma se non correttamente riciclata una volta esausta è dannosa, perchè rilascia nell'ambiente sostanze nocive, come il mercurio, e perchè si perdono materiali altrimenti riciclabili quasi al 100%. Le lampadine fluorescenti a risparmio energetico sono, infatti, composte per l'85% da vetro, ma anche da plastica e alluminio, tutti materiali che possono essere recuperati e riutilizzati in altra forma.\nIl cittadino puo' pertanto consegnarle presso i centri di raccolta comunali o isole ecologiche. Per conoscere il punto di raccolta più vicino, è possibile consultare il sito web del Centro di Coordinamento RAEE all'interno della sezione \"Comuni\" (Lista dei Centri di Raccolta per Area Geografica).\nIl Centro di Coordinamento RAEE, e' costituito dai Sistemi Collettivi istituiti per la gestione dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE), in adempimento all'obbligo previsto dal Decreto Legislativo 25 Luglio 2005, n. 151 e successive modificazioni e integrazioni.\nSi specifica che il processo di eliminazione delle vecchie lampadine ad incandescenza, iniziato nel 2009, si e' concluso il primo settembre 2012 con il divieto di vendita in tutta Europa per le ultime lampadine rimaste in circolazione sul mercato, che possono essere smaltite nel sacco della raccolta indifferenziata.\nPer approfondimenti: ECOLAMP\n" } ]
1,525
[ { "from": "human", "value": "Cosa fare in caso di smarrimento della carta di credito?" }, { "from": "gpt", "value": "È necessario contattare immediatamente i numeri verdi messi a disposizione dalle società che gestiscono i circuiti telematici, o la propria banca nel caso non si disponga di tali numeri. Bisogna poi sporgere denuncia dell'accaduto presso il Commissariato di Polizia o la Stazione dei Carabinieri più vicini.\nPer approfondimenti si può consultare il sito dell'Arma dei Carabinieri nella sezione dedicata alla carta di credito.\n" } ]
1,526
[ { "from": "human", "value": "In caso di smarrimento del permesso di soggiorno, si deve pagare il contributo?" }, { "from": "gpt", "value": "In caso di smarrimento la normativa in vigore non prevede l’emissione di un permesso di soggiorno “duplicato”. Pertanto, poiché gli uffici procedono ad una nuova emissione del documento, con i relativi costi, lo straniero è tenuto al pagamento del contributo. Tuttavia poiché l’ammontare del contributo è commisurato al periodo di validità del titolo di soggiorno lo straniero deve pagare l’importo in relazione al rimanente periodo di validità del nuovo permesso rilasciato.\n" } ]
1,527
[ { "from": "human", "value": "Se si smarrisce la Carta d'Identità cosa bisogna fare per ottenere un duplicato?" }, { "from": "gpt", "value": "In caso di smarrimento o furto della Carta d'Identità è necessario preliminarmente effettuare denuncia di smarrimento o furto all'autorità di pubblica sicurezza (Carabinieri o Polizia).\nSuccessivamente è possibile richiedere il duplicato della Carta d'Identità presso gli Uffici o Municipi (già Circoscrizioni, nelle grandi città) comunali di residenza.\nI documenti che è necessario presentare sono i seguenti:\n" } ]
1,528
[ { "from": "human", "value": "Cosa si deve fare in caso di smarrimento della tessera elettorale?" }, { "from": "gpt", "value": "In caso di smarrimento della tessera elettorale, il comune rilascia un duplicato previa domanda corredata della denuncia presentata ai competenti uffici di pubblica sicurezza o in alternativa alla presentazione della denuncia, dalla compilazione di una autodichiarazione nella quale si afferma, sotto la propria personale responsabilità e nella consapevolezza delle sanzioni penali derivanti da dichiarazioni mendaci, di averla smarrita.\nIn caso di furto della tessera elettorale, il comune rilascia un duplicato previa domanda corredata della denuncia presentata ai competenti uffici di pubblica sicurezza.\nIn caso di deterioramento della tessera, l'elettore potrà richiederne un duplicato presso l'Ufficio Elettorale del comune di residenza, previa presentazione di apposita domanda e riconsegna del documento deteriorato. \nPer approfondimenti: Ministero dell'Interno - La tessera elettorale\n" } ]
1,529
[ { "from": "human", "value": "Se si smarrisce o viene rubato il permesso di soggiorno mentre si è all'estero, come fare per rientrare in Italia?" }, { "from": "gpt", "value": "Ai sensi dell'art. 8 comma 2 del Decreto del Presidente della Repubblica 394 del 1999, in caso di smarrimento o furto del titolo di soggiorno all'estero in corso di validità, dovrà esser presentata alle autorità diplomatiche una richiesta di visto di reingresso per titolare di permesso di soggiorno, allegando l'apposita denuncia di smarrimento o furto e si dovrà attendere la verifica del Consolato italiano sul titolo stesso.\nLa richiesta di visto di reingresso si presenta appunto presso le autorità diplomatico-consolari italiane del Paese estero, mentre la denuncia di smarrimento o furto del permesso di soggiorno o passaporto presso le autorità di pubblica sicurezza del luogo.\nIl visto di reingresso e' rilasciato  previa  verifica  dell'esistenza  del  provvedimento  del questore concernente il soggiorno.\nIn caso di problemi con la Rappresentanza consolare locale è possibile contattare l'Ufficio Relazioni con il Pubblico URP del Ministero degli Esteri compilando l'apposito modulo, indicando la problematica riscontrata.\n" } ]
1,530
[ { "from": "human", "value": "Dove è possibile reperire informazioni inerenti la gestione del soccorso alle persone disabili in situazioni d'emergenza sul posto di lavoro?" }, { "from": "gpt", "value": "I Vigili del Fuoco forniscono indicazioni per il soccorso a persone disabili in situazioni di emergenza, quali, ad esempio, un incendio. In tali casi il soccorso richiede metodiche e comportamenti specifici e appropriati da parte dei soccorritori.\n\tDa sito web dei Vigili del Fuoco è possibile consultare un opuscolo, che fornisce indicazioni su come gestire un'emergenza, da parte dei datori di lavoro e dei responsabili della sicurezza, nel caso in cui sia necessario prestare soccorso a una persona con disabilità.Il soccorso alle persone disabili: indicazioni per gestire un'emergenza\n\t \n" } ]
1,531
[ { "from": "human", "value": "Un turista con l'automobile in panne sull'autostrada e la colonnina SOS fuori uso, chi può chiamare per avere soccorso stradale?" }, { "from": "gpt", "value": "Tutti gli automobilisti possono richiedere l'intervento, in qualunque luogo si trovino in Italia, componendo il numero telefonico ACI: 803.116. Per gli automobilisti stranieri, in possesso di un telefono mobile con gestore estero, è in funzione un Numero Verde dedicato ACI: 800.116.800.\nPer approfondimenti: ACI Automobile Club d'Italia- Servizi di Assistenza\n" } ]
1,532
[ { "from": "human", "value": "Gli immigrati possono accedere alla social card?" }, { "from": "gpt", "value": "Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 82 dell’8 aprile 2014 del decreto attuativo 3 febbraio 2014 del Ministero dell'Economia e delle Finanze (MEF) e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, prende avvio l'estensione della Carta Acquisti anche ai cittadini comunitari e stranieri: sono cosi' definite le modalità di presentazione della domanda di carta acquisti da parte dei cittadini stranieri che, se hanno presentato domanda entro il 30 aprile 2014 hanno potuto ottenere il beneficio a partire dal bimestre gennaio – febbraio 2014.\nPertanto, a partire dalla suddetta data dell'8 aprile 2014, il MEF comunica che e' disponibile, sui siti internet di Poste Italiane, dell'INPS, e dello stesso Ministero dell'Economia e delle Finanze e Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, la modulistica necessaria per la presentazione delle domande presso gli uffici postali abilitati.\nLa Legge 27 dicembre 2013, n. 147 \"Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato\" (Legge di stabilità 2014) ha infatti disposto una modifica all’art. 81, comma 32, del DECRETO-LEGGE 25 giugno 2008, n. 112  convertito, con modificazioni, dalla Legge 6 agosto 2008, n. 133, che aveva introdotto il beneficio della carta acquisti (social card ordinaria) per i cittadini italiani, estendendo il beneficio anche agli immigrati.\nLa social card è così concessa anche ai cittadini di Stati membri dell'Unione europea e loro familiari e ai cittadini di Stati terzi non membri UE soggiornanti in Italia con il permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo di cui all’art. 9 del Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286, cosiddetto Testo Unico Immigrazione.\nL’estensione deve ritenersi operante anche per rifugiati e titolari di protezione sussidiaria che pure sono equiparati ai cittadini italiani nell’ambito dell’assistenza sociale per effetto della convenzione ONU di Ginevra del 1951  e delle norme della direttiva europea n. 83/2004, così come recepita dal Decreto Legislativo 19 novembre 2007, n. 251 - art. 27 - così come del resto è già avvenuto per la cosiddetta carta acquisti sperimentale\" (social card straordinaria).\n" } ]
1,533
[ { "from": "human", "value": "Le attività di revisione contabile possono essere svolte anche da società?" }, { "from": "gpt", "value": "In Italia possono essere iscritte nel Registro dei Revisori Contabili le società che hanno:\n- la sede principale o una sede secondaria con rappresentanza stabile in Italia;\n- l'oggetto sociale limitato alla revisione e all'organizzazione contabile di aziende;\n- i rappresentanti la società nel controllo legale dei conti e la maggioranza degli amministratori iscritti nel Registro dei Revisori Contabili;\n - nelle società di persone, regolate nei capi II, III e IV del titolo V del libro V del Codice Civile, la maggioranza numerica e per quote dei soci deve essere costituita da persone fisiche iscritte nel Registro dei Revisori Contabili;\n - nelle società di capitali, regolate nei capi V, VI e VII del titolo V del libro V del Codice Civile, la maggioranza dei diritti di voto nell'assemblea ordinaria deve spettare a persone fisiche iscritte nel Registro dei Revisori Contabili;\n - nelle società per azioni e in accomandita per azioni, regolate nei capi V e VI del titolo V del libro V del Codice Civile, le azioni devono essere nominative e non trasferibili mediante girata.\nConsulta anche la pagina del MEF dedicata alla professione di revisore legale.\n" } ]
1,534
[ { "from": "human", "value": "E' possibile costituire una società tra professionisti?" }, { "from": "gpt", "value": "Si, l'articolo 10 della Legge 12 novembre 2011, n. 183, abrogando un divieto in vigore dal 1939, consente la costituzione di società per l'esercizio  di attivita' professionali regolamentate secondo i modelli societari normati dai titoli V e VI del libro V del Codice Civile.\n\tE' quindi possibile, dal 1 gennaio 2012, costituire tra professionisti, società semplici, in nome collettivo, in accomandita semplice, per azioni, in accomandita per azioni, a responsabilità limitata e cooperative (in quest'ultimo caso con un numero di soci non inferiore a tre).\nGli ordinamenti professionali dovranno essere riformati con il recepimento dei principi contenuti nella L. 183/2011, entro 12 mesi dalla sua entrata in vigore, tramite Decreto del Presidente della Repubblica.\n" } ]
1,535
[ { "from": "human", "value": "A chi rivolgersi per segnalare la presenza di prodotti agro-alimentari scaduti?" }, { "from": "gpt", "value": "Se si sospetta che un cibo sia scaduto o alterato, si puo' segnalare alla ASL territorialmente competente e al Nucleo Antisofisticazioni presente all'interno del Comando dei Carabinieri.\n37 Nuclei Antisofisticazioni e Sanità (NAS) sono organi esecutivi comandati da Ufficiali subalterni o Marescialli, dislocati inizialmente nei 20 capoluoghi regionali e nella provincia di Trento (con competenza anche su quella di Bolzano) e, recentemente - per rispondere più efficacemente alle esigenze dettate dall'elevato indice di industrializzazione, da situazioni ambientali contingenti o dalla presenza di allevamenti zootecnici intensivi - istituiti anche in diversi capoluoghi di provincia nelle Regioni Piemonte, Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Lazio, Campania, Puglia, Calabria, Sardegna e Sicilia.\nCaratteristica fondamentale del reparto è la dipendenza funzionale dal Ministro della Salute in virtù della quale i militari appartenenti al reparto hanno - per Decreto - i poteri degli Ispettori Sanitari; poteri che ne legittimano l'operato, nell'arco diurno e notturno, in tutti quei luoghi ove vi è produzione, somministrazione, deposito o vendita di prodotti destinati all'alimentazione umana.\n" } ]
1,536
[ { "from": "human", "value": "Come riconoscere soldi falsi?" }, { "from": "gpt", "value": "La falsificazione riguarda sia i soldi di carta, sia le monete. Per renderne più difficile la riproduzione, sulle banconote, sono stampati sul bordo, alcuni caratteri in sovrimpressione, mentre le monete da euro 1 e 2  sono invece realizzate con una sofisticata tecnologia bimetallica.\nE’ sicuramente importante osservare le dimensioni, la nitidezza e la brillantezza dei colori, la bellezza della stampa e gli effetti di chiaroscuro e di profondità delle immagini che vengono realizzati con tecniche molto raffinate, difficili da imitare. Oltre a questi particolari, si fa presente che:\n" } ]
1,537
[ { "from": "human", "value": "Sussiste un obbligo da parte del ristoratore di indicare al cliente se gli alimenti somministrati siano freschi o surgelati?" }, { "from": "gpt", "value": "I ristoranti, le trattorie ed in genere gli addetti alla ristorazione per prassi segnalano con un asterisco l'alimento che sia surgelato per differenziarlo da quello fresco.\nTuttavia la normativa sulla tutela alimentare e sull'etichettatura, per quanto strumentale, non reca norme incisive dirette a tutelare il consumatore in merito alla somministrazione di alimenti da parte di chi esercita un'attività commerciale come quella di ristorazione.\nAd ogni modo una forma di tutela è apprestata in sede penale attraverso la previsione della fattispecie di reato in materia di \"Frode nell'esercizio del commercio\" prevista dall'articolo 515 del Codice penale, di seguito riportato:\n\"Chiunque, nell'esercizio di un'attività commerciale, ovvero in uno spaccio aperto al pubblico, consegna all'acquirente una cosa mobile per un'altra, ovvero una cosa mobile, per origine, provenienza, qualità o quantità, diversa da quella dichiarata o pattuita, è punito, qualora il fatto non costituisca un più grave delitto, con la reclusione fino a due anni o con la multa fino a euro 2.065.\n\tSe si tratta di oggetti preziosi, la pena è della reclusione fino a tre anni o della multa non inferiore a euro 103\".\n\tCon tale disposizione il legislatore, al fine di prevenire e reprimere gli illeciti alimentari di natura fraudolenta, mira principalmente a tutelare l'onestà del commercio, nonché la certezza e correttezza degli scambi.\nIl ristoratore commette tale reato ogni qual volta somministra al cliente un alimento surgelato, pur dichiarando che questo sia fresco e, dunque, diverso da quello offerto e pattuito con il cliente, ponendo in essere, quindi, una sleale esecuzione del contratto.\n" } ]
1,538
[ { "from": "human", "value": "Ho sentito parlare di una tutela unica a favore delle persone che presentano contemporaneamente una disabilità legata all'udito ed alla vista: di cosa si tratta?" }, { "from": "gpt", "value": "La Legge 24 giugno 2010 n. 107 “Misure per il riconoscimento dei diritti delle persone sordo cieche” ha introdotto una tutela unica a favore delle persone che presentano contemporaneamente una disabilità legata all'udito ed alla vista.\n\tLa legge sancisce:\n\t- il riconoscimento della sordo cecità come disabilità specifica unica;\n\t- l'accertamento della sordo cecità nel corso di una sola visita, tramite un’unica commissione medica composta da specialisti competenti ad accertare sia la cecità che la sordità;\n\t- l'erogazione in forma unificata delle indennità e delle prestazioni spettanti a tutti coloro che hanno ottenuto il riconoscimento della sordo cecità dopo l’entrata in vigore della Legge, e unificazione delle distinte indennità per tutti coloro che già le percepivano separatamente;\n\t- l'introduzione di forme specifiche di assistenza individuale, nei limiti delle risorse già disponibili presso le Regioni, tramite la fornitura di sostegno personalizzato da parte di comunicatori e interpreti qualificati per questa specifica disabilità.\n\tA favore dei soggetti sordo ciechi continuano ad applicarsi i benefici assistenziali e per l'inserimento al lavoro già riconosciuti dalla legislazione vigente per le due distinte disabilità. \n\t \n" } ]
1,539
[ { "from": "human", "value": "E' stata prevista un'ulteriore proroga per l'esecuzione dei provvedimenti di sfratto per finita locazione non dovuti a morosità?" }, { "from": "gpt", "value": "Si. L'articolo 4, comma 8, del Decreto Legge 30 dicembre 2013, n. 150 (c.d. Decreto Milleproroghe) prevede: E' prorogato al 31 dicembre 2014 il termine previsto all'articolo 1 comma 1 del decreto legge 20 ottobre 2008, n. 158  convertito con modificazioni dalla Legge 18 dicembre 2008, n. 199.\nSi precisa che è stata prorogata al 31/12/2014 la sospensione dell'esecuzione dei provvedimenti di sfratto soltanto per finita locazione ad uso abitativo (fatta quindi eccezione per quelli dovuti a morosità ai quali non si applica la suddetta disposizione) a favore degli inquilini disagiati - individuati dall'articolo 1, comma 1, della Legge 8 febbraio 2007, n. 9 - con reddito lordo annuo al di sotto dei 27.000 euro, che siano o abbiano in famiglia persone over 65 anni, figli a carico, malati terminali o portatori di handicap con invalidità oltre il 66% -\n" } ]
1,540
[ { "from": "human", "value": "A seguito del ritiro della patente per tasso alcolemico superiore a 1, cosa si può fare per richiedere l'autorizzazione alla guida per recarsi al lavoro?" }, { "from": "gpt", "value": "Con le modifiche al Nuovo Codice della Strada Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285, apportate dalla Legge del 29 luglio 2010, n.120, chi subiva la sospensione della patente per guida in stato d'ebbrezza aveva la possibilità di chiedere al prefetto l'autorizzazione a guidare per tre ore al giorno: un permesso speciale (che poteva comunque essere negato dal prefetto) per andare a lavorare o per assistere un disabile. \nL'ultima circolare del Ministero dell'Interno, la numero 6535 del 22 aprile 2011 limita però tale norma: può fare richiesta del permesso a ore solo chi ha guidato in stato d’ebbrezza con un tasso da 0,5 a0,8 grammi di alcol per litro di sangue. Niente permesso a chi supera gli 0,8 grammi o a chi ha fatto uso di sostanze stupefacenti. \nQualora l'istanza sia accolta, il periodo di sospensione previsto è aumentato di un numero di ore pari al doppio delle complessive ore per le quali è stata autorizzata la guida, arrotondato per eccesso. L'ordinanza, che eventualmente reca l'autorizzazione alla guida, determinando espressamente fasce orarie e numero di giorni, è notificata immediatamente all'interessato, che deve esibirla ai fini della guida nelle situazioni autorizzate.\n\tIndicativamente, per ogni mese un cui si usufruisce di tre ore di permesso di guida al giorno dal lunedì al venerdì, il periodo di sospensione viene aumentato di 5 giorni. In pratica, 12 ore di permesso usufruito comportano un giorno di sospensione ulteriore.\n\tPer approfondimenti: Prefettura di Brescia\n" } ]
1,541
[ { "from": "human", "value": "Esistono strutture territoriali a sostegno delle vittime (sia imprenditori che singoli cittadini) del racket, dell'usura e di estorsioni? Quali sono?" }, { "from": "gpt", "value": "Presso ogni Prefettura è presente un ufficio diretto a fornire informazioni ed un valido sostegno alle vittime del racket e dell'usura.\nInoltre, presso le stesse Prefetture, è istituito un apposito elenco di associazioni ed organizzazioni locali di assistenza alle vittime del racket che operano su quel territorio. Il fine di queste strutture è quello di vincere la solitudine delle vittime di estorsioni, operare un raccordo tra le vittime del racket e le istituzioni, dare natura collettiva alla denuncia promossa dall'associazione al fine di salvaguardare il singolo da rischi di rappresaglie.\nEd ancora, presso il Ministero del Tesoro è istituito un apposito elenco ove sono iscritte le varie Fondazioni antiusura riconosciute dall'ordinamento, le quali svolgono un'importante opera di solidarietà, assistenza e prestazioni di garanzia presso una banca per un più facile accesso al credito, inoltre esse possono offrire un valido sostegno nella promozione delle denunce da parte di chi è vittima degli usurai.\nDa ultimo, presso un'apposita sezione dell'elenco generale tenuto dall'Ufficio italiano cambi sono iscritti i confidi. Si tratta di società cooperative a responsabilità limitata o di società consortili tra piccole imprese appartenenti ad un medesimo settore o area geografica il cui fine è quello di ampliare la capacità di credito agevolato a favore dei piccoli imprenditori associati attraveso le garanzie prestate e apposite convenzioni stipulate con varie banche, prestare servizio di consulenza sulla gestione delle risorse economiche alle imprese associate.\nPer approfondimenti:\nMinistero dell'Interno - La rete di sostegno sul territorio\n" } ]
1,542
[ { "from": "human", "value": "Esiste una norma che limita l'assegnazione dell'insegnante di sostegno ai 18 anni dello studente?" }, { "from": "gpt", "value": "Non esiste una norma che impedisca la nomina dell'insegnante di sostegno successivamente al compimento dei 18 anni, ma è necessario essere in possesso della certificazione stabilita dalla Legge n. 104 del 1992. In mancanza di quest'ultima, non è possibile assegnare l'insegnante di sostegno.\nNormativa di riferimento:Legge n.449 del 1997 art. 40.Legge n. 296 del 27 dicembre 2006 (Finanziaria 2007), art.1 comma 605 lettera bLegge 24 dicembre 2007, n. 244 (Finanziaria 2008) art.2 commi 413,414\n\t \n\t \n" } ]
1,543
[ { "from": "human", "value": "Chi vince una causa civile ha diritto al rimborso di tutte le spese legali sostenute?" }, { "from": "gpt", "value": "In materia di spese processuali nel nostro ordinamento giuridico vige il principio secondo cui le spese seguono la soccombenza: la parte sconfitta nel giudizio sopporta le spese che ha sostenuto e rimborsa quelle sostenute dalla parte vittoriosa.\nQuesto principio è sancito dall’articolo 91 del codice di procedura civile che stabilisce al primo comma: \"Il giudice, con la sentenza che chiude il processo davanti a lui, condanna la parte soccombente al rimborso delle spese a favore dell’altra parte e ne liquida l’ammontare insieme con gli onorari di difesa\".\nTuttavia, l'articolo 92 prevede la possibilità, per il giudice che pronuncia la condanna, \"di escludere la ripetizione delle spese sostenute dalla parte vincitrice, se le ritiene eccessive o superflue e può, indipendentemente dalla soccombenza, condannare una parte al rimborso delle spese, anche non ripetibili\", qualora quest'ultima o il proprio difensore abbia trasgredito al dovere di comportarsi in giudizio con lealtà e probità, come sancito dall'articolo 88 del medesimo codice di procedura civile. \nInvece il Giudice potrà \"compensare, parzialmente o per intero, le spese tra le parti nel caso di soccombenza reciproca o quando concorrono altre gravi ed eccezionali ragioni, esplicitamente indicate nella motivazione\". In questi casi si ha la compensazione totale o parziale delle spese, per cui ciascuna parte deve pagare le proprie spese processuali, in tutto o in parte.\nInoltre, \"se le parti si sono conciliate, le spese si intendono compensate, salvo che le parti stesse abbiano diversamente convenuto nel processo verbale di conciliazione\" (articolo 92, secondo e terzo comma).\nInfine, è da segnalare che qualora vi sia stata una proposta di conciliazione, il giudice \"se accoglie la domanda in misura non superiore all’eventuale proposta conciliativa, condanna la parte che ha rifiutato senza giustificato motivo la proposta al pagamento delle spese del processo maturate dopo la formulazione della proposta, salvo quanto disposto dal secondo comma dell’articolo 92\".\n\t \n" } ]
1,544
[ { "from": "human", "value": "Quale documentazione relativa alle spese sanitarie devo conservare per eventuali controlli successivi della dichiarazione dei redditi?" }, { "from": "gpt", "value": "Per le spese indicate nei righi E1, E2, E3, ed E25 del 730 occorre conservare, per 5 anni successivi alla dichiarazione, la seguente documentazione fiscale rilasciata dai percettori delle somme:\n" } ]
1,545
[ { "from": "human", "value": "Dove è possibile reperire informazioni su località che offrono spiagge attrezzate per disabili?" }, { "from": "gpt", "value": "Sul sito Village for all sono disponibili informazioni, su base regionale, circa campeggi e villaggi turistici nei quali sono presenti strutture attrezzate per disabili.\n\tLa lista presente sul sito web è consultabile anche in tedesco, spagnolo, francese e inglese (patrocinato dal Ministro del Turismo e dall'Enit).\n" } ]
1,546
[ { "from": "human", "value": "Nel caso si debba stipulare un atto notarile per sistemare un problema familiare, non avendo un notaio di fiducia, a chi ci si può rivolgere per un consiglio in merito al tipo di atto necessario, ai costi ecc.?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Consiglio Nazionale del Notariato ha promosso l'attivazionesul territorio nazionale  di sportelli informativi per i cittadini allo scopo di rendere, a titolo gratuito, un servizio di informazione, soprattutto a coloro che non hanno il notaio 'di fiducia'. L'elenco degli sportelli attivi sul territorio italiano, suddiviso per città, regione, Consiglio Notarile Distrettuale, è scaricabile dalla pagina Sportelli per il cittadino del sito del Consiglio Nazionale del Notariato.\n" } ]
1,547
[ { "from": "human", "value": "Quali pratiche gestisce lo Sportello Telematico dell'Automobilista?" }, { "from": "gpt", "value": "Lo Sportello Telematico dell'Automobilista (STA) è entrato a regime il 16 dicembre 2002 per i trasferimenti di proprietà (con data dell'atto di vendita posteriore al 15 dicembre 2002) e per le radiazioni. Per le prime immatricolazioni/iscrizioni di veicoli nuovi, invece, l'obbligo di utilizzo delle procedure di STA è in vigore dal 1° giugno 2004.\nLo sportello al servizio del cittadino consente di ottenere subito le targhe, la carta di circolazione e il certificato di proprietà (CdP) di un veicolo, nuovi o aggiornati, senza doversi rivolgere in tempi diversi agli uffici provinciali dell'ACI – Pubblico Registro Automobilistico (PRA) e della Motorizzazione Civile (UMC).\nCi si può rivolgere ad un qualsiasi STA, anche in una provincia diversa da quella di residenza o da quella in cui è iscritto il veicolo. Lo STA è presente su tutto il territorio nazionale presso:\n" } ]
1,548
[ { "from": "human", "value": "Dove è possibile consultare le statistiche europee nel settore commerciale?" }, { "from": "gpt", "value": "La Banca dati europea \"Statistiche nel settore commerciale\" (in inglese) è un servizio offerto dalla Direzione Generale Commercio della Commissione europea.\n" } ]
1,549
[ { "from": "human", "value": "Esiste una raccolta di tutti gli Statuti Comunali e Provinciali? Dove si possono consultare?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267 , Testo unico delle leggi sull'ordinamento degli enti locali - TUEL) all'articolo 6, prevede che presso il Ministero dell'Interno è istituito uno specifico Ufficio per la raccolta, la conservazione e la pubblicità, degli statuti comunali e provinciali, all'interno del Dipartimento Affari interni e Territoriali, della Direzione Centrale per le Autonomie.\nL'elenco completo viene messo a disposizione di enti e cittadini sulla pagina In Comune del sito internet  del Ministero dell'Interno dove è possibile consultare la Raccolta Ufficiale degli Statuti Comunali e Provinciali (suddivisi per Regione e Provincia).\nRecentemente il Ministero dell'Interno, con la Circolare n. 2100 del 8 Febbraio 2012 ha evidenziato, in attuazione delle norme recate dal vigente Decreto Legislativo 7 marzo 2005, n. 82  (Codice dell'Amministrazione Digitale - CAD), che gli enti locali sono stati chiamati a trasmettere, gli statuti in formato elettronico attraverso la posta elettronica certificata, in aggiunta a tutti gli statuti, autenticati su ogni pagina e già raccolti in forma cartacea.\nPer approfondimenti sugli statuti: Ministero dell'Interno - Enti Locali e Finanza Locale - Statuti Comunali e Provinciali.\n" } ]
1,550
[ { "from": "human", "value": "Chi sterilizza i gatti che vivono in libertà o le colonie di gatti?" }, { "from": "gpt", "value": "I gatti in libertà o gruppo di gatti localizzati in una certa zona possono essere anche identificati come \"colonia di gatti\". Gli enti e le associazioni protezioniste possono, d'intesa con le unita' sanitarie locali, avere in gestione le colonie di gatti che vivono in liberta', assicurandone la cura della salute e le condizioni di sopravvivenza. Vengono, come da norma, sterilizzati dall'autorita' sanitaria competente per territorio e riammessi nel loro gruppo. Utile riferimento normativo è la Legge quadro del 14 agosto 1991, n. 281 in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo.\n" } ]
1,551
[ { "from": "human", "value": "Come segnalare la cattiva manutenzione delle strade statali?" }, { "from": "gpt", "value": "L'Anas gestisce il servizio Pronto Anas per rispondere alle richieste di informazioni, alle segnalazioni o ai suggerimenti riguardanti la rete stradale Anas. Di seguito le modalità per contattare il servizio:\n" } ]
1,552
[ { "from": "human", "value": "Ci sono uffici che possano assistere lo straniero nella corretta compilazione delle istanze per il rinnovo o il rilascio del permesso di soggiorno o del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo?" }, { "from": "gpt", "value": "I Comuni e i patronati assicurano a titolo gratuito un’attività di informazione, consulenza ed assistenza agli stranieri finalizzata alla corretta predisposizione delle istanze per il rinnovo o il rilascio del permesso di soggiorno o della carta di soggiorno.\nSul Portale Immigrazione di Poste, attraverso l'area riservata ai Comuni e ai patronati possono compilare telematicamente la richiesta che, successivamente, il cittadino immigrato presenterà presso gli sportelli degli uffici postali abilitati all'accettazione dei kit postali.\nE' possibile effettuare una ricerca dei riferimenti di Comuni e patronati per Provincia, Comune e CAP nell'apposita sezione \"Ricerca Strutture\" del Portale Immigrazione.\n" } ]
1,553
[ { "from": "human", "value": "Ai fini dell'ingresso in Italia per motivi di turismo, affari, visita e studio è necessario richiedere il permesso di soggiorno?" }, { "from": "gpt", "value": "No, ai sensi dell'art. 4, comma 4 del Decreto Legislativo 25 luglio 1998, n. 286 \"L'ingresso in Italia può essere consentito con visti per soggiorni di breve durata, validi fino a 90 giorni, e per soggiorni di lunga durata che comportano per il titolare la concessione di un permesso di  soggiorno in Italia con motivazione identica a quella menzionata nel visto. Per soggiorni inferiori a tre mesi saranno considerati validi anche i motivi esplicitamente indicati in visti rilasciati da autorità diplomatiche o consolari di altri Stati in base a specifici accordi internazionali sottoscritti e ratificati dall'Italia ovvero a norme comunitarie\".\nIl visto è l'autorizzazione concessa allo straniero per l'ingresso nel territorio della Repubblica italiana. E' stampato su carta adesiva e si applica sul passaporto o altro documento di viaggio del richiedente. Più in particolare esistono varie tipologie di visto ed in alcuni particolari casi, ai fini dell'ingresso in Italia, il visto non è richiesto.\nNel Telegramma - Circolare del Mnistero dell'Interno del 7 agosto 2007 sono indicate, inoltre, le procedure relative ai casi in cui è prevista la \"dichiarazione di presenza\" resa dagli stranieri per soggiorni di breve durata per motivi di visite, affari, turismo e studio da presentare, a seconda dei casi, ai valichi di frontiera o presso le Questure territorialmente competenti.\nPer ulteriori approfondimenti: Ministero dell'Interno - FAQ Immigrazione, Polizia di Stato - Stranieri\n" } ]
1,554
[ { "from": "human", "value": "I ragazzi con cittadinanza non italiana hanno diritto all'istruzione nel nostro Paese?" }, { "from": "gpt", "value": "I ragazzi con cittadinanza non italiana, anche se in posizione non regolare, hanno diritto all'istruzione alle stesse condizioni degli alunni italiani.\n\tAllo stesso modo hanno l'obbligo di iscriversi e frequentare le scuole statali o paritarie e hanno, pertanto, il dovere di conformarsi in tutto alle disposizioni nazionali in materia di istruzione.\n\tLa loro iscrizione a scuola può avvenire in qualsiasi momento dell'anno scolastico.\n\tL'art. 45 del Decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394 fornisce criteri e indicazioni per l'iscrizione e l'inserimento degli alunni con cittadinanza non italiana, rimettendo al Consiglio di Circolo/Istituto e al Collegio dei docenti la responsabilità per un corretto inserimento che tenga conto dell'età, dei livelli di competenze e della scolarizzazione pregressa dell'alunno straniero.\nPer approfondimenti: Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca\n" } ]
1,555
[ { "from": "human", "value": "I cittadini stranieri titolari di permesso di soggiorno per attesa cittadinanza, possono svolgere attività lavorativa in Italia?" }, { "from": "gpt", "value": "No. I cittadini stranieri titolari di permesso di soggiorno per attesa cittadinanza, rilasciato ai sensi dell'art. 11, comma 1. c) del Decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394 non possono espletare attività lavorativa in Italia. \n\t \n" } ]
1,556
[ { "from": "human", "value": "Quali sono le qualificazioni necessarie in Italia per svolgere le mansioni d’infermiere?" }, { "from": "gpt", "value": "L’esercizio della professione d’infermiere in Italia è subordinato al possesso di una laurea in scienze infermieristiche e all’iscrizione al collegio professionale degli infermieri, assistenti sanitari e vigilatrici d’infanzia (Ipasvi). Gli interessati di origine straniera devono innanzitutto provvedere, dall’estero, ad ottenere il riconoscimento del proprio titolo di studio equivalente presso il Ministero della Salute; successivamente, anche se la categoria degli infermieri non rientra nelle quote annuali, devono essere richiesti da una struttura sanitaria italiana. A seguito di tale richiesta, viene loro concesso un visto di entrata temporanea, necessario per prepararsi e per superare un esame che verte sull’accertamento della conoscenza della lingua italiana e delle norme deontologiche della professione, superando il quale è possibile iscriversi all’ordine professionale. L’iscrizione all’albo permetterà di svolgere l’attività lavorativa con decorrenza immediata ed assunzione in via definitiva sulla base di un permesso di soggiorno con durata indeterminata.\nMinistero dell'Interno - FAQ Immigrazione\n" } ]
1,557
[ { "from": "human", "value": "A chi deve rivolgersi uno straniero per trasferirsi in Italia per avviare un'attività imprenditoriale?" }, { "from": "gpt", "value": "Ai sensi dell’art. 26 del Decreto Legislativo del 25 luglio 1998, n. 286 (Testo Unico immigrazione), lo straniero che voglia trasferirsi in Italia per intraprendere un’attività di tipo imprenditoriale (lavoro autonomo), deve richiedere il visto d’ingresso per lavoro autonomo presso la Rappresentanza Diplomatica nel proprio Paese, che fornirà ogni altra informazione utile in ordine alla documentazione da produrre.\nMinistero dell'Interno - FAQ Immigrazione \n" } ]
1,558
[ { "from": "human", "value": "Dove è possibile trovare informazioni sui fondi strutturali dell'Unione Europea?" }, { "from": "gpt", "value": "La Direzione Generale Politica regionale e urbana della Commissione europea, sul proprio sito web, fornisce informazioni sulle politiche e gli strumenti europei a favore della politica regionale europea. In particolare, contiene informazioni sui seguenti fondi:\n" } ]
1,559
[ { "from": "human", "value": "Sono una turista non vedente e viaggio con il mio cane guida. Ci sono strutture alberghiere in grado di accogliere me e il mio cane senza problemi?" }, { "from": "gpt", "value": "Tutte le strutture alberghiere sono tenute per legge ad accogliere ospiti non vedenti con il loro cane guida. Vi sono poi strutture specializzate nell'accoglienza di ospiti con cani al seguito; tali strutture vengono in genere segnalate dai servizi informativi turistici.\n" } ]
1,560
[ { "from": "human", "value": "Come si versano le imposte di successione ?" }, { "from": "gpt", "value": "Quando nell’attivo ereditario è presente un immobile, prima di presentare la dichiarazione di successione occorre autoliquidare le imposte ipotecaria, catastale, di bollo, la tassa ipotecaria, i tributi speciali (per esempio, diritti di segreteria, tributi per copie di certificati) e i tributi speciali catastali (per esempio, i tributi per certificati, copie ed estratti degli atti e degli elaborati catastali).Per il versamento di tali tributi va utilizzato il modello F23.\nPer maggiori informazioni consultare la sezione dedicata sul dito dell'Agenzia delle Entrate\n" } ]
1,561
[ { "from": "human", "value": "Quale modulo utilizzare per la dichiarazione di successione?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Modulo 4 “Dichiarazione di successione” è composto da più quadri, contrassegnati da una lettera e da un titolo, nei quali vanno indicati gli eredi e i legatari, l’attivo ereditario (costituito da immobili e diritti reali immobiliari, azioni, titoli, quote di partecipazione non quotate in borsa né negoziate al mercato ristretto, aziende, altri beni, beni trasferiti a titolo oneroso negli ultimi sei mesi dal defunto ed eventuali detrazioni), le donazioni e le liberalità effettuate dal defunto e le passività. L’ultima parte è, invece, riservata all’ufficio.\nPer maggiori informazioni consultare la sezione dedicata sul sito dell'Agenzia delle Entrate\n" } ]
1,562
[ { "from": "human", "value": "Chi deve presentare la dichiarazione di successione?" }, { "from": "gpt", "value": "Sono obbligati a presentare la dichiarazione di successione:\n" } ]
1,563
[ { "from": "human", "value": "Chi è esonerato dalla presentazione della dichiarazione di successione ?" }, { "from": "gpt", "value": "Non c'è obbligo di dichiarazione se l'eredità è devoluta al coniuge e ai parenti in linea retta del defunto e l'attivo ereditario ha un valore non superiore a 25.823 euro e non comprende beni immobili o diritti reali immobiliari. Queste condizioni possono venire a mancare per effetto di sopravvenienze ereditarie.\n" } ]
1,564
[ { "from": "human", "value": "Quali sono i tempi e le modalità per la presentazione della dichiarazione di successione ?" }, { "from": "gpt", "value": "La dichiarazione deve essere presentata entro 12 mesi dalla data di apertura della successione che coincide, generalmente, con la data del decesso del contribuente.\nÈ necessario compilare l’apposito modulo (modello 4) disponibile presso gli uffici dell’Agenzia e successivamente presentarlo all’ufficio nella cui circoscrizione era fissata l’ultima residenza del defunto.\ni dati catastali relativi agli immobili oggetto della dichiarazione di successione vengono acquisiti d’ufficio dall’Agenzia delle Entrate; i contribuenti non sono, quindi, più tenuti ad allegare alla dichiarazione gli “estratti catastali” (risoluzione n. 11/E del 13 febbraio 2013). Se si utilizza un modello differente, la dichiarazione risulta nulla.\nSe il defunto non aveva la residenza in Italia, la denuncia di successione deve essere presentata all’ufficio dell’Agenzia nella cui circoscrizione era stata fissata l’ultima residenza italiana.\nPer maggiori informazioni consultare la pagina dedicata sul sito dell'Agenzia delle Entrate\n" } ]
1,565
[ { "from": "human", "value": "In caso di successione è necessario fornire documentazione per gli immobili ereditabili ?" }, { "from": "gpt", "value": "Ai sensi della Legge 12 novembre 2011, n. 183  (che ha riformulato l’articolo 43 del Decreto del Presidente della Reppubblica 28 dicembre 2000, n. 445) le amministrazioni pubbliche ed i gestori di pubblici servizi sono tenuti ad acquisire d’ufficio le informazioni oggetto delle dichiarazioni sostitutive di cui agli articoli 46 e 47, nonché tutti i dati ed i documenti che siano in possesso delle pubbliche amministrazioni, previa indicazione, da parte dell’interessato, degli elementi indispensabili per il reperimento delle informazioni o dei dati richiesti, ovvero ad accettare la dichiarazione sostitutiva prodotta dall’interessato. Con tale ultima modifica si è esteso l’obbligo dell’acquisizione d’ufficio da parte dell’amministrazione procedente non solo delle informazioni relative a stati, qualità personali e fatti autocertificabili, ma anche di “tutti i dati ed i documenti che siano in possesso delle pubbliche amministrazioni”.\nPer maggiori informazioni consultare la risoluzione n. 11/E del 13 febbraio.\n" } ]
1,566
[ { "from": "human", "value": "Quali sono i tempi per poter richiedere il supplemento di pensione come co.co.pro?" }, { "from": "gpt", "value": "I contributi versati dopo il pensionamento danno diritto a liquidare un supplemento di pensione a condizione che siano trascorsi almeno 5 anni dalla data di decorrenza della pensione.\nIn deroga a ciò il supplemento può essere richiesto, per una sola volta, quando siano trascorsi anche solo due anni a condizione che sia stata superata l'età pensionabile. (art. 7 della LEGGE 23 aprile 1981,n. 155)\nINPS supplemento di pensione\n" } ]
1,567
[ { "from": "human", "value": "Chi è affetto da patologia oncologica può usufruire di un sussidio in aggiunta ad una pensione già percepita?" }, { "from": "gpt", "value": "Le persone affette da patologie oncologiche possono chiedere il riconoscimento di invalidità civile e l'indennità di accompagnamento.\n\tLa Corte di Cassazione, con Sentenza del 27 maggio 2004, n. 10212 ha stabilito che l'indennità di accompagnamento deve essere riconosciuta, anche, alle persone affette da patologie oncologiche che, per effetto della chemioterapia, non sono capaci di badare a sè stesse.\nL'art. 6 al comma 3-bis della Legge 9 marzo 2006, n. 80, prevede  un procedimento più breve per le persone affette da patologie oncologiche.\nL'accertamento dell'invalidità civile e dell'handicap deve essere effettuato dalle commissioni mediche delle ASL, entro 15 giorni dalla domanda dell'interessato. La norma, inoltre, stabilisce che gli “esiti dell’accertamento hanno efficacia immediata per il godimento dei benefici da essi derivanti”\n \nLa domanda deve essere inoltrata alla sede Inps competente per residenza.\n\tDal 1° gennaio 2010 è prevista una nuova procedura di presentazione delle domande, le quali, complete della certificazione medica, devono essere presentate all'Inps che provvederà all'invio telematico alle Aziende Sanitarie Locali di competenza.\nLa presentazione della domanda, a cura del cittadino o degli altri soggetti autorizzati (Patronati o Associazioni di Categoria a tutela della disabilità) si articola in due fasi:\n" } ]
1,568
[ { "from": "human", "value": "Cosa fare in caso di deterioramento di una o entrambe le targhe?" }, { "from": "gpt", "value": "In caso di deterioramento di una o di entrambe le targhe, occorre reimmatricolare il veicolo e effettuare una nuova iscrizione al PRA.\n\tTali operazioni vengono effettuate attraverso la procedura di Sportello Telematico dell'Automobilista (STA).\n\tGli STA sono attivi presso gli Uffici Provinciali ACI-PRA, gli Uffici Provinciali del Dipartimento dei Trasporti Terrestri (DTT), le delegazioni ACI e le agenzie di pratiche automobilistiche abilitate.\nIn caso di deterioramento di una o entrambe le targhe, non è richiesta la denuncia all'Autorità di Pubblica Sicurezza.\nOccorre presentare:\n" } ]
1,569
[ { "from": "human", "value": "Cosa fare nel caso in cui si sia subito il furto di una o di entrambe le targhe?" }, { "from": "gpt", "value": "In caso di furto di una o di entrambe le targhe del veicolo, l'intestatario deve presentare denuncia alle Autorità di Pubblica Sicurezza. Trascorsi quindici giorni dalla denuncia, senza che le targhe siano state ritrovate, è possibile richiedere la reimmatricolazione e la reiscrizione al PRA del veicolo.\n\tTali operazioni vengono effettuate attraverso la procedura di Sportello Telematico dell'Automobilista (STA).\n\tGli STA sono attivi presso gli Uffici Provinciali ACI-PRA, gli Uffici Provinciali del Dipartimento dei Trasporti Terrestri (DTT), le delegazioni ACI e le agenzie di pratiche automobilistiche abilitate.\n\tOccorre presentare:\n" } ]
1,570
[ { "from": "human", "value": " In caso di smarrimento della targa dell'auto cosa occorre fare?" }, { "from": "gpt", "value": "In caso di furto, smarrimento o distruzione di una o di entrambe le targhe è possibile richiedere la reimmatricolazione e la reiscrizione al PRA del veicolo.\nL'intestatario della carta di circolazione deve, entro quarantotto ore, farne denuncia agli organi di polizia, che ne prendono formalmente atto e ne rilasciano ricevuta. Trascorsi quindici giorni dalla presentazione della denuncia di smarrimento o sottrazione anche di una sola delle targhe, senza che queste siano state rinvenute, l'intestatario deve richiedere alla Direzione generale della M.C.T.C. una nuova immatricolazione del veicolo. Nel suindicato periodo  è consentita la circolazione del veicolo previa apposizione sullo stesso, a cura dell'intestatario, di un pannello a fondo bianco riportante le indicazioni contenute nella targa originaria; la posizione e la dimensione del pannello, nonché i caratteri di iscrizione devono essere corrispondenti a quelli della targa originaria, (art.102 del Decreto Legislativo del 30 aprile 1992, n. 285, Nuovo Codice della Strada).Reimmatricolazione e rinnovo di iscrizione se si possiede il certificato di proprietà e la carta di circolazione:\nLa richiesta può essere presentata dall'intestatario, o da una persona incaricata a uno Sportello Telematico dell'Automobilista (STA) quando si dispone del certificato di proprietà (CdP). Contestualmente alla reimmatricolazione verrà rinnovata l'iscrizione al Pubblico Registro Automobilistico (PRA). Se la richiesta viene presentata da un incaricato alla documentazione deve essere allegata la delega (modello disponibile sul sito web ACI) rilasciata dall'intestatario, per il PRA, il modello TT2120 per l'ufficio provinciale della Motorizzazione Civile (UMC) e la fotocopia del  documento di identità/riconoscimento dell'intestatario.\nSul sito ACI é disponibile l'elenco della documentazione da presentare e i costi previsti per legge.\nPer approfondimenti: ACI e Portale dell'automobilista\n" } ]
1,571
[ { "from": "human", "value": "Quali sono i costi da pagare al PRA per la reimmatricolazione del veicolo a seguito di deterioramento di una o entrambe le targhe?" }, { "from": "gpt", "value": "In caso di furto, smarrimento o distruzione di una o di entrambe le targhe è possibile richiedere immediatamente la reimmatricolazione e la reiscrizione al PRA del veicolo.\nSul sito web dell'ACI sono disponibili informazioni dettagliate sulle procedure e sui costi da sostenere. \n" } ]
1,572
[ { "from": "human", "value": "Dove si possono verificare le tariffe in vigore per le pratiche da espletare presso gli uffici della motorizzazione civile?" }, { "from": "gpt", "value": "Sul Portale dell'Automobilista e' disponibile l'elenco di tutte le pratiche automobilistiche di competenza del Dipartimento Trasporti (Motorizzazione Civile).\nPer ciascuna pratica sono indicati i conti correnti postali su cui effettuare i versamenti e i relativi importi.\nCon la registrazione è possibile anche effettuare il pagamento online.\n" } ]
1,573
[ { "from": "human", "value": "Quali sono le agevolazioni fiscali sugli immobili per chi lavora all'estero ?" }, { "from": "gpt", "value": "Per l’abitazione principale e per le relative pertinenze si applica l’aliquota ridotta dello 0,4%.\n\tInoltre, dall’imposta dovuta per l’abitazione principale e per le relative pertinenze si detrae, fino a concorrenza del suo ammontare, l’importo di 200 euro, rapportato al periodo dell’anno durante il quale l’immobile è destinato a tale uso.\n\tSe l’unità immobiliare è utilizzata come abitazione principale da più soggetti passivi, la detrazione spetta a ciascuno di essi proporzionalmente alla quota per la quale la stessa destinazione si verifica.\n\tInfine, per gli anni 2012 e 2013, oltre all’importo di 200 euro, è prevista un’ulteriore detrazione di 50 euro per ciascun figlio di età non superiore a ventisei anni. È necessario, però, che il figlio dimori abitualmente e risieda anagraficamente nell’unità immobiliare adibita ad abitazione principale. L’importo complessivo di questa ulteriore detrazione non può essere superiore a 400 euro.\nPer ulteriori approfondimenti Annuario del Contribuente 2013\n" } ]
1,574
[ { "from": "human", "value": "I figli degli invalidi per causa di servizio hanno diritto all’esonero dalle tasse di iscrizione alle scuole superiori?" }, { "from": "gpt", "value": "La normativa di riferimento è l’articolo 200 del Decreto Legislativo  del 16 aprile 1994, n.297  - Testo Unico delle disposizioni legislative in materia di istruzione -  che stabilisce che per gli alunni provenienti da famiglie di disagiata condizione economica e che siano figli di mutilati o invalidi di guerra o per la lotta di liberazione, di militari dichiarati dispersi, di mutilati o di invalidi civili per fatti di guerra, di mutilati o invalidi per causa di servizio o di lavoro, l'esonero dal pagamento delle tasse scolatiche. Come segnalato, per fruire di tale esonero è necessario che ricorra anche il requisito del reddito.\n\tAi fini della dispensa è necessario il voto in condotta non inferiore ad otto decimi\n\tI benefici previsti dall'articolo 200 si perdono qualora gli studenti incorrano nella punizione disciplinare della sospensione superiore a cinque giorni o in punizioni disciplinari più gravi.\n\tLe domande dirette ad ottenere l’esonero dalle tasse devono essere prodotte in carta semplice e vanno indirizzate al Dirigente scolastico dell’Istituto. \nPer fruire dell'esenzione è necessario, quindi, che ricorra anche il requisito economico. \n" } ]
1,575
[ { "from": "human", "value": "Gli alunni della scuola superiore, riconosciuti invalidi civili, sono dispensati dal pagamento delle tasse scolastiche?" }, { "from": "gpt", "value": "L'articolo 30 della Legge 30 marzo1971, n.118 prevede che «ai mutilati ed invalidi civili che appartengono a famiglie di disagiata condizione economica e che abbiano subìto una diminuzione superiore ai due terzi della capacità lavorativa ed ai figli dei beneficiari della pensione di inabilità, è concessa l'esenzione dalle tasse scolastiche e universitarie e da ogni altra imposta, analogamente agli esoneri previsti per gli orfani di guerra, ciechi civili, i mutilati ed invalidi di guerra, di lavoro, di servizio e i loro figli».\nPertanto per poter fruire dell'esonero è necessario che ricorra sia il requisito del reddito che il riconoscimento dell'invalidità civile pari ad almeno il 67 per cento.\n \n" } ]
1,576
[ { "from": "human", "value": "C'é un servizio istituzionale di prevenzione e promozione della salute che riguardano l'uso e l'abuso alcol a disposizione di tutti i potenziali utenti?" }, { "from": "gpt", "value": "Il  Telefono Verde Alcol (TVAl) - 800 63 2000 dell'Osservatorio Fumo, Alcol e Droga (OssFAD) dell'Istituto Superiore di Sanità è un Servizio nazionale, anonimo e gratuito, ed è attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 16.00.\nIl servizio TVAI fornisce informazioni riguardanti il consumo di alcol e indirizza all'acquisizione di indicazioni generali e specializzate.\n" } ]
1,577
[ { "from": "human", "value": "Per quanto tempo vengono conservati nelle banche dati dei sistemi di informazioni creditizie i dati relativi ai ritardi di pagamento?" }, { "from": "gpt", "value": "Secondo l'art. 6. Conservazione e aggiornamento dei dati, del Codice in materia di protezione dei dati personali, Codice di deontologia e di buona condotta per i sistemi informativi gestiti da soggetti privati in tema di crediti al consumo, affidabilità e puntualità nei pagamenti, le informazioni creditizie di tipo negativo relative a ritardi nei pagamenti, successivamente regolarizzati, possono essere conservate in un sistema di informazioni creditizie secondo i tempi indicati nel seguente schema: \n\t- richieste di finanziamento: 6 mesi, qualora l'istruttoria lo richieda, o 1 mese in caso di rifiuto della richiesta o rinuncia della stessa\n- morosità di due rate o di due mesi poi sanate: 12 mesi dalla regolarizzazione\n- ritardi superiori sanati anche su transazione: 24 mesi dalla regolarizzazione\n- eventi negativi (ossia morosità, gravi inadempimenti, sofferenze) non sanati:  36 mesi dalla data di scadenza contrattuale del rapporto o dalla in cui è risultato necessario l'ultimo aggiornamento (in caso di successivi accordi o altri eventi rilevanti in relazione al rimborso)\n- rapporti che si sono svolti positivamente (senza ritardi o altri eventi negativi):  36 mesi in presenza di altri rapporti con eventi negativi non regolarizzati.  \n" } ]
1,578
[ { "from": "human", "value": "Entro quando deve essere fatta la successione naturale, dalla morte del soggetto?" }, { "from": "gpt", "value": "Ai sensi dell'articolo 456 del codice civile la successione si apre la momento della morte, nel luogo dell'ultimo domicilio del defunto.\nSe il defunto non ha predisposto un testamento gli eredi, i legatari, i tutori o i curatori dell'eredità, gli esecutori testamentari o le persone che per effetto della dichiarazione di morte presunta dell'erede sono immessi nel possesso dei beni sono tenuti a presentare la dichiarazione di successione entro 1 anno dalla data del decesso all'ufficio del Registro competente in base all'ultima residenza del deceduto.\n \n" } ]
1,579
[ { "from": "human", "value": "Cos'è e dove si può richiedere la TEAM, Tessera Europea di Assicurazione Malattia, se si deve andare all' estero?" }, { "from": "gpt", "value": "La tessera europea di assicurazione malattia (TEAM) permette di usufruire delle cure sanitarie all'estero. A partire dal 2004 l'Agenzia delle Entrate ha distribuito, a tutti i cittadini aventi diritto alle prestazioni del Servizio Sanitario Nazionale, una tessera personale plastificata, con dimensioni e consistenza identiche ad una tessera bancomat, che sostituisce il tesserino del codice fiscale. La tessera, che è stata spedita all'indirizzo di residenza risultante nella banca dati dell'Anagrafe Tributaria al momento dell'invio, presenta sul fronte la Tessera Sanitaria (TS) e sul retro la Tessera europea di assicurazione malattia (TEAM) dove sono impressi i codici necessari per garantire ad ogni cittadino italiano l'assistenza sanitaria anche nei Paesi dell' Unione Europea. In ogni caso, prima di intraprendere un viaggio all'estero, si consiglia di consultare la pagina del Ministero della Salute \"Se parto per...\". \n" } ]
1,580
[ { "from": "human", "value": "Dove si può richiedere la Tessera Sanitaria?" }, { "from": "gpt", "value": "La Tessera Sanitaria, che è strettamente personale e contiene anche il codice fiscale rilasciato dall'Agenzia delle Entrate, può essere richiesta alla propria Asl di appartenenza e se sprovvisti di codice fiscale ad un qualunque ufficio dell' Agenzia delle Entrate.\nLa Tessera viene recapitata all' indirizzo di residenza che risulta nella banca dati dell' Anagrafe tributaria al momento della spedizione e contiene i dati anagrafici e assistenziali. \nAi nuovi nati, dopo l' attribuzione del codice fiscale da parte del Comune o di un ufficio dell' Agenzia delle Entrate, viene inviata automaticamente una tessera sanitaria con validità di un anno; alla sua scadenza, una volta acquisiti i dati di assistenza dalla Asl competente, viene inviata la tessera con scadenza standard.\nPer ulteriori informazioni consultare il sito dell'Agenzia delle Entrate.\nPer avere maggiori dettagli è comunque sempre possibile rivolgersi al numero verde 800.030.070.\n \n \n" } ]
1,581
[ { "from": "human", "value": "Cosa fare se la tessera sanitaria contiene dati anagrafici errati?" }, { "from": "gpt", "value": "Se i dati anagrafici riportati sulla Tessera Sanitaria sono errati, il cittadino può rivolgersi ad un qualsiasi Ufficio dell’Agenzia delle Entrate per chiedere la correzione, presentando un documento d’identità valido.\n \nPer ulteriori informazioni consultare il Portale Tessera Sanitaria\n \n" } ]
1,582
[ { "from": "human", "value": "E' possibile ottenere il duplicato della Tessera sanitaria online?" }, { "from": "gpt", "value": "Sì. E' possibile richiedere il duplicato della Tessera Sanitaria (TS) e del tesserino del codice fiscale in caso di furto, smarrimento, sostituzione tecnica se la tessera è deteriorata o illeggibile.\nLa richiesta va fatta collegandosi al sito dell'Agenzia delle entrate, servizio di richiesta duplicato della Tessera Sanitaria o del tesserino di codice fiscale\nDopo l'invio della domanda, e superati alcuni controlli di sicurezza, la Tessera viene spedita all'indirizzo del richiedente presente in Anagrafe Tributaria.\n\t \n" } ]
1,583
[ { "from": "human", "value": "Cosa fare se la tessera sanitaria sta per scadere?" }, { "from": "gpt", "value": "La Tessera Sanitaria ha normalmente una validità di 6 anni dal rilascio. Prima della scadenza viene automaticamente prodotta e spedita dall'Agenzia delle Entrate una nuova Tessera per tutti i soggetti con assistenza sanitaria attiva.\nPer i cittadini che hanno il permesso di soggiorno, la Tessera Sanitaria ha la stessa scadenza di quest’ultimo.\nPer ulteriori informazioni: Portale Progetto Tessera Sanitaria\n" } ]
1,584
[ { "from": "human", "value": "Che durata hanno le tessere di riconoscimento rilasciate dalla pubblica amministrazione?" }, { "from": "gpt", "value": "Le tessere di riconoscimento rilasciate dalle amministrazioni dello Stato hanno durata decennale.\nIl Decreto Legge 9 febbraio 2012, n. 5 - Disposizioni urgenti in materia di semplificazione e di sviluppo, convertito, con modificazioni, dalla Legge 4 aprile 2012, n. 35 , all'articolo 7 (Disposizioni in materia di scadenza dei documenti d'identità e di riconoscimento) fissa il termine di 10 anni per la validità di tutte le tessere di riconoscimento rilasciate dalle amministrazioni dello Stato ai sensi del Decreto del Presidente della Repubblica 28 luglio 1967, n. 851.\n" } ]
1,585
[ { "from": "human", "value": "Che cos'è un testamento olografo?" }, { "from": "gpt", "value": "Il testamento olografo (articolo 602 del codice civile) è il testamento redatto, datato e sottoscritto di pugno dal testatore. Requisiti di tale tipologia di testamento sono:\n\t-         autografia: il testamento olografo deve essere interamente scritto a mano dal testatore per stabilire l’autenticità del documento. Un documento scritto al computer o a stampatello è quindi invalido;\n\t-         data: comprende l’indicazione del giorno, mese e anno in cui il testamento è stato scritto;\n\t-         sottoscrizione: ha la funzione di individuare il testatore e il carattere definitivo della volontà manifestata nello scritto. Comprende di regola il nome e il cognome, ma è valida anche quando, pur non indicando nome e cognome, permette di individuare con certezza la persona del testatore. Deve essere posta in calce alle disposizioni, pertanto eventuali disposizioni aggiunte ma non sottoscritte sono prive di valore.\n\tSe manca l’autografia o la sottoscrizione il testamento è nullo. Se invece manca la data (o è incompleta o impossibile), il testamento è annullabile (articolo 606 del codice civile).\n\tIl testatore può decidere di ritirare il testamento olografo depositato presso il notaio in qualsiasi momento (articolo 608 del codice civile). In questo caso il notaio redige verbale della restituzione; il verbale è sottoscritto dal testatore, da due testimoni e dal notaio; se il testatore non può sottoscrivere, se ne fa menzione. Quando il testamento è depositato in un pubblico archivio, il verbale è redatto dall'archivista e sottoscritto dal testatore, dai testimoni e dall'archivista medesimo. Della restituzione del testamento si prende nota in margine o in calce all'atto di consegna o di deposito.\n\tPer rendere possibile la conoscenza del contenuto delle disposizioni testamentarie e consentirne l’esecuzione è necessario procedere alla pubblicazione del testamento olografo (articolo 620 del codice civile).\n\tA tal fine chiunque è in possesso di un testamento olografo deve presentarlo a un notaio appena ha notizia della morte del testatore. Il notaio procede alla pubblicazione del testamento in presenza di due testimoni, redigendo nella forma degli atti pubblici un verbale nel quale descrive lo stato del testamento, ne riproduce il contenuto e fa menzione della sua apertura, se è stato presentato chiuso con sigillo. Il verbale è sottoscritto dalla persona che presenta il testamento, dai testimoni e dal notaio. Ad esso sono uniti la carta in cui è scritto il testamento, vidimata in ciascun mezzo foglio dal notaio e dai testimoni, e l'estratto dell'atto di morte del testatore o copia del provvedimento che ordina l'apertura degli atti di ultima volontà dell'assente o della sentenza che dichiara la morte presunta.\n\tNel caso in cui il testamento è stato depositato dal testatore presso un notaio, la pubblicazione è eseguita dal notaio depositario.\n\tAvvenuta la pubblicazione, il testamento olografo ha esecuzione.\n" } ]
1,586
[ { "from": "human", "value": "Quali sono le tipologie di visti per l'ingresso in Italia?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 1 del Decreto del Ministero degli Affari Esteri 11 maggio 2011 (G.U. n. 280 del 1 dicembre 2011) contempla le tipologie di visti d'ingresso:\nAdozione, Affari, Cure Mediche, Diplomatico, Gara Sportiva, Invito, Lavoro Autonomo, Lavoro Subordinato, Missione, Motivi Familiari, Motivi Religiosi, Reingresso, Residenza Elettiva, Ricerca, Studio, Transito Aeroportuale, Transito, Trasporto, Turismo, Vacanze-lavoro, Volontariato.\nAi sensi del Codice dei visti (Regolamento CE n. 810/2009 del 13.7.2009), i visti sono divisi in:\n1. Visti Schengen Uniformi (VSU), validi per il territorio dell'insieme delle Parti contraenti, rilasciati per:\nVisto tipo A: transito aeroportuale, valido esclusivamente per il transito nelle zone internazionali degli aeroporti;\nVisto tipo C: soggiorni di breve durata o di viaggio fino a 90 giorni, con uno o più ingressi.\n2. Visti a Validità Territoriale Limitata (VTL), validi soltanto per lo Stato Schengen la cui Rappresentanza abbia rilasciato il visto (o, in casi particolari, anche per altri Stati Schengen specificamente indicati), senza alcuna possibilità di accesso, neppure per il solo transito, al territorio degli altri Stati Schengen.\n3. Visti per Soggiorni di Lunga Durata o \"Nazionali\" (VN), validi per soggiorni di oltre 90 giorni (tipo D), con uno o più ingressi, nel territorio dello Stato Schengen la cui Rappresentanza abbia rilasciato il visto. I titolari di Visto D possono circolare liberamente nei Paesi Schengen diversi da quello che ha rilasciato il visto, per un periodo non superiore a 90 giorni per semestre solo qualora il visto sia in corso di validità.\nPer approfondimenti: Ministero degli Affari esteri - Tipologie di visto e durata\n" } ]
1,587
[ { "from": "human", "value": "In che cosa consiste l'obbligo di aggiornamento e di tirocinio assistito del mediatore?" }, { "from": "gpt", "value": "Il Ministero di Giustizia ha emanato il 20 dicembre 2011 la circolare - Interpretazione misure correttive al decreto interministeriale 145/2011 per chiarire alcuni profili d'incertezza legati anche all'obbligo di aggiornamento e al tirocinio assistito.\nIn sintesi la circolare prevede, solo per i mediatori già iscritti negli elenchi, un percorso di aggiornamento formativo con una durata complessiva non inferiore a 18 ore biennali, articolato in corsi teorici e pratici avanzati e la partecipazione al tirocinio assistito di almeno venti casi di mediazione. A questi fini costituisce partecipazione valida anche la sola presenza del mediatore in tirocinio ad una singola fase del procedimento di mediazione. Il tirocinio assistito dovrà essere rinnovato ogni 2 anni.\n \n" } ]
1,588
[ { "from": "human", "value": "Quali sono i requisiti per accedere ai corsi utili per conseguire l'abilitazione all'insegnamento?" }, { "from": "gpt", "value": "Alle selezioni per l'accesso ai primi bandi del Tirocinio Formativo Attivo può accedere  chi possiede la laurea del vecchio ordinamento e gli eventuali esami richiesti per poter avere accesso all'insegnamento; la laurea del nuovo ordinamento specialistica o magistrale e gli eventuali crediti formativi per poter avere accesso all'insegnamento; il diploma ISEF, già valido per l’accesso all’insegnamento di educazione fisica (per i TFA di Scienze Motorie).\n\tIn particolare:\n\t- per l’insegnamento nella scuola d’infanzia o primaria è necessaria la laurea in Scienze della formazione primaria.\n\t- per l’insegnamento nella scuola secondaria è necessaria la laurea, con specifico piano di studi.\n\tQuesti titoli di studio consentono inoltre l’inserimento nelle graduatorie di III fascia di Circolo e istituto per il conferimento di incarichi di supplenza. Le graduatorie hanno durata triennale e sono riaperte in seguito all’emanazione di appositi decreti.\n\tLo ha precisato il MIUR che al TFA ha dedicato una pagina nella quale l'aspirante docente trova la normativa e altre informazioni utili.\n" } ]
1,589
[ { "from": "human", "value": "Recentemente sono andato presso la mia banca perchè volevo sottoscrivere dei titoli di Stato. Qualcosa nel comportamento dell'agente non mi è sembrato del tutto corretto. Esiste un elenco di regole che gli agenti devono seguire?" }, { "from": "gpt", "value": "Il decreto 29 febbraio 2004 del Ministero dell'Economia e delle Finanze ha fissato in 10 articoli le norme per la trasparenza per il collocamento presso il pubblico dei titoli di Stato. Tali regole devono essere seguite tassativamente dagli intermediari nella fase di sottoscrizione o acquisto dei titoli di debito pubblico.\n" } ]
1,590
[ { "from": "human", "value": "Chi rilascia la Dichiarazione di Valore?" }, { "from": "gpt", "value": "La Dichiarazione di Valore è un documento ufficiale, scritto in italiano, che fornisce informazioni su un dato titolo di studio conseguito all'estero e sul suo valore nel Paese che lo ha rilasciato (ufficialità o meno dell'istituzione erogante, requisiti di accesso al relativo corso di studi, durata del corso, ecc.).\n\tQuesta Dichiarazione viene emessa dalle Rappresentanze Diplomatiche italiane all'estero (Ambasciate/Consolati) competenti per zona, dove con il termine \"competente per zona\" si indica la Rappresentanza Diplomatica italiana più vicina alla città dell'istituzione che ha rilasciato il titolo straniero.\n\tTutti i documenti da presentare per  ottenere la Dichiarazione di Valore vanno richiesti alla Rappresentanza Diplomatica italiana competente per il rilascio della medesima (Ambasciate/Consolati).\n \n \n" } ]
1,591
[ { "from": "human", "value": "In quale caso si può rinnovare il titolo di soggiorno rilasciato per turismo o per breve durata?" }, { "from": "gpt", "value": "Lo straniero in possesso di un visto per breve soggiorno (visto uniforme Schengen) non ha alcuna possibilità di prorogare il suo soggiorno per un periodo di tempo superiore alla durata del soggiorno prevista dal visto, salvo nei casi di assoluta e comprovata impossibilità di uscita.\nAi sensi dell’art. 13 del Decreto del Presidente della Repubblica 31 agosto 1999, n. 394, infatti ”il permesso di soggiorno rilasciato dai Paesi aderenti all'Accordo di Schengen, in conformità di un visto uniforme previsto dalla Convenzione di applicazione del predetto Accordo, ovvero rilasciato in esenzione di visto, per i soli motivi di turismo, non può essere rinnovato o prorogato oltre la durata di novanta giorni, salvo che ricorrano seri motivi, in particolare di carattere umanitario o risultanti da obblighi costituzionali o internazionali”.\nIn particolare i casi eccezionali in cui si può ottenere una proroga/rinnovo del visto per soggiorno breve devono essere dovuti a motivi di forza maggiore (ad esempio, modifica dell'orario di un volo aereo per cattive condizioni meteorologiche o sciopero), ragioni umanitarie (ad esempio, ricovero ospedaliero o malattia grave ed improvvisa che comporti incapacità di viaggiare) o ragioni personali serie (ad esempio, nel caso in cui un cittadino straniero sia entrato in uno degli Stati membri per andare a prendere un familiare che è stato operato e il ricoverato abbia una ricaduta che gli impedisce di lasciare l'ospedale entro i termini previsti).\nIn questi casi, l’autorità che valuta la situazione e decide se prorogare o meno il soggiorno sul territorio italiano è la Questura di zona.\nAd ogni modo, in caso di visto nazionale, che costituisce l’autorizzazione all’ingresso nel territorio italiano, una volta attraversata la frontiera esterna il visto esaurisce la sua funzione. Il soggiorno legale sul territorio italiano sarà dimostrato dal possesso del Permesso di Soggiorno, rilasciato per il motivo e la durata indicati nel visto.\nPer approfondimenti: Ministero degli Affari Esteri - Il Visto per l'Italia\n" } ]
1,592
[ { "from": "human", "value": "Un lavoratore che non abbia maturato il diritto a pensione con i soli contributi nazionali, ma abbia versato contributi all'estero per periodi precedenti ha qualche possibilità di percepire una pensione?" }, { "from": "gpt", "value": "Sì, può ricorrere alla cosiddetta \"totalizzazione\". Se un assicurato non ha diritto alla pensione con i soli contributi nazionali, ma vanta contributi maturati all'estero, può \"sommare\" (totalizzare) ai contributi italiani quelli maturati in un altro Stato convenzionato, ai fini del diritto alla pensione. Allo stesso modo, un lavoratore che ha svolto attività lavorativa in diversi Paesi UE può \"sommare\" i relativi periodi contributivi ai fini del diritto alla pensione (totalizzazione dei periodi assicurativi). L'importo della pensione viene determinato da ogni Paese in base al proprio sistema di calcolo dei contributi e in proporzione ai periodi assicurativi maturati secondo la propria legislazione (sistema del pro-rata).\n\tLa totalizzazione dei periodi assicurativi consente di \"sommare\" i periodi assicurativi italiani ed esteri ai fini del diritto alla pensione, ma non comporta il trasferimento di contributi da un Paese all'altro. Essa è ammessa a condizione che il lavoratore abbia un periodo minimo di assicurazione e di contribuzione nello Stato che concede la pensione. Se non si verifica questa condizione, i contributi vengono utilizzati dall'altro Stato come se fossero propri (pur senza che ci sia un effettivo trasferimento di contributi).  La normativa sulla totalizzazione trova applicazione anche in relazione ai contributi maturati nella gestione separata.\nPer i regolamenti comunitari, il periodo minimo è di 52 settimane, mentre per le convenzioni bilaterali è stabilito in modo diverso dai singoli Accordi. Solo alcune convenzioni bilaterali, inoltre, ammettono la totalizzazione dei contributi con Paesi terzi, a condizione che risultino legati, a loro volta, da convenzioni di sicurezza sociale sia all'Italia sia all'altro Stato contraente (totalizzazione multipla). Per la totalizzazione sono validi, generalmente, tutti i tipi di contributi: obbligatori, da riscatto, versamenti volontari ed anche i contributi figurativi (servizio militare di leva), tranne le eccezioni previste in Accordo.\n" } ]
1,593
[ { "from": "human", "value": "Dopo aver svolto diverse attività lavorative e versato i contributi sia all'Inps che all'Inps, gestione ex Inpdap è possibile chiedere la totalizzazione dei periodi contributivi coincidenti?" }, { "from": "gpt", "value": "La totalizzazione consente ai lavoratori, che nel corso della propria vita hanno svolto attività diverse e sono stati iscritti a più gestioni pensionistiche, di ottenere, se sussistono le condizioni, un’unica pensione (di vecchiaia, di anzianità, di inabilità o ai superstiti) sommando i diversi periodi contributivi (che però non devono coincidere).\n\tIn proposito, l'Inps con le Circolari 9 maggio 2006, n. 69 e  17 gennaio 2008, n. 9 ha dato chiarimenti al riguardo.\n\tPer il perfezionamento dell’anzianità contributiva utile per il diritto alle prestazioni pensionistiche conseguibili attraverso la totalizzazione, la contribuzione accreditata per periodi coincidenti deve essere conteggiata una volta sola. Allo stesso modo deve essere considerata una ed una sola volta l’anzianità contributiva posseduta in ciascuna gestione ai fini del raggiungimento del limite minimo dei tre anni in presenza di periodi coincidenti. Pertanto, per determinare l’anzianità contributiva utile per il raggiungimento del limite in parola, qualora vi siano periodi contributivi coincidenti tra più gestioni, la contribuzione dovrà essere neutralizzata in una sola delle due gestioni ed interamente nella gestione in cui si decide di neutralizzare tali periodi.\nIn ogni caso, il criterio generale da seguire nella scelta della gestione ove procedere alla “neutralizzazione” dei periodi contributivi coincidenti deve essere sempre quello di maggior favore per il lavoratore.\n\tQuesto criterio consente di includere la gestione dove vi sia contribuzione sufficiente al raggiungimento del diritto a pensione.\n" } ]
1,594
[ { "from": "human", "value": "E' possibile la totalizzazione di periodi minimi di contribuzione?" }, { "from": "gpt", "value": "L'art. 24, comma 19, del Decreto Legge 6 dicembre 2011, n. 201 Disposizioni urgenti per la crescita, l'equita' e il consolidamento dei conti pubblici, cosiddetto Decreto Salva Italia, ha stabilito che per poter accedere all'istituto della totalizzazione non sarà più necessario il limite minimo di tre anni di contribuzione in ogni singola gestione; in tal modo viene abrogato l'articolo 1, comma 1, del Decreto legislativo 2 febbraio 2006, n. 42, che prevedeva un limite temporale minimo di tre anni per ogni periodo da totalizzare.\n \n" } ]
1,595
[ { "from": "human", "value": "Come procedere per una traduzione giurata del titolo di studio rilasciato da un paese straniero?\n " }, { "from": "gpt", "value": "Chiunque conosca bene la lingua straniera e la lingua italiana, in regola con i documenti di identità ed il permesso di soggiorno,  puo' tradurre per conto terzi per iscritto il documento originale che certifica il percorso di studi.\nLa persona che esegue la traduzione dovrà recarsi al tribunale e, davanti al cancelliere, giurerà di aver tradotto in maniera fedele dall'originale: il tribunale rilascerà il verbale di tale giuramento.\nOccorre verificare presso il tribunale al quale ci si rivolge la procedura seguita e la documentazione da presentare (potrebbe variare a seconda del tribunale). Generalmente  sono necessari i seguenti documenti:\n" } ]
1,596
[ { "from": "human", "value": "Cittadina di origine paraguayana in Italia per ricongiungimento familiare e in attesa del rinnovo del permesso di soggiorno può rientare nel suo paese per un breve periodo?" }, { "from": "gpt", "value": "I cittadini stranieri in attesa del rinnovo del permesso di soggiorno, esibendo il passaporto, la ricevuta rilasciata da Poste Italiane S.p.A. che attesta l'avvenuta presentazione della domanda di rinnovo del loro permesso di soggiorno o della carta di soggiorno ed il permesso di soggiorno scaduto possono recarsi nei paesi di origine – uscendo e rientrando attraverso lo stesso valico di frontiera - ma non possono attraversare, nemmeno per scalo, i paesi firmatari dell'accordo Schengen.\nCio' è consentito anche agli stranieri che hanno presentato domanda per il primo rilascio del permesso di soggiorno per lavoro subordinato, lavoro autonomo o ricongiungimento familiare a condizione che: l'uscita e il rientro avvengano attraverso una qualunque frontiera esterna italiana (vedasi circolare 11 marzo 2009); si esibisca il passaporto e il visto d'ingresso dal quale si desuma i motivi del soggiorno (lavoro subordinato, lavoro autonomo o ricongiungimento familiare), nonché la ricevuta rilasciata da Poste Italiane S.p.A. che attesta l'avvenuta presentazione della richiesta del permesso di soggiorno. Ovviamente il viaggio non deve prevedere il transito in altri Paesi Schengen, essendo ciò precluso.\nPer approfondimenti: Polizia di Stato\n" } ]
1,597
[ { "from": "human", "value": "Cosa sono e dove si trovano le Banche di sangue cordonale?" }, { "from": "gpt", "value": "Le Banche di sangue cordonale, istituite esclusivamente all’interno di strutture pubbliche, sono strutture dove sono trattate e conservate le unità di sangue del cordone ombelicale. L'attività delle Banche di sangue cordonale è svolta in base a standard di qualità e sicurezza definiti a livello nazionale ed internazionale.\nIl sito del Centro Nazionale Trapianti mette a disposizione una pagina con l'elenco delle Banche di sangue cordonale attive in Italia, aggiornato al 18 marzo 2009.\n" } ]
1,598
[ { "from": "human", "value": "In cosa si differenzia il trapianto di organi, tessuti e cellule?" }, { "from": "gpt", "value": "Il trapianto di organi è un intervento molto delicato e richiede delle procedure di monitoraggio nei confronti del paziente e tempi di intervento ben determinati. Quando vengono trapiantati il cuore, fegato o il polmone ci si riferisce a interventi salvavita.\nIl trapianto di tessuti è un trapianto che viene detto “migliorativo”, in grado cioè di migliorare la qualità della vita dei pazienti, e preferibile a protesi biologiche o materiali artificiali. Il trapianto di organi e quello di tessuti si differenziano, oltre che ovviamente per la parte trapiantata, anche per il fattore “tempo” che è importantissimo per gli organi, mentre per i tessuti non si presenta la stessa emergenza.\nIl trapianto di cellule è tra le materie di studio e sperimentazione più all’avanguardia. Le cellule utilizzate per il trapianto sono le staminali emopoietiche (CSE), progenitrici di tutte le linee cellulari del sangue, il che significa che sono in grado di generare globuli rossi, bianchi e piastrine. Le cellule possono essere prelevate dal midollo osseo e dal sangue presente nel cordone ombelicale al momento del parto.\n \n" } ]
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[ { "from": "human", "value": " Quali sono gli enti in Italia che si occupano di trapianti?\n\t \n " }, { "from": "gpt", "value": "L'organizzazione del sistema trapianti  italiano ha compiuto notevoli progressi e raggiungiunto livelli di eccellenza record.\nIn Italia il coordinamento dell'attività di donazione, prelievo e trapianto è articolato su quattro livelli :\n" } ]
1,600
[ { "from": "human", "value": "Cittadini italiani coniugati a Las Vegas: come registrare il matrimonio in Italia?\n\t " }, { "from": "gpt", "value": "In generale l'art. 16 del Decreto Presidente della Repubblica 3 novembre 2000, n.396 'Regolamento per la revisione e la semplificazione dell’ordinamento dello stato civile, a norma dell’articolo 2, comma 12, della legge 15 maggio 1997, n. 127'  prescrive che il cittadino italiano che contragga matrimonio all'estero abbia l'obbligo di provvedere a far pervenire all'autorita' consolare italiana competente per luogo di celebrazione del matrimonio l'atto di matrimonio.\nMentre l'art. 19 di detto D.P.R. prevede che \"Su  richiesta  dei  cittadini  stranieri  residenti in Italia\n\tpossono  essere  trascritti, nel comune dove essi risiedono, gli atti dello  stato  civile  che li riguardano formati all'estero. Tali atti devono   essere  presentati  unitamente  alla  traduzione  in  lingua italiana  e  alla  legalizzazione,  ove  prescritta,  da  parte della competente autorita' straniera\".\nNel caso specifico, come da indicazioni fornite dal Consolato Italiano a Los Angeles, è necessario  presentarsi al Clark County Marriage Bureau ed acquistare un originale della licenza di matrimonio  e una copia autentica; acquistare una copia autentica del certificato di matrimonio; inviare la copia autentica del certificato di matrimonio al Segretario di Stato del Nevada richiedendo l‘apposizione di un’apostille. Una volta in possesso di quanto sopra gli utenti possono:\n" } ]